Come disattivare la localizzazione di WhatsApp su iPhone

IlMagoDellaMela
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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come disattivare la localizzazione di WhatsApp su iPhone, in modo da non permettere all’app WhatsApp di localizzare la tua posizione quando usi l’app.

Sul tuo iPhone è sempre possibile scegliere se consentire alle app installate sul tuo dispositivo di rilevare la tua posizione geografica oppure no.
All’interno delle Impostazioni dell’iPhone, nella sezione Privacy e sicurezza, è presente la lista delle applicazioni che vorrebbero rilevare la tua posizione (localizzazione).

Puoi scegliere a quali applicazioni concedere il permesso di localizzarti, e a quali no.
In questa guida vedremo come disattivare la localizzazione per l’applicazione Whatsapp, la famosa app di messaggistica.

Come disattivare la localizzazione di WhatsApp su iPhone

Disattivare la localizzazione di WhatsApp su iPhone, senza però “staccare” completamente il GPS del telefono, non è affatto difficile: è sufficiente revocare all’app i permessi d’accesso ai servizi di posizione.

In questo modo, non sarà più possibile allegare su richiesta la propria posizione all’interno delle chat, né attivare la funzionalità di condivisione automatica della posizione in tempo reale (che non sarà più disponibile neppure per i contatti già configurati in precedenza).

Per prima cosa, allora

  • premi sull’icona Impostazioni collocata nella schermata Home dell’iPhone
  • si aprirà la schermata Impostazioni, con una lista
  • scorri in basso nella lista
  • premi sulla voce Privacy e sicurezza
  • si aprirà una pagina dove vedrai la lista delle app che vorrebbero rilevare la tua posizione geografica (localizzazione)
  • cerca la voce relativa a WhatsApp nell’elenco
  • premi la voce WhatsApp
  • poi metti il segno di spunta alla voce Mai

a partire da questo momento, WhatsApp non avrà più il permesso di accedere alla posizione attuale, con tutto ciò che ne consegue.

Come disabilitare la localizzazione su WhatsApp solo per i gruppi o gruppi WhatsApp

Se, invece, desideri disabilitare soltanto la condivisione della posizione in tempo reale con tutti i contatti (o gruppi) su cui l’avevi preventivamente attivata

  • avvia l’app di WhatsApp
  • fai tap sull’icona Impostazioni collocata in basso a destra
  • poi sulle voci Account
  • Privacy e Posizione in tempo reale
  • infine, fai tap per due volte consecutive sul bottone Interrompi condivisione per impedire che il contatto in questione possa ancora accedere ai tuoi spostamenti.
  • Nota: per interrompere la condivisione della posizione in tempo reale con un singolo contatto o gruppo, entra nella sua finestra di chat
  • individua il “fumetto” relativo alla condivisione della posizione
  • fai tap sul bottone Interrompi condivisione annesso a quest’ultimo
  • conferma la volontà di procedere premendo nuovamente sull’omonimo tasto che compare a schermo.

Guide su come usare la localizzazione su iPhone

Come attivare Trova il mio iPhone su iPhone

Come disattivare Trova il mio iPhone su iPhone

Come disattivare la localizzazione su Facebook su iPhone

Come disattivare la localizzazione su iPhone

Come disattivare la localizzazione su Facebook su iPhone

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come disattivare la localizzazione su Facebook su iPhone, in modo da non permettere all’app Facebook di localizzarti.

Quando installi una applicazione sul tuo iPhone, puoi sempre decidere se permettere all’app di rilevare la tua posizione geografica oppure no.
Tramite le impostazioni del tuo iPhone, è possibile concedere i permessi di localizzazione alle varie applicazioni che installi sul tuo iPhone.
La stessa cosa vale per i tablet iPad, che hanno lo stesso sistema operativo iOS.

In questa guida vedremo come disabilitare la funzione di localizzazione per l’app Facebook, sul tuo iPhone.

Come disattivare la localizzazione su Facebook su iPhone

Esattamente come visto in precedenza, è possibile disattivare la localizzazione di Facebook su iPhone senza disabilitare completamente il rilevatore GPS del “melafonino”, agendo direttamente dalle impostazioni dell’app (e di iOS).

  • avvia l’app di Facebook premendo la sua icona dalla schermata Home dell’iPhone
  • una volta aperta l’app Facebook
  • premi sul bottone  collocato in basso a destra (per aprire il menu)
  • seleziona la voce Impostazioni dal menu che si è appena aperto
  • trova il riquadro chiamato Privacy 
  • premi l’opzione Posizione posizionata al suo interno
  • giunto nella nuova schermata
  • disattiva l’archiviazione della cronologia delle posizioni (cioè il salvataggio automatico dei luoghi visitati)
  • sposta su OFF l’apposita levetta
  • provvedi a eliminare le posizioni salvate nel corso del tempo accedendo alla sezione Visualizza la tua cronologia delle posizioni:
  • da qui, premi sul pulsante (…) collocato in alto a destra
  • poi premi per due volte consecutive sul bottone Elimina tutta la cronologia delle posizioni.
  • chiudi l’app di Facebook

una volta tornato alla schermata Home dell’iPhone, segui i passaggi seguenti:

  • premi sul pulsante Impostazioni
  • identifica la voce relativa a Facebook nell’elenco proposto
  • premi su quest’ultima
  • tocca la voce Posizione

per impedire all’app Facebook di localizzare la tua posizione:

  • scegli l’opzione Mai dal pannello mostrato subito dopo.

Guide su come usare la localizzazione su iPhone

Come disattivare la localizzazione su iPhone

Come attivare la localizzazione su iPhone

Come disattivare Trova il mio iPhone

Come attivare trova il mio iPhone

Come bloccare un iPhone con IMEI presso TIM

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come bloccare un iPhone con IMEI presso TIM sul territorio italiano.

Che cosa è il BLOCCO DELL’IMEI

Quando un iPhone viene rubato o smarrito, è possibile impedire che qualcun altro utilizzi il telefono per chiamare.
Per bloccare il telefono in modo da impedire le chiamate sul territorio italiano, è necessario effettuare una operazione presso il gestore telefonico, chiamata “BLOCCO DELL’IMEI“.

Tramite il blocco dell’IMEI, un telefono, che è identificato da un certo numero IMEI univoco, sarà bloccato sulla rete di telefonia nazionale, e non sarà possibile effettuare chiamate con il dispositivo, anche se si inserisce al suo interno una SIM CARD VALIDA.

Dove trovare il numero IMEI

Sulla confezione dell’iPhone sono presenti due numeri univoci:

  • il numero SERIALE dell’iPhone
  • il numero IMEI dell’iPhone

Il numero IMEI dell’iPhone viene usato dagli operatori telefonici per identificare univocamente i dispositivi mobili sulla rete nazionale.

Ogni volta che un iPhone, con una determinata SIM CARD si collega ad una cella telefonica della rete nazionale, esso comunica sia il suo NUMERO TELEFONICO associato alla sim card, sia il numero IMEI del dispositivo nel quale è inserita la sim card.

Come bloccare iPhone con codice IMEI

A questo punto, vediamo effettivamente come bloccare iPhone con codice IMEI. In buona sostanza, per riuscirci devi inviare un’apposita richiesta al tuo operatore telefonico, nella quale fornire tutte le informazioni richieste.

Prima di spiegarti come fare ciò con i principali operatori di telefonia italiani, ti ricordo che devi innanzitutto rivolgerti alle autorità di Pubblica Sicurezza e sporgere denuncia dell’avvenuto smarrimento o furto del tuo iPhone.

Soltanto in seguito potrai compilare il modulo per richiedere il blocco del codice IMEI reperibile sul sito del tuo gestore telefonico e inviarlo, allegando una copia della denuncia fatta.

Se sei pronto per procedere, scarica dunque il modulo tramite il quale avanzare la richiesta di blocco del dispositivo tramite codice IMEI, seguendo le indicazioni che trovi di seguito.

  • recati su questa pagina del sito Internet di TIM (se non dovesse aprirsi subito, ricaricala)
  • individua la voce Richiesta di blocco e sblocco IMEI per apparati rubati o smarriti 
  • fai clic sul pulsante Compila che si trova in corrispondenza della stessa
  • poi compila il modulo che ti viene proposto
  • invialo, utilizzando l’apposito pulsante che vedi a schermo

  • Se non sei registrato sul sito di TIM o se il modulo interattivo non dovesse essere al momento disponibile
  • clicca sul pulsante Scarica, per avviare il download del modulo in formato PDF
  • e poi stampalo
  • compilalo accuratamente in ogni sua parte
  • spediscilo, insieme alla copia di un documento d’identità valido e alla copia della denuncia di furto/smarrimento del telefono
  • all’indirizzo 

TIM Servizio Clienti Casella Postale 555,

00054

FIUMICINO RM.

Come registrarsi al Developer Program Apple

Come registrarsi al Developer Program Apple

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come registrarsi al Developer Program Apple, per poter realizzare app per AppStore e distribuirle attraverso il negozio online di Apple.

Procedura di registrazione al Developer Program Apple

  • scorri in basso per leggere tutte le informazioni
  • poi clicca sulla voce Enroll (significa arruolati) posizionata in alto a destra

App per aprire file far su Mac – iZip Archiver

App per aprire file .rar su Mac: iZip Archiver

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti mostrerò un’app per aprire RAR con Mac chiamata iZip Archiver, una ulteriore applicazione per Mac che puoi usare per aprire file .rar con il tuo computer Apple.

La caratteristica peculiare dell’app iZip Archiver è la possibilità offerta all’utente di vedere un’anteprima degli archivi compressi senza doverli effettivamente aprire e quella di permettergli di creare file compressi in un formato proprietario.

Guide e tutorial per aprire file .rar su Mac

Come scaricare ed installare iZip Archiver su Mac

Per aprire RAR con Mac con iZip Archiver la prima cosa che devi fare è effettuare il download dell’app.

  • avvia Mac App Store premendo sulla sua icona annessa al Dock
  • digita izip archiver nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera 
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato.
  • poi fai clic sul pulsante Ottieni annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che si è appena aperta
  • Se richiesto digita la password del tuo ID Apple 
  • poi fai clic sul pulsante Accedi.

Attendi ora che il download di iZip Archiver venga avviato e completato 

  • premi sul pulsante Apri apparso nella finestra di Mac App Store in sostituzione del pulsante Ottieni.
  • Aspetta quindi qualche istante affinché la finestra dell’applicazione risulti visibile
  • seleziona la voce Preferences dal menu iZip in alto a sinistra.
  • Nella finestra che si apre
  • clicca sulla voce file associations
  • metti il segno di spunta accanto a RAR files
  • agli eventuali altri formati che vuoi associare al programma 
  • poi clicca sul pulsante Close per salvare i cambiamenti.

IMMAGINE QUI 5

Effettuando questi passaggi hai configurato il programma in modo da poter aprire RAR con Mac semplicemente andando a fare doppio clic sull’archivio compresso che intendi scompartire.

Dopo aver fatto doppio clic sul file RAR da scompattare si aprirà una finestra con l’elenco dei file contenuti nell’archivio e tu potrai decidere se visualizzarli direttamente, aprendoli con un doppio clic, oppure se estrarli in una cartella di tua scelta trascinandoli con il mouse.

Guide e tutorials per aprire file rar su Mac

Bloccare contatti su iPhone dalla rubrica

Bloccare contatti su iPhone dalla rubrica

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come bloccare contatti su iPhone dalla rubrica, in modo da bloccare uno o più contatti indesiderati direttamente dalla rubrica dell’iPhone, senza installare app aggiuntive.

Se stai cercando un‘app per bloccare chiamate su iPhone devi sapere che non c’è bisogno di installare app per bloccare un contatto su iPhone e non ricevere più sue telefonate indesiderate, ma è possibile bloccare un contatto della tua rubrica, direttamente dalla rubrica dell’iPhone, usando la funzione Blocco contatti predefinita di iOS.

Bloccare un contatto telefonico su iPhone (contatto non presente su iPhone)

Vediamo la semplicissima procedura per bloccare un numero telefonico non presente in rubrica sul tuo iPhone.

  • apri l’app Telefono (con l’icona verde)
  • vai sulla lista delle chiamate Recenti (icona in basso a sinistra)
  • individua nella lista la chiamata del numero indesiderato
  • in corrispondenza della chiamata ricevuta, premi sulla icona i, collocata sulla destra
  • si aprirà una schermata con il numero indesiderato che ti ha chiamato
  • scorri in basso
  • premi sul pulsante rosso Blocca contatto

Bloccare un contatto della rubrica su iPhone

Vediamo la semplicissima procedura per bloccare contatti telefonici dalla rubrica di iPhone:

  • apri la schermata principale di iPhone
  • premi sull’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio)
  • poi premi sulla voce Telefono 
  • premi ora la voce Contatti bloccati
  • poi premi suAggiungi 
  • indica il contatto da bloccare

Come sbloccare un contatto bloccato dalla rubrica di iPhone

Nel caso in cui dovessi ripensarci, potrai sbloccare in qualsiasi momento uno o più contatti

  • recandoti nella sezione Impostazioni
  • Telefono
  • Contatti bloccatidi iOS
  • facendo tap sulla voce Modifica in alto a destra
  • premendo sul bottone circolare rosso che trovi accanto al contatto sul quale intervenire
  • sul pulsante Sblocca che compare a destra
  • A modifiche ultimate, sfiora la dicitura Fine situata in cima al display.

Guide e tutorials su bloccare contatti su iPhone

Come ascoltare musica gratis su iPhone con Amazon Music

IlMagoDellaMela
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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come ascoltare musica gratis su iPhone con Amazon Music, in modo da poter sentire musica gratuitamente su iPhone, mediante l’app musicale di Amazon.

Come ascoltare musica gratis su iPhone con Amazon Music

Passiamo adesso ad Amazon Music, l’app che consente di sfruttare il servizio per lo streaming musicale reso disponibile da Amazon. Di base è gratis, ma permette di ascoltare solo una selezione delle migliori playlist e le stazioni radio.

Per accedere a un maggior numero di contenuti e per effettuare il download dei brani bisogna attivare Amazon Prime Music (un abbonamento gratuito per i clienti Amazon Prime che mette a disposizione un catalogo di 2 milioni di canzoni senza interruzioni pubblicitarie) 

oppure Amazon Music Unlimited (un abbonamento a pagamento, al costo di 9,99 euro/mese o 99 euro/anno, il quale può però essere provato gratis per tre mesi e che consente l’accesso al catalogo completo dei contenuti musicali).

Come scaricare ed installare Amazon Music su iPhone

Per scaricare Amazon Music sul tuo iPhone

  • accedi alla relativa sezione dell’App Store 
  • sfiora il pulsante Ottieni
  • quindi quello Installa
  • dopodiché autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple

Come usare l’app Amazon Music per ascoltare musica gratis su iPhone

Ora che hai installato correttamente l’app Amazon Music su iPhone, vediamo come usare l’applicazione per poter ascoltare musica gratuitamente su iPhone:

  • avvia l’applicazione Amazon Music
  • premendo sul pulsante Apri comparso sullo schermo o sfiorando la relativa icona che è stata appena aggiunta in home screen.
  • Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, effettua l’accesso al tuo account Amazon
  • oppure creane uno al momento, 
  • poi scegli se attivare la prova di Amazon Music Unlimited o meno
  • comincia pure a usufruire del servizio.

Come funziona Amazon Music su iPhone

Più precisamente, nella sezione Home trovi i contenuti che potrebbero piacerti in base ai tuoi ascolti, le playlist del momento e altri contenuti in evidenza, 

mentre selezionando la voce Trova situata a fondo schermata puoi accedere alla schermata per cercare contenuti in modo diretto.

Puoi anche chiedere Alexa l’assistente vocale di Amazon, di cercare e riprodurre contenuti per te, 

  • facendo tap sulla voce Alexa posta in basso a destra e pronunciando la tua richiesta.
  • Quando trovi un contenuto che ritieni possa piacerti, fai tap sul suo titolo e poi sul pulsante Play, per riprodurlo. 
  • Dopo aver fatto ciò, si aprirà il player dell’app.
  • Invece, premendo sul pulsante con la freccia verso il basso, puoi effettuare il download del contenuto da scelto per l’ascolto offline 
  • accedervi poi dalla sezione La mia musica dell’applicazione

mentre la pressione del pulsante con i tre puntini ti consente di esprimere le tue preferenze musicali, di aggiungere un brano a una playlist ecc.

Altre app per ascoltare musica gratis su iPhone

App per ascoltare musica gratis su iPhone:

App per ascoltare musica gratis su iPhone: Spotify

App per ascoltare musica gratis su iPhone: Spotify

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti mostrerò un’app per ascoltare musica gratis su iPhone: Spotify.
L’applicazione Spotify è un’app di streaming musicale che ti permette di ascoltare musica online su iPhone e iPad.
L’app si è presto diffusa tra gli utenti perchè permetto l’ascolto gratuito di musica.

App Spotify per ascoltare musica gratis su iPhone

Spotify è una delle più conosciute applicazioni di streaming musicale. L’applicazione è stato uno tra i primi è stato uno tra i primi servizi per lo streaming musicale a fare la sua comparsa sul mercato e ancora oggi continua a essere il più diffuso e apprezzato.

Versione gratuita di Spotify

Offre un piano base gratuito con spot pubblicitari e altre limitazioni, tra cui l’impossibilità di scegliere con precisione i brani da riprodurre su iPhone (va solo in modalità shuffle, eccezion fatta per alcune playlist selezionate), di scaricare i brani per la riproduzione offline, il numero limitato di skip che è possibile fare e una qualità ridotta per i file audio.

Versione a pagamento di Spotify

Per rimuovere questi limiti è disponibile il piano a pagamento Spotify Premium che ha prezzi a partire da 9,99 euro/mese e può essere provato gratis dai nuovi utenti per un periodo variabile a seconda delle promozioni vigenti (solitamente di un mese).

Come scaricare l’app Spotify su iPhone per ascoltare musica gratis

Vediamo in questo paragrafo come scaricare ed installare l’app Spotify su iPhone per iniziare ad ascoltare musica gratuitamente.

Per scaricare l’app di Spotify sul tuo iPhone

  • accedi alla relativa sezione dell’App Store e premi sul pulsante Ottieni,
  • quindi su quello Installa
  • dopodiché autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

Come usare l’app Spotify per ascoltare musica gratis su iPhone

Ora che hai installato correttamente l’app Spotify sul tuo iPhone, vediamo insieme come si usa Spotify, per poter ascoltare musica gratuitamente sul tuo iPhone:

  • avvia l’applicazione premendo sul pulsante Apri comparso sullo schermo
  • oppure premi l’icona dell’app che è stata aggiuntaalla pagina iniziale del tuo iPhone

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app

Come creare un account su Spotify

  • crea un account per usufruire del servizio oppure, se sei già registrato
  • accedi con i tuoi dati (puoi effettuare il login anche con account Facebook oppure con l’ID Apple)
  • poi decidi se acconsentire alla proposta di attivazione del periodo di prova gratuito di Spotify Premium 
  • (se accetti, segui le relative istruzioni che ti vengono fornite sullo schermo).

A questo punto, puoi finalmente iniziare a usufruire di Spotify per ascoltare musica a costo zero. 

Come ricercare brani musicali gratuiti su Spotify

Per cui, dai uno sguardo alla sezione Home per visualizzare i contenuti consigliati per te in base ai tuoi gusti musicali e per scoprire i trend del momento, gli album più popolari e in generale i contenuti in evidenza. 

Per eseguire una ricerca diretta o per categoria dei contenuti, invece

  • fai tap sulla voce Ricerca posta in basso 
  • agisci dalla schermata mostrata successivamente.
  • Quando trovi un contenuto che ritieni possa interessarti, riproducilo, 
  • facendo tap sul relativo titolo 
  • poi sul pulsante Play 
  • gestiscilo mediante il player apposito che compare sul display.
  • Per aggiungere un contenuto a una playlist, invece
  • premi il pulsante Aggiungi alla playlist
  • mentre facendo tap sul pulsante (…) puoi indicare le tue preferenze d’ascolto

visualizzare i dettagli relativi all’artista di riferimento ecc.

Come funziona l’abbonamento a Spotify

Se poi hai sottoscritto l’abbonamento al piano Premium del servizio e vuoi scaricare brani, album e playlist offline, porta ON la levetta Download che trovi sotto la copertina. 

Tieni presente che tutti i contenuti scaricati risulteranno accessibili dalla sezione La tua libreria, situata nella parte in fondo a destra della schermata dell’app.

Se qualcosa non ti è chiaro, puoi ottenere maggiori dettagli in merito al funzionamento di Spotify leggendo la mia come funziona Spotify su iPhone.

Come creare collage fotografici su iPhone con l’app Picsew

Come creare collage fotografici su iPhone con Picsew

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come creare collage fotografici su iPhone con l’app Picsew, in modo da comporre dei collage di foto su iPhone e poi condividerlo sui social network o sulle app di messaggistica.

Se vuoi creare dei collage verticali o orizzontali con le tue foto, magari per realizzare dei banner o per unire gli screenshot di qualche app, ti consiglio di utilizzare l’app Picsew: una delle migliori nel suo genere.

Creare collage fotografici su iPhone con Picsew

Vediamo ora le differenze tra l’app gratuita Picsew e la versione a pagamento.
Entrambe le versioni dell’app ti consentono di creare collage fotografici, ma nella versione a pagamento puoi sfruttare la lista completa degli strumenti e delle funzionalità.

Versione gratuita

Come per tutte le app di cui ti ho parlato fino a questo momento, puoi scaricarla gratuitamente dall’App Store

Versione a pagamento

E’ disponibile una versione Premium, con un costo a partire da 1,09 euro, che consente di ottenere maggiori funzionalità, come l’esportazione ad alta qualità, la possibilità di unire gli screenshot in modo intelligente o l’accesso ai modelli o alle annotazioni.

Dopo aver scaricato l’app in questione e averla avviata sul tuo iPhone, nella sua schermata principale

  • fai tap sulle miniature delle foto che vuoi importare. Fatto ciò
  • scegli il modello da applicare al collage
  • a scelta tra verticale (Vertical) oppure orizzontale (Horizontal)
  • selezionando le apposite voci in basso.
  • Adesso, utilizza le icone con la matita a fianco dei riquadri dove sono ospitate le foto, nel caso in cui tu voglia eseguire dei ritagli.

Purtroppo, se utilizzi la versione gratuita, non ti sarà possibile accedere a tutti gli strumenti aggiuntivi per decorare l’immagine, che trovi nella scheda in alto Tools.

Come condividere un collage fotografico su iPhone con l’app Picsew

Dopo che hai finito il collage

  • fai tap sull’icona di condivisione in alto a destra
  • scegli se salvarlo sul dispositivo (Export to Photos oppure Export to Files)
  • se vuoi condividerlo su altre app installate sul tuo iPhone (Share to).

Altre app per iPhone per fare collage fotografici

Puoi leggere i seguenti tutorial per scoprire altre applicazioni che permettono di fare collage di foto con iPhone e iPad:

Come creare collage su iPhone con l’app Photo Collage Free

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come creare dei collage su iPhone con l’app Photo Collage Free, che puoi scaricare da AppStore.
L’applicazione Photo Collage Free è un’applicazione gratuita per iPhone e iPad che ti permette di creare collage fotografici utilizzando le tue foto.

Come creare collage su iPhone con l’app Photo Collage Free

Al termine della creazione dei collage, potrai poi inviare via email o condividere sui social network i collage creati, oppure anche inviarli ai tuoi amici e contatti mediante le applicazioni di messaggistica installate sul tuo iPhone (per esempio l’app Telegram, WhatsApp etc)

Per approfondire puoi leggere anche il tutorial come creare collage su iPhone:

Photo Collage Free, app per affiancare foto

Se stai cercando una soluzione per affiancare foto con iPhone, ti consiglio di provare anche Photo Collage Free.

Come intuibile dal suo nome, si tratta di un’app gratuita che consente di creare facilmente collage di foto utilizzando il telefono di casa Apple.

Include tantissimi modelli predefiniti e permette di arricchire le immagini selezionate con vari effetti grafici. Il suo unico difetto è che contiene dei banner pubblicitari che a volte rallentano il lavoro, ma nulla di particolarmente grave.

Puoi installare Photo Collage Free direttamente dall’App Store

Dopo aver eseguito quest’operazione

  • avvia l’app Photo Collage Free
  • ti verrà chiesto di scegliere un formato per il tuo collage
  • seleziona il formato del collage che vuoi creare, tra quelli disponibili
  • utilizzando i pulsanti con i rapporti di forma collocati in basso (es. 4:31:1, ecc.) e gli schemi presenti al centro dello schermo.

A questo punto

  • premi sui pulsanti + collocati al centro dello schermo 
  • poi sulla miniatura della foto che vuoi importare in quel riquadro del collage. 
  • Se ti viene richiesto il consenso ad accedere alla galleria multimediale del dispositivo, acconsenti
  • poi premi sul tasto >

in basso, utilizza i pulsanti che compaiono nell’area sottostante per apportare le modifiche

Selezionando una foto del riquadro, potrai ruotarla, rifletterla orizzontalmente e applicare degli effetti speciali. 

Deselezionando le foto, puoi invece usare i pulsanti che visualizzi per modificare il contorno o, addirittura, cambiare il layout precedentemente selezionato.

Come condividere sui social network e app di messaggistica il collage fotografico creato

Quando sei soddisfatto del risultato ottenuto

  • premi sull’icona della freccia collocata in alto a destra 
  • scegli se salvare il collage in formato standard (Normal
  • ad alta risoluzione (High
  • se salvarlo sul dispositivo oppure condividerlo su altre app.

Come affiancare due foto su iPhone con l’app Pic Collage

Come affiancare due foto su iPhone con l’app Pic Collage

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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela, ed in questo tutorial ti spiegherò come affiancare due foto su iPhone con l’app Pic Collage.
L’applicazione Pic Collage ti permette di mettere vicino due fotografie ed unire due o più foto creandone una sola.

Vedi anche il tutorial completo su come creare collage di foto su iPhone:
come creare collage di foto su iPhone
come affiancare due foto su iPhone

Come creare dei collage di foto su iPhone con Pic Collage

Pic Collage è un’applicazione che permette di creare collage di fotografie su iPhone è Pic Collage.

L’applicazione è gratuita, e presenta dei banner pubblicitari al suo interno.

Nella versione gratuita, l’applicazione aggiunge un piccolo watermark ai collage creati e non consente di utilizzare alcuni effetti aggiuntivi a pagamento.

Nella versione a pagamento invece, non viene applicato nessun watermark (marchio) sulla fotografia finale, e si possono usare tutti glie effetti aggiuntivi offerti dall’applicazione.

Il prezzo per la versione a pagamento dell’applicazione è di 4,99 euro/mese oppure 36,99 euro/anno.

Procedura per affiancare due foto su iPhone

Bene, allora passiamo all’azione. Per affiancare due o più foto con Pic Collage, dopo averla scaricata dall’App Store

  • apri l’app AppStore dal tuo iPhone (l’app con l’icona blu A)
  • cerca l’applicazione Pic Collage nella barra di ricerca dell’AppStore
  • scarica ed installa l’applicazione Pic Collage

Una volta scaricata ed installata l’applicazione Pic Collage sul tuo iPhone:

  • avvia l’app
  • l’app ti chiederà il consenso per accedere al rullino fotografico
  • premi sul pulsante Griglie
  • seleziona il layout che vuoi usare
  • premi su uno dei riquadri del collage
  • poi premi sul tasto Foto
  • importa la foto dalla galleria
  • poi puoi ripetere questa procedura per tutti gli altri riquadri del collage che stai creando

Come applicare effetti aggiuntivi ad un collage di foto su iPhone

Bene, adesso non ti resta che utilizzare le funzionalità presenti nell’area in basso per:

  • applicare adesivi
  • impostare lo sfondo
  • aggiungere testi
  • aggiungere altri tipi di elementi decorativi nel collage fotografico

Come modificare una foto del collage su iPhone

Durante la creazione di un collage fotografico su iPhone con l’app Pic Collage è possibile modificare le varie fotografie che costituiscono il collage.
Per farlo segui la procedura seguente:

  • premi su una delle fotografie del collage
  • usa i tasti che ti vengono mostrati
  • una volta completata la modifica, premi il tasto Done (fatto)
  • scegli se salvare il collage appena creato nella galleria multimediale dell’iPhone (Salva nell’album)
  • oppure condividi il collage appena creato attraverso uno dei servizi indicati in basso, per condividere il collage con i social network e le app di messaggistica

Guide e tutorial per creare collage con le foto

Puoi cliccare sui link seguenti per leggere dei tutorial che ti spiegano come creare collage fotografici su iPhone usando varie applicazioni scaricabili da AppStore.

Come aggiungere canzoni su iTunes

scritto da IlMagoDellaMela

Come aggiungere canzoni su iTunes

Ciao Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come aggiungere canzoni su iTunes, devi innanzitutto sapere che esistono vari modi per importare la musica nel programma di Apple: oltre ad importare brani e cartelle già presenti sul PC, puoi rippare CD musicali, puoi scaricare brani da Apple Music (il servizio di streaming musicale targato Apple) e puoi acquistare musica su iTunes Store.
Le istruzioni valgono sia per Windows sia per macOS (dove non c’è Windows Media Player ed iTunes è il software musicale impostato di default nel sistema), quindi indipendentemente dal tipo di computer che hai non troverai difficoltà nel metterle in pratica.

Aggiungere canzoni da una cartella

  • Cominciamo dall’operazione più semplice, cioè da come aggiungere canzoni su iTunes importando file e cartelle presenti sul PC.
    Per importare in iTunes dei brani in formato MP3, AAC o altre tipologie di file supportate dal programma
  • avvia quest’ultimo
  • e selezionare la voce Aggiungi file alla libreria dal menu File che si trova in alto a sinistra.
    Se utilizzi un Mac, al posto della voce Aggiungi file alla libreria troverai semplicemente Aggiungi alla libreria.
    Seleziona quindi i file che vuoi aggiungere alla tua libreria musicale e il gioco è fatto.
  • Se vuoi importare un’intera cartella di canzoni e non solo dei brani singoli
  • seleziona la voce Aggiungi cartella alla libreria dal menu File di iTunes
  • e premi sul pulsante Selezione cartella dopo aver scelto la cartella da trasferire nella libreria di iTunes.
  • In alternativa a queste due opzioni, puoi anche selezionare la voce Musica dal menu a tendina di iTunes (in alto a sinistra) e trascinare dei brani o delle cartelle nella finestra del programma.
    I file verranno aggiunti automaticamente alla libreria musicale di iTunes.
  • Se vuoi, puoi impostare iTunes in modo che nella sua cartella (Musica\iTunes\iTunes Media) venga salvata una copia di tutti i file importarti nella libreria musicale.
    Per attivare o disattivare questa funzione (che è attiva di default su Mac)
  • recati nel menu Modifica
  • Preferenze del programma (iTunes > Preferenze su Mac)
  • seleziona la scheda Avanzate 
  • e apponi il segno di spunta accanto alla voce Mantieni organizzata la cartella iTunes Media.

Importare una vecchia libreria di iTunes

Vuoi importare in iTunes la libreria musicale che avevi su un altro computer? Non ti preoccupare, si può fare anche questo.
Ecco in dettaglio tutti i passaggi che devi compiere.

  • Chiudi iTunes sul tuo vecchio PC;
  • Copia la libreria musicale di iTunes dal vecchio computer e trasferiscila su una chiavetta o un hard disk esterno. La cartella dovrebbe essere C:\Utenti\tuonomeutente\Musica\iTunes su Windows e /Users/tuonomeutente/Music/iTunes/ su macOS. In ogni caso puoi trovare il percorso completo nel menu Preferenze > Avanzate di iTunes;
  • Chiudi iTunes sul tuo nuovo PC;
  • Crea una copia di sicurezza della cartella di iTunes presente sul tuo nuovo computer (nel caso in cui qualcosa andasse storto);
  • Copia la cartella con la libreria di iTunes dalla chiavetta o dal disco esterno alla cartella Musica del tuo nuovo computer (sovrascrivendo quella già presente).
  • A questo punto, avvia iTunes e dovresti trovare la tua vecchia libreria già importata nel programma.
    Qualora così non fosse
  • chiudi nuovamente iTunes
  • riavvialo tenendo premuto il tasto Shift sulla tastiera
  • (oppure il tasto alt se utilizzi un Mac)
  • premi sul pulsante Scegli una libreria
  •  e seleziona il file itl della libreria che hai appena importato sul computer. Maggiori info sull’intera procedura sono disponibili nel mio tutorial su come esportare libreria iTunes e sul sito Internet di Apple.

Aggiungere canzoni da CD audio

  • Hai un CD musicale e vuoi trasformare i brani che contiene sul PC, trasformandoli in dei file audio compressi da conservare nella libreria di iTunes? Nulla di più semplice.

  • Avvia il programma tramite la sua icona presente sul desktop di Windows
  • e inserisci nel lettore CD/DVD del computer il dischetto che vuoi rippare (si dice così in gergo quando si trasformano dei CD musicali o dei film in DVD in file compressi come MP3 ed Avi/DivX).
  • A questo punto, comparirà un messaggio di iTunes che ti chiederà se vuoi copiare i brani del CD musicale inserito all’interno della tua libreria
  • premi sul pulsante  e il programma inizierà a copiare automaticamente i brani dal CD al PC trasformandoli in file AAC.
    La procedura dura non più di qualche minuto.
  • Se vuoi modificare il formato di file in cui salvare i brani importati dai CD audio, recati nel menu Modifica
  • Preferenze del programma (iTunes > Preferenze su Mac)
  • seleziona la scheda Generali 
  • e premi sul pulsante Impostazioni importazione che si trova in basso a destra.
    Nella finestra che si apre, espandi il menu a tendina Importa utilizzando
  •  e seleziona uno dei formati di output disponibili: AAC, AIFF, Apple Lossless, MP3 o WAV.
    Per maggiori info relative all’intera procedura, consulta il mio tutorial su come copiare CD audio.

Aggiungere canzoni da Apple Music

  • Se hai sottoscritto un abbonamento ad Apple Music, il servizio di streaming musicale targato Apple, puoi aggiungere brani, album e playlist alla tua libreria musicale semplicemente cercandoli
  • e pigiando sul pulsante (+) collocato accanto al loro titolo.
  • Per essere ancora più preciso
  • devi premere sulla barra di ricerca collocata in alto a destra
  • e devi effettuare una ricerca assicurandoti che ci sia selezionata l’opzione Apple Music nel riquadro che si apre.
    Dopodiché devi selezionare il brano, l’album o la playlist di tuo interesse
  • e cliccare prima sul pulsante (…) collocato accanto al suo titolo e poi sulla voce Aggiungi a musica presente nel menu che compare (o più semplicemente sul pulsante (+)).
  • Lo stesso discorso vale anche per i brani, gli album e le playlist trovati sfogliando le sezioni Novità e Per te di Apple Music
  • i pulsanti da cliccare sono sempre gli stessi.
    Una volta aggiunti alla libreria, i brani possono essere scaricati anche offline cliccando sull’icona della nuvola.

Aggiungere canzoni da iTunes Store

  • Infine, ecco come aggiungere canzoni su iTunes acquistandole da iTunes Store. Come ormai ben saprai, iTunes Store è il negozio virtuale di Apple in cui vengono venduti brani musicali, album, ebook e film.
    Per accedervi, non devi far altro che
  • selezionare la voce Musica dal menu a tendina di iTunes (in alto a sinistra)
  • e selezionare la scheda iTunes Store che si trova in alto a destra.
  • Una volta entrato nell’iTunes Store, sfoglia tutti i brani e gli album disponibili sul servizio usando le categorie che trovi nella barra laterale di destra o, in alternativa
  • effettua una ricerca usando la barra collocata in alto a destra.
  • Dopo aver individuato gli elementi di tuo interesse, per procedere al loro acquisto e trasferirli nella libreria del tuo iTunes
  • clicca prima sui loro titoli
  •  e poi sul pulsante con il prezzo.
    I prezzi degli album variano mediamente dai 5 ai 13 euro
  • mentre i singoli vengono venduti generalmente a 0,69 o 1,29 euro.

Come facilmente intuibile, per acquistare brani su iTunes e utilizzare Apple Music devi aver collegato il tuo account a una carta di credito (anche ricaricabile) e devi effettuare l’accesso in iTunes usando il tuo ID Apple.
I tuoi acquisti e i tuoi preferiti su Apple Music verranno sincronizzati automaticamente su tutti i device collegati al tuo ID.

Come aggiornare iTunes

scritto da IlMagoDellaMela

Come aggiornare iTunes

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come aggiornare iTunes sia su Windows che su macOS.
Devi sapere se hai scaricato il programma dal Microsoft Store di Windows 10 oppure hai un Mac, puoi contare sui meccanismi di aggiornamento automatico inclusi nel sistema operativo, che controllano la disponibilità di aggiornamenti per le applicazioni (nel caso di Microsoft Store) o i componenti di sistema (nel caso di macOS) e consentono di avere sempre la versione più aggiornata di iTunes installata .

Come aggiornare iTunes su PC

Per impostazione predefinita, iTunes avverte automaticamente ogni volta che è disponibile una nuova versione del programma.
Stesso discorso vale se si scarica il programma tramite il Microsoft Store di Windows 10.

Sistema di aggiornamento di iTunes

  • Come accennato prima, iTunes dispone di un sistema di aggiornamento automatico che verifica periodicamente la disponibilità di aggiornamenti e notifica l’utente della cosa.
    Se è disponibile una nuova versione del programma, dovresti visualizzare un avviso non appena apri quest’ultimo.
  • Se ciò non è accaduto e vuoi verificare manualmente la presenza di nuove versioni di iTunes, procedi in questo modo

  • avvia il programma
  • premi sulla voce 
  •  presente in alto a sinistra
  • e seleziona la voceVerifica aggiornamenti dal menu che si apre.
  • Se è disponibile una nuova versione di iTunes, ti verrà mostrata una notifica al riguardo: per procedere con il suo download e, conseguentemente, con la sua installazione
  • premi sul pulsante Scarica iTunes.
  • Se vuoi fare in modo che iTunes scarichi in automatico gli aggiornamenti (quando disponibili) senza dover dare ogni volta la conferma della cosa
  • metti il segno di spunta accanto alla voce Non chiedermelo più.

Apple Software Update

  • Se, quando hai installato iTunes sul tuo computer, hai accettato anche l’installazione di Apple Software Update, il programma che si occupa di monitorare la disponibilità di aggiornamenti per tutti i software Apple presenti sul PC, puoi procedere anche tramite quest’ultimo.
  • Premi sul pulsante Start di Windows (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo)
  • cerca Apple Software Update nell’apposito campo di testo
  • e premi sul primo risultato della ricerca.
  • Nella finestra che si apre
  • controlla che ci sia iTunes nell’elenco dei software aggiornabili
  • accertati che ci sia il segno di spunta accanto al suo nome
  • e premi prima su Installa 1 elemento
  •  e poi su Accetto e 
  • in modo da avviare l’aggiornamento del programma.
  • Tieni presente che, in alcuni casi, prima di controllare la presenza di aggiornamenti per iTunes, potrebbe essere necessario installare una versione più aggiornata dello stesso Apple Software Update.
  • Se vuoi modificare la frequenza con cui Apple Software Update deve verificare la presenza di aggiornamenti per iTunes e per tutti i software Apple installati sul PC
  • seleziona la voce Preferenze dal menu Modifica, presente in alto a sinistra.
  • Nella finestra che si apre
  • seleziona dunque la scheda Programma
  • metti il segno di spunta accanto a un’opzione tra Ogni giornoOgni settimana o Ogni mese 
  • e premi sul pulsante OK, per salvare le impostazioni.
    Se vuoi, è disponibile anche l’opzione Mai, per disattivare completamente la ricerca automatica di aggiornamenti, ma ti sconsiglio di selezionarla.

Microsoft Store

  • Se utilizzi Windows 10 e hai scaricato iTunes tramite il Microsoft Store, puoi approfittare della funzione di aggiornamento automatico offerta da quest’ultimo.
  • Per verificare se le applicazioni vengono aggiornate automaticamente dal Microsoft Store
  • avvia quest’ultimo (l’icona del sacchetto della spesa con la bandierina colorata)
  • premi sul pulsante collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Impostazioni dal menu che si apre.
  • Ora controlla la levetta collocata in corrispondenza dell’opzione Aggiornamenti delle app: se questa è impostata su Attivato, le applicazioni scaricate tramite il Microsoft Store (compreso iTunes) vengono aggiornate già in automatico.
    In caso contrario, attivala tu e il sistema comincerà ad aggiornare i programmi scaricati tramite lo store.
  • Se vuoi controllare manualmente la disponibilità di aggiornamenti nel Microsoft Store
  • premi sul pulsante collocato in alto a destra
  • e seleziona la voce Download e aggiornamenti dal menu che si apre
  • premi sul pulsante Recupera aggiornamenti, per verificare gli aggiornamenti disponibili
  • e poi sulla voce Aggiorna tutto, per scaricarli sul tuo PC.

Come aggiornare iTunes su Mac

Se utilizzi un Mac, poiché iTunes è un’applicazione inclusa di serie nel sistema operativo, puoi aggiornarla sfruttando il meccanismo di update automatici di macOS: ecco come.

macOS 10.15 Catalina e successivi

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, non hai bisogno di aggiornare iTunes, in quanto lo storico software di Apple non è più presente nel sistema operativo ed è stato scomposto in varie applicazioni: MusicaPodcast e TV, con la gestione di iPhone e iPad demandata al Finder.

macOS 10.14 Mojave e successivi

Se utilizzi macOS 10.14 Mojave o una versione successiva del sistema operativo Apple, puoi verificare l’attivazione della funzione legata agli aggiornamenti automatici recandoti in Preferenze di Sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock) e andando su Aggiornamento Software
Nella finestra che si apre, se c’è il segno di spunta accanto alla voce Mantieni il Mac aggiornato automaticamente, significa che la funzione per gli aggiornamenti automatici è già attiva e quindi non devi fare nulla.
In alternativa, spunta tu la casella in questione e macOS verificherà la disponibilità di aggiornamenti per sistema operativo e applicazioni scaricate dal Mac App Store in maniera automatica.

  • Se ti interessa cliccando sul pulsante Avanzate (in basso a destra) puoi regolare in maniera ancora più dettagliata le impostazioni degli aggiornamenti, scegliendo se attivare la ricerca automatica degli stessi (casella Cerca aggiornamenti)
  • eseguire automaticamente il loro download (caselle Scarica i nuovi aggiornamenti quando disponibili)
  • e scaricare/installare gli aggiornamenti di sistema e applicazioni scaricate dal Mac App Store (caselle Installa aggiornamenti macOS e Installa gli aggiornamenti delle app da App Store).

macOS 10.13 High Sierra e precedenti

  • Se utilizzi macOS 10.13 High Sierra o una versione precedente del sistema operativo Apple, per attivare la funzione relativa al download automatico degli aggiornamenti
  • recati in Preferenze di Sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock)
  • e vai su su App Store
  • Nella finestra che si apre
  • se necessario metti la spunta accanto alla casella Verifica aggiornamenti automaticamente e a tutte le caselle sottostanti, in modo da scaricare e installare automaticamente gli aggiornamenti per sistema operativo e applicazioni scaricate dal Mac App Store.
  • L’ultima casella, Scarica automaticamente le app acquistate su altri computer Mac, non riguarda gli aggiornamenti, bensì la possibilità di scaricare automaticamente sul computer in uso le applicazioni prelevate dal Mac App Store usando altri Mac associati al medesimo ID Apple.

In caso di problemi

Se, nonostante le mie indicazioni, non sei ancora riuscito ad aggiornare iTunes, probabilmente c’è qualche errore che t’impedisce di portare e termine l’operazione.

A questo punto, verifica che il firewall di macOS non impedisca la comunicazione con i server per il download degli aggiornamenti e, se nemmeno così riesci a risolvere, prova a disinstallare e reinstallare iTunes, seguendo le indicazioni che trovi nel mio tutorial dedicato all’argomento.

Come usare iCloud

scritto da IlMagoDellaMela

Come usare iCloud

Ciao!! Sono Il MagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come usare iCloud sui tuoi dispositivi in modo tale da poter sfruttare a pieno e senza problemi questo famoso servizio di casa Apple.
Devi sapere che iCloud è un servizio offerto da Apple che permette agli utenti di iPhoneiPadiPod TouchmacOS e perfino a coloro che utilizzano un PC Windows di creare delle copie di sicurezza dei propri dati su un hard disk online, denominato iCloud Drive, e sincronizzarli fra tutti i dispositivi. 
Grazie ad esso, puoi avere tutti i tuoi dati, i contatti, i calendari e le ultime foto scattate con iPhone e iPad sempre e comunque a portata di mano, anche da browser Web.

  • Per capire come fare per poter usare iCloud è indispensabile che tu disponga di un ID Apple.
    Se non sei già in possesso di un ID Apple puoi crearne uno in pochi istanti seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial su come creare un ID Apple.
    In sostanza, devi premere qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple
  • compilare un breve modulo di iscrizione e confermare la tua identità facendo clic sul link che ti è stato inviato tramite email.
  • In alternativa, puoi registrarti ai servizi online Apple attraverso il programma gratuito iTunes (su Mac è preinstallato mentre su Windows devi prima scaricarlo cliccando qui)
  • cliccando prima sulla voce Account collocata in alto a sinistra
  • poi su Accedi
  •  e infine su Crea un nuovo ID Apple.
    Trovi illustrata tutta la procedura da seguire, nel mio tutorial su come registrarsi su iTunes.

Oltre a disporre di un ID Apple, per poter usare iCloud è poi indispensabile che tu provveda ad impostare quest’ultimo come sistema predefinito per eseguire il backup dei dati sul tuo dispositivo.
Per scoprire come fare e, successivamente, per capire come servirti di iCloud attieniti alle indicazioni riportate di seguito.

Usare iCloud su iPhone, iPad e iPod Touch

  • Per impostare iCloud come sistema predefinito per eseguire il backup dei dati presenti su iPhone, iPad e iPod Touch basta selezionare l’apposita opzione durante la procedura di attivazione di questi dispositivi.
    Se non sai come fare trovi tutto spiegato nel mio tutorial su come attivare iPhone.
  • Qualora invece tu abbia già provveduto ad attivare il tuo iPhone, iPad o iPod Touch senza però attivare anche iCloud
  • puoi rimediare accedendo alla home screen del dispositivo
  • toccando su Impostazioni
  • facendo clic sulla voce relativa all’account iCloud
  • andando su iCloud 
  • e portando su ON tutte le levette facenti riferimento alle opzioni presenti nella schermata che si apre posta, contatti, calendari, foto, documenti, ecc.
  • Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per regolare le impostazioni di iCloud devi andare direttamente
  • in Impostazioni
  • iCloud.
  • Dopo aver provveduto ad attivare iCloud sul tuo iPhone, iPad o iPod Touch potrai inoltre visualizzare lo stato del servizio, gestire i dati archiviati, modificarli, eliminarli e salvarne di altri
  • facendo clic sull’icona di Impostazioni presente in home screen
  • facendo clic prima sul tuo nome
  • poi su iCloud, quindi sul grafico relativo allo spazio disponibile sul tuo account 
  • e infine sulla voce Gestisci spazio.
    Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi raggiungere la medesima schermata andando
  • in Impostazioni
  • iCloud
  •  Archivio.

Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata, potrai visualizzare e gestire lo spazio disponibile su iCloud come ritieni più opportuno controllando tutti i dati e i file di backup archiviati sul servizio.
Una volta attivato iCloud sul tuo iDevice, tutti i dati di sistema e i file delle applicazioni verranno salvati online e sincronizzati tra tutti i dispositivi, ma ci sono anche i seguenti servizi aggiuntivi sui quali puoi contare e che ti consiglio vivamente di prendere in considerazione.

  • Libreria foto di iCloud  Si tratta di un servizio che si aggiunge a Streaming Foto, che è attivo di default su tutti gli iPhone e gli iPad, e grazie al quale si possono archiviare permanentemente tutte le foto e i video realizzati con il proprio device su iCloud (per poi accedervi anche direttamente online dal sito iCloud.com).
    A differenza di Streaming Foto va a intaccare lo spazio su iCloud Drive, quindi per usarlo occorre necessariamente sottoscrivere uno dei piani a pagamento del servizio.
    Puoi saperne di più leggendo il mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.
  • Backup  Si tratta del sistema made in Apple che permette di utilizzare lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud Drive anche per creare dei backup completi del proprio iPhone, iPad o iPod Touch, come quelli che si fanno in locale sul computer con iTunes.
    Te ne ho parlato approfonditamente nel mio tutorial su come effettuare backup iPhone.

Usare iCloud su macOS

  • Se possiedi un Mac e ti interessa capire come usare iCloud devi innanzitutto provvedere ad attivare il servizio sul tuo computer. 
    Per fare ciò premi sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della barra dei menu
  • digita preferenze di sistema nel campo di ricerca che ti viene mostrato a scremo
  • fai doppio clic sul primo risultato visualizzato
  • e premi  poi sulla voce iCloud annessa alla finestra che andrà ad aprirsi.
  • Una volta effettuati questi passaggi
  •  aggiungi un segno di spunta accanto a ogni voce presente nella parte destra della finestra (ContattiPreferitiFotoCalendario ecc.). 
    Per confermare le modifiche apportate chiudi semplicemente la finestra visualizzata.
     I contatti vengono sincronizzati con la app Contatti di macOS, le foto con Foto, i calendari conla app Calendario, i preferiti con Safari, ecc..
  • Se invece desideri visualizzare lo stato del tuo iCloud con i dettagli dei dati salvati in esso dalla finestra iCloud di Preferenze di sistema 
  • clicca sul pulsante Gestisci… che risulta collocato in basso a destra.
  • Per visualizzare i dati già archiviati su iCloud Drive, modificarli, eliminarli e salvarne di altri
  • ti basta invece aprire il Finder
  • premere sulla voce iCloud Drive annessa alla barra laterale di sinistra e selezionare gli elementi su cui intendi andare ad agire.

Usare iCloud su PC Windows

  • Se possiedi un PC Windows e ti interessa capire come fare per usare iCloud devi per prima cosa scaricare ed installare l’apposito client sul tuo computer e poi provvedi a configurarlo.
    Per scaricare il client iCloud per PC Windows clicca qui in modo tale da poterti collegare subito alla pagina Web di riferimento.
    In seguito
  •  premi sul pulsante Scarica ed attendi che la procedura di download venga avviata e portata a termine sul tuo computer.
  • A download ultimato fai doppio clic sul file icloudsetup.exe che è stato appena scaricato sul computer ed attieniti alla semplice procedura guidata di installazione che ti viene mostrata a schermo.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del servizio mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini dell’accordo di licenza 
  • dopodiché fai clic su Installa
  • su Si e per concludere su Fine.
  • Accetta poi di riavviare il computer ed al nuovo accesso a Windows
  • premi sul pulsante Start
  • digita icloud nel campo di ricerca che ti viene mostrato
  • e successivamente fai clic sul primo risultato presente in elenco in modo tale da aprire iCloud sul tuo PC.
  • Ora che visualizzi la finestra di iCloud effettua il login al servizio utilizzando i dati di accesso relativi al tuo ID Apple.
    Metti quindi il segno di spunta accanto agli elementi del PC che vuoi sincronizzare con il servizio cloud (Posta, contatti, calendari e attivitàPreferitiStreaming foto etc.)
  • e clicca sul pulsante OK per salvare i cambiamenti. 
    I preferiti vengono sincronizzati con Internet Explorer o Chrome, le foto vengono salvate nella cartella che si può selezionare
  • facendo click sul pulsante Opzioni mentre contatti e posta possono essere visualizzati direttamente online sul sito iCloud.com.
  • Eventualmente puoi visualizzare e modificare tutti file archiviati su iCloud
  • cliccando sull’icona raffigurante una cartella di colore giallo annessa alla barra delle applicazioni
  • facendo clic sulla voce iCloud Drive dalla barra laterale di sinistra della finestra che ti viene mostrata sul desktop
  • e selezionando poi gli elementi su cui intendi andare ad agire.

Usare iCloud da browser Web

  • Devi sapere che il famoso servizio di casa Apple può essere sfruttato anche da un qualsiasi browser Web.
    Tanto per cominciare avvia il browser Web dopodiché digita www.icloud.com nella barra degli indirizzi
  • e premi il pulsante Invio sulla tastiera.
    Se preferisci velocizzare le cose puoi anche cliccare direttamente qui.
  • Adesso, effettua l’acceso al tuo spazio iCloud compilando i campi visibili a schermo con il tuo ID Apple e la password ad esso associata dopodiché
  • premi sul pulsante a forma di freccia collocato sulla destra.
    Se sul tuo account risulta attiva la verifica in due passaggi provvedi inoltre a fornire l’eventuale codice richiesto a schermo dopodiché ti ritroverai al cospetto della schermata principale di iCloud online.
  • A questo punto
  •  fai clic sull’icona di Mail per accedere al tuo account di posta elettronica iCloud
  • pigia sull’icona di Contatti per accedere a tutti i tuoi contatti e per gestirli, su quella di Calendario per visualizzare e modificare i tuoi calendari
  • fai clic sull’icona di Foto per visualizzare le tue foto presenti nel cloud
  • oppure fai clic sull’icona di iCloud Drive per visualizzare e gestire tutti i dati che occupano il tuo spazio di archiviazione.
    Puoi inoltre fare clic sull’icona di Note per accedere alle tue note e modificarle e sull’icona di Promemoria per fare altrettanto con i Promemoria.
  • Invece se premi sull’icona di PagesNumbers e Keynote hai la possibilità di accedere alla versione online delle omonime app per la produttività di casa Apple mentre
  • cliccando su Trova Amici puoi usufruire da browser Web del servizio per la localizzazione dei tuoi contatti (se ben ricordi te ne ho parlato nella mia guida su come localizzare un numero di cellulare).
    Facendo clic su Trova iPhone puoi invece sfruttare da Web il celebre servizio che ti permette di individuare i tuoi iDevice (ti ho spiegato il funzionamento di questo servizio nella mia guida su come rintracciare un cellulare rubato).
  • Per gestire tutto quanto concerne il tuo ID Apple, lo spazio di archiviazione ed i tuoi dispositivi ti basta fare clic sull’icona di Impostazioni.
  • Quando non avrai più bisogno di usare iCloud da browser Web
  • ricordati di fare clic sul tuo nome collocato nella parte in alto a destra della pagina Web visualizzata
  • poi sulla voce Esci annessa al menu che ti viene proposto
  •  poi ancora una volta su Esci per uscire dal servizio ed evitare che eventuali soggetti terzi non autorizzati possano mettervi mano.

Espandere il piano di archiviazione

Ora che finalmente capito come usare iCloud su iPhone, iPad, iPod Touch, macOS e PC Windows c’è però una cosa molto importante che devi sapere e di cui ritengo sia il caso che tu tenga ben conto.
Allo stato attuale delle cose iCloud può essere utilizzato gratis solo ed esclusivamente nella sua versione base che offre 5 GB di spazio online.
Tale quantità di spazio è generalmente sufficiente per le più disparate esigenze. Tuttavia potresti avere la necessità di disporre di un maggior quantitativo di spazio di archiviazione.
In tal caso, puoi oltrepassare il limite imposto dalla versione gratuita del servizio sottoscrivendo un abbonamento a pagamento. 
Le soluzioni e i prezzi disponibili sono i seguenti.

  •  50 GB di spazio a 0,99 euro/mese
  • 200 GB di spazio a 2,99 euro/mese
  • 2 TB di spazio a 9,99 euro/mese
  • Per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud su iPhone, iPad e iPod Touch ti basta accedere alla sezione Impostazioni di iOS
  •  e premere prima sul tuo nome
  • poi sulla voce relativa ad iCloud, quindi sul grafico relativo allo spazio disponibile sul tuo account e infine sull’opzione Modifica piano di archiviazione
    In seguito, scegli il piano che pensi possa risultare più congeniale alle tue esigenze
  • e poi premi sulla voce Acquista che risulta collocata nella parte in alto a destra della schermata visualizzata.
  • Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per raggiungere la medesima schermata
  • devi andare in Impostazioni
  •  iCloud
  • devi selezionare la voce Archivio 
  • e poi premere su Acquista più spazio 
  • Modifica piano di archiviazione.
  • Per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud su Mac
  • devi invece accedere a Preferenze di sistema
  • premi su iCloud
  • fare clic sul pulsante Gestisc
  • e fare clic sul pulsante Acquista più spazio per due volte consecutive. Successivamente scegli il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze
  • e poi premi sulla voce Acquista.
  • Per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud su Windows devi accedere a iCloud
  • cliccare su Gestisci
  •  e premere poi su Acquista più spazio
  •  Scegli il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze
  • e poi premi sulla voce Acquista.

Se necessiti di maggiori informazioni riguardo lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud, i vari piani disponibili e le modalità di upgrade e downgrade puoi cliccare qui in modo tale da collegarti subito alla pagina Web informativa presente sul sito Internet ufficiale di Apple.

Come correggere errori hard disk

scritto da IlMagoDellaMela

Come correggere errori hard disk

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come correggere gli errori dell’hard disk.
Ti anticipo già che non sarai obbligato a rivolgerti a soluzioni di terze parti, in quanto sia Windows che macOS integrano delle utility che permettono di riparare piuttosto facilmente gli errori che affliggono il disco del proprio computer: basta solo saperli utilizzare nel modo giusto.
Non dovresti avere problemi a correggere gli errori dell’hard disk. Tutto ciò, a patto che i problemi del tuo hard disk siano di natura software (quindi errori del file system e non del disco in sé) e di natura hardware: nel secondo caso, non riuscirai a ripararli se non rivolgendoti a centri o tecnici specializzati.

Come correggere errori hard disk su Windows

Se desideri correggere gli errori dell’hard disk su Windows, puoi optare per due soluzioni differenti, entrambe incluse di serie nel sistema operativo l’utility di controllo errori, che può essere eseguita tramite interfaccia grafica, o il comando chkdsk, che invece funziona solo tramite Prompt dei comandi.

Utility di controllo errori

La prima soluzione che ti consiglio di provare per correggere gli errori dell’hard disk su Windows è l’utility di controllo errori (chiamata ScanDisk sulle versioni più datate del sistema operativo Microsoft).

Windows 10/8.x

  • Se usi un PC su cui è installato Windows 8.x o Windows 10 devi sapere che sulle versioni di Windows più recenti non è necessario avviare il controllo manuale del disco perché viene fatto in modo automatico dal sistema operativo stesso.
  • Ciò non ti impedisce, comunque, di procedere manualmente al controllo manuale del disco.
    Per farlo
  • avvia l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova nella barra delle applicazioni
  • espandi il menu Questo PC presente sulla barra laterale di sinistra
  • premendo sul simbolo (⌵)
  • premi il tasto destro sul nome dell’unità che desideri esaminare (es. Disco Locale C:)
  • e seleziona la voce Proprietà dal menu contestuale.
  • Ora seleziona la scheda Strumenti dalla finestra che si apre
  • e premi prima sul bottone Controlla
  •  e poi sulla voce Analizza unità dal riquadro che si apre e attendi il completamento dell’analisi.

Windows 7

  • Per richiamare l’utility di controllo del disco su Windows 7
  • premi sul pulsante Start (situato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo)
  • e seleziona la voce Computer dal menu che si apre. Nella finestra che compare a schermo
  • fai clic destro sull’icona dell’unità che desideri controllare (es. Disco locale (C:))
  • e scegli la voce Proprietà dal menu contestuale.
  • Dopodiché recati nella scheda Strumenti
  • premi sul bottone Esegui ScanDisk
  •  e apponi il segno di spunta accanto alle voci Correggi automaticamente gli errori del file system e Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino. Per concludere
  • premi sul pulsante Avvia e attendi che venga portato a termine il processo di analisi del disco (l’operazione potrebbe richiedere diversi minuti).

Prompt dei comandi

  • Se preferisci avere un controllo maggiore sullo strumento di controllo del disco, ti consiglio di usare l’utility chkdsk (abbreviazione di CheckDisk) dal Prompt dei comandi, che permette di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco tramite alcune variabili di cui ti parlerò a breve.
  • Per eseguire un controllo completo del disco tramite il comando in questione, avvia innanzitutto il Prompt dei comandi per farlo
  • digita cmd nel campo di ricerca di Windows
  • premi il tasto destro sull’icona del Prompt dei comandi che compare fra i risultati di ricerca
  • seleziona la voce Esegui come amministratore dal menu che si apre
  • e conferma il tutto pigiando su .
  • Una volta che avrai avviato il Prompt dei comandi potrai eseguire un controllo completo del disco nel seguente modo
  • dai i comandi CHKDSK C: /F /R o
  • in alternativa, CHKDSK C: /spotfix (disponibile soltanto su Windows 8 e versioni successive)
  • e premi il tasto Invio della tastiera.
  • Dovrai poi confermare l’esecuzione del controllo del disco al riavvio del PC digitando la lettera S 
  • e premendo ancora una volta il tasto Invio della tastiera.

Per completezza di informazione, ti lascio alcune delle variabili utilizzabili con il comando chkdsk.

  • /F — permette di riparare gli errori che sono eventualmente presenti sul disco.
  • /R — permette di localizzare i settori del disco danneggiati e recuperare le informazioni contenute in essi. Per utilizzarla è richiesto l’uso della variabile /F.
  • /V — consente di mostrare il nome e il percorso completo di tutti i file sul disco (soltanto sulle unità che hanno come file system FAT o FAT32).
  • /X — permette di forzare lo smontamento dei volumi. Per utilizzarla è richiesta l’uso della variabile /F.
  • /scan — consente di correggere gli errori che possono essere risolti senza effettuare il riavvio del sistema (disponibile su Windows 8 e versioni successive).
  • /spotfix — permette di correggere gli errori del disco al riavvio successivo del sistema (disponibile su Windows 8 e versioni successive).

Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o hai bisogno di maggiori informazioni su come eseguire CHKDSK, consulta il tutorial che ho dedicato all’argomento.

Come correggere errori hard disk su macOS

  • Se usi un Mac ti consiglio di utilizzare Utility Disco per poter correggere gli errori dell’hard disk,è un’applicazione presente di serie su macOS che è semplice da utilizzare e permette di individuare le eventuali problematiche che interessano il disco del ì computer.
  • Per utilizzare Utility Disco, per prima cosa devi avviare l’applicazione
  • recati nel Launchpad facendo clic sull’icona del razzo situata sul Dock, apri la cartella Altro 
  • e poi premi sull’icona di Utility Disco. In alternativa, effettua una ricerca Spotlight o tramite Siri (basta pronunciare la frase avvia Utility Disco).
  • Una volta che avrai avviato Utility Disco
  • seleziona il nome dell’hard disk che vuoi esaminare (sulla sinistra)
  • premi poi sul pulsante S.O.S situato in alto (l’icona dello stetoscopio)
  • e fai quindi clic sul pulsante azzurro Esegui dal menu che compare: lo strumento S.O.S. controllerà l’eventuale presenza di errori e, se necessario, li correggerà.
  • Se Utility Disco ti informa che il disco non presenta errori o che questi sono stati già riparati, hai finito.  
  • Se premi sulla voce Mostra dettagli potrai visualizzare maggiori informazioni sulle riparazioni che sono state eventualmente effettuate.

Se, invece, vengono evidenziati degli errori e Utility Disco non riesce a correggerli, prova a riparare nuovamente il disco o la partizione.
Se nemmeno così riesci a risolvere il problema, crea una copia di backup dei dati presenti sul disco, riformatta il disco, reinstalla macOS e, ripristina i dati di cui hai effettuato il backup.
Se hai difficoltà a procedere, consulta gli approfondimenti che ti ho appena linkato.
Devi sapere che è possibile eseguire il controllo del disco anche da Terminale: basta dare il comando diskutil verifyVolume /Volumes/[nome volume] e, se vengono rilevati errori, il comando diskutil repairVolume /Volumes/[nome volume].

Attenzione: per evitare la perdita di dati su un’unità Fusion Drive, non collegarla a un Mac aggiornato a macOS 10.8.5 (o versioni precedenti). Per ulteriori informazioni, leggi l’articolo in inglese presente sul sito Internet di Apple.

In caso di ulteriori problemi

Ti sei accorto che il sistema operativo non è riuscito a correggere gli errori dell’hard disk perché sono originati da un problema di tipo hardware quindi devi sapere che in questo caso non hai altra scelta che provvedere alla sostituzione del disco.
Se ti interessa saperne di più in merito a quale hard disk o SSD Per maggiori informazioni vai a vedere il mio tutorial su quale hard disk interno comprare miglior SSD acquistare, dai un’occhiata a questi tutorial che ti ho appena linkato lì troverai tutte le informazioni che ti servono per fare un acquisto oculato.

Come formattare hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come formattare hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno.
Scopriremo insieme come formattare un hard disk USB, impareremo a scegliere il file system giusto per le nostre esigenze e vedremo come bonificare un disco impedendo che qualche ficcanaso possa recuperare i file che erano presenti in esso.
Al contrario di quello che in molti credono, la formattazione di un disco non comporta la cancellazione definitiva di tutti i dati presenti su quest’ultimo.
Se formatti un hard disk e lo colleghi al computer lo vedrai vuoto, ma in realtà tutti i file resteranno recuperabili (almeno parzialmente) utilizzando dei software adatti allo scopo fino a quando i settori del disco non verranno sovrascritti con altri dati. 
La bonifica dello spazio libero (detta tecnicamente wiping) previene questo rischio sovrascrivendo l’hard disk una o più volte.
Al termine dell’operazione il disco continuerà ad apparire vuoto e anche utilizzando software per il recupero dati sarà praticamente impossibile ripristinare i file che erano presenti precedentemente su di esso.

Prima di cominciare: quale file system scegliere?

Prima di entrare nel vivo del tutorial, dobbiamo capire quale file system scegliere per i nostri hard disk. Il file system per dirla in parole semplici è quello che organizza i file presenti su un disco, e la sua scelta influenza sia il grado di compatibilità dell’hard disk con dispositivi e sistemi operativi sia il peso massimo che possono avere i file ospitati sull’unità.
Per approfondire l’argomento e saperne di più, eccoti una breve descrizione di tutti i file system disponibili in Windows e macOS con le loro caratteristiche principali.

  • FAT32 – è il file system con cui sono formattati di serie molti dischi e chiavette USB.
    Assicura una compatibilità altissima con computer, sistemi operativi e dispositivi di ogni genere, tuttavia ha diverse pecche innanzitutto non permette di archiviare file più grandi di 4GB, poi è molto soggetto alla frammentazione dei dati.
  • Sceglilo solo se hai bisogno della compatibilità con Smart TV, lettori DVD o altri dispositivi e se non hai intenzione di archiviare file più grandi di 4GB sul tuo disco.
  • NTFS – il file system predefinito di Windows. Elimina il limite dei 4GB presente nel FAT32 e diminuisce il livello di frammentazione dei dati, tuttavia non è compatibile quanto il FAT32 con altri dispositivi e sistemi.
    Su Mac, ad esempio, a meno che non si installino appositi driver di terze parti, l’utilizzo delle unità NTFS può avvenire in modalità di lettura. Utilizzalo se sei certo che i tuoi dispositivi siano compatibili con esso.
  • ExFAT – è un’evoluzione del FAT32 che cancella il limite dei 4GB e limita la frammentazione dei dati.
    È compatibile con macOS, con le versioni più recenti di Windows e con moltissimi device.
    Probabilmente è la soluzione più indicata per gli hard disk destinati all’utilizzo costante su più piattaforme.
    Su Windows XP, il file system ExFAT si può utilizzare solo dopo aver installato gli appositi driver.
  • HFS+ – è il file system predefinito di macOS.
    Non ha limiti stringenti per la grandezza dei file e ha un grado di frammentazione dei dati estremamente limitato.
    Purtroppo non è compatibile con Windows (a meno di installare appositi driver, spesso a pagamento) e con molti dispositivi.
    Utilizzalo se intendi usare il tuo disco esclusivamente con i Mac.

Come formattare un hard disk esterno su Windows

  • Cominciamo dalla procedura di formattazione standard (senza bonifica dello spazio libero) disponibile sui sistemi Windows.
    Per formattare un disco esterno usando il sistema operativo di casa Microsoft
  • apri l’Esplora File (la cartella gialla presente nella barra delle applicazioni)
  •  e seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra. Dopodiché 
  • premi con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk che intendi formattare
  • e seleziona la voce Formatta dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre
  • seleziona quindi il File System che intendi utilizzare per formattare il disco dall’apposito menu a tendina (es. NTFS o exFAT)
  • digita il nome che intendi assegnare all’unità nel campo Etichetta di volume
  •  e premi sul pulsante Avvia per avviare l’operazione.
    Se mantieni il segno di spunta accanto alla voce Formattazione veloce, il processo verrà portato a termine in pochissimi secondi ma l’hard disk non verrà controllato alla sua fine questo significa che non verrà verificata l’integrità del disco e non verranno individuati eventuali settori danneggiati.
    Se vuoi attivare il controllo dell’unità
  • devi togliere la spunta dalla voce Formattazione veloce.
  • Se vuoi formattare un hard disk che contiene più partizioni e vuoi riunirlo in un’unica partizione più grande
  •  recati nel menu Start di Windows e cerca l’utility di Gestione disco. Ti ho spiegato tutto per sapere come usarla nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • Vuoi formattare hard disk esterno  devi compiere un passaggio aggiuntivo: devi bonificare il disco in modo che i dati cancellati vengano sovrascritti più volti e diventi impossibile recuperare i dati che erano presenti sull’unità.
    Per eseguire il wiping su Windows, puoi affidarti alla famosissima applicazione gratuita CCleaner che, oltre a liberare spazio su disco cancellando i file inutili, permette anche di bonificare lo spazio libero sugli hard disk.
    Per scaricare CCleaner sul tuo PC
  • collegati al sito Internet del programma
  • e premi sulla voce CCleaner.com che si trova in fondo alla prima colonna della tabella. A download completato
  • apri il pacchetto d’installazione di CCleaner (ccsetupxx.exe) e nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante .
    Seleziona quindi l’italiano dal menu a tendina per la scelta della lingua
  • rimuovi la spunta dalla voce relativa all’installazione di Google Chrome o qualsiasi altro software aggiuntivo
  • e concludi il setup premendo prima su Installa e poi su Run CCleaner.
    Dopo averla installato CCleaner
  • avvia l’applicazione 
  • e seleziona le voci Strumenti > Bonifica drive dalla barra laterale di sinistra.
  •  Apponi il segno di spunta accanto all’icona del drive da bonificare
  • seleziona la voce Intero drive dal menu a tendina Bonifica
  •  imposta il numero di scritture da imprimere sul disco tramite il menu a tendina Sicurezza (1 dovrebbe andar già bene, più di 3 sarebbe solo uno spreco di tempo)
  • e premi sul pulsante Bonifica.
  •  CCleaner include una funzione di monitoraggio del sistema, che personalmente ritengo superflua. 
    Per disattivarla recati nel menu Opzioni Monitoraggio del programma
  • e togli la spunta dalle opzioni Attiva monitoraggio sistema
  •  e Attiva monitoraggio. Rispondi in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

Come formattare un hard disk esterno su Mac

  • Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
  • e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra
  • premi sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.
  • I file system disponibili sono OS X esteso (solo per Mac), ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi) ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi). 
    Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows.
  • Per finire, digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • premi sul bottone Inizializza
  •  e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine.
    Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni
  • seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • premi sul bottone Partiziona 
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare
  • (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).
    Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.
    Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi premere sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco (io ti consiglio di usare la seconda o la terza opzione)
  • e premi su OK per andare avanti.
  • A questo punto
  • scegli un nome da assegnare all’hard disk
  • seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato 
  • e premi sul pulsante Inizializza per avviarne la formattazione con conseguente bonifica.
  • Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare parecchio.
    La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.

Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare un hard disk interno al pc tramite USB utilizzando una serie di strumenti facilmente reperibili. 
Per realizzare un disco esterno è sufficiente acquistare un apposito case o un adattatore, inserire il disco al suo interno e collegare il tutto al computer tramite il cavo USB.

Prima di procedere con l’acquisto di case esterni o altri dispositivi simili, è necessario fare chiarezza riguardo la differenza tra i dischi fissi presenti all’interno dei computer desktop e quelli progettati per i portatili, poiché essi sono strutturalmente diversi.
Sui computer fissi, i dischi possono presentarsi con il fattore di forma da 3,5 pollici in questo caso, l’hard disk ha le fattezze di un’unità massiccia di dimensioni ragguardevoli. I pollici indicano, in questo caso, il diametro del piatto contenuto all’interno del disco e non le dimensioni della scocca.
Sui notebook, invece, i dischi fissi adottano il fattore di forma da 2,5 pollici: all’atto pratico, si tratta di dischi decisamente più piccoli e sottili rispetto a quelli che, in genere, vengono installati sui computer fissi.
Ciò non toglie che un disco da 2.5 pollici non possa essere impiegato anche su un computer desktop per esempio, i moderni dispositivi a stato solido (SSD) si presentano sempre con questo fattore di forma e possono essere utilizzati anche sui PC fissi (all’occorrenza, utilizzando un adeguato adattatore, essi possono essere anche fissati negli alloggiamenti per i dischi da 3,5 pollici).

Nelle battute successive di questo tutorial ti mostrerò i case, le docking station e gli adattatori disponibili sia per i dischi da 3,5 pollici che per quelli da 2,5 pollici tieni presente che, alle volte, un adattatore per hard disk da 3.5 pollici può contenere agevolmente anche dischi più piccoli di dimensioni; chiaramente, però, non vale il discorso inverso.
Altra caratteristica che devi prendere in considerazione è lo standard USB supportato dal dispositivo, che influisce sulla velocità di trasferimento dati massima che si può raggiungere con lo stesso.
Gli standard USB più diffusi sono quelli USB 2.0 (480 Mbps teorici), USB 3.0/USB 3.1 Gen 1/USB 3.2 Gen 1 (5 Gbps teorici), USB 3.1/USB 3.1 Gen 2/USB 3.2 Gen 2 (10 Gbps teorici) e USB 3.2/USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps teorici). I connettori, poi, possono essere di tipo USB-A (quindi in formato USB standard) oppure USB-C (più piccolo e che può essere inserito in entrambi i versi).

Case esterno per hard disk

Sicuramente, la tecnica più semplice per collegare un hard disk interno al PC tramite USB prevede l’uso di particolari case specifici, chiamati anche HDD enclosure.
All’atto pratico, si tratta di piccoli contenitori in cui inserire il disco fisso, dotati di speciali connettori per consentire il trasferimento dati (e, a volte, l’alimentazione elettrica) attraverso il cavo USB per i dischi più piccoli, in genere, l’elettricità fornita dalla porta USB (meglio se in versione 3.0, cioè dotata di un connettore dall’interno blu) è più che sufficiente per fornire alimentazione elettrica per i dischi più grandi, invece, potrebbe essere presente un alimentatore separato, da collegare necessariamente a una fonte di elettricità esterna (ad es. una presa di corrente a muro).
Questi case possono essere acquistati nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online di seguito te ne suggerisco alcuni adatti ai dischi da 3.5 pollici.
Se, invece, disponi di un disco da 2.5 pollici, potresti utilizzare uno degli enclosure.
Oltre che al fattore di forma del disco che ti appresti a riciclare, presta bene attenzione alle porte USB disponibili sul computer in genere, sui computer desktop sono presenti le porte USB standard, cioè quelle di tipo A che sei abituato a vedere su alcuni modelli di portatili, come i MacBook per esempio, sono disponibili le sole porte USB di tipo C, più piccole e che supportano l’inserimento del cavo in entrambi i versi.
In quest’ultimo caso, dovrai fare attenzione a scegliere un enclosure dotato di questo tipo di connessione: di seguito te ne elenco alcuni disponibili online.
Una volta installato il disco all’interno dell’enclosure, è sufficiente collegare l’apparecchio al computer tramite il cavo USB proveniente dal case, fornire alimentazione elettrica, se previsto, dopodiché bisogna accendere il disco intervenendo sull’apposito interruttore, se necessario, e gestirlo esattamente come se fosse una comune chiavetta USB se vuoi maggiori informazioni segui il mio tutorial su come  come aprire chiavetta USB o un disco esterno.

Docking station

Se hai la necessità di collegare al computer molteplici dischi e l’enclosure ti risulta piuttosto scomodo, puoi, invece, utilizzare una docking station: questi apparecchi si connettono al computer tramite il cavo USB e necessitano di alimentazione elettrica dedicata, poiché, al bisogno, possono essere utilizzate anche con più dischi contemporaneamente. Su alcuni modelli, alla connessione tramite USB si aggiunge la possibilità di sfruttare la tecnologia eSATA questo tipo di collegamento, sui computer compatibili, fornisce una maggiore velocità di trasferimento dei dati.
Spesso, le docking station dispongono di pulsanti per effettuare la clonazione immediata tra i dischi collegati e di porte e slot aggiuntivi, utilizzabili per collegare altri dispositivi USB o, ancora, vari tipi di schede di memoria.
Le docking station possono essere acquistate nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online.
Anche in questo caso, presta bene attenzione al tipo di porta USB presente sul computer! Le docking station che ti ho segnalato poc’anzi sono tutte dotate di cavi standard USB di tipo A se, però, possiedi un computer (ad es. un MacBook) dotato di sole porte USB di tipo C, dovresti, invece, orientarti su apparecchi dotati di tale categoria di connessione.
Una volta ottenuta la docking station, è sufficiente inserire al suo interno l’hard disk, collegare l’apparecchio all’alimentazione e poi al computer, tramite cavo USB: anche in questo caso, puoi gestire il disco collegato (o i dischi collegati) esattamente come una chiavetta USB o un disco esterno.
Alcune docking station di fascia alta prevedono, inoltre, la presenza di un software dedicato, al fine di compiere operazioni differenti dalla semplice lettura/scrittura da PC ai dischi (ad es. la clonazione al volo dei dischi o la creazione di volumi RAID).

Adattatore

in alternativa alle docking station e ai case esterni, puoi servirti anche di semplici adattatori SATA-USB, che permetto di collegare subito il disco al computer senza la necessità di trafficare con gli sportellini degli enclosure, né l’esigenza di avere una docking station.
Questi semplici adattatori si collegano ai contatti SATA posti sul retro dei dischi fissi o degli SSD e dispongono, nell’altra estremità, di un semplice connettore USB.
Come succede per i case e le docking station, anche gli adattatori possono richiedere una fonte di alimentazione elettrica aggiuntiva, in particolare se usati con dischi di taglio maggiore, quindi più esosi dal punto di vista elettrico.
Gli adattatori SATA-USB possono essere acquistati nei più forniti negozi di articoli informatici, oppure online; anche in questo caso, ricorda di controllare il tipo di porta USB disponibile sul tuo computer (USB-A USB-C) e regola l’acquisto di conseguenza.
L’utilizzo di un adattatore non si discosta molto da quanto visto finora: una volta collegato il disco, connetti l’intero apparecchio all’alimentazione elettrica, se necessario, e poi a una porta USB libera del computer.
A partire da questo momento, puoi gestire il disco come se fosse una semplice chiavetta USB o un hard disk esterno di serie.

Come accedere all’hard disk collegato al router

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come accedere all’hard disk collegato al router.

In questa guida ti mostrerò come collegare correttamente il disco fisso al tuo router e come accedere ai file in esso contenuti con i diversi sistemi operativi disponibili in ambito desktop e con i dispositivi portatili più comuni.

Infine, ti spiegherò come risolvere le problematiche in cui è possibile incappare durante o dopo la fase di collegamento tra i dispositivi.

Come accedere all’hard disk collegato al router

Prima di entrare nel concreto e spiegarti come accedere all’hard disk collegato al router, è bene che tu abbia ben presenti alcuni aspetti strettamente connessi alle procedure che mi appresto a illustrarti. Innanzitutto, devi accertarti che il router in tuo possesso sia compatibile con la condivisione dei file in rete i moderni router forniti in abbinata agli abbonamenti dei vari operatori di telefonia (come TIM, Fastweb e Vodafone, per esempio) includono questa funzionalità, che però nella maggior parte dei casi dev’essere attivata manualmente.

Inoltre, anche i router di fascia medio/alta disponibili in commercio (come i Fritz!Box o alcuni router ASUS, tanto per citarne un paio) sono dotati di porta USB e dispongono di funzionalità di condivisione dei file in rete.

Come attivare la condivisione file nel router

  • La prima operazione da compiere per attivare la funzionalità di condivisione dei file nel router è collegarsi al pannello gestionale quest’ultimo per farlo
  • avvia qualsiasi  browser per maggiori informazioni vai a leggere il mio tutorial su che cos è il browser  per computer e digita l’indirizzo 192.168.1.1 o, in alternativa, gli indirizzi 192.168.0.1 o 192.168.1.254 nell’apposita barra superiore. Se non conosci l’indirizzo preciso per entrare nel router in tuo possesso, puoi far riferimento al mio tutorial  specifico sull’argomento su come trovare indirizzo ip router  o al manuale d’uso dell’apparecchio di cui disponi.

Una volta immesso il giusto indirizzo e premuto il tasto Invio, dovresti veder comparire la schermata d’accesso al pannello di gestione indica nelle apposite caselle, il nome utente e la password per entrare nel router. Se non hai mai modificato la password vai a leggere come si fa sul mio tutorial su come cambiare password al modem  prima d’ora, dovresti essere in grado di effettuare l’accesso utilizzando le combinazioni admin/admin admin/password .

In caso di problemi nel portare a compimento la procedura di login al router, ti invito a consultare il mio tutorial su come accedere al router, in cui ti ho mostrato i metodi più semplici per ottenere lo username e la password necessari per accedere al pannello di configurazione.

  • Una volta ottenuto l’accesso al router, collega il disco USB a una delle omonime porte disponibili sul retro dell’apparecchio
  • accendilo e, una volta tornato sul computer
  • cerca nel pannello gestionale le voci Condivisione fileCondivisione di reteServer Samba o Condivisione disco, in base al tipo di router in tuo possesso (solitamente queste sono collocate nella sezione relativa alle impostazioni avanzate).
  • Sul modem Fastgate, per esempio, è sufficiente
  • accedere alla sezione Avanzate
  • per poi premere sulla voce Configurazioni USB 
  • e abilitare la voce Condivisione file intervenendo sull’apposita levetta.
  • Se tutto è andato per il verso giusto, dopo qualche istante, il disco USB dovrebbe comparire tra i dispositivi abilitati alla condivisione dei file: per confermare l’attivazione della funzionalità
  • scorri la pagina e premi sulla voce Salva modifiche.

In genere, non dovresti compiere ulteriori operazioni nel pannello gestionale del modem la condivisione dovrebbe funzionare egregiamente senza interventi aggiuntivi. Tuttavia, se ti interessa puoi modificare il nome da assegnare alla condivisione, il relativo gruppo di lavoro e attivare il sistema di accesso con password (in tal caso, ti verrà chiesto di indicare un nome utente e una password per la visualizzazione dei file condivisi).

Come accedere all’hard disk collegato al router da PC

Ora che il tuo disco fisso è condiviso tramite router, è il momento di passare all’atto pratico e vedere come accedere ai file contenuti in esso. In questa sezione, mi occuperò nello specifico delle procedure previste dai sistemi operativi per computer: Windows e macOS.

Windows

  • Su Windows, accedere all’hard disk collegato al router è estremamente semplice tutto ciò che devi fare è
  • aprire Esplora File/Esplora Risorse (utilizzando l’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra inferiore, oppure facendo doppio clic sull’icona Questo PC/Computer collocata sul desktop)
  • e premi sulla voce Rete, collocata invece nella barra laterale sinistra.
  • Dopo qualche secondo, dovresti veder comparire il nome del tuo router tra i dispositivi collegati in Rete
  • fai doppio clic su quest’ultimo per accedere allo spazio condiviso e, senza esitare
  • entra nella cartella che viene mostrata a schermo (identificata, per esempio, dal nome del disco connesso o dalla dicitura sda1) per ottenere l’accesso alle cartelle e ai file custoditi nel disco.
  • Se per qualche motivo, il disco USB non dovesse comparire nella sezione Rete, puoi aggiungerlo manualmente nel seguente modo
  • fai doppio clic sull’icona Questo PC/Computer collocata sul desktop
  • premi sulla scheda Computer collocata in alto
  • e poi sul pulsante Connetti unità di rete.
  • Nella nuova finestra che compare
  • indica una lettera di unità da assegnare al disco (ad es. Z:)
  • specifica se collegare o meno il disco a ogni accesso a Windows intervenendo sull’apposita casella
  • e nel campo Cartella
  • inserisci l’indirizzo IP del router preceduto da un doppio backslash, per esempio \\192.168.1.254
  •  e premi sul pulsante Sfoglia.
  • Dopo qualche istante, dovrebbe comparire la lista dei dispositivi di rete attualmente connessi
  • espandi la voce relativa all’indirizzo IP del router
  • fai clic sulla cartella recante il nome del disco fisso (ad es. sda1) e, per concludere
  • premi sui pulsanti OK Fine.
  • Dopo pochi secondi, il disco verrà aggiunto alla sezione Dispositivi e unità di Esplora File e potrai accedervi esattamente come fosse un disco esterno, collegato direttamente al computer.

Nota: se hai impostato la condivisione protetta da password, devi apporre il segno di spunta accanto alla casella Connetti con credenziali diverse nella finestra relativa all’aggiunta di una nuova unità di rete, per poi specificare, quando richiesto, il nome utente e la password definiti in fase di configurazione del router.

macOS

  • Per accedere al disco condiviso nel router sul Mac, devi aggiungerlo come server di rete. Per farlo
  • apri innanzitutto il Finder (l’icona a forma di volto sorridente annessa alla barra Dock)
  • premi sul menu Vai collocato in alto
  • e premi sulla voce Connessione al server.
  • Nella finestra successiva
  • indica l’indirizzo IP del router preceduto dalla stringa smb:// (ad es. smb://192.168.1.254)
  • e premi sul pulsante Connetti collocato in basso per avviare la fase di collegamento.
  • A questo punto, se non hai configurato l’accesso al disco protetto da password, imposta la voce Ospite nel campo username della finestra successiva; in alternativa
  • indica negli appositi campi il nome utente e la password da usare per entrare nella sezione di condivisione del router.
  • Quando hai finito
  • premi nuovamente sulla voce Connetti per aggiungere l’accesso rapido al router d’ora in avanti, potrai accedere al disco USB collegato al router facendo clic sull’indirizzo IP dello stesso, presente nella sezione Posizioni della barra laterale del Finder, oppure facendo clic sulla sezione Rete e poi sulla risorsa condivisa. Da lì, è sufficiente entrare nella cartella che porta il nome del disco (ad es. sda1) per accedere ai file in esso memorizzati.

Come accedere all’hard disk collegato al router da smartphone e tablet

Non hai trovato utili le istruzioni fornite in precedenza, poiché è tua precisa intenzione accedere all’hard disk collegato al router tramite smartphone e tablet? di seguito troverai alcune app utili per lo scopo, sia per il sistema operativo Android che per iOS.

Android

  • Se possiedi un dispositivo con sistema operativo Android, ti consiglio di affidarti all’app File Manager+, un ottimo gestore file disponibile gratuitamente sia per smartphone sia per tablet che, tra le tante funzionalità offerte, include anche l’accesso alle risorse di rete condivise. In caso di problemi a scaricare una app ti consiglio di leggere il mio tutorial su come scaricare applicazioni Android, in cui ti ho fornito tutte le istruzioni del caso.
  • Una volta ottenuta l’app in questione
  • avviala dal drawer di Android e, quando richiesto
  • accordale i permessi necessari per accedere alla memoria e ad altre parti del sistema operativo. A questo punto, assicurati di essere collegato alla rete Wi-Fi generata del router a cui è collegato il disco di tuo interesse
  • ritorna all’app File Manager+ e premi sulla voce A distanza per avviare l’aggiunta di una risorsa di rete.
  • Fatto ciò sfiora la voce Aggiungi una posizione remota (in alternativa puoi fare tap sul simbolo [+] collocato in alto a destra)
  • seleziona l’opzione Rete locale, quindi attendi qualche secondo affinché il router venga identificato e segnalato nella lista dei dispositivi di rete. Quando ciò avviene
  • tocca il nome del router e, successivamente
  • apponi il segno di spunta sulla voce Anonimo (oppure indica nome utente e password, se avevi preventivamente configurato l’accesso protetto al disco) e premi sul pulsante OK per aggiungere il router alle risorse di rete dell’app.
  • D’ora in avanti, potrai accedere comodamente al router (e quindi al disco sda) avviando File Manager+, premi sull’icona A distanza e selezionando il router aggiunto poc’anzi.
  • Nota: se il disco o il router non dovessero comparire tra le risorse che possono essere aggiunte nell’app, puoi tentare di procedere con l’inserimento manuale. Per farlo
  • portati nuovamente nel percorso A distanza 
  • Aggiungi una posizione remota 
  •  Rete locale
  •  e sfiora sulla voce Inserimento manuale.
  • Fatto ciò, immetti l’indirizzo IP del router nel campo Host collocato nel pannello successivo
  • apponi il segno di spunta alla casella Anonimo
  •  e premi su OK per aggiungere il disco fisso all’app.

iOS

Qualora avessi, invece a disposizione un iPhone o un iPad, puoi affidarti all’app FE File Explorer, un gestore file completo e funzionale, scaricabile direttamente dall’App Store. Se non sai come installare nuove app sul tuo dispositivo iOS, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come scaricare app su iPhone, nella quale ti ho mostrato tutti i passaggi necessari per scaricare applicazioni tramite lo store integrato.

  • Prima ancora di avviare l’app, controlla che il tuo dispositivo Apple sia connesso alla rete Wi-Fi del router in cui è connesso il disco e, in caso negativo, provvedi a farlo tu.
  • Fatto ciò
  • avvia FE File Explorer richiamandolo dalla schermata Home del dispositivo
  • concedi le autorizzazioni necessarie al suo funzionamento e, giunto alla schermata principale
  • sfiora il pulsante (+) collocato in alto a destra.
  • Successivamente
  • premi sulla voce Windows
  • scorri il pannello successivo fino a trovare le risorse disponibili
  • tocca sul nome del router o sul suo indirizzo IP.
  • A questo punto
  • premi sul pulsante Ospite
  •  e attendi che il collegamento tra il dispositivo e il router venga stabilito dopo qualche istante, dovresti poter accedere ai file presenti sul disco
  • accedendo all’apposita cartella (ad es. sda).
  • Se il router o il disco non dovessero comparire tra i dispositivi di rete, portati nuovamente nella schermata di aggiunta dispositivo
  • premi ancora sulla voce Windows
  •  e nel campo Indirizzo/IP
  • indica l’indirizzo IP del router (ad es. 192.168.1.254)
  • e specifica un nome a piacere per identificare il dispositivo. Quando hai finito premi sul pulsante Salva per aggiungere il router alle risorse di rete dell’app.

In caso di problem

Dopo che hai seguito tutti i passaggi descritti in questo tutorial, non sei riuscito ad accedere al disco collegato al router. Le cause di questo problema potrebbero essere molteplici di seguito ti indico quelle più comunemente riscontrate. Tanto per cominciare, controlla il file system con cui è formattato il disco USB: alcuni router sono perfettamente in grado di leggere i dischi formattati in NTFS, tuttavia i modem più datati potrebbero essere compatibili soltanto con i file system FAT32 exFAT

Prima di tutto controlla su un PC Windows come è formattato il disco fisso che intendi utilizzare sul router quest’ultimo se è abbastanza recente, dovrebbe supportare senza problemi il file system NTFS, ma alcuni leggono solo i dischi formattati in FAT32 o exFAT. In caso di dubbi, dopo aver collegato il disco al computer e salvato (ed eventualmente spostato altrove) i file contenuti al suo interno, puoi riformattare il disco in FAT32 seguendo i passaggi che ti ho indicato in questo mio tutorial su come formattare hard disk esterno.

  • Un altro problema da non trascurare è il mancato supporto allo standard SMBv1 da parte di Windows 10 (rimosso in passato per problemi relativi alla sicurezza) questa mancanza potrebbe provocare la mancata lettura del disco e delle condivisioni di rete che sfruttano questo protocollo (utilizzato, per esempio, su numerosi router TIM). Poiché le falle di questo protocollo sono state riparate, puoi attivarlo manualmente
  • Puoi ovviare a questo problema integrando manualmente SMBv1 in Windows 10: per farlo
  • premi sul menu Start (l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra)
  • digita le parole Pannello di controllo nell’apposito campo di ricerca
  • e seleziona il primo risultato restituito.
  • A questo punto
  • premi sulla voce Programmi (se non la trovi, assicurati che sia attiva la visualizzazione per Categoria dando un’occhiata al menu collocato in alto a destra) e, successivamente
  • seleziona l’opzione Attiva o disattiva funzionalità di Windows.
  • scorri l’elenco mostrato a schermo fino a trovare le voci SMB 1.0/CIFS File Sharing Support e SMB Direct
  • apponi il segno di spunta accanto a entrambe (assicurandoti che anche le sotto-categorie siano contrassegnate dal medesimo segno) e, quando hai finito
  • premi sul pulsante OK per installare entrambi i protocolli.
  • Al termine della procedura
  •  riavvia il computer e ripeti la procedura di aggiunta della risorsa di rete, così come ti ho indicato nella sezione precedente per maggiori informazioni vai a leggere il mio tutorial su  come accedere all’hard disk collegato al router.

Infine, se il router fornito dal tuo operatore non presenta porte USB oppure esse non funzionano, puoi sempre acquistare un nuovo router per saperne di più vai a vedere il mio tutorial sul Miglior router WIFI guida all’acquisto  dotato di tali porte e collegare a quest’ultimo il disco USB, per poi creare una cascata con l’apparato ricevuto in comodato d’uso con il tuo contratto di telefonia fissa. tutorial su come collegare due router WiFi alla stessa linea, in cui ti ho spiegato tutti i passaggi da eseguire per collegare un nuovo router senza rinunciare a quello vecchio.

Come condividere una cartella in rete

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come condividere una cartella in rete

Uno dei principali vantaggi che derivano dalla creazione di una rete è, infatti, la possibilità di condividere file e cartelle fra diversi computer senza dover fare copia-e-incolla.

Come condividere una cartella in rete

Condividere una cartella in rete è possibile sia con computer con sistema operativo Windows, sia con computer Apple con sistema operativo Mac OS, sia con computer misti (Ad esempio: un computer con Windows, un computer con Mac OS.

In questo tutorial userò un computer con sistema operativo Windows 10 e uno equipaggiato con Windows 7, ma, la procedura da seguire è praticamente identica anche su Windows 8.x: se tu utilizzi questa versione del sistema operativo.

Nella seconda parte del tutorial mi occuperò invece dei Mac: ti spiegherò come condividere una cartella tra due computer di casa Apple e due computer di produttori diversi, quindi un Mac e un PC Windows.

Condividere una cartella in Rete con Windows

Prima di vedere in dettaglio come condividere una cartella in rete, devi accertarti che i tuoi computer siano collegati correttamente tra di loro o che siano connessi alla medesima rete Wi-Fi (anche tramite ripetitori, l’importante è che facciano parte della stessa rete locale). Se ti serve una mano per collegare due PC tra di loro, consulta il mio tutorial dedicato all’argomento.

Configurare il primo PC in rete

A questo punto possiamo andare avanti concentrarci sulla funzione Gruppo Home di Windows, la quale semplifica la condivisione di file e cartelle su tutti i computer che eseguono le versioni più recenti del sistema operativo Microsoft (da Windows 7 in poi).

  • Per attivare la funzione Gruppo Home sul primo PC della tua rete
  • premi su Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) 
  • e cerca il Pannello di Controllo all’interno del menu che si apre.
  • Una volta entrato nel pannello di controllo
  • premi sull’icona relativa a Rete e Internet 
  • e poi su quella del Gruppo Home.
  • Adesso devi procedere in maniera diversa a seconda se sul tuo PC è già stato configurato un Gruppo Home o meno.
  • Se sul tuo PC non è stato ancora configurato un Gruppo Home
  • premi sul pulsante Crea un gruppo home 
  • e segui la procedura guidata che ti viene proposta.
  • Per completare la procedura
  • premi sul pulsante Avanti
  • seleziona i file e i dispositivi che vuoi condividere con gli altri computer della rete (es. ImmaginiDocumenti e Stampanti)
  • e appuntati la password del Gruppo Home che viene visualizzata al termine del wizard: ti servirà per mettere in comunicazione gli altri PC che fanno parte della rete locale.
  • Se sul tuo PC è già stato configurato un Gruppo Home
  • premi sulla voce Modifica gli elementi condivisi con il Gruppo Home 
  • e seleziona i tipi di file da condividere con gli altri PC della rete.
  •   premi sulla voce Visualizza o stampa la password del Gruppo Home e appuntati la password del Gruppo Home
  • Per concludere
  • fai click sulla voce Modifica impostazioni di condivisione avanzate e, nella finestra che si apre
  • assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Attiva condivisione file e stampanti (sotto la dicitura Privato).

Condividere file e cartelle con gli altri PC in rete

  • Adesso hai attivato un Gruppo Home sul primo computer della rete. Per attivare la funzione anche sugli altri PC
  • recati in Start
  • Pannello di Controllo 
  • Rete e Internet
  • Gruppo Home 
  • e dovresti vedere un messaggio che ti avvisa della presenza di un Gruppo Home sulla rete
  • premi sulla voce Partecipa ora
  •  e segui la procedura guidata per collegare il computer in uso al Gruppo Home impostato precedentemente sull’altro PC (si tratta di digitare la password del Gruppo Home, tutto qui).
  • Nel caso in cui non dovesse comparire la voce Partecipa ora
  • apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova sulla barra delle applicazioni)
  • seleziona con il tasto destro del mouse la voce Computer/Questo PC
  •  e premi su Proprietà nel menu che compare.
  • Nella finestra che si apre
  • premi prima su Cambia impostazioni e poi su ID di rete
  • seleziona l’opzione Il computer fa parte di una rete aziendale ed è utilizzato per connettersi ad altri computer su tale rete 
  • e premi su Avanti.
  • Seleziona dunque la voce L’azienda utilizza una rete senza dominio 
  • e premi su Avanti per altre due volte consecutive.
  • Dopo aver riavviato il computer (operazione necessaria per applicare i cambiamenti) dovresti poter configurare il Gruppo Home come descritto qualche riga più su. In caso contrario
  • torna nelle proprietà del computer
  • premi sul pulsante Cambia collocato accanto alla voce Per rinominare il computer, scegliere Cambia
  •  e assegna un nuovo nome di rete al computer. Anche in questo caso, per rendere effettivi i cambiamenti ti verrà chiesto di riavviare il sistema.

Condividere altre cartelle in rete

  • Una volta impostato il collegamento fra i tuoi PC, puoi condividere una cartella in rete facilmente toccando con il tasto destro del mouse su di essa
  • e selezionando la voce Condividi con
  • Gruppo home (lettura/scrittura) dal menu che compare. Se vuoi condividere la cartella vietandone le modifiche
  • seleziona invece la voce Condividi con
  • Gruppo home (lettura).

Condividere una cartella in Rete con Mac

Come facilmente intuibile, anche i Mac permettono di condividere i file in rete. La condivisione di macOS funziona sia con i computer di casa Apple sia con i PC Windows, basta saper configurare tutto in maniera corretta.

Attivare la condivisione dei file su Mac

  • Per condividere una cartella in rete su macOS
  • accedi a Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock)
  • premi sull’icona della Condivisione 
  • e metti il segno di spunta accanto alla voce Condivisione file nella schermata che si apre
  • premi sul bottone [+] che si trova in basso a sinistra
  • seleziona le cartelle da condividere in rete e impostane i permessi in lettura e scrittura usando il riquadro collocato sulla destra.
  • nel pannello ti vengono fornite anche le coordinate per accedere ai file condivisi da altri dispositivi (ad esempio: afp://192.168.1.8 o smb://192.168.1.8).
  • se vuoi rendere i tuoi file accessibili anche sui PC Windows
  • premi sul pulsante Opzioni che si trova sulla destra
  • e accertati che le voci Condividi file e cartelle mediante SMB
  •  e Condividi file e cartelle mediante AFP siano entrambe selezionate.
  •  Apponi quindi il segno di spunta accanto al tuo nome nel riquadro Condivisione file Windows
  •  e imposta una password di protezione per l’accesso ai file messi in rete. Per concludere
  • premi sul pulsante Fine e il gioco è fatto.

Accedere ai file in rete su Mac

Per accedere ai file condivisi da un Mac all’altro, non bisogna far altro che aprire il Finder (il volto sorridente sulla barra Dock) e selezionare il nome del Mac da cui si vogliono ottenere i file dalla barra laterale di sinistra. 

Per visualizzare i file potrebbe essere necessario

  • cliccare sul pulsante Connetti come… collocato in alto a destra e digitare username e password del Mac remoto. 
  • affinché tutto funzioni in maniera regolare i due Mac devono essere connessi alla stessa rete locale e devono essere entrambi accesi.

Il collegamento alla rete può essere effettuato sia tramite Wi-Fi sia tramite cavo di rete.

Un’altra funzione che puoi prendere in considerazione è Airdrop che permette di spostare con un semplice drag-and-drop (ossia con un semplice trascinamento) file e cartelle su tutti i Mac e i dispositivi iOS connessi alla stessa rete wireless.

Basta selezionare la dicitura relativa a questa funzione dalla barra laterale del Finder e trascinare i documenti da condividere sull’icona del dispositivo di destinazione. 

Per maggiori dettagli, leggi il mio tutorial su come funziona AirDrop.

  • Per accedere, da Mac, ai file condivisi da un PC Windows devi fare qualche passaggio in più. Sul PC Windows devi selezionare manualmente le cartelle che vuoi condividere con il Mac
  • e devi attivare la condivisione in rete delle stesse (purtroppo non vengono condivise automaticamente le cartelle comprese nel Gruppo Home).
  • Dopodiché devi aprire il Finder sul Mac,
  • devi selezionare il nome del tuo PC dalla barra laterale di sinistra
  • e devi accedere a quest’ultimo cliccando sul pulsante Connetti come… che si trova in alto a destra. Il nome utente e la password da digitare sono gli stessi che usi per accedere al PC Windows.
  • Se non sai come attivare la condivisione di una cartella su Windows
  • premi con il tasto destro del mouse sull’icona della cartella da condividere
  • e seleziona la voce Proprietà dal menu che compare. Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Condivisione
  •  e premi sul pulsante Condividi.
  • Successivamente
  • espandi il menu a tendina collocato in cima alla finestra che si è aperta, seleziona la voce Everyone da quest’ultimo
  • e premi prima sul pulsante Aggiungi 
  • e poi su Condividi per salvare i cambiamenti.
  • Ora la cartella che hai selezionato dovrebbe essere accessibile anche da Windows. Nel caso in cui non riuscissi a vedere il nome del tuo PC Windows nella barra laterale del Finder, prova a cambiare il nome di rete del computer e a riavviare il sistema come spiegato in precedenza (nel capitolo del tutorial su come condividere file e cartelle con gli altri PC in rete).
  • Per ottenere il risultato inverso, cioè per accedere da Windows a una cartella condivisa dal Mac, non devi far altro che aprire l’Esplora File
  • selezionare l’icona Rete dalla barra laterale di sinistra
  • e fare doppio click sull’icona del Mac.
  • Per accedere ai file dovrai digitare la combinazione di nome utente e password impostata nelle preferenze di condivisione del Mac (come abbiamo visto prima).

Condividere una cartella in Rete tramite il cloud

Se vuoi risparmiarti la fatica di configurare la rete sul tuo computer PC Windows o Mac che sia puoi scaricare l’applicazione gratuita Dropbox che permette di archiviare file e cartelle su un hard disk online (grande 2GB di base), sincronizzarli automaticamente su tutti i device e condividerli facilmente con altri utenti tramite Internet. Puoi trovare maggiori informazioni a riguardo nel mio tutorial su come utilizzare Dropbox.

In alternativa potresti valutare l’utilizzo di Google DriveOneDrive o Amazon Drive, altri servizi di cloud storage multipiattaforma che permettono di condividere file e cartelle su PC, smartphone e tablet.

Miglior hard disk esterno: guida all’acquisto

scritto da IlMagoDellaMela

Miglior hard disk esterno: guida all’acquisto

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti farò vedere come valutare attentamente tutte le caratteristiche degli hard disk presenti in commercio e restringere il cerchio a quelli che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo: operazione che stiamo per svolgere insieme. I dischi portatili dispongono di molte peculiarità, e vanno prese tutte altamente in considerazione: la capienza (cioè lo spazio a disposizione per i dati), le dimensioni, la velocità di rotazione, la rapidità nel trasferimento dei dati, il tipo di alimentazione e perfino la resistenza alle intemperie.

Come scegliere un hard disk esterno

Ecco le principali caratteristiche che devi prendere in considerazione prima di acquistare un hard disk esterno. La maggior parte di esse sono di semplicissima comprensione e non richiedono alcuna competenza particolare. Insomma, non bisogna essere esperti di tecnologia per fare un buon acquisto, ma è importante conoscere il significato di alcuni termini e le differenze che ci sono tra alcuni tipi di dischi e altri. Ecco spiegato tutto in dettaglio.

Dimensioni, alimentazione e velocità di scrittura

Se hai bisogno di unità compatte e leggere, da portare sempre con te, opta per gli hard disk da 2,5 autoalimentati che funzionano semplicemente collegandoli al computer (o a qualsiasi altro dispositivo) tramite un cavo USB.

Se invece non hai grosse esigenze di mobilità potresti optare per i dischi da 3,5 che sono più grandi di quelli da 2,5 , più pesanti e spesso hanno un alimentatore separato (cioè vanno messi in corrente). In compenso hanno una velocità di rotazione generalmente più alta (7.200 rpm contro le 5.400 rpm dei dischi da 2,5) e sono mediamente più economici. Una maggiore velocità di rotazione, come facilmente intuibile, significa una maggiore velocità nell’accesso ai dati presenti sul disco.

Per avere informazioni precise sulla velocità di lettura e scrittura di un disco, controlla le recensioni dei siti specializzati e le opinioni delle persone che l’hanno già acquistato su Amazon o altri store online.

Connettività e velocità di trasferimento dati

La maggior parte degli hard disk portatili presenti sul mercato è basato sullo standard USB 3.0, il quale assicura una velocità di trasferimento dei dati fino a 5 Gbps teorici (625MB al secondo reali). Lo standard USB 3.0 è un’evoluzione di quello USB 2.0 ed è retro-compatibile con quest’ultimo. Ciò significa che un hard disk basato sulla tecnologia USB 3.0 può funzionare senza problemi su un computer dotato solo di porte USB 2.0, ma la velocità di trasferimento dei dati si ferma a quelli che sono i limiti imposti dalla tecnologia USB 2.0 (480 Mbps teorici) e non arriva alle prestazioni massime consentite dalla tecnologia USB 3.0. Un discorso a parte, poi, lo merita lo standard USB 3.1 che si sta facendo sempre più strada grazie all’impegno di molti produttori hardware che lo stanno implementando in notebook, hard disk, unità SSD e altri device. La tecnologia USB 3.1 è un’ulteriore evoluzione dell’USB 3.0 e dell’USB 2.0 ed è declinata in due versioni: quella di prima generazione che assicura una velocità di trasferimento dati fino a 5Gbps teorici (quindi come USB 3.0) e quella di seconda generazione che invece assicura una velocità di trasferimento dati fino a 10 Gbps teorici (1250 MB al secondo reali). È retro-compatibile con gli standard precedenti ma, attenzione, perché spesso viene associata all’utilizzo di connettori USB Type-C.

I connettori USB Type-C sono più compatti rispetto ai connettori USB standard, si possono infilare in entrambi i versi e quindi non sono compatibili con le porte USB tradizionali (Type-A). Per utilizzarli bisogna avere un computer dotato di porte USB Type-C oppure bisogna comprare degli adattatori in grado di convertire le porte USB standard in porte USB Type-C (operazione che, però, castra le prestazioni delle unità riducendo la velocità massima di trasferimento dei dati).

Ciò detto, è bene chiarire che USB 3.1 e USB Type-C non sono necessariamente collegati tra loro. USB 3.1 è la classe di velocità che indica le prestazioni dell’hard disk portatile, USB Type-C è il tipo di connettore che quest’ultimo utilizza per essere collegato al computer o agli altri dispositivi. Esistono anche dispositivi USB 3.1 che utilizzano il classico connettore USB Type-A (quello che conosciamo come connettore USB standard).

Un altro standard da tenere in considerazione è quello Thunderbolt, che però allo stato attuale non è molto diffuso e si trova quasi esclusivamente sui computer di casa Apple. La tecnologia Thunderbolt si è evoluta fino alla terza generazione e ogni generazione supporta una velocità di trasferimento dei dati differente: la Thunderbolt 1 arriva fino a 10 Gbps, la Thunderbolt 2 fino a 20 Gbps e la Thunderbolt 3 fino a 40 Gbps. Altra cosa importante da sottolineare è che per utilizzare i dispositivi Thunderbolt bisogna utilizzare un computer dotato di porte Thunderbolt, le quali possono essere in formato Mini DisplayPort per Thunderbolt 1 e 2 e in formato USB Type-C per Thunderbolt 3.

 Allo stato attuale la scelta migliore rimane quella legata ai dischi USB 3.0, i quali assicurano il massimo livello di compatibilità con computer e dispositivi, sono molto veloci e non costano molto. Se poi si ha bisogno di un’altissima velocità nel trasferimento dei dati, si è sicuri che il proprio computer supporta la tecnologia USB 3.1 di seconda generazione e/o quella Thunderbolt e si è disposti a spendere qualche euro in più, si può optare anche per queste tecnologie più recenti. È invece inutile acquistare i dischi USB 2.0 che ormai sono obsoleti: ci sono i dischi USB 3.0 che sono perfettamente compatibili con le porte USB 2.0, non costano molto e possono garantire prestazioni nettamente migliori.

Altre caratteristiche da tenere in considerazione

Altre caratteristiche che potrebbero aiutarti a scegliere l’hard disk più adatto alle tue esigenze sono quelle relative alla cache, cioè alla memoria in cui il disco archivia temporaneamente i dati scritti o letti di recente in modo da velocizzarne il caricamento (il cui valore viene espresso in MB), ai tempi di accesso ai file (che vengono espressi in millisecondi e sono correlati alla velocità di rotazione del disco) e alla temperatura raggiunta dall’hard disk quando è operativo o non operativo.

Non dimenticare di verificare il grado di resistenza alle intemperie (e agli urti) del disco che stai per acquistare, la garanzia presente su quest’ultimo e i software forniti dal produttore. Molti hard disk portatili vengono forniti con dei software per automatizzare il backup dei dati o cifrare le informazioni contenute in essi. Non si tratta di una caratteristica essenziale, ormai è possibile gestire i backup con le funzioni di Windows, macOS o con qualsiasi software adatto allo scopo (ce ne sono tantissimi, anche gratuiti) ma a parità di prezzo meglio prendere un disco che comprende anche un buona dotazione di software.

Alcuni dischi, inoltre, supportano una cifratura di tipo hardware che permette di crittografare i dati senza l’ausilio di software esterni. Si tratta di un’altra caratteristica non di fondamentale importanza ma che può essere decisiva per chi ha esigenze specifiche in tal senso. Valuta bene tutte queste caratteristiche, anche quelle apparentemente minori.

Hard disk vs unità SSD portatili

La maggior parte degli hard disk esterni è di tipo meccanico, ma esistono anche delle unità SSD portatili. Qualora non ne avessi mai sentito parlare, le unità SSD sono dei dischi a stato solido che permettono di scrivere e leggere dati a velocità estremamente più elevate rispetto agli hard disk meccanici.

Attualmente, le unità SSD costano molto se paragonate ai dischi meccanici. Inoltre hanno dei limiti di scrittura che non li rendono particolarmente adatti per l’archiviazione di dati a lungo termine, ma per chi ha esigenze particolari e necessita di una velocità di trasferimento dei dati molto alta, possono essere presi seriamente in considerazione. Te ne ho parlato anche nel mio post su quale miglior SSD comprare.

Hard disk esterni: quali acquistare

Adesso vediamo alcuni modelli di hard disk esterno fra quelli più interessanti che ci propone attualmente il mercato. Personalmente ti consiglio di andare su drive da 1TB in su, ma ovviamente se hai un budget limitato puoi prendere in considerazione anche unità meno capienti.

Migliori hard disk esterni da 2,5″

Cominciamo dagli hard disk meccanici da 2.5″, che come già detto sono quasi sempre auto-alimentati e rappresentano la soluzione ideale per chi ha bisogno di passare spesso dati da un computer all’altro e/o cerca una soluzione maneggevole per archiviare i propri dati.

Maxtor M3 – 1TB

Il Maxtor M3 è un disco da 2,5″ autoalimentato con supporto USB 3.0 che si può acquistare a prezzi estremamente convenienti. Ha una velocità di 5400 rpm e include dei software per il backup e la cifratura dei dati. È disponibile nei tagli da 500GB, 1TB, 2TB, 3TB e 4TB. Attualmente, le varianti che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo sono quelle da 1TB e 2TB.

Toshiba HDTB310EK3AA – 1TB

Uno dei dischi esterni più venduti su Amazon, in quanto offre un ottimo compromesso tra prestazioni, affidabilità e prezzo. Offre 1TB di spazio per l’archiviazione dei dati, supporta lo standard USB 3.0 e ha una velocità di 5.400 rpm. È formattato con il file system NTFS di Windows ma, all’occorrenza, si può formattare e trasformare in un disco FAT o HFS+ per Mac. Trattandosi di un drive da 2.5″ è autoalimentato.

WD Elements – 1TB

Tra i dischi da 2.5″, vale sicuramente la pena di prendere in considerazione il WD Elements da 1TB che offre un rapporto qualità prezzo estremamente interessante. Ha una velocità di 5.400 rpm e supporta lo standard USB 3.0. Viene fornito con il software WD Smartware Pro in prova gratuita. Naturalmente è autoalimentato. È disponibile anche nella variante da 2TB.

Verbatim Store ‘N’ GO 53023 – 1 TB

Lo Store ‘N’ Go di Verbatim è un altro disco economico da 2,5″, autoalimentato, con una capacità di archiviazione pari a 1TB (o 500GB). È compatibile con lo standard USB 3.0 e include i software Nero BackItUp e Burn Essentials per il backup dei dati e la loro masterizzazione su DVD. È disponibile anche nei tagli da 500GB e 2TB.

Seagate Backup Plus Slim – 1TB

Altro disco esterno da 2.5″ che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ha una capacità di 1TB, una velocità di 5.400 rpm e supporta la connettività USB 3.0. È disponibile in varie colorazioni e vari tagli di memoria, tra cui 2TB, 4TB e 5TB.

Toshiba Canvio Basic – 2 TB

Chi cerca un hard disk USB con una capacità di archiviazione superiore al Tera, può prendere in considerazione anche il Toshiba Canvio Basics. Si tratta di un disco da 2,5″ autoalimentato in grado di garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo. Dispone del supporto USB 3.0, ma è ovviamente retrocompatibile anche con le porte USB 2.0. È disponibile nei tagli da 1TB, 2TB e 3TB, oltre che nella versione entry-level da 500GB, tutte con una finitura opaca antiscivolo.

Transcend TS1TSJ25M3 – 1TB

Transcend, che in molti conoscono per le sue ottime chiavette USB, produce anche degli hard disk portatili molto affidabili. Uno di questi è il Transcend TS1TSJ25M3 da 1TB che misura 2,5″ ed è autoalimentato. Da sottolineare la presenza di un case esterno in gomma che lo rende molto resistente agli urti e di un pulsante per avviare il backup automatico dei dati. È compatibile con lo standard USB 3.0 ed è disponibile anche nelle varianti da 500GB e 2TB.

WD My Passport – 2TB

My Passport di Western Digital. Questo disco da 2,5″ (autoalimentato) offre fino a 4TB di storage, il supporto USB 3.0 e un software che permette di creare i backup in maniera automatica. Supporta anche la cifratura hardware AES a 256 bit. È disponibile in varie colorazioni e vari formati: 1TB, 2TB, 3TB e 4TB. Probabilmente, il formato che offre il miglior rapporto qualità-prezzo è quello da 2TB.

LaCie Rugged Mini 301558 – 1TB

Se invece cerchi uno più resistente ti consiglio di acquistare un’unità come il LaCie Rugged Mini 301558 da 1TB, il quale è resistente a pioggia, cadute accidentali (da un’altezza massima di 1,2 metri) e pressioni (supporta fino a 1 tonnellata). Ha una velocità di 5400rpm e supporta lo standard USB 3.0. È disponibile anche in varianti da 7200rpm, 500MB e 2TB.

Maxtor M3 – 4TB

Se invece ti serve quanto più spazio possibile nell’ingombro ridotto tipico di un’unità da 2,5″ ti suggerisco il Maxtor M3 nel taglio da ben 4 TB. Compatibile sia con Windows, sia con macOS, questo modello offre una porta USB 3.0 per la connessione con il computer o il sistema principale ed ha una velocità di rotazione di 5.400 rpm. È un modello autoalimentato, quindi non richiede l’uso dell’alimentazione esterna oltre a quella offerta dalla porta USB.

Seagate Hard Disk Esterno per PS4 e Xbox One

Questi due modelli di Seagate sono progettati nello specifico per funzionare in maniera ottimale rispettivamente con la PlayStation 4 e con la Xbox One. C’è da dire però che le due console non richiedono modelli specifici per l’espansione dello spazio di archiviazione e funzionano con tutti gli hard disk esterni con porta USB. In questo caso, il produttore offre un prodotto pronto per l’uso capace di garantire elevate prestazioni con il caricamento dei videogiochi, grazie alla velocità di rotazione del disco di 7.200 rpm. Sono entrambi disponibili nei tagli da 2TB, 4TB e 8TB.

WD Elements Portable – 4TB

Il modello WD Elements Portable da 4TB offre la stessa capacità e un’affidabilità leggermente superiore, ad un costo solo leggermente più alto. Anche in questo caso troviamo connettività USB 3.0 e una capacità enorme, fattore che lo rende un’ottima scelta anche nel lungo periodo. Nella dotazione originale viene offerto anche una versione di prova gratuita di WD SmartWave Pro per il backup automatico in cloud, oltre al cavetto per la connessione al PC.

LaCie Porsche Design – 2TB

Se non hai particolari problemi di budget, ti consiglio di prendere in considerazione anche il LaCie Porsche Design che ha un bellissimo design in alluminio ed è disponibile nelle varianti da 1TB, 2TB e 4TB (che è quella che ti consiglio maggiormente). Supporta lo standard USB 3.1 di prima generazione (5 Gbps) e ha una porta USB Type-C. Include software per il backup e la crittografia AES a 256-bit.

Migliori hard disk esterni da 3,5″

Adesso passiamo agli hard disk meccanici da 3.5″, i quali sono più ingombranti rispetto a quelli da 2,5″, hanno bisogno di alimentazione esterna, ma spesso offrono un rapporto molto conveniente tra spazio di archiviazione e prezzo.

Toshiba Canvio – 2TB

Se 4TB ti sembrano troppi e te ne bastano 2 ti consiglio questo modello di Toshiba, il Canvio 2B. Il peso si aggira intorno al chilogrammo anche in questo caso, e in dotazione troviamo il software NTI Backup Now per eseguire un backup dei dati in maniera rapida, veloce, e anche senza avere troppe competenze informatiche sulle spalle. Questo modello si può trovare anche in altri tagli di memoria, fino ad un massimo di 6 TB di capacità. Anche in questo caso l’alimentazione è esterna, e non fornita dalla porta USB.

Verbatim Store ‘n’ Save – 3TB

Verbatim Store ‘n’ Save è un disco da tavolo con alimentazione esterna che supporta lo standard USB 3.0 e include diversi software per il backup e la sicurezza, come ad esempio Nero BackItUp e Burn Essentials. È disponibile nelle varianti da 1TB, 2TB, 3TB, 4TB e 8TB.

WD My Book – 4 TB

Si tratta di un disco da 3,5″ con alimentazione esterna caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo. Il modello che ti propongo oggi è da 4TB ma è disponibile anche nei tagli da 2, 3, 6 e 8 TB. Ha un design molto elegante e naturalmente supporta lo standard USB 3.0. La sua velocità di rotazione è di 5.400rpm ed è dotato di numerose funzioni avanzate, come ad esempio il backup automatico dei dati tramite WD Backup (Windows) o Time Machine (Mac) e la crittografia hardware AES a 256 bit.

Seagate Expansion Hard Disk – 4TB

Hard disk da 3.5″ pensato per l’utilizzo in ambito desktop. Garantisce un buon rapporto qualità-prezzo (soprattutto nei tagli più grandi), supporta lo standard USB 3.0 e viaggia a 5.400 rpm. È ottimizzato per i sistemi Windows ma, se formattato in maniera adeguata, può essere usato anche su macOS e Linux. Necessita di alimentazione esterna.

Maxtor D3 – 5TB

Maxtor D3 è un disco da 3,5″ con alimentazione esterna caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo. In questa versione che ti consiglio offre ben 5TB di spazio per l’archiviazione dei file e supporta lo standard USB 3.0. Non è molto grande, ha un design molto elegante e include anche una funzione di SafetyKey per la sicurezza dei dati e Auto Backup per non perdere mai quanto contenuto all’interno. È disponibile anche nei tagli da 4 e 5 TB.

WD Elements – 4TB

Tornando agli hard disk tradizionali ti suggerisco WD Elements nel taglio da 4TB, che è quello che attualmente risulta più conveniente per quanto riguarda il rapporto capacità-prezzo. Abbina un’ottima affidabilità al fattore di forma da 3,5″, e offre connettività USB 3.0 con una rotazione dei dischi da 5.400rpm. Viene riconosciuto dal PC istantaneamente, senza che sia necessario alcun tipo di configurazione e supporta tutti i sistemi operativi Microsoft delle ultime generazioni. Con un peso di circa 950 grammi può essere trasportato in giro con facilità, ma non è comodo come un’unità da 2,5″ e l’alimentazione è esterna.

WD My Cloud – 4TB

Forse non tutti lo sanno, ma esistono degli hard disk di rete che si collegano direttamente al router (tramite cavo Ethernet) e consentono di condividere file di ogni tipo con tutti i device connessi alla rete locale. Questo significa che possono essere usati anche a mo’ di NAS e trasmettere contenuti multimediali in streaming a tutti i dispositivi connessi alla rete di casa. Uno dei migliori hard disk di rete per gli utenti home è il WD My Cloud che monta un processore Dual-core, dispone di una porta di espansione USB 3.0, supporto DLNA 1.5 e certificazione UPnP. È disponibile anche nelle versioni da 2TB, 3TB, 6TB e 8TB. Può essere utilizzato per condividere file con tutti i dispositivi connessi alla rete locale ms non è potente o flessibile come un vero NAS. Non consente, ad esempio, l’installazione di applicazioni per l’elaborazione dei contenuti multimediali o il download automatico dei file.

LaCie d2 Professional – 4TB

Il LaCie d2 è un disco da 3.5″ e 7.200 rpm che dispone di e 1 porta USB 3.1 Gen 1 di Tipo C, con connettore reversibile compatibile con la tecnologia Thunderbolt 3. Supporta la cifratura software AES a 256 bit ed è disponibile in vari tagli: 4TB, 6TB, 8TB e 10TB. Può essere utilizzato con PC di ultima generazione, anche portatili, e su sistemi Mac. Il disco interno sono prodotti da Seagate, e fanno parte della famiglia Barracuda Pro.

Migliori unità SSD esterne

Per concludere, veniamo alle unità SSD esterne che, come già accennato in precedenza, sono molto più rapide dei dischi meccanici, ma anche più costose e meno adatte al trasferimento troppo prolungato di dati in quanto prevedono un numero di scritture limitato (numero che comunque è molto molto alto e quindi garantisce un utilizzo di anni).

Kingdian Portable SSD – 240GB / 512GB

Parlando di dimensioni non posso non parlarti di questa KingDian Portable SSD, che in realtà è una via di mezzo fra una chiavetta USB e un SSD. Non è affidabilissimo come un modello di Samsung o SanDisk, quindi serve più che altro per trasferimenti di file da effettuare in velocità. Non ti consiglio di conservare per lungo tempo dati importanti, ma se vuoi un SSD veloce e praticamente tascabile, questo è il modello che fa per te. Non costa molto e consente di ottenere velocità più che dignitose: secondo il produttore arriviamo a massimo 340 MB/s in lettura e 330 MB/s in scrittura. Si collega al computer via cavo USB di Tipo-C ed è disponibile in vari tagli, come quelli da 240 e 512 GB.

Samsung T5 – 250GB / 500 GB

Le unità SSD hanno un costo nettamente superiore rispetto ai dischi meccanici e non sempre sono preferibili per l’archiviazione di grosse moli di dati. Ma se preferisci la velocità di trasferimento alla quantità dei dati che puoi immagazzinare il Samsung Portable SSD T5 è la soluzione migliore. È disponibile nei tagli da 250GB fino a 2TB, e la scelta della versione sta alle tue esigenze (o alle tue tasche). Il modello da 500 GB offre fino a 540 MB/s di velocità in scrittura, quasi cinque volte superiore rispetto ad un hard-disk tradizionale. Le memorie sono basate sulla più recente tecnologia V-NAND di Samsung, mentre l’interfaccia è una USB 3.1 di seconda generazione.

SanDisk Extreme SSD – 250GB / 500GB / 1TB

Un altro modello di SSD esterno di SanDisk è l’Extreme SSD Portatile, che propone un ottimo prezzo anche per il taglio da 500GB. Questo prodotto riesce a raggiungere fino a 550 MB/s in lettura, e dispone della certificazione IP-55 che indica la resistenza agli schizzi d’acqua e all’intrusione di polvere. Il formato è piatto e tascabile, con il peso che è ridotto a poche decine di grammi. Si rivolge ad ogni tipo di utente, come anche al professionista che ha la necessità di trasferire velocemente foto e video ad alta risoluzione.

SanDisk SSD Extreme 500 – 250GB

Un modello molto celebre di SSD esterno è SanDisk SSD Extreme 500, disponibile in vari tagli (250GB, 500GB e 1TB). Si caratterizza per un fattore di forma piatto e di piccole dimensioni, oltre che per le ottime doti prestazionali: questo modello trasferisce file ad un massimo di 370 MB/s in scrittura, mentre in lettura può arrivare a 420 MB/s. Ha un design solido e durevole nel tempo, e dispone del software SanDisk SecureAccess per proteggere con crittografia i dati più importanti.

WD My Passport Go SSD – 500GB / 1TB

L’SSD esterno WD My Passport Go SSD si caratterizza per la scocca esteriore resistente alle cadute da un massimo di 2 metri di altezza. Dispone infatti di un paracolpi protettivo in gomma per sopportare impatti e urti, il tutto in un formato di piccole dimensioni e tascabili. Le dimensioni sono di 9,4 x 6,6 x 1 cm, mentre il peso è di 54 grammi. Questa unità può raggiungere prestazioni di 400 MB/s, dispone di cavo integrato e funziona sia con PC e Mac. Può essere acquistata nei tagli da 500GB e 1TB, e in diverse varianti di colore.

WD My Passport SSD – 512GB

Questo modello è disponibile in vari tagli, a partire da 256GB fino ad arrivare a 1TB. Quello intermedio da 512 GB è a mio avviso il più conveniente: la velocità di trasferimento dei file è ottima, pari a 515 MB/s secondo le specifiche rilasciate dal produttore, mentre l’interfaccia utilizzata è la USB 3.1 di seconda generazione con connettore di Tipo C. Si può ovviamente collegare a tutti i PC con una porta USB in formato A, ed è compatibile anche con gli standard USB 3.0 e USB 3.1. Anche in questo caso troviamo la possibilità di effettuare un backup automatico e protezione con password e crittografia via hardware.

Samsung T5 – 1TB / 2TB

Il Samsung T5 viene proposto anche in una più seria livrea nera, esclusiva dei modelli da 1 e 2 TB, ma offre le stesse prestazioni delle varianti entry-level. Utilizza memorie dotate della stessa tecnologia V-NAND, abbinate ad un’interfaccia USB 3.1 di seconda generazione. Come sul modello base c’è la possibilità di implementare una protezione crittografica via password di tutti i dati salvati sulla memoria, con crittografia hardware AES a 256 bit. Naturalmente il modello da 2 TB costa parecchio, ma se vuoi il migliore in ambito dischi esterni, questo modello ti offre velocità e capacità in un unico prodotto dalle dimensioni estremamente compatte.

Come trasferire file da tablet a chiavetta USB

scritto da IlMagoDellaMela

Come trasferire file da tablet a chiavetta USB

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come trasferire file da tablet a chiavetta USB così potrai iniziare a liberare un po’ di spazio e ti sei domandato se è possibile copiare dei file dalla memoria del device a una chiavetta USB, si è possibile trasferire file da tablet a chiavetta USB sfruttando una serie di metodi non soltanto rapidi da applicare, ma anche molto semplici da utilizzare. Non ti preoccupare: qualunque sia il sistema operativo presente sul tuo tablet, AndroidiOS o Windows 10.

Trasferire file da tablet Android a chiavetta USB

Per quanto riguarda i tablet Android, hai ben due modi di procedere e di trasferire i file su una chiavetta USB il primo, sicuramente più rapido, consiste nel collegare fisicamente la chiavetta al tablet e accedervi come se fosse una comune memoria esterna. Qualora il tuo dispositivo non fosse dotato di porte USB, avrai bisogno di acquistare un piccolo adattatore, chiamato USB OTG, che permette il collegamento della chiavetta anche in assenza della porta comune: Puoi acquistare questi dispositivi per pochi soldi dai più noti store online, Amazon incluso,ti raccomando di fare attenzione al modello che più si addice al tuo tablet, in base al tipo di connettore di cui è dotato in particolare, alcuni tablet hanno a disposizione il classico micro-USB di tipo B, altri (in genere più recenti) dispongono invece di USB di tipo C. Per distinguerli, ricorda che quest’ultimo può essere inserito in ambo i versi.

In alternativa, puoi anche acquistare delle chiavette USB OTG, che da un lato presentano un connettore micro-USB per il collegamento ai tablet e agli smartphone Android e dall’altro hanno un classico connettore USB di tipo A, da usare per il collegamento con il computer. Se non hai intenzione di usare l’USB OTG, invece, puoi avvalerti del tuo computer, collegando contemporaneamente a esso sia il tablet (tramite il suo cavo USB)che la chiavetta, ed effettuando un trasferimento diretto con il classico taglia e incolla. Leggi le istruzioni che sto per darti e valuta attentamente il metodo più adatto a te.

USB OTG

Se hai optato per il trasferimento sulla chiavetta tramite porta USB (o adattatore USB OTG), la prima cosa che devi fare è scaricare sul tablet un file manager che possa semplificare l’operazione: ti consiglio di rivolgerti a File Manager+, un’app per Android molto semplice da usare, gratuita e senza annunci pubblicitari, e che fa egregiamente il suo dovere.

  • Una volta scaricata e installata l’app File Manager+
  • collega la chiavetta
  • o in alternativa l’adattatore OTG con collegata la chiavetta su cui copiare i file, alla porta USB del tuo tablet e, dopo qualche secondo, Android ti mostrerà una notifica che avvisa dell’inserimento di un nuovo dispositivo USB
  • apponi il segno di spunta sulla casella Usa sempre questo dispositivo USB e sfiora successivamente il pulsante Annulla.
  • Fatto ciò avvia File Manager+ pigiando sulla sua icona collocata nella lista app del tuo tablet sfiora il pulsante Consenti per accordarle i permessi di accesso alla memoria
  • premi sull’icona Main Storage
  •  (o SD card, se i file da trasferire sono contenuti sulla microSD interna)
  • e poi sulla cartella che contiene i file da trasferire all’interno della chiavetta USB.
  • In alternativa
  • puoi premere sulle icone relative alle raccolte
  • (ad es. Documents per i file di tipo documento, Images per le immagini, e così via) per accedere rapidamente ai tipi di file che ti interessa spostare.
  • Una volta raggiunta la posizione desiderata
  • premi in modo prolungato sul file che vuoi trasferire e, se ne hai bisogno, seleziona anche gli altri file pigiando sulle relative icone: completata l’operazione
  • premi sul pulsante Move posto nella parte inferiore della schermata.
  • Arrivato a questo punto
  • premi sull’icona a forma di casa collocata in alto a sinistra
  • poi sull’icona USB Storage per entrare nella chiavetta USB: se è la prima volta che lo fai
  • premi sul pulsante OK per concordare i permessi di accesso all’app
  • dopodiché recati nella cartella in cui intendi trasferire i file
  • e sfiora il pulsante Paste collocato in basso. Dopo qualche secondo, vedrai comparire i file nella cartella scelta.
  • Se lo desideri, File Manager+ ti permette anche di creare nuove cartelle sulla tua chiavetta USB
  • premi sul pulsante  collocato in alto a destra
  • premi sulle voci New Folder dal menu proposto
  • immetti il nome da assegnare alla nuova cartella
  • e premi infine sul pulsante OK.

Da computer

  • Se non disponi di un adattatore o una chiavetta OTG, ma hai a portata di mano un computer e il cavetto USB del tuo tablet, puoi tranquillamente trasferire i file dal tuo dispositivo alla pen drive effettuando un semplice taglia-e-incolla.
  • Se hai a disposizione un computer Windows
  • collega a esso sia la chiavetta USB che il tablet Android.
  • accedi all’area di notifica di quest’ultimo
  • premi sul banner Opzioni USB
  •  e apponi il segno di spunta sulla casella Trasferimenti di file nella schermata proposta.
  • adesso accertati che la voce Debug USB
  •  (collocata in Impostazioni > Opzioni di sviluppo) sia disattivata
  • in caso contrario togli il segno di spunta dalla relativa casella.
  • Se ti capita di non vedere il menù ciò vuol dire che le opzioni per sviluppatori non sono mai state attivate e, di conseguenza, che quella voce non può essere abilitata.
  • Configurato il tablet ed effettuate le opportune verifiche
  • accedi al tuo PC e apri Esplora File 
  • (l’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra di sistema)
  • fai clic sulla voce Computer/Questo PC presente nella barra a sinistra della finestra che ti viene proposta
  • fai doppio clic sull’icona relativa al tuo tablet e ancora, sull’icona Memoria Interna (o su Scheda SD, per accedere ai file salvati sulla microSD installata nel tablet).
  • A questo punto, recati nella cartella contenente i file da trasferire, tagliali (anche più file per volta)
  • premi sull’icona relativa alla chiavetta USB presente nel riquadro a sinistra di Esplora File e incolla il tutto senza esitazione, usando il menu contestuale del programma (richiamabile tramite clic destro su un punto vuoto della cartella) o la combinazione di tasti CTRL+V. In caso di problemi di collegamento tra il tablet e il computer, ti consiglio di leggere con attenzione il mio tutorial su come collegare Android al PC.
  • Se invece hai a disposizione un Mac, ti consiglio di far riferimento al programma Android File Transfer, che permette di accedere con facilità alla memoria interna dei terminali Android (sia smartphone che tablet) per il trasferimento dei file.
  •  Per prima cosa collegati quindi al sito Internet del programma
  • premi sul pulsante Download Now e, una volta completato il processo di download, avvia il file scaricato e trascina l’icona Trasferimento file Android nella cartella Applicazioni del tuo Mac.
  • adesso fai clic destro sull’icona appena creata
  • premi sulla voce Apri collocata nel menu proposto e poi ancora sul pulsante Apri (è necessario farlo soltanto la prima volta). 
  • adesso premi sul pulsante Inizia, attendi qualche istante affinché vengano visualizzate le cartelle del tuo tablet Android
  • recati nella cartella che contiene i file da trasferire
  • selezionali e trascinali nella cartella del tuo PC in cui intendi spostarli.
  • Se i file del tablet sono residenti sulla microSD, ricorda di selezionare le cartelle Storage o internalSD (o, ancora, sdcard0) nella schermata principale di Android File Transfer.

Trasferire file da iPad a chiavetta USB

La memoria del tuo iPad è quasi satura e non vedi l’ora di alleggerirla trasferendo qualche file sulla chiavetta USB? Ti dico fin da subito che si può fare, e in modo anche abbastanza semplice. Anche in questo caso, i metodi di cui puoi avvalerti sono due: il primo prevede l’utilizzo del computer, l’altro prevede invece l’acquisto di una speciale memoria esterna adatta ai dispositivi Apple, molto simile a una chiavetta USB.Di seguito vado a fornirti tutte le istruzioni necessarie in entrambi i casi.

Da computer

  • Se disponi di un PC Windows, devi innanzitutto installare iTunes per assicurare il riconoscimento corretto dell’iPad da parte di Windows. Se non hai già installato il programma, procedi come segue: collegati al sito Internet di Apple
  • e premi sul pulsante Download 
  • completato lo scaricamento del file sul tuo computer (ad es. iTunes64setup.exe), avvialo.
  • All’interno della nuova finestra proposta
  • premi sul pulsante Avanti
  • elimina il segno di spunta dalla casella Utilizza iTunes come player predefinito per i file audio se non intendi sfruttarlo come riproduttore predefinito
  • premi sui pulsanti Installa, due volte  e Fine.
  • premi sul pulsante Accetto se intendi condividere con Apple i dati della tua libreria, o su No, grazie altrimenti. Se hai problemi con questa procedura, non esitare a consultare il mio tutorial su come installare iTunes.
  • A questo punto, non ti resta che aprire iTunes
  • collegare il tuo iPad al computer tramite il cavo USB/Lightning
  • ora premi il pulsante Autorizza che compare sullo schermo del tablet
  • e infine inserire su iTunes il codice di sicurezza impostato sull’iPad. A questo punto, se non intendi completare la sincronizzazione, puoi chiudere tranquillamente iTunes.
  • Completata l’operazione di configurazione, non ti resta che procedere in modo del tutto analogo a quanto visto nella parte Windows relativa ai tablet Android: collega anche la chiavetta USB, avvia Esplora File
  • seleziona l’icona Computer/Questo PC dalla parte sinistra della finestra
  • fai doppio clic sull’icona dell’iPad
  • recati nella cartella che contiene i file da trasferire e, infine, tagliali e incollali nella tua chiavetta USB, la cui icona è collocata nella medesima barra laterale.
  • Per quanto riguarda invece il Mac, il metodo più semplice di trasferire file è sfruttando il Bluetooth e la funzionalità AirDrop, già integrata sia in macOS che in iOS. Prima di tutto
  • premi sulla voce Vai collocata nella barra dei menu del Mac in alto
  • e seleziona la voce AirDrop dal menu proposto.
  • attiva il Bluetooth e/o il Wi-Fi utilizzando l’apposito pulsante proposto
  • premi sull’impostazione Consenti di trovarmi a per attivare la condivisione dei file con persone non presenti nell’app Contatti.
  • A questo punto spostati sull’iPad, richiama il Centro di Controllo
  •  premi sull’icona AirDrop per attivare la funzionalità
  • seleziona la voce Solo contatti.
  • seleziona il file che desideri trasferire,
  • premi sul pulsante Condividi (il quadrato con la freccia verso l’alto)
  • e seleziona dal menu la voce relativa al tuo Mac.
  • Spostati ancora su quest’ultimo
  • e conferma la volontà di accettare il trasferimento pigiando sul relativo tasto: il file viene così trasferito nella cartella Download del Mac, puoi eliminarlo tranquillamente dalla memoria del tuo iPad.
  • Fatto ciò, non ti resta che collegare la chiavetta USB al tuo Mac e spostare i file, tramite il Finder, dalla cartella Download del Mac alla chiavetta stessa. Se hai problemi con l’utilizzo di questa modalità di trasferimento, ti consiglio di consultare il mio tutorial su come funziona AirDrop.

Chiavette Lightning o hub portatili

Come ti ho già accennato poco fa, è possibile trasferire file da tablet a chiavetta USB in modo diretto anche quando si parla di iPad, tuttavia non è possibile procedere con le comuni chiavette USB che utilizzi di solito. In altre parole, per effettuare questa operazione, necessiti di una chiavetta dotata di connettore Lightning (dunque creata apposta per i dispositivi Apple) o di un file hub portatile, cioè un dispositivo di archiviazione Wi-Fi adatto allo scopo. Una volta ottenuto il dispositivo più adatto alle tue esigenze, non devi far altro che installare la sua app dedicata (solitamente disponibile sull’App Store) nel tuo iPad e seguire le istruzioni fornite per completare il trasferimento dei file. Poiché Apple non ha una procedura standard per il trasferimento dei file su tali dispositivi (vista l’incompatibilità nativa dell’iPad con le memorie esterne), non posso fornirti istruzioni più precise in merito: in linea di massima, devi usare il gestore dell’app specifica relativa al dispositivo di memoria a tua disposizione per selezionare i file residenti sul tuo iPad e confermare la volontà di trasferirli seguendo la procedura suggerita a schermo.

Trasferire file da tablet Windows 10 a chiavetta USB

  • Possiedi un tablet Windows 10 e vorresti trasferire i file su una chiavetta USB. Per prima cosa verifica la presenza a bordo di porte USB regolari e, in caso vi fossero, collega immediatamente la chiavetta su cui trasferire i file. In caso contrario, ti consiglio di acquistare l’adattatore microUSB-USB più adatto al tuo tablet, esattamente come ti ho suggerito nella sezione relativa ai tablet Android. Una volta collegata la chiavetta USB (eventualmente insieme all’adattatore), devi effettuare la medesima procedura che useresti per il computer, con qualche piccola modifica per renderla più agevole alla selezione tramite touchscreen
  • avvia una finestra di Esplora File pigiando sull’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra in fondo allo schermo
  • premi sulla voce Visualizza collocata in alto
  •  apponi il segno di spunta su Caselle di controllo elementi 
  • e seleziona la voce Home. A questo punto recati nella cartella che contiene il file da spostare
  • premi sulle caselle corrispondenti ai file che ti interessano
  • poi sul pulsante Sposta In… collocato nella barra in alto, seleziona la voce Seleziona percorso… dal menu proposto
  • seleziona la chiavetta USB all’interno della nuova finestra
  • e premi sul pulsante OK. Non riesci a vedere l’icona Esplora File nella barra di Windows puoi farla comparire in modo molto semplice
  • premi in modo prolungato su un punto vuoto della barra nera collocata in fondo allo schermo e seleziona la voce Mostra le icone delle app dal nuovo menu proposto l’icona comparirà sulla barra!

Come archiviare foto su iCloud

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come archiviare foto su iCloud in maniera permanente o temporanea.

iCloud è una casella di spazio web sui server Apple, offerto a tutti gli utenti che possiedono un ID Apple (un account Apple).
Apple offre 5 GB di spazio web gratuito per poter salvare foto e video, i contatti della rubrica, le note, gli appuntamenti del calendario, e altri documenti salvati dalle applicazioni installate su iPhone e iPad.

Come archiviare foto su iCloud

In questa guida vedremo nel dettaglio come archiviare foto e video memorizzate su iPhone o iPad su iCloud, in modo da creare una copia di riserva (in inglese detta anche copia di backup) che ti permette di recuperare tutte le tue foto e video, in caso di furto o smarrimento del tuo iPhone, oppure in caso di grave malfunzionamento.

Come è nato iCloud

iCloud nacque con un altro nome, MobileMe, ed era un servizio di Cloud Storage a pagamento per utenti più esperti.
Il servizio era poco conosciuto dagli utenti, e la massa degli utenti non ne comprendeva a pieno i vantaggi, per cui la percentuale di utilizzo del servizio era piuttosto bassa.

Quindi Apple decide di cambiare strategia adottando il modello freemium ossia decise di regalare a tutti gli utenti Apple il servizio MobileMe, rinominandolo in iCloud, offrendo 5 GB di spazio gratuito, e poi offrendo piani a pagamento per gli utenti che avessero maggiore necessità.
Fu creato un logo semplice a forma di nuvola, che fu apposto su tutte le vetrine degli Apple Store, e il processo di attivazione iniziale dell’iPhone fu arricchito con la funzionalità iCloud.
In questo modo, prima o poi, tutti gli utenti avrebbero conosciuto il servizio iCloud, che dietro di sé, per poter funzionare, ha bisogno di grossi investimenti in data centers pieni di server.

Tuttavia ancora oggi, non tutti gli utenti hanno chiaro il funzionamento di iCloud, ed hanno chiari i concetti di “sincronizzazione”, “esecuzione del backup” e “ripristino da backup”.

iCloud per archiviare foto e video

Grazie ad iCloud, il servizio di cloud storage targato Apple, è possibile sincronizzare documenti, file e informazioni fra una vasta gamma di dispositivi in maniera semplicissima.

Basta associare un device al proprio ID Apple e questo scarica automaticamente foto, video, messaggi e dati delle applicazioni dal cloud mantenendoli sincronizzati con gli altri dispositivi dell’utente: iPhone, iPad, Mac e perfino PC Windows.

Nel 2014, con il lancio di macOS Yosemite e iOS 8 abbiamo assistito a una grande evoluzione di iCloud, che da semplice servizio di sincronizzazione si è trasformato in un vero e proprio hard disk online (in stile Dropbox) sul quale è possibile caricare documenti, foto, video e musica sfruttando i vari servizi ad hoc offerti da Apple.

Qualche esempio? Streaming Foto e Libreria foto di iCloud, due servizi che permettono di archiviare le foto scattate con iPhone/iPad sul cloud e di sincronizzarle su tutti i propri device in maniera completamente automatica.

Archiviare foto su iCloud: Streaming Foto

Il primo modo per archiviare foto su iCloud è sfruttare il servizio Streaming foto che è attivo di default su tutti i dispositivi iOS e permette di avere una sorta di hard disk online in cui vengono conservate temporaneamente tutte le foto e gli screenshot realizzati con iPhone e iPad.

Secondo la documentazione ufficiale di Apple la piattaforma Streaming foto può archiviare un numero limitato di foto e solo per un periodo totale di 30 giorni. Per essere più precisi, i limiti di upload si attestano su 1.000 foto all’ora, 10.000 foto al giorno e 25.000 foto al mese. Questo significa che al caricamento della prima foto che supera una di queste soglie, quelle più vecchie vengono cancellate automaticamente e non è possibile un’immagine sui server di iCloud per più di 30 giorni. Nella realtà questi limiti non vengono sempre rispettati e qualche volta si riesce ad accedere alla medesima immagine anche dopo i 30 giorni, ma meglio non rischiare.

Tra le caratteristiche più interessanti di questa funzionalità oltre al backup delle foto in sé ci sono la sincronizzazione automatica delle immagini su tutti i device collegati al proprio ID Apple, compresi i computer, e la mancata erosione dello spazio di archiviazione su iCloud. Lo Streaming foto esula da quello che è lo spazio di archiviazione previsto sul proprio account di iCloud Drive e non richiede la sottoscrizione di abbonamenti a pagamento.

Per accertarti che il servizio Streaming foto sia attivo sul tuo iPhone/iPad:

  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • premi sull’apposita icona presente in home screen
  • premi sul tuo nome 
  • e seleziona le voci iCloud
  • Foto dal menu che si apre.
  • Se la levetta dell’opzione Carica nel mio streaming foto è impostata su ON la funzione è già attiva, in caso contrario attivala tu pigiando sullo switch.

Nota: se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi attivare lo Streaming foto recandoti direttamente nel menu Impostazioni > iCloud > Foto e proseguendo come spiegato prima.

In seguito all’attivazione del servizio, troverai tutte le immagini scaricate da Streaming Foto nell’applicazione Foto di iOS e nell’applicazione Foto di macOS (se hai un Mac ed hai attivato l’opzione Il mio streaming foto dal menu Foto > Preferenze > iCloud).

Se utilizzi un PC Windows, puoi scaricare le immagini dello streaming foto sul tuo computer scaricando il Pannello di controllo di iCloud e accedendo a quest’ultimo con lo stesso ID Apple impostato sull’iPhone (o sull’iPad). Le foto vengono scaricate automaticamente nella cartella Immagini/iCloud Photos.

ATTENZIONE: il servizio Streaming foto di Apple non va usato come un archivio di backup. Come già detto, le immagini caricate su di esso vengono conservate solo per 30 giorni, inoltre non comprendono i video eventualmente girati con iPhone e iPad. Per archiviare i tuoi scatti e i tuoi filmati in maniera permanente rivolgiti al servizio Libreria foto di iCloud (di cui sto per parlarti), oppure copia le foto sul PC come ti ho spiegato nei miei tutorial su come trasferire foto da iPhone a PC e come scaricare foto da iPhone a Mac.

Archiviare foto su iCloud: Libreria foto di iCloud

A partire da iOS 8.1, Apple ha introdotto un nuovo modo per archiviare foto su iCloud. Si tratta della funzione Libreria foto di iCloud che si differenzia dallo Streaming foto per il supporto ai video e per il fatto che non presenta limiti al numero di contenuti che si possono caricare online. È un servizio gratuito ma purtroppo va a intaccare lo spazio di archiviazione su iCloud Drive, ciò significa che per utilizzarlo in maniera decente bisogna ampliare i 5GB dell’account base sottoscrivendo uno dei piani a pagamento di iCloud.

Altra caratteristica interessante della Libreria foto di iCloud è la sincronizzazione intelligente dei contenuti sui dispositivi dell’utente: sui server di Apple vengono caricati foto e video in risoluzione originale mentre su iPhone, iPad e Mac vengono scaricati in versione ottimizzata per salvaguardare lo spazio su disco.

  • Se vuoi attivare la Libreria foto di iCloud sul tuo iPhone o iPad
  • recati nelle Impostazioni di iOS
  • seleziona il tuo nome
  • il grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud,la voce Modifica piano di archiviazione
  •  e sottoscrivi uno dei piani a pagamento di iCloud Drive. Le opzioni disponibili sono le seguenti: 50GB a 0,99 euro/mese; 200GB a 2,99 euro/mese e 2TB a 9,99 euro/mese.

Nota: se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, il medesimo menu lo puoi raggiungere andando in Impostazioni > iCloud > Archivio > Modifica piano di archiviazione.

  • Ad operazione completata
  • recati nel menu Impostazioni
  • [Tuo nome]
  • iCloud
  • Foto del tuo iPhone o del tuo iPad
  • (Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione poco recente di iOS)
  • imposta su ON la levetta relativa all’opzione Libreria foto di iCloud

L’attivazione del servizio potrebbe richiedere qualche secondo di attesa.Come già accennato in precedenza, la Libreria foto di iCloud fa in modo che su iPhone e iPad rimangano solo delle versioni light delle immagini e dei filmati (in bassa qualità), quelle in qualità originale vengono scaricate dai server di iCloud solo quando l’utente sceglie di visualizzare una determinata foto o un determinato video. Se a te questo non va bene e vuoi mantenere tutte le foto e tutti i video offline in qualità originale

  • recati nel menu Impostazioni
  • [Tuo nome]
  • iCloud
  • Foto di iOS (Impostazioni
  • iCloud

Foto se utilizzi una versione poco recente di iOS) e metti la spunta sulla voce Scarica e conserva originali.

Adesso tutte le foto e i video creati su iPhone/iPad (ma anche quelli scaricati da Internet) verranno salvati automaticamente su iCloud e sincronizzati su tutti i dispositivi associati al medesimo ID Apple.

Per utilizzare il servizio da computer puoi sfruttare la app Foto di macOS e il il Pannello di controllo di iCloud per Windows. Entrambe le soluzioni permettono non solo di scaricare sul PC le foto presenti su iCloud, ma anche di caricare delle immagini e dei video nella libreria online (la sincronizzazione e bi-direzionale insomma).Attivando la Libreria foto di iCloud puoi anche sfogliare tutte le tue foto e i tuoi video dal browser.

Tutto quello che devi fare è 

  • collegarti al sito Internet di iCloud
  • effettuare l’accesso con i dati del tuo ID Apple
  • premi sull’icona Foto.

Il servizio è accessibile da tutti i principali browser Web e tutti i sistemi operativi più diffusi. Al primo accesso bisogna attendere qualche minuto affinché venga preparata la libreria fotografica.

Nota: dopo aver attivato la Libreria foto di iCloud sul tuo iPhone/iPad, evita di sincronizzare manualmente le immagini tramite l’applicazione Foto di macOS o potresti creare dei fastidiosi doppioni all’interno della libreria. Tutte le foto e i video vengono scaricati in automatico da Internet.

Creare album di foto condivisi su iCloud

  • iCloud permette anche di creare degli album di foto condivisi e di pubblicarli sul Web, rendendoli così accessibili da qualsiasi computer o dispositivo portatile.
  • Per creare un album condiviso su iCloud
  • apri l’applicazione Foto del tuo iPhone/iPad
  • seleziona la scheda Condivisi
  •  e premi sul bottone (+) collocato in alto a sinistra.
  • Se non vedi il pulsante (+)
  • premi sulla voce Condivisione che si trova sempre in alto a sinistra e dovrebbe comparire.
  • Nel riquadro che si apre
  • digita quindi il nome che vuoi assegnare all’album
  • premi sul pulsante Avanti
  • seleziona le persone con cui condividerlo (le quali potranno visualizzare e modificare le foto oltre che aggiungerne di nuove all’album)
  • e premi sul pulsante Crea.
  • A questo punto
  • seleziona l’album appena creato dalla scheda Condivisi della app Foto
  • premi sul pulsante + e seleziona le foto (e i video) da aggiungere alla collezione: se ne possono caricare fino a 5.000 e si possono creare fino a 100 album.
  • Se vuoi, puoi anche creare un album pubblico visualizzabile da chiunque su Internet.
  • Basta selezionare l’album dalla scheda Condivisi della app Foto
  • premi sul pulsante Persone
  •  e impostare su ON l’opzione Sito web pubblico: entro qualche secondo comparirà il link per visualizzare tutte le foto e i video selezionati dal browser.

Se non riesci far funzionare gli album condivisi di iCloud:

  • vai nel menu Impostazioni
  • [Tuo Nome]
  • iCloud
  • Foto del tuo iPhone/iPad
  • Impostazioni
  • iCloud
  • Foto sulle versioni meno recenti di iOS)
  • attiva l’opzione Condivisione foto iCloud 
  • spostando su ON la levetta che la riguarda
  • poi torna nella scheda Condivisi della app Foto
  • prova a creare un nuovo album di foto condiviso
  • questa volta l’operazione dovrebbe andare a buon fine.

Come scaricare iTunes

scritto da IlMagoDellaMela

Come scaricare iTunes

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come scaricare iTunes . Devi sapere che iTunes è un famosissimo software multimediale sviluppato da Apple. In molti lo conoscono come semplice riproduttore musicale: un player che grazie all’integrazione con l’iTunes Store permette di acquistare la musica online, ma in realtà è molto di più.

Con la nascita di iPhone e iPad, iTunes si è infatti trasformato in un software molto più complesso; un software attraverso il quale è possibile gestire i dispositivi iOS dal PC, sincronizzare i dati tra iPhone, iPad e computer, creare backup, ripristinare i dispositivi iOS in caso di necessità e molto altro ancora. Inoltre, dopo il lancio di Apple Music, iTunes è diventato il client ufficiale mediante il quale è possibile accedere al servizio di streaming musicale di Apple dal computer.

Requisiti minimi

iTunes è compatibile con la stragrande maggioranza dei PC e dei Mac presenti nelle nostre case. In ogni caso, prima di scaricare il programma, assicurati che il tuo computer rispetti i requisiti minimi necessari al suo funzionamento.

  • Hardware: un PC con processore Intel o AMD a 1GHz con supporto per SSE2 e 512MB di RAM; un Mac basato su architettura Intel.
  • Sistema operativo: Windows 7 o successivo; macOS 10.9.5 o successivo.
  • Spazio su disco: 400MB.

Download di iTunes per Windows

iTunes è disponibile sia per Windows che per macOS. Su Windows è disponibile sotto forma di download gratuito. Su macOS, invece, trattandosi del sistema operativo sviluppato da Apple per i suoi computer, si trova preinstallato di serie.

  • Se tu utilizzi un PC Windows e non sai come scaricare iTunes
  • collegati al sito Internet di Apple 
  • e premi sul pulsante azzurro Download.
  • Lascia pure in bianco il campo relativo all’indirizzo email.
  • A download completato
  • apri facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es. iTunes6464Setup.exe) e, nella finestra che si apre
  • clicca prima su Avanti 
  • e poi su Installa e Fine, per completare il processo d’installazione di iTunes.
  • Adesso sei pronto a utilizzare iTunes per gestire la tua libreria musicale e i tuoi dispositivi iOS. Il programma, va detto, non è tra i più intuitivi di questo mondo, ma seguendo i miei tutorial dedicati a esso dovresti riuscire a comprenderne velocemente il funzionamento.

Per iniziare e apprendere le funzioni base del software, leggi il mio tutorial su come si usa iTunes. Dopodiché se desideri approfondire l’argomento relativo alla gestione della libreria musicale scoprendo come aggiungere canzoni su iTunes tramite lo store incluso nel software, importandole da un CD musicale o scaricandole da Apple Music.

Per quanto riguarda i dispositivi iOS, se vuoi imparare come gestirli dal computer, da’ un’occhiata ai seguenti tutorial.

Aggiornare iTunes su Windows

  • Se hai già installato iTunes sul tuo PC e vuoi semplicemente aggiornare il programma all’ultima versione disponibile, non devi far altro che recarti nel menu Start di Windows e richiamare il programma Apple Software Update. Nella finestra che si apre, se ci sono aggiornamenti disponibili
  • aggiungi il segno di spunta accanto alla voce iTunes 
  • e premi prima su Installa 1 elemento e poi su , per avviare il processo di aggiornamento di iTunes. Se qualche passaggio non ti è chiaro, leggi il mio tutorial su come aggiornare iTunes.

Download di iTunes per Mac

Se utilizzi un Mac troverai iTunes preinstallato sul tuo computer. Tuttavia, in caso di problemi potresti aver bisogno di scaricare iTunes manualmente e di reinstallarlo. Prima di spiegarti come scaricare iTunes devo darti alcune informazioni importanti.

A partire da macOS 10.15 Catalina per maggiori informazioni leggi il seguente tutorial su come installare macOS Catalina , Apple ha eliminato iTunes dal suo sistema operativo e lo ha scomposto in tre nuove applicazioni: MusicaPodcast e TV, demandando la gestione dei dispositivi iOS/iPadOS al Finder. Non è dunque possibile scaricare iTunes.

Stesso discorso vale per macOS 10.14 Mojiave per maggiori informazioni leggi il seguente tutorial su come installare macOS Mojave, dove iTunes è presente ma è parte integrante del sistema operativo, quindi può essere installato/reinstallato solo ripristinando completamente macOS.

  • Sulle versioni precedenti di macOS è possibile agire più liberamente. Il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di Apple
  •  e cliccare sul pulsante azzurro Download, per scaricare il programma sul tuo Mac (lascia pure in bianco il campo relativo all’indirizzo email).
  • A download completato
  • apri facendo doppio click su di esso
  • il file appena scaricato (iTunesxx.dmg) e avvia l’eseguibile Install iTunes che si trova al suo interno.
  • Nella finestra che si apre
  • clicca prima sul pulsante Continua per due volte consecutive
  • e poi su quello Installa
  • digita la password di amministrazione del MacOS
  • (quello che usi per accedere al sistema)
  • e dai invio per completare il processo d’installazione di iTunes.

Al termine dell’installazione, puoi cominciare a usare iTunes come spiegato nei tutorial che ti ho fatto vedere in precedenza (il funzionamento del software è identico sia su Windows sia su macOS).

Aggiornare iTunes su Mac

  • Se non hai problemi relativi all’installazione di iTunes ma vuoi semplicemente aggiornare il software alla versione più recente
  • apri il Mac App Store
  • recati nella scheda Aggiornamenti
  •  (che si trova in alto a destra)
  • e installa eventuali aggiornamenti disponibili per iTunes.
  • Gli aggiornamenti per iTunes, macOS e tutte le applicazioni installate tramite Mac App Store dovrebbero essere scaricati in automatico. Qualora così non fosse, apri Preferenze di sistema
  • seleziona l’icona relativa all’App Store e se non c’è
  • metti il segno di spunta accanto alle voci Verifica aggiornamenti automaticamente
  •  Scarica gli aggiornamenti disponibili in background
  •  Installa aggiornamenti app e Installa i file dei dati di sistema e gli aggiornamenti di sicurezza.

A questo punto il tuo Mac è impostato in modo da verificare e scaricare automaticamente gli aggiornamenti per iTunes, oltre che per il sistema operativo e per tutte le applicazioni scaricate tramite il Mac App Store.

Se incontri delle difficoltà nel processo d’installazione di iTunes sul tuo Mac, prova a dare un’occhiata ai miei tutorial su come aggiornare iTunes e come disinstallare iTunes in cui ti ho spiegato come aggiornare e come rimuovere il software multimediale di Apple dal computer per poi ripristinarlo.

Come collegare hard disk esterno al PC

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare hard disk esterno al PC

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare hard disk esterno al PC. Qui troverai come connettere un hard disk ai PC con sistema operativo Windows e macOS, fornendoti informazioni anche su come risolvere i problemi più comuni che si possono riscontrare durante quest’operazione. Dopodiché ti spiegherò come convertire un hard disk interno in uno esterno e ti darò alcuni consigli su come collegare una periferica d’archiviazione esterna ai PC portatili che non sono muniti delle classiche porte USB (USB-A). Infine, ti darò alcuni suggerimenti su come effettuare il collegamento di un hard disk esterno su due o più PC contemporaneamente.

Come collegare hard disk esterno al PC

Cominciamo dalla procedura standard per collegare un hard disk esterno al PC. Puoi collegare un hard disk esterno al tuo computer molto comodamente, utilizzando il cavo USB che ti è stato fornito di serie o con un qualsiasi altro cavo dello stesso tipo. La maggior parte degli hard disk (o SSD) esterni moderni sono muniti di un cavo USB 3.0 o superiore che garantisce una velocità di trasmissione dei dati elevata, se il PC è munito anch’esso di una porta USB 3.0 o superiore.

Per gli hard disk esterni più vecchi, la tipologia di cavo impiegata non è superiore all’USB 2.0, con un connettore USB mini B da collegare direttamente alla periferica. In alcuni modelli, addirittura, è presente un cavo USB doppio, per fornire una sufficiente alimentazione all’hard disk esterno.

Ti avviso che, generalmente, i cavi USB per hard disk esterni di nuova generazione hanno un connettore particolare di tipo USB 3.0 micro B. Nel caso in cui fossi già in possesso di un cavo USB e volessi adattarlo per l’utilizzo sul tuo hard disk esterno, allora puoi pensare di acquistare un adattatore da applicare al connettore.Inoltre, se l’hard disk esterno di cui sei in possesso non risulta abbastanza capiente, ti suggerisco di leggere il mio tutorial sui migliori hard disk esterni da acquistare, nella quale ti ho elencato alcuni prodotti che possono essere utili.

Se sei in possesso di tutto l’occorrente, non devi far altro che collegare l’hard disk esterno al tuo PC, tramite l’apposita porta USB. Nel caso dei PC fissi, ti consiglio di usare quelle posteriori, che risultano meglio alimentate rispetto a quelle frontali. La motivazione risiede nel fatto che le porte USB posteriori sono direttamente collegate alla scheda madre, mentre quelle frontali sono connesse tramite cavo e potrebbero sorgere dei cali di voltaggio, se il cavo non è di ottima fattura.

Dopo aver collegato l’hard disk al PC, nel giro di qualche istante visualizzerai una notifica sullo schermo a dimostrazione del corretto collegamento: su Windows, ti verrà mostrato un riquadro nell’angolo in basso a destra, con il messaggio che è stato effettuato il collegamento di una periferica d’archiviazione al PC; su macOS, invece, potrai vedere l’icona di un disco rigido sulla Scrivania.

  • A questo punto, puoi accedere alle cartelle dell’hard disk esterno
  • facendo clic sul suo nome che trovi nella barra laterale di Esplora File di Windows o del Finder di macOS.

Se hai riscontrato dei problemi e Il tuo PC non riesce a leggere l’hard disk. Probabilmente il file system di questa periferica d’archiviazione non è compatibile con il sistema operativo. Quindi ti consiglio di leggere il mio tutorial su come formattare l’hard disk esterno. Se dovessi riscontrare altri problemi, puoi fare riferimento a questo tutorial su come correggere gli errori dell’hard disk.

Come collegare un hard disk SATA esterno al PC

Se hai cambiato gli hard disk presenti nel tuo PC con altri più capienti e/o più performanti, potresti chiederti come continuare a utilizzare quelli appena sostituiti, nonostante non ci sia più spazio all’interno del case del computer.La soluzione più semplice e immediata è quella di collegare l’hard disk interno al PC tramite cavo USB. La prima considerazione da fare, però, è come dovrai fisicamente connettere l’hard disk al PC via USB: puoi utilizzare un semplice adattatore oppure un box per il suo alloggiamento.

In entrambi i casi, per la scelta che devi prendere, verifica la tipologia di porte USB di cui è munito il tuo computer. Devi sapere che nel caso in cui siano presenti nel PC delle USB 3.x, queste potrebbero essere più che sufficienti per garantire l’alimentazione dell’hard disk in modo autonomo, senza utilizzare alimentatori esterni. L’utilizzo di un alimentatore esterno è invece necessario nel caso delle porte USB 2.0 o inferiori, che richiederanno un doppio cavo USB oppure un alimentatore esterno da presa a parete.Nel caso fosse necessaria un’alimentazione supplementare o se fossi in possesso di un vecchio hard disk con interfaccia IDE, oltre agli adattatori, di cui ti ho parlato nei paragrafi precedenti, una delle soluzioni più comode, che tengono anche al sicuro gli hard disk/SSD nel caso di urti accidentali, è l’utilizzo di box: questi permettono di contenere la periferica d’archiviazione in un involucro protettivo, spesso in plastica, che permette di trasportarla comodamente in borsa.

Nel caso in cui volessi approfondire maggiormente quest’argomento, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come collegare un hard disk interno al PC tramite USB, nella quale ti ho illustrato nel dettaglio gli adattatori, i box e anche le dock station, che concettualmente sono una via di mezzo tra i due prodotti di cui ti ho parlato nei precedenti paragrafi. Successivamente, puoi fare riferimento a quanto ti ho già illustrato in questo capitolo su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare un hard disk al PC tramite USB.

Come collegare hard disk esterno a PC portatile

Su alcuni PC portatili, ad esempio i MacBook di Apple, non sono presenti le classiche porte USB, tecnicamente dette porte USB tipo A al loro posto ci sono delle porte USB Tipo C che permettono di gestire praticamente qualsiasi tipologia di periferica esterna (compreso l’output video e audio, via HDMI ad esempio), garantendo alte prestazioni in termini di velocità e voltaggio.

Per i produttori, risulta una scelta ottimale, in quanto questo tipo di porta permette di ridurre lo spessore dei PC portatili e di evitare di munirlo di tante porte differenti, come ad esempio quella HDMIUSBVGA o, addirittura, quella Ethernet.

In questo caso, per collegare un hard disk esterno al computer, è necessario munirsi di un adattatore che possa permettere il collegamento di qualsiasi periferica al PC portatile, come ad esempio gli hard disk esterni. A tal proposito, il mio consiglio è quello di valutare uno dei prodotti che ti ho elencato qui di seguito. In alternativa, puoi decidere di sostituire il cavo dell’hard disk esterno, in modo che sia munito con un connettore USB Tipo C da collegare al PC portatile. Se hai trovato la soluzione che si addice di più alle tue esigenze, fai riferimento a quanto ti ho indicato nel mio tutorial su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare l’hard disk esterno al PC via USB.

Come collegare un hard disk esterno a due PC

Un hard disk esterno può essere anche collegato a due PC contemporaneamente, utilizzando alcune soluzioni che richiedono l’abilitazione di alcune funzionalità nel router o nel sistema operativo in uso sul computer, oppure l’acquisto di dispositivi specifici. Andiamo, però con ordine, in modo da rendere chiaro quest’argomento.

Un hard disk esterno, così come qualsiasi altra periferica USB, può essere collegato a due PC per mezzo di uno switch: questo apparecchio è una sorta di scatola, tramite la quale è possibile connettere almeno due computer tramite USB. Tutte le periferiche collegate allo switch possono funzionare su un PC o sull’altro, premendo semplicemente un tasto, presente su un lato di questo dispositivo.

Ovviamente, un hard disk esterno collegato a uno switch non può essere usato simultaneamente su entrambi i computer, ma potrebbe essere la soluzione che stai cercando, in modo così da sfruttare un unico collegamento per gestire l’utilizzo delle periferiche esterne su più PC.

In alternativa alla soluzione che ti ho proposto nei precedenti paragrafi, puoi sfruttare alcune funzionalità software dei modem o dei sistemi operativi, per mettere un hard disk in rete così facendo tutti i PC collegati alla stessa rete possono accedere alle cartelle dell’hard disk per leggere e scrivere i dati.

Ti avviso, che se fai così la velocità di trasferimento dei dati dell’hard disk potrebbe ridursi molto, nel caso in cui vengano eseguite operazioni contemporaneamente su più PC. Ad esempio, se con un computer metti in riproduzione un file video dell’hard disk e con l’altro computer effettui dei trasferimenti di file sulla periferica, la velocità di trasferimento potrebbe ridursi al punto da poterti impedire una delle due operazioni.

Nel caso in cui volessi utilizzare la funzionalità di condivisione dei dati da modem, collegando l’hard disk alla porta USB di quest’ultimo, lo renderai accessibile in qualsiasi momento, a patto che il modem sia acceso. Utilizzando, invece, la funzionalità di condivisione delle cartelle del sistema operativo, l’hard disk è accessibile solo e soltanto se il computer a cui è collegato è acceso.

A tal proposito, quello che ti consiglio è di verificare quale dei due metodi puoi utilizzare sulla tua configurazione di rete e di computer, in modo da trovare quella più adatta alle tue esigenze: puoi approfondire maggiormente questi argomenti, consultando questi tutorial su come accedere l’hard disk collegato al router e come condividere una cartella in rete.

Come trasferire file su hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come trasferire file su hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come trasferire file su hard disk esterno in modo da conservare i dati per te importanti, come ad esempio documenti, foto o video, e liberare così dello spazio utile per installare nuovi software e app sui tuoi dispositivi. Nel caso in cui non fossi in possesso di un hard disk esterno, ti darò poi alcune dritte per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Tipologie di hard disk esterni

Prima di affrontare l’argomento su come trasferire i file su un hard disk esterno, in questo capitolo ti parlerò delle tipologie di periferiche di archiviazione di massa che puoi utilizzare per conservare i dati presenti sui tuoi dispositivi.

Gli hard disk esterni sono ovviamente differenti l’uno dall’altro per la capacità di archiviazione, cioè la quantità di spazio disponibile per conservare i dati al suo interno. Ne esistono di tante dimensioni, ma sicuramente ai giorni d’oggi non si può fare a meno di almeno 1 TB di spazio.

Oltre alla capacità di archiviazione, bisogna prendere in considerazione anche le sue dimensioni, soprattutto se viene portato spesso in giro in borsa o in un taschino. Gli hard disk esterni più grandi sono quelli con dischi da 3,5 pollici, ma è preferibile orientarsi su quelli da 2,5 pollici, in quanto hanno delle dimensioni più contenute e sono autoalimentati (quindi si possono usare senza metterli in corrente, ma collegandoli semplicemente al PC o al proprio dispositivo mobile). Queste due tipologie di hard disk sono costituite da un disco magnetico, ma in commercio sono disponibili degli SSD esterni con dimensioni ancora più ridotte e più reattivi. In ogni caso, per l’archiviazione dei dati sul lungo periodo, è consigliato l’uso dei dischi meccanici.

A proposito della reattività dei dischi meccanici, questa può essere di 7200 rpm (rotazioni per minuto) oppure di 5400 rpm. Come facilmente intuibile, a un maggior numero di rpm equivale una maggiore velocità dei dischi. Gli SSD sono infinitamente più rapidi ma, supportando un numero di scritture limitato, come già detto in precedenza, per l’archiviazione dei dati vanno preferiti i dischi meccanici.

Un altro importante parametro è la velocità di trasferimento dei dati: la maggior parte degli hard disk esterni in circolazione possiede ormai almeno lo standard USB 3.0, che permette trasferimenti teorici oltre i 5 Gbps. Il vantaggio di questa tipologia di connessione, oltre alla velocità di trasferimento, è che permette di auto alimentarsi direttamente tramite la porta USB, senza bisogno di alimentazione esterna. Gli hard disk esterni più vecchi, in possesso delle USB 2.0, trasferiscono i file con velocità più ridotte e richiedono, nella maggior parte delle volte, un’alimentazione esterna a muro o la connessione a una seconda porta USB.

Inoltre, sono disponibili gli hard disk esterni con connettività di tipo USB tipo-C/USB 3.1 e/o Thunderbolt (compatibili con alcuni portatili recenti, in primis i MacBook di Apple), che possiedono dei connettori più compatti rispetto all’USB 3.0 e sono più prestanti.

A seguire, ti indicherò alcuni hard disk che potrebbero fare al caso tuo per il trasferimento di dati e, nel caso in cui volessi approfondire l’argomento, ti metto qui il mio tutorial sui miglior hard disk esterni.

Possiedi già un hard disk interno, che magari hai rimosso da un vecchio PC? In questo caso, puoi acquistare un box, inserirlo in quest’ultimo e trasformarlo così in un disco esterno. Qui di seguito ti indico alcuni di questi box, sia da 2,5 pollici che da 3,5, che possono sicuramente fare al caso tuo.

Trasferire file su hard disk esterno da Windows

  • Per trasferire i file sull’hard disk esterno, tramite un computer Windows
  • come prima cosa devi collegare il cavo USB di questa periferica alla porta USB, frontale o posteriore, del computer.
  • Se l’hard disk esterno supporta l’USB 3.0 così come il computer, ti consiglio di utilizzare questa tipologia di collegamento per sfruttare la massima velocità di trasferimento disponibile.
  • Non appena avrai collegato l’hard disk al computer,
  • Windows emetterà un suono e ti verrà mostrato un riquadro, in basso a destra, a indicare che la periferica è in fase di inizializzazione e riconoscimento da parte del sistema operativo. Quest’operazione, in genere, dura qualche secondo e, alla fine, ti verrà mostrata una finestra di Esplora File che fa riferimento alla cartella principale dell’hard disk esterno.
  • Prima di eseguire il trasferimento
  • devi raggiungere la posizione sul computer dove risiedono i file
  • e le cartella da trasferire.
  • Dopo averli individuati
  • evidenziali tutti utilizzando la combinazione di tasti Ctrl + A.
  • In alternativa,
  • puoi tenere premuto il tasto sinistro del mouse per disegnare un rettangolo di selezione sui dati da trasferire
  • oppure tenere premuto il tasto Ctrl 
  • e fare clic col tasto sinistro su ogni file e cartella.
  • Fatto ciò,
  • puoi iniziare il trasferimento tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sui file evidenziati ed effettuare il loro trascinamento nella finestra di Esplora File dell’hard disk esterno.
  • In alternativa
  • fai clic con il tasto destro sui file
  • e seleziona nel menu contestuale le voci Copia, nel caso in cui volessi mantenere una copia dei dati sul computer, oppure Taglia, se vuoi eseguire il loro spostamento.
  • Adesso
  • raggiungi la finestra di Esplora File dell’hard disk esterno
  • e facendo clic o con il tasto destro in un qualsiasi punto vuoto della schermata, scegli la voce Incolla per avviare il trasferimento dei dati.

Durante il trasferimento, visualizzerai una schermata che ti mostra lo stato di avanzamento dell’operazione in atto. A fianco al grafico, trovi due icone: quella con il simbolo X serve per annullare il processo di trasferimento, mentre quella con il simbolo ❚❚ permette di metterlo in pausa.

  • Al termine dell’operazione, troverai i dati all’interno dell’hard disk esterno. Prima di scollegarlo dalla porta USB del computer
  • fai clic sull’icona con il simbolo ^ che trovi a fianco dell’orologio di Windows, nella barra delle applicazioni. Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una chiavetta USB 
  • e seleziona nel menu contestuale la voce Espelli [nome hard disk].

Trasferire file su hard disk esterno da Mac

Se possiedi un Mac, il primo passo da effettuare è quello di collegare l’hard disk alla sua porta USB. Nel caso in cui fossi in possesso di un Mac di nuova generazione munito soltanto di porta Thunderbolt (con connettore USB-C), devi acquistare un apposito adattatore, se l’hard disk esterno possiede un connettore USB standard.

Un’altra nota da sottolineare è il tipo di file system utilizzato dall’hard disk. Solitamente gli hard disk esterni compatibili con Windows sono in NTFS e, se collegati a un Mac, ti viene permesso di accedere ai file ma senza la possibilità di trasferirvi altri dati al suo interno. Nel caso in cui volessi trasferire file su un hard disk esterno tramite il Mac, devi cambiare il suo file system in Mac OS esteso o exFAT. Il primo formato garantisce la compatibilità con i Mac, mentre il secondo con qualsiasi sistema operativo o dispositivo. Nelle prossime righe, ti spiegherò come modificare il file system dell’hard disk esterno, che comporterà però la cancellazione dei dati in esso presenti. In alternativa, puoi usare i dischi NTFS su Mac installando dei software di terze parti, come ti ho spiegato nel mio tutorial dedicato all’argomento.

  • Nel caso in cui l’hard disk contenga già dei dati
  • collegalo al Mac
  • e fai doppio clic sulla sua icona sulla Scrivania. Dopo aver aperto la finestra del Finder relativa al root dell’hard disk esterno
  • premi la combinazione di tasti cmd+a per selezionare tutti i file e le cartelle in esso contenuti.
  • Trascina poi le cartelle sulla Scrivania o in un’altra cartella del Mac, per creare una copia di backup dei dati.
  • Adesso
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento, che trovi nella barra dei menu in alto a destra
  • e digita i termini utility disco nella casella di testo.
  • Fai quindi clic sul corrispondente risultato di ricerca per avviare lo strumento Utility Disco per la gestione delle periferiche di archiviazione.
  • Nella barra laterale di sinistra
  • seleziona l’hard disk esterno che hai prima collegato
  • e premi sul pulsante in alto Inizializza.
  • Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sul menu a tendina in corrispondenza della voce Formato e scegli Mac OS esteso o exFAT (scelta consigliata).
  • Premi poi su Inizializza per eseguire la formattazione dell’hard disk esterno nel nuovo file system da te scelto.
  • Adesso, raggiungi la cartella del computer dove risiedono i file e le cartelle che vuoi trasferire sull’hard disk esterno
  • e selezionali tutti tramite la combinazione di tasti cmd+a 
  • oppure tenendo premuto il tasto cmd 
  • e facendo clic col tasto sinistro sui dati da evidenziare.
  • In alternativa, disegna un rettangolo di selezione tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
  • Arrivato a questo punto
  • tieni premuto il tasto sinistro sui file evidenziati
  • e trascinali nella finestra del root principale dell’hard disk esterno, per iniziare il trasferimento.
  • Oltre a questo metodo
  • puoi fare clic con il tasto destro sui file selezionati e, nel menu contestuale, scegliere la voce Copia xx elementi.
  • Nel root dell’hard disk esterno
  • fai clic con il tasto sinistro su un punto vuoto della schermata e scegli la voce Incolla xx elementi, per avviare il trasferimento dei file.
  • Se vuoi cancellare i dati dal computer dopo averli copiati sul disco esterno
  • tieni premuto il tasto alt sulla tastiera
  • mentre fai clic destro e seleziona la voce Sposta xx elementi anziché incolla xx elementi dal menu contestuale.
  • Al termine dell’operazione
  • fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk esterno che trovi sulla Scrivania di macOS e, nel menu contestuale
  • seleziona la voce Espelli [nome hard disk] per scollegarlo in piena sicurezza dal Mac.

Trasferire file su hard disk esterno da smartphone e tablet

Un hard disk esterno può essere collegato, direttamente o indirettamente, a un dispositivo mobile come uno smartphone o un tablet. Ad esempio, puoi utilizzare degli HUB portatili per connettere hard disk esterni o chiavette USB e condividere i file su qualsiasi dispositivo, inclusi quelli mobili con sistema operativo Android e iOS.

Collegando l’hard disk esterno a questi HUB e usando l’apposita app ad esso correlata, disponibile sia sul Play Store di Android che sull’App Store di iOS, è possibile navigare nelle cartelle della periferica d’archiviazione e trasferirne anche i file in entrambe le direzioni.

Se poi possiedi uno smartphone o tablet Android con supporto OTG, è possibile collegare un hard disk esterno tramite HUB. Usando un’app di gestione dei file, come ad esempio Files Go by Google, è possibile accedere alle cartelle sull’hard disk esterno e trasferirvi dei file al suo interno.

Ad esempio, su uno smartphone come Huawei Mate 10 Pro, utilizzando un HUB USB-C come quello riportato qui di seguito, si può collegare un hard disk esterno in USB 3.0. Ovviamente la batteria del dispositivo verrà parecchio drenata, in quanto l’hard disk ha un considerevole assorbimento di energia.

Similmente a quanto indicato nelle righe precedenti, si possono utilizzare le chiavette USB con connettore Lightining (per iPhone e iPad) o USB-C o microUSB per dispositivi Android. Queste possono permette di leggere i file all’interno di queste periferiche di archiviazione e di trasferirne anche i dati, sempre utilizzando l’apposita app con cui sono corredati. Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere il mio tutorial su come trasferire file da tablet a chiavetta USB.

Come effettuare backup iPhone

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Come effettuare backup iPhone

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come effettuare backup iPhone così potrai creare una copia di sicurezza di tutti i dati contenuti nel tuo telefono. Oltre a fornirti la procedura dettagliata per eseguire il backup su iCloud (quindi online), troverai anche le indicazioni necessarie per salvare tutti i dati del tuo iPhone sul computer.

Come effettuare backup iPhone su iCloud

La prima soluzione che puoi prendere in considerazione per effettuare backup iPhone è usare iCloud, il celebre servizio di Apple che consente di archiviare online dati di ogni genere, comprese foto e video, e di sincronizzarli su tutti i device associati al medesimo ID Apple.

  • Per eseguire il backup del tuo iPhone e salvare una copia dei dati
  • prendi il tuo dispositivo
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del tuo iPhone
  • e premi sul tuo nome visibile in alto.
  • Nella nuova schermata visualizzata
  • scegli l’opzione iCloud
  • individua l’opzione iCloud Backup
  • sposta la levetta relativa all’opzione in questione da OFF a ON 
  • e premi sul pulsante OK
  • per attivare il backup automatico su iCloud.
  • Così facendo, ogni giorno verrà creata una copia dei dati del tuo iPhone e automaticamente sarà salvata su iCloud, a patto che il tuo telefono sia collegato a una fonte d’alimentazione e sia connesso a una rete Wi-Fi.
  • Per eseguire immediatamente un backup, invece, assicurati di essere collegato a una rete Wi-Fi
  • seleziona l’opzione Esegui il backup adesso 
  • e attendi che la barra d’avanzamento raggiunga il 100%.

prima di eseguire il tuo primo backup, ti consiglio di verificare quali dati vengono inclusi in quest’ultimo, quali sono le dimensioni totali e qual è lo spazio disponibile su iCloud.

  • Per farlo
  • accedi nuovamente alle Impostazioni di iOS
  • premi sul tuo nome 
  • e seleziona la voce iCloud
  • dopodiché
  • premi sulla voce Gestisci spazio
  •  e premi sulle opzioni Backup e iPhone.
  • Nella schermata Info, oltre a visualizzare la data, l’orario e le dimensioni dell’ultimo backup, puoi scoprire le dimensioni del prossimo backup accanto alla voce Backup successivo.
  • Nella sezione Scegli dati per il backup, puoi scegliere i dati da includere nel tuo prossimo backup
  • spostando la levetta relativa alle applicazione di tuo interesse da OFF a ON
  •  (o viceversa).

Per foto e video, ti consiglio di attivare la Libreria foto di iCloud, che permette di salvare sul cloud tutte le foto e i video realizzati con l’iPhone (e tutti gli altri device Apple connessi al medesimo account): per maggiori informazioni al riguardo, ti invito a consultare il mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

  • Adesso, torna alla schermata iCloud, individua la sezione Spazio e assicurati di avere spazio sufficiente per eseguire il backup. In caso contrario
  • premi sulla voce Gestisci spazio

per scoprire nel dettaglio quali dati e quali app occupano più spazio, ed eventualmente procedere a svuotare iCloud.

Devi sapere che puoi anche aumentare lo spazio a tua disposizione premendo sulla voce Cambia piano e scegliendo una delle opzioni disponibili tra 50 GB (0,99 euro/mese)200 GB (2,99 euro/mese) e 2 TB (9,99 euro/mese). Per saperne di più, ti lascio qui il mio tutorial su come acquistare spazio iCloud.

Come effettuare backup iPhone su PC

Se ti stai chiedendo se è possibile effettuare backup iPhone su PC, la risposta è si sia se hai un PC Windows che un Mac.

Come fare backup iPhone su Windows

Per fare backup iPhone su Windows è necessario iTunes, il celebre software multimediale sviluppato da Apple. Se non lo hai ancora scaricato e installato sul tuo computer, se hai Windows 10, rivolgiti al Microsoft Store:

  • avvia dunque quest’ultimo
  • (l’icona del sacchetto della spesa con la bandierina di Windows)
  • premi sulla voce Ricerca,
  • scrivi iTunes nel campo Cerca
  •  e clicca sull’icona della lente d’ingrandimento.
  • Nei risultati della ricerca, premi sulla voce iTunes e
  • nella nuova schermata visualizzata
  • premi sul pulsante Ottieni, per avviarne il download e l’installazione.
  • Se, invece, usi una versione precedente di Windows
  • collegati al sito ufficiale di Apple
  • fai clic sul pulsante Scarica ora iTunes per Windows 
  • e attendi che il download del classico pacchetto d’installazione di iTunes sia completato.

Per maggiori informazioni ti lascio il mio tutorial su come scaricare iTunes.

  • A questo punto
  • prendi il tuo iPhone
  • collegalo al computer tramite il cavo Lightning fornito in dotazione
  • (lo stesso che utilizzi per caricare il telefono)
  • e attendi che iTunes si avvii in automatico.
  • Se è la prima volta che metti in comunicazione il computer e l’iPhone
  • devi autorizzare i due dispositivi
  • premendo sui pulsanti Continua e Autorizza apparsi, rispettivamente, sul computer e sullo schermo del tuo iPhone.

Se tutto è andato a buon fine, su iTunes comparirà l’icona del telefono, in alto a sinistra, a indicare che il tuo iPhone è collegato.

  • Adesso
  • premi sull’icona in questione
  • individua la sezione Backup 
  • e apponi il segno di spunta accanto alle opzioni Questo computer e Codifica backup locale 
  • (necessaria per salvare  le informazioni relative alle app Salute e Homekit).
  • premi poi sul pulsante Effettua backup adesso
  • per eseguire il backup del tuo iPhone
  • attendi che la barra d’avanzamento visibile in alto raggiunga il 100% fatto.

Infine, ti informo che dopo aver effettuato il primo collegamento tra iTunes e il tuo iPhone, puoi attivare la sincronizzazione senza cavo che ti permette di collegare il computer e il telefono in modalità wireless, se entrambi i dispositivi sono collegati alla stessa rete Wi-Fi.

  • Per farlo
  • avvia iTunes
  • seleziona la scheda Riepilogo visibile nella barra laterale a sinistra
  • individua la sezione Opzioni
  • apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza iPhone via Wi-Fi
  •  e premi sul pulsante Applica.

Come fare backup iPhone su Mac

Se ti stai domandando come fare backup iPhone su Mac con macOS 10.14 Mojave o versioni precedenti, devi sapere che anche in questo caso è necessario utilizzare iTunes e la procedura è identica a quanto ti ho indicato in precedenza per eseguire il backup di iPhone su Windows.

Usi macOS 10.15 Catalina o successivi? In tal caso, devi sapere che iTunes è stato smembrato in tre diverse applicazioni (MusicaPodcast e TV) e che la procedura di sincronizzazione con i dispositivi iOS e iPadOS è stata integrata nel Finder.

  • Se ti interessa come effettuare backup iPhone senza iTunes, tutto quello che devi fare è collegare il telefono al Mac
  • premi sull’icona del Finder 
  • (il volto sorridente)
  • visibile nella barra Dock
  • e premere sulla voce iPhone visibile nella barra laterale a sinistra, nella sezione Posizioni.
  • Fatto ciò, assicurati di aver selezionato la scheda Generali
  • individua la sezione Backup
  • apponi il segno di spunta accanto alle opzioni Effettua il backup di tutti i dati di iPhone sul Mac e Codifica backup locale 
  • (per proteggere le password e i dati sensibili)
  • e premi sul pulsante Esegui backup adesso
  • per avviare il backup.

Anche in questo caso, dopo aver effettuato il primo collegamento tra Mac e iPhone con cavo, è possibile attivare la sincronizzazione tra i due dispositivi senza fili.

  • Per farlo
  • accedi nuovamente alla sezione Generali
  • individua la voce Opzioni 
  • e metti il segno di spunta accanto all’opzione Mostra iPhone se è attiva la connessione al Wi-Fi, per collegare Mac e iPhone senza cavo quando i due dispositivi sono connessi alla stessa rete Wi-Fi.

Come effettuare backup iPhone su hard disk esterno

Vorresti effettuare il backup iPhone su hard disk esterno? In tal caso ti informo che non è possibile farlo direttamente. Tutto quello che puoi fare, è effettuare una backup dei dati del tuo iPhone tramite iTunes e, successivamente, trasferire la cartella contenente i file del backup su un hard disk esterno.

Dopo aver effettuato il backup del tuo iPhone su computer, così come ti ho fatto vedere prima, e aver collegato l’hard disk esterno al PC, individua la cartella contenente i file del backup.

  • Se hai un PC Windows
  • apri Esplora File facendo clic sull’icona della cartella gialla visibile nella barra delle applicazioni
  • seleziona la voce Disco locale nella barra laterale a sinistra
  • e segui il percorso Utenti/[nome utente]/Apple/MobileSync/Backup.
  • Adesso
  • individua la cartella contenente i file del backup del tuo iPhone
  • premi il tasto destro su di essa, scegli la voce Invia a dal menu che compare e seleziona il nome associato al tuo hard disk esterno, per trasferire la cartella in questione sul tuo disco esterno.
  • Se, invece hai un Mac
  • premi sull’icona del Finder
  •  (il volto sorridente) visibile nella barra Dock
  • seleziona la voce Libreria 
  • e segui il percorso Application Support/MobileSync/Backup.
  • Dopo aver individuato la cartella relativa al backup del tuo iPhone
  • trascina quest’ultima sopra il nome del tuo hard disk esterno, visibile sotto la voce Posizione nella barra laterale a sinistra, fatto.

Per approfondire l’argomento, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come trasferire file su hard disk esterno.

Come effettuare backup iPhone con schermo rotto

Se la tua intenzione è effettuare il backup di un iPhone con schermo rotto, devi sapere che collegando quest’ultimo al tuo computer puoi tentare di recuperare le foto e i video contenute al suo interno. Se invece, vuoi salvare altri dati, puoi affidarti a software di terze parti che consentono di recuperare contatti, messaggi e molto altro ancora.

  • Per procedere
  • prendi il tuo iPhone
  • e collegalo al computer tramite il cavo Lightning.
  • Adesso se hai un PC Windows
  • apri l’Esplora File di Windows
  • facendo clic sulla sua icona
  • (la cartella gialla) presente nella barra delle applicazioni, e seleziona la voce Questo PC visibile nella barra laterale a sinistra
  • dopodiché
  • fai clic destro sull’opzione Apple iPhone
  •  e seleziona l’opzione Importa immagini e video dal menu che compare.
  • A questo punto
  • fai clic sulla voce Altre opzioni, per regolare le tue preferenze relative all’importazione delle foto
  • e scegli l’opzione di tuo interesse: Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare, per suddividere le foto e i video in gruppi basati sulla data di creazione, o Importa tutti gli elementi nuovi ora, per importare tutti i file senza alcuna suddivisione.
  • Infine
  • premi sul pulsante Importa fine.
  • Se, invece, hai un Mac
  • apri l’applicazione Foto
  • seleziona il nome del tuo iPhone nella barra laterale a sinistra e, dopo aver sbloccato il tuo telefono
  • premi sul pulsante Importa tutti i nuovi elementi, per salvare le foto e i video del tuo iPhone sul computer.

Ti sarà utile sapere che questa procedura, così come quella descritta in precedenza per Windows, può essere messa in pratica solo se il tuo iPhone era stato già precedentemente collegato al computer. In caso contrario, se lo schermo del tuo telefono non è funzionante, non sarà possibile procedere poiché è necessario autorizzare il collegamento tra i due dispositivi.

Vuoi recuperare ulteriori dati? In questo caso, ti consiglio di utilizzare EaseUS MobiSaver Free, un software gratuito per Windows e macOS che, dopo aver collegato il proprio iPhone al computer, avvia una scansione del telefono e permette di recuperare non solo foto e video ma anche contatti, messaggi e molto altro ancora. 

Per maggiori informazioni ti lascio il mio tutorial su come recuperare foto da iPhone rotto.

Come sostituire vetro iPhone

scritto da IlMagoDellaMela

Come sostituire vetro iPhone

Ciao!! Sono ilMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come sostituire vetro iPhone.

Portare il tuo iPhone in assistenza e chiedere che venga messa in atto la procedura per sostituire vetro iPhone è semplice , dovrai solo metterti in contatto con Apple o con un centro di terze parti preposto allo scopo.

 Prima di intraprendere qualsiasi procedura per sostituire vetro iPhone ti consiglio di effettuare un backup dei tuoi dati in modo tale da potervi accedere senza problemi. Se non sai come effettuare un backup dei dati presenti sul tuo smartphone a marchio Apple puoi trovare maggiori informazioni andando a leggere il seguente tutorial su come effettuare backup iPhone.

Per sostituire vetro iPhone è consigliabile rivolgersi ad Apple stessa e richiedere la sostituzione del pannello. L’operazione è a pagamento, anche nel caso in cui il tuo dispositivo risulti essere ancora in garanzia, poiché la rottura del display è un danno accidentale e non un difetto di fabbrica già presente da quando hai comperato lo smartphone. Diversa è invece la situazione se per il tuo dispositivo hai scelto di attivare AppleCare+ (se ti interessa sapere di più leggi questo tutorial su come estendere garanzia iPhone) e se non hai eseguito più di due interventi per danni accidentali (è il limite massimo concesso). In tal caso sono sempre previsti dei costi per sostituire vetro iPhone ma si tratta di cifre decisamente più contenute rispetto alla tariffa base. Se non sai se disponi di AppleCare+, oppure non ricordi se puoi ancora usufruire dei servizi offerti dalla garanzia aggiuntiva di Apple clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web di verifica e fornisci i dati richiesti a schermo.

  • I costi possono essere variabili. 
  • Se possiedi un iPhone 6S Plus
  • la cifra da sborsare per effettuare la sostituzione del display è pari a 167,20 euro
  • se possiedi un iPhone 6s Plus, un iPhone 6S, un iPhone SE, un iPhone 5s, un iPhone 5C oppure un iPhone 5
  • la somma a pagare è invece pari a 147,20 euro
  • se possiedi un iPhone 6 il costo della riparazione è pari a 127,20 euro
  • se invece possiedi un iPhone 4s potresti pagare un massimo di 221,20 euro
  • se possiedi un iPhone 4 potresti pagare un massimo di 167,20 euro.
  •  Nello sfortunatissimo caso in cui risulti necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo il tuo iPhone rotto verrà cambiato con un device ricondizionato, quindi non un dispositivo nuovo o equivalente al nuovo
  • (vale a dire riparato e testato da Apple stessa dopo un guasto iniziale). 
  • In caso di sostituzione dell’intero dispositivo i prezzi ammontano invece ad
  • un massimo di 351,20 euro per iPhone 6s Plus e iPhone 6 Plus; ad un massimo di 321,20 euro per iPhone 6s e iPhone 6
  • ad un massimo di 291,20 euro per iPhone SE, iPhone 5s, iPhone 5c e iPhone 5; ad un massimo di 221,20 euro per iPhone 4s
  • ad un massimo di 167,20 euro per iPhone 4. 
  • Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web informatica accessibile cliccando qui.

Puoi fare richiesta per sostituire vetro iPhone in un Apple Store, tramite corriere oppure effettuando una telefonata. Chiaramente la scelta di quale delle tre soluzioni adottare spetta solo e soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.

Per scoprire se nella tua zona è presente un Apple Store clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web mediante cui visualizzare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi e cerca di individuare quello più vicino alla tua abitazione. Recati dunque nell’Apple Store con il telefono e la sua confezione di vendita originale ed illustra la tua situazione agli addetti presenti in negozio che prenderanno atto della richiesta di sostituzione e che ti aiuteranno e ti forniranno tutti i dettagli del caso.

Generalmente il vetro viene sostituito direttamente nel corso dell’appuntamento ragion per cui dovresti poter ritornare a casa con il tuo iPhone rimesso a nuovo. Nelle situazioni più complesse gli addetti presenti in Apple Store potrebbero però avere la necessità di inviare il tuo iPhone in un certo di riparazione Apple ed in tal caso il dispositivo sarà pronto per il ritiro in circa una settimana.

  • Se invece nei pressi della tua abitazione non è presente alcun Apple Store o, in linea ben più generale, se non hai la possibilità di raggiungere lo store di Apple a te più vicino puoi richiedere la sostituzione dello smartphone tramite corriere (in tal caso metti in conto ulteriori 12,20 euro di spese di ispezione). Per sostituire vetro iPhone tramite corriere clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple
  • e seleziona l’iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto.
  •  Premi su Riparazione e danni fisicie
  • seleziona l’opzione Danni accidentali (come schermo rotto o versamento di liquidi).
  • Scegli dunque l’opzione Invia per la riparazione
  •  dopodiché attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per fornire i dettagli relativi a te ed al tuo dispositivo a marchio Apple.

Ti verrà poi spedito un pacchetto tramite corriere all’interno del quale dovrai inserire l’iPhone con il vetro rotto per rispedirlo ad Apple. Non dimenticare di estrarre la tua SIM dal dispositivo. Una volta ricevuto il tuo iPhone il centro di assistenza della Apple provvederà a riparare i danni e ti restituirà il tuo dispositivo in circa una settimana.

Puoi fare richiesta ad Apple per sostituire vetro iPhone anche tramite telefono, chiamando il numero 199 120 800 (a pagamento, attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì) e concordando con il call center della Apple i termini per la sostituzione.

In tutti i casi, potrai tenerti aggiornato riguardo lo stato d’avanzamento della procedura per sostituire vetro iPhone cliccando qui, compilando i campi ID caso o riparazione e CAP o Numero di serie annessi alla pagina Web visualizzata con i dati in tuo possesso e pigiando il bottone Invio. Nella pagina Web che successivamente andrà ad aprirsi potrai consultare tutti i dettagli riguardanti lo stato in cui si trova il tuo dispositivo.

In alternativa all’assistenza Apple puoi sostituire vetro iPhone rivolgendoti a centri di terze parti specializzati nel fare ciò. In questi, è però bene che tu lo tenga presente, vengono adoperati componenti non originali. 

Ad ogni modo, se sei interessato a scoprire come sostituire vetro iPhone rivolgendoti a terze parti puoi individuare facilmente i centri presenti nella tua zona che consentono di fare ciò effettuando una rapida ricerca su Google.

  • Digita dunque nella barra di ricerca di Google una keyword del tipo centri riparazione schermo iPhone Tua città 
  • (al posto di Tua città digita la tua città)
  • oppure scrivi centri cambio vetro iPhone Tua città
  •  (anche in questo caso al posto di Tua città digita la tua città)
  • dopodiché
  • premi il tasto Invio sulla tastiera
  • dai uno sguardo ai risultati della ricerca
  • e seleziona quello che pensi possa fare maggiormente al caso tuo.
  • Individua poi i recapiti del centro di assistenza di terze parti scelto
  • e recati sul posto o mettiti in contatto con lo stesso per scoprire tempi, prezzi e modalità.

Nel caso in cui dovessi decidere di sostituire vetro iPhone rivolgendoti a centri di terze parti i costi per la messa a segno dell’operazione potrebbero risultare differenti da quelli che ti ho indicato nelle precedenti righe riguardo l’esistenza ufficiale di Apple. Prima di autorizzare la sostituzione dello schermo del tuo iPhone ti suggerisco dunque di chiedere maggiori informazioni a riguardo.

Se invece ti interessa poter sostituire vetro iPhone da solo puoi provvedere ad aggiustarlo allo schermo del tuo iPhone con le tue stesse mani. In tal caso tieni però ben presente che potresti rischiare di compromettere ancora di più il funzionamento del dispositivo e che l’eventuale garanzia applicata allo stesso andrà a decadere all’istante.

Se ti interessa capire come fare per sostituire vetro iPhone da te ti suggerisco di affidarti alle indicazioni passo-passo presenti sul sito Internet iFixit. Qualora non ne avessi mai sentito parlare sappi che si tratta di un sito Web che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio di tutti i modelli di iPhone commercializzati in base ai componenti relativamente ai quali si intende agire. Il sito è inoltre ricco di immagini ed elenca per ciascuna operazione da compiere gli strumenti necessari per portare a termine il lavoro. La maggior parte delle informazioni disponibili sono in inglese (alcuni dettagli sono però presenti anche in italiano).

  • Per scoprire che cosa bisogna fare per sostituire vetro iPhone il primo passo che devi compiere è quindi quello cliccare qui per poterti subito collegare alla sezione del sito Internet di iFixit in cui sono presenti le guide per smontare tutti i modelli di melafonino e seleziona il modello di iPhone in tuo possesso. Dopodiché
  • clicca sulla voce Displayo Schermo presente sotto la dicitura Replacement Guide o Guide Sostituzione e verrà visualizzata una guida passo-passo e piena zeppa di foto su come smontare correttamente l’iPhone e sostituire lo schermo.

Una volta visualizzata la pagina Web della guida che indica come sostituire lo schermo del modello di iPhone in tuo possesso troverai l’elenco degli strumenti necessari a compiere l’operazione nella parte in alto a destra della pagina, sotto la voce Strumenti e Componenti rilevati.

  • Puoi reperire tutti gli strumenti e le parti di ricambio necessarie per sostituire vetro iPhone semplicemente facendo
  • clic sul pulsante Compra questi componenti e strumenti che trovi sempre sulla destra. Se non disponi della strumentazione necessaria ti invito a non improvvisare e a non usare attrezzi di fortuna. È infatti di fondamentale importanza reperire ed utilizzare tutto l’occorrente che viene indicato onde evitare l’insorgenza di problemi e per eseguire alle perfezione i passaggi riportati nella guida.

Dopo aver reperito tutta la strumentazione necessaria, per sostituire vetro iPhone segui per bene tutte le indicazioni riportate nella guida. Guarda attentamente le foto e segui alla lettera le istruzioni testuali.  Ti suggerisco inoltre di dare uno sguardo all’apposito video che illustra in dettaglio come procedere.

Come verificare garanzia Apple

scritto da IlMagoDellaMela

Come verificare garanzia Apple

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come verificare la garanzia Apple senza perdere tempo tra call center .

Consultando la garanzia Apple potrai scoprire quale tipo di garanzia è attiva sul tuo dispositivo, la data della sua scadenza, quali danni copre e altri dettagli relativi al supporto tecnico offerto dal colosso di Cupertino. 

Informazioni preliminari

Prima di spiegarti come verificare la garanzia Apple, devi sapere alcune informazioni preliminari che sono e ti saranno utili per avere un quadro chiaro dell’argomento. Così come accade per tutti i produttori di dispositivi elettronici, anche i prodotti Apple venduti nell’Unione Europea sono coperti da due anni di garanzia: il primo è a carico della stessa Apple, mentre il secondo è a carico del negozio presso il quale si è stato acquistato il prodotto. Se si acquista un dispositivo negli Apple Store o presso il sito ufficiale Apple, l’azienda di Cupertino copre ambedue gli anni di garanzia.

Quali danni copre la garanzia di Apple? la garanzia copre esclusivamente i cosiddetti difetti di conformità, non i danni accidentali. Fra questi ci sono tutti i difetti che rendono un dispositivo non idoneo all’uso al quale servono abitualmente prodotti dello stesso tipo o non conforme alla descrizione del venditore in termini di qualità o prestazioni. Se vuoi approfondire l’argomento, puoi consultare la Garanzia legale del Venditore che trovi sul sito Web di Apple.

Se il tuo device ha subìto un danno accidentale (per esempio si è rotto lo schermo dell’iPhone dopo che il telefono ti è caduto o hai danneggiato il Mac), indipendentemente dallo stato della garanzia potrai richiederne la riparazione o la sostituzione presso gli Apple Store in cambio di una somma di denaro, che varia in base all’entità del danno e in base al listino corrente dell’azienda di Cupertino.

Se vuoi avere un’idea delle cifre che si possono spendere, ti consiglio di leggere il seguente articolo su come sostituire vetro iPhone, oppure visitare il sito ufficiale di Apple contenente il listino completo per quanto riguarda iPhoneiPadMacApple Watch ed Apple TV.

Se uno dei tuoi dispositivi Apple è ancora coperto da garanzia e hai bisogno di una riparazione, puoi ordinarla direttamente online dalle pagine che ti ho linkato prima(in base al prodotto che hai bisogno di riparare), seguendo le indicazioni che visualizzerai a schermo nelle pagine in questione.

Se ti interessa puoi anche estendere la garanzia sui tuoi device acquistando il pacchetto AppleCare+ dal sito Internet di Apple. Si tratta di un pacchetto assicurativo che dà accesso al supporto telefonico, estende i diritti di riparazione sui problemi hardware e include fino a due interventi per danni accidentali (facendoli pagare da 29 a 99 euro l’uno).

Per maggiori informazioni su come estendere la garanzia Apple e sui piani AppleCare+,per maggiori informazioni consulta il seguente articolo su come estendere garanzia Apple che ho dedicato all’argomento e visita questa pagina presente sul sito ufficiale di Apple.

Verificare la garanzia Apple

  • Per conoscere lo stato della garanzia su qualsiasi prodotto Apple, non devi far altro che collegarti a questa pagina 
  • immettere il numero di serie del device di cui vuoi verificare la garanzia nell’apposito campo di testo. Dopodiché
  • digita nel box situato in basso il codice alfanumerico che vedi nell’immagine
  • e premi sul pulsante azzurro Continua.

Non sai qual è il numero di serie dei tuoi dispositivi? puoi scoprirlo seguendo le indicazioni che trovi di seguito.

  • iPhone/iPad/iPod Touch 
  • recati nelle Impostazioni di iOS
  • (premi sull’icona grigia raffigurante gli ingranaggi che trovi nella schermata Home)
  • seleziona le voci Generali > Info dal menu che si apre e individua il numero di serie IMEI. In alternativa
  • apri iTunes sul computer
  • clicca sull’icona del dispositivo presente nel menu in alto a sinistra (il device deve essere connesso al PC fisicamente o deve avere la funzione di sincronizzazione Wi-Fi attiva)
  • e cerca il numero di serie dalla schermata di riepilogo con tutte le caratteristiche del terminale.
  • Altri modelli di iPod 
  • recati nel menu Impostazioni > Info
  •  e premi il tasto centrale finché non visualizzi il numero di serie del dispositivo.
  • Mac 
  • clicca sull’icona della mela che si trova in alto a sinistra, nella barra dei menu
  • seleziona la voce Informazioni su questo Mac dal menu che si apre e individua il numero di serie nella finestra che compare a schermo.
  • Apple TV 
  • recati nelle Impostazioni del dispositivo
  • seleziona le voci Generali e Info dal menu che si apre
  • e individua il numero di serie.
  • Apple Watch 
  • apri l’applicazione Watch sul tuo iPhone
  • premi su Generali 
  • e poisu Info
  •  e individua il numero di serie. Se hai la possibilità di agire dallo smartwatch, invece
  • apri l’app Impostazioni
  • premi su Generali > Info
  • scorri verso il basso e cerca il numero di serie o IMEI.

Una volta eseguita la procedura per verificare la garanzia Apple, verrai reindirizzato su una pagina contenente tutte le informazioni di cui hai bisogno: la convalida della data di acquisto del prodotto (che viene fatta in automatico e consente all’azienda di fornire assistenza); lo stato del servizio di assistenza tecnica via telefono che è valida solo per 90 giorni dopo l’acquisto del device (dopodiché diventa a pagamento) e lo stato di copertura di riparazione e assistenza, ossia la garanzia sui guasti fornita direttamente da Apple.

Ora non devi fare altro che valutare quale opzione di assistenza eventualmente richiedere, tenendo conto delle informazioni preliminari puoi leggere il seguente articolo  come verificare garanzia Apple.

Cosa fare in caso di problemi

Seguendo le indicazioni che ti ho fornito prima, hai riscontrato problemi nel verificare la garanzia Apple? Vorresti parlare con un operatore del customer care di Apple per richiedere assistenza a tal proposito? eccoti elencati numerosi modi per contattare Apple.

  • Supporto telefonico — chiama il numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce guida per parlare con il primo operatore disponibile. La chiamata è gratuita. Il numero è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 19:45.
  • Supporto online — collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, seleziona l’icona del prodotto o del servizio per cui richiedi assistenza e segui la procedura visualizzata a schermo per indicare la tipologia di problema che vuoi risolvere.
  • App Supporto Apple — grazie a quest’applicazione è possibile chiedere e ottenere supporto da parte di un consulente Apple direttamente dal proprio iPhone o iPad.
  • Supporto via Twitter — chiedi aiuto all’account verificato @AppleSupport e inviagli un DM specificando i problemi che hai riscontrato (disponibile soltanto in inglese).
  • Apple Store — recati personalmente presso l’Apple Store più vicino a te e chiedi aiuto ai consulenti presenti in negozio.

Per maggiori informazioni su come contattare Apple puoi leggere il seguente articolo su come contattare Apple.

Come funziona AirDrop

scritto da IlMagoDellaMela

Come funziona AirDrop

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come funziona AirDrop.

Prima di scoprire come funziona AriDrop devi però capire di che cosa si tratta. Devi sapere che AirDrop è uno strumento disponibile su iOS e su macOS grazie al quale gli utenti con dispositivi Apple e rispondenti a specifici requisiti possono condividere foto, video, siti Web, posizioni e molto altro ancora tra device vicini in modo davvero molto semplice. AirDrop assume quindi un ruolo per certi versi simile alla pratica, tanto in voga sino a qualche anno fa, di attivare ed utilizzare il modulo Bluetooth su cellulari e computer per scambiare foto, immagini e musica senza cavi e complicazioni varie.

Requisiti per usare AirDrop

Per riuscire a capire come funziona AirDrop e per potertene servire devi innanzitutto accertarti del fatto che il dispositivo in tuo possesso sia compatibile con questo strumento. Per condividere contenuti con AirDrop devi disporre di un iPhone, iPad o iPod Touch con iOS 7 o versioni successive oppure di un Mac con OS X Yosemite o versioni successive oppure con macOS Sierra. Nello specifico:

  • MacBook Pro (fine 2008 o più recente), escluso il modello da 17 pollici di fine 2008
  • MacBook Air (fine 2010 o più recente)
  • MacBook (fine 2008 o più recente), escluso il MacBook bianco di fine 2008
  • iMac (inizio 2009 o più recente)
  • Mac mini (metà 2010 o più recente)
  • Mac Pro (inizio 2009 con scheda AirPort Extreme o metà 2010)
  • iPhone (5 o versioni più recenti)
  • iPad (4a generazione o versioni più recenti)
  • iPad mini
  • iPad Pro
  • iPod touch (5a generazione o versioni più recenti)

Da notare poi che per condividere file tra un Mac e un iPhone, iPad o iPod touch occorre disporre dei seguenti dispositivi e sistemi operativi:

  • Mac del 2012 o modelli successivi (escluso Mac Pro metà 2012) con OS X Yosemite o versioni successive
  • iPhone, iPad o iPod touch con iOS 7 o versioni successive
  • Se stai utilizzando un Mac accertati inoltre che sul tuo computer il menu Vai includa la voce AirDrop.
  • Per controllare che includa la voce AirDrop devi
  • premere sulla voce Vai annessa nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e verificare che nel menu visualizzato sia presente AirDrop.
  • Se invece stai usando un iPhone, un iPad o un iPod Touch
  • accedi al centro di controllo 
  • facendo uno swipe dal basso verso l’alto dello schermo oppure dall’angolo in alto a destra verso il basso su iPhone X e versioni successive e su iPad
  • tieni premuto sull’icona del Wi-Fi (quella con le tacchette) ed accertati che ci sia il pulsante AirDrop.

È poi necessario attivare il Wi-Fi e il Bluetooth. Tieni poi presente che se desideri condividere contenuti con i tuoi contatti è indispensabile che tu acceda anche al tuo account iCloud (se ben ricordi, te ne ho parlato nella mia guida su come funziona iCloud).

Attivare e configurare AirDrop

Presa coscienza del fato che sul tuo dispositivo è possibile sfruttare AirDrop, puoi procedere tranquillamente all’attivazione ed alla configurazione di questo strumento.

  • Se disponi di un Mac ed è tua intenzione attivare e configurare AirDrop
  • premi sulla voce Vai collocata nella parte in alto a sinistra della barra dei menu dopodiché
  • premi sulla voce AirDrop. Una volta fatto ciò, ti verrà mostrata una finestra del Finder.
  • Se il Bluetooth e il Wi-Fi risultano attivi potrai cominciare ad utilizzare subito AirDrop.
  • Se invece il Bluetooth o il Wi-Fi risultano disattivati ti verrà mostrato un pulsante per attivarli. In tal caso
  • cliccaci sopra.

Se hai la necessità di ricevere file da persone non incluse nell’app Contatti utilizza l’impostazione Consenti di trovarmi a nella parte inferiore della finestra AirDrop.

  • Se invece stai utilizzando un dispositivo iOS e vuoi attivare e configurare AirDrop
  • ti basta fare uno swipe dal basso verso l’alto dello schermo oppure dalla parte in alto a destra del display verso il basso su iPhone X e versioni successive e iPad
  • premere sull’icona del Wi-Fi (quella con le tacchette)
  • e premi sull’icona di AirDrop.
  • Dal menu che si apre scegli poi se ricevere elementi da chiunque (Tutti) oppure solo dalle persone incluse tra i tuoi contatti (Solo contatti)
  • In alternativa, puoi accedere alla home screen di iOS
  • premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio)
  • selezionare la voce Generali, poi AirDrop e fare la tua scelta da li.

La scelta dell’opzione di condividere elementi con chiunque o soltanto con i tuoi contatti varia in base a quelle che sono le esigenze del momento. Se hai la necessità di condividere contenuti con una persona che non è presente nell’app Contatti

premi sulla prima opzione mentre se la persona con cui intendi condividere contenuti è tra i tuoi contatti seleziona la seconda opzione.

Chiaramente tieni conto che l’opzione per condividere contenuti con chiunque sia nei paraggi e risponda ai requisiti di AriDrop non è proprio il massimo della sicurezza e della riservatezza. Scegliendo questa opzione, infatti, chiunque potrebbe avere accesso a ciò che desideri condividere. Ti consiglio di usare questa opzione solo se strettamente necessario.

Condividere con AirDrop

Adesso dovresti avere le idee molto più chiare su come funziona AirDrop. Sei quindi pronto per poter cominciare a condividere i tuoi contenuti sfruttando questa speciale funzionalità di casa Apple.

  • Se utilizzi un Mac, tutto quel che devi fare è trascinare l’elemento o gli elementi che desideri condividere sull’immagine del destinatario presente nella finestra del Finder etichettata come AirDrop, quella che ti ho spiegato come aprire nelle precedenti righe.
  • Successivamente premi su Invia.
  • In alternativa alla procedura appena indicata, puoi condividere contenuti usando AirDrop su Mac anche
  • toccando il tasto destro del mouse sul file che intendi inviare
  • facendo clic sulla voce Condividi annessa al menu visualizzato
  • e poi premi su AirDrop.
  • Se stai utilizzando un app che supporta AirDrop
  • puoi anche premere sull’icona Condividi 
  • (quella a forma di quadrato con sopra una freccia verso l’alto)
  • e scegliere poi AirDrop dal menu visualizzato.
  • Successivamente seleziona un destinatario dal foglio AirDrop
  • e poi fai clic su Fine.
  • Se utilizzi un dispositivo iOS, puoi inviare elementi con AirDrop accedendo a ciò che desideri inviare
  • e facendo tap sull’icona per la condivisione 
  • (quella a forma di quadrato con sopra una freccia verso l’alto)
  • o sulla voce Condividi.
  • Successivamente seleziona il nome dell’utente o del dispositivo Apple nelle vicinanze con cui vuoi interagire.

Una volta avviata la condivisione, l’altro utente riceverà un avviso con un’anteprima del contenuto che desideri condividere e può accettare o rifiutare. Se l’altro utente accetta e sta utilizzando un dispositivo iOS otterrà il contenuto nell’app da cui l’hai inviato. Ad esempio esempio, le foto appariranno nell’app Foto e i siti Internet si apriranno in Safari. Se l’altro utente accetta e sta utilizzando un Mac l’elemento verrà salvato nella cartella Download.

In caso di problemi

Se non riesci a visualizzare il destinatario nella finestra o nel foglio AirDrop, puoi provare a mettere in pratica le indicazioni che trovi qui di seguito, dovresti riuscire a risolvere la cosa.

  • Assicurati che su entrambi i device che intendi sfruttare per scambiare file mediante AirDrop la funzione in oggetto sia attiva e che la distanza tra i dispositivi non superi i 9 metri.
  • Se stai inviando un elemento a un iPhone o iPad tieni conto che la funzione di hotspot personale deve essere disattivata su quest’ultimo. Per fare ciò
  • ti basta accedere alla sezione Impostazioni di iOS,
  • premi su Dati cellulare e poi su Hotspot personale dopodiché devi portare su OFF la levetta collocata accanto alla relativa voce.
  • Se invii un elemento a un Mac del 2012 o meno recente
  • fai clic sulla voce Non trovi chi stai cercando? presente nella finestra o nel foglio di condivisione AirDrop del computer di invio dopodiché fai clic su Cerca un Mac meno recente.
  • Verifica se l’impostazione Impedisci tutte le connessioni in entrata è attiva su Mac. Qualora coì fosse, provvedi a disattivarla in quanto impedisce al computer la ricezione di elementi tramite AirDrop. Per verificare se la funzione è attiva su Mac
  • accedi a Preferenze di sistema
  • clicca su Sicurezza e Privacy, seleziona Firewall,
  • clicca sul lucchetto collocato in basso e digita la password relativa al tuo account utente
  • e poi fai clic sul bottone Opzioni Firewall….

Se necessiti di maggiori dettagli, ti suggerisco di consultare l’apposita sezione informativa annessa al sito Internet ufficiale di Apple. Per consultare la pagina Web relativa ad AirDrop su Mac fai clic qui mentre per consultare quella facente riferimento ai dispositivi iOS puoi cliccare qui.

Come attivare Bluetooth

scritto da IlMagoDellaMela

Come attivare Bluetooth

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come attivare Bluetooth sia su computer sia su device mobile.

Attivare Bluetooth su computer

Windows

Se hai un PC con su installato il sistema operativo Windows e ti interessa scoprire come fare per attivare Bluetooth la prima operazione che devi effettuare è quella di verificare che sul dispositivo in tuo possesso sia effettivamente integrato il supporto a tale tipologia di connettività. Se hai comperato il tuo computer da poco quasi sicuramente è così, se invece disponi di un PC un po’ più datato il supporto alla connettività Bluetooth potrebbe non essere integrato. Ad ogni modo verificare non costa nulla e in caso di esito negativo è possibile rimediare.

  • Se possiedi un PC con su installato Windows 7 
  • puoi verificare se il tuo computer supporta la connettività Bluetooth
  • premi sul pulsante Start
  • selezionando con il pulsante destro del mouse la voce Computer annessa al menu visualizzato
  • e premi poi sulla voce Proprietà dal menu che compare.
  • Se possiedi un PC con su installato Windows 8 o versioni successive
  •  puoi verificare se il tuo computer supporta la connettività Bluetooth
  • premi sull’icona raffigurante una cartella di colore giallo che risulta annessa alla barra delle applicazioni
  • selezionando con il tasto destro del mouse la voce Questo PC collocata nella barra laterale di sinistra
  • e scegliendo poi la voce Proprietà dal menu che compare.
  • Nella finestra che andrà ad aprirsi 
  • premi sulla voce Gestione dispositivi che si trova nella barra laterale di sinistra e controlla che nella finestra che si apre
  • tra i dispositivi presenti nel PC, ci sia anche la voce dispositivo Bluetooth o quella Radio Bluetooth. Se la voce è presente nell’elenco significa che il tuo computer supporta il Bluetooth senza problemi, altrimenti no.

Qualora il tuo computer non supporti la connettività Bluetooth puoi far fronte alla cosa acquistando, con pochi euro, un adattatore Bluetooth USB. Si tratta di dispositivi simili alle diffusissime chiavette USB che possono essere acquistati in qualsiasi negozio di elettronica o online, su siti Internet come Amazon o eBay, e che permettono di aggiungere il supporto Bluetooth ai PC che ne sono sprovvisti.

  • Se il tuo computer dispone del Bluetooth integrato per attivarlo devi individuare il pulsante della tastiera del tuo PC su cui è stampato sopra il simbolo del Bluetooth e premerlo.
  • Tieni presente che in alcuni casi il tasto per attivare Bluetooth sul PC è associato ad altre funzioni
  • e quindi per usarlo devi tenere premuto il tasto Fn
  • In altri casi, invece, al posto del pulsante puoi trovare una levetta con accanto scritto Bluetooth o Wireless 
  • che va spostata su ON.
  • Le posizioni dei tasti e delle levette possono variano da computer a computer.

Se invece il tuo computer non integra il supporto alla connettività in oggetto ed hai comperato un adattatore USB come ti ho indicato prima per attivare Bluetooth sul computer ti basta collegare l’adattatore ad una delle prese USB del computer.

  • Una volta collegato l’adattatore attendi qualche istante per l’installazione automatica dei driver
  • dopodiché verifica che nell’area di notifica ci sia l’icona del Bluetooth.
  • Per accertarti del fatto che tutto sia filato per il verso giusto puoi inoltre
  • digitare visualizza connessioni di rete 
  • nel campo di ricerca annesso al menu Start
  • premi sul primo risultato visualizzato 
  • e controllare che fra le connessioni disponibili ed attive sia presente anche quella etichetta con il nome Connessione di rete Bluetooth.
  • Dopo aver provveduto ad attivare Bluetooth ed a prescindere dal fatto che la connettività in oggetto sia supportata nativamente dal tuo PC oppure no per  avviare il trasferimento di un file dal computer allo smartphone o al tablet oppure viceversa
  • premi sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni
  • digita bluetooth 
  • e premi su Trasferimento file bluetooth che compare fra i risultati della ricerca. 
  • Scegli poi se inviare un file all’altro dispositivo con cui desideri entrare in comunicazione 
  • oppure se ricevere un file da quest’ultimo
  • dopodiché segui le indicazioni visualizzate a schermo per completare l’operazione.

OS X

Per attivare Bluetooth su  un Mac su OS X, per cominciare sappi che a prescindere dal fatto che quello in tuo possesso sia un iMac oppure un MacBook la connettività Bluetooth è sicuramente integrata. Se invece così non fosse (molto probabilmente stai utilizzano un Mac molto datato) puoi rimediare procurandoti prima un adattatore Bluetooth (come quelli che ti ho indicato prima quando ti ho spiegare come attivare Bluetooth su PC Windows), collegandolo al tuo computer ed attenendoti ai seguenti step.

  • Come prima cosa la prima operazione che devi effettuare per poter attivare Bluetooth su Mac è quella di
  • premere sull’icona di Preferenze di sistema annessa al Dock.
  • In alternativa puoi accedere a Preferenze di sistema
  • toccando sulla lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della barra dei menu
  • digitando preferenze di sistema nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo e facendo poi doppio clic sul primo risultato visualizzato.
  • Seleziona ora la voce Bluetooth dalla finestra che è andata ad aprirsi dopodiché premi sul bottone Attiva Bluetooth che si trova sul lato sinistro della finestra che ora ti viene mostrata.
  • Adesso che hai provveduto ad attivare Bluetooth sul tuo Mac per passare file tra il computer e lo smartphone oppure il tablet o viceversa
  • seleziona il dispositivo con cui è tua intenzione effettuare lo scambio
  • premi sul pulsante Abbina 
  • e conferma la connessione fra i due terminali
  • premi sulla voce Accoppia all’avviso che compare sul display dell’altro device.
  • Successivamente
  • premi sull’icona del cellulare nel menu della finestra Bluetooth di Preferenze di sistema del Mac
  • e seleziona la voce Invia file a dispositivo dal menu che compare per inviare un file dal computer allo smartphone oppure la voce Sfoglia file sul dispositivo per visualizzare ed importare tutti i file presenti sul device.
  • Se lo desideri una volta terminato lo scambio dei file
  • premi sul pulsante Disattiva Bluetooth annesso alla finestra di Preferenze di sistema inerente il Bluetooth per disattivare l’utilizzo della connettività in oggetto.
  • Se invece cerchi un sistema per attivare Bluetooth più rapidamente e per potertene servire in maniera più rapida
  • apponi un segno di spunta accanto alla voce Mostra Bluetooth nella barra dei menu in modo tale da poter accedere al Bluetooth direttamente dalla barra dei menu del Mac semplicemente
  • cliccando sull’apposita icona che è stata aggiunta accanto all’orologio.

Attivare Bluetooth su smartphone e tablet

Android

Se hai uno smartphone o un tablet Android e desideri attivare Bluetooth per scambiare file con altri dispositivi o per collegare accessori aggiuntivi i passaggi che devi effettuare sono abbastanza semplici. Tieni però conto del fatto che non essendo a conoscenza del modello esatto di smartphone o tablet Android in tuo possesso e della versione del sistema operativo mobile da te utilizzata alcune delle voci che andrò ad indicarti di seguito potrebbero risultare leggermente differenti.

  • Per cominciare
  • accedi alla home screen del tuo dispositivo
  • premi su Impostazioni 
  • e poi premi sulla voce Bluetooth annessa alla schermata che ti viene mostrata.
  • A questo punto porta su ON la levetta posta accanto alla voce Disattiva.
  • Attendi quindi qualche istante affinché la levetta diventi di colore verde e compia la voce Attiva.
  • Individua ora il dispositivo con cui intendi scambiare file o che intendi associare al tuo smartphone o tablet Android dalla sezione Dispositivi disponibili dopodiché
  • premi sopra
  • digita poi il codice che viene riportato sullo schermo dell’altro dispositivo o che risulta annesso al libretto illustrativo dello stesso
  • e premi sul pulsante Associa.
  • Nel caso in cui dopo aver provveduto ad attivare Bluetooth non riesci a visualizzare l’altro dispositivo con cui è tua intenzione interagire
  • premi sulla voce Ricerca collocata nella parte in alto a destra della schermata del tuo smartphone o tablet Android.

Puoi tenere traccia dello stato dell’attività della connettività Bluetooth dando uno sguardo all’apposita icona apparsa nella parte in alto a destra del display del tuo smartphone o tablet Android. Se l’icona è di colore bianco il Bluetooth è attivo e un dispositivo è connesso al tuo smartphone o tablet Android mentre se l’icona è di colore grigio il Bluetooth è attivo ma non vi sono dispositivi connessi.

  • Per poter rimuovere l’associazione del tuo smartphone o tablet Android con il dispositivo o l’accessorio precedentemente selezionato
  • accedi alla sezione Bluetooth di Impostazioni
  • premi sull’icona a forma di rotella presente accanto al nome del dispositivo di riferimento
  • e poi premi su Dissocia.
  • Quando la connettività Bluetooth non ti è più utile puoi inoltre disattivarla accedendo nuovamente alla sezione Bluetooth di Impostazioni 
  • e portando su OFF la levetta collocata accanto alla voce Bluetooth.
  • In alternativa puoi disattivare rapidamente la funzione Bluetooth sul tuo dispositivo Android
  • scorrendo con il dito dall’alto verso il basso
  • premi poi sulla voce Bluetooth annessa al menu che ti viene mostrato ed aspettando qualche istante affinché diventi di colore grigio.

iOS

Se hai un iPhone, un iPad oppure un iPod Touch ed è tua intenzione attivare Bluetooth perché intendi abbinare un qualche nuovo accessorio al tuo dispositivo, ad esempio degli auricolari oppure uno smartwatch, i passaggi che devi effettuare sono davvero molto semplici.

  • Per cominciare
  • accedi alla home screen del tuo iDevice dopodiché
  • premi su Impostazioni
  • Premi sulla voce Bluetooth dopodiché
  • sposta su ON la levata collocata accanto alla voce Bluetooth annessa alla nuova schermata che ora visualizzi.
  • Adesso attendi qualche istante affinché risulti disponibile la lista di tutti gli altri dispositivi nei paraggi su cui risulta attivo il Bluetooth
  • premi sul nome di quello di tuo interesse
  • e poi premi su Abbina.
  • Immetti ora il codice di accesso a quattro cifre
  • che si trova sul manuale delle istruzioni dell’accessorio che intendi abbinare al tuo iPhone, iPad o iPod Touch dopodiché
  • premi su Connetti.
  • Puoi tenere traccia dello stato dell’attività della connettività Bluetooth dando uno sguardo all’apposita icona apparsa nella parte in alto a destra del display di iPhone. 
  • Se l’icona è di colore bianco il Bluetooth è attivo e un dispositivo è connesso al tuo iDevice
  • mentre se l’icona è di colore grigio il Bluetooth è attivo ma non vi sono dispositivi connessi.
  • Qualora in futuro desiderassi rimuovere l’associazione del tuo iPhone, iPad o iPod Touch con l’accessorio precedentemente
  • selezionato accedi alla sezione Bluetooth di Impostazioni
  • premi sulla voce i collocata accanto al nome del dispositivo di riferimento
  • e premi sulla voce Annulla abbinamento.
  • Quando la connettività Bluetooth non ti è più utile puoi disattivarla
  • accedendo nuovamente alla sezione Bluetooth di Impostazioni
  •  e portando su OFF la levetta collocata accanto alla voce Bluetooth.

Se oltre ad attivare Bluetooth per associare eventuali accessori al tuo iPhone, iPad o i desideri poter sfruttare la connettività in oggetto per scambiare file con altri utenti in possesso di un dispositivo iOS o di un Mac puoi utilizzare AirDrop. Per saperne di più ti invito a consultare la mia guida su come funziona AirDrop.

Come installare CarPlay

scritto da IlMagoDellaMela

Come installare CarPlay

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come installare CarPlay.

Devi sapere che CarPlay è il software sviluppato da Apple e pensato per utilizzare le principali funzioni del telefono anche quando si è alla guida, in totale sicurezza e nel rispetto del codice della strada. Con Apple CarPlay hai un copilota che ti permette di effettuare chiamate telefoniche, inviare SMS, scegliere la musica da ascoltare e ottenere indicazioni stradali, senza mai togliere le mani dal volante.

leggi con attenzione i prossimi paragrafi e troverai tutte le indicazioni necessarie alla configurazione di CarPlay sulla tua auto.

Modelli auto e iPhone compatibili

Carplay è il sistema di Apple pensato per l’utilizzo di iPhone mentre si è al volante in totale sicurezza. Per utilizzarlo, deve essere installato di serie sulla propria vettura: attualmente sono oltre 200 i modelli di auto compatibili con CarPlay, ma Apple assicura che tutte le principali case automobilistiche stanno integrando il sistema nei loro modelli.

Nel momento in cui scrivo, le case automobilistiche che dispongono di veicoli con Carplay sono: Abarth, Acura, Aston Martin, Bentley, BMW, Buick, Cadillac, Chery, Chevrolet, Chrysler, Citroen, Cowin Auto, Dodge, DS Automobiles, Ferrari, Fiat, Ford, Genesis, GMC, Haima, Honda, Hyundai, Jeep, Kia, Lamborghini, Lifan, Mazda, Mercedes, MG, Nissan, Opel, Peugeot, Porsche, RAM, Renault, Roewe, Seat, Skoda, Subaru, Suzuki, Vauxhall, Wolkswagen e Volvo. Per la lista dei modelli e l’elenco completo, che è in costante aggiornamento, puoi consultare il sito di Apple.

Se la tua auto è tra quelle che non supportano CarPlay, devi sapere che puoi prendere in considerazione l’installazione di un sistema audio compatibile con il software di Apple. Infatti, puoi avere CarPlay sulla tua auto anche installando un impianto stereo compatibile, come quelli di AlpineClarionKenwoodPioneer e Sony.

Per poter utilizzare CarPlay, non solo devi possedere un modello di auto o un impianto stereo tra quelli citati, ma devi avere anche un iPhone compatibile. Il tuo iPhone che supportano CarPlay è meno ristretta rispetto a quella relativa ai modelli di auto e quasi tutti gli iPhone sono compatibili con il software di Apple.

Per poter configurare il tuo iPhone con un’auto che supporta CarPlay, bisogna infatti avere uno dei seguenti modelli (con iOS aggiornato alla versione 7.1 o successive).

  • iPhone 5, 5s e 5c;
  • iPhone SE;
  • iPhone 6 e 6 Plus;
  • iPhone 6s e 6s Plus;
  • iPhone 7 e 7 Plus;
  • iPhone 8 e 8 Plus;
  • iPhone X.

Come installare e configurare CarPlay

Per utilizzare CarPlay nella propria auto, non è richiesta alcuna installazione. Il software, infatti, è già presente nell’auto e la configurazione con il proprio iPhone avviene tramite cavo USB o connessione wireless (Bluetooth e Wi-Fi), senza dover installare nessuna applicazione aggiuntiva.

  • Per configurare CarPlay, il primo passaggio richiesto è l’attivazione di Siri. Prendi quindi il tuo iPhone
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • ora premi sulla voce Siri e accertati che l’assistente vocale di Apple sia attivato, altrimenti
  • sposta la levetta accanto all’opzione Siri da OFF a ON 
  • e premi sulla voce Abilita Siri.
  • Adesso, recati nella tua auto compatibile con CarPlay
  • e collega il tuo iPhone alla presa USB della vettura tramite il cavo Lightning originale (o certificato) Apple. 
  • Se il tuo veicolo supporta CarPlay tramite connessione wireless
  • assicurati che siano attive le connessioni Bluetooth e Wi-Fi dell’auto
  • prendi quindi il tuo iPhone
  • e premi sull’icona della rotella di ingranaggio
  •  per accedere alle Impostazioni di iOS
  • ora premi sulla voce Generali
  • premi sull’opzione CarPlay 
  • e premi sul bottone Attiva Bluetooth.
  • Per completare il collegamento
  • tieni premuto il tasto del controllo vocale presente sul volante dell’auto, mentre sul tuo iPhone seleziona il veicolo sotto la voce Auto disponibili 
  • e segui la procedura guidata di configurazione.
  • Collegando il tuo iPhone alla vettura tramite cavo, l’avvio di CarPlay è automatico nella maggior parte dei modelli di auto.
  • Se così non fosse
  • avvia il sistema manualmente
  • premi sulla sua icona presente nel menu del sistema di bordo. Per esempio, se hai un’auto Peugeot
  • premi sul tasto Menu
  • premi sulla voce Servizi connessi 
  • e premi sull’opzione Apple CarPlay.

Come usare CarPlay

Per utilizzare CarPlay è necessario disporre di una connessione Internet attiva. Il sistema, è basato principalmente sull’utilizzo di Siri e sui comandi vocali che il guidatore ordina a CarPlay.

Collegato il tuo iPhone alla vettura, il display dell’auto proporrà la schermata Home nella quale vengono visualizzate le 7 app standard: TelefonoMusicaMappeMessaggiIn riproduzioneAudiolibri e Podcast. A queste, si aggiungono le app installate sull’iPhone che sono compatibili con CarPlay, come SpotifyAmazon MusicAudibleVOXNPR OneClammrDowncastOvercastAudibleStitcherAudiobooks.com e At Bat, oltre alle applicazioni delle case automobilistiche.

A differenza di quanto accade con Android Auto con CarPlay il telefono collegato all’auto risulta funzionante anche durante l’utilizzo del sistema alla guida e le azioni svolte tramite il display dell’iPhone vengono riprodotte anche sul display dell’auto.

  • Questo significa che se hai la necessità di utilizzare un’app non compatibile con CarPlay mentre sei in auto, puoi farlo senza uscire da CarPlay (ma se sei alla guida, si tratta di una pratica scorretta e rischiosa).
  • Altra funzione utile è la possibilità di cambiare l’ordine delle app visualizzate sul display dell’auto.
  • Per farlo
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio presente nella home screen tuo iPhone per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sulla voce Generali,
  • premi sull’opzione CarPlay 
  • ora premi sull’auto associata. Adesso
  • sposta le icone delle app disponibili e posizionale nell’ordine che preferisci, mentre puoi pigiare sul pulsante 
  •  per rimuovere un’app dall’elenco e non visualizzarla
  • Premi invece sulla voce Inizializza per ripristinare tutte le app precedentemente rimosse e ristabilire il posizionamento di default.
  • Per utilizzare CarPlay, puoi interagire direttamente tramite il display touch dell’auto
  • usare il controller con manopola rotante e, sopratutto, tramite comandi vocali
  • premendo a lungo sul pulsante apposito collocato sul volante della macchina e che attiva Siri. In alternativa, proprio come accade con iPhone, puoi richiamare Siri semplicemente
  • con il comando vocale Ehi Siri che avvierà la classica schermata scura con la scritta Come posso aiutarti?.

Adesso, è sufficiente dare un comando vocale a Siri che ti risponderà con i risultati o eseguendo l’operazione richiesta. Ora ti faccio vedere qualche esempio pratico.

Vuoi ottenere indicazioni stradali usando l’app Mappe? Pronuncia Ehi Siri seguito dal comando vocale Dammi le indicazioni per [luogo], o anche Portami a casa e Trova un benzinaio. Se vuoi avviare la riproduzione musicale, ti sarà sufficiente richiamare Siri e pronunciare un comando vocale tra Riproduci [canzone]Riproduci [artista]Riproduci [genere]Fammi ascoltare la mia playlist [nome playlist], o anche Salta questa canzone e Riproduci altri brani simili.

  • Con i comandi vocali puoi perfino gestire le chiamate e i messaggi senza prendere il telefono in mano.
  • Pronuncia i comandi Ehi Siri e Chiama [nome] 
  • Chiama [numero],
  • o anche Richiama l’ultimo numero 
  • Quali messaggi ci sono in segreteria?, mentre per inviare e leggere gli SMS puoi pronunciare i comandi
  •  Scrivi un messaggio a [nome] 
  • Leggi i miei SMS.

Infine, devi sapere che con Siri è possibile accedere ad altre applicazioni che non sono visualizzate nel display dell’auto come CalendarioPromemoriaOrologio. Ad esempio, puoi impostare la sveglia, sapere quale sarà la tua prossima riunione o annotare un appunto con il comando vocale Ehi Siri seguito da Qual è la mia prossima riunione? o Imposta la sveglia per [giorno] alle [orario].

Come funziona Android Auto

scritto da IlMagoDellaMela

Come funziona Android Auto

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come funziona Android Auto.

Devi sapere che Android Auto è un’applicazione che permette di duplicare lo schermo del proprio smartphone sul display di bordo dell’auto, ma con un’interfaccia minimale studiata appositamente per l’utilizzo del telefono alla guida. Permette di accedere alle principali funzionalità del dispositivo mobile e alle applicazioni supportate, evitando distrazioni alla guida grazie ai comandi presenti sul volante dell’auto e alle comode funzioni vocali che consentono di ordinare al sistema di inviare messaggi, effettuare chiamate, ottenere indicazioni stradali o riprodurre musica.

Come funziona Android Auto

Con questo tutorial riuscirai a capire se la tua auto supporta Android Auto,e come installare l’app e come usarla al meglio.

Dispositivi e modelli auto compatibili

Android Auto è compatibile con oltre 400 modelli di auto, tra cui quelli targati AbarthAlfa RomeoAudiBorgwardCadillacChevroletChryslerCitroënDodgeFiatFordMaseratiKiaOpelPeugeotRenaultSmartSkodaSubaruSuzukiVolkswagen Volvo. Inoltre, supporta numerosi modelli di impianti stereo, come quelli di AlpineCVTEJBLJVCKenwoodPanasonicPioneer e Sony. Puoi visualizzare tutti i modelli di auto e di stereo compatibili con Android Auto consultando la lista ufficiale sul sito Android.com, che è in continuo aggiornamento.

Altra cosa importante che devi sapere è che Android Auto può essere fornito di serie o come optional. Questo significa che potresti essere in possesso di un modello di auto compatibile con Android Auto ma di non poterne usufruire poiché non aggiunto in fase di acquisto. Per avere informazioni dettagliate, puoi rivolgerti al tuo rivenditore.

Se invece non hai un modello di auto compatibile, non preoccuparti! Con un aggiornamento rilasciato a fine 2016, è stata introdotta la possibilità di usare Android Auto in macchina tramite il tuo smartphone. Tutto quello che ti occorre (anche in caso di modello di auto compatibile) è un dispositivo con Android 5.0 o successivi (anche se per avere prestazioni ottimali è consigliato almeno Android 6.0), un buon cavetto USB e una connessione Internet attiva.

Come installare e attivare Android Auto

  • Per usare Android Auto è necessario scaricare e installare l’applicazione gratuita, disponibile per gli smartphone e i tablet Android che presentano i requisiti minimi elencati nei paragrafi precedenti.
  • Per scaricare Android Auto, prendi il tuo dispositivo
  • e avvia il Play Store 
  • premendo sulla sua icona (il simbolo ▶︎ colorato).
  • Adesso, digita Android Auto nel motore ricerca presente in alto e fai tap sulla voce Cerca
  • dopodiché individua Android Auto (dovrebbe essere il primo risultato)
  • e premi sui bottoni Installa
  •  e Accetto per avviare il download e l’installazione dell’app. Se non riesci a trovare l’applicazione su Play Store, significa che il tuo dispositivo non è compatibile.
  • Se intendi usare Android Auto tramite lo schermo del telefono
  • avvia l’applicazione appena installata
  • e premi sul pulsante Continua più volte per accettare il contratto di utilizzo e per consentire ad Android Auto di accedere ai dati relativi alla tua posizione, all’utilizzo di altre applicazioni e di eseguire e gestire le telefonate, dopodiché se richiesto effettua gli aggiornamenti e i download suggeriti, come per esempio le mappe di Google Maps.
  • Adesso, applica il telefono sulla plancia dell’auto utilizzando una ventosa o un supporto analogo, attiva il collegamento Bluetooth per permettere al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro e il gioco è fatto.

Se non sai come collegare il tuo smartphone all’auto o se sul tuo veicolo non è presente il Bluetooth, puoi leggere la mia guida su come collegare il telefono alla macchina.

Se il modello della tua macchina è uno degli oltre 400 con Android Auto installato di serie, puoi utilizzare il servizio tramite il display della vettura. Tutto quello che devi fare è accendere l’auto e collegare lo smartphone alla presa USB del veicolo tramite il cavo USB originale (non è possibile il collegamento wireless), permettendo al dispositivo mobile e all’auto di comunicare tra loro tramite un meccanismo definito mirroring.

Se l’app di Android Auto è già installata sul tuo dispositivo, il servizio si avvierà in automatico, altrimenti ti verrà chiesto di eseguire il download e di installare l’applicazione.

Mentre Android Auto è in uso, lo schermo del tuo smartphone proporrà una schermata completamente nera con la scritta Android Auto, risultando quindi inutilizzabile: una soluzione, probabilmente scomoda ma intelligente, per impedire ogni tipo di distrazione mentre sei al volante.

Come usare Android Auto

Sia che tu intenda usare Android Auto tramite il display della tua auto o lo schermo del tuo telefono, il suo funzionamento non cambia. Avvia l’applicazione e, nella sua schermata principale (definita Home), puoi visualizzare le attività recenti come le ultime destinazioni di navigazione, le chiamate effettuate o ricevute, ma anche informazioni utili come il meteo, le informazioni sul traffico e tutte le notifiche ricevute.

Nella schermata Home puoi usufruire anche del menu presente in basso (su smartphone è collocato a destra) che permette di accedere a quattro funzioni: Navigazione (il segnale stradale) che permette di impostare il luogo da raggiungere e ricevere indicazioni stradali; Chiamate (la cornetta) per visualizzare le chiamate ricevute ed effettuate e fare nuove chiamate; Musica (l’icona delle cuffie) per ascoltare musica tramite una delle applicazioni che supportano Android Auto, come ad esempio TuneIn, Spotify, Deezer ecc. e Home (l’icona tonda) che permette di tornare alla schermata principale di Android Auto e di chiudere l’applicazione, se in uso sullo smartphone.

Se stai usando Android Auto tramite il display della tua auto, puoi visualizzare una quinta funzione identificata dall’icona di un orologio, che permette di uscire da Android Auto e tornare al sistema di bordo della macchina.

Devi sapere che per interagire con Android Auto, puoi agire tramite touch-screen (ma se sei alla guida, si tratta di una pratica scorretta); se la tua auto supporta Android Auto di serie, puoi interagire tramite i comandi installati sul veicolo (es. il pulsante per rispondere ed effettuare chiamate) e puoi interagire con Android Auto tramite comandi vocali.

  • Puoi attivare la funzione vocale di Android Auto
  • facendo tap sull’icona del microfono presente nella Home del sistema,
  • premi sul pulsante apposito collocato sul volante della macchina (se presente) e dando il comando vocale Ok Google che avvierà una schermata bianca con quattro linee colorate al centro. Il comando vocale deve essere seguito dall’operazione che vuoi far compiere al sistema. Facciamo subito qualche esempio pratico.

Per ottenere indicazioni stradali da Android Auto, devi pronunciare Ok Google, seguito dal comando Indicazioni stradali per [destinazione], ma anche Navigazione verso [destinazione] o Guida fino a [destinazione]. Se precedentemente hai impostato su Google Maps il tuo indirizzo di casa o quello del tuo ufficio, puoi chiedere ad Android Auto di portarti a casa o al lavoro tramite i comandi vocali Portami a casa e Navigazione verso lavoro.

Con i comandi vocali puoi anche gestire la riproduzione musicale. Pronuncia Ok Google e Riproduci musica per avviare la riproduzione dell’ultimo brano ascoltato o, nel caso di TuneIn, dell’ultima emittente radiofonica riprodotta. Se intendi ascoltare il tuo brano preferito, un determinato genere musicale o una playlist, puoi utilizzare i comandi Riproduci [nome canzone]Riproduci [nome artista]Riproduci [genere musicale] e Riproduci [nome playlist].

  • Per effettuare una chiamata senza prendere in mano il telefono, puoi usare il comando vocale Chiama seguito dal nome associato al contatto o dal numero di telefono.
  • Pronuncia quindi Ok Google per attivare i comandi vocali
  • e ordina Chiama [nome contatto] o Chiama [numero telefono]. Se a un contatto della tua rubrica è associato più di un numero telefonico (per esempio casa e lavoro), prima di effettuare la telefonata Android Auto ti chiederà quale chiamare.
  • Infine, vediamo come chiedere ad Android Auto di scrivere un SMS. Per prima
  • cosa pronuncia Ok Google,
  • seguito dal comando Invia un messaggio a [nome]
  • dopodiché segui le indicazioni di Android Auto
  • e detta il testo del messaggio che desideri inviare.

Puoi ordinare di inviare il messaggio anche tramite una delle numerose applicazioni di messaggistica supportate dal sistema, tra cui WhatsApp, Skype, Messenger e Telegram: il comando vocale dovrà essere del tipo Invia un messaggio a [nome contatto] su [nome app].

  • Se invece hai ricevuto un nuovo messaggio, nella schermata Home apparirà la relativa notifica
  • premi sopra per avviare la lettura del messaggio. Puoi rispondere con la procedura indicata, ma puoi anche impostare una risposta automatica che consente di inviare un messaggio di risposta e far sapere al destinatario che sei alla guida. Per farlo
  • premi sul pulsante ≡ e pigia sulla voce Impostazioni,
  • dopodiché premi sull’opzione Risposta automatica 
  • e digita una frase da inviare automaticamente mentre sei alla guida.

Nella sezione Impostazioni puoi inoltre gestire altri parametri: Limita Wi-Fi per disattivare il Wi-Fi con Android Auto in esecuzione; Auto connesse per gestire le vetture collegate ad Android Auto; 

Avvio automatico per stabilire i dispositivi Bluetooth per cui attivare l’avvio automatico di Android Auto; 

Utilizza Bluetooth per scegliere se attivare il Bluetooth con Android Auto in uso e Schermo attivo per scegliere se avere lo schermo sempre attivo.

Come rimuovere MacKeeper manualmente dal Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come rimuovere manualmente MacKeeper dal Mac per poter disinstallare questa applicazione che promette di risolvere problemi sul tuo Mac.

Rimuovere manualmente MacKeeper

Per maggiori informazioni su come rimuovere MacKeeper puoi leggere anche l’articolo dettagliato su tutti i modi per poter disinstallare MacKeeper dal Mac.

>>> Come rimuovere MacKeeper dal Mac

>>> Come disinstallare MacKeeper

Rimuovere manualmente MacKeeper

Se l’utilizzo di Malwarebytes non ha rilevato la presenza del fastidioso programma o se comunque hai l’impressione che pur avendo seguito per filo e per segno la procedura per rimuovere MacKeeper che ti ho appena indicato sul tuo Mac ci siano ancora dei residui di quest’ultimo ti invito a mettere in pratica un procedimento alternativo, quella manuale.

  • Per rimuovere MacKeeper manualmente tanto per cominciare premi in un qualsiasi punto della scrivania del Mac
  • clicca poi sulla voce Vai annessa nella parte in alto a sinistra della barra dei menu 
  • poi fai clic sulla voce Applicazioni presente nel menu che ti viene mostrato.
  • Nella nuova finestra che a questo punto andrà ad aprirsi individua l’icona di MacKeeper
  • cliccaci sopra con ila sto sinistro del mouse e
  • continua a tenere premuto
  • trascinala sull’icona di Cestino annessa al Dock
  •  clicca con il tasto destro del mouse su Cestino 
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu che ti viene mostrato.

  • A questo punto premi nuovamente in un qualsiasi punto della scrivania di OS X
  • fai clic sulla voce Vai annessa alla barra dei menu
  • premi e tieni premuto il tasto alt sulla tastiera
  • clicca sulla voce Libreria presente nel menu che ti viene mostrato.
  • Individua ora la cartella Logs ed effettua un doppio clic sinistro del mouse per aprila
  • seleziona i file chiamati MacKeeper.log e MacKeeper.log.signed 
  • spostali sull’icona di Cestino presente sul Dock.
  •  clicca sull’icona di Cestino 
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu che ti viene mostrato.
  • premi sulla voce Vai presente sulla barra dei menu 
  • seleziona la voce Documenti
  • Nella finestra del Finder che a questo punto ti viene mostrata 
  • individua la cartella MacKeeper Backups
  • cliccaci sopra con ila sto sinistro del mouse e
  • continua a tenere premuto
  • trascinala sull’icona di Cestino presente sul Dock
  • clicca ancora una volta con il tasto destro del mouse sull’icona di Cestino
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu visualizzato.
  • sposta nel Cestino i file chiamati 

MacKeeper.affid.pkg.plist

MacKeeper.affid.pkg.bom

MacKeeper.pkg.plist 

MacKeeper.pkg.bom


Per trovare questi file:

  • fai clic sull’icona del Finder presente sul Dock con il tasto destro del mouse, scegli la voce Vai alla cartella…
  • copia ed incolla (uno alla volta) i percorsi riportati di seguito 
  • poi premi sul pulsante Vai.
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.affid.pkg.plist
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.affid.pkg.bom
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.pkg.plist
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.pkg.bom

Procedi ora andando ad eliminare il file delle preferenze di MacKeeper.
Per effettuare questa opzione accedi al Launchpad

  • clicca sulla cartella Altro 
  • poi fai clic sull’icona dell’applicazione Terminale.
  • avvia il Terminale accedendo a Spotlight premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della barra dei menu
  • digitando terminale nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo 
  • e facendo clic sul primo risultato
  • quello presente sotto la voce Il migliore
    copia ed incolla il comando 
  • sudo rm /Library/Preferences/.3FAD0F65-FC6E-4889-B975-B96CBF807B78
  • premi il pulsante Invio sulla tastiera 
  • quando richiesto digita la password facente riferimento al tuo account utente su OS 

Verifica poi che non siano rimasti residui di MacKeeper sul tuo Mac nei percorsi indicati di seguito. 

  • Puoi raggiungere il percorso /private/tmp/ 
  • tramite il comando Vai alla cartella… del finder
  • puoi raggiungere la cartella Macintosh HD selezionando la voce Computer 
  • premendo sulla voce Vai annessa alla barra dei menu mentre per accedere alla cartella Libreria 
  • premi sulla voce Vai annessa alla barra dei menu 
  • avendo però cura di preme 
  • continuare a tenere premuto il tasto alt sulla tastiera.
  • /private/tmp/com.mackeeper.MacKeeper.Installer.config
  • Macintosh HD > Library > Application Support > MacKeeper
  • Macintosh HD > Library > LaunchDaemons > com.zeobit.MacKeeper.AntiVirus.plist
  • Macintosh HD > Library > LaunchDaemons > com.zeobit.MacKeeper.plugin.AntiTheft.daemon.plist
  • Libreria > Application Support > MacKeeper Helper
  • Libreria > Caches > com.zeobit.MacKeeper
  • Libreria > Caches > com.zeobit.MacKeeper.Helper
  • Libreria > Caches > com.mackeeper.MacKeeper
  • Libreria > Caches > com.mackeeper.MacKeeper.Helper
  • Libreria > LaunchAgents > com.zeobit.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > LaunchAgents > com.zeobit.MacKeeper.plugin.Backup.agent.plist
  • Libreria > LaunchAgents > com.mackeeper.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > Preferences > com.zeobit.MacKeeper.plist
  • Libreria > Preferences > com.zeobit.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > Preferences > com.mackeeper.MacKeeper.plist
  • Libreria > Preferences > com.mackeeper.MacKeeper.Helper.plist

Per portare definitivamente a termine la procedura mediante cui rimuovere MacKeeper 

  • riavvia il Mac 
  • premendo sull’icona a forma di mela morsicata che si trova nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e 
  • poi scegli la voce Riavvia….
  • attendi che OS X venga riavviato e che sia nuovamente pronto all’uso.

Modi migliori per rimuovere MacKeeper dal Mac

Per maggiori informazioni su come rimuovere MacKeeper puoi leggere anche l’articolo dettagliato su tutti i modi per poter disinstallare MacKeeper dal Mac.

>>> Come disinstallare MacKeeper

>>> Come rimuovere MacKeeper dal Mac

Come rimuovere pennetta USB dal Mac

scritto da IlMagoDellaMela

come espellere usb da mac

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come espellere USB da Mac in modo da espellere in sicurezza una chiavetta / pennetta USB dal Mac, senza rovinarla.

Infatti, se rimuovi una pennetta USB dal tuo computer Mac o Windows senza prima disattivarla, potresti incorrere nel rischio di danneggiarla e quindi di perdere i dati in essa salvati.

Per evitare di rovinare la pennetta USB, sia il sistema operativo Apple (MAC OS) sia il sistema operativo Windows hanno una funzione chiamata rimozione sicura dell’USB.

Come espellere una pennetta USB dal Mac senza danneggiarla

Per evitare che i dati custoditi sulle chiavette USB e sugli hard disk esterni si danneggino dopo una esplulsione non corretta della chiavetta, prima di scollegare fisicamente questo tipo di dispositivi dal computer bisogna espellerli a livello software dal sistema.
Questo vale per Windows ma anche per Mac.

Se non conosci ancora benne il computer Apple e non sai come espellere USB da Mac, non ti preoccupare.
È un’operazione facile, ancora più semplice che su Windows, e che può essere portata a termine in diversi modi, in uno, al massimo due clic.
La procedura, è vero, è leggermente diversa rispetto a quanto occorre fare su PC ma posso assicurarti che è veramente facile.

Per saperne di più sull’argomento Come espellere USB da Mac puoi leggere l’articolo che spiega nel dettaglio Come rimuovere USB da Mac qui sotto:
Come espellere USB da Mac

Espellere una pennetta USB correttamente

Così come accade nel mondo Windows, anche su Mac espellere correttamente chiavette USB ed hard disk collegati al computer costituisce un’operazione fondamentale.
Al contrario di quel che in molti possano pensare, sfilare semplicemente il dispositivo di riferimento dalla presa USB del Mac non è il modo giusto per disconnettere il drive.

Per scollegare a regola d’arte un dispositivo USB collegato al computer bisogna infatti mettere in pratica uno dei sistemi ad hoc elencati di seguito.
In caso contrario, il contenuto del drive potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente risultando, di conseguenza, illeggibile.

Questo accade perché non viene dato il tempo al sistema di ultimare la copia dei dati sul dispositivo ritrovandosi,con una serie di file corrotti che risultano completamente inservibili. Per cui, non si tratta semplicemente di un abitudine seguita dai più scrupolosi bensì della prassi!

Ad ogni modo, ogni volta che un drive USB viene scollegato in maniera scorretta dal Mac, nella parte in alto a destra della scrivania compare l’apposito avviso Espulsione disco non corretta indicante, appunto, quanto verificatosi.

Metodi standard per espellere USB da Mac

Come ti dicevo ad inizio guida, di sistemi per poter espellere i drive USB collegati al Mac ce ne sono diversi.
Qui di seguito trovi indicati tutti quelli, per così dire, classici, ovvero che sono previsti direttamente da macOS, che consentono di espellere regolarmente i dispositivi USB e soprattutto che non mettono l’utente in condizione di ricorrere all’uso di strumenti di terze parti.
Per sapere di più continua pure a leggere.

Espellere una pennetta USB dal Finder

Il primo sistema per espellere USB da Mac di cui voglio parlarti prevede l’utilizzo del Finder

  • Per cui, provvedi in primo luogo ad accedere al Finder, appunto
  • fai clic sulla sua icona (quella con la faccina bicolore che sorride) presente sulla barra Dock.
  • Una volta visualizzata la finestra del Finder sulla scrivania
  • individua la sezione Dispositivi nella barra laterale sinistra
  • premi sul simbolo eject collocato accanto al nome del dispositivo da rimuovere.
  • Adesso non ti resta altro da fare se non scollegare il dive USB dal Mac.

In alternativa, puoi espellere i tuoi dispositivi USB collegati al Mac selezionando la voce iMac di [tuo nome] che trovi sempre nella sezione Dispositivi della barra sinistra della finestra del Finder

  • facendo clic destro sull’icona del drive da espellere
  • selezionando poi la voce Espelli [Nome del dispositivo] dal menu che compare.
  • Puoi altresì espellere i drive USB collegati al Mac tramite un’apposita scorciatoia da tastiera.

  • Ti basta selezionare il dispositivo su cui intendi agire dalla barra laterale del Finder ed utilizzare la seguente shortcut:
    cmd + e

Se poi non riesci a vedere la sezione Dispositivi nella barra laterale di sinistra del Finder, è perché ne hai disattivato la visualizzazione.
Per risolvere

premi sulla dicitura Finder nella barra dei menu

  • seleziona Preferenze….
  • Dalla finestra che compare su schermo
  • seleziona la scheda Barra laterale
  • metti un segno di spunta in corrispondenza della dicitura Dischi esterni che trovi sotto la voce Dispositivi.

Dalla scrivania

IMMAGINE QUI 3

Un altro metodo che hai dalla tua per espellere i dispositivi USB collegati al Mac consiste nell’andare ad agire dalla scrivania, richiamando l’apposita voce annessa al menu contestuale. 

  • individua l’icona del drive che vuoi espellere presente sul desktop
  • facci clic destro sopra e
  • scegli, dal menu che appare, la voce Espelli NOME DELLA TUA PENNETTA.

Una volta fatto ciò, potrai espellere regolarmente il dispositivo USB di riferimento collegato al tuo Mac semplicemente estraendo quest’ultimo dal relativo alloggiamento.

Ti faccio notare che anche in tal caso puoi scollegare il dispositivo USB connesso al tuo Mac tramite scorciatoia da tastiera, come visto insieme nel passo precedente.


Ti basta selezionare la relativa icona sulla scrivania ed usare la seguente shortcut:
cmd + e

Se poi non riesci a vedere l’icona del drive sulla scrivania, molto probabilmente è perché ne hai disattivato la visualizzazione.
Per risolvere

  • clicca sulla voce Finder annessa alla barra dei menu
  • scegli Preferenze….
  • Nella finestra apparsa sulla scrivania
  • verifica che risulti selezionata la scheda Generali (in caso contrario provvedi tu)
  • spunta la casella accanto alla voce Dischi esterni in corrispondenza della sezione Mostra questi elementi sulla scrivania:.

Dalla barra Dock

In alternativa al sistema di cui sopra, puoi espellere i drive USB da Mac trascinando la relativa icona sulla barra Dock

Per essere più precisi, quello che devi fare altro non è che fare clic sinistro sull’icona del drive che vuoi disconnettere dal Mac presente sulla scrivania e, continuando a tenere cliccato

trascinare quest’ultima sull’icona eject apparsa sulla barra Dock al posto dell’icona del Cestino.

Successivamente potrai scollegare il dispositivo USB di riferimento attualmente connesso al Mac senza alcun tipo di problema.
Insomma, come puoi notare tu stesso è stato semplicissimo.

Anche in tal caso, se non riesci a vedere l’icona dell’USB sulla scrivania evidentemente è perché ne hai disabilitato la visualizzazione nelle impostazioni del Finder.
Per rimediare, puoi seguire le istruzioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nel passo precedente.

Da Utility Disco

Puoi altresì espellere USB da Mac ricorrendo ad Utility Disco, l’applicazione inclusa “di serie” in macOS grazie alla quale è possibile gestire in maniera completa i supporti esterni collegati al Mac. 

Per servirtene per il tuo scopo, provvedi in primo luogo ad avviare l’app facendo clic sulla sua icona (quella con l’hard disk e lo stetofonendoscopio) annessa alla cartella Altro del Launchpad.

Una volta visualizzata la finestra di Utility Disco sulla scrivania

individua il nome del dispositivo USB che vuoi espellere dalla barra laterale sulla sinistra, in corrispondenza della sezione Esterni

e fai clic sul simbolo eject che ci trovi accanto.


Anche per quel che concerne Utility Disco, ci si può avvalere della già menzionata scorciata da tastiera per espellere i drive USB da Mac.

Per riuscirci, ti basta selezionare il nome del drive dalla barra laterale sinistra di Utility disco ed usare la seguente shortcut:
cmd + e.

Dal Terminale

IMMAGINE QUI 6

Puoi espellere USB da Mac anche agendo da riga di comando, servendoti del Terminale.
In apparenza la cosa può sembrare un tantino più complessa rispetto alle altre metodiche sopra descritte ma in realtà non è così. 

Per procedere in tal modo

provvedi in primo luogo ad aprire il Terminale facendo clic sulla relativa icona (la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

Una volta visualizzata la finestra del Terminale sulla scrivania, provvedi a richiamare l’elenco delle unità connesse, in modo tale da riuscire a capire con esattezza su quale dispositivo andare ad agire.
Per riuscirci, immetti il seguente comando e poi schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del Mac: diskutil list.

  • Dopo aver individuato il nome dell’unità da espellere
  • inserisci il seguente comando nel Terminale:
  • diskutil unmount /dev/diskxsx.
  • Nel digitare il comando sostituisci a diskxsx il valore che trovi in corrispondenza dell’unità di riferimento nella colonna IDENTIFIER, sempre annessa alla finestra del terminale.
  • poi schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.

Dopo aver fatto ciò, l’unità USB verrà scollegata dal Mac

e potrai dunque estrarla dalla relativa porta.


A conferma della cosa, visualizzerai anche il messaggio Volume [nome dispositivo USB] on diskxsx unmounted nella finestra del Terminale.
In sostituzione di diskxsx troverai riportato l’identificativo esatto del dispositivo espulso.

Espulsione bloccata e forzata

IMMAGINE QUI 7

Se i file presenti sul drive USB da espellere sono attualmente in uso, macOS ti impedirà di completare l’operazione indicandoti quali sono le applicazioni che occupano i file in questione.

In tal modo, potrai correre ai ripari chiudendo le app che tengono in ostaggio i dati e ripetendo la procedura di espulsione, che a quel punto dovrebbe andare a buon fine.

In altri casi, i drive risultano bloccati e si possono scollegare dal Mac solo in maniera forzata.
Per fare ciò, prova ed espellerli normalmente come abbiamo appena visto insieme nelle righe precedenti e poi clicca sul pulsante relativo all’espulsione forzata che comparirà dopo qualche secondo (il tempo che macOS si renda conto del fatto che il dispositivo è bloccato).

Soluzioni “di terze parti”per espellere USB da Mac

IMMAGINE QUI 8

Un altro modo, forse ancora più comodo, per espellere i drive USB da Mac consiste nell’utilizzare unDock Lite.
Si tratta di una piccola applicazione gratuita

(ma eventualmente disponibile anche in variante a pagamento, con funzionalità aggiuntive) che si posiziona nell’area di notifica di macOS e permette di espellere tutti i drive USB collegati al computer al volo, senza dover compiere nessuno dei passaggi di cui sopra.

Non è fondamentale, ma rende decisamente più semplice la vita a tutti coloro che hanno spesso a che fare con chiavette USB e hard disk esterni da collegare e scollegare dal proprio Mac.

Se ti interessa

  • collegati alla pagina dedicata presente sul Mac App Store Online
  • clicca prima sul pulsante Vedi in Mac App Store
  • e su Ottieni 
  • e Installa l’app, in modo tale da installare l’applicazione sul tuo computer.
  • Se lo hai impostato nelle Preferenze di sistema, ti verrà poi chiesto di digitare la password del tuo ID Apple per avviare il download.
  • Ad installazione completata,
  • avvia unDock Lite facendo
  • clic sulla relativa icona (quella con il simbolo eject) che è stata aggiunta al Launchpad
  • rispondi Yes o No,a seconda se desideri che l’applicazione si avvii automaticamente ad ogni accesso al sistema.
  • Per servirtene
  • clicca poi sulla sua icona nell’area di notifica di macOS
  • e seleziona, dal menu che compre, la voce unDock Now! per effettuare l’espulsone del primo drive USB collegato al computer.

La stessa operazione può essere compiuta anche tramite scorciatoia da tastiera, senza dover passare per l’area di notifica di macOS.
Basta utilizzare la seguente combinazione: Control + Option + Command + Space.

Per saperne di più sull’argomento Come espellere USB da Mac puoi leggere l’articolo che spiega nel dettaglio Come rimuovere USB da Mac qui sotto:
Come espellere USB da Mac

come trasferire foto da pc a iphone

come trasferire foto da pc a iphone

Hai tante belle foto archiviate sul PC che vorresti caricare sul tuo iPhone per averle sempre con te ma non sai come fare?
Non disperare. Anche se non è la prima opzione che salta all’occhio aprendo iTunes, ti assicuro che questa funzionalità è compresa nel software multimediale di Apple ed è tremendamente semplice da usare.

Per saperne di più leggi la guida che sto per proporti:
in men che non si dica scoprirai come trasferire foto da PC a iPhone in modo da avere sul tuo smartphone tutte le immagini che vuoi, da quelle scattate con il tuo vecchio cellulare a quelle che hai scaricato da Internet.
Scommetto che resterai stupito da quanto è semplice!

Esiste perfino un sistema per caricare le foto sul “iPhone” tramite Internet senza dover collegare fisicamente il dispositivo al computer, ma di questo mi occuperò nella seconda parte di questo tutorial (insieme ad alcuni servizi che permettono di inviare le foto al telefono in modalità wireless senza sincronizzarle).
Adesso concentriamoci sulle funzioni più “tradizionali” e vediamo come gestire la condivisione delle foto tra Windows, Mac e iPhone.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Sincronizzazione delle foto con iTunes
    • iTunes su macOS 10.15 Catalina e successivi
  • Sincronizzazione delle foto online (Libreria foto di iCloud)
  • EaseUS MobiMover (Windows/macOS)
  • Trasferire foto da PC a iPhone in modalità wireless
    • AirDrop (solo Mac)
    • Send Anywhere (Windows/macOS)

Sincronizzazione delle foto con iTunes

IMMAGINE QUI 1

Cominciamo dalla procedura standard per trasferire foto da PC a iPhone, quella che prevede l’utilizzo di iTunes, per la sincronizzazione delle foto su entrambi i dispositivi.

Il primo passo che devi compiere è collegare il telefono al computer usando il cavo Dock/Lightning in dotazione. Aspetta quindi che iTunes si avvii da solo (altrimenti avvialo tu), seleziona l’icona dell’iPhone che compare in alto a sinistra e recati nella sezione Foto del programma selezionando l’apposita voce dalla barra laterale di sinistra.

A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza foto, seleziona la voce Scegli cartella dal menu a tendina Copia foto da e seleziona la cartella che contiene le foto che vuoi caricare sul tuo “iPhone”.
Per concludere, clicca sul pulsante Applica e attendi che il trasferimento delle immagini sul telefono venga portato a termine.

Se la cartella da te selezionata include delle sotto-cartelle, puoi scegliere di sincronizzare con l’iPhone solo quelle che desideri.
Basta mettere il segno di spunta accanto alla voce Cartelle selezionate in iTunes e selezionare le sotto-cartelle da includere nel processo di sincronizzazione dei dati.

Se utilizzi un Mac, come fonte delle immagini viene impostata automaticamente la libreria di Foto.
Se non vuoi sincronizzare tutte le immagini contenute nel software (che potrebbero essere davvero tante!) ma solo determinati eventi o album, apponi il segno di spunta accanto alla voce Album selezionati e seleziona gli album dalla libreria di Foto che vuoi copiare sul telefono.

Una volta finito di trasferire foto da PC a iPhone, tutte le volte che collegherai il tuo “iPhone” al computer ed eseguirai una sincronizzazione con iTunes le foto aggiunte o rimosse dalle cartelle selezionate verranno copiate o rimosse anche dal telefono.
Tu non dovrai fare nulla.

Per disattivare questo automatismo, dovrai tornare nella sezione Foto di iTunes e togliere il segno di spunta dalla voce Sincronizza foto oppure dalle cartelle con le immagini che non vuoi più sincronizzare automaticamente con il telefono.

Se non vuoi collegare fisicamente il telefono al PC, ti ricordo che puoi abilitare la sincronizzazione con iTunes in modalità wireless (a patto che entrambi i dispositivi siano connessi alla stessa rete Wi-Fi) selezionando l’icona dell’iPhone dal menu del programma, recandoti nella sezione Riepilogo e apponendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi.

iTunes su macOS 10.15 Catalina e successivi

IMMAGINE QUI 2

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, devi sapere che iTunes non è più incluso nel sistema operativo:
al suo posto, devi usare il Finder, che in queste release ha la capacità di interfacciarsi con i dispositivi iOS/iPadOS.
Per procedere in tal senso, collega l’iPhone al Mac, seleziona la sua icona dalla barra laterale del Finder e poi procedi come visto in precedenza per iTunes:
i passaggi da compiere sono praticamente gli stessi.

Sincronizzazione delle foto online (Libreria foto di iCloud)

IMMAGINE QUI 3

Se non vuoi passare per iTunes e non ti va di collegare fisicamente l’iPhone al computer puoi passare per la Libreria foto di iCloud, una funzione introdotta da Apple in iOS 8.1 che carica automaticamente su iCloud (quindi online) foto e video realizzati con l’iPhone.

Libreria foto di iCloud è un servizio gratuito ma, a differenza di streaming foto (la funzione predefinita dell’iPhone che conserva le foto su iCloud in via temporanea per sincronizzarle tra più device), erode lo spazio di archiviazione su iCloud Drive.
Ciò significa che, per utilizzarla, bisogna necessariamente sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud:
0,99 euro/mese per  50GB, 2,99 euro/mese per 200GB e 9,99 euro/mese per 2TB.

Ti stai chiedendo cosa c’entra la possibilità di archiviare le foto su iCloud con il caricamento delle immagini dal computer all’iPhone?
Te lo spiego subito.

Attivando la Libreria foto di iCloud, avrai un archivio fotografico liberamente accessibile da computer, iPhone, iPad e altri dispositivi e potrai caricare nuovi contenuti al suo interno usando il client di iCloud per Windows o la app Foto di macOS (quindi il computer).
In poche parole potrai aggiungere nuove foto da computer, iPhone o iPad e tutte le modifiche verranno sincronizzate automaticamente su tutti i device.

Per attivare la libreria foto di iCloud sul tuo iPhone, recati nel menu Impostazioni > [Tuo Nome] > iCloud > Foto di iOS (oppure Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3) e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Libreria foto di iCloud.
Prima però ricordati di attivare un piano a pagamento di iCloud Drive andando in Impostazioni, premendo sul tuo nome, poi su iCloud, selezionando il grafico relativo allo spazio disponibile sul tuo account e scegliendo la voce Modifica piano di archiviazione dalla schermata che si apre.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per cambiare piano di abbonamento a iCloud devi andare nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio > Modifica piano di archiviazione.  Maggiori info sull’intera procedura sono disponibili nella mia guida su come archiviare foto su iCloud.

Una volta attivata la Libreria foto di iCloud, puoi copiare le tue foto nel tuo archivio fotografico (e quindi anche sul tuo iPhone) in maniera semplicissima.

  • Se utilizzi Windows, installa il client di iCloud sul tuo PC ed effettua l’accesso usando il tuo ID Apple.
    a operazione completata, clicca sul pulsante Opzioni collocato accanto all’icona Foto e assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alle voci Libreria foto di iCloud e Carica nuove foto e nuovi video dal mio PC.
    Recati quindi nella cartella Immagini\iCloud Photos\Uploads del tuo computer e copia al suo interno le foto che vuoi trasferire su iCloud. Entro qualche secondo vedrai comparire le immagini sul tuo spazio online e quindi anche sul tuo iPhone.
  • Se utilizzi un Mac, apri l’applicazione Foto di macOS e trascina nella tua libreria personale le foto che vuoi caricare su iCloud.
    Naturalmente la sincronizzazione con l’iPhone funzionerà solo se il Mac e il “iPhone” sono associati allo stesso ID Apple.
    In caso di problemi, apri Preferenze di sistema e assicurati che nel menu iCloud ci sia il segno di spunta accanto alla voce Foto.
  • Esiste anche una terza via per caricare foto nella libreria di iCloud. Collegandoti al sito Internet iCloud.com, eseguendo l’accesso con il tuo ID Apple e accendendo alla sezione Foto, puoi caricare nuove immagini nel tuo album personale cliccando sul pulsante Carica che si trova in alto a destra.
    Il servizio funziona da qualsiasi browser e sistema operativo.
    Comodo, vero?

Non ti fidi di iCloud?
Non ti trovi bene con la Libreria foto di Apple?
Nessun problema, puoi anche copiare le foto da Windows, Mac o Linux a iPhone usando Google Foto:
un servizio di cloud storage gratuito offerto da Google che permette di caricare foto e video sul cloud senza limiti di spazio (a patto che le immagini non superino i 16MP di risoluzione e i video non siano oltre il formato Full HD). Per sfruttare Google Foto, basta attivare la sincronizzazione del rullino in iOS (tramite la app ufficiale di Google Foto) e configurare il client del servizio su Windows o macOS.

EaseUS MobiMover (Windows/macOS)

IMMAGINE QUI 4

Se cerchi una soluzione più completa e flessibile per trasferire le foto dal PC all’iPhone (e viceversa), ti consiglio vivamente di dare un’occhiata a EaseUS MobiMover:
si tratta di un software disponibile sia per Windows che per macOS in grado di trasferire dati tra due dispositivi iOS e tra iPhone/iPad e PC in maniera molto semplice.
Funziona con tutti i modelli di iPhone (a partire da iPhone 8/8 Plus) e di iPad più recenti equipaggiati con iOS 12 o successivi.
Supporta il trasferimento di foto, video, audio, libri, contatti, note, preferiti di Safari e altro ancora.

È disponibile in due versioni:
una Free senza limitazioni sui file che si possono trasferire e una Pro (a partire da 27,95 euro/mese) con supporto tecnico e aggiornamenti a vita.
Per scaricare il software sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica gratis relativo a Windows o macOS, in base al sistema operativo installato sul tuo computer.

A download completato, se utilizzi Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre, clicca prima sul pulsante e poi su OK.
Accetta, quindi, le condizioni d’uso del software, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, e concludi il setup, cliccando in sequenza sui pulsanti Avanti (per tre volte consecutive) e Fine.
Se non vuoi fornire statistiche d’uso anonime, deseleziona la casella Partecipa al Programma di miglioramento dell’esperienza del cliente.

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Se utilizzi un Mac, per installare EaseUS MobiMover, devi invece aprire il pacchetto .dmg ottenuto e trascinare l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS:
tutto qui.
Al primo avvio del software, dovrai rispondere Apri all’avviso che comparirà sullo schermo.

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Ora, a prescindere dal sistema operativo che utilizzi, avvia EaseUS MobiMover, collega l’iPhone al computer usando il cavo Lightning in dotazione (se hai attivato il collegamento in Wi-Fi in iTunes, potrebbe non essercene bisogno) e clicca sul pulsante PC a Dispositivo.

Nella finestra successiva, premi sui pulsanti Aggiungi File e Aggiungi Cartelle, per selezionare singole immagini o cartelle di foto da copiare su iPhone, e premi sul pulsante Importa, per avviare la copia dei dati sul telefono.

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Al termine della procedura, troverai le foto nell’applicazione Foto di iPhone (più precisamente nell’album By MobiMover).
Contento?
Ti segnalo, inoltre, che attivando la levetta Trasferimento automatico, potrai attivare la copia automatica delle immagini sull’iPhone al collegamento dello stesso a EaseUS MobiMover.

Trasferire foto da PC a iPhone in modalità wireless

Vuoi trasferire foto da PC a iPhone senza sincronizzarle tra i due dispositivi e senza utilizzare cavi?
Tranquillo, si può fare anche questo.

AirDrop (solo Mac)

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Se utilizzi un Mac abbastanza recente, puoi contare su AirDrop, una tecnologia wireless basata sul Bluetooth e sul Wi-Fi che permette di scambiare dati tra due dispositivi Apple.
Funziona con la maggior parte dei Mac prodotti dopo il 2008 e con tutti gli iPhone a partire da iPhone 5.

Per copiare delle foto dal computer all’iPhone usando AirDrop, apri il Finder sul Mac (l’icona con il volto sorridente che si trova nella barra Dock) e seleziona la voce AirDrop dalla barra laterale di sinistra.
A questo punto, accendi l’iPhone e attendi che nella finestra del Finder sul Mac compaia la tua foto (o comunque la foto del proprietario dell’iPhone).
Trascina, dunque, le foto da trasferire sul “iPhone” sulla foto del destinatario e il gioco è fatto.

Se incontri qualche problema, assicurati che il Bluetooth sia attivo su entrambi i dispositivi e leggi la mia guida su come funziona AirDrop, lì trovi spiegato tutto con dovizia di particolari.

Send Anywhere (Windows/macOS)

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Send Anywhere è un’ottima applicazione gratuita che permette di inviare e ricevere file in modalità wireless tra una vasta gamma di dispositivi.
Supporta non solo gli iPhone e i PC Windows, ma anche i Mac, i computer linux e i device Android.
Questo significa che puoi usarla per trasferire foto, video e altri tipi di file in modalità wireless su tantissimi dispositivi differenti in pochissimi click (basta digitare un codice di conferma sul dispositivo di destinazione dei file e il gioco è fatto).

Per scaricare Send Anywhere sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download che si trova sotto la voce Windows.
A scaricamento completato, apri il pacchetto d’installazione di Send Anywhere (SendAnywhereSetup.exe) e clicca in sequenza sui pulsanti  e Next.
Metti quindi il segno di spunta accanto al pulsante I accept the agreement e clicca prima su Next, per quattro volte consecutive e poi su InstallNext e Finish, per concludere il setup.
Se utilizzi un Mac, puoi scaricare Send Anywhere direttamente dal Mac App Store.

Adesso sei libero di inviare foto dal computer all’iPhone. Apri quindi Send Anywhere sul tuo PC, clicca sul pulsante Send che si trova in alto a sinistra e trascina le immagini che desideri inviare all’iPhone nella finestra del programma.
Successivamente, fai click sul pulsante Send e appuntati il codice che viene visualizzato sul computer.

Ad operazione completata, avvia la app di Send Anywhere su iPhone, premi sul pulsante Ricevi, digita il codice che è comparso sullo schermo del PC e premi l’icona della freccia, per avviare il trasferimento delle foto sul telefono.

Articolo realizzato in collaborazione con EaseUS.

come trasferire foto da iphone a pc

come trasferire foto da iphone a pc

La fotocamera è sempre stato uno dei punti di forza di iPhone.
Con il telefonino di casa Apple è possibile realizzare scatti di ottima qualità e applicare loro una vasta gamma di filtri in grado di renderli delle piccole opere d’arte. Spesso è davvero un peccato confinare delle foto così belle al piccolo schermo di uno smartphone, ed è per questo che oggi voglio proporti una guida su come trasferire foto da iPhone a PC: così potrai stampare le tue immagini su carta, usarle come wallpaper e archiviarle insieme alle altre foto memorizzate sul computer senza correre il rischio di perderle.

Vedremo inoltre come sfruttare al meglio iCloud, il servizio di cloud storage di Apple che permette di archiviare le foto online e sincronizzarle automaticamente su una vasta gamma di device:
computer Windows, Mac, iPhone, iPad, Apple TV e altro ancora.
Non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire le indicazioni che sto per darti, ti assicuro che è tutto molto semplice.

Il tutorial è stato realizzato usando un iPhone XS Max equipaggiato con iOS 13.x e un PC animato da Windows 10, ma le istruzioni che trovi di seguito valgono per tutti i modelli di iPhone, tutte le versioni più recenti di iOS e Windows.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Processo di importazione standard
  • Applicazione Foto di Windows 10
  • Importazione delle foto tramite iCloud
  • Scaricare le foto dal browser
  • Come trasferire foto da iPhone a Mac

Operazioni preliminari

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Se vuoi imparare come trasferire foto da iPhone a PC, devi fare in modo che Windows riconosca il tuo “iPhone” correttamente.
In altre parole hai bisogno di iTunes, il celebre software multimediale di Apple che include al suo interno anche i driver per mettere in comunicazione i computer Windows e l’iPhone.

Se hai Windows 10, puoi installare iTunes direttamente dal Microsoft Store, cliccando su questo link, quindi sulla voce per aprire il Microsoft Store sul tuo PC e cliccando, infine, sul pulsante Installa.
Se necessario, effettua l’accesso con il tuo account Microsoft.

Se, invece, utilizzi una versione più datata del sistema operativo Microsoft, puoi scaricare iTunes dal sito Internet di Apple, sotto forma di classico pacchetto d’installazione.
A scaricamento ultimato, avvia dunque il file .exe ottenuto e fai clic prima su Avanti e poi su Installa, per due volte consecutive e Fine, per concludere il setup.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta la mia guida su come scaricare iTunes.

Ad installazione completata, indipendentemente dalla versione di Windows e iTunes in tuo possesso, collega l’iPhone al PC usando il cavo Lightning in dotazione, avvia iTunes (se non si avvia da solo), accetta le sue condizioni d’uso e, se è la prima volta che connetti il “iPhone” al computer, clicca sul pulsante Continua di iTunes, quindi su quello Autorizza di iOS e immetti il codice di sblocco dello smartphone, in modo da autorizzarne la comunicazione con il PC.

Fatto ciò, ti consiglio di avviare una prima sincronizzazione di iPhone e iTunes, come spiegato nel mio tutorial sul tema:
senza questa mossa, potrebbe esserci qualche problema nell’accedere alle foto e ai video custoditi sul “iPhone”.

Processo di importazione standard

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Per avviare l’importazione delle foto su Windows, collega il “iPhone” al PC, attendi che compaia il menu dell’autoplay e seleziona la voce Importa immagini e video da quest’ultimo. Qualora non comparisse la schermata dell’autoplay, apri l’Esplora File di Windows e seleziona la voce Questo PC dalla barra laterale di sinistra, dopodiché fai clic destro sull’icona dell’iPhone e scegli la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

Nella finestra che si apre, apponi il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare, premi sul pulsante Avanti e organizza i gruppi di foto da importare sul PC usando le caselle di selezione collocate sulla sinistra (per scegliere quali gruppi di immagini trasferire sul computer) e la barra di regolazione collocata in basso a destra (per determinare l’intervallo di tempo che deve passare da un gruppo di foto all’altro).
Clicca infine sul pulsante Importa e il gioco è fatto.

Se non ti interessa organizzare i gruppi di foto prima di importarli sul PC, metti il segno di spunta accanto alla voce Importa tutti gli elementi nuovi ora (nella schermata iniziale del processo di importazione delle foto), digita i tag da assegnare alle foto presenti su iPhone nell’apposito campo di testo (operazione facoltativa) e clicca sul pulsante Importa, per avviare il trasferimento delle foto da iPhone a computer.

Ad operazione completata troverai le foto scattate con la fotocamera di iPhone nella cartella Immagini di Windows.
Sarà creata automaticamente una cartella avente come nome la data del giorno in cui hai effettuato l’importazione delle immagini (es.
2020-01-01, per il 1° gennaio 2020) ma puoi anche cambiare la cartella di destinazione e altre impostazioni delle foto da trasferire, cliccando sulla voce Impostazioni di importazione collocata in basso a sinistra nella finestra dove si possono assegnare i tag alle immagini.

In alternativa, anche se meno comoda e organizzata come soluzione, puoi copiare manualmente sul PC tutte le cartelle in cui iPhone salva foto e video:
per compiere quest’operazione, avvia l’Esplora File di Windows (la cartella gialla sulla barra collocata in fondo allo schermo), seleziona Questo PC dalla barra laterale della finestra che si apre, fai doppio clic prima sull’icona Apple iPhone e poi su quella Internal Storage.

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In conclusione, non ti resta che copiare sul computer la cartella DCIM, che contiene al suo interno tutte le sotto-cartelle in cui iPhone organizza foto e video.

Applicazione Foto di Windows 10

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Se utilizzi Windows 10, oltre che tramite il processo di importazione standard delle foto, puoi trasferire le foto da iPhone al PC anche tramite l’applicazione Foto che trovi nel menu Start (e che viene richiamata automaticamente se si sceglie la voce Importa immagini e video dal menu dell’autoplay).
Come si usa?
Te lo spiego subito.

Dopo aver collegato l’iPhone al computer, non devi far altro che avviare l’applicazione Foto, premere sul pulsante Importa che si trova in alto a destra, scegliere l’opzione Da un dispositivo USB dal menu che si apre e attendere qualche secondo affinché vengano trovate le immagini (e i video) da importare sul PC.

A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alle miniature delle immagini e dei video che vuoi trasferire sul PC, clicca sul pulsante Continua e scegli la cartella in cui salvare gli elementi selezionati (posizione di importazione).
Dopodiché fai clic sul bottone Importa e attendi che il trasferimento dei dati venga portato a termine.

Importazione delle foto tramite iCloud

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Se non ti va di collegare l’iPhone al computer solo per trasferire qualche foto, puoi trasferire foto da iPhone a PC anche attraverso iCloud, il servizio di cloud storage di Apple che permette di salvare dati, applicazioni e preferenze online in modo da averli sincronizzati automaticamente su tutti i device.
Il servizio è gratis fino a 5GB di spazio, poi ci sono dei piani a pagamento di cui parleremo a breve.

Per attivare il caricamento automatico delle foto che scatti con l’iPhone nel tuo spazio personale di iCloud, devi aver attivato la funzione Libreria foto di iCloud (che salva in maniera permanente foto e video online, erodendo lo spazio di archiviazione su iCloud Drive) oppure quella streaming foto (che salva sul cloud solo le foto degli ultimi 30 giorni).
Puoi attivare entrambi i servizi andando nel menu Impostazioni > Foto del tuo iPhone:
maggiori info qui.

Una volta attivato il salvataggio delle foto su iCloud, devi installare il client ufficiale di iCloud sul tuo PC:
se utilizzi Windows 10, puoi prelevare il software direttamente dal Microsoft Store, visitando l’apposita pagina e cliccando sul pulsante Installa.

Se, invece, utilizzi una versione più datata di Windows, devi scaricare il pacchetto d’installazione tradizionale del software dal sito Internet di Apple.
A download completato, avvia il file .exe ottenuto e completa il processo d’installazione del software, apponendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini dell’accordo di licenza e cliccando sui pulsanti InstallaFine.
Potrebbe esserti chiesto di riavviare il PC per applicare correttamente tutte le modifiche.

A setup completato, se non si avvia automaticamente, apri il pannello di controllo di iCloud per Windows (selezionando l’icona iCloud dal menu Start), effettua l’accesso con il tuo ID Apple e le foto caricate nel tuo spazio di iCloud verranno scaricate automaticamente nella cartella Immagini/iCloud Photos di Windows tramite Internet.

Per cambiare la cartella in cui devono essere salvate le foto di iCloud e attivare/disattivare servizi come la Libreria foto di iCloud, clicca sul pulsante Opzioni che si trova accanto all’icona Foto.
Cos’è la Libreria foto di iCloud?
Te lo spiego subito.

Come già accennato in precedenza, lo streaming foto di iCloud può archiviare fino a 1.000 immagini alla volta per un periodo totale di 30 giorni ma, a partire da iOS 8.1, Apple ha introdotto un nuovo servizio denominato Libreria foto di iCloud che permette di utilizzare iCloud come un vero e proprio hard disk online salvando tutte le foto e i video realizzati con l’iPhone in maniera permanente sulla “nuvola”.

È un servizio gratuito ma a differenza di Streaming foto va a intaccare lo spazio di archiviazione di iCloud Drive, va da sé che per sfruttarlo a dovere i 5GB dell’account gratuito offerto da Apple non bastano. Occorre sottoscrivere uno dei piani a pagamento del servizio, come quello che per 0,99 euro/mese offre 50GB di storage.

Per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud Drive, recati nelle Impostazioni di iOS, seleziona il tuo nome, vai su iCloud, quindi su Gestisci spazio, Cambia piano e scegli il tipo di abbonamento che ti sembra più interessante.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi modificare il piano di archiviazione di iCloud recandoti nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio > Modifica piano di archiviazione.

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Per attivare la Libreria foto di iCloud, recati invece in Impostazioni > [Tuo Nome] > iCloud > Foto (oppure Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3) e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Foto di iCloud.

In questo modo manterrai perennemente nel cloud i tuoi scatti e potrai anche visualizzarli dal browser accedendo al sito iCloud.com. Per maggiori info a riguardo da’ un’occhiata al mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

Scaricare le foto dal browser

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Come appena detto, attivando la Libreria foto di iCloud sul tuo iPhone puoi anche visualizzare – e scaricare – le foto direttamente dal browser.
Per farlo, collegati al sito Internet iCloud.com ed effettua l’accesso con il tuo ID Apple (che chiaramente deve essere lo stesso che hai configurato sul “iPhone”).

Ad accesso effettuato, clicca sull’icona Foto e, se è la prima volta che accedi al servizio, attendi qualche secondo affinché venga organizzata la tua libreria fotografica sul cloud.
Quando compaiono le miniature delle foto presenti sul tuo spazio online, seleziona le immagini che vuoi scaricare sul PC usando la combinazione di tasti Ctrl+clic (o cmd+clic se utilizzi un Mac) e clicca sull’icona della nuvola con la freccia che va verso il basso che si trova in alto a destra, per avviarne il download.

Come trasferire foto da iPhone a Mac

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Utilizzi un Mac?
Nessun problema.
Consulta la mia guida su come scaricare foto da iPhone a Mac e scoprirai come archiviare in maniera sicura i tuoi scatti sull’hard disk del computer.
È ancora più semplice che su Windows visto che i driver per il riconoscimento del telefono e iCloud sono già inclusi “di serie” nel sistema operativo.

come trasferire foto da iphone a mac

come trasferire foto da iphone a mac

Dopo essere rimasto piacevolmente colpito dalle funzionalità del tuo Mac, hai cambiato telefonino ed hai acquistato il tuo primo iPhone.
Trovi lo smartphone di Apple molto facile da usare ma ci sono alcune funzioni che ancora non hai avuto modo di approfondire.
Ad esempio non sai ancora come trasferire foto da iPhone a Mac e l’idea di perdere tutti gli scatti che hai già realizzato con il tuo “iPhone” ti terrorizza.

Niente panico! Se stai leggendo queste righe sai già che sei capitato sul blog giusto nel momento giusto.
Con la guida di oggi, ti spiegherò infatti come esportare tutte le foto dal tuo iPhone e salvarle sul Mac nella maniera più facile, veloce e sicura possibile.
Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero e mettere in pratica i consigli che sto per darti. Ti garantisco che ti basterà leggere una sola volta questo tutorial e imparerai a memoria tutti i passaggi da compiere.

Devi solo scegliere il metodo di trasferimento che preferisci di più.
A cosa mi riferisco?
Al fatto che puoi copiare le foto dall’iPhone al computer in vari modi:
puoi usare l’applicazione Foto di Apple, lo strumento per l’acquisizione delle immagini incluso “di serie” in macOS oppure i servizi online di iCloud.
Ogni metodo ha chiaramente i suoi pro e i suoi contro, ma nel complesso c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta.
Per saperne di più continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

  • Applicazione Foto
    • Streaming foto di iCloud
    • Libreria Foto di iCloud
  • Acquisizione Immagine
  • iCloud.com
  • AirDrop
  • Altri servizi di cloud storage

Applicazione Foto

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Cominciamo da Foto, l’applicazione predefinita per la gestione delle foto presente su macOS e iOS.
I suoi principali punti di forza sono la semplicità di utilizzo, la perfetta integrazione con i servizi di iCloud e le funzioni di editing integrate.
Come lato negativo c’è da menzionare il fatto che archivia foto e video in un archivio proprietario non utilizzabile liberamente da parte di altre applicazioni (anche se ormai molte applicazioni per Mac riescono a “vedere” le foto e i video presenti nel database di Foto).

Per trasferire foto da iPhone a Mac con Foto, collega il tuo “iPhone” al computer usando il cavo Lightning/Dock in dotazione e attendi che l’applicazione venga avviata in automatico.
Qualora ciò non accadesse, seleziona l’icona di Foto dalla barra Dock di macOS e recati nella scheda Importa dell’applicazione (in alto a destra).

A questo punto ti vengono mostrate tutte le foto presenti nel rullino di iPhone e non ancora importate sul Mac.
Per importarle sul computer, premi sul pulsante Importa tutte le nuove foto che si trova in alto a destra e attendi affinché la procedura venga portata a termine.
Se invece desideri trasferire solo determinate foto e lasciare le altre sul telefono, seleziona le loro anteprime con il mouse (tenendo premuto il tasto cmd della tastiera) e clicca sul pulsante blu Importa xx selezionati.

Se vuoi cancellare automaticamente le foto importate dall’iPhone, prima di avviarne il trasferimento sul Mac metti il segno di spunta accanto all’opzione Elimina elementi dopo l’importazione (sempre in alto a destra).

Streaming foto di iCloud

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Un’altra tecnica per trasferire foto da iPhone a Mac è sfruttare la funzione di Streaming foto offerta da Apple tramite iCloud.
Con lo Streaming Foto, tutte le foto che scatti con il tuo iPhone (o con altri iDevice in tuo possesso) nell’arco degli ultimi 30 giorni vengono salvate automaticamente online in una libreria che può contenere fino a 1.000 immagini.
Il servizio è completamente gratuito, è attivo di default e non va ad influire sullo spazio online disponibile su iCloud Drive.

Per verificare che Streaming Foto sia attivo sul tuo iPhone, recati nelle Impostazioni del dispositivo, seleziona le voci iCloud > Foto dal menu che si apre e accertati che la levetta relativa alla funzione Il mio streaming foto sia impostata su ON (altrimenti attivala tu).

Con lo Streaming Foto attivato, le foto scattate con il tuo iPhone saranno accessibili da Foto senza bisogno di collegare fisicamente il telefono al computer o connetterlo alla stessa rete wireless del Mac.
Non devi far altro che recarti nel menu Foto > Preferenze (in alto a sinistra), selezionare la scheda iCloud dalla finestra che si apre e mettere il segno di spunta accanto alla voce Il mio streaming foto (se non è già presente).

Libreria Foto di iCloud

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Se vuoi conservare le foto su iCloud in maniera permanente e vuoi sincronizzarle automaticamente con il Mac (senza collegare fisicamente l’iPhone al computer), attiva Libreria foto di iCloud.
Si tratta di un servizio di Apple che archivia in maniera permanente le foto e i video realizzati con il “iPhone” su iCloud.

A differenza di Streaming Foto, Libreria Foto foto di iCloud erode lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud Drive.
Questo significa che devi abbandonare il piano gratuito da 5GB e attivare un abbonamento a pagamento per il servizio.

Per sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud (a partire da 0,99 euro/mese per 50GB di storage), recati nel menu Impostazioni di iOS, seleziona il tuo nome, poi il grafico relativo allo spazio attualmente disponibile su iCloud, l’opzione Modifica piano di archiviazione e scegli il tipo di abbonamento che preferisci.
Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, la medesima opzione è accessibile dal menu iCloud > Archivio > Modifica piano di archiviazione.

Per attivare la Libreria foto di iCloud, recati invece nel menu Impostazioni > [Tuo nome] > iCloud > Foto di iPhone (oppure Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3) e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Libreria foto di iCloud.
Maggiori info a riguardo sono disponibili nel mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

Una volta attivata la Libreria foto di iCloud, tutte le foto e i video realizzati con i tuoi dispositivi Apple verranno scaricati automaticamente nell’applicazione Foto.
Per verificare che tutto funzioni correttamente, recati nel menu Preferenze di Foto su macOS, seleziona la scheda ID Apple/iCloud dalla finestra che si apre e assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Foto (altrimenti mettilo tu).
In caso di problemi con la sincronizzazione delle foto, recati in Preferenze di sistema > ID Apple/iCloud e prova a disattivare e riattivare l’opzione Foto.

Nota: dopo aver attivato la Libreria foto di iCloud, cerca di non importare più le foto sul Mac “manualmente” (come abbiamo visto nel primo capitolo del tutorial), altrimenti rischi di creare dei “doppioni” nella libreria dell’applicazione Foto.

Acquisizione Immagine

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Se trovi Foto un po’ troppo macchinoso e/o preferisci salvare le tue foto in una cartella del computer senza legarle a un’applicazione specifica, puoi recarti nella cartella Altro del Launchpad e avviare l’utility Acquisizione Immagine, la quale permette di estrapolare foto e screenshot dall’iPhone senza passare per Foto.

Come funziona?
Nulla di più facile.
Seleziona l’icona dell’iPhone dalla barra laterale del programma, indica la cartella in cui esportare le immagini (tramite il menu tendina Importa in) e clicca sul pulsante Importa tutto per copiare tutte le foto e gli screenshot sul Mac oppure seleziona con cmd+click le immagini da importare sul computer e clicca sul pulsante Importa per completare l’operazione.

Piccolo suggerimento: se vuoi impedire che quando colleghi l’iPhone al Mac vengano avviate automaticamente Foto o altre applicazioni, clicca sulla frecciacollocata in basso a sinistra nella schermata principale di Acquisizione Immagine e seleziona la voce Nessuna applicazione dal menu a tendina che compare.

iCloud.com

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Se hai attivato la Libreria foto di iCloud, puoi accedere alle tue foto – e quindi scaricarle sul Mac – anche tramite il sito Internet iCloud.com.
Collegandoti ad iCloud.com, effettuando l’accesso con il tuo ID Apple e cliccando sull’icona Foto puoi infatti “sfogliare” tutti i contenuti della tua libreria foto e scaricarli sul computer con un semplice click.

Entrando più nel dettaglio, per scaricare le foto da iCloud.com non devi far altro che selezionare le immagini da scaricare (usando Ctrl+clic/cmd+clic per selezionare singoli contenuti o Ctrl+A/cmd+a per selezionarli tutti) e premere sull’icona della nuvola collocata in alto a destra.

AirDrop

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Hai un Mac abbastanza recente?
Allora puoi trasferire foto da iPhone a Mac anche tramite AirDrop, una tecnologia wireless che sfrutta il Bluetooth e il Wi-Fi per condividere dati fra due dispositivi Apple.
Funziona con iPhone 5 e successivi e con la maggior parte dei Mac prodotti dopo il 2008.

Per condividere delle foto tramite AirDrop, apri la app Foto sull’iPhone, seleziona le immagini da inviare al Mac e premi sull’icona della condivisione (la freccia all’interno del quadrato).
A questo punto, seleziona l’icona relativa al tuo Mac dalla schermata che si apre e attendi che il trasferimento venga portato a termine.

In caso di problemi, verifica che il Bluetooth sia attivo su entrambi i dispositivi e che AirDrop sia impostato su Solo contatti o Tutti.
Per maggiori dettagli leggi la mia guida su come funziona AirDrop.

Altri servizi di cloud storage

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iCloud non è l’unico servizio di cloud storage che permette di archiviare le foto online e sincronizzarle automaticamente con il computer.

Utilizzando, ad esempio, Google Foto puoi avere un backup automatico, illimitato e gratuito di tutte le foto e i video realizzati su iPhone senza alcuna fatica.
L’applicazione lavora in background e salva tutte le immagini (fino a 16MP) e tutti i filmati (con una risoluzione massima di 1080p) su Google Drive senza erodere spazio di archiviazione online.
I contenuti sincronizzati con la app possono essere scaricati sul Mac utilizzando il client di Google Drive o collegandosi alla versione Web di Google Drive.

Un’altra possibile alternativa alla Liberia Foto di iCloud è Dropbox, che con la funzione Caricamento da fotocamera permette di archiviare automaticamente sul cloud tutte le foto scattate con l’iPhone (e quindi di sincronizzarle con il Mac).
Il servizio ha un limite di 2GB di spazio nella sua versione free, ma ci sono dei bonus disponibili per chi installa Dropbox sui propri device e invita altre persone a provare l’applicazione.
Per maggiori info leggi la mia guida su come funziona Dropbox.

Infine ti segnalo Send Anywhere, un’eccellente applicazione gratuita compatibile con iPhone, macOS, Windows, Android e qualsiasi browser Web che permette di condividere vari tipi di file da un dispositivo all’altro in maniera semplicissima; basta selezionare i file da condividere, attendere la generazione di un codice numerico e fornire tale codice alla postazione di destinazione dei file.
Funziona tutto “magicamente” tramite Internet.

come trasferire file da pc a iphone

come trasferire file da pc a iphone

Recentemente, riordinando le cartelle del tuo disco rigido, hai trovato degli interessanti file che vorresti mostrare ad alcuni amici.
Il problema, però, è che non disponi di un notebook da portare con te, pertanto vorresti spostare tutto il materiale sull’iPhone, in modo da poter visionare il tutto in qualsiasi momento e senza dover necessariamente avere con te un computer funzionante.

Come dici?
Ho indovinato il problema che ti ha condotto su questo tutorial?
Allora voglio dirti subito che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore:
di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come trasferire file da PC a iPhone, sia utilizzando il cavo in dotazione con il cellulare, sia avviando un collegamento tramite Wi-Fi.

Non preoccuparti se non sei molto esperto con la tecnologia, non ce n’è motivo:
le procedure che intendo illustrarti sono di semplice applicazione e adatte anche a chi, come te, ha il terrore di fare qualche pasticcio di troppo.
Dunque, senza esitare oltre, ritaglia un po’ di tempo per te e leggi attentamente tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che il risultato finale ti lascerà assolutamente soddisfatto.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Trasferire file da PC a iPhone con cavo
    • iTunes (Windows/macOS)
    • Finder (macOS)
    • iMazing (Windows/macOS)
    • iExplorer (Windows/macOS)
  • Trasferire file da PC a iPhone senza fili
    • AirDrop (iOS/macOS)
    • Send Anywhere (iOS/Android/Windows/macOS)

Trasferire file da PC a iPhone con cavo

Se hai necessità di spostare file e documenti dal computer all’iPhone alla massima velocità possibile, ti consiglio di effettuare il collegamento tra i due dispositivi attraverso il cavo Lightning.
A tal proposito, puoi utilizzare tecniche differenti per raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato:
puoi sincronizzare i file multimediali utilizzando il classico iTunes, oppure servirti di specifici programmi progettati per lo scopo, tra i quali meritano menzione iMazingiExplore.
Di seguito intendo fornirti le istruzioni da seguire per tutti i software appena citati.

iTunes (Windows/macOS)

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La procedura standard per trasferire file da PC a iPhone prevede l’impiego di iTunes, il software multimediale di Apple preinstallato su tutti i Mac, fino a macOS 10.14 Mojave.

Se disponi di Windows e non hai già provveduto a installare il programma, puoi farlo subito tramite il Microsoft Store.
Se utilizzi una versione di Windows precedente alla 10, invece, puoi rimediare collegandoti al sito Internet di Apple e cliccando sul pulsante Download.
Fatto ciò, avvia il file così ottenuto (ad es. iTunes6464setup.exe) e clicca sui pulsanti Avanti, Installa, Sì per due volte e Fine.

A questo punto, collega il telefono al computer tramite il cavo in dotazione e attendi che iTunes si avvii automaticamente:
qualora ti fosse richiesto di autorizzare la connessione tra i due dispositivi, premi sul pulsante Autorizza mostrato sul telefono e sul pulsante Continua visualizzato sullo schermo del computer.
Dopodiché digita il codice di sblocco del tuo “iPhone”.

Fatto ciò, clicca sull’icona dell’iPhone collocata in alto a sinistra nella finestra di iTunes e, a seconda di ciò che intendi trasferire, clicca sulla sezione più appropriata del riquadro Impostazioni:
ad esempio, premendo sulla sezione Musica, hai la possibilità di sincronizzare la libreria musicale del computer (in toto o in parte) con il telefono.
Puoi effettuare la stessa operazione con foto, video ed elementi multimediali in genere:
te ne ho parlato nel dettaglio nelle mie guide su come trasferire foto da PC a iPhone e come trasferire musica da PC a iPhone.

Per quanto riguarda invece tutti gli altri tipi di file (ad es. documenti Word, PDF, file multimediali e quant’altro), puoi effettuare il trasferimento dei file tramite iTunes soltanto se sul “iPhone” sono installate app “autorizzate” a scrivere file su cartelle dedicate in memoria, come ad esempio le app Word, Excel e PowerPoint, VLC e Documents di Readdle, giusto per citartene alcune.
Se è questo il tuo caso, devi recarti nella sezione Condivisione file di iTunes, selezionare l’app più appropriata al tipo di file da trasferire (ad es. Word per i documenti in formato .docx) e trascinare il documento di tuo interesse nella finestra di iTunes.

Se vuoi maggiori informazioni su questa procedura, puoi dare un’occhiata al mio tutorial su come salvare file su iPad, le cui indicazioni valgono anche per iPhone.

Finder (macOS)

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Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o una versione successiva del sistema operativo Apple, non puoi usare iTunes, in quanto non più disponibile.
Per gestire i file presenti sul tuo iPhone, devi usare il Finder, selezionando l’icona del telefono dalla barra laterale di sinistra e andando nella scheda File.
I passaggi da compiere, per il resto, sono analoghi a quelli illustrati in precedenza per lo storico software di casa Apple.

iMazing (Windows/macOS)

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Un ottimo programma alternativo a iTunes, adatto a trasferire file da PC a iPhone, è iMazing:
nella fattispecie, si tratta di un programma compatibile sia con Windows che macOS, in grado di inviare file dal computer al “iPhone” in modo semplicissimo.

È possibile usufruire gratuitamente del software per trasferire al massimo 100 file, terminati i quali è necessario acquistare una licenza, al prezzo di 39,99€ una tantum, per eliminare tale limite e sbloccare le altre funzionalità del programma.

Se desideri farti un’idea del funzionamento di iMazing e scaricare la versione di prova del programma, collegati al sito Internet ufficiale dello stesso, clicca sul pulsante Scarica per PC o sul pulsante Scarica per Mac, a seconda del modello di computer in tuo possesso, per avviare il download del file d’installazione (.exe su Windows e .dmg su macOS).

Una volta ottenuto il file d’installazione di iMazing, avvialo e, se ti trovi su Windows, premi sui pulsanti Sì Avanti, dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, premi ancora per tre volte sul pulsante Avanti e, successivamente, sui pulsanti Installa Fine, avendo cura di rimuovere il segno di spunta dalla casella accanto alla voce Avvia iMazing.

Se, invece, ti trovi su Mac, apri il pacchetto dmg scaricato in precedenza, premi il pulsante Agree che compare a schermo e trascina l’icona di iMazing nella cartella Applicazioni del Mac, utilizzando la finestra successiva.

Nota:
per funzionare correttamente, è necessario che iTunes sia stato preventivamente installato sul computer, per via di alcuni driver utili a stabilire la connessione con il telefono.
Se stai usando Windows e non disponi di iTunes, puoi installarlo seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel mio tutorial dedicato all’argomento.
Se ti trovi su Mac, invece, non devi effettuare questo passaggio, in quanto iTunes è già presente sul sistema.

Ad ogni modo, dopo aver collegato l’iPhone al PC, avvia iMazing richiamandolo dal menu Start di Windows o dal Launchpad di macOS (l’icona a forma di razzo collocata nella barra Dock) e, se ti trovi su quest’ultimo sistema operativo, premi sul pulsante Apri per aggiungere il programma alla lista delle eccezioni di GateKeeper (devi farlo soltanto al primo avvio).

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Se è la prima volta che connetti il “iPhone” al computer che stai usando, dovresti visualizzare sullo schermo del telefono un messaggio che richiede l’autorizzazione per l’abbinamento al computer:
tocca sul pulsante Consenti e attendi che il programma riconosca correttamente il dispositivo.

A questo punto, ritorna sul computer, premi il pulsante Più tardi per utilizzare la versione di prova di iMazing (o clicca su Acquista licenza per procurarti una licenza d’uso) e seleziona la voce Trasferimento veloce collocata nella pulsantiera centrale del software.

Il gioco è praticamente fatto:
per avviare il trasferimento, non ti resta che trascinare il file (o i file) da spostare nella finestra principale del programma e selezionare l’app più adatta su cui memorizzarli, in base alla compatibilità.

Tieni ben presente che, in questo modo, puoi trasferire più file in simultanea, ma in una sola app per volta.
Quando hai finito, premi sul pulsante Trasferisci per finalizzare lo spostamento dei file, indicando alcune informazioni aggiuntive (ad es.
il nome del nuovo album fotografico da creare), se necessario, per poi attendere il messaggio che conferma l’avvenuto trasferimento.
Tutto qua!

iExplorer (Windows/macOS)

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Non sei rimasto soddisfatto dalle precedenti soluzioni?
Allora potresti dare un’opportunità a iExplorer:
di fatto, si tratta di un programma inizialmente progettato per “esplorare” la memoria interna dei dispositivi iOS tramite Esplora File di Windows o il Finder di Mac, con la possibilità di copiare agevolmente sul computer i file in essa contenuti, tuttavia può essere tranquillamente utilizzato per effettuare il passaggio inverso.

Anche in questo caso, non si tratta di un programma gratuito:
per sfruttarlo appieno, è necessario acquistare una licenza d’uso al prezzo di 39,99$ una tantum, ma si può provare gratuitamente con alcune limitazioni sul funzionamento (per esempio, non è possibile spostare più di 10 file musicali per volta o più di 150 MB di dati complessivamente).

Per scaricare la versione di prova del software, collegati alla sua pagina Internet principale, clicca sul pulsante Download iExplorer e attendi che il pacchetto d’installazione (.exe su Windows e .dmg su macOS) venga completamente scaricato sul computer.

A questo punto, se stai usando Windows, avvia il file ottenuto e, se necessario, accetta l’installazione del framework .NET di Microsoft cliccando sul pulsante Accept.
Fatto ciò, premi sul pulsante Installa e attendi che i file necessari vengano scaricati da Internet:
la procedura viene completata automaticamente.
Se, invece, stai utilizzando un Mac, lancia il pacchetto dmg scaricato in precedenza e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.

Nota:
anche in questo caso, se ti trovi su Windows, devi provvedere a scaricare e installare iTunes sul computer:
per funzionare correttamente, iExplorer necessita dei driver di collegamento inclusi nel programma di Apple.

Ad ogni modo, dopo aver completato i passaggi necessari per installare correttamente iExplorer, collega l’iPhone al computer e avvia il programma:
se necessario, premi sul pulsante OK e poi sul pulsante Continue With Demo, collocato in basso a destra, per continuare a usare la versione di prova del software.

A questo punto, premi sul bottone Files collocato nella sezione centrale del programma e, per copiare i file in tutta sicurezza e senza rischiare di accedere a zone di memoria “pericolose”, clicca sul pulsante Documents folder che compare nel pannello successivo:
per avviare il trasferimento, devi semplicemente trascinare i file di tuo interesse nella finestra del programma.

Nota:
i file copiati nella summenzionata cartella possono essere visualizzati soltanto esplorando la memoria del telefono dal PC e non direttamente dal dispositivo stesso.

Trasferire file da PC a iPhone senza fili

Non hai a disposizione il cavo Lightning del telefono, dunque, sei alla ricerca di un metodo che ti permetta di trasferire file da PC a iPhone senza fili e con meno passaggi possibili?
Allora lascia che ti suggerisca un paio di soluzioni che potrebbero fare al caso tuo:
la prima è AirDrop, una tecnologia sviluppata da Apple per spostare file tra la maggior parte dei suoi dispositivi, mentre la seconda è Send Anywhere, un’applicazione multipiattaforma che permette lo spostamento di file tramite l’inserimento di un codice.
Di seguito te le illustro entrambe in dettaglio.

AirDrop (macOS)

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AirDrop, se non ne fossi a conoscenza, è la soluzione pensata da Apple per il trasferimento dei file tra la maggior parte dei dispositivi da essa prodotti, come Mac, iPad e, ovviamente, iPhone.
È compatibile con quasi tutti i Mac prodotti dopo il 2008 e con iPhone 5 e successivi ed è sfruttabile attraverso le tecnologie Wi-FiBluetooth.

Per servirtene, attiva innanzitutto la ricezione dei file sul Mac:
per farlo, recati nel menu Vai > AirDrop, accessibile dal pannello superiore di macOS, e attendi che la finestra del Finder sia mostrata a schermo.
Se sia il Bluetooth che il Wi-Fi sono attivi, puoi utilizzare immediatamente AirDrop, altrimenti premi il pulsante mostrate a schermo per attivare entrambe le connessioni.

A questo punto, prendi il “iPhone”, recati nel menu Impostazioni > Generali > AirDrop di iOS e, se il Mac da cui intendi ricevere file non è associato a nessun contatto che hai in rubrica, seleziona l’opzione Tutti (altrimenti lascia attiva quella Solo contatti).
Adesso torna sul Mac, e trascina i file da trasferire sull’iPhone sulla foto relativa all’iPhone (nella finestra di AirDrop).

Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta la mia guida su come funziona AirDrop, in cui ti ho illustrato con dovizia di particolari il funzionamento di questa tecnologia.

Send Anywhere (iOS/Android/Windows/macOS)

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Se non possiedi un Mac, pertanto la soluzione segnalata poc’anzi non è ti è stata di aiuto, puoi trasferire file da PC a iPhone in modalità wireless avvalendoti di Send Anywhere:
di fatto, si tratta di un programma, con relativa app, che permette di spostare file da un dispositivo all’altro (non soltanto tra computer e iPhone ma anche tra PC e Android e tra smartphone/tablet di vario tipo) senza l’utilizzo di cavi di comunicazione, avvalendosi di un sistema di codici molto intuitivo.

Una volta scelti i file da condividere dal computer, si ottiene un codice numerico da digitare sull’iPhone e il gioco è fatto.
Il servizio SendAnywhere è disponibile gratuitamente fino a 10 GB per upload e con link che durano 10 minuti, altrimenti costa 5,99$/mese e offre 1 TB di archiviazione, con un limite di 10 GB per upload e link con scadenza che può essere configurata.

Per servirtene, collegati alla pagina principale del programma e, se ti trovi su Windows, clicca sul pulsante Download contrassegnato con il logo di Windows e attendi che il file d’installazione venga completamente scaricato sul computer.

A download completato, lancia il programma così ottenuto (ad es. SendAnywhereSetup.exe) e clicca sui pulsanti Sì e Next per avviare la procedura d’installazione.
Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, premi sul pulsante Next per quattro volte consecutive e concludi la procedura premendo, in sequenza, sui pulsanti Install, NextFinish.
Per quanto riguarda macOS, puoi installare Send Anywhere prelevandolo direttamente dal Mac App Store.

Completata l’installazione, avvia il programma richiamandolo dal menu Start di Windows (l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) oppure dal Launchpad di macOS (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock), clicca sul pulsante Send situato in alto a sinistra della finestra che si apre a schermo e trascina i file che desideri inviare all’iPhone nella finestra del programma, aiutandoti con Esplora File/Finder, se necessario.
Fatto ciò, premi nuovamente il pulsante Send e prendi nota del codice che viene visualizzato a schermo.

Per ricevere il file (o i file), scarica e installa l’app di Send Anywhere sull’iPhone, avviala, consenti l’accesso a foto e notifiche sul dispositivo, tocca il pulsante Ricevi collocato in basso e digita il codice numerico appuntato in precedenza nell’apposito campo.
Infine, fai tap sul pulsante Ricevi per avviare il trasferimento dei file sul “iPhone”.
In alternativa, anziché digitare il codice numerico, puoi avviare il trasferimento dei file toccando l’icona del codice QR situata in alto a destra dell’app per iPhone e inquadrando successivamente il codice visualizzato sullo schermo del computer.

come trasferire dati da iphone a pc

come trasferire dati da iphone a pc

Sulla memoria del tuo iPhone hai davvero tanti file e hai il timore di esaurire, prima o poi, lo spazio a disposizione.
Vorresti quindi trasferire le foto, i video e qualsiasi altro file che non ti serve avere sul tuo smartphone nell’hard disk del tuo computer.
C’è però un problema:
il tuo computer non riconosce l’iPhone e non sai quindi come procedere.
Le cose stanno in questo modo?
Allora non preoccuparti, perché sei capitato nel posto giusto per risolvere il tuo problema.

In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come trasferire i dati da iPhone a PC, consigliandoti alcuni metodi per sincronizzare i due dispositivi con l’utilizzo di applicazioni ufficiali e di terze parti.
Ti suggerirò anche alcuni consigli per utilizzare gli strumenti predefiniti del sistema operativo da te in uso.

Non è richiesto che tu abbia specifiche competenze, in quanto tutto ciò che ti illustrerò è alla portata di chiunque.
Adesso sei più tranquillo, vero?
Quello che devi fare è semplicemente dedicarmi alcuni minuti del tuo tempo per leggere questo mio tutorial e riuscire, quindi, a raggiungere il tuo scopo, grazie ai miei consigli.
Sei pronto a iniziare?
Ti auguro una buona lettura!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Trasferire foto e video su PC
    • Windows
    • macOS
  • Trasferire documenti su PC
  • Trasferire dati con iCloud
  • Altri strumenti per trasferire dati da iPhone a PC

Operazioni preliminari

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Prima di affrontare l’argomento del trasferimento dei dati dall’iPhone al PC, è necessario accertarsi che iTunes sia presente sul proprio computer.
Questo software è essenziale, affinché possano essere sincronizzati i dati tra i dispositivi Apple e i computer Windows o i Mac.
Tale sincronizzazione permette di trasferire, attraverso anche gli strumenti predefiniti del sistema operativo in uso, elementi multimediali e documenti, oltre alla possibilità di effettuare il backup e ripristino del tuo iPhone.

Non è richiesto, quindi, l’utilizzo esclusivo di questo software per eseguire il trasferimento di ogni dato, ma senza iTunes non è possibile installare i driver del proprio iPhone e, quindi, accedere alla sua memoria interna.

iTunes è già presente sui Mac e non richiede quindi alcuna procedura d’installazione:
puoi trovare la sua icona nel Launchpad, nel Dock oppure tra le i programmi all’interno della cartella Applicazioni, raggiungibile dalla barra laterale nel Finder.
Su Windows, invece, bisogna effettuare il download di iTunes raggiungendo il sito Web ufficiale di Apple e cliccando sul pulsante Download 32bit o Download 64bit (a seconda del tipo di sistema operativo installato su di esso).
Se tu non sai qual è l’architettura del tuo computer e del sistema operativo installato su di esso, ti consiglio di leggere questo mio tutorial.

Quando il download del file iTunesXXSetup.exe sarà completato, fai doppio clic su di esso e poi clicca sul pulsante Avanti.
Spunta le caselle relative ai parametri che non vuoi tenere attivi e fai quindi clic sul pulsante Installa.
Si avvierà in questo modo il processo d’installazione che durerà alcuni minuti; durante questa fase, ti verranno mostrate per due volte consecutive le finestre di Controllo dell’account utente di Windows, alle quali dovrai dare conferma tramite il pulsante .
Concludi quindi l’installazione, selezionando il pulsante Fine, e poi scegli la voce Accetto, dopo aver avviato il programma.

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A partire da questo momento, la procedura di collegamento di un iPhone a un computer è uguale, sia che tu possieda un PC Windows che un Mac.
Collega, quindi, lo smartphone al computer tramite il cavo Lightning in dotazione e attendi qualche secondo:
in iTunes viene mostrata una finestra, nella quale devi premere il pulsante Continua, mentre sul display del tuo iPhone trovi una notifica, sulla quale devi fare tap scegliendo l’opzione Autorizza.
Potresti anche dover digitare il codice di sblocco del telefono.

Adesso che l’iPhone è collegato correttamente al computer, potresti anche decidere di non utilizzare più il cavo Lightning e di stabilire quindi un collegamento wireless per utilizzare iTunes.
In questo caso, mantenendo il collegamento tra lo smartphone e il computer tramite cavo Lightning, avvia iTunes e fai clic sull’icona dell’iPhone, situata in alto a sinistra.

Effettuata questa operazione, seleziona la scheda Riepilogo dalla barra laterale situata a sinistra nell’interfaccia di iTunes, scorri la schermata e individua la sezione Opzioni.
Metti un segno di spunta sulla casella Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e fai clic sul bottone Applica in basso a destra per confermare la tua scelta.

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Se l’iPhone e il computer sono connessi alla stessa rete Wi-Fi, possono comunicare tra loro.
Se non sai come connettere l’iPhone o il computer a una rete Wi-Fi, ti consiglio di consultare il mio tutorial su come connettersi al Wi-Fi.

Nei paragrafi che seguono, ti illustrerò dei metodi che puoi utilizzare per trasferire elementi multimediali, documenti e qualsiasi altro dato dal tuo iPhone al tuo computer.

Trasferire foto e video su PC

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Per trasferire foto e video dal tuo iPhone al computer puoi utilizzare gli strumenti predefiniti del sistema operativo da te in uso.
Nelle prossime righe, infatti, ti darò alcuni consigli che puoi mettere in pratica sul tuo computer Windows o sul tuo Mac, per trasferire i file multimediali presenti nella memoria dell’iPhone.

Windows

Quando colleghi un iPhone a un computer Windows, previa installazione di iTunes, puoi scegliere di eseguire diverse operazioni per il trasferimento di elementi multimediali dallo smartphone verso il PC.
Tra questi, puoi utilizzare quello più immediato, cioè l’utilizzo di Esplora File.

Collega quindi il tuo iPhone al computer e attendi che venga riconosciuto.
Apri adesso Esplora File, tramite la sua icona con il simbolo di una cartella gialla che trovi nella barra delle applicazioni in basso.
Dalla barra laterale di sinistra, fai clic sulla voce Questo PC e, nella sezione Dispositivi e unità, fai doppio clic sull’icona relativa al tuo iPhone.
Accedi, ora, alle cartelle Internal Storage > DCIM per visualizzare l’archivio di foto e video, presenti nella memoria del tuo smartphone.

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Puoi anche eseguire quest’operazione tramite lo strumento Importazione foto e video di Windows.
Dopo aver collegato l’iPhone al computer, apri Esplora File, così come ti ho indicato nelle righe precedenti, e accedi alla sezione Questo PC dalla barra laterale di sinistra della finestra.
Individua adesso l’icona del tuo iPhone nella sezione Dispositivi e unità, fai clic con il tasto destro su di essa e scegli la voce Importa immagini e video dal menu che si apre.

Ora, attendi la fine dell’analisi, assicurarti che sia selezionata la casella Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e fai clic sul pulsante Avanti.
Nella finestra che si apre, metti un segno di spunta sugli elementi da importare (oppure attiva la casella Seleziona tutto, per selezionare tutti gli elementi che sono stati individuati).
Premi quindi sul pulsante Importa per eseguire l’operazione di importazione dei file all’interno della cartella Immagini del tuo computer.
Al termine del trasferimento, verrà aperta una finestra di Esplora File che mostrerà tutti i file appena importati.

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Un ultimo metodo che ti consiglio è quello di utilizzare l’applicazione Foto, già installata in Windows 10.
Tramite la barra di ricerca che puoi trovare in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni, digita il termine foto e fai clic sul corrispondente risultato che fa riferimento all’applicazione.

Avviata quindi Foto, clicca sul pulsante Importa che si trova nell’angolo in alto a destra e scegli la voce Da un dispositivo USB dal menu contestuale.
Tramite la finestra appena aperta, puoi visualizzare tutti gli elementi multimediali presenti nella memoria del tuo iPhone.

Metti quindi un segno di spunta in corrispondenza dei file da importare, in alternativa utilizza i pulsanti Seleziona tutto per selezionare tutti gli elementi o Seleziona nuovo per evidenziare soltanto gli elementi nuovi presenti nella memoria dell’iPhone che non sono stati importati precedentemente tramite l’applicazione Foto.
Puoi personalizzare l’importazione facendo clic sulla voce Impostazione di importazione, che permette di impostare la cartella di destinazione e il metodo di raggruppamento delle immagini secondo la data, il mese o l’anno.

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Dopo aver selezionato gli elementi che vuoi trasferire su computer, fai clic sul pulsante Importa selezionato e attendi il suono di conferma del completamento dell’operazione.

macOS

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Puoi trasferire le foto dal tuo iPhone al Mac utilizzando l’applicazione Foto, già preinstallata e pronto al suo utilizzo.
Collega quindi il tuo iPhone al Mac tramite il cavo Lightning o la modalità wireless e attendi l’apertura automatica dell’applicazione.
Puoi trovare la sua icona anche nel Dock di macOS o all’interno del Launchpad.

Individua, quindi, la sezione Dispositivi, che trovi nella barra laterale di sinistra, e fai clic sulla voce iPhone.
Attendi qualche secondo affinché vengano caricate le miniature degli elementi multimediali presenti nella memoria del tuo smartphone, seleziona  tutti gli elementi da importare facendo clic su di essi e poi premi il pulsante Importa X elementi, per trasferire soltanto i file selezionati, o il pulsante Importa tutti i nuovi elementi, per effettuare il download dei soli file non ancora importati.

Puoi anche utilizzare lo strumento Acquisizione Immagine, che permette di effettuare la stessa operazione che ti ho indicato nelle righe precedenti con l’app Foto.
Avvia quindi il Launchpad, seleziona la cartella Altro e avvia l’utility Acquisizione Immagine.

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Dalla barra laterale di sinistra, individua la sezione Dispositivi e fai clic sulla dicitura relativa al tuo iPhone.
Seleziona quindi una o più immagini (cmd+clic sinistro) da importare sul computer e premi poi sul pulsante Importa per confermare l’operazione.

Trasferire documenti su PC

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Tramite il software iTunes, puoi utilizzare la funzionalità Condivisione file per copiare i documenti dall’iPhone al computer (e viceversa).
Collega quindi il tuo iPhone al computer tramite cavo Lightning o modalità wireless ed avvia iTunes, se non si è aperto automaticamente.

Adesso, fai clic sull’icona dell’iPhone che trovi in alto a sinistra, seleziona la scheda Condivisione file e attendi qualche secondo, affinché venga caricata la lista delle app che possono sfruttare questa funzionalità.

Dalla colonna App, fai clic sull’applicazione dalla quale vuoi esportare i documenti sul computer e seleziona poi i file dalla colonna a fianco.
Trascinali quindi fuori dall’applicazione iTunes, trasferendoli in una qualsiasi cartella presente sull’hard disk del tuo computer.

Trasferire dati con iCloud

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Puoi utilizzare anche il cloud storage di iCloud, per trasferire i dati dal tuo iPhone al computer.
Per effettuare quest’operazione, devi innanzitutto abilitare la sincronizzazione dei dati del tuo iPhone con iCloud.
A tal proposito, puoi consultare la mia guida su come funziona iCloud, nella quale ti ho illustrato i passaggi da eseguire per abilitare questa funzionalità sul tuo iPhone.

Adesso, avvia il tuo browser e accedi al sito iCloud.com, effettuando l’accesso con le credenziali del tuo account Apple.
Potrebbe esserti richiesto il codice di autorizzazione, che puoi visualizzare sul display del tuo smartphone.

Il pannello principale di iCloud è composto da diverse icone che racchiudono al loro interno dati differenti relativi a quelli che essi rappresentano:
ad esempio, nella sezione Foto, se hai attivata la Libreria Foto di iCloud,  puoi visualizzare tutti gli elementi multimediali (foto e video) presenti nella memoria del tuo dispositivo e che sono stati sincronizzati nel cloud storage; nella sezione iCloud Drive, puoi invece accedere ai documenti caricati online.
Tutti questi dati sono disponibili al download diretto sul computer.
Altri dati invece, sebbene accessibili dall’interfaccia Web, possono essere soltanto visualizzati, senza la possibilità di salvarne una copia direttamente sul computer.

Giusto per farti alcuni esempi, le email, i contatti, il calendario o i promemoria possono essere visualizzati su iCloud tramite browser Web, ma non direttamente scaricabili nella memoria del tuo computer.
Utilizzando però l’applicazione di iCloud, è possibile raggiungere questo scopo, sincronizzando i dati ed esportandoli per l’utilizzo su diversi software e applicazioni.

Su Mac, lo strumento di sincronizzazione con iCloud è già disponibile di default e puoi quindi sincronizzare la maggior parte dei dati con esso e renderli disponibili in altre applicazioni, come ad esempio i Segnalibri di iPhone su Safari per Mac.

Su Windows, invece, devi effettuare il download dell’applicazione gratuita iCloud, tramite il sito Internet ufficiale di Apple.
Accedi quindi al link che ti ho fornito e fai clic sul pulsante Scarica, per effettuare il download del file iCloudSetup.exe.
Dopo averlo scaricato, fai doppio clic su di esso, seleziona la casella Accetto i termini dell’accordo di licenza e fai clic sul pulsante Installa.
Nella finestra di Controllo dell’account utente di Windows, scegli (per due volte consecutive) e attendi la fine dell’installazione.
Premi poi il pulsante Fine, seguito da per riavviare il computer.

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Dopo che il computer sarà stato riavviato, avvia l’applicazione iCloud, che trovi nell’elenco dei programmi di Windows, ed effettua l’accesso con le credenziali del tuo account Apple.
Sullo schermo del tuo iPhone, fai tap su Autorizza, per confermare l’accesso al tuo account iCloud.
Sul tuo computer, scegli poi l’opzione Non inviare.

Nell’interfaccia dell’applicazione iCloud, potrai mettere il segno di spunta sugli elementi che da sincronizzare con il tuo computer Windows.
Ad esempio, attivando la casella Segnalibri, potrai effettuare la sincronizzazione dei siti Web salvati nei preferiti del tuo iPhone con Internet Explorer, Firefox oppure Google Chrome; spuntando invece la casella Foto, puoi sincronizzare le foto e i video con il tuo computer.

Altri strumenti per trasferire dati da iPhone a PC

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Se vuoi utilizzare altri strumenti per trasferire i tuoi dati da iPhone a PC, ti consiglio delle soluzioni che sfruttano la connessione a Internet o il collegamento wireless.
Nel primo caso, ti consiglio di usare applicazioni di cloud storage o di condivisione dei file; nel secondo caso, puoi invece far riferimento alla funzionalità nativa AirDrop o applicazioni di terze parti.
Andiamo però per ordine.

Trasferire dati tramite servizi di cloud storage è davvero semplice, in quanto ti servirà semplicemente l’applicazione del servizio che vuoi utilizzare per effettuare l’upload dei file; dal tuo computer dovrai effettuare l’accesso all’interfaccia Web del servizio di cloud storage o scaricare la sua applicazione desktop, se disponibile.
Quello che ti consiglio di fare, innanzitutto, è verificare quale servizio cloud può fare al caso tuo e, a tal proposito, puoi consultare la mia guida sui migliori cloud storage.
Ti consiglio di utilizzare, ad esempio, servizi come Google DriveOneDrive o Dropbox, di cui ti ho parlato nelle mie guide su come scaricare Google Drive, come funziona OneDrive e come funziona Dropbox.

Se invece vuoi utilizzare un metodo alternativo, puoi utilizzare dei servizi di condivisione dei file per effettuare il trasferimento di questi sul computer.
Tra i tanti servizi di questo genere, un esempio è Send Anywhere, che permette la condivisione gratuita di file fino a 10 GB di peso.
Utilizzando l’app dedicata, potrai effettuare quindi l’upload di file da scaricare successivamente tramite l’interfaccia Web oppure l’applicazione desktop per Windows, macOS o Linux.
Il file condiviso rimarrà però disponibile per sole 48 ore, ma nel caso in cui tu abbia necessità di estendere i limiti del piano gratuito, potrai sottoscrivere un abbonamento al costo di $ 5,99 al mese.
Se vuoi saperne di più, puoi consultare la mia guida su come trasferire foto da iPhone, nella quale ti ho parlato nel dettaglio del servizio di condivisione file Send Anywhere.

Tra i dispositivi Apple, puoi utilizzare la funzione nativa AirDrop, che ha lo scopo di condividere i dati tra di essi in modo semplice e immediato.
In linea concettuale, viene effettuato il collegamento tra dispositivi Apple vicini, attraverso una connessione wireless diretta e criptata, con la quale si possono trasferire i dati.
Vuoi sapere come utilizzare questa funzionalità?
Puoi leggere la mia guida su come funziona AirDrop, nella quale ti illustro i requisiti per utilizzare, attivare e usare AirDrop.

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Infine, puoi anche ripiegare sulla famosa applicazione AirDroid, così da inviare i file dall’iPhone al PC in modo veramente semplice.
Quest’app gratuita permette di trasferire gratuitamente i file se entrambi i dispositivi si trovano nella stessa rete domestica; se si vuole invece accedere da remoto, il servizio presenta delle limitazioni, che consistono nel trasferimento di file non superiori a 30 MB, per un totale di 200 MB di traffico mensile.
Per estendere questi limiti, è necessaria la sottoscrizione di un abbonamento al costo di $ 1,99 al mese oppure $ 19,99 all’anno.

Per utilizzare AirDrop, scarica l’applicazione sul tuo dispositivo tramite l’App Store e, dopo averla avviata, crea un account seguendo le istruzioni a schermo, se vuoi utilizzare il servizio di trasferimento remoto.
Con le credenziali di accesso appena create, accedi al suo sito Web ufficiale tramite il browser del tuo computer.

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Se i dispositivi si trovano nella stessa rete domestica, puoi anche saltare la creazione dell’account e accedi dall’app alla sezione AirDroid Web, presente nella scheda My devices.
Attiva quindi la voce Scan QR code e inquadra il QR code che ti viene mostrato nella schermata principale del sito Internet ufficiale.

Dall’interfaccia Web, per trasferire un file, fai clic sulle icone File, Foto o Video per esplorare le cartelle dei rispettivi contenuti che le icone rappresentano.
Fai quindi clic su ogni elemento da scaricare e poi scegli il pulsante Scarica dalla barra in alto.
Facile, vero?

come trasferire contatti da samsung a iphone

come trasferire contatti da samsung a iphone

Vorresti sincronizzare la rubrica di un iPhone con quella di uno smartphone Samsung, quindi uno smartphone Android, ma non sai quale soluzione adottare?
Sei passato da un telefono Samsung a un iPhone e non sai come recuperare i contatti che avevi sull’altro dispositivo?
Non ti preoccupare, si tratta di una procedura molto più semplice di quello che si può immaginare.

Esistono fondamentalmente due strade da seguire per trasferire contatti da Samsung a iPhone.
Una, semplicissima, prevede la sincronizzazione dei contatti tramite un sevizio cloud supportato da entrambi i dispositivi (io ti consiglio Gmail).
L’altra, un po’ più complicata, prevede l’esportazione manuale dei contatti da uno smartphone e la loro importazione sull’altro.
Analizza pregi e difetti di entrambe le soluzioni e scegli quella che ti sembra più adatta alle tue esigenze.

  • La sincronizzazione dei contatti tramite Gmail ha il vantaggio di essere estremamente semplice da attuare e mantiene la rubrica sincronizzata in automatico su entrambi i device.
    Questo significa che devi inserire nome utente e password del tuo account Google su Android e iOS, abilitare la sincronizzazione dei contatti con i server di Gmail e attendere che i nominativi vengano trasferiti “magicamente” da una rubrica all’altra.
  • Il trasferimento “manuale” dei contatti da uno smartphone all’altro permette di avere un controllo più certosino sui nominativi da inserire in rubrica, mantiene separate le rubriche dei due device ma è decisamente più complesso da attuare.
    Devi esportare i contatti da Android sotto forma di file VCF, auto-inviarteli tramite posta elettronica e aprire il file che ti sei spedito su iPhone, in modo che iOS possa rilevare tutti i contatti e aggiungerli alla sua rubrica.

Trasferire contatti da Samsung a iPhone tramite Gmail

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Hai deciso di sincronizzare la rubrica di Android e iOS tramite Gmail?
Bene, allora provvedi subito a configurare il tuo account Google sia sullo smartphone Samsung sia sull’iPhone.

Se, come probabile, sullo smartphone Samsung hai già configurato il tuo account Gmail, recati direttamente nelle impostazioni di Android e accertati che la sincronizzazione dei contatti sia attiva.
Per compiere quest’operazione, apri l’applicazione Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con la lista di tutte le app installate sul telefonino), seleziona l’icona Account e premi prima sul logo di Google e poi sul tuo indirizzo Gmail.
Verifica quindi che l’opzione Contatti sia attiva, altrimenti attivala tu per far partire la sincronizzazione della rubrica con Gmail.

Nel caso in cui tu non abbia ancora configurato un account Google sul tuo smartphone Samsung, o comunque voglia sincronizzare la rubrica con un altro account, recati nel menu Impostazioni > Account di Android, seleziona la voce Aggiungi account e fai “tap” sul logo di Google per avviare la creazione o l’aggiunta di un nuovo indirizzo Gmail.

Ad operazione completata, assicurati che la sincronizzazione dei contatti su Android sia attiva, come spiegato poche righe più su, e prendi il tuo iPhone.

Ora devi aggiungere l’account Google appena configurato sullo smartphone Samsung anche sull’iPhone.
Recati quindi nelle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio presente in home screen), seleziona la voce Posta, contatti, calendari dal menu che si apre e premi sul pulsante Aggiungi account.

Nella schermata che si apre, fai “tap” sul logo di Google, effettua l’accesso all’account Gmail che hai configurato in precedenza sullo smartphone Samsung, premi sulla voce Consenti, assicurati che la levetta relativa ai Contatti sia attiva e premi sul pulsante Salva per completare l’operazione.

Ora, per far sì che iOS riconosca l’account Google come l’account predefinito con cui sincronizzare la sua rubrica, recati nel Impostazioni > Posta, contatti, calendari, seleziona la voce Account di default dal riquadro Contatti e seleziona Gmail dal menu che si apre.

Missione compiuta! Attendi qualche secondo e le rubriche dei due telefonini dovrebbero sincronizzarsi quasi come per magia.
Essendo attiva una vera e propria sincronizzazione, tutte le modifiche apportate sui contatti di uno smartphone verranno riportare automaticamente anche sull’altro.

Trasferire contatti da Samsung a iPhone “manualmente”

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Preferisci trasferire contatti da Samsung a iPhone in maniera “tradizionale”, senza attivare una sincronizzazione fra le rubriche dei due dispositivi?
Nessun problema.
Procedi come sto per illustrarti e dovresti riuscire a ottenere il risultato sperato.

Il primo passo che devi compiere è aprire l’applicazione Contatti sullo smartphone Samsung e selezionare la scheda Contatti dalla schermata che si apre.
Pigia quindi sul pulsante […] che si trova in alto a destra, seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare e vai prima su Contatti e poi su Importa/Esporta.

A questo punto puoi scegliere se esportare la rubrica in archivio (ossia sulla memoria del telefono) o su una SD (nel caso in cui il tuo smartphone fosse provvisto di memoria espandibile).
Attendi dunque qualche secondo affinché l’esportazione della rubrica venga completato (puoi seguire l’avanzamento della procedura tramite il menu delle notifiche di Android) e auto-inviati il file VCF della rubrica via email.

Per auto-inviarti il file VCF con i contatti della rubrica puoi installare un file manager come ES Gestore File (che è completamente gratuito) e utilizzarlo per navigare nella cartella Home dello smartphone o nella directory principale della SD.
Una volta raggiunta la cartella in cui si trova il file della rubrica (es.
00001.vcf), tieni il dito premuto sull’icona di quest’ultimo, premi sul pulsante Altro che compare in basso a destra e seleziona la voce Condividi dal menu che compare.
Scegli dunque di aprire il file nel tuo client di posta preferito (es.
Gmail) e invia il file a un indirizzo email accessibile dal tuo iPhone.

Per concludere, prendi il tuo iPhone e apri l’applicazione Mail (con altri client di posta la procedura non andrebbe a buon fine), apri il messaggio che ti sei appena auto-inviato e premi sull’icona del file VCF presente come allegato per aprirlo nella Rubrica di iOS.
Pigia quindi sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti e tutti i contatti presenti nel file VCF esportato dal cellulare Samsung verranno aggiunti alla rubrica dell’iPhone.

Qualora ci fosse qualche intoppo nella procedura, puoi collegarti anche al sito Internet di iCloud e caricare il file VCF direttamente nella tua rubrica online (la quale viene sincronizzata in automatico con l’iPhone, ammesso che tu abbia impostato correttamente l’utilizzo di iCloud).
Per importare il file VCF nel sito di iCloud, effettua l’accesso usando i dati del tuo ID Apple, seleziona l’icona Contatti e premi prima sull’icona dell’ingranaggio collocata in basso a sinistra e poi sulla voce Importazione vCard.
Più facile di così?

Come trasferire contatti da iPhone a SIM

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come trasferire contatti da iPhone a SIM.

Tuttavia, se in questo momento stai leggendo queste righe molto probabilmente è perché, vista la scelta fatta, hai bisogno di un piccolo aiutino per sapere come eseguire una procedura.

In particolar modo, vorresti trasferire contatti da iPhone a SIM, in modo tale da poter accedere alla tua rubrica anche da un altro dispositivo, senza riscontrare alcun tipo di problema.

Come trasferire contatti da iPhone a SIM

Prima di indicarti che cosa è necessario fare per poter trasferire contatti da iPhone e a SIM è bene però chiarire subito su un punto fondamentale.

La procedura che andrò ad illustrarti in questa guida risulta di fondamentale importanza se è tua intenzione poter accedere a tutti i tuoi contatti anche da un altro smartphone.

Su iPhone, infatti, l’intera rubrica non viene memorizzata sulla SIM, bensì solo ed esclusivamente nella memoria del dispositivo (soltanto dopo che avrai abilitato l’apposita opzione su iCloud).

Detto questo, se estrarrai la SIM dal tuo smartphone iOS e la inserirai in un altro device, senza effettuare alcuna apposita procedura preliminare, non potrai visualizzare nessuno dei tuoi contatti.

Inoltre se ciò che ti interessa davvero è trasferire contatti da iPhone a SIM, devi sapere che allo stato attuale delle cose, iOS, il sistema operativo mobile utilizzato sui dispositivi Apple, non integra alcuna funzione apposita per effettuare questa operazione.

Per poter trasferire contatti da iPhone a SIM è dunque necessario ricorrere all’impiego di apposite applicazioni, presenti su App Store.

Di seguito trovi quindi elencate quelle che, a mio avviso, rappresentano le migliori applicazioni attualmente disponibili sulla piazza per trasferire contatti da iPhone a SIM e le relative “istruzioni” d’impiego.

Fatta questa doverosa premessa, se sei quindi effettivamente intenzionato a scoprire che cosa bisogna fare per poter trasferire contatti da iPhone a SIM, ti suggerisco di tenere sotto mano il tuo iPhone, di metterti seduto comodo e di prenderti qualche minuto di tempo libero da dedicare alla lettura delle mie indicazioni.

Contacts Backup – IS Contacts Kit Free

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Se desideri trasferire i contatti da iPhone a SIM, la prima app che ti suggerisco di utilizzare è chiamata Contacts Backup – IS Contacts Kit Free.
Si tratta di un’applicazione gratuita presente su App Store che così come puoi facilmente intuire dal tuo stesso nome, permette di effettuare un backup della rubrica dei contatti presenti su iPhone in modo estremamente semplice.
Tra le caratteristiche degne di nota, vi è la possibilità di effettuare il backup dei contatti in formato XLS, in formato CSV oppure ancora in un formato compatibile con Outlook, per facilitarne così il passaggio da un dispositivo all’altro.

Detto questo, per poter trasferire contatti da iPhone a SIM con Contacts Backup – IS Contacts Kit Free la prima cosa che bisogna fare è quindi quella di scaricare l’applicazione da App Store.

  • accedi alla schermata principale del tuo iPhone
  • premi sull’icona di App Store
  • fai tap sull’icona a forma di lente di ingrandimento situata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata e poi
  • nel campo dedicato alla ricerca che si trova in alto
  • digita contacts backup – is contacts kit free.
  • individua quindi l’applicazione
  • premi primo risultato della ricerca che ti viene mostrato
  • poi fai tap sull’icona dell’applicazione visibile in elenco.

Come scaricare ed installare l’app Contacts Backup su iPhone

Successivamente, per scaricare l’app sul tuo dispositivo

  • premi sul pulsante Ottieni/Installa e, se richiesto
  • digita la password facente riferimento al tuo ID Apple (oppure utilizza il Touch ID).

Adesso dovrai soltanto attendere qualche istante affinché venga avviata e portata a termine la procedura di download e di installazione dell’app Contacts Backup – IS Contacts Kit Free.

In alternativa, per velocizzare l’esecuzione di questi passaggi preliminari, puoi anche premere direttamente qui se stai leggendo questa guida dal tuo smartphone Apple.
Ti ho condiviso il link per il download dell’applicazione; potrai così collegarti subito all’apposita sezione dell’app presente su App Store e scaricare l’applicazione alla velocità della luce, premendo sul pulsante Ottieni/Installa.

  • Una volta che l’applicazione si sarà scaricata e installata correttamente
  • ritorna sulla Home Screen del tuo iPhone
  • cerca l’icona di Contacts Backup – IS Contacts Kit Free 
  • per fare poi tap su di essa al fine di avviarla.
  • abbi cura di autorizzare l’applicazione ad accedere ai tuoi contatti (altrimenti non potrà funzionare per lo scopo desiderato)
  • poi premi su Accetta 
  • oppure su Non consentire se è tua intenzione, rispettivamente,
  • abilitare l’invio delle notifiche oppure no.
  • Si tratta di un’opzione facoltativa, a te la scelta.

A questo punto, per incominciare a utilizzare l’applicazione Contacts Backup – IS Contacts Kit Free per trasferire i contatti da iPhone a SIM

  • fai tap sul pulsante Export
  • accertati che, nella schermata che andrà ad aprirsi, vi sia il segno di spunta accanto alla voce All contacts
  • premi il pulsante Next per proseguire con la procedura.

Nella schermata successiva dovrai scegliere il formato in cui desideri esportare i contatti di iPhone.

  • Hai a disposizione varie scelte, vado a elencartele.
  • Il primo formato che hai a disposizione è quello pensato per Excel, poi vi è la voce Gmail (per esportarli in formato CSV) e
  • Outlook (per salvarli sotto forma di file XLS)
  • infine la voce VCard per salvare i contatti in formato Vcf.

Una volta che hai scelto il formato desiderato, premi su Start per avviare l’esportazione della rubrica del tuo dispositivo.

Ad operazione completata, hai diverse opzioni a disposizione.

Puoi vedere il file generato in anteprima (pulsante Previw)

  • puoi scegliere se aprilo per valutare il risultato (pulsante Open In)
  • se inviare il file dei contatti esportati da iPhone tramite la posta elettronica (pulsante Email)
  • oppure se caricarli su Dropbox premendo sul pulsante Upload.

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Effettuati questi passaggi utilizza il file appena ottenuto con Contacts Backup per trasferire contatti da iPhone a SIM sul tuo nuovo smartphone.
Nel caso di Android, una procedura che puoi utilizzare è quella di sincronizzare il file ottenuto con Gmail.
Dovrai quindi importare nel servizio di webmail il file generato con l’appliazione.
Gmail supporta infatti l’importazione dei contatti da un file in formato CSV o Vcard.
Per farlo, recati quindi sulla tua Gmail e vai alla voce Contatti che trovi facendo clic sulla voce Gmail presente in alto a sinistra della tua posta elettronica (in alternativa, fai clic qui per andare direttamente al servizio Contatti di Gmail) e poi fai clic sulla voce Importa contatti per importare il file.

Come trasferire contatti da iPhone a SIM con l’app Easy Backup

In alternativa alla soluzione che ti ho appena proposto per trasferire contatti da iPhone a SIM, puoi ricorre all’impiego di un’altra applicazione chiamata Easy Backup.

Quest’ultima è un’altra applicazione gratuita che fa della presenza della localizzazione in italiano il suo punto di forza.
Come la precedente applicazione indicata, anche Easty Backup ti permette di trasferire i contatti da iPhone alla SIM, con una procedura di facile e intuitiva.

Fatta questa premessa, ti spiego subito come trasferire contatti da iPhone a SIM con Easy Backup.

Come scaricare ed installare l’app Easy Backup

Ovviamente, la prima cosa da fare è scaricare l’applicazione.

  • vai nella schermata principale del tuo iPhone
  • premi sull’icona di App Store.
  • premi sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata
  • per poi andare a digitare il nome dell’applicazione (Easy Backup) nel campo di testo dedicato alla ricerca che trovi in alto.
  • A questo punto, premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato
  • premi sull’anteprima della prima applicazione disponibile in elenco.

Ora dovrai avviare il download dell’applicazione:
per farlo

  • premi sul pulsante Ottieni/Installa e, se richiesto
  • digita la password facente riferimento al tuo ID Apple oppure
  • utilizza il Touch ID (se supportato sul tuo modello di iPhone).

Adesso dovrai soltanto attendere qualche istante affinché la procedura di download e di installazione dell’applicazione Easy Backup venga avviata e portata a termine.

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Una volta terminato il download dell’app su iPhone

  • cerca l’icona di Easy Backup e fai tap su di essa
  • Una volta visualizzata la schermata principale dell’app
  • letta l’introduzione iniziale
  • premi sul pulsante Inizia collocato in basso
  • poi fai tap prima su Accedi ai contatti
  • poi su OK per autorizzare l’app ad accedere ai tuoi contatti.


L’autorizzazione all’accesso ai contatti è obbligatorio, altrimenti l’applicazione non potrà funzionare per lo scopo predefinito.


Invece, puoi liberamente scegliere se premere su OK 

oppure su Non consentire se vuoi che l’applicazione ti invii le notifiche oppure no.

Nella nuova schermata che a questo punto ti viene mostrata dovrai premere sul pulsante raffigurante una freccia situato al centro dello schermo in corrispondenza della voce Esegui subito il backup.

Una volta eseguito il backup, hai alcune opzioni a disposizione.

Puoi premere sulla voce E-mail per inviare, tramite messaggio di posta elettronica, l’intero elenco dei tuoi contatti in formato vCard (dovrai anche effettuare la registrazione all’applicazione tramite l’account Facebook o Google).

  • In alternativa, premendo sul Esporta potrai caricare il file vCard appena generato sul tuo account Dropbox oppure su Google Drive.

In questo caso, però, si tratta di una feature della versione Pro di Easy Backup quindi per poterla utilizzare è necessario effettuare l’acquisto della versione a pagamento dell’applicazione, il cui costo è di 3,49€.

Per trasferire i contatti della rubrica del tuo iPhone vi è inoltre la voce Exel che ti permette di inviare via email un file in formato Xlsx.

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Anche in questo caso, dovrai poi utilizzare il file ottenuto con Easy Backup per trasferire contatti da iPhone a SIM sul tuo nuovo smartphone.
Nel caso tu abbia acquistato uno smartphone Android, potrai nuovamente effettuare la sincronizzazione con Gmail dal momento che il servizio di webmail supporta l’importazione del file vCard generato.
Per farlo, dovrai eseguire la stessa operazione indicata in precedenza.

come trasferire contatti da iphone a iphone

come trasferire contatti da iphone a iphone

Hai sostituito il tuo iPhone con un modello più recente e stai cercando un modo per recuperare facilmente tutti i contatti dalla tua vecchia rubrica?
Devi inviare alcuni contatti all’iPhone di un tuo amico ma non sai come riuscirci?
Tranquillo, sono qui per darti una mano.

Con la guida di oggi vedremo insieme come trasferire contatti da iPhone a iPhone utilizzando le funzioni incluse “di serie” in iOS e alcune applicazioni prodotte da terze parti.
Scopriremo dunque come trasferire la rubrica da un “iPhone” all’altro utilizzando i backup di iTunes o la sincronizzazione di iCloud e come inviare singoli contatti ad altri iPhone sfruttando la tecnologia wireless AirDrop.
Si tratta, in tutti i casi, di operazioni semplicissime da portare a termine.
Quindi direi di non perderci ulteriormente in chiacchiere e passare subito all’azione.
Trovi spiegati tutti i passaggi da compiere qui sotto.

Nota: il seguente tutorial è stato scritto utilizzando degli iPhone equipaggiati con iOS 9.x e iOS 8.x ma le indicazioni presenti in esso dovrebbero risultare valide anche per iOS 7.x.
Il modello di iPhone utilizzato è ininfluente ai fini del trasferimento dei contatti (eccetto che per la condivisione tramite AirDrop che necessita di iPhone 5 o modelli successivi).

Trasferire la rubrica su un nuovo iPhone

Se hai acquistato un nuovo iPhone e vuoi trasferire su quest’ultimo tutti i contatti che avevi sul vecchio “iPhone” puoi procedere in tre modi differenti.

  • Attivare il telefono usando un backup del vecchio iPhone. In questo modo, oltre alle app, alle impostazioni e ai dati, verranno ripristinati sul device anche tutti i contatti presenti nella rubrica.
    Il ripristino si può effettuare sia tramite i backup locali di iTunes sia tramite iCloud (quindi via Internet).
  • Associare il telefono allo stesso ID Apple utilizzato sul vecchio iPhone. In questo modo tutti i dati associati all’account iCloud (fra cui dovrebbero esserci anche i contatti della rubrica) verranno copiati automaticamente sul “iPhone” senza dover ripristinare il dispositivo.
    In alternativa si può usare anche un account Google e sfruttare la sincronizzazione automatica dei contatti con Gmail.
  • Utilizzare un’app di terze parti per esportare i contatti dal vecchio iPhone in formato VCF, inviarti il file ottenuto via email e aprirlo sul nuovo iPhone (importando quindi i contatti nella rubrica).

Ripristinare i backup da iCloud e iTunes

Se vuoi ripristinare un backup dal tuo vecchio iPhone, assicurati innanzitutto di aver effettuato un backup del dispositivo in periodi recenti (su iCloud o iTunes, in base alle tue preferenze).
In caso contrario provvedi ad effettuare backup iPhone seguendo le indicazioni che trovi nel mio tutorial sull’argomento.

Successivamente, se vuoi ripristinare un backup da iCloud, avvia la procedura di configurazione iniziale dell’iPhone, seleziona la voce Ripristina da backup iCloud dalla schermata relativa ad App e dati e seleziona il backup con la data più recente.
La procedura di ripristino potrebbe durare diversi minuti in quanto prevede il download di dati molto “pesanti” da Internet.

Nel caso in cui avessi già attivato il tuo iPhone, per riportarlo alle impostazioni di fabbrica e ripristinarlo tramite iCloud o iTunes, recati nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina di iOS, seleziona l’opzione Inizializza contenuto e impostazioni, digita il codice di sblocco e premi sul pulsante Inizializza iPhone.

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Se preferisci operare alla “vecchia maniera”, cioè preferisci ripristinare un backup tramite iTunes, collega il telefono da attivare al computer usando il cavo Lightning/Dock in dotazione, clicca sull’icona del telefono che compare in alto a sinistra nella finestra principale del programma e scegli l’opzione per ripristinare da un backup precedente. Seleziona dunque il backup con la data più recente dal menu a tendina Ripristina da questo backup e avvia il processo di ripristino del dispositivo.

Se vuoi resettare un iPhone già configurato, collegalo al computer, seleziona l’icona del telefono in alto a sinistra e clicca sul pulsante Ripristina iPhone. Pigia quindi su Ripristina/Ripristina e aggiorna e accetta le condizioni d’uso di iOS facendo click prima su Successivo e poi su Accetto.

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La procedura di reset dell’iPhone prevede il download della versione più recente di iOS da Internet, quindi può durare anche più di un’ora. Al suo termine potrai ripristinare iOS con un backup precedente o potrai configurare il telefono come nuovo sincronizzandolo con il tuo account iCloud/Gmail (in modo da ottenere la sincronizzazione della rubrica).
Per maggiori segui il passaggio successivo del tutorial.

Sincronizzare i contatti tramite iCloud

Se non hai intenzione di ripristinare un backup dal tuo vecchio iPhone, puoi trasferire la tua rubrica sul nuovo “iPhone” associando quest’ultimo allo stesso ID Apple usato sull’altro device.

Per prima cosa prendi quindi il vecchio iPhone, recati nel menu Impostazioni > [Tuo nome] > iCloud di iOS (o impostazioni > iCloud se utilizzi una versione di iOS inferiore alla 10.3) e verifica che la levetta relativa alla sincronizzazione dei contatti sia attiva.
In caso contrario, attivala tu.

Dopodiché spostati nel menu Impostazioni > Contatti (oppure Impostazioni > Posta, Contatti, Calendari se utilizzi una versione poco recente di iOS), scorri la schermata che si apre fino alla sezione Account di default e assicurati che l’account predefinito per la sincronizzazione della rubrica sia quello di iCloud.
Se non vedi l’opzione Account di default vuol dire che sul tuo iPhone è impostato solo l’account di iCloud e viene già utilizzato come account di default per la sincronizzazione dei contatti.

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A questo punto puoi passare al nuovo iPhone.
Se non hai ancora effettuato la procedura di attivazione del telefono, effettuala e quando arriva il momento di inserire le credenziali di accesso dell’ID Apple inserisci quelle dell’ID utilizzato anche sul vecchio “iPhone”.
Nella schermata App e dati scegli di configurare il telefono come nuovo iPhone per non ripristinare alcun backup precedente.

Se hai già effettuato la procedura di configurazione iniziale di iOS, puoi configurare il tuo account iCloud recandoti nel menu Impostazioni > [Tuo nome] > iCloud del “iPhone” (o Impostazioni > iCloud sulle versioni più datate del sistema operativo) e assicurandoti che sia attiva la voce relativa alla sincronizzazione dei contatti.
Nel caso in cui il telefono fosse già associato ad un altro account iCloud, per sostituirlo con il tuo recati nel menu Impostazioni > [Tuo nome] (o Impostazioni > iCloud sulle versioni meno recenti di iOS) e premi sul pulsante Esci che si trova in fondo allo schermo.

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Ad operazione completata, esegui l’accesso con il tuo account iCloud e la rubrica verrà sincronizzata automaticamente.

Sincronizzare la rubrica con Gmail

Come accennato in apertura del post, puoi trasferire contatti da iPhone a iPhone anche tramite Gmail.
Se aggiungi lo stesso account Google a due “melafonini” e imposti Gmail come rubrica predefinita su entrambi, i contatti risulteranno sempre sincronizzati.

Per aggiungere un account Google al tuo iPhone, recati nel menu Impostazioni > Contatti > Account di iOS (oppure Impostazioni > Posta, contatti, calendari se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3) e premi sulla voce Aggiungi account.
Nella schermata che si apre, fai “tap” sul logo di Google, effettua l’accesso al tuo account Gmail, assicurati che la levetta relativa alla sincronizzazione dei Contatti sia attiva e premi sul pulsante Salva che si trova in alto a destra.

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Successivamente, per impostare Gmail come rubrica predefinita dell’iPhone (e quindi sincronizzare tutti i contatti con quest’ultimo), vai nel menu Impostazioni > Contatti (o Impostazioni > Posta, contatti, calendari) di iOS, premi sull’opzione Account di default relativa ai Contatti e metti il segno di spunta accanto alla voce Gmail. Ripeti l’operazione sul secondo iPhone su cui desideri sincronizzare i contatti e il gioco è fatto.

Trasferimento dei contatti tramite file VCF

Se non vuoi passare né per i backup di iTunes né per la sincronizzazione di iCloud, puoi trasferire contatti da iPhone a iPhone utilizzando My Contacts Backup.
Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di esportare i propri contatti in un file VCF da auto-inviarsi tramite email e poi importare poi sul nuovo “iPhone”.

Il funzionamento di quest’applicazione è davvero semplicissimo. Dopo aver scaricato My Contacts Backup dall’App Store, avviala e  autorizzala a leggere la rubrica di iOS rispondendo OK all’avviso che compare sullo schermo.
Successivamente, premi sul pulsante Backup e attendi che venga creato il file VCF con tutti i contatti della rubrica, ci vorranno pochi secondi. Al termine dell’esportazione, premi sul pulsante Email ed auto-inviati il file VCF a un indirizzo accessibile dal nuovo iPhone.

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A questo punto, prendi il nuovo iPhone, apri l’email che ti sei appena auto-inviato e premi sull’icona del file VCF per aprire quest’ultimo nella app Contatti di iOS.
Adesso premi il pulsante Aggiungi tutti i xx contatti per importare i contatti nella rubrica di iPhone e il gioco è fatto!

Se utilizzi un client di posta di terze parti, come ad esempio Outlook o Gmail, dopo aver aperto l’allegato premi sull’icona della Condivisione (la freccia che va verso l’alto), scegli l’opzione Apri con e fai “tap” sull’icona Copia in contatti per aprire il file VCF in Contatti.

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Trasferire contatti sull’iPhone di un’altra persona

Vuoi trasferire singoli contatti dal tuo iPhone a quello di un amico?
Nulla di più facile.
Basta utilizzare AirDrop, la tecnologia wireless che permette di condividere contatti, foto, video, siti Web e posizioni geografiche con tutti i dispositivi Apple.
Funziona con tutti i modelli di iPhone dal 5 in poi e con tutte le versioni di iOS dalla 7 in su.

Per condividere un contatto tramite AirDrop segui questi semplicissimi passaggi:
apri l’applicazione Contatti, seleziona il contatto da inviare all’altro iPhone e seleziona la voce Condividi contatto che si trova in fondo alla schermata che si apre.

A questo punto, attendi che nel menu di AirDrop compaia l’icona relativa al “iPhone” del tuo amico (lo smartphone deve avere il display acceso e le connessioni Wi-Fi/Bluetooth attive), premi su quest’ultima e attendi qualche istante affinché venga effettuato il trasferimento del contatto.

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Qualora AirDrop non funzionasse, prova ad aprire il control center di iOS (effettuando uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto) e ad impostare il menu di AirDrop su Tutti anziché su Solo contatti.
Ripeti l’operazione anche sullo smartphone del tuo amico.

Dopo il trasferimento dei contatti reimposta il menu su Solo contatti, altrimenti tutti gli utenti di iOS nelle vicinanze potranno inviarti file liberamente! Una volta ricevuto il contatto, il tuo amico non dovrà far altro che premere sul pulsante Salva (in alto a destra) o sulla voce Crea contatto e il nominativo verrà aggiunto istantaneamente alla sua rubrica.
Per maggiori informazioni su come funziona AirDrop consulta il mio tutorial sull’argomento.

In alternativa, se vuoi, puoi trasferire un contatto anche via email o via WhatsApp.
Basta seguire la procedura appena vista insieme e selezionare le icone della app Mail o di WhatsApp dal menu della condivisione (al posto di quella di AirDrop).

come trasferire contatti da iphone a cellulari samsung

come trasferire contatti da iphone a cellulari samsung

Hai deciso di “mollare” il tuo vecchio iPhone in favore di un cellulare Samsung equipaggiato con Android?
Scelta rispettabile la tua (così come quella di chi effettua il passaggio da Android ad iPhone) ma, dimmi un po’, hai già trasferito tutti i contatti della rubrica sul tuo nuovo smartphone?
No?
E allora non perdere altro tempo! Prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni su come trasferire contatti da iPhone a cellulari Samsung che trovi di seguito.

Devi sapere che esistono due strade differenti per raggiungere lo stesso risultato:
la prima – quella più semplice e immediata – prevede la sincronizzazione di un account Gmail con iPhone e Android (in modo che i due sistemi operativi possano condividere la stessa rubrica).
La seconda, un po’ più complicata ma comunque valida, consiste nell’esportazione della rubrica in un file VCF e il suo trasferimento sullo smartphone di destinazione (in questo caso il tuo cellulare Samsung) mediante apposite app.

Qualsiasi procedura tu decida di mettere in pratica, non ti preoccupare, qui sotto trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Su, rimboccati le maniche e mettiti subito al lavoro.
Non vorrai mica andare in giro con il tuo nuovo telefonino senza avere a portata di mano i numeri dei tuoi amici?!

Sincronizzare contatti tramite Gmail

Se vuoi un consiglio, non perdere tempo con l’esportazione manuale della rubrica e prova a sincronizzare i tuoi contatti tramite Gmail.
Impostando lo stesso account Google su un iPhone e un terminale Samsung, infatti, i due dispositivi condivideranno la stessa rubrica in maniera del tutto automatica.
Questo significa che tutti i nominativi presenti su un telefono compariranno anche sull’altro e le modifiche apportate ai contatti avranno effetto immediato su entrambi i device.
Comodo, vero?

Cosa fare su iPhone

Il primo passo che bisogna compiere per trasferire contatti da iPhone a cellulari Samsung è aggiungere un account Gmail su iPhone.
Se non sai come si fa, recati dunque nel menu impostazioni del tuo “iPhone” (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Mail e seleziona le opzioni Account > Aggiungi account.

Nella schermata che si apre, fai “tap” sul logo di Google, effettua l’accesso al tuo account Gmail e premi sul pulsante Consenti.
A questo punto, verifica che la levetta relativa alla sincronizzazione dei Contatti sia attiva e premi il pulsante Salva (in alto a destra) per completare la configurazione dell’account.

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Ora devi configurare Gmail come servizio predefinito con cui sincronizzare i contatti della rubrica di iOS.
Recati quindi nel menu Impostazioni > Contatti dell’iPhone, vai su Account di default, metti il segno di spunta accanto alla voce Gmail e il gioco è fatto.
La sincronizzazione della rubrica con Google dovrebbe iniziare istantaneamente.

In caso di mancata sincronizzazione, prova ad aggiungere un nuovo contatto alla rubrica dell’iPhone e aspetta qualche minuto.
La sincronizzazione dovrebbe avviarsi in maniera completamente automatica.

Cosa fare su smartphone Samsung

Se il tuo smartphone Samsung è già associato all’account Google che hai configurato su iPhone, non devi far nulla.
I contatti del “iPhone” dovrebbero comparire automaticamente nella rubrica di Android.

Qualora ciò non accadesse, recati nel menu con le impostazioni del telefono (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata con tutte le app installate sul dispositivo), seleziona la voce Account da quest’ultimo e fai “tap” sul logo di Google.

Successivamente, seleziona il tuo indirizzo Gmail e verifica che la levetta relativa ai Contatti sia attiva.
In caso contrario, spostala su ON e la sincronizzazione della rubrica dovrebbe avvenire in maniera istantanea.

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Nel caso in cui non avessi ancora configurato un account Google sul tuo smartphone Samsung, recati nel menu delle impostazioni, seleziona la voce Account dalla schermata che si apre e premi sull’opzione Aggiungi un account.

A questo punto, fai “tap” sul logo di Google, digita il tuo indirizzo di posta Gmail e vai avanti per terminare la configurazione dell’account.
Ad operazione completata, accertati che la funzione di sync per i contatti sia attiva (come abbiamo visto in precedenza) e dovresti avere la rubrica dell’iPhone disponibile anche su Android (e vice versa).

Trasferire contatti da iPhone a cellulari Samsung “manualmente”

Se preferisci trasferire la tua rubrica da uno smartphone all’altro “manualmente”, cioè senza attivare la sincronizzazione automatica dei contatti, puoi esportare la rubrica dell’iPhone in un file VCF e importarla sul tuo smartphone Samsung usando una delle tante app adatte allo scopo.

Cosa fare su iPhone

Il primo passo che bisogna compiere per trasferire contatti da iPhone a cellulari Samsung “manualmente” è installare un’applicazione che consenta di esportare la rubrica di iOS sotto forma di file VCF.
Ce ne sono tante sull’App Store, di applicazioni di questo tipo, ma io ti consiglio My Contacts Backup che è completamente gratuita e nei miei test ha sempre svolto egregiamente il suo lavoro.

Dopo aver installato My Contacts Backup sul tuo iPhone, avvia l’applicazione e consentile di accedere alla rubrica di iOS rispondendo OK all’avviso che compare sullo schermo.
Successivamente, premi sul pulsante Backup e aspetta qualche secondo affinché venga creato il file VCF con tutti i contatti presenti sul “iPhone”.

Ad operazione completata (dovrebbero volerci solo pochi secondi) fai “tap” sul pulsante Email ed auto-inviati il file VCF con tutti i contatti della rubrica a un indirizzo accessibile dallo smartphone Android su cui intendi copiare la rubrica.

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Cosa fare su smartphone Samsung

Come facilmente intuibile, la prima cosa che devi fare sul tuo smartphone Samsung è scaricare il file VCF generato su iPhone.
Avvia dunque il tuo client di posta elettronica preferito (es. Gmail), apri il messaggio che ti sei auto-inviato dall’iPhone e scarica il file VCF allegato all’email.

Ad operazione completata, avvia la rubrica sul tuo smartphone Samsung, premi sul pulsante Altro […] collocato in alto a destra, vai su Impostazioni e fai “tap” sul pulsante Importa/Esporta contatti.
Scegli dunque l’opzione Importazione dalla schermata che si apre, seleziona il tuo file VCF e il gioco è fatto.

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Qualora l’applicazione contatti non dovesse svolgere adeguatamente il suo compito, prova Import Contacts. Si tratta di un’applicazione completamente gratuita che funziona molto bene. Per utilizzare Import Contacts, avvia la app, premi sul pulsante Next e scegli la voce dal menu a tendina Import contacts from a single vCard file.
Seleziona quindi il file VCF scaricato poc’anzi sul telefono e fai “tap” sul pulsante OK.

A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla voce Skip, keep the phone contact (in modo da sovrascrivere i contatti già presenti su Android) e premi su Begin per completare l’importazione della rubrica dell’iPhone.

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Nota:
è disponibile anche una versione più recente di Import Contacts che costa 1,15 euro.
Se quella free non funziona, prova con quest’ultima.

Smart Switch Mobile

Se hai uno smartphone equipaggiato con Android 4.1.2 o superiori puoi trasferire contatti da iPhone a cellulari Samsung usando Smart Switch Mobile, l’applicazione ufficiale di Samsung per il trasferimento dei dati da altri terminali, che è completamente gratuita e si può scaricare direttamente dal Google Play Store. Ci sono tre modi per trasferire i dati (compresi i contatti) dall’iPhone ad Android tramite Samsung Smart Switch.

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  • iCloud – se la rubrica del tuo iPhone è sincronizzata con iCloud, puoi trasferire i contatti su Android senza collegare lo smartphone Samsung né al computer né al “iPhone”.
    Tutto quello che devi fare è avviare Smart Switch sullo smartphone Samsung, selezionare l’opzione per importare i dati da iOS e premere sul pulsante per importare dati da iCloud.
    Per finire, devi digitare i dati di accesso del tuo ID Apple, devi selezionare il backup da cui recuperare i dati e devi scegliere quali informazioni trasferire su Android (puoi scegliere solo i contatti o anche calendari,  sveglie e altri dati).
  • Collegamento via cavo – se hai un cavo USB OTG (on the go) puoi collegare l’iPhone al tuo smartphone Samsung e copiare i dati direttamente dalla memoria del device.
    Per compiere quest’operazione devi disattivare iMessage su iOS (in modo da evitare la ricezione di SMS durante l’esportazione dei dati), dopodiché devi avviare Smart Switch sul telefono Samsung e devi scegliere le opzioni per importare i dati da iOS e trasferire le informazioni direttamente dal dispositivo.
    Infine devi mettere il segno di spunta accanto ai dati da copiare su Android e il gioco è fatto.
  • iTunes – se hai creato un backup del tuo iPhone sul PC usando iTunes, puoi trasferire i dati sul tuo smartphone Samsung tramite la versione desktop di Smart Switch (ti ho spiegato come installarla nel mio tutorial su come collegare un cellulare Samsung al PC).
    Per sfruttare le funzioni di trasferimento dati di Smart Switch per Windows o macOS devi collegare il tuo smartphone Samsung al computer, dopodiché devi avviare il programma, devi cliccare sul pulsante  Ripristina e devi selezionare come fonte dei dati da ripristinare il backup di iTunes (tramite il pulsante che si trova in basso a sinistra).

Se qualche passaggio non ti è chiaro, visita il canale YouTube di Samsung, lì puoi trovare dei video tutorial che spiegano molto bene come sfruttare Smart Switch per il passaggio dei dati da iPhone ad Android.
Sono in inglese ma risultano chiarissimi anche per chi non “mastica” bene la lingua in questione.

come tradurre pagina web safari mac

come tradurre pagina web safari mac

Anche tu sei entrato nel mondo Mac e hai da poco acquistato il tuo primo computer Apple?
Ottima scelta! I Mac sono macchine generalmente affidabili, che permettono di svolgere le proprie attività lavorative (e non solo) in modo semplice, intuitivo e produttivo.
Tuttavia, non hai ancora preso dimestichezza con alcune applicazioni integrate “di serie” nel sistema operativo del colosso di Cupertino, in primis il browser Safari.

Per entrare più nel merito della questione, non hai ancora capito come tradurre una pagina Web con Safari su Mac e, per questo motivo, vorresti qualche delucidazione sull’argomento.
Che dirti?
Sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto! Nelle prossime righe di questa guida, infatti, trovi spiegato proprio come portare a termine quest’operazione adoperando servizi Web ed estensioni utili a questo scopo.

Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Alla grande! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui necessiti per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le “dritte” che ti darò.
Sono sicuro che, seguendo passo-passo le mie indicazioni, non avrai alcun problema a tradurre pagine Web con Safari.
Buona lettura!

Indice

  • Google Traduttore
  • Microsoft Translator
  • Yandex Translate
  • Apertium

Google Traduttore

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La prima soluzione che ti consiglio di provare per tradurre pagine Web su Mac, agendo da Safari, è l’arcinoto Google Traduttore.
Non dirmi che non ne hai mai sentito parlare, perché non potrei assolutamente crederti:
si tratta, infatti, di uno dei migliori traduttori online e anche uno dei più utilizzati al mondo.
Permette di tradurre un’intera pagina Web dandogli “in pasto” il link alla stessa e poi cliccando semplicemente su di esso.

Per servirtene, dunque, recati sulla pagina principale di Google Traduttore (cliccando sul link che ti ho fornito poc’anzi) e incolla l’indirizzo della pagina Web da tradurre nel box situato sulla sinistra.

Avvalendoti dei pulsanti e dei menu posti nella parte superiore della pagina, seleziona poi la lingua di partenza della pagina Web che vuoi tradurre (es. Inglese, Spagnolo, etc.) o, se non la conosci, imposta l’opzione Rileva lingua per consentire all’algoritmo di Google Traduttore di rilevarla in modo automatico.

Dopodiché seleziona la lingua di destinazione (es. Italiano) mediante l’apposito menu collocato sulla parte destra della pagina e clicca sul link azzurro comparso sul riquadro collocato sulla destra.
Nella nuova pagina che si apre, dovresti vedere la pagina Web di tuo interesse interamente tradotta nella lingua di destinazione che hai impostato.

Se passi con il cursore del mouse sul testo tradotto, puoi visualizzare un fumetto contenente la corrispondente porzione di testo nella lingua di partenza.
Facendo clic sul pulsante Originale posto in alto a destra (in corrispondenza del menu Visualizza), puoi vedere la pagina Web in lingua originale, mentre cliccando sul bottone Traduzione puoi visualizzare nuovamente la sua traduzione.
Comodo, vero?

Microsoft Translator

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Un altro servizio che ti consiglio di provare è Microsoft Translator.
Si tratta della “risposta” di Microsoft al traduttore di Google e, proprio come quest’ultimo, permette di tradurre facilmente intere pagine Web:
vediamo in che modo.

Per avvalerti di Microsoft Translator, recati sulla sua home page (cliccando sul link che ti ho fornito poc’anzi) e seleziona la lingua di partenza (es.
Inglese, Portoghese, etc.) della pagina che intendi tradurre, avvalendoti del menu situato in alto a sinistra.
Se non sei in grado di determinare questo dato, avvaliti della funzione Rilevamento automatico per rilevare automaticamente la lingua di partenza della pagina.

Successivamente, specifica la lingua di destinazione (es.
Italiano) mediante il menu a tendina collocato sulla destra e, per concludere, incolla l’indirizzo della pagina Web che intendi tradurre nel riquadro situato sulla sinistra e poi clicca sul link blu comparso sul riquadro di destra.

Nella pagina che si apre, dovresti visualizzare la traduzione della pagina Web di tuo interesse. Anche in questo caso, passando con il cursore del mouse sul testo tradotto vedrai comparire un fumetto contenente la versione “originale” del testo presente nella pagina.

Yandex Translate

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Yandex è un noto motore di ricerca russo.
Yandex Translate è il suo servizio di traduzione online, che offre la possibilità di tradurre singole parole, interi testi, pagine Web e persino interi siti Internet nelle principali lingue parlate al mondo.

Per avvalertene, recati sulla sua pagina principale (mediante il link che ti ho fornito poc’anzi) e clicca sul pulsante Site collocato in alto.
Se necessario, poi, supera la verifica di sicurezza, immettendo i caratteri che vedi su schermo nell’apposito campo testuale, e clicca poi sul pulsante giallo Continue.

Dopodiché, apri il menu Original posto in alto e seleziona la lingua originale della pagina che intendi tradurre.
Apri, poi, il menu Translation e seleziona la lingua di destinazione in cui tradurre la pagina Web di tuo interesse.

A questo punto, non ti rimane che incollare l’URL della pagina Web da tradurre nel campo di testo Enter a website address posto in alto, cliccare sul pulsante Translate posto di fianco a quest’ultimo e attendere qualche secondo, affinché venga caricata la traduzione.

Passando con il cursore del mouse sul testo presente nella pagina, potrai visualizzare il testo corrispondente nella lingua originale, grazie a una nuvoletta che comparirà a schermo.
Se vuoi, puoi anche visualizzare la versione tradotta affiancata a quella originale, cliccando sul pulsante raffigurante i due rettangoli in verticale o su quello raffigurante i due rettangoli in orizzontale collocatoin alto a destra (in base alla modalità di visualizzazione che più preferisci).

Ti ricordo, inoltre, che il servizio traduce l’intero sito Web che fa capo alla pagina che hai linkato e non solo quest’ultima:
ciò significa che, se navighi sul sito agendo da Yandex Translate, puoi vedere in modo automatico la traduzione di tutte le pagine che ne fanno parte.
Molto utile, vero?

Apertium

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Concludo questa guida parlandoti di Apertium.
Si tratta di un’altra applicazione Web appartenente alla categoria in oggetto che permette di tradurre pagine Web in decine e decine di lingue.
È facile da utilizzare ed è compatibile con tutti i principali navigatori Web, compreso Safari.

Per avvalertene, recati sulla sua pagina principale (cliccando sul link che ti ho fornito poc’anzi), apri il menu posto sulla sinistra e seleziona la lingua originale della pagina Internet che intendi tradurre.
Successivamente, servendoti del menu posto sulla destra, seleziona l’idioma in cui intendi tradurre il contenuto di tuo interesse.

Fatto ciò, provvedi a incollare l’indirizzo della pagina Web da tradurre nel campo di testo situato sulla sinistra, cliccare sul pulsante Translate e attendere che venga effettuata la traduzione della pagina stessa.

Apertium, oltre a tradurre la pagina Web di cui hai precedentemente incollato l’indirizzo, provvede a tradurre anche tutte le altre pagine del sito di cui fa parte la pagina tradotta (in modo analogo a Yandex Translate).

come togliere suono fotocamera iphone

come togliere suono fotocamera iphone

Trovi molto fastidioso il fatto che, ogni volta che devi scattare una foto con il tuo iPhone, la fotocamera del dispositivo emette il suono dell’otturatore.
Ti piacerebbe, dunque, sapere se esiste un modo per aggirare la cosa e hai cercato una soluzione in Rete, finendo su questa mia guida.
Allora direi che sei capitato proprio sul sito giusto al momento giusto!

Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo, infatti, posso spiegarti come togliere il suono della fotocamera dell’iPhone. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, ci tengo però a fare un’importante precisazione:
purtroppo, allo stato attuale delle cose in, iOS non risulta integrata alcuna funzione per togliere SOLO il suono della fotocamera.
Quello che, però, si può fare per far fronte a tale necessità è attuare dei “trucchetti” che permettono comunque di raggiungere il risultato in maniera brillante.

Se poi questi “trucchetti” non dovessero convincerti, potrai affidarti a delle app fotocamera di terze parti che includono apposite finzioni per “zittire” il suono dello scatto.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca a lupo per ogni cosa!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Togliere il suono della fotocamera dell’iPhone
    • Attivare la modalità silenzioso
    • Disattivare i suoni
    • Scattare foto in modalità Live
  • App per togliere il suono della fotocamera dell’iPhone
    • Rookie Cam
    • Microsoft Pix Camera
    • Altre app

Informazioni preliminari

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Come anticipato in apertura del post, allo stato attuale, iOS non offre alcun funzione ad hoc tramite la quale poter togliere il suono della fotocamera dell’iPhone. Sfruttando, però, altre funzionalità del sistema operativo Apple, quali ad esempio l’attivazione della modalità silenzioso, la disattivazione dei suoni o, ancora, la realizzazione di una foto in modalità Live, è comunque possibile raggiungere lo scopo oggetto di questa guida.

A tal proposito, è tuttavia necessario fare una precisazione:
le metodiche in questione non valgono per gli iPhone importati dall’Asia o prodotti per quel mercato. Infatti, essendo la popolazione asiatica molto numerosa ed essendo tanti coloro che nei luoghi affollati e nei mezzi pubblici possono usare lo smartphone per scopi poco raccomandabili, le normative locali hanno imposto ad Apple di produrre dispositivi da vendere nel territorio sui quali non è possibile abbassare il volume o disattivare il suono dell’otturatore dell’iPhone.

Togliere il suono della fotocamera dell’iPhone

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, possiamo finalmente entrare nel vivo del tutorial e andare a scoprire, in concreto, come togliere il suono della fotocamera dell’iPhone sfruttando i “trucchi” anticipati nelle righe precedenti.

Attivare la modalità silenzioso

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Il primo sistema che ti invito a prendere in considerazione per disattivare il suono dell’otturatore della fotocamera dell’iPhone consiste nell’attivazione della modalità silenzioso sul dispositivo.
Infatti, quando la modalità in questione risulta abilitata, suonerie e avvisi vari (compreso il suono dell’otturatore) vengono silenziati.
Gli altoparlanti dell’iPhone continueranno comunque a riprodurre altri suoni e il device a vibrare in caso di chiamata o arrivo di nuove notifiche.

Per abilitare la modalità in questione, tutto quello che devi fare è prendere il tuo iPhone e spostare l’interruttore apposito situato sul lato sinistro del dispositivo (quando rivolto frontalmente) in modo tale che si veda lo sfondo arancione.
A conferma del fatto che la modalità silenziosa è stata attivata, l’iPhone emetterà una leggera vibrazione e sullo schermo del “iPhone” comparirà l’avviso Silenzioso.

Fatto ciò sei pronto per passare all’azione.
Avvia, dunque, l’app Fotocamera facendo tap sulla relativa icona (quella con la fotocamera e lo sfondo grigio) presente in home screen oppure richiamala con uno swipe da destra a sinistra nella schermata di blocco o, ancora, premendo sul pulsante apposito (sempre quello con la fotocamera) annesso al Centro di Controllo di iOS, al quale puoi accedere facendo uno swipe dal basso verso l’alto (se possiedi iPhone 8/8 Plus o modelli precedenti) oppure facendo uno swipe verso il basso dall’angolo in alto a destra dello schermo (se possiedi iPhone X o modelli successivi). Inquadra poi ciò che vuoi fotografare, premi sul tasto circolare per scattare la foto e… non verrà emesso alcun suono!

Quando lo vorrai, potrai attivare nuovamente la modalità suoneria sul tuo iPhone spostando il summenzionato interruttore, in modo tale che lo sfondo arancio dello stesso non risulti più visibile.

Disattivare i suoni

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In alternativa alla metodica descritta nelle righe precedenti, puoi togliere il suono della fotocamera dell’iPhone andando a disattivare i suoni, intervenendo sui pulsanti per la regolazione dell’audio oppure mediante il Centro di Controllo di iOS.

In entrambi i casi, devi però assicurarti preventivamente del fatto che i comandi in questione non vadano a intaccare la suoneria.
Per cui, prendi l’iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio).
Dopodiché fai tap sulla dicitura Suoni e feedback aptico e verifica che l’interruttore accanto alla voce Modifica con i tasti risulti impostato su OFF.
In caso contrario, provvedi tu.

Adesso sei finalmente pronto per passare all’azione.
Per cui, disattiva i suoni dell’iPhone usando il tasto volume giù:
l’ultimo verso il basso collocato sul lato sinistro del dispositivo (quando rivolto frontalmente).
Premi dunque su quest’ultimo e continua a tenere premuto fino a quando le tacchette dell’indicatore Volume che compare sul display non scompaiono completamente e ti viene mostrata la dicitura Muto.

In alternativa, richiama il Centro di Controllo effettuando uno swipe dal basso verso l’alto (se possiedi iPhone 8/8 Plus o modelli precedenti) oppure facendo uno swipe verso il basso dall’angolo in alto a destra dello schermo (se possiedi iPhone X o modelli successivi), individua la barra di regolazione del volume (quella contrassegnata dal simbolo dell’altoparlante), premici sopra e, continuando a tenere premuto, sposta l’indicatore dell’audio verso il basso, fin quando non vedi comparire l’icona con l’altoparlante barrato.

A questo punto, non ti resta altro da fare, se non scattare una foto con l’otturatore silenziato.
Per cui, avvia l’app Fotocamera facendo tap sulla relativa icona (quella con la fotocamera e lo sfondo grigio) presente in home screen oppure richiamala premendo sul pulsante apposito (sempre quello con la fotocamera) annesso al Centro di Controllo di iOS o, ancora, effettuando uno swipe da destra a sinistra nella schermata di blocco, inquadra poi ciò che vuoi fotografare e scatta la foto in modalità silenziosa premendo sul tasto circolare dedicato.

Chiaramente, quando lo vorrai, potrai attivare nuovamente i suoni sul tuo iPhone premendo il tasto volume sù collocato sul lato destro del dispositivo (quando rivolto frontalmente), fin quando le tacchette dell’indicatore che compare su schermo non raggiungono il livello desiderato, oppure tramite il Centro di Controllo, richiamando quest’ultimo, premendo sulla barra per la regolazione dell’audio e, continuando a tenere premuto, spostando il dito verso l’alto sin quando l’indicatore dei suoni non raggiunge il livello che preferisci.

Scattare foto in modalità Live

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Un altro sistema che puoi adottare per non far emettere alcun suono all’iPhone mentre scatti una foto consiste nell’abilitare la modalità che consente di catturare foto Live.
Una Live Photo, nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, è, sostanzialmente, una foto animata che viene realizzata registrando cosa accade 1,5 secondi prima e dopo lo scatto.
Per impostazione predefinita, attivando la suddetta feature il suono dell’otturatore non viene emesso.

Per abilitare l’uso delle Live Photo, prendi il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e avvia l’app Fotocamera facendo tap sulla relativa icona (quella con la fotocamera e lo sfondo grigio) presente in home screen oppure richiamala con uno swipe da destra a sinistra nella schermata di blocco o, ancora, premendo sul pulsante apposito (sempre quello con la fotocamera) che si trova nel Centro di Controllo di iOS, che puoi richiamare effettuando uno swipe dal basso verso l’alto (se possiedi iPhone 8/8 Plus o modelli precedenti) oppure facendo uno swipe verso il basso dall’angolo in alto a destra dello schermo (se possiedi iPhone X o modelli successivi).

Una volta visualizzata la schermata dell’app Fotocamera, assicurati che risulti impostata la modalità Foto nel menu che si trova in basso o lateralmente (a seconda di come è orientato il dispositivo) e fai tap sull’icona per attivare la modalità Live (quella con i cerchi concentrici) posta in alto oppure di lato (sempre a seconda di come è orientato il dispositivo), in modo tale che da bianca diventi di colore giallo.

A conferma della corretta attivazione della funzione, vedrai inoltre comparire la scritta Live nella parte in alto dello schermo.
Scatta quindi la tua foto, facendo tap sul pulsante circolare apposito, e il gioco è fatto. Quando e se lo vorrai, potrai disattivare l’uso delle Live Photo avviando nuovamente l’app Fotocamera sul tuo “iPhone” e premendo sull’icona apposita in modo tale che da gialla diventi bianca.

App per togliere il suono della fotocamera dell’iPhone

Nel caso in cui le soluzioni di cui ti ho parlato nei capitoli precedenti non ti avessero convinto, l’unica alternativa che hai è quella di affidarti a delle app fotocamera di terze parti comprensive di un’opzione per disattivare il suono di scatto.
Eccone alcune che potrebbero fare al caso tuo.

Rookie Cam

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La prima tra le app fotocamera alternative a quella “di serie” di iOS che ti consiglio di provar è Rookie Cam.
È gratis, facile da usare e include una miriade di utili strumenti, funzioni ed effetti per scattare e modificare le foto.
Da notare che mediante acquisiti in-app (a patire da 3,49 euro) è possibile sbloccare filtri extra e altri contenuti aggiuntivi.

Per scaricare l’app sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione di App Store, premi sul bottone Ottieni/Installa e autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password.
A installazione ultimata, avvia l’app premendo sul bottone Apri comparso su schermo oppure facendo tap sulla relativa icona che è stata aggiunta in home screen. Segui, dunque, il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, concedi all’app i permessi per accedere alla fotocamera e alla posizione, scegli se abilitare la ricezione delle notifiche oppure no e, una volta visualizzata la schermata principale di Rookie Cam, premi sul pulsante […] situato in alto o di lato (a seconda di come è orientato l’iPhone).

Ora che visualizzi la schermata con le impostazioni dell’app, individua la dicitura Scatto Silenzioso e porta su ON il relativo interruttore per, appunto, attivare la funzione che consente di scattare foto senza emettere suoni. Premi poi sulla freccia che trovi in alto a sinistra per ritornare alla schermata principale di Rookie Cam e scatta la tua foto facendo tap sul bottone circolare apposito.

Microsoft Pix Camera

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Un’altra ottima applicazione per scattare foto andando a togliere il suono della fotocamera su iPhone è Microsoft Pix Camera:
si tratta di un’applicazione distribuita dall’azienda di Redmond (come intuibile dal nome stesso), gratuita e ricca di funzioni, tra cui anche quella per disattivare il suono di scatto.

Per scaricarla sul tuo “iPhone”, visita la relativa sezione di App Store, premi sul bottone Ottieni/Installa e autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password.
A installazione ultimata, avvia l’app premendo sul bottone Apri comparso su schermo oppure facendo tap sulla relativa icona che è stata aggiunta in home screen.

Segui quindi il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, concedi all’app i permessi per accedere alla fotocamera e alla posizione e scegli se abilitare la ricezione delle notifiche oppure no.
Successivamente, chiudi l’app, premi l’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio) che si trova nella home screen di iOS, scorri la schermata visualizzata sino a individuare l’icona dell’app, premici sopra e porta su OFF l’interruttore che trovi accanto alla voce Shutter Sound.

Adesso, avvia nuovamente Microsoft Pix Camera e scatta pure la tua foto premendo sul pulsante circolare situato in basso o di lato (a seconda dell’orientamento del dispositivo).
Ecco qui!

Altre app

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Otre alle app di cui ti ho già parlato, puoi valutare l’impiego di quelle che ho provveduto a segnalarti nei miei tutorial dedicati in maniera specifica alle app per fare foto e alle app per fare selfie.
Molte di esse, infatti, offrono la possibilità di abilitare la funzione per silenziare gli scatti su iPhone:
fossi in te le prenderei in considerazione!

come togliere pin iphone

come togliere pin iphone

Basta! Non ne puoi proprio più di inserire il PIN della tua scheda SIM ogni volta che accendi l’iPhone (anche perché non riesci mai a ricordarlo per cui ti tocca sempre andare a guardare il post-it dove lo hai appuntato)! Vista la situazione hai dunque deciso di fare qualche ricerca in rete per scoprire in che modo procedere ed ora eccoti qui, su questo mio tutorial, desideroso di ricevere tutte le indicazioni del caso.
Mi sbaglio?
No, appunto.
Allora fai così:
mettiti bello comodo e dedica qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura di questo mio articolo interamente dedicato a come togliere PIN iPhone.
Vedrai che in un battibaleno riuscirai finalmente nel tuo intentano.

Come dici?
Vorresti sapere se, rimozione del PIN a parte, posso spiegarti anche come fare per inserire un eventuale codice di blocco direttamente sul “iPhone”?
Ma certo che si, non temere, era proprio quello che volevo fare.
Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti anche come fare per attivare un codice di sblocco complesso o semplice sul dispositivo oltre che come fare per abilitare ed utilizzare il Touch ID per lo scopo in questione.

Ora però basta chiacchierare e mettiamoci subito all’ora.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appresso e che addirittura in caso di necessità sarai pronto a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici bisognosi di qualche dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Togliere il PIN sull’iPhone
  • Alternative al codice PIN
    • Codice di sblocco complesso o semplice
    • Touch ID
    • Face ID
  • In caso di problemi

Togliere il PIN sull’iPhone

Partendo dal presupposto che togliere il PIN sull’iPhone è un’operazione tanto semplice quanto veloce e per la messa a segno della quale non è assolutamente necessario essere dei grandi esperti in fatto di smartphone ed ancor meno di nuove tecnologie in generale, per compiere quest’operazione il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di afferrare il tuo telefonino a marchio Apple, accedere alla home screen e premere sul pulsante Impostazioni (quello con la ruota di ingranaggio).

Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, premi sulla voce Cellulare (Telefono se usi una versione di iOS precedente alla 12) e seleziona la dicitura PIN SIM.
Nella schermata che successivamente andrà ad aprirsi tappa sull’interruttore che trovi in corrispondenza della dicitura PIN SIM in modo tale da portarlo su OFF.

Digita ora il codice PIN della tua scheda SIM nella schermata che ti viene proposta e poi premi sulla voce Fine in alto a destra per completare tutta la procedura.
Dopo aver fatto ciò, l’interruttore relativo alla voce PIN SIM su cui precedentemente hai premuto sopra diventerà di colore bianco (invece che verde come quando è attivo) ed il codice sulla tua scheda verrà disattivo (non solo sull’iPhone ma anche su tutti gli altri cellulari su cui andrai eventualmente ad inserirla).

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Ovviamente, qualora dovessi avere dei ripensamenti potrai abilitare nuovamente il codice PIN della tua scheda semplicemente recandoti nuovamente nella sezione Cellulare delle impostazioni del dispositivo (Telefono se usi iOS 11 o precedenti), facendo tap su PIN SIM, premendo sull’interruttore accanto alla dicitura PIN SIM nella nuova schermata visualizzata e digitando il codice associato alla tua scheda.
Facendo in questo moto l’interruttore collocato accanto alla voce PIN SIM verrà portato su ON e l’uso del codice verrà immediatamente riabilitato.

Alternative al codice PIN

In alternativa al codice PIN che, ci tengo a fartelo presente, non va a proteggere l’intero telefonino ma solo ed esclusivamente l’utilizzo della rete associata alla SIM inserita all’interno di quest’ultimo e quello della rubrica e degli SMS eventualmente salvati nella memoria della scheda, puoi abilitare l’uso del codice di sblocco dell’iPhone che ti consente invece di preservare l’intero iPhone da eventuali accessi indesiderati.

Se il tuo iPhone lo supporta, puoi anche abilitare ed utilizzare in alternativa il Touch ID che ti consente di sbloccare il tuo dispositivo mediante l’impronta digitale.
Per maggiori info continua a leggere, trovi indicato tutto in dettaglio qui di seguito.

Codice di sblocco complesso o semplice

Per quanto riguarda il codice di sblocco, oltre che permetterti di preservare l’acceso all’iPhone ti verrà richiesto anche tutte le volte che accendi o riavvii il dispositivo, aggiorni il software di quest’ultimo, inizializzi l’iPhone, visualizzi o modifichi le impostazioni del codice e/o installi profili di configurazione iOS.
Per maggiori informazioni, visita l’apposita pagina di supporto annessa al sito Internet di Apple.

Per abilitarlo sul tuo iPhone (nel caso in cui non avessi già provveduto a farlo, ovviamente) accedendo alla sezione Impostazioni di iOS, facendo tap sulla voce relativa a Face ID e codice o quella Touch ID e codice (dipende dal modello di iPhone in uso) e premendo poi sulla dicitura per abilitare la funzione.

Segui poi le semplici indicazioni a schermo per impostare il tuo codice di blocco che dovrà essere di sei cifre.
Se lo preferisci, puoi anche creare un codice di sblocco più breve, composto soltanto da quattro cifre, oppure puoi impostare una vera e propria password di sblocco per il tuo dispositivo costituita da numeri, lettere e caratteri speciali.

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Per fare ciò, tappa sulla voce Opzioni codice che si trova in basso e scegli un codice alfanumerico personalizzato oppure un codice numerico a quattro cifre dal menu che vedi apparire.
Successivamente digita il codice o la password che intendi usare per proteggere il tuo iPhone ed inseriscila di nuovo nella schermata che in seguito ti viene mostrata.

Hai già impostato il codice di sblocco per il tuo iPhone e desideri modificarlo?
Allora recarti nella sezione delle impostazioni dedicata all’inserimento del codice così come visto poc’anzi, digita il codice attualmente impostato per poter accedere alla relativa configurazione, tappa sulla voce Cambia codice presente nella parte in basso della nuova schermata visualizzata e digita nuovamente il codice attualmente in uso dopodiché digita per due volte di seguito il nuovo codice che vuoi utilizzare (anche in tal caso puoi accedere alle opzioni del codice e regolarle come meglio credi).
Fatto!

Ci hai ripensato ed hai deciso di disabilitare il codice di sblocco sul tuo iPhone?
Allora, sempre agendo dalla sezione delle impostazioni dedicate al codice e al Touch ID, tappa sulla dicitura Disabilita codice presente in basso e conferma l’esecuzione dell’operazione facendo tap sul pulsante Disattiva in risposta all’avviso che vedi comparire a schermo.

Touch ID

Come anticipato, puoi proteggere il tuo iPhone anche utilizzando la tua impronta digitale.
Come si fa?
Semplice:
ti basta abilitare l’uso del Touch ID (suppurato da iPhone 5s in poi) ed il gioco è fatto.
Una volta abilitato, potrai utilizzare il Touch ID in sostituzione del codice di sblocco di cui ti ho parlato nelle precedenti righe.
Per maggiori dettagli, puoi leggere l’apposita pagina dell’assistenza annessa al sito Internet di Apple.

Per abilitare l’uso del Touch ID sul tuo iPhone accedi alla sezione Impostazioni di iOS, seleziona la voce Touch ID e codice dalla schermata che ti viene mostrata e se hai già provveduto ad impostare un codice di sblocco sul tuo dispositivo digita quest’ultimo quando richiesto.
Se invece non hai ancora impostato un codice di sblocco a sei o quattro cifre, prima di per abilitare il Touch ID dovrai provvedere ad inserirne uno.
Per riuscirci, puoi seguire le indicazioni sull’argomento che ti ho fornito proprio qualche riga più su.

Adesso, assicurati che l’opzione Sblocco iPhone sia attiva (altrimenti abilitala tu spostando su ON l’interruttore che la riguarda), fai tap sulla voce Aggiungi un’impronta e segui le indicazioni a schermo per configurare il riconoscimento della tua impronta digitale.

La procedura che devi seguire è di una semplicità disarmante, non preoccuparti.
Non devi far altro che poggiare il polpastrello del dito sul tasto Home dell’iPhone e muoverlo leggermente sollevandolo e appoggiandolo nuovamente sul tasto.
Quando poi sullo schermo compare la scritta Regola la presa, impugna il telefono così come fai di solito quando devi rispondere ad un messaggio su WhatsApp, consultare un sito Web ecc.
e poggia nuovamente il dito sul tasto Home cercando di restare sulle parti più esterne del tasto.

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A procedura completata vedrai comparire la scritta Completo a schermo.
Tappa su Continua e lo sblocco con Touch ID verrà immediatamente abilitato sul tuo dispositivo. Tieni presente che seguendo la procedura appena vista insieme è possibile configurare fino a cinque impronte e usarle tutte per il riconoscimento tramite Touch ID.

Se vuoi cancellare un’impronta memorizzata in precedenza, recati nuovamente nella sezione delle impostazioni di iOS dedicata al Touch ID ed al codice, digita il codice di sblocco del tuo iPhone, seleziona l’impronta da cancellare (es.
Dito 1) e seleziona la voce Elimina impronta digitale dalla schermata che si apre.

Face ID

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Se utilizzi un modello di iPhone pari o superiore a iPhone X, puoi proteggere il tuo telefono da accessi non autorizzati tramite Face ID, quindi tramite riconoscimento del volto (effettuato tramite la camera frontale del dispositivo).

Per attivare il Face ID, recati nel menu Impostazioni > Face ID e codice di iPhone, premi sulla voce per abilitare il Face ID e segui le istruzioni su schermo per far riconoscere il tuo volto allo smartphone.
Si tratta di ruotare il volto seguendo la freccia presente sullo schermo.
Per maggiori informazioni al riguardo, leggi la mia guida su come usare iPhone X, in cui ti ho spiegato più in dettaglio anche come usufruire del Face ID.

In caso di problemi

Considerando che per poter disabilitare il PIN sull’iPhone occorre comunque digitare quello in uso sulla SIM, nel caso in cui non lo ricordassi prova a dare uno sguardo alla confezione di vendita della SIM.
Dovresti trovare il PIN in corrispondenza della dicitura PIN o Codice PIN sul retro della carta plastificata in cui era inserita la scheda e sotto la striscia argentata da grattare (ovviamente il PIN in questione sarà quello giusto se tu non lo hai modificato con uno a piacere).

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In alternativa, puoi recuperare il PUK della tua scheda, digitare per più volte di seguito un PIN scorretto sullo schermo dell’iPhone ed utilizzare poi l’altro codice per reimpostarne uno a tuo piacimento.
Se non sai come fare per riuscire a recuperare il codice PUK della tua SIM, ti consiglio di leggere la mia guida sull’argomento.

Per quanto riguarda invece il codice di sblocco dell’iPhone, tieni presente che se viene immesso un codice errato per sei volte consecutive, il dispositivo viene disabilitato e per sbloccarlo occorre ripristinarlo.
Ripristinare l’iPhone significa cancellare tutti i dati presenti al suo interno e riportare il sistema allo stato di fabbrica.
Purtroppo tutti i dati salvati sulla memoria dell’iDevice in tal caso vengono persi irrimediabilmente (a meno che tu non abbia effettuato un backup dell’iPhone) prima della disattivazione dello stesso.

In caso di disattivazione ci sono due strade che è possibile percorrere per ripristinare il dispositivo:
collegare l’iDevice al computer e ripristinarlo tramite iTunes oppure collegarsi al sito di iCloud, accedere al servizio Trova iPhone e comandare l’inizializzazione del dispositivo da remoto.

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Più precisamente, per ripristinare l’iPhone tramite iTunes, collega il dispositivo al computer mediante il cavo di ricarica, clicca sull’icona dell’iPhone collocata in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes e fai clic sul bottone Ripristina iPhone.
Per ripristinare invece il tuo dispositivo tramite iCloud, collegati ad iCloud.com, effettua il login con il tuo ID Apple e clicca sull’icona di Trova iPhone.
Nella pagina che a questo punto ti viene mostrata, digita nuovamente la password del tuo ID Apple, clicca sul menu Tutti i dispositivi che si trova in alto e seleziona il nome del tuo iPhone.
Per concludere, clicca sull’icona Inizializza l’iPhone che vedi apparire sulla destra e conferma la tua volontà di effettuare l’operazione in oggetto.

come togliere numero privato da iphone

come togliere numero privato da iphone

Ogni volta che effettui una telefonata con il tuo iPhone, il destinatario della chiamata visualizza la scritta “numero privato” o la scritta “numero sconosciuto” al posto del tuo numero?
Sei stanco di ricevere chiamate da “numeri privati” sul tuo iPhone e stai cercando un modo per bloccarle?
Bene, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto!

Con il tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come togliere numero privato da iPhone in modo da mostrare il tuo numero in chiaro ai destinatari delle chiamate e, qualora ti servisse, ti spiegherò come bloccare – o quantomeno limitare – le chiamate provenienti dai numeri che sono segnati come “privati” o “sconosciuti”.
Ti assicuro che si tratta di due procedure estremamente semplici da portare a termine, quindi direi di mettere da parte le chiacchiere e passare subito all’azione.

Ritagliati cinque minuti di tempo libero, leggi le indicazioni che sto per darti e prova a metterle in pratica:
che tu abbia bisogno di disattivare il camuffamento del tuo numero per le chiamate in uscita o di limitare la ricezione di chiamate da parte di mittenti sconosciuti, ti assicuro che riuscirai a trovare una soluzione al tuo problema.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Togliere numero privato su iPhone
  • Bloccare numeri privati su iPhone
    • Funzione Non disturbare di iOS
    • Truecaller
  • Altre soluzioni utili

Togliere numero privato su iPhone

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Se il tuo problema è la mancata visualizzazione del tuo numero nelle chiamate in uscita, molto probabilmente hai attivato per sbaglio la funzione dell’iPhone che permette di camuffare l’ID chiamante.
Per disattivare questa funzione e mostrare nuovamente il tuo numero ai destinatari delle chiamate, non devi far altro che accedere alle impostazioni di iOS e spostare su “ON” una levetta.
Non ci credi?
Allora provaci subito!

Innanzitutto, apri il menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e seleziona la voce Telefono da quest’ultima.
Nella schermata che si apre, fai tap sulla voce Mostra ID chiamante, sposta su ON la levetta che si trova accanto all’opzione Mostra ID chiamante e il gioco è fatto.

Da questo momento in poi, quando chiamerai qualcuno, questo sarà in grado di vedere il tuo numero in chiaro e quindi riconoscerti immediatamente (ovviamente solo a patto che tu non anteponga il codice per effettuare chiamate anonime al numero da chiamare ).

Bloccare numeri privati su iPhone

Ricevi una marea di chiamate da parte di “numeri privati” o “sconosciuti” e ti piacerebbe trovare un modo per bloccarli?
Purtroppo non è semplice:
a causa delle limitazioni imposte da Apple in iOS, non è possibile bloccare in automatico le chiamate che provengono dai numeri che camuffano la propria identità.
Tuttavia, esistono diverse soluzioni per bloccare le chiamate che provengono dai numeri non presenti in rubrica e riconoscere/bloccare i seccatori, quindi i call center, gli operatori di telemarketing e i truffatori.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere.

Funzione Non disturbare di iOS

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iOS dispone di una funzione, denominata Non disturbare, che se opportunamente configurata, permette di bloccare automaticamente tutte le chiamate provenienti dai numeri che non sono presenti in rubrica.
Purtroppo presenta delle controindicazioni:
nel senso che, essendo stata pensata per limitare le notifiche durante le ore del giorno in cui si desidera non essere disturbati, oltre alle chiamate provenienti dai numeri sconosciuti, blocca anche le notifiche delle app.
In poche parole, abilitandola, perderai anche le notifiche di WhatsApp, Facebook e tutte le altre applicazioni che hai installato sul telefono.

Tutto chiaro fin qui?
Bene, allora direi che possiamo passare all’azione.
Per attivare la funzione Non disturbare di iOS e impostarla in modo che silenzi le chiamate provenienti dai numeri sconosciuti, accedi al menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e vai su Non disturbare.

A questo punto, seleziona la voce Consenti chiamate da e scegli se consentire le chiamate solo dai tuoi contatti preferiti (che, dunque, dovrai andare a segnare all’interno della rubrica come tali) o da tutti i contatti, mettendo il segno di spunta accanto a una delle voci disponibili.
Dopodiché torna indietro e scegli se consentire la ricezione di chiamate ripetute, cioè la ricezione di chiamate da un numero che, seppur non è in rubrica, ti ha contattato per più di una volta nell’arco di tre minuti, spostando su ON o su OFF la relativa levetta.

Superato anche questo step, non ti resta che indicare quando attivare la modalità Non disturbare.
Scegli, quindi, se attivare la modalità silenziosa solo mentre l’iPhone è bloccato o sempre (selezionando la prima opzione, le chiamate e le notifiche delle app ti arriveranno normalmente quando l’iPhone avrà lo schermo acceso) e scegli se attivare manualmente la funzione Non disturbare o se programmarla in base agli orari della giornata.

Per attivare la funzione Non disturbare manualmente, sposta su ON la levetta Non disturbare che si trova in alto o, se preferisci, richiama il control center di iOS effettuando uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto (se hai un iPhone X, devi effettuare uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso) e premi sull’icona della mezza luna.
Per programmare il suo funzionamento in base all’ora del giorno, invece, sposta su ON la levetta collocata accanto alla voce Programmato e usa i campi Inizio e Fine per specificare gli orari in cui intendi farla partire e fermarla.

In caso di ripensamenti, puoi disattivare la programmazione automatica della funzione Non disturbare andando nel menu Impostazioni > Non disturbare di iOS e spostando su OFF la levetta relativa all’opzione Programmato.

Truecaller

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Se la tua intenzione non è bloccare i numeri sconosciuti, bensì i numeri dei call center o degli altri seccatori che ti disturbano a ogni ora del giorno per venderti qualcosa (i quali, spesso, utilizzano anch’essi la tecnica del camuffamento del numero per non farsi riconoscere), puoi ricorrere a Truecaller.

Truecaller è un’applicazione che permette di identificare i numeri dei seccatori noti (call center, operatori di telemarketing, truffatori ecc.), di bloccarli e di risalire ai nomi delle persone partendo dal loro numero di cellulare.
Si può scaricare e usare gratis, ma per sfruttare la funzione di ricerca inversa (cioè per sapere un numero di cellulare partendo da un nome) e rimuovere i banner pubblicitari occorre passare alla versione Pro dell’app, che costa 1,99 euro/mese o 17,99 euro/anno.

Altra cosa importante da sottolineare è che, per usufruire dei servizi di Truecaller, occorre registrarsi e consentire la condivisione del proprio numero nel database pubblico dell’app (accessibile nella sua versione completa solo da parte degli altri utenti iscritti).
In caso di ripensamenti, ad ogni modo, è possibile disattivare il proprio account e richiedere la rimozione del proprio numero dal database pubblico.

Se fin qui è tutto chiaro, passiamo all’azione.
Per prima cosa, apri l’App Store (l’icona della “A” bianca su fondo azzurro che si trova in home screen), seleziona la scheda Cerca che si trova in basso a destra e cerca Truecaller.
Seleziona, quindi, l’icona dell’app dai risultati della ricerca (è la cornetta e premi sul pulsante Ottieni/Installa per installarla sul tuo “iPhone”.
Molto probabilmente, ti verrà chiesto di verificare la tua identità usando il Touch ID, il Face ID o immettendo la password del tuo ID Apple.
Se stai leggendo questo post da iPhone, puoi aprire direttamente la pagina di App Store dedicata a Truecaller facendo tap qui.

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Ad installazione completata, avvia Truecaller e segui la procedura guidata per la creazione del tuo account.
Digita, quindi, il tuo numero di telefono nell’apposito campo di testo, premi sul pulsante Inizia, rispondi all’avviso che compare sullo schermo e digita il codice di verifica che ti viene inviato via SMS.

A verifica del numero effettuata, compila il modulo di registrazione che ti viene proposto inserendo, negli appositi campi, il tuo nome e il tuo cognome (l’indirizzo email è opzionale, lascia il campo in bianco).
Dopodiché assicurati che la voce Chi può avere i miei contatti sia impostata su Solo richieste (in modo da non consentire a tutti di accedere ai tuoi contatti) e fai tap sul pulsante Continua per completare la procedura di registrazione a Truecaller.

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Nella schermata che si apre, se ti viene chiesto di filtrare gli SMS indesiderati, rifiuta premendo sulla voce Salta collocata in alto a destra.
Dopodiché premi sul pulsante Autorizzazioni e rifiuta l’accesso ai contatti (per non consegnare la tua rubrica a Truecaller), mentre consenti l’accesso alle notifiche da parte dell’app.

Adesso devi attivare il filtro per il riconoscimento dei numeri dei seccatori noti.
Apri, quindi, il menu Impostazioni di iOS, fai tap sulla voce Telefono e vai su Blocco chiamate e identificazione.
Fatto ciò, sposta su ON la levetta relativa a Truecaller e consentirai così all’app di rilevare i numeri delle chiamate in entrata.

Ricordati di mantenere aggiornata la lista dei seccatori noti aprendo di tanto in tanto l’applicazione di Truecaller, selezionando la scheda ID indesiderati e premendo sul pulsante Aggiorna/Controlla se ci sono aggiornamenti presente in essa.

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Da questo momento in poi, Truecaller esaminerà tutte le chiamate in entrata e ti avviserà in caso di mittenti indesiderati.
Se vuoi fare in modo che le chiamate provenienti da call center, operatori di telemarketing e truffatori vengano bloccate automaticamente, devi creare un contatto con la black list di Truecaller e aggiungerlo alla lista dei numeri da bloccare in iOS.

Per compiere quest’operazione, apri l’app di Truecaller, seleziona la scheda Altro che si trova in basso a destra, vai su Impostazioni > Maggiori seccatori e sposta su ON la levetta relativa alla funzione Salva come contatto.
Rispondi, quindi, all’avviso che compare sullo schermo premendo sul pulsante Facciamolo e attiva la levetta relativa ai Contatti:
in questo modo darai l’accesso ai contatti a Truecaller e quindi fornirai la tua rubrica al servizio, tienilo bene a mente (d’altronde, senza questa autorizzazione non potrai creare il contatto con i numeri da bloccare automaticamente).

Adesso, per rendere effettivo il blocco delle chiamate provenienti da call center e altri seccatori, vai nel menu Impostazioni > Telefono > Blocco chiamate e identificazione di iOS, premi sulla voce Blocca contatto e seleziona il contatto Identificato come indesiderato dalla schermata che si apre.

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Tieni bene a mente che, in caso di ripensamenti, per rimuovere i numeri di Truecaller dalla black list dovrai agire su ogni recapito manualmente (operazione che richiede moltissimo tempo).

Nota: qualora decidessi di non usare più Truecaller, disattiva il tuo account recandoti nel menu Altro > Informazioni > Disattiva account dell’app.
Dopodiché richiedi la rimozione del tuo numero dal database pubblico del servizio tramite questa pagina Web.

Altre soluzioni utili

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Ti piacerebbe scoprire il numero che si nascondendo dietro a una chiamata anonima?
In tal caso, puoi rivolgerti a Whooming, un servizio online disponibile anche sotto forma di app per iOS che, sfruttando la tecnica della deviazione di chiamata, permette di scoprire la vera identità di chi telefona camuffando il proprio ID chiamante.
Si può scaricare e usare gratis, ma i numeri dei chiamanti vengono parzialmente oscurati se non si sottoscrive un abbonamento a pagamento (a partire da 12,20 euro per 3 mesi).

Se vuoi scoprire più in dettaglio come funziona Whooming e come configurarlo in maniera opportuna sul tuo iPhone, leggi la mia guida su come scoprire un numero privato dopo la chiamata.

come togliere le restrizioni su apple music

come togliere le restrizioni su apple music

Nel tentativo di riprodurre una canzone del tuo cantante preferito su Apple Music, hai riscontrato alcuni problemi che te ne impediscono l’ascolto.
Effettuando alcune ricerche sul Web, hai scoperto che non si tratta di una problematica del celebre servizio di streaming musicale di Apple ma di una restrizione che impedisce la riproduzione di un qualsiasi contenuto etichettato come esplicito e che, adesso, vorresti togliere.
Non avendolo mai fatto prima d’ora, però, non hai la benché minima idea di come procedere e, per questo motivo, vorresti il mio aiuto per riuscire nel tuo intento.

Se le cose stanno esattamente come le ho appena descritte, sappi che oggi è il tuo giorno fortunato.
Nei prossimi paragrafi, infatti, ti spiegherò come togliere le restrizioni su Apple Music da tutti i dispositivi sui quali utilizzi il servizio in questione.
Tieni presente che le modifiche relative alle restrizioni di Apple Music non vengono sincronizzate con i vari device associati al tuo ID Apple e, di conseguenza, dovrai ripetere la procedura su ciascun dispositivo di tuo interesse.

Chiarito ciò, se non vedi l’ora di saperne di più e riprendere ad ascoltare le tue canzoni preferite su Apple Music, non perdiamo altro in tempo in chiacchiere e passiamo sùbito all’azione.
Mettiti bello comodo, ritagliati cinque minuti di tempo libero e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, riuscirai a disattivare tutte le restrizioni relative ad Apple Music e usare il servizio senza alcuna limitazione.
Buona lettura e, soprattutto, buon ascolto!

Indice

  • Come togliere le restrizioni su Apple Music iPhone
  • Come togliere le restrizioni su Apple Music Android
  • Come togliere le restrizioni su Apple Music PC Windows
  • Come togliere le restrizioni su Apple Music Mac
  • Come togliere le restrizioni su Apple Music da browser

Come togliere le restrizioni su Apple Music iPhone

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Se ti stai chiedendo come togliere le restrizioni su Apple Music dal tuo iPhone, devi sapere che puoi farlo dalle impostazioni del tuo “iPhone”.
Infatti, accedendo alla sezione Tempo di utilizzo è possibile sia abilitare l’ascolto dei brani e degli album etichettati come contenuti espliciti che gestire ogni altra restrizione relativa ad Apple Music.

Per procedere, prendi dunque il tuo iPhone, fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio, per accedere alle Impostazioni di iOS, e premi sulla voce Tempo di utilizzo.
Nella nuova schermata visualizzata, seleziona l’opzione Restrizioni contenuti e privacy, fai tap sulla voce Restrizione dei contenuti e premi sull’opzione Musica, Podcast, News.
Per abilitare la riproduzione dei contenuti espliciti, apponi il segno di spunta accanto alla voce Espliciti e il gioco è fatto.

Devi sapere che dalla sezione Restrizioni contenuti e privacy, premendo sull’opzione Libreria e Apple Music visibile nel box Privacy, puoi anche gestire l’accesso delle altre applicazioni installate nel tuo iPhone (es.
Shazam o Google Maps) ad Apple Music e alla tua libreria musicale.

In tal caso, scegli l’opzione Consenti modifiche, per consentire l’accesso a tutte le app elencate, o sposta la levetta relativa alle app di tuo interesse da OFF a ON, per togliere le restrizioni di accesso di singole applicazioni.

In alternativa, puoi disattivare totalmente ogni restrizione relativa ai contenuti e alla privacy.
Per farlo, accedi nuovamente alle Impostazioni di iOS, seleziona le opzioni Tempo di utilizzo e Restrizioni contenuti e privacy e sposta la levetta accanto alla voce Restrizioni contenuti e privacy da ON a OFF.

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Come dici?
Apple Music si chiude automaticamente dopo aver raggiunto il tempo di utilizzo consentito?
Molto probabilmente hai impostato una limitazione nell’utilizzo dell’app in questione.

Per evitare che ciò accada in futuro e togliere anche questa restrizione, accedi alla sezione Tempo di utilizzo, premi sulla voce Limitazioni app, seleziona l’opzione Musica e fai tap sul pulsante Elimina limitazione (per due volte consecutive).

Come togliere le restrizioni su Apple Music Android

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Se utilizzi Apple Music su Android e ti stai chiedendo come togliere le restrizioni relative ai contenuti espliciti per riprodurre e ascoltare tutti i brani che desideri senza alcuna limitazione, tutto quello che devi fare è avviare l’app in questione, accedere alle impostazioni del tuo account e disattivare il blocco dei brani etichettati come espliciti.

Per farlo, avvia Apple Music, facendo tap sulla sua icona (una nota musicale su sfondo bianco) presente in home screen o nel drawer del tuo dispositivo, premi sull’icona dei tre puntini, in alto a destra, e scegli l’opzione Impostazioni dal menu che si apre.

Nella nuova schermata visualizzata, individua la sezione Restrizioni e fai tap sull’opzione Restrizione dei contenuti.
A questo punto, se accedi per la prima volta alla sezione relativa alle restrizioni di Apple Music, devi creare un codice di 4 cifre utile per evitare che altri utenti modifichino le impostazioni in questione senza la tua approvazione.
Digita, quindi, il codice che dovrai utilizzare ogni volta che vorrai accedere a questa sezione nei campi Inserisci un codice per le restrizioni e Reinserisci il codice per le restrizioni.

Fatto ciò, nella schermata Restrizione dei contenuti, sposta prima la levetta relativa alla voce Abilita restrizione contenuti da OFF a ON e, poi, ripeti l’operazione anche per la voce Musica, in modo tale da consentire la riproduzione dei brani e degli album indicati come espliciti.

Come togliere le restrizioni su Apple Music PC Windows

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Se utilizzi Apple Music su un PC Windows, per togliere le restrizioni relative ai contenuti espliciti, avvia iTunes (il celebre software multimediale sviluppato da Apple tramite cui viene erogato il servizio Apple Music su PC), fai clic sulla voce Modifica, in alto, e scegli l’opzione Preferenze dal menu che si apre.

Nella nuova schermata visualizzata, seleziona la scheda Restrizioni e, se necessario, clicca sull’icona del lucchetto, in basso a sinistra, e inserisci la password del tuo account utente su Windows, per poter applicare modifiche. A questo punto, individua la voce Limita e togli il segno di spunta acanto all’opzione Musica con contenuti espliciti, per togliere le restrizioni relative ai brani e agli album etichettati come espliciti.

Come dici?
Avviando iTunes non visualizzi la sezione Apple Music?
In tal caso, significa che hai reso “invisibile” il servizio di streaming musicale di Apple.
Per poter ascoltare nuovamente i brani e gli album dei tuoi artisti preferisti, premi sull’opzione Modifica, collocata nel menu in alto, seleziona la voce Preferenze, clicca sulla scheda Restrizioni e, nella nuova schermata visualizzata, togli il segno di spunta accanto alla voce Apple Music, visibile in prossimità dell’opzione Disabilita.

Come togliere le restrizioni su Apple Music Mac

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Se la tua intenzione è togliere le restrizioni su Apple Music su Mac con macOS 10.14 Mojave o versioni precedenti, devi sapere che anche in questo caso è necessario utilizzare iTunes e la procedura è identica a quanto ti ho indicato in precedenza per consentire i contenuti espliciti di Apple Music su Windows.

Se, invece, usi macOS 10.15 Catalina o successivi, avvia l’applicazione Musica, clicca sulla voce Musica visibile nella barra dei menu e seleziona l’opzione Preferenze dal menu che si apre.
Adesso, scegli la scheda Restrizioni e, se necessario, abilita le modifiche cliccando sull’icona del lucchetto, in basso a sinistra, e inserendo la password del tuo utente su macOS.

Fatto ciò, individua la voce Limita e togli il segno di spunta accanto alla voce Musica con contenuti espliciti.
Se, invece, c’è una restrizione completa che impedisce l’accesso a Apple Music, togli il segno accanto all’opzione Apple Music, visibile in prossimità della voce Disabilita.
Infine, premi sul pulsante OK, per salvare le modifiche.

Come togliere le restrizioni su Apple da browser

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Come ben saprai, Apple Music è accessibile anche tramite un qualsiasi browser e, anche in questo caso, è possibile rimuovere le restrizioni relative ai contenuti espliciti. 

Per farlo, collegati al sito ufficiale del servizio, fai clic sul pulsante Accedi, in alto a destra, inserisci i dati associati al tuo ID Apple nei campi ID Apple e Password e premi sull’icona della freccia, per effettuare il login.

Fatto ciò, fai clic sull’icona dell’omino, in alto a destra, scegli l’opzione Impostazioni dal menu che si apre, individua la sezione Restrizioni contenuti e seleziona l’opzione Versione esplicita tramite il menu a tendina Musica.
In alternativa, puoi disattivare tutte le restrizioni (comprese quelle relative ad altri servizi Apple, come Apple TV+) spostando la levetta accanto all’opzione Restrizioni contenuti da Attivate a Disattivate.

A prescindere dalla scelta fatta, per salvare le modifiche, è richiesta la creazione di un codice di accesso necessario per cambiare le impostazioni relative alle restrizioni.
Inserisci, quindi, il codice in questione nei campi Imposta un codice di accesso e Reinserisci il codice di accesso e clicca sul pulsante Continua, per creare il codice e salvare le modifiche.

come togliere laudio da un video iphone

come togliere laudio da un video iphone

Un amico ti ha inviato su WhatsApp uno slideshow fotografico comprendente gli scatti realizzati durante la vostra ultima vacanza di gruppo e una musica di sottofondo.
Quando l’hai avviato sul tuo iPhone, però, hai avuto un’amara sorpresa:
il brano di sottofondo scelto per accompagnare le foto è di una bruttezza assoluta! Va assolutamente eliminato:
per questo motivo, hai aperto immediatamente Google alla ricerca di una guida che possa farti capire come rimuovere l’audio da un video su iPhone, capitando dritto sul mio sito Web.

Ebbene, sono lieto di informarti che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto:
di seguito, infatti, ti spiegherò tutti i passaggi necessari per rimuovere la traccia audio da un filmato presente sulla memoria dell’iPhone, utilizzando una serie di app progettate per lo scopo.
Inoltre, sarà mia cura mostrarti alcuni metodi per estrarre l’audio da un video, così da poterlo salvare “a parte”, prima ancora di cancellarlo.

Dunque, senza esitare un attimo in più, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di ottenere il risultato che desideri.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come rimuovere l’audio da un video con iPhone
    • iMovie 
    • Splice 
    • Mute Video 
  • Come estrarre l’audio da un video con iPhone

Come rimuovere l’audio da un video con iPhone

Rimuovere l’audio da un video con iPhone non è affatto difficile:
basta conoscere gli strumenti giusti da usare per lo scopo! Di seguito ti spiego il funzionamento di tre applicazioni dedicate all’editing video che, tra le rispettive funzionalità, annoverano anche quelle di rimozione dell’audio: iMovieSpiceMute Video.

iMovie

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iMovie è un potente software progettato da Apple e dedicato alla manipolazione dei file video:
disponibile sia come programma per Mac che come app gratuita per iPhone e iPad, è ricco di funzionalità e permette, nel giro di pochi tap, di eliminare completamente la traccia audio da un filmato.
In che modo?
Te lo spiego subito.

Dopo aver avviato l’app (che dovrebbe essere preinstallata sul tuo device ma che, comunque, puoi trovare gratuitamente su App Store, premi il pulsante Continua e sfiora i bottoni Crea progettoFilmato.

Fatto ciò, sfiora la voce Indietro collocata in alto a sinistra, accedi alla sezione Video, scegli l’album che contiene il filmato che intendi “silenziare” e fai tap prima sull’anteprima di quest’ultimo e poi sul segno di spunta che compare a schermo, quindi sfiora la voce Crea filmato.

Superato questo step, premi sull’anteprima del video collocata in basso, fai tap sull’icona del volume, elimina l’audio dal video spostando tutto a sinistra l’indicatore che compare a schermo e fai tap sul pulsante Fine, collocato in alto a sinistra.
Per concludere, premi il pulsante della condivisione (il quadrato con freccia), fai tap sull’opzione Salva video, indica la qualità di esportazione (a scelta tra 360p, 540p e 720p) e il gioco è fatto:
dopo alcuni secondi (che potrebbero diventare minuti, laddove il filmato fosse particolarmente lungo e/o il tuo iPhone non particolarmente prestante), il video “silenziato” dovrebbe essere disponibile nella Galleria dell’iPhone.
Il file originale non verrà modificato in alcun modo.

Splice

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Altra ottima app per eliminare l’audio dai video su iPhone è Splice, disponibile gratuitamente su App Store:
se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un ottimo software pensato per la manipolazione di video e il montaggio di filmati e immagini.

Dopo aver scaricato Splice da App Store e fatto partire il software, sfiora il pulsante (+) posto al centro della schermata, dopodiché tocca il pulsante OK per accordare i permessi d’accesso alla memoria, quindi sfiora la freccetta collocata accanto alla dicitura Tutte le foto (in alto) e seleziona la voce Video oppure l’album che contiene il filmato di tuo interesse dal menu proposto.

Successivamente, fai tap sul filmato da cui intendi rimuovere l’audio, sfiora il pulsante Avanti, assegna un nome al progetto digitandolo nell’apposita casella di testo, quindi tocca la voce Crea collocata in alto a destra e attendi qualche secondo affinché i file vengano elaborati.

Fatto ciò, effettua alcuni swipe verso sinistra per saltare il tutorial di primo utilizzo e sfiora il pulsante Fatto situato in basso a destra (devi farlo soltanto la prima volta che avvii l’app), per accedere alla schermata di modifica.
A questo punto, fai tap sull’anteprima del filmato posta nella parte centrale dello schermo, premi il pulsante Volume (se non lo trovi, prova a “scorrere” verso destra la pulsantiera inferiore, fino a visualizzarlo) e sposta su 0 l’indicatore che viene mostrato a schermo, effettuando su di esso uno swipe verso sinistra.

Il gioco è praticamente fatto:
non ti resta altro da fare che premere il pulsante della condivisione situato in alto a destra (la scatola con la freccia verso l’alto) e toccare il pulsante Salva per esportare una copia del filmato in galleria.
Il file originale verrà lasciato intatto.

Mute Video

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Aspetta, mi stai dicendo che trovi le soluzioni precedenti un po’ troppo _articolate _per il tuo scopo e che sei alla ricerca di un’app più semplice, ma altrettanto efficace?
Allora potresti dare un’opportunità a Mute Video, disponibile gratuitamente su App Store (con possibilità di acquisti in-app).

Mute Video permette di eliminare l’audio da qualsiasi filmato disponibile nella Galleria del “iPhone” nel giro di un paio di tap:
tutto ciò che bisogna fare è scegliere il video su cui intervenire e premere un tasto per salvarne una copia, senz’audio, in Galleria.

Usare Mute Video è davvero molto semplice.
Dopo aver scaricato e avviato l’app, sfiora la voce Start per accedere alla sua schermata principale, quindi fai tap sul pulsante Select a video, scegli l’album e il filmato che intendi “silenziare”, quindi tocca la voce Scegli situata in basso a destra.

Per concludere e salvare una copia del video senz’audio nella Galleria di iOS, non devi far altro che sfiorare il pulsante Remove Audio & Add new Video to Photos e, se necessario, concedere all’app il permesso di accedere alla memoria sfiorando il pulsante OK:
dopo alcuni secondi, il filmato silenzioso sarà disponibile nel rullino dell’iPhone.
Il video originale resterà, invece, inalterato.

Come estrarre l’audio da un video con iPhone

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che hai appreso alla perfezione le tecniche per togliere l’audio da un video su iPhone ma che, a questo punto, vorresti anche qualche soluzione per estrarre l’audio da un video in modo semplice e veloce.
Non è mia intenzione deluderti neppure questa volta, anzi! Nei paragrafi successivi, ti spiegherò infatti il funzionamento di alcune app e servizi online adatti proprio a questo scopo.

Estrattore MP3/AudioExtract

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Un’ottima applicazione adatta all’estrazione dell’audio da un file video è Estrattore MP3/AudioExtract, disponibile gratuitamente su App Store.
Dopo aver scaricato e aperto l’app, fai tap sul pulsante (+) posto in alto, scegli la voce Import videos dal menu che viene mostrato a schermo, premi il pulsante OK (affinché l’app possa accedere alla memoria) e, dopo aver selezionato l’album più opportuno, premi sul filmato da cui intendi estrarre l’audio e sfiora il pulsante Fatto situato in alto.

Completata questa fase, sfiora il pulsante (i) posto accanto all’anteprima del video appena aggiunto, fai tap sulla voce Extract Audio situata nel pannello proposto, scegli il formato dell’audio che desideri ottenere (mp3, m4a, ogg, m4r e così via) utilizzando le voci in basso, quindi sfiora la voce Start per avviare la conversione.

Fatto! A partire da questo momento, puoi accedere al file convertito tramite la scheda Processed di AudioExtract.
Per condividere il file (o salvarlo direttamente nella memoria dell’iPhone), fai tap sulla (i) posta accanto al suo nome, scegli la voce Send dal pannello successivo e utilizza il menu di condivisione di sistema per inviare o salvare il file in memoria (opzione Salva su File).

MP3 Converter

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MP3 Converter è un’app che permette, in pochi passi, di estrarre la traccia audio da qualsiasi video salvato nella Galleria di iOS.
La versione gratuita dell’app prevede la conversione dell’audio nel solo formato MP3, limitazione che può essere rimossa acquistando il pacchetto PRO (al prezzo di 5,49€).

Usare MP3 Converter non è difficile:
una volta avviata l’app, tocca il pulsante (+) situato in basso, fai tap sulla voce Import From Camera Roll per recuperare il video dal rullino di iOS, oppure iCloud per agire su un filmato presente sul drive, dunque, sfiora il pulsante OK per accordare all’app i permessi d’accesso alla memoria e seleziona il video di tuo interesse.

Fatto ciò, premi sul pulsante Add (in basso a destra) per accedere alla schermata successiva, fai tap sull’anteprima del filmato appena aggiunto e sfiora i pulsanti ConvertDefault mode per estrarre subito la traccia audio in formato MP3.
A partire da questo momento, puoi ascoltare il file MP3 richiamandolo dalla scheda Converted Media di MP3 Converter.

Per salvare o condividere l’audio generato poc’anzi, fai tap sull’anteprima del file, scegli la voce Open In… dal menu che ti viene proposto, quindi effettua l’operazione che più ritieni opportuna usando il menu di condivisione di sistema.

Online-convert

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Se non ti va di installare app, puoi estrarre l’audio da un video con iPhone affidandoti al servizio Online-convert, raggiungibile tramite qualsiasi browser, compreso ovviamente Safari.
Prima di andare avanti, però, devo farti presente un aspetto fondamentale della questione:
usando questo sito, hai la possibilità di scaricare la traccia audio in formato MP3, sotto forma di archivio compresso ZIP.
Se non sai come gestire questo tipo di file, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida dedicata all’apertura dei file ZIP su iPhone, nella quale ti ho spiegato tutto nel dettaglio.

Tutto chiaro?
OK, procediamo.
Innanzitutto, recati sulla pagina principale del sito, fai tap sul pulsante Choose Files posto al centro, poi sulla voce Libreria foto annessa al menu che compare a schermo, dunque, seleziona il filmato di tuo interesse e sfiora la voce Fine, situata in alto a destra.

A questo punto, attendi qualche secondo affinché il servizio possa effettuare l’upload del video, premi sul pulsante Start conversion e attendi che l’estrazione della traccia audio venga portata a termine.

Se tutto è andato per il verso giusto, a conversione avvenuta, dovresti essere automaticamente diretto alla pagina di download del file audio:
per procedere, fai tap sul pulsante Download file as ZIP, fai tap sulla voce Altro e, per salvare il file nella memoria dell’iPhone, tocca il pulsante Salva su File, situato nella schermata di condivisione.

come togliere la luminosita automatica iphone

come togliere la luminosita automatica iphone

Ogni volta è la stessa storia:
prendi il tuo iPhone, aumenti la luminosità dello schermo e, successivamente, quest’ultimo è nuovamente poco luminoso.
Temendo di essere in possesso di un dispositivo mal funzionante, hai effettuato alcune ricerche sul Web e non solo hai scoperto che, fortunatamente, il tuo iPhone è perfettamente funzionante ma il cambiamento automatico della luminosità del display è dovuto a un’apposita funzionalità dei dispositivi Apple, che adesso però vorresti disattivare.

Se le cose stanno effettivamente così, lasciati dire che oggi è proprio il tuo giorno fortunato! Con questo tutorial, infatti, ti dirò come togliere la luminosità automatica iPhone indicandoti la procedura dettagliata per riuscire nel tuo intento.
Prima, però, ti spiegherò l’utilità di tale funzione e le controindicazioni della sua disattivazione, dopodiché ti mostrerò sia come disabilitare la regolazione automatica del display, sia come regolare manualmente la luminosità dello schermo del tuo iPhone.
Inoltre, a titolo informativo, ti fornirò delle indicazioni anche sulle modalità True Tone e Night Shift che consentono di regolare automaticamente la tonalità e lo spettro dei colori dello schermo del “iPhone”.

Come dici?
È proprio quello che volevi sapere?
Allora non indugiare oltre e approfondisci subito l’argomento.
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi cinque minuti di tempo libero e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Segui attentamente le indicazioni che sto per darti, prova a metterle in pratica sul tuo iPhone e ti assicuro che, in men che si dica, riuscirai a disabilitare la luminosità automatica dello schermo.
A me non resta altro che augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Disattivare luminosità automatica iPhone
  • Regolare manualmente la luminosità iPhone
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e spiegarti, per filo e per segno, come togliere la luminosità automatica su iPhone, è necessario fare una doverosa distinzione tra luminosità automatica, tecnologia True Tone e modalità Night Shift che, in modi diversi, influiscono sui colori, sulla tonalità e sulla luminosità del display.

La luminosità automatica, disponibile su tutti gli iPhone e attiva di default, permette di regolare automaticamente la luminosità dello schermo del proprio dispositivo in base alle condizioni di luce circostante.
Attraverso un sensore di luce ambientale, tale funzionalità consente di diminuire, in modo automatico, la luminosità del display in luoghi scarsamente illuminati e di aumentarla negli ambienti nei quali la luce è più intensa.

La luminosità automatica, se attivata, non solo può aumentare la durata della batteria dell’iPhone (come indicato anche in fase di disattivazione) ma può incidere anche sulle prestazioni a lungo termine dello schermo.

La tecnologia True Tone (disponibile su iPhone 8 e successivi), invece, regola automaticamente la tonalità dei colori dello schermo dell’iPhone in modo che questo si adatti alle tonalità dell’ambiente circostante, per far sì che le immagini risultino più naturali e farle percepire nella maniera più chiara possibile all’utente.

Inoltre, ti sarà utile sapere che su iPhone è disponibile anche la modalità Night Shift che, se attivata, entra in funzione per impostazione predefinita dal tramonto all’alba (è anche possibile usare la funzione Programmato per impostare un orario di attivazione e disattivazione personalizzato) e regola automaticamente i colori del display sulle gradazioni più calde dello spettro per ridurre l’affaticamento degli occhi.

Disattivare luminosità automatica iPhone

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Se, nonostante la premessa iniziale, sei ancora intenzionato a disattivare la luminosità automatica su iPhone, devi sapere che la procedura da compiere è semplice e veloce.
Tutto quello che occorre fare, infatti, è accedere alle impostazioni del dispositivo e disattivare la funzione in questione.

Prendi, quindi, il tuo iPhone e fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen per accedere alle Impostazioni di iOS.
Nella nuova schermata visualizzata, scegli l’opzione Generali, fai tap sulla voce Accessibilità e, nella sezione Vista, premi sull’opzione Regolazione schermo.

Adesso, individua la voce Luminosità automatica e sposta la relativa levetta da ON a OFF, per disattivare la regolazione automatica della luminosità dello schermo del tuo iPhone in base alle condizioni di luce ambientale. In caso di ripensamenti, per riattivare la regolazione automatica della luminosità, devi solo spostare nuovamente la levetta accanto alla voce Luminosità automatica da OFF a ON.

Se hai un iPhone meno recente, per disattivare la luminosità automatica del display, accedi alle Impostazioni di iOS (facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio), scegli la voce Schermo e luminosità e sposta la levetta accanto alla voce Luminosità automatica da ON a OFF.

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Vuoi disattivare anche le modalità True Tone (disponibile su iPhone 8 e successivi) e Night Shift (disponibile su iPhone 5S e successivi)?
In tal caso, prendi il tuo dispositivo, fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS e premi sulla voce Schermo e luminosità.

Nella nuova schermata visualizzata, sposta la levetta accanto all’opzione True Tone da ON a OFF per impedire la regolazione automatica della tonalità dei colori dello schermo.
Premi, invece, sull’opzione Night Shift e sposta la levetta accanto alla voce Programmato da ON a OFF per disabilitare la modifica automatica dello spettro dei colori del display dal tramonto all’alba.

Ti sarà utile sapere che puoi disattivare e attivare le opzioni True Tone e Night Shift anche dal Centro di controllo del tuo iPhone, facendo un tap prolungato sulla barra di regolazione della luminosità e premendo poi sulle voci True Tone e Night Shift.

Regolare manualmente la luminosità iPhone

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Se hai scelto di togliere la luminosità automatica dello schermo del tuo “iPhone”, ti sarà utile sapere che puoi regolare manualmente la luminosità dell’iPhone sia dal Centro di controllo del dispositivo (la soluzione più pratica) che dalle Impostazioni di iOS.

Nel primo caso, se hai un iPhone X o successivi, per richiamare il Centro di controllo fai uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso.
Se, invece, hai un iPhone 8 o precedenti, fai uno swipe dal basso verso l’alto.
Adesso, per regolare manualmente la luminosità dello schermo, sposta verso il basso (per diminuire) o verso l’alto (per aumentare) la barra di regolazione presente nel box nel quale compare l’icona del sole.

In alternativa, accedi alle Impostazioni di iOS (facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio), scegli l’opzione Schermo e luminosità e sposta il cursore presente sotto la voce Luminosità.

In caso di dubbi o problemi

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Se hai seguito per filo e per segno le indicazioni che ti ho fornito nei paragrafi precedenti ma hai ancora qualche dubbio riguardante la regolazione automatica della luminosità dello schermo dell’iPhone o se hai riscontrato dei malfunzionamenti che ti hanno impedito di disattivare tale funzionalità, ti consiglio di contattare il servizio clienti Apple.

La prima soluzione che puoi prendere in considerazione per ottenere supporto è collegarti all’apposita pagina del sito ufficiale di Apple (o scaricare l’applicazione gratuita Supporto Apple), fare clic sulla voce iPhone a indicare che i problemi riscontrati sono relativi al tuo iPhone e scegliere l’opzione Contatta il supporto Apple presente sotto la voce Vuoi parlare con qualcuno?.

Nella nuova pagina aperta, fai clic sull’opzione App e funzionalità, scegli la voce L’argomento non è elencato, inserisci la tua domanda o il problema riscontrato nel campo Descrivi il problema e premi sul pulsante Continua.
Nella pagina Come vorresti ricevere assistenza?, scegli la soluzione di contatto che ritieni più adatta alle tue esigenze e segui le indicazioni mostrate a schermo per parlare con un operatore Apple.

Se preferisci metterti in contatto direttamente con l’assistenza tecnica di Apple tramite telefono, devi sapere che hai la possibilità di ricevere assistenza telefonica gratuita per 90 giorni dalla data d’acquisto del tuo iPhone.
Se questo è il tuo caso, tutto quello che devi fare è prendere il tuo iPhone e comporre il numero 800 915 904.
Per approfondire l’argomento, puoi leggere il mio tutorial su come contattare Apple.

Vorresti recarti di persona presso un Apple Store e ottenere assistenza in tempo reale da un tecnico esperto?
In tal caso, ti suggerisco di prenotare il servizio Genius Bar, che consente di fissare un appuntamento presso l’Apple Store della tua città e ricevere assistenza da un addetto in carne e ossa.
A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come prendere appuntamento Apple.

come togliere codice iphone

come togliere codice iphone

Nei giorni scorsi hai acquistato il tuo primo iPhone e ben contento della cosa hai cominciato a mostrate ad amici, parenti e colleghi di lavoro il nuovo dispositivo in tuo possesso.
Seguendo poi i suggerimenti delle tue conoscenze hai provveduto ad attivare il codice di blocco sul iPhone al fine di evitare che soggetti terzi possano accedere alle informazioni presenti sul tuo iPhone e possano effettuare con lo stesso operazioni da te non autorizzate.
Considerando che oggigiorno la sicurezza viene prima di tutto hai fatto davvero bene, non posso dirti altro.
Tuttavia se in questo momento stai leggendo questa guida molto probabilmente è perché hai avuto qualche ripensamento riguardo la scelta fatta ed adesso ti piacerebbe capire come fare per poter togliere codice iPhone.
Se le cose stanno davvero in questo modo ma non hai la più pallida idea di come procedere sappi che puoi contare su di me.

Nelle seguenti righe andrò infatti ad illustrarti quale operazioni risulta necessario effettuare per poter togliere codice iPhone.
Prima di passare alle spiegazioni dettagliate sul da farsi è bene però chiarirsi subito su una cosa.
Anche se andrò a spiegarti come fare per togliere codice iPhone la procedura in oggetto non è esattamente consigliata ai fini della sicurezza.
Togliere codice iPhone significa infatti offrire libero accesso al tuo dispositivo senza la tua autorizzazione a tutti, anche a chi potrebbe non essere ben intenzionato… poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

Chiarito ciò se sei vuoi comunque scoprire che cosa risulta necessario fare per poter togliere codice iPhone ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti attentamente sulle indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo che alla fine sarai riuscito nel tuo intento e che sarai anche pronto a dichiarare che in realtà era un vero e proprio gioco da ragazzi.

Considerando il fatto che togliere codice iPhone non è proprio un bene è opportuno fare una piccola premessa.
Se desideri togliere codice iPhone perché la chiave di accesso attualmente in uso non è più di tuo gradimento e vorresti modificarla o perché non hai alcuna voglia di digitare ogni volta le cifre che proteggono il login al tuo dispositivo sappi che ci sono ben due soluzioni alternative.
Nel primo caso anziché togliere codice iPhone è possibile modificarlo, nel secondo puoi invece ricorrere all’impiego di Touch ID (qualora il iPhone in tuo possesso supporti questa funzionalità¹).

Quindi, prima di spiegarti come procedere per togliere codice iPhone andrò ad illustrati come modificarlo e come attivare il Touch ID ed utilizzarlo in sostituzione completa, o quasi, di quest’ultimo.
Qualora poi la cosa non dovesse essere di tuo gradimento potrai comunque procedere andando a rimuovere il codice di accesso al dispositivo.

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Togliere codice iPhone – Alternativa 1 (modifica)

Se anziché togliere codice iPhone desideri modificare la chiave di accesso al tuo dispositivo la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen di iPhone e premere sull’icona di Impostazioni.
Successivamente fai tap sulla voce Touch ID e codice annessa alla nuova schermata visualizzata, digita il codice attualmente in uso dopodiché premi su Cambia codice.

Digita ora il vecchio codice in uso sul tuo dispositivo dopodiché inserisci il nuovo codice che è tua intenzione utilizzare e conferma poi la scelta fatta immettendolo nuovamente.
Se lo desideri prima di digitare il nuovo codice puoi premere sulla voce Opzioni codice collocata in basso e specificare, premendo sull’apposita opzione, se intendi utilizzare un codice alfanumerico personalizzato, un codice numerico personalizzato oppure un codice numerico a 4 cifre.

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Tieni presente che la procedura mediante cui modificare il codice di accesso al tuo iPhone può essere effettuata senza alcun tipo di problemi per un numero illimitato di volte, l’unica prerogativa è quella di ricordare il codice precedentemente in uso.
Nel caso in cui il vecchio codice non venga digitato o non venga immesso correttamente non sarà possibile apportare modifiche allo stesso.

Togliere codice iPhone – Alternativa 2 (Touch ID)

Se anziché togliere codice iPhone è invece tua intenzione abilitare l’utilizzo del Touch ID evitando in tal modo di dover digitare ogni volta la chiave di accesso al tuo dispositivo la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen del iPhone e premere sull’icona di Impostazioni.
Successivamente fai tap sulla voce Touch ID e codice e digita il codice di blocco attualmente in uso sul tuo dispositivo.

Pigia quindi sulla voce Aggiungi un’impronta… annessa alla sezione Impronte digitali ed attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo tenendo il dispositivo tra le mani così come faresti normalmente e toccando il tasto Home di iPhone con il dito per il quale intendi registrare l’impronta digitale senza però mai premere.
Mi raccomando, tieni il dito appoggiato sino a quando non senti una veloce vibrazione o non viene chiesto di collegare il dito.

Una volta portata a termine la procedura di configurazione potrai poi utilizzare la tua impronta digitale per sbloccare il tuo iPhone e per effettuare la maggior parte delle operazioni precedentemente legate in via esclusiva al codice di accesso del dispositivo.

Sappi inoltre che qualora necessario potrai aggiungere ulteriori impronte digitali in sostituzione del codice.
La procedura da effettuare è la stessa che ti ho già indicato nelle precedenti righe.

In caso di ripensamenti riguardo l’uso di Touch ID potrai sempre e comunque disabilitarne l’impiego semplicemente accedendo a Impostazioni, facendo tap sulla voce Touch ID e codice, digitando il codice scelto per proteggere il tuo dispositivo, premendo sul nome dell’impronta digitale o su quella che è tua intenzione eliminare e facendo tap su Elimina impronta digitale.

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Se invece in passato hai già provveduto a configurare l’utilizzo del Touch ID ma non hai abilitato l’utilizzo di quest’ultimo per sbloccare il tuo iPhone puoi rimediare facilmente in pochi istanti.
Ti basta infatti accedere alla home screen di iOS, premere sull’icona di Impostazioni, fare tap sulla voce Touch ID e codice, digitare il codice utilizzato per proteggere il tuo iPhone e portare su ON la levetta collocata accanto alla voce Sblocco iPhone.

Togliere codice iPhone

Se le soluzioni che ti ho appena proposti non ti interessano e se sei quindi convinto riguardo il fatto di voler togliere codice iPhone la prima cosa che devi effettuare è quella di accedere alla home screen del tuo dispositivo e di premere sull’icona di Impostazioni.
Adesso scorri la schermata che ti viene mostrata, individua la voce Touch ID e codice e premici sopra.

Digita ora il codice a quattro o otto cifre o il codice alfanumerico (dipende dalla scelta da te effettuata al momento dell’attivazione del codice) facente riferimento al tuo iPhone dopodiché premi sulla voce Disabilita codice che trovi in basso.
Successivamente premi sulla voce Disattiva apparsa a schermo in modo tale da confermare la scelta effettuata.
Se hai attivo il Portachiavi iCloud ti verrà inoltre chiesto se è tua intenzione disattivarlo oppure no, puoi rispondere a questa domanda come meglio credi.

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Fatto ciò puoi finalmente dirti soddisfatto, in pochi e semplici passaggi sei riuscito a togliere codice iPhone.
Chiaramente in caso di ripensamenti potrai sempre e comunque abilitare nuovamente il codice di accesso sul tuo iPhone accedendo a Impostazioni, premendo sulla voce Touch ID e codice annessa alla schermata visualizzata, premendo su Abilita codice e scegliendo poi il codice e la tipologia dello stesso che è tua intenzione abilitare.

 

1. Touch ID può essere utilizzato con iPhone 5s o versioni più recenti.
Per ulteriori dettagli puoi cliccare qui per consultare l’apposita pagina Web informativa presente sul sito Internet ufficiale di Apple.

come togliere cinturino apple watch

come togliere cinturino apple watch

Nei mesi scorsi hai acquistato il tuo primo Apple Watch e, ben contento della cosa, hai iniziato ad indossarlo praticamente ogni giorno.
Adesso, però, essendo ormai stufo di portare sempre lo stesso cinturino, ti piacerebbe togliere quello in essere per rimpiazzarlo con un altro.
Peccato solo che tu non abbia la benché minima idea di come riuscirci, motivo per cui ti sei precipitato sul Web alla ricerca di qualche informazione utile in tal senso e sei finito su questa mia guida.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti allora sapere se posso esserti d’aiuto andandoti a spiegare come togliere il cinturino da Apple Watch?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro! Se mi dedichi qualche minuto del tuo preziosissimo tempo, infatti, posso illustrarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come riuscire nell’impresa, operazione che, te lo anticipo subito, è ben più semplice di quel che tu possa pensare.

Allora?
Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, afferra il tuo orologio smart a marchio Apple e comincia subito a mettere in pratica le istruzioni sul da farsi che trovi qui di seguito.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, qualora necessario sarai pronto a fornire utili suggerimenti a riguardo a tutti i tuoi amici interessati all’argomento.
Scommettiamo?

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come togliere cinturino Apple Watch
    • Togliere maglie cinturino Apple Watch
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come togliere il cinturino da Apple Watch, ci sono alcune informazioni preliminari a riguardo che è mio dovere fornirti.

Tanto per cominciare, devi sapere che l’Apple Watch viene commercializzato con diversi tipi di cinturini ufficiali al seguito:
Sport, Loop, Nike Sport, Nike Sport Loop, Pelle, Pelle Hermès e Acciaio inossidabile.
Puoi visionarli tutti collegandoti a questa pagina del sito Internet dell’azienda di Cupertino.

Un’altra cosa da tenere ben a mente è la compatibilità dei cinturini impiegati con il modello di Apple Watch in uso.
Più precisamente, è possibile usare un cinturino progettato per Apple Watch (1a generazione) e Apple Watch Series 1, 2 e 3 con Apple Watch Series 4 e modelli successivi purché le dimensioni siano compatibili.
I cinturini per le casse da 38 mm e 40 mm sono compatibili tra loro, così come i cinturini per le casse da 42 mm e 44 mm.
Detta in altri termini, qualsiasi cinturino può essere usato con qualunque modello di Apple Watch, a patto che le dimensioni della cassa siano corrispondenti.

Come togliere cinturino Apple Watch

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire, dunque, come togliere il cinturino da Apple Watch.
Le indicazioni che trovi riportate qui di seguito valgono per tutti i modelli di cinturini, ad accezione di quelli a maglie, per i quali ho provveduto a fornirti indicazioni specifiche nel passo successivo.

Tanto per cominciare, se stai indossando il tuo Apple Watch toglilo, dopodiché posiziona lo smartwatch di casa Apple capovolto su una superficie pulita e piana, avendo magari l’accortezza di appoggiarlo su un panno in microfibra, al fine di evitare che il display e la scocca possano subire danni accidentali e che il dispositivo possa scivolare.

Successivamente, premi e continua a tenere premuto il tasto di rilascio del cinturino che si trova in alto e, intanto, fai scorrere il cinturino verso l’esterno dell’alloggiamento in cui è collocato, in modo tale da procedere con la rimozione.
Puoi farlo scivolare sia verso destra che verso sinistra, non vi è alcuna differenza.

In seguito, fa’ la stessa cosa anche con l’altra parte del cinturino ancora agganciata all’orologio, provvedendo preventivamente a premere e continuare premuto durante tutta l’operazione l’altro tasto di rilascio presente sul retro del dispositivo.

Se una o entrambe le parti che compongo il cinturino non scorrono verso l’esterno, premi nuovamente il tasto di rilascio corrispondente che si trova sul retro dell’Apple Watch e assicurati di continuare a tenerlo premuto durante tutta la procedura, dopodiché esegui nuovamente i passaggi che ti ho indicato poc’anzi.

Nel caso specifico dei cinturini loop in maglia milanese prodotti dal 2018 in poi, la rimozione avviene procedendo sempre come descritto poc’anzi, ma il cinturino va aperto completamente, facendo scorrere la chiusura magnetica attraverso il connettore del cinturino o l’aletta.
Sui modelli di loop in maglia milanese precedenti, invece, la chiusura non scorre attraverso l’aletta.

A questo punto, se hai a tua disposizione un cinturino alternativo e se, dunque, ti interessa capire anche come cambiare il cinturino dell’Apple Watch, procedi nel seguente modo per poter installare quello nuovo:
verifica che la parte interna del cinturino, vale a dire quella stampata (nel caso specifico dei cinturini Apple originali) risulti rivolta verso di te, dopodiché fai scorrere l’estremità più corta nell’alloggiamento superiore e quella più lunga nell’alloggiamento inferiore e il gioco è fatto.
A conferma della corretta installazione del nuovo cinturino, sentirai un “clic” ogni volta che inserisci correttamente le due estremità.

A questo proposito, mi raccomando:
non indossare l’Apple Watch se il cinturino non è installato correttamente (altrimenti rischi che la cassa dell’orologio possa scivolare e rompersi!) e non forzare mai quest’ultimo nello slot.
Se non senti il “clic” dopo aver fissato il cinturino, fallo scorrere verso sinistra, quindi verso destra.
Se il cinturino è installato in maniera corretta, infatti, non scorre liberamente finché non tieni premuto il tasto di rilascio apposito.
Per cui, se il cinturino non si blocca, centralo e spingilo in posizione, dopodiché muovilo delicatamente verso l’alto e il basso.

Togliere maglie cinturino Apple Watch

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Come ti avevo anticipato, la procedura da mettere in pratica per rimuovere il cinturino a maglie è diversa da quella che ti ho già descritto nelle righe precedenti.
Andiamo quindi a scoprire come fare in questo caso specifico, oltre che come rimuovere le sole maglie che compongo il bracciale.

Tanto per cominciare, provvedi a dividere il bracciale in due parti.
Per cui, assicurati che la chiusura a farfalla non risulti aperta.
Qualora così fosse, chiudila un lato alla volta, fino a quando non senti un “clic”.

Successivamente, puoi procedere pure con la rimozione del cinturino, capovolgendo l’orologio, premendo e continuando a tenere premuto il tasto di rilascio apposito che si trova sul retro dell’Apple Watch e, nel frattempo, facendo scorrere verso destra o verso sinistra la prima estremità del bracciale verso l’esterno dell’alloggiamento in cui è collocata.

Provvedi a ripetere i passaggi di cui sopra anche per l’altra estremità del bracciale ancora agganciata all’orologio, sempre preoccupandoti preventivamente di premere e continuare premuto durante tutta l’operazione l’altro tasto di rilascio che si trova sul retro dell’orologio.

Per quanto riguarda, invece, la possibilità di togliere le maglie dal cinturino dell’Apple Watch, il primo passo che devi compiere, dopo aver provveduto a piegare la chiusura a farfalla un lato alla volta, come ti ho indicato qualche riga più sù, è quello di premere sul tasto di rilascio presente sulla prima maglia che intendi rimuovere (si trova sul lato interno del cinturino) e continuare a tenere premuto mentre separi quest’ultima, asportandola verso l’esterno.
Procedi in maniera analoga per tutte le altre maglie che vuoi togliere e il gioco è fatto.

In caso di ripensamenti, potrai poi aggiungere nuovamente le maglie rimosse aprendo il cinturino come ti ho già spiegato, e agganciandole a quelle già installate, spingendole verso l’apposita incanalatura.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come togliere il cinturino da Apple Watch ma non sei ancora riuscito nel tuo intento oppure nel fare ciò ti sono sorti dei dubbi o sei andato incontro a problemi?
Date le circostanze, il miglior suggerimento che posso offrirti è sicuramente quello di consultare questa sezione del sito Internet di Apple dedicata giust’appunto al supporto e assistenza per Apple Watch.

Se, invece, pensi sia necessario metterti in contatto diretto con Apple, ti informo che puoi riuscirci in diversi modi (telefonicamente, tramite chat, recandoti di persona in Apple Store ecc.).
Per tutti i dettagli del caso al riguardo, puoi fare riferimento al mio tutorial incentrato in via specifica proprio su come contattare Apple.

Per quel che concerne i costi di un’eventuale riparazione, tutto dipende dal fatto se l’Apple Watch è ancora in garanzia o meno e se è coperto da AppleCare oppure no.
In ogni caso, sul sito di Apple è presente una pagina in cui trovi indicati tutti i costi di riparazione degli Apple Watch fuori garanzia.

come togliere assistivetouch su iphone

come togliere assistivetouch su iphone

A causa di una brutta caduta, sul tuo iPhone non funzionavano alcuni tasti e, per questo motivo, in attesa della riparazione, avevi attivato AssistiveTouch, la funzione di accessibilità che consente di emulare il funzionamento del tasto home (e tanto altro) tramite il touch-screen.
Adesso, però, visto che il tuo dispositivo è tornato come nuovo ed è stato riparato, vorresti sapere come disattivare tale funzionalità, perché non ricordi come fare.

Come dici?
Le cose stanno proprio così e ti domandi come togliere AssistiveTouch su iPhone?
In tal caso, sarai felice di sapere che, nelle prossime righe, ti illustrerò nel dettaglio i passaggi da effettuare per disattivare quest’opzione di accessibilità su iPhone 8, 8 Plus e precedenti.
Dopodiché ti spiegherò anche come agire su iPhone X e modelli superiori, in quanto le procedure da mettere in atto sono un po’ diverse.

Detto ciò, se adesso sei pronto per iniziare, prenditi giusto qualche minuto di tempo libero, mettiti seduto bello comodo e segui attentamente le istruzioni che sto per fornirti:
vedrai che riuscirai facilmente nell’intento che ti sei proposto.
Arrivati a questo punto, a me non resta altro che augurarti una buona lettura.

Indice

  • Come togliere AssistiveTouch su iPhone
  • Come togliere AssistiveTouch su iPhone X

Come togliere AssistiveTouch iPhone

Se ti domandi come togliere AssistiveTouch su iPhone e sei in possesso di un modello di iPhone pari o precedente all’8 (o 8 Plus), devi innanzitutto sapere che è possibile riuscire nell’intento mettendo in atto diverse procedure, come sto per spiegarti nelle righe che seguono.

La prima soluzione consiste nell’agire tramite il menu delle Impostazioni di iOS:
premi, quindi, sull’icona dell’ingranaggio che trovi nella home screen del tuo dispositivo e raggiungi il percorso Generali > Accessibilità > AssistiveTouch, premendo sulle relative voci.

Fatto ciò, nella schermata che ti viene mostrata, sposta la levetta su OFF, in corrispondenza della dicitura AssistiveTouch, per disattivare AssistiveTouch.

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In alternativa, puoi disabilitare l’AssistiveTouch anche attraverso i comandi vocali di Siri.
In tal caso, però, l’assistente digitale di Apple dev’essere già stato abilitato in precedenza.

Detto ciò, richiama Siri tenendo premuto il tasto Home oppure dicendo “Ehi Siri” (se hai attivato anche quest’opzione) e pronuncia il comando “Disattiva AssistiveTouch”, per fare in modo che questa funzionalità di accessibilità venga disattivata da Siri.

A conferma dell’avvenuta esecuzione dell’operazione, Siri risponderà: “Ottimo, ho disattivato l’AssistiveTouch”, mostrandoti di aver effettivamente disattivato la relativa levetta nel menu delle Impostazioni.

Inoltre, se in precedenza avevi abilitato l’AssistiveTouch come comando rapido nel menu delle Abbreviazioni, per disattivarlo puoi seguire un’ulteriore procedura che richiede di agire tramite questa stessa schermata, accessibile nel menu delle Impostazioni di iOS.

Per metterla in pratica, premi sull’icona dell’ingranaggio che trovi nella home screen e fai tap sulle voci Generali > Accessibilità > Abbreviazioni, dopodiché togli il segno di spunta su AssistiveTouch.

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Inoltre, se l’AssistiveTouch è abilitato nel menu delle Abbreviazioni, per disattivarlo ancora più velocemente, premi per tre volte consecutive il tasto Home (quello fisco o quello virtuale che è visibile con l’AssistiveTouch attivo) e il gioco è fatto.

Come togliere AssistiveTouch iPhone X

Ti domandi come togliere AssistiveTouch su iPhone X?
in tal caso, devi sapere che per i modelli di iPhone a partire da iPhone X non valgono esattamente le stesse operazioni indicate nel precedente capitolo, in quanto questi ultimi dispositivi non possiedono il tasto Home fisico.

Detto ciò, per disabilitare AssistiveTouch puoi comunque agire tramite il menu delle Impostazioni di iOS. Per riuscirci, premi sull’icona dell’ingranaggio che trovi nella home screen e fai tap sulle voci Generali > Accessibilità > AssistiveTouch.
Adesso, nella schermata che ti viene mostrata, disattiva AssistiveTouch, spostando su OFF la levetta che trovi in corrispondenza della sua voce.

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Inoltre, se in precedenza avevi attivato Siri, puoi disattivare l’AssistiveTouch tramite i comandi vocali.
Per farlo, richiama l’assistente vocale tenendo premuto il tasto laterale (oppure dici “Ehi Siri”, se hai attivato anche quest’opzione), dopodiché pronuncia il comando “Disattiva AssistiveTouch“, per far sì che Siri agisca per tuo conto, disattivando l’impostazione relativa all’accessibilità.

Se tutto è andato per il verso giusto, Siri confermerà di aver effettuato correttamente l’operazione, rispondendo “Ottimo, ho disattivato l’AssistiveTouch” e mostrandoti l’opzione disabilitata nel menu delle Impostazioni.

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Se poi avevi abilitato l’AssistiveTouch come scorciatoia nel menu delle Abbreviazioni, puoi mettere in pratica un passaggio alternativo per disattivare questa funzionalità di accessibilità.

Per farlo, premi sull’app Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che trovi nella home screen), premi sulle voci Generali > Accessibilità > Abbreviazioni, dopodiché togli il segno di spunta sulla voce AssistiveTouch.

Inoltre, se hai abilitato AssistiveTouch nel menu delle Abbreviazioni, puoi disattivarlo ancora più velocemente premendo per tre volte consecutive il tasto laterale che, su iPhone X e modelli successivi, sostituisce il tasto Home.
In alternativa, puoi disattivarlo anche premendo per tre volte consecutive il tasto Home virtuale visibile con l’Assistive Touch attivo.
Facile, no?

come testare la ram mac

come testare la ram mac

Hai appena sostituito la RAM nel tuo Mac e vuoi accertarti che la memoria non sia difettosa?
Il tuo Mac ogni tanto si blocca e sospetti che possa esserci qualche problema con la RAM?
Allora non esitare oltre e fai un test per verificare lo stato della memoria.

Lo so, detta così sembra una cosa da veri esperti e invece posso assicurarti che si tratta di un’operazione semplicissima alla portata di tutti.
Non devi far altro che leggere le indicazioni che trovi qui sotto, seguirle attentamente e in men che non si dica imparerai come testare la RAM Mac.
Incrocio le dita per te!

Se vuoi imparare come testare la RAM Mac, ti consiglio di affidarti all’Apple Hardware Test, uno strumento diagnostico gratuito incluso “di serie” nei computer di Cupertino che consente di effettuare dei test sullo stato della memoria, della scheda logica e di altri componenti del Mac in modo da rilevare eventuali malfunzionamenti dovuti a componenti difettosi.

Per avviare l’Apple Hardware Test devi rimuovere tutti i dispositivi USB collegati al Mac, riavviare il sistema e tenere premuto il tasto D della tastiera in fase di accensione del computer.
Entro qualche secondo comparirà la schermata iniziale del test con il menu di selezione della lingua.
Clicca quindi sulla voce Usa l’italiano come lingua principale e premi Invio per andare avanti.
A questo punto, aspetta che nel riquadro in basso a destra compaia la voce Pronto per il test e fai click sul pulsante Test per avviare il controllo dello stato della RAM (e degli altri componenti hardware).

L’operazione non dovrebbe durare oltre cinque minuti, i risultati compariranno nel riquadro collocato in basso a destra.
Se non verranno rilevati problemi particolari, verrà visualizzata la dicitura Nessun problema rilevato.
Alla fine del test, clicca sul pulsante Spegni o sul pulsante Riavvia per spegnere o riavviare il Mac e tornare normalmente a lavorare con OS X.

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Se vuoi testare la RAM Mac in maniera più approfondita rispetto a quanto appena visto, avvia nuovamente l’Apple Hardware Test, metti il segno di spunta accanto alla voce Esegui test completo e clicca sul pulsante Test.
In questo modo, verrà avviata un’analisi più approfondita sullo stato della RAM, della scheda logica e degli altri componenti del computer in grado di rilevare problemi che possono essere sfuggiti al controllo rapido.

La procedura può durare anche diverse ore, pertanto ti consiglio di avviarla solo quando sei sicuro di non dover utilizzare il Mac per un lungo lasso di tempo (es.
prima di andare a dormire).
Qualora l’esito del controllo portasse a galla la presenza di problemi nel tuo computer, contatta l’assistenza Apple o il tuo tecnico di fiducia per mettere a posto la situazione.
Se possibile, prima di riparare il computer effettua un backup di sicurezza dei dati contenuti in esso.

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Tenendo premuto il tasto D sulla tastiera del tuo Mac durante l’accensione del computer non si avvia l’Apple Hardware Test?
Non temere.
Puoi accedere comunque a questo prezioso strumento utilizzando un disco d’installazione di OS X o ricorrendo all’Apple Hardware Test online.

Nel primo caso, se possiedi un disco d’installazione di OS X, inserisci quest’ultimo nel Mac e tieni premuto il tasto D durante l’accensione del computer come visto in precedenza.
Per utilizzare l’Apple Hardware Test online, invece, tieni premuti i tasti alt+D durante l’accensione del Mac ed attendi che compaia l’icona del mondo al centro dello schermo.

A questo punto, seleziona il nome della tua connessione Wi-Fi dall’apposito menu a tendina, inserisci la chiave di autenticazione per collegarti ad essa (se richiesta) ed entro qualche secondo dovrebbe partire l’Apple Hardware Test.
Qualora dopo la selezione della connessione Wi-Fi il test della RAM non partisse, collega il Mac ad Internet tramite cavo Ethernet, riavvialo ed entra nuovamente nel menu del test online premendo alt+D.

come tagliare le canzoni con mac

come tagliare le canzoni con mac

Ti piacerebbe creare una suoneria per il tuo cellulare usando una canzone che hai appena scaricato sul Mac ma non sai a quali programmi rivolgerti?
Stai cercando un buon software di editing audio compatibile con macOS ma non vuoi rivolgerti a costose soluzioni a pagamento?
Caschi a fagiolo!

Stavo proprio per consigliarti delle risorse gratuite che permettono di tagliare le canzoni con Mac in maniera così semplice e veloce che ne rimarrai stupito.
Alcune consentono di creare suonerie, altre invece di modificare i file audio a 360 gradi.
Pensa, ci sono anche degli strumenti fruibili direttamente in rete, senza bisogno di scaricare assolutamente nulla.
Fantastico, vero?

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial dedicato all’argomento.
Sono stra-sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai pronto a fornire utili consigli sul da farsi a tutti i tuoi amici interessanti al medesimo argomento.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Soluzioni offline per tagliare le canzoni con Mac
    • Free Ringtone Maker
    • Audacity
    • MP3 Trimmer
  • Soluzioni online per tagliare le canzoni con Mac
    • Make Own Ringtone
    • Audio Trimmer
    • Taglia Audio

Soluzioni offline per tagliare le canzoni con Mac

Come ti dicevo ad inizio guida, esistono diversi programmi grazie ai quali è possibile tagliare le canzoni con Mac.
Alcuni di essi sono utili per creare suonerie per cellulari, altri invece si prestano all’editing in via generica.
Per approfondimenti continua pure a leggere, trovi indicati proprio qui di seguito quelli che a parer mio rappresentato i migliori software della categoria.

Free Ringtone Maker

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Se ti interessa capire come tagliare le canzoni con Mac per creare dei toni di chiamata per il tuo smartphone, ti consiglio di provare l’applicazione gratuita Free Ringtone Maker che, per l’appunto, permette di tagliare porzioni di brani musicali e trasformarli in suonerie in maniera estremamente facile e veloce.

Per installarla sul tuo Mac, collegati alla sezione dedicata presente sul Mac App Store online e fai clic sul pulsante Vedi in Mac App store.
Nella finestra che si apre sulla scrivania, fai clic sul bottone Ottieni/Installa ed attendi che la procedura di download e di installazione venga avviata e completata.
Se richiesta, digita anche la password del tuo ID Apple.

Successivamente richiama l’app facendo clic sulla sua icona che è stata aggiunta al Launchpad.
Una volta visualizzata la relativa finestra sulla scrivania, per tagliare una canzone fai clic sul pulsante Open file e seleziona il brano che desideri trasformare in suoneria.

Dopodiché posiziona la parte blu del grafico in modo che coincida con la porzione di canzone da ritagliare, ascoltane un’anteprima premendo sul bottone Play per sincerarti di aver effettuato la seleziona corretta e clicca sul pulsante Start per salvare il risultato finale. Le suonerie verranno salvate nella cartella /Users/ tuonome/ Music/ iTunes/ iTunes Media/ Tones del Mac, ossia nella sezione Suonerie di iTunes.

Se poi prima di procedere con il salvataggio vuoi aggiungere un effetto di dissolvenza all’inizio e alla fine del brano, metti il segno di spunta accanto alle voci Sound fade in e Sound fade out che si trovano in basso.

Audacity

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Se vuoi tagliare le canzoni con Mac in maniera più avanzata e per scopi diversi da quelli che portano alla creazione di una suoneria per cellulari, ti consiglio vivamente di rivolgerti ad Audacity, il miglior programma di editing audio gratuito disponibile non solo per computer a marchio Apple ma anche per Windows e Linux.

Per scaricare Audacity sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download.
A download ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, il pacchetto .dmg appena ricavato e trascina la cartella di Audacity nella directory Applicazioni di macOS per installare il programma sul Mac.

Successivamente, e hai necessità di lavorare su file audio in formato MP3, procedi con l’installazione del plugin LAME MP3.
Per riuscirci, collegati a questa pagina Web e clicca sulla voce Lame_Library_vx.xx.x_for_Audacity_on_macos.dmg per scaricare il componente sul tuo computer.
A download completato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto, avvia il file .pkg contenuto al suo interno e clicca su Continua e su Installa.
Infine, digita la password del tuo account utente su macOS, premi su Installa software e su Chiudi per completare il processo d’installazione di LAME MP3.

A questo punto, per tagliare una canzone con Audacity, seleziona la voce Apri… dal menu File del programma e scegli il brano da modificare.
Seleziona quindi con il mouse la parte del grafico relativa alla porzione di canzone che vuoi estrapolare.
Puoi assicurati di aver evidenziato la porzione corretta facendo clic sul bottone Play per ascoltarne un’anteprima.

Procedi con il salvataggio della parte del file audio selezionata cliccando sul menu File che sta in cima e selezionando Esporta audio selezionato….
Scegli poi il formato in cui intendi salvare la porzione di brano appena estrapolata dal menu a tendina Format ed indica il nome che vuoi assegnare al file e la posizione per il salvataggio tramite, rispettivamente, i campi Salva con nome: e Situato in:.
Per concludere, premi sul pulsante Salva. Più facile di così?

MP3 Trimmer

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Un’altra ottima risorsa a cui puoi appellarti per tagliare le canzoni con Mac è MP3 Trimmer.
Si tratta di un’applicazione a costo zero specifica per macOS che, come intuibile dal nome stesso, è pensata in maniera specifica per l’editing dei file in formato MP3. È gratis ma mostra dei banner che invitano ad acquistare la versione completa del software quando si importano i brani o si salvano gli MP3.

Per effettuarne il download sul tuo Mac, recati sul sito Internet del programma, seleziona la scheda Download che sta in cima e fai clic su Click to download.
A scaricamento ultimato, apri il pacchetto in formato .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.

Successivamente avvia MP3 Trimmer facendo clic sulla relativa icona che è stata aggiunta al Launchpad e quando ti viene chiesto di registrare la tua copia dell’applicazione clicca sul pulsante Launch application and try it out for free….

Attendi dunque qualche istante affinché compaia la sua finestra principale sulla scrivania dopodiché trascinaci sopra il file audio che vuoi editare, porta l’indicatore della timeline all’inizio della porzione del brano che vuoi estrapolare e clicca sul pulsante Set sotto la voce In-point. Successivamente sposta l’indicatore della timeline alla fine della porzione del brano da conservare e premi su Set sotto la voce Out-point.
Se hai bisogno di ascoltare un’anteprima del brano per assicurarti di aver selezionato la porzione corretta fai clic sul bottone Play.

Per concludere, apri il menu File e seleziona Save trim selection dopodiché aspetta che il banner promozionale scompaia ed indica la posizione in cui salvare la porzione di brano appena tagliata.
Et voilà!

Soluzioni online per tagliare le canzoni con Mac

Non vuoi o non puoi scalcare nuovi programmi sul tuo Mac motivo per cui ti piacerebbe fare la conoscenza di qualche strumento per tagliare le canzoni fruibile direttamente online?
Allora qui di seguito troverai senz’altro pane per i tuoi denti! Nelle righe successive ho infatti provveduto ad indicarti quelli che ritengo essere i migliori servizi Web della categoria.
Mettili subito alla prova, non te ne pentirai!

Make Own Ringtone

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Il primo tra i servizi online utili per tagliare le canzoni con Mac di cui voglio parlarti è Make Own Ringtone.
È gratis, facilissimo da usare, non necessita di registrazione e funziona da qualsiasi browser Web.
Inoltre, supporta tutti quelli che sono i più diffusi formati audio: AAC, FLAC, M4A, MP3, OGG, WAV, WMA.

Per usarlo, collegati alla sua home page, fai clic sul bottone Upload file e seleziona la canzone che intendi tagliare.
In alternativa, trascina il file audio direttamente nella finestra delle navigatore.
Attendi poi che la procedura di upload venga avviata e portata a termine.

Una volta visualizzato il grafico del file audio, individua la parte iniziale del brano che vuoi tagliare e trascina nel punto esatto dello stesso il cursore verde di sinistra.
Trascina invece il cursore verde che sta a destra sulla parte finale.
Per assicurarti di aver effettuato la selezione corretta, ascoltane un’anteprima premendo sul bottone Play posto in basso.

Regola (se vuoi) il livello del volume della porzione di brano che stai per estrapolare, scegli il formato di output tra MP3 oppure M4R cliccando sui bottoni appositi in baso a sinistra e premi sul pulsante Make a ringtone alla fine della pagina.
Successivamente potrai effettuare il download del file premendo sul bottone Download che vedrai apparire su schermo.

Audio Trimmer

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Se cerchi una valida alternativa al servizio Web di cui sopra ti consiglio vivamente di mettere alla prova Audio Trimmer.
Si tratta di un’applicazione online a costo zero che consente di tagliare le canzoni con Mac intervenendo su tutti quelli che sono più comuni formati audio (MP3, WAV, WMA, OGG, M4R, 3GPP ecc).
L’unica pecca, se così vogliamo definirla, è che limita il peso massimo dei file da caricare a 50 MB.

Mi chiedi come fare per potertene servire?
Te lo indico subito.
In primo luogo, collegati alla home page del servizio, premi sul bottone Apri file/Scegli file e seleziona dal tuo computer il brano che vuoi tagliare.
In alternativa, puoi trascinare direttamente nella finestra del browser il file audio di riferimento.

Una volta visualizzato su schermo il tracciato del brano, trascina il cursore sinistro sul punto di inizio della parte che vuoi tagliare e quello destro sul punto finale.
Se vuoi ascoltare un’anteprima della parte selezionata premi sul bottone Play in basso.

Se vuoi, puoi anche aggiungere l’effetto dissolvenza all’inizio o alla fine della parte che stai per tagliare.
Per riuscirci, ti basta selezionare l’opzione che preferisci dal menu a tendina Fade In/Out che sta in basso.
Puoi anche regolare il livello del volume spostando la barra regolatrice che trovi accanto all’icona dell’altoparlante in basso a destra.

Per concludere, scegli il formato di output selezionando l’opzione che preferisci dal menu a tendina Output Format: adiacente, clicca sul bottone Crop in basso a destra e poi fai clic sul pulsante Download per scaricare la porzione di brano appena tagliata sul tuo Mac.
Ecco fatto!

Taglia Audio

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Un’ulteriore soluzione ai servizi Web di cui sopra è rappresentata da Taglia MP3 Online.
Trattasi di un altro servizio Web gratuito che può permetterti di tagliare le canzoni con Mac in maniera estremamente semplice e veloce.
L’unica cosa di cui occorre tener conto è che necessita di Flash Player per poter funzionare (per maggiori info, fa’ riferimento al mio tutorial su come installare Flash Player).

Per usarlo, collegati alla home page del servizio, premi sul bottone Apri file che sta al centro e seleziona il brano su cui vuoi agire.
In alternativa, trascina il file direttamente nella finestra del browser.
Se il tuo file audio si trova su Dropbox oppure su Google Drive, puoi effettuarne l’upload direttamente da li facendo clic sulle relative icone su schermo.

A caricamento avvenuto, sposta i due cursori blu collocati ai lati del grafico a onda per indicare i punti di inizio e di fine della porzione di file audio che vuoi mantenere.
Schiaccia poi la barra spaziatrice del tuo Mac per ascoltare un’anteprima della selezione effettuata.

Per procedere con il taglio, invece, scegli prima il formato di output dal menu a tendina Altro che sta in basso oppure lascia selezionato MP3 (se vuoi ottenere un MP3, appunto).
Dopodiché premi sul pulsante Taglia adiacente e su quello Download per scaricare sul Mac il file audio editato.

Se vuoi, prima di procedere con il taglio puoi raggiungere l’effetto dissolvenza all’inizio e/o alla fine del brano portando su ON gli interruttori accanto alle opzioni Dissolvenza in apertura e Dissolvenza in chiusura.

come taggare foto con iphone

come taggare foto con iphone

Taggare le foto è un’operazione utilissima che permette da un lato di menzionare le persone ritratte in un’immagine pubblicata online, ad esempio su Facebook, e dall’altro di organizzare le foto salvate sul computer o su un dispositivo portatile.
A proposito di dispositivi portatili, sapevi che puoi taggare le foto anche dal tuo iPhone?

Lo smartphone di casa Apple dispone di tante applicazioni grazie alle quali è possibile “etichettare” le proprie foto, organizzarle in maniera efficiente e menzionare le persone ritratte in esse.
Ti va di scoprire come?
Allora prenditi cinque minuti di tempo libero e vediamo subito come taggare foto con iPhone.

Se vuoi sapere come taggare foto con iPhone perché vuoi menzionare i tuoi amici su Facebook, avvia la app del social network e provvedi a caricare una nuova immagine oppure a selezionare la foto da “etichettare”.

Per caricare una nuova foto su Facebook, premi sul pulsante Foto che si trova in alto, seleziona l’immagine da caricare dal rullino foto di iPhone oppure premi l’icona della macchina fotografica collocata in basso a sinistra e scatta una foto “in diretta”.
Tocca quindi il punto dell’immagine in cui vuoi aggiungere il tag e digita il nome della persona da menzionare, dopodiché premi sull’icona della matita in basso a destra e posta la foto sul tuo diario.

Se invece vuoi taggare una foto che hai già caricato sul social network, devi premere sul pulsante menu in alto a sinistra e selezionare il tuo nome nella barra che compare di lato.
Pigia dunque sul riquadro Foto presente nella pagina del tuo profilo, scegli l’album in cui è presente la foto che vuoi taggare e premi sull’anteprima dell’immagine in cui menzionare i tuoi amici.
A questo punto, seleziona l’icona dell’etichetta collocata in basso a sinistra, premi nel punto della foto in cui inserire il tag e digita il nome della persona da taggare, dopodiché premi su Fine e il gioco è fatto.

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Desideri taggare foto con iPhone per organizzare al meglio le foto che hai salvato sul “iPhone”?
Allora hai bisogno di iPhoto, una app per la gestione e la modifica delle foto che puoi trovare sull’App Store al prezzo di 4,49 euro.

Per taggare le foto con iPhoto, basta avviare l’applicazione, premere sul pulsante Foto per sfogliare le immagini presenti sullo smartphone e selezionare la foto da etichettare.
Una volta aperta l’immagine da taggare, premi l’icona dell’etichetta (collocata in basso), digita i tag da associare alla foto nel campo Inserisci nuova etichetta e premi sul pulsante Fine per salvare i cambiamenti.

In questo modo, potrai recarti nella scheda Album di iPhoto e sfogliare le foto in base ai tag associati ad esse.
Semplice e comodo.
Se hai una collezione di immagini molto vasta, non c’è modo migliore per organizzarla, credimi.

come taggare da iphone

come taggare da iphone

Anche grazie ai miei consigli, hai imparato come taggare su Facebook i tuoi amici, sia nei post che nelle foto.
Adesso però hai acquistato un iPhone, hai installato su di esso la app ufficiale del social network ma non hai capito ancora bene come usare questa funzione da tale piattaforma.
Come al solito, non c’è bisogno di preoccuparsi.

La possibilità di taggare le persone nei messaggi e nelle foto di Facebook è presente anche su iPhone, ed ora te lo dimostrerò in maniera pratica.
Leggi le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che imparerai come taggare da iPhone perfettamente in quattro e quattr’otto.

Nelle versioni più datate della app di Facebook per iPhone non era possibile taggare direttamente le persone nei messaggi, quindi prima di vedere in dettaglio come taggare da iPhone, apri l’App Store e nella scheda Aggiornamenti controlla che non ci sia una versione aggiornata di Facebook pronta da scaricare.
Se c’è, premi sul pulsante AGGIORNA collocato accanto al nome dell’applicazione e il gioco è fatto.

A questo punto, puoi avviare Facebook sul tuo “iPhone” e cominciare a taggare i tuoi amici proprio come fai sul computer.
Basta infatti digitare il simbolo @ (chiocciolina) seguito dalle iniziali del nome della persona da taggare e, in maniera del tutto automatica, compare un menu dal quale selezionare l’amico da menzionare nel post.

È possibile taggare i propri amici sia negli aggiornamenti di stato (quelli che puoi comporre premendo sul pulsante Stato) che nei commenti ai post di altri utenti (che si possono lasciare selezionando la voce Commenta presente sotto ai messaggi degli amici).
Semplice e veloce.

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Lo sapevi che è possibile taggare da iPhone anche le foto che si pubblicano sul proprio profilo?
No?
Guarda, è semplicissimo.
Tutto quello che devi fare è avviare la app di Facebook, premere sul pulsante Foto che trovi in alto e consentire l’accesso dell’applicazione al rullino fotografico del telefono (rispondi dunque OK alla richiesta che ti viene fatta).

Seleziona quindi la foto da taggare e pubblicare sul social network, seleziona il segno di spunta verde che si trova in alto a destra e sfiora con il dito il punto dell’immagine in cui vuoi aggiungere il tag.
Comparirà un fumetto con scritto Chi è?, all’interno del quale dovrai digitare il nome dell’amico da taggare nella foto.

Ad operazione completata, clicca sull’icona della matita in basso a destra, aggiungi un commento e (se vuoi) le coordinate geografiche all’immagine da postare e clicca sul pulsante Pubblica per condividere la foto taggata da iPhone con tutti i tuoi amici.

Come svuotare il cestino Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come svuotare il cestino del Mac, con qualunque versione del sistema operativo OS X.

Come svuotare il cestino Mac

Svuotare il cestino del Mac è una operazione facilissima che serve per svuotare i files cancellati.
Come avviene anche sul sistema operativo Windows, quando cancelli alcuni files e cartelle sul tuo Mac, questi vengono collocati nel cestino.
Il contenuto del cestino verrà cancellato definitivamente solo quando compierai l’operazione di svuotamento del cestino sul Mac.

E’ una operazione molto semplice che si fa con pochi click del mouse.
In questa guida vedremo nel dettaglio i vari modi per svuotare il cestino del Mac sia in modo manuale che in modo automatico.

Se vuoi dunque scoprire come svuotare il cestino sul Mac, come ripristinare un file che hai gettato in esso per sbaglio o cosa fare quando il computer ti dice che non è possibile eliminare alcuni elementi perché sono in uso, continua a leggere e troverai tutte le informazioni che cerchi.

Spostare i file nel cestino

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Prima di spiegarti in che modo occorre procedere per riuscire a svuotare il cestino sul Mac, mi sembra doveroso indicarti fare per spostare i file di cui vuoi sbarazzarti all’interno di quest’ultimo.

Per riuscirci, tutto quello che devi fare è

  • fare clic sinistro sul file di riferimento
  • continuando a tenere premuto
  • trascinare la sua icona su quella del cestino che si trova nella parte in fondo a destra della barra Dock.

In alternativa

  • fai clic destro sull’icona del file di cui vuoi sbarazzarti
  • scegli, dal menu contestuale che vedi apparire
  • l’opzione Sposta nel cestino.

Puoi fare in modo che specifici file vengano spostati nel cestino selezionandoli e poi schiacciando la combinazione di tasti cmd+backspace destro.

Controllare il contenuto del cestino

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Quando utilizzi uno dei comandi di cui sopra, i file non vengano definitivamente cancellati dal Mac ma, appunto, continuano ad “albergare” nel cestino sino a quando questo non viene svuotato.
Se dunque prima di procedere con la rimozione definitiva del contenuto del cestino vuoi dare uno sguardo ai file che hai spostato in esso oppure ci hai ripensato e vuoi ripristinare uno o più elementi, puoi agire nel seguente modo.

Fai clic sull’icona del cestino che trovi sempre nella parte in fondo a destra della barra Dock, attendi l’apertura della finestra con il contenuto del cestino e scorri i vari elementi in essa presenti.

Se necessario, puoi anche effettuare una ricerca diretta servendoti del campo di ricerca, appunto, che si trova nella parte in alto a destra della finestra.
In seguito, seleziona l’opzione Cestino in corrispondenza della voce Cerca: posta immediatamente sotto la barra degli strumenti, in modo tale da limitare la ricerca al solo contenuto del cestino ed evitare di passare al setaccio tutto il Mac.

Per trovare con maggiore facilità questo o quell’altro file che hai spostato nel cestino puoi altresì scegliere la relativa modalità di visualizzazione.
Per fare ciò, clicca sul pulsante con l’ingranaggio che trovi sulla barra degli strumenti della finestra del cestino, seleziona Organizza per ed imposta l’opzione che preferisci dal menu che compare (es.
Volume, Nome, Tipo ecc.).

Se invece vuoi sapere quanti file ci sono nel cestino e quanto spazio stanno occupando su disco, fai sempre clic sul pulsante con l’ingranaggio che sta sulla barra degli strumenti della finestra aperta e scegli, dal menu che appare, la voce Ottieni informazioni.
Successivamente si aprirà una nuova finestra con le informazioni di cui hai bisogno, riportate in corrispondenza del campo Dimensioni:.

Se e quando lo vorrai, potrai poi ripristinare specifici elementi che in precedenza avevi scelto di eliminare semplicemente selezionandoli e trascinandoli fuori dalla finestra del cestino, in una qualsiasi altra posizione del tuo Mac (es.
sulla scrivania).

Svuotare il cestino

Ora che hai le idee perfettamente chiare su come spostare i file nel cestino e su come controllare il contenuto di quest’ultimo, direi che possiamo finalmente passare all’azione vera e propria.
Qui di seguito trovi dunque indicati tutti i modi possibili per riuscire a svuotare il cestino sul Mac.

Procedura “classica”

Se vuoi imparare come svuotare il cestino del Mac, non devi far altro che fare clic destro sulla sua icona presente nella parte i fondo a destra della barra Dock di macOS e selezionare la voce Svuota il Cestino dal menu che compare.

Nella finestra che a questo punto vedrai apparire su schermo e mediate cui ti verrà chiesta conferma di quelle che sono le tue intenzioni, clicca sul pulsante Svuota il Cestino ed attendi che il processo venga avviato e portato a termine.
La durata è variabile a seconda della quantità di file presenti nel cestino e del loro peso.
Et voilà!

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi svuotare il cestino sul tuo Mac

  • facendo clic sulla relativa icona che trovi sempre sulla barra Dock
  • premendo, nella finestra comparsa su schermo
  • il pulsante Svuota che sta in alto a destra.
  • Premi poi sul bottone Svuota il Cestino in risposta alla domanda di conferma che appare.

Puoi svuotare il cestino del Mac anche intervenendo dalla barra dei menu.

Per riuscirci

  • clicca sull’icona cestino 
  • su quella del Finder (il quadrato bicolore con il sorriso) che sta sempre sulla barra Dock
  • oppure fai clic in un punto vuoto della scrivania
  • seleziona la voce Finder dalla barra dei menu
  • poi Svuota il Cestino…
  • Ricordati sempre di confermare le tue intenzioni premendo sul bottone Svuota il Cestino nella finestra che compare in un secondo momento.

Un altro sistema che hai dalla tua consiste nel fare clic sull’icona della mela che sta sulla barra dei menu e nel selezionare Informazioni su questo Mac.
Nella finestra che compare sullo schermo, recati nella scheda Archiviazione.

  • premi ora sul bottone Gestisci... che trovi accanto al nome del disco fisso del tuo Mac
  • sulla voce Cestino sulla sinistra
  • dopodiché clicca sul pulsante Svuota il Cestino in alto a destra.
  • Conferma quindi le tue intenzioni premendo nuovamente su Svuota il Cestino.

Se nel compiere uno dei passaggi di cui sopra ti viene mostrato un ulteriore messaggio che ti avvisa del fatto che l’operazione di cancellazione dei dati non può essere completata perché alcuni file sono in uso da una o più applicazioni, chiudi le app “incriminate” e prova nuovamente ad effettuare la cancellazione.

Se necessario

puoi anche forzare la chiusura delle applicazioni coinvolte utilizzando la scorciatoia da tastiera cmd+alt+esc

selezionando i programmi di riferimento tramite la finestra che vedi apparire

facendo clic sul bottone Uscita forzata.

Se neppure in questo modo riesci a risolvere

riavvia il Mac in modo tale da interrompere l’esecuzione di ogni processo che fa da impedimento alla cancellazione.

Da Terminale

È possibile svuotare il cestino sul Mac anche andando ad agire da Terminale, vale a dire da riga di comando.
A differenza di quel che può sembrare, si tratta di un operazione abbastanza semplice da compiere, anche da parte dei meno serrati in fatto di informatica.

Per riuscirci segui i passaggi seguenti:

  • avviare il Terminale facendo clic sulla sua icona (quella con la finestra nera e la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad
  • In alternativa
  • recati nella cartella Applicazioni di macOS
  • apri la sottocartella Altro
  • fai doppio clic sulla sua icona da li.
  • Successivamente inserisci il comando rm -rf ~/.Trash/* seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del computer
  • digita la password del tuo account utente su macOS (se richiesta)
  • otterrai la cancellazione immediata dei file e delle cartelle presenti nel cestino del Mac. 

Automaticamente

Ti piacerebbe che il cestino del tuo Mac si svuotasse in automatico una volta al mese?
macOS integra infatti una speciale funzione grazie alla quale gli elementi contenuti nel cestino vengono automaticamente eliminati ogni 30 giorni senza che tu debba muovere un dito.

Per abilitare la funzionalità in questione, fai clic sull’icona del Finder (il quadrato bicolore con il sorriso) oppure in un punto senza icone della scrivania, seleziona la voce Finder dalla barra dei menu e premi su Preferenze….

  • Nella finestra che compare sullo schermo
  • seleziona la scheda Avanzate
  • spunta la casella presente accanto alla voce Rimuovi elementi dal Cestino dopo 30 giorni.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi abilitare la funzionalità in oggetto facendo clic sul simbolo della mela che sta sulla barra dei menu, selezionando la dicitura Informazioni su questo Mac

  • facendo clic sulla scheda Archiviazione nella finestra che compare sulla scrivania.
  • premi ora sul bottone Gestisci… collocato accanto al nome del disco fisso del tuo Mac
  • seleziona la voce Consigli dalla barra laterale di sinistra nella nuova finestra che si è aperta
  • individua la dicitura Svuota automaticamente il Cestino
  • premi sul pulsante Attiva…
  • Conferma poi le tue intenzioni premendo su Si.

Cancellare definitivamente i file

Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che quando cancelli i file tramite il cestino, questi non vengono effettivamente rimossi finché la porzione di disco che li conteneva non viene occupata da altri dati.
Quindi, fin quando tali file non vengono sovrascritti, chiunque può recuperarli ricorrendo all’uso di programmi appositi (se ben ricordi, ti ho parlato della questione nel mio tutorial su come recuperare file cancellati).

Se cuoi evitare che ciò accada, le pratiche di cui sopra per svuotare il cestino del Mac non sono sufficienti.
Devi dunque ricorrere all’uso di uno strumento ad hoc, come nel caso di Permanent Eraser.

Si tratta di un’applicazione gratuita che è in grado di eliminare i file rendendoli irrecuperabili andando a sovrascrivere i dati per ben 35 volte, mescolando inoltre i nomi degli elementi originali e troncandone la dimensione.
È molto facile da impiegare e si può usare anche con i file già spostati nel cestino.

  • Per effettuare il download sul tuo computer
  • collegati all’apposita sezione del Mac App Store online
  • premi sul pulsante Vedi in Mac App Store
  • clicca sul bottone Ottieni/Installa nella finestra che si è aperta sulla scrivania ed immetti la password relativa al tuo ID Apple (se viene richiesta).
  • Ad installazione ultimata
  • trascina i file che vuoi cancellare in maniera definitiva su quella di Permanent Eraser nella cartella Applicazioni di macOS
  • fai clic su OK
  • Successivamente ti sarà mostrata una finestra con una barra indicante lo stato d’avanzamento della procedura.

come svuotare cache mac

come svuotare cache mac

Se nel corso degli ultimi tempi il tuo Mac sembra non essere più performante così come un tempo molto probabilmente è perché sull’hard disk del computer si sono accumulati un mucchio di file temporanei che oltre ad andare ad occupare spazio prezioso che potrebbe essere sfruttato in tutt’altra maniera incidono negativamente sulle prestazioni della tua postazione multimediale.
Sapere quindi come svuotare cache Mac può essere utile al fine di riuscire a far fronte ad una situazione quale quella in questione.

Come dici?
Non mi credi perché i tuoi amici dicono che i Mac non hanno bisogno di manutenzione?
Beh, sappi che ti sbagli! Certo, rispetto ai PC Windows i Mac generalmente necessitano di un minor grado di attenzione da parte dell’utente per far si che software ed hardware funzionino impeccabilmente ma ciò non implica che i computer della mela morsicata siano perfetti e che quindi non abbiano bisogno di un minimo di pulizia e di operazioni di manutenzione.

Chiarito ciò se ti interessa quindi scoprire che cosa risulta necessario fare per poter svuotare cache Mac ti invito a sederti ben comodo dinanzi al tuo computer, a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti sulle indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto.
Scommettiamo?

Prima di spiegarti come fare per poter svuotare cache Mac voglio però che tu capisca esattamente di che cosa stiamo parlando.
Con il termine cache si indica, in infrmatica, un’area di memoria di piccole dimensioni che ha come scopo quello di velocizzare l’esecuzione dei programmi poiché al suo interno risiedono temporaneamente un insieme di dati che presumibilmente verranno sfruttati nell’immediato futuro.
La cache rappresenta quindi una sorta di “scorciatoia” per accedere più facilmente e velocemente a specifiche informazioni.
Si tratta dunque di un qualcosa di molto utile ma che a lungo andare, e soprattutto con l’aumentare delle sue dimensioni, può dar luogo a rallentamenti ed errori.

Chiarito ciò se desideri svuotare cache Mac hai a tua disposizione due differenti alternative.
La prima consiste nello svuotare cache Mac “manualmente” andando quindi ad agire da te sulle cartelle in cui risultano archiviati i file della cache, la seconda prevede invece l’utilizzo di tool di terze parti specifici come nel caso di OnyX.
Il risultato finale è praticamente identico ma se preferisci evitare di doverti destreggiare tra i meandri di OS X molto probabilmente la scelta di utilizzare strumenti di terze parti è quella di più consona.
In ogni caso la decisione spetta a te.

Svuotare cache Mac – Manualmente

Se è tua intenzione svuotare cache Mac ma preferisci non ricorrere all’impiego di strumento di terze parti puoi andare ad eliminare manualmente le cartelle e i file facenti riferimento agli elementi temporanei archiviati sul computer.
Per fare ciò la prima operazione che devi effettuare è quella di cliccare in un punto qualsiasi della scrivania e di fare clic sulla voce Vai annessa nella parte in alto a sinistra della barra dei menu.
Successivamente seleziona Computer dal menu che ti viene mostrato.

Adesso clicca sul nome del disco rigido su cui risulta installato OS X (ad esempio Macintosh HD), fai doppio clic sulla cartella Sistema, apri la cartella Libreria dopodiché individua ed apri la cartella Caches, seleziona tutti i file presenti al suo interno e trascinali sull’icona di Cestino annessa al Dock.
Mi raccomando, trascina su Cestino solo i file e non anche la cartella Caches!

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Ora premi nuovamente sulla voce Vai annessa alla barra dei menu, premi e continua a tenere premuto il tasto alt sulla tastiera e seleziona la voce Libreria dal menu che ti viene mostrato.

Adesso individua e apri la cartella Caches, seleziona tutti i file presenti al suo interno e trascinali sull’icona di Cestino annessa al Dock.
Mi raccomando, anche in questo caso trascina su Cestino solo i file e non anche la cartella Caches!

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Porta ora il cursore del mouse sull’icona di Cestino annessa al Dock, cliccaci sopra con il tasto destro del mouse e scegli la voce Svuota il Cestino dal menu che ti viene mostrato per portare correttamente a termine la procedura manuale mediante cui svuotare cache Mac.

Successivamente riavvia il computer premendo sulla mela morsicata collocata nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e fai clic sulla voce Riavvia… annessa al menu che ti viene mostrato.
Al riavvio del computer verifica quindi che tutto sia tornato performante così come un tempo.

Se anziché svuotare cache Mac dell’intero sistema ti interessa agire in maniera specifica su Safari, il browser Web disponibile “di serie” su OS X, procedi nel seguente modo. Innanzitutto premi con il tasto sinistro del mouse sull’icona di Safari che risulta annessa al Dock.
Se non riesci a trovare l’icona di Safari sul Dock puoi avviare il browser Web mediante Spotlight.
Per fare ciò clicca sull’icona a forma di lente di ingrandimento che risulta collocata nella parte in alto a destra della barra dei menu, digita safari nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo e poi clicca sul primo risultato visualizzato, quello presente sotto la voce Il migliore.

Adesso che visualizzi la finestra di Safari verifica che nella barra dei menu del browser Web sia presente la voce Sviluppo.
Se la voce Sviluppo è presente nella barra dei menu puoi passare direttamente alla lettura del paragrafo successivo, in caso contrario fai clic su Preferenze…, premi sulla scheda Avanzate annessa alla nuova finestra visualizzata, apponi un segno di spunta accanto alla voce Mostra menu Sviluppo nella barra dei menu ed infine chiudi la finestra delle preferenze di Safari.

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Adesso fai clic sulla voce Sviluppo presente sulla barra dei menu del browser dopodiché premi sulla voce Vuota la cache annessa al menu che ti viene mostrato.

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Attendi quindi qualche istante affinché la procedura venga avviata e portata a termine dopodiché prova ad accedere ai siti Internet che visiti di solito in modo tale da sincerarti del fatto che non si verifichino più le difficoltà precedentemente riscontrate.

Svuotare cache Mac – OnyX

Se preferisci svuotare cache Mac ricorrendo all’utilizzo di un’apposita applicazione ti invito a provare OnyX.
Si tratta di un’applicazione gratuita considerata come una sorta di “coltellino svizzero” per la manutenzione di OS X.
Per svuotare cache Mac con OnyX la prima operazione che devi effettuare è il download dell’app.
Per fare ciò clicca qui in modo tale da collegarti subito al sito Internet ufficiale della risorsa dopodiché premi sul pulsante Download presente in corrispondenza della voce Onyx.
Successivamente fai clic sul pulsante Download collocato accanto alla versione del programma per la versione di OS X in uso sul tuo Mac.

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A questo punto attendi qualche affinché la procedura di download venga avviata e portata a termine dopodiché fai doppio clic sul file onyx.dmg e poi trascina l’icona di OnyX nella cartella Applicazioni di OS X.

Adesso avvia OnyX e immetti la password del tuo account utente su OS X.
Accetta quindi le condizioni di utilizzo della app cliccando sul pulsante Accetto e premi su Continua per eseguire il controllo dello stato dell’hard disk.
Attendi quindi qualche minuto affinché l’operazione venga avviata e portata a termine.

Una volta comparsa la finestra principale del software, clicca sul bottone Automatizza dopodiché clicca sul pulsante Esegui collocato in basso a destra ed attendi che il processo di cancellazione dei dati venga avviato e che giunta a termine.
Se lo ritieni opportuno prima di fare clic sul pulsante Esegui puoi selezionare gli elementi specifici su cui il software andrà ad agire ma personalmente di consiglio di lasciare selezionati quelli di default o quantomeno di non rimuovere il segno i spunta dalla casella presente accanto alle voci Esegui tutti gli script di manutenzione, Cache librerie dinamiche condivise (dyld), XPC cache, Cache Utente, Cache dei Font, Cache e Cronologia Web, File temporanei, inutili e Elementi recenti e Cestino.
Se per errore hai deselezionato una o più opzioni e non ricordi più quale di queste erano spuntate per impostazione predefinita puoi ripristinare il tutto facendo clic sul pulsante Ripristina default collocato nella parte bassa della finestra del programma.

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Se anziché svuotare cache Mac andando ad agire su più elementi in gruppo preferisci intervenire poco alla volta mediante i vari strumenti disponibili in OnyX clicca sul bottone Elimina, seleziona la scheda Sistema e poi e apponi il segno di spunta sui tipi di dati da rimuovere (ad esempio AvvioPreferenze “Internazionale” etc.) dopodiché clicca sul pulsante Esegui e attendi che il processo di rimozione dei dati giunga a termine.

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Sucessivamente seleziona anche le schede UtenteInternetFontResoconti e Varie per proseguire nell’operazione di cancellazione della chache.
Per ciascuna scheda seleziona gli elementi su cui agire e poi premi sul pulsante Esegui.

In tutti i casi per scoprire in dettaglio a cosa si riferisce ciascuna opzione del programma clicca sul pulsante con il punto interrogativo che si trova in basso a sinistra.

Una volta portata a termine la procedura mediante cui svuotare cache Mac con OnyX verifica che tutto sia tornato a funzionare in maniera impeccabile.

Se il funzionamento di OnyX per svuotare cache Mac non ti ha convinto in maniera particolare e se sei alla ricerca di un programma alternativo mediante cui rendere nuovamente performante il tuo computer e fare un po’ di pulizia su OS X ti suggerisco di dare uno sguardo alle risorse che ti ho suggerito nelle mie guide Programmi per pulire Mac e Programmi per ottimizzare Mac.

come svuotare cache iphone

come svuotare cache iphone

Non riesci a visualizzare una o più app su App Store?
Navigando in rete con Safari o con il browser che solitamente utilizzi sul “iPhone” non riesci a visualizzare in maniera corretta uno o più siti Internet?
Di tanto in tanto ti viene segnalato che lo spazio disponibile sul tuo iPhone sta per esaurirsi?
Se la risposta è “si” sono ben felice di comunicarti che il tuo iDevice non è improvvisamente “impazzito” e non presenta malfunzionamenti… molto probabilmente il tutto è riconducibile alla cache che è troppo piena e ti sta dando qualche grattacapo.
E allora, perché non provvedi subito a svuotare cache iPhone?

Come dici?
La cosa ti interessa ma non hai la minima idea di come fare?
Beh, non vedo il problema, posso spiegarti tutto io. Con la guida di quest’oggi provvederò infatti ad indicarti, per filo e per segno, quali sono i passaggi esatti da compiere per riuscire a svuotare cache iPhone, sia quella dell’App Store che quella di Safari, degli altri browser, di Facebook e di varie altre app.

Prima di fornirti tutte le spiegazioni del caso mi sembra però doveroso schiarirti le idee sull’argomento.
La cache, qualora non ne fossi a conoscenza, altro non è che la memoria utilizzata alle app (nel caso specifico dell’iPhone) per conservare i dati e velocizzare il caricamento delle informazioni.
Come puoi dunque intuire tu stesso, la cache è utilissima ma a lungo andare può dare qualche problema e, di conseguenza, svuotarla può permettere di far fronte alla cosa.

Chiarito ciò, se sei quindi realmente interessato a scoprire quali sono i passaggi da compiere per poter svuotare cache iPhone, ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di afferrare il tuo cellulare a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui di seguito.
Vedrai, alla fine potrai dirti più che soddisfatto oltre che ben felice di essere finalmente riuscito a far fronte ai problemi che affliggevano il tuo dispositivo.
Scommettiamo?

App Store

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Se desideri scoprire che cosa bisogna fare per poter svuotare cache iPhone andando ad intervenire su App Store il primo passo che devi compiere è quello di accedere alla home screen del tuo dispositivo e fare tap sull’icona dello store digitale per iOS.
Una volta visualizzata la schermata principale dello stesso, premi per dieci volte consecutive su uno dei pulsanti che vedi nel menu collocato in basso (Primo piano, Categorie, Classifiche, CercaAggiornamenti).

Una volta fatto ciò, la schermata di App Store diventerà bianca per un attimo dopodiché ti verrà mostrata la sezione Primo piano.
A questo punto dovrebbe essere tutto ok. Verifica quindi che le difficoltà precedentemente riscontrate siano sparite.

Browser

Safari

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Se invece ti interessa capire che cosa bisogna fare per poter svuotare cache iPhone andando ad intervenire su Safari, la prima cosa che devi fare e accedere alla home screen del tuo dispositivo e fare tap sull’icona di Impostazioni. Adesso scorri la nuova schermata che ti viene mostrata, individua la voce Safari e premici sopra.
Seleziona quindi la voce Avanzate dopodiché fai tap su Dati dei siti web.

Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata, troverai elencati tutti i siti Web da te visitati per i quali sono stati salvati dati sul tuo dispositivo.
Pigia sulla voce in rosso Rimuovi tutti i dati dei siti web collocata in basso e seleziona la voce Rimuovi adesso.

Puoi anche svuotare cache iPhone andando ad intervenire su Safari provvedendo ad eliminare uno ad uno i dati dei siti Internet salvati sul dispositivo.
Per fare ciò, premi sulla voce Modifica collocata nella parte in alto a destra della schermata Dati dei siti web, premi sul pallino di colore rosso collocato alla sinistra del nome del sito Internet su cui è tua intenzione agire e poi fai tap sulla voce Elimina.

Attendi poi qualche istante affinché tutta la procedura venga avviata e porta a termine.
Successivamente prova ad accedere ai siti Internet che visiti di solito in modo tale da sincerarti del fatto che non si verifichino più le difficoltà precedentemente riscontrate.

Se lo desideri, puoi svuotare la cache di Safari sul tuo iPhone andando ad intervenire anche sulla cronologia.
Per fare ciò, accedi a Impostazioni di iOS, individua la voce Safari e poi premici sopra.
Individua quindi la voce Cancella dati siti web e cronologia, premici sopra e poi seleziona la voce in rosso Cancella dati e cronologia annessa al menu che ti viene mostrato.

Attendi quindi qualche istante affinché la procedura per svuotare la cache e per cancellare la cronologia venga avviata e portata a termine dopodiché prova, anche in questo caso, ad accedere ai siti Internet che visiti di solito in modo tale da sincerarti del fatto che non si verifichino più le difficoltà precedentemente riscontrate.

Attenzione: Tutti i dati cancellati da Safari sull’iPad verranno cancellati anche dai dispositivi sincronizzati con lo stesso ID Apple (es.
iPhone e Mac).

Altri browser

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Non sei solito navigare in rete con Safari dal tuo iPhone e vorresti dunque capire come fare per poter svuotare cache iPhone andando ad intervenire su altri browser Web?
Nessun problema.
Qui sotto trovi spiegato in dettaglio come fare per riuscirci sia con Chrome che con Firefox oltre che con vari altri browser Web.

  • Se vuoi svuotare la cache di Chrome –  Accedi alla home screen dell’iPhone, premi sull’icona dell’app Chrome, fai tap sul bottone con i tre puntini collocato in alto a destra nella scherma che ti viene mostrata, seleziona Impostazioni, fai tap sulla voce Privacy annessa alla sezione Avanzate e poi premici sopra dopodiché fai tap su Cancella dati di navigazione. Accertati ora che in corrispondenza della voce Immagini e file memorizzati nella cache annessa alla nuova schermata visualizzata sia presente un segno di spunta e in caso contrario provvedi ad apporlo dopodiché, se non vuoi cancellare anche gli altri dati di navigazione, rimuovilo da tutte le altre voci e fai tap su Cancella dati di navigazione.
  • Se vuoi svuotare la cache di Firefox – Accedi alla home screen dell’iPhone, premi sull’icona dell’app Firefox, premi sul pulsante con le tre linee in orizzontale che si trova in baso al centro nella schermata che ti viene mostrata e seleziona la voce Impostazioni dal riquadro che compare.
    Nella schermata che si apre, premi sulle voci Elimina dati personali e rimuovi il segno di spunta da tutte le voci eccetto Cache, ammesso che tu voglia eliminare solo la cache, dopodiché premi su Elimina dati personali per completare l’operazione.
  • Se vuoi svuotare la cache di altri browser – Accedi alla home screen dell’iPhone, premi sull’icona del browser Web di riferimento, accedi al menu dello stesso premendo sull’apposito pulsante solitamente collocato in alto a destra, individua la voce relativa alle impostazioni e poi quello facente riferimento alla privacy e seleziona l’opzione per eliminare le immagini e i file memorizzati nella cache.
    Successivamente conferma la tua volontà di voler effettuare la rimozione dei dati in questione facendo tap sull’apposita bottone visualizzato a schermo.

Altre app

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Come ti dicevo, altre applicazioni che tendono ad accumulare dati di cache – raggiungendo dimensioni tutt’altro che di poco conto – sono quelle dei social network, in primis Facebook, ma anche le app per scaricare nuovi sfondi e schermate di blocco.
Diversamente da quanto è possibile fare con i browser Web, Facebook e le altre app non mettono però a disposizione degli utenti una funzione apposita mediante cui poter svuotare cache iPhone.

Per riuscire nel tuo intento, l’unica cosa che puoi fare è dunque quella di disinstallare completamente le applicazioni dei social network con una certa frequenza e reinstallarle scaricandole dall’App Store.
Lo so, il metodo è un tantino drastico ma posso assicurarti che è funzionante al 100%.

Per identificare le app che potenzialmente impegnano maggiormente lo spazio d’archiviazione del tuo iPhone con la cache e per effettuarne la cancellazione ti basta accedere alla home screen del dispositivo, fare tap sull’icona di Impostazioni, selezionare la voce Generali nel menu che si apre ed andare prima su Spazio sul dispositivo e su iCloud e poi sulla voce Gestisci spazio facente riferimento alla sezione Spazio dispositivo.

Una volta fatto ciò, ti ritroverai al cospetto di un elenco con tutte le app installate sull’iPhone, da quella che occupa più spazio a quella che ne occupa di meno. Per eliminare una specifica app fra quelle presenti in elenco, seleziona il suo nome e poi premi sulla voce Elimina app per due volte consecutive.

Software che possono tornare utili

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Un altro ottimo sistema per svuotare cache iPhone consiste nel ricorrere all’uso di software come PhoneClean.
Questo programma, disponibile per PC e Mac, è infatti in grado di effettuare una scansione approfondita dell’iPhone e riesce a cancellare tutti i file di cache che normalmente risultano inaccessibili dai menu di iOS.
Il software è a pagamento ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di scoprire quanto spazio si potrebbe liberare acquistando la versione completa.
Puoi effettuare il download e/o l’acquisto del software facendo clic qui.

In alternativa, puoi svuotare cache iPhone rivolgendoti ad iPod/iPhone/iPad Space Free Up, un software disponibile sia per Windows che per macOS dal funzionamento pressoché simile a quello che ti ho già indicato e che garantisce il supporto a tutte le più recenti versioni di iOS e di iPhone.
Il programma è a pagamento ma è possibile scaricane una versione di prova gratuita.
Puoi effettuare il download e/o l’acquisto del software facendo clic qui.

come sviluppare applicazioni iphone

come sviluppare applicazioni iphone

Il mercato delle applicazioni per smartphone è in continua espansione, in particolar modo quello legato ad iPhone.
Ormai le “app” disponibili per il telefonino di Apple sono tantissime, così come sono numerosissime le persone che si cimentano nella loro creazione.
D’altronde, per la realizzazione di applicazioni base non occorre avere alcuna conoscenza tecnica, basta affidarsi a soluzioni “cotte e mangiate” come Apps Builder.

Apps Builder è un servizio online completamente in italiano che permette di creare applicazioni per iPhone (ma anche Android e Windows Phone) “al volo” proponendo a tutti gli utenti un periodo di prova gratuito della durata di 30 giorni e piani di abbonamento a partire da 19 euro al mese.
Se l’idea ti sembra allettante, dammi qualche minuto e ti spiego come sviluppare applicazioni iPhone complete di feed RSS, immagini, video e social network utilizzandolo.

Se vuoi scoprire come sviluppare applicazioni iPhone senza avere conoscenze tecniche avanzate, la prima cosa che devi fare è collegarti al sito Internet Apps Builder e cliccare sul pulsante Prova gratis senza registrazione per iniziare a creare la tua app sfruttando il periodo di prova gratuito del servizio.

Nella pagina che si apre, seleziona il tema grafico che intendi usare nella tua applicazione cliccando sulla voce Seleziona Grafica, imposta una descrizione ed un’icona per quest’ultima facendo click su Impostazioni avanzate e comincia a selezionare gli elementi da inserire nell’applicazione usando le icone collocate sotto al voce Clicca o trascina sopra le pagine che vuoi inserire.

Clicca quindi su Feed RSS per inserire nella tua applicazione una pagina con tutte le notizie pubblicate su un sito/blog, su Foto e Video per aggiungere foto e video, su Facebook e Twitter per inserire elementi di social networking e così via.
Ogni elemento aggiunto all’applicazione, può essere personalizzato cliccando sull’icona del foglio blu collocato accanto al suo nome.

Quando sei soddisfatto del risultato ottenuto (puoi visualizzare ed usare un’anteprima della app in tempo reale sul lato destro della pagina), clicca sul pulsante SALVA L’APP e crea il tuo account gratuito su Apps Builder compilando il modulo che compare e facendo click sul pulsante Registrati.

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Una volta completata la realizzazione della app e l’iscrizione ad Apps Builder, devi cliccare prima su Continua con la creazione dell’APP e poi su CONTINUA per proseguire nello sviluppo dell’applicazione.
Nel frattempo, non dimenticare di collegarti alla tua casella di posta elettronica e di cliccare sul link di conferma contenuto nel messaggio ricevuto da Apps Builder per convalidare il tuo account (altrimenti la app che hai creato verrà cancellata in 48 ore).

A questo punto, la creazione della tua applicazione è completata e puoi passare alla fase di pubblicazione.
Seleziona quindi la voce iPhone & iPad nella pagina che si apre e scegli se eseguire autonomamente la pubblicazione della tua app sull’App Store di Apple oppure affidare al team di Apps Builder il compito di pubblicare il software.

Nel primo caso, dovrai collegarti al sito di Apple dedicato agli sviluppatori, acquistare una licenza da sviluppatore (99 dollari) e seguire il tutorial per la pubblicazione presente su Apps Builder.
Nel secondo, dovrai cliccare sul pulsante Richiedi pubblicazione e seguire la procedura guidata (la licenza da sviluppatore Apple viene richiesta comunque).
In bocca al lupo!

come stampare fronte retro mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Hai appena acquistato una nuova stampante e hai provveduto a collegarla al tuo Mac, per iniziare a utilizzarla.
Dato che non ti va di sprecare carta, hai pensato bene di mettere in pratica la stampa dei tuoi documenti su entrambe le facciate del foglio.
È sicuramente la scelta giusta per risparmiare carta… il problema, però, è che ci stai provando ma non riesci in alcun modo a capire dove si trova questa funzionalità e quindi vorresti una mano a trovarla.
Beh, tranquillo, ci sono qui io ad aiutarti.

come stampare fronte retro mac

Nella guida di oggi, infatti, ti illustrerò come stampare fronte retro Mac senza che tu debba installare strumenti di terze parti.
Ti indicherò quindi come eseguire quest’operazione sia che la tua stampante supporti questa funzionalità, sia tramite un metodo alternativo valido per qualsiasi stampante.
Inoltre, ti spiegherò come installare e configurare la stampante in modo da non incorrere in alcun inconveniente durante la stampa.

Installazione della stampante

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Installare una stampante su macOS è un’operazione semplicissima:
collega la stampante alla presa elettrica e poi al Mac, tramite cavo USB.
Non appena avrai effettuato questa procedura, il sistema operativo riconoscerà automaticamente la stampante, eseguendo il download da Internet dei driver necessari per il suo corretto funzionamento.
Facile, no?

L’operazione è meno semplice, però, se la stampante è collegata alla rete domestica, tramite cavo Ethernet o Wi-Fi.
In questo caso, se macOS non rileva automaticamente la presenza di questa periferica nella rete, è necessario forzarne l’individuazione.

Per fare ciò, fai clic sull’icona di una mela morsicata che trovi nell’angolo in alto a sinistra dello schermo, nella barra dei menu.
Nel menu contestuale che ti viene mostrato, seleziona la voce Preferenze di sistema e, nella schermata che visualizzi, fai clic sull’icona Stampanti e scanner, così da accedere al pannello per la gestione di questa tipologia di hardware.

Fatto ciò, nella barra laterale di sinistra, premi sull’icona + per visualizzare la schermata che permette l’aggiunta della nuova periferica.
Pigia sulla scheda IP che vedi in alto e digita l’IP locale della stampante o il suo nome host, nella casella di testo Indirizzo.
Scegli, quindi, il protocollo AirPrint e attendi che nella sezione in basso vengano compilati automaticamente i campi, a conferma che la stampante è stata rilevata.
Per trovare l’indirizzo IP della stampante, puoi procedere direttamente dal pannello del router/modem, nella sezione dove vengono mostrati i dispositivi connessi; in alternativa, puoi consultare questa mia guida dedicata all’argomento.

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Dopo aver eseguito la procedura che ti ho indicato nelle righe precedenti, non ti resta che premere il pulsante Aggiungi, per completare la configurazione e l’installazione della stampante su macOS.

Se vuoi approfondire maggiormente quest’argomento, ti consiglio di leggere la mia guida su come installare una stampante, nella quale troverai diverse informazioni, relative ai diversi metodi per collegare questa periferica al computer e la procedura per l’installazione dei driver prelevati dal sito Web del produttore, nel caso in cui la procedura automatica su Mac dovesse fallire (anche se è improbabile).

Stampare fronte retro

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Se hai necessità di stampare fronte-retro un documento, la prima cosa che devi fare e accertarti che la stampante supporti questa funzionalità.
Infatti, la stampa fronte-retro potrebbe non essere disponibile su tutti i modelli di stampante, specialmente quelli più economici.

La tua stampante supporta la stampa fronte-retro?
Allora la procedura che si prospetta per te è davvero semplice:
apri il documento che vuoi stampare con qualsiasi software adatto allo scopo (es.
l’applicazione Anteprima o un qualsiasi programma compatibile con il formato del documento). Fatto ciò, premi sulla voce File, che trovi nella barra dei menu in alto e, nel menu contestuale, scegli l’opzione Stampa.

Nella schermata di stampa che ti viene mostrata, seleziona la stampante che intendi utilizzare, tramite l’apposito menu a tendina, e indica il numero di copie da realizzare.
Dopodiché imposta l’intervallo delle pagine da stampare, selezionando la casella Tutte o indicando i numeri di pagina in modo manuale.
Arrivato a questo punto, per eseguire una stampa fronte-retro, metti un segno di spunta sulla casella Fronte-retro, che trovi vicino alla casella di testo Copie, ed il gioco è fatto.

Successivamente, premi il pulsante Mostra dettagli che si trova in basso e agisci sulle altre impostazioni disponibili:
selezionando la voce Layout, puoi configurare alcune impostazioni sulla stampa, come i margini o la possibilità di inserire più pagine ridimensionate su una stessa facciata del foglio.
Tra queste opzioni, troverai anche la funzionalità Fronte-retro:
utilizza il menu a tendina per indicare se la rilegatura verrà eseguita sul lato corto o su quello lungo del foglio, rispettivamente tramite le opzioni Rilegatura con taglio corto e Rilegatura con taglio largo.

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Se vuoi modificare gli altri parametri di stampa, puoi utilizzare le opzioni presenti nelle altre schede, altrimenti, premi il pulsante Stampa per inviare il documento alla stampante.
Questa provvederà automaticamente a stampare il documento su entrambe la facciate del foglio, fascicolandolo nel raccoglitore.

Se hai necessità di consultare ulteriori guide sugli argomenti che riguardano la stampa di documenti da Mac, ti consiglio di leggere gli altri tutorial che ho realizzato, raggiungibili tramite questo link.

Metodo alternativo

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Se la tua stampante è datata o non possiede questa funzionalità, non puoi provvedere alla stampa fronte-retro in modo automatico.
Quello che dovrai fare è munirti di pazienza e stampare il documento a intervalli di pagine.
Ti spiego immediatamente come procedere.

Avvia il documento da stampare tramite il software ad esso associato, premi sulla voce File che trovi in alto a sinistra, nella barra dei menu, e seleziona la voce Stampa dal menu contestuale, in modo da aprire l’interfaccia di anteprima della stampa.

Da questo momento in poi stai attento ai passaggi che ti illustrerò, per evitare di commettere errori e sprecare preziosa carta e colore della cartuccia o del toner.
Innanzitutto, imposta il numero di copie, indicando il valore 1, giusto per semplicità delle operazioni.
Nel campo Pagine, imposta la casella Tutte e seleziona poi, nel menu a tendina, la scheda Gestione carta (di default il menu è impostato su Layout).

Arrivato a questo punto, individua l’opzione Pagine da stampare e, nel menu a tendina apposito, scegli il valore Solamente dispari:
in questo modo, potrai eseguire la stampa delle sole pagine dispari del documento (ad esempio la pagina 1, 3, 5, ecc).
Ti ricordo che, se anziché la voce Tutte hai impostato un intervallo di pagine ben definito, selezionando la voce Solamente dispari verrà effettuata la stampa delle pagine dispari che seguono l’ordine dell’anteprima di stampa, non della numerazione originale del documento.
Ad esempio se scegli come intervallo di pagine dalla 6 alla 11, impostando soltanto le dispari, verranno stampate la 6, la 8 e la 10.

A questo punto, premi il pulsante Stampa, per eseguire la stampa delle pagine nel solo intervallo di pagine dispari.
Fatto ciò, prendi il blocco di fogli appena stampato e capovolgilo, inserendolo nuovamente nel cassetto della carta.
Fai attenzione a come disponi i fogli, per evitare errori di stampa o di posizionamento per la rilegatura:
fai riferimento al disegno che trovi all’interno del vano per farti un’idea del corretto orientamento.

Ci siamo quasi:
adesso ripeti i procedimenti che ti ho spiegato nelle righe precedenti, riavviando l’interfaccia di stampa.
Seleziona stavolta Solamente pari e premi il pulsante Stampa.
In questo modo, verrà inviata nuovamente la stampa del documento per le sole pagine pari.
Se tutto è andato nel verso giusto, ritroverai nella stampante una pila di fogli con il documento stampato su entrambe le facciate, proprio come desideravi.

come stampare da mac

come stampare da mac

Dopo aver trascorso anni e anni a utilizzare Windows, hai deciso di fare il grande passo:
passare a Mac! Inizialmente è stata dura, molto dura.
Abituarsi alle funzionalità offerte da macOS e alle differenze che il sistema operativo di casa Apple presenta rispetto a quello di Microsoft può richiedere del tempo, ma con il passare dei giorni sei finalmente riuscito ad abituarti.

Tuttavia, se ora sei qui e stai leggendo queste righe, mi pare ben evidente il fatto che, nonostante l’impegno profuso e pur avendo compreso a grandi linee il funzionamento dei computer della “mela morsicata”, c’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro.
Per la precisione, quello che vorresti capire è come fare per stampare da Mac.
Come dici?
Ho indovinato?
Beh, allora mettiti comodo e leggi questa mia guida dedicata all’argomento per schiarirti subito le idee.

Nelle righe successive, trovi, infatti, spiegato quali sono le operazioni preliminari che occorre compiere per riuscire nell’impresa, quali comandi utilizzare e, chiaramente, anche come gestire i processi di stampa.
Posso assicurarti che è tutto molto più semplice di quel che può sembrare.
Sei pronto?
Si?
Grandioso.
Al bando le ciance e passiamo all’azione!

Indice

  • Operazioni preliminari
    • Installare la stampante
    • Configurare la stampante
    • Impostare la stampante di default
  • Stampare da Mac
    • Usando la tastiera
    • Usando la barra dei menu
    • Stampare PDF
    • Stampare fronte-retro
  • Regolare le impostazioni di stampa
  • Gestire i processi di stampa
  • In caso di dubbi o problemi

Operazioni preliminari

Prima di spiegarti come bisogna procedere per riuscire a stampare da Mac, ci sono alcune operazioni preliminari che è indispensabile che tu compia per poter effettuare l’operazione in questione.
Quello a cui mi riferisco è la procedura di installazione e configurazione della stampante in tuo possesso, qualora non avessi già provveduto a farlo:
per saperne di più, continua a leggere.

Installare la stampante

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In primo luogo, devi preoccuparti di installare la tua stampante.
Riuscirci non è complicato.
Tutto quello che devi fare è collegare il dispositivo alla presa elettrica, premere sul pulsante di accensione presente sullo stesso e collegare quest’ultimo alla medesima rete Wi-Fi a cui è connesso il Mac, seguendo le indicazioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nel mio articolo su come collegare stampante Wi-Fi.

Se la stampante in oggetto non supporta la connettività wireless, puoi comunque collegarla al Mac tramite cavo, come ti ho spiegato nel mio post su come collegare una stampante.

Configurare la stampante

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Adesso devi configurare la stampante appena installata sul tuo Mac.
Per fare ciò, clicca sull’icona di Preferenze di sistema (quella con l’ingranaggio) che trovi sulla barra Dock e seleziona l’icona di Stampanti e Scanner nella finestra che si apre.
Pigia, quindi, sul bottone [+] che si trova in basso a sinistra e clicca sul nome della stampante nel menu che si apre. Attendi qualche istante affinché la stampante selezionata venga connessa e configurata per essere usata sul Mac ed è fatta.

Se procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a visualizzare il nome della tua stampante, seleziona l’opzione Aggiungi stampante o scanner dal menu visibile previo clic sul bottone [+] e fai clic sul nome della stampante che a questo punto dovresti trovare nella scheda Default.
In seguito, se necessario, modifica il nome, la posizione e la tecnologia usata per la stampa tramite i campi appositi e fai clic sul pulsante Aggiungi.

In alternativa, se la stampante che intendi configurare è collegata tramite Wi-Fi, puoi fare clic sul pulsante [+], selezionare la scheda IP nella finestra che si apre su schermo e digitare l’indizio IP del dispositivo nel campo apposito.
Indica, in seguito, il protocollo da utilizzare e fornisci le altre info richieste, dopodiché fai clic sul pulsante Aggiungi.

Impostare la stampante di default

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Dopo aver configurato la stampante sul tuo Mac, ti suggerisco di impostare quest’ultima come predefinita, in modo tale da non doverla selezionare manualmente ogni volta che avrai bisogno di stampare documenti, pagine Web, e-mail ecc.

Per riuscirci, fai clic destro sul nome della stampante nell’elenco delle periferiche disponibili dopo aver premuto su Stampanti e Scanner in Preferenze di sistema e scegli l’opzione Imposta stampante di default dal menu che si apre.
Tutto qui!

Stampare da Mac

Ora che hai provveduto a installare la stampante e configurare quest’ultima sul tuo Mac, direi che sei finalmente pronto per entrare nel vivo dell’argomento:
andare a scoprire come stampare, in concreto, da macOS.
Ti anticipo subito che l’operazione è fattibile utilizzando un’apposita scorciatoia da tastiera oppure richiamando il comando dedicato annesso alla barra dei menu.

Sempre servendoti dei comandi di cui sopra, puoi anche trasformare i documenti stampabili in file PDF e procedere con la stampa fronte-retro.
Per maggiori info, prosegui pure nella lettura.

Usando la tastiera

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Ti interessa capire come fare per stampare dal tuo Mac utilizzando la scorciatoia da tastiera a cui accennavo?
Allora provvedi innanzitutto ad aprire il documento, il messaggio di posta elettronica, la pagina Web o comunque sia ciò che intendi stampare, dopodiché schiaccia i tasti cmd+p sulla tastiera del computer.

Una volta fatto ciò, vedrai aprirsi la finestra per regolare le impostazioni di stampa e potrai, dunque, procedere facendo clic sul pulsante Stampa, che si trova in basso.
Et voilà!

Nel caso specifico di documenti e immagini, puoi anche effettuare la stampa diretta senza dover prima aprire il documento di riferimento.
Per riuscirci, ti basta selezionare il file e utilizzare la summenzionata scorciatoia da tastiera.

Usando la barra dei menu

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Per stampare invece documenti, pagine Web e quant’altro sfruttando la voce apposita annessa alla barra dei menu, tutto quello che devi fare è portare in primo piano la finestra relativa all’applicazione che contiene ciò che desideri stampare, fare clic sulla voce File in alto a sinistra e scegliere Stampa dal menu che si apre.

In seguito, vedrai aprirsi la finestra per regolare le impostazioni di stampa e potrai procedere andando a fare clic sul pulsante Stampa collocato in basso.
Più facile di così?

Anche in tal caso, solo per quel che concerne documenti e immagini è possibile effettuare la stampa diretta del file senza doverlo prima aprire.
Per riuscirci, seleziona il documento di riferimento, clicca sulla voce File annessa alla barra dei menu e premi sulla voce Stampa.

Stampare PDF

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Avvalendoti dei comandi per effettuare la stampa puoi anche accedere a una speciale funzione che consente di trasformare qualsiasi documento stampabile in un file PDF.
Per essere più precisi, mi riferisco alla stampante virtuale per i PDF, che consente di trasformare qualsiasi contenuto stampabile in un file PDF riproducibile su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi applicazione adatta allo scopo.

Per sfruttare tale funzione, non devi far altro che utilizzare il comando per avviare la stampa e selezionare, nella finestra che successivamente si apre su schermo, la voce PDF dal menu in basso a sinistra.
Clicca poi sulla voce Salva come PDF, indica il nome che vuoi assegnare al file, la posizione sul tuo Mac in cui desideri salvarlo e premi sul bottone Salva.

Stampare fronte-retro

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Hai bisogno di stampare un documento fronte-retro?
Se la tua stampante supporta la suddetta funzionalità, non devi far altro che utilizzare il comando per avviare la stampa di un documento e selezionare, nella finestra che si apre sullo schermo, la casella Fronte-retro, collocata immediatamente sotto il menu a tendina Preset.

Qualora la stampante in tuo possesso non supporti la funzionalità in oggetto, puoi comunque mettere in pratica un semplice trucchetto per ottenere un risultato analogo:
stampare prima le pagine pari e successivamente quelle dispari andando a girare “manualmente” i fogli.

Per riuscirci, seleziona l’opzione Gestione carta nel menu annesso alla finestra relativa alla gestione della stampa e scegli l’opzione Solamente pagine dispari dal menu che trovi in corrispondenza della voce Pagine da stampare, dopodiché clicca sul bottone Stampa.

A stampa avvenuta, capovolgi la pila di fogli uscita dalla stampante, reinseriscila nel vano dei fogli bianchi e avvia una nuova stampa scegliendo l’opzione Solamente pagine pari.
Procedendo in tal modo, otterrai il documento completo stampato su tutti e due i lati dei fogli inseriti nella stampante.

Regolare le impostazioni di stampa

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Nei passi precedenti, quando ti ho spiegato come fare per avviare il processo di stampa tramite scorciatoia da tastiera e utilizzando la barra dei menu, ti ho fatto notare che prima di fare clic sul tasto apposito per andare a stampare quanto visualizzato su schermo è possibile regolare le impostazioni di stampa secondo esigenza. La cosa può tornarti particolarmente utile se, per esempio, vuoi stampare un documento in bianco e nero, vuoi stampare solo alcune pagine dello stesso e via discorrendo.
Direi quindi che è il caso di approfondire un’attimo la questione.

Dopo aver impiegato il comando per procedere con la stampa e una volta visualizzata su schermo la finestra relativa alle impostazioni di stampa, puoi, dunque, avvalerti dei menu e delle funzioni disponibili per stampare l’elemento selezionato in base a quelle che sono le tue effettive esigenze e preferenze.

Per la precisione, dal menu a tendina Stampante puoi decidere quale stampante usare (per impostazione predefinita risulta selezionata quella di default), mentre dal menu Preset puoi impostare uno specifico preset di stampa.
Tramite il campo Copie puoi scegliere quante copie stampare dell’elemento selezionato, mentre selezionandola casella Bianco e nero puoi decidere di stampare in bianco e nero.

Se invece hai bisogno di stampare solo determinate pagine del documento di riferimento oppure un’intervallo di pagine, scegli l’opzione che più si adatta alle tue esigenze dal menu a tendina Pagine.

Ulteriori regolazioni possono essere apportate facendo clic sul pulsante Mostra dettagli che sta in basso.
Successivamente, potrai decidere, selezionando le relative caselle, di abilitare la rotazione automatica e di mostrare le eventuali note.
Scegliendo poi l’opzione Scala e impostando una percentuale nel campo adiacente potrai stabilire di quanto scalare il documento in fase di stampa, mentre spuntando la voce Adatta in scala potrai indicare, selezionando le relative opzioni, se stampare il documento nella sua interezza oppure se riempire l’intera pagina.

Per definire, invece, quante copie stampare per pagina, seleziona il numero esatto dal menu a tendina accanto alla voce Copie per pagina.

Se hai bisogno di intervenire sui supporti e sulla qualità di stampa e sul layout oppure se hai necessità di gestire la carta o, ancora, le impostazioni relative alla copertina del documento e il livello delle forniture, seleziona la voce di riferimento dal menu a tendina con il nome dell’applicazione in uso che sta in basso e serviti delle opzioni che ti vengono mostrate di conseguenza.

Tieni comunque presente che alcune voci, opzioni e comandi potrebbero non essere disponibili o potrebbero essere sostituiti da altri a seconda dell’applicazione da cui stai cercando di stampare e del tipo di elemento su cui hai scelto di andare ad agire.

Gestire i processi di stampa

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Dopo aver fatto clic sul pulsante per procedere con la stampa, il processo viene inviato alla coda di stampa e, di conseguenza, alla stampante. Nel frattempo, sulla barra Dock compare l’icona della stampante e, facendoci clic sopra, è possibile visualizzare la finestra relativa ai processi di stampa.

Da quest’ultima puoi visionare l’elenco completo di tutti gli elementi che sono stati mandati in stampa, puoi mettere in pausa tutti i processi di stampa facendo clic sul pulsante Pausa in alto a sinistra e riprenderli premendo sul pulsante Riprendi.

Se vuoi intervenire sui singoli processi, fai clic sul pulsante Pausa che trovi a destra di ciascuno di essi nell’elenco visualizzato.
Per riprenderli, invece, clicca sul bottone con la freccia.
Se poi desideri annullare la stampa di un dato elemento, devi fare clic sul pulsante con la “x” che trovi sempre in sua corrispondenza nell’elenco.

Ti faccio notare che oltre al metodo che ti ho indicato poc’anzi, puoi accedere alla coda di stampa anche facendo clic sull’icona di Preferenze di sistema che si trova sulla barra Dock, premendo su Stampanti e scanner nella finestra che si apre sulla scrivania e facendo clic sul pulsante Apri coda di stampa.

Vuoi visualizzare l’anteprima di uno specifico documento che hai deciso di stampare?
Dalla finestra per la gestione dei processi di stampa è possibile fare anche questo.
Per riuscirci, ti basta fare doppio clic sulla relativa icona nell’elenco.

Tieni altresì presente che sempre mediante la finestra per la gestione dei processi di stampa ti vengono mostrati gli eventuali messaggi di stato relativi alla tua stampante e agli elementi da stampare.
Per esempio, se hai scelto di stampare un documento di testo ma hai dimenticato di accendere la stampante visualizzerai il messaggio La stampante non è connessa, mentre se il livello delle forniture d’inchiostro è in esaurimento apparirà il messaggio Inchiostro stampante quasi esaurito.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni sul da farsi ma non sei ancora riuscito a stampare dal tuo Mac?
In corso d’opera è sorto qualche problema e non sai come far fronte alla cosa?
Allora fa’ così:
affidati al supporto Apple e vedrai che in un battibaleno riuscirai a risolvere.
Per scoprire come fare, puoi leggere il mio tutorial dedicato in via specifica a come contattare Apple.

Se poi la cosa può esserti d’aiuto nell’immediato, su questa pagina del supporto online di Apple trovi indicate le principali problematiche relative ai processi di stampa da Mac e le relative soluzioni.

come stampare da iphone

come stampare da iphone

Hai provato a stampare una pagina Web dal tuo iPhone ma non ci sei riuscito?
Dimmi un po’, la tua stampante è compatibile con il sistema AirPrint di Apple?
Se la risposta è sì, evidentemente c’è qualcosa che non va nella configurazione del dispositivo:
probabilmente la stampante non è connessa alla stessa rete Wi-Fi dell’iPhone o ha bisogno di un aggiornamento firmware.
Se invece la risposta è no, devi rimboccarti le maniche e configurare la tua stampante in modo che possa comunicare con l’iPhone.
In che modo?
Installando una pratica app di cui ti parlerò a breve.

Se vuoi capire meglio ciò di cui ti sto parlando, prenditi qualche minuto di tempo libero e metti in pratica i consigli che trovi di seguito.
Vedremo prima come stampare da iPhone utilizzando una stampante dotata del supporto ad AirPrint (la tecnologia di casa Apple per la stampa in modalità wireless) e in seconda battuta scopriremo come “forzare” la comunicazione fra una stampante non-AirPrint e l’iPhone usando un’applicazione adatta allo scopo.
Non ti preoccupare, si tratta in entrambi i casi di un gioco da ragazzi.

Come facilmente intuibile, la seconda modalità richiede un po’ di tempo in più per la configurazione iniziale della app, ma non è nulla di difficile, anzi.
E non finisce qui! Utilizzando l’applicazione che sto per consigliarti, potrai stampare dall’iPhone anche utilizzando una stampante cablata, cioè una stampante che non supporta nativamente il Wi-Fi.
Il trucco, se così vogliamo chiamarlo, consiste nel collegare la stampante a un router, un ripetitore Wi-Fi o un PC con accesso alla rete e usare quest’ultimo come “ponte” fra il telefono e la stampante.
Adesso però non perdiamoci troppo in chiacchiere e passiamo subito all’azione:
trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto!

Stampare da iPhone con AirPrint

Se vuoi imparare come stampare da iPhone devi innanzitutto stabilire se la tua stampante supporta la tecnologia AirPrint o meno.
L’AirPrint è una tecnologia di Apple che permette a determinate stampanti wireless di comunicare con gli iDevice (iPhone, iPad, ecc.) senza necessitare di configurazioni particolari.
Basta che lo smartphone e la stampante siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.

Puoi verificare la compatibilità della tua stampante con AirPlay collegandoti a questa pagina del sito Internet Apple in cui sono elencate tutte le stampanti su cui è disponibile questa funzione.
Consulta l’elenco relativo alla casa produttrice della tua stampante (es.
Canon, Epson, Lexmark, Samsung, ecc.) ed accertati che il modello della stampante in tuo possesso sia presente in esso.

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Se la tua stampante supporta AirPrint ed è connessa alla stessa rete wireless dell’iPhone, puoi utilizzarla per stampare pagine Web, foto e documenti direttamente dal “iPhone”.
In che modo?
Te lo spiego subito.

Dopo aver visualizzato sullo schermo dell’iPhone il contenuto da stampare, premi sul pulsante della condivisione (il quadrato con la freccia all’interno) e seleziona l’icona Stampa dal menu che compare.
Se non vedi l’icona per la stampa, scorri verso destra la seconda riga di icone.

Successivamente, imposta il numero di copie e l’intervallo di pagine da stampare premendo sulle apposite voci presenti nella schermata che si è aperta, fai “tap” sulla voce stampante, seleziona il nome della tua stampante dall’elenco delle stampanti in rete e premi sulla voce Stampa collocata in alto a destra per avviare il processo di stampa.

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Se la tua stampante non compare nella lista delle stampanti disponibili, assicurati che sia connessa alla stessa rete Wi-Fi dell’iPhone e verifica la disponibilità di aggiornamenti firmware per quest’ultima (o di aggiornamenti software per iOS).

Stampare da iPhone con qualsiasi stampante

Se non hai una stampante dotata del supporto ad AirPrint, puoi acquistarne una seguendo i consigli che ti ho dato nella mia guida all’acquisto dedicata alle stampanti Wi-Fi (su Amazon ce ne sono davvero per tutti i gusti, nonché per tutte le tasche), oppure puoi “forzare” la comunicazione fra stampante e iPhone usando un’applicazione di terze parti.

L’applicazione alla quale mi riferisco è Printer Pro, che funziona con la stragrande maggioranza delle stampanti presenti sul mercato ed è compatibile con tutte le versioni più recenti di iOS.
Costa 6,99 euro ma ne è disponibile una versione di prova gratuita che permette di verificarne la compatibilità con la propria stampante.

Printer Pro funziona tramite Wi-Fi, ma la tua stampante non deve disporre necessariamente del supporto wireless:
come accennato anche in apertura del post, se hai una stampante sprovvista del supporto wireless puoi “trasformarla” in una stampante Wi-Fi collegandola a un router, a un ripetitore Wi-Fi oppure a un PC che ha accesso alla rete.

Se hai un router o un ripetitore Wi-Fi con porte USB (come possono essere le basi AirPort di Apple), non devi far altro che collegare la stampante a quest’ultimo tramite cavo USB e il gioco è fatto.
Se invece preferisci usare il PC, devi collegare la stampante a quest’ultimo tramite cavo USB e devi installare il client di Printer Pro per Windows o macOS.
È completamente gratis e molto semplice da usare.

Se hai una stampante Wi-Fi, non devi fare nulla, devi solo assicurarti che il dispositivo sia connesso correttamente alla rete wireless.
Se ti serve una mano in questo frangente, consulta il mio tutorial su come configurare una stampante Wi-Fi.

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Adesso, in un modo o nell’altro, la stampante è visibile all’interno della rete Wi-Fi.
Questo significa che sei pronto a configurare Printer Pro in modo che possa mettere in comunicazione l’iPhone e la stampante.
Scarica quindi l’applicazione sul tuo “iPhone” (io ti consiglio di provare la versione free, dalla quale potrai stampare una pagina di prova e sincerarti della compatibilità della tua stampante con l’iPhone), avviala e premi sul pulsante + Stampante che si trova al centro dello schermo.

Nella schermata che si apre, seleziona il nome della tua stampante e premi prima su Avanti e poi su Stampa pagina di prova per avviare la stampa della tua pagina di prova.
Se nell’elenco delle stampanti disponibili non vedi il nome della tua stampante, assicurati che il dispositivo sia accesso e che la connessione alla rete wireless sia stata stabilita correttamente.

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Ora devi procedere in base al risultato della pagina di prova realizzata dalla tua stampante.

  • Se la stampa di prova è andata bene, fai “tap” sul pulsante Va bene ed effettua la calibrazione della pagina specificando, negli appositi campi di testo, i valori che riesci a leggere sui bordi del foglio.
    Dopodiché premi su Avanti e Avvia stampa e comincia ad utilizzare Printer Pro.
    Se hai installato la versione free dell’applicazione, scarica quella a pagamento, avviala e scegli di importare le impostazioni da Printer Pro Lite (in questo modo non dovrai ripetere la configurazione della stampante).

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  • Se la stampa di prova non è andata bene, premi sul pulsante Non va bene e seleziona il linguaggio di stampa utilizzato dalla tua stampante dalla schermata che si apre.
    Per sapere qual è il linguaggio di stampa utilizzato dalla tua stampante (es. PCL) devi consultare il manuale del dispositivo o devi effettuare una ricerca su Internet.
    Una volta selezionata una delle opzioni disponibili, stampa una nuova pagina di prova e completa la configurazione della stampante come spiegato in precedenza.

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Ora puoi stampare da iPhone utilizzando qualsiasi applicazione.
Non devi far altro che visualizzare il contenuto da stampare su schermo, premere sul pulsante della condivisione e selezionare la voce Stampa con Printer Pro dal menu che compare.
Se non vedi tale icona, scorri la seconda riga di icone verso destra, vai su Altro e attiva la levetta relativa all’opzione Stampa con Printer Pro.

Per concludere, metti il segno di spunta accanto al nome della tua stampante, fai “tap” sul pulsante Stampa e il gioco è fatto.

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Se non vuoi spendere soldi per l’acquisto di Printer Pro e/o non ti trovi bene con quest’applicazione, sappi che esistono altre soluzioni per stampare da iPhone con le stampanti non compatibili con il sistema AirPrint.
Fra queste ti segnalo HP ePrint, Samsung Mobile Print e Epson iPrint.

Come facilmente intuibile, le app che ti ho appena segnalato funzionano solo con le stampanti delle marche a cui fanno riferimento (es.
HP ePrint solo con le stampanti HP) e non sono “universali” come Printer Pro.

come spostare icone iphone

come spostare icone iphone

Hai acquistato il tuo primo iPhone da qualche giorno e vorresti imparare a personalizzarlo?
Hai pasticciato un bel po’ con le icone presenti nella home screen del tuo “iPhone” ed ora vorresti riportarle nell’ordine in cui erano predisposte inizialmente?
Ho le risposte che fanno per te.

Leggi la breve guida che sto per proporti e in men che non si dica imparerai come spostare icone iPhone in modo tale da organizzare e riordinare tutte le app presenti nella home screen, ossia nella schermata principale, del tuo smartphone.
Potrai anche creare cartelle per raggruppare applicazioni e giochi di un determinato genere o cambiare le icone presenti nella barra Dock di iOS. Ti assicuro che si tratta di operazioni davvero semplicissime, anzi scommetto che dopo aver letto il tutorial ti domanderai come hai fatto a non arrivarci prima!

Le indicazioni che trovi di seguito valgono per tutti i modelli di iPhone e per tutte le versioni più recenti di iOS (il sistema operativo degli smartphone Apple).
L’unica piccola differenza riguarda i modelli di iPhone pari o successivi al 6s, i quali dispongono della tecnologia 3D Touch che permette al telefono di riconoscere il grado di pressione esercitato dall’utente sullo schermo:
se tu hai un iPhone equipaggiato con questa tecnologia, stai attento a non premere troppo forte sullo schermo dello smartphone o al posto del menu per spostare le icone comparirà quello del 3D touch.

Spostare icone su iPhone

Cominciamo dalle cose più semplici, ossia da come spostare icone iPhone nella home screen del telefono.
Per compiere quest’operazione, non devi far altro che mantenere il dito premuto per circa due secondi su una qualsiasi delle icone presenti nella schermata iniziale del telefono ed aspettare che tutte le app comincino a “ballare”.
Se l’icona selezionata non comincia a “danzare” ma viene affiancata da un menu, significa che hai premuto troppo forte sullo schermo ed è comparso il menu del 3D Touch.
Premi il tasto Home del telefono e riprova esercitando una pressione meno forte sull’icona.

A questo punto, puoi spostare le icone delle app in qualsiasi punto della home screen semplicemente mantenendo il dito premuto su di esse e trascinandole nella posizione desiderata.
Per portare le icone da una pagina all’altra della home screen, basta spingerle verso l’angolo sinistro o destro dello schermo, mentre per salvare i cambiamenti basta premere il tasto Home (quello collocato sotto il display dell’iPhone).

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Se poi vuoi cambiare le icone presenti nella barra Dock (la barra semi-trasparente che si trova nella parte bassa dello schermo), devi prima trascinare fuori da quest’ultima quelle che vuoi sostituire e poi portare sulla barra le icone da aggiungere ad essa.
Non si può andare oltre le quattro icone previste di default.

Creare cartelle su iPhone

Come accennato anche in apertura del post, è possibile non solo spostare le icone presenti nella home screen dell’iPhone ma anche organizzarle in cartelle tematiche.
In che modo?
Te lo spiego subito.

Trascinando l’icona di una app sull’icona di un’altra app viene invece creata una cartella all’interno della quale puoi raggruppare tutte le applicazioni o i giochi di un determinato tipo (es.
applicazioni social, puzzle game, ecc.).
Una volta create le cartelle, per aggiungere nuove icone ad esse ti basterà trascinare con il dito le app o i giochi all’interno di queste ultime.

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Le cartelle possono essere composte da più “pagine” di icone e possono essere spostate a loro volta come le icone delle singole applicazioni, basta seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme.

Nel caso in cui cambiassi idea, per cancellare una cartella creata in precedenza nella home screen di iOS basta “svuotarla” spostando tutte le icone contenute in essa nella schermata principale dell’iPhone.

Disporre le icone di iPhone in ordine alfabetico

Vorresti spostare icone iPhone nella loro posizione originale, ripristinando quello che era l’ordine delle app nella home screen quando hai acquistato il telefono?
Niente di più facile.
Recati nelle Impostazioni del tuo “iPhone”, seleziona la voce Generali > Ripristina dal menu che si apre e premi prima sul pulsante Ripristina layout Home e poi su Rpristina scherm.
Home
per completare l’operazione.

Naturalmente, stai tranquillo, questa procedura riordina solo le icone della springboard e non cancella alcuna app.
Le icone delle applicazioni scaricate dall’App Store vengono disposte in ordine alfabetico.

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Nascondere icone iPhone

Ti piacerebbe nascondere le icone delle app presenti nella home screen dell’iPhone? Si può fare anche questo, anche se con qualche limitazione.
Recandoti nelle impostazioni di iOS e attivando le restrizioni, puoi fare in modo che nella home screen del tuo “iPhone” non compaiano le icone di talune app, ma purtroppo non si possono selezionare le singole applicazioni da nascondere:
si possono selezionare solo dei gruppi di app in base alla loro categoria di appartenenza o all’età minima del pubblico a cui sono destinate (es.
puoi nascondere le app dedicate ai social network o quelle solo per maggiorenni).

Per avere un controllo più granulare sulle applicazioni da nascondere devi effettuare il jailbreak (una procedura abbastanza complessa che permette di eseguire delle app che normalmente non funzionerebbero su iOS) e devi ricorrere a delle applicazioni speciali pensate ad hoc.
Te ne ho parlato con dovizia di particolari nel mio tutorial su come nascondere app iPhone.

come spostare foto da iphone a pc

come spostare foto da iphone a pc

Davvero belle le foto che hai scattato con il tuo nuovo iPhone.
Dimmi, le hai già salvate sul PC?
Come sarebbe a dire no?
Così corri il rischio di perdere tutti i tuoi preziosissimi scatti da un momento all’altro! Sai, basta un “tap” per cancellare accidentalmente una foto importante, per non parlare dei guasti e dei furti che possono colpire in qualsiasi momento un dispositivo come l’iPhone… insomma, bisogna essere previdenti!

Non voglio sentire scuse.
Lo so che non hai tempo, che non sei molto bravo nell’uso del computer ecc.
ma non importa.
Ci vogliono pochissimi secondi per scoprire come spostare foto da iPhone a PC, inoltre si tratta di una procedura talmente semplice che potrebbe portarla a termine anche chi non ha mai avuto a che fare con un computer.

Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti.
Vedremo prima come passare le foto dall’iPhone al computer in maniera “tradizionale”, cioè collegando il telefono al computer tramite cavo USB, e poi ci occuperemo di iCloud che permette di sincronizzare le foto dell’iPhone con il computer tramite Internet.
Che tu abbia un PC Windows o un Mac riuscirai sicuramente a raggiungere il tuo scopo in maniera semplicissima!

Indice

  • Spostare foto dall’iPhone al computer
    • Windows
    • Mac
  • Sincronizzare le foto di iPhone tramite iCloud
    • Windows
    • Mac
    • Scaricare le foto dal browser
  • Altre soluzioni per spostare foto da iPhone a PC

Spostare foto dall’iPhone al computer

Cominciamo dalla soluzione più tradizionale, cioè da come spostare foto da iPhone a PC collegando il telefono e il computer via cavo.
Ecco in dettagli tutti i passaggi che devi compiere su Windows e macOS.

Windows

Affinché un PC Windows riconosca correttamente un iPhone o un iPad occorre installare iTunes, il software multimediale di casa Apple.
Se non hai già provveduto a farlo, collegati dunque al sito Internet di Apple e clicca sul pulsante Download collocato sulla sinistra per scaricare iTunes sul tuo computer.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
iTunes64Setup.exe) e clicca prima su Avanti e poi su Installa, , e Fine per concludere il setup.
Se non vuoi impostare iTunes come player predefinito per i file audio, ricordati di deselezionare l’apposita voce durante il processo d’installazione.

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Ora, avvia iTunes e collega l’iPhone al computer utilizzando il cavo Lightning/Dock in dotazione con il telefono.
Se hai appena installato iTunes e/o è la prima volta che colleghi il tuo “iPhone” al PC dovrai accettare le condizioni d’uso del software e dovrai autorizzare la comunicazione fra i due dispositivi cliccando prima sul pulsante Autorizza che compare sullo schermo dell’iPhone e poi sul pulsante Continua che invece compare sul desktop del computer.

Ora puoi chiudere iTunes e cominciare a trasferire le tue foto sul PC.
Apri quindi l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla collocata in basso a sinistra, sulla barra delle applicazioni), seleziona la voce Computer o Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona dell’iPhone e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

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Nella finestra che si apre, fai click sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra e regola le tue preferenze relative all’importazione delle foto.

  • Per scegliere le cartelle in cui salvare foto e video usa il pulsante Sfoglia collocato accanto alle voci Importa immagini in e Importa video in.
  • Espandi il menu Nome cartella per scegliere in che modo rinominare le cartelle di destinazione delle foto (es.
    tag, tag + data d’importazione, tag + data di acquisizione e così via).
  • Espandi il menu Nome file per scegliere in che modo rinominare le foto (tag o nome originale del file).
  • Se dopo aver importato le foto sul PC vuoi eliminare dall’iPhone, metti il segno di spunta accanto alla voce Cancella sempre dal dispositivo dopo l’importazione.

Una volta impostate tutte le tue preferenze, accertati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e clicca sul pulsante Importa.
A questo punto, devi suddividere le foto e i video da importare sul PC in base a dei gruppi basati sulla data di creazione:
l’utility di importazione di Windows li raggruppa in maniera automatica, ma se vuoi puoi modificare il lasso di tempo in cui suddividere i gruppi di foto e video usando la barra di regolazione collocata in basso a destra.
Inoltre, se vuoi, puoi impostare dei nomi personalizzati per i gruppi di foto e video e puoi impostare dei tag.
Ad operazione completata, clicca sul pulsante Importa e attendi che il trasferimento dei dati venga portato a termine.

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Se non hai disattivato la funzione di autoplay per i dispositivi rimovibili, la prossima volta che collegherai l’iPhone al computer ti verrà chiesto automaticamente se vuoi importare immagini e video dal telefono.

Mac

Hai un Mac?
Allora sappi che puoi scaricare le foto realizzate con il tuo iPhone semplicemente collegando il telefono al computer e avviando l’applicazione Foto:
l’icona con il fiore colorato presente nella barra Dock.

Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Importa che si trova in alto a destra, cliccare sul pulsante Importa nuove foto e il gioco è fatto.
Se non vuoi importare tutte le foto contemporaneamente, ma solo alcune di esse, usa la combinazione cmd+click per selezionare le immagini che vuoi trasferire sul Mac e fai click sul pulsante Importa selezionati (che si trova in alto a destra) per completare l’operazione.

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Le immagini trasferite sul computer con l’applicazione Foto vengono archiviate nella libreria del programma (un unico file che contiene tutte le immagini).
Se vuoi estrarre una foto da questa libreria, apri l’applicazione Foto, seleziona la sua miniatura e trascinala in una cartella di tua preferenza.

In alternativa puoi utilizzare il software Acquisizione immagine, che si trova nella cartella Altro del Launchpad e consente di importare le foto dall’iPhone in una qualsiasi cartella del Mac (da selezionare tramite il menu a tendina Importa in collocato in basso a sinistra).

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Sincronizzare le foto di iPhone tramite iCloud

Caricando le nostre foto sul cloud (cioè su Internet), possiamo fare in modo che queste vengano sincronizzate automaticamente su tutti i nostri device:
smartphone, tablet, computer ecc.
La piattaforma cloud di Apple si chiama iCloud e permette di mantenere sincronizzate non solo le foto, ma anche i video, i documenti e i dati delle app su tutti i dispositivi connessi al medesimo account Apple.

Entrando più nel dettaglio, sono due i servizi che l’azienda di Cupertino offre per la sincronizzazione di foto e video:
uno si chiama Streaming foto e uno Libreria foto di iCloud.
Con lo Streaming foto, che è attivo di default su tutti gli iPhone, le foto e i video vengono archiviati temporaneamente sul cloud e restano lì per un periodo di 30 giorni, pronti per essere scaricati su qualsiasi device.
Con la Libreria foto di iCloud, invece, si può costruire una libreria permanente di foto e video che vengono scaricati in automatico (o comunque sono accessibili) su tutti i propri device:
iPhone, iPad, Mac, PC Windows e via discorrendo.
Entrambe le funzioni sono accessibili dal menu Impostazioni > [Nome utente] > iCloud > Foto di iOS e si possono attivare con un semplice “tap”.

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Come facilmente intuibile, lo Streaming foto è completamente gratuito, mentre la Libreria foto di iCloud no.
O meglio, il servizio in sé è gratis ma a differenza di Streaming foto erode lo spazio di archiviazione su iCloud Drive (che per i piani free è di appena 5GB) e quindi necessita della sottoscrizione di un piano di iCloud a pagamento.
Gli abbonamenti ad iCloud partono da 99 cent/mese per 50GB di spazio.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio tutorial su come usare iCloud e, soprattutto, approfondisci il funzionamento di Streaming foto e Libreria foto di iCloud leggendo la mia guida su come archiviare le foto su iCloud.
Adesso invece vediamo come scaricare sul PC le foto sincronizzate tramite iCloud.

Windows

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Se hai attivato la sincronizzazione delle foto con iCloud tramite Streaming Foto o Libreria Fotografica di iCloud, puoi spostare foto da iPhone a PC senza collegare i due dispositivi tra loro.
Come?
Tramite Internet, installando il client ufficiale di iCloud per Windows.
Il client ufficiale di iCloud permette di sincronizzare automaticamente foto, video, segnalibri (con Internet Explorer) e documenti di iCloud Drive con il computer in uso.
È completamente gratuito e non richiede alcuna configurazione particolare.
Basta installarlo ed effettuare l’accesso con i dati del proprio ID Apple, tutto qui.

Se utilizzi un PC equipaggiato con Windows 10, puoi scaricare il client di iCloud dal Microsoft Store.
Se, invece, utilizzi una versione precedente di Windows, puoi scaricare il pacchetto d’installazione del software collegandoti al sito Internet di Apple e cliccando sul link Su Windows 7 e Windows 8, puoi scaricare iCloud per Windows dal sito web di Apple.

Ad installazione completata, immetti i dati del tuo ID Apple nel client di iCloud, clicca su Accedi e scegli se inviare statistiche d’uso ad Apple.
A questo punto, spunta la casella Foto e la sincronizzazione delle foto (in versione ottimizzata) dovrebbe iniziare in maniera completamente automatica (nella cartella di iCloud contenuta nel percorso Immagini).
Naturalmente, se ci sono molte immagini da scaricare l’operazione durerà piuttosto a lungo.

Mac

L’applicazione Foto di macOS supporta anche iCloud.
Questo significa che se hai attivato lo Streaming Foto o la Libreria Foto di iCloud sul tuo iPhone, le foto verranno scaricate automaticamente nel programma.

Per verificare che la sincronizzazione delle foto sia attiva, apri Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio presente nella barra Dock), clicca sull’icona di ID Apple/iCloud presente nella finestra che si apre e verifica che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Foto (altrimenti mettilo).

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Ad operazione completata, apri la app Foto di macOS, recati nel menu Foto > Preferenze (in alto a sinistra), seleziona la scheda iCloud della finestra che si apre e, se non c’è, metti il segno di spunta accanto all’opzione Foto di iCloud o accanto all’opzione Il mio streaming foto (a seconda del servizio con cui stai sincronizzando la tua libreria fotografica).

Scaricare le foto dal browser

Se sul tuo iPhone sono attivi la Libreria Foto di iCloud o lo Streaming Foto, puoi accedere al sito Internet iCloud.com e scaricare le foto da quest’ultimo.

Il servizio funziona con tutti i browser e i sistemi operativi, basta accedere con il proprio ID Apple e cliccare sull’icona Foto.
Al primo accesso bisognerà attendere qualche minuto affinché vengano elaborate tutte le immagini presenti nello streaming o nella libreria di iCloud.

Al termine del caricamento, per scaricare le foto da iCloud.com, seleziona queste ultime usando la combinazione Ctrl+clic (o cmd+clic su Mac) oppure Ctrl+A/cmd+a per selezionarle tutte, e premi sull’icona della nuvola con la freccia che va verso il basso che si trova in alto a destra.

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Altre soluzioni per spostare foto da iPhone a PC

Per finire, lascia che ti segnali alcuni metodi alternativi per spostare foto da iPhone a PC che forse non tutti conoscono ma che possono rivelarsi estremamente utili.

  • Google Foto – si tratta di un servizio di Google che permette di caricare foto e video sul cloud (su Google Drive) ritrovandoseli sincronizzati su tutti i propri device.
    È completamente gratis e offre spazio illimitato per tutti i video fino alla risoluzione 1080p e tutte le foto fino a 16MP.
    Per scaricare sul PC le foto e i video caricati su Google Foto basta installare il client di Google Drive per Windows o macOS.
  • AirDrop – se devi trasferire solo una quantità limitate di foto o video sul computer, e il computer in questione è un Mac, puoi usufruire di AirDrop:
    un sistema di trasferimento dati wireless pensato ad hoc per i device Apple.
    Te ne ho parlato più approfonditamente nel mio tutorial su come funziona AirDrop.

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  • Send Anywhere – un altro validissimo sistema per trasferire quantità limitate di foto e video dall’iPhone al computer (o ad altri dispositivi portatili).
    Funziona in maniera semplicissima:
    si installa la app sull’iPhone, si selezionano le foto e i video da condividere e si sceglie di usare Send Anywhere dal menu di condivisione di iOS.
    A quel punto si ottiene un codice che, se digitato sul client di Send Anywhere sul PC o sul sito ufficiale del servizio, permette di scaricare le foto e i video selezionati sul computer.

Oltre che sul tuo PC, ti piacerebbe trasferire le foto che conservi sull’iPhone anche sul tuo iPad?
Nessun problema.
Leggi la mia guida su come trasferire foto da iPhone a iPad e scopri come si fa.

come spostare contatti da iphone a sim

come spostare contatti da iphone a sim

Dopo averci riflettuto su per lungo tempo finalmente hai deciso:
sostituirai il tuo ormai vecchio iPhone con uno smartphone di altra marca.
Se è quello che desideri davvero fai bene, non posso dirti altro.
Tuttavia se adesso sei qui e stai leggendo questa guida molto probabilmente è perché prima di compiere questo passo vorresti capire come fare per spostare contatti da iPhone a SIM in modo tale da evitare di perdere tutti i numeri salvati in rubrica.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di un piccolo aiuto per capire come muoverti sappi che puoi contare su di me.
Posso infatti spiegarti io, passaggio dopo passaggio, come fare per spostare contatti da iPhone a SIM in modo tanto semplice quando veloce.

Prima di indicarti quali operazioni è necessario compiere per riuscire “nell’impresa” è bene però chiarirsi immediatamente su un punto.
La procedura che andrò ad indicarti per spostare contatti da iPhone a SIM risulta di fondamentale importanza se la tua intenzione è quella di poter accedere a tutti i tuoi contatti anche da un altro smartphone.
Su tutti gli iPhone, infatti, l’intera rubrica non viene memorizzata sulla SIM ma solo ed esclusivamente sulla memoria del dispositivo e, solo dopo aver abilitato l’apposita opzione, su iCloud (se ben ricordi te ne ho parlato in maniera approfondita nella mia guida su come si usa iCloud) il servizio di cloud storage di casa Apple.
Quindi, senza effettuare alcuna apposita procedura ma estraendo semplicemente la tua SIM dal iPhone ed inserendola in un altro smartphone non avrai accesso a nessuno dei tuoi contatti, tienilo ben presente.

Premesso ciò, se sei dunque effettivamente intenzionato a scoprire che cosa bisogna fare per per riuscire a spostare contatti da iPhone a SIM ti suggerisco di prenderti una decina di minuti di tempo libero, di metterti ben comodo e di concentrarti sulla lettura delle informazioni che sto per fornirti.
Sono più che sicuro che alla fine potrai ritenerti soddisfatto.
Scommettiamo?

Come ti dicevo, visto che sul iPhone l’intera rubrica viene archiviata sul telefono e non sulla scheda SIM, per poter spostare contatti da iPhone a SIM devi necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite applicazioni disponibili sull’App Store.
Di seguito trovi quindi indicate quelle che a mio avviso rappresentano le migliori soluzioni per riuscire a spostare contatti da iPhone a SIM oltre che le istruzioni da seguire per potertene servire.

Nota: Nel caso in cui avessi bisogno di effettuare l’operazione inversa, vale a dire di spostare i tuoi contatti dall’iPhone alla scheda SIM, puoi trovare tutte le indicazioni di cui hai bisogno nella mia guida su come importare i contatti su iPhone.

Spostare contatti da iPhone a SIM con Easy Backup

Se ti interessa capire come fare per spostare contatti da iPhone a SIM ti suggerisco di ricorrere all’uso di Easy Backup.
Si tratta di un’app disponibile a costo zero, con interfaccia in lingua italiana e grazie alla quale è possibile riuscire agire sui contatti archiviati sul tuo iPhone esportandoli su un altro dispositivo in modo estremamente intuitivo. L’applicazione consente di effettuare il backup in formato vCard.

Per poter spostare contatti da iPhone a SIM con Easy Backup la prima cosa che bisogna fare è quella di scaricare l’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen del iPhone, premi sull’icona di App Store, fai tap sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata e poi digita easy backup nel campo di ricerca collocato in alto.
In seguito, premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato e poi fai tap sull’anteprima della prima applicazione disponibile in elenco.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal iPhone in modo tale da poterti subito collegare all’apposita sezione dell’app presente su App Store.

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A questo punto fai tap sul pulsante Ottieni e poi su Installa, richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple oppure utilizza il Touch ID (se supportato dal modello di iPhone in tuo possesso) dopodiché attendi qualche istante affinché la procedura di download e di installazione dell’applicazione venga avviata e portata a termine.

Successivamente torna alla home screen di iPhone, cerca l’icona di Easy Backup e premici sopra.
Una volta visualizzata la schermata principale dell’app premi sul pulsante Inizia collocato in basso e poi fai tap prima su Accedi ai contatti e poi su OK per autorizzare l’app ad accedere ai tuoi contatti.
Pigia poi su OK oppure su Non consentire se è tua intenzione, rispettivamente, abilitar l’applicazione ad inviarti notifiche oppure no.

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Nella nuova schermata dell’applicazione che a questo punto ti viene mostrata fai tap sul pulsante che raffigura una freccia collocato al centro dello schermo, sopra la voce Esegui subito il backup, dopodiché premi sulla voce E-mail per ricevere tramite messaggio di posta elettronica l’intero elenco dei tuoi contatti in formato vCard.
In alternativa puoi anche premere su Esporta per caricare il file vCard appena generato sul tuo account Dropbox oppure su Google Drive ma tieni presente che si tratta di una feature Pro quindi per poterla sfruttare dovrai acquistare la versione a pagamento dell’applicazione.

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Potrai poi utilizzare il file ottenuto con Easy Backup per spostare contatti da iPhone a SIM e quindi per accedere senza problemi alla tua rubrica anche da un altro smartphone. Nel caso di Android ti basta sincronizzare tutto con Gmail ed importare nel servizio di webmail il file vCard generato con la app, cliccando prima sulla voce Contatti (nella barra laterale di sinistra) e poi su Altre operazioni ed Importa. Se l’altro dispositivo è invece uno smartphone Windows Phone si può ancora utilizzare Gmail, come nel caso di Android, semplicemente andando ad aggiungere l’account Gmail al telefono.

Spostare contatti da iPhone a SIM con My Contacts Backup

Se la soluzione per spostare contatti da iPhone a SIM che ti ho proposto nelle precedenti righe non è stata di tuo gradimento ti invito a non gettare ancora la spugna ed a ricorrere all’uso di My Contacts Backup.
Si tratta di un’ottima applicazione gratuita che consente di effettuare un backup dei contatti presenti su iPhone in modo tale da poterli poi importare su un altro smartphone e dunque sulla SIM. L’applicazione consente di effettuare il backup in formato vCard o CSV.

Per poter spostare contatti da iPhone a SIM con My Contacts Backup la prima cosa che bisogna fare è quella di scaricare l’applicazione.
Per fare ciò accedi alla home screen del iPhone, premi sull’icona di App Store, fai tap sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata e poi digita my contacts backup nel campo di ricerca collocato in alto.
In seguito, premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato e poi fai tap sull’anteprima della prima applicazione disponibile in elenco.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal iPhone in modo tale da poterti subito collegare all’apposita sezione dell’app presente su App Store.

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Adesso fai tap sul pulsante Ottieni e poi su Installa, richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple oppure utilizza il Touch ID (se supportato dal modello di iPhone in tuo possesso) dopodiché attendi qualche istante affinché la procedura di download e di installazione dell’applicazione venga avviata e portata a termine.

In seguito, torna alla home screen di iPhone, cerca l’icona di My Contacts Backup e premici sopra.
Una volta visualizzata la schermata principale dell’app premi su OK per autorizzare quest’ultima ad accedere ai tuoi contatti dopodiché fai tap sul pulsante Backup di colore verde che visualizzi al centro dello schermo ed attendi che la procedura di backup della rubrica venga avviata e portata a termine.

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Successivamente fai tap sul bottone Email collocato sempre al centro dello schermo per poter inviare un messaggio di posta elettronica ad un indirizzo a tua scelta con in allegato il file del backup di tutti i tuoi contatti.
Compila quindi il campo A: digitando l’indirizzo di posta elettronica a cui desideri inviare il backup dei contatti (puoi spedirlo al tuo stesso indirizzo email o ad un altro account in tuo possesso) dopodiché fai tap sulla voce Invia collocata in alto a destra.

Tieni presente che per impostazione predefinita il backup della rubrica dell’iPhone viene rilasciato in formato vCard.
Se preferisci spostare contatti da iPhone a SIM sfruttando il formato CSV prima di dare il via alla procedura di backup premi sul pulsante a forma di ruota di ingranaggio collocato in basso a destra nella schermata principale dell’applicazione, fai tap sul menu Type e seleziona CSV (Excel) dopodiché premi sulla voce Fine in alto a sinistra per due volte consecutive.

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Potrai poi utilizzare il file ottenuto con My Contacts Backup per spostare contatti da iPhone a SIM e quindi per accedere senza problemi alla tua rubrica anche da un altro smartphone semplicemente aprendo la mail con annesso il file di backup dei contatti direttamente dall’altro cellulare, premendo sull’allegato ed attenendoti alla semplice procedura di importazione che ti viene proposta a schermo.

 

Come spiare WhatsApp iPhone

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come spiare WhatsApp su iPhone.

Prima di entrare nel vivo della guida, andandoti a indicare come fanno i malintenzionati a spiare WhatsApp iPhone, ci sono alcune informazioni preliminari che è mio dovere fornirti per permetterti di avere le idee perfettamente chiare sulla questione.

Come spiare WhatsApp su iPhone

Partiamo da un punto fermo: WhatsApp può essere considerato ragionevolmente sicuro, motivo per cui non occorre farsi particolari paranoie riguardo l’effettivo livello di segretezza delle conversazioni.

Il servizio, infatti, sfrutta un sistema di cifratura end-to-end denominato TextSecure, in essere dalla fine del 2014 grazie a una collaborazione con gli sviluppatori di Open Whisper Systems

Tale sistema si basa sull’utilizzo di una chiave pubblica, che viene condivisa con il proprio interlocutore e una chiave privata, che invece risiede sullo smartphone di ogni singolo utente.

Tutto avviene in tempo reale, senza che l’utente debba fare nulla, ma grazie a questa tecnologia i messaggi viaggiano dallo smartphone ai server di WhatsApp in modo cifrato e possono essere letti soltanto dai legittimi mittenti e destinatari. Per ulteriori approfondimenti, puoi consultare la mia guida specifica come crittografie WhatsApp.

Purtroppo, però, essendo WhatsApp un software closed source, non è possibile esaminarne il contenuto del codice sorgente.

Di conseguenza, non è possibile escludere con assoluta certezza la presenza di falle o errori nell’implementazione del sistema TextSecure.

A tal proposito, sulla base di alcuni test, come quello condotto da Heise nel 2015, è emerso che all’epoca la cifratura end-to-end veniva usata solo sulla versione Android di WhatsApp, mentre in tutti gli altri casi continuava a essere adottato un sistema basato sull’algoritmo RC4, funzionante solamente in uscita e ritenuto poco affidabile da tempo.

Allo stato attuale delle cose, però, la situazione è molto diversa e la cifratura end-to-end viene impiegata su tutte le piattaforme per le quali WhatsApp è disponibile, quindi anche su iOS.

Come spiare WhatsApp: iOS

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, direi che possiamo finalmente entrare nel vivo della guida e andare a scoprire come fanno gli hacker a spiare WhatsApp iOS. Trovi segnalate proprio qui di seguito quelle che sono le principali tecniche adottate dai malintenzionati.

Spiare WhatsApp clonando il MAC address

Tra le tecniche più diffuse per spiare WhatsApp su iPhone c’è la clonazione del MAC address del dispositivo della vittima. Nel caso in cui non sapessi ti che cosa sto parlando, il MAC address è un codice composto da 12 cifre che permette di identificare in modo univoco le schede di rete dei computer e di tutti i dispositivi che si collegando a Internet.

Ciò detto, un malintenzionato potrebbe quindi installare delle app apposite sul proprio smartphone, camuffare il suo MAC address e “far credere” a WhatsApp che si sta usando un altro telefono (in questo caso, l’iPhone della persona da spiare).

Anche se dalla descrizione potrebbe sembrare il contrario, fortunatamente non si tratta di un procedimento di facile attuazione. Inoltre, richiede molto tempo e un contatto prolungato con il dispositivo del soggetto di tuo interesse.

App per il parental control e per monitorare gli accessi

Esistono inoltre delle app che consentono di monitorare tutto quello che succede sullo smartphone e che, di conseguenza possono essere sfruttate pure per spiare WhatsApp su iPhone.

In questa categoria rientrano le app per il parental control, come Qustodio e Screen Time, le quali permettono sia di monitorare che di limitare l’uso di diverse app e che possono essere usate pure per spiare WhatsApp da iPhone ad Android.

Per fortuna non sono in grado di registrare ciò che viene digitato sulla tastiera dello smartphone o di catturare direttamente i messaggi di WhatsApp ma se configurate a dovere possono rivelarsi abbastanza invasive. Hanno altresì a loro favore il fatto di non costare troppo e di essere spesso disponibili sotto forma di trial.

Spiare l’ultimo accesso a WhatsApp su iPhone

Ci sono poi delle app per che permettono di spiare ultimo accesso WhatsApp iPhone, semplicemente digitando il suo numero di telefono. Soluzioni del genere non richiedono l’accesso fisico al cellulare della vittima e non è neppure possibile difendersi contro la loro azione, in quanto gli orari di accesso a WhatsApp sono dai pubblici. Solitamente le soluzioni per spiare WhatsApp conoscendo il numero iPhone sono gratis, ma per usare in modo completo tutte le funzioni offerte, come ad esempio l’esportazione dei dati ottenuti, occorre sottoscrivere degli abbonamenti a pagamento.

Tecniche di social engineering

Tra i sistemi più diffusi per spiare WhatsApp su iPhone ci sono anche quelle che vengono definite tecniche di social engineering (ingegneria sociale). In tal caso, la vittima di turno viene ingannata con delle scuse, che possono essere più o meno banali, in genere anche con fare amichevole e accomodante, per accedere ai suoi dati: in questo caso specifico al “melafonino” e a WhatsApp.

Un esempio pratico di social engineering è quando il malintenzionato, inventando una scusa apposita

  • riesce a farsi prestare l’iPhone dalla vittima
  • sfrutta la situazione per leggere le sue chat di WhatsApp
  • ancor peggio, per installare delle applicazioni tramite le quali poter monitorare il dispositivo e il servizio di messaggistica da remoto.

Altri modi per spiare un contatto WhatsApp con iPhone

Un’altra tecnica spesso usata dai malintenzionati per spiare i dispositivi altrui è quella dello sniffing delle reti wireless.

Con il termine sniffare si intende esaminare

tramite dei software predisposti allo scopo, come Wireshark, di cui ti ho parlato nella mia guida specifica su come sniffare una rete wireless tutti i dati che passano in chiaro su una rete Wi-Fi (come potrebbero essere i messaggi di WhatsApp).

Sino a prima dell’implementazione del sistema di cifratura end-to-end, di cui ti ho parlato nel passo a inizio tutorial, lo sniffing delle reti wireless permetteva anche di spiare WhatsApp su iPhone, ma oggi, per fortuna, non è più così.

Un altro sistema meno sofisticato, ma non per questo meno efficace, che sino a non molto tempo veniva adoperato molto dagli spioni di WhatsApp consisteva nel

  • farsi prestare il cellulare dalla vittima,
  • con una qualsiasi scusa,
  • quindi avvalendosi delle già menzionate tecniche di social engineering,
  • in modo da poterlo poi usare per avviare WhatsApp Web
  • oppure il client di WhatsApp per Windows o macOS, i quali permettono di leggere e inviare messaggi dal PC usando lo smartphone come ponte.

Per usarli, infatti, basta aprire WhatsApp sul telefonino ed effettuare la scansione di un codice QR che viene visualizzato sullo schermo del computer, come ti ho spiegato in dettaglio nella mia guida su come usare WhatsApp su Pc.

Inoltre, mediante la funzione che permette di restare connessi è possibile memorizzare l’identità dell’utente e accedere alle conversazioni senza richiedere ogni volta una nuova scansione del QR code.

A oggi, però, la suddetta tecnica non può più essere considerata valida poiché WhatsApp invia delle notifiche relative all’accesso e richiede l’identificazione biometrica per attivare l’accesso.

come spiare un iphone

come spiare un iphone

Ultimamente tuo figlio torna sempre a casa tardi la sera e sei convinto che non te la racconti giusta su dove trascorre il tempo con gli amici.
Dopo l’ennesima spiegazione poco credibile, hai pensato alla possibilità di monitorare la posizione del suo cellulare, per vedere effettivamente che posti frequenta.

Se le cose stanno effettivamente in questo modo e stai quindi cercando una soluzione per spiare un iPhone, voglio aiutarti parlandoti di alcuni strumenti utili allo scopo.
Ad esempio lo strumento predefinito “Trova il mio iPhone”, che permette di conoscere la posizione dello smartphone Apple in tempo reale su una mappa e di comandarlo da remoto, e alcune app per il parental control, che permettono di avere dei report dettagliati sulle attività svolte con il telefono.

Non dimenticare, però, che spiare le attività di una persona, oltre a essere moralmente scorretto è una grave violazione della privacy:
in casi illeciti, infatti, quest’operazione potrebbe essere punibile per legge.
Per questo motivo, ti ricordo che questo tutorial è stato scritto soltanto a scopo illustrativo; io non mi assumo alcuna responsabilità in caso in cui tu faccia un utilizzo improprio delle soluzioni menzionate in questa guida.
Tutto chiaro?
Sì?
benissimo, allora iniziamo.
Ti auguro una buona lettura.

Indice

  • Prerequisiti
  • App per spiare un iPhone
    • Trova il mio iPhone
    • Prey
    • Qustodio
  • Altre app per spiare un iPhone

Prerequisiti

Se intendi spiare un iPhone perché hai bisogno di rintracciarlo dopo averlo perso, perché vuoi monitorare la posizione dei tuoi figli o perché hai subìto un furto, puoi avvalerti di alcuni strumenti e applicazioni di cui ti parlerò nei prossimi paragrafi.

Prima di illustrarti nel dettaglio le procedure utili all’oggetto di questa guida, però, voglio informarti circa alcune operazioni preliminari che devi compiere sull’iPhone da monitorare.

La prima cosa da fare, nel caso in cui tu intenda utilizzare lo strumento Trova il mio iPhone (di cui ti parlerò in maniera specifica nel prossimo paragrafo) è assicurarti che il dispositivo sia stato correttamente connesso a un account iCloud.

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Per verificare la presenza di un account iCloud, fai tap sull’icona delle Impostazioni che trovi nella home screen dell’iPhone da monitorare (è il simbolo di un ingranaggio) e verifica che, nella schermata visualizzata, sia presente il tuo nome.
Se così non fosse, premi sulla voce Effettua il login su iPhone, in modo da inserire i dati di accesso di un account iCloud. In caso di problemi nell’effettuare questa procedura, consulta il mio tutorial come creare un account iCloud oppure quello in cui ti spiego come cambiare un ID Apple su iPhone.

Fatto ciò, sempre agendo tramite il pannello delle Impostazioni, premi sul tuo nome in modo da fare tap sulle voci iCloud > Trova il mio iPhone; sposta quindi su ON la levetta in corrispondenza della dicitura Trova il mio iPhone e assicurati che sia anche attiva l’opzione Invia ultima posizione (in questo modo, potrai sapere l’ultima posizione nota di iPhone prima di un suo eventuale spegnimento).

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Infine, assicurati che siano attivi anche i servizi di localizzazione, che sono utili per tutte le app di monitoraggio.
Raggiungi, quindi, la sezione Impostazioni > Privacy > Localizzazione di iOS e, se necessario, sposta su ON la levetta in corrispondenza della voce Localizzazione.

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App per spiare un iPhone

Nei prossimi paragrafi ti parlerò nel dettaglio dello strumento predefinito di iOS Trova il mio iPhone, utile per la localizzazione remota di un iPhone.
Inoltre, ti indicherò come utilizzare anche applicazioni di terze parti, come per esempio Qustodio, che possono essere impiegate per lo scopo oggetto di questo tutorial con finalità lecite, come quelle di parental control.

Trova il mio iPhone

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Il primo strumento che ti consiglio di impiegare per monitorare la posizione di un iPhone da remoto è Trova il mio iPhone:
si tratta del tool installato “di serie” sui device Apple che, solitamente, viene impiegato in caso di furto o di smarrimento del proprio dispositivo.

Per utilizzarlo collegati al sito Internet di iCloud (oppure scaricala l’app Trova il mio iPhone su un altro dispositivo iOS, il funzionamento è identico in entrambi i casi), effettua l’accesso con i dati del tuo ID Apple e fai clic sulla voce Trova iPhone che visualizzi nella schermata successiva.

Su una cartina geografica ti verrà quindi indicata la posizione in tempo reale del dispositivo configurato.
Nel caso in cui non riuscissi a individuare l’iPhone, premi sulla voce Tutti i dispositivi situata in alto e clicca sul nome del tuo “iPhone” nel menu che visualizzi.

Le opzioni aggiuntive presenti servono per comandare il device a distanza:
premi sul cursore verde che indica la posizione dell’iPhone e poi clicca sul pulsante (i).
Adesso scegli se far emettere un suono, se attivare la modalità smarrito (serve per bloccare il telefono e mostrare sul display un messaggio personalizzato) o se inizializzarlo.

Quest’ultima operazione, reimposta il dispositivo ai dati di fabbrica, scollegandolo dall’account iCloud, e quindi non ne permette più la localizzazione da remoto.

Prey

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Come alternativa a Trova il mio iPhone, puoi utilizzare l’applicazione gratuita Prey che, registrando un account, permette di monitorare la posizione di fino a 3 dispositivi dal suo sito Internet ufficiale.
Quest’app presenta anche piani facoltativi a pagamento, i cui prezzi partono dai 5$/mese.

L’abbonamento, oltre a dare la possibilità di tracciare un numero maggiore di dispositivi contemporaneamente, offre anche un sistema di monitoraggio attraverso la ricezione di frequenti report automatici (nella versione gratuita questi possono essere generati in maniera meno frequente, ogni 10 o 20 minuti).

Quest’applicazione può essere utilizzata anche nella versione gratuita per lo scopo oggetto di questo tutorial, quindi scaricala dall’App Store di iOS per configurarla.
Una volta scaricata tramite i pulsanti Ottieni e Installa (se richiesto, avvia l’installazione tramite Face IDTouch ID password dell’ID Apple), avvia l’app premendo sul pulsante Apri, fai tap su Sign Up in modo da compilare i campi di testo username, email e password, ai fini di creazione dell’account.
Premi quindi sul bottone Create my new account, per terminare la registrazione.

Una volta creato l’account, devi configurare l’app concedendole tutti i permessi richiesti:
premi in sequenza sui pulsanti Consenti sempre, OK, Consenti e, infine, nuovamente su OKFatto ciò, collegati al pannello Web di Prey, effettuando l’accesso con le credenziali appena registrate, in modo da utilizzare tutti i suoi strumenti e anche fare in modo di camuffare l’icona dell’app, per evitare di essere scoperto.

Dopo aver aperto la pagina Web di Prey, clicca sul pulsante Login situato in alto a destra, inserisci i dati di accesso (email e password) e premi su Login per le successive volte che ti viene richiesto. A login eseguito, premi sul dispositivo da controllare (per esempio iPhone di ), attendi che venga visualizzata la sua posizione in tempo reale su una mappa, in modo da poter monitorare eventuali spostamenti.

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Se, a questo punto, vuoi mascherare l’icona di Prey sul dispositivo (puoi fare in modo che sembri quella di un gioco), premi sul pulsante Toggle Camoufflage che vedi a schermo e conferma l’operazione, premendo sul bottone Confirm.

Qustodio

Un’altra applicazione che puoi scaricare gratuitamente per spiare un iPhone è Qustodio, che ha finalità di controllo parentale e permette di analizzare in maniera avanzata le attività svolte sul dispositivo sul quale è configurata (per esempio, può mostrare l’elenco dei siti Internet visitati e tracciare tutte le attività eseguite).

Permette di monitorare gratuitamente un solo dispositivo.
Sono poi presenti dei piani in abbonamento, con prezzi a partire dai 42,95 €/anno, che garantiscono la possibilità di tracciare più dispositivi contemporaneamente e offrono anche caratteristiche aggiuntive, come per esempio il monitoraggio delle chiamate e dei messaggi.

Se intendi utilizzare quest’applicazione, scaricala gratuitamente dall’App Store di iOS facendo tap sul link fornito e premendo sui bottoni Ottieni e Installa (se richiesto, avvia il download digitando la password di iCloud oppure utilizza il Touch ID o il Face ID).
Al termine, premi su Avvia dall’App Store, per aprirla e iniziare la configurazione.

Puoi configurare l’app sul dispositivo da monitorare e anche su un altro dispositivo iOS, che può essere impiegato per visualizzare i report.
In alternativa, collegati al sito ufficiale di Qustodio per visualizzare le stesse informazioni da computer.

Inizia configurando l’app sull’iPhone da utilizzare per il monitoraggio:
premi sul pulsante Sono nuovo su Qustodio, compila i campi di testo dedicati alla registrazione (il tuo nome, la tua email, la tua password) e premi sul pulsante Successivo.

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Dopodiché fai tap sulla voce Dispositivo genitore situata in basso, premi sul pulsante OK vediamolo per vedere un breve tutorial che illustra le caratteristiche dell’app e premi sui pulsanti Chiudi tourInizia a usare Premium, in modo da testare le caratteristiche a pagamento dell’app menzionate in precedenza con la versione di prova di 3 giorni.

A questo punto, premi sul bottone (+) situato in basso, compila il successivo modulo per aggiungere le informazioni riguardanti la persona da controllare (per esempio un figlio), e fai tap sul pulsante Successivo. Fatto ciò, esegui la configurazione di Qustodio sull’iPhone da monitorare:
avvia l’app precedentemente scaricata, effettua l’accesso tramite il menu Ho un account genitore e fai tap sulla voce che fa riferimento al nome del profilo configurato in precedenza.

Premi ora sul pulsante Successivo, fai tap sul bottone Concedi, premi poi su OK, per le volte in cui ti viene richiesto di dare i permessi, i quali sono necessari al corretto funzionamento di Qustodio.

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Dopodiché premi su Installa profilo iOS, Allow per aggiungere una configurazione VPN (serve per monitorare le attività eseguite su Internet) e, infine, in sequenza sui pulsanti Consenti, Installa e Autorizza, per terminare il wizard.

Fatto ciò, puoi utilizzare l’app Qustodio sul tuo dispositivo per vedere le attività dell’iPhone monitorato, attraverso il Portale famiglia.

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Accessibile anche dal sito Web ufficiale (dopo aver effettuato il Login con le proprie credenziali), questo portale mostra nella schermata iniziale un elenco di tutte le attività eseguite (Panoramica attività), mentre ulteriori informazioni sono visibili nelle schede Attività social (mostra le attività eseguite sui social network) e Navigazione (è relativa alle attività eseguite sul Web).

Altre app per spiare un iPhone

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Quelle di cui ti ho finora parlato sono soltanto alcune delle applicazioni più famose per il monitoraggio di un iPhone, ma ne esistono anche altre.
Nelle righe che seguono, infatti, ti consiglio altre applicazioni che puoi prendere in considerazione.

  • iKeyMonitor – è un’app avanzata dedicata al monitoraggio completo di un dispositivo; è uno strumento per lo spionaggio degli smartphone che traccia tutto ciò che viene digitato sul dispositivo.
    È utilizzabile gratuitamente con una versione di prova di 3 giorni, richiede il jailbreak per essere sfruttata appieno e il suo costo parte dai 49,99$/anno.
  • Lookout – offre funzionalità simili allo strumento “di serie” Trova il mio iPhone di cui ti ho parlato nel precedente paragrafo.
    È un’app di genere antifurto che viene impiegata per tracciare da remoto la posizione di un iPhone.
    È gratuita con abbonamento facoltativo (2,99$/mese o 29,99$/anno) e caratteristiche aggiuntive, come il reset e il blocco del device da remoto.
  • Mcafee Mobile security – è un’app gratuita di genere antifurto simile a quelle già menzionate.
    Oltre alla sua funzionalità utile per localizzazione remota della posizione in tempo reale, include anche caratteristiche aggiuntive legate alla protezione durante la navigazione Web.

come spegnere iphone senza tasto

come spegnere iphone senza tasto

Il tasto di accensione del tuo iPhone non funziona più bene?
Aaaaaaaaargh! Fossi in te mi recherei subito in un centro Apple e richiederei la riparazione o la sostituzione del device.
Come dici?
Ci avevi già pensato ma per il momento ti serve una soluzione “al volo” per spegnere il telefono senza dover premere il tasto Power?
Forse posso aiutarti.
Se dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura di quest’articolo posso infatti fornirti delle info interessanti al riguardo.

Devi sapere che accedendo alle impostazioni del tuo iPhone puoi utilizzare una funzione pensata appositamente per lo scopo in questione tramite la quale puoi dunque spegnere il tuo dispositivo senza dover toccare tasti fisici.
Lo stesso risultato può essere ottenuto andando ad attivare AssistiveTouch, una funzione di accessibilità che consente di simulare la pressione dei tasti Home e Power, di richiamare Siri e di accedere ad altre funzionalità del sistema operativo Apple tramite un pulsante virtuale che compare sullo schermo del “iPhone”.
In entrambi i casi non temere, non dovrai fare nulla di troppo difficile o che alla portata dei soli esperti in fatto di nuove tecnologie, posso assicurartelo sin da subito.

Ovviamente, chiariamoci subito, non si tratta di soluzioni definitive.
Se il tuo iPhone ha un tasto rotto devi assolutamente portarlo a riparare (o sostituirlo con un altro device), ma nel frattempo adottando questo escamotage potrai accedere a tutte le funzioni del tuo smartphone senza rimpiangere troppo la mancanza del pulsante d’accensione e di spegnimento.
Quindi, per scoprire come utilizzare la funzione per lo spegnimento integrata in iOS oltre che per apprendere come attivare AssistiveTouch e come sfruttare entrambe le features per spegnere iPhone senza tasto, continua pure a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

  • Spegnere iPhone senza tasto con la funzione Spegni
  • Spegnere iPhone senza tasto con AssistiveTouch
  • Soluzioni alternative
  • Riparare o sostituire un iPhone con i tasti rotti

Spegnere iPhone senza tasto con la funzione Spegni

Innanzitutto cerchiamo di comprendere in che modo bisogna procedere per poter spegnere il iPhone sfruttando la funzione apposita annessa alle impostazioni del dispositivo.
Per servilmente, questo è però doveroso specificarlo, è indispensabile che tu abbia provveduto ad aggiornare il tuo iPhone ad una versione di iOS pari o superiore alla 11.
Infatti, nelle precedenti versioni della piattaforma mobile di Cupertino la funzionalità in oggetto non è disponibile (ma AssistiveTouch si, per cui se sul tuo iPhone c’è una versione di iOS più datata puoi passare direttamente alla lettura del passo successivo).

Premesso ciò, per spegnere il tuo iPhone provvedi dunque ad accedere alla home screen del dispositivo, a premere sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) ed a fare tap sulla voce Generali nella schermata che ti viene mostrata.
Scorri dunque l’elenco delle varie voci disponibili, individua il comando Spegni, premici sopra e trascina da sinistra verso destra la levetta scorri per spegnere che vedi apparire sul display del tuo iPhone.
Missione compiuta! Insomma, come avrai senz’altro avuto modo di notare occorre più tempo per spiegarlo che per farlo.

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Successivamente, considerando il fatto che non puoi utilizzare il tasto Power in quanto rotto, per poter riaccendere l’iPhone dovrai collegare il dispositivo a una fonte di energia.
Questo, essenzialmente, significa che devi mettere l’iPhone in carica usando il cavo Lightning/Dock in dotazione e aspettare che si rimetta automaticamente in funzione (dovrebbe volerci qualche istante).

Spegnere iPhone senza tasto con AssistiveTouch

Sul tuo iPhone c’è insalata una versione di iOS precedente alla 11 e quindi non puoi fruire della summenzionata funzione di spegnimento?
Nessun problema, in questo caso puoi affidarti ad AssistiveTouch.
Pr cui, per scoprire come spegnere l’iPhone senza tasto usufurnedone, il primo passo che devi compiere è quello di accedere alle Impostazioni di iOS, recarti nel menu Generali e tappare sulla voce Accessibilità nella schermata che successivamente ti viene mostrata.

A questo punto, scorri la pagina che si è aperta verso il basso, premi sul pulsante AssistiveTouch (lo trovi sotto la dicitura Interazioni) e sposta su ON la levetta relativa all’opzione AssistiveTouch in modo da abilitare il pulsante software che permette di sopperire alla mancanza del tasto Power sul iPhone.

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Adesso, premi sul pulsante dell’AssistiveTouch che è comparso in uno degli angoli dello schermo (è un cerchio bianco racchiuso in un quadrato scuro) e seleziona la voce Dispositivo dal menu che vedi apparire.

Tieni quindi premuto il pulsante Blocca schermo ed entro qualche secondo comparirà sul display la “solita” levetta per lo spegnimento di iPhone.
Sposta la levetta interamente verso destra e il telefono si spegnerà regolarmente come se avessi usato il tasto Power.
Semplice, vero?

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Per quel che concerne invece la successiva accensione, valgono le medesime regole viste insieme nel passo precedente, quando ti ho spigato come fare per spegnere l’iPhone sfruttando l’apposita funzione annessa alle impostazioni del dispositivo a partire da iOS 11.
Devi dunque collegare il tuo iDevice alla presa elettrica oppure ad una delle porte USB del tuo computer utilizzano il cavo Lightning/Dock in dotazione ed aspettare qualche istante affinché il iPhone si rimetta in funzione in modo automatico.

Soluzioni alternative

Oltre a quelli di cui ti ho già parlato, esistono anche altri modi per spegnere l’iPhone senza utilizzare il tasto fisico dedicato.
Ad esempio, si può attendere che la batteria si esaurisca completamente oppure si può provare a premere il tasto Power facendo pressione sull’angolo alto a destra del telefono, in modo che il pulsante possa fare contatto.
Certo, non sono soluzioni molto comode ma, come si suol dire, a mali estremi, estremi rimedi!

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Riparare o sostituire un iPhone con i tasti rotti

Le indicazioni per spegnere l’iPhone senza tasti che ti ho fornito nelle righe precedenti sono si utilissime ma, come detto anche in apertura, non possono considerarsi delle soluzioni definitive.
Un iPhone con il tasto d’accensione rotto va infatti riparato, pena il non poter utilizzare in maniera pratica ed immediata tutte le sue funzionalità.

Per riparare il tuo iPhone puoi rivolgerti all’assistenza Apple. Prima di portare il tuo iPhone in un centro Apple vorresti sapere quanto dovrai spendere?
Beh, dipende tutto dallo stato della garanzia.

Se hai assicurato il tuo iPhone con il pacchetto AppleCare+, hai la copertura contro i danni accidentali che permette di avere due interventi di riparazione al prezzo di 99 euro per i modelli di iPhone più recenti e 69 euro per i modelli di iPhone precedenti.
Per ricevere maggiori informazioni dai uno sguardo a questa pagina Internet dedicata.

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Se non hai assicurato il tuo device, puoi richiederne, a pagamento, la sostituzione con un terminale ricondizionato.
Per maggior info può consultare quest’apposita pagina Web.

Ti ricordo che la garanzia standard dell’iPhone dura due anni, di cui un anno a carico di Apple e un anno a carico del rivenditore del telefono (che può essere la stessa Apple se hai acquistato il iPhone in un Apple Store).
Purtroppo non prevede copertura contro i danni accidentali, come le cadute che possono causare il danneggiamento del tasto Power.

Nota: Se hai bisogno di verificare la garanzia del tuo iPhone, segui le indicazioni contenute nel mio tutorial su come verificare garanzia iPhone.
Fortunatamente si può fare tutto direttamente online in pochissimi clic.

L’unico caso in cui il device viene sostituito gratuitamente è quando il malfunzionamento del tasto Power è dovuto a un difetto di fabbrica cosa che, ad esempio, in passato si era verificata con gli iPhone 5.
Per saperne di più, ti consiglio di consultare l’apposita pagina Web annessa al sito Internet di Apple.

Per quel che concerne invece il rivolgersi all’assistenza della “mela morsicata”, puoi recarti direttamente in un Apple Store oppure puoi chiedere il ritiro a casa del dispositivo o, ancora, puoi metterei in contatto telefonicamente con Apple e concordare in questo modo in che modo procedere.

Nel primo caso, per sapere se nella tua zona è presente un Apple Store, clicca qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web mediante cui visualizzare l’elenco completo dei centri Apple sul territorio italiano ed i relativi indirizzi.
Cerca quindi di individuare lo store più vicino alla tua abitazione.
Se nelle tue vicinanze c’è un centro Apple, recati sul posto con il telefono e la sua confezione di vendita originale ed illustra la tua situazione agli addetti presenti in negozio che prenderanno atto della tua richiesta di riparazione/sostituzione e che ti aiuteranno e ti forniranno tutti i dettagli del caso.

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Se invece nei pressi della tua abitazione non è presente alcun Apple Store o se comunque non hai la possibilità di raggiungere lo store di Apple a te più vicino puoi richiedere assistenza tramite corriere (in tal caso metti in conto l’esborso extra di 12,20 euro per le spese di ispezione).
Per fare ciò, clicca qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple, seleziona l’iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto dopodiché clicca su Riparazioni e danni fisici e successivamente su Pulsanti non funzionanti. Dopodiché seleziona l’opzione Invia per la riparazione e segui la semplice procedura che ti viene proposta per fissare quanto prima l’appuntamento per il ritiro.

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Per concludere, puoi rivolgerti ad Apple per cercare di far fronte alle difficoltà riscontrate nello spegnere l’iPhone senza tasto anche tramite telefono, chiamando il numero 199 120 800 (a pagamento, attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì) e concordando con il call center dell’azienda i termini per un eventuale sostituzione.
Per maggiori dettagli in merito questa ed alle altre modalità di contatto per l’assistenza Apple ti consiglio di consultare il mio tutorial su come contattare Apple in cui ho provveduto ad illustrarti il tutto con dovizia di particolari.

come spegnere iphone bloccato

come spegnere iphone bloccato

Nulla da fare, sono ore ed ore che provi e riprovi ma il tuo iPhone si è bloccato e non vuole proprio saperne nulla di spegnersi, come invece avresti voluto fare.
Vista la situazione, ti sei dunque precipitato sul Web alla ricerca di una soluzione alla cosa e sei finito qui, su questo mio articolo, speranzoso di ricevere qualche dritta al riguardo.

Beh, che dire, sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
Quest’oggi desidero infatti indicarti tutti i possibili sistemi per riuscire a spegnere iPhone bloccato.
Purtroppo, per quanto bello e performante possa apparire, l’iPhone e pur sempre uno smartphone e di conseguenza può essere soggetto a problematiche di questo tipo.
Per fortuna, la cosa può però essere risolta facilmente, almeno nella maggior parte dei casi, semplicemente sfruttando un’apposita combinazione di tasti, fisica o virtuale, tramite cui è possibile riavviare in maniera forzata il dispositivo per poi procedere al regolare spegnimento dello stesso.

Qualora poi i problemi dovessero persistere, il mio consiglio è ovviamente quello di rivolgersi all’assistenza della “mela morsicata”, anche se per fortuna generalmente non occorre arrivare a questo punto.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione vera e propria.
Prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per, mettiti bello comodo, afferra il tuo cellulare e concentrarti sulle indicazioni che trovi qui sotto.
Ti auguro una buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo!

Indice

  • Primo metodo
  • Secondo metodo
  • Rivolgersi all’assistenza Apple

Primo metodo

Come ti dicevo ad inizio guida, per spegnere un Phone bloccato nella maggior parte dei casi è sufficiente sfruttare una speciale combinazione di tasti che, appunto, consente di effettuare il riavvio del dispositivo in maniera forzata.

La combinazione di tasti da utilizzare varia al variare del modello di iPhone in uso, come indicato qui di seguito.

  • Se stai usando un iPhone 5s o versioni precedenti, devi tenere premuti per circa dieci secondi il tasto di accensione/spegnimento (che sta sulla destra) del dispositivo e il tasto Home (collocato al centro sotto lo schermo).
  • Se stai usando un iPhone 6 0 6s o le relative varianti Plus, devi tenere premuti per circa dieci secondi il tasto di accensione/spegnimento (che sta in alto) del “iPhone” e il tasto Home (posto al centro sotto lo schermo).
  • Se stai usando un iPhone 7 o la relativa variante Plus, devi premere il tasto per abbassare il volume (quello collocato sulla sinistra verso il basso) ed il tasto di accensione/spegnimento (che sta in alto) per qualche secondo.
  • Se stai usando un iPhone 8 o la relativa variante Plus oppure un iPhone X, devi premere e rilasciare rapidamente il tasto per aumentare il volume (sulla sinistra in alto), poi devi premere e rilasciare velocemente il tasto per abbassare il volume (sempre sulla sinistra, ma in basso) dopodiché devi tenere premuto il tasto di accensione/spegnimento (collocato sulla destra) per qualche istante.

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In tutti i casi ed a prescindere dall’iPhone in uso, dopo aver effettuato la pressione dei tasti di cui sopra lo schermo del dispositivo si spegnerà e si riaccenderà in maniera automatica e vedrai apparire il logo della mela.

Attendi poi che venga effettuato il caricamento da zero del sistema operativo iOS e digita il codice di sblocco dello smartphone Apple (se abilitato) e l’eventuale PIN della SIM in esso inserita dopodiché potrai finalmente ricominciare ad utilizzare il tuo iPhone così come se nulla fosse mai accaduto o effettuare il normale spegnimento dello smartphone così come indicato qui di seguito a seconda del modello in uso.

  • Se stai usando un iPhone 5s o versioni precedenti, per spegnere il dispositivo devi tenere premuto per qualche secondo il tasto di accensione/spegnimento che sta in alto sulla destra.
  • Se stai usando un iPhone 6, 6s, 7 oppure 8 o le relative varianti Plus, per spegnere il dispositivo devi tenere premuto per qualche istante il tasto di accensione/spegnimento collocato sul lato destro del cellulare.
  • Se stai usando un iPhone X, per spegnere il dispositivo devi tenere premuti in contemporanea e per qualche istante il tasto di accensione/spegnimento collocato sul lato destro del cellulare ed il tasto per aumentare il volume collocato sul lato sinistro dello stesso.

A prescindere dal modello di iPhone in uso, aspetta poi che compaia sullo schermo una levetta con scritto scorri per spegnere all’interno, premici sopra e, continuando a tenere premuto, trascinala verso destra.
Tempo qualche istante ed il display del tuo iPhone si spegnerà.

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Al momento opportuno, potrai poi riaccendere il telefono semplicemente tenendo premuto per qualche secondo il suo tasto di accensione/spegnimento.
Alla fine non era poi così complicato risolvere, non trovi?

Secondo metodo

Se invece il tasto di accensione/spegnimento del tuo smartphone a marchio Apple si è rotto o non funziona più come dovrebbe o comunque sia se cerchi un sistema alternativo a quello di cui sopra per spegnere l’iPhone bloccato ed hai la possibilità di accedere alle impostazioni di iOS, puoi sfruttare un’interessante funzione resa disponibile a partire da iOS 11.

Per la precisone, quello che devi fare è accedere alla home screen del dispositivo, premere poi sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ruota di ingranaggio) e selezionare la voce Generali.
Scorri quindi la schermata visualizzata verso il basso e tappa su Spegni.

Successivamente vedrai apparire la levetta scorri per spegnere sul display del telefono.
Come indicato nelle righe precedenti, quando ti ho indicato il primo metodo per spegnere il dispositivo in caso di blocco, premici sopra e continuando a tenere premuto con il dito trascinala verso destra ed il device si spegnerà. Et voilà.

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In alternativa e se sul tuo disposto risulta installata una versione di iOS precedente alla 11, puoi rivolgerti ad AssistiveTouch, il sistema integrato in tutte le versioni della piattaforma mobile di casa Apple che permette di simulare la pressione di alcuni tasti fisici sul dispositivo e di richiamare diversi comandi del sistema operativo del iPhone mediante delle apposite icone che appaiono sullo schermo.

Per attivare AssistiveTouch sul tuo iPhone accedi sempre alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ruota di ingranaggio) e seleziona la voce Generali dalla schermata che ti viene mostrata.
Una volta fatto ciò, seleziona la dicitura Accessibilità, scorri verso il basso la nuova schermata visualizzata e tappa su AssistiveTouch dopodiché sposta su ON l’interruttore relativa alla funzionalità AssistiveTouch ed è fatta!

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Ora che hai abilitato la funzione, sullo schermo dl dispositivo apparirà un piccolo riquadro scuro con al centro un cerchio bianco che quando selezionato ti consente di accedere a diversi comandi e funzioni generalmente accessibili in altra maniera e/o premendo sui tasti fisici del dispositivo.

Per cui, per spegnere il tuo iPhone bloccato sfruttando il sistema AssistiveTouch ti basta premere sul riquadro summenzionato apparso sul display, premere sull’icona Dispositivo dal menu che si apre, premere e continuare a tenere premuto per qualche istante sull’icona Blocca schermo e trascina la levetta per lo spegnimento che vedi apparire verso destra.

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Per quel che concerne invece la successiva accensione, se il tuo iPhone ha il tasto di accensione/spegnimento rotto o comunque sia non correttamente funzionante, per riuscire nel tuo intento non dovrai far altro che collegare il dispositivo alla presa elettrica o alla presa USB del computer con il relativo cavo Lightning.
Andando infatti a mettere l’iPhone in carica questo si accenderà in maniera automatica dopo qualche istante e tu potrai finalmente ricominciare a servirtene senza problemi previa immissione del relativo codice di blocco e del PIN della SIM in uso (se richiesti).

Non ti è possibile collegare alla presa elettrica o al computer il tuo iPhone e quest’ultimo ha il tasto rotto?
Beh, se stai usando un dispositivo equipaggiato con almeno iOS 11 puoi sempre premere sull’icona di AssistiveTouch e procedere poi nel seguente modo:
tappa sull’icona di Dispositivo, seleziona la voce Altro e poi quella Riavvia.
Fatto ciò, il tuo iPhone si spegnerà e si riavvierà automaticamente senza che tu debba fare altro.
Al riavvio successivo dovrebbe finalmente funzionare tutto senza problemi.

Se invece il tuo iPhone non ha il tasto rotto, per accenderlo ti basterà tenendo premuto per qualche secondo il suo tasto di accensione/spegnimento.

Rivolgersi all’assistenza Apple

Nessuna delle indicazioni d cui sopra per spegnere l’iPhone bloccato ha sortito l’effetto sperato?
Allora non posso far altro se non suggerirti di portare il tuo dispositivo in assistenza, recandoti in un Apple Store.

Per scovare l’Apple Store più vicino alla tua zona, collegati all’apposita pagina Web mediante cui visualizzare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi facendo clic qui.
Recati poi nello store con il telefono e la sua confezione di vendita originale e spiega l’accaduto agli addetti alle vendite che si occuperanno della cosa cercando di aiutarti nell’immediato e che, in caso di necessità, provvederanno a mandare il device in riparazione.

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Nella tua zona non c’è nessun Apple Store o comunque sia non ti è possibile raggiungere quello a te più vicino?
Allora puoi richiedere assistenza tramite corriere (in questo caso dovrai però pagare 12,20 euro di spese di ispezione).
Per fare ciò, clicca qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple, seleziona l’iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali vuoi ottenere aiuto, clicca su iOS e Applicazioni e successivamente su L’argomento non è elencato.
Nella pagina Web che successivamente vedrai apparire, digita Impossibilità di spegnimento o disattivazione nel box apposito, seleziona il relativo argomento dall’elenco in basso, clicca su Invia per la riparazione e segui la procedura guidata che ti viene proposta a schermo per concordare l’appuntamento con il corriere.

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Puoi rivolgerti ad Apple per cercare di far fronte alle difficoltà riscontrate nello spegnere l’iPhone in caso di blocco anche telefonicamente, chiamando il numero 199 120 800 (a pagamento, attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì) e concordando con il call center dell’azienda i termini un eventuale sostituzione.
Per maggiori dettagli riguardo questa e le altre modalità per contattare l’assistenza Apple, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come contattare Apple in cui ho provveduto ad illustrarti la cosa con dovizia di particolari.

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Tieni comunque presente che, a prescindere dalla modalità di contatto e assistenza scelta, se hai assicurato il tuo iPhone con il pacchetto AppleCare+, hai la copertura contro i danni accidentali (che potrebbero aver causato il blocco ed i problemi di spegnimento) che permette di avere due interventi di riparazione a prezzo ridotto per i più recenti modelli di iPhone.
Per maggiori dettagli fai clic qui. Se non hai assicurato il tuo dispositivo, puoi comunque richiederne la sostituzione con un terminale ricondizionato pagando.
Per maggiori informazioni fai clic qui.

Per quanto riguarda invece la garanzia standard dell’iPhone, questa dura due anni:
uno a carico di Apple e uno a carico del rivenditore del dispositivo (che può essere la stessa Apple se lo hai comperato in Apple Store).
Purtroppo non prevede copertura contro i danni accidentali.
Per saperne di più, ti invito a leggere il mio articolo su come verificare garanzia iPhone.

Per concludere, ti segnalo che l’unico caso in cui viene effettuata la sostituire gratuita del disposto o di alcune parti dello stesso che possono creare dei malfunzionamenti, con o senza AppleCare+ e garanzia, è quando i problemi riscontrati derivano da un difetto di fabbrica. Per ulteriori info, da’ uno sguardo alla pagina Internet dedicata annessa al sito Web di Apple

come spegnere apple watch

come spegnere apple watch

In qualità di possessore di un iPhone, dopo aver letto la mia guida dedicata ai migliori smartwatch hai deciso di acquistare un Apple Watch.
Tutto contento della scelta fatta, hai subito cominciato a sperimentare le innumerevoli funzionalità offerte dall’orologio della “mela morsicata” ed al momento puoi dirti più che soddisfatto.

Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo queste righe mi pare evidente che c’è una cosa che non ti è ancora molto chiara ed in merito alla quale ti sta interrogando senza trovare risposta:
come spegnere l’Apple Watch?
Domanda lecita, anzi lecitissima.
L’operazione, per quanto apparentemente complessa possa sembrare per te che sei alle prime armi con il tanto ricercato device a marchio Apple, è in realtà molto semplice.
Se vuoi, posso spiegarti io come riuscirci.

Ti va’?
Si?
Grandioso.
Suggerisco allora di non perdere altro tempo in chiacchiere e di cominciare immediatamente a darci da fare.
Prenditi qualche minuto di tempo libero per te, posizionati bello comodo ed inizia immediatamente a dedicarti alla lettura di tutto quanto riportato qui di seguito.
Ah, quasi dimenticavo, oltre che spiegarti come fare per spegnere il dispositivo in maniera “normale” sarà mia premura illustrarti come spegnere il solo schermo, come procedere in caso di emergenza e come fare per metterti in contatto diretto con l’azienda produttrice, qualora lo ritenessi opportuno.

Indice

  • Procedura “classica” per spegnere l’Apple Watch
  • Spegnere lo schermo
    • Attivare la modalità Spettacolo
    • Regolare le impostazioni
  • Riavviare l’Apple Watch
  • In caso di dubbi o problemi

Procedura “classica” per spegnere l’Apple Watch

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Se vuoi capire come fare per spegnere l’Apple Watch normalmente, tutto ciò che devi fare è premere e tenere premuto per qualche secondo il tasto laterale presente sulla cassa del dispositivo, attendere che l’orologio emetta una leggera vibrazione e scorrere verso destra l’interruttore Spegni comparso sullo schermo.

Nel giro di qualche istante il display dell’Apple Watch diventerà completamente di colore nero ed il dispositivo si spegnerà.
Ecco fatto!

Puoi effettuare la procedura in questione sia quando l’Apple Watch è bloccato che quando è sbloccato, sia quando lo indossi che quando non lo indossi.

L’unica cosa di cui devi tener conto è il fatto che Apple Watch non può essere spento quando è in carica.
Provando infatti a mettere in pratica la procedura di cui sopra quando il dispositivo è collegato ad una fonte di alimentazione, l’interruttore Spegni non risulterà selezionabile sullo schermo dell’orologio.

Quando lo vorrai, potrai riaccendere il tuo Apple Watch semplicemente premendo e continuando a tenere premuto per qualche secondo il summenzionato tasto laterale.
Dovrai rilasciare la presa quando sullo schermo dell’orologio vedi apparire il logo Apple. Nel giro di pochi istanti ti verrà poi mostrata la schermata con l’ora e potrai riprendere ad utilizzare il dispositivo così come hai sempre fatto.

Spegnere lo schermo

Non ti interessa spegnere completamente l’Apple Watch ma vorresti piuttosto capire come fare per intervenire sul solo schermo?
Detto, fatto! Per riuscirci, ti basta sfruttare una funzione apposita, quella che trovi esplicata qui sotto.

Per completezza d’informazione, sarà altresì mia premura indicarti come fare per regolare le impostazioni relative all’attivazione ed alla disattivazione automatica del display dell’orologio in modo tale da metterti in condizione di poter sfruttare il dispositivo nel miglior modo possibile.

Attivare la modalità Spettacolo

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A partire dalla versione 3.2 di watchOS, Apple ha introdotto una speciale funzione, denominata Spettacolo, grazie alla quale, quando abilitata, lo smartwatch Apple entra in modalità silenziosa e lo schermo si spegne sino a quando non viene toccato.
Come intuibile dal nome stesso, risulta essere molto comoda al cinema, al teatro ed in altre circostanze in cui è bene evitare che i dispositivi elettronici possano disturbare la visione di uno spettacolo, appunto, con suoni, notifiche ecc.

Per servirtene per spegnere lo schermo dell’Apple Watch, tutto quello che devi fare è richiamare il Centro di controllo dell’orologio, effettuando uno swipe dal basso verso l’alto del display, e premere sul pulsante con le due mascherine.

Così facendo, il pulsante si colorerà di arancio, quello per la modalità Silenzioso (quello con la campanella barrata) diventerà di colore rosso e la modalità Spettacolo verrà immediatamente attivata.
A conferma della cosa, visualizzerai la relativa icona nella parte in alto al centro del quadrante dell’Apple Watch.

Quando la funzione è attiva, lo schermo, come anticipato, resta sempre e comunque spento.
Per attivarlo, devi premirci sopra.

Quando poi lo vorrai, potrai disattivare la funzione Spettacolo accedendo nuovamente al Centro di controllo come visto insieme poc’anzi e facendo un’altra volta tap sul bottone con le mascherine.

Regolare le impostazioni

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Come ti dicevo qualche riga più su, puoi altresì intervenire sulle impostazioni del tuo Apple Watch per regolare l’attività di attivazione e disattivazione automatica dello schermo. Per riuscirci, provvedi in primo luogo ad indossare il tuo Apple Watch dopodiché collegalo all’iPhone con cui risulta essere abbinato (presumibilmente il tuo) abilitando il Bluetooth sul “iPhone”.

Se non sai come fare per mettere in collegamento i due dispositivi, procedi nel seguente modo:
afferra l’iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen di iOS, premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), poi su Bluetooth e porta su ON la levetta annessa alla schermata successiva.

A questo punto, sblocca il tuo Apple Watch andando a digitare l’apposito codice sullo schermo dell’orologio e facendo poi tap sul bottone Ok.
Ovviamente, se hai configurato lo sblocco automatico quando sblocchi anche l’iPhone non ti verrà chiesto di immettere il codice.

Successivamente premi sull’icona dell’app Watch (quella con l’Apple Watch in primo piano e lo sfondo nero) presente nella home screen di iOS e verifica che risulti selezionata la voce Apple Watch (in caso contrario provvedi tu) nella parte in basso a destra della schermata.

Fai dunque tap sulla dicitura Generali, seleziona l’opzione Attiva schermo e, in corrispondenza della sezione Al tocco, imposta (o verifica che risulti già selezionata) l’opzione Attiva per 15 secondi invece che quella Attiva per 70 secondi per fare in modo, per l’appunto, che lo schermo dell’Apple Watch si spegna prima, dopo 15 secondi e non dopo 70, quando attivo.

Dalla stessa schermata puoi intervenire anche su altre opzioni utili per mantenere lo schermo del tuo Apple Watch spento.
Per la precisione, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze, portando su ON o su OFF gli interruttori che stanno in alto puoi decidere se attivare o meno l’Apple Watch quando alzi il polso (Quando alzi il polso), se attivare o meno lo schermo quando ruoti la corona verso l’alto (Ruotando la corona verso l’alto) e se risvegliare oppure no dallo stand-by l’orologio quando apri un app audio in modo automatico (Apri app audio in automatico).

Ti faccio notare che le stesse impostazioni risultano accessibili anche direttamente dall’Apple Watch.
Per cui, se preferisci intervenire dall’orologio, sbloccalo (indossarlo o meno non fa differenza), premi sulla Digital Crown che sa sulla cassa e seleziona Impostazioni dalla schermata con tutte le app.

Pigia quindi sulla voce Generali, su quella Attiva schermo e procedi in maniera analoga a come ti ho indicato qualche riga più su, impostando, secondo esigenza, per quanto tempo rendere attivo il display dell’orologio smart di Apple e regolando le opzioni relative all’attivazione automatica dello stesso.

In tutti i casi, a prescindere dal tempo massimo impostato per mantenere in attività il display e dai settaggi scelti per attivare o meno lo schermo, puoi riattivare il display dell’Apple Watch semplicemente facendoci tap sopra.

Riavviare l’Apple Watch

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Vorresti spegnere l’Apple Watch oppure lo schermo così come ti ho indicato nei passi precedenti ma il dispositivo sembra essersi “inceppato”?
Il tuo Apple Watch è rimasto fermo su una data schermata e non risponde più ai comandi? Se dopo qualche minuto di attesa la situazione continua a rimanere invariata, il suggerimento migliore che posso darti per far fronte alla cosa è quello di spegnere il dispositivo in maniera forzata, o meglio di riavviarlo.

Per riuscirci, tieni premuti contemporaneamente il tasto laterale e la Digital Crown sino a quando lo schermo del dispositivo si spenge e vedi apparire il logo Apple (dovrebbero volerci in tutto una decina di secondi).
Successivamente rilascia la presa ed attendi che l’orologio entri nuovamente in funzione e che ti venga mostrata la schermata con l’ora.

Mi raccomando però, utilizza la procedura che ti ho appena indicato solo ed esclusivamente in caso di emergenza.
Inoltre, ricordati di non forzare il riavvio dell’Apple Watch se stai aggiornando watchOS.
In tale fase, dopo la visualizzazione del logo Apple e della rotellina di avanzamento, attendi sempre che l’Apple Watch termini l’update.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come spegnere l’Apple Watch ma non sei ancora riuscito nel tuo intento?
In corso d’opera è sorto qualche altro intoppo e non sai come far fronte alla cosa?
Non disperare, posso esserti d’aiuto anche in questo caso.

Considerando la situazione, la “dritta” che mi sento di darti è quella di provare a metterti in contatto diretto con il servizio servizio clienti Apple.
Procedendo in tal modo potrai chiedere delucidazioni in merito ai tuoi dubbi ed ai tuoi problemi direttamente all’azienda.

In base a quelli che sono i mezzi in tuo possesso oltre che a seconda delle tue personalissime esigenze e preferenze, puoi contattare l’assistenza clienti della “mela morsicata” sfruttando uno dei sistemi che rovi indicati ed esplicati qui sotto.
Scegli pure quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo, sono tutti ugualmente validi ed affidabili.

  • Tramite telefono – Telefona al numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce registrata.
    La chiamata è gratuita ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Web di Apple, fai clic sull’icona relativa ad Apple Watch e segui la procedura guidata che proposta per specificare il tipo di problema riscontrato e per ottenere l’aiuto di cui hai bisogno.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone o su un altro dispositivo iOS da te posseduto, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo Apple Watch dall’elenco dei device per i quali puoi ottenere supporto e, dalla lista che vedi apparire, seleziona la voce relativa al tuo dubbio o al tuo problema.
    Successivamente segui le indicazioni che ti vengono fornite.
  • Tramite Twitter – Manda un tweet o un DM all’account @AppleSupport indicando i tuoi dubbi o i tuoi problemi.
    nel giro di breve tempo riceverai una risposta da parte di Apple.
  • Tramite Apple Store – Vai di persona in un Apple Store e chiedi aiuto agli addetti.
    Per individuare l’Apple Store più vicino alla tua zona (nel caso in cui non lo sapessi), fa’ riferimento all’elenco che trovi sulla pagina Web dedicata.

Se pensi di aver bisogno di ulteriori riguardo i metodi di contatto e le procedure sopra descritte, leggi il mio post dedicato in maniera specifica a come contattare Apple.

come spegnere apple tv

come spegnere apple tv

Apple TV è facile da usare come tutti i dispositivi della Casa di Cupertino ma ci sono alcune piccole funzioni che per i nuovi utilizzatori non risultano intuitive quanto potrebbero essere.
Ad esempio, tu sei sicuro di conoscere tutti i metodi attraverso i quali è possibile spegnere o riavviare questo piccolo dispositivo?
Se la risposta è no, non preoccuparti, sei in numerosissima compagnia.

Ecco il motivo per il quale oggi ho deciso di pubblicare questa guida e di illustrarti come spegnere Apple TV in tutti i modi, da quelli standard a quelli un po’ più avanzati.
Tranquillo però, si tratta in qualunque caso di operazioni semplicissime che richiedono pochissimi istanti per poter essere eseguite.

Se vuoi imparare come spegnere Apple TV in modo standard, non devi far altro che recarti sull’icona Impostazioni del menu iniziale, premere il tasto Play/Pausa sul telecomando e selezionare l’opzione Metti in stop dal menu che si apre.
La Apple TV andrà in stand-by, pronta per rientrare in funzione non appena premerai un pulsante qualsiasi sull’Apple remote.

Se vuoi evitare di perdere tempo recandoti nel menu Impostazioni > Metti in stop, puoi spegnere la Apple TV anche agendo rapidamente sul telecomando del dispositivo.
Basta infatti tenere premuto per circa 3 secondi il tasto Play/Pausa dell’Apple Remote ed Apple TV entrerà in modalità Stop come nella procedura standard.

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La tua Apple Tv fa le bizze e quindi vuoi riavviarla?
Nulla di più facile.
Posizionati sull’icona Impostazioni del menu principale, premere il tasto Play/Pausa sul telecomando e seleziona la voce Generali dal menu che compare.
Seleziona quindi l’opzione Riavvia e il gioco è fatto.

Nella stessa schermata c’è anche la voce Reimposta, che oltre a spegnere Apple TV provvede a riportare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.
Un’operazione da usare solo quando necessario ma che può risultare molto utile quando si verificano dei malfunzionamenti.
Tutto qui!

come spegnere airpods

scritto da IlMagoDellaMela

come spegnere airpods

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come spegnere AirPods.

Devi sapere che quando estrai gli auricolari dalla loro custodia, questi difficilmente risultano carichi al 100% e, dunque, hai il sospetto che rimangano accesi anche all’interno del case di ricarica.
Vorresti allora sapere come spegnere gli AirPods in maniera forzata.
Gli AirPods si possono spegnere solo riponendoli nella loro custodia o, in alternativa, lasciandoli scaricare completamente fuori dal case (ma quest’operazione è altamente sconsigliata, in quanto potrebbe danneggiare la batteria degli auricolari).

Operazioni preliminari

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Prima di analizzare le possibili soluzioni ai problemi di ricarica degli AirPods, mi sembra doveroso spiegarti come spegnere gli auricolari true wireless di Apple.

Per spegnere gli AirPods basta riporre i due auricolari nell’apposita custodia.
Ogni alloggiamento del case è disegnato su misura per ciascun auricolare, quindi è impossibile sbagliare il loro posizionamento.

Il corretto inserimento degli auricolari all’interno del case viene segnalato dal LED presente sulla custodia.
Il LED è posizionato accanto agli alloggiamenti degli auricolari negli AirPods di prima generazione e sulla parte frontale del case negli AirPods di seconda generazione (e negli AirPods di prima generazione con case di ricarica wireless).

Entrando più nel dettaglio, il LED del case, che inizialmente può essere verde (se la custodia è carica) o arancione (se la custodia è scarica), all’inserimento di ciascun auricolare deve spegnersi e riaccendersi rapidamente, colorandosi di arancione (segno che gli AirPods, parzialmente scarichi, sono in fase di carica) o di verde (se gli AirPods sono già carichi, magari perché rimossi dal case poco prima di essere reinseriti nello stesso).

Come far spegnere gli AirPods

Se, inserendo gli AirPods nella custodia di ricarica, non noti alcun cambio di stato del LED, potrebbe esserci un problema relativo alla custodia stessa o agli auricolari:
per tentare di risolverli leggi i suggerimenti presenti nei capitoli successivi di questa guida.

Rimuovere i copri auricolari dagli AirPods

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A differenza dei classici auricolari in-ear, gli AirPods di Apple non hanno gommini intercambiabili (o meglio, non hanno alcun gommino) e, dunque, non si adattano perfettamente alle orecchie di tutte le persone.
Alcuni utenti, infatti, per aumentare la stabilità degli AirPods nelle proprie orecchie, acquistano dei copri auricolari in silicone/gomma oppure delle spugnette che, applicati sugli auricolari, ne migliorano la presa nel padiglione auricolare e ne evitano la caduta in caso di movimenti bruschi o attività sportiva.

Alcuni dei supporti in questione sono disegnati per essere mantenuti sugli AirPods anche quando questi vengono riposti nel loro case di ricarica, e ciò potrebbe impedire un corretto caricamento degli auricolari.
Lo spessore dei copri auricolari e delle spugnette, infatti, potrebbe impedire il contatto tra gli AirPods e i sensori del case e, dunque, potrebbe far rimanere gli auricolari accessi anche all’interno della custodia di ricarica.

Inoltre, i supporti applicati agli AirPods potrebbero coprire i sensori presenti sugli auricolari (i puntini neri che si possono vedere sul loro corpo) e, dunque, impedire a dispositivi come iPhone, iPad e Mac di capire quando gli AirPods sono stati rimossi dalle orecchie e riposti nella loro base di ricarica (anche se, una volta riposti nel case, se non ci sono problemi che impediscono il contatto tra gli auricolari e la custodia, questi dovrebbero comunque spegnersi).


se usi dei copri auricolari o delle spugnette sui tuoi AirPods, prova a rimuoverli e a inserire gli auricolari nudi all’interno del case di ricarica.
Se, così facendo, dovessi notare un miglioramento della situazione e, quindi, un effettivo spegnimento degli AirPods con conseguente ricarica degli stessi, avrai trovato risposta ai tuoi dubbi.

Il mancato spegnimento degli AirPods sarebbe da ricondurre ai supporti applicati agli auricolari che, a quel punto, dovresti cambiare o quantomeno avere la premura di rimuovere prima di riporre gli AirPods nella rispettiva custodia di ricarica.

Pulire la custodia degli AirPods

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Se non usi copri auricolari o, comunque, la rimozione di questi ultimi non ha sortito l’effetto sperato, il problema del mancato spegnimento dei tuoi AirPods potrebbe dipendere dalla presenza di polvere sui contatti del case.

Per tentare di mettere a posto la situazione, potresti pulire la custodia degli AirPods usando un panno di microfibra (possibilmente asciutto, o inumidito leggermente con una soluzione di alcol isopropilico al 70%).
Per eliminare eventuali detriti dal case e dal suo connettore Lightning, usa invece un pennello dalle setole morbide asciutto e pulito.

Stai in ogni caso attento a non inserire nulla nelle porte di ricarica (per non danneggiare i contatti metallici), a non usare materiali abrasivi e a non sciacquare il case o gli AirPods sotto l’acqua (in quanto non impermeabili).
Per maggiori dettagli in merito, leggi le linee guida di Apple per la pulizia degli AirPods.

Una volta terminata la pulizia del case, prova a inserire gli auricolari (senza cover di sorta) negli appositi alloggiamenti della custodia e verifica se questi ultimi vengono correttamente spenti e ricaricati.

Resettare gli AirPods

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Se i tuoi AirPods, una volta inseriti nella loro custodia, si spengono regolarmente ma noti un consumo anomalo della batteria, potresti provare a resettarli per vedere se così il problema rientra.

Per resettare gli AirPods, devi innanzitutto verificare il loro stato di carica (in quanto, se esauriscono la carica nel corso della procedura, non consentono un corretto completamento della stessa), dopodiché devi dissociarli dal tuo dispositivo iOS, devi riportarli alle condizioni di fabbrica e, infine, devi associarli nuovamente a uno dei tuoi dispositivi iOS:
ecco tutto spiegato in dettaglio.

  • Controlla lo stato di carica degli AirPods, tramite l’indicatore LED presente sul case (gli auricolari devono essere inseriti in esso), oppure tramite il centro widget di iOS, che puoi richiamare effettuando uno swipe da sinistra a destra nella prima pagina della home screen o nel centro delle notifiche.
  • Dissocia gli AirPods da iPhone/iPad
  • accedendo al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio presente in home screen), andando su Bluetooth
  • e premendo prima sull’icona (i) posta in corrispondenza del nome degli AirPods
  • poi sulle voci Dissocia questo dispositivo e Dissocia dispositivo (per due volte consecutive).
  • Riporta gli AirPods allo stato di fabbrica
  • tenendo premuto per circa 15 secondi il tasto presente sul retro del case di ricarica (in basso).
    La corretta esecuzione del comando dovrebbe essere segnalata dal lampeggiamento dell’indicatore LED a intermittenza, prima di bianco, poi di arancione e, infine, nuovamente di bianco.
  • Associa nuovamente gli AirPods a iPhone/iPad, avvicinando il case di ricarica al tuo dispositivo iOS mentre il LED è ancora lampeggiante (se ha smesso di lampeggiare
  • tieni premuto il tasto posteriore della custodia per circa 3 secondi).
    Quando compare la notifica su iPhone/iPad relativa alla presenza di nuovi AirPods da associare
  • premi su Connetti e poi su Fine.

Qualora qualche passaggio non ti fosse chiaro, per maggiori informazioni su come resettare AirPods puoi leggere il seguente articolo come resettare Airpods. https://www.melafacile.it/come-resettare-airpods/

Nel malaugurato caso in cui, dopo il reset degli AirPods, il problema legato all’autonomia degli auricolari dovesse persistere, potresti avere a che fare con un malfunzionamento di natura hardware (magari dovuto alla normale usura delle batterie che, con il passare dei cicli di carica, perdono progressivamente la loro capacità originale).
In tal caso, sarebbe opportuno contattare l’assistenza Apple, come ti spiegherò nel capitolo successivo di questo tutorial.

Portare gli AirPods in assistenza

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Hai seguito tutti i miei suggerimenti ma, purtroppo, non sei ancora riuscito a risolvere i problemi di carica e/o spegnimento dei tuoi AirPods?
In tal caso, ti consiglio vivamente di portare gli auricolari (con relativo case) in assistenza e vedere cosa ti dicono i tecnici di Apple.

Se il prodotto è ancora in garanzia e/o viene rilevato un difetto di fabbrica sullo stesso, potresti riuscire a ottenere una riparazione o addirittura una sostituzione gratuita! Se non sai se i tuoi AirPods sono ancora coperti dalla garanzia, puoi mettere in pratica le indicazioni che trovi nella mia guida su come verificare la garanzia Apple.

Fatto ciò, cerca un Apple Store o un centro Apple autorizzato (es. R-Store) vicino a casa e porta lì gli AirPods per farli controllare.
Non dimenticare di portare con te una prova d’acquisto del prodotto.

Per trovare i centri di assistenza più vicini a te, controlla la mappa degli Apple Store in Italia o dei centri R-Store.

Ti ricordo che se hai acquistato gli AirPods non direttamente da Apple e sei entrato già nel secondo anno di garanzia, dovrai rivolgerti al negozio presso il quale hai acquistato il prodotto e non direttamente al colosso di Cupertino.

Se poi, prima di portare gli AirPods in assistenza, vuoi contattare il supporto di Apple per chiedere in informazioni sul da farsi, metti in atto i consigli che ti ho dato nel mio tutorial su come contattare Apple. https://www.melafacile.it/come-contattare-apple/

come sostituire vetro iphone

come sostituire vetro iphone

Sebbene il marketing voglia farlo apparire come un dispositivo un po’ “magico”, anche l’iPhone dopo una brutta caduta può rompersi e subire gravi danni al display.
In questi casi, il terminale spesso continua a funzionare correttamente ma lo schermo diventa pressoché inutilizzabile a causa delle crepe. E allora, come si risolve il problema? Purtroppo non esistono soluzioni magiche in grado di rigenerare il display dello smartphone.
Bisogna portarlo in assistenza in modo tale da poter far sostituire vetro iPhone.

Lo so, detto ciò magari adesso starai pensando che si tratta di un’operazione particolarmente complicata e di certo ti sentirai scoraggiato ma devi credermi, le cose non stanno in questo modo.
Portare il iPhone in assistenza e chiedere che venga messa in atto la procedura per sostituire vetro iPhone è facilissimo, inoltre tu non dovrai fare assolutamente nulla se non metterti in contatto con Apple o con un centro di terze parti preposto allo scopo.
Ad ogni modo non temere, nelle righe successive andrò a fornirti tutte le spiegazioni del caso per permetterti di sostituire vetro iPhone senza problemi.

Chiarito ciò, se sei quindi realmente interessato a scoprire come fare per sostituire vetro iPhone ti suggerisco di metterti ben comodo, di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti attentamente sulla lettura delle righe successive.
Pronto?
Si?
Grandioso, allora procediamo.

Nota: Prima di intraprendere qualsiasi procedura per sostituire vetro iPhone ti consiglio di effettuare un backup dei tuoi dati in modo tale da potervi accedere senza problemi nel malaugurato caso in cui qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.
Se non sai come effettuare un backup dei dati presenti sul tuo smartphone a marchio Apple puoi attenerti alla mia guida su come eseguire backup iPhone.

Per sostituire vetro iPhone è consigliabile rivolgersi ad Apple stessa e richiedere la sostituzione del pannello.
L’operazione è a pagamento, anche nel caso in cui il tuo dispositivo risulti essere ancora in garanzia, poiché la rottura del display è un danno accidentale causato da te e non un difetto di fabbrica già presente da quando hai comperato lo smartphone.
Diversa è invece la situazione se per il tuo dispositivo hai scelto di attivare AppleCare+ (se ben ricordi te ne ho parlato nella mia guida su come estendere garanzia iPhone) e se non hai eseguito più di due interventi per danni accidentali (è il limite massimo concesso).
In tal caso sono sempre previsti dei costi per sostituire vetro iPhone ma si tratta di cifre decisamente più contenute rispetto alla “tariffa base”.
Se non sai se disponi di AppleCare+, magari perché l’iPhone ti è stato regalato, oppure non ricordi se puoi ancora usufruire dei servizi offerti dalla garanzia aggiuntiva di Apple clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web di verifica e fornisci i dati richiesti a schermo.

I costi possono essere variabili. Se possiedi un iPhone 6S Plus la cifra da sborsare per effettuare la sostituzione del display è pari a 167,20 euro; se possiedi un iPhone 6s Plus, un iPhone 6S, un iPhone SE, un iPhone 5s, un iPhone 5C oppure un iPhone 5 la somma a pagare è invece pari a 147,20 euro; se possiedi un iPhone 6 il costo della riparazione è pari a 127,20 euro; se invece possiedi un iPhone 4s potresti pagare un massimo di 221,20 euro; se possiedi un iPhone 4 potresti pagare un massimo di 167,20 euro. Nello sfortunatissimo caso in cui risulti necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo il tuo iPhone rotto verrà cambiato con un device ricondizionato, quindi non un dispositivo nuovo o equivalente al nuovo (vale a dire riparato e testato da Apple stessa dopo un guasto iniziale). In caso di sostituzione dell’intero dispositivo i prezzi ammontano invece ad un massimo di 351,20 euro per iPhone 6s Plus e iPhone 6 Plus; ad un massimo di 321,20 euro per iPhone 6s e iPhone 6; ad un massimo di 291,20 euro per iPhone SE, iPhone 5s, iPhone 5c e iPhone 5; ad un massimo di 221,20 euro per iPhone 4s; ad un massimo di 167,20 euro per iPhone 4. Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web informatica accessibile cliccando qui.

Puoi fare richiesta per sostituire vetro iPhone in un Apple Store, tramite corriere oppure effettuando una telefonata.
Chiaramente la scelta di quale delle tre soluzioni adottare spetta solo e soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.

Per scoprire se nella tua zona è presente un Apple Store clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web mediante cui visualizzare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi e cerca di individuare quello più vicino alla tua abitazione.
Recati dunque nell’Apple Store con il telefono e la sua confezione di vendita originale ed illustra la tua situazione agli addetti presenti in negozio che prenderanno atto della richiesta di sostituzione e che ti aiuteranno e ti forniranno tutti i dettagli del caso.

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Generalmente il vetro viene sostituito direttamente nel corso dell’appuntamento ragion per cui dovresti poter ritornare a casa con il tuo iPhone rimesso a nuovo.
Nelle situazioni più complesse gli addetti presenti in Apple Store potrebbero però avere la necessità di inviare il tuo iPhone in un certo di riparazione Apple ed in tal caso il dispositivo sarà pronto per il ritiro in circa una settimana.
Lo so, è un po’ una scocciatura ma cerca di portare pazienza.

Se invece nei pressi della tua abitazione non è presente alcun Apple Store o, in linea ben più generale, se non hai la possibilità di raggiungere lo store di Apple a te più vicino puoi richiedere la sostituzione dello smartphone tramite corriere (in tal caso metti in conto ulteriori 12,20 euro di spese di ispezione).
Per sostituire vetro iPhone tramite corriere clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple e seleziona l’iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto. Pigia poi su Riparazione e danni fisici e seleziona l’opzione Danni accidentali (come schermo rotto o versamento di liquidi).
Scegli dunque l’opzione Invia per la riparazione dopodiché attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per fornire i dettagli relativi a te ed al tuo dispositivo a marchio Apple.

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Ti verrà poi spedito un pacchetto tramite corriere all’interno del quale dovrai inserire l’iPhone con il vetro rotto per rispedirlo ad Apple.
Non dimenticare di estrarre la tua SIM dal dispositivo e di rimuovere eventuali cover e pellicole protettive attaccate allo stesso.
Una volta ricevuto il tuo iPhone il centro di assistenza della mela morsicata provvederà a riparare i danni e ti restituirà il tuo dispositivo in circa una settimana.

Puoi fare richiesta ad Apple per sostituire vetro iPhone anche tramite telefono, chiamando il numero 199 120 800 (a pagamento, attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì) e concordando con il call center della mela morsicata i termini per la sostituzione.

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In tutti i casi, potrai tenerti aggiornato riguardo lo stato d’avanzamento della procedura per sostituire vetro iPhone cliccando qui, compilando i campi ID caso o riparazione e CAP o Numero di serie annessi alla pagina Web visualizzata con i dati in tuo possesso e premendo il bottone Invio.
Nella pagina Web che successivamente andrà ad aprirsi potrai consultare tutti i dettagli riguardanti lo stato in cui si trova il tuo dispositivo.

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In alternativa all’assistenza Apple puoi sostituire vetro iPhone rivolgendoti a centri di terze parti specializzati nel fare ciò.
In questi, è però bene che tu lo tenga presente, vengono adoperati componenti non originali e la qualità del risultato finale non è sempre eccelsa. L’operazione è dunque a tuo rischio e pericolo.

Ad ogni modo, se sei interessato a scoprire come sostituire vetro iPhone rivolgendoti a terze parti puoi individuare facilmente i centri presenti nella tua zona che consentono di fare ciò effettuando una rapida ricerca su Google.
Digita dunque nella barra di ricerca di Google una keyword del tipo centri riparazione schermo iPhone Tua città (al posto di Tua città digita la tua città) oppure scrivi centri cambio vetro iPhone Tua città (anche in questo caso al posto di Tua città digita la tua città) dopodiché premi il tasto Invio sulla tastiera, dai uno sguardo ai risultati della ricerca e seleziona quello che pensi possa fare maggiormente al caso tuo.
Individua poi i recapiti del centro di assistenza di terze parti scelto e recati sul posto o mettiti in contatto con lo stesso per scoprire tempi, prezzi e modalità.

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Nel caso in cui dovessi decidere di sostituire vetro iPhone rivolgendoti a centri di terze parti i costi per la messa a segno dell’operazione potrebbero risultare differenti da quelli che ti ho indicato nelle precedenti righe riguardo l’esistenza ufficiale di Apple.
Prima di autorizzare la sostituzione dello scremo del tuo iPhone ti suggerisco dunque di chiedere maggiori delucidazioni a riguardo.

Se invece sei un tipo, per così dire, temerario, e l’idea di sostituire vetro iPhone da solo non ti spaventa puoi provvedere a “rendere giustizia” allo schermo del tuo iPhone con le tue stesse mani.
In tal caso tieni però ben presente che potresti rischiare di compromettere ancora di più il funzionamento del dispositivo e che l’eventuale garanzia applicata allo stesso andrà a decadere all’istante.

Se ti interessa capire come fare per sostituire vetro iPhone da te ti suggerisco di affidarti alle indicazioni passo-passo presenti sul sito Internet iFixit.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare sappi che si tratta di un sito Web che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio di tutti i modelli di iPhone commercializzati in base ai componenti relativamente ai quali si intende agire.
Il sito è inoltre ricco di immagini ed elenca per ciascuna operazione da compiere gli strumenti necessari per portare a termine il lavoro.
La maggior parte delle informazioni disponibili sono in inglese (alcuni dettagli sono però presenti anche in italiano) ma il sito risulta comunque abbastanza facile da consultare anche per chi non conosce perfettamente la lingua.

Per scoprire che cosa bisogna fare per sostituire vetro iPhone il primo passo che devi compiere è quindi quello cliccare qui per poterti subito collegare alla sezione del sito Internet di iFixit in cui sono presenti le guide per smontare tutti i modelli di iPhone e seleziona il modello di iPhone in tuo possesso.
Dopodiché clicca sulla voce Display o Schermo presente sotto la dicitura Replacement Guide o Guide Sostituzione e verrà visualizzata una guida passo-passo e piena zeppa di foto su come smontare correttamente l’iPhone e sostituire lo schermo.

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Una volta visualizzata la pagina Web della guida che indica come sostituire lo schermo del modello di iPhone in tuo possesso troverai l’elenco degli strumenti necessari a compiere l’operazione nella parte in alto a destra della pagina, sotto la voce Strumenti e Componenti rilevati.
Puoi reperire tutti gli strumenti e le parti di ricambio necessarie per sostituire vetro iPhone semplicemente facendo clic sul pulsante Compra questi componenti e strumenti che trovi sempre sulla destra.
Se non disponi della strumentazione necessaria ti invito a non improvvisare e a non usare attrezzi di fortuna. È infatti di fondamentale importanza reperire ed utilizzare tutto l’occorrente che viene indicato onde evitare l’insorgenza di problemi e per eseguire alle perfezione i passaggi riportati nella guida.

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Dopo aver reperito tutta la strumentazione necessaria, per sostituire vetro iPhone attieniti scrupolosamente alle indicazioni riportate nella guida.
Guarda attentamente le foto e segui alla lettera le istruzioni testuali.
Qualora disponibile, ti suggerisco inoltre di dare uno sguardo all’apposito video che illustra in dettaglio come procedere.

come sostituire lcd iphone s

come sostituire lcd iphone s

L’iPhone, su questo ci sono davvero pochi dubbi, è un ottimo smartphone oltre che un dispositivo poco incline ai danni.
Tuttavia se in questo momento ti ritrovi qui, a leggere questa guida, è evidente il fatto che il tuo iPhone 4S è stato soggetto ad una brutta caduta, che lo schermo LCD dello stesso è andato in frantumi e che quindi ti piacerebbe capire come fare per sostituirlo in modo tale da poter continuare ancora ad utilizzare il tuo adorato iPhone.
Se le cose stanno esattamente in questo modo sono lieto di annunciarti che anche in questo caso puoi contare su di me.
Nelle righe successive andrò infatti a spiegarti tutto ciò che è possibile fare per poter sostituire LCD iPhone 4S.

Prima di indicarti quali passaggi effettuare per poter sostituire LCD iPhone 4S è bene però fare chiarezza su un punto.
Purtroppo, ad oggi, nessuno ha ancora inventato delle “pozioni magiche” capaci di rigenerare lo schermo degli smartphone.
Quindi, per poter sostituire LCD iPhone 4S dovrai portare il dispositivo in assistenza o, qualora volessi provare “l’ebrezza” del fai da te dovrai provvedere a procurarti tutta l’attrezzatura necessaria per cambiare manualmente il display del iPhone.

Fatta chiarezza a riguardo, se sei dunque realmente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter sostituire LCD iPhone 4S ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti attentamente sulla lettura di questo tutorial.
Pronto?
Si?
Bene, allora bando alle ciance e procediamo.

Nota: Prima di intraprendere qualsiasi procedura per sostituire LCD iPhone 4S ti suggerisco di effettuare un backup dei tuoi dati in modo tale da potervi accedere senza problemi anche nello sfortunatissimo caso in cui qualcosa dovesse andare storto.
Se non sai come eseguire un backup dei dati presenti sul tuo iPhone puoi attenerti alla indicazioni presenti nella mia guida backup iPhone.

La miglior soluzione in assoluto per sostituire LCD iPhone 4S consiste nel rivolgersi ad Apple stessa.
L’operazione di sostituzione dello schermo LCD è a pagamento, anche qualora il tuo iPhone risulti essere ancora in garanzia, poiché la rottura dello schermo è un danno accidentale causato da te e non un difetto di fabbrica già presente da quando hai comperato il dispositivo.

Se possiedi quindi un iPhone 4S con o senza garanzia per poter sostituire il display dovrai sborsare un massimo di 221,20 euro.
Nella peggiore delle ipotesi, quindi nel caso in cui risulti necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo, il tuo iPhone 4S rotto verrà cambiato con un device ricondizionato, vale a dire un iPhone riparato e testato da Apple stessa dopo un guasto iniziale. Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web accessibile cliccando qui.

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi fare richiesta per sostituire LCD iPhone 4S in un Apple Store, tramite corriere oppure effettuando una telefonata.
Ovviamente la scelta di quale delle tre soluzioni adottare spetta a te.

Per scoprire se nella tua zona è presente un Apple Store clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web mediante la quale poter visionare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi dopodiché cerca di individuare quello più vicino alla tua abitazione.
Recati dunque nell’Apple Store con il telefono e la sua confezione di vendita originale ed illustra la tua situazione agli addetti presenti in negozio che prenderanno atto della richiesta di sostituzione e che ti aiuteranno e ti forniranno tutti i dettagli.

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Tieni presente che solitamente lo schermo LCD viene sostituito direttamente durante l’appuntamento in Apple Store ragion per cui dovresti poter ritornare a casa con il tuo iPhone 4S perfettamente funzionante .
Nelle situazioni più complesse gli addetti presenti in Apple Store potrebbero però avere la necessità di inviare il tuo dispositivo in un certo di riparazione Apple.
In tal caso non temere, il tuo iDevice sarà pronto per il ritiro in circa una settimana. Qualora poi per il cambio dello schermo LCD del tuo iPhone 4S dovesse volerci più tempo del previsto ti verrà dato un dispositivo di cortesia che potrai utilizzare in attesa di ricevere nuovamente il tuo iDevice.

Se invece non è tua intenzione recarti fisicamente presso l’Apple Store a te più vicino puoi richiedere di sostituire LCD iPhone 4S tramite corriere.
In questo caso dovrai però mettere in conto 12,20 euro di spese di ispezione.

Per sostituire LCD iPhone 4S mediante corriere clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple dopodiché seleziona iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto.
Successivamente, clicca su Riparazione e danni fisici e seleziona l’opzione Danni accidentali (come schermo rotto o versamento di liquidi).
Scegli poi l’opzione Invia per la riparazione dopodiché attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per fornire i dettagli relativi a te ed al tuo iDevice.

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In seguito, riceverai al tuo indirizzo di casa o d’ufficio un pacchetto all’interno del quale dovrai inserire l’iPhone 4S per rispedirlo ad Apple.
Prima di inserire il dispositivo nel pacchetto non dimenticare di estrarre la tua SIM e di rimuovere eventuali cover e protezioni applicate al dispositivo.
Inoltre, tieni da parte il cavo e il caricabatterie.
Una volta ricevuto il tuo iPhone 4S il centro di assistenza Apple provvederà a riparare i danni e ti restituirà il tuo dispositivo in circa una settimana.

Oltre che così come ti ho già indicato puoi richiedere ad Apple di sostituire LCD iPhone 4S tramite telefono, chiamando il numero 199 120 800 (attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì) e concordando con il call center dell’azienda i termini per la sostituzione.

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In tutti i casi, una volta spedito l’iPhone 4S all’assistenza Apple per la sostituzione dello display LCD potrai tenerti aggiornato riguardo lo stato della riparazione cliccando qui, compilando i campi ID caso o riparazione e CAP o Numero di serie annessi alla pagina Web visualizzata con i dati in tuo possesso e premendo il bottone Invio.

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Apple, questo è bene che tu lo tenga a mente, si riserva però il diritto di stabilire se l’iPhone è idoneo all’assistenza fuori garanzia o meno.
Inoltre, agli iPhone in riparazione o in sostituzione viene applicata una garanzia hardware limitata di 90 giorni.
Sappi inoltre che durante la predisposizione dell’intervento di assistenza fuori garanzia Apple richiede una preautorizzazione per il costo di assistenza massimo riportato in precedenza.
Questa cifra verrà detratta dal saldo della tua carta di credito.
Il costo finale dell’assistenza verrà poi determinato mediante una verifica e potrebbe anche risultare inferiore rispetto a quello precedentemente indicato.

In alternativa all’assistenza Apple puoi sostituire LCD iPhone 4S rivolgendoti a centri di terze parti che si occupando proprio di effettuare riparazioni di questo tipo su prodotti Apple e altri dispositivi.
In tal caso tieni però ben presente che in tali centri potrebbero essere adoperati componenti non originali e che, di conseguenza, la qualità del risultato finale potrebbe non essere eccelsa.

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In ogni caso, se sei interessato a sostituire LCD iPhone 4S rivolgendoti a terze parti puoi individuare facilmente i centri presenti nella tua zona che consentono di fare ciò effettuando una rapida ricerca su Google. Individua poi i recapiti del centro di assistenza di terze parti scelto e recati sul posto o mettiti in contatto con lo stesso per conoscere tutto quel che concerne tempi e modalità.

Qualora dovessi decidere di sostituire LCD iPhone 4S rivolgendoti a tali centri sappi che i costi per la messa a segno dell’operazione potrebbero risultare differenti da quelli che ti ho indicato nelle precedenti righe in riferimento all’assistenza Apple.
Prima di autorizzare la sostituzione del display del tuo iPhone ti suggerisco dunque di chiedere maggiori dettagli a riguardo.

Se invece l’idea di smontare tutto da solo il tuo iDevice non ti intimorisce puoi provvedere a sostituire LCD iPhone 4S con le tue stesse mani attenendoti all’apposita guida passo-passo presente su iFixtIt, il noto sito Web che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio del iPhone in base ai componenti relativamente ai quali si intende agire.
Per consultare la guida che spiega come smontare l’iPhone 4S per sostituirne il display ti basta cliccare qui.

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Prima che tu possa darti da fare per sostituire LCD iPhone 4S da solo ci tengo però a farti presente il fatto che smontare il iPhone non è un’operazione esattamente semplice ed alla portata di tutti e che per effettuare tale procedura è bene disporre di un’elevata dose di attenzione e di concentrazione oltre che di tutta una serie di appositi strumenti in modo tale da poter effettuare un lavoro pulito e senza problemi.

come sostituire lcd iphone

come sostituire lcd iphone

Dopo ave preso una brutta caduta lo schermo del tuo fido iPhone 5 si è completamente rotto.
Disperato per la cosa e poco propenso all’acquisto di un nuovo iPhone ti sei subito fiondato dinanzi al computer per cercare di capire come fare per sostituire LCD iPhone 5 e, di conseguenza, per poter continuare ad utilizzare il tuo iPhone senza problemi così come fatto sino a qualche giorno fa.
Navigando in rete sei dunque finito qui, sulla mia guida, ed adesso ti piacerebbe sapere se posso effettivamente darti una mano ed eventualmente indicarti come fare per sostituire lo schermo del tuo iDevice.  Se le cose stanno effettivamente in questo modo sono innanzitutto lieto di comunicarti che si, posso aiutarti e si, sostituire LCD iPhone 5 è possibile e, ti dirò di più, è anche molto meno complicato di quel che può sembrare.

Prima di spiegarti come fare per sostituire LCD iPhone 5 è bene però chiarirsi immediatamente su un punto.
Ad oggi, purtroppo, nessuno ha ancora inventato degli “elisir” in grado di rigenerare lo schermo dei device mobile ragion per cui per poter cambiare il display del tuo smartphone a marchio Apple dovrai portare il dispositivo in assistenza o, nel caso in cui volessi provare a fare tutto con le tue mani, dovrai provvedere a procurarti tutti gli strumenti e il materiale necessario per sostituire da solo il display del iPhone.

Premesso ciò, se ti interessa dunque capire che fare per sostituire LCD iPhone 5 ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti sulla lettura delle indicazioni presenti in questo tutorial.
Non ho dubbi riguardo il fatto che alla fine potrai dirti soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici.
Scommettiamo?

Prima di intraprendere qualsiasi procedura per sostituire LCD iPhone 5 ti suggerisco però di eseguire un backup dei tuoi dati archiviati sul dispositivo in modo tale da potervi accedere senza problemi anche nel malaugurato caso in cui qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.
Se non sai come eseguire un backup dei dati presenti sull’iPhone puoi attenerti ai passaggi che ti ho indicato nella mia guida su come fare il backup iPhone 5.

Sostituire LCD iPhone 5 – Assistenza Apple

Il sistema migliore nonché quello più sicuro per sostituire LCD iPhone 5 consiste senza ombra di dubbio nel rivolgersi ad Apple.
L’operazione è a pagamento, anche qualora il tuo iDevice risulti essere ancora in garanzia, poiché la rottura dello schermo è un danno accidentale causato da te e non un difetto di fabbrica già presente da quando hai acquistato il dispositivo.
Tuttavia se per il tuo iPhone hai scelto di attivare AppleCare+ e se non hai superato il numero massimo consentito di interventi per danni accidentali sappi che sono sempre previsti dei costi per sostituire LCD iPhone 5 ma si tratta di cifre più, per così dire, “contenute” rispetto alla tariffa di base.
Se non sai se disponi di AppleCare+ oppure non ricordi se puoi ancora usufruire dei servizi offerti dalla garanzia aggiuntiva di Apple ti invito a consultare la mia guida su come verificare garanzia iPhone.

Se possiedi quindi un iPhone 5 con o senza garanzia per poter sostituire il display dovrai pagare 147,20 euro mentre se sei in possesso di AppleCare+ dovrai pagare 69,00 euro.
Nella peggiore delle ipotesi, ovvero nel caso in cui risulti necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo, il tuo iPhone 5 rotto verrà cambiato con un device nuovo o pari al nuovo (un dispositivo riparato e testato da Apple stessa dopo un guasto iniziale). In questo caso, la cifra da sborsare ammonta sino ad un massimo di 291,20 euro. Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web annessa al sito Internet di Apple ed accessibile cliccando qui.

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi fare richiesta per sostituire LCD iPhone 5 in un Apple Store, tramite corriere oppure effettuando una telefonata.

Se ti interessa sostituire LCD iPhone 5 recandoti personalmente in un Apple Store il primo passo che devi compiere è quello di individuare il centro Apple a te più vicino e recarti sul posto. Per scoprire se nella tua zona è presente un Apple Store clicca qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web mediante la quale poter visionare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi e cerca di individuare quello più vicino alla tua abitazione.
Successivamente, recati nell’Apple Store con il telefono e la sua confezione di vendita originale e spiega la tua situazione agli addetti presenti in negozio.
Gli addetti prenderanno atto della richiesta di sostituzione dopodiché provvederanno ad aiutare ed a fornirti tutti i dettagli.

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Tieni presente che solitamente lo schermo dell’iPhone viene sostituito direttamente durante l’appuntamento per cui dovresti poter ritornare a casa con il tuo smartphone rimesso a nuovo.
Nelle situazioni più complesse gli addetti presenti in Apple Store potrebbero però avere la necessità di inviare il tuo iPhone in un certo di riparazione Apple ed in questo caso il dispositivo sarà pronto per il ritiro in circa una settimana.
Qualora però per il cambio dello schermo del tuo iPhone 5 dovesse volerci più tempo del previsto ti verrà dato un dispositivo di cortesia che potrai utilizzare in attesa di ricevere nuovamente il tuo iPhone.

Se invece non hai la possibilità di raggiungere fisicamente l’Apple Store a te più vicino puoi fare richiesta di sostituire LCD iPhone 5 mediante corriere.
In questo caso devi però mettere in conto ulteriori 12,20 euro di spese di spedizione.

Per sostituire LCD iPhone 5 tramite corriere clicca qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple dopodiché seleziona il iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto. Pigia poi su Riparazione e danni fisici e seleziona l’opzione Danni accidentali (come schermo rotto o versamento di liquidi).
Scegli quindi l’opzione Invia per la riparazione ed attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per fornire i dettagli relativi a te ed al tuo dispositivo.

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Successivamente un corriere provvedrà a consegnarti un pacchetto all’interno del quale dovrai inserire l’iPhone 5 con lo schermo rotto per rispedirlo ad Apple.
Prima di inserire il dispositivo nel pacchetto non dimenticare di estrarre la tua SIM e di rimuovere eventuali cover e protezioni applicate al dispositivo.
Inoltre, tieni da parte il cavo e il caricabatterie.
Una volta ricevuto il tuo iPhone 5 il centro di assistenza Apple provvederà a riparare i danni e ti restituirà il tuo dispositivo in circa una settimana.

Un altro sistema per fare richiesta ad Apple per sostituire LCD iPhone 5 consiste nel chiamare il numero 199 120 800 e nel concordare con il call center dell’azienda i termini per la sostituzione del dispositivo.
Il numero è a pagamento ed attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì.

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Una volta spedito l’iPhone 5 all’assistenza Apple per la sostituzione dello display LCD potrai tenerti aggiornato riguardo lo stato della riparazione cliccando qui, compilando i campi ID caso o riparazione e CAP o Numero di serie annessi alla pagina Web visualizzata con i dati in tuo possesso e premendo il bottone Invio.

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In tutti i casi, Apple si riserva il diritto di stabilire se l’iPhone è idoneo all’assistenza fuori garanzia oppure no.
Inoltre, agli iPhone in riparazione o in sostituzione viene applicata una garanzia hardware limitata di 90 giorni.
Sappi poi che durante la predisposizione dell’intervento di assistenza fuori garanzia Apple richiede una preautorizzazione per il costo di assistenza massimo riportato in precedenza.
Questa cifra verrà detratta dal saldo della tua carta di credito.
Il costo finale dell’assistenza verrà poi determinato mediante una verifica e potrebbe anche risultare inferiore rispetto a quello precedentemente indicato.

Sostituire LCD iPhone 5 – Centri di assistenza non Apple

In alternativa alle soluzioni che ti ho già indicato puoi sostituire LCD iPhone 5 rivolgendoti a centri di assistenza non Apple che si occupando proprio di effettuare riparazioni di questo tipo sui prodotti della mela morsicata e altri dispositivi. Tieni però ben presente il fatto che in tali centri potrebbero essere adoperati componenti non originali e che, di conseguenza, la qualità del risultato finale potrebbe non essere eccelsa… poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

Ad ogni modo, se sei interessato a scoprire come sostituire LCD iPhone 5 rivolgendoti a centri terze parti puoi individuare facilmente i negozi presenti nella tua zona che consentono di fare ciò effettuando una rapida ricerca su Google.
Digita dunque nella barra di ricerca di Google una keyword del tipo centri riparazione LCD iPhone 5 Tua città (al posto di Tua città digita la tua città) dopodiché premi il tasto Invio sulla tastiera, dai uno sguardo ai risultati della ricerca e seleziona quello che pensi possa fare maggiormente al caso tuo.
Individua poi i recapiti del centro di assistenza di terze parti scelto e recati sul posto o mettiti in contatto con lo stesso per scoprire tempi, prezzi e modalità.

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Nel caso in cui dovessi decidere di sostituire LCD iPhone 5 rivolgendoti a tali centri sappi che i costi per la messa a segno dell’operazione potrebbero risultare differenti da quelli che ti ho indicato nelle precedenti righe in riferimento all’assistenza Apple.
Prima di autorizzare la sostituzione dello schermo del tuo dispositivo ti suggerisco dunque di chiedere maggiori dettagli a riguardo al fine di evitare “brutte sorprese”.

Sostituire LCD iPhone 5 – Fai da te

Se invece l’idea di smontare tutto da solo il tuo smartphone non ti intimorisce e desideri quindi provare “l’ebrezza” del fai da te puoi provvedere a sostituire LCD iPhone 5 con le tue stesse mani attenendoti alle indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come aprire iPhone 5.

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Prima che tu possa darti da fare ci tengo però a farti presente il fatto che, diversamente dalle soluzioni che ti ho già proposto per sostituire LCD iPhone 5, smontare il iPhone non è una procedura esattamente alla portata di tutti e che per effettuare tale operazione è bene disporre di un’elevata dose di attenzione e di concentrazione oltre che di un minimo di competenza tecnica e di tutta una serie di appositi strumenti, mi raccomando.

come sostituire batteria iphone

come sostituire batteria iphone

La scarsa autonomia della batteria è considerata da più parti come il vero tallone d’Achille dell’iPhone.
In effetti non è sempre facile arrivare a sera con il telefono di casa Apple, soprattutto se si fa un uso intenso dei social network o dei giochi; ma questo – va detto – è uno dei prezzi da pagare per avere fra le mani uno degli smartphone più sottili e leggeri al mondo.

Entrando nell’aspetto tecnico della questione, le batterie degli iPhone sono progettate per garantire almeno l’80% della capacità originale per 500 cicli di carica.
Al superamento di questa soglia, l’autonomia del dispositivo può ridursi ulteriormente fino ad arrivare a un punto di non ritorno:
quello in cui l’unica soluzione possibile è la sostituzione della batteria. Per controllare lo stato della batteria e conoscere la sua effettiva capacità, è possibile accedere alle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), richiamare le voci Batteria > Stato batteria dalla schermata che si apre e verificare la percentuale che si trova in corrispondenza del campo Capacità massima.

Se la capacità massima rilevata da iOS è inferiore all’80% è possibile pensare a un intervento sulla batteria del device. Ma è possibile sostituire batteria iPhone?
La risposta è sì, e sebbene l’operazione non sia fra le più comode di questo mondo (bisogna smontare il terminale per riuscirci) è meno complessa di quello che si potrebbe credere.
Basta utilizzare gli “attrezzi” giusti.
Quali?
Continua a leggere e lo scoprirai.

L’occorrente per cambiare la batteria di un iPhone è alla portata di tutti e non è molto costoso, tuttavia bisogna fare attenzione alla qualità dei prodotti che si acquistano.

Per quanto riguarda le batterie, online se ne trovano di tutti i tipi:
ce ne sono alcune “perfette” che ricalcano alla perfezione le caratteristiche di quelle originali Apple, come quelle in vendita su iFixIt che costano all’incirca 25 euro + spese di spedizione (che ti consiglio), e altre che invece costano dai 10 euro in giù e spesso riservano spiacevoli sorprese a chi le acquista (in genere vanno bene i primi tempi e poi cominciano ad avere problemi di autonomia, surriscaldamento e rigonfiamenti).

È possibile acquistare anche delle batteria con amperaggio maggiore rispetto a quelle originali dell’iPhone (cioè con una maggiore autonomia) ma anche in questo caso bisogna fare molta attenzione alla qualità dei componenti acquistati.
Meglio prenderle in considerazione solo dietro consiglio di persone esperte che le hanno già testate.

Gli strumenti necessari allo smontaggio dell’iPhone sono:
un cacciavite pentalobo per rimuovere le due viti collocate nella parte posteriore del telefono; una coppia di piccole ventose e un bastoncino di plastica per separare il retro dell’iPhone dal display; un cacciavite Phillips #01 e una pinzetta utili a rimuovere le viti situate all’interno del telefono.
Puoi acquistare tutti questi accessori singolarmente o in comodi kit su Amazon o iFixIt.

Una volta acquistato tutto l’occorrente, collegati al sito Web iFixIt che contiene le istruzioni per l’apertura e la riparazione di tutti i modelli di iPhone e clicca sulla foto del modello di “iPhone” in tuo possesso.
Nella pagina che si apre, seleziona quindi la voce Battery dal menu Replacement Guide e visualizzerai una guida passo-passo su come sostituire batteria iPhone.

La guida è in inglese ma è ricca di foto, quindi risulta facilmente consultabile anche da parte di chi non “mastica” perfettamente la lingua.
In ogni caso, prima di metterti all’opera fa’ una ricerca su YouTube e guardati i video tutorial sulla sostituzione della batteria dell’iPhone presenti sul sito:
ce ne sono a bizzeffe, sia in italiano che in inglese.

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Come facilmente intuibile, smontare l’iPhone invalida la garanzia del dispositivo.
Prima di armarti di cacciavite e ventose, faresti bene a portare il tuo “iPhone” in un centro Apple e a verificare la possibilità di riparare il device tramite i canali ufficiali.

Quanto costa la sostituzione della batteria da parte di Apple?
Beh, dipende tutto dallo stato del telefono.
Se il tuo iPhone ha una batteria difettosa (quindi non conforme agli standard indicati in apertura del post) e si trova ancora nel primo anno di garanzia, avrai diritto a una riparazione gratuita.

Durante il secondo anno di garanzia, invece, puoi sfruttare il servizio di sostituzione batteria Apple che costa 89 euro (scontati a 29 euro fino al 31 dicembre 2018 per iPhone SE, iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone 8 Plus ed iPhone X). In alternativa, se hai acquistato il tuo smartphone presso un rivenditore di terze parti (quindi non in un Apple Store), puoi usufruire dell’assistenza fornita dal negozio in cui hai acquistato il device, che in genere costa meno di quella Apple ma prevede maggiori tempi d’attesa.
Trovi maggiori informazioni a riguardo sul sito Web di Apple.

Se hai acquistato il pacchetto AppleCare+ per estendere la garanzia del tuo iPhone, per due anni avrai diritto anche ad interventi di sostituzione per le batterie con un deterioramento pari o superiore al 50% rispetto alla specifica originale.
Maggiori info qui.

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Per gli iPhone che sono fuori garanzia e non presentano difetti di fabbrica, l’unica soluzione “ufficiale” disponibile è la sostituzione con un dispositivo “ricondizionato” (quindi usato ma rimesso a nuovo da Apple).

I costi, però, sono molto alti:
611,20 euro per iPhone X; 451,20 euro per iPhone 8 Plus; 401,20 euro per iPhone 8 e iPhone 7 Plus; 371,20 europer iPhone 7; 391,20 euro per iPhone 6S Plus; 351,20 euro per iPhone 6; 311,20 euro per iPhone SE, iPhone, 5S, iPhone 5C e iPhone 5 e 241,20 euro per iPhone 4S.
Maggiori info qui.

come sorvegliare un iphone

come sorvegliare un iphone

Ogni volta che esci dalla tua routine quotidiana e frequenti posti nuovi, temi di poter smarrire il tuo prezioso iPhone e di non poterlo più recuperare?
Hai bisogno di monitorare ciò che tuo figlio “combina” con il suo “iPhone”, in modo da poter intervenire, se necessario, in modo concreto?
Tranquillo, non sei il solo ad avere questo tipo di necessità.
L’importante è muoversi in modo giusto.

Mi chiedi, precisamente, cosa intendo?
Te lo spiego subito.
Per esempio, potresti utilizzare i sistemi integrati per tener traccia della posizione dell’iPhone in qualsiasi momento o, ancora, installare sul dispositivo di tuo figlio delle app in grado di visualizzare l’attività svolta attraverso lo stesso.

Probabilmente, così facendo, non risolverai proprio tutti i tuoi problemi, ma prova a mettere in pratica i consigli su come sorvegliare un iPhone che sto per darti e, te lo assicuro, riuscirai a trovare rimedio per la maggior parte delle situazioni “scomode” di questo tipo.
Provare per credere!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come spiare un iPhone gratis
  • Come controllare un iPhone a distanza gratis
  • Come sorvegliare un iPhone
  • Altre app per sorvegliare un iPhone
  • Come difendersi

Operazioni preliminari

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Se hai necessità di sorvegliare un iPhone, lascia che ti dia qualche informazione in più sulle operazioni preliminari da effettuare sul dispositivo in questione, in modo che il tutto proceda senza intoppi.

Qualora tu abbia necessità di utilizzare lo strumento Dov’è che, come scoprirai tra breve, consente di rintracciare i dispositivi Apple in qualsiasi momento (a patto che sia acceso e connesso a Internet), devi assicurarti che lo stesso sia stato correttamente abbinato a un account iCloud di cui conosci la password.

Per effettuare questo controllo, recati nelle Impostazioni di iOS, sfiorando l’icona a forma d’ingranaggio collocata nella schermata Home del dispositivo, e verifica che in cima alla schermata che ti viene proposta sia presente il tuo nome (o il nome del proprietario dell’account Apple di cui conosci le credenziali).
In caso contrario, fai tap sulla voce Effettua il login su iPhone e compila il modulo successivo con le informazioni richieste.

Se non possiedi ancora un ID Apple, puoi crearne uno seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come creare un account iCloud; se, invece, riscontri problemi nell’associare l’ID Apple al telefono, leggi attentamente il mio tutorial su come cambiare ID Apple sull’iPhone.

Fatta questa doverosa verifica, assicurati che la funzione Trova il mio iPhone sia attiva sul dispositivo:
sempre mediante il pannello delle Impostazioni, fai tap sul tuo nome, poi sulle voci Dov’èTrova il mio iPhone e sposta su ON le levette corrispondenti a Trova il mio iPhone e Abilita ricerca offline.
Quest’ultima, in particolare, consente di procedere con la localizzazione anche qualora lo smartphone non fosse connesso a Internet, sfruttando il GPS integrato.

Personalmente, ti consiglio di attivare anche l’opzione Invia ultima posizione, così di avere qualche speranza in più di ritrovare lo smartphone laddove quest’ultimo dovesse essere spento prima ancora che tu riesca a localizzarlo.

Per concludere, verifica che i servizi di localizzazione siano correttamente attivati:
raggiungi nuovamente la schermata iniziale delle Impostazioni di iOS, entra nelle sezioni PrivacyServizi di localizzazione e assicurati che la levetta corrispondente alla voce Localizzazione sia impostata su ON, altrimenti fallo tu.

Per il resto, non c’è molto altro da dire, se non farti presente un importante aspetto di carattere “morale”:
fatto salvo alcune precise eccezioni (riguardanti principalmente figli e persone per le quali si è legalmente responsabili), accedere senza autorizzazione alla posizione o alle attività riguardanti dispositivi non di tua proprietà rappresenta una palese violazione della privacy e potrebbe metterti in guai seri.
Non mi assumo alcuna responsabilità in merito all’utilizzo improprio che potresti fare delle informazioni presenti in questa guida.

Come spiare un iPhone gratis

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Uno dei metodi più validi per spiare un iPhone senza installare programmi e in via totalmente gratuita, accedendo alla sua posizione in tempo reale, prevede l’impiego della funzione Dov’è di iOS.

Come ti ho accennato anche in precedenza, “Dov’è” è l’antifurto integrato su tutti i dispositivi a marchio Apple, il quale consente di effettuare operazioni di emergenza sugli stessi, in caso di blocco, furto o smarrimento, tra cui la localizzazione e il ripristino da remoto.

Il sistema di sicurezza è accessibile tramite qualsiasi browser per smartphone, tablet e computer, sfruttando iCloud, oppure utilizzando l’omonima app installata “di serie” su iOS e iPadOS.

Come ti ho già detto, affinché la localizzazione sia precisa al momento della sua esecuzione, è indispensabile l’iPhone coinvolto sia acceso e correttamente connesso al GPS, meglio ancora se collegato a Internet; in caso contrario, verrà fornita una posizione approssimativa, basata sull’ultima posizione inviata.

Tutto chiaro?
Benissimo, procediamo.
Per iniziare, avvia il browser che usi solitamente per collegarti a Internet (es.
Safari), apri il sito Web di iCloud e, quando richiesto, inserisci il nome utente e la password dell’ID Apple configurato sullo smartphone di tuo interesse (se non li ricordi più, puoi recuperarli attenendoti a queste istruzioni). Ad accesso eseguito, se necessario, specifica la lingua e il fuso orario da utilizzare, indica se autorizzare il browser per gli accessi futuri e attendi qualche istante affinché ti venga mostrata la console principale del sistema iCloud.

Quando ciò avviene, premi sul bottone Trova iPhone e il gioco è fatto:
dopo qualche istante, dovresti veder comparire su schermo una mappa, unitamente alla lista dei dispositivi abbinati all’ID Apple con cui hai effettuato l’accesso.

A questo punto, seleziona il nome dell’iPhone di tuo interesse (se stai operando dal computer, devi prima cliccare sulla voce Tutti i dispositivi, che sta in alto) e attendi che il telefono venga correttamente localizzato sulla mappa, dovrebbero volerci pochi secondi.

Dalla pagina visualizzata, puoi inoltre capire se lo smartphone è online (la posizione mostrata è quella corrente) oppure offline (la posizione mostrata è quella del GPS, oppure quella relativa all’ultima registrazione effettuata), ed effettuare alcune operazioni di emergenza: far suonare il dispositivo, impostarlo in modalità smarrito (bloccandolo con la password dell’ID Apple), oppure inizializzarlo a distanza.
Maggiori info qui.

Nota:
se sul tuo account è attiva l’autenticazione a due fattori e non hai modo di portarla a termine perché, per esempio, stai cercando di rintracciare proprio il tuo iPhone, premi il pulsante Trova iPhone collocato subito sotto la dicitura In alternativa, accedi rapidamente a, che si trova nella schermata relativa al secondo step di login.

Come controllare un iPhone a distanza gratis

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Se hai bisogno di controllare un iPhone a distanza gratis per monitorare, ad esempio, le attività svolte sul dispositivo di un minore, puoi utilizzare Qustodio:
un’app dedicata esplicitamente al controllo parentale.

Nella sua versione gratuita, Qustodio consente di monitorare soltanto un dispositivo; acquistando un piano in abbonamento, con prezzi a partire da 42,95€/anno, è possibile controllare più dispositivi contemporaneamente e ottenere alcune caratteristiche aggiuntive, tra cui il monitoraggio di chiamate ed SMS.
Le funzioni Premium possono essere comunque testate gratuitamente per 3 giorni.

Se intendi avvalerti di quest’app, inizia con l’iscriverti alla piattaforma utilizzando lo smartphone, il tablet (l’app è disponibile per Android, iOS e iPadOS) o il browser da usare per il monitoraggio e segui la procedura più adatta tra quelle che ti propongo di seguito, in base al sistema che hai scelto di usare.

  • App per smartphone/tablet – avvia l’applicazione, consenti l’invio delle notifiche (se necessario) e tocca il pulsante Sono nuovo su Qustodio per iscriverti alla piattaforma come genitore.
    Ora, compila il modulo proposto con le informazioni richieste (nomeemailpassword), fai tap sui pulsanti Dispositivo genitoreOK, vediamolo, effettua alcuni swipe per visualizzare le funzioni di base di Qustodio, sfiora il pulsante Chiudi tour e premi su Inizia a usare Premium per avviare la trial gratuita delle funzioni Premium.
    Ci siamo quasi:
    ora fai tap sul pulsante (+), per configurare un nuovo figlio; inserisci nome, sesso e anno di nascita negli appositi campi e tocca il pulsante Successivo.
    Per concludere, seleziona la voce iOS dal menu a tendina Seleziona dispositivo usato da [nome].
    Per il momento, puoi chiudere l’app.
  • Sito Web – collegati a questa pagina Internet, clicca sul pulsante Inizia gratis e compila il modulo proposto con le informazioni richieste (nomeemailpassword).
    In seguito, clicca prima sul pulsante Crea account e poi su OK, AndiamoCrea profilo, in modo da avviare la creazione di un nuovo profilo “figlio”.
    Ora, inserisci i dati di quest’ultimo (nomesessoanno di nascita) negli appositi campi, seleziona un avatar da utilizzare per il profilo e premi i pulsanti Salva e continua e Continua.
    Per il momento, puoi chiudere la finestra del browser.

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Ultimata la creazione del profilo genitore, prendi l’iPhone da controllare, installa l’app di Qustodio sullo stesso e avviala.
Giunto alla sua schermata iniziale, scegli la voce Ho un account genitore, immetti l’email e la password scelte in precedenza e fai tap sul pulsante Accedi.

In seguito, tocca il riquadro Dispositivo bambino – proteggi questo dispositivo, fai tap sul nome del figlio configurato in precedenza, specifica il nome da assegnare al telefono nella console di gestione e fai tap sulla voce Successivo.

Superato anche questo step, tocca il pulsante Concedi, sfiora la voce Consenti sempre per far sì che l’app possa accedere ai servizi di localizzazione, tocca il pulsante Successivo e fai tap sui bottoni Installa profilo iOS e Chiudi, per installare il profilo di configurazione personalizzato.

Qualora non dovessi visualizzare l’opzione Consenti sempre in fase di richiesta dei permessi d’accesso ai servizi di localizzazione, fai così:
chiudi provvisoriamente l’app, recati nel menu Impostazioni > Privacy > Servizi di localizzazione di iOS, tocca l’opzione relativa a Qustodio e apponi il segno di spunta accanto alla voce Sempre.
Ora, avvia nuovamente Qustodio e procedi con l’installazione del profilo iOS come visto poc’anzi.

L’ultimo passo da compiere consiste nell’attivare il summenzionato profilo:
per poterci riuscire, recati nella schermata Home del dispositivo, apri le Impostazioni di iOS e tocca la voce Profilo scaricato, che dovrebbe comparire in cima.
Se non la vedi, recati invece nelle sezioni Generale > Gestione profili e dispositivo.

Per concludere, sfiora il pulsante Installa situato in alto a destra, inserisci il codice d’accesso dell’iPhone e concludi la configurazione del profilo toccando i pulsanti Installa, AutorizzaFine.

Fatto! A partire da questo momento, puoi controllare lo stato e le attività del dispositivo di tuo figlio:
avvia l’app configurata nel dispositivo di controllo, oppure recati sul sito Web di Qustodio e, dopo aver effettuato l’accesso con il tuo profilo genitore, seleziona il nome di tuo figlio e utilizza le schede e i menu proposti per controllarne attività (Sommario) e posizione (Timeline).
Se lo ritieni opportuno, puoi inoltre imporre delle limitazioni d’utilizzo sul device controllato (Regole).

Come sorvegliare un iPhone

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Se, invece, hai necessità di sorvegliare un iPhone e desideri un’alternativa leggermente più complessa di Dov’è, puoi valutare l’utilizzo di Prey, un’applicazione antifurto che consente di effettuare il monitoraggio continuo della posizione di un iPhone, generando, se necessario, anche report automatici.

L’app di Prey può essere usata gratuitamente per monitorare la posizione di massimo 3 dispositivi; per bypassare questo limite e attivare anche la ricezione di report automatici frequenti (nella versione gratuita, questi possono essere generati ogni 10 o 20 minuti), è necessario sottoscrivere un piano a pagamento, al prezzo di partenza di 5$/mese.

Ad ogni modo, per poter utilizzare Prey, prendi l’iPhone da controllare e installa sullo stesso l’app in questione, scaricandola dall’App Store.
A download ultimato, avvia il software, fai tap sulla voce Start e registra un account sulla piattaforma, compilando il modulo che ti viene proposto, nel quale devi indicare il tuo nome, l’indirizzo email e una password per effettuare l’accesso.

Successivamente, apponi il segno di spunta accanto alle voci I confirm that I am over 16 years old e I have read and accept the terms & conditions and the privacy policy e tocca i pulsanti Register e Send, per creare il nuovo profilo.
Provvedi dunque a confermare la validità dell’indirizzo email, aprendo la relativa casella di posta elettronica e seguendo il link allegato al messaggio ricevuto da Prey.

Effettuata la verifica dell’email, fai tap sui bottoni Done e OK e rispondi affermativamente ai messaggi d’avviso che ti vengono proposti.
Ripeti l’operazione per cinque volte consecutive.

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Se utilizzi iOS 13, devi inoltre “correggere” le impostazioni di localizzazione e far sì che Prey possa sempre accedere al relativo servizio, e non soltanto quando l’app è aperta:
recati dunque nel menu Impostazioni > Privacy > Servizi di localizzazione di iOS, individua la voce relativa a Prey e apponi il segno di spunta accanto alla voce Sempre.

Una volta ultimata la fase di configurazione, puoi monitorare la posizione del dispositivo mediante il sito Internet del servizio:
collegati dunque a questa pagina Web, effettua l’accesso utilizzando l’indirizzo email e la password impostate in precedenza e seleziona il nome del dispositivo configurato poc’anzi, in modo da visualizzarne la posizione sulla mappa.

Se lo desideri, puoi utilizzare le voci visualizzate sul pannello laterale per effettuare operazioni aggiuntive: Sound alarm per far squillare il telefono; Send message per inviare un messaggio; Toggle camouflage per nascondere l’icona dalla schermata Home di iOS; Retrieve files (solo account Pro) per visualizzare la lista dei file del dispositivo; Wipe files (solo Pro) per reinizializzare il device da remoto; Lock device, per bloccare l’iPhone da remoto e, infine, Clear passcode, per eliminare il codice di blocco.

Tieni presente che, per poter utilizzare le ultime tre funzionalità, devi aver necessariamente autorizzato l’app ad agire su iOS, impostando un profilo di amministrazione personalizzato.
Se ti interessa agire in tal senso, clicca sulla voce di tuo interesse e, avendo sotto mano il device da controllare, segui le istruzioni visualizzate a schermo.

Altre app per sorvegliare un iPhone

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I sistemi di cui ti ho parlato finora sono soltanto alcune delle più famose app per sorvegliare un iPhone, ma non sono le uniche.
Di seguito ti elenco altri software di questo tipo che potresti prendere in considerazione.

  • Lookout – è un’app gratuita che funziona in modo simile a Dov’è di Apple, la quale consente di tracciare da remoto la posizione di un iPhone e di effettuare operazioni di blocco e ripristino da remoto (le ultime due funzionalità sono a pagamento).
  • McAfee Mobile Security – altra validissima app antifurto che aggiunge alle funzioni di localizzazione la possibilità di proteggere la propria navigazione Web.
    È gratuita con possibilità di acquisti in-app per lo sblocco di funzioni aggiuntive.
  • DireWolf – si tratta di un’applicazione antifurto che, in abbinata ad Apple Watch, consente di ricevere un allarme sull’orologio nel momento in cui ci si allontana troppo dal telefono.
    Costa 2,29€.

Come difendersi

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Se sei giunto fin qui, vuol dire che hai capito perfettamente come sorvegliare un iPhone avvalendoti di alcune tecniche di semplice applicazione.
E, per l’appunto, è proprio questa semplicità a metterti in allarme:
e se fossi proprio tu a cadere vittima, nell’immediato futuro, di una delle “trappole” di cui ti ho parlato nel corso di questo tutorial?

Beh, lasciatelo dire:
se è vero che installare un’app di monitoraggio è relativamente facile, è altrettanto vero che, per difendersi, basta usare un po’ di buon senso e seguire alcune semplici regole.

  • Non lasciare l’iPhone incustodito, peggio ancora se sbloccato.
  • Non prestare lo smartphone ad altre persone o, se proprio necessario, guardare in prima persona l’attività svolta mediante lo stesso.
  • Utilizzare una password sicura per il proprio ID Apple e non condividerla con nessuno.
    La mia guida su come scegliere una password sicura potrebbe darti una mano in tal senso.
  • Effettuare periodicamente un controllo delle app installate sul “iPhone” e, se ve ne sono alcune sospette, eliminarle immediatamente.

Ad ogni modo, se sospetti che il tuo iPhone sia spiato o controllato in qualche modo, ti invito a seguire tutti i passaggi che ti ho indicato nella mia guida su come eliminare le app spia dal telefono, in modo da stanare tempestivamente eventuali tentativi di monitoraggio, annullandone gli effetti nocivi.

come smontare lcd iphone

come smontare lcd iphone

L’iPhone è un dispositivo abbastanza robusto e poco incline ai danni, su questo non ci piove.
Per quanto resistente possa essere si tratta però sempre e comunque di uno smartphone ed in quanto tale, in seguito ad una brusca caduta, potrebbe esser soggetto a danni e se adesso sei qui e stai leggendo questo guida evidentemente è perché ti ritrovi a dover affrontare una situazione di questo tipo.
Come dici?
Ho ragione?
Il display LCD del tuo iPhone 4 si è rotto e vorresti capire come fare per smontarlo e ripararlo?
Beh, non temere, anche questa volta puoi contare su di me.
Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti come fare per riuscire a smontare LCD iPhone 4.

Prima che tu possa fraintendermi ci tengo però a precisare sin da subito che smontare LCD iPhone 4 è un’operazione abbastanza semplice… per gli addetti ai lavori! Questo sta quindi a significare che se decidi di portare in assistenza il tuo iPhone per sostituire il display LCD le complicazioni per te saranno praticamente pari a zero e tutto ciò di cui dovrai preoccuparti non sarà alto che pagare i costi dell’operazione.
Se invece decidi di smontare LCD iPhone 4 con le tue mani metti in conto il fatto che potrebbe non esser cosa semplice, specie se sei tutt’altro che pratico sul da farsi.
Ad ogni modo non temere, provvederò a spiegarti come fare sia in un caso che nell’altro, la scelta, poi, spetterà a te.

Fatta questa doverosa premessa, se ti interessa capire come fare per smontare LCD iPhone 4 ti invito a prenderti del tempo libero ed a concentrarti sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
Sono più che fiducioso sul fatto che alla fine potrai ritenerti soddisfatto.
Allora, pronto?
Si?
Molto bene, procediamo!

Nota: Prima di intraprendere qualsiasi procedura per smontare LCD iPhone 4 ti suggerisco di effettuare un backup dei tuoi dati in modo tale da potervi accedere senza problemi qualora qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.
Se non sai come eseguire un backup dei dati presenti sul tuo iPhone puoi attenerti alle indicazioni presenti nella mia guida su come effettuare backup iPhone.

Smontare LCD iPhone 4 – Assistenza specializzata

Il miglior sistema in assoluto per smontare LCD iPhone 4 consiste nel rivolgersi al servizio assistenza di Apple.
L’operazione di smontaggio e sostituzione del display è a pagamento, anche qualora il tuo iDevice risulti essere ancora in garanzia, poiché la rottura dello schermo è un danno accidentale causato da te e non un difetto di fabbrica già presente da quando hai comperato lo smartphone, mi spiace.

Se possiedi quindi un iPhone 4 con o senza garanzia per poter smontare e sostituire il display dovrai pagare 167,20 euro.
Nella peggiore delle ipotesi, quindi nel caso in cui risulti necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo, il tuo iPhone 4 rotto verrà cambiato con un device ricondizionato, vale a dire un iPhone riparato e testato da Apple stessa dopo un guasto iniziale. Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web accessibile cliccando qui.

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi fare richiesta per smontare LCD iPhone 4 ed effettuarne la sostituzione in un Apple Store, tramite corriere oppure effettuando una telefonata.
La scelta di quale delle tre soluzioni adottare spetta a te.

Per scoprire se nella tua zona è presente un Apple Store clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web mediante la quale poter visionare l’elenco completo dei centri Apple presenti sul territorio italiano ed i relativi indirizzi dopodiché cerca di individuare quello più vicino alla tua abitazione.
Recati dunque nell’Apple Store con il telefono e la sua confezione di vendita originale ed illustra la tua situazione agli addetti presenti in negozio che prenderanno atto della richiesta di sostituzione e smontaggio e che ti aiuteranno e ti forniranno tutti i dettagli.

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Solitamente il display viene smontato e sostituito direttamente nel corso dell’appuntamento.
Nelle situazioni più complesse gli addetti presenti in Apple Store potrebbero però avere la necessità di inviare il tuo dispositivo in un centro di riparazione Apple.
Nel caso in cui ciò accadesse non disperare, il dispositivo sarà pronto per il ritiro in circa una settimana. Qualora poi per l’operazione di smontaggio e cambio dello schermo LCD del tuo iPhone 4 dovesse volerci più tempo del previsto ti verrà dato un dispositivo di cortesia che potrai utilizzare in attesa di ricevere nuovamente il tuo iDevice.

Se invece non hai la possibilità di raggiungere fisicamente l’Apple Store a te più vicino puoi richiedere di far smontare LCD iPhone 4 e di farne eseguire la sostituzione tramite corriere.
In tal caso dovrai però mettere in conto ulteriori 12,20 euro di spese di ispezione.

Per far smontare e sostituire lo schermo LCD dell’iPhone 4 tramite corriere clicca qui per collegarti all’apposita pagina Web del supporto Apple dopodiché seleziona il iPhone tra l’elenco dei prodotti per i quali desideri ottenere aiuto. Pigia poi su Riparazione e danni fisici e seleziona l’opzione Danni accidentali (come schermo rotto o versamento di liquidi).
Scegli dunque l’opzione Invia per la riparazione dopodiché attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per fornire i dettagli relativi a te ed al tuo dispositivo a marchio Apple.

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Successivamente ti verrà inviato un pacchetto mediante corriere all’interno del quale dovrai inserire l’iPhone 4 per rispedirlo ad Apple.
Prima di inserire il dispositivo nel pacchetto ricordati di estrarre e mettere da parte la tua scheda SIM.
Una volta ricevuto il tuo iPhone 4 il centro di assistenza Apple si occuperà di riparare i danni e ti restituirà il tuo dispositivo in circa una settimana.

Come ti dicevo, un’altra soluzione per fare richiesta ad Apple di smontare LCD iPhone 4 ed effettuarne la sostituzione è quella di rivolgerti telefonicamente all’assistenza, chiamando il numero 199 120 800 e concordando con il call center dell’azienda i termini per la sostituzione.
Il numero è a pagamento ed attivo dalle 09:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì.

In tutti i casi, una volta spedito l’iPhone 4 all’assistenza Apple per lo smontaggio e la sostituzione dello schermo potrai tenerti aggiornato riguardo lo stato della riparazione cliccando qui e compilando i campi ID caso o riparazione e CAP o Numero di serie annessi alla pagina Web visualizzata con i dati in tuo possesso e premendo il bottone Invio.
Nella pagina Web che andrà ad aprirsi potrai consultare tutti i dettagli riguardanti lo stato in cui si trova il tuo dispositivo.

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Sappi che Apple si riserva il diritto di stabilire se l’iPhone è idoneo all’assistenza fuori garanzia o meno.
Inoltre, agli iPhone in riparazione o in sostituzione viene applicata una garanzia hardware limitata di 90 giorni.
Sappi poi che durante la predisposizione dell’intervento di assistenza fuori garanzia Apple richiede una preautorizzazione per il costo di assistenza massimo riportato in precedenza.
Questa cifra verrà detratta dal saldo della tua carta di credito.
Il costo finale dell’assistenza verrà poi determinato mediante una verifica e potrebbe anche risultare inferiore rispetto a quello precedentemente indicato.

Smontare LCD iPhone 4 – Fai da te

Se sei un tipo, per così dire, temerario, se l’idea di smontare LCD iPhone 4 tutto da solo non ti spaventa e se sei ben consapevole degli eventuali rischi che potresti correre facendo ciò (vale a dire rendere ancor più inutilizzabile il dispositivo in caso di azioni avventate) puoi provvedere a “rendere giustizia” allo schermo del tuo iPhone con le tue stesse mani.

Se ti interessa capire come fare per smontare LCD iPhone 4 da te ti suggerisco di affidarti alle indicazioni passo-passo presenti sul sito Internet iFixit.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare sappi che si tratta di un sito Web che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio del iPhone in base ai componenti relativamente ai quali si intende agire.
Il sito è inoltre ricco di immagini ed elenca per ciascuna operazione da compiere gli strumenti necessari per portare a termine il lavoro.
La maggior parte delle informazioni disponibili sono in inglese (alcuni dettagli sono però presenti anche in italiano) ma il sito risulta comunque abbastanza facile da consultare anche per chi non conosce perfettamente la lingua.

Per scoprire come smontare LCD iPhone 4 il primo passo che devi compiere è quindi quello cliccare qui per poterti subito collegare alla sezione del sito Internet di iFixit dedicata, appunto, al modello di iPhone in oggetto.
In seguito, fai clic sulla voce Display Assembly in modo tale da visualizzare la pagina con le istruzioni dettagliate relative a come smontare e sostituire lo schermo del telefonino di casa Apple.

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Una volta visualizzata la pagina Web della guida su come smontare LCD iPhone 4 puoi trovare l’elenco degli strumenti necessari a compiere l’operazione nella parte in alto a destra della pagina, sotto la voce Strumenti e Componenti rilevati.
Puoi reperire tutti gli strumenti e le parti di ricambio necessarie per smontare LCD iPhone 4 semplicemente facendo clic sul pulsante Compra questi componenti e strumenti che trovi sempre sulla destra.
Se non disponi della strumentazione necessaria ti invito a non improvvisare e a non usare attrezzi di fortuna. È infatti di fondamentale importanza reperire ed utilizzare tutto l’occorrente che viene indicato onde evitare l’insorgenza di problemi e per eseguire alle perfezione i passaggi riportati nella guida.

Dopo aver reperito tutta la strumentazione necessaria, per smontare LCD iPhone 4 attieniti scrupolosamente alle indicazioni riportate nella guida.
Guarda attentamente le foto e segui alla lettera le istruzioni testuali. Per avere le idee ancora più chiare ti suggerisco di dare uno sguardo all’apposito video che illustra in dettaglio come procedere.
Se necessiti di altre informazioni ti invito inoltre a consultare il mio tutorial su come aprire iPhone 4.

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Anche su YouTube ci sono molti filmati che illustrano come fare per smontare LCD iPhone 4. Puoi ad esempio cliccare qui per dare uno sguardo ad una sfilza di video tutorial che mostrano come procedere per smontare lo schermo del iPhone.
In alternativa, puoi effettuare una ricerca su YouTube digitando, nella barra di ricerca annessa al portale, keyword del tipo smontare schermo iPhone 4smontare display iPhone 4 e via di seguito in base all’operazione esatta che intendi eseguire sul tuo iPhone.

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Successivamente, fai clic sul video di tuo interesse per avviarne la riproduzione.
In tutti i casi, cerca di scegliere con attenzione i filmai più affidabili e non compiere operazioni avventate.

 

come smontare iphone

come smontare iphone

Possiedi un vecchio iPhone rotto che vorresti provare a riparare da solo ma non sei riuscito a capire come smontare determinati componenti del telefono?
Ti piacerebbe scoprire com’è fatto all’interno un iPhone ma non hai la benché minima intenzione di smontare il tuo “iPhone”?
In entrambi i casi visitando i siti Internet giusti dovresti riuscire a soddisfare le tue esigenze.

Che tu voglia imparare come smontare iPhone o voglia semplicemente scoprire com’è fatto all’interno uno dei telefonini prodotti da Apple, non devi far altro che cliccare sui siti che sto per segnalarti e ti assicuro che troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Allora, sei pronto a cominciare?

Se hai bisogno di sapere come smontare iPhone per attuare delle riparazioni, non puoi trovare punto di riferimento migliore di iFixit.
Si tratta di un sito Internet – purtroppo solo in lingua inglese ma abbastanza facile da consultare anche per chi non conosce perfettamente la lingua – che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio del “iPhone” in base ai componenti da riparare o sostituire.
È ricco di immagini dettagliatissime ed elenca per ciascuna operazione da compiere gli strumenti necessari per portare a termine il lavoro.

Per scoprire come smontare il modello di iPhone in tuo possesso, non devi far altro che collegarti alla sua pagina principale e cliccare sul tipo di telefono che hai intenzione di aprire (iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 5, ecc.).
Nella pagina che si apre, seleziona quindi il componente che devi smontare (es.
Battery per la batteria, Rear panel per il pannello posteriore e così via) e si aprirà la pagina con le istruzioni dettagliate relative a come smontare il telefonino di casa Apple.

Puoi trovare l’elenco degli strumenti necessari a compiere l’operazione nella parte alta a destra della pagina, sotto la voce Tools.
In genere si tratta di cacciaviti, ventose, pinzette per maneggiare i componenti elettronici più piccoli e poco altro.
L’importante è non improvvisare e non usare attrezzi di fortuna.

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Oltre alle foto e alle istruzioni testuali su come smontare iPhone, su iFixit ci sono anche numerosi video che mostrano in dettaglio le operazioni di rimozione dei vari componenti del telefono.
In ogni caso anche su YouTube ci sono molti filmati che mostrano in dettaglio come smontare lo smartphone di casa Apple.

In questo filmato di poco più di tredici minuti, per esempio, viene mostrata l’apertura di un nuovissimo iPhone 5 con l’ausilio di un cacciavite e una piccola ventosa:
si comincia col rimuovere lo sportellino della SIM, poi si svitano le piccole viti posteriori del telefono (dove c’è l’attacco dock) ed infine si rimuove il display avvalendosi di una piccola ventosa.

È solo un esempio, naturalmente.
Come detto ce ne sono tanti di video simili, basta scegliere con attenzione quelli più affidabili e non compiere operazioni avventate.
Ricorda inoltre che smontare l’iPhone comporta la decadenza della garanzia sul prodotto.

come sincronizzare iphone con mac

come sincronizzare iphone con mac

Conquistato dalla facilità di utilizzo del tuo Mac, hai deciso di acquistare anche un iPhone e ora vorresti qualche delucidazione su come sincronizzare i dati tra il computer e il tuo nuovo telefono.
Beh, nessun problema.
Sappi che si tratta di una procedura di una semplicità disarmante, e io oggi sono qui proprio per illustrartela fin nei minimi dettagli!

Per sincronizzare i dati tra iPhone e Mac puoi usare iTunes, il software multimediale di casa Apple che si trova installato “di serie” su tutti i Mac, oppure iCloud, il servizio di cloud storage, sempre fornito da Apple, che permette di sincronizzare contatti, messaggi, foto, video, musica e tanti altri contenuti online.
Quale scegliere mi domandi?
Beh, io ti consiglio di non rinunciare a nessuna delle due opzioni! Così facendo potrai avere i tuoi file sempre a portata di mano (o sempre a portata di clic) indipendentemente dal dispositivo utilizzato e non sarai vincolato all’utilizzo di iTunes per gestire i tuoi dati.

Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi la guida su come sincronizzare iPhone con Mac che sto per proporti e prova a metterla in pratica.
In men che non si dica scoprirai come avere contatti, calendario, foto, video e musica sincronizzati sul telefono e sul computer compiendo il minimo sforzo.
Ti assicuro che ti ci vorrà davvero pochissimo per fare tutto.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Sincronizzare iPhone con Mac tramite iTunes
    • App
    • Musica
    • Film
    • Programmi TV
    • Podcast
    • Libri
    • Suonerie
    • Foto
    • Contatti e calendari
    • Sincronizzare iTunes e iPhone in modalità wireless
    • Copiare file su iPhone senza sincronizzarli con il Mac
  • Sincronizzare iPhone con Mac tramite iCloud

Sincronizzare iPhone con Mac tramite iTunes

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Se vuoi imparare come sincronizzare iPhone con Mac, il primo passo che devi compiere è collegare il telefono al computer (usando il cavo Lightning in dotazione, oppure il cavo Dock qualora usassi ancora un modello di iPhone pari o inferiore al 4S) e attendere l’avvio automatico di iTunes.
Se è la prima volta che colleghi il tuo iPhone al Mac, autorizza la comunicazione tra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza che compare sullo schermo dello smartphone e poi sul pulsante Continua che invece compare sulla scrivania sul Mac.
Se ti viene chiesto di aggiornare il software di sistema (iOS), scegli cosa fare in base alle tue necessità:
nel mio tutorial su come aggiornare iOS trovi tutte le informazioni del caso.

A questo punto, clicca sull’icona dell’iPhone che compare in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes e seleziona il nome del tuo “iPhone” (es.
iPhone di Andrea) dal menu che si apre.

Ora dovresti essere davanti a una schermata riepilogativa con tutte le informazioni sul tuo “iPhone” e, sulla sinistra, un menu tramite il quale scegliere i dati da sincronizzare con il Mac: App, Musica, Film, Programmi TV, Podcast, Libri, Suonerie o Foto.
Sempre nella barra laterale di sinistra, in fondo, puoi trovare anche il menu Sul dispositivo che permette di gestire i file che sono presenti sulla memoria di iPhone (o di aggiungerne altri) senza sincronizzarli con il computer.

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o una versione successiva del sistema operativo Apple, puoi seguire le indicazioni riportate di seguito, valide per tutte le versioni precedenti del sistema operativo Apple, ma aprendo il Finder e selezionando l’icona del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra, anziché iTunes (che è stato rimosso dall’OS e “scomposto” in varie applicazioni, come Musica, Podcast, TV e, per l’appunto, il Finder).

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App

La sincronizzazione delle app viene effettuata automaticamente da iTunes ogni volta che l’iPhone viene collegato al Mac.
In realtà però le app non vengono salvate sul computer:
vengono associate al backup di iTunes (e all’ID Apple dell’utente) in modo da poterle ritrovare e scaricare automaticamente dall’App Store in caso di ripristino di iOS.

Selezionando la voce App dalla barra laterale di iTunes, puoi installare o rimuovere le applicazioni dall’iPhone (premendo sull’apposito pulsante che si trova accanto al loro nome) e puoi riorganizzare le icone che si trovano nella home screen di iOS (cliccando sulle anteprime che vedi sulla destra).

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Musica

Se vuoi sincronizzare tutta la musica che hai in iTunes con il tuo iPhone (operazione che richiede una grande quantità di spazio libero sulla memoria dello smartphone), seleziona la voce Musica dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alle voci Sincronizza musicaTutta la libreria musicale e clicca sul pulsante Sincronizza che si trova in basso a destra.

Se invece vuoi sincronizzare solo determinati contenuti con l’iPhone facendo rimanere gli altri solo sul Mac, apponi il segno di spunta accanto alla voce Playlist, artisti, album e generi selezionati, seleziona album, artisti e/o playlist che vuoi copiare su iPhone e clicca sul pulsante Sincronizza per avviare il trasferimento dei dati.

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Se hai attivato il servizio Libreria musicale di iCloud, non puoi gestire liberamente la musica sincronizzata su iPhone in quanto hai un’unica libreria musicale, quella che risiede su iCloud, che viene sincronizzata automaticamente su tutti i tuoi device.

Film

Accedendo alla sezione Film di iTunes (tramite la barra laterale di sinistra del programma), puoi copiare i film che hai scaricato da iTunes Store e tutti i video che hai copiato nella libreria di iTunes sul tuo iPhone.

Se vuoi trasferire su iPhone tutti i film e i video presenti nella libreria di iTunes (operazione che necessita di molto spazio sulla memoria dello smartphone), metti il segno di spunta accanto alle voci Sincronizza film e Includi automaticamente film, seleziona la voce Tutti dal menu a tendina adiacente e clicca sul pulsante Applica (in basso a destra) per avviare il trasferimento dei dati.
In alternativa, espandendo il medesimo menu a tendina, puoi scegliere di sincronizzare con iPhone solo i film più recenti o quelli che non hai visto, in base a vari criteri.

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Per trasferire singoli film e video sull’iPhone lasciando tutti gli altri solo sul computer, metti il segno di spunta solo accanto alla voce Sincronizza film, seleziona le miniature dei file che vuoi copiare sullo smartphone e clicca sul pulsante Applica (in basso a destra) per avviare il trasferimento dei dati.

Programmi TV

Se nella libreria del tuo iTunes sono disponibili anche dei programmi TV, puoi sincronizzare questi ultimi con iPhone selezionando l’apposita voce dalla barra laterale di sinistra di iTunes, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza programmi TV e selezionando le opzioni desiderate dai menu collocati in basso.

Selezionando i nomi di singoli programmi o puntate, puoi trasferire queste ultime su iPhone lasciando le altre solo sul Mac.
Mettendo il segno di spunta accanto alla voce Includi automaticamente puntate e utilizzando i due menu a tendina adiacenti, invece, puoi fare in modo che su iPhone vengano copiati tutti gli show, solo le puntate non viste o solo le puntate più recenti.

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Podcast

Se ami ascoltare i podcast tramite la app Podcast di Apple (oltre che tramite iTunes), puoi sincronizzare i podcast che hai sul Mac con quelli presenti su iPhone selezionando la voce Podcast dalla barra laterale di iTunes e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza podcast.

A questo punto devi decidere se selezionare singoli show o puntate da copiare su iPhone, mettendo il segno di spunta accanto ai loro titoli, o se sincronizzare i podcast con il “iPhone” in massa mettendo il segno di spunta accanto alla voce Includi automaticamente puntate e utilizzando i due menu a tendina adiacenti per scegliere i criteri in base ai quali copiare i podcast sul telefono (es.
solo quelli non riprodotti o quelli più recenti).

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A scelta effettuata, clicca sul pulsante Applica che si trova in basso a destra e attendi che i dati vengano trasferiti su iPhone.

Libri

iTunes consente anche di sincronizzare libri con la app di iBooks di iPhone.
Basta selezionare la voce Libri dalla barra laterale di sinistra, mettere il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza libri e scegliere se copiare sul “iPhone” tutti i libri o solo i libri selezionati.
Tutto qui!

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Ciò detto, personalmente ti consiglio di utilizzare la app iBooks di macOS e di usare la sua sincronizzazione cloud per trasferire i libri automaticamente su iPhone, iPad e tutti gli altri device Apple connessi al tuo account.

Suonerie

Vorresti sincronizzare con l’iPhone le suonerie che hai scaricato da iTunes Store o che hai creato tu e importato “manualmente” nella libreria i iTunes?
Nulla di più facile.
Seleziona la voce Suonerie dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza suonerie e scegli se sincronizzare tutte le suonerie o solo le suonerie selezionate con iPhone.

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Se non sai come creare suonerie per iPhone e come importarle nella libreria di iTunes, leggi il mio tutorial su come inserire suonerie su iPhone, lì trovi spiegato tutto in dettaglio.

Foto

Per la sincronizzazione delle foto tra iPhone e Mac io consiglio di utilizzare la Libreria foto di iCloud, un servizio cloud di cui ti parlerò in maniera più specifica a breve.
In ogni caso puoi sincronizzare una cartella di foto o l’intera libreria della app Foto con iPhone selezionando la voce Foto dalla barra laterale di iTunes e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza foto.

A questo punto, puoi decidere se copiare le foto dalla app Foto o da una cartella specifica selezionando l’apposita voce dal menu a tendina Copia foto da e puoi scegliere se sincronizzare tutte le foto o solo gli album selezionati mettendo il segno di spunta accanto a una delle apposite opzioni che compaiono in basso.

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Se hai attivato il servizio Libreria foto di iCloud, non puoi gestire liberamente le foto sincronizzate su iPhone.
La libreria di foto e video diventa unica e viene sincronizzata automaticamente su tutti i device connessi all’ID Apple.

Contatti e calendari

Per contatti e calendari vale lo stesso discorso fatto per le foto:
io consiglio di sincronizzarli con tutti i device Apple tramite iCloud (quindi tramite servizi online), ma se vuoi puoi utilizzare anche iTunes.
Per sincronizzare contatti e calendari tra iPhone e computer con iTunes, seleziona la voce Info dalla barra laterale del programma, metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza contatti e/o Sincronizza calendari e scegli se sincronizzare tutti i dati o solo quelli selezionati (es.
solo gruppi di contatti o calendari selezionati) apponendo il segno di spunta accanto alle apposite opzioni.

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Se vuoi sovrascrivere le informazioni presenti su iPhone con quelle presenti sul Mac, prima di cliccare su Applica e avviare la sincronizzazione dei dati sul telefono, metti il segno di spunta accanto alle opzioni che si trovano sotto la voce Sostituisci le informazioni in questo iPhone (in fondo alla schermata).

Sincronizzare iTunes e iPhone in modalità wireless

Puoi anche impostare la sincronizzazione dei dati tra iPhone e Mac in modalità wireless in maniera tale che non ci sia più bisogno di connettere fisicamente i due dispositivi.
Per sincronizzare iPhone e Mac in modalità wireless, devi recarti nella scheda Riepilogo di iTunes, mettere il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e cliccare sul pulsante Applica.

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A questo punto, ti basterà tenere Mac e iPhone connessi alla stessa rete Wi-Fi e potrai sincronizzare il loro contenuto usando iTunes o recandoti in Impostazioni > Generali sul tuo “iPhone” e avviando da lì la sincronizzazione Wi-Fi con iTunes.

Copiare file su iPhone senza sincronizzarli con il Mac

Vorresti copiare musica e video sull’iPhone senza attivarne la sincronizzazione con il Mac, quindi senza che le modifiche apportate su un device vengano applicate anche sull’altro?
Nessun problema.
Seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, scorri la schermata che si apre fino e in fondo, metti il segno di spunta accanto alla voce Gestisci manualmente musica e video e clicca sul pulsante Applica per salvare i cambiamenti.

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Dopodiché recati nella sezione Musica o Film di iTunes selezionando le apposite voci che si trovano nel menu Sul dispositivo (sempre nella barra laterale di sinistra) e trascina i file da copiare su iPhone nella finestra di iTunes.
Questa funzione è disponibile solo se sul proprio account Apple non sono attivi i servizi Libreria foto di iCloud e Libreria musicale di iCloud.

Se vuoi fare l’inverso, e cioè copiare foto e video da iPhone a Mac, apri la app Foto di macOS e utilizza la sua funzione di importazione delle foto.
Per maggiori dettagli a riguardo, leggi la mia guida su come trasferire foto da iPhone a Mac.

Sincronizzare iPhone con Mac tramite iCloud

Come abbondantemente sottolineato in precedenza, ci sono alcuni contenuti, come ad esempio contatti, calendari e foto che è molto più comodo sincronizzare tramite iCloud (quindi tramite Internet) anziché tramite iTunes.

Per attivare la sincronizzazione automatica dei dati presenti sul tuo iPhone con iCloud, recati nel menu Impostazioni del dispositivo (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e assicurati che in cima alla schermata che si apre ci sia il tuo nome.
Se il tuo nome non c’è e, al suo posto, vedi una voce relativa all’account iCloud, premi su quest’ultima ed effettua l’accesso al tuo account iCloud.
Se non hai ancora un account iCloud, puoi crearne uno gratuitamente seguendo le indicazioni che trovi nel mio tutorial su come creare account iCloud.

A questo punto, fai “tap” sul tuo nome presente nel menu Impostazioni di iOS, vai su iCloud e assicurati che le levette relative alla sincronizzazione di contatti, foto, calendari ecc.
siano tutte attive.
Altrimenti attivale tu.

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Ad operazione completata, vai nelle Preferenze di sistema del Mac (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock), seleziona l’icona iCloud dalla finestra che si apre e assicurati che le levette relative alla sincronizzazione dei dati (contatti, foto, calendari ecc.) siano tutte attive.
Se non sono attive, attivale tu.
Se invece non risulta configurato alcun account iCloud, effettua l’accesso usando l’ID che hai impostato sull’iPhone e attiva le levette per la sincronizzazione dei dati.

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I servizi Libreria foto di iCloud e Libreria musicale di iCloud meritano un discorso a parte, in quanto non sono gratuiti al 100%.

Libreria foto di iCloud permette di archiviare foto e video su iCloud e di sincronizzarli su tutti i device associati al proprio ID Apple.
Ufficialmente è gratis, ma consuma lo spazio di archiviazione su iCloud Drive, quindi per sfruttarlo al meglio occorre sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud (a partire da 99 cent/mese per 50GB di storage).
Per attivare un piano a pagamento di iCloud devi andare in Impostazioni > [tuo nome] > iCloud e premere prima sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud Drive e poi sulla voce Modifica piano di archiviazione.
Per attivare la Libreria foto di iCloud, invece, devi abilitare l’apposita voce nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Foto di iOS e assicurarti che l’opzione relativa alla Libreria foto di iCloud sia attiva nelle impostazioni della app Foto.

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Libreria musicale di iCloud, invece, è un servizio incluso in Apple Music (il servizio di musica in streaming di casa Apple) che permette di caricare la propria musica preferita su iCloud (compresi i brani che non fanno parte del database di Apple Music) e di ritrovarla sincronizzata su tutti i propri device tramite iTunes (PC/Mac) e la app Musica di iOS.
È gratis, ma Apple Music non lo è (costa 9,99 euro/mese o 99 euro/anno dopo i primi 3 mesi di trial gratuita).
Per Apple Music e la Libreria musicale di iCloud non devi far altro che selezionare le apposite voci dal menu Impostazioni > Musica di iOS e dal menu delle preferenze di iTunes.

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Stesso discorso vale anche per iBooks (il quale consuma lo spazio di archiviazione di iCloud Drive).
Per sincronizzare i libri tra iPhone e Mac tramite iBooks, basta controllare che nelle impostazioni della app sia attivata la sincronizzazione con iCloud e trascinare i propri libri preferiti nella libreria di quest’ultima (o acquistarli da iBooks Store).

Nota: se utilizzi un iPhone equipaggiato con iOS 10.2.x o precedenti, per accedere alle impostazioni di iCloud devi andare nel menu Impostazioni > iCloud.
Per abilitare un piano a pagamento di iCloud, invece, devi andare su Impostazioni > iCloud > Archivio > Acquista più spazio.

come sincronizzare iphone con itunes

come sincronizzare iphone con itunes

Quando si ha un iPhone, è praticamente obbligatorio installare iTunes sul proprio computer.
Come mai?
Beh, se mi fai questa domanda significa che hai acquistato da poco il tuo primo “iPhone” e non hai ancora provveduto a collegarlo con il computer.
Ho indovinato?
Sì?
Bene, ne ero sicuro.

iTunes, devi sapere, è il software multimediale di Apple e grazie ad esso è possibile gestire a 360° tutti i dispositivi portatili dell’azienda di Cupertino:
iPhone, iPad e iPod.
Va utilizzato quando si vogliono scambiare file tra il computer e il proprio iPhone ma anche quando si vuole creare una copia di sicurezza locale di tutti i dati presenti sul telefono.
Il software è disponibile gratuitamente per tutti i PC equipaggiati con il sistema operativo Windows, mentre su Mac risulta integrato “di serie”:
fino a macOS 10.14 Mojave lo si trovava preinstallato in una versione praticamente identica a quella per Windows; da macOS 10.15 Catalina, invece, è stato suddiviso in tre applicazioni (Musica, TV e Podcast), mentre la componente dedicata alla sincronizzazione dei dati con iPhone, iPad e iPod è stata integrata nel Finder.
In ogni caso, funziona sempre allo stesso modo.

Detto ciò, se vuoi scoprire più da vicino come funziona e vuoi imparare come sincronizzare iPhone con iTunes, in modo da scambiare i tuoi dati tra computer e telefono, continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.
Sono convinto che rimarrai stupito dalla facilità d’utilizzo di questo software!

Indice

  • Come sincronizzare iPhone con iTunes su Windows
    • Operazioni preliminari
    • Sincronizzare iPhone e iTunes via cavo
    • Come sincronizzare iPhone e iTunes via Wi-Fi
  • Come sincronizzare iPhone con iTunes su Mac

Come sincronizzare iPhone con iTunes su Windows

Se utilizzi un PC Windows e vuoi sapere come sincronizzare iPhone con iTunes, continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui dotto.

Operazioni preliminari

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Se utilizzi un PC Windows, prima di fare qualsiasi altra cosa devi scaricare e installare iTunes, qualora non l’avessi ancora fatto.

Su Windows 10, puoi installare iTunes direttamente tramite il Microsoft Store, al quale puoi accedere visitando questo link e cliccando sull’apposito pulsante.
Dopodiché, per procedere al download e all’installazione di iTunes, premi sul pulsante Installa.

Sulle versioni meno recenti di Windows, invece, occorre scaricare il classico pacchetto d’installazione di iTunes.
Collegati, dunque, al sito Internet di Apple e clicca sul pulsante Download.
A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file .exe ottenuto e porta a termine il setup cliccando in sequenza sui pulsanti Avanti, InstallaFine.

Se qualche passaggio non ti è chiaro, puoi consultare il mio tutorial su come scaricare iTunes.

Sincronizzare iPhone e iTunes via cavo

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La prima sincronizzazione tra iPhone e iTunes deve avvenire necessariamente via cavo

Non ti rimane, dunque, che collegare l’iPhone al computer utilizzando il cavo Lightning in dotazione e attendere che si avvii automaticamente iTunes.
Se stai provando a sincronizzare iPhone con iTunes su un nuovo computer, dovrai autorizzare la messa in comunicazione dei due dispositivi, premendo sul pulsante Continua in iTunes, quindi sul pulsante Autorizza che compare sullo schermo dello smartphone e digitando il codice di sblocco su quest’ultimo.

Una volta dato l’OK per la sincronizzazione dell’iPhone con iTunes, puoi passare con la sincronizzazione dei dati tra computer e telefono.
Sincronizzare i dati significa poter trasferire brani musicali, video e foto da un dispositivo all’altro, con le modifiche effettuate su ognuno dei due device che vengono riportate automaticamente sull’altro.

Per scegliere i contenuti da sincronizzare, basta seleziona le icone collocate nella sezione Impostazioni della barra laterale di sinistra (la nota musicale, per gestire i brani musicali, la pellicola, per gestire i video e così via), mettere il segno di spunta accanto alle opzioni che si preferiscono e premere sul pulsante Applica.

Se, ad esempio, vuoi copiare sul “iPhone” tutta la libreria musicale di iTunes, seleziona la voce Musica dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza musica, scegli di sincronizzare tutta la libreria musicale e clicca sul pulsante Applica, collocato in basso a destra, per avviare il trasferimento dei dati.

Se invece preferisci sincronizzare solo determinati album, artisti o generi musicali, scegli l’opzione Playlist, artisti, album e generi selezionati, apponi il segno di spunta accanto ai contenuti da copiare sull’iPhone e clicca su Applica.

Da sottolineare che la sincronizzazione “manuale” della musica è possibile solo se sull’iPhone non è attiva la libreria musicale di iCloud.
Per approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come mettere musica su iPhone.

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Un discorso molto simile vale per la sincronizzazione dei video:
seleziona la voce Film dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza film, seleziona i video da copiare sullo smartphone e clicca sul pulsante Applica (in basso a destra), per avviare il trasferimento dei dati.

In alternativa, puoi spuntare la casella Includi automaticamente puntate e usare il menu a tendina adiacente per attivare la sincronizzazione automatica di tutti i video presenti in libreria o solo quella di alcune collezioni.
Per saperne di più, consulta il mio tutorial su come caricare video su iPhone.

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Per quanto concerne le foto, puoi scegliere di copiare nell’app Foto di iPhone tutti i file grafici presenti nella cartella Immagini del PC o in altre cartelle di tua scelta.

Per procedere in tal senso, seleziona la voce Foto dalla barra laterale di iTunes, spunta la casella Sincronizza foto, scegli una cartella dal menu a tendina Copia foto da, indica se trasferire su iPhone tutte le cartelle, solo le cartelle selezionate e se includere video, e premi sul pulsante Applica (in basso a destra), per avviare il trasferimento dei dati.

Per approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere la mia guida su come trasferire foto da PC a iPhone.

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Quanto a contatti, calendari e segnalibri, devi sapere che questi vengono sincronizzati tramite iCloud (il servizio di cloud storage di Apple) e non tramite iTunes:
pertanto, per averli sul tuo computer, devi provvedere a installare e configurare il client di iCloud, come ti ho spiegato nei miei tutorial su come attivare iCloud su iPhone e come usare iCloud.

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Come dici?
Ti piacerebbe copiare dei dati su iPhone senza sincronizzarli automaticamente con la libreria di iTunes?
Nulla di più facile.
Seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale del programma, spunta la casella Gestisci manualmente musica e video e clicca sul pulsante Applica (in basso a destra), per salvare le impostazioni.
Da segnalare che la gestione manuale della musica è possibile solo se sull’iPhone non è attiva la libreria musicale di iCloud.

A questo punto, a seconda del tipo di file che vuoi copiare sull’iPhone, seleziona le icone Musica, Film ecc.
dalla sezione Sul dispositivo di iTunes (nella barra laterale di sinistra) e trascina nella finestra del programma gli elementi che vuoi copiare sul telefono.

Stesso discorso vale se vuoi trasferire dei file nelle singole app che hai installato sul “iPhone” (le quali devono supportare la condivisione file di iTunes):
seleziona la voce Condivisione file dalla barra laterale di iTunes, quindi il nome dell’app in cui vuoi copiare i file e trascina gli elementi di tuo interesse nel campo adiacente.

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Se, invece, vuoi eseguire un backup di tutte le applicazioni, le foto, i contatti, i video e le preferenze del tuo iPhone, recati nella scheda Riepilogo di iTunes e premi sul bottone Effettua backup adesso.

I backup potranno poi essere utilizzati per riportare il “iPhone” a uno stato precedente o copiare tutti i dati su un nuovo device.
Trovi maggiori informazioni sulla procedura di backup e ripristino dell’iPhone nella mia guida su come fare backup iPhone.

Come sincronizzare iPhone e iTunes via Wi-Fi

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Dopo aver collegato per la prima volta l’iPhone al computer, puoi attivare anche la funzione di sincronizzazione con iTunes via Wi-Fi.
Abilitandola, potrai sincronizzare i dati tra computer e telefonino senza connettere fisicamente i due dispositivi, sfruttando la rete Wi-Fi di casa (entrambi gli apparecchi dovranno dunque essere connessi alla stessa rete wireless).

Per far sì che iTunes e iPhone comunichino in modalità senza fili, quando il telefonino è ancora connesso al PC, devi selezionare la scheda Riepilogo di iTunes, mettere il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e cliccare sul pulsante Applica che si trova in basso a destra.
Più facile di così?

Come sincronizzare iPhone con iTunes su Mac

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Utilizzi un Mac?
Nessun problema:
come già detto in precedenza, i componenti necessari alla sincronizzazione del computer con iPhone sono già inclusi nel sistema operativo macOS:
cambia solo qualche passaggio da compiere, a seconda della versione usata.

Se utilizzi una versione di macOS pari o precedente alla 10.14 Mojave, puoi seguire la stessa procedura vista appena insieme per Windows, in quanto iTunes è presente anche in macOS e la sua interfaccia è identica su entrambi i sistemi operativi.

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, invece, devi sapere che iTunes è stato separato nelle applicazioni Musica, TV e Podcast e che, per gestire la sincronizzazione dei dati con iPhone, bisogna usare il Finder.

Per procedere in tal senso, collega l’iPhone al Mac tramite cavo Lightning (se è il primo collegamento, autorizza la comunicazione tra i due device seguendo le indicazioni sui rispettivi schermi) e apri il Finder (l’icona con il volto sorridente presente sulla barra Dock).

A questo punto, seleziona l’icona di iPhone dalla barra laterale del Finder e procedi alla sincronizzazione dei dati di tuo interesse come visto in precedenza per iTunes:
i passaggi da compiere sono praticamente gli stessi (cambia solo il fatto che le voci relative ai vari dati si trovano in alto e non nella barra laterale di sinistra).

come sincronizzare iphone

come sincronizzare iphone

Dopo aver letto la mia guida all’acquisto dedicata agli iPhone, hai acquistato il tuo primo smartphone a marchio Apple e, nonostante un primo approccio non proprio semplicissimo (soprattutto visti i tuoi trascorsi, di anni e anni, con Android), ti ci trovi molto bene.
Insomma:
a dispetto delle tue stesse aspettative, hai imparato brevemente quasi tutto quello che c’era da imparare sull’uso di iPhone, ma ti manca ancora qualcosa.
Entrando più nel dettaglio, dovresti approfondire le procedure per sincronizzare l’iPhone con il computer, quelle per sincronizzare i dati con i servizi cloud e quelle per copiare i dati su altri dispositivi in tuo possesso.
È così, non è vero?
Allora non vedo dove sia il problema:
se vuoi, ci sono qui io a darti una mano e aiutarti a colmare queste lacune.

Se mi dedichi qualche minuto di tempo libero, posso spiegarti come sincronizzare iPhone con il computer (sia esso un PC Windows o un Mac), con servizi cloud come iCloud, Gmail e Outlook e con dispositivi quali Apple Watch e smartphone o tablet Android.
Ti assicuro che si tratta di procedure che non richiedono alcuna conoscenza tecnica avanzata:
devi solo apprendere poche nozioni base e, in men che non si dica, riuscirai a fare tutto senza problemi.

Coraggio, non indugiare oltre! Mettiti bello comodo, leggi con attenzione le indicazioni che sto per darti e mettile in pratica.
Ti garantisco che, indipendentemente dal modello di iPhone in tuo possesso, riuscirai a sincronizzare i dati del tuo smartphone con PC, servizi cloud e altri dispositivi in maniera semplicissima.
Detto questo, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e… una buona sincronizzazione!

Indice

  • Come sincronizzare iPhone con iTunes
    • Come sincronizzare iPhone e PC
    • Come sincronizzare iPhone con Mac
    • Come sincronizzare iPhone in Wi-Fi
  • Come sincronizzare iPhone con servizi cloud
    • Come sincronizzare iPhone con iCloud
    • Come sincronizzare iPhone con Gmail
    • Come sincronizzare iPhone con Outlook
  • Come sincronizzare iPhone con altri dispositivi
    • Come sincronizzare iPhone con Apple Watch
    • Come sincronizzare iPhone con Android

Come sincronizzare iPhone con iTunes

Cominciamo questa guida su come sincronizzare iPhone vedendo come sincronizzare i dati presenti sullo smartphone Apple con il computer, sia esso un PC Windows o un Mac.

Come sincronizzare iPhone e PC

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Se utilizzi un PC Windows, per sincronizzare l’iPhone con il tuo computer, hai bisogno di due strumenti fondamentali.

  • iTunes – è il celebre software multimediale di casa Apple, grazie al quale è possibile gestire i dispositivi iOS dal computer, tramite collegamento fisico o in Wi-Fi (ammesso che computer e telefono siano connessi alla medesima rete).
    Consente di sincronizzare musica, film, programmi TV, podcast, libri, foto e file delle app con il computer.
    Si può scaricare gratis dal Microsoft Store di Windows 10 o dal sito Internet di Apple (per le versioni precedenti del sistema operativo Microsoft).
    Maggiori info qui.
  • iCloud per Windows – è il client ufficiale di iCloud per Windows.
    Consente di sincronizzare i dati tra il celebre servizio cloud di Apple e il computer.
    Entrando più in dettaglio, permette di avere sul PC i file archiviati su iCloud Drive, le foto conservate nello Streaming foto e nella Libreria foto di iCloud, i segnalibri del browser e posta, contatti e calendari di iCloud (in Outlook).
    Si può scaricare gratis dal Microsoft Store di Windows 10 o dal sito Internet di Apple (per le versioni precedenti del sistema operativo Microsoft).
    Maggiori info qui.

Ora, per sincronizzare i dati tra l’iPhone e il computer usando iTunes, collega lo smartphone al PC usando il cavo Lightning in dotazione.
iTunes si aprirà in automatico.
Se è la prima volta che connetti l’iPhone al computer, dovrai autorizzare la comunicazione tra i due dispositivi rispondendo Continua al messaggio che compare sul PC, Autorizza al messaggio che comparirà sull’iPhone e poi dovrai inserire il codice di sblocco su quest’ultimo.

Fatto ciò, sei già pronto ad attivare la sincronizzazione dei dati tra iTunes e iPhone.
Seleziona, quindi, l’icona del telefono collocata in alto a sinistra nella finestra principale del programma e scegli i contenuti per i quali attivare la sincronizzazione dalla barra laterale:
Musica, Film, Programmi TV, Podcast, Libri o Foto.

Successivamente, metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al contenuto da sincronizzare (es.
Sincronizza film, per i video), scegli se sincronizzare tutta la libreria di iTunes o solo determinati elementi (mettendo la spunta sulle relative voci) e clicca sul pulsante Applica (in basso a destra), per salvare i cambiamenti e avviare la copia dei dati.

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Da questo momento in poi, ogni volta che collegherai l’iPhone al computer, i dati selezionati verranno sincronizzati automaticamente tra PC e telefono (quindi i cambiamenti apportati su un dispositivo verranno applicati sull’altro).
Per maggiori informazioni al riguardo, consulta il mio tutorial su come sincronizzare iPhone con iTunes.

Ti segnalo, però, che foto e musica non possono essere sincronizzati con il computer tramite iTunes se sull’iPhone sono stati attivati la Libreria foto di iCloud e Apple Music:
in questi casi, devi sincronizzare i dati sul computer usando iCloud.
Essendo più precisi, per le foto devi sfruttare il client di iCloud (di cui ti parlerò a breve), mentre per la musica devi attivare l’opzione Libreria musicale di iCloud nel menu Preferenze > Generale di iTunes.

Veniamo, dunque, al client di iCloud:
dopo aver scaricato e installato quest’ultimo sul tuo PC, devi avviarlo, effettuare l’accesso con il tuo ID Apple (lo stesso che hai configurato su iPhone) e spuntare le caselle relative ai contenuti da sincronizzare con il computer:
iCloud Drive, per i documenti archiviati su iCloud Drive (maggiori info qui); Foto, per le foto salvate nello Streaming foto o nella Libreria foto di iCloud (maggiori info qui); Posta, contatti, calendari per sincronizzare i dati in questione con Microsoft Outlook e Segnalibri, per sincronizzare i segnalibri di Safari con il browser installato sul computer in uso.

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Cliccando, poi, sul pulsante Opzioni relativo a uno degli elementi da sincronizzare, puoi regolare i dettagli relativi a quest’ultimo (es.
le cartelle in cui conservare foto e video).

Per maggiori dettagli al riguardo e per scoprire più da vicino come scaricare e usare iCloud sul tuo computer, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento:
ti sarà di grande aiuto.

Come sincronizzare iPhone con Mac

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Per quanto riguarda il Mac, non c’è molto da dire, nel senso che i passaggi da compiere per sincronizzare l’iPhone con quest’ultimo sono praticamente i medesimi visti poc’anzi per Windows.
C’è solo qualche piccola differenza.

  • iTunes è già installato nel sistema operativo – non c’è bisogno di scaricarlo.
    Nel caso in cui l’avessi rimosso di tua spontanea volontà, puoi reinstallarlo seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial dedicato al tema.
    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, non devi installare iTunes in quanto non più disponibile per il sistema operativo e sostituito dall’applicazione Musica.
    La gestione dei dispositivi iOS è stata invece spostata nel Finder.
  • Il client di iCloud è incluso nel sistema – per accedervi, devi andare in Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock), selezionare l’icona di iCloud nella finestra che si apre, accedere con il tuo ID Apple (lo stesso configurato su iPhone) e spuntare le caselle relative ai contenuti da sincronizzare.
  • Le foto e i video vengono sincronizzati nell’applicazione Foto – puoi accedere a quest’ultima cliccando sull’icona del fiore colorato.
    Per attivare la sincronizzazione dei dati da iCloud, spunta l’apposita casella in Preferenze di sistema (come suggerito poc’anzi) e poi vai nel menu Foto > Preferenze dell’applicazione Foto (in alto a sinistra), seleziona la scheda iCloud e spunta la casella Foto di iCloud.

Per maggiori informazioni su come sincronizzare iPhone con Mac e come trasferire foto da iCloud al computer, leggi le guide che ho dedicato in maniera specifica a questi argomenti.

Come sincronizzare iPhone in Wi-Fi

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Come già accennato in precedenza, è possibile attivare la sincronizzazione dei dati tra iTunes e iPhone in Wi-Fi, ma solo a patto che il computer e il telefono siano connessi alla medesima rete.

Per raggiungere questo scopo, collega il telefono al computer tramite cavo Lightning, apri iTunes e seleziona l’icona dell’iPhone collocata in alto a sinistra nella finestra del programma.
Successivamente, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra, spunta la casella Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e premi sul pulsante Applica, situato in basso a destra, per rendere effettive le modifiche.

I passaggi da compiere sono i medesimi sia su Windows che su macOS.

Come sincronizzare iPhone con servizi cloud

I servizi cloud offrono la possibilità di avere un backup costante dei propri dati e di sincronizzare questi ultimi su più device:
sarebbe davvero un peccato non approfittarne! Vediamo, dunque, come sincronizzare l’iPhone con iCloud, Gmail e Outlook.

Come sincronizzare iPhone con iCloud

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iCloud è il servizio di cloud storage di casa Apple, dunque è incluso “di serie” in ogni iPhone.
Offre 5GB di storage gratuiti per i dati delle app, i contatti, i calendari, la posta elettronica, le foto, i video e per i backup di iOS.

Per usufruirne, se non hai già provveduto a configurarlo durante la fase di attivazione dell’iPhone, non devi far altro che accedere al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), premere sulla voce Esegui il login su iPhone e accedere al tuo ID Apple, oppure crearne uno nuovo al momento.

Fatto ciò, non ti resta che premere sul tuo nome nel menu Impostazioni di iOS, quindi sulla voce iCloud e attivare le levette relative a tutti gli elementi che desideri sincronizzare con il cloud:
Foto, Posta, Contatti, Calendari, Promemoria, Note, Messaggi, Safari, Borsa, Casa, Salute, Wallet, Game Center, Siri, Portachiavi, Backup di iCloud, iCloud Drive e i dati delle varie app (che trovi elencate per nome).

Come facilmente intuibile, elementi come le foto e i backup di iOS richiedono molto spazio di archiviazione online, dunque, se decidi di sfruttarli, è molto probabile che tu debba sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud:
0,99 euro/mese per 50GB; 2,99 euro/mese per 200GB o 9,99 euro/mese per 2TB.

Per maggiori informazioni circa il funzionamento del backup di foto e video su iCloud, il backup di iPhone su Internet e la sottoscrizione dei piani a pagamento di iCloud, consulta i miei tutorial tematici.

Come sincronizzare iPhone con Gmail

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Utilizzi Gmail come servizio di posta elettronica e Google Calendar come calendario?
Nessun problema:
iOS, il sistema operativo di iPhone, permette di sincronizzare email, contatti, calendari e note con Gmail in maniera semplicissima.

Solo alcune precisazioni prima di spiegarti bene come:
la sincronizzazione delle email non prevede la presenza di notifiche push (quindi notifiche in tempo reale alla ricezione di nuovi messaggi).
Per avere notifiche istantanee, occorre utilizzare delle app per la posta elettronica diverse da Mail, come ad esempio Gmail, Outlook o Spark.

Altra cosa importante da dire è che i contatti della rubrica vengono sincronizzati in questo modo:
sull’iPhone vengono scaricati i contatti di Gmail, ma i contatti già presenti sul telefono non vengono caricati su Gmail.
Per rimediare a questo problema, occorre esportare “manualmente” la rubrica di iPhone e caricarla su Gmail, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come sincronizzare i contatti di Gmail con iPhone.
I nuovi contatti creati sullo smartphone, possono essere invece sincronizzati automaticamente con Gmail, impostando quest’ultimo come servizio di rubrica predefinito:
tra breve ti spiegherò come.

Fatte queste doverose precisazioni, direi che è arrivato il momento di configurare il tuo account Gmail su iPhone.
Per procedere in tal senso, apri l’app Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Password e account, sfiora l’opzione Aggiungi account, quindi il logo di Google ed effettua l’accesso al tuo account Gmail.
Infine, scegli cosa sincronizzare tra Posta, Contatti, Calendari e Note con Gmail e premi sul pulsante Salva (in alto a destra) per completare la procedura.

Adesso, per fare in modo che Gmail sia il servizio predefinito per la sincronizzazione dei contatti, vai nel menu Impostazioni > Contatti, sfiora l’opzione Account di default e seleziona Gmail dalla schermata che si apre.
Stesso discorso vale anche per Mail e Calendario (se vuoi usare Google come servizio predefinito anche per questi elementi).

Come sincronizzare iPhone con Outlook

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Anche Outlook.com, il servizio di posta elettronica e calendari di casa Microsoft, si può sincronizzare con iPhone.
Supporta le notifiche push in Mail, mentre per la sincronizzazione dei contatti vale lo stesso discorso fatto poc’anzi per Gmail.

Ciò detto, per associare il tuo account Outlook ad iOS, apri l’applicazione Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Password e account, sfiora l’opzione Aggiungi account e fai tap sul logo di Outlook.com.
A questo punto, effettua l’accesso al tuo account Outlook, scegli cosa sincronizzare tra Posta, Contatti, Calendari, Promemoria e Note e premi sul pulsante Salva, in alto a destra, per avviare la sincronizzazione dei dati.

Per fare in modo che Outlook sia il servizio predefinito per la sincronizzazione dei contatti della rubrica, vai nel menu Impostazioni > Contatti, sfiora l’opzione Account di default e seleziona Outlook dalla schermata che si apre.
Puoi fare lo stesso anche per Mail e Calendario.

Maggiori informazioni su come configurare Hotmail su iPhone (Hotmail è il vecchio nome di Outlook.com), sono disponibili nel mio tutorial dedicato all’argomento.

Come sincronizzare iPhone con altri dispositivi

Hai acquistato un Apple Watch e vorresti una mano a sincronizzarlo con il tuo iPhone?
Vorresti sincronizzare i dati tra il tuo iPhone e uno smartphone Android?
Nessun problema, adesso ti dico come fare.

Come sincronizzare iPhone con Apple Watch

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Hai appena acquistato un Apple Watch e non sai come abbinarlo al tuo iPhone?
Tranquillo, si tratta di una delle operazioni più semplici del mondo:
accendi l’Apple Watch, sblocca l’iPhone e avvicina i due dispositivi.

Sullo schermo del telefono comparirà il messaggio Per configurare questo Apple Watch, utilizza iPhone:
rispondi, dunque, Continua a quest’ultimo, inquadra il quadrante di Apple Watch con la fotocamera del telefono e segui la procedura guidata per completare l’abbinamento dell’orologio.
Maggiori info qui.

Se, invece, hai già abbinato l’Apple Watch all’iPhone ma i due dispositivi non riescono più a comunicare tra di loro, prova a riavviarli entrambi.
Nemmeno questa soluzione funziona?
In tal caso, l’unica soluzione percorribile potrebbe essere un reset completo di Apple Watch.

Come sincronizzare iPhone con Android

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Oltre all’iPhone, possiedi uno o più dispositivi Android e ti piacerebbe sincronizzare i dati tra il “iPhone” e questi ultimi?
Nessun problema:
usando le soluzioni giuste, puoi vivere un’esperienza multipiattaforma e ottenere una sincronizzazione costante dei dati tra iOS e Android.

  • Contatti, posta elettronica e calendari – se vuoi sincronizzare rubrica, email e calendari tra iPhone e Android, il mio consiglio è quello di affidarti a Gmail, che è supportato da entrambe le piattaforme e consente una sincronizzazione costante di contatti, messaggi ed eventi.
    Per scoprire come avvalertene, consulta il mio tutorial specifico su come sincronizzare la rubrica con Gmail.
  • Foto e video – vuoi sincronizzare le foto e i video che realizzi con i tuoi device?
    Allora ti consiglio di affidarti a Google Foto, che permette di salvare foto e video sul cloud, in maniera automatica, e di sincronizzarli gratis sia su iPhone che su Android.
    Te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come funziona Google Foto.
  • Musica – per quanto riguarda la musica, la scelta migliore che puoi fare è quella di attivare un abbonamento con Spotify, Apple Music, Amazon Music o un altro servizio di streaming musicale disponibile sia su iOS che su Android.
    In questo modo, avrai brani, album e playlist sempre accessibili e sincronizzati su tutti i device.
  • Documenti – per la sincronizzazione dei documenti, non posso che consigliarti l’utilizzo di servizi di cloud storage supportati da iOS e Android, come Dropbox, Google Drive e OneDrive, che offrono tutti un piano di base gratuito per l’archiviazione dei dati online.
  • Dati di navigazione Internet – per avere la cronologia di navigazione sincronizzata sia su iPhone che su Android, devi usare un browser disponibile su entrambe le piattaforme, e la prima soluzione che mi viene in mente è Chrome.
  • Password – le password possono essere sincronizzate su iPhone e Android usando il browser (per quel che concerne l’accesso a siti Web e social network) o, ancora meglio, ricorrendo a dei password manager multipiattaforma, come 1Password e LastPass, che consentono di archiviare online e sincronizzare qualsiasi tipo di password su iOS e Android.
    Maggiori info qui.

come sincronizzare ipad con iphone

come sincronizzare ipad con iphone

Possiedi sia un iPhone che un iPad e ti piacerebbe avere tutti i tuoi dati sempre sincronizzati su entrambi i dispositivi?
È possibile, eccome se è possibile.
Anzi, ti dirò di più:
sincronizzare iPad con iPhone è una delle cose più semplici di questo mondo. Se sfrutti in maniera adeguata gli strumenti offerti da Apple:
iCloud e iTunes, puoi infatti riuscire a ottenere il risultato sperato senza dover affrontare configurazioni complicate e -rimanendo entro certi limiti – senza spendere un soldo, hai la mia parola.

Come dici?
Non sei molto esperto in informatica e nuove tecnologie e temi che il procedimento da mettere in pratica per poter sincronizzare iPad con iPhone sia troppo complicato per te?
Ma no, ti sbagli di grosso! A prescindere da quelle che sono le tue competenze nel campo dell’IT posso assicurarti che seguendo passo-passo le mie indicazioni e mettendoci un minimo di attenzione e di concentrazione riuscirai a sincronizzare iPad con iPhone in men che non si dica, davvero.
Inoltre, Basta impostare tutto una sola volta, poi la sincronizzazione avviene in maniera automatica.

Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire in che modo procedere per poter sincronizzare iPad con iPhone così da avere contatti, calendari, promemoria, foto, video, musica, applicazioni e via discorrendo sempre sincronizzati su entrambi i dispositivi ti suggerisco di prenderti cinque minuti o poco più di tempo libero e di concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
Sono certo che, alla fine, potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto e ben disponibile a spiegare ai tuoi amici bisognosi di ricevere una dritta analoga in che modo procedere.
Sei pronto?
Si?
Molto bene, allora mettiamo al bando le ciance e procediamo!

Indice

  • Sincronizzare contatti, calendari, note ecc.
  • Sincronizzare musica, film e libri
  • Sincronizzare app

Sincronizzare contatti, calendari, note ecc.

Per sincronizzare iPad con iPhone in modo da avere contatti, calendari, promemoria, preferiti, foto e dati delle app (es.
annotazioni, livelli completati in un gioco, ecc.) perfettamente allineati su entrambi i dispositivi, non devi far altro che attivare iCloud, il servizio di Apple che permette di salvare in un archivio online tutti i dati che ti ho appena elencato e sincronizzarli automaticamente tra tutti gli iDevice in possesso dell’utente senza che questi debba muovere un dito.

Il servizio è gratuito fino a 5 GB di spazio ma a questi bisogna aggiungere lo storage illimitato che Apple garantisce per le foto scattate con iPhone e iPad.
Le immagini in questione vengono infatti salvate su un archivio online detto Streaming foto che ha dei limiti di tempo e spazio:
permette di archiviare fino a 1.000 immagini alla volta per un periodo totale di 30 giorni.

Prima di fornirti tutte le spiegazioni del caso è bene però chiarirsi subito su un punto:
per poter usare iCloud e, di conseguenza, per riuscire a sincronizzare iPad con iPhone così come ti ho appena indicato è indispensabile disporre di un ID Apple (ma se usi un dispositivo della mela ne avrai già uno sicuramente!) ed è inoltre fondamentale che tu abbia provveduto a effettuare l’accesso con lo stesso sia sul tuo iPad che sul tuo iPhone.

Se non hai già provveduto a crearne un tuo ID Apple non temere, rimediamo subito:
collegati sito Internet ufficiale di Apple facendo clic qui, compila il breve modulo di iscrizione che ti viene proposto digitando tutti i dati richiesti e confermare la tua identità facendo clic sul link che ti è stato inviato tramite email.
La procedura, come puoi vedere, è estremamente semplice ma se necessiti di maggiori dettagli puoi comunque consultare la mia guida su come usare iCloud che ho realizzato sull’argomento.

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Per usufruire di iCloud, non devi far altro che attivare il servizio durante la procedura di inizializzazione di iPhone/iPad così come ti ho spiegato nel mio tutorial su come attivare iPhone oppure abilitarlo in Impostazioni selezionando il tuo nome, facendo tap su iCloud e poi portando su ON tutte le levette facenti riferimento alle opzioni (Calendari, Promemoria, Safari, Note e via di seguito) annesse alla schermata che ti viene mostrata.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per impostare la sincronizzazione di iCloud devi recarti nel menu Impostazioni > iCloud.

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Se la funzione Streaming Foto ti sta stretta, nel senso che vorresti archiviare foto e video su iCloud e sincronizzarle sugli altri iDevice in tuo possesso senza avere limiti di tempo o spazio, puoi attivare il servizio Libreria foto di iCloud. A differenza di Streaming Foto, Libreria Foto foto di iCloud erode lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud.
Questo significa che devi abbandonare il piano gratuito da 5 GB e attivare un abbonamento a pagamento per il servizio.

Per sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud (a partire da 0,99 euro/mese per 50 GB di storage), premi sull’icona delle Impostazioni annessa alla home screen di iOS, seleziona la tua foto, vai su iCloud, premi sul grafico relativo allo spazio disponibile sul tuo account e scegli il tipo di abbonamento che preferisci.

Utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3?
In questo caso, per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud devi andare nel menu Impostazioni > iCloud, devi fare tap su Archivio e poi devi premere su Modifica piano di archiviazione.

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Per attivare la Libreria foto di iCloud, recati, invece, nel menu Impostazioni, premi sul tuo nome, poi su iCloud e fai tap su Foto.
Dopodiché sposta su ON la levetta relativa all’opzione Libreria foto di iCloud, attiva l’opzione Ottimizza spazio iPhone e il gioco è fatto.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per attivare la Libreria foto di iCloud devi andare in Impostazioni > iCloud > Foto. Per ulteriori informazioni al riguardo consulta il mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

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Sincronizzare musica, film e libri

Se vuoi sapere anche come sincronizzare iPad con iPhone in modo da avere gli stessi brani musicali e gli stessi film su entrambi i dispositivi, devi rivolgerti a iTunes e scegliere di sincronizzare gli stessi contenuti con tutti e due i tuoi iDevice.
Come si fa?
Nulla di più semplice.

Collega iPhone o iPad al computer, avvia iTunes (se non si è già avviato da solo) e seleziona l’icona del tuo iDevice dalla barra superiore del programma.
A questo punto, recati nella scheda Musica e metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza musica e/o recati nella scheda Film e metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza film.
Clicca quindi su Applica, poi su Sincronizza e tutte le canzoni e i video salvati in iTunes verranno copiati sul tuo iPhone/iPad.

Ora ripeti la stessa operazione con l’altro dispositivo Apple e otterrai il risultato sperato.
Difatti, non appena collegherai iPhone o iPad al computer, su entrambi i device verranno copiati gli stessi dati.
Naturalmente per fare una cosa del genere devi prima accertarti che tablet e smartphone abbiano abbastanza spazio di memorizzazione disponibile ma il risultato è assicurato.

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Per quanto concerne, invece, i libri digitali, per sincronizzarli tra loro su iPad e iPhone ti basta sfruttare la app iBooks.
In tal caso, però, non devi fare assolutamente nulla.
O meglio, l’unica operazione che devi compiere è quella di salvare sul tuo iPad/iPhone il libro o i libri a cui intendi accedere anche dall’altro dispositivo, dopodiché il tutto sarà caricato direttamente e automaticamente su iCloud.
Lo stesso accade se possiedi un Mac ed aggiungi uno o più libri alla libreria di iBooks.
Automaticamente e nel giro di pochi istanti ritroverai il tutto perfettamente sincronizzato sul tuo iPhone e sul tuo iPad.

Potrai quindi leggere i tuoi libri digitali da qualsiasi altro tuo dispositivo della “mela morsicata” su cui risulta impostato il medesimo ID Apple semplicemente premendoci sopra, attendendo che il download da iCloud venga eseguito sul device.
Inoltre, se hai impostato un segnalibro su un dispositivo potrai riprendere la lettura sull’altro iDevice da quell’esatto punto.
Bello no?

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Nota: se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, devi sapere che non puoi usare iTunes, in quanto non più supportato, ma devi rivolgerti al Finder, selezionando l’icona del tuo device dalla barra laterale di sinistra e poi procedendo come spiegato poc’anzi (i passaggi da compiere sono pressoché gli stessi).

Sincronizzare app

Per quanto concerne, invece, le app, la sincronizzazione avviene automaticamente tramite Internet.
Se su iPad scarichi/acquisti un’applicazione universale, cioè disponibile anche per iPhone, questa verrà scaricata e installata automaticamente anche sull’altro dispositivo (e vice versa).
Comodo, non trovi?

Per verificare che la funzione di sincronizzazione automatica sia attiva, recati nelle impostazioni di iOS facendo tap sull’apposito icona presente in home screen, seleziona la voce iTunes Store e App Store dal menu che si apre e controlla che la levetta dell’opzione App sia su ON.
La stessa procedura vale anche per la sincronizzazione automatica musica e libri che sono stati acquistati, rispettivamente, mediante iTunes Store e iBooks Store.
Di conseguenza, accertati che sia su ON anche la levetta presente in corrispondenza delle voci Musica e Libri e audiolibri.

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Se hai sottoscritto un piano dati con il tuo gestore di telefonia mobile ti suggerisco inoltre di disabilitare la funzione che consente di sfruttare la rete dai cellulare per i download automatici.
Se attiva, potresti infatti ritrovarti svariati MB erosi a tua insaputa dal tuo piano dati per sincronizzare iPad con iPhone.

Per disattivare questa funzionalità o comunque per accertarti che risulti disabilitata, recati sempre nelle impostazioni di iOS facendo tap sull’apposito icona presente in home screen, seleziona la voce iTunes Store e App Store dal menu che si apre e controlla che la levetta in corrispondenza della voce Utilizza dati cellulare sia spostata su OFF.

come sincronizzare contatti iphone con gmail

come sincronizzare contatti iphone con gmail

Sei appena passato da Android ad iPhone e stai cercando un modo per sincronizzare la rubrica di Gmail con il tuo nuovo telefonino?
Si può fare, tranquillo, e non bisogna nemmeno ricorrere ad applicazioni di terze parti. Per sincronizzare contatti iPhone con Gmail, non devi far altro che associare il tuo account Google ad iOS (il sistema operativo di iPhone) e impostarlo come account primario per la gestione della rubrica.

Ad operazione completata, tutti i contatti di Gmail compariranno su iPhone e viceversa.
Inoltre, ogni volta che aggiungerai o eliminerai un nominativo dalla rubrica, le modifiche verranno applicate automaticamente sia su Gmail che su iOS.
Allora, sei pronto a cominciare?
Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto.

Come dici?
Hai paura che al termine dell’operazione si creino dei contatti duplicati nelle tue rubriche?
Purtroppo è un rischio concreto, non lo nego, ma utilizzando gli strumenti giusti dovresti riuscire a risolvere facilmente il problema.
Coraggio, non perdere altro tempo e scopri subito come unificare e “ripulire” la tua rubrica su iPhone e Gmail.
Ti assicuro che si tratta di un’operazione molto più semplice di quello che immagini.

Indice

  • Sincronizzare la rubrica di Gmail con iPhone
  • Sincronizzare i vecchi contatti di iPhone con Gmail
  • Rimuovere i contatti duplicati
    • Da Contatti Google
    • Su iPhone

Sincronizzare la rubrica di Gmail con iPhone

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Il primo passo che devi compiere per sincronizzare la rubrica di iPhone con Gmail è associare il tuo account Google ad iOS.
Recati quindi nelle Impostazioni dell’iPhone, premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen, e seleziona la voce Password e account dal menu che si apre.

Ora, premi sul pulsante Aggiungi Account, seleziona Google dalla lista dei servizi disponibili ed esegui l’accesso al tuo account Gmail, digitandone nome utente e password (rispondi Continua se iOS ti chiede il permesso di accedere al sito di Google).
Se sul to account c’è attiva l’autenticazione a due fattori, dovrai digitare anche un codice di sicurezza che ti verrà recapitato tramite SMS o che dovrai generare tramite app.

Ad accesso effettuato, premi sul bottone Accetto per autorizzare il collegamento fra il tuo account Google e l’iPhone (se necessario), assicurati che la levetta per la sincronizzazione dei contatti sia attiva (se vuoi, attiva anche quelle per mail, calendari e note) e premi sul pulsante Salva (in alto a destra) per completare la procedura di configurazione dell’account Gmail.

A questo punto hai collegato il tuo account Gmail ad iOS ma non lo hai ancora impostato come account predefinito per la sincronizzazione della rubrica.
Per compiere quest’operazione, torna nel menu Impostazioni > Contatti, seleziona la voce Account di default e apponi il segno di spunta accanto alla voce Gmail nella schermata che si apre.

Sincronizzare i vecchi contatti di iPhone con Gmail

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A questo punto, tutti i contatti presenti nella rubrica di Gmail dovrebbero essere stati importati sull’iPhone e tutti i nuovi contatti che creerai sul telefono o su Gmail verranno sincronizzati automaticamente su entrambe le rubriche. Ma come fare a trasferire i vecchi contatti dell’iPhone (presumibilmente sincronizzati con iCloud) su Gmail?
Te lo spiego subito.

ATTENZIONE! Questa procedura può portare alla creazione di contatti duplicati nella rubrica di Gmail e in quella dell’iPhone.
Ti consiglio di metterla in pratica solo se strettamente necessario, cioè solo se hai realmente bisogno di avere i vecchi contatti di iPhone su Gmail (anche se successivamente vedremo anche come risolvere il problema dei duplicati).

  • Installa un’applicazione per esportare i contatti da iPhone.
    Una delle migliori è My Contacts Backup che è gratis fino a 500 contatti, mentre costa 2,29€ se si devono esportare più contatti;
  • Avvia quindi My Contacts Backup, consenti all’applicazione di accedere alla rubrica di iOS, premi sul bottone Export e attendi che la rubrica di iPhone venga esportata;
  • Al termine dell’operazione, premi sul pulsante Email ed auto-inviati il file VCF/CSV con la rubrica dell’iPhone al tuo indirizzo Gmail.
    Puoi scegliere il tipo di file in cui esportare la rubrica (VCF/CSV premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova nella schermata iniziale di My Contacts Backup).

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  • Adesso collegati al servizio Contatti Google ed esegui l’accesso con l’account Google che hai associato all’iPhone;
  • Fai clic sulla voce Importa presente nella barra laterale di sinistra, seleziona la voce File CSV o vCard dal riquadro che si apre, premi sul pulsante Seleziona file, scegli il file da cui importare i contatti e premi su Importa per completare l’operazione.

Nota: nel malaugurato in cui qualcosa andasse storto, puoi riportare la rubrica di Gmail a uno stato precedente collegandoti alla pagina dei Contatti e selezionando la voce Annulla le modifiche dal menu che compare premendo l’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra.

Rimuovere i contatti duplicati

Adesso è giunto il momento di effettuare una verifica e vedere se la procedura per sincronizzare contatti iPhone con Gmail è andata a buon fine.
Collegati quindi al servizio Contatti Google e, se la sincronizzazione con l’iPhone ha dato i suoi frutti, nell’elenco troverai anche i contatti che prima erano solo sul telefono.
Nel caso in cui, fra questi, ci siano anche dei duplicati, procedi come segue per rimediare.

Da Contatti Google

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Per eseguire la pulizia dei contatti duplicati nella rubrica di Gmail (laddove, con molta probabilità, se ne sono creati diversi dopo aver caricato il file con i contatti esportati dall’iPhone), collegati a Contatti Google, esegui l’accesso all’account associato all’iPhone e seleziona la voce Unisci e correggi dalla barra laterale di sinistra.

Nella pagina successiva, verifica che non ci siano errori nel riconoscimento dei contatti e premi sul bottone Unisci tutto (in alto a destra), per unire tutti i contatti duplicati presenti nella rubrica di Gmail.
In alternativa, unisci singoli contatti premendo sulle relative voci Unisci (nel riquadro con ciascun nominativo).

Su iPhone

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Su iPhone, puoi risolvere il problema dei contatti duplicati utilizzando una delle tante applicazioni adatte allo scopo.
Io ti consiglio Clean Contacts che non è gratis (costa 3,49 euro) ma credo valga ogni centesimo di quel che costa per il semplice fatto che, a differenza di tantissime altre applicazioni del suo genere, tutela la privacy dell’utente non andando a caricare i contatti che analizza su dei server remoti.

Oltre a eliminare i contatti duplicati presenti sull’iPhone (in base a criteri come nome, numero di telefono e indirizzo email), Clean Contacts permette di cancellare più nominativi contemporaneamente dalla rubrica, eseguire il backup dei contatti in formato VCF, CSV o XLS e trovare i contatti potenzialmente “inutili”, poiché privi di informazioni importanti, come indirizzo email o numero di telefono.

Per avvalertene, scarica Clean Contacts dall’App Store, avvia l’applicazione e chiudi il messaggio relativo al rispetto della privacy.
Dopodiché autorizza l’accesso ai contatti e vai su Backup dei contatti, per creare una copia di sicurezza dei contatti in un formato tra quelli disponibili (es.
vCard (vcf)).

Per completare la procedura, dopo aver selezionato il formato di file in cui esportare i contatti, devi premere sulla voce Successivamente, spuntare la casella Tutti i contatti e premere in sequenza su Successivamente e sul pulsante a forma di cassettiera, presente in basso.
Potrai poi scegliere se inviare il file ottenuto via email, Wi-Fi o Dropbox.

Per completare il backup, ti verrà chiesto di acquistare la versione Pro dell’app:
accetta.
Se rifiuti, potrebbe esserti offerta la possibilità di eseguire il backup dei contatti gratis guardando uno spot pubblicitario, ma ciò non sempre avviene e, comunque, la versione Pro di Clean Contacts è sicuramente necessaria per eseguire la pulizia dei contatti duplicati (quindi dovrai sempre acquistarla).

A backup completato, è il momento di cancellare i contatti duplicati.
Torna, quindi, nella schermata principale dell’app, seleziona la voce Unisci contatti duplicati e scegli se visualizzare i contatti duplicati in base a nome contatto, telefoni contatto o email contatto.
Premi, dunque, sulla voce Seleziona collocata in basso a destra, seleziona i contatti da mantenere dopo l’unione e fai tap sulla voce Unisci! (in alto a destra), per completare la procedura.

Per unire solo singoli contatti lasciando gli altri presunti duplicati intatti, fai tap sulla voce Modifica collocata in basso a sinistra e procedi alla cancellazione manuale dei singoli contatti, premendo sui pulsanti (-) ed Elimina corrispondenti a ciascuno di essi.

Ti segnalo che, nel caso in cui non ti trovassi bene con Clean Contacts, puoi richiedere il rimborso ad Apple e cancellare l’app dal tuo smartphone (come per ogni altra app a pagamento).
Ti invito comunque a non abusare di questa possibilità e di premiare il lavoro degli sviluppatori, se lo ritieni valido.

Come alternativa, se accetti che i tuoi contatti possano essere inviati a server remoti, puoi provare l’app gratuita Cleanup Duplicate Contacts che permette di cancellare i contatti duplicati su iPhone in modo molto semplice (ad ogni modo, prima di avvalertene, leggi attentamente le condizioni della privacy).

Nota: mi raccomando, effettua la pulizia dei contatti sull’iPhone solo se strettamente necessario, cioè solo se dopo aver eliminato i duplicati su Gmail questi dovessero essere presenti anche sullo smartphone.
Prima di verificare la presenza di contatti duplicati sull’iPhone, inoltre, aspetta un po’ di tempo, in modo che la sincronizzazione con la rubrica di Gmail possa essere portata a termine.

come silenziare iphone

come silenziare iphone

Con il tuo vecchio cellulare eri solito attivare la modalità silenziosa per non farlo squillare in pubblico.
Ora però hai un iPhone e non sai ancora se è possibile fare la stessa cosa, quindi vorresti qualche delucidazione in merito.
Non ti preoccupare:
naturalmente anche l’iPhone si può mettere in modalità silenzioso, così come il tuo vecchio smartphone, e se vuoi posso spiegarti in dettaglio come procedere.

Ti anticipo già che ci sono vari modi tramite i quali silenziare iPhone.
Ad esempio, puoi silenziare il telefono di casa Apple tramite l’apposito interruttore fisico posto su di esso, puoi attivare la modalità “Non disturbare” e puoi scegliere di silenziare i suoni provenienti dalle notifiche di specifiche app.
Insomma, sta solo a te scegliere.

Allora, si può sapere che aspetti a iniziare?
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Sono sicuro che, se seguirai in maniera attenta e scrupolosa le mie indicazioni, non avrai il benché minimo problema nel mettere in silenzio il tuo iPhone, evitando così di arrecare disturbo agli altri (e a te stesso).
Buona lettura!

Indice

  • Silenziare iPhone con tasto Suoneria/Silenzioso
  • Silenziare iPhone senza tasto Suoneria/Silenzioso
  • Silenziare tastiera iPhone
  • Silenziare fotocamera iPhone
  • Silenziare notifiche iPhone
  • Silenziare contatto iPhone
  • Silenziare WhatsApp iPhone

Silenziare iPhone con tasto Suoneria/Silenzioso

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Il modo più semplice per silenziare l’iPhone è utilizzare il tasto Suoneria/Silenzioso che è posto sul frame laterale sinistro del dispositivo (poco più su dei tasti per regolare il volume).
Spostando il tasto su ON, vedrai comparire sul display l’avviso Suoneria, a indicare che il volume della suoneria è attivato.

Per impostare l’iPhone in modalità silenziosa, devi spostare il tasto su OFF, in modo tale che risulti visibile l’interruttore arancione (come vedi nell’immagine in alto).
A conferma dell’avvenuta operazione, visualizzerai sullo schermo l’avviso Silenzioso.

Ti rammento che impostando l’iPhone in modalità silenziosa questo vibrerà in caso di avvisi e/o chiamate in entrata senza emettere alcun suono.
Ciò non vale per i suoni provenienti da sveglie e timer impostati nell’app “Orologio” o dalle chiamate provenienti dai contatti preferiti.

Vuoi silenziare completamente il tuo telefono, in modo tale che non emetta nemmeno la vibrazione in caso di avvisi e chiamate in arrivo?
Per riuscirci, apri l’app Impostazioni (l’icona grigia raffigurante gli ingranaggi situata nella schermata Home), fai tap sulla voce Suoni, sposta su OFF l’interruttore posto in corrispondenza della voce Quando silenzioso (nella sezione Vibrazione) e il gioco è fatto.

Silenziare iPhone senza tasto Suoneria/Silenzioso

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Desideri silenziare l’iPhone senza ricorrere al tasto di cui ti ho parlato poc’anzi?
Nessun problema:
per riuscire nel tuo intento, non devi far altro che attivare la modalità Non disturbare, tramite la quale è possibile bloccare in via temporanea le notifiche, i suoni, le vibrazioni e anche l’accensione del display (nonostante ciò il telefono riceverà comunque messaggi e chiamate in entrata).
Anche in questo caso, comunque, se hai attivato una sveglia nell’app “Orologio”, questa emetterà i suoi suoni.

Per attivare la modalità Non disturbare, richiama il Centro di controllo di iOS facendo uno swipe dal basso verso l’alto oppure facendo uno swipe verso il basso dall’angolo in alto a destra (se hai iPhone X, Xs/Xs Max o Xr) e premi sul pulsante raffigurante la mezzaluna.
In  alternativa, recati in Impostazioni > Non disturbare e sposta su ON la levetta dell’interruttore posto in corrispondenza della voce Non disturbare.

Dalla schermata in questione, puoi persino programmare la modalità Non disturbare, così che si attivi automaticamente.
Per riuscirci, sposta su ON l’interruttore posto in corrispondenza della voce Programmato e imposta l’orario di inizio e di fine che più preferisci.

Silenziare tastiera iPhone

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Vuoi silenziare soltanto i suoni di sistema relativi alla tastiera?
Sappi che è possibile fare anche questo.
Per riuscirci, apri l’app Impostazioni (l’icona grigia raffigurante gli ingranaggi situata nella schermata Home), fai tap sulla voce Suoni, scorri la schermata fino in fondo e sposta su OFF l’interruttore posto in corrispondenza della voce Clic tastiera.

Così facendo, la tastiera non emetterà più alcun suono in fase di digitazione, anche nel caso in cui il dispositivo non sia impostato in modalità silenziosa.

Silenziare fotocamera iPhone

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Vuoi evitare di essere “scoperto” mentre scatti delle foto con il tuo telefono?
In tal caso, ti consiglio di silenziare la fotocamera dell’iPhone.
Come puoi riuscirci?
Se non vuoi impostare il telefono in modalità silenziosa seguendo la procedura che ti ho indicato nel primo capitolo del tutorial, puoi riuscirci semplicemente abbassando il volume del telefono.

Richiama, dunque, il Centro di controllo di iOS facendo uno swipe dal basso verso l’alto oppure facendo uno swipe verso il basso dall’angolo in alto a destra (se possiedi iPhone X, Xs/Xs Max o Xr) e abbassa il volume dall’apposita barra di regolazione posta sulla destra (quella in cui è raffigurato un megafono).
Abbassando tutto il volume, il megafono risulterà sbarrato.
In alternativa, puoi abbassare il volume del telefono premendo il tasto Volume (–) posto sul frame laterale sinistro del telefono, finché sul display non compare la dicitura Volume Muto.

Se adesso provi a scattare una foto con l’iPhone, non verrà emesso alcun suono in fase di scatto.
Hai visto che non è stato affatto complicato silenziare la fotocamera del tuo “iPhone”?

Silenziare notifiche iPhone

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Per silenziare le notifiche dell’iPhone, invece, non devi far altro che impostarlo come silenzioso oppure abilitare la modalità “Non disturbare”, seguendo le istruzioni contenute rispettivamente nel primo e nel secondo capitolo di questa guida.
In questo modo, potrai silenziare in un colpo solo le notifiche provenienti da tutte le app.

Se vuoi agire sulle singole applicazioni e impostare la tipologia di notifiche da attivare/disattivare, puoi farlo direttamente dalle impostazioni di iOS.
Avvia, quindi, l’app Impostazioni (l’icona grigia raffigurante gli ingranaggi situata nella schermata Home), fai tap sul nome dell’app di cui vuoi silenziare le notifiche e sposta su OFF l’interruttore posto accanto alla dicitura Suoni.

Se, invece, vuoi disattivare completamente la ricezione di notifiche provenienti da un’app, sposta su OFF l’interruttore situato accanto alla dicitura Consenti notifiche e il gioco è fatto.

Silenziare contatto iPhone

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Se vuoi silenziare un contatto su iPhone, nel senso che non vuoi ricevere chiamate da quest’ultimo, non hai altra scelta che bloccarlo (se vuoi semplicemente silenziare le notifiche di messaggi e chiamate in entrata, infatti, basterà che tu imposti il dispositivo in modalità silenziosa o “Non disturbare”, come ti ho spiegato nel primo e nel secondo capitolo di questo tutorial).

Per bloccare un contatto, avvia l’app Telefono (oppure Messaggi o FaceTime), fai tap sulla scheda Recenti, premi sulla (i) posta accanto al nome o al numero che vuoi bloccare, scorri fino in fondo la schermata visualizzata, premi sulla voce Blocca contatto e conferma l’operazione premendo ancora una volta sulla voce Blocca contatto.

In caso di ripensamenti, potrai sbloccare il contatto in questione recandoti nella sua scheda e facendo tap sulla voce Sblocca contatto (situata in fondo alla schermata).

Silenziare WhatsApp iPhone

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Rimanendo in tema di contatti, parliamo anche di come silenziare WhatsApp su iPhone.
Oltre a seguire le indicazioni che ti ho fornito nei capitoli precedenti in merito a come impostare il dispositivo in modalità silenziosa o “Non disturbare”, puoi agire anche dalla popolare app di messaggistica.
Ecco in che modo.

  • Silenziare le notifiche di WhatsApp — avvia l’app Impostazioni di iOS, scorri fino in fondo la schermata visualizzata, fai tap sulla voce WhatsApp, premi sulla voce Notifiche e sposta su OFF la levetta dell’interruttore posta accanto alla dicitura Suoni, se vuoi semplicemente silenziare le notifiche provenienti da WhatsApp, oppure su quello posto vicino alla dicitura Consenti notifiche, per disattivare del tutto le notifiche.
  • Silenziare un contatto o un gruppo WhatsApp — avvia WhatsApp, premi sulla scheda Chat, fai tap sul nome del contatto o del gruppo che vuoi silenziare, premi ancora una volta sul suo nome posto in alto, fai tap sulla voce Silenzioso e indica per quanto tempo intendi silenziare il contatto o il gruppo in questione (8 ore, 1 settimana o 1 anno).
     Se vuoi impedire a una persona di contattarti su WhatsApp, invece, devi bloccarla (come ti ho spiegato in un’altra guida, per riuscirci basta premere sulla voce Blocca contatto dalla scheda Info contatto).

Se desideri maggiori informazioni su come silenziare WhatsApp, non esitare a leggere l’approfondimento che ti ho appena linkato:
lì troverai maggiori informazioni sul da farsi.

come si spegne il mac

come si spegne il mac

Hai comperato da poco il tuo primo computer della “mela morsicata” e tutto contento della cosa hai subito cominciato a sperimentarne le varie funzionalità.
Essendo però completamente a digiuno di informatica e non avendo mai usato dispositivi Apple, c’è una cosa che, seppur a detta altrui molto banale, non ti è per niente chiara ed in merito alla quale ti piacerebbe ricevere quanto prima maggiori delucidazioni:
come si spegne il Mac?

Probabilmente la questione farà sorridere i più “smanettoni”, è vero, ma tu non puoi farci nulla, non sai come riuscirci ed hai bisogno d’aiuto al riguardo.
Ed è proprio per questo che io sono qui, pronto e ben disponibile a fornirti tutte le info del caso.
Con questa mia guida di oggi, infatti, desidero illustrarti quali passaggi occorre compiere, di preciso, per riuscire “nell’impresa”.
Che tu abbia un iMac, un MacBook, un Mac mini o un Mac Pro non fa alcuna differenza, di seguito trovi spiegazione dettagliate sul da farsi i tutti i casi.

Ah, quasi dimenticavo, per completezza d’informazione sarà altresì mia premura spiegarti come procedere in caso di Mac bloccato (e dunque impossibile da spegnere) come riaccenderlo in seguito allo spegnimento e come fare per mettere il computer in stop, il che costituisce una valida e sempre più spesso diffusa alternativa allo spegnimento vero e proprio.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto.

Indice

  • Spegnere il Mac
  • Accendere il Mac
  • Spegnere il Mac in caso di blocco
  • Mettere in stop il Mac
  • In caso di problemi

Spegnere il Mac

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Ti stai domandando come si spegne il Mac?
Beh, poso assicurarti che si tratta di un’operazione estremamente semplice da effettuare da parte di chiunque.
Vediamo subito quali sono i passaggi che vanno effettuati.

A prescindere dalla versione del sistema operativo in uso sul tuo computer Apple, tutto quello che devi fare è cliccare sul simbolo della mela morsicata collocato nella parte in alto a sinistra della barra di sistema, selezionare Spegni… dal menu che appare e confermare quelle che sono le tue volontà facendo clic sul bottone Spegni nella finestra che compare sulla scrivania.
Se non premi su Spegni, il Mac si spegnerà comunque dopo 60 secondi.

Se poi vuoi che al login successivo le finestre attualmente aperte si riaprano in automatico, sincerati inoltre che nella finestra per confermare lo spegnimento del sistema risulti spuntata la casella presente accanto alla voce Riapri le finestre al login successivo (ed in caso contrario provvedi tu a selezionarla).

Se la cosa ti interessa, ti segnalo altresì l’esistenza di alcune utili scorciatoie da tastiera di cui puoi avvalerti per spegnere il tuo Mac in maniera alternativa alla procedura vista insieme poc’anzi.
Le trovi qui di seguito.

  • ctrl+alt+cmd+tasto di accensione (oppure ctrl+alt+cmd+Eject) – Consente di chiudere tutte le applicazioni e di spegnere il Mac.
    Se ci sono documenti aperti e non ancora salvati, chiede se salvarli prima dello spegnimento.
  • ctrl+Power – Consente di visualizzare una finestra di dialogo per spegnere il Mac, riavviarlo o metterlo in stop.
    Per quel che concerne il solo spegnimento, basta schiacciare il pulsante Invio sulla tastiera.

Accendere il Mac

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Leggendo i passi precedenti sei finalmente riuscito a capire come si spegne il Mac.
Ben fatto, non c’è che dire.
La domanda, a questo punto, sorge però piuttosto spontanea:
ma come fare per poterlo riaccendere?

La risposta è banale:
basta premere il tasto di accensione (solitamente contrassegnato da un simbolo con una linea in senso verticale ed un semicerchio) la cui posizione può variare a seconda del modello di Mac in uso.
Analizziamo più in dettaglio la cosa.

  • MacBook Pro (15 pollici, 2016 e versioni più recenti; 13 pollici, 2016, quattro porte Thunderbolt 3 e versioni più recenti):
    il pulsante di accensione coincide con il Touch ID (è integrato al suo interno) ed è situato accanto alla Touch Bar.
  • Altri notebook Mac:
    il pulsante di accensione è un tasto nell’angolo superiore della tastiera oppure un pulsante circolare accanto a quest’ultima.
  • Computer desktop Mac:
    il pulsante di accensione è di forma circolare e risulta collocato nella parte posteriore del computer.

Da notare poi che i MacBook Pro (2016 e versioni più recenti) ed i MacBook (Retina, 12 pollici, 2017) si accendono anche aprendo il coperchio o collegando il computer all’alimentazione, quindi senza premere alcun pulsante di accensione, a patto però che la batteria sia almeno parzialmente carica.

Spegnere il Mac in caso di blocco

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Hai seguito le indicazioni che ti ho fornito nel passo ad inizio guida ma il tuo Mac non vuole saperne assolutamente nulla si spegnersi perché non risponde ai comandi?
In tal caso, puoi forzare lo spegnimento senza procedura di arresto.
Vediamo subito in che modo riuscirci.
Anche in tal caso, si tratta di un’operazione alla portata di chiunque.

Tutto ciò che devi fare altro non è che tenere premuto il tasto di accensione (posto sulla scocca del computer, come ti ho indicato nelle precedenti righe) finché lo schermo del Mac non diventa completamente nero ed il computer si spegne.
Tutto qui.

Mi raccomando però, usa questo sistema solo ed esclusivamente quando non riesci a spegnere il computer normalmente in quanto non si tratta di una pratica propriamente “ortodossa”, motivo per cui a lungo andare potrebbe andare a ledere il buono stato di salute del tuo computer.
A questo, aggiungi poi il fatto che così facendo andrai inesorabilmente a perdere tutte le modifiche non salvate sui documenti aperti.

Mettere in stop il Mac

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Invece che spegnere in maniera completa il tuo Mac preferisci porlo in stop (vale a dire in sospensione, per usare un termine in stile Windows)?
Mi sembra una buona idea. Così facendo, è possibile ripristinare in una manciata di secondi lo stato del sistema prima della sospensione  (programmi e documenti aperti, posizione delle finestre, …) senza dover attendere il caricamento da zero di macOS e di tutto quanto occorre.
Inoltre, configurando a dovere le apposite impostazioni, tale modalità consente anche di accedere al computer da remoto.

Quello di cui però occorre tener conto in tal caso è che mentre un Mac spento non va a consumare in alcun modo energia, stando in stop un minimo spreco c’è ma comunque nulla che risulti essere particolarmente gravoso sulla bolletta, non temere.

Fatte tutte le precisazioni del caso, veniamo ora al noccio vero e proprio della questione ed andiamo a scoprire come porre il Mac in stop.
Per riuscirci, tutto ciò che devi fare altro non è che cliccare nuovamente sul simbolo della mela morsicata che si trova nella parte in alto a sinistra della barra di sistema e selezionare la voce Stop dal menu che compare.
Entro pochi istanti lo schermo del computer si spegnerà ed il Mac andrà in sospensione.
Insomma, è molto più difficile spiegalo che farlo!

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi porre il tuo Mac in stop tenendo premuto per un paio di secondi circa il tasto di accensione posto direttamente sulla scocca del Mac (come ti ho indicato nel passo relativo all’accensione).

Quando poi lo vorrai, potrai riprendere ad utilizzare il tuo Mac facendolo uscire dallo stato di stop semplicemente premendo (nuovamente) il tasto di accensione.
Se poi al tuo computer Apple sono collegati tastiera e/o mouse Bluetooth e se l’opzione che consente a tali dispositivi di riattivare il computer risulta abilitata (puoi trovarla in Preferenze di sistema > Bluetooth > Avanzate…), puoi riuscire nel tuo intento anche premendo un qualsiasi tasto sulla tastiera oppure cliccando sul mouse.

Se poi invece che mettere l’intero computer in stop preferisci intervenire solo sullo schermo, ti comunico che puoi riuscirci usando la combinazione di tasti ctrl+maiuscole+tasto di accensione oppure ctrl+maiuscole+tasto di espulsione dei supporti.

Puoi altresì regolare la messa in stop automatica del Mac e/o dello schermo agendo dalle impostazioni di sistema.
Per riuscirci, recati in Preferenze di sistema facendo clic sulla relativa icona annessa alla barra Dock (quella a forma d’ingranaggio), clicca su Risparmio energia nella finestra apparsa su schermo e regola, rispettivamente, i cursori che trovi in corrispondenza delle voci Computer in stop: e Monitor in stop: in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.

Puoi inoltre scegliere, spuntando le caselle che trovi in basso, se mettere in stop i dischi rigidi quando possibile, se attivare il computer per l’accesso alla rete e se avviare automaticamente il Mac dopo un’interruzione di corrente.

Se invece vuoi automatizzare le operazioni di entrata in stop, riattivazione ecc., clicca sul bottone Programma… in basso a destra sempre annesso alla finestra delle preferenze di sistema di macOS e regola le opzioni su schermo così come ritieni sia più opportuno.
Clicca poi sul bottone OK per confermare ed applicare le modifiche apportate.

In caso di problemi

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Hai seguito le mie istruzioni su come si spegne il Mac ma in corso d’opra è sorto qualche intoppo e non sai come far fronte alla cosa?
Stai riscontrando ulteriori problemi correlati allo spegnimento (o anche all’accensione o allo step) del tuo computer a marchio Apple e vorresti ricevere aiuto sul da farsi? In tal caso, il suggerimento che mi sento di darti è quello di metterti in contatto con il servizio clienti Apple.

In base a quelle che sono le tue personali esigenze e preferenze nonché i mezzi in tuo possesso, puoi contattare l’assistenza clienti dell’azienda della mela morsicata tramite uno dei sistemi elencati qui di seguito.
Scegli tu quello che preferisci, sono tutti ugualmente validi.

  • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo smartphone o dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuita ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito ufficiale di Apple, seleziona l’icona relativa al Mac e segui la procedura guidata su schermo per indicare il tipo di problematica riscontrato e per ottenere l’aiuto necessario.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su un eventuale dispositivo iOS in tuo possesso, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo Mac dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere supporto e vedrai una lista che contiene numerose voci.
    Pigia su quella che ti interessa e procedi seguendo le istruzioni fornite su schermo.
  • Tramite Twitter – Visita l’account ufficiale @AppleSupport ed inoltragli un tweet o un messaggio diretto illustrando quelle che son le problematiche riscontrate.
    Nel giro di breve tempo dovresti ricevere una risposta.
  • Tramite Apple Store – Recati di persona in uno degli Apple Store presenti sul territorio e chiedi supporto agli addetti.
    Per scoprire dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona puoi fare riferimento all’elenco che trovi sull’apposita pagina Internet.

Se pensi di aver bisogno di maggiori informazioni sul da farsi, puoi seguire le indicazioni che ho provveduto a fornirti nel mio tutorial incentrato su come contattare Apple tramite il quale, appunto, ho provveduto a parlarti della questione con maggiore dovizia di particolari.
Mi raccomando, dagli almeno uno sguardo.

Come si mette WhatsApp nero su iPhone

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Come si mette WhatsApp nero su iPhone

Guardando sull’iPhone di un amico, ti sei accorto che, diversamente da te, lui utilizza WhatsApp con il tema scuro.
Incuriosito dalla cosa, ti sei quindi precipitato sul Web alla ricerca di maggiori informazioni al riguardo e sei finito qui, su questo mio tutorial.

Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti sapere se posso spiegarti come poter abilitare a tua volta l’interfaccia scura per WhatsApp sul tuo “iPhone”?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro.
Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo, posso infatti illustrarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come si mette WhatsApp nero su iPhone.

Informazioni preliminari

Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come si mette WhatsApp nero su iPhone, ci sono alcune precisazioni al riguardo che è mio dovere fornirti, in modo da evitare fraintendimenti far sì che tutto vada per il verso giusto.

Tanto per cominciare, mi sembra doveroso spiegarti che cos’è la modalità scura, detta anche dark mode.
Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, si tratta di un tema scuro che può essere applicato a iOS e, di riflesso, a tutte le app installate su iPhone che supportano la suddetta funzione, la quale consente di migliorare la visione dei contenuti presenti sul display durante la notte o comunque nelle ore buie e che si rivela utile anche per una questione di risparmio della batteria (sugli iPhone con schermo OLED, come nel caso di iPhone X e successivi, esclusi XR e SE).

La funzionalità in oggetto è stata introdotta su iPhone a partire da iOS 13, come ti ho indicato in dettaglio nella mia guida specifica sull’argomento, e, come ti avevo anticipato in apertura, può essere attivata agendo sulle impostazioni del sistema operativo.
Sulle versioni precedenti di iOS, invece, la “dark mode” purtroppo non è disponibile.

Alla luce di quanto detto, per applicare il tema scuro a WhatsApp non è quindi necessario andare ad agire direttamente sulle impostazioni dell’applicazione, ma su quelle dell’intero sistema operativo, in quanto, dopo aver fatto ciò, il tema scuro verrà impostato in modo automatico.

Come si mette WhatsApp nero sull’iPhone

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo della questione e andiamo a scoprire, dunque, come si mette il tema scuro su WhatsApp per iPhone.
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.

Prima di procedere, però, verifica che il tuo iPhone sia aggiornato almeno a iOS 13 e che su quest’ultimo risulti installa la relase di WhatsApp più recente.
Se non sai in che modo riuscirci, puoi fare riferimento alle istruzioni contenute nelle mie guide specifiche su come aggiornare iPhone e come aggiornare WhatsApp.

Impostazioni di iOS

Per abilitare il tema scuro su iOS e quindi per avere WhatsApp nero su iPhone, devi innanzitutto prendere il tuo dispositivo, sbloccarlo,

  • accedere alla home screen
  • selezionare l’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio)
  • Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata
  • sfiora la dicitura Schermo e luminosità
  • poi seleziona l’opzione Scuro che trovi in corrispondenza della sezione Aspetto e il gioco è fatto.

Se lo preferisci, puoi anche scegliere di attivare la modalità scura solo durante le ore serali e notturne oppure in una determinata fascia oraria da te specificata.
Per riuscirci, porta su ON la levetta che trovi accanto alla dicitura Automatico, dopodiché fai tap sul menu Opzioni sottostante e imposta, a seconda delle tue necessità, l’opzione Chiaro fino al tramonto oppure Programmazione personalizzata (in questo secondo caso, dovrai specificare anche le relative fasce orarie).

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, non ti resta altro da fare se non recarti nuovamente nella home screen e avviare WhatsApp, selezionando la relativa icona (quella con il fumetto verde e la cornetta bianca), in modo tale da poter utilizzare l’applicazione sfruttando il tema scuro applicato in automatico.

Centro di Controllo

Oltre che dalle impostazioni di iOS, puoi impostare il tema scuro sul tuo iPhone e, di conseguenza, anche su WhatsApp, andando ad agire dal Centro di Controllo.

  • prendi il tuo iPhone
  • richiama il Centro di Controllo
  • effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso (su iPhone X e successivi)
  • oppure scorrendo dal basso verso l’alto del display (su iPhone 8/SE o precedenti)
  • fai tap sul pulsante Modalità scura (quello con il cerchio metà bianco e metà nero).

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, il tema scuro verrà immediatamente applicato al tuo iPhone e, dunque, andando ad aprire WhatsApp potrai fruirne anche lì.

Se il pulsante per abilitare la modalità scura non risulta visibile nel Centro di Controllo, evidentemente è perché devi prima aggiungerlo, agendo dalle impostazioni di iOS.
Per riuscirci

  • premi sull’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio) presente nella home screen
  • seleziona la voce Centro di Controllo dalla schermata successiva
  • poi fai tap sulla voce Personalizza controlli.

A questo punto, individua il controllo Modalità scura nell’elenco Ulteriori controlli che ti viene mostrato scorrendo lo schermo e fai tap sul pulsante (+) posto in sua corrispondenza, in modo tale da aggiungerlo all’elenco Includi sovrastante e quindi al Centro di controllo.
Se vuoi, puoi anche decidere dove posizionarlo, facendo tap sul pulsante con le linee in orizzontale che trovi in sua corrispondenza e trascinandolo nella posizione che preferisci.

Come si mette WhatsApp nero su iPhone 6

Ti stai chiedendo come si mette WhatsApp nero su iPhone 6?
Beh, mi spiace deluderti ma, considerando che il modello di iPhone in questione e quelli precedenti non possono essere aggiornati a iOS 13 e tenendo conto di quanto detto nel passo a inizio guida, la cosa non risulta fattibile.

Quello che però puoi fare, per cercare comunque di raggiungere un risultato simile al tema scuro e, dunque, per applicare quest’ultimo a WhatsApp, consiste nello sfruttare la funzione di iOS che consente di invertire i colori del display, utile sempre per migliorare la visualizzazione dello schermo al buio e per non affaticare eccessivamente gli occhi.

Per poterla abilitare, prendi il tuo iPhone, sbloccalo

  • accedi alla home screen
  • seleziona l’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio).
    Nella schermata seguente
  • seleziona la voce Accessibilità
  • poi quella Schermo e dimensioni testo
  • successivamente, porta su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della dicitura Inversione.

In alternativa, puoi scegliere di attivare la funzione di inversione dei colori smart, portando su ON l’interruttore posto accanto alla dicitura Inversione smart, la quale consente di invertire i colori dello schermo senza però modificare lo stile di immagini, file multimediali e app che utilizzano toni scuri.

Come si accende il Mac

IlMagoDellaMela
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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come si accende il Mac, un’operazione semplicissima che molto spesso non ha bisogno di nessuna spiegazione aggiuntiva.
Questo tutorial potrà essere utile agli utenti alle prime armi.

Hai appena comprato il tuo primo Mac e, ben contento della cosa, ti sei subito precipitato a casa per poterlo iniziare a usare e sperimentare le sue tante funzionalità.

Peccato solo che tu sia completamente a digiuno di informatica e ancor meno in fatto di computer Apple e, date le circostanze, non sappia se c’è una procedura particolare da seguire per accendere per la prima volta il tuo nuovo computer.

Come si accende il Mac

Le cose stanno esattamente in questo modo e ti piacerebbe quindi sapere se posso darti una mano spiegandoti come si accende il Mac?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro! Con questa guida, infatti, farò luce sulla questione che, sebbene per i più possa risultare una banalità, per te e molti altri utenti invece non lo è affatto.

Operazioni preliminari

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando a scoprire quali sono i passaggi esatti che vanno compiuti per accendere il Mac, ci sono alcune operazioni preliminari che è indispensabile che tu compia per far sì che tutto vada per il verso giusto.
Ciò a cui mi riferisco, per la precisione, è il collegamento del Mac all’alimentazione elettrica.

Nel caso specifico dei Mac di tipo fisso

tutto quello che devi fare è collegare il cavo di alimentazione fornito in dotazione alla presa apposita presente sul retro del computer

e, successivamente, alla presa a muro

Per quel che concerne, invece, i laptop a marchio Apple occorre utilizzare l’alimentatore apposito e il relativo cavo di ricarica, sempre forniti in dotazione con il computer.

Per cui, se quello in dotazione è un alimentatore MagSafe o MagSafe 2, bisogna collegare il cavo al MacBook (l’ingresso è posto sul lato sinistro) e lo spinotto dell’alimentatore alla presa a muro.

Se si tratta di un alimentatore di tipo USB-C, occorre collegare un estremità del relativo cavetto al Mac (l’ingresso è sempre posto sul lato sinistro), l’altra all’alimentatore e, successivamente, lo spinotto di quest’ultimo alla presa a muro.

In tutti i casi, assicurati sempre che il cavo di alimentazione sia integro e collegato saldamente al Mac e a una presa elettrica funzionante.

Come si accende il Mac fisso

Stai usando un computer fisso a marchio Apple e vorresti capire come si accende il Mac in tal caso?
Ti spiego subito in che modo procedere, non temere.

Come accendere un iMac

Se quello in tuo possesso è un iMac oppure un iMac Pro, tutto quello che devi fare è

  • premere il pulsante di accensione di forma circolare che si trova sul retro del computer nell’angolo in basso a destra, quando la parte posteriore del Mac è rivolta verso di te.

Come accendere un Mac Pro

Stai usando un Mac Pro?

Per quel che concerne il modello del 2013, per poterlo accendere

  • devi premere il pulsante di accensione di forma circolare che si trova sul retro del computer, al di sopra della porta alla quale si collega il cavo di alimentazione del Mac.

Sui modelli precedenti, invece, il pulsante di accensione, sempre di forma circolare, si trova nella parte anteriore del computer, sopra il jack per le cuffie.

Come accendere un Mac mini

Per quanto riguarda, invece, il Mac mini,

  • per accenderlo devi premere il pulsante di accensione di forma circolare collocato sul retro del computer, nell’angolo in basso a sinistra, quando la parte posteriore del Mac è rivolta verso di te.

In tutti i casi, una volta acceso il Mac, il sistema operativo verrà avviato e caricato e successivamente potrai cominciare a usare il computer effettuando il login al tuo account utente.
Se è la prima volta che accendi il Mac, ti verrà proposto di seguire una breve procedura di configurazione iniziale.

Tieni poi presente che tutte le operazioni che ti ho descritto in questo passo risultano valide per accendere il Mac anche quando questo è posto in stato di Stop.

Come si accende il Mac portatile

Passiamo adesso ai Mac portatili.

Come accendere un MacBook Pro del 2016

Se stai usando un MacBook Pro del 2016 o versione successiva, per poterlo accendere, poggia il dito sul pulsante per il Touch ID situato a destra della Touch Bar, nella parte superiore della tastiera.

Se poi stai usando un MacBook Pro del 2018, oltre che così come appena indicato, puoi accendere il computer premendo un qualsiasi tasto della tastiera oppure premendo il trackpad.

Come accedere un MacBook Air

Anche i MacBook Air del 2018 possono essere accesi poggiando il dito sul pulsante per il Touch ID che, in tal caso, si trova a destra dei tasti funzione, nella parte superiore della tastiera.

Oltre che in questo modo, è possibile accendere questo modello di portatile Apple premendo sempre un qualsiasi tasto della tastiera oppure il trackpad.

Inoltre, tutti i MacBook Pro e i MacBook Air di recente produzione possono essere accesi semplicemente aprendo il coperchio (anche quando il dispositivo non è collegato all’alimentazione), collegando il computer a un alimentatore mentre il coperchio è aperto (a patto di utilizzare un alimentatore CA che fornisca potenza sufficiente, come quello in dotazione con il computer, e che la batteria del notebook sia abbastanza carica per eseguire l’avvio) e collegando il Mac a un alimentatore mentre il coperchio è chiuso e il dispositivo è collegato a un display esterno.

Per quel che concerne i MacBook più datati, quelli sprovvisti di Touch ID, per poterli accendere, occorre premere il pulsante di accensione fisico, che è un tasto di forma circolare oppure rettangolare posto nell’angolo in alto a destra della tastiera, oppure vicino alla tastiera, sempre in alto a destra.

In tutti i casi, dopo aver acceso il Mac, il sistema operativo verrà avviato e caricato e successivamente potrai cominciare a usare il computer effettuando il login al tuo account utente.
Se questa è la prima volta che stai accendendo il tuo portatile Apple, ti verrà proposto di seguire una breve procedura di configurazione iniziale.

Ti faccio inoltre notare che tutte le indicazioni di cui sopra valide anche per accendere il MacBook quando questo si trova in stato di Stop.

Come si accende tastiera, mouse e trackpad Mac

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Arrivati a questo punto, per completezza d’informazione, è mia intenzione spiegarti anche come accendere la tastiera, il mouse e il trackpad del Mac, nel caso in cui tu stia utilizzando un iMac o comunque un computer Apple a cui hai collegato le suddette periferiche esterne commercializzate dalla stessa azienda della “mela morsicata”.

Per quanto riguarda la Magic Keyboard di seconda generazione (sia con che senza tastierino numerico), tutto quello che devi fare per poterla accendere è spostare su ON il tasto di accensione (in modo tale che sul relativo indicatore risulti visibile il colore verde) collocato sulla parte posteriore della tastiera, quando quest’ultima è orientata in maniera corretta verso di te e quindi quando i tasti funzione sono collocati frontalmente e in alto.

La procedura per accendere il Magic Mouse di seconda generazione non è poi così differente da quella vista insieme poc’anzi per quanto riguarda la tastiera.
Basta infatti spostare su ON l’interruttore posto sulla parte posteriore della periferica (in modo tale che il relativo indicatore diventi di colore verde) quando la superficie bianca del mouse è orientata verso di sé.

Lo stesso dicasi per il Magic Trackpad.
Per poter accendere quello di seconda generazione, basta portare su ON l’interruttore situato sul retro del dispositivo (in modo tale che l’indicatore diventi di colore verde.) quando la parte bianca del dispositivo è orientata verso di te risultando leggermente in rialzo nella parte superiore.

Una volta accesi tastiera, mouse e trackpad, se si tratta di dispositivi forniti in dotazione con il Mac che stai usando, per potertene cominciare a servire, non dovrai fare null’altro, in quanto risulteranno già abbinati al computer.
Se, invece, hai acquistato i dispositivi separatamente o se l’abbinamento è stato annullato, procedi nel seguente modo.

  • Connetti un cavo da Lightning a USB (quello fornito in dotazione nel caso in cui la periferica sia stata fornita con il Mac) o un cavo da USB-C a Lightning alla porta Lightning del dispositivo e collega l’altra estremità del cavo al Mac;
  • Assicurati che l’interruttore di tastiera, mouse o trackpad risulti nella posizione di accensione;
  • Sul tuo Mac, clicca sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con l’ingranaggio) posta sulla barra Dock, seleziona la voce Bluetooth nella finestra che si apre e attendi qualche istante affinché il dispositivo risulti visibile nell’elenco Dispositivi.

Per quanto riguarda, invece, Magic Keyboard, Magic Mouse e Magic Trackpad di prima generazione, per poter accendere i dispositivi, devi in primo luogo inserire delle pile nell’alloggiamento apposito, in quanto non dotati di batteria.
Per fare ciò su tastiera e trackpad, rimuovi l’apposito coperchio circolare posto lateralmente e poi applicalo nuovamente.
Per inserire le pile nell’alloggiamento del mouse, invece, rimuovi il coperchio rettangolare posto sulla parte inferiore e poi applicalo di nuovo.

Successivamente, per accendere tastiera e trackpad, schiaccia il pulsante di accensione, quello grigio di forma circolare che si trova sul lato sinistro, e attendi qualche istante affinché il LED posto sulla parte frontale della periferica diventi di colore verde fisso.
Per accendere il mouse, sposta su ON l’interruttore posto sulla parte inferiore e attendi che il relativo LED diventi di colore verde fisso.

Anche in questo caso, se si tratta di dispositivi forniti in dotazione con il Mac in uso, questi risulteranno già abbinati al computer.
Qualora così non fosse o nel caso in cui l’abbinamento sia stato annullato, puoi far fronte alla cosa procedendo nel seguente modo.

  • Accendi il dispositivo come ti ho spiegato qualche riga più su, attendi che il LED si illumini di verde e cominci a lampeggiare;
  • Sul tuo Mac, clicca sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con l’ingranaggio) posta sulla barra Dock, seleziona la voce Bluetooth nella finestra che si apre e attendi qualche istante affinché il dispositivo risulti visibile nell’elenco Dispositivi.
    Successivamente, se il dispositivo non si connette in automatico, fai clic sul relativo pulsante Abbina.
    Nel caso specifico della tastiera dovrai anche premere i tasti corrispondenti a quelli visualizzati sullo schermo del computer.

Da notare che sia nel caso delle periferiche di seconda generazione che di quelle di prima, quando in funzione e abbinate al Mac vedrai comparire un apposito avviso sullo schermo del computer indicante la cosa.

Come accendere Mac che non si accende

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Pur vendo messo in pratica le indicazioni che ti ho fornito nelle precedenti righe il tuo Mac non vuole saperne assolutamente nulla di accendersi?
Proviamo a risolvere insieme la cosa.

In primo luogo, ti consiglio di verificare il fatto che il Mac risulti effettivamente collegato alla presa di corrente (se stai avendo a che fare con un MacBook, non dare per scontato il potertene servire senza alimentatore in quanto dotato di batteria propria perché quest’ultima potrebbe essere scarica o comunque non sufficientemente carica da consentire l’accensione del computer).
Per cui, effettua nuovamente e con maggiore calma e attenzione i passaggi che ti ho indicato nel passo a inizio guida.

Dopo esserti sincerato del fatto che il Mac risulti collegato correttamente ad una fonte di alimentazione, prova ad accenderlo nuovamente tenendo premuto il tasto di accensione in maniera prolungata, per circa 10 secondi, dopodiché premilo nuovamente.
Se il Mac continua a non accendersi, ripeti la procedura che ti ho appena descritto provvedendo preventivamente a scollegare gli accessori eventualmente connessi al computer (es.
hard disk esterni, stampanti ecc.).

Considera inoltre che la causa di una mancata accensione potrebbe essere riconducibile ad una cattiva dissipazione del calore dovuta ad un accumulo di polvere nelle ventole.
Per far fronte alla cosa, se te la senti di “smontare” il tuo computer e soprattutto se ti assumi la responsabilità del fatto che andrai potenzialmente ad invalidare la garanzia eventualmente in essere, puoi seguire le istruzioni contenute nelle mie guide generiche su come raffreddare il PC e come raffreddare un notebook per farti un’idea su come procedere.

Un’altra operazione che puoi eseguire per tentare di far “resuscitare” il tuo computer Apple è il reset della PRAM (o NVRAM), cioè la piccola memoria non volatile che viene utilizzata sui Mac per conservare informazioni come la risoluzione dello schermo, il disco di avvio, il volume degli altoparlanti ecc.
Per scoprire in che modo procedere, fa’ riferimento alla mia guida specifica su come resettare la NVRAM.

Anche eseguire un reset dell’SMC potrebbe essere risolutivo.
Se non ne hai mai sentito parlare, l’SMC è un chip deputato alla gestione energetica e al controllo di alcuni componenti dei computer Apple, come ad esempio le ventole, le luci della tastiera e il sensore per la regolazione automatica della luminosità dello schermo.
Per capire come fare per resettarlo, leggi il mio articolo su come resettare l’SMC del Mac.

Ulteriori indicazioni utili su come far fronte alla mancata accensione del Mac le trovi consultando questa pagina ad hoc del sito Internet di Apple.
Se poi i problemi persistono, ti suggerisco di passare alla lettura del passo successivo in cui trovi spiegato come ricevere supporto diretto da parte di Apple.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni ma stai riscontrando delle difficoltà e ritieni di aver bisogno di ulteriore aiuto?
Considerando le circostanze, il miglior suggerimento che posso offrirti è senza alcun dubbio quello di dare uno sguardo alla sezione del sito Internet di Apple dedicata al supporto per i Mac oltre che alla sezione dedicata al supporto per gli accessori, per quanto riguarda tastiera, mouse e trackpad.

Per ricevere informazioni specifiche riguardo l’accensione, puoi anche fare riferimento alla pagina Web apposita relativa ai Mac e a quella dedicata a Magic Keyboard, Magic Mouse e Magic Trackpad.

Se neppure così facendo riesci a risolvere, allora ti consiglio di metterti in contatto diretto con il servizio clienti di Apple al fine di ottenere assistenza personalizzata.
Puoi riuscirci in diversi modi:
tramite telefono, via Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono ugualmente validi, scegliere quale adottare dipende solo ed esclusivamente in base a quelle che sono le tue personalissime preferenze ed esigenze.

Per maggiori informazioni al riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida dedicata in via specifica a come contattare Apple, mediante la quale ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

come selezionare tutto su Mac

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Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti allora sapere se posso darti una mano oppure no sul da farsi?
Ma certo che si, ci mancherebbe altro, sono qui proprio per questo.
Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che della tua attenzione posso infatti illustrati, in maniera semplice ma al tempo stesso tagliata, come eseguire l’operazione in oggetto.

Come selezionare tutto su Mac

Hai acquistato da poco il tuo primo Mac, dopo aver trascorso anni ed anni ad utilizzare Windows, e stai cercando di prendere dimestichezza con il sistema operativo della “mela morsicata”.
Sensazione di disorientamento iniziale a parte, il passaggio non è stato poi così drastico.
Tuttavia ci sono delle operazioni che non hai ancora ben compreso come compierle e per l’effettuazione delle quali ti piacerebbe ricevere qualche utile dritta sul da farsi.
In particolare, ti piacerebbe capire come selezionare tutto su Mac.

Selezionare tutto su Mac con tastiera

Prediligi l’uso delle scorciatoie da tastiera e vorresti capire come fare per selezionare tutto su Mac in tal modo?
Te lo spiego immediatamente.

Provvedi innanzitutto ad identificare gli elementi che intendi selezionare, possono essere file, cartelle, testo, icone… insomma qualsiasi cosa! Dopodiché porta in primo piano la finestra o la schermata di riferimento facendoci clic sinistro sopra.

Una volta fatto ciò, serviti della combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del tuo computer.
Istantaneamente, tutti gli elementi annessi alla finestra o alla schermata in primo piano verranno selezionati.
Potrai facilmente renderti conto della cosa in quanto file, cartelle ecc.
risulteranno evidenziati in blu.

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A questo punto, a seconda di quelle che sono le tue necessità potrai andare ad agire su tutti gli elementi selezionati spostandoli, copiandoli, tagliandoli oppure eliminandoli.

Se la cosa può tornarti utile, ti segnalo che puoi selezionare tutto su Mac usando le scorciatoie da tastiera anche lasciando deselezionati alcuni elementi.

Per riuscirci, recati in primo luogo sulla finestra o schermata che contiene gli elementi che è tua intenzione selezionare e fai clic sul file, sulla cartella ecc.
a partire da cui vuoi avviare la selezione.
Serviti quindi della combinazione di tasti shift+freccia giù o shift+freccia su per selezionare, rispettivamente, il primo gruppo di file al di sotto o al di sopra di quello già selezionato.

Successivamente schiaccia il tasto cmd, seleziona il primo elemento del secondo gruppo ed amplia la selezione utilizzando nuovamente la combinazione di tasti shift+freccia giù oppure shift+freccia su, così come ti ho indicato poc’anzi.

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Ad operazione completata, tutti gli elementi selezionati risulteranno evidenziati di blu e potrai intervenire su di essi copiandoli, spostandoli e via discorrendo.

Da notare che puoi utilizzare i comandi che ti ho appena fornito con qualsiasi elemento su Mac, testo escluso.

Non hai bisogno di selezionare tutti gli elementi in una data finestra o schermata ma solo quelli presenti a partire da un determinato punto?
Si può fare anche questo, almeno per quel che concerne gli elementi annessi al Finder ed il testo.

Nel primo caso, però, devi abilitare la visualizzazione in formato elenco.

Per fare ciò,

  • apri la finestra del Finder che contiene gli elementi che desideri selezionare
  • e fai clic sul bottone con le linee in orizzontale che si trova in alto a sinistra.

In alternativa,

  • seleziona la voce Vista che sta sulla barra dei menu
  • scegli l’opzione Come elenco.
  • A questo punto, provvedi a fare clic sinistro nel punto a partire dal quale desideri selezionare tutti gli elementi dopodiché utilizza la combinazione di tasti shift+alt+freccia giù,
  • per selezionare tutti gli elementi al di sotto del punto cliccato,
  • oppure quella shift+alt+freccia su, per selezionare tutti gli elementi al di sopra del punto cliccato.

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Nel caso specifico del testo, utilizzando le combinazioni di cui sopra sarà dapprima selezionato l’intero paragrafo di riferimento e poi, continuando a tenere schiacciati shift+alt e premendo ripetutamente sul tasto freccia giù o freccia su, tutti quelli immediatamente successivi.

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Potrai facilmente renderti conto del fatto di essere riuscito a selezionare tutto in quanto gli elementi selezionati risulteranno evidenziati di colore blu.
Successivamente potrai intervenire sugli stessi copiandoli, cancellandoli, spostandoli in un’altra posizione e via discorrendo.

Come nel caso delle tecniche che ti ho descritto nelle precedenti righe, anche la selezione a partire da un determinato punto può essere eseguita su file, cartelle, applicazioni, testo e qualsiasi altro elemento.

Selezionare tutto su Mac con mouse o trackpad

Oltre che così come ti ho indicato nel passo precedente, puoi selezionare tutto su Mac servendoti del solo mouse oppure del trackpad.
Mi chiedi come riuscirci?
Nulla di più semplice! Te lo spiego subito.

Innanzitutto, identifica gli elementi che desideri selezionare.
Anche in tal caso possono essere file, cartelle, testo, icone o qualsiasi altro elemento.
Successivamente porta in primo piano la finestra o la schermata di riferimento facendoci clic sinistro sopra.

A questo punto, fai clic sinistro in un punto vuoto della finestra o della schermata e, continuando a tenere premuto, traccia l’area di selezione in modo tale che tutti gli elementi risultino selezionati.
Potrai facilmente renderti conto di essere riuscito nell’impresa in quanto file, cartelle e via discorrendo risulteranno evidenziati in blu.

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Dopo aver provveduto a selezionare tutto così come ti ho appena indicato, rilascia pure il clic sinistro ed intervieni sui vari elementi andandoli a copiare, eliminare ecc.
in base a quelle che sono le tue necessità.
Visto che non è stato complicato?

Selezionare tutto su Mac tramite barra dei menu

Puoi selezionare tutto su Mac anche avvalendoti di un apposito comando annesso alla barra dei menu.
Non ci credi?
Allora metti in pratica le istruzioni sul da farsi che sto per fornirti e vedrai che alla fine sarai pronto a darmi ragione.

Per riuscire nell’impresa, provvedi innanzitutto ad identificare gli elementi che è tua intenzione selezionare.
Come indicato anche nei passi precedenti, possono essere file, cartelle, testo, icone o qualsiasi altro elemento.
Successivamente porta in primo pian la finestra o la schermata di riferimento facendoci clic sinistro sopra.

Adesso, clicca sulla voce Modifica annessa alla barra dei menu e scegli, dal menu che si apre, la voce Seleziona tutto.
Una volta fatto ciò, tutti gli elementi annessi alla finestra o alla schermata visualizzata risulteranno selezionati.
Potrai subito renderti conto della cosa in quanto risulteranno evidenziati in blu.

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Anche in tal caso, a selezione avvenuta potrai intervenire sugli elementi andandoli a spostare, copiare, cancellare ecc.
a seconda delle tue effettive necessità.

Altri sistemi per selezionare tutto su Mac

Nelle righe precedenti hai avuto modo di apprendere come selezionare tutto su Mac.
Chiaramente, esistono anche altre tecniche grazie alle quali puoi effettuare le selezioni più disparate per riuscire, ad esempio, a selezionare file distanti tra di loro, la parola immediatamente successiva a quella evidenziata nel testo visualizzato ecc.

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Se la questione ti interessa e desideri dunque approfondire l’argomento, ti invito a leggere il mio post su come selezionare più elementi su Mac tramite cui ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.
Altre indicazioni interessanti le trovi poi nel mio articolo su come selezionare con la tastiera.

Per completezza d’informazione, ti invito a leggere anche il mio tutorial su come cliccare con la tastiera, potrebbe tornarti utile nel caso in cui volessi selezionare gli elementi visualizzati su schermo andando a bandire completamente l’impiego del mouse.
Mi raccomando, dagli almeno uno sguardo!

In caso di dubbi o problemi

Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come selezionare tutto su Mac ma non sei ancora riuscito nel tuo intento?
In corso d’opera è sorto qualche altro intoppo e non sai come riserve?
Hai qualche altro dubbio in merito al quale ti piacerebbe ricevere dei chiarimenti?
Non disperare, penso proprio di poterti essere ancora d’aiuto.

Innanzitutto, il miglior suggerimento che posso darti è quello di fare “un salto” sulla community ufficiale di Apple per provare a vedere se tra i vari argomenti di discussione è presente qualcosa di consono alla tua situazione.

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Collegati dunque alla home page la community, digita la parola chiave di riferimento nel campo di ricerca al centro dello schermo e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
Nella pagina dei risultati di ricerca che successivamente andrà ad aprirsi seleziona la discussine pertinente (se presente) e leggi le varie risposte che altri utenti come te hanno inserito.

Volendo, puoi anche effettuare una ricerca per categoria di prodotto, selezionando quella di tuo interesse dalla parte in basso della pagina principale della community.
Se invece vuoi inserire tu stesso una nuova discussione, devi prima effettuare il login con il tuo ID Apple (per maggiori info in tal senso ti invito a leggere il mio tutorial dedicato all’argomento) facendo clic sulla voce Sign in che trovi in alto a sinistra.

Se poi procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a trovare nulla di utile per il tuo caso, puoi metterti in contatto diretto con il servizio clienti Apple.
Puoi riuscirci in vari modi (tramite telefono, social network ecc.), tutti quelli che trovi indicati nel mio tutorial su come contattare Apple e che ti invito a leggere per maggiori dettagli.

come selezionare tutte le foto su iPhone

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela, ed in questo tutorial ti spiegherò come selezionare tutte le foto su iPhone, dall’applicazione Foto.

Una volta selezionate le fotografie dall’applicazione Foto su iPhone, è possibile fare le seguenti operazioni:

  • creare un album con le foto selezionate
  • creare una presentazione con le foto selezionate

oppure anche eseguire delle operazioni di Copia/Incolla o cancellazione come ad esempio:

  • nascondere le foto selezionate (per proteggerle da occhi indiscreti)
  • duplicare le foto selezionate
  • copiare le foto selezionate
  • cancellare le foto selezionate

Come selezionare tutte le foto su iPhone

Vediamo ora la semplicissima procedura per selezionare tutte le foto su iPhone, mediante l’app Foto.

  • apri l’app Foto su iPhone
  • apparirà la griglia delle fotografie contenute nel tuo iPhone
  • premi sul pulsante Seleziona collocato in alto a destra sullo schermo
  • tocca sulle singole fotografie che vuoi selezionare per aggiungerle alla lista di quelle selezionate
  • ogni fotografia selezionata, verrà contrassegnata con un simbolo di spunta blu in basso a destra

Una volta selezionate le fotografie desiderate, puoi facilmente compiere una serie di operazioni sulle foto selezionate, a seconda delle tue esigenze.

Creare un album con le foto selezionate su iPhone

Condividere le foto selezionate su iPhone

Nascondere le foto selezionate su iPhone

come selezionare piu elementi mac

come selezionare piu elementi mac

Sei passato da poco da PC a Mac e, nonostante il sistema operativo di Apple sia uno dei più semplici da usare, ci sono alcune operazioni che prima compievi senza problemi su Windows che non riesci ancora a portare a termine con disinvoltura su macOS.
Una di queste è la selezione multipla dei file nel Finder.
Come dici?
Ho centrato in pieno la questione?
Beh, allora dedica qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questo tutorial e provvederò a spiegarti, per filo e per segno, come selezionare più elementi Mac.

Effettivamente, per chi proviene da tanti anni di Windows non è sempre semplice adattarsi alle combinazioni di tasti e ai comandi del mondo Mac – che sono diversi da quelli dei PC -, ma ti assicuro che in questo caso è davvero facilissimo, tanto quanto come selezionare più file sui sistemi operativi di casa Microsoft.
Vedrai, appena ti dirò come selezionare più elementi Mac lo imparerai perfettamente “al volo”, senza aver bisogno di rileggerlo nemmeno una volta.

Se sei dunque realmente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter selezionare più elementi Mac, ti suggerisco di metterti ben comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui sotto.
Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a fornire eventuali spiegazioni ai tuoi amici che si trovano nella tua stessa situazione e che sono desiderosi di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e necessità, puoi selezionare più elementi Mac andando ad agire solo ed esclusivamente sui file che risultano vicini tra loro oppure anche su quelli distanti l’uno dall’altro.
Puoi inoltre selezionare più elementi Mac in maniera automatica oppure puoi intervenire su interi gruppi di cartelle, documenti e vari altri elementi lasciando altri deselezionati.
Chiaramente, è anche possibile selezionare tutti i file presenti in una specifica posizione.
Ad ogni modo, non preoccuparti:
le operazioni da compiere sono semplicissime e nella maggior parte dei casi possono essere effettuate soltanto con la tastiera – mediante apposite shortcuts -, senza dover ricorrere all’uso del mouse o a quello del trackpad.

Nota: Se non sai ancora bene come destreggiarti con la tastiera del Mac, puoi aiutarti con le indicazioni presenti su questa pagina dedicata annessa al sito Internet di Apple in cui vengono indicati tutti i vari pulsanti presenti sulla tastiera dei computer Apple e le relative funzioni.

Selezionare i file vicini

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Anche se i tasti da premere sono leggermente diversi da quelli che sei abituato ad usare su Windows, sappi che selezionare più elementi Mac andando ad agire sui file che sono vicini tra di loro è un vero e proprio gioco da ragazzi.

Per riuscirci, basta infatti cliccare sul primo file ed usare la combinazione di tasti shift+frecce direzionali della tastiera per selezionare gli oggetti che si trovano sotto, sopra o ai lati di quest’ultimo.

Se non prediligi l’utilizzo esclusivo della tastiera, puoi selezionare più file vicini tra loro sul tuo Mac anche servendoti solo ed esclusivamente del mouse o del trackpad.
In che modo?
Semplicissimo: ti basta tenere premuto il tasto sinistro del mouse o del trackpad e selezionare i file che si desidera andando a definire l’area di selezione mediante l’apposito quadrato/rettangolo che viene tracciato.

Selezionare i file distanti

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Se invece gli elementi da selezionare si trovano ad una certa distanza gli uni dagli altri, non c’è bisogno di riordinarli manualmente o operare su di essi singolarmente per riuscire nel tuo intento.

Infatti, in tal caso, per selezionare più elementi Mac basta tenere premuto il tasto cmd della tastiera del computer e cliccare con il mouse o con il trackpad sui file che si desidera selezionare, dopodiché è possibile fare clic destro su uno di essi per copiarli o eliminarli tutti contemporaneamente mediante l’apposito menu contestuale che viene mostrato.
Facilissimo, vero?

Selezionare automaticamente i file

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Un modo molto comodo di selezionare più elementi Mac quando è attiva la visualizzazione in stile elenco per le cartelle consiste nel selezionare un file e poi automaticamente tutti quelli che si trovano sopra e sotto di esso utilizzando una comodissima combinazione di tasti della tastiera.

Se vuoi provarla, provvedi innanzitutto ad accertarti del fatto che la visualizzazione in stile elenco risulti attiva per la cartella su cui è tua intenzione andare ad agire.
Per fare ciò, recati nella cartella di tuo interesse dopodiché assicurati del fatto che il secondo pulsante (quello con le linee in orizzontale) collocato nella parte in alto a sinistra della finestra relativa alla cartella sia selezionato ed in caso contrario cliccaci sopra.

In alternativa, dopo aver aperto la cartella relativamente alla quale intendi andare ad agire, clicca sulla voce Vista annessa alla barra dei menu ed assicurati che l’opzione Come elenco dal menu che ti viene mostrato sia seleziona ed in caso contrario cliccaci sopra.

A questo punto, puoi procedere andando a selezionare automaticamente i file.
Per riuscirci, seleziona un file da un elenco cliccandoci sopra, dopodiché tieni premuti i tasti shift+alt sulla tastiera del tuo Mac e premi la freccia su o la freccia giù per includere nella selezione tutti gli elementi presenti rispettivamente sopra o sotto quello selezionato precedentemente.

Selezionare gruppi di file lasciandone altri deselezionati

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Puoi anche unire due tecniche viste in precedenza e selezionare gruppetti di file in modalità elenco lasciandone altri deselezionati (es.
selezionare i file da 01 fino a 05, lasciare quelli da 06 a 10 deselezionati e selezionare quelli da 11 a 15).
In che modo?
Ora te lo spiego.

Per riuscirci, basta cliccare sul primo file del primo gruppetto ed usare i tasti shift+freccia giù o freccia su per selezionare il primo gruppetto, dopodiché si deve tenere premuto il tasto cmd, selezionare il primo file del secondo gruppetto, ampliare la selezione con shift+freccia giù o freccia su e così via finché non si selezionano tutti gli oggetti desiderati.

Selezionare tutti i file

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Non dimenticare poi la possibilità di selezionare tutti i file presenti in una data posizione di macOS contemporaneamente senza complicarsi troppo la vita.

Basta aprire la cartella che contiene gli elementi da selezionare, premere la combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del computer e il gioco è fatto.
Più semplice di così?

Altro

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Ci hai preso gusto nel selezionare più elementi Mac ed adesso ti piacerebbe capire come fare per poter intervenire anche su testo, pulsanti, funzioni e altro ancora?
Allora da’ subito uno sguardo alla mia guida su come selezionare con la tastiera, vedrai che in questo modo riuscirai a soddisfare la tua sete di conoscenza.

Unitamente all’articolo che ti ho appena segnalato, ti suggerisco di consultare anche la mia guida su come cliccare con la tastiera.
Può tornarti utile per selezionare più elementi bandendo del tutto l’uso del mouse.
Leggila, vedrai che non te ne pentirai.

come selezionare piu elementi mac

come selezionare piu elementi mac

Sei passato da poco da PC a Mac e, nonostante il sistema operativo di Apple sia uno dei più semplici da usare, ci sono alcune operazioni che prima compievi senza problemi su Windows che non riesci ancora a portare a termine con disinvoltura su macOS.
Una di queste è la selezione multipla dei file nel Finder.
Come dici?
Ho centrato in pieno la questione?
Beh, allora dedica qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questo tutorial e provvederò a spiegarti, per filo e per segno, come selezionare più elementi Mac.

Effettivamente, per chi proviene da tanti anni di Windows non è sempre semplice adattarsi alle combinazioni di tasti e ai comandi del mondo Mac – che sono diversi da quelli dei PC -, ma ti assicuro che in questo caso è davvero facilissimo, tanto quanto come selezionare più file sui sistemi operativi di casa Microsoft.
Vedrai, appena ti dirò come selezionare più elementi Mac lo imparerai perfettamente “al volo”, senza aver bisogno di rileggerlo nemmeno una volta.

Se sei dunque realmente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter selezionare più elementi Mac, ti suggerisco di metterti ben comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui sotto.
Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a fornire eventuali spiegazioni ai tuoi amici che si trovano nella tua stessa situazione e che sono desiderosi di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e necessità, puoi selezionare più elementi Mac andando ad agire solo ed esclusivamente sui file che risultano vicini tra loro oppure anche su quelli distanti l’uno dall’altro.
Puoi inoltre selezionare più elementi Mac in maniera automatica oppure puoi intervenire su interi gruppi di cartelle, documenti e vari altri elementi lasciando altri deselezionati.
Chiaramente, è anche possibile selezionare tutti i file presenti in una specifica posizione.
Ad ogni modo, non preoccuparti:
le operazioni da compiere sono semplicissime e nella maggior parte dei casi possono essere effettuate soltanto con la tastiera – mediante apposite shortcuts -, senza dover ricorrere all’uso del mouse o a quello del trackpad.

Nota: Se non sai ancora bene come destreggiarti con la tastiera del Mac, puoi aiutarti con le indicazioni presenti su questa pagina dedicata annessa al sito Internet di Apple in cui vengono indicati tutti i vari pulsanti presenti sulla tastiera dei computer Apple e le relative funzioni.

Selezionare i file vicini

IMMAGINE QUI 1

Anche se i tasti da premere sono leggermente diversi da quelli che sei abituato ad usare su Windows, sappi che selezionare più elementi Mac andando ad agire sui file che sono vicini tra di loro è un vero e proprio gioco da ragazzi.

Per riuscirci, basta infatti cliccare sul primo file ed usare la combinazione di tasti shift+frecce direzionali della tastiera per selezionare gli oggetti che si trovano sotto, sopra o ai lati di quest’ultimo.

Se non prediligi l’utilizzo esclusivo della tastiera, puoi selezionare più file vicini tra loro sul tuo Mac anche servendoti solo ed esclusivamente del mouse o del trackpad.
In che modo?
Semplicissimo: ti basta tenere premuto il tasto sinistro del mouse o del trackpad e selezionare i file che si desidera andando a definire l’area di selezione mediante l’apposito quadrato/rettangolo che viene tracciato.

Selezionare i file distanti

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Se invece gli elementi da selezionare si trovano ad una certa distanza gli uni dagli altri, non c’è bisogno di riordinarli manualmente o operare su di essi singolarmente per riuscire nel tuo intento.

Infatti, in tal caso, per selezionare più elementi Mac basta tenere premuto il tasto cmd della tastiera del computer e cliccare con il mouse o con il trackpad sui file che si desidera selezionare, dopodiché è possibile fare clic destro su uno di essi per copiarli o eliminarli tutti contemporaneamente mediante l’apposito menu contestuale che viene mostrato.
Facilissimo, vero?

Selezionare automaticamente i file

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Un modo molto comodo di selezionare più elementi Mac quando è attiva la visualizzazione in stile elenco per le cartelle consiste nel selezionare un file e poi automaticamente tutti quelli che si trovano sopra e sotto di esso utilizzando una comodissima combinazione di tasti della tastiera.

Se vuoi provarla, provvedi innanzitutto ad accertarti del fatto che la visualizzazione in stile elenco risulti attiva per la cartella su cui è tua intenzione andare ad agire.
Per fare ciò, recati nella cartella di tuo interesse dopodiché assicurati del fatto che il secondo pulsante (quello con le linee in orizzontale) collocato nella parte in alto a sinistra della finestra relativa alla cartella sia selezionato ed in caso contrario cliccaci sopra.

In alternativa, dopo aver aperto la cartella relativamente alla quale intendi andare ad agire, clicca sulla voce Vista annessa alla barra dei menu ed assicurati che l’opzione Come elenco dal menu che ti viene mostrato sia seleziona ed in caso contrario cliccaci sopra.

A questo punto, puoi procedere andando a selezionare automaticamente i file.
Per riuscirci, seleziona un file da un elenco cliccandoci sopra, dopodiché tieni premuti i tasti shift+alt sulla tastiera del tuo Mac e premi la freccia su o la freccia giù per includere nella selezione tutti gli elementi presenti rispettivamente sopra o sotto quello selezionato precedentemente.

Selezionare gruppi di file lasciandone altri deselezionati

IMMAGINE QUI 4

Puoi anche unire due tecniche viste in precedenza e selezionare gruppetti di file in modalità elenco lasciandone altri deselezionati (es.
selezionare i file da 01 fino a 05, lasciare quelli da 06 a 10 deselezionati e selezionare quelli da 11 a 15).
In che modo?
Ora te lo spiego.

Per riuscirci, basta cliccare sul primo file del primo gruppetto ed usare i tasti shift+freccia giù o freccia su per selezionare il primo gruppetto, dopodiché si deve tenere premuto il tasto cmd, selezionare il primo file del secondo gruppetto, ampliare la selezione con shift+freccia giù o freccia su e così via finché non si selezionano tutti gli oggetti desiderati.

Selezionare tutti i file

IMMAGINE QUI 5

Non dimenticare poi la possibilità di selezionare tutti i file presenti in una data posizione di macOS contemporaneamente senza complicarsi troppo la vita.

Basta aprire la cartella che contiene gli elementi da selezionare, premere la combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del computer e il gioco è fatto.
Più semplice di così?

Altro

IMMAGINE QUI 6

Ci hai preso gusto nel selezionare più elementi Mac ed adesso ti piacerebbe capire come fare per poter intervenire anche su testo, pulsanti, funzioni e altro ancora?
Allora da’ subito uno sguardo alla mia guida su come selezionare con la tastiera, vedrai che in questo modo riuscirai a soddisfare la tua sete di conoscenza.

Unitamente all’articolo che ti ho appena segnalato, ti suggerisco di consultare anche la mia guida su come cliccare con la tastiera.
Può tornarti utile per selezionare più elementi bandendo del tutto l’uso del mouse.
Leggila, vedrai che non te ne pentirai.

come seguire un iphone

come seguire un iphone

Hai paura di smarrire il tuo iPhone?
Ti piacerebbe poterlo localizzare in qualsiasi momento a distanza, visualizzando la sua posizione geografica su una mappa?
Hai organizzato una rimpatriata con amici che non vedi da tanto tempo, i quali possiedono tutti un iPhone, e vorresti poter scoprire quando sono vicini al luogo dell’appuntamento monitorando la loro posizione geografica?
Si possono fare entrambe le cose, addirittura gratis!

Forse non tutti lo sanno, ma Apple offre degli ottimi servizi di localizzazione che permettono di monitorare la posizione geografica del proprio “iPhone” o dell’iPhone dei propri amici (previa espressa autorizzazione) in tempo reale sia da PC che da altri dispositivi portatili della mela.
Se ne vuoi sapere di più, ecco come seguire un iPhone in dettaglio.

Se vuoi scoprire come seguire un iPhone di tua proprietà, sappi che non devi installare alcuna app particolare sul tuo telefono.
Tutto quello che devi fare è affidarti al servizio Trova il mio iPhone, che è già preinstallato in tutti gli iPhone e che consente gratuitamente di rintracciare il proprio “iPhone” in caso di furto o smarrimento.
Basta avere un ID Apple e attivare lo switch relativo a questa opzione nelle impostazioni di iOS.

Per assicurarti che il servizio per rintracciare l’iPhone a distanza sia attivo anche sul tuo smartphone, recati nella Impostazioni del “iPhone” e seleziona la voce iCloud dal menu che compare, dopodiché imposta su ON lo switch Trova iPhone se non è già impostato in tal modo e premi sul pulsante Consenti per completare l’operazione.
Una volta attivato il servizio di localizzazione dell’iPhone, potrai rintracciare in qualsiasi momento il tuo telefono utilizzando il PC o un altro dispositivo portatile Apple (es.
un iPad, l’iPhone di un amico, ecc.).

Per localizzare l’iPhone dal computer, non devi far altro che collegarti al sito Internet di iCloud, eseguire l’accesso con i dati del tuo ID Apple e cliccare sul pulsante Trova il mio iPhone.
Successivamente, fai click sul nome del tuo smartphone (es.
iPhone di ) ed attendi che il dispositivo venga localizzato su una mappa di Google Maps.
Cliccando sull’icona del tuo iPhone potrai inoltre comandare il telefono a distanza facendo emettere un suono a quest’ultimo, cancellando i dati presenti al suo interno o bloccandolo.
Per maggiori informazioni, leggi la mia guida su come localizzare un iPhone.

Se non hai un computer a portata di mano, puoi localizzare geograficamente il tuo iPhone smarrito scaricando l’applicazione gratuita Trova il mio iPhone su un qualsiasi iPhone, iPad o iPod Touch ed eseguendo l’accesso a quest’ultima con i dati del tuo ID Apple (lo stesso configurato sul “iPhone” da rintracciare).
Il resto della procedura è pressoché identica a quella vista per il sito di iCloud.

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Desideri seguire un iphone appartenente ad un amico o un conoscente, in modo da sapere quando quest’ultimo si trova nei paraggi e incontrarlo di persona?
Allora puoi ricorrere ad un altro servizio gratuito offerto da Apple, Trova i miei amici.

Trova i miei amici è una app gratuita che consente di “seguire” a distanza gli iPhone di altre persone, i quali devono accettare espressamente di condividere la propria posizione geografica con chi ne fa richiesta.
Utilizzarla è facilissimo, basta inviare una richiesta di “amicizia” agli utenti da seguire e aspettare che questi accettino.
Si può anche scegliere di diventare “invisibili” in determinati momenti della giornata disattivando la condivisione della posizione geografica nelle impostazioni dell’applicazione.

Per avere maggiori informazioni su come localizzare un iPhone di un amico utilizzando Trova i miei amici, ti invito a leggere la guida che ho pubblicato qualche tempo fa sull’argomento e che spiega dettagliatamente come sfruttare tutte le funzioni di rintracciamento della app.
Per funzionare, sia Trova i miei amici che Trova il mio iPhone hanno bisogno di una connessione Internet attiva sul dispositivo da localizzare a distanza.

come scrivere in corsivo su iphone

come scrivere in corsivo su iphone

Navigando un po’ sui social, hai notato che molti dei tuoi amici usano scrivere stati, storie e post in corsivo.
Preso dalla voglia di imitarli, hai immediatamente aperto Google alla ricerca di un metodo che ti insegnasse a scrivere in corsivo su iPhone, poiché, nonostante la tua assidua presenza “sociale”, non hai mai fatto una cosa del genere prima d’ora.

Ebbene, sono lieto di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore:
nel corso di questa guida, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come pubblicare del testo in corsivo su WhatsApp, Instagram e Facebook utilizzando il tuo fido “iPhone”.
Non preoccuparti se non sei molto esperto in termini di tecnologia, non ne hai motivo:
le procedure suggerite sono di semplicissima applicazione e non richiedono nessun tipo di modifica avanzata al sistema operativo.

Dunque, senza indugiare oltre, prenditi un po’ di tempo libero e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti:
vedrai, al termine di questa guida sarai perfettamente in grado di usare lo stile di scrittura applicato dai tuoi amici.
Sono certo che farai un figurone! Detto ciò, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come scrivere in corsivo su WhatsApp per iPhone
  • Come scrivere in corsivo su Instagram per iPhone
  • Come scrivere in corsivo su Facebook per iPhone

Come scrivere in corsivo su WhatsApp per iPhone

Se è tua intenzione utilizzare la scrittura in corsivo su WhatsApp per iPhone, allora questa è la sezione del tutorial più giusta per te:
di seguito, infatti, ti spiegherò come procedere, sia per quanto riguarda le chat che per ciò che concerne le storie del servizio di messaggistica più usato al mondo.

Chat

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Digitare del testo in corsivo nelle chat di WhatsApp è davvero molto semplice:
per prima cosa, avvia l’app richiamandola dalla schermata Home del tuo iPhone, apri la chat in cui intendi scrivere e digita un messaggio come faresti di consueto, facendo tap sul campo di testo collocato in fondo alla schermata.

Prima di inviare il messaggio, fai doppio tap sulla parola o sulla frase che intendi scrivere in corsivo (o espandi la selezione fino a raggiungere tutto il testo di tuo interesse) e premi sul pulsante BIU che compare a schermo:
per concludere, tocca sulla voce Corsivo dal piccolo menu che compare a schermo e invia il messaggio come di consueto.
È stato davvero semplice, non trovi?

In alternativa, puoi inviare una parola (o una frase) scritta in corsivo “racchiudendola” tra due trattini bassi:
per esempio, digitando _Ciao, come stai?_, vedrai immediatamente il testo “trasformarsi” con la formattazione che desideri.
Anche in questo caso, puoi inviare subito il messaggio.

Stati

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Scrivere in corsivo su uno stato di WhatsApp per iPhone, invece, è ancora più semplice! Tanto per cominciare, avvia l’app e premi sull’icona Stato collocata in basso a sinistra, fai tap sul pulsante a forma di matita per scrivere uno stato “di testo” e digita la parola o la frase che desideri pubblicare; per cambiare il colore di sfondo, puoi, invece, usare l’icona a forma di tavolozza. Quando hai finito, premi il pulsante a forma di collocato in alto, finché non vedi comparire la scritta in corsivo (di solito, ciò succede dopo due “tap”).

Se hai bisogno di aiuto aggiuntivo sull’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida specifica su come scrivere in corsivo su WhatsApp, nella quale ho trattato l’argomento con dovizia di dettagli.

Come scrivere in corsivo su Instagram per iPhone

Vuoi servirti della scrittura in corsivo su Instagram, ma temi che non sia altrettanto facile raggiungere lo scopo?
Ti sbagli, e di molto! Come vedrai tra non moto, realizzare delle storie usando un font “italico” è davvero semplicissimo:
basta sapere dove mettere le… dita! Per quanto riguarda la scrittura sulle foto, invece, dovrai servirti di un’app “esterna”, poiché Instagram, al momento, non integra questa funzionalità.

Storie

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Usare il testo in corsivo nelle Storie di Instagram è davvero semplice:
tanto per cominciare, sfiora la tua immagine del profilo collocata in alto a sinistra per avviare la creazione di una nuova storia e, nella schermata successiva, premi sulla voce Tipo collocata in basso a sinistra.
Successivamente, fai tap sullo schermo e digita il testo che intendi pubblicare e premi più volte sul pulsante in alto (quello di selezione degli stili), fino a giungere allo stile Neon o allo stile Grassetto (gli unici che, attualmente, permette di scrivere in corsivo).

Se lo desideri, puoi personalizzare ulteriormente la scritta premendo sul cerchietto colorato situato in basso a sinistra, per modificare il colore di sfondo. Quando hai finito, sfiora il pulsante (>) situato al centro dello schermo e procedi con la pubblicazione della storia scegliendo l’opzione più adatta al tuo caso: La tua storia, per inserirla immediatamente nelle storie; Invia a, per spedirla tramite Direct o Salva, per scaricarla nella memoria dell’iPhone.

In alternativa, puoi scattare una foto e aggiungere una scritta in corsivo in sovrimpressione, sfiorando il pulsante Aa collocato nell’angolo in alto a destra.

Foto

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Se vuoi scrivere in corsivo anche sulle foto che posti su Instagram, il discorso cambia leggermente:
l’app ufficiale del social network, infatti, non dispone di una funzionalità dedicata a questo scopo, per cui devi affidarti a delle soluzioni di terze parti.

Di app per scrivere sulle foto ne esistono davvero tantissime, ma, per questo scopo, ti consiglio di dare un’occhiata a InstaQuote:
nella fattispecie, si tratta di un’app disponibile gratuitamente su App Store, progettata appositamente per creare citazioni sulle foto da postare su Instagram utilizzando filtri, effetti (alcuni dei quali disponibili come acquisto in-app) e testi personalizzati.
Tanto per essere chiari, nonostante il nome sia molto somigliante, InstaQuote resta comunque una soluzione di terze parti ed è completamente scollegata da Instagram.

Usare InstaQuote è davvero semplice:
per prima cosa, scatta la foto che intendi pubblicare su Instagram, dopodiché avvia l’app scaricata in precedenza e fai tap sull’icona a forma di macchina fotografica per selezionarla dall’album in cui l’hai salvata (concedendo all’applicazione i permessi per accedere alle foto sul tuo iPhone).

Fatto ciò, tocca l’immagine appena caricata per scrivere il testo che desideri aggiungere alla foto e premi sulla voce Fonts per scegliere il tipo di carattere corsivo che più preferisci; infine, digita il testo che intendi aggiungere al tuo scatto, seleziona il colore utilizzando l’apposita palette collocata subito accanto ai font e, dopo aver sfiorato la voce Keyboard, digita il testo che intendi aggiungere alla foto.

In alternativa, puoi digitare subito il testo da scrivere, per poi selezionarlo con un doppio tap (se necessario, puoi ampliare la selezione agendo sui due cursori che compaiono a schermo) e applicare il font che desideri usando i passaggi visti poc’anzi.
In questo modo, hai la possibilità di vedere in tempo reale la resa del testo personalizzato con il carattere da te scelto.

Quando hai finito, fai tap sul pulsante Done e, se lo desideri, rimuovi il livello semi-trasparente grigio sfiorando la voce Effects e spostando su OFF la levetta Gray middle layer; a questo punto, salva la foto sul dispositivo premendo il bottone Save e pubblicala su Instagram come faresti di consueto.

Come ti ho già accennato poc’anzi, InstaQuote non è l’unico modo per scrivere del testo su una foto:
se ti interessa approfondire l’argomento, puoi far riferimento ai miei tutorial su come inserire scritte su foto e come scrivere su una foto.

Infine, se non hai ben chiaro uno dei passaggi spiegati in precedenza, o hai la necessità di imparare come applicare il testo corsivo anche su altre versioni di Instagram, ti invito a dare un’occhiata al mio approfondimento specifico.

Come scrivere in corsivo su Facebook per iPhone

Scorrendo la tua timeline, hai notato un simpaticissimo post di Facebook scritto in corsivo, ma non sei riuscito a capire come ottenere lo stesso effetto?
Allora ti trovi proprio nella sezione giusta:
di seguito, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come utilizzare la scrittura in corsivo su Facebook per iPhone, sia che tu voglia servirtene in un post, sia che desideri applicarla a una storia.

Post

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Facebook, nativamente, non integra una funzionalità per scrivere in corsivo nei post, tuttavia puoi ottenere questo risultato scaricando un’app di terze parti, come per esempio l’ottima e gratuita Cool Fancy Text Generator:
quest’ultima, permette di ottenere del testo in corsivo da copiare e incollare dovunque tu preferisca, Facebook incluso.

Una volta ottenuta l’app, avviala dalla schermata home del tuo “iPhone” (sfiorando l’icona a forma di f colorata) e, nella schermata che si apre, tocca il campo di testo collocato in cima e digita ciò che vorresti scrivere nel tuo post; quando hai finito, seleziona lo stile che preferisci applicare (ad es. Italic Hand Writing 1) dall’elenco dei caratteri disponibili collocato subito sotto:
il testo così creato dovrebbe essere automaticamente copiato negli appunti.

Infine, non devi far altro che aprire l’app di Facebook, avviare la scrittura di un nuovo post e, dopo aver effettuato un tap prolungato sul campo di inserimento del testo, scegliere l’opzione Incolla dal menu proposto:
se tutto è andato per il verso giusto, dovresti veder comparire il testo generato in precedenza, pronto per essere pubblicato.

Storie

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Contrariamente a quanto visto in precedenza, Facebook dispone di una funzione dedicata per scrivere in corsivo nelle storie:
dunque, in questo caso, non hai bisogno di affidarti a una soluzione “esterna”, ma puoi agevolmente raggiungere il tuo obiettivo dall’interno dell’app ufficiale.

Come?
Te lo spiego subito:
per prima cosa, avvia l’app di Facebook per iPhone, sfiora il pulsante a forma di Fotocamera collocato in alto a sinistra e scatta la foto da pubblicare nella tua storia, come faresti di consueto, oppure prelevane una dalla galleria premendo sul pulsante collocato a quello che useresti per catturare una foto.

Quando hai finito, sfiora il pulsante Aa collocato in alto a destra, digita il testo che intendi aggiungere alla foto e, utilizzando l’apposito pulsante collocato in basso a destra, seleziona lo stile Personale (cioè quello che riproduce la scritta in corsivo); se lo desideri, puoi inoltre modificare il colore del testo (usando l’icona a forma di cerchietto colorato), aggiungere uno sfondo (grazie al pulsante Aa) e, infine, cambiare l’allineamento (tramite il pulsante con le lineette).

Per concludere, fai tap sulla voce Fine collocata in alto, “trascina” il testo nella posizione che più preferisci e premi sul pulsante La tua storia situato in basso per procedere immediatamente con la pubblicazione.
Se hai bisogno di ulteriori delucidazioni sul tema, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida specifica su come scrivere in corsivo su Facebook.

come scoprire password wifi con iphone

come scoprire password wifi con iphone

Tuo fratello ha provveduto a collegare il tuo iPhone alla rete WiFi di casa che ha da poco allestito ma ha dimenticato di comunicati la password della stessa ed ora che vorresti connettere anche gli altri tuoi dispositivi non sai come fare perché, appunto, non conosci la relativa parola chiave per l’acceso?
Non ti preoccupare, credo proprio di poterti essere d’aiuto.
Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo libero posso illustrarti, per filo e per segno, come scoprire password WiFi con iPhone con questo mio tutorial di oggi.
Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti, in maniera semplice ma al contempo dettagliata, come fare per riuscire a recuperare la password della rete wireless a cui risulti connesso oppure quelle alle quali ti sei collegato in passato almeno una volta, agendo tramite il pannello di controllo del modem/router di riferimento o, ancora, sfruttando il portachiavi di iCloud.

E per quanto riguarda le reti a cui non ti sei mai “agganciato”?
Esistono un modo per individuarne la password direttamente dall’iPhone?
Diciamo di si ma la procedura non è sempre fortuita e soprattutto nel caso delle reti altrui va messa in pratica solo ed esclusivamente a scopo di test, informando preventivamente l’utente di riferimento e chiedendogli il permesso, in quanto, come sicuramente già saprai (ma te lo ricordo a scanso di equivoci!), accedere senza consenso alle reti senza fili di altri utenti costituisce una grandissima violazione della privacy legalmente perseguibile (pertanto ti faccio presente che non è assolutamente mia intenzione incentivare attività potenzialmente illegali, quindi non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che potresti fare delle mie indicazioni).

Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera.
Posizionati ben comodo, afferra il tuo cellulare a marchio Apple e segui tutte le istruzioni sul a farsi che trovi propor qui di seguito.
Spero vivamente che alla fine riuscirai a far fronte alle tue necessità e che, ovviamente, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.
Buona lettura!

Indice

  • Scoprire password WiFi con iPhone delle reti a cui ci si è già collegati
    • Tramite il pannello di controllo del modem/router
    • Tramite il Mac
  • Scoprire password WiFi con iPhone delle reti altrui
    • Wifi-Pass
    • iWep Pro
  • Buoni consigli per proteggere la rete WiFi

Scoprire password WiFi con iPhone delle reti a cui ci si è già collegati

Non ricordi più la password della rete WiFi a cui sei collegato dal tuo iPhone e vuoi scoprirla agendo direttamente dal “iPhone”?
No problem, trovi tutte le indicazioni di cui necessiti proprio qui sotto.

La pratica, te lo anticipo sin da subito, è un tantino “arzigogolata” ma nulla di impossibile, almeno non seguendo le mie istruzioni sul da farsi e mettendoci un minimo di impegno.

Tramite il pannello di controllo del modem/router

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Per riuscire nel tuo intento, ovvero per scoprire la password del WiFi con l’iPhone, puoi sfruttare a tuo favore il pannello di controllo del tuo modo/router.
Per cui, tanto per cominciare afferra il tuo iPhone, sbloccalo e premi sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio) dopodiché tappa sulla voce Wi-Fi nella schermata che compare e successivamente sulla “i” che trovi accanto al nome della rete wireless alla quale sei collegato.

Nella schermata successiva, individua la voce Router dopodiché premici sopra e continua a tenere premuto per qualche istante e scegli Copia dal menu che appare.
Così facendo prenderai nota dell’indirizzo IP del tuo modem/router.

Adesso, recati nuovamente nella home screen del dispositivo dopodiché tappa sull’icona di Safari (quella con la bussola su sfondo bianco) oppure su quella del browser che di solito usi per navigare in rete dal tuo iDeivce (es.
Chrome), premi sulla barra degli indirizzi che sta nella parte in alto dello schermo e continua a tenere premuto per qualche istante e dal menu che compare scegli Incolla e naviga.

A questo punto, dovresti ritrovarti al cospetto di una schermata mediante cui ti viene chiesto di digitare nome utente e password per accedere al pannello di controllo del modem/router.
Inserisci quindi i dati richiesti e tappa su Accedi.
Se non conosci già le credenziali necessarie, tieni presente che nella maggior parte dei casi i dati da utilizzare sono admin/admin o admin/password.
Qualora non fossero corretti, dovresti trovarli indicati sull’etichetta appicciata lateralmente o sotto il modem/router oppure sul manuale utente di quest’ultimo.
In caso di ulteriori problemi, segui le indicazioni che ti ho fornito nel mio tutorial su come vedere la password del modem.

Una volta effettuato l’accesso alla pagina principale del pannello di controllo del tuo modem/router, per andare al nocciolo vero e proprio della questione, vale a dire per scoprire la password del WiFi con il tuo iPhone, devi recarti nella sezione dedicata alla gestione della rete wireless, individuare la voce Password o Passphrase e prendere nota di quanto riportato accanto.
La password della tua rete wireless è proprio quella li!

Purtroppo non posso essere più specifico di così su quel che concerne le sezioni a cui accedere nel pannello di gestione del modem/router e sulla voci da selezionare in quanto, sebbene tutti i dispositivi della categoria presentino bene o male lo stesso funzionamento, possono comunque differire tra loro per questa o per quell’altra funzione.
Qualora dunque le mie indicazioni dovessero rivelarsi inesatte, cerca di fare affidamento anche sul tuo intuito oltre che sul buonsenso.
Non è complicato comunque, credimi.

Tramite il Mac

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Se ti sei collegato ad una connessione senza fili dal tuo iPhone ed in accoppiata a quest’ultimo utilizzi anche un Mac (che deve essere collegato al medesimo ID Apple immesso sul iPhone) ed hai abitato l’uso del portachiavi iCloud (maggiori info qui), puoi scovare la password della rete WiFi anche da macOS, senza bisogno che il tuo computer si sia collegato a quest’ultima.

Mi chiedi come si fa?
Te lo spiego subito! Su Mac, apri l’applicazione Accesso Portachiavi cliccando sulla relativa icona annessa alla cartella Altro del Launchpad (altrimenti richiamala tramite SpotlightSiri o accedendo alla cartella Applicazioni > Utility).
Nella finestra che compare sulla scrivania, clicca su Sistema e Password nella barra laterale di sinistra e poi fai doppio clic sul nome della rete wireless a cui ti eri collegato dal tuo iPhone.

Nella nuova finestra che si è aperta, spunta la casella relativa alla voce Mostra la password, inserisci la password del tuo account utente su macOS e clicca su OK.
Se richiesto, digita nuovamente nome utente e password di macOS e clicca su Consenti dopodiché vedrai apparire la password in corrispondenza del campo Mostra la password.
Se risulta coperta da dei pallini, spunta la casella adiacente per visualizzarla.

Scoprire password WiFi con iPhone delle reti altrui

Come anticipato in apertura, puoi scoprire la password del WiFi direttamene con il tuo iPhone anche per quel che concerne le reti senza fili alle quali non ti sei mai collegato.

Diversamente da quel che si possa pensare, si tratta però di una pratica dalla riuscita piuttosto ostica (e per fortuna, aggiungerei!) e che va sfruttata solo ed esclusivamente a scopo di test in quanto, come già precisato (ma sottolinearlo nuovamente è doveroso!), accedere senza permesso alle reti wireless altrui equivale a commettere una gravissima violazione della privacy.
Ciò detto, continua pure a leggere, trovi tutte le info al riguardo qui di seguito.

Wifi-Pass

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Per trovare la password del WiFi altrui con l’iPhone puoi innanzitutto rivolgerti all’app Wifi-Pass.
Si tratta di una risorsa a costo zero che, basandosi su un database trapelato online anni fa, consente di risalire alle chiavi d’accesso predefinite dei vecchi modem/router Alice e Fastweb.
Come facilmente intuibile, è praticamente inefficace per quel che concerne i modem/router più recenti e/o con le reti alle quali è stata modificata la password predefinita.
Comunque, come si suol dire, tener non nuoce.

Per servirtene, provvedi innanzitutto a scaricare l’app collegandoti alla relativa sezione su App Store e tappando sul pulsante Ottieni/Installa dopodiché avviala  seleziona la scheda Alice o la scheda Fastweb, in base a quella che è la rete di riferimento.

Digita dunque il nome della connessione relativamente ala quale vorresti scovare la password e tappa sul bottone Calcola.
Attendi qualche istante affinché venga analizzato il summenzionato database e la rete è inclusa in quest’ultimo ti verrà dunque svelata la relativa chiave d’accesso.

iWep Pro

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Puoi riuscire nel tuo intento anche usando alcuni tweak disponibili su Cydia, dunque ad appannaggio di coloro che hanno effettuato il jailbreak sul iPhone, il quale, appunto, permette di compiere tante operazioni che normalmente non sarebbero consentite, prima fra tutte l’installazione di app da fonti esterne all’App Store di Apple (per maggio info, leggi il mio articolo su come fare jailbreak iPhone).

Di tweak utili allo scopo non ce ne sono però molti.
Tra i pochi disponibili e concretamente utili ti segnalo iWep PRO che funziona solo con le versioni di iOS fino alla 9.x.
La sua efficacia è tuttavia abbastanza limitata, riesce infatti ad attaccare solo determinati modem/router e solo le reti protette con l’ormai obsoleta tecnologia di cifratura WEP.

Per servirtene, non devi far altro che avviare il tweak, selezionare una delle reti vulnerabili (quelle che evidenziate in azzurro) ed attendere qualche istante affinché la rete venga violata.

Buoni consigli per proteggere la rete WiFi

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Come hai avuto modo di scoprire insieme a me nel passo precede, scoprire la password del WiFi altrui con l’iPhone è si difficile ma esiste comunque una remota possibilità che la cosa risulti fattibile.

Proprio per questo e comunque sia per scongiurare ogni tipo problema, ti suggerisco di mettere in pratica delle regole di buon senso, quelle che trovi qui di seguito, tramite cui, per l’appunto, puoi cercare di preservare il più possibile l’integrità della tua rete senza fili, sia con che senza Phone.

  • Usa l’algoritmo di cifratura WPA2-AES – Allo stato attuale delle cose, il WPA2-AES è lo standard per le password delle reti wireless più sicuro tra tutti, ti suggerisco dunque di preferirlo sempre e comunque a tutti gli altri.
    Per saperne di più al riguardo, ti consiglio di leggere la mia guida su come impostare password WiFi.
  • Usa una password sicura – Una password può definirsi sicura quando composta da almeno 12-16 caratteri oltre che quando non ha un senso compiuto e risulta essere è alfanumerica.
    Appena ti è possibile, cerca dunque di modificare la password predefinita della rete senza fili generata dal tuo modem/router. Per maggiori dettagli, puoi fare riferimento al mio post su come fare una password sicura.
  • Modifica la combinazione username/password – Come abbiamo visto nelle righe precedenti, i modem/router usano una combinazione di nome utente e password predefinita per accedere al relativo pannello di controllo.
    Io ti suggerisco di cambiarla e di impostarne una a paciere in modo tale da non renderla recuperabile da parte di eventuali malintenzionati.
    Per saperne di più, leggi il mio post su come cambiare la password del modem.
  • Disattiva la funzione WPS – La feature in questione è si molto comoda per effettuare collegamenti rapidi alla rete wireless ma presenta anche e soprattutto delle falle di sicurezza che possono essere sfruttate dai malintenzionati per “bucare” il WiFi.
    Quindi… dsabilitala! Per capire in che modo procedere, leggi il mio post su come accedere al modem tenendo presente che per disattivare la suddetta funzione generalmente bisogna recarsi nella sezione del pannello di gestione del modem/router relativa all’amministrazione.

come scattare una foto dal mac

come scattare una foto dal mac

Vorresti aggiornare la tua foto profilo all’interno dei social network a cui sei iscritto e vorresti sapere come scattare una foto dal Mac.
Beh, lasciamelo dire, è un’ottima idea! I Mac sono dotati di ottime Webcam che possono essere utilizzate non solo per video chattare con gli amici su Skype, ma anche per scattare foto e registrare video di qualità più che buona.
Lo sapevi?
Se la risposta è no, non preoccuparti, rimediamo subito.

Nella guida di quest’oggi voglio infatti parlarti di come scattare una foto dal Mac, dandoti tutte le indicazioni necessarie per farlo.
Non importa quale modello di Mac tu abbia, portatile (MacBook) o desktop (iMac) perché non fa differenza; per scattare una foto dal Mac la procedura da seguire è sempre la stessa.
Detto questo, se vuoi sapere come scattare una foto dal Mac tutto quello che devi fare è prenderti qualche minuto di tempo per leggere con calma i procedimenti che ti andrò ad indicare in questa mia guida.
Per ultimo, non dimenticarti di dire “cheese”; al resto ci penserò io, dal momento che andrò ad indicarti come realizzare fantastici scatti dai computer della mela morsicata.

Per completezza di informazione, in questa guida ti parlerò anche di come potrai scattare una foto dello schermo del Mac, attraverso strumenti molto facili e intuitivi che ti permetteranno di scattare un’istantanea della tua Scrivania.
Sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo.
Come al solito, prima di cominciare, ti auguro una buona lettura.

Come scattare foto dal Mac – Scattare foto dalla Webcam

Photo Booth

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Se vuoi imparare come scattare una foto dal Mac, il primo passo che devi compiere è avviare Photo Booth.
Si tratta di un’applicazione gratuita inclusa “di serie” in Mac OS che permette di scattare foto utilizzando la Webcam del computer, include tantissimi effetti speciali ed è di facile utilizzo.
Potrai così scattare una foto dal Mac in pochissimo tempo e senza eseguire elaborate procedure di installazione di software aggiuntivi per gestire la tua Webcam.

Detto questo, se vuoi scattare una foto dal Mac, utilizzando Photo Booth, la prima cosa da fare è avviare l’applicazione.
Puoi trovare facilmente Photo Booth aprendo il Launchpad del tuo Mac.
In alternativa, puoi cercarla con Spotlight cliccando sull’icona della lente d’ingrandimento che si trova nella barra dei menu (in alto a destra) oppure premendo la combinazione di tasti ctrl+spazio sulla tastiera del computer.

Fatto?
Benissimo! A questo punto, una volta avviato Photo Booth, clicca sul pulsante Scatta una foto che si trova nella piccola barra degli strumenti collocata in basso a sinistra (è il pulsante centrale, quello con l’icona rettangolare), mettiti in posizione e fai clic sul pulsante rosso a forma di macchina fotografica per scattare una foto con la Webcam del Mac.
Prima dello scatto verrà effettuato un conto alla rovescia di tre secondi, mentre durante lo scatto lo schermo diventerà completamente bianco per simulare la luce di un flash.

Puoi anche scattare quattro foto in sequenza ed ottenere un’immagine in stile cabina fotografica.
Basta cliccare sul pulsante Scatta quattro foto veloci di Photo Booth (quello all’estrema sinistra nella barra degli strumenti) e premere il fatidico pulsante rosso a forma di macchina fotografica.
Partirà anche in questo caso un conto alla rovescia di tre secondi e ad ogni scatto corrisponderà un “flash” dello schermo del computer.

Se desideri scattare una nuova foto perché non sei soddisfatto, ti consiglio di dare uno sguardo alla sezione dedicata agli effetti, grazie alla quale potrai abbellire la tua foto con alcuni simpatici e divertenti effetti speciali.

Una volta finito di scattare una foto dal Mac, vedrai comparire la sua anteprima in fondo alla finestra di Photo Booth.
Questo ti permetterà di visualizzare in qualsiasi momento gli scatti realizzati.

Oltre alle foto, vorresti realizzare anche una breve registrazione video utilizzando la Webcam del tuo Mac?
Nessun problema.
Cliccando sul pulsante Registra clip filmato di Photo Booth (il terzo nella barra degli strumenti del programma) e premendo il pulsante rosso a forma di telecamera collocato al centro della finestra puoi registrare dei filmati direttamente dall’applicazione senza ricorrere a soluzioni esterne.

Infine, per quanto riguarda gli effetti speciali, ti segnalo che puoi applicarli in tempo reale sia alle foto che ai filmati cliccando sul pulsante Effetti di Photo Booth (in fondo a destra) e cliccando sull’anteprima dell’effetto che vuoi usare.
Ce ne sono veramente tantissimi, e puoi divertirti a sfogliarli tutti per trovare quello che più ti piace.

Webcam Toy:

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Hai bisogno di scattarti delle nuove foto per aggiornare la foto che hai sul Curriculum Vitae, ma non hai a disposizione delle foto recenti da usare in cui sei venuto bene?
Vorresti pubblicare su Internet delle foto con divertenti effetti speciali ma non hai voglia di installare e imparare a utilizzare programmi complicati per il fotoritocco?
Non preoccuparti, puoi scattare una foto dal Mac tramite la Webcam, utilizzando uno strumento online gratuito di cui sono sicuro non riuscirai più a fare a meno.

Voglio infatti parlarti di Webcam Toy, un ottimo servizio online gratuito che ti permetterà di scattare foto dal Mac applicandovi numerosi effetti speciali in maniera semplice e veloce.
Perché utilizzare questo strumento?
Te lo dico subito.
È gratis, non richiede alcuna registrazione e permette di condividere le foto scattate sui principali social network, ovvero Facebook, Twitter e Tumblr.
Scommetto che ora sei curioso e non vedi l’ora ti sapere come utilizzarlo.
Ci ho preso, vero?
D’accordo, allora vediamo assieme come scattare foto dal Mac, utilizzando Webcam Toy.

Se vuoi scoprire come scattare una foto dal Mac tutto quello che devi fare è recarti al sito Internet Webcam Toy per poi fare clic sul pulsante Pronto?
Sorridi!
 che si trova al centro della pagina.
Potrai così accedere al servizio e alla sua macchina fotografica virtuale.
A questo punto, dovrai cliccare sul pulsante Usa la mia Webcam e poi su Consenti affinché il sito sia autorizzato ad utilizzare la tua webcam per scattare le foto che desideri; attendi poi qualche istante affinché l’immagine ripresa tramite la webcam del tuo Mac venga visualizzata sullo schermo.

A questo punto puoi metterti in posa, dire “Cheese” e poi cliccare sull’icona a forma di macchina fotografica situata in basso a destra per scattare la foto normalmente tramite la webcam del PC e utilizzando questo servizio.
Anche utilizzando Webcam Toy, prima dello scatto vero e proprio verrà effettuato un piccolo conto alla rovescia della durata di tre secondi.

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Nel caso in cui tu voglia dare quel tocco di personalità in più alla tua foto, aggiungendo effetti speciali, potrai farlo.
Utilizzando Webcam Toy ti basterà infatti fare clic sul pulsante Normale.
A questo punto, il pulsante cambierà la dicitura in Più effetti e compariranno diverse miniature che, in tempo reale, ti permetteranno di valutare l’effetto artistico da aggiungere alla foto.

Come puoi vedere ce ne sono veramente molte e puoi divertirti a scegliere quello che più ti piace.
Vi è per esempio l’immagine sdoppiata, l’effetto specchio e l’effetto Fisheye.
Scorri con le frecce su e giù che trovi nella parte in basso dello schermo, potrai così vedere e applicare uno tra gli effetti che più apprezzi.
Una vola che hai scelto l’effetto da applicare alla foto, ti basterà cliccare sull’icona a forma di macchina fotografica per scattare la foto.

Una volta che avrai scattato la foto, Webcam Toy ti mosterà l’anteprima della foto ottenuta:
se ti piace, sta a te decidere se condividerla e se eventualmente salvarla sul tuo PC.
Per salvarla sul tuo Mac ti basterà infatti premere sul pulsante Salva che trovi nell’angolo in basso a destra (potrai scaricare la foto sotto forma di immagine JPG).
In alternativa, puoi scegliere in autonomia se condividere l’immagine su Facebook, Twitter o Tumblr.
Per farlo ti basterà fare clic sui rispettivi pulsanti dei social network che trovi sotto la foto scattata.

Ora che scoperto Webcam Toy per scattare una foto dal Mac, scommetto che vorresti avere questo strumento sempre a portata di mano.
Ci ho preso vero?
Voglio per questo motivo segnalarti che, se utilizzi il browser Google Chrome puoi collegarti a questa pagina del Chrome Web Store e aggiungere Webcam Toy alle estensioni di Chrome.
Per farlo, ti basterà cliccare sul pulsante Aggiungi.
L’estensione ti permette di aggiungere un collegamento rapido al sito, aggiungendo l’icona del servizio all’elenco delle applicazioni di Chrome per un avvio più rapido.

Come scattare foto dal Mac – Realizzare screenshot

Istantanea schermo

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Nel caso in cui tu voglia scattare foto dal Mac e il soggetto non sia più tu, ma la Scrivania del tuo computer, puoi scattare una foto dello schermo del Mac utilizzando l’applicazione Istantanea schermo.
Si tratta di un’applicazione molto semplice da utilizzare e che è già disponibile “di serie” in macOS.
Permette di realizzare screenshot dell’intero schermo del Mac, di porzioni di esso o di specifiche finestre.
Inoltre, consente di realizzare video per registrare quello che accade sullo schermo del computer.

Per avviare Istantanea schermo, seleziona l’icona dell’applicazione dalla cartella Altro del Launchpad o premi la combinazione di tasti cmd+shift+5 sulla tastiera del Mac.
Dopodiché scegli l’azione che vuoi compiere usando la barra degli strumenti che ti viene mostrata a schermo:
i primi tre pulsanti della barra servono per  catturare uno screenshot dello schermo del Mac, per effettuare lo screenshot di una finestra specifica e per effettuare lo screenshot di una porzione di schermo scelta dall’utente; il quarto e il quindi pulsante servono per registrare un video dello schermo del Mac o di una porzione dello stesso, mentre cliccando sul pulsante Opzioni è possibile scegliere se includere il puntatore del mouse nelle catture, se mostrare la miniatura fluttuante degli screenshot dopo la loro realizzazione (in modo da modificarli “al volo”, con l’editor incluso in Quick Look), se impostare un timer per ritardare la cattura degli screenshot e altro ancora.
Una volta regolate tutte le opzioni, puoi realizzare i tuoi screenshot semplicemente cliccando sul pulsante Acquisisci di Istantanea schermo.

Se utilizzi una versione di macOS precedente alla 10.14 (Mojave), puoi avvalerti di Istantanea schermo, ma in una versione più basilare, che non supporta la cattura dei video né offre opzioni avanzate per gli screenshot.
Come funziona?
Te lo spiego subito.

Apri Istantanea schermo cercando la sua icona dal Launchpad del Mac (si trova nella cartella Altro).
Fai quindi clic sull’icona della app, il simbolo è costituito da un paio di forbici e una finestra di un Mac.
In alternativa, se proprio non trovi l’applicazione, puoi fare clic sul pulsante con la forma di una lente di ingrandimento collocato nella parte in alto a destra nella barra dei menu.
Si aprirà lo strumento di ricerca chiamato Spotlight:
digitando Istantanea nella finestra che andrà ad aprirsi, potrai aprire l’applicazione Instantanea con un clic, facendo clic sul primo risultato che troverai in corrispondenza della voce Il migliore.

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Il funzionamento di Istantanea è davvero semplice.
Una volta che l’applicazione si sarà avviata clicca sulla sua icona comparsa nella barra in alto e fai clic sulla voce Scatto.
A questo punto avrai diverse opzioni che ti verranno mostrate, tramite le quali potrai scattare una foto dello schermo del Mac.

  • Selezione:
    opzione che ti permette di scattare uno screenshot di una porzione di schermo.
  • Finestra:
    puoi realizzare lo screenshot di una singola finestra.
  • Schermo:
    ti permette di realizzare uno screenshot di tutto lo schermo del Mac.
  • Schermo con timer:
    questa opzione serve per creare uno screenshot con 10 secondi di ritardo rispetto a quando darai il comando.

Scegli quindi in autonomia l’opzione che più desideri e, una volta che avrai scattato lo screenshot, potrai vedere un’anteprima dell’immagine tramite l’applicazione Anteprima.  Per salvarlo, seleziona la voce Salva dal menu File che trovi in alto e poi premi su Salva, una volta scelto il percorso di destinazione dello screenshot realizzato.

come scaricare whatsapp su iphone

come scaricare whatsapp su iphone

Di recente hai acquistato un iPhone e, tutto contento, ti sei poi precipitato a casa per poterne sperimentare subito le sue funzionalità di cui senti parlare praticamente di continuo.
Appresa la notizia, un amico ti ha subito suggerisco di scaricare WhatsApp su iPhone ma se adesso stai leggendo queste righe è evidente che, pur avendo preso per buono il suggerimento, non sei riuscito nell’impresa.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se sei alla ricerca di un piccolo aiuto per riuscire a capire come scaricare WhatsApp su iPhone non devi però preoccuparti:
posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.

Se è dunque tua intenzione scaricare Whatsapp su iPhone ti suggerisco di afferrare subito il tuo nuovo smartphone, di assicurati che ci sia una connessione a Internet attiva (in Wi-Fi o in 3G/4G) e di concentrarti per qualche minuto del tuo tempo libero sulle indicazioni che sto per fornirti.

Ti assicuro che la procedura che dovrai seguire per riuscire a scaricare WhatsApp su iPhone è molto più semplice di quel che temi e che alla fine sarai pronto ad affermare a gran voce che era un vero gioco da ragazzi.
Pronto?
Si?
Perfetto, allora cominciamo.
Ti auguro una buona lettura.

Come scaricare WhatsApp su iPhone – Connettiti a Internet

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Se desideri scaricare WhatsApp su iPhone la prima cosa che devi fare è quella di accertarti che il tuo dispositivo sia connesso ad Internet; che sia connesso tramite una connessione Wi-Fi o tramite i dati a pacchetto del cellulare non cambia.

Per assicurarti che il tuo dispositivo sia connesso a Internet ti basta dare una rapida occhiata alla parte superiore dello schermo del tuo dispositivo.
Se è presente l’icona del 3G o quella del 4G oppure quella del Wi-Fi allora significa che il tuo smartphone è connesso a Internet e puoi quindi procedere tranquillamente alla lettura delle righe successive.
In caso contrario ti suggerisco di abilitare subito la connessione.
In base a quelle che sono le tue possibilità, scegli in autonomia se attivare la connessione dati oppure quella Wi-Fi.

Puoi eseguire questa semplice operazione in pochissimo tempo.
Ti basterà semplicemente accedere alla sezione Impostazioni di iOS (app con il simbolo di un ingranaggio).
A questo punto fai poi tap sulla voce Wi-Fi oppure su quella Cellulare in base al tipo di connettività che intendi utilizzare sul tuo dispositivo.
Nel caso in cui desideri attivare la connessione Wi-Fi devi spostare su ON la levetta in corrispondenza della voce Wi-Fi per poi fare tap sul nome della tua connessione, andando così a inserire la password di accesso al Wi-Fi.
Per attivare la connessione a Internet tramite cellulare, invece, una volta premuto sulla voce Cellulare dal menu delle Impostazioni, assicurati di aver spostato la levetta su ON in corrispondenza della voce Dati Cellulare.
Fai ora una prova di navigazione andando su .it per verificare che il tuo smartphone sia effettivamente connesso a Internet.

Come scaricare WhatsApp su iPhone – Domande frequenti:

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Una volta accertato il fatto che il tuo dispositivo risulta connesso ad Internet, possiamo passare al passo successivo.
Prima di spiegarti nel dettaglio come scaricare WhatsApp su iPhone, è necessario fare alcuni chiarimenti.
Nelle righe che seguono ho riunito le principali domande che mi vengono fatte riguardo il funzionamento di WhatsApp su iPhone.

  • WhatsApp è gratis?
    Sì.
    Fino a qualche anno fa, WhatsApp era a pagamento visto che richiedeva l’esborso di un piccolo canone.
    Al momento in cui scrivo questa guida WhatsApp è completamente gratuito.
    Se ti arrivano dei messaggi dove si afferma che WhatsApp è diventato a pagamento, non crederci.
    Si tratta di bufale e/o truffe.
  • I messaggi su WhatsApp sono gratis? Sì, sono gratis.
    Tutto quello che ti serve per usare WhatsApp è la connessione a internet del tuo dispositivo.
  • Le chiamate e le videochiamate su WhatsApp sono gratis?
    Sì.
    Anche in questo caso però tieni conto che, utilizzando WhatsApp sotto rete 3G/4G, consumerai del traffico dati a pacchetto.
    In alternativa puoi usare WhatsApp soltanto con la connessione Wi-Fi.
  • Per mandare e ricevere messaggi WhatsApp, mittente e destinatario devono avere lo stesso sistema operativo per smartphone? No.
    WhatsApp è utilizzabile su Android e Windows Phone, oltre che su iOS, ed è possibile inviare e ricevere messaggi da e verso tutti i sistemi operativi e cellulari che hanno l’applicazione installata.
  • Come faccio a utilizzare lo stesso account di WhatsApp su più di un telefono?
    Non è possibile farlo.
    WhatsApp per funzionare richiede di essere associato al numero di telefono dello smartphone.
    Se vuoi utilizzare WhatsApp su un secondo telefono dovrai associare WhatsApp a un nuovo numero di cellulare.
    Se cambi telefono ma mantieni lo stesso numero, puoi trasferire il tuo account di WhatsApp sul nuovo dispositivo da te acquistato.
  • WhatsApp tutela la mia privacy? Sì.
    WhatsApp ha integrato nelle chat di messaggistica un sistema di cifratura chiamato end-to-end.
    Le comunicazioni sono illeggibili per tutti, eccetto che per i rispettivi mittenti e destinatari.
  • Posso scaricare WhatsApp sul mio vecchio iPhone? Sì, ma dipende dal sistema operativo del tuo iPhone.
    WhatsApp per iOS è compatibile con tutti gli smartphone Apple con iOS aggiornato alla versione 7.0 o superiore. 
  • Come faccio a sapere che versione di iOS è installata sul mio dispositivo?
    Apri l’app Impostazioni, individua e fai tap sulla voce GeneraliAggiornamento Software.
    Comparirà una scritta che ti notificherà dell’eventuale presenza di aggiornamenti software.
    In alternativa ti dirà che il software è aggiornato, indicando il numero della versione di iOS installata sul tuo iPhone.
  • Posso scaricare WhatsApp su iPad?
    Sì, ma soltanto a patto di ricorrere al jailbreak del dispositivo.
    Per maggiori informazioni sull’argomento, leggi la mia guida su come installare WhatsApp su iPad.

Come scaricare WhatsApp su iPhone:

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Per poter scaricare WhatsApp su iPhone procedi per prima cosa andando a individuare e premere l’icona di App Store presente nella home screen del tuo iPhone.
Una volta che lo store virtuale di Apple si sarà avviato, successivamente fai tap sul pulsante Cerca che trovi collocato nella parte bassa della schermata visualizzata.
Compila quindi l’apposito campo di testo vuoto collocato in alto digitando whatsapp e poi fai tap sul pulsante Cerca apparso sulla tastiera per cercare l’applicazione di messaggistica.

Adesso fai tap sul primo dei risultati della ricerca:
l’applicazione presenta un’icona di colore verde con il simbolo di un fumetto di colore bianco ed è sviluppata da WhatsApp Inc.
Fai tap sulla sua icona e attendi poi che ti venga mostrata l’applicazione nella sua schermata di anteprima.
Successivamente premi sul pulsante Ottieni e poi su Installa.

La procedura di installazione è molto semplice ed avviene in maniera automatica; tuttavia e richiesto, conferma la tua volontà di installare l’applicazione digitando la password del tuo account iCloud o ponendo il dito sul touch ID, se presente.

Se preferisci velocizzare l’esecuzione di questi passaggi premi qui dal tuo iPhone per collegarti direttamente alla sezione di App Store dedicata a WhatsApp.
Anche in questo caso attendi che si apra la schermata relativa all’app WhatsApp, dopodiché premi sul pulsante Ottieni posto nella parte in alto a destra dello schermo in modo tale da effettuare il download dell’applicazione ed avviare poi la procedura vera e propria mediante cui poter scaricare WhatsApp su iPhone.

Non preoccuparti, il tutto avviene in maniera automatica ma, per confermare l’esecuzione dell’operazione, potrebbe esserti anche in questo caso richiesto di digitare la password del tuo ID Apple (l’account che hai creato quando hai attivato il tuo iPhone) oppure di posare il dito sul sensore Touch ID del telefono (se possiedi un modello di iPhone pari o superiore al 5S).

Effettuati questi passaggi direi che finalmente ci siamo:
sei riuscito a scaricare WhatsApp su iPhone, complimenti! Tuttavia tieni presente che per poter sfruttare la famosa applicazione di messaggistica il solo download non basta.
Una volta che avrai scaricato WhatsApp su iPhone, per poterlo utilizzare è infatti necessario eseguire la procedura che ti permetterà di configurare l’applicazione.
Vorresti che ti spiegassi come fare?
Nessun problema.
Segui le istruzioni che ti indico nelle righe che seguono.

Per configurare l’app e per cominciare subito a servirtene sul tuo iPhone, apri per prima cosa l’applicazione premendo sull’icona di WhatsApp che è stata aggiunta alla home screen del tuo dispositivo.
Una volta visualizzata la schermata dell’applicazione premi per prima cosa sul pulsante Accetta e continua e fornisci il tuo numero di cellulare digitandolo nell’apposito spazio Numero di telefono. Successivamente premi sul pulsante Fine che trovi presente in alto a destra. Ti ricordo inoltre che dovrai inoltre creare il tuo profilo digitando il nome con cui desideri registrarti al servizio e caricare eventualmente un’immagine per il tuo profilo.
Attendi ora che venga avviato il processo di autenticazione dell’account.

Tieni conto del fatto che, in alcune circostanze e in caso di prima attivazione di un account WhatsApp, il processo non avviene in maniera automatica.
Dovrai quindi digitare  manualmente e nell’apposito spazio visualizzato a schermo il codice di verifica che riceverai tramite SMS.
Nel caso in cui non avessi ricevuto alcun codice tramite SMS puoi fare tap sul pulsante che ti permetterà di ricevere una telefonata per conoscere il tuo codice di verifica.

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Una volta avvenuta l’autenticazione procedi ora andando ad impostare il nome che desideri far visualizzare agli altri utenti e la tua foto profilo.
Puoi selezionare l’avatar sulla sinistra e scegliere poi se scattare una foto con la fotocamera o se caricare un’immagine esistente, prelevandola dalla galleria del tuo cellulare.
In alternativa, puoi importare i tuoi dati effettuando il collegamento con il tuo account Facebook.

Pigia poi sul pulsante Successivo e su Avanti per completare la procedura di configurazione e cominciare ad utilizzare WhatsApp.
Se è tua intenzione saperne di più a riguardo e se desideri scoprire come fare per poter usare al meglio WhatsApp, ti suggerisco di leggere la mia guida su come si usa WhatsApp.

Tieni inoltre presente che, come ti ho anticipato, in ambito iOS l’utilizzo di WhatsApp è ristretto ai soli smartphone.
Tuttavia è possibile scaricare WhatsApp anche su iPhone ma per fare ciò occorre seguire una procedura un po’ lunga e non esattamente semplice che richiederà il jailbreak del dispositivo.
Se desideri saperne di più a riguardo ti invito quindi a leggere la mia guida WhatsApp per iPad.

come scaricare video da youtube con mac

come scaricare video da youtube con mac

Stai cercando dei programmi per scaricare i video di YouTube sul Mac?
Allora ti comunico che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.
Qui sotto trovi una serie di applicazioni per macOS che permettono di scaricare video da YouTube in maniera semplice, rapida e soprattutto gratuita.
Devi solo scegliere quella che si adatta maggiormente alle tue necessità e seguire le indicazioni che sto per darti.

Utilizzando i software menzionati in questo tutorial potrai scaricare i video da YouTube ed esportarli in vari formati di file (es.
MP4, MKV ed FLV), potrai estrapolare le tracce audio da questi ultimi e potrai eseguire il download di intere playlist in un semplice click.
Non è richiesta alcuna conoscenza tecnica, tutto quello che devi fare è copiare l’indirizzo del video di YouTube – o della playlist – che intendi scaricare, aprire il programma che hai scaricato sul tuo Mac e incollare l’indirizzo in quest’ultimo.

I video possono essere salvati nella loro risoluzione nativa (es.
4K, Full HD) oppure in una risoluzione più contenuta per non occupare troppo spazio sulla memoria del computer e non impiegare troppo tempo in fase di download.
Che altro aggiungere?
Scegli il software che ti “ispira” di più e scopri come scaricare video da YouTube con Mac utilizzandolo, trovi spiego tutto qui sotto.

4K Video Downloader

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Il primo software che ti consiglio di provare è 4K Video Downloader, il quale consente di scaricare i video da YouTube, Vimeo, DailyMotion e altri servizi di streaming scegliendo fra vari formati di output, come MP4 ed MKV.
Supporta anche l’estrazione delle tracce audio in MP3, M4A ed OGG e il download delle playlist, anche se nella sua versione free ha un limite di 25 video per playlist.
Per sbloccare il download completo delle playlist occorre acquistare una licenza al costo di 9,95 euro.

Per scaricare 4K Video Downloader sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul bottone Scarica 4K Video Downloader che si trova sulla sinistra.
A download ultimato, apri il pacchetto dmg che contiene il software e trascina la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS.

A questo punto, avvia 4K Video Downloader e incolla il link del video o della playlist che vuoi scaricare sul tuo computer cliccando sull’apposito pulsante che si trova in alto a sinistra. Nella finestra che si apre, seleziona la risoluzione e il formato di file in cui vuoi prelevare il filmato e premi sul pulsante Download per avviarne lo scaricamento.

Se vuoi scaricare solo la traccia audio del video, imposta l’opzione Estrai audio dal menu a tendina collocato in alto a sinistra e seleziona qualità e formato di output desiderati.
Per cambiare cartella in cui esportare il file, invece, utilizza il pulsante […] che si trova in basso a destra.

ClipGrab

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ClipGrab è un altro software gratuito che permette di scaricare video da YouTube con Mac.
Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica che si trova al centro della pagina.
Dopodiché apri il pacchetto dmg che contiene il software, copia la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

Adesso, avvia ClipGrab, recati nella scheda Downloads dell’applicazione e incolla il link del video da scaricare nell’apposito campo di testo.
Il programma analizzerà automaticamente il collegamento e ti permetterà di scegliere in quale formato di file scaricare il video.
Tramite il menu a tendina Formato potrai quindi scegliere se scaricare il filmato come un file MPEG4, WMV, OGG (solo audio) o MP3 (solo audio), tramite il menu a tendina Qualità potrai scegliere la risoluzione in cui prelevare il video, mentre cliccando sul pulsante Scarica questo clip potrai avviare il download del filmato.

Se vuoi, recandoti nella scheda Cerca di ClipGrab puoi cercare i video di YouTube direttamente dall’applicazione e selezionarli per un download immediato.

JDownloader

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JDownloader non è un semplice programma per scaricare video da YouTube, si tratta di un downloader “universale” che permette di scaricare file dai servizi di hosting (es.
MEGA, Rapidgator e simili), estrapolare contenuti multimediali dalle pagine Web, scaricare foto e video dai social network e molto altro ancora.
Supporta anche il download delle playlist di YouTube senza alcuna limitazione.

Per scaricare JDownloader sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sulla voce Download Installer Mac OS X Version 10.7 or higher che si trova sotto il logo di Apple.
Successivamente, apri il pacchetto dmg in cui è contenuto JDownloader e avvia il processo d’installazione del software avviando l’eseguibile JDownloader Installer che si trova al suo interno.

Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante OK, poi su Next per quattro volte consecutive e attendi che vengano scaricati da Internet tutti i componenti necessari al funzionamento del programma (dovrebbero volerci solo pochi secondi).
A download completato, clicca su Skip se non vuoi effettuare donazioni agli sviluppatori e premi il tasto Finish per concludere il setup.
Se non vuoi aggiungere le icone di JDownloader alla barra Dock e alla Scrivania di macOS, togli il segno di spunta dalle voci Create a desktop icon e Add to the dock nella fase iniziale dell’installazione.

Ora non devi far altro che avviare JDownloader, lasciarlo in esecuzione e copiare il link del video o della playlist che intendi scaricare.
Il programma “catturerà” automaticamente il collegamento e lo aggiungerà alla sua coda di download, o meglio alla sua sezione dedicata ai collegamenti catturati.
Per avviare il download vero e proprio dei video, seleziona la scheda Cattura collegamenti di JDownloader e clicca sul pulsante play che si trova in alto a sinistra.

Se non vuoi scaricare tutti i video che hai “catturato” ma solo alcuni di essi, selezionali usando la combinazione cmd+click, fai click destro su uno qualsiasi di essi e scegli la voce Avvia download dal menu che compare.
Al primo download ti verrà chiesto di installare FFMpeg, un software gratuito necessario per l’elaborazione dei video scaricati.
Accetta cliccando sul pulsante Installa FFMpeg ora e attendi qualche secondo affinché la configurazione del programma venga portata a termine.

Servizi online

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Se preferisci, puoi scaricare video da YouTube con Mac anche con dei servizi online che funzionano direttamente dal browser.
Ce ne sono diversi su cui puoi fare affidamento, eccone alcuni fra i più interessanti.

  • SaveFrom – un ottimo servizio online per scaricare filmati da YouTube, DailyMotion e altre piattaforme di video sharing.
    Per utilizzarlo, collegati alla sua pagina iniziale, incolla l’indirizzo del video da scaricare nella barra situata al centro dello schermo e fai click sul pulsante >.
    Clicca, quindi, sulla voce scarica pure i video nel browser, utilizza il menu collocato accanto alla voce Download per selezionare il formato di video o audio in cui prelevare il filmato e il gioco è fatto.
  • noTube – uno dei servizi per scaricare video da YouTube.
    Permette non solo di scaricare qualsiasi tipo di filmato dal “portalone” di Google, ma anche di convertirlo in vari formati di file video o audio differenti.
    Per utilizzarlo, collegati alla sua pagina principale, incolla il link del video che vuoi scaricare nell’apposito campo di testo, scegli il formato di output dal menu a tendina adiacente e clicca sul pulsante OK. Attendi, dunque, che il filmato venga elaborato e premi sul bottone Download, per avviarne lo scaricamento.

come scaricare suonerie su iphone senza pc

come scaricare suonerie su iphone senza pc

Ti piacerebbe scaricare e impostare una nuova suoneria per il tuo iPhone ma parlando con un amico sei venuto a conoscenza del fatto che la cosa è fattibile solo usando il computer?
Nulla di più sbagliato! Devi sapere, infatti, che puoi fare tutto anche direttamente e comodamente dal tuo “iPhone”.
In che modo?
Te lo spiego subito.

Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso indicarti io, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come scaricare le suonerie su iPhone senza PC.
Ti anticipo già che per quel che concerne il download gratuito puoi affidarti ad alcuni siti Internet specifici e a delle apposite app, mentre per impostare il tono di chiamata non dovrai far altro che rivolgerti a GarageBand.
In alternativa, puoi decidere di acquistare le suonerie già pronte all’uso che più ti piacciono dall’iTunes Store.

Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Posizionati bello comodo, afferra il tuo smartphone a marchio Apple e inizia subito a mettere in pratica le istruzioni sul da farsi che trovi qui di seguito.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Come scaricare suonerie gratis su iPhone senza PC
    • Siti per scaricare suonerie su iPhone senza PC
    • App per scaricare suonerie su iPhone senza PC
    • Impostare le suonerie
  • Come scaricare suonerie su iPhone senza computer

Come scaricare suonerie gratis su iPhone senza PC

Se ti interessa capire come scaricare suonerie gratis su iPhone senza PC, le indicazioni alle quali devi attenerti sono quelle che trovi qui di seguito.

Come ti dicevo a inizio articolo, per il download puoi rivolgerti ad alcuni siti Internet e app ad hoc, che non solo si possono usare gratuitamente (almeno di base) ma che, ovviamente, offrono anche il download a costo zero dei relativi contenuti.
Invece, per poter impostare i file ricavati come tono di chiamata dovrai rivolgerti all’uso dell’applicazione GrageBand ed eventualmente anche alle impostazioni di iOS.

Siti per scaricare suonerie su iPhone senza PC

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Per scaricare suonerie su iPhone senza PC e, sopratutto, senza spendere neppure un centesimo, puoi innanzitutto cercare nel database di alcuni appositi siti Internet adibiti allo scopo in questione.
Qui di seguito, dunque, trovi indicati quelli che a mio modesto avviso rappresentano i migliori della categoria e le relative istruzioni d’uso.

  • Zedge – si tratta di un portale che offre tutto quello che può tornare utile per la personalizzazione di un cellulare:
    suonerie, ma anche sfondi e temi grafici.
    Non richiede registrazioni ed è estremamente semplice da usare.
    Per usarlo per il download di nuove suonerie, recati sulla home page del servizio agendo direttamente dal tuo iPhone, scorri l’elenco dei toni di chiamata disponibili e quando ne trovi uno che pensi possa piacerti fai clic sul relativo pulsante Play, in modo tale da ascoltarlo in anteprima.
    In alternativa, puoi effettuare una ricerca per parola chiave, digitandola nella barra apposita situata in alto.
    Una volta individuata la suoneria che ti interessa, fai clic sul nome, premi sul bottone Continue che trovi accanto alla voce Use the browser e fai tap sul pulsante Download e sulla voce Scarica per procedere, appunto, con il download.
  • Audiko – altro altro servizio online molto famoso dedicato alle suonerie per smartphone.
    È abbastanza pratico da impiegare e i toni di chiamata disponibili sono piuttosto variegati.
    Per servirtene, visita la home page di Audiko direttamente dal tuo iPhone, scorri l’elenco delle suonerie disponibili e quando ne trovi una che pensi possa piacerti fai tap sul suo titolo.
    In alternativa, puoi cercare le suonerie per genere, selezionando quello che ti interessa dall’elenco in cima alla schermata principale del sito, oppure puoi eseguire una ricerca per parola chiave, premendo sul pulsante con le linee in orizzontale situato in alto a sinistra, digitando la keyword di riferimento nel campo apposito annesso al menu che compare e premendo poi sul pulsante con la lente d’ingrandimento.
    Dopo aver trovato la suoneria che pensi possa interessanti, fai tap sul pulsante Play per ascoltarla in anteprima.
    Se ti convince, premi sul bottone Get Ringtone, sulla voce iPhone e sulla dicitura Scarica, per procedere con il download.
  • Tones7 – trattasi di un sito che include suonerie appartenenti a tutti i più disparati generi musicali, oltre che numerosi e divertenti effetti sonori.
    Per usarlo, recati sulla relativa home page direttamente dal tuo iPhone, fai tap sul pulsante con le linee in orizzontale collocato in alto a sinistra e scegli, dal menu che compare, se visualizzare solo le suonerie più popolari del momento (Popular Ringtones), solo quelle aggiunte di recente (New Ringtones) oppure se sfogliare le suonerie per genere (Genres).
    In alternativa, puoi eseguire una ricerca per parola chiave, digitando quella di riferimento nel campo apposito situato in home page.
    Quando trovi una suoneria che pensi possa piacerti, fai tap sul suo nome e premi sul bottone Play presente nella schermata successiva per riprodurla in anteprima.
    Se ti convince, procedi con il download selezionando il collegamento Download iPhone Ringtone che trovi immediatamente più in basso e, nella nuova pagina Web che si apre, premi sul pulsante per la condivisione (quello con il rettangolo e la freccia) del browser, scegli l’opzione Salva su File dal menu che si apre e indica la posizione in cui salvare il file ricavato.

App per scaricare suonerie su iPhone senza PC

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Se, invece, preferisci scaricare suonerie su iPhone senza PC ricorrendo all’uso di apposite app, a mio modesto avviso faresti bene a mettere alla prova quelle che ho provveduto a segnalarti qui di seguito.

  • Suonerie e sfondi animati – ottima applicazione piena zeppa di suonerie d’ogni sorta e, come lascia intendere lo stesso nome, anche di sfondi per personalizzare al meglio il “iPhone”.
    Per usare l’app, scaricala, installala e avviala, dopodiché segui il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, rifiuta l’invito a sottoscrivere l’abbonamento a pagamento al servizio per usufruire di funzioni extra e fai tap sul pulsante Catalogo suonerie.
    Seleziona poi la categoria di tuo interesse tra quelle in elenco oppure effettua una ricerca per parola chiave, facendo tap sul pulsante con la lente d’ingrandimento situata in alto a destra e digitando la keyword di riferimento nel campo apposito.
    Una volta individuata la suoneria che pensi possa interessarti, premi sul relativo bottone Play per ascoltarla in anteprima.
    Se ti convince, effettua uno swipe da destra verso sinistra sul titolo e sfiora il pulsante con la freccia verso il basso che vedi comparire per procedere con il download.
  • Suonerie per iPhone – altra app per scaricare suonerie e sfondi per personalizzare l’iPhone, la quale integra anche delle utili funzioni per creare toni di chiamata personalizzati partendo da altri suoni o registrazioni.
    Per usarla, scaricala, installala e avviala, dopodiché rifiuta l’invito a sottoscrivere il piano a pagamento per usufruire delle funzioni extra dell’app, premi sul bottone Ring Tones e seleziona la categoria delle suonerie di tuo interesse tra quelle in elenco.
    Quando trovi una suoneria che pensi possa piacerti, fai tap sul bottone Play posto accanto al suo titolo per poterla ascoltare in anteprima.
    Se ti convince, premi sul pulsante con il rettangolo e la freccia che va verso l’alto posto accanto al nome, in modo tale da procedere con il download, e poi fai tap sulla voce fatto nel menu che compare.
  • Tuunes Suonerie – si tratta di un ulteriore applicazione concepita in maniera specifica per il download si suonerie che dispone di un database abbastanza ricco.
    È basato su un sistema di crediti, per cui più suonerie si ascoltano più monete per scaricare toni di chiamata si ottengono.
    Per usarla, scaricala, installala e avviala sul tuo iPhone, dopodiché segui il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, declina l’invito a passare alla versione a pagamento del servizio per fruire di funzioni aggiuntive e inizia a sfogliare l’elenco delle suonerie in evidenza presenti in home, organizzate in categorie.
    Se vuoi visionare quelle più ascoltate, seleziona la scheda Il Meglio posta in alto oppure la voce Più Ascoltati presente in baso.
    Puoi anche eseguire una ricerca per parola chiave, facendo tap sulla dicitura Cerca situata a fondo schermo e immettendo la keyword di riferimento nel campo apposito visualizzato.
    Quando trovi una suoneria che pensi possa piacerti, fai tap sul suo titolo per poterla ascoltare in anteprima.
    Se ti convince, procedi pure con il download facendo tap sul bottone Imp.
    Free
    che si trova in alto a destra.

Impostare le suonerie

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Dopo aver scaricato la suoneria di tuo interesse, per poterla impostare sull’iPhone senza ricorrere all’uso del computer devi utilizzare l’applicazione GarageBand.
Nel caso in cui non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di una rinomata risorsa gratuita sviluppata direttamente dall’azienda di Cupertino per i suoi utenti tramite cui è possibile creare ed editare musica e file audio vari, la quale, però, include anche una speciale funzione per creare e impostare suonerie su iPhone, motivo per cui torna particolarmente utile per compiere l’operazione oggetto di questo tutorial.

Per scaricare GarageBand sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, su quello Installa e autorizza il download dell’app tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
A scaricamento ultimato, avvia l’app sfiorando il pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona presente in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, premi sul pulsante per la selezione dei loop (quello che somiglia ad un occhio) che trovi in alto a destra, seleziona la scheda File presente nella parte in cima della nuova schermata visualizzata recati nella posizione sul tuo iPhone in cui è salvato il file audio scaricato in precedenza.
Successivamente, premi sul suo nome e, continuando a tenere premuto, trascinalo e rilascialo sulla timeline di GarageBand.

A questo punto, se necessario, regola la durata della suoneria in modo tale che risulti di 30 secondi (che è quella predefinita per le suonerie sull’iPhone).
Per riuscirci, fai tap sul tracciato del brano visualizzato sul display e muovi il cursore destro e quello sinistro per definire la porzione del file audio da impiegare come tono di chiamata

Adesso, sfiora il pulsante con la freccia verso il basso collocato in alto a sinistra, fai tap sulla voce I miei brani, premi e continua a tenere premuto per qualche istante sull’anteprima del progetto appena creato e seleziona la voce Condividi dal menu che si apre.

Per concludere, scegli l’opzione Suoneria, digita il nome che vuoi assegnare alla suoneria nel campo Nome della suoneria e fai tap sulla voce Esporta situata in alto a destra.
In seguito, imposta la suoneria facendo tap sulla voce Usa suoneria come in risposta all’avviso indicante che la procedura d’importazione è stata completata, scegli l’opzione Suoneria e il gioco è fatto.

In alternativa a come ti ho appena indicato, per impostare la suoneria creata, quando vedi comparire l’avviso indicante il fatto che la procedura d’esportazione è stata completata, premi sul bottone OK. Dopodiché recati nella home screen di iOS, fai tap sull’icona di Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio), seleziona la voce Suoni e feedback aptico nella nuova schermata visualizzata, quella Suoneria e fai tap sul nome della suoneria esportata in precedenza dall’elenco sottostante la voce Suonerie.
Per maggiori dettagli riguardo il procedimento che ti ho appena indicato, puoi leggere la mia guida specifica su come cambiare suoneria.

Come scaricare suonerie su iPhone senza computer

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Se vuoi scaricare suonerie su iPhone senza computer e sei disposto a spendere del denaro per riuscirci, ti comunico che puoi prelevare, a pagamento (con prezzi compresi tra 0,99 euro e 1,29 euro), i toni di chiamata che più ti piacciono dall’iTunes Store, il negozio virtuale di Apple mediante cui acquistare musica, film e suonerie.

Per servirtene per il tuo scopo, seleziona l’icona di iTunes Store (quella con lo sfondo viola e la stella) presente nella home screen di iOS, seleziona la voce Suonerie che si trova nella parte in basso della nuova schermata visualizzata e inizia sfogliare le suonerie disponibili in primo piani.

Se preferisci visualizzare la classifica delle suonerie più scaricate, seleziona la scheda Classifiche posta in alto, mentre per visualizzarle per generi seleziona la dicitura Generi che trovi nella parte in alto a destra della schermata.
In alternativa, puoi cercare una specifica suoneria per parola chiave, facendo tap sulla voce Cerca collocata in basso, digitando la keyword di riferimento nel campo apposito e consultando i risultati che ti vengono eventualmente mostrati nella sezione Suonerie.

Quando trovi una suoneria che pensi possa piacerti, fai tap sul suo nome e ascoltane l’anteprima premendo nuovamente sul titolo.
Se ti convince, procedi pure con l’acquisto e, successivamente, con il download premendo sul pulsante con il prezzo che trovi in sua corrispondenza e autorizzando l’acquisto mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

In seguito, troverai la suoneria nella sezione Impostazioni > Suoni e feedback aptico > Suoneria di iOS.
Per impostarla, selezionane il nome dall’elenco Suonerie, come ti ho spiegato nel passo precedente per quel che concerne le suonerie provenienti da fonti terze, ed è fatta.

come scaricare suonerie iphone

come scaricare suonerie iphone

Vorresti impostare la tua canzone preferita come suoneria dell’iPhone ma non sai come fare?
Stai cercando un’applicazione per scaricare suonerie gratis sul tuo “iPhone” ma tutte quelle che hai provato finora si sono rivelate deludenti?
Non ti preoccupare, sono qui per darti una mano.

Innanzitutto sappi che ci sono diversi modi per scaricare suonerie iPhone, alcuni gratuiti e alcuni a pagamento.
Puoi rivolgerti all’iTunes Store di casa Apple e acquistare fantastiche suonerie tratte dalle maggiori hit radiofoniche di tutti i tempi (al costo di 1,29 euro cadauna); puoi rivolgerti a delle applicazioni di terze parti che permettono di scaricare suonerie a costo zero direttamente sulla memoria dell’iPhone (anche se poi per applicarle dovrai usare il computer); oppure puoi divertirti a modificare una canzone presente nella libreria musicale di iTunes, sul PC, e trasformarla in una perfetta suoneria per il tuo iPhone (soluzione abbastanza articolata ma totalmente gratuita e molto, molto soddisfacente).

Si può sapere che ci fai ancora lì impalato.
Scegli subito la soluzione che ti sembra più adatta elle tue esigenze e mettila subito in pratica seguendo le indicazioni che sto per darti.
In men che non si dica otterrai delle suonerie di altissima qualità che renderanno il tuo iPhone davvero unico.
Buon divertimento!

Indice

  • Scaricare suonerie da iTunes Store
  • App per scaricare suonerie su iPhone
  • Creare suonerie per iPhone con iTunes
  • Scaricare suonerie da iTunes Store
  • App per scaricare suonerie su iPhone
  • Creare suonerie per iPhone con iTunes

Scaricare suonerie da iTunes Store

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Ti piacerebbe avere una canzone famosa come suoneria del tuo iPhone?
Magari l’ultima hit della tua band preferita?
Allora ti consiglio di aprire subito l’iTunes Store (l’icona della nota musicale su fondo viola che trovi nella schermata iniziale del “iPhone” e di sfogliare le centinaia di suonerie disponibili al suo interno.

Per scoprire tutte le suonerie disponibili sullo store, seleziona la scheda denominata per l’appunto Suonerie dal menu in basso a destra e scorri la pagina che si apre.
Al suo interno troverai la classifica delle suonerie e dei toni di avviso (cioè dei suoni per le notifiche) più popolari del momento, alcuni contenuti messi in primo piano dallo staff di Apple e una serie di collezioni tematiche (es.
hit degli anni 80, classici del rock e via discorrendo).

Se vuoi, puoi anche consultare le classifiche complete dell’iTunes Store premendo sull’apposita scheda e sfogliare le suonerie in base ai rispettivi generi di appartenenza selezionando l’apposita voce collocata in alto a destra.

Per cercare una suoneria in base al titolo di una canzone o al nome di un artista, seleziona invece la scheda Cerca collocata in basso al centro.
Dopodiché effettua la ricerca e seleziona la scheda Suoneria dalla pagina con i risultati (in alto a destra).

Quando trovi una suoneria di tuo interesse, fai “tap” sulla sua immagine di copertina e premi sul suo titolo per ascoltarne un’anteprima in tempo reale oppure sul pulsante con il prezzo (1,29 €) per acquistarla e scaricarla sul tuo iPhone.

Al termine del download, potrai utilizzare la suoneria appena scaricata recandoti nel menu Impostazioni dell’iPhone (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), selezionando le voci Suoni e feedback aptico > Suoneria dalla schermata che si apre e mettendo il segno di spunta accanto al titolo del brano.
Più facile di così?

App per scaricare suonerie su iPhone

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Se vuoi scaricare suonerie iPhone ma non sei disposto a spendere soldi per farlo, rivolgiti a una delle tante app dedicate alle suonerie disponibili sull’App Store.
Una delle migliori è senza ombra di dubbio Zedge che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nell’ambito della personalizzazione dei cellulari:
include tantissime suonerie, sfondi e temi adatti ai modelli di smartphone più diffusi sul mercato.

L’applicazione è davvero molto semplice da usare, le suonerie che ospita sono molto valide (anche se non vaste e variegate come quelle dell’iTunes Store) ma purtroppo, a causa delle limitazioni previste da iOS, non è in grado di impostare automaticamente le suonerie sull’iPhone.

Dopo aver scaricato una suoneria, infatti, dovrai collegare il telefono al computer, avviare iTunes e sincronizzare i brani scaricati con Zedge sfruttando la funzione di condivisione file inclusa nel software Apple.
Tra poco ti illustrerò meglio tutti i passaggi da compiere, ora però concentriamoci sul funzionamento della app.

Per scaricare una suoneria con Zedge, avvia l’applicazione, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Ringtones dal menu che compare.
Dopodiché sfoglia tutte le suonerie disponibili (nella scheda featured trovi quelle proposte dallo staff del servizio, nella scheda popular quelle più scaricate del momento, nella scheda recent quelle più nuove, mentre nella scheda categories puoi sfogliare le suonerie in base al genere musicale di appartenenza) e seleziona quella che ti interessa di più.

Nella schermata che si apre, fai “tap” sul pulsante play per ascoltare un’anteprima della suoneria e, se ti convince, scaricala sul tuo iPhone premendo prima sulla freccia bianca che si trova in basso (al centro) e poi sul pulsante Save ringtone presente nel menu che compare.

Ora, per applicare la suoneria appena scaricata con Zedge sul tuo iPhone, collega il telefono al computer, apri iTunes e seleziona l’icona del “iPhone” che compare in alto a sinistra nella finestra principale del programma.

A questo punto, seleziona la voce App dalla barra laterale di sinistra, fai click sull’icona di Zedge collocata nel riquadro Condivisione file (sotto il riquadro Applicazioni, nella schermata principale di iTunes) e trascina il file M4R relativo alla tua suoneria sul desktop.

Ad operazione completata, clicca sul pulsante (…) di iTunes (in alto a sinistra) e seleziona l’icona relativa alle Suonerie, dopodiché trascina il file M4R che hai estratto precedentemente da Zedge nella finestra di iTunes e attiva la sincronizzazione delle suonerie con l’iPhone.

Se non sai come attivare la sincronizzazione delle suonerie tra l’iPhone e iTunes, seleziona l’icona del telefono dalla finestra principale del programma (in alto a sinistra), fai click sulla voce Suonerie collocata nella barra laterale di sinistra, metti il segno di spunta accanto all’opzione Sincronizza suonerie e clicca sul pulsante Applica per completare l’operazione.

Per concludere, accedi al menu Impostazioni > Suoni e feedback aptico > Suoneria di iOS e imposta la suoneria sul tuo iPhone come spiegato nel capitolo precedente del tutorial.

Creare suonerie per iPhone con iTunes

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Ora vediamo come creare delle suonerie personalizzate “tagliando” un brano presente nella libreria di iTunes, sul computer.
L’operazione è abbastanza lunga da portare a termine, ma per nulla difficile.

Se utilizzi un Mac con macOS 10.15 Catalina o successivi, l’applicazione Musica ha preso il posto di iTunes, quindi devi usare quella.

Il primo passo che devi compiere è individuare il brano da trasformare in suoneria nella libreria di iTunes, selezionarlo con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Informazioni dal menu che compare.
Dopodiché devi selezionare la scheda Opzioni dalla finestra che si apre, devi mettere il segno di spunta accanto alle voci inizio e fine e digitare i punti di inizio e fine della suoneria che intendi creare negli appositi campi di testo.
La durata non deve superare i 30-40 secondi.

A questo punto, clicca sul pulsante OK, seleziona nuovamente il brano nella libreria di iTunes e seleziona le voci File > Converti > Crea versione AAC dal menu che si trova in alto.
In questo modo verrà creato un file in formato M4A con la sola porzione del brano che hai selezionato in precedenza tramite il menu Opzioni.

Attenzione: l’operazione non è possibile per i brani sincronizzati tramite Apple Music e/o iCloud in quanto protetti da DRM.

Adesso, fai clic destro sul titolo della canzone “clonata” appena aggiunta alla libreria di iTunes e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer/Mostra in Finder dal menu che si apre.
Dopodiché rinomina il file cambiando la sua estensione da .M4A ad .M4R e cancellalo dalla libreria di iTunes scegliendo di mantenere il file originale (per cancellarlo solo dalla libreria di iTunes e non dall’hard disk del computer).

Ad operazione completata, clicca sull’icona di iPhone in iTunes (in alto a sinistra), seleziona la voce relativa alle Suonerie dalla barra laterale di sinistra e trascina il file M4R rinominato poc’anzi nella finestra del programma.

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, non avendo l’applicazione Musica le funzioni per sincronizzare dati con l’iPhone, devi usare il Finder (l’icona del volto sorridente presente sulla barra Dock).
Apri quindi quest’ultimo, seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra, vai sulla scheda Generali e trascina il file .m4r della suoneria in essa.

Il file verrà sincronizzato automaticamente con il tuo “iPhone”.Vorresti impostare la tua canzone preferita come suoneria dell’iPhone ma non sai come fare?
Stai cercando un’applicazione per scaricare suonerie gratis sul tuo “iPhone” ma tutte quelle che hai provato finora si sono rivelate deludenti?
Non ti preoccupare, sono qui per darti una mano.

Innanzitutto sappi che ci sono diversi modi per scaricare suonerie iPhone, alcuni gratuiti e alcuni a pagamento.
Puoi rivolgerti all’iTunes Store di casa Apple e acquistare fantastiche suonerie tratte dalle maggiori hit radiofoniche di tutti i tempi (al costo di 1,29 euro cadauna); puoi rivolgerti a delle applicazioni di terze parti che permettono di scaricare suonerie a costo zero direttamente sulla memoria dell’iPhone (anche se poi per applicarle dovrai usare il computer); oppure puoi divertirti a modificare una canzone presente nella libreria musicale di iTunes, sul PC, e trasformarla in una perfetta suoneria per il tuo iPhone (soluzione abbastanza articolata ma totalmente gratuita e molto, molto soddisfacente).

Si può sapere che ci fai ancora lì impalato.
Scegli subito la soluzione che ti sembra più adatta elle tue esigenze e mettila subito in pratica seguendo le indicazioni che sto per darti.
In men che non si dica otterrai delle suonerie di altissima qualità che renderanno il tuo iPhone davvero unico.
Buon divertimento!

Scaricare suonerie da iTunes Store

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Ti piacerebbe avere una canzone famosa come suoneria del tuo iPhone?
Magari l’ultima hit della tua band preferita?
Allora ti consiglio di aprire subito l’iTunes Store (l’icona della nota musicale su fondo viola che trovi nella schermata iniziale del “iPhone” e di sfogliare le centinaia di suonerie disponibili al suo interno.

Per scoprire tutte le suonerie disponibili sullo store, seleziona la scheda denominata per l’appunto Suonerie dal menu in basso a destra e scorri la pagina che si apre.
Al suo interno troverai la classifica delle suonerie e dei toni di avviso (cioè dei suoni per le notifiche) più popolari del momento, alcuni contenuti messi in primo piano dallo staff di Apple e una serie di collezioni tematiche (es.
hit degli anni 80, classici del rock e via discorrendo).

Se vuoi, puoi anche consultare le classifiche complete dell’iTunes Store premendo sull’apposita scheda e sfogliare le suonerie in base ai rispettivi generi di appartenenza selezionando l’apposita voce collocata in alto a destra.

Per cercare una suoneria in base al titolo di una canzone o al nome di un artista, seleziona invece la scheda Cerca collocata in basso al centro.
Dopodiché effettua la ricerca e seleziona la scheda Suoneria dalla pagina con i risultati (in alto a destra).

Quando trovi una suoneria di tuo interesse, fai “tap” sulla sua immagine di copertina e premi sul suo titolo per ascoltarne un’anteprima in tempo reale oppure sul pulsante con il prezzo (1,29 €) per acquistarla e scaricarla sul tuo iPhone.

Al termine del download, potrai utilizzare la suoneria appena scaricata recandoti nel menu Impostazioni dell’iPhone (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), selezionando le voci Suoni e feedback aptico > Suoneria dalla schermata che si apre e mettendo il segno di spunta accanto al titolo del brano.
Più facile di così?

App per scaricare suonerie su iPhone

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Se vuoi scaricare suonerie iPhone ma non sei disposto a spendere soldi per farlo, rivolgiti a una delle tante app dedicate alle suonerie disponibili sull’App Store.
Una delle migliori è senza ombra di dubbio Zedge che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nell’ambito della personalizzazione dei cellulari:
include tantissime suonerie, sfondi e temi adatti ai modelli di smartphone più diffusi sul mercato.

L’applicazione è davvero molto semplice da usare, le suonerie che ospita sono molto valide (anche se non vaste e variegate come quelle dell’iTunes Store) ma purtroppo, a causa delle limitazioni previste da iOS, non è in grado di impostare automaticamente le suonerie sull’iPhone.

Dopo aver scaricato una suoneria, infatti, dovrai collegare il telefono al computer, avviare iTunes e sincronizzare i brani scaricati con Zedge sfruttando la funzione di condivisione file inclusa nel software Apple.
Tra poco ti illustrerò meglio tutti i passaggi da compiere, ora però concentriamoci sul funzionamento della app.

Per scaricare una suoneria con Zedge, avvia l’applicazione, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Ringtones dal menu che compare.
Dopodiché sfoglia tutte le suonerie disponibili (nella scheda featured trovi quelle proposte dallo staff del servizio, nella scheda popular quelle più scaricate del momento, nella scheda recent quelle più nuove, mentre nella scheda categories puoi sfogliare le suonerie in base al genere musicale di appartenenza) e seleziona quella che ti interessa di più.

Nella schermata che si apre, fai “tap” sul pulsante play per ascoltare un’anteprima della suoneria e, se ti convince, scaricala sul tuo iPhone premendo prima sulla freccia bianca che si trova in basso (al centro) e poi sul pulsante Save ringtone presente nel menu che compare.

Ora, per applicare la suoneria appena scaricata con Zedge sul tuo iPhone, collega il telefono al computer, apri iTunes e seleziona l’icona del “iPhone” che compare in alto a sinistra nella finestra principale del programma.

A questo punto, seleziona la voce App dalla barra laterale di sinistra, fai click sull’icona di Zedge collocata nel riquadro Condivisione file (sotto il riquadro Applicazioni, nella schermata principale di iTunes) e trascina il file M4R relativo alla tua suoneria sul desktop.

Ad operazione completata, clicca sul pulsante (…) di iTunes (in alto a sinistra) e seleziona l’icona relativa alle Suonerie, dopodiché trascina il file M4R che hai estratto precedentemente da Zedge nella finestra di iTunes e attiva la sincronizzazione delle suonerie con l’iPhone.

Se non sai come attivare la sincronizzazione delle suonerie tra l’iPhone e iTunes, seleziona l’icona del telefono dalla finestra principale del programma (in alto a sinistra), fai click sulla voce Suonerie collocata nella barra laterale di sinistra, metti il segno di spunta accanto all’opzione Sincronizza suonerie e clicca sul pulsante Applica per completare l’operazione.

Per concludere, accedi al menu Impostazioni > Suoni e feedback aptico > Suoneria di iOS e imposta la suoneria sul tuo iPhone come spiegato nel capitolo precedente del tutorial.

Creare suonerie per iPhone con iTunes

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Per concludere vediamo come creare delle suonerie personalizzate “tagliando” un brano presente nella libreria di iTunes, sul computer.
L’operazione è abbastanza lunga da portare a termine, ma per nulla difficile.

Il primo passo che devi compiere è individuare il brano da trasformare in suoneria nella libreria di iTunes, selezionarlo con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Informazioni dal menu che compare.
Dopodiché devi selezionare la scheda Opzioni dalla finestra che si apre, devi mettere il segno di spunta accanto alle voci inizio e fine e digitare i punti di inizio e fine della suoneria che intendi creare negli appositi campi di testo.
La durata non deve superare i 30-40 secondi.

A questo punto, clicca sul pulsante OK, seleziona nuovamente il brano nella libreria di iTunes e seleziona le voci File > Converti > Crea versione AAC dal menu che si trova in alto.
In questo modo verrà creato un file in formato M4A con la sola porzione del brano che hai selezionato in precedenza tramite il menu Opzioni.

Attenzione: l’operazione non è possibile per i brani sincronizzati tramite Apple Music e/o iCloud in quanto protetti da DRM.

Adesso, fai clic destro sul titolo della canzone “clonata” appena aggiunta alla libreria di iTunes e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer/Mostra in Finder dal menu che si apre.
Dopodiché rinomina il file cambiando la sua estensione da .M4A ad .M4R e cancellalo dalla libreria di iTunes scegliendo di mantenere il file originale (per cancellarlo solo dalla libreria di iTunes e non dall’hard disk del computer).

Ad operazione completata, clicca sull’icona di iPhone in iTunes (in alto a sinistra), seleziona la voce relativa alle Suonerie dalla barra laterale di sinistra e trascina il file M4R rinominato poc’anzi nella finestra del programma.
Il file verrà sincronizzato automaticamente con il tuo “iPhone”.

come scaricare power point su mac

come scaricare power point su mac

Hai urgente necessità di creare una presentazione da mostrare durante la tua prossima riunione e, dopo aver acceso il tuo Mac, ecco l’amara sorpresa:
PowerPoint non è installato nel sistema! Poiché hai assoluta urgenza di ottenerlo e non hai il tempo materiale per chiamare il tuo amico tecnologico, hai deciso di agire in modo indipendente, cercando su Google una guida su come scaricare Power Point su Mac, ed è per questo motivo che ti sei ritrovato proprio su questa pagina.

Lascia che te lo dica:
non potevi capitare in posto migliore! Nelle battute successive di questo tutorial, infatti, ti illustrerò alcune tecniche per scaricare e installare sia PowerPoint che l’intera suite di Office sul tuo computer in modo del tutto gratuito.
Inoltre, avrò cura di spiegarti come scaricare le vecchie versioni del software, direttamente dal sito di Microsoft.

Quindi, cos’altro aspetti a iniziare?
Ritaglia qualche minuto di tempo per te, mettiti bello comodo e leggi attentamente tutto quanto ho da spiegarti sul tema:
posso garantirti che il risultato saprà soddisfarti appieno.
Arrivati a questo punto, io non posso far altro che augurarti buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Come installare PowerPoint su Mac gratis
    • Mac App Store
    • Office 365
  • Come scaricare vecchie versioni di PowerPoint su Mac

Come installare PowerPoint su Mac gratis

Al momento in cui scrivo questa guida, è possibile installare PowerPoint su Mac gratis in due modi diversi:
ottenendo il programma singolarmente tramite il Mac App Store oppure scaricando l’intera suite Office dal sito dedicato a Office 365.
In entrambi i casi, il download è gratuito:
di seguito ti spiego come fare.

Mac App Store

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Sebbene il download di PowerPoint dal Mac App Store sia gratuito, è necessario disporre di un abbonamento a Office 365 per attivare le funzionalità di modifica e salvataggio file.
Microsoft, come scoprirai tra non molto, offre comunque la possibilità di provare gratuitamente questo servizio per 30 giorni.

Tutto chiaro?
OK, iniziamo.
Per prima cosa, fai clic su questo link e poi sul pulsante Visualizza nel Mac App Store, per aprire rapidamente l’apposita sezione dello store di Apple.
In seguito, clicca sui pulsanti Ottieni e Installa per scaricare subito il programma, indicando, se necessario, la password del Mac o usando il Touch ID.

Ad installazione completata, puoi avviare PowerPoint direttamente dalla schermata di App Store, cliccando sul pulsante Apri, oppure richiamare il programma dal LaunchPad (l’icona a forma di razzo situata sulla barra Dock).

A questo punto, per poter utilizzare il software nel pieno delle funzionalità, è necessario effettuare l’accesso tramite un account Microsoft con abbonamento a Office 365 attivo:
se ne disponi, clicca sul pulsante Accedi situato in alto a sinistra ed effettua il login utilizzando le credenziali in tuo possesso.

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Se, invece, non disponi di un abbonamento a Office 365, puoi attivare una versione di prova gratuita dalla durata di 30 giorni, trascorsi i quali dovrai sottoscrivere un piano a pagamento (con prezzi che partono da 10€/mese o 99€/anno, anche se potrai effettuare il downgrade alla versione base del servizio, che per 7€/mese o 69€/anno consente l’utilizzo dei software su un solo computer/dispositivo mobile).

Per agire in tal senso, clicca sul pulsante Attiva situato nell’angolo in basso a sinistra di PowerPoint, clicca sul pulsante Inizia il tuo mese gratuito, apponi il segno di spunta accanto al tipo di abbonamento che desideri provare, quindi clicca sul pulsante Abbonati Office 365 per avviare la procedura di iscrizione al servizio.

In seguito, immetti il tuo ID Apple e la relativa password nella finestra che compare a schermo, quindi premi sui pulsanti Acquista, Continua e OK per due volte per avviare la prova gratuita del servizio:
la licenza di Office 365 scelta sarà subito attiva e verrà rinnovata automaticamente una volta trascorsi 30 giorni dall’attivazione, a meno che tu non proceda con la disattivazione del rinnovo automatico (ti spiegherò tra breve come fare).

A questo punto, non ti resta che inserire le credenziali del tuo account Microsoft per “legare” la licenza così creata al tuo profilo personale e il gioco è fatto:
a partire da questo momento, puoi iniziare subito a sfruttare il tuo periodo di prova di PowerPoint! Se non disponi di un account Microsoft, clicca sul link Creane uno! Visualizzato a schermo e segui la semplice procedura proposta per crearne uno.

Disattivare il rinnovo automatico di Office 365

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Come ti ho già accennato in precedenza, la versione di prova gratuita di Office 365 ha una durata di 30 giorni, trascorsi i quali viene addebitato l’importo per il rinnovo dell’abbonamento.

Per evitare che ciò accada, devi disattivare il rinnovo automatico dalle impostazioni del tuo ID Apple almeno 24 ore prima della naturale scadenza della promozione:
per fare ciò, avvia l’App Store del Mac (l’icona a forma di “A” con fondo blu situata sulla barra Dock).
Nella finestra che si apre, clicca sul tuo nome collocato in basso a sinistra, poi sulla voce Visualizza informazioni posta nella parte alta della schermata.

A questo punto, clicca sul link Gestisci corrispondente alla dicitura Abbonamenti, fai clic sulla voce Modifica sita in corrispondenza dell’abbonamento a Office 365, quindi premi sui pulsanti Annulla abbonamento e Conferma per disattivare il rinnovo automatico.
PowerPoint continuerà comunque a funzionare correttamente fino al termine del periodo promozionale.

Office 365

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Se lo desideri, puoi installare Power Point su Mac gratis, insieme a tutti gli altri programmi della suite (Word, Excel e così via), attraverso il canale Office 365 Home:
in tal modo, potrai provare l’intera suite Office (PowerPoint incluso) per 30 giorni, trascorsi i quali, per poter continuare a utilizzare il tutto, dovrai sottoscrivere obbligatoriamente un piano a pagamento (con prezzi a partire da 10€/mese).

Per poter ottenere Office in questo modo, collegati all’apposita sezione del sito Internet di Office, clicca sul pulsante Prova gratis per 1 mese, quindi effettua l’accesso utilizzando le credenziali del tuo account Microsoft.
Se non ne disponi, puoi crearlo subito seguendo i passaggi che ti ho illustrato in questa guida.

A login completato, clicca sul pulsante Avanti, indica un metodo di pagamento valido per procedere con il download del pacchetto Office, a scelta tra Carta di credito o di debito, Addebito diretto e PayPal, quindi segui le istruzioni a schermo per aggiungere le informazioni necessarie:
per la carta di credito/debito, devi inserire numero, data di scadenza e codice CVV/CVV2; per PayPal, devi invece effettuare il login tramite la schermata proposta e autorizzare Microsoft al prelievo automatico.

Non preoccuparti, in questa fase non ti sarà addebitato alcunché:
come già detto, i primi 30 giorni del servizio sono utilizzabili in forma completamente gratuita.
Per evitare spese impreviste, dovrai soltanto avere cura di annullare il rinnovo automatico dell’abbonamento a Office 365 almeno 24 ore prima del termine del periodo promozionale (tra non molto, ti spiegherò come fare).

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Ad ogni modo, una volta completata la fase di configurazione del metodo di pagamento (o scelto il metodo di pagamento tra quelli già configurati), clicca sul pulsante Sottoscrivi per attivare la prova gratuita di Office 365 Home e accedere alla pagina di gestione dell’abbonamento:
da lì, fai clic sulla voce Installa Office e poi sul pulsante Installa per scaricare il pacchetto di Office per Mac.

A download completato, lancia il file ottenuto (ad es.
Microsoft_Office_x.y.z_installer.pkg), clicca sul pulsante Continua per due volte consecutive, poi su Accetta e Installa, quindi inserisci la password del Mac (la stessa che usi per effettuare l’accesso al sistema) e premi sul bottone Installa software per avviare il setup vero e proprio del pacchetto.

Completato il processo, clicca sul pulsante Chiudi e indica se spostare o meno il programma d’installazione di Office nel cestino.

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Il gioco, a questo punto, è fatto:
puoi avviare subito Microsoft PowerPoint sul Mac richiamandolo dal Launchpad (l’icona a forma di razzo collocata nella barra Dock).
Al primo avvio, clicca sui pulsanti Inizia e Accedi, quindi immetti le credenziali dell’account Microsoft usato per scaricare il pacchetto e premi sul bottone Inizia a usare PowerPoint per accedere, finalmente, alla schermata principale del programma.

Nota:
per avviare PowerPoint più velocemente, puoi aggiungere la sua icona alla barra Dock.
Per farlo, dopo aver aperto il programma, fai clic destro sull’icona situata nella barra del Mac, sposta il mouse sulla voce Opzioni e scegli la voce Mantieni nel Dock per “fissare” il programma sulla barra.

Disattivare il rinnovo automatico di Office 365

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Se non è tua intenzione proseguire con l’abbonamento a Office 365 dopo il termine del periodo di prova gratuita, puoi provvedere alla disattivazione del rinnovo automatico tramite il sito Internet di Microsoft.
Onde evitare di incorrere in addebiti non desiderati, ricordati di effettuare quest’operazione almeno 24 ore prima della scadenza del periodo di prova.

Per disattivare il rinnovo automatico di Office 365, recati su questa pagina, effettua l’accesso al tuo account Microsoft, se necessario, quindi clicca sulla voce Gestisci in corrispondenza dell’abbonamento attivo (ad es.
99,00 € ogni anno con Versione di valutazione di 1 mese).

Infine, clicca sulla voce Annulla situata nel riquadro delle Impostazioni di pagamento e Conferma l’annullamento del rinnovo automatico cliccando sul pulsante che viene mostrato a schermo:
la tua sottoscrizione a Office 365, in questo modo, non sarà rinnovata automaticamente, ma potrai comunque continuare a usare l’abbonamento anche a disattivazione avvenuta, fino alla sua scadenza naturale.

Come scaricare vecchie versioni di PowerPoint su Mac

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Disponi di una licenza per una versione precedente di Office (ad es.
Office 2010 o Office per Mac 2011) e non riesci più a trovare il file necessario per il setup della tua copia di PowerPoint?

Non temere, non tutto è perduto:
tramite il sito di Microsoft, infatti, è possibile ottenere una copia del programma d’installazione delle summenzionate versioni di Office previo inserimento di un codice Product Key valido.

Per procedere in tal senso, collegati a questa pagina e, dopo aver recuperato la licenza della tua copia di Office, immettila nel campo Immetti il codice Product Key e clicca sul pulsante Verifica.

Se tutto è andato per il meglio, ti verranno proposti dei link di download di Office, in base al Product Key inserito:
clicca su quello che più si confa alle tue esigenze per scaricare il pacchetto d’installazione e, a download ultimato, lancia il file ottenuto e segui le istruzioni che ti vengono mostrate a schermo per completare il setup di Office. 

Conclusa questa fase, potrai avviare PowerPoint per Mac direttamente dal Launchpad (l’icona del razzo annessa al Dock).

come scaricare pokemon su iphone

come scaricare pokemon su iphone

Tutti i tuoi amici non fanno altro che parlarne e tu sei l’unico che al momento non ha ancora provveduto a scaricare Pokèmon Go sul cellulare?
Beh, allora perché non rimedi subito?
Come dici?
Ti piacerebbe tanto ma non possedendo esperienza in fatto di giochi, cellulari e nuove tecnologie ed avendo comprato soltanto da poco il primo iPhone della tua vita non ti è assolutamente chiaro quali passaggi compiere?
Allora facciamo così:
se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero ti spiego io come riuscirci.

Magari in apparenza potrà sembrarti complicato ma, credimi, scaricare Pokémon su iPhone è un vero e proprio gioco da ragazzi.
Basta accedere all’app store del tuo “iPhone”, cercare il celebre gioco e premere sul bottone per effettuarne subito il download sul dispositivo.
Successivamente dovrai solo preoccuparti di creare un account apposito e… di uscire di casa alla ricerca di Pokémon.
Tutto senza dover spendere neppure un euro.

Se sei quindi effettivamente interessato alla questione, direi di non temporeggiare oltre, di mettere le chiacchiere da parte e di iniziare immediatamente a darci da fare.
Mettiti bello comodo e concentrarti sulla lettura di questo articolo.
Vedrai che alla fine avrai le idee perfettamente chiare sul da farsi.
Ah, quasi dimenticato Pokémon Go è disponibile anche in una versione per Apple Watch.
Se ne hai uno puoi dunque usare il gioco sul tuo orologio smart di casa Apple e tenere d’occhio i Pokémon anche ad li.
Fantastico, non ti pare?

Indice

  • Scaricare Pokémon Go su iPhone
  • Iniziare a giocare a Pokémon Go
  • Installare Pokémon Go su Apple Watch
  • Altri giochi e app dei Pokémon

Scaricare Pokémon Go su iPhone

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Pokémon Go, come ti ho già anticipato, è un gioco che può essere scaricato su iPhone mediante App Store, il negozio ufficiale delle applicazioni per i dispositivi basati sul sistema operativo mobile di casa Apple.

Quindi, per poter effettuare il download di Pokémon Go sul tuo iPhone non devi far altro che afferrare il dispositivo, recarti in home screen, aprire l’App Store (l’icona azzurra con la lettera “A” al centro che si trova nella home screen del dispositivo), premere sulla scheda Cerca collocata in basso a destra, cercare pokémon go mediante l’apposito campo in alto e fare tap sul bottone Cerca annesso alla tastiera visualizzata a schermo.

A questo punto, seleziona l’icona del gioco (quella con la Poké Ball su sfondo blu/azzurro) dai risultati della ricerca, premi sul pulsante Ottieni/Installa e digita la password del tuo ID Apple (oppure poggia il dito sul sensore Touch ID, se il modello di iPhone che stai utilizzando lo supporta) per portare a termine tutta l’operazione. Potrai poi seguire lo stato d’avanzamento dell’installazione mediante l’apposito indicatore di forma circolare che vedrai comparire in sostituzione del pulsante Ottieni/Installa.

Se lo preferisci, puoi velocizzare l’esecuzione dei passaggi che ti ho appena indicato collegandoti direttamente alla sezione di App Store dedicata al gioco premendo qui dal tuo iDevice.

A procedura di scaricamento e di installazione completata, tappa sul pulsante Apri che visualizzi sul display per iniziare subito a giocare a Pokémon Go sul tuo dispositivo.
Puoi avviare il gioco anche facendo tap sulla sua icona che è stata appena aggiunta alla home screen dell’iPhone.

Stai riscontrando qualche problema nell’uso di App Store e nel riuscire a portare a termine tutta la procedura che ti ho appena indicato?
Beh, molto probabilmente è perché non hai ancora provveduto a creare un ID Apple.
Per scoprire immediatamente come rimediare, ti consiglio di leggere il mio tutorial che ho scritto sull’argomento.

Iniziare a giocare a Pokémon Go

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Una volta avviato il gioco, vedrai comparire a schermo degli avvisi tramite cui ti viene chiesto se desideri concedere a Pokémon Go la possibilità di inviarti notifiche, di accedere alla fotocamera e di accedere ai dati relativi alla tua posizione quando stai usando l’app.
Tu acconsenti in tutti e tre i casi, è indispensabile per poterti divertire al 100% con il famoso gioco.

Successivamente Pokémon Go ti chiederà di inserire la tua data di nascita e di effettuare l’accesso al gioco con l’account Google oppure con l’account Club Allenatori di Pokémon.
Scegli l’opzione che preferisci.
Nel primo caso, se già possiedi un account Google ti basterà fare tap sull’apposito bottone e fornire le credenziali d’accesso a quest’ultimo.
Nel secondo caso, se possiedi già un account Club Allenatori di Pokémon premi sul relativo pulsante e fornisci i dati richiesti per effettuare subito il login, mentre se non ne possiedi uno dovrai fare tap su Registrarti e dovrai poi compilare il modulo che ti viene proposto con tutti i dati richiesti.

Una volta creato l’account ed effettuato l’accesso al gioco dovrai innanzitutto accettare le condizioni di utilizzo e dovrai poi seguire il breve tutorial introduttivo proposto a schermo che ti illustrerà in maniera dettagliata quelle che sono le caratteristiche e le funzionalità principali di Pokémon Go.
Provvedi poi a creare e personalizzare il tuo avatar mediante gli appositi strumenti proposti.
Successivamente scegli se permettere all’app di accedere anche ai dati relativi alla tua posizione quando il gioco non è in uso e se abilitare l’invio dei dati all’app Salute.

Dovrai dunque camminare fisicamente con il tuo iPhone in mano per incontrare i primi Pokémon da catturare.
Tappa su di essi e li vedrai magicamente comparire sul display, in tre dimensioni e con l’inquadrature dell’ambiente circostante. Per catturarli, dovrai lanciare la tua Poké Ball verso di loro provando a riprovando fin quando non riuscirai nel tuo intento (all’inizio può sembrare una cosa complicata ma in realtà basta semplicemente prenderci la mano).
Tutti i Pokémon catturati vengono aggiunti al Pokedex.

Per concludere la fase introduttiva e per iniziare a giocare a tutti gli effetti con Pokémon Go, ti verrà chiesto di scegliere il tuo soprannome, quello che risulterà visibile anche gli altri giocatori.
Dopodiché potrai finalmente proseguire autonomamente.
Per approfondimenti al riguardo e per ulteriori dettagli, ti suggerisco di leggere il mio articolo su come funziona Pokémon Go tramite cui ho provveduto a parlarti in maniera estremamente dettagliata del funzionamento del gioco.

Installare Pokémon Go su Apple Watch

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Come ti dicevo ad inizio guida, Pokémon Go è disponibile anche sotto forma di app per Apple Watch.
L’app funziona solo in abbinato con il software principale per iPhone ed inoltre il gameplay non è completo.
Apple Watch funge insomma come strumento di notifica, capace di segnalare la presenza di Pokémon in zona, monitorare la schiusa delle proprie uova, verificare le medaglie ricevute, gli aumenti di livello e la presenza di PokéStop e Palestre vicine.
Integra anche un contatore che indica distanza percorsa, tempo impiegato e calorie bruciate.
Insomma, una sorta di pedometro in sala Pokémon!

Per installare Pokémon Go sul tuo Apple Watch non devi fare assolutamente nulla! Una volta effettuato il download dell’app su iPhone ed una volta collegato l’Apple Watch al iPhone tramite Bluetooth l’installazione dell’app avverrà in maniera automatica.
Se questo non accade è perché hai disabilitato la funzione di installazione automatica delle applicazioni scaricare su iPhone.
In tal caso, puoi optare per due soluzioni:
effettuare il download manuale di volta in volta oppure abilitare la funzionalità in questione.

Nel primo caso, tutto ciò che devi fare altro non è che avviare l’app Watch (è quella con lo sfondo nero e con su impresso un Apple Watch) annessa alla home screen del tuo iPhone, scorrere la schermata visualizzata sino ad individuare l’icona dell’app d’interesse (in questo caso specifico quella di Pokémon Go), premirci sopra e portare su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Mostra su Apple Watch.

Se invece preferisci abilitare il download automatico di Pokémon Go oltre che di tutte le varie ed eventuali app che scarichi su iPhone e che sono disponibili anche per Apple Watch, devi aprire l’app Watch sul tuo iPhone, tappare sulla voce Generali annessa alla schermata che ti viene mostrata e poi devi portare su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Installazione automatica app.

Altri giochi e app dei Pokémon

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Sei finalmente riuscito a scaricare Pokémon Go sul tuo iPhone ma ti sei talmente appassionato al gioco che adesso ti piacerebbe sapere se ci sono altri titoli della categoria disponibili per il download sul tuo dispositivo?
Beh, certo che si! Qui di seguito trovi dunque indicati altri bei giochini per il famoso device mobile dell’azienda di Cupertino che hanno come protagonisti i Pokémon unitamente ad un titolo basato anch’esso sulla realtà aumentata e distribuito da Niantic, come Pokémon Go, che risulta essere decisamente interessante ed appassionate.
Buon download e soprattutto buon divertimento! Ah, quasi dimenticavo, sono tutti gratuiti (anche se in alcuni casi vengono offerti acquisti in-app).

  • Pokémon:
    Magikarp Jump
    – Un gioco in chiave un po’ ironica cui lo scopo principale è quello di dar da mangiare e allenare Magikarp, il Pokémon più debole sulla piazza.
  • Pokémon Shuffle Mobile – Un gioco di abbinamento tutto incentrato sui Pokémon.
    Scopo del gioco è infatti quello di allineare in verticale o in orizzontale tre o più Pokémon per sconfiggere quelli incontrati lungo la strada.
  • Pixelmon Go – Dal nome lo si intuisce facilmente:
    trattasi essenzialmente della copia pixellata di Pokémon Go.
    Il gioco presenta bene o male lo stesso funzionamento di quello originale ma con una grafica che ricorda molto da vicino quella utilizzata per Minecraft.
  • Ingress – È l’altro famoso gioco di casa Niantic di cui ti parlavo poc’anzi basato sulla realtà aumentata. Anche in tal caso occorre spostarsi nel mondo reale utilizzando l’iPhone.
    La community di giocatori viene divisa in due fazioni:
    gli Illuminati, che vogliono appoggiare gli Shapers (una razza sconosciuta) a guidare il genere umano verso una nuova evoluzione, e gli appartenenti alla Resistenza, che invece lottano in difesa della razza umana per contrapporsi al progetto.

come scaricare photoshop gratis mac

come scaricare photoshop gratis mac

Possiedi da poco un Mac, ti sei appassionato al mondo del photo editing e ti piacerebbe capire come poter usare Photoshop, il software di photo editing più famoso al mondo, sul sistema operativo della “mela morsicata”.
Le cose stanno così, vero?
Allora direi che, per tua fortuna, sei capitato proprio sulla guida giusta al momento giusto.
Se vuoi, infatti, posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.

Prima di procedere, però, mi sembra doveroso fare una precisazione:
Photoshop non è una soluzione a costo zero.
Per cui, se speravi di potertene servire senza dover mettere mano al portafogli, ti sei sbagliato di grosso.
Quello che puoi fare, però, è scaricare la versione di prova del programma, fruibile gratuitamente e nel pieno rispetto della legalità per un periodo di tempo limitato.

Tutto chiaro?
Sì?
Benissimo! Suggerisco, dunque, di non temporeggiare oltre e di cominciare subito a darci da fare.
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto libero soltanto per te e inizia immediatamente a mettere in pratica le istruzioni su come scaricare Photoshop gratis su Mac che trovi proprio qui di seguito.
Spero vivamente che, alla fine, tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto del risultato ottenuto.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Scaricare Photoshop gratis per Mac
    • Installare Photoshop
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti quindi a spiegare come scaricare Photoshop gratis su Mac, ci sono alcune informazioni preliminari, a tal proposito, che è mio dovere fornirti.

Come ti ho anticipato in apertura, Photoshop non è un programma a costo zero, pertanto non può essere scaricato e usato senza spendere del denaro, a meno che tu non scelga di rivolgerti alla versione di prova gratuita dello stesso, funzionante senza limitazioni per 7 giorni. Al termine del periodo di prova, puoi sospendere l’uso del programma senza andare incontro a spese, a patto di provvedere preventivamente a disattivare il rinnovo automatico.

Per disattivare la sottoscrizione, ti basta visitare questa pagina del sito Internet di Adobe, effettuare il login al tuo account, cliccare sulla voce Gestione piano o Visualizza piano in corrispondenza del piano da annullare e poi sul collegamento Annulla piano che trovi nella sezione Informazioni sul piano.
In seguito, indica il motivo per cui intendi annullare il rinnovo e premi sul pulsante Continua, dopodiché segui le istruzioni riportate su schermo per completare la procedura.

Volendo continuare a usare Photoshop allo scadere della trial, invece, è necessario sottoscrivere uno dei seguenti abbonamenti per Creative Cloud proposti da Adobe, i quali includono non solo Photoshop ma anche altri programmi e/o applicazioni complementari.

  • Singola applicazione: costa 24,39 euro/mese con piano annuale e pagamento mensile, 292,57 euro/anno con piano annuale prepagato oppure 36,59/mese.
    Nel costo del servizio sono inclusi anche 100 GB di spazio di archiviazione cloud, Adobe Fresco, Adobe Portfolio, Adobe Fonts e Adobe Spark.
    Pagando 36,59 euro/mese in più è anche possibile aggiungere Adobe Stock.
  • Piano Fotografia: parte da 12,19 euro/mese (IVA inclusa) e include Photoshop CC, Lightroom CC, Lightroom Classic CC e 20 Giga di archiviazione in cloud.
    Eventualmente, è possibile effettuare un upgrade del piano aumentando a 1 TB lo spazio di archiviazione, pagando 24,39 euro/mese.
    In alternativa, è possibile sottoscrivere l’abbonamento annuale che costa 145,52 euro/anno e 291,19 euro/anno (in base alla quantità di storage scelta).
    Anche in questo caso, pagando 36,59 euro/mese in più è anche possibile aggiungere Adobe Stock.
  • Tutte le applicazioni: parte da 60,99 euro/mese con piano annuale e pagamento mensile, 731,85 euro/anno con piano annuale prepagato o 91,49 euro/mese con piano mensile.
    Nella raccolta sono incluse 20 applicazioni desktop e mobile di Adobe (tra cui, ovviamente, rientra anche Photoshop), 100 GB di spazio di archiviazione cloud, oltre ad Adobe Portfolio, Adobe Fonts e Adobe Spark.
    Anche per questo piano, al costo aggiuntivo di 36,59 euro/mese si può aggiungere Adobe Stock.

Per maggiori dettagli riguardo gli abbonamenti di cui sopra, puoi fare riferimento a questa pagina Web del sito Internet di Adobe relativa ai piani e ai prezzi.

Prima di procedere con il download e l’installazione di Photoshop, ti consiglio inoltre di verificare che il tuo Mac sia dotato dei requisiti minimi richiesti per far “girare” correttamente il software.
Li trovi indicati qui di seguito.

  • Processore: Intel multicore con supporto a 64 bit.
  • Sistema operativo: macOS versione 10.13 (High Sierra), macOS versione 10.14 (Mojave), macOS versione 10.15 (Catalina).
  • RAM: almeno 2 GB di RAM (consigliati 8 GB).
  • Scheda grafica: nVidia GeForce GTX 1050 o equivalente; è consigliabile nVidia GeForce GTX 1660 o Quadro T1000.
  • Spazio su disco rigido: almeno 4 GB di spazio disponibile su disco rigido per l’installazione; è necessario ulteriore spazio durante l’installazione (che non può essere effettuata su volumi che utilizzano file system con distinzione tra maiuscole e minuscole).
  • Risoluzione schermo: 1280 x 800 a un ridimensionamento in scala dell’interfaccia utente al 100% con colore a 16 bit e almeno 512 MB di VRAM dedicata.

Per ulteriori dettagli in merito alle specifiche tecniche richieste, puoi fare riferimento a quest’apposita pagina Web.

Scaricare Photoshop gratis per Mac

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire come scaricare Photoshop gratis per Mac.
Contrariamente a quel che tu possa pensare, si tratta di un’operazione estremamente semplice da compiere.

Per riuscire nel tuo intento, tanto per cominciare, apri il browser che in genere usi sul tuo computer per navigare in Rete (es.
Safari), dopodiché recati sulla pagina Web dedicata a Photoshop e clicca sul pulsante Trial gratuita che trovi al centro dello schermo.
Scegli, dunque, il piano che desideri attivare in versione di prova e clicca sul pulsante Attiva trial relativo a quest’ultimo.

Successivamente, scegli la modalità di sottoscrizione che preferisci, tramite il menu a tendina Impegno situato a destra, ed effettua il login al tuo account Adobe, digitando i relativi dati di login nel campo apposito presente a sinistra.

Se non possiedi ancora un account Adobe, puoi crearne uno al momento, immettendo il tuo indirizzo email nel campo Immetti il tuo indirizzo e-mail, scegliendo se preferisci essere contattato via email, selezionando o deselezionando l’apposita casella, e premendo sul pulsante Continua.

In seguito, fornisci i dati relativi al pagamento (non preoccuparti, non ti verrà addebitato nulla sino allo scadere della trial), decidendo preventivamente, tramite il menu a tendina Aggiungi metodo di pagamento posto in alto, se intendi usare PayPal oppure una carta di credito/debito.
In seguito, a seconda della scelta fatta, premi sul pulsante Continua con PayPal oppure sy Avvia versione di prova gratuita e, successivamente, clicca sul bottone Inizia.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, partirà in automatico il download del pacchetto .dmg per poter effettuare l’installazione di Photoshop sul tuo Mac.
Nel caso in cui il download non dovesse essere avviato in automatico, clicca sul collegamento Riavvia il download che trovi nella parte in basso dello schermo, nella nuova pagina Web che intanto si è aperta nel browser.

Installare Photoshop

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Sei riuscito a scaricare Photoshop gratis per Mac?
Benissimo! Vediamo allora come effettuare l’installazione del programma sul computer. Il primo passo che devi compiere, è quello di aprire il pacchetto .dmg scaricato in precedenza, facendoci doppio clic sopra.

Nella finestra che ora vedi comparire sulla scrivania, fai poi doppio clic sull’icona di Photoshop Installer, dopodiché digita la password del tuo account utente su macOS e premi sul pulsante OK. A questo punto, fai clic sul pulsante Continua, attendi l’apertura della finestra del browser e, se necessario, effettua il login al tuo account Adobe, digitando i dati richiesti nei campi appositi che trovi a destra.
In seguito, se necessario, effettua l’accesso al tuo account Adobe anche nella finestra del programma visibile sulla scrivania.

Dopo aver eseguito i passaggi di cui sopra, indica il tuo livello di competenza con Photoshop, mediante il menu a tendina preposto nella schermata del software, e premi sul bottone Continua.
Dopodiché fai clic sul pulsante Inizia a installare e attendi che il processo d’installazione del programma venga avviata e portata a termine.
Tieni presente che potrebbero volerci anche diversi minuti affinché la procedura venga completata, in quanto il software è piuttosto “pesante”.

Una volta ultimata l’installazione, si aprirà automaticamente Photoshop e potrai quindi cominciare a usare gratis il programma per i 7 giorni previsti come periodo di prova.
Nel caso in cui Photoshop non si aprisse in automatico o qualora volessi avviare il programma in un secondo momento, potrai farlo semplicemente selezionando il relativo logo (quello con la sigla “PS” impressa sullo sfondo scuro) che trovi nella schermata del Launchpad, a cui puoi accedere premendo sull’icona apposita (quella con il razzo spaziale) presente sulla barra Dock.

Se ti serve qualche dritta riguardo il funzionamento e l’impiego del programma, puoi fare riferimento alle indicazioni che ti ho fornito nel mio tutorial su come usare Photoshop.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come scaricare Photoshop gratis su Mac ma, nonostante questo non sei ancora riuscito nel tuo intento?
Qualcosa durante la procedura d’installazione è andato storto e ti piacerebbe capire come rimediare?
Date le circostanze, ti suggerisco di visitare questa pagina dedicata al supporto per Photoshop che trovi sul sito Internet di Adobe.

Da lì, potrai accedere alle informazioni introduttive relative all’uso del famoso programma per il photo editing, alle esercitazioni e alle guide utente, sia selezionando le sezioni e gli argomenti d’interesse che effettuando una ricerca per parola chiave mediante l’apposito campo posto in alto.

Se la cosa può esserti utile, puoi altresì valutare di visitare la sezione generica per il supporto per i prodotti Adobe, recandoti su questa pagina Web, oppure puoi accedere alla community della software house, tramite quest’altra pagina Web, in modo tale da metterti in contatto diretto con altri utenti come te, per visionare le discussioni in corso, prenderne parte e avviarne di nuove.

come scaricare musica da youtube mac

come scaricare musica da youtube mac

Sei appena passato a Mac e ti trovi benissimo, però ti mancano da morire quei programmini che impiegavi per scaricare i video da YouTube su Windows e trasformarli in MP3 da salvare sul tuo cellulare.
Beh, non capisco davvero quale sia il problema! Ci sono delle eccellenti applicazioni utili allo scopo anche su macOS, e molte di esse sono completamente gratuite.
Se vuoi, posso indicarti personalmente le migliori della categoria.

Fa’ una cosa, dunque:
prenditi un po’ di tempo libero soltanto per te e scopri come scaricare musica da YouTube Mac sfruttando i software che sto per segnalarti.
Ti assicuro che sono uno più intuitivo dell’altro e consentono di ottenere brani musicali di ottima qualità (fermo restando che la qualità di partenza, nei video su YouTube, non è quasi mai eccelsa).
Scommetto che resterai stupito dalle loro potenzialità!

Se poi non vuoi o non puoi scaricare nuovi programmi sul tuo computer, puoi affidarti all’uso di alcuni servizi online appositamente concepiti per lo scopo in questione, che sono incredibilmente semplici da usare.
Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Scaricare musica da YouTube su Mac
    • 4K YouTube to MP3
    • MediaHuman Free YouTube to MP3 Converter
    • youtube-dl
  • Scaricare musica da YouTube su Mac online
    • Mp3Convert.io
    • noTube
    • Loader.to

Scaricare musica da YouTube su Mac

Se cerchi delle applicazioni tramite cui poter scaricare musica da YouTube su Mac, qui di seguito trovi segnalate quelle che, a mio modesto avviso, rappresentano le più interessanti.
Mettile subito alla prova e sono certo che non te ne pentirai.

4K YouTube to MP3

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4K YouTube to MP3 è uno dei migliori software per il download di video da YouTube disponibili gratuitamente su Mac.
È in grado di elaborare velocemente qualsiasi tipo di filmato presente sul “portalone” di Google ed estrapolarne l’audio sotto forma di file MP3, M4A oppure OGG, mantenendo la massima qualità possibile, fino a 320 kbps.
Eventualmente è disponibile anche in versione Pro, a pagamento (costa 12,14 euro), la quale consente di scaricare le playlist di YouTube contenenti più di 25 filmati in maniera automatica e rimuove i banner pubblicitari presenti all’interno dell’applicazione.

Per scaricare 4K YouTube to MP3 sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica 4K YouTube to MP3.
A download avvenuto, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto, seleziona l’icona di 4K YouTube to MP3 e trascinala nella cartella Applicazioni di macOS.
Successivamente, facci clic destro sopra e scegli la voce Apri per due volte, in modo tale da avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni volute da Apple nei confronti degli sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

In seguito, copia nella clipboard del Mac l’indirizzo del video di YouTube dal quale vuoi estrapolare la traccia audio e, nella finestra del programma che intanto è comparsa sullo schermo, fai clic sul pulsante Accept; dopodiché clicca sul bottone Incolla il collegamento che si trova in alto a sinistra, in modo tale da incollare l’URL del filmato e avviarne il download.

I file audio vengono salvati in formato MP3 nella cartella Musica del Mac.
Se vuoi cambiare la posizione di output dei brani, clicca sul pulsante Preferenze che si trova in alto a destra e, nella finestra che si apre, premi sul bottone Scegli situato accanto alla voce Cartella.

Se la cosa può interessarti, ti comunico che, sempre dalle preferenze dell’applicazione, puoi cambiare il formato e la qualità del brano da ottenere, scegliendo le impostazioni che più preferisci dai menu Formato e Qualità.

MediaHuman Free YouTube to MP3 Converter

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Un altro dei programmi per scaricare musica da YouTube su Mac che, a parer mio, faresti decisamente bene a prendere in considerazione è MediaHuman Free YouTube to MP3 Converter.
Si tratta di un software che consente di compiere l’operazione oggetto di questa guida in maniera semplicissima, salvando poi i file ottenuti in formato MP3, OGG o M4A, con un bitrate massimo di 320 kbps.

Eventualmente, è disponibile anche in una versione a pagamento (al costo di 9,99 dollari/anno), la quale include la funzione di download veloce TurboBoost, mediante cui è possibile prelevare direttamente le tracce audio dai filmati di YouTube senza dover scaricare anche il flusso video sul computer.

Per scaricare MediaHuman Free YouTube to MP3 Converter sul tuo Mac, collegati al relativo sito Internet e clicca sul collegamento Download YouTubeToMP3.dmg che si trova in basso a sinistra.
A download completato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto e copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.
In seguito, facci clic destro sopra e seleziona la voce Apri per due volte, così da poter avviare MediaHuman Free YouTube to MP3 Converter andando però ad aggirare le limitazioni volute da Apple nei confronti degli sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

A questo punto, copia nella clipboard del Mac l’indirizzo del video che desideri trasformare in file audio e fai clic sul pulsante Incolla link, presente nella parte in alto a sinistra della finestra del programma che intanto è comparsa sulla scrivania.
Per concludere, clicca sul pulsante Avvia tutto collocato in alto a destra e attendi che il download venga avviato e portato a termine.

I file di output vengono salvati automaticamente nella cartella Musica del Mac.
Se vuoi, puoi cambiare questo percorso, facendo clic sul menu YouTube To MP3 posto in alto a sinistra e poi sulla voce Preferenze a esso annessa, selezionando la scheda Uscita audio dall’ulteriore finestra che compare e premendo sul pulsante Scegli situato in corrispondenza della dicitura Cartella di download.
A modifiche apportate, ricordati poi di fare clic sul pulsante Chiudi.

Se la cosa ti interessa, ti segnalo che dalla medesima sezione delle preferenze del programma, puoi anche selezionare un formato diverso per il salvataggio dei brani sul computer e puoi definire personalmente il bitrate, intervenendo poi sui menu Converti in e Codifica che trovi accanto alla dicitura Formato di visualizzazione.

youtube-dl

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In alternativa alle soluzioni che ti ho già suggerito, per scaricare musica da YouTube su Mac puoi valutare di ricorrere all’uso di youtube-dl.
È gratis e consente di scaricare i video di YouTube in vari formati, oltre che di estrapolarne la sola traccia audio, motivo per cui ho scelto di parlartene in questa guida.
L’unica cosa di cui occorre tener conto è che non dispone di un’interfaccia grafica, di conseguenza va utilizzato da riga di comando, cosa che può sembrare difficile, ma in realtà non lo è.

Per scaricare youtube-dl sul tuo computer, hai bisogno di Homebrew, un gestore di pacchetti gratuito e open source che consente di installare vari software sfruttando il Terminale.
Per cui, per prima cosa, apri quest’ultimo, facendo clic sull’icona del Launchpad (quella con il razzo spaziale) che trovi sulla barra Dock, selezionando la cartella Altro e cliccando poi sull’icona del Terminale (quella con la finestra nera e la riga di codice).

Nella schermata che a questo punto visualizzi sulla scrivania, per installare Homebrew, digita la stringa /usr/bin/ruby -e “$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/master/install)”, dopodiché premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac e, quando richiesta, immetti la password di amministrazione del computer.
Successivamente, installa youtube-dl inserendo la stringa brew install youtube-dl, seguita sempre dalla pressione del tasto Invio.

Adesso, devi preoccuparti di installare anche FFMPEG, che è indispensabile per poter effettuare la conversione dei video.
Per riuscirci, immetti la stringa brew install ffmpeg –with-fdk-aac –with-tools –with-freetype –with-libass –with-libvorbis –with-libvpx –with-x265 nella finestra del Terminale e schiaccia nuovamente il tasto Invio sulla tastiera.

Fatta anche questa, puoi finalmente passare all’azione vera e propria.
Per cui, verifica in primo luogo in quali formati puoi scaricare il video che ti interessa, copiando nella clipboard del Mac il relativo link, digitando il comando youtube-dl -F [URL video] (al posto di [URL video] devi inserire l’URL del filmato appena copiato) nella finestra del Terminale e schiacciando il tasto Invio sulla tastiera.

Dopo aver impartito il comando di cui sopra, troverai indicati nella tabella restituita i formati in cui il video è disponibile.
I soli formati audio sono contrassegnati dalla voce audio only, seguita dal relativo bitrate, in corrispondenza della colonna resolution.

Individua, dunque, il formato di tuo interesse e prendi nota del valore riportato in corrispondenza della relativa colonna format code, dopodiché impartisci il comando youtube-dl -f [codice formato] [URL video] (al posto di [codice formato] devi immettere il codice del formato scelto, mentre al posto di [URL video] devi inserire l’URL del filmato da cui vuoi estrapolare l’audio) nella finestra del Terminale, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera, per procedere con il download.
Troverai poi i file audio ricavati nella cartella Inizio del Mac.

Se i formati predefiniti non sono di tuo gradimento, puoi effettuarne la conversione in un formato differente e impostare diversi valori per il bitrate tramite FFMPEG che hai installato in precedenza.
Per riuscirci, impartisci il comando youtube-dl [URL video] –audio-format [formato audio] –audio-quality [qualità audio] -k (al posto di [URL video] devi incollare il link del filmato di tuo interesse, al posto di [formato audio] devi digitare il formato audio che preferisci, mentre al posto di [qualità audio] devi inserire il bitrate) nella finestra del Terminale, dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
Tieni presente che i formati audio supportati sono AAC, FLAC, MP3, M4A, OPUS, VORBIS e WAV, mentre il bitrate massimo è 320 kbps.

Scaricare musica da YouTube su Mac online

Non vuoi o non puoi scaricare nuovi programmi sul tuo Mac e ti stai quindi chiedendo quali sono le soluzioni online di cui puoi avvalerti per effettuare il download dei video di YouTube direttamente da browser?
Allora prosegui pure nella lettura.
Qui di seguito, infatti, trovi indicate quelle che, a mio modesto avviso, rappresentano le più interessanti soluzioni di questo tipo.

Mp3Convert.io

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Mp3Convert.io è un servizio online che consente di estrapolare l’audio dai video disponibili su YouTube, salvandolo sul computer in formato MP3 (ma non solo), con una qualità massima pari a 320 kbps.
È gratis, funziona da qualunque browser e sistema operativo e non richiede alcuna registrazione.

Per poterlo utilizzare, copia nella clipboard l’URL del filmato su YouTube che vuoi trasformare in MP3, dopodiché recati sulla home page di Mp3Convert.io, incolla l’indirizzo del video nel campo di testo collocato al centro e attendi questo venga “captato” dal servizio.

In seguito, individua la sezione MP3 files oppure quella Audio files, clicca sul pulsante Convert/Download che trovi in corrispondenza del formato e della qualità audio di tuo interesse e, nella finestra che compare sullo schermo, fai clic sul pulsante Download, al fine di avviare il download dell’audio.

noTube

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Un ulteriore servizio online che puoi sfruttare per scaricare musica da YouTube su Mac è noTube.
È gratis, non viene richiesta la registrazione e funziona da qualsiasi browser Web.
Consente di effettuare il download dei filmati presenti sul noto servizio di Google in tanti formati diversi e, ovviamente, anche di estrapolarne soltanto la parte audio.

Per servirtene, copia nella clipboard l’URL del filmato che ti interessa, dopodiché recati sulla home page di noTube e incolla il collegamento al video nel campo di testo situato al centro dello schermo.

Serviti poi del menu a tendina a destra per selezionare il formato di output che preferisci, clicca sul pulsante OK, attendi che il video venga elaborato e premi sul pulsante Download che compare, in modo tale da procedere con il download del file audio sul tuo computer.

Loader.to

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Anche Loader.to rientra nel novero dei servizi online che puoi valutare di impiegare per estrapolare la traccia audio dei filmati di YouTube che ti interessano.
Non necessita di registrazione, è a costo zero, supporta tutti i browser e consente di selezionare vari formati di output.

Per sfruttarlo, copia nella clipboard del Mac l’URL del video di tuo interesse, dopodiché recati sulla home page del servizio, incolla il link nel campo di testo sottostante la voce URL che si trova al centro e seleziona il formato di output che preferisci dal menu a tendina Format.

Successivamente, fai clic sul pulsante Download e aspetta che il video venga elaborato dal servizio.
In seguito, clicca sul pulsante Download presente nel riquadro comparso in basso, in modo tale da procedere con il download della parte audio del filmato sul Mac.

ATTENZIONE: non utilizzare le soluzioni segnalate in questa guida per scaricare dei brani protetti da copyright, commetteresti un reato.
Non è assolutamente mia intenzione incentivare la pirateria, pertanto io non mi assumo alcuna responsabilità in merito all’utilizzo che farai di tali soluzioni.

come scaricare minecraft gratis su iphone

come scaricare minecraft gratis su iphone

Dopo averne sentito parlare con grande entusiasmo da tutti i tuoi amici, finalmente anche tu ti sei deciso a scaricare Minecraft sul tuo “iPhone”.
Peccato solo che ti aspettavi si trattasse di un gioco gratuito e invece, tuo malgrado, hai scoperto che è a pagamento.
Deluso dalla cosa, ti sei dunque precipitato sul Web alla ricerca di maggiori info al riguardo e soprattutto di qualche tutorial che, nonostante ciò, ti spiegasse come scaricare Minecraft gratis su iPhone.
Sei dunque finito qui, sul mio sito, speranzoso di ricevere utili indicazioni sul da farsi.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso darti una mano oppure no?
La risposta è:
“ni”! Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo, posso infatti fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno ma, chiariamoci sin da subito su di un punto:
a meno di particolari promo in corso, effettuare il download di Minecraft da App Store a costo zero è cosa praticamente impossibile.
Certo, poi ci sono dei metodi alternativi che rasentano la legalità ma, come potrai facilmente intuire, non te ne parlerò in questo mio post.
Di conseguenza, quello che andrò a spiegarti con questo tutorial sarà in primo luogo come effettuare il download (a pagamento) della versione per device mobile del celebre gioco di crafting e poi come fare per scaricare delle divertenti varianti proposte direttamente a costo zero.
Infine, ti parlerò di come giocare a Minecraft gratuitamente tramite PC o console di gioco.

Dunque, dimmi:
sei realmente intenzionato ad approfondire l’argomento?
Si?
Grandioso.
Suggerisco allora di non dilungarci oltre e di entrare immediatamente nel vivo della questione.
Mettiti bello comodo, afferra il tuo smartphone a marchio Apple e concentrati sulla lettura di questo mio articolo.
Spero vivamente che alla fine tu possa ritenerti ben felice e soddisfatto di quanto appreso.

Indice

  • Scaricare Minecraft su iPhone
  • Alternative gratis a Minecraft
    • Block Craft 3D
    • MultiCraft
    • The Blockheads
    • World of Cubes Survival Craft
    • Worldcraft Pocket Edition
    • Minecraft:
      Story Mode
  • Minecraft su computer e altre piattaforme e consigli di gioco

Scaricare Minecraft su iPhone

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Premesso che, come già detto, scaricare gratuitamente su iPhone la versione originale di Minecraft non è possibile, in quanto trattasi di un gioco a pagamento con un  costo pari a 7,99 euro, cerchiamo comunque di capire, come anticipato in apertura, come effettuarne l’acquisto e il download dall’App Store.
In questo modo, qualora dovessi ripensarci, saprai comunque in che modo procedere.

Per poter effettuare il download di Minecraft sul tuo iPhone, il primo fondamentale passo che devi compire è quello di afferrare il dispositivo, accedere alla home screen (la schermata in cui trovi raggruppate tutte le applicazioni installa su iOS) e fare tap sull’icona dell’App Store (quella con la lettera “A” al centro e lo sfondo azzurro), lo store ufficiale delle app presente sui device basati sul sistema operativo mobile dell’azienda di Cupertino.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’App Store, premi sull’icona Cerca, che sta in basso a destra, digita il termine minecraft nel campo di ricerca, situato in alto, e poi premi sul bottone Cerca annesso alla tastiera virtuale.
A questo punto, seleziona il corrispondente risultato di ricerca dall’elenco di giochi e delle app che ti viene mostrato, tappa sul tasto con la dicitura 7,99 euro e dai conferma della tua volontà di voler procedere con l’acquisto del gioco.

Per concludere, digita la password del tuo ID Apple oppure poggia il dito sul sensore Touch ID (se il tuo dispositivo lo supporta) o, ancora, utilizza il Face ID (se possiedi un iPhone X) in modo tale da avviare la procedura per lo scaricamento. Se vuoi, puoi velocizzare l’esecuzione di tutti questi passaggi collegandoti direttamente alla sezione dell’App Store dedicata a Minecraft facendo tap qui dal tuo iPhone.
Non hai mai acquistato un contenuto digitale dal tuo iPhone?
Allora ti consiglio di leggere la mia guida su come acquistare su App Store.

Una volta completata tutta la procedura di download e d’installazione del gioco, premi sul bottone Apri, per iniziare subito a divertirti con Minecraft sul tuo iDevice.
In alternativa, puoi avviare il gioco premendo sulla relativa icona che è stata aggiunta nella home screen dell’iPhone.

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Infine, ti faccio notare che, oltre ad essere a pagamento il download del gioco, lo sono anche alcuni contenuti aggiuntivi (non obbligatori) ad esso annessi, che possono essere sbloccati mediante acquisiti in-app.

Volendo, è dunque possibile comprare skin, texture e mondi di gioco.
Per riuscirci, basta accedere alla sezione Negozio del gioco, presente nella schermata principale di Minecraft.
Tra i vai extra, sono però disponibili anche dei contenuti gratuiti.

In tutti i casi, per il loro download occorre disporre di un account Microsoft:
se non ne possiedi già uno e non sai come crearlo puoi leggere il mio tutorial sull’argomento per scoprire in che modo procedere.

Alternative gratis a Minecraft

Visto che, come già detto nei paragrafi precedenti, al momento non è possibile scaricare Minecraft gratis su iPhone, se non è tua intenzione spendere del denaro per acquistare la versione per iDevice del famoso gioco, puoi rivolgerti a delle valide alternative completamente gratuite (o comunque sia free-to-play) e meritevoli di essere provate almeno una volta.

Chiaramente, proprio in quanto alternative, queste potrebbero non andare a riprendere in tutto e per tutto il gioco originale e, rispetto a quest’ultimo, posso presentare delle mancanze e/o delle imperfezioni.
Se non badi in maniera particolare alla cosa, possono comunque trattarsi di ottime soluzioni.

Qui di seguito trovi, dunque, indicati i giochi “in salsa” Minecraft che a parer mio dovresti provare sul tuo iPhone, se cerchi qualcosa di simile al celebre titolo.

Block Craft 3D

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La prima tra le alternative gratuite a Minecraft che ti suggerisco di prendere in considerazione è Block Craft 3D.
Si tratta di un bellissimo clone di Minecraft di natura free-to-play, che quindi si può scaricare e giocare a costo zero.
Sono disponibili, anche, alcuni contenuti a pagamento facoltativi (es.
le gemme o la facoltà di far volare il proprio personaggio) da sbloccare tramite acquisti in-app.

Lo scopo del gioco è quello di costruire vari oggetti ed edifici per dar vita al proprio villaggio e farlo sviluppare quanto più possibile.
La grafica riprende in pieno quella di Minecraft:
è tridimensionale, “quadrettata” ed è sufficientemente fluida.

MultiCraft

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Altro gioco gratuito che puoi scaricare in alternativa al “vero” Minecraft è MultiCraft.
Riprende in tutto e per tutto grafica e dinamiche del titolo di Microsoft e Mojang. È possibile scegliere se giocare in modalità creativa, vestendo i panni di un costruttore, oppure se giocare in modalità sopravvivenza, vestendo invece quelli di un cacciatore senza scrupoli che dovrà fare di tutto pur di sopravvivere.

Per il resto, il gioco non ha nulla da invidiare all’originale, se non la presenza forse un tantino eccessiva di contenuti pubblicitari.
Considerando però che si tratta di un titolo completamente gratuito (non sono previsti neppure acquisti in-app), vale sicuramente la pena provarlo.

The Blockheads

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Un altro gioco gratuito alternativo a Minecraft che ti consiglio di provare è The Blockheads.
Il titolo si pone come una sorta di ibrido fra il titolo Mojang e Terraria, altro famosissimo gioco open-world in cui bisogna esplorare l’ambiente circostante, costruire oggetti e proteggersi dai nemici. Anche in tal caso, sono previste meccaniche di tipo free-to-play, con acquisti in-app facoltativi.

La grafica, invece, è pressoché identica a quella di Minecraft, ma la visuale è in 2D, quindi solo ed esclusivamente a scorrimento orizzontale.

World of Cubes Survival Craft

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La grafica è leggermente più, diciamo, moderna rispetto al classico Minecraft, ma World of Cubes Surivavl Craft riesce comunque ad affermarsi come valida alternativa gratuita (ma con acquisti in-app per sbloccare contenuti aggiuntivi) a quest’ultimo, anche perché la modalità di gioco è praticamente la stessa.

Infatti, si possono  creare mondi personalizzati ed è possibile accedere alla modalità muliplayer, divertendosi con altri utenti online selezionati in maniera casuale o con gli amici.
Si possono poi esplorare universi e mondi creati da altri, è possibile cercare le proprie mappe e molto altro ancora.

Da notare anche la possibilità di personalizzare il proprio personaggio scegliendo tra le oltre 100 skin differenti, organizzate per tema.
Stesso discorso vale per le texture:
è possibile scegliere quella preferita tra i vari pacchetti disponibili.

Worldcraft Pocket Edition

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Worldcraft Pocket Edition è un altro giochino di tipo sandbox che riprende le glorie di Minecraft.
Consente di giocare in modalità creativa o sopravvivenza e offre bene o male tutto ciò che è possibile trovare nella versione, per così dire, originale del gioco.
Anche la grafica è praticamente impeccabile.

Le uniche vere note negative sono il fatto che il gioco è soggetto a qualche lag e che, di tanto in tanto, spuntano dei fastidiosi annunci pubblicitari, che comunque possono essere rimossi tramite acquisti in-app.
Resta sempre fermo il fatto che, per trattarsi di un’alternativa a costo zero a Minecraft, è senz’altro interessante.

Minecraft:
Story Mode

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In conclusione, desidero segnalarti Minecraft:
Story Mode
.
Il gioco riprende in toto quello che è l’incredibile e fantastico universo del titolo di casa Microsoft e Mojang e presenta tutti gli elementi del classico sandbox.
Si differenza, però, da quest’ultimo per il suo essere un’avventura pre-costruita che cambia a seconda delle decisioni prese nel corso della storia.
Le ambientazioni sono dunque quelle del classico Minecraft, ma le dinamiche sono decisamente ben diverse.

Il titolo è stato sviluppato dalla celebre software house Telltale Games, probabilmente nota ai più per The Walking Dead, Tales from the Borderlands, Wolf Among Us o Game of Thrones.
Prevede meccaniche di tipo free-to-play.

Minecraft su altre piattaforme e consigli di gioco

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Ora che hai finalmente le idee chiare su come scaricare Minecraft gratis (o meglio, le alternative disponibili) su iPhone, desidero segnalarti per completezza d’informazione che, oltre ad essere disponibile per computer e per iOS, il famoso gioco di crafting è fruibile anche su Android, Windows Mobile, su console varie e su Apple TV.
Il gioco è in tutti i casi a pagamento, ma per PC è disponibile anche una versione demo gratuita.

Per maggiori dettagli al riguardo e per scoprire cosa bisogna eventualmente fare per scaricare/acquistare il gioco su computer e altri dispositivi, ti consiglio di leggere il mio articolo su come scaricare Minecraft, nel quale ho provveduto a parlarti in maniera approfondita della questione.

In alternativa, se vuoi una soluzione completamente gratuita, ti consiglio di provare Minecraft Classic, una versione di questo famoso videogioco fruibile tramite browser Web.
Ti avviso, però, che Minecraft Classic è una delle prime versioni di Minecraft a essere state pubblicate (risale a quella del 2009) e, pertanto, non rispecchia l’esperienza di gioco offerta dalle edizioni più recenti.

Ciononostante, può essere una valida alternativa gratuita, considerando che è pure ufficiale, che ti permetterà di distruggere e costruire il mondo di Minecraft, anche insieme ai tuoi amici (fino a nove).
Te ne ho parlato nel dettaglio nella mia guida su come avere Minecraft gratis.

Se poi vuoi qualche consiglio su come giocare, puoi leggere il mio post su come giocare a Minecraft.
Sempre per permetterti di giocare nel miglior modo possibile, ti consiglio anche di dare uno sguardo anche al mio tutorial su come installare le mod su Minecraft, oltre che al mio articolo dedicato a come creare skin Minecraft.

come scaricare libri gratis su iphone

come scaricare libri gratis su iphone

Tra le tante cose che è possibile fare con un iPhone, non manca la possibilità di sfruttarlo per leggere qualche bel libro in formato digitale.
Se la questione ti interessa e, soprattutto, se desideri capire come farlo a costo zero, sono felice di comunicarti che sei capitato sulla guida giusta, in un momento che non poteva essere migliore.

Se mi concedi qualche istante della tua attenzione, infatti, posso spiegarti, per filo e per segno, come scaricare libri gratis su iPhone.
Ti anticipo subito che non dovrai compiere nessuna operazione fuori leggere:
ti basta usare alcune apposite applicazioni che spesso offrono libri gratuiti oppure rivolgerti a dei siti specifici e nel pieno rispetto della legalità e il gioco è fatto.

Allora?
Si può sapere che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di ciò che avrai appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai anche pronto a fornire utili dritte al riguardo ai tuoi amici a loro volta interessati all’argomento.
Scommettiamo?

Indice

  • Libri da scaricare gratis su iPhone
    • Libri
    • Siti per scaricare libri gratis su iPhone
  • Applicazioni per scaricare libri gratis su iPhone
    • Kindle
    • eBook Search
    • Altre applicazioni per scaricare libri gratis su iPhone

Libri da scaricare gratis su iPhone

Se vuoi scaricare libri gratis su iPhone, puoi in primo luogo rivolgerti all’app predefinita di iOS per la lettura e il download degli eBook e ai siti Internet che consentono di prelevare legalmente testi resi liberamente accessibili a tutti.
Per saperne di più, continua a leggere.

Libri

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Se desideri scaricare libri gratis su iPhone, ti suggerisco in primo luogo di rivolgerti all’app Libri (precedentemente nota con il nome di iBooks), quella predefinita di iOS per effettuare il download dei libri in formato digitale, mediante lo store apposito, e per la lettura degli stessi.

Tieni però presente che la maggior parte degli eBook presenti sullo store sono a pagamento, ma tra essi si trovano anche soluzioni gratuite o comunque disponibili per il download a costo zero per un periodo di tempo limitato, motivo per cui ho scelto di parlartene in questa guida.

Ciò detto, per poterti servire di Libri, afferra il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e seleziona l’icona dell’applicazione (quella con lo sfondo arancio e il libro bianco).
Se non riesci a trovare l’app, evidentemente è perché l’hai rimossa.
In tal caso, puoi scaricarla nuovamente prelevandola dalla relativa sezione dell’App Store.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app Libri, seleziona la voce Book Store che si trova in basso, scorri la schermata visualizzata, individua la sezione Classifiche e fai tap sulla dicitura Elenco completo per, appunto, espandere l’elenco dei libri in classifica.

Nella nuova schermata che ti viene mostrata, individua la sezione Gratis e inizia a scorrere la lista degli eBook gratuiti disponibili sullo store, effettuando degli swipe sullo schermo.
Se vuoi visualizzare l’elenco completo, premi sulla voce Elenco completo posta poco più in basso.

Se poi ti interessa scaricare libri a pagamento gratis su iPhone, puoi provare a vedere se ci sono eBook in promozione gratuita nella sezione In offerta o gratis, presente nella schermata principale della sezione Book Store.
Una volta individuata la sezione in questione, scorri l’elenco proposto, che puoi espandere selezionando sempre la voce Elenco completo che si trova in basso, alla ricerca di qualche libro digitale di tuo interesse.

Puoi altresì visualizzare tutti i libri gratuiti disponibili per genere d’appartenenza, scorrendo fino alla sezione Generi la schermata principale del Book Store e selezionando il genere di tuo interesse tra quelli disponibili.
Se vuoi, puoi espandere l’elenco selezionando la dicitura Tutti i generi.
Nella schermata successiva, individua la sezione relativa alle classifiche e procedi in maniera analoga a come ti ho indicato nelle precedenti righe.

Puoi anche effettuare una ricerca per parola chiave, selezionando la voce Cerca nella parte in basso a destra dello schermo, digitando una keyword del tipo libri gratis nel campo apposito, premendo il tasto cerca sulla tastiera virtuale e vedendo se tra i titoli in elenco c’è qualcosa di interessante.
Se vuoi provare a vedere se un libro di cui conosci già il titolo è disponibile gratis, puoi anche effettuare una ricerca diretta.

Quando trovi un libro gratuito che ritieni possa interessarti, fai tap sulla relativa copertina e sul pulsante Scarica.
Se necessario, conferma il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

A scaricamento ultimato, troverai i libri nella sezione Libreria dell’app, alla quale potrai accedere selezionando l’apposita voce posta a fondo schermata.
Seleziona, poi, la copertina del libro dalla raccolta e comincia pure a leggerlo sfogliandone le pagine con degli swipe sullo schermo.

Siti per scaricare libri gratis su iPhone

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Se ti interessa capire come scaricare libri in PDF gratis su iPhone o in altri formati adatti alla lettura in formato digitale, puoi altresì attingere alle risorse disponibili in Rete.
Più precisamente, puoi fare riferimento ai tanti siti Internet appositamente adibiti allo scopo, i migliori dei quali li trovi nel seguente elenco.

Puoi visitarli direttamente dal tuo “iPhone” e puoi scaricare i contenuti su di essi presenti in maniera gratuita e completamente legale. Tieni presente che si tratta perlopiù di opere classiche, eBook di autori indipendenti e altri libri appartenenti a vari generi letterari.

  • Project Gutenberg – rinomato sito Web che offre quasi 50.000 eBook gratuiti in numerose lingue.
    Si tratta maggiormente di opere di pubblico dominio e di grandi classici della letteratura non più coperti da diritto d’autore, ma ci sono anche testi coperti da copyright per i quali gli autori hanno consentito la distribuzione a costo zero.
  • Liber Liber – sito Internet che, grazie al lavoro di una ONLUS e al supporto di alcuni sponsor, riesce ad offrire una vasta selezione di ebook a costo zero, in lingua italiana e appartenenti ai più disparati generi letterari.
    Si tratta sempre do opere di pubblico dominio o comunque non più coperte da diritto d’autore.
  • ManyBooks – altro portale appartenente alla categoria in oggetto, il quale permette di scaricare o leggere direttamente online centinaia di opere di pubblico dominio in tutte le lingue, Italiano incluso.
  • FeedBooks – si tratta di un portale che consente di reperire numerose opere di pubblico dominio in lingua italiana.
    Non è ancora molto conosciuto ma è comunque meritevole d’attenzione, considerando i contenuti offerti.
  • Wattpad – sito Web che consente di leggere gratuitamente opere di autori “in erba” provenienti da tutto il mondo.
    La piattaforma è nata per scrivere principalmente fanfiction, ma si è diffusa molto velocemente.

Per maggiori dettagli riguardo i siti che ti ho segnalato e per scoprire altri siti utili allo scopo, puoi fare riferimento alla mia guida dedicata in maniera specifica ai libri gratis.

Applicazioni per scaricare libri gratis su iPhone

In alternativa alle risorse che ti ho già suggerito nelle righe precedenti, per scaricare libri gratis su iPhone puoi fare affidamento ad alcune app apposite, come nel caso di quelle che trovi segnalate qui sotto.
Usandole, vedrai, riuscirai sicuramente a trovare delle letture interessanti.

Kindle

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La prima risorsa utile per scaricare libri a costo zero su iPhone che ti invito a prendere in considerazione è l’app gratuita Kindle di Amazon.
Come facilmente intuibile, consente di replicare l’esperienza della lettura offerta dagli eBook Reader Kindle sui dispositivi mobili, in questo caso specifico sul “iPhone”.
Permette, infatti, di scaricare i libri presenti sullo store e di leggerli.

Tieni presente che il download diretto dall’app è consentito solo se hai attivato Kindle Unlimited, un servizio che consente di accedere ad un catalogo di oltre 20.000 libri digitali pagando la quota di 9,99 euro/mese e che può essere provato gratis dai nuovi iscritti per un mese, come ti ho spiegato in dettaglio nella mia guida su come funziona Kindle Unlimited.
Altri contenuti disponibili per il download tramite app sono quelli fruibili dagli abbonati ad Amazon Prime, mediante il servizio Prime Reading, che ti ho descritto nella mia guida su come funziona Amazon Prime e che presenta un costo pari a 36 euro/anno, fruibile però gratuitamente per il primo mese da parte dei nuovi iscritti.

Premesso ciò, per scaricare l’app sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione dell’App Store, fai tap sul pulsante Ottieni, poi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
In seguito, avvia l’applicazione sfiorando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen oppure facendo tap sul bottone Apri comparso sul display.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, effettua l’accesso al tuo account Amazon compilando gli appositi campi sullo schermo.
Se non ne possiedi ancora uno, puoi crearlo al momento, seguendo le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito nel mio tutorial su come registrarsi su Amazon.

Ad accesso eseguito, fai tap sulla voce Scopri situata in basso ed esplora le categorie di libri, alla ricerca di qualche titolo che ritieni possa interessarti.
Scorrendo la schermata verso il basso puoi visualizzare i vari generi disponibili, mentre in alto trovi anche il campo di ricerca tramite il quale poter reperire i titoli di tuo interesse digitando le keyword di riferimento.

Quando pensi di aver trovato un libro che ti interessa e che vuoi scaricare, fai tap sulla relativa copertina e, nella schermata che successivamente ti viene mostrata, sfiora il pulsante Leggi ora.

In seguito, verrà avviato il download del libro e potrai dalla sezione Libreria, selezionando la voce apposita che trovi nella parte in basso della schermata dell’applicazione.
fatto ciò, potrai sfogliarne le pagine effettuando degli swipe sullo schermo.

Tieni presente che se non vuoi o non puoi sottoscrivere né il servizio Kindle Unlimited né quello Prime Reading, puoi comunque scaricare sull’app i libri gratuiti disponibili sul Kindle Store, effettuando la ricerca dei titoli da Internet, collegandoti a questa pagina Web apposita, selezionando il libro gratis di tuo interesse e premendo sul bottone Acquista adesso con 1-Click.
Successivamente, il libro risulterà accessibile sull’app e potrai leggerlo procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

eBook Search

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Un’altra applicazione che ti consiglio di prendere in considerazione per scaricare libri gratis su iPhone è eBook Search.
Consente di accedere, in maniera pratica e veloce, ad un catalogo con oltre 2 milioni di eBook gratuiti, oltre che di audiolibri.

Da notare che tutti i libri disponibili sono opere originali di autori meno conosciuti che hanno scelto di rendere pubbliche le loro opere in Rete e che provengono perlopiù dai siti di cui ti ho parlato nel passo precedente.
L’app è gratuita, ma eventualmente è disponibile in una variante Pro, a pagamento (costa 1,09 euro), la quale consente di rimuovere la pubblicità e offre funzioni extra.

Per scaricare l’app sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, poi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
Successivamente, avvia l’app selezionando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen oppure sfiorando il pulsante Apri comparso sul display.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, seleziona il portale da cui attingere i tuoi libri gratis scorrendo l’elenco che trovi in corrispondenza della sezione Libri gratuiti, scegli poi la categoria di riferimento e sfoglia i vari titoli disponibili in catalogo.

Puoi anche eseguire una ricerca più mirata, facendo tap sul pulsante con la lente d’ingrandimento che trovi nella parte in alto a destra dello schermo dopo aver selezionato il portale di tuo interesse e digitando il titolo dell’eBook che vuoi scaricare nel campo apposito.
Se lo ritieni opportuno, puoi effettuare anche una ricerca avanzata, facendo tap sulla voce Avanzata che trovi accanto al campo di ricerca e compilando i campi Autore e Titolo.

Quando trovi un libro che desideri scaricare, per procedere con il download, fai tap sul suo titolo e sul pulsante Scarica il libro presente nella nuova schermata visualizzata.
Se ti viene chiesto, indica anche il formato in cui preferisci scaricare il libro dal menu a schermo e premi sul pulsante OK.

A download ultimato, fai tap sul pulsante Apri il libro e scegli l’app per leggere eBook presente sul tuo iPhone in cui effettuare l’importazione e comincia pure a leggere.
Per quel che concerne la lettura, puoi usare l’app predefinita Libri oppure puoi scegliere di affidarti a risorse di terze parti, come l’app Kindle o le ulteriori applicazioni che trovi segnalate nel passo successivo.

Altre applicazioni per scaricare libri gratis su iPhone

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Unitamente alle app di cui ti ho già parlato, per scaricare libri grati su iPhone puoi rivolgerti alle ulteriori soluzioni parte della categoria che trovi nell’elenco qui di seguito.
Dagli subito un’occhiata, spero possano tornarti utili.

  • Google Play Libri – si tratta dell’app resa disponibile da Google (e preinstallata su Android) per scaricare e leggere libri.
    Consente di accedere ad un’ampia gamma di titoli in lingua italiana e non.
    Molti eBook sono a pagamento, ma ce ne sono anche tantissimi gratis.
    Il download dell’applicazione, comunque, è a costo zero.
  • Kobo – trattasti dell’app di uno tra i più famosi store di libri in formato digitale presenti in Rete.
    Consente di accedere a tantissimi contenuti:
    molti sono a pagamento, ma tanti altri sono gratis.
    Il download dell’app, invece, è sempre completamente a costo zero.
  • Wattpad – è l’app del sito Internet di cui ti ho parlato nel passo presente a inizio guida.
    Il funzionamento e i contenuti offerti sono analoghi a quelli del sito.
    Il download dell’app, inoltre, è completamente gratis.

come scaricare giochi gratis su iphone

come scaricare giochi gratis su iphone

Dopo una lunga giornata di lavoro, ti piace metterti bello comodo con il tuo smartphone e spendere qualche minuto di tempo libero giocando ai videogame.
Adesso però hai un iPhone, il tuo primo iPhone, e stai riscontrando delle difficoltà nel trovare giochi gratuiti da scaricare su di esso.

Beh, lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto! Con la guida di oggi, infatti, ti dirò come scaricare giochi gratis su iPhone e come avere a costo zero applicazioni e giochi che solitamente sono a pagamento.
Inoltre, ti indicherò quelli che, a mio modesto avviso, sono tra i migliori giochi gratuiti disponibili attualmente su App Store.
Come dici?
Non vedi l’ora di saperne di più e iniziare a giocare? Allora non perdere altro tempo e approfondisci subito l’argomento.

Mettiti comodo, prenditi cinque minuti di tempo libero e impiegali nella lettura dei prossimi paragrafi.
Metti in pratica le indicazioni che sto per darti, scegli i giochi che ritieni più interessanti e goditi il divertimento.
Ti assicuro che avrai solo l’imbarazzo della scelta e ogni sera potrai scaricare e giocare a un titolo gratuito diverso.
Buona lettura e, sopratutto, buon divertimento!

Indice

  • Come scaricare giochi gratis da App Store
  • Apple Arcade
  • Altre soluzioni per scaricare giochi gratis su iPhone
  • I migliori giochi gratis per iPhone

Come scaricare giochi gratis da App Store

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Su App Store, lo store digitale di Apple tramite il quale è possibile scaricare e installare migliaia di applicazioni, sono disponibili numerosi giochi gratuiti, per tutti i gusti e di ogni genere:
dai giochi di ruolo ai titoli sportivi, dai puzzle game ai videogiochi di strategia.

Se la tua intenzione è scaricare un gioco gratis, prendi il tuo iPhone e fai tap sull’icona dell’App Store (la “A” bianca su sfondo azzurro) presente nella home screen del tuo dispositivo.
Se hai un iPhone con iOS 11, premi sulla voce Giochi presente nel menu in basso per accedere alla sezione dedicata ai giochi, dopodiché scorri verso il basso fino a individuare l’opzione Top gratuite e fai tap sulla voce Vedi tutto, per visualizzare tutti i giochi disponibili gratuitamente.

Se stai cercando una particolare categoria di giochi, premi sull’opzione Tutti i giochi presente in alto a destra e fai tap sulla categoria di tuo interesse scegliendo tra Arcade, Avventura, Azione, Bambini, Carte, Casinò, Corse, Rompicapo, Simulazione, Sport, Strategia e molte altre.
Se la tua scelta ricade sulla categoria Bambini, dovrai scegliere anche una delle sottocategorie disponibili tra Tutte per bambini, Fino a 5 anni, 6-8 anni e 9-11 anni.

Se il tuo iPhone ha una versione inferiore a iOS 11, avvia l’App Store e fai tap sulla voce Classifiche presente nel menu in basso, dopodiché premi sulla voce Categorie collocato in alto a sinistra e seleziona le opzioni Giochi e Tutti i giochi.
Adesso, fai tap sulla voce Gratis, per visualizzare l’elenco dei giochi disponibili gratuitamente e premi sul titolo del videogioco di tuo interesse per accedere alla sua scheda descrittiva, nella quale puoi leggere recensioni, informazioni, descrizione del gioco e visualizzare i titoli correlati.

Se vuoi visualizzare solo una determinata categoria di giochi, premi sull’opzione Giochi che si trova in alto a sinistra e fai tap sulla categoria di tuo interesse scegliendo una delle opzioni disponibili tra Arcade, Carte, Corse, Famiglia, Giochi da tavolo, Musica, Rompicapo, Simulazione etc.

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In alternativa, se sei a conoscenza di un gioco gratuito e vuoi trovarlo velocemente, premi sull’icona della lente di ingrandimento presente nel menu in basso, digita il nome del gioco nel campo Cerca che si trova in alto e fai tap sul pulsante Cerca.
Nei risultati di ricerca individua il gioco che stavi cercando e fai tap sulla sua icona, per accedere alla scheda descrittiva.

Dopo aver individuato il gioco gratuito che più preferisci, premi sui pulsanti Ottieni e Accetto, per avviare il download e l’installazione del gioco.
Potrebbe esserti chiesto di verificare la tua identità tramite Touch ID, Face ID o immissione della password dell’ID Apple.

A procedura completata, premi sul pulsante Apri, per avviare l’app o accedi alla home screen del tuo dispositivo per visualizzare il videogioco appena scaricato.

Apple Arcade

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Accedendo alla scheda Arcade di App Store (disponibile in iOS 13 e successivi) è possibile usufruire di Apple Arcade:
un servizio in abbonamento che permette di accedere a un catalogo composto da oltre 100 titoli esclusivi, senza pubblicità né acquisti in-app a un costo di 4,99 euro/mese (con accesso fino a 6 utenti in famiglia) e prova gratis per 1 mese.

Il servizio è accessibile, con il medesimo abbonamento, anche da macOS e tvOS.
Maggiori info qui.

Altre soluzioni per scaricare giochi gratis su iPhone

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Oltre all’App Store, devi sapere che esistono altre soluzioni per trovare giochi gratis su iPhone.
Una delle migliori alle quali puoi  rivolgerti è Apps Gratis – App & Giochi Gratuiti, un’applicazione che ogni giorno propone gratuitamente applicazioni e giochi che solitamente sono disponibili a pagamento.

Per scaricare Apps Gratis, avvia quindi l’App Store e premi sull’icona della lente di ingrandimento presente nel menu in basso, dopodiché digita “Apps Gratis” nella barra di ricerca in alto e fai tap sul pulsante Cerca.
Individuato Apps Gratis nei risultati di ricerca, premi sulla sui pulsanti Ottieni e Accetto, per avviare il download e l’installazione dell’app.
Potrebbe esserti chiesto di verificare la tua identità.

Dopo aver scaricato l’app sul tuo iPhone, avviala premendo sulla sua icona (la “A” bianca su sfondo nero) e fai tap sull’icona dei quattro quadrati presenti in alto a sinistra per accedere al menu, dopodiché seleziona la voce Apps & Games, scorri la lista alla ricerca di un gioco gratuito di tuo interesse e fai tap sul pulsante Installa ora.

Altra soluzione da prendere in considerazione è AppZapp Notify, applicazione che consente di scaricare gratuitamente applicazioni che solitamente sono a pagamento, oltre a permettere di seguire le proprie applicazioni preferite e ricevere aggiornamenti quando queste sono proposte gratuitamente o a un prezzo scontato.

Per trovare i giochi gratuiti con AppZapp, avvia l’app e, nella schermata principale, fai tap sulla voce Le mie vendite personalizzate, dopodiché imposta i filtri di ricerca presenti in alto:
premi sull’opzione pagamento & gratuito e seleziona l’opzione gratuito, per visualizzare esclusivamente le applicazioni gratis; fai tap sulla voce Dispositivi, per impostare il dispositivo di tuo interesse e premi sulla voce Categoria e imposta l’opzione Giochi, per visualizzare l’elenco dei videogioco.

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Scelto il gioco di tuo interesse, fai tap sulla sua icona, per accedere alla scheda descrittiva e premi sulle voci Installa ora e Ottieni, per avviare il download e l’installazione del gioco. Potrebbe esserti chiesto di verificare la tua identità.

Come accennato in precedenza, devi sapere che puoi ricevere notifiche sui giochi di tuo interesse creando il tuo account AppZapp, ma nel momento in cui scrivo la registrazione non è funzionante.
Per conoscere altre applicazioni di questo genere, puoi leggere la mia guida su come scaricare app a pagamento gratis.

I migliori giochi gratis per iPhone

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Seguendo le indicazioni fornite in precedenza, non sei ancora riuscito a trovare un gioco divertente.
Nessun problema, ecco un elenco dei migliori giochi gratis per iPhone che puoi prendere in considerazione.

  • The Sims FreePlay:
    è la versione mobile del celebre The Sims, il migliore simulare di vita virtuale.
    Il giocatore guida il suo personaggio con l’obiettivo di trovare casa, crearsi una famiglia, ottenere un buon lavoro e fare carriera.
  • MADDEN NFL Football:
    uno dei migliori giochi sportivi gratuiti, dedicato a tutti gli appassionati di Football americano.
    Il giocatore guida la propria squadra nei vari tornei, cercando di conquistare carte e completare le missioni per migliorare le abilità dei propri giocatori.
  • Ruzzle Adventure:
    è l’evoluzione di Ruzzle, uno dei giochi di parole più popolari mai creati.
    Risolvendo centinaia di rompicapo si è coinvolti in un viaggio fatto di livelli da superare, magici mondi e meravigliosi paesaggi.
  • Clash Royale:
    è uno dei giochi del momento nel quale il giocatore ha l’obiettivo di aprire bauli, collezionare carte e utilizzarle nelle battaglie per vincere le sfide contro i “nemici”.
    Per saperne di più, puoi leggere la mia guida su come giocare a Clash Royale.
  • Golf Star:
    come si intuisce dal nome, è un gioco di golf che consente anche la modalità multiplayer online.
    Il punto forte è sicuramente una grafica ben curata e la possibilità di sbloccare accessori durante il gioco.
  • Asphalt 8:
    Airborne
    :
    uno dei giochi di corse più acclamati e scaricati, raccogliendo oltre 300.000 milioni di download.
    Propone una grafica 3D mozzafiato, un parco veicoli con più di 180 modelli di auto e moto e circa 40 tracciati da percorrere.
  • Crazy Taxi City Rush:
    altro gioco di corse nel quale non si guidano potenti bolidi ma un taxi.
    Lo scopo è raccogliere bonus e portare i clienti destinazione prima che il tempo a disposizione esaurisca.
  • Pokémon Go:
    un gioco che non ha bisogno di presentazioni e che alla sua uscita è diventato subito un fenomeno mondiale.
    L’obiettivo è catturare i Pokémon cercandoli fisicamente in giro per la città.
    Per approfondire l’argomento ti lascio alle mie guide su come scaricare Pokémon Go e su come funziona Pokémon Go.
  • Into the Dead:
    l’obiettivo del gioco?
    Sopravvivere in un mondo di zombie.
    Una grafica mozzafiato e un gameplay intenso, lo rendono uno dei migliori gioco del genere.

I giochi proposti non soddisfano la tua voglia di divertimento?
Allora ti lascio alla mia guida dedicata ai migliori giochi per iPhone (compresi quelli a pagamento), con numerosi altri titoli che puoi scaricare e installare sul tuo “iPhone”.

come scaricare foto da iphone a mac

come scaricare foto da iphone a mac

Hai acquistato da poco il tuo primo Mac, vorresti copiare le foto che hai scattato con il tuo iPhone su quest’ultimo ma non sai ancora come si fa?
Hai attivato il servizio Libreria Foto di iCloud sul tuo iPhone ma non riesci a far sincronizzare le foto sul Mac in maniera automatica?
Niente panico, se vuoi ti posso aiutare io.

Dedicami qualche minuto del tuo tempo e ti illustrerò tutte le soluzioni più efficaci per scaricare foto da iPhone a Mac.
Vedremo come trasferire foto e video dal “iPhone” al Mac utilizzando l’applicazione predefinita per la gestione delle foto (Apple Foto o iPhoto).
Faremo la conoscenza di alcune applicazioni “alternative” per l’acquisizione delle immagini da smartphone, tablet e altri dispositivi, che forse non tutti conoscono, e infine ci occuperemo di iCloud:
il servizio di cloud storage targato Apple che permette di sincronizzare foto e video tramite Internet.

Devi solo scegliere la soluzione che ti sembra più comoda per le tue esigenze e cominciare a utilizzarla seguendo le indicazioni che trovi di seguito.
Ti assicuro che in un modo o nell’altro riuscirai a risolvere tutti i problemi legati alla gestione delle foto su iOS e Mac.
Buon divertimento e buona lettura!

Indice

  • App Foto
  • Acquisizione Immagine
  • Libreria Foto di iCloud

App Foto

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Il metodo più “tradizionale” (e anche più semplice) per scaricare foto da iPhone a Mac è utilizzare l’applicazione Foto di Apple, che è inclusa “di serie” in tutte le versioni più recenti di macOS e di iOS.

Per utilizzarla, non devi far altro che collegare il tuo iPhone al Mac utilizzando il cavo Lightning/Dock in dotazione con lo smartphone e attendere che la app Foto venga eseguita automaticamente.
Nel caso in cui ciò non accedesse, avvia manualmente l’applicazione cliccando sulla sua icona presente nella barra Dock o nel LaunchPad di macOS (il fiore multicolore).

A questo punto, attendi che ti venga mostrata la lista delle foto e dei video che sono presenti sulla memoria dell’iPhone ma che non hai ancora importato sul computer.
Clicca quindi sul pulsante Importa tutti i nuovi elementi situato in alto a destra e aspetta che l’importazione delle foto (e dei filmati) venga portato automaticamente a termine.

Se non vuoi importare sul Mac tutte le foto e i video presenti sulla memoria dell’iPhone ma solo alcuni di essi, clicca sulle loro miniature nella scheda Importa di Foto e premi sul pulsante Importa xx selezionati che compare in alto a destra per avviarne il trasferimento sul computer.

Tutte le foto e i video importati nella app Foto vengono archiviati in un grande database che normalmente si trova nella cartella Immagini del Mac:
Libreria di Foto.
Se vuoi estrapolare qualche immagine o qualche filmato da quest’ultimo, apri l’applicazione Foto sul tuo Mac, seleziona le miniature dei contenuti che vuoi salvare in formato standard (come singole foto o singoli video) usando la combinazione cmd+click e trascinale in una cartella di tua preferenza.
Gli elementi copiati rimarranno nella libreria di Foto e verranno copiati in formato standard nella cartella che hai scelto.

Se utilizzi un Mac equipaggiato con una vecchia versione di macOS e non sei passato ancora all’applicazione Foto, puoi importare le foto sul computer usando iPhoto, lo storico software per la gestione delle foto che Apple ha mandato in “pensione” dopo il lancio della nuova app Foto.
Il suo funzionamento è molto semplice, te ne ho parlato con dovizia di particolari nel mio tutorial su come archiviare le foto con iPhoto.

Acquisizione Immagine

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Non impazzisci all’idea di avere tutte le tue foto e i tuoi video racchiusi all’interno di un database chiuso?
Trovi l’applicazione Foto troppo scomoda da usare?
Nessun problema.

Forse non tutti lo sanno, ma macOS include anche un’altra applicazione, denominata Acquisizione Immagine, che permette di acquisire foto da smartphone, tablet, macchine fotografiche, scanner e altri dispositivi senza passare per iTunes o per la nuova app Foto.

È uno strumento molto essenziale… e proprio per questo rappresenta un’ottima alternativa alla app Foto di Apple! Importando le immagini dall’iPhone al Mac con questa utility, potrai organizzare i tuoi scatti (e i tuoi video) in semplici cartelle, senza costringerli in dei database “chiusi” accessibili solo dai computer e dai dispositivi portatili prodotti dall’azienda di Cupertino.

Per scaricare foto da iPhone a Mac tramite Acquisizione Immagine, collega il “iPhone” al computer usando il classico cavo Lightning/Dock e apri l’applicazione cercando la sua icona nella cartella Altro del Launchpad.

A questo punto, seleziona il nome dell’iPhone dalla barra laterale di Acquisizione Immagine, scegli la cartella in cui vuoi copiare foto e video tramite il menu a tendina Importa in (collocato in basso a sinistra) e clicca sul pulsante Importa tutto per avviare il trasferimento dei dati.

Se non vuoi copiare tutte le foto e tutti i video sul tuo Mac, ma solo alcuni di essi, seleziona le loro miniature usando la combinazione di tasti cmd+click e clicca sul pulsante Importa collocato in basso a destra.

Libreria Foto di iCloud

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Grazie ad iCloud, il sistema di cloud storage di Apple, è possibile salvare le proprie foto online e sincronizzarle con tutti i dispositivi connessi al proprio ID Apple, Mac compreso.

Attenzione però, esistono due servizi diversi per sincronizzare le foto tramite la “nuvola” del colosso di Cupertino:
Streaming Foto di iCloud che memorizza fino a 1.000 immagini alla volta per un periodo complessivo di 30 giorni e Libreria Foto di iCloud che invece non ha limiti di tempo, spazio e supporta anche i video.
Il primo è attivo di default su tutti i dispositivi iOS e non erode lo spazio di archiviazione su iCloud Drive.
Il secondo, invece, va attivato dall’utente e consuma lo spazio disponibile su iCloud Drive, questo significa che per utilizzarlo bisogna attivare uno dei piani a pagamento di iCloud Drive (0,99 euro/mese per 50GB, 3,99 euro/mese per 200GB e 9,99 euro/mese per 2TB).

L’applicazione Foto del Mac supporta sia lo Streaming Foto sia la Libreria Foto di iCloud, quindi è possibile passare le foto dall’iPhone al computer anche senza collegare fisicamente i due dispositivi, sfruttando per l’appunto il cloud.

Per assicurarti che tutto sia configurato a dovere, recati nel menu Impostazioni del tuo iPhone (Impostazioni > iCloud su iOS 10.2.x e precedenti) e nel menu Preferenze di sistema > ID Apple/iCloud del tuo Mac.
Su entrambi i dispositivi deve esserci configurato lo stesso account Apple e deve essere attiva l’opzione Foto.

Una volta effettuata questa verifica, apri l’applicazione Foto del Mac, recati nel menu Foto > Preferenze, seleziona la scheda iCloud dalla finestra che si apre e assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alle voci Foto di iCloud e Il mio streaming foto.
In questo modo, la app si sincronizzerà automaticamente con iCloud e ti permetterà di scaricare sul Mac (oppure scaricherà in automatico, se è attiva la Libreria foto di iCloud) tutte le foto archiviate sul tuo account online.

Un altro modo per scaricare le foto da iCloud, disponibile solo per gli utenti che hanno attivato la Libreria Foto di iCloud sul proprio account, è collegarsi tramite browser al sito Internet iCloud.com, eseguire l’accesso con il proprio ID Apple e cliccare sull’icona Foto.
Si apre così la libreria online delle proprie foto, dalla quale si possono visualizzare e scaricare liberamente i contenuti (anche da Windows o Linux).

Per maggiori informazioni sulla Libreria fotografica di iCloud e lo Streaming foto, ti invito a consultare la mia guida su come archiviare foto su iCloud in cui ho parlato in maniera più dettagliata di entrambi i servizi.

come scaricare foto da iphone

come scaricare foto da iphone

Vivi con il terrore di perdere tutte le foto che hai salvato sul tuo iPhone?
Beh, se smarrisci il telefono o lo rompi potrebbe anche succedere (purtroppo l’imprevisto è sempre dietro l’angolo), ma con un pizzico di prudenza puoi affrontare in maniera più serena anche questo genere di eventi. Quello che sto tentando di dirti è che devi effettuare regolarmente un backup delle tue foto esportandole sul computer e, se puoi, archiviandole su uno dei tanti servizi cloud disponibili oggigiorno.

Ti assicuro che si tratta di due operazioni meno lunghe e complesse di quanto immagini. Tutto quello che devi fare è seguire questa semplice guida su come scaricare foto da iPhone che sto per proporti e lasciare che i tuoi preziosi scatti vengano messi al sicuro, pronti per essere sfogliati e all’occorrenza ripristinati in qualsiasi momento.
Allora, pronto a cominciare?

Le indicazioni che trovi di seguito valgono sia per i PC Windows che per i Mac, quindi indipendentemente dal tipo di computer che utilizzi non dovresti incontrare difficoltà nel seguirle.
Il modello di iPhone e la versione di iOS in uso sono ininfluenti, la procedura da seguire è sempre la stessa.
Non perdiamo, dunque, altro tempo e mettiamoci subito all’opera!

Indice

  • Copiare foto da iPhone a PC
    • Importazione foto e video standard
    • Applicazione Foto di Windows 10
    • iCloud
  • Copiare foto da iPhone a Mac
    • Foto
    • Acquisizione immagini
  • Soluzioni cloud alternative

Copiare foto da iPhone a PC

Esistono fondamentalmente due modi per trasferire le foto dall’iPhone al computer:
il primo, quello più immediato, è collegare fisicamente i due dispositivi e utilizzare la funzione di importazione delle immagini inclusa in Windows; il secondo passa invece per iCloud (il servizio di archiviazione dei dati online targato Apple) e consente di scaricare sul PC tutti gli scatti che vengono caricati in Streaming Foto e nella Libreria Foto di iCloud.
Analizziamoli entrambi in dettaglio.

Importazione foto e video standard

Per utilizzare il sistema di importazione delle foto (e dei video) incluso in Windows è necessario che sul computer ci sia installato iTunes, il software multimediale di Apple. Se non hai ancora provveduto a farlo, collegati dunque al Microsoft Store di Windows 10 e scarica iTunes da lì.
In alternativa, puoi scaricare il programma dal sito Internet di Apple e installarlo sul tuo PC lanciando il pacchetto iTunes6464Setup.exe e facendo clic prima su Avanti e poi su Installa, due volte consecutive e Fine.

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A questo punto, collega l’iPhone al computer, autorizza la comunicazione fra i due dispositivi premendo sull’apposito pulsante che compare sullo schermo del “iPhone” e dovrebbe essere visualizzata automaticamente una schermata attraverso la quale avviare l’importazione di immagini e video sul PC.
Qualora così non fosse, apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova sulla barra delle applicazioni in basso a sinistra), seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai clic destro sull’icona dell’iPhone e seleziona al voce Importa immagini e video dal menu che compare.

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Nella finestra che si apre, apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e clicca sul pulsante Importa per suddividere le immagini e i video presenti sul telefono in gruppi e organizzarle per bene prima del salvataggio sul PC.

Puoi regolare il lasso di tempo che deve intercorrere tra un gruppo di immagini e l’altro usando la barra di regolazione collocata in basso a destra, impostare dei nomi personalizzati per i gruppi di foto (al posto delle date in cui sono stati realizzati) e assegnare loro dei tag (ossia delle etichette, come ad esempio nomi di città o eventi, per rintracciarli più rapidamente) utilizzando le apposite opzioni che trovi accanto a ciascuna collezione di immagini.

Una volta selezionati i gruppi di foto e video da importare sul computer (lasciando o rimuovendo i segni di spunta accanto alle loro miniature), clicca sul pulsante Importa e attendi che il trasferimento dei dati venga portato a termine.
A meno che non cambi il percorso di destinazione tramite il menu Altre opzioni (in basso a sinistra), gli scatti verranno salvati nella cartella Immagini di Windows.

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Se non ci tieni a organizzare immagini e video prima di trasferirli sul PC puoi selezionare la voce Importa tutti gli elementi nuovi ora (nella prima schermata della procedura d’importazione) e cliccare sul pulsante Importa per trasferire direttamente i dati dal telefono al computer senza perdite di tempo.

In alternativa, puoi anche aprire l’Esplora File, recarti nel percorso Computer/Questo PC > iPhone > Internal Storage > DCIM > 100APPLE e copiare “manualmente” le foto e i video sul PC effettuando un classico copia-e-incolla.

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Applicazione Foto di Windows 10

Se utilizzi Windows 10, puoi importare le foto dall’iPhone al PC anche tramite l’applicazione Foto inclusa “di serie” nel sistema operativo:
la puoi trovare effettuando una semplice ricerca all’interno del menu Start.

Per importare foto e video con l’applicazione Foto è davvero un gioco da ragazzi.
Tutto quello che devi fare è cliccare sull’icona della freccia che va verso il basso che si trova in alto a destra, selezionare le miniature delle immagini (e dei filmati) da copiare sul PC e cliccare sul pulsante Continua.

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A questo punto, scegli una posizione di importazione (cioè una cartella in cui esportare le foto e i video selezionati) cliccando sull’apposita voce e avvia il trasferimento dei dati premendo sul bottone Importa.

iCloud

Come già accennato in precedenza, è possibile trasferire le foto dall’iPhone al computer senza collegare fisicamente i due dispositivi tra loro.
Per compiere quest’operazione è necessario che sull’iPhone ci sia attiva la funzione Streaming Foto (che dovrebbe essere attiva di default) oppure la funzione Libreria foto di iCloud (che invece va attivata “manualmente” e richiede un abbonamento a pagamento per iCloud).

Sia lo Streaming Foto che la Libreria foto di iCloud salvano automaticamente su iCloud le foto scattate con l’iPhone, ma hanno delle grosse differenze:
lo Streaming Foto salva le foto realizzate con il “iPhone” (ma non i video) per un periodo massimo di 30 giorni senza erodere lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud Drive.
La Libreria foto di iCloud, invece, salva foto e video sul cloud in maniera permanente ma erode lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud Drive (cosa che obbliga alla sottoscrizione di un piano a pagamento per iCloud Drive).
Per saperne di più, leggi il mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud:
lì ti ho spiegato il funzionamento di entrambi i servizi in maniera dettagliata.

Una volta attivato lo Streaming Foto e/o la Libreria foto di iCloud, devi scaricare sul tuo PC il client di iCloud per Windows che permette di sincronizzare immagini, contatti e altri dati tra iCloud e Windows.
Se utilizzi Windows 10, puoi scaricare il client di iCloud direttamente dal Microsoft Store.
In alternativa, puoi scaricare il client dal sito Internet di Apple, cliccando sul link Su Windows 7 e Windows 8, puoi scaricare iCloud per Windows dal sito web di Apple.

In quest’ultimo caso, a download completato, apri il pacchetto d’installazione del client di iCloud (iCloudSetup.exe) e clicca sul pulsante Successivo.
Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini dell’accordo di licenza e completa il setup facendo clic prima su Installa e poi su  e Fine.

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Ti verrà chiesto di riavviare il computer affinché il client di iCloud venga attivato correttamente.
Al nuovo accesso al sistema, apri il client di iCloud (se non si avvia da solo), digita i dati di accesso del tuo ID Apple (lo stesso che hai configurato sull’iPhone) e clicca sul pulsante Accedi per effettuare l’accesso e avviare la sincronizzazione dei dati tra PC e smartphone tramite cloud.

Per assicurarti che la sincronizzazione delle foto sia attiva, verifica che nel client di iCloud ci sia il segno di spunta accanto all’icona Foto.
La sincronizzazione delle foto è bidirezionale, difatti copiando una foto o un video nella cartella indicata nel campo Carica nuove foto e nuovi video dal mio PC del client di iCloud puoi sincronizzare nuovi contenuti con il tuo account iCloud.

Copiare foto da iPhone a Mac

Come facilmente intuibile, sui Mac (i computer di Apple) si possono scaricare foto da iPhone in maniera ancora più semplice.
E non solo perché iTunes e il client di iCloud sono inclusi “di serie” nel sistema operativo macOS, ma anche perché c’è una maggiore libertà di scelta su come svolgere quest’operazione.

Foto

Foto è l’applicazione predefinita per la gestione della libreria multimediale (foto e video) sui Mac.
Per usarla, non devi far altro che collegare l’iPhone al computer, lanciarla (se non si avvia da sola), selezionare la scheda Importa che si trova in alto a destra e cliccare sul bottone Importa tutti i nuovi elementi.
Al termine dell’operazione, se non vuoi conservare sul “iPhone” le immagini e i filmati che hai importato sul Mac e vuoi cancellarli, metti il segno di spunta accanto alla voce Elimina elementi dopo l’importazione.

Se non vuoi importare sul computer tutti gli scatti o i video presenti sull’iPhone, seleziona solo quelli che t’interessano usando la combinazione cmd+clic e clicca sul pulsante Importa selezionati (in alto a destra).

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Se il Mac è associato allo stesso ID Apple dell’iPhone, Foto può importare automaticamente foto e video dallo Streaming Foto e dalla Liberia foto di iCloud. Per verificare che l’importazione di foto e video da iCloud sia attiva, recati nel menu Foto > Preferenze (in alto a sinistra), seleziona la scheda iCloud dalla finestra che si apre e assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Foto di iCloud o accanto alla voce Il mio streaming foto, a seconda del servizio attivo sul tuo “iPhone”.

Se utilizzi la Libreria foto di iCloud e attivi la funzione Ottimizza archiviazione Mac, sul Mac verranno mantenute solo delle versioni a bassa risoluzione delle foto.
Le immagini ad alta risoluzione verranno scaricate solo su richiesta, cioè solo al momento della loro visualizzazione all’interno dell’applicazione Foto.

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Acquisizione immagini

Se non vuoi tenere le tue foto “intrappolate” nella libreria di Foto ma preferisci salvarle in una cartella specifica del tuo Mac, puoi ricorrere all’applicazione Acquisizione immagini che si trova nella cartella Altro del Launchpad di macOS.
Attenzione però, non gestisce i filmati e non supporta iCloud. Inoltre funziona solo con il collegamento fisico del telefono al computer.

Per utilizzarla, seleziona l’icona dell’iPhone dalla barra laterale di sinistra, specifica la cartella in cui esportare le immagini tramite il menu tendina Importa in e clicca sul pulsante Importa tutto.
Se non vuoi trasferire tutte le foto ma solo alcuni scatti, selezionali tramite cmd+clic e premi sul bottone Importa.
In alternativa, seleziona le miniature delle immagini che vuoi copiare sul Mac e trascinale in una cartella di tua scelta.

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Soluzioni cloud alternative

Per concludere, vorrei segnalarti alcune soluzioni basate sul cloud che possono rappresentare un’ottima alternativa alle vie “tradizionali” per scaricare le foto dall’iPhone al computer.

  • Google Foto – eccellente app gratuita di Google che permette di archiviare su Google Drive tutte le foto e i video realizzati con l’iPhone. L’archiviazione è senza limiti di spazio per tutte le foto con una risoluzione massima di 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p.
    Per scaricare i contenuti sul PC basta installare il client di Google Drive.
  • Dropbox – celebre servizio di cloud storage disponibile su tutte le piattaforme software più diffuse, compresi iOS, Windows e macOS.
    Con la sua funzione di caricamento automatico delle foto, permette di archiviare sul cloud tutte le foto scattate con l’iPhone.
    Purtroppo offre solo 2GB di spazio di archiviazione gratis.
    Per saperne di più leggi la mia guida a Dropbox.
  • iCloud.com – se sul tuo iPhone hai attivato la Libreria foto di iCloud, collegandoti al sito Internet di iCloud e accedendo a quest’ultimo con i dati del tuo ID Apple puoi visualizzare (e quindi scaricare) sul PC tutte le tue foto.

come scaricare dazn su apple tv

come scaricare dazn su apple tv

Sei un grande appassionato di sport, possiedi da poco un’Apple TV e ti piacerebbe tanto capire come scaricare su quest’ultima l’app del famoso servizio di streaming sportivo DAZN?
Allora direi proprio che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.

Con questo mio tutorial di oggi, infatti, desideravo spiegarti come scaricare DAZN su Apple TV:
operazione che, te lo anticipo subito, non è affatto complicata, neppure per chi, un po’ come te, non si reputa ancora un grande esperto in fatto di nuove tecnologie.

Ti anticipo però che la cosa è fattibile solo sui più recenti modelli d Apple TV, vale a dire quelli con App Store integrato.
Per i modelli più datati, purtroppo, non c’è nulla da fare.
Per approfondire il discorso e per scoprire tutti i dettagli del caso, prosegui pure nella lettura.
Come mio solito, ti auguro buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni utili
  • Operazioni preliminari
    • Collegare l’Apple TV a Internet
    • Associare l’account iCloud
  • Scaricare DAZN su Apple TV
  • Usare DAZN su Apple TV
  • Disinstallare DAZN su Apple TV

Informazioni utili

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento e spiegarti come scaricare DAZN su Apple TV, è doveroso, da parte mia, fare alcune precisazioni al riguardo.
Partiamo da un punto fondamentale:
DAZN è compatibile con l’Apple TV ed è possibile guardare i contenuti sportivi resi disponibili tramite il celebre servizio sfruttando l’app dedicata.

Tuttavia, come ti dicevo in apertura del post, il download delle app su Apple TV è cosa possibile solo ed esclusivamente sui modelli del dispositivo commercializzati più di recente.
Per la precisione, le applicazioni possono essere scaricate, tramite l’apposito App Store, soltanto sulle Apple TV di 4ª generazione e sulle Apple TV 4K.

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Apple TV HD (32GB)

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Apple TV 4K (32GB)

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Apple TV 4K (64GB)

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Le Apple TV di 3a generazione e tutti gli altri modelli precedenti, invece, includono un set predefinito di applicazioni, tra cui iTunes Store, YouTube, Netflix, Vevo e Vimeo, che non è possibile ampliare, in quanto non esiste uno store che permetta di farlo.
Per ulteriori dettagli, puoi fare riferimento alla mia guida incentrata su come funziona Apple TV.

Operazioni preliminari

Prima di andare a scaricare l’app di DAZN sulla tua Apple TV, ci sono alcune operazioni preliminari che devi necessariamente compiere per fare in modo che tutto fili per il verso giusto:
devi innanzitutto collegare l’Apple TV a Internet e devi associare al dispositivo il tuo account iCloud.
Per saperne di più, continua pure a leggere:
trovi maggiori dettagli sul da farsi qui sotto.

Collegare l’Apple TV a Internet

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Per collegare l’Apple TV a Internet sfruttando il Wi-Fi, tutto quello che devi fare è accendere il dispositivo e il TV a cui risulta collegata, selezionare l’icona delle Impostazioni (quella grigia con l’ingranaggio) che si trova nella schermata Home, premere sul pulsante OK (posto sul telecomando) e, successivamente, selezionare la voce Rete nel menu che compare.

In seguito, seleziona la voce Wi-Fi e il nome della rete wireless alla quale vuoi connetterti dall’elenco visualizzato e, se richiesta, digita anche la password della rete selezionata (usando la tastiera apposita visibile su schermo).

Se, invece, vuoi collegare l’Apple TV a Internet via Ethernet, ti basta, molto banalmente, inserire l’estremità del relativo cavo nell’ingresso apposito (quello contrassegnato dal simbolo della doppia freccia) collocato sulla parte posteriore del dispositivo e collegare l’altra estremità al modem/router.

Per avere una fruizione dei contenuti sempre al massimo della qualità, ti consiglio il collegamento Ethernet, che è più stabile.
DAZN, infatti, garantisce uno streaming fluido e in alta qualità dei suoi contenuti (rispetto al lancio, è migliorato molto ed è in costante crescita), ma per avvalersene occorre avere una connessione Internet stabile.

Associare l’account iCloud

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Per quanto riguarda, invece, le operazioni che vanno compiute per associare l’account iCloud all’Apple TV, tutto ciò che devi fare (sempre dopo aver acceso il dispositivo e il televisore a cui risulta collegato) è selezionare l’icona delle Impostazioni (quella grigia con l’ingranaggio) nella schermata Home, premere sul pulsante OK (posto sul telecomando) del media center e selezionare prima la voce Account e poi quella iCloud nella nuova schermata visualizzata.

A questo punto, seleziona la voce Accedi, digita il tuo indirizzo iCloud nel campo apposito usando la tastiera su schermo, seleziona il pulsante Continua che si trova in basso, immetti la password associata al tuo account e premi sul bottone Accedi.

Successivamente, decidi se attivare o meno no la sincronizzazione della schermata Home su tutte le Apple TV in tuo possesso, selezionando l’opzione che preferisci in risposta all’avviso che ti viene mostrato sullo schermo e il gioco è fatto.

Ritorna poi nuovamente nella schermata Account e assicurati che l’accesso con il tuo account iCloud sia stato effettuato anche su iTunes e App Store.
In corrispondenza della relativa voce, infatti, dovresti veder riportato il tuo indirizzo e-mail.
Qualora così non fosse, seleziona la dicitura iTunes e App Store, quindi il pulsante Accedi ed esegui il login con il tuo account.

Scaricare DAZN su Apple TV

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Veniamo adesso al nocciolo della questione e andiamo quindi a scoprire come scaricare DAZN su Apple TV. Tutto quello che devi fare per portare a termine quest’operazione è accedere all’App Store selezionando la relativa icona (quella con lo sfondo azzurro e la “A” su impressa) presente nella schermata Home del media center, premere sul pulsante OK del telecomando, selezionare la voce Cerca e digitare DAZN nel campo apposito, utilizzando la tastiera virtuale visibile sullo schermo.

Una volta individuata l’app, selezionala, accedi alla relativa schermata premendo sul pulsante OK de telecomando e premi sul bottone Ottieni presente sullo schermo per due volte consecutive, in modo da procedere con il download.
Se necessario, provvedi altresì ad autorizzare il download dell’applicazione digitando la password del tuo ID Apple nell’apposito campo su schermo.

Tieni presente che se sulla tua Apple TV hai attivato la funzione per il download automatico delle applicazioni e hai già scaricato l’app di DAZN sul tuo iPhone o iPad, ti ritroverai l’app direttamente nella schermata Home del media center, senza doverla cercare su App Store.
Se non sai come fare per attivare il download automatico delle applicazioni su Apple TV, ti basta accedere alla sezione Impostazioni > App e selezionare l’opzione Installa automaticamente le app.

Se in passato avevi già scaricato l’app di DAZN su Apple TV ma poi l’avevi rimossa oppure hai già scaricato l’app sul tuo iPhone o iPad ma non hai attivato i download automatici?
Nessun problema:
per scaricare nuovamente l’applicazione sull’Apple TV, oltre che così come ti ho indicato nelle precedenti righe, puoi accedere ad App Store, selezionare la voce Acquistate presente in alto, quindi l’icona di DAZN e premere sul bottone con la nuvola e la freccia che trovi nella relativa schermata.

Usare DAZN su Apple TV

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Dopo aver provveduto a scaricare DAZN su Apple TV, per avviare l’app premi il tasto OK del telecomando sul pulsante Apri presente nella relativa schermata di App Store oppure seleziona l’icona dell’app presente nella schermata Home.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’applicazione, per cominciare a utilizzarla, premi sul pulsante Attiva ora, in modo tale da avviare il processo di registrazione al servizio (il cui costo è di 9,99 euro/mese).
Segui poi la procedura guidata che ti viene proposta su schermo per creare il tuo account digitando nome, cognome, indirizzo di posta elettronica e gli altri dati richiesti. Se, invece, possiedi già un account DAZN, seleziona il pulsante Accedi e digita i tuoi dati di login.

Una volta completata la registrazione, potrai accedere alle varie sezioni dell’applicazione e guardare i contenuti di tuo interesse.
I vari eventi sono suddivisi in categorie, che trovi in alto: Ora su DAZN (con i match in diretta), Da non perdere (con gli eventi più importanti dei prossimi giorni), Serie A e Serie B (con le principali partite di Serie A e Serie B trasmesse su DAZN e i contenuti correlati a queste ultime), DAZN consiglia (con alcuni contenuti consigliati dallo staff del sito) e Prossimamente (con una lista di eventi in programma nei giorni successivi).

Seleziona, dunque, la sezione di tuo interesse, scegli il contenuto che desideri visualizzare e avviane la riproduzione tramite il player video apposito. Per ulteriori dettagli riguardo l’uso e il funzionamento di DAZN, ti rimando alla lettura della mia guida incentrata in maniera specifica su come funziona DAZN.

Disinstallare DAZN su Apple TV

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Hai scaricato l’app di DAZN sulla tua Apple TV ma adesso ci hai ripensato e vorresti rimuoverla?
Ti spiego subito in che modo riuscirci, è un gioco da ragazzi.
Prima, però, ti consiglio di disattivare l’abbonamento che avevi sottoscritto, onde evitare di incorrere in addebiti indesiderati, nel caso in cui tu non utilizzassi DAZN anche altrove.

Per disattivare l’abbonamento, accedi alla sezione Impostazioni della tua Apple TV, seleziona la voce Account nel menu visualizzato sullo schermo e seleziona la voce Gestisci abbonamenti che trovi in corrispondenza della sezione Abbonamenti.

Successivamente, individua l’abbonamento a DAZN tra quelli in elenco, selezionalo e premi sul pulsante Annulla abbonamento.
Una volta annullato, potrai continuare a fruire dell’abbonamento sino alla fine del ciclo di fatturazione attuale.

Dopo aver fatto ciò, puoi procedere con la disinstallazione vera e propria dell’app.
Per riuscirci, recati nella schermata Home della tua Apple TV, seleziona l’icona dell’app di DAZN, premi e tieni premuto per qualche istante sulla superficie touch del telecomando sino a quando l’icona non comincia a “saltellare”, premi sul pulsante Riproduci/Pausa (sempre posto sul telecomando) e, successivamente, seleziona la voce Elimina dal menu visibile sullo schermo.

Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche descritte in questo passo, ti consiglio la lettura del mio articolo su come disinstallare DAZN.

Articolo realizzato in collaborazione con DAZN.

come scaricare chrome su mac

come scaricare chrome su mac

Possiedi da poco un Mac e anziché usare Safari, il browser predefinito dei computer a marchio Apple, preferiresti impiegare Chrome, che hai imparato a conoscere sul tuo vecchio PC Windows.
Il problema, però, è che essendo ancora alle prime armi con il mondo della “mela morsicata”, non sai come portare a termine l’operazione.
Le cose stanno così, vero?
Allora non preoccuparti:
posso spiegarti io come procedere.

Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero, posso illustrarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come scaricare Chrome su Mac.
Ti anticipo subito che, contrariamente a quel che tu possa pensare, non si tratta di un’operazione complicata.

Allora?
Che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di cominciare a darci da fare?
Sì?
Grandioso.
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto libero solo per te e comincia immediatamente a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Sono certo che, alla fine, potrai dirti ben felice e soddisfatto del risultato ottenuto.
Scommettiamo?

Indice

  • Come scaricare Google Chrome su Mac
    • Download Chrome per Mac
    • Installare Chrome per Mac
    • Download Chrome Mac da Terminale
    • Usare Chrome per Mac
  • Come rimuovere Chrome su Mac

Come scaricare Google Chrome su Mac

Come ti dicevo a inizio guida, scaricare Chrome su Mac è un’operazione piuttosto semplice da compiere.
Per scoprire in che modo procedere, segui le istruzioni che trovi qui sotto.

Download Chrome per Mac

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Se ti interessa effettuare il download di Chrome per Mac, la prima mossa che devi compiere è quella di aprire il browser che attualmente usi per navigare su Internet sul tuo computer a marchio Apple (es.
Safari) e recarti sulla pagina principale del sito di Chrome.

A questo punto, fai clic sul pulsante Scarica Chrome che si trova al centro della pagina visualizzata e attendi che la procedura di download venga avviata e portata a termine.
Se il download non parte in automatico, puoi forzarlo tu, facendo clic sul collegamento Se il download non inizia, fai clic qui per riprovare presente nella pagina che si apre successivamente.

Tieni presente che i passaggi che ti ho appena indicato sono validi per effettuare il download della versione stabile del browser, vale a dire quella consigliata per tutti gli utenti e che può essere usata senza problemi da chiunque.
Chrome, però, è disponibile anche in altre versioni.

  • Chrome Beta – si tratta di una versione di Chrome che si trova un passo avanti a quella stabile.
    Include alcune nuove funzionalità che però hanno ancora bisogno di essere testate a fondo e che quindi potrebbero dare qualche problema.
    Da notare che può essere installata solo in sostituzione alla versione stabile del browser.
    Per poterne effettuare il download, visita la pagina Web dedicata e clicca sul pulsante Scarica Chrome Beta.
  • Chrome Canary – è una versione di Chrome destinata in primo luogo agli sviluppatori e che si trova due o tre passi avanti rispetto alla versione stabile del navigatore.
    Include, infatti, numerose funzioni sperimentali, le quali, però, rendono il programma potenzialmente instabile e potrebbero non arrivare mai nella versione stabile del programma.
    Si può installare insieme alla versione stabile o alla beta di Chrome.
    Per effettuarne il download, visita la pagina Web dedicata e premi sul pulsante Scarica Chrome Canary.

Installare Chrome per Mac

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Dopo essere riuscito a scaricare Chrome su Mac, puoi procedere con l’installazione del browser.
Per riuscirci, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, tramite la finestra che vedi comparire sulla scrivania, trascina l’icona di Chrome sulla cartella Applicazioni di macOS.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, apri Chrome e, se necessario, rispondi Apri all’avviso che compare sullo schermo.
Una volta compiuti i passaggi di cui sopra, se vuoi impostare il browser di “big G” come predefinito, premi sul pulsante Imposta come predefinito annesso all’avviso in alto, altrimenti fai clic sulla “x” per chiuderlo.

Se lo desideri, puoi anche effettuare l’accesso a Chrome, in modo tale da sincronizzare le estensioni, i preferiti e gli altri dati con tutti i dispositivi su cui utilizzi il browser.
Per riuscirci, fai clic sull’icona dell’omino che si trova nella parte in alto a destra della finestra del navigatore e premi sul pulsante per eseguire il login con il tuo account Google.

Download Chrome Mac da Terminale

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Oltre che così come ti ho indicato nelle righe precedenti, puoi scaricare Chrome su Mac anche agendo da riga di comando, ovvero mediante il Terminale, affidandoti a Homebrew, un gestore di pacchetti gratuito e open source che consente di installare vari software senza alcuna interfaccia utente.

Ciò detto, per poter installare Homebrew, apri il Terminale, selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera e la riga di codice) che trovi nel Launchpad e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, immetti il codice /usr/bin/ruby -e “$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/master/install)” seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del computer e, quando richiesta, digita anche la password di amministrazione del Mac.

Provvedi poi a effettuare l’installazione di Chrome, digitando il comando brew cask install google-chrome nella finestra del Terminale, seguito sempre dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera.

Quando la procedura d’installazione verrà portata a termine, nella finestra del Terminale vedrai comparire l’avviso google-chrome was successfully installed! e potrai aprire Chrome, cliccando sulla relativa icona presente nel Launchpad e premendo sul pulsante Apri in risposta all’avviso che compare sullo schermo, in modo tale da aggirare le limitazioni volute da Apple verso gli sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

Usare Chrome per Mac

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Dopo essere riuscito a scaricare Chrome su Mac e dopo averne effettuato l’installazione, puoi finalmente cominciare a servirtene per navigare in Rete.
Per fare ciò, ti basta sfruttare i comandi disponibili nella finestra del navigatore.

Per la precisione, in alto a sinistra trovi le frecce direzionali per andare avanti e indietro tra le pagine Web e il pulsante per ricaricare la pagina corrente, mentre al centro c’è la barra degli indirizzi per digitare gli URL e fare ricerche online e il pulsante con la stellina per aggiungere i siti ai preferiti.

Sempre nella parte in alto della finestra, a destra, trovi il tuo avatar, tramite cui puoi accedere alle impostazioni relative al tuo account.
Trovi altresì il pulsante con la nota musicale, il quale permette gestire la riproduzione multimediale eventualmente in esecuzione in determinate schede, e il bottone con i tre puntini in verticale, mediante cui puoi è possibile accedere alle impostazioni del browser, alla cronologia ecc.

Per ulteriori dettagli in merito al funzionamento del browser, alla possibilità di personalizzarlo tramite estensioni, temi e applicazioni ecc., ti invito a fare riferimento alla sezione del mio sito dedicata specificamente a Chrome in cui trovi svariate guide che illustrano le svariate feature del navigatore di casa Google.

Come rimuovere Chrome su Mac

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Dopo aver provveduto a scaricare Chrome su Mac ci hai ripensato e ora desideri sbarazzartene?
Per riuscirci, tutto quello che devi fare altro non è che aprire la cartella Applicazioni di macOS, individuare l’icona di Chrome e trascinare quest’ultima sul Cestino che si trova sulla barra Dock.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, ricordati di svuotare il Cestino, facendoci clic destro sopra, selezionando la voce Svuota il Cestino dal menu che si apre e premendo poi sul bottone Svuota il Cestino in risposta alla finestra che compare sulla scrivania.

Se vuoi evitare che Chrome possa lasciare eventuali residui all’interno del sistema, ti suggerisco però di effettuare la rimozione tramite AppCleaner, un’applicazione progettata appositamente per disinstallare i programmi presenti su macOS.
Per servirtene, visita il relativo sito Web ufficiale e clicca sul collegamento Version x.x che trovi nella parte in alto del menu a destra.

A scaricamento ultimato, trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS, facci clic destro sopra e seleziona la voce Apri dal menu contestuale che compare, dopodiché premi sul bottone Apri in risposta all’avviso che compare sullo schermo, in modo tale da aggirare le limitazioni volute da Apple nei confronti degli sviluppatori non certificati.

Una volta visualizzata la finestra del programma sullo schermo, trascinaci sopra l’icona di Chrome che trovi sempre nella cartella Applicazioni del computer, apponi un segno di spunta su tutte le caselle che trovi nell’ulteriore finestra che si apre e fai clic sul pulsante Rimuovi.
Quando richiesto, digita la password del tuo account utente su Mac e il gioco è fatto.

Se hai installato Chrome tramite Terminale, puoi rimuoverlo tramite il comando brew cask uninstall google-chrome.

Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche descritte in questo passo, ti invito a fare riferimento alla mia guida specifica su come disinstallare Chrome e al mio post su come disinstallare un programma da Mac.

come scaricare canzoni su iphone

come scaricare canzoni su iphone

Hai comprato da poco il tuo primo iPhone, sei rimasto molto affascinato da tutte le innumerevoli funzionalità offerte dal celebre dispositivo della mela morsicata ma, pur essendoti preoccupato di studiarne a fondo le sue caratteristiche, non ti è ancora molto chiaro come effettuare il download di brani musicali in modo tale da poter utilizzare il iPhone anche come player multimediale?
Se la risposta è “si” e se sei alla ricerca di un piccolo aiuto sappi che ho una buona, anzi ottima notizia da darti:
puoi contare su di me.
Nelle righe successive andrò infatti ad illustrati, passaggio dopo passaggio, tutto ciò che è possibile fare per scaricare canzoni su iPhone.

Come dici?
Temi di non riuscire nell’impresa perché troppo complicata?
Ma no, ti sbagli di grosso! Anche se apparentemente potrà sembrarti il contrario scaricare canzoni su iPhone è in realtà davvero molto semplice, basta soltanto sapere dove mettere le mani.

Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa risulta necessario fare per poter scaricare canzoni su iPhone ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero, ad afferrare il tuo iPhone ed a leggere con attenzione tutte le indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo che alla fine sarai pronto ad affermare che scaricare canzoni su iPhone era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi e che in caso di necessità sarai poi ben disponibile a spiegare ai tuoi amici bisognosi di una dritta analoga come procedere.

Per poter scaricare canzoni su iPhone puoi sfruttare svariate soluzioni.
Personalmente ti suggerisco di scaricare canzoni su iPhone utilizzando iTunes, iTunes Store, l’app Musica oppure l’app Spotify.
Scegli tu il sistema che ritieni possa essere più consono a quelle che sono le tue esigenze e preferenze, in tutti i casi potrai ascoltare la musica che più preferisci direttamente dal tuo dispositivo a marchio Apple.

Scaricare canzoni su iPhone con iTunes

Se vuoi scaricare canzoni su iPhone ed hai a tua disposizione un PC Windows oppure un Mac ti suggerisco di ricorrere all’impiego di iTunes, il player di casa Apple che consente di riprodurre e scaricare contenuti multimediali, di gestire i dispositivi della mela morsicata e di accedere a iTunes Store e App Store.
Per poter scaricare canzoni su iPhone tramite iTunes nella maggior parte dei casi è però necessario effettuare l’acquisto dei contenuti selezionati.
Assicurati quindi di avere a tua disposizione una carta di credito, una prepagata con del credito disponibile o una iTunes Card.
Per saperne di più a riguardo ti suggerisco di leggere le mie guide come acquistare su iTunes e come utilizzare iTunes Card.

Per scaricare canzoni su iPhone con iTunes la prima cosa che devi fare è verificare che il famoso player sia installato sul tuo computer. Nel caso in cui il computer da te utilizzato sia un Mac iTunes risulta installato “di serie” e quindi per il momento non devi fare assolutamente nulla.
Qualora invece il computer in tuo possesso sia basato su Windows puoi verificare se iTunes risulta già installato premendo sul pulsante Start e digitando itunes nell’apposito campo di ricerca.
Se iTunes appare tra i programmi disponibili allora il player è già installato e puoi saltare direttamente alla fase successiva.
Se invece iTunes non appare tra i programmi disponibili ti invito a leggere ed a seguire le indicazioni contenute nella mia guida su come scaricare iTunes per far fronte alla cosa.

Dopo esserti accertato della presenza di iTunes sul tuo computer avvia il player facendo clic sulla sua icona, attendi che la finestra del software risulti visibile dopodiché premi sul pulsante raffigurante una nota musicale collocato in alto a sinistra e poi fai clic sulla voce iTunes Store presente in alto a destra.
A questo punto dovresti visualizzare la pagina iniziale dell’iTunes Store con la lista degli album più interessati del momento.

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Per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti e le voci che si trovano nella parte alta della finestra mentre per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il campo Cerca che si trova in alto a destra.

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Per effettuare il download di un brano o un intero album ti basta fare clic sul pulsante collocato al lato del titolo dello stesso ed indicante il prezzo d’acquisto.
Dopo aver cliccato sul pulsante immetti l’eventuale password facente riferimento al tuo account Apple dopodiché attendi che la procedura mediante cui scaricare canzoni venga prima avviata e poi portata a termine.

Se lo desideri prima di effettuare il download di un brano o di un album puoi ascoltarne una breve anteprima premendo sul pulsante play che puoi visualizzare portando il cursore del mouse sul titolo dello stesso.

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A download completato non dovrai fare assolutamente nulla per scaricare canzoni su iPhone.
Per poter ascoltare quanto scaricato direttamente sul iPhone ti basterà infatti accedere all’app Musica presente sul tuo dispositivo previo login al tuo account Apple.
Troverai tutti i tuoi brani proprio li.
Chiaramente per poter aggiungere musica su iPhone così come ti ho appena indicato è necessario che il tuo iDevice sia connesso ad Internet e che la connessione in uso risulti attiva e perfettamente funzionante.

Se lo preferisci anziché attendere il download automatico dei brani sul tuo iPhone puoi anche trasferire sul dispositivo le canzoni presenti sul tuo computer.
Per fare ciò collega l’iPhone al PC o al Mac utilizzando il cavo in dotazione ed aspetta qualche istante affinché iTunes si avvii in automatico. Successivamente per aggiungere musica sul dispositivo seleziona l’icona del telefono dalla barra superiore del programma e clicca sulla voce Musica presente nella barra laterale di sinistra.
Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza musica e clicca sul pulsante Applica collocato in basso a destra per avviare il trasferimento dei tuoi brani musicali sullo smartphone. Se vuoi, puoi anche filtrare i brani da sincronizzare su iPhone in base ad artista, genere, playlist o album mettendo il segno di spunta accanto alla voce Playlist, artisti, album e generi selezionati, selezionando artisti, generi musicali, playlist e album da sincronizzare sul telefonino mettendo i segni di spunta accanto alle apposite voci e cliccando sul pulsante Applica per far partire la sincronizzazione (se vuoi evitare di sincronizzare anche videoclip e memo vocali togli i segni di spunta dalle voci che li riguardano).

Se non ti va di collegare fisicamente l’iPhone al computer puoi attivare la sincronizzazione wireless fra i due dispositivi selezionando la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, individuando la sezione Opzioni annessa alla schermata che ti viene mostrata e apponendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi (questa opzione può essere abilitata solo dopo aver connesso una prima volta il telefono al computer tramite cavo).

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Scaricare canzoni su iPhone con iTunes Store

Se non hai un computer a portata di mano ma desideri comunque utilizzare iTunes per scaricare canzoni su iPhone ti suggerisco di accedere a iTunes Store direttamente dal tuo iPhone.

Per poter scaricare canzoni su iPhone con iTunes Store le prime operazioni che devi effettuare sono quelle di accedere alla home screen del tuo iPhone, di cercare l’icona relativa all’app iTunes Store e di premirci sopra.

Fatto ciò premi sulla voce Musica collocata in basso a sinistra dopodiché inizia a cercare la tua musica preferita sogliano le varie categorie dello store (Generi,Nuova Musica, Brani attuali ecc.) o effettuando una ricerca mirata dei contenuti da scaricare premendo il pulsante Cerca che si trova in basso.

Attendi qualche istante affinché la schermata di iTunes Store risulti visibile.
A questo punto per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti che si trovano nella parte alta dello schermo, invece per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il bottone Cerca che si trova in basso.

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Per effettuare il download di un contenuto ti basta premere prima sul pulsante con il prezzo dell’album/canzone e poi sulla voce Acquista.
Successivamente digita la password relativa al tuo ID Apple.

Una volta fatto ciò verrà avviato il download del contenuto scelto.
A download completato i brani saranno riproducibili liberamente tramite l’applicazione Musica di iOS e saranno anche disponibili anche su iTunes per PC e Mac senza dover acquistare nuovamente lo stesso contenuto (l’acquisto viene associato al proprio account).

Scaricare canzoni su iPhone con l’app Musica

Oltre che mediante iTunes e iTunes Store Apple offre la possibilità ai suoi utenti di scaricare canzoni su iPhone mediante l’app Musica.
Grazie all’app Musica presente di default su tutti i dispositivi Apple è infatti possibile mettere le mani su un catalogo composto da milioni di canzoni ed album previa sottoscrizione di un abbonamento a pagamento.
Il prezzo dell’abbonamento è pari a 9,99 euro/mese per il piano Standard e a 14,99 euro/mese per il piano Famiglia.
Se però è la prima volta che ti ritrovi ad avere a che fare con l’app Musica ho una buona notizia per te:
Apple consente di provare gratuitamente il servizio per tre mesi e quindi di scaricare musica gratis iPhone per un consistente periodo di tempo.

Se è quindi tua intenzione scaricare canzoni su iPhone sfruttando l’app Musica la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen del tuo dispositivo, cercare l’icona dell’app Musica e premirci sopra.

Una volta avviata l’applicazione seleziona l’opzione mediante cui dare il via alla prova gratuita del servizio ed attendi qualche istante in modo tale da permettere ad Apple di convalidare la tua richiesta.
Se hai già fatto richiesta per provare gratuitamente il servizio musicale di Apple annesso all’app Musica puoi saltare questo passaggio.

A sottoscrizione avvenuta premi sulla voce Per te o o sulla voce Novità presenti nella parte in basso a sinistra della schermata visualizzata dopodiché inizia a cercare la tua musica preferita sogliano le varie sezioni disponibili o effettuando una ricerca mirata dei contenuti da scaricare premendo sul pulsante raffigurante una lente di ingrandimento che si trova in alto e digitando il nome dell’artista, del gruppo o del brano di tuo interesse.

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Successivamente fai tap sull’icona raffigurante tre punti collocata in corrispondenza del contenuto selezionato dopodiché premi sulla voce in rosso Rendi disponibile offline annessa al menu che ti viene mostrato in modo tale da poter scaricare canzoni su iPhone.

Successivamente potrai riprodurre il contenuto da te scaricato sull’iPhone semplicemente accedendo alla sezione Musica dell’app Musica, senza incorrere in costi aggiuntivi e senza neppure dover utilizzare una connessione ad Internet.

Scaricare canzoni su iPhone con Spotify

Le soluzioni per scaricare canzoni su iPhone che ti ho già proposto non ti interessano?
Se la risposta è affermativa prima di gettare la spugna prova a dare uno sguardo a Spotify.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare (strano!) sappi che Spotify è il servizio di streaming musicale più famoso al mondo e probabilmente anche quello con il catalogo più vasto e variegato.
Il suo piano di base è gratuito ma, è bene specificarlo, per mettere musica su iPhone non è sufficiente in quanto privo di funzioni per il download e utilizzabile solo in modalità shuffle (solo con l’ascolto di brani scelti casualmente dall’applicazione). Per poter attivare la funzione di download e quindi per poter scaricare canzoni su iPhone senza iTunes con Spotify devi sottoscrivere un abbonamento a Spotify Premium che costa 9,99 euro/mese con una trial gratuita di 30 giorni per i nuovi iscritti (spesso è anche possibile abbonarsi a Spotify Premium approfittando di vantaggiose offerte che consentono di risparmiare sul prezzo base).
Una volta effettuata l’iscrizione alla versione Premium del servizio, scaricare un album o una playlist offline è davvero molto facile.

Se sei quindi interessato a questa soluzione per scaricare canzoni su iPhone la prima cosa che devi fare è quella di effettuare il download dell’app Spotify sul tuo iPhone.
Per fare ciò accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di App Store, fai tap su Cerca e poi digita spotify nel campo di ricerca collocato in alto.
Successivamente fai tap sul primo risultato della ricerca.
Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal tuo iPhone.

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Adesso premi sul pulsante Ottieni che risulta collocato in corrispondenza dell’app Spotify Music che ti viene mostrata a schermo dopodiché attendi che la procedura di download e di installazione dell’applicazione venga prima avviata e poi portata a termine.

A questo punto recati nuovamente nella home screen del tuo iPhone, premi sull’icona dell’app Spotify ed attendi che la schermata all’applicazione risulti visibile.
In alternativa puoi accedere a Spotify facendo tap sul pulsante Apri che adesso visualizzi in App Store in sostituzione del pulsante Ottieni.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app premi sull’icona con le tre linee orizzontali collocata in alto a sinistra e poi scegli la voce Impostazioni dal menu che ti viene mostrato.
Successivamente premi su Account e poi fai tao su Acquista Spotify Premium per procedere alla acquisto della versione Premium del servizio.

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Dopo aver effettuato l’acquisto della versione Premium di Spotify potrai provvedere a scaricare musica su iPhone selezionando direttamente dalla schermata dell’applicazione il brano o l’album relativamente al quale intendi agire, premendo sull’icona (…) collocata accanto al suo titolo e selezionando la voce Salva dal menu che compare.
Successivamente scegli la voce La tua musica dalla barra laterale di Spotify, seleziona l’album o la playlist da rendere disponibile offline e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Disponibile offline. Per rendere disponibili offline i singoli brani che hai aggiunto alla tua libreria, seleziona invece la voce Brani e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Disponibile offline.

Se desideri ottenere maggiori informazioni riguardo il funzionamento di Spotify ti suggerisco di leggere i miei tutorial come funziona Spotify e su come scaricare canzoni da Spotify.

come scaricare app su iphone

come scaricare app su iphone

Hai da poco acquistato un iPhone e, passando da Android a iOS, hai alcuni dubbi riguardanti il funzionamento del tuo smartphone?
Vorresti sapere come scaricare le app su iPhone, in modo da riprendere a usare i social network o le app per l’editing delle foto che usavi in precedenza?
In questo caso devi sapere che, anche se l’App Store di iOS, il negozio virtuale di iPhone (e iPad) è piuttosto fornito, non tutte le app per Android sono disponibili anche su iOS (in compenso, ce ne sono altre disponibili esclusivamente in quest’ultimo e non su Android).

Fatta questa doverosa precisazione, nei prossimi capitoli ti verrò in aiuto e ti spiegherò passo dopo passo come cercare le app nell’App Store, come scaricarle e come aggiornarle, sia per quanto riguarda i contenuti gratuiti sia per quelli a pagamento.
Inoltre, ti indicherò come essere sempre informato sulle offerte e le promozioni riguardanti le app a pagamento:
se sarai fortunato, potrai scaricarle addirittura a costo zero!

Come dici?
Questa premessa ti ha incuriosito parecchio e ora non vedi l’ora di saperne di più?
D’accordo, ti suggerisco allora di prenderti qualche minuto di tempo libero:
mettiti seduto bello comodo e leggi attentamente le procedure che troverai nelle prossime righe.
Dimmi:
sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Allora ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Indice

  • Cercare app nell’App Store
  • Scaricare app dall’App Store
  • Aggiornare app dall’App Store
  • Scaricare app gratuite a pagamento
  • Scaricare app su iPhone con jailbreak
  • Altre soluzioni per scaricare app gratis

Cercare app nell’App Store

Prima di parlarti nel dettaglio di come scaricare app su iPhone, devo spiegarti il funzionamento dell’App Store di iOS, ovvero il negozio virtuale predefinito dei dispositivi mobili Apple.
Tramite quest’ultimo, è possibile scaricare applicazioni e giochi, sia gratuiti che a pagamento, e aggiornare le applicazioni già scaricate.

Per utilizzare l’App Store di iOS, devi come prima cosa avviare quest’ultimo.
Fai quindi tap sulla sua icona, il simbolo di una “A” stilizzata di colore bianco su sfondo azzurro che trovi nella home screen del tuo iPhone. Fatto ciò seleziona la voce Cerca collocata nella barra in basso e, nel box situato in alto, digita il nome dell’app che vuoi scaricare, ad esempio Facebook, per poi premere il tasto Cerca sulla tastiera del dispositivo o fare tap sul corrispondente risultato della ricerca che ti verrà mostrato a schermo.

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Potrai così vedere la scheda di anteprima dell’applicazione da te individuata ed, eventualmente, potrai scorrere la schermata visualizzata per vedere altri consigli su applicazioni simili e leggere o aggiungere dei commenti sull’app selezionata.

Se non stai cercando un’applicazione specifica, ma vuoi dei consigli sulle app da scaricare, premi sulla voce Cerca nella barra dei menu in basso e fai riferimento alle voci in corrispondenza della dicitura Di tendenza:
ti verrà così indicato l’elenco delle applicazioni attualmente più popolari.

In alternativa, puoi vedere alcuni suggerimenti per le app da scaricare nella sezione Oggi, la quale presenta dei brevi articoli tematici e consigli delle app da scaricare, relativamente all’argomento del giorno, oppure individua le sezioni Giochi e App: queste mostrano rispettivamente delle classifiche per i giochi e le app più popolari.

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Per esempio, in queste schede puoi trovare le classifiche Top gratuite e Top a pagamento, che indicano l’elenco di giochi o delle app gratuite o a pagamento più popolari.
Se ti interessa vedere le app di una categoria specifica, invece, fai tap sulle voci Vedi tutto, in corrispondenza della dicitura Top categorie che trovi in entrambe le schede.

Scaricare app dall’App Store

Se hai individuato un’applicazione di tuo interesse, fai tap sulla sua icona, per vedere la sua scheda di anteprima, dopodiché scaricala premendo sul pulsante Ottieni e dai conferma tramite Face ID, Touch ID o l’immissione della password del tuo account iCloud.

Attendi ora il download e l’installazione automatica dell’app selezionata e avvia quest’ultima, premendo sul pulsante Apri che compare a schermo (oppure premendo sulla sua icona che troverai nella schermata principale del tuo iPhone).

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Se intendi scaricare delle applicazioni a pagamento, ti sarà richiesto di acquistarle e, per completare la transazione, dovrai aver indicato un metodo di pagamento per il tuo account iCloud.

Qualora non avessi già compiuto quest’operazione, rimedia recandoti nel menu delle impostazioni di iOS.
Fai quindi tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio che trovi nella home screen, premi sul tuo nome dell’account iCloud poi sulla dicitura iTunes e App Store e infine, premi sulla voce relativa al nominativo del tuo ID Apple, che vedi in alto.
A questo punto, nel menu che si apre, fai tap su Visualizza ID Apple.

Nella schermata successiva, premi sulla voce Info sul pagamento e apponi il segno di spunta su una delle voci relative all’aggiunta di un metodo di pagamento (Carta di credito/carta di debito, PayPal o Addebito telefonico), inserisci poi i dati di fatturazione richiesti e premi sul pulsante Fine, collocato in alto a destra.

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Fatto ciò, potrai acquistare le app a pagamento individuate tramite l’App Store, premendo sul pulsante che indica il prezzo e confermando l’acquisto tramite Face ID, Touch ID o la password del tuo account iCloud.

Se hai scaricato un’applicazione, hai deciso di disinstallarla, ma adesso vorresti scaricarla nuovamente, ti basta individuare la stessa tramite l’App Store, come spiegato nel capitolo precedente.
Una volta individuata, al posto del pulsante Ottieni puoi vedere il simbolo di una nuvoletta con una freccia verso il basso.
Premi su questo pulsante, per scaricare nuovamente l’app.
Ciò vale anche per le app a pagamento, quindi una volta completato l’acquisto potrai rimuoverle dal tuo iPhone e reinstallarle senza effettuare altri pagamenti.

Qualora avessi scaricato e disinstallato un’applicazione ma non ricordassi più il suo nome, puoi fare riferimento alla sezione Acquisti dell’App Store di iOS, che mostra la cronologia di tutte le applicazioni e giochi scaricati o acquistati. Per visualizzare questa sezione dell’App Store di iOS, premi sulla tua immagine del profilo situata nell’angolo in alto a destra, dopodiché, nel menu visualizzato a schermo, fai tap sulla voce Acquisti e poi fai riferimento alle schede Tutto o Non su iPhone.
In alternativa, utilizza il campo di ricerca che vedi in alto per individuare l’applicazione disinstallata.
Per scaricarla, poi, premi sul pulsante con il simbolo della nuvoletta con una freccia verso il basso.

Aggiornare app dall’App Store

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Adesso voglio parlarti di come eseguire l’aggiornamento delle app scaricate tramite l’App Store di iOS, procedura che puoi effettuare in modo manuale o automatico:
nel primo caso, verifica la presenza di un aggiornamento premendo a lungo sull’icona dell’App Store in home screen e selezionando la voce Aggiornamenti dal menu che si apre.
Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 13, puoi raggiungere la medesima sezione aprendo l’App Store e andando nella scheda Aggiornamenti (il simbolo di un quadrato con una freccia verso il basso) che trovi nella barra in basso.

Nel caso in cui vi sia un aggiornamento per un’app comparirà il pulsante Aggiorna e, premendolo, avvierai il download.
Se non vi è pulsante Aggiorna, ma al suo posto vi è la dicitura Apri, significa che l’app è già stata aggiornata all’ultima versione.
Se, invece, non vi è l’icona di un’app, significa che per quella non vi sono aggiornamenti da scaricare.

Nel caso in cui tu voglia attivare la funzionalità di download automatico, recati nella sezione Impostazioni di iOS premendo sull’icona dell’ingranaggio che trovi nella home screen.
Dopodiché fai tap sulla dicitura iTunes Store e App Store e, nella successiva schermata, sposta su ON le levette riguardanti le voci App e Aggiornamenti app.

Inoltre, scegli se spostare su ON o OFF la levetta in corrispondenza della dicitura Utilizza dati cellulare, in modo da scegliere se vuoi che il download delle app vengano eseguiti solo su rete Wi-Fi o anche su 3G/LTE.

Scaricare app gratuite a pagamento

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Su iOS, a differenza di Android, non vi sono store alternativi dai quali scaricare le applicazioni.
Detto ciò, un’alternativa che ti propongo, se non hai effettuato il jailbreak, è l’utilizzo di applicazioni come Appgratis, la quale notifica la presenza di offerte speciali per il download gratuito di app che normalmente sono a pagamento.

Per usufruirne, scarica l’applicazione Appgratis dall’App Store di iOS, cercandola nel motore di ricerca interno dello store (come spiegato nel precedente capitolo).
Dopodiché installala facendo riferimento alle indicazioni che ti ho già fornito.

Al termine del download, avvia l’applicazione, fai tap sul pulsante con il simbolo dei quadrati che trovi nell’angolo in alto a sinistra, premi sulla voce App & games e, nel successivo menu, individua l’applicazione che ti interessa scaricare.
Fai quindi tap sulla sua icona e, infine, premi sul pulsante Clicca qui per scaricare l’app gratis.
Verrai così rimandato all’App Store di iOS, dove potrai scaricare a prezzo scontato.

Oltre ad Appgratis vi sono altre soluzioni per scaricare app gratis a pagamento, come per esempio l’applicazione ufficiale Apple Store che, spesso, propone il download gratuito di app e giochi a pagamento per un periodo di tempo limitato, AppAdviceAppGratuita e AppShopper (accessibile solo via Web):
propongono tutte liste di app gratuite che prima erano a pagamento.
Ti ho parlato più nel dettaglio di queste soluzioni nel mio tutorial su come scaricare app gratis a pagamento.

Scaricare app su iPhone con jailbreak

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Se hai effettuato il jailbreak sul tuo iPhone, puoi utilizzare lo store alternativo Cydia per scaricare giochi e applicazioni.
Questi sono infatti ospitati in repository, cioè in degli archivi in cui sono presenti tutti i pacchetti di installazione per le app.

Detto ciò, per installare le app su iPhone tramite Cydia, devi selezionare l’elemento che vuoi installare tramite il menu di questo store e premere prima sul pulsante Installa e poi su Conferma, per confermare l’operazione.
Per maggiori informazioni al riguardo, ti consiglio di leggere il mio tutorial in cui ti parlo di come usare Cydia.

Altre soluzioni per scaricare app gratis

Devi inoltre sapere che esistono diversi altri modi per scaricare le app gratuitamente in maniera non ufficiale, per esempio visitando siti Internet o collegando l’iPhone al computer.
Si tratta, però, di operazioni di dubbia affidabilità:
un download forzato, che magari sfrutta anche le vulnerabilità di iOS, potrebbe danneggiare il sistema operativo del cellulare.
Per questo motivo ti suggerisco vivamente di non effettuare procedure simili; potrebbero essere potenzialmente pericolose.

come scaricare app su apple tv

come scaricare app su apple tv

L’Apple TV è un apprezzato dispositivo dell’azienda di Cupertino grazie al quale, previo collegamento al televisore, è possibile accedere a svariati contenuti online, visualizzare sullo schermo domestico il display di iPhone, iPad e Mac e usare le app e i giochi di interesse prelevandoli direttamente da App Store.

A questo proposito, se ora sei qui e stai leggendo questa guida, molto probabilmente è perché hai da poco comperato il set-top box dell’azienda di Cupertino, non hai ancora le idee molto chiare a riguardo e vorresti quindi ricevere maggiori delucidazioni sul suo funzionamento, più precisamente in merito al download delle applicazioni.
Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e ti piacerebbe allora sapere se posso spiegarti come scaricare le app su Apple TV?
Detto, fatto.
Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo e ti fornirò tutte le istruzioni di cui hai bisogno.

Nelle righe successive, infatti, trovi indicato, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come effettuare l’operazione in questione.
Si tratta di passaggi abbastanza semplici da compiere, per la messa a segno dei quali non è richiesta alcuna competenza tecnica specifica.
Allora?
Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di cominciare a darci da fare?
Sì?
Molto bene.
Procediamo! Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca a lupo per ogni cosa.

Indice

  • Informazioni utili
  • Operazioni preliminari
    • Collegare l’Apple TV a Internet
    • Associare l’account iCloud
  • Scaricare le app su Apple TV
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni utili

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare, dunque, come scaricare le app su Apple TV, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni a riguardo.
Quello che mi preme farti sapere è che non tutte le Apple TV commercializzate sino a questo momento dall’azienda della “mela morsicata” permettono il download delle app.

Le uniche che lo consentono, infatti, sono quella di 4a generazione e l’Apple TV 4K, disponibili nei tagli da 32 GB e 64 GB, le quali, appunto, hanno l’App Store integrato (proprio come quello disponibile su iOS) e tramite cui è possibile prelevare una vasta gamma di applicazioni e giochi non disponibili, invece, sui modelli precedenti del dispositivo.
L’acquisto dei modelli in questione può essere effettuato direttamente dal sito Apple.
Il prezzo per il modello “normale”, che è solo da 32 GB, è pari a 159 euro, mentre i modelli da 32 GB e 64 GB della versione 4K costano, rispettivamente, 199 euro e 219 euro.

L’Apple TV di 3a generazione e tutti gli altri modelli precedenti, invece, includono un set predefinito di applicazioni, tra cui iTunes Store, YouTube, Netflix, Vevo e Vimeo, che non è possibile ampliare, in quanto non esiste uno store che consente di farlo, e non supportano i giochi.
Non vengono più commercializzate direttamente da Apple, ma nei negozi di elettronica e negli store online possono ancora essere reperite a prezzi inferiori rispetto ai modelli più recenti.

Tutti i modelli, comunque, sono accomunati dal collegamento a Internet a mezzo Wi-Fi o tramite cavo Ethernet, dalla possibilità di gestire l’uso dell’apparecchio mediante l’apposito telecomando (che sulle Apple TV più recenti è touch) e dal supporto alla funzionalità AirPlay che consente di trasmettere al televisore contenuti provenienti da iPhone, iPad e computer.
Per maggiori informazioni, puoi fare riferimento al mio tutorial incentrato in maniera specifica su come funziona Apple TV.

Operazioni preliminari

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, per riuscire a scaricare le app e i giochi che ti interessano sulla tua Apple TV ci sono alcuni passaggi preliminari che devi compiere:
collegare il set-top box a Internet e associare al dispositivo il tuo account iCloud.
Se non effettui tali passaggi, non potrai poi connetterti ad App Store e installare giochi e app.

Tieni comunque presente che l’effettuazione di tali passaggi è sempre richiesta quando l’Apple TV viene configurata per la prima volta.
Tuttavia potresti aver scelto di saltarli oppure potresti aver disconnesso l’Apple TV da Internet o dal tuo account iCloud in un secondo momento.

Collegare l’Apple TV a Internet

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Se vuoi collegare la tua Apple TV a Internet mediante Wi-Fi, tutto quello che devi fare è, dopo aver accesso l’apparecchio e il TV a cui quest’ultimo collegato, selezionare l’icona di Impostazioni (quella grigia con l’ingranaggio) presente nella schermata Home e selezionare la voce Rete nel menu visualizzato.

A questo punto, seleziona la dicitura Wi-Fi e, successivamente, il nome della rete wireless alla quale desideri collegarti dall’elenco che ti viene mostrato.
Se richiesta, immetti la password per connetterti alla rete scelta usando la tastiera apposita visibile su schermo ed è fatta.

Se, invece, preferisci collegare l’Apple TV a Internet tramite Ethernet, quello che devi far è inserire l’estremità del relativo cavo nell’ingresso apposito (quello contrassegnato dal simbolo della doppia freccia) sulla parte posteriore dell’Apple TV assicurandoti, ovviamente, che l’altra estremità risulti collegata al modem/router.
Tutto qui!

Associare l’account iCloud

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Per quel che concerne, invece, i passaggi da compiere per associare il tuo account iCloud all’AppleTV quello che devi fare è, sempre dopo aver accesso l’apparecchio e il TV a cui questo è collegato, selezionare l’icona di Impostazioni (quella grigia con l’ingranaggio) nella schermata Home, la dicitura Account presente nella nuova schermata visualizzata e, successivamente, la voce iCloud.

Pigia poi sulla dicitura Accedi e digita il tuo indirizzo iCloud usando la tastiera su schermo.
In seguito, seleziona il pulsante Continua posto in basso, digita la password associata al tuo account e premi sul pulsante Accedi situato sempre in basso.

A questo punto, in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze, puoi decidere se abilitare oppure no la sincronizzazione della schermata Home su tutte le Apple TV in tuo possesso scegliendo l’opzione che preferisci in risposta all’avviso che vedi comparire sullo schermo.

Ritorna poi alla schermata Account e verifica che l’accesso con il tuo account iCloud sia stato effettuato anche per iTunes e App Store.
In corrispondenza della relativa voce, infatti, dovresti veder riportato il tuo indirizzo e-mail.
In caso contrario, premi, dunque, sulla dicitura iTunes e App Store, sul pulsante Accedi ed effettua il login con il relativo account procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

Scaricare le app su Apple TV

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A questo punto direi che ci siamo:
puoi finalmente passare all’azione vera e propria andando a scaricare le app su Apple TV.
Per riuscirci, provvedi in primo luogo ad accendere il set-top box di Cupertino e il TV a cui quest’ultimo è collegato, dopodiché seleziona l’icona di App Store (quella azzurra con la “A” stampata al centro).

Una volta fatto ciò, ti ritroverai al cospetto della schermata principale dello store, denominata Primo piano, con tutti i contenuti di spicco e quelli attualmente proposti da Apple in evidenza.
Se, invece, vuoi visualizzare le varie app disponibili per classifica, seleziona la scheda Classifiche posta in cima ed esplora i vari elenchi (es. Giochi, Intrattenimento ecc.) suddivisi a loro volta nelle categorie Top gratuite, Top a pagamento e Top redditizie presenti nella parte in alto dello schermo.

Puoi altresì visualizzare le app presenti sull’App Store per Apple TV per categorie, selezionando la voce Categorie, appunto, dalla parte in alto dello schermo e poi la categoria di tuo interesse dall’elenco sulla destra.

Stai cercando una specifica app ma non riesci a trovarla?
Allora seleziona la voce Cerca posta nella parte in alto dello schermo e serviti del campo apposito al centro per effettuare una ricerca per nome, digitando quest’ultimo mediante la tastiera virtuale che ti viene mostrata.
Ad ogni modo, se vuoi qualche consiglio riguardo quali app scaricare, puoi fare riferimento alla mia rassegna dedicata in via specifica alle app per Apple TV.

In tutti i casi, quando trovi un app che desideri scaricare, per compiere l’operazione in oggetto ti basterà semplicemente selezionare la relativa icona e, nella schermata successiva, quella con la descrizione dell’applicazione scelta, le informazioni ad essa relative e le schermate, premere sul pulsante Installa (nel caso dei contenuti gratuiti o che offrono acquisti in-app) oppure su quello con il prezzo.
Se necessario, provvedi altresì ad autorizzare il download inserendo la password relativa al tuo account Apple.
Per alcune applicazioni, inoltre, è possibile scoprirne in anteprima il funzionamento (mediante un apposito video dimostrativo), premendo sul bottone Anteprima che trovi annesso alla scheda dell’app.

Tutte le app scaricate e installate risulteranno visibili nella schermata Home dell’Apple TV e potrai avviarle selezionando la relativa icona.
Le app scaricate sull’Apple TV in uso, sui tuoi dispositivi iOS (nel caso delle applicazioni disponibili anche in versione per tvOS, il sistema operativo di Apple TV) e sugli altri set-top box di Cupertino collegati al medesimo account, risulteranno altresì elencate nella sezione Acquistate di App Store, accessibile sempre selezionando la relativa voce nella parte in alto dello schermo.

Hai scaricato una o più app sulla tua Apple TV ma adesso ci hai ripensato e vorresti effettuarne la disinstallazione?
Si può fare, ovviamente.
Per riuscirci, recati sulla schermata Home di Apple TV, individua l’icona dell’applicazione di riferimento, selezionala, premici sopra con la superficie touch del telecomando del dispositivo e continua a tenere premuto per qualche istante, fino a quando non comincia a “saltellare”.

Successivamente, premi sul pulsante Play/Pausa sempre presente sul telecomando e seleziona la voce Elimina dal menu che compare su schermo.
Conferma quindi quelle che sono le tue intenzioni premendo nuovamente sul pulsante Elimina ed è fatta.

Per completezza d’informazione, ti segnalo che dallo stesso menu visibile dopo aver premuto sul pulsante Play/Pausa puoi anche creare delle cartelle in cui organizzare le app scaricate oppure spostare l’applicazione selezionata in una cartella esistente.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come scaricare le app su Apple TV ma non sei ancora riuscito a compiere l’operazione in maniera corretta?
Considerando la situazione, quello che posso suggerirti di fare è dare uno sguardo alla sezione dedicata al supporto per Apple TV sul sito Internet di Apple, in modo tale da poter ricevere aiuto in maniera mirata.

Se neppure così facendo riesci a fronteggiare la situazione, puoi provare a metterti in contatto diretto con il servizio clienti di Apple, in modo tale da ricevere assistenza personalizzata.
La cosa è fattibile in più modalità:
telefonicamente, via Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono ugualmente validi.
Per cui, scegli pure liberamente quale adottare, in base alle tue esigenze e preferenze.

Se ritieni di aver bisogno di ulteriori informazioni sul da farsi, puoi leggere la mia guida dedicata in maniera specifica a come contattare Apple, tramite la quale ho provveduto a parlarti della questione con maggiore dovizia di particolari

come scaricare app gratis iphone

come scaricare app gratis iphone

Dopo averci pensato a lungo e aver risparmiato per parecchio tempo, hai deciso di utilizzare i tuoi risparmi per acquistare un iPhone di nuova generazione. Sei estremamente entusiasta del tuo nuovo gioiellino tecnologico, ma vorresti arricchirne le già numerose funzionalità scaricando nuove applicazioni, senza però spendere neppure un centesimo.
Se ti ritrovi in questa descrizione sappi che, anche se potrà sembrarti inverosimile, scaricare app gratis su iPhone è possibile, eccome.

App Store, il negozio digitale accessibile da dispositivi mobili Apple, offre di per sé numerose applicazioni.
Vi sono contenuti a perdita d’occhio per smartphone e tablet iOS.
Certamente alcune di queste applicazioni sono a pagamento ma, se saprai dove cercare, scoprirai che ce ne sono anche molte altre che possono essere scaricate ed utilizzate in maniera totalmente gratuita.

Se sei curioso di scoprire come fare per scaricare app gratis su iPhone, vero?
D’accordo, allora ti suggerisco di prenditi qualche minuto di tempo libero per dedicati alla lettura di questa mia guida.
Non preoccuparti, scaricare app gratis su iPhone è molto più semplice di quanto tu possa pensare e le procedure, che ti illustrerò passo per passo, possono essere eseguite in poco tempo.
Sei pronto per cominciare?
Sì?
Benissimo.
Ti auguro una buona lettura!

Come scaricare app gratis su iPhone (App Store)

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Vuoi sapere come scaricare app gratis sul tuo iPhone nuovo di zecca?
Sicuramente la prima cosa che devi fare è incominciare a padroneggiare l’utilizzo di App Store, il negozio digitale dedicato ai dispositivi mobili con iOS, il noto sistema operativo Apple.

Puoi trovare App Store già installato nel tuo dispositivo:
si trova nella home screen del tuo smartphone e la sua icona ha la forma di una A stilizzata di colore bianco su sfondo azzurro.
Insomma, non puoi sbagliarti.
Una volta che hai individuato l’app fai tap su di essa per aprirla.

Una volta che App Store si sarà avviato, fai tap sulla voce Classifiche collocata a fondo schermo.
Partendo da sinistra, è la terza voce che trovi preceduta da Categorie e da Primo Piano.

Nella nuova schermata che ora avrai visualizzato premi sulla voce Gratis che risulta collocata nel menu in alto.
In questo modo potrai visualizzare un elenco di applicazioni popolari che puoi scaricare e utilizzare gratuitamente sul tuo dispositivo.

Scorri questa classifica verso il basso per vedere tutte le principali applicazioni gratuite degne di nota che puoi scaricare sul tuo iPhone; in questo modo potrai cercare quella che più ti interessa.

Una volta che hai trovato un’applicazione gratuita da scaricare, fai tap sulla sua icona e, nella schermata che si apre, fai tap sul pulsante Ottieni che puoi vedere accanto al nome dell’applicazione di tuo interesse; dopodiché premi su Installa.
Nel caso ti venga richiesto, conferma la tua volontà di scaricare e installare l’applicazione.
Si tratta soltanto di digitare la password relativa al tuo account Apple (o di premere sul Touch ID, se presente sul tuo dispositivo).
Fatto questo non ti resterà che attendere che la procedura di download e di installazione dell’applicazione venga portata a termine nel modo corretto.

Un altro ottimo metodo che ti consiglio di utilizzare per scaricare app gratis su iPhone consiste nel ricercare le applicazioni gratuite tramite il motore di ricerca integrato di App Store.
Di seguito trovi le istruzioni dettagliate che ti permetteranno di eseguire questa procedura.

Una volta che avrai avviato l’applicazione, premi sull’icona a forma di lente di ingrandimento che puoi vedere nella parte in basso a destra della schermata di App Store.
Digita quindi app gratis nel campo di testo Cerca che trovi in alto e infine tocca il pulsante Cerca che trovi direttamente sulla tastiera del tuo dispositivo.
In questo modo potrai vedere un corposo elenco di applicazioni gratuite.

Anche in questo caso, una volta che avrai individuato l’applicazione da scaricare, premi sul pulsante Ottieni situato in corrispondenza del nome dell’applicazione.
Come fatto in precedenza, premi su Installa e poi eventualmente digita la tua password o premi sul Touch ID per confermare il download dell’applicazione.
Se hai effettuato tutte le procedure indicate in maniera corretta allora verrà avviato il download dell’app scelta sul tuo dispositivo e potrai subito utilizzarla, una volta terminata in maniera corretta la procedura di installazione.

Come scaricare app gratis su iPhone (AppsGratis)

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App Store è l’unico negozio virtuale dal quale puoi scaricare app gratis su iPhone.
Come alternativa al seguire le procedure che ti ho appena indicato, sappi però che anche hai la possibilità di scaricare app gratis su iPhone utilizzando altre applicazioni che, ogni giorno, si interfacciano con App Store e notificano la possibilità di scaricare gratuitamente app precedentemente a pagamento. Si tratta infatti di una possibilità data dalla presenza di offerte speciali per un periodo di tempo limitato.

Se sei interessato a scaricare app gratis su iPhone adottando questa soluzione in particolar modo, ti suggerisco di scaricare l’applicazione AppsGratisApp e Giochi Gratuiti per non perderti la possibilità di ottenere applicazioni gratuite in precedenza disponibili soltanto a pagamento.

Per scaricare applicazioni gratis su iPhone, utilizzando l’applicazione AppsGratisApp e Giochi Gratuiti dovrai come al solito accedere ad App Store di iOS.
Nel motore di ricerca digita quindi AppsGratis e scarica e installa la prima applicazione che compare nei risultati di ricerca.
La sua icona è una A stilizzata di colore bianco su sfondo nero e l’app è sviluppata da Mobinext S.r.l.s.

Dopo aver effettuato il download dell’applicazione e dopo esserti accertato che la procedura di installazione sia stata portata a termine, premi sull’icona di AppsGratisApp e Giochi Gratuiti presente nella home screen del tuo iPhone.

Nella schermata visualizzata, apri il menu laterale dell’applicazione premendo sul pulsante con il simbolo dei quadrati che trovi sulla sinistra.
Tra le voci di menu disponibili fai tap su Apps & Games per visualizzare l’elenco di tutte le app gratuite che possono essere scaricate sul tuo iPhone al momento.
Se c’è qualche app gratis che ti interessa fai tap sulla sua icona e dopodiché tocca il pulsante Installa ora.
A questo punto verrai rimandato alla relativa schermata di App Store tramite la quale potrai effettuare il download dell’applicazione da te scelta facendo tap sul pulsante Ottieni/Installa collocato in alto a destra.

Come scaricare app gratis su iPhone (iTunes per Windows e Mac)

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Sappi infine che per scaricare app gratis iPhone puoi agire anche direttamente dal computer accedendo a iTunes tramite un qualsiasi browser Web per Windows; potrai così valutare quale app scaricare gratuitamente sul tuo smartphone iOS.

Per scaricare app gratis iPhone dal computer, per prima cosa clicca qui per collegati a iTunes.
Una volta aperta la pagina Web, fai clic sulla voce Classifiche che trovi collocata in alto a destra e poi fai tap sulla voce App gratuite.
In questo modo ti verrà mostrato un elenco di app che puoi scaricare gratuitamente sul tuo iPhone.

Per scaricare app gratis dovrai poi avviare iTunes.
Sarà grazie al software che potrai far partire in remoto il download dell’applicazione di tuo interesse sul tuo iPhone.

Non hai installato iTunes sul tuo PC Windows?
Non preccuparti, ti spiego subito come rimediare.
Per prima cosa collegati alla pagina principale di iTunes e scarica il software sul tuo computer premendo sul pulsante Download.
Lascia pure in bianco il campo di testo relativo all’indirizzo email.

Una volta che il download del client di installazione sarà completato, apri il file appena scaricato, facendo doppio clic su di esso.
Nella finestra che si apre, fai partire l’installazione premendo sui pulsanti che compaiono:
clicca prima su Avanti e poi su Installa, poi su per due volte consecutive e poi su Fine per completare il processo d’installazione di iTunes.

Purtroppo iTunes non è dei più intutivi come software e ci vorrà un po’ per imparare a utilizzarlo.
Di conseguenza, per prima cosa, una volta che si sarà avviato iTunes, verifica di trovarti nella schermata dedicata alle App.

Se così non fosse, puoi spostarti tra le varie sezioni di App Store premendo sul menu a tendina situato in alto e facendo clic sulla voce App per accedere alla sezione che ti permetterà di scaricare applicazioni sul tuo iPhone.
Puoi cercare applicazioni gratuite su iTunes tramite la voce Top App Gratuite che trovi nel menu laterale.

Una volta che hai individuato l’app che desideri scaricare, avvia il download dell’app premendo sul pulsante Ottieni.
In questo modo ti ritroverai l’app scaricata ed installata sul tuo dispositivo iOS non appena quest’ultimo sarà connesso ad Internet.
Sarai così riuscito nel tuo intento di scaricare app gratis su iPhone e in più avrai sfruttato la comodità di poter agire da PC, installando l’applicazione grazie al comando inviato in remoto.

Se stai agendo da iTunes via Web tramite Mac, la procedura è leggermente più semplice, specialmente dal momento che iTunes è già installato sui computer Apple.

Una volta che avrai aperto iTunes tramite Web e avrai individuato l’app da scaricare, ti basterà premere sul pulsante Visualizza in iTunes.
Sul tuo Mac si aprirà in automatico iTunes e verrai reindirizzato alla schermata di download relativa all’app di tuo interesse.
Adesso non ti resta che premere sul pulsante Ottieni per poter avviare il download remoto dell’app gratuita sul tuo dispositivo iOS.

Se vuoi saperne di più riguardo il funzionamento di iTunes, ti suggerisco di leggere la mia guida su come scaricare iTunes.
Troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno anche nella mia guida Come si usa iTunes che ti permetterà di scoprire maggiori dettagli sul funzionamento del noto software dedicato ai dispositivi Apple.
Dopo aver imparato le basi,  ti consiglio di approfondire l’argomento iTunes, imparando la gestione della libreria musicale.
Potrai infatti scoprire come aggiungere canzoni su iTunes tramite lo store incluso nel software, importandole da un CD musicale o scaricandole da Apple Music.

come scannerizzare con mac

come scannerizzare con mac

Hai bisogno di scansionare dei documenti da inviare a un tuo collega ma non sai come fare perché sei passato da poco a Mac e non hai avuto tempo di approfondire quest’argomento?
Non ti preoccupare.
Che tu ci creda o no, digitalizzare con macOS è ancora più semplice che su Windows, e oggi te lo dimostrerò!

Segui le indicazioni su come scannerizzare con Mac che sto per darti e ti prometto che, in meno di cinque minuti, avrai la copia digitale delle tue foto e dei tuoi documenti pronti per essere “impacchettati” e spediti sotto forma di allegati alla casella di posta elettronica del tuo collega!

Prima di vedere in dettaglio come compiere l’operazione in oggetto, però, devi accertarti che lo scanner o la stampante multifunzione che intendi usare per effettuare le tue scansioni sia riconosciuta correttamente dal computer.
Ad ogni modo, non temere:
provvederò a fornirti delucidazioni anche al riguardo.
Ora, dunque, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come scannerizzare foto con Mac
  • Come scannerizzare un documento con Mac
    • Acquisizione Immagine
    • Prizmo
    • Scannerizzare in PDF con Mac
  • Come scannerizzare con Mac senza scanner

Operazioni preliminari

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Come ti dicevo a inizio guida, prima di andare a scoprire come scannerizzare con Mac, ci sono alcune operazioni preliminari che devi necessariamente compiere per fare in modo che tutto vada per il verso giusto.

Quello a cui mi riferisco è, in primo luogo, la configurazione dello scanner o della stampante multifunzione che intendi usare per eseguire la scansione e il relativo collegamento al tuo Mac.
Per cui, se non hai già provveduto in maniera autonoma, devi innanzitutto accendere lo scanner o la stampante multifunzione e collegare quest’ultima al Mac tramite cavo oppure tramite rete Wi-Fi (se stai usando un dispositivo che supporta la connettività wireless).

Provvedi, in seguito, a fare clic sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con la ruota d’ingranaggio) presente sulla barra Dock di macOS, a selezionare l’icona di Stampanti e Scanner nella finestra che si apre e ad aggiungere il tuo scanner o la tua stampante multifunzione alla configurazione del Mac, facendo clic sul pulsante (+) posto in basso a sinistra, selezionando il dispositivo dall’elenco proposto e premendo sul bottone Aggiungi.

Se il tuo scanner o la tua stampante multifunzione non vengono rilevati, significa che il computer non è stato in grado di riconoscere automaticamente la periferica e che devi installarla attraverso dei driver.
Solitamente, i driver vengono forniti su un dischetto che si trova all’interno della confezione di vendita del dispositivo.
In alternativa, puoi collegarti al sito Internet del produttore del dispositivo e cercare lì sopra i driver per Mac.

Per ulteriori approfondimenti riguardo i passaggi che ti ho appena descritto, puoi fare riferimento alla mia guida su come scannerizzare.
Per quel che concerne le stampanti multifunzione, invece, puoi leggere il mio tutorial su come collegare una stampante e il mio post su come configurare una stampante Wi-Fi.

Dopo essere riuscito a configurare lo scanner o la stampante multifunzione, provvedi a porre sotto il coperchio del dispositivo la foto o il documento che vuoi digitalizzare, dopodiché attieniti alle indicazioni che trovi nelle righe successive per scoprire come effettuare le tue scansioni.

Come scannerizzare foto con Mac

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Ti interessa capire come scannerizzare con il Mac perché hai necessità di digitalizzare alcune foto ma non sai quali strumenti usare per farlo e, soprattutto, come servirtene?
In tal caso, ti comunico che puoi avvalerti di Acquisizione Immagine, l’applicazione predefinita di macOS per digitalizzare immagini e documenti.

Per usare Acquisizione Immagine, richiama quest’applicazione selezionando la relativa icona (quella con la macchina fotografica e le foto) che trovi nel Launchpad.
Una volta visualizzata la finestra del programma sulla scrivania, assicurati che nel menu a sinistra risulti selezionato il tuo scanner o la tua stampante multifunzione (in caso contrario, provvedi tu), dopodiché premi sul pulsante Mostra dettagli posto in basso a sinistra per visualizzare la foto da digitalizzare in anteprima, nell’area al centro.

Una volta visualizzata l’anteprima della foto, seleziona la porzione esatta della stessa che andrai a scannerizzare, regolando i contorni tratteggiati che dovrebbero essere comparsi in automatico (altrimenti puoi impostarli tu, facendo clic con il mouse, continuando a tenere premuto e trascinando l’area della selezione).

Serviti poi dei menu e dei campi situati a destra per regolare la risoluzione della scansione, stabilire se scannerizzare a colori o in bianco e nero, se abilitare la correzione dell’immagine ecc.
(tieni presente che alcune funzioni potrebbero non essere disponibili, a seconda della marca e del modello del tuo scanner).

Per concludere, scegli il nome che vuoi assegnare al file finale, digitandolo nel campo Nome, indica la cartella di output (per impostazione predefinita è la cartella Immagini) tramite il menu a tendina Salva scansione in, il formato d’immagine (per impostazione predefinita viene usato il formato JPG) dal menu a tendina Formato e clicca sul bottone Scansione, per avviare la scansione.

Se non hai né voglia né tempo di intervenire sulle impostazioni avanzate della scansione, puoi anche digitalizzare più rapidamente la tua foto sfruttando le impostazioni predefinite (o comunque quelle impostate durante la precedente scansione):
per riuscirci, dopo aver aperto Acquisizione Immagine, ti basta semplicemente definire la cartella di output e il formato della scansione tramite i menu a tendina in basso e fare clic sul pulsante Scansione.

Come scannerizzare un documento con Mac

Vediamo ora come digitalizzare un documento su Mac.
In questo caso specifico, però, occorre fare una netta distinzione tra le risorse che consentono di effettuare scansioni con testo selezionabile e quelle che, invece, scansionano i documenti come immagini.

Nel primo caso, si parla di programmi con supporto alla tecnologia OCR (acronimo di “optical character recognition”), ovvero di strumenti abilitati al riconoscimento ottico dei caratteri, feature questa che può rivelarsi particolarmente utile nel caso in cui si abbia necessità di digitalizzare dei documenti cartacei ottenendo dei file di Word o dei PDF con testo selezionabile/modificabile.

I programmi che, invece, permettono di creare delle copie digitali dei documenti con testo non modificabile consentono di realizzare dei file i cui elementi testuali sono parte integrante degli stessi e non possono essere scissi, come se fossero delle immagini.

Acquisizione Immagine

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Acquisizione Immagine, il programma “di serie” di macOS di cui ti ho già parlato nel capitolo su come digitalizzare le foto, può essere impiegato anche per effettuare la scansione dei documenti, restituendo come output dei file dal testo non selezionabile.
Per servirtene per lo scopo in questione, devi compiere esattamente gli stessi passaggi che ti ho indicato nel capitolo precedente, non cambia assolutamente nulla.

L’unica cosa che, in questo caso specifico forse potrebbe farti comodo è la scelta dell’opzione Testo (che applica colore e contrasto ad hoc, per una migliore visualizzazione dei testi nei documenti) oppure quella Bianco e nero (per digitalizzare in bianco e nero documenti per i quali l’uso del colore non è rilevante) dal menu a tendina Tipo che ti viene mostrato dopo aver fatto clic sul bottone Mostra dettagli (nella parte in basso a destra della finestra di Acquisizione Immagine).

Prizmo

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Se hai bisogno di scannerizzare dei documenti con testo selezionabile, ti invito a prendere in considerazione Prizmo:
si tratta di un programma professionale che permette di digitalizzare documenti, tradurli in testi modificabili (grazie alla tecnologia OCR, con supporto alla lingua italiana) ed esportarli in formato PDF o rich text.
È a pagamento (costa 54,99 euro), ma è disponibile in una versione di prova gratuita che non ha scadenze temporali ma prevede diverse limitazioni:
inserisce dei watermark nei documenti digitalizzati, copre parzialmente alcune parole trattate tramite OCR ecc.

Per scaricare Prizmo sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download che si trova in alto.
A scaricamento avvenuto, estrai l’archivio ZIP ottenuto, trascina l’icona di Prizmo nella cartella Applicazioni di macOS, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu contestuale, in modo tale da avviare l’applicazione andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso i software provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Nella finestra del programma che ora visualizzi sullo schermo, clicca sul pulsante OK, per utilizzare la versione di prova di Prizmo, dopodiché seleziona la voce Nuovo documento.
Clicca, dunque, sull’opzione Importa da scanner o fotocamera presente nell’ulteriore finestra che si apre, seleziona il tuo scanner o la tua stampante multifunzione e aspetta che risulti visibile l’anteprima del documento.

Successivamente, assicurati del fatto che il rettangolo di selezione risulti tracciato correttamente (altrimenti sistemalo tu), regola tutte le opzioni relative alla scansione (risoluzione, maschera di contrasto ecc.) che si trovano sulla destra e premi sul pulsante Scansiona.

A procedura ultimata, clicca sul bottone Fatto e apporta eventuali regolazioni al documento sfruttando gli strumenti disponibili nella parte in basso della finestra del programma: cliccando sul pulsante Ritaglia, puoi ritagliare il documento; facendo clic sul pulsante Regola puoi regolare contrasto, luminosità ecc.; premendo sul bottone Dimensioni puoi regolare le dimensioni del foglio del documento; facendo clic sul bottone OCR, puoi regolare le impostazioni relative a leggibilità e risoluzione del testo selezionabile, mentre premendo sul pulsante con il mappamondo puoi definire la lingua del testo.
I pulsanti Sinistra e Destra, invece, ti permettono di ruotare il documento.

In seguito, clicca sul pulsante per la condivisione (quello con il rettangolo e la freccia) situato in alto a destra, scegli il formato di output che preferisci (tieni presente che JPG, PNG e TIFF sono formati immagine che non supportano la modifica del testo) dal menu a tendina Formato e clicca sul pulsante Esporta come file.
Per concludere, indica la posizione sul Mac in cui salvare il file finale e premi sul pulsante Salva.

Se non vuoi esportare l’intero documento ma il solo testo in esso presente, invece, seleziona la scheda Riconosci posta in alto a destra e attendi che la procedura di riconoscimento del testo venga portata a termine.

A processo ultimato, apporta eventuali modifiche al testo riconosciuto che ti viene mostrato nel riquadro sulla destra e procedi con il salvataggio, come ti ho indicato poc’anzi.
Prima di creare il tuo file, puoi anche tradurlo oppure riprodurre a voce il contenuto premendo, rispettivamente, sui pulsanti Traduci e Voce posti in basso.

Scannerizzare in PDF con Mac

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Vuoi salvare il tuo documento scannerizzato con Mac in formato PDF?
Per riuscirci, puoi usare sempre i programmi di cui ti ho già parlato nelle righe precedenti.
Ti spiego subito in che modo procedere.

Per quel che concerne Acquisizione Immagine, avvia l’applicazione e, nella finestra che compare sulla scrivania, clic sul pulsante Mostra dettagli posto in basso a destra, dopodiché attendi che risulti visibile l’anteprima del documento.

In seguito, seleziona la voce PDF dal menu a tendina Formato, indica se desideri unire tutte le pagine del documento in un solo file, spuntando l’opzione Unisci in un unico documento, e procedi pure con la digitalizzazione come ti ho spiegato nel passo presente a inizio guida.

Per quanto riguarda, invece, Prizmo, per salvare un documento scannerizzato in PDF, avvia l’applicazione e, nella finestra che si apre, seleziona prima la voce Nuovo documento e poi quella Importa da scanner o fotocamera.
Seleziona quindi il tuo scanner o la tua stampante multifunzione e aspetta che risulti visibile l’anteprima del documento.

Adesso, apporta tutte le regolazioni del caso, procedendo in egual maniera a come ti ho indicato nel capitolo precedente dedicato al programma, clicca sull’icona della condivisone, scegli la voce PDF dal menu a tendina Formato, decidi se includere tutte le pagine o solo quelle selezionate spuntando l’opzione che preferisci nel riquadro che si apre e fai clic sul bottone Esporta come file.
Infine, specifica la posizione di output e il nome che desideri assegnare al documento.

Come scannerizzare con Mac senza scanner

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Se possiedi un Mac equipaggiato con macOS 10.14 Mojave o versioni successive e un iPhone o un iPad aggiornati a iOS 12 o versioni successive, puoi sfruttare la funzione denominata Fotocamera con Continuity, la quale, come intuibile, consente di sfruttare fotocamera dei dispositivi mobili a marchio Apple per effettuare le scansioni di foto e documenti sui computer dell’azienda di Cupertino.

Per usufruire della funzione, inoltre, è indispensabile che sul computer e sull’iPhone/iPad risultino attivati il Wi-Fi e il Bluetooth, inoltre è necessario che i dispositivi siano collegati al medesimo ID Apple (per il quale deve risultare abilitata l’autenticazione a due fattori).
Un’altra cosa di cui devi tenere conto è che Fotocamera con Continuity funziona solo nelle seguenti applicazioni:
Finder (compresa la Scrivania), Keynote, Mail, Messaggi, Note, Numbers, Pages e TextEdit.

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, per sfruttare il servizio, apri l’applicazione sul tuo Mac in cui intendi effettuare la scansione di una foto o di un documento, fai clic destro tenendo premuto il tasto cmd sulla tastiera del computer e seleziona l’opzione Scatta foto o Scansiona documenti presente nel menu contestuale, sotto la dicitura iPhone/iPad di [tuo nome].
Se non visualizzi le voci in questione, seleziona prima la dicitura Importa da iPhone/Importa da iPad dal menu contestuale.

Dopo aver selezionato l’opzione corretta, sul tuo iPhone o iPad si aprirà l’app Fotocamera.
Inquadra quindi con la fotocamera del dispositivo la foto o il documento di cui vuoi effettuare la scansione e fai tap sul bottone circolare bianco posto a fondo schermo, per avviare l’acquisizione.
Nel caso specifico dei documenti, prima puoi anche regolare le impostazioni relative al colore, premendo sul pulsante con i tre cerchi situato in alto.

Successivamente, regola l’area di selezione della foto o del documento agendo dal display dell’iPhone o dell’iPad e importa l’acquisizione sul tuo Mac, facendo tap sulla voce Salva la scansione situata in basso a destra.

Per ulteriori dettagli riguardo la funzionalità oggetto di questo capitolo, puoi fare riferimento all’apposita pagina di supporto presente sul sito Internet di Apple.

come scannerizzare con iphone

come scannerizzare con iphone

Vorresti digitalizzare un documento in mobilità con il tuo iPhone ma non sai come riuscirci?
Hai ritrovato una foto d’epoca, vorresti “fotografarla” con il tuo iPhone, in modo da renderla digitale, ma tutti i tuoi tentativi ti hanno portato a risultati di scarsa qualità?
Hai l’esigenza di scansionare un codice QR con iPhone ma non sai come procedere?
Se hai risposto in maniera affermativa ad almeno una di queste domande, sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

In questa guida, infatti, ti spiegherò come scannerizzare con iPhone in maniera estremamente facile e veloce. Come risultato finale, sarai in grado di digitalizzare documenti e foto in pochissimi minuti, con la possibilità di ritoccare questi ultimi con vari filtri e, nel caso dei documenti, di estrarne il testo.
Inoltre ti spiegherò come scansionare i QR code, i codici “quadrati” che possono contenere link o informazioni di vario genere.
Non preoccuparti:
non avrai bisogno di costosi software o dispositivi esterni per raggiungere il tuo scopo, potrai fare tutto in comodità con il tuo “iPhone”.

Come dici?
Ti ritieni un “imbranato tecnologico” e hai paura di non riuscire a portare a termine queste operazioni?
Non temere, le procedure da seguire sono piuttosto banali e, seguendo pedissequamente le mie istruzioni, riuscirai a fare tutto senza il benché minimo problema.
Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come scannerizzare documenti con iPhone
    • Note
    • Scanbot Pro
    • Altre applicazioni per scannerizzare con iPhone
  • Come scannerizzare foto con iPhone
    • FotoScan di Google
    • Altre applicazioni per scannerizzare foto con iPhone
  • Come scannerizzare QR con iPhone
    • Fotocamera
    • Altre app per scannerizzare QR con iPhone

Come scannerizzare documenti con iPhone

Apple ha implementato una funzione per scannerizzare documenti nella sua app Note, ma per eseguire attività avanzate, come l’estrazione del testo dalle scansioni tramite OCR, bisogna ricorrere ad applicazioni di terze parti.
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui sotto.

Note

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L’applicazione ufficiale Note di Apple, preinstallata su tutti gli smartphone della società di Cupertino, a partire da iOS 11 è anche in grado di scannerizzare documenti.

Per sfruttare questa funzionalità, non devi far altro che avviare l’app in questione (la sua icona è presente di default nella schermata Home) facendo un tap deciso su di essa e selezionando la voce Scansiona documento dal menu che si apre.
Verrà avviata automaticamente una nuova nota e azionata la fotocamera, per catturare un documento.

Se il tuo iPhone è sprovvisto di 3D Touch, puoi raggiungere lo stesso risultato avviando normalmente l’app Note, facendo poi tap sull’icona con foglio e matita presente in basso a destra e selezionando prima l’icona “+” e poi la scritta Scansiona documenti.

Bene:
ora non devi far altro che inquadrare il documento che vuoi scansionare e attendere che questo venga riconosciuto e “catturato” in automatico.
Se ciò non avviene puoi “forzare” la cattura del documento premendo sul pulsante bianco, collocato in basso e poi delineando i bordi del foglio inquadrato nella foto.

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Una volta scansionati tutti i fogli del tuo documento, fai tap sulla scritta Salva la scansione in modo da passare alla personalizzazione e alla condivisione del file. Per impostare i filtri di colore, fai tap sull’immagine appena creata, poi sull’icona con tre cerchi (quella posta in basso al centro).e scegli se salvare il documento a colori, in scala di grigi, in bianco e nero o con la modalità Foto.
Dopodiché premi sulla scritta Fine (in alto a sinistra) per salvare tutte le modifiche.

Per trasformare il documento appena digitalizzato in un PDF, premi su di esso e poi sull’icona con una freccia presente in alto a destra.
Successivamente, fai tap sulla scritta Crea PDF nel menu che si apre, seleziona la scritta Fine posta in alto a destra e, in seguito, premi sul tasto Salva file su.
Ottimo, ora non ti resta che scegliere dove salvare il documento e fare tap sulla scritta Aggiungi presente in alto a destra.
Seguendo la medesima procedura, ma selezionando dal menu altre icone, come ad esempio quella di WhatsApp, puoi condividere il documento in altre applicazioni.

Scanbot Pro

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Una delle applicazioni di terze parti più utilizzate per scannerizzare documenti con iPhone è Scanbot Pro.
Questa consente, infatti, di sfruttare anche funzionalità avanzate come l’estrazione del testo da un file digitalizzato (OCR) in maniera molto semplice.

Prima di procedere, devi ovviamente scaricare l’applicazione aprendo l’App Store di iOS, cercando “scanbot pro” e selezionando l’icona del software dai risultati della ricerca (è disponibile anche una versione free di Scanbot, ma purtroppo non supporta l’OCR).
Dopodiché, installa l’app premendo sul tasto Ottieni e verificando la tua identità, nel caso fosse richiesto, tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

A download completato, non ti resta che avviare Scanbot Pro (concedendole, quando richiesto i permessi per accedere alla fotocamera), premere sull’icona dei tre puntini in verticale che si trova in altro a destra e fare tap su Impostazioni.
Successivamente, seleziona la scritta Riconoscimento Testo (OCR) e attiva la relativa opzione.

Dopodiché, torna alla schermata iniziale e premi sull’icona “+” presente in basso.
Ora inquadra con la fotocamera il documento da digitalizzare e fai tap sull’icona verde che trovi in basso.
Successivamente, fai tap sulla scritta Salva e seleziona la foto che hai appena scattato.
Perfetto, non ti resta che fare tap sulla scritta TESTO presente in alto a destra e l’applicazione ti mostrerà il testo digitalizzato.

Altre applicazioni per scannerizzare con iPhone

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L’App Store offre molte app per scansionare documenti con iPhone:
eccone altre che potrebbero fare al caso tuo, qualora quelle consigliate in precedenza non avessero incontrato le tue preferenze.

  • Scanner Pro – una delle applicazioni più utilizzate per sfruttare l’OCR su iPhone.
    Può essere tranquillamente utilizzata anche dagli utenti meno esperti e costa 4,49 euro.
  • iScanner – Scanner PDF – uno dei software più semplici da utilizzare per scannerizzare un documento con iPhone.
    Costa 16,99 euro.

Nel caso tu non abbia ancora trovato l’applicazione che fa per te, ti consiglio di consultare la mia guida alle migliori applicazioni per scannerizzare da smartphone e il mio tutorial su come scannerizzare.

Come scannerizzare foto con iPhone

Come dici?
Vorresti scannerizzare una foto con iPhone ma non sai come fare?
Nessun problema:
sebbene non esista una funzionalità nativa in grado di fare questo, importanti aziende di terze parti, in primis Google, hanno provveduto già da tempo a rendere disponibili sull’App Store delle applicazioni pensate proprio per questo scopo.
Ecco tutto spiegato in dettaglio.

FotoScan di Google

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Una delle applicazioni più utilizzate per digitalizzare le foto con iPhone (e non solo) è FotoScan di Google, che permette di effettuare scansioni di foto tradizionali (evitando bagliori, effetto mosso e altri difetti tipici delle foto “catturare” con la classica app Fotocamera dello smartphone) e di salvarle direttamente sullo smartphone e/o sul cloud.
La procedura da seguire per effettuare quest’operazione è semplice e intuitiva:
devi solo prenderti cinque minuti di tempo libero e mettere in pratica le istruzioni che trovi qui sotto.

Prima di procedere con la guida, scarica l’applicazione aprendo l’App Store di iOS, cercando “fotoscan google” e selezionando l’icona dell’app (un tablet su sfondo bianco) dai risultati della ricerca.
Dopodiché, installa l’app premendo sul tasto Ottieni e verificando la tua identità, nel caso fosse richiesto, tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

A download completato, per usare l’app, avviala, segui la breve guida iniziale che ti viene proposta e concedi i permessi necessari all’uso della fotocamera e all’accesso al Rullino.
A questo punto, inquadra la foto che vuoi scansionare e premi il pulsante bianco posto in basso al centro.

Dopodiché, inquadra i quattro punti blu che compaiono a schermo e attendi che l’immagine venga elaborata.
Fatto ciò, fai tap sull’anteprima dello scatto che comparirà in basso a destra e, se lo desideri, ruota, regola gli angoli, elimina o condividi l’immagine usando le apposite icone presenti su schermo. L’immagine digitalizzata verrà salvata automaticamente nell’app Foto di iOS.

Altre applicazioni per scannerizzare foto con iPhone

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Se FotoScan di Google non ti sembra adatta alle tue esigenze, eccoti una lista di altre app per digitalizzare foto con iPhone che potrebbe esserti utile.

  • Photo Scanner di Photomyne – una delle app più utilizzate per scannerizzare le foto su iPhone.
    Puoi provarla gratuitamente, ma l’abbonamento Premium è a pagamento (11,99 euro).
  • Photo Scanner – Foto convertire in PDF LE – una delle applicazioni più avanzate per convertire le foto in PDF.
    Puoi scaricarla gratuitamente.
  • Memories – Scanner foto istantaneo – l’applicazione pensata per ridare lustro alle vecchie foto di repertorio.
    Dispone di molti filtri per cercare di rendere migliori i file digitalizzati.
    Puoi testarla gratuitamente, ma alcune funzionalità sono accessibili solamente tramite account Premium (3,49 euro).
  • Foto Scanner – Editor, Filtro – una delle applicazioni più semplici da utilizzare.
    Puoi provarla gratuitamente, ma alcune funzionalità vengono sbloccate attraverso l’abbonamento Premium (6,99 euro).

Per ulteriori informazioni, ti consiglio di consultare le mie guide su come scannerizzare una foto e come usare la fotocamera del cellulare come uno scanner.
Ti assicuro che troverai ciò che fa per te e sarai in grado di digitalizzare le tue foto in men che non si dica.

Come scannerizzare QR con iPhone

I codici QR sono sempre più diffusi e quindi potresti voler imparare come sfruttarli utilizzando il tuo iPhone.
Nessun problema:
la procedura da seguire è molto semplice, anche perché basta usare l’applicazione Fotocamera inclusa “di serie” in iOS.

Fotocamera

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A partire da iOS 11, Apple ha implementato nell’app Fotocamera di iPhone una funzionalità nativa in grado di riconoscere i QR Code, svelarne il contenuto e aprire eventuali link associati ad essi.

Per sfruttare questa funzionalità, ti basta aprire l’app Fotocamera (l’icona è posta di default in alto a destra nella schermata principale di iOS) e inquadrare il codice QR che ti interessa.
Una volta riconosciuto quest’ultimo, il sistema farà comparire una notifica che ti mostrerà il contenuto del codice e ti inviterà ad aprire eventuali siti associati a quest’ultimo (con un semplice tap sulla notifica stessa).

Altre applicazioni per scannerizzare QR con iPhone

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Come dici?
Vorresti più informazioni su un determinato codice QR prima di aprirlo?
Nessun problema:
gli sviluppatori di terze parti hanno pensato anche a questo e l’App Store è pieno zeppo di soluzioni alternative per inquadrare i codici QR su iPhone:
ecco qualche esempio.

  • QR Code – Scanner di Codici – una delle applicazioni più semplici e veloci da utilizzare per scansionare codici QR con iPhone.
    Puoi scaricarla gratuitamente, ma per rimuovere la pubblicità bisogna acquistare l’account Pro (9,99 euro).
  • QR Code Reader by Scan – uno dei software più utilizzati dagli utenti iOS, in quanto completamente gratuito e senza alcun tipo di microtransazione.
  • Scanner di Codici a QR – applicazione per la scansione dei QR code che si distingue per la sua capacità di fare tutto “internamente”, senza sfruttare software di terze parti, che si tratti di aprire un video di YouTube, visualizzare un luogo su Google Maps o aprire un link.
    Puoi scaricarla gratuitamente.
  • Qrafter – Codice QR – una delle app che offrono più dettagli sui codici QR.
    Puoi scaricarla gratuitamente, ma devi acquistare l’account Premium (3,49 euro) per ottenere più funzionalità, ad esempio quella per aprire file vCard e iCalendar direttamente da Safari.

Nel caso tu non abbia ancora trovato l’applicazione che fa per te, ti consiglio di dare un’occhiata alle mie guide su come scansionare QR Code e su come si usa QR Code.

come sbloccare sim iphone

come sbloccare sim iphone

Dopo averci pensato su per lungo tempo finalmente lo hai fatto, hai comperato il tuo primo iPhone.
Complimenti per l’acquisto, non posso dirti altro.
Tuttavia se in questo momento stai leggendo questa guida è evidente che all’accensione del dispositivo ti sei ritrovato a dover fare i conti con un fastidioso avviso a schermo indicante SIM Bloccata.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se sei alla ricerca di una soluzione al tuo problema sappi che sei finito nel posto giusto, o meglio sulla guida giusta.
Nelle seguenti righe andrò infatti a spiegarti tutto ciò che bisogna fare per riuscire a sbloccare SIM iPhone.

Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio voglio però rassicurarti subito su una cosa.
Contrariamente alle apparenze sbloccare SIM iPhone è una procedura tutt’altro che complicata e per la messa a segno della quale non è necessario essere degli esperti del mondo Apple o, in linea ben più generale, in informatica e telefonia.
Sbloccare SIM iPhone è infatti un’operazione che può essere effettuata praticamente da tutti semplicemente andando ad agire dalle impostazioni dell’iDevice.

Se sei quindi effettivamente intenzionato a scoprire che cosa bisogna fare per riuscire a sbloccare SIM iPhone ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti attentamente sulla lettura delle mie indicazioni.
Sono certo che alla fine sarai finalmente riuscito a porre rimedio alla cosa e che sarai anche pronto ad affermare che sbloccare SIM iPhone era un vero e proprio gioco da ragazzi.

Operazioni preliminari

Prima di scoprire cosa bisogna fare per poter sbloccare SIM iPhone, devi sapere una cosa.
La comparsa della dicitura indicante il fato che la SIM è bloccata non implica l’impossibilità di utilizzo dell’iPhone.
In caso di SIM bloccata puoi infatti utilizzare il tuo iPhone in tutte le sue funzioni meno quelle che risultano collegate alla SIM, alla telefonia ed alla rete dati cellulare.
Detta in soldoni, se la SIM in uso sul tuo iPhone risulta bloccata non potrai effettuare e ricevere chiamate, non potrai inviare e ricevere SMS e non potrai navigare in rete sfruttando la connessione dati del tuo gestore di telefonia mobile.
Per intenderci, l’iPhone si comporterà quindi così come fa un iPad o un qualsiasi altro tablet solo Wi-Fi, senza supporto per la scheda SIM.

Inoltre, tieni conto che quando all’accensione dell’iPhone appare l’avviso di SIM bloccata la SIM in uso sul dispositivo risulta protetta da un codice PIN.
Se non hai provveduto a modificarlo il codice PIN da utilizzare è quel codice costituito da quattro cifre che viene indicato sotto la dicitura Codice PIN sulla tessera in plastica annessa alla confezione di vendita della tua scheda telefonica.
Prima di continuare con la lettura di questa guida ti suggerisco quindi di reperire il codice PIN associato alla tua SIM e di tenerlo a portata di mano… per sbloccare SIM iPhone ne avrai bisogno!

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Sbloccare SIM iPhone temporaneamente

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze, puoi sbloccare la SIM dell’iPhone temporaneamente oppure in maniera definitiva.
Se scegli di sbloccare SIM iPhone temporaneamente, ad ogni nuova accensione del dispositivo dovrai digitare il PIN per sbloccare l’utilizzo della SIM, mentre se scegli di sbloccare SIM iPhone definitivamente non dovrai più digitare il PIN associato alla scheda.

Se desideri sbloccare SIM iPhone temporaneamente e se preferisci quindi digitare il codice PIN ad ogni nuova accensione dell’iPhone, tutto quel che devi fare altro non è che premere sulla voce Sblocca che risulta collocata sotto l’avviso di SIM bloccata visualizzato all’accensione dell’iPhone.

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Nella nuova schermata che successivamente ti verrà mostrata digita il codice PIN associato alla tua SIM.
Attendi quindi qualche istante affinché venga visualizzato il nome del gestore della tua SIM nella parte in alto a sinistra del display dell’iPhone indicante il fatto che la rete risulta perfettamente accessibile.

Se invece alla comparsa dell’avviso di SIM bloccata sul display del tuo iPhone hai già premuto su OK ed ora vorresti poter sbloccare SIM iPhone procedi facendo tap sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente in home screen, successivamente premi sulla voce Cellulare (oppure su quella Telefono, se usi una versione di iOS precedente alla 11) annessa alla schermata che ti viene mostrata e poi seleziona la voce PIN SIM.
Adesso fai tap sulla voce Sblocca presente in corrispondenza del nuovo avviso di SIM bloccata mostrato a schermo e poi digita poi il codice PIN relativo alla tua scheda SIM.

Sbloccare SIM iPhone definitivamente

Preferisci sbloccare SIM iPhone in maniera definitiva?
Nessun problema! Per fare ciò la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen del tuo dispositivo fare tap sull’icona della sezione Impostazioni.
Se non riesci ad accedere alla home screen di iPhone perché sullo schermo è presente l’avviso di SIM bloccata premi sul pulsante OK e successivamente fai tap sull’icona della sezione Impostazioni.

Scorri ora la schermata visualizzata sino ad invidiare la voce Cellulare (oppure su quella Telefono, se usi una versione di iOS precedente alla 11) dopodiché premici sopra.
Scorri quindi la schermata che a questo punto ti viene mostrata, individua la voce PIN SIM e selezionala.

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Procedi spostano su OFF (verso sinistra) la levetta collocata in corrispondenza della voce PIN SIM dopodiché digita il codice PIN che risulta associato alla tua SIM e poi fai tap sulla voce Fine che risulta collocata in alto a destra.
Effettuate queste operazioni la SIM inserita nel tuo iPhone verrà sbloccata e a partire dal successivo riavvio del dispositivo non ti verrà più chiesto di digitare il PIN ad essa associata.

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Bloccare nuovamente SIM iPhone

In caso di ripensamenti, puoi attivare nuovamente il PIN e bloccare la SIM del tuo iPhone.
Per fare ciò, premi nuovamente sull’icona delle Impostazioni presente in home screen, scorri la schermata visualizzata sino ad invidiare la voce Cellulare (oppure su quella Telefono, se usi una versione di iOS precedente alla 11) e premici sopra.

Successivamente, fai “tap” sulla voce PIN SIM, porta su ON (verso destra) la levetta collocata in corrispondenza della SIM e digita il codice PIN associato alla tua scheda telefonica.
Per portare a termine la procedura, premi sulla voce Fine.

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Occhio a non sbagliare troppe volte a digitare il PIN, hai a disposizione soltanto tre tentativi dopodiché ti verrà richiesto il codice PUK per poter continuare ad utilizzare la SIM normalmente.

Ottenere una SIM per iPhone

Hai acquistato un nuovo iPhone ma non riesci ad attivarlo perché non hai una SIM del formato adatto?
Niente panico, puoi ritagliare una SIM in modo da farla diventare compatibile con il “iPhone”.

Per ritagliare la tua SIM e renderla compatibile con iPhone, scarica questo modello realizzato da Christian von der Ropp, stampalo su un comune foglio A4 (facendo attenzione a impostare il livello di zoom al 100%) e utilizzalo come base per modellare la scheda.
Tutto quello che occorre sono un paio di forbici, un pennarello indelebile, un po’ di nastro adesivo e della carta abrasiva (per limare i lati della SIM al termine del ritaglio).

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In casi di emergenza, puoi addirittura attivare l’iPhone usando una vecchia SIM non più in funzione.
Non ci credi?
Allora, prenditi cinque minuti di tempo libero e prova a mettere in pratica i suggerimenti che ti ho dato nel mio tutorial su come attivare iPhone senza SIM.

Nota: il ritaglio della SIM è un’operazione che va eseguita solo in casi di reali necessità, anche perché è facilissimo danneggiare la scheda. Poi per ottenere una SIM del formato giusto basta andare in un centro del proprio operatore telefonico e chiedere il cambio della scheda attuale per pochi euro (se non addirittura gratis)!

come sbloccare schermo iphone

come sbloccare schermo iphone

Hai appena acquistato il tuo primo iPhone e vorresti una mano a configurarlo sotto il punto di vista della sicurezza?
Vorresti bloccare il tuo “iPhone” in maniera sicura ed evitare accessi non autorizzati a quest’ultimo?
Non ti preoccupare, sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

Con la guida di oggi, ti illustrerò tutte le misure di sicurezza che permettono di bloccare gli accessi non autorizzati su iOS e ti spiegherò, passo dopo passo, come personalizzare il loro funzionamento.
In questo modo potrai mettere in sicurezza il tuo iPhone e potrai modificare le sue modalità di sblocco per adattarle alle tue necessità; potrai dunque decidere se sbloccare lo schermo del tuo “iPhone” con un codice, con l’impronta digitale, con la pressione del tasto Home ecc.

Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire le indicazioni che sto per fornirti.
In men che non si dica imparerai come bloccare e come sbloccare schermo iPhone in tutti i modi possibili e immaginabili.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Sbloccare schermo iPhone con codice
  • Sbloccare schermo iPhone con il Touch ID
  • Sbloccare schermo iPhone senza premere il tasto Home
  • Sbloccare schermo iPhone quando non ruota più
  • Sbloccare schermo iPhone quando si dimentica il codice di sblocco

Sbloccare schermo iPhone con codice

Il codice di sblocco è la prima misura di protezione di un iPhone.
Dovresti averlo già impostato durante la procedura di configurazione iniziale del tuo “iPhone”, ma nessuno ti vieta di modificarlo e di sostituirlo con uno più sicuro.

Per modificare il codice di sblocco del tuo iPhone (o impostarne uno nel caso in cui non lo avessi già fatto), recati nelle Impostazioni di iOS, seleziona la voce Touch ID e codice dalla schermata che si apre e, se richiesto, digita il codice di sblocco impostato attualmente sul telefono.
Successivamente, premi sul pulsante Cambia codice (oppure sul pulsante Abilita codice, se non hai mai impostato un codice di sblocco), digita il codice di sblocco impostato attualmente sull’iPhone e imposta il nuovo codice di sblocco digitandolo per due volte consecutive.

Per impostazione predefinita, il nuovo codice di sblocco è composto da 6 cifre ma, se vuoi, puoi anche impostarlo di 4 cifre o con una combinazione personalizzata di numeri e lettere.
Per cambiare la composizione predefinita del codice di sblocco, fai “tap” sulla voce Opzioni codice che si trova in basso e scegli se comporre un codice alfanumerico personalizzato o un codice numerico a 4 cifre.

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Per finire, digita il codice di sblocco che vuoi impostare sul tuo “iPhone” per due volte consecutive e il gioco è fatto.

Sbloccare schermo iPhone con il Touch ID

Se hai un modello di iPhone dotato di sensore Touch ID (quindi un iPhone 5s o successivi), puoi sbloccare lo schermo del telefono tramite il riconoscimento dell’impronta digitale.

Il Touch ID funziona solo se è stato configurato un codice di sblocco sull’iPhone e può gestire un numero massimo di 5 impronte in contemporanea.
Per configurare il suo funzionamento (o modificarlo, qualora avessi già configurato la tua impronta digitale durante la procedura di configurazione iniziale di iOS), recati nel menu Impostazioni del tuo “iPhone” e vai su Touch ID e codice.

A questo punto, digita il codice di sblocco del tuo iPhone, assicurati che la levetta relativa all’opzione Sblocco iPhone sia attiva (in questo modo il Touch ID acquisisce il potere di sbloccare lo schermo dell’iPhone) e scegli se Aggiungere un’impronta a quelle gestite dal Touch ID o se modificare l’impronta già configurata.
Per modificare l’impronta già configurata, devi selezionare quest’ultima (es.
Dito 1), devi eliminarla (premendo sul pulsante Elimina impronta digitale) e devi crearne una nuova facendo “tap” sull’opzione Aggiungere un’impronta.

La procedura per configurare una nuova impronta nel Touch ID è estremamente intuitiva.
Inizialmente, devi appoggiare il polpastrello sul tasto Home dell’iPhone, sollevarlo e appoggiarlo nuovamente per svariate volte (muovendo leggermente il dito tra una scansione e l’altra).

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Quando sullo schermo compare la scritta Regola la presa, impugna l’iPhone come mostrato sullo schermo del “iPhone” e appoggia nuovamente il dito sul tasto Home del “iPhone” facendo attenzione a restare sulle parti più esterne del tasto.

Ad operazione completata, potrai sbloccare lo schermo dell’iPhone utilizzando l’impronta digitale che hai appena registrato con il Touch ID.

Sbloccare schermo iPhone senza premere il tasto Home

Come ormai noto, da iOS 10 in poi, per sbloccare lo schermo dell’iPhone è necessario premere il tasto Home del telefono.
Questo impedisce che un riconoscimento troppo “frettoloso” dell’impronta digitale da parte del Touch ID (che su iPhone 6s e successivi è davvero molto veloce!) possa far sbloccare l’iPhone impedendo all’utente di consultare le notifiche presenti nella lock-screen.
Se per te questo non è un problema e, anzi, vuoi far sbloccare l’iPhone nella maniera più rapida possibile senza dover premere il tasto Home, non ti preoccupare, in iOS c’è un’impostazione che permette di disattivare facilmente la richiesta di pressione del tasto Home nella lock-screen.

Per poter sbloccare schermo iPhone senza premere il tasto Home, recati nel menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio presente in home screen) e vai su Generali > Accessibilità > Tasto Home.
Nella schermata che si apre, sposta su ON la levetta collocata accanto alla voce Appoggia il dito per continuare/Appoggia il dito per sbloccare e il gioco è fatto.
Da questo momento in poi, puoi sbloccare lo schermo dell’iPhone senza premere il tasto Home.

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In caso di ripensamenti, puoi tornare indietro in qualsiasi momento recandoti nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità e reimpostando su OFF la levetta collocata accanto alla voce Appoggia il dito per continuare/Appoggia il dito per sbloccare.
In questo modo iOS richiederà nuovamente la pressione del tasto Home per sbloccare lo schermo dell’iPhone.

Sbloccare schermo iPhone quando non ruota più

Quando ruoti il tuo iPhone, lo schermo rimane fisso in posizione verticale?
Niente panico! Molto probabilmente il tuo “iPhone” non è rotto.
La mancata rotazione dello schermo in orizzontale potrebbe essere dovuta a un’opzione attivata, probabilmente senza volerlo, nelle impostazioni di iOS.
L’impostazione in questione si chiama Blocco rotazione e si trova nel control center dell’iPhone:
il menu che compare effettuando uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto.

Per verificare l’attivazione del Blocco rotazione su iPhone, apri il control center di iOS scorrendo il dito dal fondo dello schermo verso l’alto e controlla se l’icona con la freccia circolare e il lucchetto ha uno sfondo rosso (su iOS 10 e versioni precedenti) oppure bianco (su iOS 11 e versioni successive).
Se l’icona in questione è colorata così come ti ho appena indicato, significa che il Blocco rotazione è attivo e devi disattivarlo facendo “tap” su quest’ultima.

Se invece l’icona non ha uno sfondo rosso o bianco, mi spiace, ma il Blocco rotazione non è attivo e quindi i malfunzionamenti del tuo iPhone potrebbero essere davvero di natura hardware.

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Se stai usando un dispositivo con su installata una versione di iOS precedente alla 11 e quando richiami il control center di iOS non vedi l’icona del Blocco rotazione ma i controlli multimediali per la musica (play, avanti, indietro ecc.), effettua uno swipe da destra verso sinistra per richiamare il menu con i pulsanti dedicati alla funzionalità in oggetto, il Bluetooth, il Wi-Fi e altre utili funzionalità di iOS.

Sbloccare schermo iPhone quando si dimentica il codice di sblocco

Se si immette un codice di sblocco errato per 6 volte consecutive, l’iPhone, per questioni di sicurezza, viene disabilitato e per sbloccarlo bisogna necessariamente ripristinarlo.
Ripristinare l’iPhone significa cancellare tutti i dati presenti al suo interno e riportare il sistema allo stato di fabbrica.
Purtroppo non è possibile recuperare i dati presenti sula memoria del device (a meno di non aver effettuato un backup dell’iPhone) prima della disattivazione del dispositivo.

Ci sono due strade per ripristinare l’iPhone in caso di disattivazione:
collegare il telefono al computer e ripristinarlo tramite iTunes oppure collegarsi ad iCloud.com, accedere al servizio Trova iPhone e comandare l’inizializzazione del dispositivo da remoto.

Per ripristinare l’iPhone tramite iTunes, collega il telefono al computer tramite cavo Lightning, clicca sull’icona dell’iPhone collocata in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes e premi sul pulsante Ripristina iPhone.
Se la procedura non va a buon fine, prova a ripristinare il telefono in DFU mode, la speciale modalità che consente di bypassare il boot loader e quindi di evitare l’insorgere di eventuali problemi ed ostacoli che talvolta possono bloccare il lavoro di iTunes, seguendo le indicazioni che ti ho dato nel mio tutorial su come mettere iPhone in DFU.

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Per ripristinare l’iPhone da remoto tramite iCloud, invece, collegati ad iCloud.com, effettua l’accesso con il tuo ID Apple e fai clic sull’icona Trova iPhone.
Nella pagina che si apre, digita nuovamente la password del tuo ID Apple, clicca sul menu Tutti i dispositivi che si trova in alto e seleziona il nome del tuo iPhone da lì.
Per finire, premi sull’icona Inizializza l’iPhone che si compare sulla destra e conferma la tua volontà di inizializzare l’iPhone.

Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta i miei tutorial su come inizializzare iPhone e come bloccare iPhone rubato in cui ti ho spiegato come resettare l’iPhone e come localizzarlo/bloccarlo da remoto.

come sbloccare iphone x

come sbloccare iphone x

Nelle scorse settimane hai comperato un iPhone X per rimpiazzare il tuo precedente modello di “iPhone” e tutto contento della cosa hai subito cominciato a sperimentarne le varie funzionalità.
Presentando però un funzionamento leggermente differente rispetto a quello degli altri iPhone, ci sono alcune cose che non ti sono ancora molto chiare.
Ad esempio, sono giorni che continui a domandarti:
come si fa a sbloccare il dispositivo con il Face ID oppure con il codice apposito?

Beh, per tua fortuna io posso darti una mano.
Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che della tua attenzione posso infatti indicarti, con questo mio tutorial incentrato proprio su come sbloccare iPhone X, come riuscirci.
Ti va’?
Si?
Grandioso.
Allora posizionati bello comodo sul tuo sofà, afferra lo smartphone a marchio Apple ed inizia immediatamente a concentrarti sulle informazioni riportate qui di seguito.

Come dici?
Non sono quelle di cui sopra per ragioni che ti hanno spinto a consultare questa mia guida bensì il fatto che il dispositivo è andato in blocco perché hai digitato per troppe volte dii seguito il codice sbagliato oppure perché il tuo iPhone X si è “impallato” e non vuole proprio saperne nulla di tornare a funzionare normalmente?
Nessun problema, avevo già pensato anche a questo.
Trovi dei passi dedicati alla cosa.
Ora però basta temporeggiare e mettiamoci all’opera.
Buon “lavoro”!

Indice

  • Sbloccare iPhone X con Face ID
  • Sbloccare iPhone X con codice
  • Sbloccare iPhone X disabilitato
  • Sbloccare iPhone X bloccato
  • In caso di ulteriori problemi

Sbloccare iPhone X con Face ID

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Ti interessa capire che cosa occorre fare per poter sbloccare il tuo iPhone X sfruttando il Face ID, il sistema studiato da Apple per permette, appunto, di sbloccare il iPhone (e compiere varie altre operazioni) con il volto?
Ti spiego subito in che modo riuscirci, la cosa è semplicissima.

Partendo dal presupposto che sul tuo iPhone il Face ID dovrebbe essere già essere “pronto all’uso” in quanto è un’operazione che viene richiesta al momento della prima configurazione del dispositivo, per potertene servire e dunque per poter sbloccare il iPhone in tal modo, il primo fondamentale passo che devi compiere è afferrare l’iDevice così che lo schermo si riattivi.
In alternativa puoi riattivare lo schermo “manualmente”, facendoci tap sopra.

Dopodiché devi posizionare il volto dinanzi la fotocamera frontale dell’iPhone ed attendere pochi istanti affinché questo venga rilevato.
Successivamente il simbolo del lucchetto chiuso presente nella parte in alto dello schermo dell’iPhone X diventerà aperto ed effettuando uno swipe dal basso verso l’alto potrai finalmente accedere alla home screen.

Se invece sul tuo dispositivo non hai ancora provveduto a configurare il Face ID oppure lo avevi disattivato ma ora ci hai ripensato, puoi rimediare facilmente alla cosa agendo dalle impostazioni di iOS.
Per cui, tappa sull’icona di Impostazioni (quella a forma d’ingranaggio), seleziona la voce Face ID e codice nella schermata che appare e digita il codice di sblocco del tuo iPhone X.

Adesso, premi sulla voce Configura Face ID, premi sul bottone Inizia, posiziona il tuo volto dinanzi la fotocamera frontale del dispositivo in modo tale che venga centrato nel quadrato su schermo e muovi la testa in maniera circolare al fine di inquadrarne tutti i lati.

Ad operazione completa, premi su Continua.
Muovi nuovamente (ma più lentamente!) la testa in modo circolare sempre al fine di inquadrarne sempre tutti i lati e premi su Fine.
Et voilà!

Qualora poi in fase di rilevamento del volto dovesse essere riscontrato qualche problema, la cosa ti verrà segnalata su schermo e sarai invitato ad effettuare da capo tutta la procedura.

Ti faccio poi notare, qualora la cosa ti interessasse, che sempre dalla stessa sezione delle impostazioni di iOS da cui è possibile configurare il Face ID si possono anche regolare tutte le impostazioni ad esso relative.
Puoi infatti scegliere come utilizzare la funzione e per quali app servirtene portando su ON e su OFF i relativi interruttori (Utilizza Face ID per:) e come utilizzare il rilevamento dello guardo (Rilevamento dello sguardo) sempre portando su ON oppure su OFF le levette accanto alle voci su schermo.

Sbloccare iPhone X con codice

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Non utilizzi il Face ID e vorresti dunque capire come fare per poter sbloccare il tuo iPhone X utilizzando il codice?
No problem, ti indico subito il tutto.

Sempre partendo dal presupposto che il codice sul tuo iPhone X dovrebbe risultare già impostato in quanto è un’operazione che viene richiesta al momento della prima configurazione del dispositivo, per poter sbloccare l’iPhone in tal modo la prima mossa che devi fare è quella di afferrare l’iDevice in modo tale da riattivare lo schermo oppure tapparci sopra per farlo illuminare “manualmente”.

Successivamente devi effettuare uno swipe dal basso verso l’alto e digitare, tramite il tastierino o la tastiera su schermo (dipende da quanto impostato) il codice richiesto.
Tutto qui!

Se invece sul tuo dispositivo non hai ancora provveduto a configurare un codice oppure lo avevi rimosso ma ora ci hai ripensato, puoi far fronte alla cosa agendo dalle impostazioni di iOS.
Per cui, premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) che trovi in home screen, tappa sulla voce Face ID e codice, tappa sulla dicitura Abilita codice che trovi scorrendo lo schermo ed inserisci per due volte consecutive il codice che vuoi usare (deve essere di sei cifre).

Se vuoi, prima di digitare il codice puoi tappare sulla dicitura Opzioni codice e scegliere, dal menu che appare, se utilizzare un codice alfanumerico personalizzato, un codice numerico personalizzato oppure un codice numerico a 4 cifre.

Nel caso in cui ti interessasse, ti faccio altresì notare che sempre dalla stessa schermata delle impostazioni per il codice di sblocco del dispositivo puoi scegliere dopo quanto tempo visualizzare la richiesta di immissione della stessa (Richiedi codice), a quali funzioni del dispositivo consentire l’accesso quando questo risulta bloccato (Consenti accesso se bloccato:) portando su ON o su OFF i vari interruttori e se inizializzare i dati oppure no dopo 10 tentativi non riusciti di inserimento della password o del codice di sblocco (Inizializza dati) attivando o meno il relativo interruttore.

Sbloccare iPhone X disabilitato

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Hai inserito per troppe volte di seguito il tuo codice di sblocco sul dispositivo, sullo schermo è comparso il messaggio “iPhone disabilitato” ed ora vorresti capire in che modo riuscire a far fronte alla cosa?
Non preoccuparti, posso esserti d’aiuto anche in tal caso.

Per poter sbloccare il tuo iPhone X in questa circostanza, hai in primo luogo bisogno di un computer e di iTunes.
Su Mac è già incluso, mentre su Windows va scaricato in via separata, come ti ho spiegato nella mia guida su come installare iTunes.
Tieni poi presente che per servirtene per lo scopo in oggetto è indispensabile che tu lo abbia usato almeno una volta per seguire la sincronizzazione del dispositivo.

Premesso ciò, collega dunque l’iPhone X al computer mediante l’apposito cavo Lightning annesso alla confezione di vendita del dispositivo, attendi che lo smartphone Apple venga riconosciuto da iTunes e che il software si avvii automaticamente (in caso contrario provvedi tu).

Dopodiché aspetta qualche istante affinché la procedura di sincronizzazione venga avviata e completata.
Se poi dopo aver collegato il tuo iPhone ad iTunes nella finestra del software vedi comparire un avviso tramite il quale ti viene chiesto di digitare un codice, prova ad effettuare la procedura in questione su un altro computer

Adesso, clicca sull’icona raffigurante un iPhone che trovi nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes dopodiché premi sul pulsante Ripristina iPhone… che sta a destra, nella sezione Riepilogo (sulla sinistra).
Accetta quindi le condizioni di utilizzo di iOS facendo clic prima su Ripristina/Ripristina e Aggiorna, poi su Successivo e su Accetto.

Sarà dunque avviato il download dell’ultima versione di iOS disponibile per iPhone X.
Una volta completata la procedura, vedrai apparire un messaggio indicante il fatto che il dispositivo è stato riportato allo stato di fabbrica.
A quel punto, dovrai decidere se configurare l’iPhone come un nuovo oppure se ripristinare i tuoi dati, le app e le impostazioni da un eventuale backup eseguito in precedenza.

Tieni infine presente che, oltre che così come ti ho indicato in questo passo, puoi sbloccare il tuo iPhone X bloccato mettendo in pratica un procedura alternativa che prevede l’impiego del servizio Trova il mio iPhone.
Per maggiori dettagli al riguardo, fa’ riferimento al mio tutorial su come sbloccare iPhone disabilitato.

Sbloccare iPhone X bloccato

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Il tuo iPhone X è rimasto “congelato” su una schermata oppure è diventato eccessivamente lento e non c’è verso di ripristinarne il corretto funzionamento?
Effettua il riavvio forzato, vedrai che riuscirai a ristabilire la normalità.

Per riuscirci, afferra l’iPhone dopodiché premi e rilascia rapidamente il tasto Volume “+”, premi e rilascia altrettanto rapidamente il tasto Volume “-“ (che si trovano sulla parte sinistra della scocca) dopodiché premi e tieni premuto il tasto laterale (che si trova sulla destra della scocca) fin quando non si spegne lo schermo e compare il logo della mela.

Successivamente rilascia i tasti ed attendi che venga effettuato il caricamento da zero del sistema operativo iOS.
Digita dunque il codice di sblocco del dispositivo (se abilitato) e l’eventuale PIN della SIM in esso inserita (sempre se abilitato).
Una volta fatto ciò, dovresti finalmente essere in grado utilizzare nuovamente senza problemi il tuo iPhone X.

In caso di ulteriori problemi

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Pur avendo messo in pratica le istruzioni su come sbloccare iPhone X che ti ho fornito nelle precedenti righe non sei ancora riuscito nel tuo intento?
La problematica che hai riscontrato è di natura diversa da quelle precedentemente descritte e non sai come risolvere?
Beh, allora credo proprio che tu debba metterti in contatto con il servizio clienti di Apple.

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze nonché i mezzi in tuo possesso, puoi rivolgerti all’assistenza Apple in vari modi, tutti quelli che trovi indicati ed esplicati qui sotto.
Scegli pure liberamente quello che preferisci, sono tutti ugualmente validi.

  • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 direttamente dal tuo iPhone o dal telefono fisso e segui le istruzioni della voce registrata.
    La chiamata è a costo zero ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet ufficiale di Apple, seleziona l’icona relativa all’iPhone e segui la procedura guidata che ti viene proposta per indicare il tipo di problematica riscontrato ed ottenere il supporto di cui hai bisogno.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone (o su un altro dispositivo iOS in tuo possesso), avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona l’iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto e vedrai una lista che contiene varie voci.
    Pigia su quella che ti interessa e procedi seguendo le istruzioni sul display.
  • Tramite Twitter – Visita l’account verificato @AppleSupport ed inoltragli un tweet o un DM (un messaggio diretto) indicando quelle che son le tue problematiche.
    Nel giro di breve tempo riceverai una risposta.
  • Tramite Apple Store – Recati di persona in uno dei vari Apple Store presenti sul territorio italiano e chiedi supporto agli addetti.
    Se non sai dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona, puoi scoprirlo facendo riferimento all’elenco presente sull’apposita pagina Internet.

Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli sul da farsi, puoi fare affidamento al mio articolo su come contattare Apple tramite il quale ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

come sbloccare iphone disabilitato senza itunes

come sbloccare iphone disabilitato senza itunes

Un tuo amico, per scherzo, ha tentato di accedere al tuo iPhone digitando più e più volte il codice di sblocco in maniera errata:
per questo motivo, ti sei ritrovato il messaggio “iPhone è disabilitato” sul display del telefono che, a partire da quel momento, non sei più riuscito a utilizzare.
Prima ancora di farla pagare al tuo amico per questo fastidioso scherzo, però, vorresti risolvere il problema e poter usare nuovamente il dispositivo:
tuttavia, non hai a disposizione un computer contenente un’installazione di iTunes e, per questo motivo, hai aperto Google alla ricerca di una guida che potesse indicarti come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes, finendo proprio su questo mio sito Web.

Le cose stanno proprio così, dico bene?
Allora sono lieto di comunicarti che questo è proprio il posto giusto da cui iniziare! Nel corso di questo tutorial, infatti, avrò modo di illustrarti come poter sbloccare i telefoni a marchio Apple utilizzando “Trova il mio iPhone”, il sistema antifurto progettato da Apple, solitamente attivo su tutti gli iPhone, oppure tramite una soluzione di terze parti che possa sostituire efficacemente iTunes.
Prima ancora di procedere, tengo a farti presente che, in entrambi i casi, il ripristino dell’iPhone avrà come diretta conseguenza la perdita di tutti i dati salvati sullo stesso, a meno che tu non abbia preventivamente eseguito un backup (che potrai ripristinare in fase di prima configurazione del device).

Dunque, senza indugiare oltre, ritaglia un po’ di tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
ti garantisco che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di riportare il tuo adorato iPhone al suo normale funzionamento.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes tramite iCloud
  • Altri metodi per sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes
  • Come contattare assistenza Apple

Come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes tramite iCloud

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Se è tuo interesse capire come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes, allora ti farà piacere sapere che puoi ottenere questo risultato in breve tempo sfruttando il tuo account iCloud e la funzionalità Trova il mio iPhone di Apple.

Per tua informazione, “Trova il mio iPhone” è la soluzione antifurto di Apple, disponibile “di serie” su tutti i dispositivi della casa di Cupertino, che permette di effettuare operazioni di emergenza sui terminali smarriti o rubati, tra cui l’inizializzazione da remoto degli stessi.

Vien da sé che, per poter eliminare il blocco tramite questa funzionalità, la stessa dev’essere stata preventivamente abilitata sul dispositivo in questione.
In ogni caso, non temere:
a meno che tu non abbia provveduto a disattivare manualmente “Trova il mio iPhone”, è molto probabile che l’antifurto sia attivo sul tuo iPhone.

Affinché l’operazione vada a buon fine, è inoltre necessario che lo smartphone da comandare da remoto risulti acceso e collegato a Internet (alla rete dati cellulare o a una rete Wi-Fi, è indifferente).

Ricorda, come ti ho già spiegato nelle battute introduttive di questa guida, che l’operazione di sblocco comporta la perdita di tutti i dati presenti sull’iPhone, a meno che tu non abbia provveduto a realizzare, in precedenza, un backup degli stessi.

Tutto chiaro?
OK, allora procediamo.
Tanto per cominciare, collegati al sito Internet di iCloud utilizzando qualsiasi browser, immetti il nome utente del tuo ID Apple nell’apposita casella di testo, clicca sulla freccia situata accanto alla stessa e ripeti l’operazione per l’inserimento della password.
Se richiesto, concludi l’accesso finalizzando la procedura di autenticazione a due fattori.

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Qualora fosse la prima volta che accedi a iCloud, provvedi a indicare la lingua e il fuso orario che preferisci e clicca sul pulsante Salva.
In séguito, fai clic sull’icona Trova iPhone annessa alla console di controllo che ti viene mostrata, digita nuovamente la password dell’ID Apple e clicca su Accedi.

Dopo qualche istante, dovrebbe esserti mostrata una mappa contenente la posizione dell’iPhone e di tutti gli altri dispositivi abbinati allo stesso ID Apple.
Quando ciò accade, clicca sulla voce Tutti i dispositivi situata nella parte alta della pagina visualizzata, seleziona il nome dell’iPhone su cui intendi agire (ad es. iPhone di ) dall’elenco che ti viene mostrato e, per avviare il ripristino del telefono, clicca sull’icona Inizializza l’iPhone, collocata nel riquadro delle azioni disponibili.

Superato anche questo step, non ti resta che cliccare sul tasto Inizializza, per avviare il ripristino del telefono, consapevole che quest’operazione comporterà la perdita totale di tutti i dati salvati su di esso.

Una volta concluso il ripristino, l’iPhone si riavvierà automaticamente, così da permetterti di ripetere la procedura di configurazione iniziale:
dopo aver immesso la password dell’ID Apple precedentemente associato al telefono (misura di sicurezza caratteristica di “Trova il mio iPhone”), dovrai decidere se configurarlo come un nuovo iPhone oppure se ripristinare dati, impostazioni e app da un backup realizzato in precedenza.

Per maggiori informazioni al riguardo, puoi consultare la mia guida su come configurare iPhone, nella quale ti ho spiegato dettagliatamente i passaggi da compiere in questa fase.

Altri metodi per sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes

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Qualora non fossi riuscito a sbloccare l’iPhone tramite “Trova il mio iPhone” perché, magari perché tale funzionalità non è attiva sul telefono, puoi affidarti a un programma di terze parti che si occupi di sbloccare il dispositivo, sovrascrivendo su di esso una nuova copia di iOS.

Ricorda che, anche in questo caso, l’operazione comporta la perdita totale dei dati salvati sul device:
se avevi creato un backup dell’iPhone, in precedenza, avrai la possibilità di ripristinarlo in fase di prima configurazione del dispositivo, altrimenti perderai tutto.
Tieni ben presente questo aspetto prima ancora di andare avanti.

Uno dei programmi che puoi utilizzare per questo scopo è Wondershare dr.fone, una soluzione completa per gestire dispositivi iOS e Android direttamente da computer.
È compatibile sia con Windows che con Mac e, sebbene si tratti di un programma commerciale, la funzionalità di sblocco dell’iPhone disabilitato è compresa tra quelle disponibili nella versione trial gratuita dello stesso.
Il software richiede la presenza di iTunes sul computer per funzionare, ma non ne prevede l’utilizzo diretto, quindi è in grado di agire anche laddove il software di Apple fallisce.

Per servirtene, collegati al sito Internet di dr.fone, clicca sul pulsante Download gratuito e attendi che il pacchetto d’installazione del programma venga completamente scaricato sul tuo computer.
A download ultimato, lancia il file ottenuto (ad es.
drfone_setup_fullxxxx.exe) e, se ti trovi su Windows, clicca sui pulsanti Installa, per avviare la fase di setup e, infine, sul pulsante Start Now, per avviare il programma.

Se, invece, stai usando un Mac, trascina l’icona di dr.fone nella cartella Applicazioni, accedi a quest’ultima e fai doppio clic sull’icona del programma appena copiato.
Infine, clicca sul pulsante Apri per superare le restrizioni di sicurezza imposte da macOS (devi farlo solo la prima volta).

Una volta avviato dr.fone, clicca sul pulsante Sblocca, collocato nella sua schermata principale, attendi che il modulo venga scaricato sul dispositivo e seleziona la voce Sblocca schermata iOS dalla finestra che compare in séguito.

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A questo punto, spegni completamente l’iPhone e impostalo in modalità di recupero, seguendo le istruzioni più adatte al tuo dispositivo.

  • iPhone 8 e successivi:
    premi il tasto laterale (quello d’accensione) e, tenendolo premuto, collega il dispositivo al computer tramite il cavo Lightning.
    Attendi che compaia su schermo l’icona del cavo con il logo di iTunes e, a quel punto, rilascia il tasto laterale.
  • iPhone 77 Plus:
    premi il tasto Volume giù e, tenendolo premuto, collega il dispositivo al computer tramite il cavo Lightning.
    Rilascia il tasto Volume giù quando vedi comparire su schermo l’icona del cavo con il logo di iTunes.
  • iPhone 6s e precedenti:
    premi il tasto Home e collega il device al computer mentre lo tieni premuto, quindi attendi la comparsa su schermo dell’icona di iTunes con cavo Lightning e rilascia il tasto Home.

Qualora non dovessi riuscire a impostare l’iPhone in modalità di recupero, puoi avviarlo anche in modalità DFU, seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questo tutorial, e collegarlo, in seguito, al computer.

Se tutto è filato liscio, dr.fone dovrebbe riconoscere automaticamente l’iPhone e visualizzare la finestra di scelta modello e sistema operativo:
assicurati che nella casella Modello dispositivo sia indicato il modello di iPhone in tuo possesso, dunque, seleziona la versione più recente di iOS dal menu a tendina Versione sistema e, quando sei pronto, clicca sul tasto Inizia.
Attendi poi che iOS venga scaricato e installato nuovamente sul “iPhone”.
Ricorda che l’operazione di ripristino comporta la perdita di tutti i dati presenti sul terminale.

Una volta completato il ripristino del sistema operativo, l’iPhone sarà riavviato e predisposto automaticamente per la fase di primo avvio:
ti verrà chiesto di configurare la lingua di sistema, il fuso orario e se inizializzare l’iPhone come nuovo dispositivo oppure ripristinare i dati da un backup precedente.
Maggiori info qui.

Come contattare assistenza Apple

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Nonostante tu abbia seguito pedissequamente le istruzioni che ti ho fornito nel corso di questa guida, non sei riuscito a “riportare in vita” l’iPhone disabilitato?
In tal caso, puoi rivolgerti all’assistenza Apple per ricevere supporto specifico sul problema.

Prima ancora di farlo, però, ti consiglio di verificare se il dispositivo in tuo possesso è coperto o meno dalla garanzia:
per poterci riuscire, provvedi a prendere nota del numero di serie o dell’IMEI dell’iPhone, che puoi recuperare in diversi modi.

  • iPhone 6s e successivi – l’IMEI è stampato sul carrellino che contiene la scheda SIM.
  • iPhone 6 e precedenti – l’IMEI è stampato sul retro del dispositivo, in basso.
  • Tutti gli iPhone – il numero di serie può essere recuperato dalla pagina di gestione dell’ID Apple.
    Collegati al sito Internet del servizio, effettua l’accesso con l’ID Apple abbinato al device e clicca sul nome del dispositivo in questione (ad es. iPhone di ), situato nel riquadro Dispositivi.
    Puoi trovare il seriale e l’IMEI del dispositivo all’interno del riquadro che compare a schermo.

In ogni caso, puoi recuperare il numero seriale e il codice IMEI dal codice a barre incollato sulla confezione di vendita del dispositivo.

Una volta ottenute le informazioni necessarie, collegati al sito Internet dedicato alla copertura della garanzia Apple, immetti il numero di serie o l’IMEI (senza spazi) nell’apposita casella di testo, supera il controllo captcha inserendo i caratteri visualizzati nel campo di testo situato subito sotto e clicca sul pulsante Continua.

Dopo qualche istante, dovresti visualizzare l’esito della verifica, dal quale puoi capire se hai diritto a ricevere supporto tecnico telefonico e/o disponi di copertura delle riparazioni e dell’assistenza per riparazioni hardware provocate da danni non accidentali.

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Ora che disponi di tutte le informazioni necessarie, puoi scegliere, a seconda delle tue esigenze, come contattare l’assistenza Apple.

  • Tramite telefono, componendo il numero verde 800 915 904 da smartphone o telefono fisso e seguendo le istruzioni della voce guida.
    Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:45 ed è gratuito per chi dispone della copertura per supporto tecnico telefonico; in caso contrario, è possibile acquistare un intervento tecnico singolo al costo di 29€.
  • Tramite chat, collegandoti alla pagina di supporto Apple:
    dopo aver effettuato l’accesso con l’ID Apple abbinato all’iPhone, clicca sul nome del dispositivo per cui richiedi assistenza, poi sull’icona Aggiornamento, backup e ripristino e scegli l’opzione L’argomento non è elencato, situata in fondo alla pagina che visualizzi.
    In séguito, digita le parole iPhone disabilitato nella casella di testo annessa alla schermata successiva e premi il tasto Invio della tastiera.
    Dopo qualche istante, dovresti visualizzare una nuova schermata contenente le opzioni di contatto disponibili:
    fai clic sull’icona relativa alla Chat e immetti il numero di serie o l’IMEI dell’iPhone per il quale richiedi assistenza.
    Se disponi di copertura per supporto tecnico gratuito, riceverai assistenza, tramite chat, da un operatore Apple in “carne e ossa”, entro un massimo di due minuti.

In caso di dubbi o problemi, potrebbe tornarti utile la mia guida su come contattare Apple, nella quale ti ho spiegato, in modo estremamente dettagliato, le varie modalità con cui metterti in comunicazione con lo staff del colosso di Cupertino.

Laddove, nonostante l’assistenza tecnica, non riuscissi ancora a risolvere il tuo problema, ti consiglio di recarti presso un Apple Store o un centro assistenza autorizzato Apple, portando con te il “iPhone” e illustrando all’operatore la problematica da te riscontrata.
Questi saprà trovare la soluzione più adatta al tuo caso e indicarti gli eventuali costi da sostenere per riportare la situazione alla normalità.

come sbloccare iphone disabilitato

come sbloccare iphone disabilitato

Dopo aver digitato più e più volte il codice di sblocco per il tuo iPhone in maniera errata, ti sei ritrovato sul display del telefono il messaggio “iPhone è disabilitato” e, a partire da quel momento, non ti è stato più possibile utilizzare il dispositivo.
Preso dalla disperazione e nel panico più totale ti sei quindi rivolto ai tuoi amici esperti in informatica per cercare di capire come risolvere la situazione, ma senza risultati.

Se, infatti, adesso ti ritrovi qui a leggere questa guida, è evidente che nessuno ha saputo aiutarti.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo, sappi che non è il caso di preoccuparsi più di tanto:
sbloccare un iPhone disabilitato è possibile e io oggi sono qui per spiegarti in che modo. Nelle righe successive, andrò infatti a indicarti tutto quel che è possibile fare per riuscire a sbloccare un iPhone accidentalmente disabilitato e, dunque, per ripristinare il corretto utilizzo dello smartphone di casa Apple.

Prima di spiegarti come procedere, devi però tenere presente un aspetto fondamentale della questione:
a meno che, prima di aver digitato più volte il codice del tuo iPhone in maniera errata, tu non abbia creato un backup dei dati personali, al momento non esiste un modo per salvare i dati presenti sul dispositivo, tienine conto. Chiarito ciò, direi di mettere al bando le ciance e passare all’azione.
A me non resta che augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Come sbloccare iPhone disabilitato senza computer
  • Come sbloccare iPhone disabilitato con iTunes
  • Come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes
    • Finder di macOS
    • Wondershare dr.fone
  • In caso di problemi

Come sbloccare iPhone disabilitato senza computer

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Attualmente non hai un computer a portata di mano?
Nessun problema, puoi sbloccare il tuo iPhone anche senza.
In che modo?
Te lo spiego subito.
Il metodo più semplice per riuscire a sbloccare un iPhone disabilitato senza computer prevede l’impiego di iCloud e, precisamente, della funzionalità Dov’è di Apple, accessibile da qualsiasi browser per smartphone e tablet (ma anche per PC).

Se non ne avessi mai sentito parlare, “Dov’è” è soluzione antifurto integrata su tutti i dispositivi prodotti dal big di Cupertino, la quale consente di effettuare operazioni di emergenza su device rubati o smarriti, tra cui il ripristino da remoto degli stessi.

Chiaramente, per poter rimuovere il blocco avvalendosi di questa possibilità, è indispensabile che l’antifurto sia stato preventivamente abilitato sul dispositivo:
non temere, questa condizione dovrebbe essere sempre verificata, a meno che tu non abbia provveduto a disattivare manualmente tale funzione.

Inoltre, affinché tutto proceda senza intoppi, è indispensabile che l’iPhone da sbloccare sia acceso e collegato a Internet (mediante la rete dati del cellulare oppure una rete Wi-Fi, è indifferente). Tieni inoltre presente che, come ti ho già spiegato nelle battute iniziali di questo tutorial, l’operazione di sblocco e ripristino comporta la perdita completa dei dati presenti sull’iPhone, a meno che non sia stato realizzato, su iCloud o sul computer, un backup degli stessi.

Fatta questa doverosa precisazione, è il momento di passare all’azione.
Mediante qualsiasi browser per smartphone, tablet o computer (ad es.
Google Chrome o Safari), collegati al sito Web di iCloud, immetti il nome utente e la password del tuo ID Apple negli appositi campi e, quando sei pronto, fai tap sul pulsante a forma di freccia per effettuare l’accesso.

Se richiesto, finalizza la procedura di login eseguendo l’autenticazione a due fattori, indica la lingua e il fuso orario da usare (questa domanda viene posta soltanto al primo login) e scegli se autorizzare o meno il browser per gli accessi futuri.

Se tutto è filato liscio, dopo qualche istante, dovrebbe esserti proposta la “console” di iCloud:
quando ciò avviene, fai tap sul pulsante Trova iPhone e attendi che sul display compaiano la lista dei device abbinati all’ID Apple e una mappa, sui quali essi dovrebbero essere localizzati.

Ora, fai tap sul nome dell’iPhone sul quale ti interessa agire, sfiora il pulsante Inizializza l’iPhone (quello con l’icona a forma di cestino) e, infine, sfiora sul pulsante Continua, per avviare il ripristino del telefono, ben consapevole che l’operazione comporterà la perdita completa dei dati presenti in memoria.

Se hai un dispositivo iOS o iPadOS, puoi eseguire la medesima procedura anche tramite l’app Dov’è, presente “di serie” su tutti gli iPhone e iPad, accedendo alla scheda Dispositivi, presente in basso al centro.

In ogni caso, a ripristino ultimato, l’iPhone uscirà dallo stato di “disabilitato” e si riavvierà automaticamente:
non ti resta, ora, che procedere con la sua configurazione iniziale, avendo cura di inserire, quando richiesto, la password dell’ID Apple precedentemente associato al telefono (si tratta di una misura di sicurezza caratteristica di “Trova il mio iPhone”).

Fatto ciò, potrai scegliere se configurare il dispositivo come un nuovo iPhone o se di ripristinare dati, impostazioni e app da un backup precedente:
ti ho spiegato tutto, nel dettaglio, all’interno del mio tutorial su come configurare iPhone.

Come sbloccare iPhone disabilitato con iTunes

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Se possiedi un PC dotato di sistema operativo Windows, o un Mac equipaggiato con una versione di macOS precedente alla 10.15 (Catalina), puoi agevolmente sbloccare iPhone disabilitato con iTunes, il noto software multimediale di casa Apple che consente anche di gestire i dispositivi iOS/iPadOS da PC.

Affinché tutto proceda senza intoppi, è indispensabile che l’iPhone sia stato collegato almeno una volta dal PC sul quale intendi agire, e che siano state concesse le opportune autorizzazioni per la sincronizzazione dei dati e l’accesso alla memoria.
In caso contrario, non ti sarà possibile procedere con il ripristino mediante iTunes e dovrai utilizzare uno dei metodi alternativi proposti in questa guida.

Tutto chiaro?
Benissimo, allora iniziamo.
Tanto per cominciare, spegni completamente l’iPhone e impostalo in modalità di recupero, attenendoti alle istruzioni che ti fornisco di seguito (da fare con il telefono connesso al computer e iTunes in esecuzione).

  • iPhone 8 e successivi:
    spegni completamente l’iPhone, tieni premuto il tasto laterale (quello d’accensione), attendi che sullo schermo compaia l’icona del cavo con il PC/logo di iTunes e, quando ciò avviene, rilascia il tasto laterale.
    Se non riesci a spegnere l’iPhone premi e rilascia rapidamente il tasto Volume su; premi e rilascia rapidamente il tasto Volume giù e tieni premuto il tasto laterale (quello d’accensione).
  • iPhone 7 7 Plus:
    tieni premuti il tasto superiore o laterale (quello di accensione) e il tasto Volume giù, fin quando non compare la schermata della modalità di recupero.
  • iPhone 6s e precedenti:
    i passaggi da compiere sono gli stessi visti per iPhone 7/7 Plus, ma devi usare il tasto Home al posto di quello Volume giù.

Una volta impostato il telefono in modalità di recupero, iTunes dovrebbe segnalarti la presenza di un nuovo dispositivo, proponendoti di effettuare alcune operazioni di ripristino:
consapevole che l’operazione successiva andrà a eliminare tutti i dati dalla memoria, clicca sui pulsanti RipristinaRipristina/Ripristina e aggiorna e, se necessario, su Successivo Accetto, in modo da avviare la procedura di ripristino dell’iPhone.

A questo punto, iTunes provvederà a scaricare l’ultima versione di iOS disponibile per il dispositivo, sovrascrivendola a quella esistente.
Dopo qualche minuto (la durata del processo dipende dalla velocità della tua connessione a Internet) comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone è stato ripristinato allo stato di fabbrica.

Nel frattempo, il telefono sarà riavviato automaticamente, proponendoti la schermata di benvenuto, che ti consentirà di procedere con la configurazione iniziale:
anche in questo caso, dovrai indicare, quando richiesto, l’ID Apple e la password dell’account precedentemente configurato nel device, in modo da dimostrare di esserne il legittimo proprietario.

Come sbloccare iPhone disabilitato senza iTunes

Hai urgente necessità di sbloccare il tuo iPhone ma non puoi (o non vuoi) utilizzare iTunes?
Nessun problema:
esistono, infatti, delle soluzioni alternative che consentono di ottenere il risultato che stai cercando, delle quali mi accingo a parlarti nei paragrafi successivi di questa guida.
Ricorda che, anche in questo caso, l’operazione di sblocco/ripristino conduce alla perdita totale dei dati salvati sull’iPhone:
dunque, a meno che tu non abbia realizzato un backup recente del dispositivo, perderai tutto.

Finder di macOS

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Se disponi di una versione di macOS pari o successiva alla 10.15 (Catalina), puoi agevolmente sbloccare l’iPhone mediante il Finder (che a partire da questa release del sistema operativo Apple ha preso il posto di iTunes).
Anche in questo caso, come ribadito più volte nel corso di questa guida, la procedura comporta la cancellazione completa di tutti i dati presenti sul telefono.

Ad ogni modo, prima ancora di procedere, provvedi a impostare l’iPhone in modalità di recupero, come spiegato nel passo precedente del tutorial. Laddove, per qualche motivo, non dovessi riuscire a impostare l’iPhone in modalità di recupero, puoi avviarlo anche in modalità DFU, attenendoti alle istruzioni che ti ho fornito in questa guida.
Dopo aver abilitato tale modalità, collega il telefono al Mac.

A questo punto, apri il Finder di macOS (l’icona del fumetto sorridente annessa alla barra Dock), individua il riquadro Posizioni e clicca sull’icona dell’iPhone:
se tutto è andato per il verso giusto, un messaggio dovrebbe avvisarti riguardo la presenza di un problema relativo al telefono.

Ora, per procedere con il ripristino, clicca sui pulsanti Ripristina e Ripristina/Aggiorna e attendi che il reset del telefono venga portato a termine.
Se richiesto, premi i pulsanti Successivo e Accetto per accettare la licenza d’uso di iOS (in caso di passaggio a una versione successiva del sistema).

A ripristino ultimato, l’iPhone dovrebbe riavviarsi e proporti, subito dopo, la procedura di prima configurazione:
come misura di sicurezza, prima di poter andare avanti, ti verrà chiesto di inserire l’ID Apple e la password dell’account configurato in precedenza.

Wondershare dr.fone

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Se le soluzioni precedenti non sono state per te efficaci, puoi valutare l’utilizzo di Wondershare dr.fone, un programma completo dedicato alla gestione di dispositivi iOS e Android direttamente da computer.
Esso consente, tra le altre cose, di sbloccare e ripristinare l’iPhone, sovrascrivendo una nuova versione di iOS a quella attualmente installata.

Wondershare dr.fone è un programma commerciale, tuttavia la possibilità di sbloccare un iPhone disabilitato è compresa tra le funzionalità disponibili nella versione di prova gratuita dello stesso.
Il software è compatibile sia con Windows che con macOS e richiede la presenza di iTunes sul computer (o una versione di macOS pari o successiva a Catalina):
tuttavia, Wondershare dr.fone non prevede l’utilizzo “diretto” di iTunes, pertanto può agire efficacemente anche laddove quest’ultimo programma dovesse fallire.

Tutto chiaro?
OK, procediamo.
Tanto per cominciare, collegati alla pagina principale di dr.fone, clicca sul pulsante Download gratuito e attendi che il file di setup del programma venga completamente scaricato sul computer.

A download concluso, esegui il file ottenuto e, se utilizzi Windows, clicca sui pulsanti Installa Start Now, per procedere con l’installazione del programma e, al termine della stessa, avviarlo. Se, invece, usi macOS, trascina l’icona di dr.fone nella cartella Applicazioni del Mac, accedi a quest’ultima e fai doppio clic sull’icona del programma appena aggiunto.
Infine, clicca sul pulsante Apri, per superare le restrizioni di sicurezza imposte da macOS (devi farlo soltanto la prima volta che esegui il programma).

A partire da questo momento, le procedure per Windows e macOS si equivalgono:
dopo aver avviato il software, clicca sul pulsante Sblocca annesso alla finestra principale dello stesso, attendi il download dell’apposito modulo sul PC e, al termine, seleziona la voce Sblocca schermata iOS dalla finestra proposta successivamente.

Superato anche questo step, devi impostare l’iPhone in modalità di recupero in modalità di recupero, come spiegato in uno dei capitoli precedenti del tutorial.

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Se tutto è andato per il verso giusto, dr.fone dovrebbe essere in grado di riconoscere automaticamente l’iPhone e proporti una finestra riepilogativa delle sue caratteristiche:
accertati che nel campo Modello dispositivo sia specificato il modello di iPhone che hai appena connesso, scegli la più recente versione di iOS avvalendoti del menu a tendina Versione sistema e, quando sei pronto, clicca sul pulsante Inizia per avviare la sovrascrittura e l’installazione della nuova versione di iOS.
Sii sempre consapevole che questa operazione comporta la perdita completa dei dati presenti nella memoria dell’iPhone.

Ultimato il ripristino, dovresti visualizzare la schermata iniziale dell’iPhone, mediante la quale è possibile effettuare nuovamente la configurazione iniziale del “iPhone”.

In caso di problemi

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Aspetta, mi stai dicendo di aver seguito alla lettera i passaggi che ti ho indicato nel corso di questo tutorial, ma di non essere riuscito a rendere di nuovo funzionante l’iPhone disabilitato?
Se è questo il tuo caso, dovresti rivolgerti all’assistenza Apple, in modo da ricevere supporto specifico sul problema da te riscontrato.

Prima di agire in tal senso, però, ti consiglio di verificare se il dispositivo in tuo possesso gode o meno della garanzia Apple, in modo da scongiurare eventuali addebiti indesiderati o fraintendimenti con il team di assistenza.

Per svolgere questa verifica, prendi nota dell’IMEI o del numero di serie dell’iPhone, che puoi recuperare dall’etichetta incollata alla sua confezione di vendita. Se non ce l’hai più, puoi risalirvi comunque dalla pagina di gestione dell’ID Apple:
dopo esserti collegato al sito Internet in questione, effettua l’accesso mediante l’account collegato al device, individua il riquadro Dispositivi e clicca sul nome dell’iPhone in questione.
Il numero di serie e l’IMEI del dispositivo sono indicati all’interno del riquadro che compare a schermo.

In alternativa, puoi recuperare il codice IMEI direttamente dall’iPhone in questione:
su iPhone 6s e successivi, esso è stampato sul carrellino che contiene la SIM; su iPhone 6 e precedenti, si trova sul retro del dispositivo, in basso.
In alternativa, puoi accedervi anche dalla schermata di riepilogo di iTunes o del Finder (su Catalina e successivi).

Dopo aver ottenuto le informazioni necessarie, collegati alla pagina Web dedicata alla copertura della garanzia Apple e immetti, nell’apposito campo di testo, il numero di serie o l’IMEI del telefono in tuo possesso.
In seguito, inserisci i caratteri visualizzati nel campo di testo sottostante, in modo da superare il controllo captcha, e clicca sul pulsante Continua.

Dopo qualche secondo, dovresti visualizzare l’esito della verifica, dal quale puoi capire agevolmente se hai diritto a ricevere supporto telefonico e/o disponi di copertura delle riparazioni e dell’assistenza per riparazioni hardware provocate da danni non accidentali.

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Effettuato questo controllo, a seconda delle tue esigenze, puoi scegliere di contattare l’assistenza Apple in diversi modi.

  • Tramite telefono, componendo il numero 800 915 904 da smartphone o telefono fisso.
    Il servizio è attivo dalle 08:00 alle 19:45, dal lunedì al venerdì, ed è gratuito per chi dispone della copertura per supporto tecnico telefonico.
    In caso contrario, è possibile acquistare un intervento tecnico al prezzo di 29€.
  • Tramite chat, disponibile sulla pagina di supporto Apple.
    Dopo aver effettuato l’accesso con l’ID Apple associato al “iPhone”, clicca sul suo nome, poi sull’icona Aggiornamento, backup e ripristino e, in seguito, seleziona la voce L’argomento non è elencato, collocata in fondo alla pagina.
    Successivamente, digita le parole iPhone disabilitato all’interno della casella di testo che compare su schermo e premi il tasto Invio della tastiera.
    A questo punto, dovresti visualizzare una schermata contenente le opzioni di contatto disponibili:
    dopo aver cliccato sull’icona relativa alla Chat, immetti il numero di serie o l’IMEI del terminale di tuo interesse, all’interno del campo di testo preposto.
    Se la tua garanzia copre il supporto tecnico, riceverai assistenza, entro un massimo di due minuti, da un operatore Apple in carne e ossa.

Se hai qualche dubbio o necessiti di ulteriori chiarimenti, dai pure un’occhiata al mio tutorial su come contattare Apple, nel quale ti ho indicato in modo ben preciso le modalità di contatto messe a disposizione dal colosso di Cupertino.

Qualora neppure l’assistenza tecnica dovesse riuscire a risolvere il tuo problema, ti invito a recarti in un Apple Store o in un centro assistenza autorizzato Apple, portando con te il telefono e illustrando all’addetto il problema da te riscontrato, fornendo più dettagli possibili.
Questi saprà indicarti, a seconda del problema e dell’eventuale garanzia attiva, la soluzione più adatta al tuo caso e gli eventuali costi da sostenere per metterla in pratica.

come sbloccare iphone con codice

come sbloccare iphone con codice

Hai ritrovato il tuo vecchio iPhone in un cassetto della tua scrivania e hai provato ad accenderlo, per verificarne le condizioni di “salute”.
Tuttavia, dopo esserti accertato del corretto funzionamento della batteria, ti sei accorto di non ricordare più il codice per sbloccarlo e, non avendo idea di come far fronte a questa situazione, stai pensando lasciar perdere e di rimettere nuovamente il telefono da dove l’avevi preso.

Aspetta un attimo, non demordere ancora… credo proprio di poterti dare una mano! In questo tutorial, infatti, proverò a spiegarti come sbloccare iPhone con codice e porre rimedio alla situazione, sia nel caso in cui tu abbia dimenticato il codice di sblocco che nel caso in cui il telefono in questione sia bloccato con il codice PUK.
Per completezza d’informazione, poi, ti fornirò una serie di informazioni aggiuntive riguardo gli accorgimenti da prendere qualora dovessi ritrovarti di fronte a un iPhone bloccato con codice IMEI.

Dunque, senza attendere un attimo in più, ritaglia qualche minuto del tuo tempo libero da concedere alla lettura di questa guida:
sono sicuro che, al termine della stessa, avrai acquisito le competenze necessarie per poter riportare “in vita” il telefono al quale, all’epoca, sei stato tanto affezionato.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Come sbloccare iPhone con codice dimenticato
  • Come sbloccare iPhone con codice PUK
  • Come sbloccare iPhone con codice IMEI
  • In caso di problemi

Come sbloccare iPhone con codice dimenticato

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Se t’interessa capire come sbloccare iPhone con codice dimenticato, sarai ben felice di sapere che puoi ottenere questo risultato in breve tempo, sfruttando la funzionalità Trova il mio iPhone di Apple abbinata al tuo account iCloud.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, “Trova il mio iPhone” è la soluzione antifurto di Apple, progettata al fine di effettuare operazioni di emergenza su dispositivi della “mela morsicata”, tra le quali figura il ripristino da remoto degli stessi.

Chiaramente, è indispensabile che la funzionalità sia stata preventivamente abilitata sul dispositivo sul quale agire:
ciò avviene, in modo automatico, in fase di configurazione iniziale del “iPhone”.
Dunque, a meno che tu non abbia provveduto a disattivare a mano “Trova il mio iPhone”, è probabile che l’antifurto sia attivo sul tuo device.

Altro requisito indispensabile per il funzionamento di questa procedura è che il telefono da sbloccare sia acceso e collegato a Internet.

Chiariti tutti i requisiti necessari per sbloccare lo smartphone avvalendosi di “Trova il mio iPhone”, è bene metterti al corrente di un aspetto non trascurabile della questione:
l’operazione di sblocco avviene tramite ripristino del telefono, il che, di conseguenza, comporta la perdita di tutti i dati presenti su di esso.

Ovviamente, se hai provveduto a realizzarne un backup in precedenza, potrai ripristinarlo agevolmente in fase di configurazione iniziale dello smartphone e ottenere così i tuoi dati indietro.

Precisato anche questo aspetto, passiamo finalmente all’azione.
Innanzitutto, collegati al sito Internet di iCloud servendoti del browser che più preferisci ed effettua l’accesso al portale, usando le credenziali del tuo ID Apple.
Se necessario, finalizza il login servendoti della procedura di autenticazione a due fattori.

Se è la prima volta che accedi a iCloud, specifica la lingua e il fuso orario che preferisci usare e clicca sul pulsante Salva.
Fatto ciò, premi sull’icona Trova iPhone collocata nella console di controllo che compare a schermo, immetti nuovamente la password del tuo ID Apple e clicca sul pulsante Accedi.

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Se tutto è filato liscio, dovrebbe esserti mostrata una mappa contenente la posizione dei device abbinati all’ID Apple tramite il quale hai effettuato l’accesso.
Ora, clicca sulla voce Tutti i dispositivi (in alto), seleziona il nome dell’iPhone che intendi sbloccare dalla lista che ti viene proposta e, per avviare il ripristino del telefono, clicca prima sull’icona Inizializza l’iPhone e poi sul pulsante Inizializza. Ricorda, ancora una volta, che quest’operazione comporterà la perdita totale dei dati salvati presenti sul telefono.

Una volta conclusa la fase di ripristino, il codice di sblocco precedentemente attivo verrà eliminato e l’iPhone sarà riavviato automaticamente, in modo da permetterti di effettuare nuovamente la procedura di configurazione iniziale del dispositivo.

In primo luogo, ti verrà chiesto di inserire la password dell’ID Apple associato in precedenza (è la misura di sicurezza caratteristica di “Trova il mio iPhone”) e, successivamente, dovrai specificare se configurare il dispositivo come un nuovo iPhone oppure se ripristinarlo da un backup precedente.

Se hai bisogno di una mano in più riguardo la procedura di configurazione iniziale dell’iPhone, potrebbe tornarti utile la guida che ho realizzato nello specifico sul tema.

Qualora, per un motivo o per un altro, non riuscissi a sbloccare l’iPhone mediante “Trova il mio iPhone”, puoi effettuare la stessa operazione avvalendoti di iTunes:
ciò che devi fare è mettere il telefono nella speciale modalità DFU (in modo da bypassare il bootloader del sistema), collegare il dispositivo al computer tramite cavo Lightning e, dopo aver aperto iTunes, scegliere di RipristinarloRipristinarlo e aggiornarlo:
ti ho spiegato tutto nel dettaglio nella mia guida su come mettere iPhone in DFU.

Come sbloccare iPhone con codice PUK

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Dopo aver immesso per tre volte un codice PIN errato, il tuo iPhone si è bloccato, mostrandoti la richiesta del codice PUK?
Non temere, la soluzione al tuo problema potrebbe essere molto più semplice di quella che sembra.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, il codice PUK (o Personal Unblocking Key) è un codice di 8 cifre, che serve per sbloccare la scheda SIM dopo aver digitato il codice PIN in maniera errata per 3 volte.
Questo codice viene fornito direttamente dall’operatore e non è modificabile:
per questo motivo, conoscerlo e soprattutto ricordarlo può essere un’impresa abbastanza ardua.

Recuperare il codice PUK per sbloccare la SIM contenuta nell’iPhone (e quindi l’intero dispositivo), non è affatto difficile:
tale codice, infatti, può essere reperito in vari modi:
di seguito ti illustro quelli più comuni.

  • Dalla confezione di vendita della SIM – il codice PUK è stampato in corrispondenza della voce Codice PUK/PUK annessa alla scheda plastificata in cui era incastonata la SIM al momento dell’acquisto.
    Per visualizzarlo, potresti dover rimuovere lo strato di vernice protettiva applicato sul codice, avvalendoti di una moneta.
  • Dall’area Fai da Te online – alcuni gestori mettono a disposizione il codice PUK della SIM direttamente nell’area personale online dedicata.
    In genere, quest’informazione si trova nella sezione relativa alla gestione della scheda SIM.
  • Tramite servizio clienti – in alternativa, puoi recuperare il PUK della SIM rivolgendoti al servizio clienti del tuo gestore, tramite telefono oppure recandoti in un negozio.
    In tal caso, ricorda di portare con te un documento d’identità valido e la scheda SIM, in modo tale da recuperare il suo ICCID con facilità.

Per informazioni specifiche riguardo i passaggi da compiere per recuperare il PUK della SIM, puoi dare un’occhiata alle guide specifiche che ho dedicato al tema:
come recuperare PUK TIM, come recuperare PUK Vodafone e come recuperare PUK Wind.
Se disponi di una SIM proveniente da altro gestore, potrebbe, invece, tornarti utile la mia guida generica su come recuperare il codice PUK.

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Ad ogni modo, una volta ottenuto il codice di 8 cifre, non devi far altro che digitarlo in fase di accensione dell’iPhone e premere il pulsante Sblocca:
dopo qualche istante, ti verrà chiesto di specificare un nuovo PIN per la SIM, da digitare per due volte consecutive, quando richiesto.
Una volta ultimata la fase di reimpostazione del codice PIN, potrai tornare a usare il telefono come di consueto.

Come dici?
Hai immesso il codice PUK in maniera errata per 10 volte, quindi ora l’iPhone è definitivamente bloccato da questo?
In tal caso, devi provvedere alla sostituzione della SIM rivolgendoti a un negozio fisico e spiegando la tua problematica.

L’aspetto positivo della questione, però, è che il blocco da codice PUK è una misura di sicurezza legata esclusivamente alla scheda SIM:
è sufficiente rimuoverla dal telefono per poterlo sbloccare e riutilizzare, all’occorrenza, con un’altra SIM (oppure senza, se lo ritieni opportuno).

Se non hai mai estratto la SIM dall’iPhone prima d’ora, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come togliere la SIM dall’iPhone, nella quale ti ho mostrato i passaggi precisi da compiere per poter effettuare quest’operazione in tutta sicurezza.

Come sbloccare iPhone con codice IMEI

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Hai acquistato un iPhone usato e, dopo averlo usato per un po’, ti sei reso conto che la SIM al suo interno non è mai riuscita a ottenere campo cellulare.
Insospettito da questa situazione, hai subito effettuato un controllo sul codice IMEI per verificare se si trattasse do un iPhone rubato e, sfortunatamente, il risultato è stato quello che più temevi.

Il dispositivo, infatti, è stato bloccato tramite codice IMEI e ora non hai la più pallida idea di cosa fare per uscire da questa sgradita situazione.
I casi possibili sono principalmente due:
il telefono risulta essere rubato, oppure il proprietario precedente non ha saldato tutte le rate d’acquisto del dispositivo.

Se sospetti che l’iPhone sia rubato e che, dunque, il blocco IMEI sia avvenuto in seguito alla denuncia avanzata dal proprietario del cellulare, sporgi denuncia dell’accaduto quanto prima, recandoti presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia.
Ricorda di portare con te il cellulare e tutta la documentazione d’acquisto in tuo possesso e di denunciare quanto prima l’accaduto:
se non lo fai, potresti incorrere in guai piuttosto seri, rischiando di essere accusato di ricettazione o di altri reati perseguibili penalmente.

Chiaramente, in questo caso, l’iPhone in tuo possesso verrà restituito al legittimo proprietario (l’unico a poter perpetrare una richiesta di sblocco presso gli operatori); con un pizzico di fortuna, potresti inoltre ricevere un rimborso della spesa che hai affrontato per acquistare il telefono rubato.

Se, invece, il precedente proprietario dell’iPhone in questione non ha pagato tutte le rate del dispositivo, devi contattare il servizio clienti del gestore telefonico che ha provveduto a bloccare l’apparecchio e, dopo aver spiegato la situazione, fornire tutte le istruzioni che ti verranno fornite per rimediare all’inconveniente.
Ti ricordo i numeri telefonici per contattare i principali operatori di telefonia mobile: 119 per TIM190 per Vodafone155 per Wind133 per Tre192 193 per Fastweb e 177 per Iliad.

Per maggiori informazioni sui passaggi da compiere per sbloccare un telefono bloccato tramite IMEI da operatore, puoi far affidamento ai consigli che ti ho fornito nella mia guida specifica sull’argomento.

In caso di problemi

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Se, dopo aver seguito pedissequamente le istruzioni che ti ho fornito nel corso di questo tutorial, non sei riuscito comunque a sbloccare un iPhone con codice, ti consiglio, come ultima spiaggia, di contattare Apple, in modo da ricevere supporto sulla problematica da te riscontrata.

A seconda delle tue preferenze (ed, eventualmente, del tipo di garanzia da cui è coperto il tuo dispositivo), puoi scegliere di contattare lo staff tecnico in diversi modi.

  • Tramite telefono, chiamando il numero 800 915 904, attivo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:45.
  • Online, collegandoti a questo sito Web.
  • Utilizzando l’app di supporto Apple, disponibile gratuitamente su App Store.
  • Su Twitter, seguendo l’account @AppleSupport e inviando a esso un messaggio diretto (in lingua inglese).
  • Recandoti in un Apple Store o in un Centro di Assistenza Autorizzato Apple vicino a te (puoi ottenere l’elenco degli Apple Store e dei centri autorizzati tramite questa pagina Web).

In ogni caso, ricorda di tenere a portata di mano il numero di serie dell’iPhone sul quale hai riscontrato la tua problematica:
questa informazione ti verrà chiesta dal team di supporto sia per verificare l’eventuale garanzia annessa al dispositivo, sia a fini diagnostici.

Il numero di serie può essere facilmente recuperato dalla confezione di vendita dell’iPhone.
Se non lo trovi, puoi risalire a questa informazione utilizzando la pagina di gestione dell’ID Apple:
dopo aver effettuato l’accesso alla stessa utilizzando le credenziali abbinate all’iPhone di tuo interesse, individua quest’ultimo nella sezione Dispositivi e clicca sul suo nome (ad es. iPhone di ).

Per ulteriori delucidazioni sulle modalità di contatto previste da Apple, ti rimando alla lettura della mia guida specifica sull’argomento, in cui ho avuto modo di chiarire il tutto con dovizia di particolari.

come sbloccare iphone bloccato da trova il mio iphone

come sbloccare iphone bloccato da trova il mio iphone

Che sei un tuo un tantino smemorato è cosa risaputa, un po’ tontolone (nel senso buono del termine si intende) anche ma che addirittura arrivassi a mandare da solo in blocco il tuo iPhone non me lo aspettavo proprio.
Non ricordavi il codice di sblocco del dispositivo, il Touch ID (oppure il Face ID, nel caso di iPhone X) non volevano saperne nulla di andare e così hai tirato ad indovinare con l’inevitabile conseguenza che il tuo “iPhone” adesso risulta disabilitato.

Allarmato per l’accaduto, ti sei subito rivolto al tuo amico più esperto di te in ambito tecnologico e parlando con quest’ultimo sei riuscito a scoprire che è possibile sbloccare iPhone bloccato da Trova il mio iPhone ma… come di preciso?
Domanda lecita, anzi di più.
Beh, dato che il tuo amico non ha saputo illustrarti la cosa posso pensarci io, se vuoi.
Concedimi dunque qualche minuto del tuo prezioso tempo e mi occuperò di fornirti tutte le indicazioni del caso. Ti va?
Si?
Grandioso.
Suggerisco dunque di non temporeggiare oltre e di metterci immediatamente all’opera.

Come dici?
Il tuo problema non è quello appena descritto bensì il fatto che devi cedere il dispositivo a terzi e non sai come disattivare il blocco attivazione imposto da Trova il mio iPhone per permettere al nuovo proprietario di poter utilizzare lo smartphone Apple senza problemi?
Non temere, in questa mia guida trovi anche un passo dedicato a tale problematica.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Buona lettura!

Indice

  • Sbloccare iPhone bloccato da Trova il mio iPhone
    • Da Web
    • Da iOS
  • Rimuovere il blocco attivazione di Trova il mio iPhone
    • Da Web
    • Da iOS
  • In caso di ulteriori problemi

Sbloccare iPhone bloccato da Trova il mio iPhone

Se hai bisogno di sbloccare il tuo iPhone bloccato da Trova il mio iPhone perché hai digitato per più volte il codice sbagliato e dunque il device adesso risulta disabilitato per evitare accessi non autorizzati, sappi che puoi riuscire nel tuo intento sia da Web, collegandoti al sito di iCloud.com, che da iOS, usando un altro iPhone oppure un iPad su cui hai eseguito il login al tuo ID Apple e sfruttando l’app denominata, appunto, Trova il mio iPhone.

I passaggi da compiere sia in un caso che nell’altro sono quasi completamente identici.
Per cui, scegli pure liberamente quale tra le due soluzioni adottare in base a quelle che sono le tue effettive preferenze nonché i mezzi in tuo possesso.
Per maggiori dettagli continua a leggere, trovi spiegato tutto qui di seguito.

Attenzione: In entrambi i casi, a procedura completata il tuo iPhone verrà riportato allo stato di fabbrica per cui a meno che tu non abbia provveduto ad effettuare un backup preventivo (come ti ho spiegato nella mia guida su come effettuare backup iPhone) perderai inevitabilmente i dati su di esso salvati.

Da Web

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Vuoi scoprire come sbloccare il tuo iPhone bloccato da Trova il mio iPhone agendo da Web?
Allora provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet di iCloud.com digitando l’indirizzo in questione nella barra degli indirizzi del browser che generalmente usi per navigare in rete e schiacciando poi il tasto Invio sulla tastiera (in alternativa, puoi cliccare direttamente sul link che ti ho appena fornito).

Dopodiché compila il campo ID Apple su schermo digitando l’indirizzo email associato al tuo ID Apple e schiaccia il pulsante con la freccia che sta a destra.
Digita quindi la password associata al tuo account nel nuovo campo comparso su schermo e premi nuovamente sul pulsante con la freccia che sta a destra.

Se poi sul tuo account risulta attiva anche l’autenticazione a due fattori oppure quella in due passaggi, acconsenti all’accesso e/o digita i codici che ti vengono forniti nei campi su schermo.
Inoltre, se questa è la prima volta che accedi ad iCloud.com dal browser in uso scegli anche se abilitare quest’ultimo oppure no.
Se poi è la prima volta in assoluto che ti colleghi al sito di iCloud, provvedi altresì ad impostare la lingua italiana ed il fuso orario.

Ad accesso eseguito, clicca sull’icona di Trova iPhone (quella con lo fondo grigio ed il radar), attendi qualche istante affinché il servizio venga caricato dopodiché ti ritroverai al cospetto di una mappa con su indicata la posizione geografica dell’iPhone e quella di tutti gli altri eventuali dispositivi della “mela morsicata” collegati al tuo ID Apple. Seleziona quindi la scritta Tutti i dispositivi che sta nella parte in alto della pagina, clicca poi sul nome del tuo iPhone (es. iPhone di ) dal menu che appare e, dal riquadro comparso sulla destra, scegli l’opzione Inizializza l’iPhone.

Per concludere, digita la password del tuo ID Apple e scegli se ricevere un messaggio al termine dell’operazione e/o visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo del dispositivo.
Fatto ciò, il tuo iPhone verrà subito riportato allo stato di fabbrica e nella pagina Web di iCloud visualizzerai un avviso indicate che lo smartphone dell’azienda di Cupertino è stato inizializzato e che quindi tutta la procedura messa in pratica è andata a buon fine.

Proseguendo dallo schermo del tu iPhone dovrai poi decidere se configurare il dispositivo come un nuovo oppure se ripristinare dati, app e impostazioni da un backup precedentemente eseguito.

Da iOS

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Se invece non hai la possibilità di collegati al sito Internet di iCloud dal tuo computer o comunque sia se preferisci agire da iOS, tutto quello che devi fare altro non è che afferrare un altro tuo device mobile a marchio Apple (es.
un iPad), sbloccarlo (mi raccomando, occhio al codice!), accedere alla home screen e premere sull’icona dell’app Trova il mio iPhone (quella con lo sfondo grigio ed il radar).

Una volta visualizzata la schermata dell’applicazione, digita la password relativa al tuo ID Apple (se richiesta) dopodiché premi sul nome del tuo iPhone (es.
iPhone di ) nell’elenco in basso (su iPhone) oppure su quello che ti viene mostrato premendo prima sulla freccia in alto a sinistra (su iPad) dopodiché tappa sulla voce Azioni posta a fondo schermo e sul pulsante Inizializza iPhone che sta a destra.

Per portare a termine tutta la procedura, immetti la password relativa al tuo ID Apple e scegli se ricevere un messaggio al termine dell’operazione e/o visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo del dispositivo.
A questo punto, il tuo iPhone verrà riportato allo stato di fabbrica e sullo schermo del dispositivo che stai usando vedrai comparire un avviso indicate il fatto che il iPhone è stato inizializzato e tutta la procedura intavolata è andata a buon fine.

Provvedi poi ad afferrare il tuo iPhone e direttamente da quest’ultimo potrai decidere se configurare il device come un nuovo oppure se ripristinare dati, app e impostazioni da un backup.

Rimuovere il blocco attivazione di Trova il mio iPhone

Passiamo adesso alla procedura da mettere in atto per sbloccare un iPhone bloccato da Trova il mio iPhone andando a rimuovere il blocco attivazione, quello che viene attivato in automatico quando il servizio in oggetto risulta configurato su un device Apple e che consente di evitare che quest’ultimo venga impiegato in maniera illecita da soggetti terzi non autorizzati, ma che se lasciato attivo impedisce anche l’uso corretto del dispositivo in caso di regolare cessione dello stesso ad altri.

L’operazione può essere compiuta da Web (se non hai l’iPhone a portata di mano) oppure drittamente da iOS (se ovviamente il iPhone è ancora in tuo possesso).
Trovi ulteriori dettagli sul da farsi qui sotto.

Da Web

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Se vuoi rimuovere il blocco attivazione imposto da Trova il mio iPhone per il tuo iPhone agendo da Web, la prima cosa che devi fare è quella di collegarti al sito Internet di iCloud.com digitando negli appositi campi su schermo il tuo ID Apple e la password associata, cliccando sul pulsante con la freccia e procedendo così come ti ho spiegato ad inizio guida.

Ad accesso effettuato, clicca sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) e premi sul nome del tuo iPhone (es.
iPhone di ) nell’elenco che compare nella sezione I miei dispositivi. Nel riquadro apparso su schermo, premi sulla “x” che sta accanto al nome del tuo iPhone ed è fatta.
Più facile di così?

Da iOS

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Per sbarazzarti invece del blocco attivazione da iOS e dunque per permettere al nuovo utilizzatore del dispositivo di potersi servire di quest’ultimo senza problemi, devi afferrare il tuo iPhone, sbloccarlo, accedere alla home screen, premere sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), poi sul tuo nome che sta in alto nella schermata che ti viene mostrata, su iCloud e su Trova il mio iPhone.

Per concludere, porta su OFF l’interruttore accanto alla voce Trova il mio iPhone nella schermata successiva, digita la password del tuo ID Apple nell’apposito campo su schermo, premi su Disattiva ed è fatta.

In alternativa al procedimento appena visto insieme, puoi effettuare direttamente il logout da iCloud sul tuo dispositivo.
Per fare ciò, accedi sempre alle impostazioni di iOS premendo sulla relativa icona in home screen così come visto poc’anzi, premi poi sul tuo nome nella parte in alto della schermata che vedi apparire, effettua uno scroll verso il basso e premi su Esci.

Porta poi a termine la procedura immettendo nel campo apposito visualizzato la password relativa al tuo ID Apple, premi su Disattiva e dai conferma della tua volontà di voler effettuare il logout dal tuo account iCloud.

In caso di ulteriori problemi

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Hai seguito pedissequamente le mie indicazioni su come sbloccare iPhone bloccato da Trova il mio iPhone ma non sei riuscito nel tuo intento?
In corso d’opera è sorto qualche problema a cui non hai ancora trovato rimedio?
Beh, se le cose stanno così ti suggerisco vivamente di metterti in contatto con il supporto di Apple così da cercare di far fronte assieme a quest’ultimo a quelle che sono le tue difficoltà.

A seconda delle tue preferenze, puoi compire l’operazione in questione in vari modi, quelli che trovi indicati qui di seguito e che ho provveduto ad esplicarti in maniera ancora più dettagliata nella mia guidata dedicata proprio a a come contattare Apple.

  • Telefonicamente – Chiama il numero verde 800 915 904 direttamente dal tuo smartphone o dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuita ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Online – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito ufficiale di Apple, seleziona l’icona relativa all’iPad e segui la procedura guidata che ti viene proposta per indicare il tipo di problematica riscontrato ed ottenere l’aiuto che ti occorre.
  • App Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su iOS (non deve essere per forza di cose l’iPhone), avviala, collegati al tuo ID Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto e vedrai una lista che contiene numerose voci.
    Fai quindi tap su quella che ti interessa e procedi seguendo le indicazioni su schermo.
  • Twitter – Visita l’account verificato @AppleSupport ed inviagli un tweet o un messaggio diretto esplicando quelle che son le problematiche che stai riscontrando.
    Nel giro di breve tempo vedrai che otterrai una risposta.
  • Apple Store – Recati in uno dei vari Apple Store presenti sul territorio chiedendo supporto “di persona”.
    Se non sai dove si trova l’Apple Store a te più vicino, fai riferimento all’elenco presente sull’apposita pagina Internet.

come sbloccare iphone bloccato

come sbloccare iphone bloccato

È vero, il tuo iPhone non è più l’ultimo lanciato sul mercato e ormai comincia ad arrancare a ogni rilascio delle nuove versioni di iOS ma questo non giustifica assolutamente il fatto che di tanto in tanto si blocchi risultano, dunque, praticamente inutilizzabile.
La colpa, “vecchiaia” a parte, è probabilmente da ricercare in processi non meglio specificati che talvolta vengono mal gestiti o, ancora, in un eccessivo uso della memoria.
Per tua fortuna sei però capitato su questo mio tutorial dedicato a come sbloccare iPhone bloccato e se vuoi posso, dunque, fornirti qualche utile dritta.

Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero provvederò infatti a indicarti, per filo e per segno, come ricominciare a usare senza problemi il tuo “iPhone” al verificarsi di una situazione quale quella in oggetto.
Ci son diverse procedure che puoi provare a mettere in pratica, in tutti i casi non dovrai fare nulla di particolarmente complesso, hai la mia parola.

Come dici?
Non sono quelle di cui sopra le ragioni che hanno mandato il blocco il tuo cellulare della “mela morsicata” bensì l’aver digitato troppe volte e in maniera errata il codice di sblocco sul dispositivo.
Nessun problema, posso indicarti come procedere anche in tal caso.
Stesso discorso vale qualora il tuo iDevice sia rimasto fermo sulla schermata con il logo della mela e risulti, dunque, inutilizzabile.
Insomma, alla fine, vedrai, avrai un quadro piuttosto completo della situazione.
Buona lettura e… buon “lavoro”!

Indice

  • Forzare il riavvio dell’iPhone
  • Liberare la memoria
  • Uscire dalla schermata di avvio
  • Uscire dalla modalità di recupero
  • Programma per sbloccare iPhone bloccato
  • In caso di ulteriori problemi

Forzare il riavvio dell’iPhone

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Se il tuo problema è che l’iPhone che possiedi è rimasto “letteralmente” paralizzato su una data schermata oppure non sembra più rispondere ai comandi e vorresti, dunque, spegnerlo e riaccenderlo per cercare di far fronte alla cosa ma neppure per questo pare esserci verso, puoi provare a sistemare le cose effettuando il riavvio forzato del dispositivo.
Mi chiedi in che modo?
Te lo spiego subito.

Tutto ciò che devi far non è altro che tenere premuti per una decina di secondi circa il tasto Power del dispositivo (che a seconda del modello di iPhone può trovarsi in cima oppure sul lato destro) e il tasto Home (quello collocato al centro sotto lo schermo) contemporaneamente finché il display non diventa nero. Se stai usando un iPhone 77 Plus,, anziché il tasto Home devi usare il tasto Volume – (simbolo meno), quindi devi tenere premuti i tasti Power e Volume – (simbolo meno) fino a quando il telefono non si riavvia ed compare il logo della mela sullo schermo.

Se stai usando un iPhone 8, un iPhone 8 Plus o un iPhone X, la procedura che devi seguire è diversa da quella appena vista insieme:
devi infatti premere e rilasciare rapidamente il tasto Volume +, premere e rilasciare velocemente il tasto Volume – e tenere premuto il tasto laterale che si trova sulla destra fin quando non si spegne il display e anche il tal caso compare il logo della mela sullo schermo del telefono.

Successivamente, a prescinde dal modello di iPhone in tuo possesso, rilascia i tasti e attendi che venga effettuato il caricamento da zero del sistema operativo iOS.
Digita, dunque, il codice di sblocco del dispositivo (se abilitato) e l’eventuale PIN della SIM in esso inserita, dopodiché se tutto è andato per il verso giusto e se non ci son altre problematiche dovresti finalmente essere in grado utilizzare normalmente il tuo “iPhone”.

Come puoi notare tu stesso, il procedimento da mettere in pratica è abbastanza semplice.
Ad ogni modo, se ritieni di aver bisogno di ulteriori dettagli o comunque se, riavvio del dispositivo forzato a parte, vuoi scoprire quali sono gli altri sistemi disponibili per poter riavviare l’iPhone puoi leggere il mio tutorial dedicato, per l’appunto, a come riavviare iPhone.

Liberare la memoria

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Sebbene l’iPhone sia perfettamente in grado di gestire la RAM permettendo agli utenti di aprire più e più app in contemporanea senza doverle chiudere di volta in volta e senza andare incontro a problemi, in alcuni casi, specie quando il dispositivo in uso non è esattamente nuovo di zecca, la cosa può comunque causare qualche problema creando blocchi e rallentamenti vari.
Per far fronte a una situazione del genere può, dunque, essere di grande aiuto andare a libare la memoria “manualmente”.
Come si fa?
Scopriamolo subito.

Tanto per cominciar prendi il tuo iPhone e sbloccarlo per accedere alla Home Screen, dopodiché premi e continua a tenere premuto il tasto Power (che a seconda del modello di iPhone può trovarsi in cima oppure sul lato destro) sino a quando non visualizzi sul display la levetta scorri per spegnere.

Rilascia quindi il tasto Power, dopodiché premi e continua a tenere premuto il tasto Home per qualche istante.
Facendo in questo modo verrai rimandato alla Home Screen e la RAM dell’iPhone verrà subito liberata.

Se poi quello che stai usando è un iPhone X, il procedimento da mettere in pratica risulta leggermente differente rispetto a quanto visto insieme poc’anzi a causa dell’assenza del tasto Home sul dispositivo e della conseguente riassegnazione delle funzioni dei tasti fisici disponibili.
Per cui, quello che devi fare in tal caso, è recarti nella sezione Impostazioni di iOS, selezionare GeneraliAccessibilità, poi AssistiveTouch e portare su ON il relativo interruttore annesso alla schermata successiva.

Adesso, recati nuovamente nella schermata di Generali, tappa su Spegni, premi sull’icona di AssisteTouch comparsa su schermo (il pallino chiaro con il cerchio più scuro attorno) e premi e premi tieni premuto il pulsante Home sul display per qualche istante.
Suasivamente verrai dimandato alla Home Screen del “iPhone” e la memoria dell’iPhone verrà svuotata, proprio come visto poc’anzi per i precedenti modelli dello smartphone Apple.

Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli, ti consiglio di dare un’occhiata al mio articolo su come librare la RAM su iPhone tramite cui ho provveduto a parlarti della questione in modo ancora più approfondito.

Riabilitare l’iPhone

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Il tuo problema è che hai digitato per più volte di fila il codice di sblocco del “iPhone” e adesso sullo schermo dello stesso compare il messaggio “iPhone disabilitato” e vorresti capire in che modo risolvere?
No problem.
Come anticipato in apertura del post, posso esserti d’aiuto anche in tal caso.
Leggi, dunque, le istruzioni che trovi qui sotto e scoprirai subito come sbloccare il tuo iPhone bloccato.

Per riuscire nell’impresa hai bisogno di un computer e di iTunes (su Mac è disponibile “di serie”, mentre su Windows puoi ottenerlo seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel mio tutorial su come installare iTunes).
Tieni poi presente che per servirtene per lo scopo oggetto di questo tutorial è indispensabile che tu lo abbia usato almeno una volta per seguire la sincronizzazione del dispositivo.

Per riuscire nel tuo intento, collega, dunque, l’iPhone al computer tramite l’apposito cavetto Lightning, attendi che il dispositivo venga riconosciuto da iTunes e che il software si avvii automaticamente (se non accade provvedi tu), dopodiché aspetta qualche istante affinché che la procedura di sincronizzazione dell’iDevice venga portata a termine.

In seguito, clicca sull’icona raffigurante un iPhone che sta in alto sulla sinistra nella finestra del programma e poi premi sul bottone Ripristina iPhone… che si trova a destra nella scheda Riepilogo.
Accetta quindi le condizioni di utilizzo di iOS facendo clic prima su Ripristina/Ripristina e Aggiorna, poi su Successivo e su Accetto.

A questo punto, verrà avviato il download dell’ultima versione di iOS disponibile per il tuo “iPhone” e a procedura completata comparirà un messaggio che ti avviserà del fatto che l’iPhone è stato riportato allo stato di fabbrica.
Fatta anche questa, dovrai decidere, selezionando la relativa opzione sullo schermo dello smartphone, se configurare il tuo iDevice come un nuovo**** oppure se ripristinare i tuoi dati, le app e le impostazioni da un eventuale backup eseguito in precedenza.

Ti segnalo poi che oltre che che così come ti ho appena indicato, puoi sbloccare il tuo iPhone bloccato in seguito all’eccessivo numero di tentativi di immissione del codice sbagliato mettendo in pratica una procedura alternativa, quella che prevede l’uso di Trova il mio iPhone.
Se la cosa ti interessa, puoi leggere la mia guida su come sbloccare iPhone disabilitato per saperne di più.

Nota: Se dopo aver collegato il tuo iPhone a iTunes nella finestra del software vedi comparire un avviso tramite il quale ti viene chiesto di digitare un codice, prova a effettuare la procedura in questione su un altro computer oppure passa allo step successivo.

Uscire dalla schermata di avvio

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Hai acceso il tuo “iPhone” ed è rimasto fermo sulla schermata con il logo della mela e non hai la benché minima idea di come sbloccare l’Phone ormai bloccato?
Beh, lo credo bene.
A meno di non usare il già menzionato iTunes non riuscirai nel tuo intento.
Vediamo, dunque, in che modo procedere.

prendi il tuo iPhone, collegalo al computer tramite il cavo Lighting e attendi che iTunes si avvii (se non hai un Mac e se non hai già provveduto a installarlo puoi leggere le indicazioni che ti ho fornito nel capitolo precedente per scoprire come fare).
Mentre l’iPhone è collegato, fallo entrare in modalità di recupero procedendo così come indicato qui di seguito a seconda del modello.

  • Tutti gli iPhone fino al 6s e 6s Plus – Premi in simultanea il tasto Power ed il tasto Home per qualche istante.
  • iPhone 7 o 7 Plus – Tieni premuti contemporaneamente il tasto Power e il tasto Volume – (Simbolo meno) e continua a tenerli premiti per qualche istante.
  • iPhone 8, 8 Plus e iPhone X – Premi e rilascia rapidamente il tasto Volume + (simbolo più), dopodiché premi e rilascia rapidamente il tasto Volume – (simbolo meno) e tieni premuto premuto il tasto laterale per qualche istante.

Una volta effettuati i passaggi di cui sopra, sullo schermo del “iPhone” vedrai quindi comparire il logo di iTunes e quello di un cavetto su sfondo nero.
Sul desktop del computer visualizzerai, invece, un avviso di iTunes indicate il fatto che si è verificato un problema con il dispositivo per cui occorre aggiornare o ripristinare quest’ultimo.
Scegli Aggiorna per provare a re installare iOS senza cancellare i dati oppure Ripristina.
per riportare il dispositivo allo stato di fabbrica (sempre scaricando l’uliva versione di iOS disponibile).

Se pensi di aver bisogno di maggiori spiegazioni, puoi leggere il mio articolo su come mettere iPhone in DFU tramite il quale ho provveduto a parlarti anche dei passaggi di cui sopra.

Programma per sbloccare iPhone bloccato

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Il tuo iPhone si avvia continuamente in modalità di recupero (quella che mostra il logo di iTunes al centro dello schermo) o mostra una schermata nera fissa?
In tal caso, potresti provare a sbloccare la situazione (e il dispositivo) usando un programma adatto allo scopo, ad esempio Wondershare dr.fone.

Wondershare dr.fone è una soluzione all-in-one per gestire a 360 gradi i dati presenti su iPhone e altri modelli di smartphone, effettuandone delle copie di backup, ripristinandoli e recuperandoli in caso di cancellazione.
Ma non solo:
tra le sue tante funzioni, ce n’è anche una dedicata al ripristino di iOS, che permette di ripristinare il corretto funzionamento del sistema operativo in caso di schermo nero, schermo bianco o avvio ripetuto in modalità di recupero.

Il programma è disponibile sia per Windows che per macOS ed è composto da vari moduli:
quello Repair, destinato per l’appunto al ripristino dei dispositivi iOS, presenta costi a partire da 59,95$/anno.
Viene, tuttavia, offerta la possibilità di scaricarne una versione di prova gratuita che consente di testarne l’efficacia a costo zero (senza, però, poter effettuare il ripristino completo dell’iPhone).

Per scaricare il modulo Repair di dr.fone, collegati dunque al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download now, presente al centro della pagina.
Verrà così scaricata la versione del software più adatta al sistema operativo installato sul tuo computer.

A download completato, se usi Windows, avvia il file .exe che hai appena ottenuto e, nella finestra che si apre, clicca prima sul pulsante e poi su Install.
Aspetta, quindi, che vengano scaricati e installati tutti i componenti necessari al funzionamento del programma e clicca sul pulsante Start Now, per concludere il setup.

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Per installare il programma su Mac, invece, apri il file .dmg ottenuto, clicca sul pulsante Accetto (nella finestra che si apre) e trascina l’icona di dr.fone nella cartella Applicazioni di macOS.
Al primo avvio, dovrai poi confermare l’esecuzione del software, rispondendo Apri all’avviso che verrà visualizzato sullo schermo.

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Ora, per procedere con il ripristino di iOS, devi collegare l’iPhone al computer, usando il cavo Lightning fornito in dotazione.
Affinché il telefono venga riconosciuto correttamente dal computer, però, devi installare preventivamente iTunes e associare l’iPhone a quest’ultimo.

iTunes è installato “di serie” su tutti i Mac ed è disponibile come download gratuito per Windows:
se tu non hai ancora provveduto a installarlo, scopri come procedere leggendo il mio tutorial dedicato al tema.
Per associare l’iPhone al programma, invece, collega lo smartphone al computer, usando l’apposito cavo, rispondi in maniera affermativa agli avvisi che compaiono sul computer e sul “iPhone” e digita il codice di sblocco su quest’ultimo.

A questo punto, non ti resta che chiudere iTunes, avviare dr.fone e cliccare sul pulsante Ripara, presente nel menu principale del programma.

Nella finestra che si apre, premi dunque sul pulsante Avvia, quindi su OK, poi nuovamente su Avvia e segui le istruzioni a schermo per mettere l’iPhone in modalità DFU.
Se la procedura non va a buon fine, puoi mettere l’iPhone in modalità di recupero, cliccando sulla voce Se il tuo dispositivo non riesce ad attivare Modalità DFU, fai clic qui per entrare nella Modalità di Recupero, in basso a sinistra, e seguendo le indicazioni su schermo.

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Una volta attivata la modalità DFU o la modalità di recupero sull’iPhone, assicurati che dr.fone abbia rilevato correttamente il modello di “iPhone” in tuo possesso e, in caso di necessità, utilizza i menu a tendina su schermo per modificarlo e specificare la versione di iOS da scaricare.
Fatto ciò, premi sul pulsante Download e attendi pazientemente che venga scaricata da Internet la versione del sistema operativo selezionata.

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Arrivato a questo punto, clicca sul pulsante Correggi ora, per avviare il ripristino di iOS.
Al termine dell’operazione, l’iPhone dovrebbe tornare a funzionare correttamente.

Qualora così non fosse, torna nuovamente nella sezione Ripara di dr.fone, clicca sulla voce Modalità avanzata (collocata in basso a sinistra nella finestra che si apre) e segui la medesima procedura illustrata in precedenza, per tentare di ripristinare il tuo smartphone e “riportarlo in vita”.

In caso di ulteriori problemi

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Pur avendo messo in pratica le indicazioni che ti ho fornito nelle precedenti righe non sei ancora riuscito a sbloccare il tuo iPhone bloccato?
La problematica da te riscontrata è di natura diversa da quelle di cui sopra e non sai in che modo risolvere?
Beh, allora credo proprio che tu debba metterti in contatto con il servizio clienti Apple.

Sulla base di quelle che sono le tue personalissime esigenze e preferenze oltre che i mezzi in tuo possesso, puoi metterti in contatto con l’assistenza clienti di Apple tramite uno dei sistemi elencati qui di seguito.
A te la scelta, sono tutti validissimi.

  • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 direttamente dal tuo smartphone o dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuita e il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito ufficiale di Apple, seleziona l’icona relativa all’iPhone e segui la procedura guidata su schermo per indicare il tipo di problematica riscontrato e ottenere l’aiuto di cui hai bisogno.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su iOS (non dev’essere necessariamente l’iPhone), avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto e vedrai una lista che contiene numerose voci.
    Pigia, dunque, quella che ti interessa e procedi seguendo le indicazioni su schermo.
  • Tramite Twitter – Visita l’account verificato @AppleSupport, e inoltragli un tweet o un messaggio diretto indicando quelle che son le problematiche riscontrate.
    Entro breve dovresti ricevere una risposta.
  • Tramite Apple Store – Recati direttamente in uno degli Apple Store presenti sul territorio italiano e chiedi supporto “di persona”.
    Per scoprire dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona puoi fare riferimento all’elenco presente sull’apposita pagina Internet.

Se ritieni di aver bisogno di maggiori dettagli puoi fare affidamento al mio tutorial su come contattare Apple tramite il quale ho provveduto a parlarti della questione in maniera ancora più particolareggiata.

Articolo realizzato in collaborazione con Wondershare.

come sbloccare facebook su mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

L’amministratore di sistema ha bloccato l’accesso a Facebook sul Mac che stai utilizzando in questo momento per lavorare o studiare?
Beh, un motivo ci sarà… ma se vuoi una mano per fare un piccolo strappo alla regola posso aiutarti.

Come sbloccare facebook su mac

Esistono diversi servizi e applicazioni che permettono di oltrepassare le restrizioni locali ed accedere ai siti bloccati sul Mac senza fare alcuna fatica e affrontare alcuna configurazione complicata

Vediamo come sbloccare Facebook su Mac utilizzandoli.

Se vuoi scoprire come sbloccare Facebook su Mac quando il sito risulta inaccessibile a causa di restrizioni locali imposte dall’amministratore di sistema (es.
blocco nel file hosts, parental control, ecc.), ti consiglio di scavalcare il problema utilizzando un Web proxy.

Che cosa è un Web Proxy

Un Web Proxy è un servizio funzionante completamente online (senza installare nulla sul computer) che fa da tramite fra il tuo Mac e Facebook per consentirti di accedere al social network nonostante le restrizioni presenti nel sistema.

Proxy Proximize.me

Uno dei migliori Web proxy adatti a questo scopo è Proximize.me, che è davvero semplicissimo da usare.
Tutto quello che devi fare è

  • collegarti alla sua pagina principale
  • cliccare sull’icona della chiave collocata nella barra degli indirizzi che si trova al centro dello schermo, per attivare la connessione sicura SSL
  • digita l’indirizzo https://facebook.com nella barra degli indirizzi presente su Prozimize.me
  • clicca sul pulsante Go per collegarti a Facebook.

Dopo aver effettuato il login sul social network, potrebbe esserti richiesto di confermare la tua identità rispondendo ad una domanda di sicurezza o ricevendo un codice di conferma via SMS.
È un’operazione che richiede pochissimi secondi per essere portata a termine.

Proxy Blewpass

Un altro Web proxy che consente di sbloccare Facebook su Mac è Blewpass, che è semplice da utilizzare almeno quanto Proximize.me.
Dopo esserti collegato alla pagina principale del servizio, infatti, non devi far altro che cliccare sull’icona di Facebook che si trova sopra la barra degli indirizzi (al centro dello schermo) e verrai reindirizzato automaticamente sulla home page del social network in blu.

Anche in questo caso, potrebbe esserti chiesto di confermare la tua identità attuando una delle procedure previste per tale scopo.

Qualora sul tuo Mac fosse stato inibito anche l’accesso ai Web proxy, puoi provare a oltrepassare l’ostacolo e collegarti su Facebook usando la rete Tore, che come ti ho spiegato più volte permette di navigare in maniera anonima in Rete superando le restrizioni regionali e le censure internazionali facendo “rimbalzare” la connessione su vari PC sparsi in tutto il mondo.

Sembra una cosa complicata, e invece ti assicuro che è un gioco da ragazzi utilizzarlo.
Basta scaricare una versione modificata di Firefox già configurata per navigare in maniera anonima via Tor e il gioco è fatto.
Ti ho spiegato come fare su OS X nella mia guida su come proxarsi con Tor.

come sbloccare canali telegram iphone

come sbloccare canali telegram iphone

Utilizzi Telegram sul tuo iPhone non solo per chiacchierare con i tuoi amici, ma anche, anzi, soprattutto per seguire quelli che sono i temi di tuo interesse, tramite i numerosi canali disponibili sulla piattaforma.
Da qualche giorno a questa parte, però, si sta verificando una cosa alquanto strana:
non riesci più ad accedere ai tuoi canali preferiti e vorresti sapere se esiste un modo per far fronte alla cosa.

La situazione è precisamente questa e ti piacerebbe dunque capire se posso esserti d’aiuto?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro! Se mi concedi qualche minuto del tuo tempo libero, posso infatti spiegarti come sbloccare i canali Telegram su iPhone nella maniera più semplice e immediata possibile (entro i limiti ai quali, noi utenti, dobbiamo comunque sottostare).

Posizionati quindi bello comodo, prendi il tuo “iPhone” e comincia sùbito a concentrati sulle istruzioni che trovi qui sotto.
Spero vivamente che, alla fine, tu possa reputarti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, ovviamente, riesca finalmente ad accedere nuovamente ai canali che tanto amavi.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come sbloccare canali Telegram su iPhone
    • Primo metodo
    • Secondo metodo
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andando quindi a scoprire come sbloccare i canali Telegram su iPhone, è mio dovere fare alcune precisazioni riguardo i canali di questa popolare piattaforma e le procedure che si possono mettere in pratica.

Tanto per cominciare, cerchiamo di capire, esattamente, che cosa sono i canali di Telegram.
Nel caso in cui non avessi ancora le idee molto chiare al riguardo, i canali sono, essenzialmente, delle conversazioni simili per certi versi ai gruppi, concepite però per essere lette da un ampio pubblico e ai quali gli utenti che decidono di iscriversi non possono prendervi parte attivamente, nel senso che non possono inserire contenuti a loro volta, ma sono solo in grado di visionare e interagire con quanto pubblicato dal proprietario e dagli eventuali amministratori.

È poi necessario fare una netta distinzione tra i canali pubblici e quelli privati:
i primi hanno un username, possono essere trovati praticamente da chiunque e possono essere seguiti da tutti; i secondi, invece, sono chiusi e per poterli seguire è necessario essere aggiunti direttamente dal proprietario oppure dagli amministratori o, ancora, occorre disporre di un link d’invito.
Per ulteriori dettagli, puoi fare riferimento alle mie guide specifiche su come trovare i canali su Telegram e sui migliori canali Telegram.

Ciò detto, l’impossibilità di accedere a un determinato canale si verifica quando, per motivi vari (es.
condivisione di materiale protetto da copyright o violazione delle regole della piattaforma), questo viene bloccato da Apple, che ne impedisce l’uso su iOS e macOS.
In tal caso, provando ad accedere al canale d’interesse da un device Apple viene visualizzato il seguente messaggio: “Questo canale non è disponibile a causa di [motivazione]”.
Succede però, molto spesso, che un canale Telegram possa essere bloccato anche per mero errore, di conseguenza cercare di capire come aggirare l’ostacolo è indubbiamente molto utile.

A questo proposito, è necessario precisare che un sistema per sbloccare i canali nel senso stretto del termine al momento non esiste.
È però possibile sfruttare alcuni semplici escamotage che possono permettere di accedervi comunque, come provvederò a spiegarti in questa mia guida.

Come sbloccare canali Telegram su iPhone

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo della questione e andiamo a scoprire, insieme, come sbloccare i canali di Telegram su iPhone, o meglio, come accedervi ugualmente pur quando questi risultano bloccati.
Puoi riuscirci sfruttando due differenti escamotage, che trovi descritti qui di seguito.

Primo metodo

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Se vuoi accedere dal tuo iPhone a un canale Telegram che risulta bloccato, il primo metodo che ti suggerisco di adottare consiste nello sfruttare il servizio via Web, direttamente dal tuo dispositivo.
Da lì, non avrai il benché minimo problema ad accedere ai canali di tuo interesse.

Per cui, il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di prendere nota del nome del canale che vuoi visualizzare, prendere il tuo iPhone, sbloccarlo, accedere alla home screen e avviare Safari o comunque sia l’app che usi di solito per navigare in Rete dal tuo smartphone.

A questo punto, recati sul sito Internet di Telegram Web ed effettua l’accesso al tuo account sul famoso servizio di messaggistica, digitando il tuo numero di telefono nel campo apposito, facendo tap sulla voce Avanti che si trova in alto a destra, poi sulla dicitura OK e digitando il codice ricevuto tramite messaggio nell’app Telegram nel campo sottostante la voce Immetti il tuo codice.

Ad accesso avvenuto, fai tap sul simbolo della lente d’ingrandimento che si trova in alto a destra, digita il nome del canale Telegram al quale vuoi accedere nel campo Cerca e seleziona il suggerimento più pertinente tra quelli che compaiono in elenco. Una volta fatto ciò, potrai finalmente avere accesso al canale.
È stato facile, vero?

Secondo metodo

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In alternativa al metodo descritto nel capitolo precedente, puoi provare ad accedere ai canali Telegram che risultano bloccati sul tuo iPhone mettendo in pratica una seconda procedura:
quella che sto per illustrarti.
Essa, però, puoi essere seguita solo se si è già iscritti al canale a cui si desidera accedere.
Tieni altresì presente che, purtroppo, non sempre il sistema in questione si rivela efficace.

Tanto per cominciare, prendi il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e fai tap sull’icona dell’app di Telegram, dopodiché seleziona la conversazione relativa al canale Telegram di tuo interesse e attendi la comparsa del messaggio indicante il fatto che il canale risulta essere bloccato.

A questo punto, chiudi l’app di Telegram seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida sull’argomento, recati nuovamente in home screen, fai tap sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio) e disattiva la connessione Wi-Fi e/o quella dati (a seconda di quanto abilitato sul tuo dispositivo), facendo tap, rispettivamente, sulle voci Wi-Fi e Cellulare e portando su OFF gli interruttori che trovi nelle schermate visualizzate.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi disattivare la connessione Wi-Fi e quella dati dal Centro di Controllo di iOS.
Per accedervi, effettua uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso (su iPhone X e modelli successivi) oppure scorrendo dal basso verso l’alto (su tutti gli altri modelli di iPhone), dopodiché premi sul pulsante con le tacchette del Wi-Fi e/o su quello con l’antenna, in modo tale che da colorati diventino trasparenti, così da disattivare, rispettivamente, la connessione Wi-Fi e quella dati.

Adesso, apri nuovamente l’applicazione di Telegram sul tuo dispositivo, seleziona la conversazione relativa al canale di tuo interesse e, se tutto è filato per il verso giusto, dovresti finalmente essere in grado di accedere ai contenuti in esso presenti.
Purtroppo, però, nel momento in cui andrai ad abilitare nuovamente la connessione a Internet, il canale tornerà a essere inaccessibile.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito pedissequamente le mie istruzioni su come sbloccare i canali Telegram su iPhone ma, in corso d’opera, è sorto qualche intoppo al quale non sei stato in grado di far fronte?
Beh, date le circostanze, il miglior suggerimento che posso darti è quello di dare uno sguardo alla sezione FAQ di Telegram, in cui puoi trovare numerose domande con risposta già pronta che magari potrebbero esserti d’aiuto.

Oltre che da browser, le FAQ di Telegram sono accessibili anche direttamente tramite l’app di Telegram per iOS.
Per accedervi, ti basta aprire l’applicazione di Telegram sul tuo “iPhone”, fare tap sulla voce Impostazioni che trovi nella parte in basso a destra della schermata principale e poi sulla voce FAQ Telegram.

Se neppure procedendo come ti ho appena indicato riesci a risolvere, ti consiglio di prendere in considerazione l’ipotesi di inviare una segnalazione allo staff di Telegram:
per riuscirci, visita la pagina Web apposita, digita il messaggio (preferibilmente in lingua inglese) che vuoi inviare, nel campo di testo situato sotto la voce Please describe your problem, inserisci il tuo indirizzo email nel campo situato sotto la dicitura Your email, indica il tuo numero di telefono nel campo posto sotto la voce Your phone number e, per concludere, fai clic sul pulsante azzurro Submit, in modo da inoltrare la tua segnalazione.

Se ritieni di aver bisogno di maggiori dettagli riguardo le pratiche descritte in questo capitolo e per scoprire quali sono le problematiche più comuni che di solito affliggono Telegram e le relative soluzioni, puoi fare riferimento al mio tutorial incentrato in via specifica sui problemi con Telegram.

come sbloccare apple watch

come sbloccare apple watch

Dopo aver letto la mia guida dedicata ai migliori smartwatch ci hai pensato su per qualche giorno e finalmente ti sei deciso:
hai comperato un Apple Watch ed hai subito cominciato a sperimentarne tutte le varie funzionalità offerte.
Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo questa guida mi pare ben evidente il fatto che c’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro al riguardo.
Per essere precisi, non hai la benché minima idea di come sbloccare l’Apple Watch dopo aver impostato l’apposito codice sul dispositivo.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso esserti in qualche modo d’aiuto sul da farsi oppure no?
Ma certo che si, ci mancherebbe altro.
Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero e provvederò ad indicarti, in maniera semplice ma al contempo dettagliata, come riuscire nell’impresa.
Ti anticipo subito che, al contrario delle apparenze ed al di là di quel che tu possa pensare, si tratta di un’operazione estremamente semplice da compiere.
Qualora ti interessasse, ti faccio poi presente che puoi sbloccare l’orologio anche usando l’iPhone e che, se la cosa proprio non ti va giù, puoi eventualmente rimuovere il codice di protezione applicato.

Cosa?
Non era questo il tuo problema bensì il fatto che non ricordi la combinazione numerica impostata e non sai come far fronte alla cosa?
Non temere, ho pensato a questo ed anche ad altro.
Trovi spiegato tutto qui di seguito.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto.

Indice

  • Sbloccare l’Apple Watch
    • Inserendo il codice di protezione
    • Con iPhone
    • Rimozione del codice
  • Sbloccare l’Apple Watch in caso di codice dimenticato
  • Sbloccare l’Apple Watch in caso di dispositivo “inceppato”
  • Per ulteriori problemi o dubbi

Sbloccare l’Apple Watch

Nella parte in alto del quadrante del tuo Apple Watch è presente il simbolo di un lucchetto e non ti è possibile utilizzare l’orologio smart di Cupertino se non per guardare l’ora?
Beh, mi pare evidente il fatto che tu debba sbloccarlo andando a digitare il codice di protezione impostato in precedenza.
Mi chiedi come fare per riuscirci?
Trovi spiegato tutto qui di seguito, è un gioco da ragazzi.

Inoltre, come anticipato in apertura, al fine di offrirti un quadro completo della situazione provvederò anche ad illustrarti come fare per sbloccare il dispositivo con l’iPhone, senza dover digitare alcunché sul display dell’orologio, e come rimuovere il codice applicato.

Inserendo il codice di protezione

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Per poter sbloccare il tuo Apple Watch bloccato dal codice di protezione, il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di toccare lo schermo del dispositivo in modo tale da far comparire la schermata per l’immissione della combinazione numerica da te scelta.

Una volta fato ciò, digita il codice di 4 oppure di 8 cifre che hai impostato per bloccare il dispositivo dopodiché tappa sul bottone OK che è apparso in basso a destra.
Tutto qui!

Se il codice digitato è corretto, il dispositivo verrà immediatamente sbloccato.
Se invece hai inserito un codice errato, la cosa ti verrà segnalata e potrai dunque digitarlo nuovamente in maniera esatta.

Con iPhone

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L’idea di dover digitare ogni volta il codice di protezione sul tuo Apple Watch non ti aggrada e stai dunque cercando un sistema più rapido per proteggere l’orologio smart di Apple ed al tempo stesso per poterlo sbloccare?
Allora perché non abiliti (ed utilizzi) la funzione che ti consente di sbloccare il dispositivo in automatico quando sblocchi anche l’iPhone.
Se la cosa ti interessa, adesso ti spiego tutto.

Innanzitutto, indossa il tuo Apple Watch e collegalo all’iPhone con cui risulta essere abbinato (presumibilmente il tuo) abilitando il Bluetooth sul “iPhone”.
Se non sai come si fa, ti basta afferrare il tuo iDevice, sbloccarlo, accedere alla home screen di iOS, premere sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), poi su Bluetooth e portare su ON la levetta annessa alla schermata successiva.

Una volta fatto ciò, sblocca il tuo Apple Watch andando a digitare l’apposito codice sullo schermo dell’orologio, così come visto insieme nel passo precedente.
Dopodiché tappa sull’icona dell’app Watch (quella con lo sfondo nero e l’Apple Watch in primo piano) presente nella home screen di iOS e seleziona la voce Apple Watch nella parte in basso a destra della schermata.

Per concludere, premi sulla dicitura Codice, individua la voce Sblocca con iPhone e porta su ON il relativo interruttore.
Digita dunque il codice di sblocco attualmente in uso sul tuo Apple Watch ed è fatta.

La stessa operazione può essere compiuta anche direttamente da Apple Watch (sempre con iPhone abbinato e collegato mediante Bluetooth all’orologio), premendo sulla Digital Crown, selezionando Impostazioni nella schermata in cui sono presenti tutte le app, premendo su Codice e portando su ON la levetta posa accanto alla dicitura Sblocca con iPhone.

Rimozione del codice di protezione

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Vuoi rimuovere completamente il codice usato per bloccare il tuo Apple Watch?
Si può fare anche se, ci tengo a sottolinearlo, non mi sembra propriamente una scelta saggia visto che in tal modo andrai ad esporre ad inevitabili rischi il tuo dispositivo.
Considera infatti che rimuovendo il codice chiunque si ritrovi ad avere sotto mano il tuo orologio a marchio Apple potrà accendere senza problemi a tutti i dati presenti sullo stesso.
Ad ogni modo, se è quello che vuoi eccoti accontentato.

Per riuscire nel tuo intento, il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di indossare l’orologio e di sbloccarlo digitando il codice ancora in uso sullo schermo dello stesso (come visto insieme nel passo dedicato presente ad inizio articolo).

Adesso, premi sulla Digital Crown del tuo Apple Watch, seleziona Impostazioni nella schermata in cui sono presenti tutte le app, tappa su Codice, scegli Disattiva codice dalla schermata successiva e conferma la scelta fatta previo tap sul bottone Disattiva. Et voilà!

Se poi invece che rimuovere il codice di protezione dell’Apple Watch vuoi semplicemente evitare che il tuo dispositivo si blocchi automaticamente ogni volta che lo indossi, ti segnalo che puoi riuscire dalla stessa schermata Codice di cui sopra.
Ti basta portare su OFF la vetta che trovi accanto alla dicitura Rilevamento polso ed è fatta.

Tutte le operazioni che ti ho appena indicato possono essere eseguite anche dall’app Watch su iPhone (sempre lasciando il iPhone abbinato e collegato tramite Bluetooth all’orologio, come ti ho spiegato nel passo precedente). Per quel che concerne la rimozione del codice, accedi alla sezione Apple Watch dell’applicazione premendo sulla voce apposita nella parte in fondo a sinistra della schermata visualizzata e poi tappa sulla dicitura Codice.

Individua quindi la dicitura Disattiva il codice che sta nella parte in alto della nuova schermata visualizzata e conferma la tua scelta premendo sul bottone Disattiva blocco con codice che vedi apparire su schermo.

Per quanto riguarda invece la disattivazione della funzione che blocca in automatico l’orologio quando sganciato dal polso, porta su OFF la levetta che trovi in corrispondenza della dicitura Rilevamento polso sempre annessa alla schermata Codice dell’app Watch su iOS ed è fatta.

Sbloccare l’Apple Watch in caso di codice dimenticato

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Hai dimenticato il codice del tuo Apple Watch motivo per cui non sai come fare per riuscire a sbloccare l’orologio a marchio Apple?
In tal caso, l’unico sistema che hai dalla tua è quello di ripristinare il dispositivo, i relativi contenuti e le impostazioni dello stesso (che potrai comunque recuperare in seguito grazie ai backup salvati su iCloud, insieme a quelli dell’iPhone).
Vediamo subito in che modo riuscirci.

Tanto per cominciare, poni l’Apple Watch sul relativo caricabatterie collegando quest’ultimo ad una fonte di energia dopodiché premi e continua a tenere premuto il tasto laterale dell’orologio, sino a quando non visualizzi sullo schermo il bottone Spegni.

Rilascia dunque la presa dal tasto laterale e premi con decisione, per qualche secondo, sul tasto Spegni appena apparso sul display.
Rilascia la presa e vedrai apparire il pulsante Inizializza contenuto e impostazioni.
Pigiaci sopra ed attendi che la procedura di ripristino del dispositivo venga avviata e completata.

La stessa operazione appena vista insieme può essere compiuta anche agendo dal’iPhone.
Per riuscirci, assicurati in primo luogo che il iPhone e l’orologio risultino collegati tra loro (come visto insieme nei passi precedenti) dopodiché apri l’app Watch premendo sulla relativa icona presente nella home screen del tuo iPhone ed accedi alla sezione Apple Watch selezionando la voce apposita in basso a sinistra.

Nella schermata che a questo punto vedi apparire, premi prima sulla dicitura Generali e poi sulla scritta Inizializza che sta in basso dopodiché premi per due volte di fila su Inizializza contenuto e impostazioni di Apple Watch.
Se richiesto, digita anche la password relativa al tuo ID Apple per fare in modo che l’operazione venga avviata.

Successivamente, a prescindere dal sistema per ripristinare l’orologio impiegato, potrai configurare da capo l’Apple Watch e potrai ripristinarne i contenuti e le impostazioni tramite i backup, selezionando l’apposita opzione che vedrai apparire su schermo.
Per maggiori dettagli sulla procedura da intavolare per la configurazione di Apple Watch, puoi fare riferimento alla pagina di supporto apposita annessa al sito Internet di Apple.

Sbloccare l’Apple Watch in caso di dispositivo “inceppato”

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Ti piacerebbe capire come fare per sbloccare l’Apple Watch nel senso che il tuo orologio smart della “mela morsicata” non sembra risponde più ai comandi e non sai come risolvere?
In tal caso, puoi semplicemente provare ad eseguire un riavvio forzato del dispositivo.

Per riuscirci, tutto ciò che devi fare altro non è che premere e continuare a tenere premuto il tasto laterale e la Digital Crown per almeno 10 secondi.
Nel fare ciò, lo schermo di Apple Watch si spegnerà, l’orologio verrà riavviato e poco dopo visualizzerai sul display il logo della Apple.
A quel punto, potrai rilasciare la presa da entrambi i tasti.
Successivamente il tuo Apple Watch dovrebbe finalmente riprendere a funzionare.

Mi raccomando però, cerca di eseguire il riavvio forzato come visto poc’anzi solo ed esclusivamente come ultima risorsa.
Inoltre, non compiere i passaggi di cui sopra durante la procedura di aggiornamento a watchOS.
In tal caso, dopo la visualizzazione del logo Apple e della rotellina di avanzamento, attendi che l’Apple Watch termini l’aggiornamento.

Per ulteriori problemi o dubbi

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Hai seguito attentamente le istruzioni su come sbloccare l’Apple Watch che ti ho fornito nelle precedenti righe ma non sei comunque riuscito nel tuo intento?
Sono sorti ulteriori problemi o dubbi in corso d’opera e non sai in che modo procedere?
Beh, se le cose stanno in questo modo quello che posso suggerirti di fare è metterti immediatamente in contatto con il servizio clienti Apple.

In base a quelle che sono le tue personali esigenze e preferenze oltre che i mezzi in tuo possesso, puoi contattare l’assistenza clienti dell’azienda tramite uno dei sistemi indicati di seguito.
Scegli pure liberamente quello che ritieni faccia maggiormente al caso tuo.

  • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce registrata.
    La chiamata è gratis ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, clicca sull’icona relativa ad Apple Watch e segui la procedura che proposta indicando il tipo di problematica riscontrato così da ottenere l’aiuto necessario.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone o su un altro dispositivo iOS da te posseduto, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo Apple Watch dall’elenco dei device per i quali necessiti di supporto e vedrai una lista con varie voci.
    Tappa su quella di tuo interesse e segui le istruzioni su schermo.
  • Tramite Twitter – Invia un tweet o un DM all’account @AppleSupport specificando i problemi riscontrato.
    Una volta fatto ciò, Apple dovrebbe risponderti entro breve.
  • Tramite Apple Store – Recati in Apple Store e chiedi aiuto agli addetti.
    Per trovare l’Apple Store più vicino, puoi fare riferimento all’elenco che trovi sull’apposita pagina Internet.

Se pensi di aver bisogno di maggiori indicazioni sul da farsi, puoi seguire le istruzioni che ti ho fornito nel mio articolo dedicato interamente a come contattare Apple.

come sapere se iphone e bloccato da operatore

come sapere se iphone e bloccato da operatore

Navigando in Rete, ti sei imbattuto in un utente intenzionato a disfarsi del proprio iPhone a un prezzo che ritieni irresistibile:
convinto dalle foto e dalle ottime condizioni del dispositivo, sei disposto a concludere la trattativa e mettere finalmente le mani sul telefono che desideravi ormai da tempo.
Prima di effettuare lo scambio, però, hai chiesto consiglio a un amico smanettone, il quale ti ha frettolosamente consigliato di verificare se l’iPhone che ti appresti a comprare sia stato sottoposto al cosiddetto “blocco operatore”, senza però fornirti informazioni aggiuntive.

È questo il motivo per cui, insospettito da questa pulce nell’orecchio, hai aperto Google alla ricerca di informazioni in merito, finendo proprio su questa mia guida.
Innanzitutto, voglio comunicarti che questo è proprio il posto giusto per ottenere le delucidazioni che cerchi ma, prima di passare all’atto pratico, lascia che ti dia qualche notizia in più riguardo l’argomento.
Tanto per iniziare, se un telefono è vittima del blocco operatore, esso non può funzionare su nessuna rete cellulare nazionale (e non), poiché il relativo codice IMEI (cioè il numero identificativo del device) è stato inserito in una lista nera, o blacklist in seguito a esplicita richiesta del precedente proprietario o del gestore presso cui è stato acquistato in abbonamento.
Ciò significa, all’atto pratico, che tutte le funzionalità dell’iPhone restano inalterate, tranne quella collegata all’utilizzo del modulo “telefono”:
in altre parole, un dispositivo bloccato dall’operatore non sarà mai in grado di effettuare o ricevere chiamate, inviare o ricevere SMS e utilizzare connettività 3G/4G da rete cellulare.

Dunque, converrai con me che sapere se iPhone è bloccato da operatore, meglio ancora se prima dell’acquisto o dello scambio, è una precauzione a dir poco doverosa da prendere:
di seguito, intendo fornirti tutte le informazioni necessarie per capire se questo possa essere il tuo caso e, infine, avrò cura di darti indicazioni aggiuntive su come comportarti nel caso avessi letto questa guida troppo tardi e fossi già entrato in possesso di un iPhone soggetto a limitazioni di questo tipo.
A questo punto, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e… buona fortuna!

Indice

  • Sapere se iPhone è bloccato da operatore tramite rete cellulare
  • Sapere se iPhone è bloccato da operatore tramite servizi online
    • ImeIPro
    • AppleGiveBack
  • Cosa fare se un iPhone è bloccato da operatore

Sapere se iPhone è bloccato da operatore tramite rete cellulare

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Come ho avuto modo di spiegarti nelle battute introduttive di questo tutorial, il numero di serie di un iPhone bloccato da operatore viene inserito in una speciale “lista nera”, condivisa da tutti i gestori di telefonia nazionali (e non).

Di conseguenza, sebbene tutte le altre funzioni del “iPhone” restino inalterate, quest’ultimo non potrà operare in alcun modo sulle reti cellulari presso le quali è in blacklist:
di conseguenza, il dispositivo non riuscirà a effettuare né ricevere chiamate o SMS e, in generale, non riuscirà ad accedere a nessuna rete cellulare, a prescindere dalla SIM inserita al suo interno.

Dunque, la prima cosa da fare per sapere se iPhone è bloccato da operatore, è controllare che il telefono sia o meno in grado di ottenere campo:
ovviamente, puoi portare a termine questa procedura soltanto se possiedi già il terminale in questione.

Per prima cosa, inserisci al suo interno una SIM valida, accendi l’iPhone e attendi che tutte le sue funzionalità vengano inizializzate.
Se non sei in grado di montare la scheda SIM nell’iPhone, puoi imparare rapidamente a farlo consultando il mio tutorial specifico sul tema.

A questo punto, controlla se l’iPhone è riuscito a registrarsi in rete, fornendoti quindi campo cellulare e dandoti la possibilità di inviare/ricevere chiamate e SMS:
in caso affermativo, è molto probabile che il telefono in tuo possesso non sia stato bloccato dall’operatore, pertanto puoi tranquillamente continuare a servirtene.

Qualora, invece, il telefono dovesse mostrare messaggi come Nessun Servizio, Solo chiamate di emergenza o altre indicazioni che lasciano intendere un’assenza di linea, puoi provare a registrarti manualmente sulla rete:
per prima cosa, premi sul pulsante Impostazioni presente nella schermata Home del dispositivo, accedi alla sezione Cellulare > Selezione rete, sposta su OFF la levetta relativa alla dicitura Automatica e attendi la ricerca delle reti cellulari presenti nelle vicinanze.

A ricerca terminata, tocca sul nome della rete proprietaria della SIM (ad es.
TIMVodafone) per tentare di accedervi:
qualora dovessi riuscire nell’impresa e ottenere campo, è molto probabile che il telefono non sia bloccato dall’operatore.
Se, invece, dovessi ritrovarti a visualizzare qualche messaggio d’errore (ad es.
Accesso non autorizzato, Errore accesso, Impossibile collegarsi alla rete selezionata o simili), è probabile che il telefono sia stato inserito in blacklist.

Come ulteriore conferma, puoi provare a inserire la SIM di un gestore diverso e ripetere la procedura, verificando di ottenere sempre lo stesso risultato.

Sapere se iPhone è bloccato da operatore tramite servizi online

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Un’altra valida tecnica per capire se un iPhone è bloccato o meno dall’operatore prevede l’intervento di alcuni siti Internet:
molto spesso, infatti, i gestori di telefonia forniscono le proprie blacklist a servizi di terze parti, in modo da aiutare gli utenti (specie quelli che si apprestano ad acquistare terminali usati) a non inccompare in truffe di alcun tipo.

Prima di andare avanti, però, devi procurarti il codice IMEI dell’iPhone su cui intendi effettuare il controllo:
per tua informazione, si tratta di un codice identificativo di 15 cifre, unico per ogni dispositivo, che può essere recuperato in diversi modi.

  • Se possiedi già il “iPhone”, puoi risalire al suo codice IMEI componendo il numero *#06# sul dialer, oppure recandoti in Impostazioni > Generali > Info e individuando in questa schermata il summenzionato codice (di solito si trova in fondo).
    In alternativa, se sei in trattativa per un telefono usato, comunica all’attuale possessore le modalità di recupero di tale codice, sollecitandolo a comunicartelo in breve tempo.
  • In alternativa, il codice IMEI può essere recuperato dalla confezione d’acquisto del dispositivo:
    solitamente è specificato su un’etichetta incollata o contenuta nella scatola o, in alternativa, nell’apposita pagina del libretto illustrativo contenuto all’interno.

Per maggiori informazioni sul recupero del numero seriale del telefono, ti invito a consultare la mia guida specifica su come controllare IMEI.

Una volta ottenuto il codice IMEI, puoi servirti di un sito Internet per controllarlo e verificare che il telefono a esso associato sia o meno in blacklist.
Di seguito ti segnalo due tra i servizi online più validi per compiere quest’operazione:
sfortunatamente, non posso garantirti che le relative blacklist di riferimento siano costantemente aggiornate, tuttavia i risultati ottenuti sono quasi sempre conformi alla realtà.
Vale comunque la pena tentare, non credi?

ImeiPro

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Un ottimo sito Internet su cui recuperare informazioni relative a eventuali blocchi operatore è ImeiPro:
esso permette, in modo assolutamente gratuito, di sapere se iPhone è bloccato dall’operatore con bassi margini di errore, semplicemente immettendo il numero seriale del dispositivo da analizzare.

Per servirtene, collegati senza esitare alla pagina principale del servizio, digita l’IMEI del telefono nella casella Enter IMEI Number here…, apponi il segno di spunta nella casella Non sono un robot (effettuando, se necessario, l’ulteriore controllo captcha) e premi sul pulsante Check per avviare immediatamente il controllo.

Dopo qualche istante, il sito dovrebbe risponderti con alcune informazioni sul dispositivo analizzato, tra cui la validità della garanzia, la possibilità di iscrizione al servizio AppleCare e, ovviamente, lo stato della blacklist:
se, in corrispondenza di quest’ultima voce, dovessi visualizzare la dicitura CLEAN colorata di verde, con molta probabilità l’iPhone non è bloccato dall’operatore.
In caso contrario, dovresti, invece, visualizzare l’informazione LOCKED, colorata questa volta di rosso.

AppleGiveBack

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Se la soluzione segnalata in precedenza non ti ha convinto del tutto, puoi effettuare un ulteriore controllo avvalendoti dello strumento AppleGiveBack.
Nella fattispecie, si tratta di un sito di verifica principalmente dedicato ai dispositivi Apple (iPad, Mac, Apple Watch e, ovviamente, iPhone), che permette di ottenere informazioni relative allo stato di questi ultimi, semplicemente specificando il codice IMEI associato, così da aiutare gli utenti a effettuare in sicurezza scambi e permute.

Intendi affidarti ad AppleGiveBack per mettere a punto un ulteriore controllo?
Perfetto:
per prima cosa, collegati al suo sito Internet, indica l’IMEI del “iPhone” di tuo interesse all’interno del campo di testo annesso alla pagina mostrata a schermo e, quando hai fatto, premi sul pulsante Ricerca.

Se l’iPhone non è bloccato dall’operatore, ti verrà mostrata una pagina in cui ti viene chiesto di indicare lo stato del dispositivo in questione, “predisponendolo” a un’eventuale vendita:
poiché non è tua intenzione liberarti del telefono, puoi tranquillamente chiudere la pagina.
Se, al contrario, dovessi essere “fermato” da un messaggio d’errore, allora è molto probabile che l’iPhone associato all’IMEI inserito sia stato sottoposto a blocco operatore e inserito in una blacklist.

Cosa fare se un iPhone è bloccato da operatore

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Come dici?
Sei venuto in possesso di un iPhone effettivamente bloccato da operatore?
Allora è il momento di chiarire ulteriormente il perché ciò sia avvenuto.
All’atto pratico, i casi possibili sono principalmente due:
il telefono risulta rubato/smarrito o il precedente possessore non ha concluso il pagamento delle rate d’acquisto in abbonamento.

Qualora il terminale fosse rubato, l’inserimento dell’IMEI in blacklist è avvenuto in seguito alla denuncia avanzata dal proprietario dell’iPhone, così come ho avuto modo di spiegarti nella mia guida su cosa fare quando un cellulare viene rubato:
se sospetti di possedere un telefono bloccato per questo motivo, ti consiglio di denunciare l’accaduto quanto prima, recandoti presso una stazione di polizia o una caserma dei carabinieri, portando con te il “iPhone” e le prove d’acquisto in tuo possesso (incluse eventuali conversazioni avvenute tramite e-mail, SMS o portali d’acquisto di terze parti, con la persona che ti ha venduto il telefono).

Nel migliore dei casi, il telefono verrà restituito al suo legittimo possessore (che potrà successivamente richiederne lo sblocco) e, se sei fortunato, potresti ricevere anche un discreto rimborso della somma spesa, poiché sei stato di fatto vittima di una truffa.
Mi raccomando, non esitare a denunciare il tutto:
se non dovessi farlo, potresti finire in guai seri ed essere accusato di reati punibili anche penalmente, come per esempio quello di ricettazione.

Inoltre, la prossima volta che deciderai di acquistare oggetti usati su Internet, presta maggiore attenzione al profilo del venditore, consultando attentamente i feedback e le recensioni lasciate da altri utenti.
Per stare ancora più tranquillo, cerca di affidarti a piattaforme di vendita (e modalità di pagamento) sicure, in grado di offrirti garanzie in caso di situazioni simili a quella in cui sei incappato:
ti ho spiegato tutto nel dettaglio nella mia guida su come fare acquisti in totale sicurezza.

Se, invece, il precedente proprietario dell’iPhone che possiedi (o che intendi acquistare) non avesse pagato tutte le rate del dispositivo acquistato in abbonamento, l’inserimento in blacklist è stato effettuato su iniziativa dell’operatore vittima dell’inadempienza.
In tal caso, puoi richiederne lo sblocco contattando l’operatore in questione, a cui dovrai fornire la documentazione d’acquisto in tuo possesso:
sarà cura dello stesso fornirti le informazioni necessarie per rimediare alla situazione e rendere nuovamente operativo il telefono.

Per approfondire la tematica relativa allo sblocco dell’IMEI, puoi consultare la mia guida su come sbloccare un telefono bloccato da operatore, in cui ho avuto modo di analizzare nel dettaglio la questione, indicandoti i comportamenti più appropriati da assumere, a seconda del caso in cui ti trovi.

come salvare rubrica iphone

come salvare rubrica iphone

Hai comprato un nuovo smartphone con cui intendi sostituire il tuo iPhone ma prima di mandare definitivamente in pensione il tuo iDevice vorresti salvare la rubrica in modo tale da non perdere nessuno dei tuoi contatti?
Hai comprato un nuovo modello di iPhone per sostituire quello attualmente in carica e vorresti continuare ad accedere senza problemi alla tua rubrica?
Se ti stai facendo queste ed altre domande simili sappi che sei capitato nel posto giusto, o meglio sulla guida giusta.
Nelle seguenti righe andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che è possibile fare per salvare rubrica iPhone in modo semplice, immediato ed agendo direttamente da device mobile senza dover ricorrere all’impiego del computer.

Prima di indicarti quali operazioni è necessario effettuare per poter salvare rubrica iPhone è bene però che tu sappia una cosa.
Su iPhone l’intera rubrica non viene memorizzata sulla SIM in uso bensì solo ed esclusivamente nella memoria del dispositivo.
Questo sta quindi a significare che senza effettuare alcuna apposita procedura estraendo la SIM dal tuo iPhone ed inserendola in un altro device non potrai visualizzare nessuno dei tuoi contatti.
Occhio!

Fatta questa doverosa premessa, passiamo all’azione.
Se sei dunque effettivamente interessato a scoprire che cosa bisogna far per poter salvare rubrica iPhone ti invito a metterti ben comodo, a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti sulla lettura delle mie indicazioni.
Pronto?
Perfetto, allora cominciamo!

Indice

  • Salvare rubrica iPhone su iCloud
  • Salvare rubrica iPhone su Gmail
  • App per salvare rubrica iPhone offline

Salvare rubrica iPhone su iCloud

Se vuoi sapere come salvare rubrica iPhone perché stai per cambiare modello di iPhone e pensi che al momento della sostituzione perderai tutti i tuoi contatti, ho un’ottima notizia da darti: utilizzando iCloud, il servizio di cloud storage di casa Apple, puoi salvare la rubrica del tuo iPhone e accedervi immediatamente da un altro iPhone collegandolo al tuo ID Apple.
Tutto quello che devi fare è creare un backup online dei contatti (o dell’intero contenuto di iPhone) e ripristinarlo sul nuovo “iPhone”.
Vediamo bene come.

Se vuoi salvare solo i tuoi contatti su iCloud, non devi far altro che recarti nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud di iPhone (o Impostazioni > iCloud se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3) e assicurarti che la levetta relativa alla sincronizzazione dei contatti sia attiva.
Successivamente, recati nel menu Impostazioni > Contatti e assicurati che come Account di default ci sia impostato iCloud.
Così facendo la rubrica di iPhone verrà sincronizzata con iCloud.

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Per effettuare un backup completo di iPhone (compresa la rubrica) su iCloud, devi innanzitutto recarti nella sezione Impostazioni di iOS premendo sull’apposita icona presente in home screen (l’ingranaggio).
Seleziona quindi il tuo nome, poi le voci iCloud > Backup, attiva la levetta relativa alla voce Backup iCloud e premi sul bottone Esegui backup adesso.
Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, devi andare direttamente su Impostazioni > iCloud > Backup.

Effettuando questi passaggi, darai il via al salvataggio di tutti i dati del telefono, rubrica compresa, sul tuo spazio iCloud e attiverai la funzione di backup automatico che provvederà ad archiviare tutti i dati su Internet non appena l’iPhone sarà connesso a una fonte energetica, in altri termini quando il dispositivo è in carica, e collegato a una rete Wi-Fi, per non consumare dati mobili.

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Tieni presente che iCloud è gratuito solo fino a 5 GB.
Se quindi i tuoi backup occupando uno spazio maggiore e di conseguenza hai bisogno di ulteriore spazio per lo storage dovrai sottoscrivere uno dei piani pay del servizio.
Per fare ciò ti basta accedere nuovamente alla sezione Impostazioni di iOS, premere sul tuo nome, quindi su iCloud, sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud e infine su Modifica piano di archiviazione.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, devi andare prima su  iCloud, selezionare la voce Archivio e poi fare “tap” su Acquista più spazio.
Successivamente, devi scegliere il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze e premere sulla voce Acquista collocata nella parte in alto a destra della schermata visualizzata.
I prezzi sono di 0,99 euro/mese per 50 GB di spazio, 2,99 euro/mese per 200 GB  di 9,99 euro/mese per 2 TB.

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Dopo aver provveduto ad effettuare il backup e quindi anche a salvare rubrica iPhone potrai ripristinare il tutto su un nuovo iPhone semplicemente attenendoti all’apposita procedura guidata che viene avviata alla prima accensione del dispositivo.
Durante la procedura guidata, per ripristinare il backup e anche tutti i tuoi contatti salvati in rubrica, dovrai fornire il tuo ID Apple e dovrai specificare il fatto che intendi sfruttare l’ultimo backup effettuato.
Per saperne di più a riguardo e per conoscere in maniera dettagliata quali passaggi effettuare ti invito a consultare la mia guida su come ripristinare backup iPhone.

Nota: se non disponi ancora di un account iCloud per poter salvare rubrica iPhone così come sto per indicarti dovrai crearne uno.
Per sapere come fare ti invito a leggere la mia guida su come creare account iCloud.
Successivamente consulta la mia guida su come usare iCloud per scoprire come fare per attivare l’utilizzo di iCloud sul tuo iDevice.

Salvare rubrica iPhone su Gmail

Se intendi esportare la rubrica del tuo iPhone su un device Android, ti consiglio vivamente di sincronizzarla con Gmail.
In questo modo potrai avere una rubrica unificata su entrambe le piattaforme e otterrai una sincronizzazione istantanea di tutte le modifiche apportate da un lato e dall’altro (su iOS o su Android).

Per aggiungere un account Gmail a iPhone, recati nel menu Impostazioni > Mail > Account di iOS, fai “tap” sulla voce Aggiungi account e scegli il logo di Google dalla schermata che si apre. Effettua quindi l’accesso al tuo account Google, assicurati di attivare la levetta per sincronizzare i contatti e premi sul pulsante Salva che si trova in alto a destra per passare allo step successivo.

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Lo step successivo consiste nell’impostare Gmail come rubrica predefinita di iOS, in modo che tutti i nuovi contatti creati sul “iPhone” vengano aggiunti automaticamente alla rubrica Gmail.
Per compiere quest’operazione, recati nel menu Impostazioni > Contatti di iOS, seleziona la voce Account di default dalla schermata che si apre e metti il segno di spunta accanto alla voce relativa a Gmail.

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Missione compiuta! Adesso hai i contatti di Gmail sul tuo iPhone e tutti i nuovi contatti creati sul “iPhone” verranno salvati automaticamente nella rubrica di Google.
E per quanto riguarda i contatti già presenti sull’iPhone?
Te lo spiego subito.

Per esportare i vecchi contatti dell’iPhone su Gmail, devi ottenere un file VCF di questi ultimi e devi importarlo su Gmail.
Ci sono due modi per ottenere questo risultato:
scaricare i contatti da iCloud e importarli in Gmail (opzione percorribile solo se precedentemente si erano sincronizzati i contatti con iCloud) oppure usare una app per salvare i contatti offline e caricare il file generato da quest’ultima su Gmail.

Per salvare i contatti dalla rubrica di iCloud, collegati al sito iCloud.com dal computer, effettua l’accesso con il tuo ID Apple e fai clic sull’icona dei contatti. Dopodiché clicca sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a sinistra e seleziona prima la voce Seleziona tutto dal menu che si apre e poi  Esportazione vCard.

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Otterrai un file VCF con tutti i tuoi contatti da importare in Gmail.
Per importare il file VCF in Gmail collegati a questa pagina da PC, effettua l’accesso al tuo account Google (se necessario), premi sul pulsante Altro che si trova in alto e seleziona la voce Importa dal menu che compare.

A questo punto, fai clic sul pulsante Scegli file/Sfoglia, seleziona il file VCF prelevato precedentemente da iCloud e premi sul bottone Importa.
Entro qualche secondo, i contatti contenuti nel file VCF verranno aggiunti alla rubrica di Gmail.

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Se tra i contatti importati in Gmail verranno rilevati dei duplicati, Gmail ti inviterà a unificarli.
Per accettare, clicca sulla voce Trova e unisci duplicati che comparirà in alto.

Se non avevi sincronizzato la rubrica del tuo iPhone con iCloud, puoi ottenere un file VCF o CSV dei contatti presenti localmente sulla memoria del telefono usando alcune delle app elencate nel paragrafo successivo del tutorial.

App per salvare rubrica iPhone offline

Sull’App Store ci sono tantissime applicazioni che permettono di salvare i contatti di iPhone sotto forma di file CSV o VCF.
Tra quelle che mi sembrano più affidabili, che non obbligano alla creazione di account online e non hanno limiti eccessivi nella loro versione free, ti segnalo My Contacts Backup che permette di salvare fino a 500 contatti alla volta sotto forma di file VCF o CSV da poi auto-inviarsi via email.
Se la tua rubrica è composta da più di 500 contatti, puoi acquistare la versione completa della app (che non contiene nemmeno banner pubblicitari) per 2,29 euro.

Ciò detto, per usare My Contacts Backup, non devi far altro che avviare l’applicazione, consentirle di accedere alla rubrica di iOS e premere sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a destra.
Seleziona quindi se salvare i contati sotto forma di file vCard (VCF) o CSV selezionando una delle opzioni disponibili nel menu Type e premi prima su Fine (in alto a sinistra) e poi su Backup (al centro dello schermo) per avviare il salvataggio dei contatti.
Se ti vene detto che il file di backup sarebbe troppo grande a causa delle foto, scegli di escludere queste ultime dal backup rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

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Al termine dell’esportazione, non ti resta che premere sul pulsante E-mail e di auto-inviarti il file VCF o CSV che hai ottenuto via email.

Nota: se vuoi, puoi importare dei contatti sotto forma di file VCF anche su iPhone.
Non devi far altro che auto-inviarti il file con i contatti tramite email ed aprire l’allegato con Apple Mail.
Trovi spiegato tutto nel mio tutorial su come importare VCF su iPhone.

come salvare pdf su iphone

come salvare pdf su iphone

Navigando in Internet con il tuo iPhone hai trovato un file PDF che vorresti salvare sulla memoria del telefono per poterlo consultare offline ma non sai come fare?
Vorresti scattare una foto ad un documento cartaceo usando la fotocamera del tuo iPhone per poi esportarla sul PC sotto forma di file PDF?
Nulla di impossibile, anzi, si tratta di due operazioni davvero alla portata di tutti.

Sfruttando le funzioni offerte “di serie” dal tuo iPhone ed installando le applicazioni “giuste”, potrai salvare qualsiasi documento PDF sulla memoria del telefono e visualizzarlo offline senza il benché minimo problema.
Inoltre, potrai fotografare i documenti cartacei con la fotocamera dello smartphone e trasformarli in dei file PDF perfetti senza dover passare per il computer.

Vuoi sapere quali sono le funzionalità dell’iPhone e le applicazioni a cui faccio riferimento?
Allora prenditi subito qualche minuto di tempo libero e segui le indicazioni che trovi qui sotto:
stiamo per scoprire insieme come salvare PDF su iPhone nel modo più facile e veloce possibile! Le istruzioni valgono per tutti i modelli di “iPhone” – compresi quelli Plus e SE – e per tutte le versioni più recenti del sistema operativo iOS (fatta eccezione per alcune features che provvederò ad indicarti in maniera esplicita).
Buon divertimento!

iCloud Drive (e simili)

Se hai un iPhone, molto probabilmente hai anche un account iCloud.
E se hai un account iCloud puoi usufruire di 5GB di spazio di archiviazione gratuito su iCloud Drive.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, iCloud Drive è un servizio di cloud storage offerto da Apple che permette di salvare qualsiasi tipo di file online e di sincronizzarlo (tramite Internet) su tutti i propri device.
Su iPhone (ma anche su iPad) l’applicazione di serie adibita alla gestione dei file salvati su iCloud Drive si chiama File.
Sui dispositivi con su installata una versione di iOS precedente alla 11 l’app si chiama invece proprio iCloud Drive.

Grazie all’integrazione di iCloud Drive con iOS, puoi visualizzare un file PDF direttamente in Safari (il programma di navigazione preinstallato su tutti gli iPhone) e salvarlo sul tuo iCloud Drive in un paio di tap.
Tutto quello che devi fare è aprire il documento di tuo interesse in Safari, sfiorare una qualsiasi delle sue pagine e premere sul pulsante della condivisione (il quadrato con la freccia) che vedi comparire in basso a destra.
Seleziona Salva su File dal menu che si apre (nella seconda riga di icone), scegli iCloud Drive come posizione e la cartella in cui salvare il documento dopodiché tappa sulla voce Aggiungi che sta in alto a destra.

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Successivamente apri l’app File selezionando la sua icona in home screen (quella con lo sfondo bianco e la cartella azzurra), seleziona iCloud Drive e cartella in cui in precedenza hai salvato il PDF aperto in Safari e apri il documento in questione premendo sulla sua icona.

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Se invece stai utilizzando un iPhone su cui è installata una versione di iOS precedente alla 11 la procedura che devi compiere è leggermente differente da quella vista insieme poc’anzi ma comunque molto semplice.
Tanto per cominciare apri il documento in formato PDF che desideri salvare sul tuo iPhone in Safari dopodiché sfiora una delle sue pagine e premi sul pulsante Altro… che compare in alto a sinistra.

A questo punto, seleziona l’icona Aggiungi a iCloud Drive dal menu che si apre e scegli la cartella in cui salvare il documento.
Se non vedi l’icona di iCloud Drive nel menu della condivisione, scorri la seconda riga di icone fino alla fine, premi su Altro e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Aggiungi a iCloud Drive.

Successivamente apri iCloud Drive selezionando la sua icona dalla home screen (quella con lo sfondo bianco e la nuvola azzurra), seleziona la cartella in cui hai deciso di salvare il PDF visualizzato precedentemente in Safari e apri il documento in questione premendo sulla sua icona.

In tutti i casi, la sincronizzazione con iCloud è automatica su tutti i device.
Questo significa che puoi anche scaricare dei PDF sul computer, copiarli in una cartella di iCloud Drive e ritrovarteli “magicamente” anche sull’iPhone.
Su Mac iCloud Drive è installato di serie.
Sui PC Windows, invece, per usare iCloud Drive bisogna installare l’apposito client gratuito.
Per ricevere maggiori informazioni al riguardo ti suggerisco di consultare il mio tutorial su come usare iCloud.

Ti faccio presente che la procedura che abbiamo appena visto insieme per iCloud Drive può essere seguita anche con altri servizi di cloud storage, come ad esempio DropboxGoogle Drive OneDrive che dispongono tutti di un’app per iPhone e di client per sincronizzare i dati sul computer.

A questo proposito, ti segnalo che se sul tuo iPhone c’è installato almeno iOS 11 puoi salvare i tuoi PDF su servizi di cloud storage esterni agendo direttamente dall’app File così come visto poc’anzi.
Oltre ad iCloud Drive, l’applicazione supporta infatti la gestione di altre app e servizi per l’archiviazione e l’apertura dei file.
L’unica cosa che cambia, in questo caso specifico, è dunque la posizione di destinazione.

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Se invece sul tuo iPhone c’è installata una versione di iOS precedente alla 11, richiamando il menu per la condivisione in Safari ti basterà fare tap sull’icona del servizio di cloud storage di riferimento, attendere che la relativa app venga aperta sul tuo iPhone e selezionare la cartella in cui salvare il tutto.

iBooks

Un altro strumento incluso “di serie” in iOS che permette di salvare PDF su iPhone è iBooks.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, iBooks è l’applicazione di Apple che consente di leggere libri elettronici (e file PDF) su iPhone, iPad e Mac.
Si integra perfettamente con iCloud, quindi se scarichi un file PDF dall’iPhone e lo copi in iBooks, ritroverai il file anche sul tuo iPad e sul tuo Mac.

Per scaricare un file PDF in iBooks tramite il tuo iPhone, non devi far altro che visualizzare il documento in Safari, sfiorare una qualsiasi delle sue pagine, seleziona l’icona della condivisione presente nella parte in basso dello schermo e scegliere Copia su iBooks dal menu che si apre (nella prima riga di icone). Il file verrà importato subito in iBooks, che si aprirà automaticamente e sincronizzerà l’elemento con la libreria di iCloud.
Più comodo di così?

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Se quello che stai utilizzando è un iPhone con su installata una versione precedente di iOS 11, dopo aver aperto il PDF che vuoi salvare nel browser devi selezionare la voce Apri in iBooks che compare in alto a destra.
Il resto della procedura è identica a quanto visto poc’anzi.

Se vuoi, puoi sfruttare iBooks anche per trasferire dei file PDF dal PC all’iPhone.
Per compiere quest’operazione, avvia iTunes, espandi il menu a tendina collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Modifica menu da quest’ultimo.

Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Libri, premi sul pulsante Fine e seleziona la voce Libri dal menu a tendina in alto a sinistra. A questo punto, seleziona la voce PDF dalla barra laterale di sinistra, trascina i PDF da copiare sull’iPhone nella finestra di iTunes e sincronizza il iPhone con il computer per trasferire i documenti su quest’ultimo.

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Se hai un Mac, la procedura da seguire è ancora più semplice.
Non devi far altro che aprire l’applicazione iBooks, attivare la sincronizzazione con iCloud e trascinare in essa i PDF da copiare sull’iPhone.
Tutti i documenti verranno sincronizzati automaticamente nella app iBooks del iPhone tramite Internet.

Note

Vuoi digitalizzare dei documenti cartacei e trasformarli in dei file PDF direttamente dal tuo iPhone? Nessun problema, puoi riuscirci semplicemente sfruttando l’app Note (a patto che sul tuo dispositivo non sia installata una versione di iOS precedente alla 11) preinstallata su tutti gli iDevice.
Infatti, oltre a permettere di prendere appunti di vario genere, come facilmente intuibile dal nome, l’app Note offre anche la possibilità di scattare foto a documenti vari così da digitalizzarli e salvarli sotto forma di PDF.

Mi chiedi come si fa?
Nulla di più semplice.
Tanto per cominciare premi sull’icona di Note (quella con il foglio di quaderno e la parte superiore di colore giallo) nella home screen del tuo iPhone dopodiché seleziona una cartella tra quelle disponibili, premi sull’icona del foglio con la matita che sta in basso a destra e tappa sul bottone + (simbolo più) che sta sempre in basso dopodiché scegli dal menu che vedi comparire l’opzione Scansiona documenti.

Posiziona dunque la fotocamera del tuo iPhone in corrispondenza del documento cartaceo che intendi trasformare in PDF ed attendi che l’applicazione lo acquisisca automaticamente.
Se questo non accade, puoi anche scattare direttamente tu la foto premendo sull’apposito bottone circolare a fondo schermo.
Durante l’acquisizione puoi anche applicare dei filtri premendo sul pulsante apposito in alto, scegliere se abilitare o meno il flash e se gestire l’otturatore in maniera automatica o manuale.

Se il documento è composto da più pagine e devi acquisirle tute, scatta una foto per ciascuna pagina.
Successivamente premi sul pulsante Salva in basso a destra e poi sulla voce Fine che sta in alto, sempre sulla destra. In seguito, potrai visionare l’acquisizione effettuata accedendo alla relativa nota e premendo sull’anteprima del documento.

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Una volta aperto il documento potrai apportargli ulteriori modifiche utilizzando i pulsanti in basso.
In base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi aggiungere ulteriori pagine, puoi ritagliare il PDF, puoi modificarne i colori, puoi ruotarlo oppure puoi cestinarlo.
Per stamparlo, condividerlo o esportarlo in altre app, ti basta invece premere sul pulsante per la condivisione in alto a destra e selezionare l’opzione d’interesse dal menu che vedi comparire.

Readdle Documents

Uscendo dal “recinto” delle soluzioni proposte da Apple, ti consiglio di provare Documents by Readdle:
un vero e proprio file manager gratuito (un po’ come l’Esplora File di Windows o il Finder di macOS) che permette di visualizzare e organizzare tantissime tipologie di file differenti, compresi i PDF.
Tra le sue funzionalità più interessanti c’è un browser Web integrato, grazie al quale è possibile scaricare i file PDF da Internet (e non solo quelli) per poi conservarli direttamente all’interno della app.

Per scaricare un file PDF con Documents by Readdle, scarica l’applicazione da App Store ed avviala dopodiché premi sull’icona di Safari collocata in basso a destra per richiamare il browser interno.
Dopodiché visita la pagina Web che contiene il PDF di tuo interesse, apri il documento, premi sull’icona della freccia collocata in basso a destra, premi su Salva pagina, indica la cartella in cui intendi salvare il documento e poi tappa su Salva per avviarne il download.

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Al termine dello scaricamento, premi sull’icona della cartella collocata in basso a sinistra per ritornare nella schermata principale di Documents.
Dopodiché apri la cartella che hai selezionato in precedenza per scaricare il PDF e apri il documento per visualizzarlo direttamente all’interno della app.

Scanbot

Sempre parlando di soluzioni alternative a quelle di casa Apple, se hai bisogno di digitalizzare dei documenti andandoli a trasformare in dei file PDF sul tuo iDevice, ti consiglio Scanbot che riconosce automaticamente i documenti inquadrati con la fotocamera dell’iPhone, ne ottimizza prospettiva e contenuto (in modo da creare scansioni precise sia in bianco e nero che a colori) e genera dei PDF multi-pagina compatibili con tutti i software e i dispositivi in grado di aprire i file PDF.

La versione base di Scanbot è completamente gratuita, ma per sbloccare le funzionalità più avanzate, come ad esempio il riconoscimento dei caratteri di scrittura (OCR), la modifica dei documenti scansionati e il loro caricamento automatico sui servizi di cloud storage, occorre acquistarne una delle versioni a pagamento della app.

Fatte queste doverose precisazioni, passiamo all’azione! Dopo aver scaricato Scanbot dall’App Store, avvia l’applicazione, supera la prima pagina di presentazione della app e scegli quale versione utilizzare tra quella free e quelle a pagamento:
se vuoi usare quella gratuita, sposta l’indicatore che si trova in basso sulla voce Gratis e premi sul pulsante Non diventare Pro.

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Dopodiché rifiuta l’iscrizione alla newsletter dell’applicazione premendo sul pulsante Salta collocato in alto a destra e consenti a Scanbot di usare la fotocamera dell’iPhone per cominciare a scansionare i tuoi documenti.

A questo punto non c’è molto da spiegare.
Apri Scanbot, inquadra il documento che vuoi digitalizzare e segui le indicazioni su schermo per fotografare correttamente il foglio.

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A scatto effettuato, potrai decidere se aggiungere una pagina al documento premendo sul pulsante Scansione collocato in basso a sinistra, se applicare un Filtro alla scansione già effettuata (ad esempio per trasformarla in un documento in bianco e nero) o se tagliare/ruotare il documento facendo tap sugli appositi pulsanti collocati in basso.

Quando sei soddisfatto del risultato ottenuto, puoi salvare il tuo PDF sull’iPhone (e sui servizi di cloud storage) selezionando la voce Salvare situata in alto a destra.
Più facile di così?

come ruotare un video mac

come ruotare un video mac

Hai appena copiato sul tuo Mac alcuni video ma, aprendoli, ti sei accorto che alcuni di essi sono ruotati nel verso sbagliato?
Può capitare, soprattutto con i video girati con le videocamere e gli smartphone, ma stai tranquillo perché si può rimediare facilmente al problema.

Tutto quello che devi fare è sfruttare le funzioni di alcune valide applicazioni incluse in OS X e correggere così l’orientamento dei filmati che non si vedono bene.
Per maggiori informazioni, ecco come ruotare un video Mac passo dopo passo senza inutili complicazioni.

Il modo più semplice che hai per scoprire come ruotare un video Mac è affidarti a QuickTime Player, il player video incluso “di serie” in OS X.
Forse non tutti lo sanno ma può essere utilizzato anche per compiere piccole operazioni di editing video, come il taglio di scene indesiderate, la rotazione e il capovolgimento dei filmati.

Per ruotare un video con QuickTime Player, il primo passo che devi compiere è avviare l’applicazione dal Launchpad del Mac (o da Spotlight, se ti risulta più comodo) ed importare in essa il video da modificare selezionando la voce Apri file dal menu File.

A video caricato, clicca sulla voce Composizione presente nella barra collocata in cima allo schermo e seleziona la voce Ruota a sinistra o Ruota a destra dal menu che compare, a seconda della direzione in cui desideri girare il filmato.
Dopodiché seleziona la voce Esporta dal menu File di QuickTime, seleziona dal menu a tendina Formato la qualità con cui intendi salvare il video di output (es.
480p, 720p, 1080p, ecc.) e fai click sul pulsante Esporta per avviare il salvataggio del video.
La durata del processo dipenderà dalla lunghezza del video e dalla potenza del tuo Mac.

Per impostazione predefinita, QuickTime Player legge solo un numero limitato di formati di file (es.
mp4, mov).
Per aumentare il numero di file supportati dal software e girare anche i video DivX/XviD, devi installare sul tuo Mac il programma gratuito Perian che non è più supportato ufficialmente ma funziona abbastanza bene anche su Lion e Mountain Lion.

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Sei un appassionato di editing video ed hai bisogno di ruotare un video Mac nell’ambito di un’elaborazione più ampia del filmato?
Allora puoi utilizzare iMovie, altra celebre app inclusa di default su molti Mac che permette di operare sui video modificandoli a 360 gradi.

Per ruotare un video usando iMovie, bisogna trascinarlo nel riquadro dei progetti posizionato in alto a sinistra, cliccare sul pulsante Ritaglia che si trova nella barra degli strumenti centrale ed utilizzare le frecce che compaiono in alto a destra (sull’anteprima del video) in base a come si desidera modificare il filmato.
È davvero facilissimo.

Per maggiori dettagli e indicazioni più precise su tutti i passaggi da compiere, da’ un’occhiata alla mia guida su come ruotare un video con iMovie in cui ti ho parlato approfonditamente di questo programma.

come ruotare un pdf mac

come ruotare un pdf mac

Un tuo amico ti ha inviato un documento in formato PDF via email e ti sei accorto che alcune pagine del file risultano capovolte o ruotate in maniera sbagliata?
Non ti preoccupare, si tratta di un problema che puoi risolvere in quattro e quattr’otto.

Usi un Mac, giusto?
Allora sappi che puoi fare tutto senza scaricare nemmeno un’applicazione da Internet.
Basta sfruttare in maniera adeguata uno dei tanti tool inclusi n OS X.
Sei curioso di scoprire quale?
Allora prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come ruotare un PDF Mac grazie alle indicazioni che sto per darti.

Cominciamo vedendo come ruotare un PDF Mac utilizzando uno strumento che puoi trovare installato “di serie” sul tuo computer.
Mi riferisco ad Anteprima, l’applicazione che OS X utilizza per visualizzare le fotografie e i documenti in formato PDF, forse non lo sai ma include delle comodissime funzioni che consentono anche di modificare i PDF senza ricorrere a costosi software alternativi.

Se possiedi un MacBook Pro, un MacBook Air o un iMac equipaggiato con il Magic Trackpad di Apple e vuoi ruotare un PDF utilizzando Anteprima, sappi che puoi fare tutto dal trackpad con una semplicissima gesture, ossia un movimento delle dita.

Prova ad aprire il documento che vuoi girare, posiziona due dita sul trackpad e muovile in senso orario o antiorario a seconda dell’orientamento che desideri applicare al file.
Quasi come per magia, il documento verrà ruotato nella direzione desiderata e le modifiche verranno salvate automaticamente in esso.
Tu non dovrai fare più nulla.

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Se non possiedi un MacBook, un trackpad, o comunque vuoi fare a meno di utilizzare le gesture, puoi ruotare un PDF Mac aprendo il PDF da ruotare in Anteprima e selezionando la voce Ruota a sinistra o Ruota a destra dal menu Strumenti.
In alternativa, se sei un amante delle scorciatoie da tastiera, puoi girare a sinistra o a destra il PDF selezionato premendo le combinazioni di tasti cmd+l e cmd+r.

Con la procedura appena descritta, si cambia l’orientamento di una sola pagina del PDF, quella in primo piano.
Se vuoi ruotare contemporaneamente tutte le pagine del documento, devi cliccare sul pulsante Menu vista collocato nella parte alta a sinistra della finestra di Anteprima e selezionare la voce Miniature dal menu che compare.

A questo punto, seleziona le miniature di tutte le pagine del documento, usando il mouse o la combinazione di tasti cmd+a ed applica la rotazione al PDF selezionando le voci Ruota a sinistra e Ruota a destra dal menu Strumenti.

come ritrovare iphone perso

come ritrovare iphone perso

Per quanto ricoprano un ruolo fondamentale nelle nostre vite e per quanto la cosa possa fare infervorare, a tutti può capitare di smarrire uno smartphone sul tavolino di un bar, a casa di un amico o in altri luoghi.
A te è capitato proprio l’altro giorno.
Hai dimenticato il tuo iPhone in ufficio, poi per fortuna sei riuscito a ritrovarlo grazie ad un collega che te l’ha riconsegnato.
Ma se dovesse accadere di nuovo?
Cosa potresti fare?

Se ci tieni al tuo “iPhone”, devi essere più previdente e attivare tutte le contromisure possibili per ritrovarlo in caso di smarrimento.
Ti assicuro che non bisogna configurare nessun software complicato e che non è necessario sborsare nemmeno un soldo.
Se non ci credi, adesso ti mostro subito come ritrovare iPhone perso usando un paio di soluzioni gratuite (una resa disponibile da Apple stessa, l’altra di terze parti ma non per questo meno valida) che abbinano un’altissima efficacia ad un’estrema facilità di utilizzo + una soluzione da usare solo nelle situazioni più disperate:
in caso di furto.
Scommetto che rimarrai sorpreso da quello che si riesce a fare utilizzandole!

Allora?
Che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di iniziare davvero a darci da fare?
Si?
Fantastico! Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti ben comodo, afferra il tuo “iPhone” ed inizia a leggere attentamente tutte le indicazioni che trovi qui di seguito.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che sarai anche pronto ad affermare che in realtà non si trattava di fare nulla di particolarmente complicato.
Scommettiamo?

Indice

  • Ritrovare iPhone perso con Trova il mio iPhone
    • Operazioni preliminari
    • Usare Trova il mio iPhone
  • Ritrovare iPhone perso con Prey
  • Cosa fare in caso di furto

Ritrovare iPhone perso con Trova il mio iPhone

Se vuoi scoprire come ritrovare iPhone perso con il minimo sforzo e senza scaricare alcun tipo di software sul tuo telefono, la miglior cosa che puoi fare è affidarti al servizio Trova il mio iPhone di Apple.

Forse non ci hai ancora fatto caso, ma il tuo “iPhone” include di default una funzione gratuita che permette di rintracciarlo su una mappa in caso di smarrimento usando qualsiasi PC connesso ad Internet.
Per verificare che il servizio risulti attivo e per scoprire come servirtene, leggi le indicazioni che torvi qui di seguito.

Operazioni preliminari

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Per verificare che il servizio di localizzazione sia attivo, accedi alla home screen del dispositivo, premi su Impostazioni (l’icona a forma di ingranaggio) dopodiché seleziona prima il tuo nome e poi la voce iCloud. Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi premere direttamente su iCloud senza selezionare prima il tuo nome.

Successivamente tappa sulla voce Trova il mio iPhone presente nel menu che ti viene mostrato ed assicurati che la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone nella nuova schermata che si è aperta sia impostata su ON.
Qualora così non fosse e quindi nel caso in cui il servizio risultasse disattivato, rimedia subito premendo sul relativo interruttore.

Usare Trova il mio iPhone

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Quando il servizio Trova il mio iPhone è attivo, è possibile rintracciare in qualsiasi momento l’iPhone su una mappa interattiva utilizzano qualsiasi computer (Windows, Mac o Linux che sia) connesso ad Internet.
Basta infatti collegarsi al sito Internet di iCloud, digitare nome utente e password relativi al tuo Apple ID e premere sul bottone a forma di freccia collocato a destra.

Se hai abilitato l’autenticazione a due fattori sul tuo account, provvedi poi a digitare il codice che ti è stato inviato tramite SMS o che visualizzi su un altro dei tuoi device collegati all’account.
Se questa è anche la prima volta che ti colleghi ad iCloud.com dovrai altresì la lingua e il fuso orario.

Adesso fai clic sull’icona di Trova iPhone (se richiesto digita nuovamente la password relativa al tuo ID Apple) ed attendi qualche istante affinché ti venga mostrata la mappa con sopra indicata la posizione geografica, tramite un apposito indicatore di colore verde, del tuo iPhone e quella di tutti gli altri eventuali device Apple associati al tuo account.

Per ritrovare iPhone perso ti basterà dunque fare clic sulla voce Tutti i dispositivi presente in alto, selezionare il nome tuo iPhone (es. iPhone di ) dall’elenco e specificare quale operazione intendi compiere dal menu posto in alto sulla destra. In base alle tue reali necessità puoi scegliere tra le seguenti opzioni.

  • Emetti suono – Per far emettere al tuo iPhone un suono così da poterlo facilmente identificare nel caso in cui fosse nelle vicinanze.
  • Modalità smarrito – Il dispositivo mostrerà un numero di telefono da contattare nella schermata di blocco.
  • Inizializza l’iPhone – Consente di cancellare tutti i dati presenti sull’iPhone al fine di evitare che altri soggetti non autorizzati possano accedervi (in seguito l’iPhone non potrà più essere rintracciato tramite Trova il mio iPhone).

Quando non hai un computer a portata di mano e ti trovi in mobilità, puoi ritrovare iPhone perso anche usando un altro dispositivo Apple (tuo o di un tuo amico).
È infatti disponibile la app Trova il mio iPhone per iPhone e iPad che permette di rintracciare e comandare da remoto gli iPhone, proprio come abbiamo visto prima con il pannello Web di iCloud.

Tieni comunque presente che, a prescindere dal fatto che tu scelga ti utilizzare Trova il mio iPhone da computer oppure da un altro device Apple, per poter rilevare la posizione dell’iPhone perso è imprescindibile che su quest’ultimo risulti abilitata la connessione ad Internet (Wi-Fi o 3G/4G che sia).
In caso contrario, non riuscirai a localizzare su mappa il dispositivo.

Ritrovare iPhone perso con Prey

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Se poi per un motivo o l’altro non vuoi utilizzare il servizio Trova il mio iPhone di Apple, puoi rivolgerti a Prey.
Si tratta di un’applicazione gratuita che consente di localizzare il proprio smartphone (ma anche altri dispositivi) smarrito a distanza tramite dei report dettagliati distribuiti ad intervalli di tempo regolari via email.

Per utilizzarla, dopo averla scaricata dall’App Store, avviala e crea il tuo account gratuito sulla rete di Prey premendo sul pulsante Sign Up.
Compila quindi il modulo che ti viene proposto digitando il nome utente che intendi utilizzare, il tuo indirizzo di posta elettronica e la password che vuoi associare all’account e premi sul pulsante Create my New account per completare l’operazione.

Successivamente premi su Consenti per consentire all’app di accedere ai dati relativi alla tua posizione, poi su OK per permettere a Prey di accedere alla fotocamera e per concludere nuovamente su Consenti per abilitare la ricezione delle notifiche.

Tappa adesso sul bottone OK visibile a schermo e Prey inizierà a tenere sotto controllo il tuo “iPhone” consentendoti di rintracciarlo dal computer o da un altro device su cui hai installato Prey (la app è disponibile per Android, Mac, Windows, Ubuntu e Linux) ogni volta che lo desideri.

Per quel che concerne l’uso da Web, per rintracciare il tuo iPhone con Prey, devi collegarti al pannello Web del servizio, fare clic sul bottone Login presente in alto a destra ed eseguire il login con i dati che hai scelto in fase di registrazione.
Ad accesso effettuato, clicca sul nome del tuo telefono (es.
iPhone di ) dall’elenco presente sulla sinistra e fai clic sul pulsante Set device to missing.
In questo modo, Prey capirà che il tuo iPhone è stato smarrito e ti invierà un report via email ogni 25 minuti (l’intervallo di tempo lo puoi cambiare tramite l’apposito menu a tendina) con lo stato del dispositivo, la sua posizione geografica ed una foto scattata dalla fotocamera frontale dello smartphone (per capire dove si trova o chi l’ha preso).

Puoi regolare il tipo di informazioni da includere nei report di Prey cliccando sulla scheda Settings posta sulla sinistra e visualizzare tutti i report inviati dalla app nell’apposita sezione del sito.

Se lo ritieni più opportuno, in alternativa alla funzione appena indicata puoi servirti dei comandi posti sulla destra per fare emettere un suono al tuo iPhone consentendoti così di identificarlo nel luogo in cui lo hai smarrito con maggiore facilità (Send alarm) oppure per fare apparire un messaggio sul display del dispositivo in modo tale che in caso di ritrovamento da parte di soggetti terzi possano sapere cosa fare (Send message).

Ti ricordo che la versione gratuita di Prey supporta un numero massimo di tre smartphone per account e non oltre i 9 report per telefono (quelli più vecchi vengono cancellati automaticamente).
Per aggiungere un maggior numero di dispositivo e per fruire di alcune funzionalità aggiuntive bisogna sottoscrivere un piano a pagamento.

Cosa fare in caso di furto

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Non avevi abilitato nessuna delle due soluzioni summenzionate ed ora che hai perso (o ti è stato rubato) il tuo iPhone non sai proprio come fare? Viste le circostanze, ti suggerisco di sfruttare il codice IMEI associato al dispositivo.
Si tratta di un codice (acronimo di International Mobile Equipment Identity) composto da 15 cifre che permette di identificare in modo univoco i telefoni cellulari.
Grazie a tale codice puoi far sapere al tuo gestore telefonico il fatto che hai smarrito il dispositivo o che ti è stato sottratto in modo tale da permettere all’operatore di bloccare SIM e smartphone al fine di evitare che soggetti terzi non autorizzati possano servirsene.

Puoi trovare il codice IMEI del tuo iPhone dando uno sguardo alla confezione di vendita dello stesso oppure telefonando al servizio clienti del tuo gestore (in questo caso dovrai fornire tutti i tuoi dati richiesti e delle info relative ad alcuni dei numeri che telefoni più spesso).
Per approfondire il discorso, ti suggerisco di consultare il mio tutorial su come controllare IMEI.

Dopo aver scovato il codice IMEI, recati presso la stazione dei carabinieri a te più vicina ed esponi la tua intenzione di sporgere denuncia per furto o smarrimento del dispositivo.
Otterrai una documentazione da abbinare alla richiesta di blocco del telefono che dovrai inviare al tuo gestore.

Successivamente mettiti nuovamente in contatto con il tuo operatore di telefonia mobile e richiedi il blocco dell’iPhone così da rendere praticamente impossibile l’utilizzo della tua scheda da parte di altre persone.
Il gestore ti fornirà dunque un apposito modulo (via posta “tradizionale”, via mail oppure a mano, recandoti in uno dei suoi negozi) che dovrai compilare ed inviare a tua volta all’operatore via fax o mediante posta.

Nel primo caso, puoi reperire l’apposito modulo procedendo come indicato qui di seguito, mentre nel secondo caso, vale a dire se scegli di recarti presso un punto vendita del tuo operatore, dovrai fornire il codice IMEI del dispositivo e la tua carta di identità al commesso con cui ti ritroverai a parlare in negozio.

  • Se il tuo gestore è TIM – Clicca qui per reperire il modulo per clienti ricaricabili oppure qui per quello per i clienti in abbonamento. Il modulo deve poi essere inviato all’indirizzo TIM Servizio Clienti Casella Postale 555 00054 – FIUMICINO RM.
    Se lo preferisci, in alternativa puoi compilare il modulo per clienti ricaricabili o per clienti in abbonamento direttamente online.
  • Se il tuo gestore è Vodafone – clicca qui per reperire il modulo per clienti ricaricabili e in abbonamento.
    Il modulo deve poi essere spedito tramite fax al numero 800.034.651.
  • Se il tuo gestore è Wind – Clicca qui per reperire il modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento.
    Il modulo deve poi essere inviato all’indirizzo Wind Tre S.p.A.
    – Casella Postale n.
    14155 – Ufficio Postale Milano 65 – 20152 MILANO MI
    .
  • Se il tuo gestore è 3 Italia– Clicca qui per reperire il modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento.
    Il modulo deve poi essere recapitato tramite fax al numero 800.179.700.

come risultare online su facebook iphone

come risultare online su facebook iphone

Hai appena acquistato un iPhone, vorresti usarlo per restare sempre in contatto con i tuoi amici di Facebook ma non sai bene come fare?
Nessun problema.
Scaricando sul tuo telefono la app ufficiale del social network ed impostando il tuo status online nella chat, tutti i tuoi amici potranno contattarti anche quando non sei a casa.

Come dici?
Non sai come risultare online su Facebook iPhone?
Tranquillo, è semplicissimo.
Tutto quello che devi fare è leggere le indicazioni che sto per darti e metterle in pratica.
Su, prendi il “iPhone” dalla tasca e scopri subito tutti i passaggi da compiere.

Se vuoi imparare come risultare online su Facebook iPhone, tutto quello che devi fare è avviare la app di Facebook sul tuo “iPhone” (se non l’hai ancora scaricata, provvedi subito cercandola nell’App Store, è gratis) ed effettua uno swipe scorrendo il dito sullo schermo del telefono da destra verso sinistra.
Verrà visualizzata la barra della chat di Facebook.

A questo punto, premi sul pulsante dell’ingranaggio che si trova in alto a destra e seleziona la voce Attiva chat che compare in basso, in questo modo potrai attivare la chat di Facebook e risultare online per tutti i tuoi amici.
Dalla stessa schermata, puoi anche ordinare i nomi dei tuoi amici e creare una lista di “preferiti” da tenere sempre in primo piano.

Se ti stai chiedendo come si fa, basta premere sul pulsante Modifica, selezionare il simbolo + collocato accanto alle foto degli amici da aggiungere alla lista dei preferiti e premere su Fine per salvare i cambiamenti.
Facile, vero?

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Un altro modo per risultare online su Facebook iPhone è installare la app Facebook Messenger, che consente di utilizzare la chat di Facebook come se fosse un sistema di messaggistica à la WhatsApp.
Questo significa che una volta scaricata l’applicazione ed eseguito l’accesso a Facebook in essa, risulterai sempre online per i tuoi amici.

Per la precisione, il tuo stato nella chat del social network risulterà sempre come connesso da cellulare con accanto alla foto del tuo profilo il numero di minuti che è passato dall’ultima volta che hai aperto la app.
In questo modo, i tuoi contatti capiranno che non sei collegato a Facebook dal PC ma che comunque potrai leggere i loro messaggi tramite l’iPhone.

In caso di “ripensamenti”, puoi disattivare il tuo status online nella app di Facebook effettuando uno swipe da destra verso sinistra, premendo sul pulsante dell’ingranaggio che si trova in alto a destra e selezionando la voce Disattiva chat dal menu che compare in fondo allo schermo.
Per quanto riguarda Facebook Messenger, invece, non puoi nascondere il tuo status ma puoi disattivare le notifiche dei nuovi messaggi effettuando uno swipe da destra verso sinistra, premendo sul pulsante dell’ingranaggio che si trova in alto a destra e impostando su OFF lo switch relativo alle notifiche.
L’impostazione resterà attiva per otto ore, dopodiché le notifiche verranno attivate nuovamente.

come risultare irraggiungibile con iphone

come risultare irraggiungibile con iphone

Quando una persona non vuole essere disturbata sul cellulare, cosa fa?
Naturalmente spegne il telefono e la questione è risolta.
Ma se si possiede uno smartphone di ultima generazione, come l’iPhone, che oltre a telefonare permette di fare tantissime altre cose, spegnere completamente il dispositivo diventa troppo limitante.
Fortuna che esistono dei sistemi per rimediare anche a questo problema! Mi chiedi quali?
Beh, comincia a leggere questa mia guida su come risultare irraggiungibile con iPhone e vedrai che in men che non si dica avrai le idee molto più chiare a riguardo.

Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi saper che iOS, il sistema operativo su cui risulta basato il “iPhone”, è disponibile un’apposita funzionalità grazie alla quale è possibile bloccare le chiamate, e quindi risultare irraggiungibili, senza dover necessariamente spegnere il telefono.
Utilizzando tale funzione la propria linea telefonica risulterà occupata per tutti coloro che proveranno a chiamare.
Oltre che così come ti ho appena indicato, è poi possibile risultare irraggiungibile con iPhone sfruttando un’altra interessante features di iOS ed un’app pensata in via esclusiva per evitare le chiamate dei seccatori.
Insomma, come puoi constatare tu stesso ci sono diverse opzioni!

Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter risultare irraggiungibile con iPhone, ti suggerisco di non perdere ulteriore tempo prezioso, di afferrare il tuo fido smartphone a marchio Apple e di cominciare subito a leggere questo tutorial.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice della scoperta fatta e che, addirittura, in caso di necessità sarai anche pronto e disponibile a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici desiderosi di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

Funzione Non disturbare

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Che cos’è?

Il primo sistema per risultare irraggiungibile con iPhone a cui ti invito ad appellarti è quello che prevede l’utilizzo della funzione Non disturbare. Ne hai mai sentito parlare?
No?
Nessun problema, ti spiego subito di che cosa si tratta. La funzione Non disturbare è una speciale funzionalità disponibile sui device mobile di casa Apple che consente di bloccare tutte le chiamate eccetto, eventualmente, quelle dei numeri aggiunti ad una lista di preferiti quando il terminale risulta essere in stand-by oppure sempre, a seconda di quelle che sono le proprie necessità.

Come si usa?

Per risultare raggiungibili con iPhone sfruttando la funzione Non disturbare, ti basta richiamare il Centro di Controllo di iOS facendo uno swipe dal basso verso l’alto in qualsiasi schermata e premere sull’icona grigia raffigurante una mezza luna.

Dopo aver provveduto ad attivare la funzione Non disturbare, nella parte in alto a destra dello schermo del tuo iPhone vedrai comparire un icona raffigurante una mezza luna.
L’icona indica che la funzione Non disturbare è correttamente entrata in azione e che quindi la feature per risultare raggiungile con iPhone è attiva.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi sfruttare la funzione Non disturbare configurandone l’utilizzo a tuo piacimento.
Per fare ciò, accedi alla home screen del tuo iPhone, premi sull’icona di Impostazioni e poi fai tap su Non disturbare. Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, porta su ON la levetta collocata accanto alla voce Programmato dopodiché specifica in quali fasce orarie vuoi che venga attivata automaticamente la funzione compilando il campo Dalle e il campo Alle così come meglio credi.

Successivamente fai tap sulla voce Consenti chiamate da e, in base a quelle che sono le tue necessità, scegli una delle seguenti opzioni

  • Tutti i contatti – Quest’opzione ti consente di ricevere telefonate soltanto da coloro che sono presenti nella tua rubrica e non anche da parte di contatti sconosciuti.
  • Preferiti – Quest’opzione ti consente di ricevere telefonate solo da un ristretto numero di contatti presenti nella tua rubrica, quelli che hai aggiunto all’elenco dei preferiti, appunto.
    Per aggiungere un contatto ai preferiti ti basta premere sull’icona dell’app Telefono in home screen, fare tap sulla voce Contatti collocata in basso, premere sul contatto di interesse e poi fai tap sulla voce Aggiungi a Preferiti.
    Se ad uno specifico contatto sono associati più numeri di telefono dovrai inoltre specificare quale di quelli elencati è tua intenzione includere tra i preferiti.
  • Nessuno – Quest’opzione non ti permette di ricevere chiamate da parte di nessuno, che si tratti di amici, fidanzata, parenti, colleghi di lavoro, sconosciuti e chi più ne ha più ne metta.

Puoi inoltre scegliere se abilitare la modalità silenziosa sempre oppure se fare in modo che venga attivata solo mentre l’iPhone è bloccato.
Per fare ciò, ti basta premere sull’opzione che più preferisci nella sezione In modalità silenziosa: che trovi nella parte bassa della schermata visualizzata.

Per confermare l’applicazione delle modifiche, premi sul pulsante < Indietro che risulta collocato nella parte alto a sinistra della schermata visualizzata.
Più semplice di così?

Cosa fare in caso di ripensamenti?

All’occorrenza, potrai sempre e comunque disattivare l’utilizzo della funzione Non disturbare per risultare irraggiungibile con iPhone accedendo alle impostazioni di iOS, facendo tap su Non disturbare e spostando poi su OFF la levetta relativa a Manuale o Programmato a seconda dell’opzione da te precedentemente scelta per bloccare chiamate iPhone.

Se hai abilitato manualmente la funzione, puoi anche disattivarla all’istante accedendo al Centro di controllo di iOS e premendo sull’icona viola della mezza luna.

Funzione Bloccati

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Che cos’è?

Vuoi risultare irraggiungibile con iPhone sempre e comunque ma solo per specifici contatti?
Allora puoi sfruttare la funzione Bloccati anch’essa disponibile “di serie” su iOS e che, come facilmente intuibile dal nome stesso, consente di bloccare le chiamate da parte dei numeri presenti in rubrica ma anche di quelli non annessi all’elenco contatti.

Come si usa?

Per risultare irraggiungibile con iPhone andando ad intervenire su un numero già presente in rubrica, il primo passo che devi compiere è quello di di accedere alla home screen del tuo dispositivo e di premere sull’icona di Impostazioni.
Nella nuova schermata che ti verrà mostrata, fai tap sulla voce Telefono, premi su Blocco chiamate e identificazione e poi seleziona la voce Blocca contatto….

Adesso seleziona dalla rubrica il nominativo facente riferimento al numero di telefono che desideri bloccare.
A seconda di quelle che sono le tue necessità, puoi aggiungere uno o più nominativi, non vi è alcun limite.

Se invece è tua intenzione bloccare chiamate iPhone andando ad agire su un numero di telefono che non è tra i tuoi contatti, premi sull’icona della cornetta che si trova in home screen, seleziona la scheda Recenti e poi premi sull’icona (i) collocata accanto al numero di telefono da bloccare.
Per concludere, seleziona la voce Blocca contatto dal menu che si apre e conferma l’esecuzione dell’operazione facendo tap nuovamente su Blocca contatto.

Cosa fare in caso di ripensamenti?

Nel caso in cui dovessi ripensarci, potrai sempre e comunque andare a sbloccare il contatto o i contatti bloccati premendo sull’icona di Impostazioni in home screen, facendo tap sulla voce Telefono e poi su Blocco chiamate e identificazione.

In seguito, effettua uno swipe da destra verso sinistra sul nominativo da sbloccare e premi sul bottone Sblocca che compare di lato. Ovviamente, il procedimento che ti ho appena indicato va effettuato per ciascuna numerazione che è tua intenzione sbloccare.

App Truecaller

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Che cos’è?

Se invece la tua necessità è quella di risultare irraggiungibile con iPhone perché vuoi evitare di ricevere le chiamate provenienti da call center, operatori di telemarketing e altri seccatori allora ti consiglio di ricorrere all’uso di Truecaller. Si tratta di un’applicazione gratuita che, grazie a un database aggiornato quotidianamente con il contributo degli utenti, consente di identificare in anticipo i numeri dei “seccatori” e di bloccare le chiamate provenienti da questi ultimi.

È molto semplice da usare ma ha una controindicazione per quel che concerne la privacy:
per utilizzarla, infatti, è necessario creare un account gratuito con il proprio numero di telefono e il numero viene reso pubblico sul sito del servizio (truecaller.com).

Come si usa?

Fatta questa importante precisazione, andiamo subito a scoprire come si utilizza quest’app.
Per installare TrueCaller sul tuo iPhone, apri l’App Store, cerca truecaller all’interno di quest’ultimo e premi sul pulsante Ottieni/Installa che si trova accanto all’icona della app nei risultati della ricerca.
Potrebbe esserti chiesto di digitare la password del tuo ID Apple o, se il tuo iPhone lo supporta e se hai abilitato la funzione, di verificare la tua identità con il Touch ID.
In alternativa, puoi collegarti alla sezione di App Store dedicata all’app anche facendo tap direttamente dal tuo iPhone al collegamento che ti ho fornito poc’anzi.

Ad installazione completata, avvia TrueCaller, acconsenti all’invio delle notifiche da parte dell’applicazione, digita il tuo numero di cellulare nell’apposito campo di testo e poi premi prima sul pulsante Inizia e successivamente su .
Digita quindi il codice di verifica che hai ricevuto via SMS e completa la creazione del tuo account TrueCaller immettendo nome e cognome negli appositi campi di testo (l’indirizzo email e la foto sono facoltativi).

A questo punto, segui la breve presentazione di TrueCaller e poi attiva la funzione di identificazione delle chiamate.
Per fare ciò, recati nella sezione Impostazioni di iOS, seleziona le voci Telefono e Blocco chiamate e identificazione e sposta su ON la levetta che trovi in corrispondenza della dicitura Truecaller.
Se non vedi la levetta relativa a TrueCaller, significa che stai usando una versione di iOS precedente alla 10 e dunque non puoi sfruttare la funzione di identificazione dei numeri di telefono (quindi non puoi consentire a TrueCaller di farti sapere quando ti sta contattando un seccatore).

Adesso apri nuovamente TrueCaller, recati nella scheda ID Indesiderati e fai tap sul bottone Aggiorna ora per aggiornare il database con i numeri dei seccatori (ti suggerisco di compiere quest’operazione di tanto in tanto per mantenere la lista sempre aggiornata).

Una volta attuati tutti i passaggi di cui sopra, TrueCaller riuscirà ad “intercettare” tutte le chiamate in entrata sul tuo iPhone e ti avviserà con un messaggio sullo schermo quando ti contatteranno dei seccatori noti.
Comodo, non ti pare?

Se lo preferisci, puoi attivare il blocco automatico per le chiamate provenienti dai seccatori consentendo a TrueCaller di creare un contatto speciale nella rubrica e sfruttando la blacklist di iOS per bloccarlo (come ti ho spiegato qualche riga più su). Apri dunque TrueCaller, seleziona la scheda Altro che si trova in basso a destra, spostati su Impostazioni, fai tap su Maggiori seccatori, porta su ON la levetta relativa all’opzione Salva come contatto e consenti a TrueCaller di accedere alla rubrica del tuo iPhone.

In seguito, apri le impostazioni di iOS, vai su Telefono, premi su Blocco chiamate e identificazione, fai tap su Blocca contatto… e poi seleziona SECCATORE dalla rubrica.

Cosa fare in caso di ripensamenti?

In caso di ripensamenti, potrai sempre e comunque disattivare il monitoraggio di TrueCaller recandoti nel menu Impostazioni di iOS, facendo tap su Telefono e poi su Blocco chiamate e identificazione e disattivando la levetta relativa alla app.
Per sbloccare i numeri dei seccatori bloccati con la blacklist di iOS, devi invece agire manualmente e cancellarli uno ad uno dal menu del sistema.

Se decidi di disinstallare TrueCaller, ti suggerisco di provvedere prima a disattivare il tuo account recandoti nel menu Altro dell’app, facendo tap su Informazioni e poi sulla voce Disattiva account e di cancellare il tuo numero dal sito del servizio seguendo le indicazioni che trovi su questa pagina Web.

come risparmiare gb iphone

come risparmiare gb iphone

Nei mesi scorsi hai acquistato il tuo primo iPhone e per cercare di contenere, per quanto possibile, la cifra da spendere hai optato per il modello meno capiente in termini di spazio d’archiviazione.
Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo questa guida molto probabilmente è perché la scelta, non si è rivelata esattamente “azzeccata”.
A distanza di qualche tempo il tuo dispositivo hai infatti cominciato a segnalarti la presenza di poco spazio a disposizione per poter continuare a contenere i tuoi dati e, vista la situazione, ti piacerebbe dunque capire come risparmiare GB iPhone per far fronte alla cosa.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti sapere se posso darti una mano?
Beh, ma certo che si, non temere.
Con questa mia guida provvederò infatti ad indicarti qualche utile dritta che puoi mettere subito in pratica per ottimizzare gli spazi – è proprio il caso di dirlo – oltre che le tue abitudini d’uso del “iPhone” in modo tale da riuscire a guadagnare qualche prezioso GB libero.

Allora, ti “garba” l’idea?
Si?
Molto bene.
Direi dunque di non perdere ulteriore tempo in chiacchiere e di metterci subito all’opera.
Chiaramente, non aspettarti miracoli.
Purtroppo se hai acquistato un iPhone dalla capienza eccessivamente risicata devi imparare a conviverci ma vedrai che mettendo in pratica le indicazioni che trovi qui di seguito riuscirai a migliorare di gran lunga la situazione.
All you ready?

Eliminare app e giochi superflui

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Potrà sembrarti una banalità, lo so, ma uno dei sistemi più efficaci per riuscire a risparmiare GB iPhone consiste senza ombra di dubbio nell’individuare le applicazioni ed i giochi presenti sul dispositivo che occupano più spazio e che magari non utilizzi poi così tanto e, chiaramente, effettuarne la rimozione.

Per capire quali sono le app e i giochi più “ingombranti”, recati nelle impostazioni di iOS premendo sull’apposita icona a forma di ingranaggio presente in home screen, recati poi nel menu Generali, fai tap su Spazio sul dispositivo e su iCloud e seleziona la voce Gestisci spazio che si trova sotto la dicitura Spazio dispositivo nella schermata che si apre.

Una volta fatto ciò, comparirà la lista di tutte le app installate sul dispositivo predisposte in ordine di grandezza, vale a dire di spazio occupato sulla memoria dell’iPhone.
Per cancellarne una, devi semplicemente selezionare il suo nome e fare tap per due volte consecutive sul pulsante Elimina app che si trova nella schermata che si apre.

Tieni presente che solitamente le app che consumano più spazio sono Foto e fotocamera (a causa delle foto e dei video registrati con iPhone), Musica e Spotify (ossia le canzoni caricate sul dispositivo), Facebook (causa della cache) e i giochi.
Anche le app di Apple, quali GarageBand, iMovie, iPhoto, Keynote, Pages e Numbers generalmente occupano parecchio spazio sulla memoria dell’iPhone.

Cancellare i dati di navigazione in rete

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Se vuoi risparmiare GB iPhone, ti suggerisco di andare ad eliminare in maniera più o meno frequente i dati di navigazione di Safari.

Per fare ciò, non devi far altro che andare nelle impostazioni di iOS facendo tap sull’icona a forma di ingranaggio presente in home screen, selezionare l’icona di Safari dal menu che si apre e fare tap su Avanzate e premere sulla voce Cancella dati siti Web e cronologia che si trova in fondo allo schermo

Attenzione: Effettuando questi passaggi andrai a cancellare la cronologia e i dati dei siti Web non solo dal tuo iPhone, ma anche da tutti i dispositivi associati al tuo ID Apple.

Unitamente ai dati in questione, ti suggerisco di cancellare anche l’elenco lettura del browser che, generalmente, va anch’esso ad occupare dello spazio prezioso.

Per fare ciò, recanti nuovamente nelle impostazioni di iOS, premi su Generali e poi fai tap su Spazio sul dispositivo e su iCloud.
In seguito, seleziona l’icona di Safari effettua uno swipe verso sinistra sulla scritta Elenco lettura non in linea e poi premi sul pulsante rosso Elimina.

Cancellare cache e dati di altre app

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Browser a parte, anche altre applicazioni tendono ad accumulare dati di cache, raggiungendo dimensioni enormi.
Tra queste, te l’ho accennato anche qualche riga fa, c’è ad esempio Facebook. Purtroppo però né l’app del social network di Mark Zuckerberg né le altre integrano una funzione per eliminare in maniera specifica tali informazioni.

In tal caso, l’unico sistema per risparmiare GB iPhone è quello di disinstallare completamente le app incriminate con una certa frequenza e reinstallarle scaricandole dall’App Store.
Il metodo è un po’ drastico e non propriamente pratico e veloce ma da’ i risultati sperati, hai la mia parola.

Intervenire su foto e video

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Un altro ottimo sistema per risparmiare GB iPhone è poi quello di cancellare foto e video non più indispensabili che risultano archiviati sul tuo dispositivo.
Come si fa?
Te lo spiego subito.

Tanto per combinare apri l’applicazione Foto dopodiché seleziona l’album con tutte le foto e fai tap sul pulsante Seleziona che si trova in alto a destra.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle anteprime di foto e video da cancellare, premi il bottone con l’icona del cestino collocato in basso a destra e dai conferma della tua volontà di eliminare le foto selezionate facendo tap sull’apposita voce che ti viene mostrata a schermo.
Fatto!

Mi raccomando, se non vuoi perdere definitivamente le foto e i video su cui stai per andare ad agire, prima di mettere in atto il procedimento di cui sopra provvedi a trasferire il tutto sul tuo computer.
Non sai come si fa?
Allora leggi la mia guida su come trasferire foto da iPhone a PC e come trasferire foto da iPhone a Mac per scoprirlo subito.
Per quanto riguarda invece i video, consulta il mio tutorial su come trasferire video da iPhone a PC.

Un’altra valida soluzione per risparmiare GB iPhone andando ad intervenire sulle foto consiste nell’attivare il servizio Libreria foto di iCloud che carica automaticamente foto e video su iCloud Drive lasciandone una versione ottimizzata (quindi più leggera) sul telefono.
L’attivazione di questo servizio, tienilo ben a mente, comporta la cancellazione dell’album Streaming foto che normalmente occupa fino a 1 GB di spazio.

Per attivare la Libreria foto di iCloud devi recarti nelle impostazioni di iOS e premere prima sulla tua foto, poi su iCloud, poi sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud e infine su Modifica piano di archiviazione.
Mediante la schermata che a questo punto ti viene mostrata, devi selezionare uno dei piani a pagamento di iCloud Drive e fare tap sulla voce Acquista che risulta collocata nella parte in alto a destra della schermata che visualizzi.
Fatto ciò, devi recarti nuovamente in Impostazioni > [tua foto] > iCloud, selezionare la voce Foto e attivare l’opzione Libreria foto di iCloud.

Non conosci la differenza tra Streaming foto e Libreria foto di iCloud?
Non preoccuparti, qui sotto trovi indicate le principali caratteristiche sia dell’uno che dell’altro servizio ed anche le varie differenze.

  • Streaming foto – Si tratta di un servizio gratuito che carica automaticamente le foto scattate con l’iPhone su iCloud (senza erodere i 5 GB di storage gratuiti), le sincronizza con tutti i dispositivi Apple dell’utente ma ha due grossi difetti:
    conserva solo 1.000 immagini alla volta per un periodo totale di 30 giorni e crea un album nell’applicazione Foto che può occupare fino a 1 GB.
  • Libreria foto di iCloud – Si tratta di un servizio che salva foto e video in maniera permanente, consente di visualizzarle sul sito iCloud.com e permette di risparmiare spazio sul telefono.
    Consuma lo storage di iCloud Drive, quindi per usufruirne è necessario sottoscrivere un piano a pagamento del servizio (si parla di 0,99 euro/mese per 50 GB, 2,99 euro/mese per 200 GB e 9,99 euro/mese per 2TB).

Nota: se hai una versione di iOS precedente alla 10.3, per ampliare lo spazio a disposizione su iCloud Drive devi andare nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio, mentre per attivare la Libreria foto di iCloud devi andare in Impostazioni > iCloud > Foto.

Intervenire sulla musica

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Altro metodo efficace per risparmiare GB su iPhone è disattivare la sincronizzazione automatica della libreria musicale di iTunes e importare sul telefono soltanto gli album o le canzoni che si ascoltano con maggior frequenza.

Per selezionare i brani da importare sull’iPhone, collega il dispositivo al computer e attendi l’avvio di iTunes, dopodiché seleziona l’icona del telefono dal menu collocato in alto a sinistra, scegli la voce Musica dalla barra laterale del software e attiva l’opzione Playlist, artisti, album e generi selezionati.
Apponi poi il segno di spunta accanto ai contenuti che vuoi trasferire sul “iPhone” e il gioco è fatto.

Potresti inoltre prendere in considerazione l’idea alleggerire la tua libreria musicale affidandoti a servizi di streaming come Spotify che consentono di ascoltare la musica direttamente online senza dover necessariamente scaricare tutto sul dispositivo.
Per maggior informazioni a riguardo, da’ uno sguardo al mio post su come funziona Spotify.

Similmente a Spotify, Apple Music, il servizio musicale di casa Apple, consente di ascoltare singoli brani, compilation e radio direttamente in streaming ed eventualmente di scaricare la musica preferita offline per poterla riprodurre anche in assenza di una connessione ad Internet.
Per saperne di più, leggi la mia guida su come scaricare musica su iPhone.

Altre dritte utili

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A questo punto dovresti finalmente essere riuscito a risparmiare GB iPhone a sufficiente. Ciononostante, voglio darti un altro paio di utili dritte.

Innanzitutto, ti suggerisco di utilizzare anche software come PhoneClean che effettuano una scansione approfondita dell’iPhone e riescono a cancellare tutti i file di cache che normalmente risultano inaccessibili dai menu di iOS. Il programma in questione è a pagamento ma è disponibile in una versione di prova gratuita che consente di scoprire quanto spazio si potrebbe liberare acquistando la versione completa.
Dagli uno sguardo, potrebbe tornarti molto utile.

In secondo luogo, ti invito a prendere in seria considerazione l’idea di espandere virtualmente lo spazio disponibile su iPhone usando servizi di cloud storage come Dropbox (con 2 GB di spazio online gratis), Google Drive e Microsoft OneDrive (5 GB di spazio gratis per entrambi).
Trovi tutte le indicazioni del caso nelle mie guide su come utilizzare Dropbox, come condividere file con Google Drive e come funziona OneDrive.

come risparmiare batteria iphone

come risparmiare batteria iphone

“La batteria del mio iPhone 5 dura davvero poco.
C’è qualcosa che posso fare per migliorare la situazione?“.
Se in questo momento ti ritrovi qui, a leggere questa guida, molto probabilmente è perché anche tu, al pari di tanti altri utenti in possesso dell’ormai non esattamente nuovo modello di iPhone in questione, ti sei posto almeno una volta questa domanda.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo sappi che ho una buona, anzi splendida notizia da darti:
la risposta al tuo quesito è “si“. Nelle righe successive andrò infatti a fornirti alcune utili dritte grazie alle quali poter risparmiare batteria iPhone 5 che puoi mettere in pratica sin da subito.
Si tratta di operazioni decisamente semplici da eseguire ragion per cui che tu sia più o meno esperto in nuove tecnologie ha ben poca importanza, davvero.

Prima di spiegarti che cosa è possibile fare per risparmiare batteria iPhone 5 ci tengo però a fare il punto della situazione.
Analogamente alla stragrande maggioranza degli smartphone presenti sulla piazza l’iPhone, ed in questo caso specifico l’iPhone 5, non è esente da una scarsa autonomia della batteria.
Un iPhone avente una batteria al massimo delle sue “potenzialità” riesce a coprire senza problemi un’intera giornata di lavoro ma chiaramente tutto dipende dall’uso che viene fatto del dispositivo e dell’applicazioni presenti sullo stesso.
La situazione tende poi a peggiorare drasticamente nel caso in cui il iPhone in uso non sia esattamente, come dire, nuovo di zecca.
Chiarito ciò conoscere alcuni utili “trucchetti” grazie ai quali risparmiare batteria iPhone 5 può dunque rivelarsi estremamente utile.

A questo punto, se sei interessato a scoprire che cosa è possibile fare per risparmiare batteria iPhone 5 ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero, a metterti ben comodo, ad afferrare il tuo iDevice ed a concentrarti con attenzione su questa guida.
Chiaramente non aspettarti miracoli ma comunque prendendo per buone le mie dritte e mettendole in pratica insieme dovresti riuscire a portare a casa un buon risultato.

Disattivare i servizi di localizzazione

La prima dritta che voglio darti per provare a risparmiare batteria iPhone 5 è quella di disattivare i servizi di localizzazione quando non necessari.
Molte app, social network in primis, mettono infatti a dura prova la batteria del iPhone a causa del massiccio utilizzo della localizzazione geografica.
Per intenderci, si tratta di quella “cosa” che ti permette di dire che ti trovi in questo o in quell’altro luogo quando scrivi un post su Facebook.

Per poter risparmiare batteria iPhone 5 ti suggerisco dunque di disattivare o, per essere meno drastici, di limitare i servizi di localizzazione relativamente alle app per le quali ritieni non sia indispensabile servirtene.

Per fare ciò accedi alla home screen del tuo iPhone 5, premi sull’icona di Impostazioni, seleziona la voce Privacy e poi fai tap su Localizzazione.
Pigia ora sul nome di ciascuna app presente in elenco o comunque almeno su quelle relativamente alle quali ritieni sia il caso di intervenire dopodiché scegli se disattivare completamente i servizi di localizzazione per la app mettendo il segno di spunta accanto alla voce Mai oppure se consentire all’applicazione di rilevare la tua posizione geografica solo quando si trova in esecuzione in primo piano mettendo il segno di spunta accanto all’opzione Mentre usi l’app.

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Ti segnalo inoltre che se lo ritieni opportuno puoi provvedere a disabilitare la localizzazione anche per i servizi di sistema.
Per fare ciò scorri l’elenco delle app nella sezione Localizzazione delle impostazioni di iOS, individua la voce Servizi di sistema e premici sopra.
Scegli ora per quali servizi di sistema disabilitare la localizzazione portando su OFF il relativo interruttore.
Tra i servizi di sistema su cui puoi intervenire ci sono calibrazione della bussola, l’impostazione del fuso orario e i suggerimenti di Spotlight.

Tieni presente che se desideri disabilitare i servizi di localizzazione per tutte le app, sia quelle già installate sia quelle che in futuro potresti scaricare sul tuo iPhone, oltre che per i servizi di sistema puoi anche intervenire portando su OFF l’interruttore collocato accanto alla voce Localizzazione che visualizzi accedendo alla sezione Localizzazione delle impostazioni di iOS.

Disattivare la regolazione automatica della luminosità

Tutti i dispositivi iOS, iPhone 5 compreso, includono una comodissima funzione che consente di regolare in maniera automatica la luminosità dello schermo in base alla luce presente all’esterno.
Si tratta indubbiamente di una funzione molto valida ma sappi che per poter risparmiare batteria iPhone 5 disattivare tale feature provvedendo poi a regolare “a mano” il livello di luminosità del display può essere utile, molto utile.

Per disattivare la regolazione automatica della luminosità accedi alla home screen del tuo iPhone 5, premi sull’icona di Impostazioni, fai tap su Schermo e luminosità e poi porta su OFF l’interruttore collocato accanto alla voce Luminosità automatica.
Successivamente sfrutta la barra di regolazione che si trova in alto ed imposta il livello di luminosità che ritieni più opportuno.
Personalmente ti suggerisco di impostare un livello di luce medio-basso, può essere un’ottima idea per riuscire a visualizzare alla perfezione il display del tuo iPhone in tutte le circostanze, indipendentemente dal livello dell’illuminazione dell’ambiente circostanze.

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Sappi inoltre che eventualmente è possibile regolare rapidamente il livello di luminosità del display del tuo iPhone anche mediante Centro di controllo.
Per fare ciò effettua uno swipe dal basso verso l’alto dopodiché sposta come meglio credi il cursore annesso alla barra di regolazione presente nella parte alta della nuova schermata che ti viene mostrata.

Disattivare l’aggiornamento in background delle applicazioni

Su iOS le app aperte vengono aggiornate in background.
Grazie a tale funzionalità un’applicazione continua ad essere attiva anche quando l’utente non la sta utilizzando più ed è passato all’uso di un’altra app.
Appare quindi evidente che provvedere a disattivare l’aggiornamento in background delle applicazioni può permettere di risparmiare batteria iPhone 5.

Per disabilitare tale funzionalità accedi alla home screen del tuo iPhone, premi sull’icona di Impostazioni, fai tap su Generali, premi su Aggiornamento app in Background, individua le applicazioni relativamente alle quali è tua intenzione andare ad agire e porta su OFF il relativo interruttore.
Tieni presente che al pari della localizzazione anche in tal caso le applicazioni che comportano un maggior dispendio energetico della batteria sono quelle legate alle attività di social networking.

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Sappi poi che se desideri disattivare l’aggiornamento in background delle applicazioni per tutte le app, sia quelle già installate sia quelle che in futuro potresti scaricare sul tuo iPhone, puoi anche intervenire portando su OFF l’interruttore collocato accanto alla voce Aggiorn.
app in background
 che visualizzi accedendo alla sezione Aggiornamento app in background delle impostazioni di iOS.

Disattivare le notifiche push per le email

Se hai impostato molti account di posta elettronica sul tuo iPhone 5 è possibile che qualcuno di essi consumi troppa batteria a causa dei malfunzionamenti nel sistema push, quello che regola lo scaricamento dei dati in background e la visualizzazione delle notifiche per i nuovi messaggi ricevuti.
Disattivare le notifiche push per le email può dunque essere un’ottima idea per riuscire a risparmiare batteria iPhone 5.

Per disattivare le notifiche push per le email accedi alla home screen dell’iPhone, premi sull’icona di Impostazioni, fai tap su Mail e seleziona prima la voce Account e poi quella Scarica nuovi dati.
Adesso seleziona uno ad uno i tuoi indirizzi di posta e apponi il segno di spunta accanto alla voce Scarica nella schermata che si apre.

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In alternativa, se non vuoi disattivare completamente il sistema push ma solo ridurre la frequenza di scaricamento dei dati, puoi premere sulla voce Scarica nuovi dati della sezione Mail > Account delle impostazioni di iOS ed apporre un segno di spunta accanto alla voce Ogni ora o Ogni 30 minuti a seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze.

Disattivare Wi-Fi, Dati cellulare e Bluetooth quando non servono

Una cosa va detta, un iPhone senza Internet e senza Bluetooth attivi non può essere sfruttato al massimo delle sue funzionalità, questo è vero.
Tuttavia durante la giornata può capitare di non avere alcun bisogno della connettività ad Internet attiva sul iPhone oppure di non avere la necessità di sfruttare il Bluetooth e le funzioni ad esso connesse sul proprio dispositivo.
Al verificarsi di queste circostanze il mio consiglio è quindi quello di disattivare Wi-Fi, Dati cellulare e Bluetooth in modo tale da poter risparmiare batteria iPhone 5, almeno in parte.
Trattasi infatti di funzioni che vanno ad incidere sulla durata dell’autonomia della batteria del iPhone e di conseguenza disabilitarle quando non necessarie può rivelarsi davvero utile in tal senso.

Per poter disattivare  Wi-Fi, Dati cellulare e Bluetooth accedi alla home screen del tuo iPhone 5, premi sull’icona di Impostazioni dopodiché porta su OFF gli interruttori che trovi premendo sulle voci Wi-Fi, Bluetooth e Cellulare.
Eventualmente puoi disattivare Wi-Fi e Bluetooth anche da Centro di controllo effettuando uno swipe dal basso verso l’alto e premendo poi sui pulsanti raffiguranti l’icona della connessione wireless e quella del Bluetooth.

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Attivare la modalità Uso in aereo quando non c’è ricezione

Magari potrà sembrarti un’assurdità ma devi credermi, attivare la modalità Uso in aereo quando non c’è ricezione può permetterti, almeno un minimo, di risparmiare batteria iPhone 5, davvero.
Attivare tale modalità nelle zone in cui non c’è ricezione evita che l’iPhone, dovendo catturare un segnale debole, aumenti la potenza dell’antenna consumando tanta batteria in maniera del tutto inutilmente.

Qualora non ne fossi a conoscenza sappi infatti che la modalità Uso in aereo è una particolare funzione che è possibile abilitare su iPhone e, in linea ben più generale, su tutti i cellulari di ultima generazione che agisce andando a disattivare contemporaneamente la connessione dati, la rete voce e il Bluetooth.

Per poter attivare la modalità Uso in aereo sul tuo iPhone 5 accedi alla home screen del iPhone, premi su Impostazioni e poi porta su ON la levetta collocata accanto alla voce Uso in aereo annessa alla parte alta della schema che ti viene mostra.
In alternativa puoi attivare la modalità Uso in aereo da Centro di controllo effettuando uno swipe dal basso verso l’alto e premendo poi sull’icona raffigurante un aeroplano che trovi in alto a sinistra della nuova schermata visualizzata.

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Attivare la modalità Risparmio energetico

Con gli ultimi aggiornamenti resi disponibili per iOS Apple ha introdotto sul suo sistema operativo per device mobile una funzionalità denominata Risparmio energetico.
Questa funzione permette di ridurre temporaneamente il consumo della batteria fino a quanto l’utente non è in grado di ricaricare completamente l’iPhone.
Quando l’opzione risulta attiva l’invio e la ricezione delle email, la funzionalità “Ehi Siri”, l’aggiornamento delle app in background ed alcuni effetti dinamici vengono disattivati o comunque limitati.
Attivare la modalità Risparmio energetico può quindi essere decisamente utile per risparmiare batteria iPhone 5.

La funzionalità Risparmio energetico viene proposta automaticamente da iOS al raggiungimento del 20% del livello della batteria e può essere attivata semplicemente premendo sull’apposita voce che compare a schermo.
In alternativa puoi attivare Risparmio energetico accedendo alla home screen del tuo iPhone, premendo sull’icona di Impostazioni, facendo tap sulla voce Batteria e portando poi su ON la levetta collocato accanto alla voce Risparmio energetico.

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Non chiudere le applicazioni manualmente

Contrariamente a quanto “narra la legenda” chiudere le applicazioni manualmente dal menu del multitasking non ti aiuterà a risparmiare batteria iPhone 5! Anzi, ti dirò di più, questa operazione va assolutamente evitata perché quando si chiude un’applicazione in maniera forzata questa viene cancellata dalla RAM dell’iPhone e costringe il telefono a ricaricarla interamente al suo avvio successivo e quindi a consumare inutilmente più energia.
Di conseguenza, per risparmiare batteria iPhone 5 ti suggerisco di non chiudere le applicazioni manualmente.

come ripulire il mac

come ripulire il mac

Tutti dicono che i Mac hanno bisogno di meno manutenzione dei PC Windows.
Questo è generalmente vero, ma guai a pensare che i computer Apple siano perfetti.
Anche su macOS l’hard disk si può infatti riempire di dati inutili, tracce di navigazione Web e file temporanei che a lungo a dare possono rallentare le prestazioni del sistema. Ripulire il Mac è dunque un’operazione che di tanto in tanto va effettuata per poter continuare ad utilizzare il proprio computer senza intoppi e con la massima serenità.

Ma in che modo?
Beh, semplice:
ricorrendo all’uso di alcuni appositi programmi ed effettuando delle semplici operazioni di manutenzione.
Insomma, niente di particolarmente complicato, anche per chi – un po’ come te – non si reputa esattamente un grande esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie, hai la mia parola.

Se sei quindi effettivamente interessato alla questione, direi di non perdere altro tempo prezioso e di concentrarci sulle indicazioni che trovi proprio qui sotto.
Vedrai, alla fine avrai le idee molto più chiare sul com fare per ripulire il Mac e sono inoltre convinto del fatto che in caso di necessità sarai pronto e ben disponibile a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici apple user bisognosi (oltre che desiderosi) di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

Liberare spazio su disco

Pulizia disco

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La prima operazione che ti invito a compiere per ripulire il Mac è, chiaramente, quella di liberare lo spazio sul disco fisso.
Se sul tuo Mac è installato macOS Sierra, puoi riuscire nel tuo intento andando ad utilizzare il nuovo tool “di serie” per la gestione dei dati archiviati sul computer.

Puoi accedervi immediatamente facendo clic sul pulsante a forma di mela collocato nella parte in alto a sinistra della barra dei menu, cliccando su Informazioni su questo Mac, selezionando la scheda Archivio e facendo poi clic sul pulsante Gestisci… che trovi in corrispondenza dell’icona dell’hard disk del tuo Mac.

Una volta visualizzata la schermata del tool, puoi scegliere se effettuare oppure no specifiche operazioni annesse alla scheda Consigli semplicemente premendo sul relativo pulsante.
Ad esempio, puoi rimuovere foto e video dal disco fisso andando ad archiviare il tutto su iCloud Drive oppure puoi eliminare automaticamente i contenuti iTunes che hai già visto.

Se invece preferisci effettuare delle azioni di pulizia più mirate, procedi come indicato qui sotto.

  • Se vuoi cancellare una o più applicazioni, fai clic sulla scheda Applicazioni collocata sulla sinistra, individua l’app che intendi cancellare dall’elenco visualizzato sulla destra (le applicazioni presenti più in alto sono quelle più “ingombranti”), cliccaci sopra e poi fai clic sulla x apparsa accanto al suo nome.
  • Se vuoi svuotare il cestino, fai clic sulla scheda Cestino posta sulla sinistra e poi clicca sul bottone Svuota il cestino che trovi a destra.
  • Se vuoi individuare ed eliminare i documenti che occupando più spazio sul tuo Mac, fai clic sulla scheda Documenti, individua l’elemento su cui intendi agire dall’elenco presente sulla destra (gli elementi più in alto sono quelli che occupano più spazio) e poi fai clic sulla x apparsa acanto al suo nome.

Ti segnalo inoltre che puoi abilitare lo svuotamento automatico del cestino recandoti nella scheda Consigli e facendo clic sul bottone Attiva… che trovi in corrispondenza della dicitura Svuota automaticamente il Cestino mentre selezionando l’icona di Mail dalla barra laterale di sinistra puoi cancellare in un sol colpo gli allegati delle email più datati (e quindi probabilmente inutili) e liberare un bel po’ di spazio prezioso sul tuo Mac.

Daisy Disk

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Sul tuo computer non è installato macOS Sierra e quindi non puoi utilizzare l’utility per ripulire il Mac inclusa di serie?
Non disperare, puoi comunque riuscire nel tuo intento ricorrendo all’utilizzo di uno strumento di terze parti.
Quale?
Beh, personalmente ti suggerisco di appellarti a Daisy Disk.

Si tratta di un’applicazione molto semplice da utilizzare che analizza tutti gli hard disk presenti nel Mac e indica all’utente dove sono collocati i file più ingombranti.
È a pagamento, costa 9,99 euro, ma ne é disponibile anche una versione gratuita che ha come unica limitazione quella di non cancellare i file in automatico.

Per scaricare Daisy Disk sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma utilizzando il link che ti ho fornito poc’anzi e poi fai clic sul pulsante Free Trial.
A download completato, trascina l’applicazione nella cartella Applicazioni di macOS e avvialo.

Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Scan collocato accanto al nome del drive su cui intendi liberare spazio e attendi qualche minuto affinché l’analisi venga conclusa. Una volta ottenuti i risultati della scansione, usa i grafici di Daisy Disk e la lista delle cartelle che occupano maggiore spazio su disco per individuare i file che sarebbe bene rimuovere per “alleggerire” l’hard disk del tuo Mac e sbarazzatene subito copiandoli su dei supporti esterni oppure trascinandoli semplicemente nel cestino.

Come ti ho già accennato, se utilizzi la versione completa di Daisy Disk, puoi cancellare i file semplicemente trascinandoli nell’apposito riquadro collocato in basso a sinistra nella finestra principale dell’applicazione.

AppCleaner

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Per concludere il capitilo relativo alla pulizia del disco, ti suggerisco di utilizzare AppCleaner.
Trattasi di un’applicazione a costo zero in grado di individuare e quindi di rimuovere tutti i file collegati a una determinata applicazione.
In questo modo, puoi rimuovere tutti quei file non più utili che di solito rimangono sul disco dopo la disinstallazione di un’applicazione seguendo la procedura standard, quella di cui ti ho parlato nella mia guida su come disinstallare un programma da Mac.

Per utilizzare AppCleaner sul tuo Mac, collegati al sito Internet ufficiale dell’applicazione e fai clic sul primo collegamento collocato sotto la voce Downloads nella barra laterale di destra.
A download completato, apri il pacchetto .zip che contiene AppCleaner, trascina la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS ed avvia subito l’app facendo doppio clic sulla sua icona.

A questo punto non ti rimane altro da fare se non trascinare nella finestra del programma l’icona dell’applicazione (o delle applicazioni) che è tua intenzione disinstallare dal Mac e cliccare sul pulsante Rimuovi che si trova in basso a destra.
Ad operazione completata, ricordati di svuotare il cestino di macOS per cancellare il tutto in maniera completa e definitiva.

Nota: In alcuni casi, per portare a termine la rimozione dei file, ti potrebbe essere chiesto di digitare la password del tuo account utente su macOS.

Cancellare i file di cache

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Alcuni malfunzionamenti di macOS (e versioni precedenti) e alcuni intoppi nelle prestazioni del sistema possono essere causati dalla presenza, sul computer, di alcuni file di cache corrotti.
Per risolvere il problema, puoi ricorrere all’uso di OnyX, una preziosa utility gratuita che consente di cancellare e ricostruire i file di cache e personalizzare alcuni aspetti avanzati del Mac.

Per scaricare OnyX sul tuo computer, collegati al sito Internet dell’applicazione mediante il link che ti ho fornito poc’anzi e clicca sul bottone Download relativo alla versione del sistema operativo che risulta installata sul tuo Mac (es. OnyX 3.2.x for macOS 10.12 Sierra per macOS 10.12 Sierra).
A download ultimato, apri il file OnyX.dmg e trascina l’icona del programma OnyX nella cartella Applicazioni del sistema.

Avvia quindi OnyX facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare.
In seguito, digita la password del tuo account utente su Mac (quella che usi per accedere al sistema) e fai clic su OKAccetto e Annulla per accedere alla schermata iniziale del programma senza eseguire una verifica del disco.

Seleziona ora la scheda Manutenzione di OnyX, recati nella sezione Scripts, apponi il segno di spunta accanto alle voci Script giornalieroScript settimanale e Script mensile e clicca su Esegui per avviare l’esecuzione dei cron script, degli script di manutenzione che servono a mantenere stabili le prestazioni del sistema (vengono eseguiti automaticamente dal sistema ma ogni tanto fa bene “forzarli”).

Ad operazione completata, seleziona la scheda Elimina, recati nella sezione Sistema e clicca su Esegui per pulire la cache di sistema.
Ripeti l’operazione anche nelle schede UtenteInternetFont e Resoconti e il gioco è fatto.
Lascia attive le opzioni predefinite in tutte le sezioni.

Se ti viene chiesto di chiudere tutti i programmi in esecuzione e/o riavviare il computer per applicare i cambiamenti, accetta.

Rimuovere i malware

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Ai più potrà sembrare “un’eresia” bella e buona ed infetti il rischio di incappare in un qualche malware su Mac è piuttosto limitato.
Limitato, appunto, ma non inesistente.
Proprio per questo, in una guida su come ripulire il Mac, non posso non suggerirti di prendere in seria considerazione anche l’utilizzo di uno strumento quale Malwarebytes Anti-Malware.

Si tratta, come puoi facilmente intuire dal nome, della versione per computer a marchio Apple di uno dei migliori antimalware disponibili per Windows.
È completamente gratuito, facile da utilizzare ed è in grado di neutralizzare tutti i principali malware che attualmente si possono incontrare su Mac.

Per scaricare Malwarebytes Anti-Malware sul tuo computer, collegati al suo sito ufficiale del tool mediante il link che ti ho appena fornirto e clicca sul pulsante Scarica collocato al centro della pagina.

A download completato, apri il pacchetto .dmg che contiene Malwarebytes Anti-Malware, copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS e avvia quest’ultimo. Clicca poi sui pulsanti Apri e Accept per accettare le condizioni d’uso dell’antimalware, digita la password del tuo account utente su macOS e premi il tasto Invio per andare avanti e installare sul Mac tutti i componenti che consentono a Malwarebytes di funzionare correttamente.

Per concludere, clicca sul pulsante Scan e attendi il termine della procedura di scansione.
Qualora Malwarebytes rilevasse dei malware sul tuo computer, assicurati che tutte le potenziali minacce siano selezionate e premi prima sul pulsante Remove selected items e poi su OK e Yes per riavviare macOS e ripulirlo completamente. Se invece non viene rilevata alcuna minaccia, clicca su Close per chiudere il programma e torna a lavorare normalmente con il tuo Mac.

Reinstallare il sistema

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Nei casi più estremi, quelli in cui macOS sembra non volerne sapere assolutamente più nulla di riprendere a funzionare correttamente e nessuna delle operazioni di cui sopra per ripulire il Mac riesce a sortire un buon effetto sul sistema, l’unica soluzione possibile è quella della formattazione.
In tal caso, ti suggerisco dunque di creare un backup di tutti i tuoi dati più importanti ed effettuare una formattazione completa del disco con successiva reinstallazione dell’OS senza utilizzare i backup di Time Machine.

Se non sai come fare e vuoi saperne di più riguardo la procedura esatta da eseguire, ti suggerisco di consultare il mio tutorial su come formattare un Mac e la mia guida su come installare macOS Sierra.

come ripristinare mac

come ripristinare mac

Stai cercando un modo per ripristinare OS X senza cancellare i file presenti sul tuo Mac?
Vorresti riportare il sistema a uno stato precedente, tramite un backup di Time Machine, ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, ti do una mano io. Dedicami qualche minuto del tuo tempo e ti farò vedere come ripristinare Mac in vari modi:
reinstallando solo il sistema operativo, ripristinando un backup creato in precedenza o formattando l’intero hard disk.

Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà cosa ci tengo a farti presente sin da subito che al contrario delle apparenze e al di là dei paroloni, le operazioni che ti ho appena menzionato sono facilissime da compiere e non richiedono l’utilizzo di software esterni:
puoi fare tutto con le applicazioni incluse “di serie” in OS X. Questo, tienilo ben presente, non significa però che per ripristinare Mac non dovrai prestare attenzione ai passaggi da effettuare, tutt’altro.
Pur trattandosi di operazioni molto semplici è comunque indispensabile essere ben attenti e concentrati sul da farsi.

Chiarito ciò, se sei dunque effettivamente interessato a scoprire in che modo bisogna procedere per poter ripristinare Mac ti suggerisco di metterti ben comodo dinanzi al tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto e ben disponibile a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici bisognosi di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

Operazioni preliminari

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Indipendentemente dal tipo di ripristino che intendi eseguire sul tuo Mac, prima di andare avanti con la procedura ti invito ad effettuare un bel backup dei dati presenti sul computer in modo tale da potervi sempre e comunque accedere anche dopo aver “rimesso a nuovo” il tuo computer.
In che modo?
Beh, hai a tua disposizione due alternative tra cui scegliere: agendo “manualmente”, vale a dire copiando i propri file su un hard disk esterno, oppure “automaticamente”, sfruttando la funzione Time Machine del Mac (e questa è la soluzione che personalmente ti suggerisco di sfruttare in quanto non solo più sicura e completa ma anche più semplice!).

Nel primo caso, tutto quel che devi fare è collegare l’hard disk che intendi utilizzare per effettuare il backup dei tuoi dati al tuo Mac e copiare su quest’ultimo tutti i file che vuoi evitare di perdere.
Nel secondo caso non devi far altro che configurare Time Machine ed attendere che la procedura di backup venga avviata e porta a termine, tutto in maniera automatica.
Se non hai mai utilizzato Time Machine e non sai come fare per configurarne l’utilizzo oppure se non ti è molto chiaro il suo funzionamento, leggi il mio tutorial su come effettuare un backup con Time Machine per ottenere subito tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Dopo aver messo in salvo i tuoi dati, devi riavviare il Mac in modalità di ripristino.
Per fare ciò, clicca sull’icona della mela collocata in alto a sinistra, nella barra dei menu, e seleziona la voce Riavvia… dal menu che si apre.
Non appena il computer si riavvia, tieni premuti i tasti cmd ed r sulla tastiera fino a quando non vedi comparire il logo di Apple con una barra di caricamento sotto. Quando viene visualizzata la schermata per la selezione della lingua, clicca sulla voce Usa l’italiano come lingua principale e premi sulla freccia che si trova in basso al centro.

Ora, a seconda di come vuoi ripristinare Mac, devi procedere in maniera differente.
Trovi spiegato tutto nel dettaglio qui sotto.

Ripristinare Mac senza perdere i dati

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Se è tua intenzione ripristinare Mac senza però perdere dati e impostazioni, seleziona la voce Reinstalla OS X dal menu di ripristino di OS X e premi sul pulsante Continua per tre volte consecutive.

Attendi dunque che il tuo computer venga convalidato online dai server Apple (dovrebbero volerci pochi secondi), premi sul bottone Accetto per due volte consecutive, seleziona il disco su cui è installato OS X e clicca su Installa per avviare il ripristino del sistema.

Verrà scaricata la versione più aggiornata di OS X da Internet, quindi accertati di avere una connessione attiva (se non c’è, clicca sull’icona del Wi-Fi in alto a destra e connettiti a una delle reti disponibili oppure collega il Mac al router tramite cavo Ethernet) e armati di tanta pazienza:
potrebbero volerci anche delle ore prima che il processo venga portato a termine, tutto dipende dalla velocità di download.

Al termine della procedura di ripristino, dovrai affrontare la configurazione iniziale di OS X.
Tutto quel che devi fare è indicare il tuo paese di residenza e il layout della tastiera che intendi utilizzare.
Successivamente devi collegarti a una rete Wi-Fi e devi scegliere se trasferire dati da un backup di Time Machine o se impostare il tuo computer come un nuovo Mac senza trasferire informazioni da backup precedenti (se hai deciso di fare un’installazione “pulita” di OS X con il backup “manuale” dei dati, scegli quest’ultima opzione).

Infine, scegli se attivare o meno i servizi di localizzazione, configura il tuo account iCloud, imposta il tuo account utente su OS X (per impostazione predefinita avrà la stessa password dell’ID Apple) e accetta le condizioni d’uso di OS X.

A questo punto puoi finalmente dirti soddisfatto:
sei riuscito a portare a termine la procedura mediante cui ripristinare Mac senza perdere i dati, complimenti! Provvedi ora a reinstallare tutte le tue app preferite e, se non hai scelto di utilizzare Time Machine, provvedi inoltre a copiare i file che avevi prima sul computer dall’hard disk collegato in precedenza.

Ripristinare Mac a una data precedente

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Vuoi riportare OS X a uno stato precedente?
Niente di più semplice.
Per effettuare questa operazione tutto quel che devi fare è collegare al Mac l’hard disk che usi per i backup di Time Machine (qualora non avessi già provveduto a farlo), selezionare la voce Ripristina da backup di Time Machine dal menu di ripristino di OS X e premere sul pulsante Continua per due volte consecutive.

Scegli quindi il disco di Time Machine, clicca ancora una volta su Continua e seleziona la data del backup da ripristinare.
Per finire, premi sul bottone Continua, seleziona il disco su cui è installato attualmente OS X e clicca su Ripristina per avviare la procedura di ripristino.

Sistema operativo, impostazioni, app e dati torneranno allo stato in cui si trovavano nella data del backup selezionato.
Questo significa che tutti i file creati dopo tale data verranno cancellati automaticamente.

Tieni presente che in tal caso, la durata del processo mediante cui ripristinare Mac varia a seconda della quantità di dati su cui è necessario intervenire.
Chiaramente, più dati dovranno essere ripristinati maggiore sarà il tempo impiego affinché la procedura venga portata a termine.

Formattare il Mac

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Se invece desideri creare un’installazione pulita di OS X, vale a dire se intendi reinstallare da zero il sistema operativo formattando l’intero contenuto dell’hard disk in modo tale da avere poi a tua disposizione un Mac praticamente come nuovo, devi procedere come indicato di seguito.

  • Seleziona la voce Utility disco dal menu di ripristino di OS X e premi sul pulsante Continua;
  • Seleziona, dalla barra laterale di sinistra, la partizione principale del disco su cui è installato OS X e recati nella scheda Inizializza;
  • Imposta il file system Mac OS esteso (journaled) nel menu a tendina Formato e premi su Inizializza per due volte di seguito per formattare il disco (cancellandone tutto il contenuto);
  • Seleziona la voce Reinstalla OS X dal menu di ripristino di OS X e procedi all’installazione del sistema operativo come visto nella prima parte di questo tutorial.

Se vuoi, puoi anche creare una chiavetta USB con i file d’installazione di OS X e reinstallare il sistema operativo su diversi Mac senza doverne scaricare più copie da Internet (come sarebbe previsto dalla procedura standard per il ripristino del Mac).
Perché dovresti adottare questa soluzione?
Beh, semplice:
perché può rivelarsi la scelta migliore nel caso in cui tu debba agire su più Mac o qualora tu intenda risparmiare del tempo prezioso evitando di dover scaricare da Internet il sistema operativo

Per compiere quest’operazione, scarica l’applicazione gratuita DiskMaker X, installala, avviala e scegli la versione di OS X per la quale intendi creare la chiavetta d’installazione (presumibilmente la versione più recente di OS X).

Pigia quindi sul bottone An 8GB USB thumb drive, clicca sul pulsante Use this copy e conferma la formattazione dell’unità premendo sul pulsante An 8GB USB Thumb Drive.

Successivamente, seleziona il nome della chiavetta USB su cui vuoi copiare OS X, clicca sui pulsanti Erase then create the disk e Continue e digita la password del tuo account utente su OS X (quella che usi per accedere al sistema) per avviare la copia dei file.
Entro qualche minuto otterrai la tua chiavetta USB da utilizzare per effettuare l’installazione di OS X. Tieni però presente che affinché la procedura vada correttamente a buon fine, devi scaricare l’installer di OS X dal Mac App Store:
lo trovi nel pannello Acquistati.

Ad operazione completata, riavvia il Mac, tieni premuto il tasto alt sulla tastiera del computer e seleziona la chiavetta USB come unità da cui effettuare il boot.
Segui quindi la procedura per formattare il Mac che ti ho illustrato in precedenza e otterrai la tua installazione pulita di OS X in modalità offline.

Se necessiti di maggiori dettagli riguardo la procedura da mettere in pratica per effettuare la formattazione del Mac ti suggerisco di attenerti alle indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come formattare un Mac.
Mi raccomando, se hai anche soltanto un dubbio dagli uno sguardo.

come ripristinare iphone senza itunes

come ripristinare iphone senza itunes

Riportare un iPhone allo stato di fabbrica è facilissimo.
Basta collegare il telefono al computer, avviare iTunes e richiamare la funzione di ripristino contenuta nel programma.
Ma se si ha bisogno di resettare il proprio device e non si ha accesso al computer, come fare? Per fortuna, anche in questo caso, la soluzione è semplice.
Tutte le versioni più recenti di iOS (il sistema operativo del “iPhone”) includono una speciale funzione che permette di ripristinare iPhone senza iTunes andando cancellare tutti i dati dal dispositivo e resettare tutte le impostazioni allo stato predefinito.

Come dici?
La cosa ti sembra molto interessante ma essendo poco pratico in informatica e nuove tecnologie temi che i passaggi da mettere in atto per poter ripristinare iPhone senza iTunes siano troppo complicati per te?
Ma no, non hai assolutamente motivo di preoccuparti! Al contrario delle apparenze, ripristinare iPhone senza iTunes è infatti semplicissimo.
Tutto ciò di cui hai bisogno è soltanto qualche minuto di tempo libero e una dose minima di concentrazione e di attenzione, nient’altro.

Se vuoi, dunque, saperne di più, leggi la guida su come ripristinare iPhone senza iTunes che trovi qui sotto e mettila in pratica.
Ci vorranno pochissimi minuti per portare a termine l’operazione, vedrai.

Indice

  • Operazioni preliminari
    • Effettuare il backup dei dati
    • Disattivare Trova il mio iPhone
  • Ripristinare iPhone senza iTunes
    • Effettuare un ripristino completo
    • Ripristinare solo alcune impostazioni e configurazioni
    • Ripristino da Mac
  • Cosa fare in caso di problemi
    • Ripristinare da remoto
    • Forzare il riavvio

Operazioni preliminari

Effettuare il backup dei dati

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Partendo dal presupposto che – così come ti ho già detto – la procedura da mettere in pratica per poter ripristinare iPhone senza iTunes cancellerà tutti i dati presenti sul device e riporterà le impostazioni del sistema operativo allo stato di fabbrica, prima di eseguire quest’operazione ti consiglio di effettuare un backup del contenuto dell’iPhone su iCloud.

A dire il vero le funzioni di backup dovrebbero già essere attive di default, ma meglio controllare.
prendi, dunque, il tuo iPhone, premi sull’icona di Impostazioni che si trova in home screen, scegli il tuo nome e l’icona di iCloud dal menu che si apre e spostati nella sezione dedicata ai Backup iCloud.
Su iOS 10.2.x e precedenti, dopo essere andato in Impostazioni devi premere su iCloud > Backup.

A questo punto, accertati che l’opzione Backup iCloud sia attiva (altrimenti attivala tu) e premi sul pulsante Esegui backup adesso, per avviare il backup del tuo iPhone su iCloud.
L’operazione potrebbe richiedere diversi minuti, quindi ti consiglio di collegare l’iPhone a una fonte di alimentazione e di connetterti a Internet tramite rete Wi-Fi, in questo modo eviterai lo spreco di batteria e traffico dati.

Per quanto concerne gli elementi multimediali, come ad esempio foto e musica, puoi salvarli su iCloud e sincronizzarli su tutti i tuoi iDevice sfruttando servizi come Libreria foto di iCloud e Libreria musicale di iCloud (meglio ancora se associata ad Apple Music):
si tratta di due servizi a pagamento, o meglio, la Libreria foto di iCloud è gratuita ma necessita di un piano a pagamento per iCloud.
Chiaramente, scegliere se sottoscrivere un abbonamento a pagamento oppure no spetta a te, io mi limito solo a darti delle dritte.

Se vuoi saperne di più sulla Libreria foto di iCloud, leggi il mio tutorial su come archiviare foto su iCloud. Per quanto riguarda la musica, ti consiglio, invece, di leggere il mio post su come scaricare musica da iPhone in cui ti ho parlato di Apple Music e di altri servizi che permettono di scaricare e sincronizzare la musica tramite lo smartphone di Apple.

Disattivare Trova il mio iPhone

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Una volta terminate tutte le operazioni di backup, devi disattivare la funzione anti-furto del tuo iPhone, che quando attiva impedisce di effettuare il ripristino di iOS.

Per fare ciò, prendi il tuo “iPhone”, accedi alle Impostazioni e seleziona prima il tuo nome, poi la voce iCloud e infine Trova il mio iPhone.
Dal menu che si apre, sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone, digita la password relativa al tuo ID Apple e il gioco è fatto.
Sulle versioni di iOS precedenti alla 10.3, lo stesso menu è raggiungibile andando in Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone.

Ripristinare iPhone senza iTunes

Effettuare un ripristino completo

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A questo punto puoi finalmente passare all’azione vera e propria e procedere andando a ripristinare iPhone senza iTunes.
Per fare ciò, prendi il tuo “iPhone”, accedi alla home screen dello stesso e recati nelle impostazioni di iOS premendo sull’icona dell’ingranaggio.
Una volta effettuate queste operazioni, premi sulla voce Generali, scorri fino in fondo la schermata che si apre, premi sulla voce Ripristina e seleziona l’opzione Inizializza contenuto e impostazioni.

Ora, digita il codice di sblocco del tuo iPhone, premi per due volte di seguito sul bottone Inizializza iPhone, digita la password del tuo ID Apple e premi sul pulsante Inizializza, per avviare il ripristino del dispositivo.

Una volta completata la procedura mediante cui ripristinare iPhone senza iTunes, potrai decidere se impostare il dispositivo come un nuovo “iPhone” o se recuperare i tuoi dati da un backup precedente.

Nel primo caso, se intendi utilizzare in prima persona l’iPhone, affronta la procedura di configurazione iniziale del dispositivo che ti viene proposta a schermo impostando lingua, Paese, connessione Wi-Fi, servizi di localizzazione, ID Apple e via di seguito.

Se, invece, devi vendere l’iPhone, dopo aver completato il ripristino, spegnilo tenendo premuto per qualche secondo l’apposito pulsante presente sulla scocca dello stesso e facendo scorrere verso destra l’interruttore che ti viene mostrato a schermo.
Il futuro utilizzatore del tuo “iPhone” potrà poi configurare il dispositivo da sé procedendo così come ti ho spiegato nella mia guida su come attivare iPhone.

Se, invece, intendi configurare l’iPhone appena azzerato andando a ripristinare le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza, specifica la tua volontà di voler recuperare i tuoi dati da un backup premendo sull’apposita opzione che ti viene proposta in fase di procedura guida di configurazione e seleziona dall’apposito menu a tendina il backup da ripristinare. La procedura potrebbe durare diversi minuti.

Ripristinare solo alcune impostazioni e configurazioni

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Anziché effettuare un ripristino completo del dispositivo hai la necessità resettare soltanto alcune impostazioni e configurazioni del tuo iPhone?
Si? Allora, invece, di selezionare l’opzione per cancellare tutto il contenuto e le impostazioni del dispositivo scegli una delle opzioni che trovi qui di seguito annesse sempre alla sezione Ripristina di iOS.

  • Ripristina impostazioni, per ripristinare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati;
  • Ripristina impostazioni di rete, per ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati;
  • Ripristina dizionario tastiera, per ripristinare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica;
  • Ripristina layout Home, per ripristinare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico);
  • Ripristina posizione e privacy, per ripristinare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

Ripristino da Mac

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Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, puoi ripristinare il tuo iPhone senza iTunes, in quanto è consentito gestire i dispositivi iOS (e iPadOS) direttamente dal Finder.

Per procedere, seleziona l’icona di iPhone dalla barra laterale del Finder e clicca sul pulsante Ripristina iPhone.

Cosa fare in caso di problemi

Ripristinare da remoto

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Hai smarrito il tuo iPhone e vorresti ripristinarlo da remoto in modo tale da evitare che altri utenti malintenzionati possano accedere ai tuoi dati archiviati sul dispositivo?
Per una qualsiasi ragione non hai la possibilità di ripristinare iPhone senza iTunes andando ad agire direttamente dal dispositivo e stai cercando un sistema alternativo?
Se la risposta a queste domande è affermativa e se non hai ancora provveduto a disattivare la funzione Trova il mio iPhone sul tuo iDevice sono ben felice di comunicati che puoi effettuare tale operazione proprio sfruttando questa funzionalità.

Innanzitutto provvedi a collegarti al sito Internet iCloud.com da un computer, effettua il login al servizio immettendo id dati relativi al tuo account iCloud e poi fai clic su Trova il mio iPhone.
In alternativa, avvia l’applicazione Trova il mio iPhone su un altro tuo dispositivo a marchio Apple.

Una volta fatto ciò, localizza il tuo “iPhone” su una mappa, selezionalo, premi su Inizializza l’iPhone, digita la password del tuo ID Apple e scegli se ricevere un messaggio al termine dell’operazione e/o visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo del dispositivo.

Come facilmente intuibile, una volta ripristinato, l’iPhone non sarà più rintracciabile da remoto.
Al termine della procedura, potrai inoltre rimuovere il terminale dal tuo ID Apple cliccando prima sulla voce Rimuovi dall’account e poi su Rimuovi.

Forzare il riavvio

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Hai provato a mettere in pratica le indicazioni di cui sopra per ripristinare iPhone senza iTunes ma il tuo “iPhone” sembra non rispondere ai comandi dati?
Beh, allora prova a forzarne il riavvio seguendo le indicazioni che trovi qui sotto e a ridere tutto il procedimento da capo.

  • Se utilizzi un iPhone 7 o iPhone 7 Plus, tieni premuti contemporaneamente i tasti Standby/Riattiva e quello per abbassare il volume, per almeno dieci secondi, finché non viene visualizzato il logo Apple;
  • Su iPhone 6s e versioni precedenti, tieni premuti contemporaneamente i tasti Standby/Riattiva e Home, per almeno dieci secondi, finché non viene visualizzato il logo Apple.

come ripristinare iphone senza aggiornare

come ripristinare iphone senza aggiornare

Chi ha un iPhone lo sa bene:
aggiornare iOS alla versione più recente è sempre la soluzione migliore, solo così si possono sfruttare appieno le potenzialità del sistema operativo Apple e si possono dormire sonni relativamente tranquilli circa il suo livello di sicurezza.
Tuttavia esistono dei casi in cui potrebbe essere necessario ripristinare iPhone senza aggiornare.

Mi riferisco a quei casi in cui, ad esempio, si utilizza un modello di iPhone non più tanto recente e non lo si vuole appesantire con una versione di iOS troppo recente.
Oppure a quei casi in cui si utilizza un iPhone jailbroken e non si vuole perdere la possibilità di effettuare il jailbreak, ma gli esempi potrebbero essere ancora tanti.

Se anche tu ti trovi in una situazione del genere:
vuoi resettare il tuo “iPhone” ma non sai come rifiutare l’aggiornamento di iOS, non ti preoccupare, oggi sono qui per darti una mano.
Prenditi cinque minuti di tempo libero e prova a “bypassare” l’aggiornamento di iOS seguendo le istruzioni che sto per darti.
Ti assicuro che non è difficile, devi solo metterci un pizzico d’attenzione e in men che non si dica otterrai il risultato sperato.
Buon divertimento!

Ripristinare un iPhone senza aggiornare iOS (procedura standard)

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Evidentemente non te ne sei mai accorto ma l’iPhone include una funzione che permette di resettare iOS senza aggiornarlo, basta recarsi nelle impostazioni del sistema operativo e selezionare l’apposita voce che si trova nel menu “Generali”.
La procedura comporta la cancellazione di tutti i dati presenti sul device, quindi prima di metterla in pratica provvedi ad eseguire un backup dell’iPhone come ti ho spiegato nella mia guida dedicata all’argomento.

Una volta effettuato il backup del tuo “iPhone”, recati nel menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), seleziona la voce Generali da quest’ultimo e vai su Ripristina.
Dopodiché premi sulla voce Inizializza contenuto e impostazioni, digita il PIN di sblocco e conferma la tua volontà di resettare l’iPhone facendo “tap” sul pulsante Inizializza iPhone.

Lo smartphone si riavvierà e dopo pochi minuti partirà la procedura di configurazione iniziale di iPhone.
Durante tale procedura potrai decidere se impostare il tuo “iPhone” come un nuovo telefono, se ripristinare un backup da iTunes o iCloud o se importare dati da Android (opzione disponibile solo su iOS 9.x).
Una volta terminata la configurazione iniziale del dispositivo, recati nel menu Impostazioni > Generali > Info e verifica la versione di iOS installata su quest’ultimo:
sarà la stessa che avevi prima del reset.
Contento?

Se ti servono maggiori indicazioni su come ripristinare un backup dell’iPhone in seguito a un reset del dispositivo, da’ un’occhiata al mio tutorial sull’argomento.

Ripristinare un iPhone jailbroken senza aggiornare iOS

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Se vuoi ripristinare iPhone senza aggiornare iOS e utilizzi un dispositivo jailbroken, prova Cydia Impactor.
Si tratta di un tweak gratuito che permette di resettare iOS e rimuovere il jailbreak senza aggiornare iOS.
Funziona in maniera semplicissima, ma al momento in cui scrivo è compatibile solo con le versioni di iOS dalla 8.1 alla 8.4.
A dire il vero ne esiste anche una versione beta compatibile con iOS 9, ma potrebbe essere ancora piuttosto instabile e quindi va usata solo in casi di reale emergenza.

Anche Cydia Impactor, così come la procedura di reset standard di iOS, cancella tutti i dati presenti sul telefono, quindi prima di usarlo provvedi ad eseguire un backup dell’iPhone come ti ho spiegato nella mia guida sull’argomento.

Non appena sei pronto ad entrare in azione, avvia Cydia, seleziona la scheda Cerca che si trova in basso a destra e cerca Cydia Impactor.
Pigia dunque sull’icona del tweak nei risultati della ricerca e installa quest’ultimo sul tuo iPhone facendo “tap” prima sul pulsante Modifica collocato in alto a destra e poi sulle voci Installa e Conferma.

Ad operazione completata, seleziona l’icona di Cydia Impactor dalla home screen di iOS, seleziona la voce delete all data, unjailbreak device che si trova in fondo alla schermata che si apre e premi sul pulsante Delete all per avviare la procedura di ripristino dell’iPhone.

Comparirà una schermata bianca con una barra di avanzamento e la lista di tutti i file che il tweak sta cancellando dal telefono.
Tu non muovere un dito finché la procedura non viene portata a termine, ovvero fino a quando l’iPhone non si riavvia.
Dovrebbero volerci circa 10 minuti.
Se sullo schermo del “iPhone” compare un avviso relativo alla mancanza di spazio sulla memoria, ignoralo, è normale.

Al nuovo avvio dell’iPhone ti verrà proposta la procedura di configurazione iniziale di iOS; procedura mediante la quale potrai scegliere se impostare il tuo “iPhone” come un nuovo telefono, se ripristinare un backup da iTunes o iCloud o se importare dati da Android (opzione disponibile solo su iOS 9.x).

Missione compiuta! Ora hai un iPhone resettato, non più jailbroken ma con la stessa versione di iOS, quindi con la possibilità di ripetere il jailbreak in qualsiasi momento.
Fanne buon uso!

come ripristinare iphone

come ripristinare iphone

Da qualche giorno a questa parte il tuo fido iPhone 5 ha cominciato a fare le bizze e sei alla ricerca di una valida soluzione che ti permetta di farlo tornare glorioso e perfettamente funzionante così come un tempo?
Se la risposta è affermativa sappi che è possibile provare a far fronte alla cosa andando a ripristinare iPhone 5.
Come dici?
Non hai la più pallida idea di come fare?
Beh, se le cose stanno così non temere… posso infatti spiegarti io tutti i passaggi da effettuare.

Prima che tu possa spaventarti e pensare al peggio voglio però rassicurarti subito su una cosa.
Anche se apparentemente può sembrare complicato ripristinare iPhone 5 è in realtà un vero gioco da ragazzi.
Tutto ciò di cui hai bisogno sono soltanto un minimo di attenzione e di pazienza e qualche minuto di tempo libero, nulla di più.

Se sei quindi effettivamente intenzionato a scoprire quali passaggi vanno effettuati per poter ripristinare iPhone 5 ti suggerisco di metterti ben comodo e di dedicarti alla lettura di questa guida.
Sono certo che alla fine potrai ritenerti più che soddisfatto del risultato ottenuto.

Se vuoi scoprire come poter ripristinare iPhone 5 la rima cosa che devi fare consiste nello scegliere il tipo di procedura che preferisci adottare.
A seconda di quelle che sono le tue personalissime preferenze puoi infatti scegliere di agire mediante il software iTunes installato sul tuo computer oppure tramite le impostazioni del dispositivo.
Il risultato, sappilo, è praticamente identico.

A prescindere dal metodo da te scelto per ripristinare iPhone 5 prima di effettuare questa operazione è bene però che tu provveda ad eseguire un backup dei dati presenti sul tuo dispositivo.
Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e via di seguito in modo molto semplice e veloce.
Per scoprire come fare per effettuare un backup dei dati presenti sul tuo iPhone puoi attenerti alle indicazioni presenti nella mia guida su come effettuare backup iPhone.

Ripristinare iPhone 5 da iTunes

Se desideri ripristinare iPhone 5 ed hai scelto di utilizzare iTunes la prima cosa che devi fare è accendere il tuo computer e avviare il famoso software.
iTunes è incluso “di serie” su tutti i Mac mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

Se quindi utilizzi un computer equipaggiato con il sistema operativo di Microsoft e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su AvantiInstalla e Si per due volte consecutive.
Per concludere premi su Fine.

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Procedi andando a disabilitare la funzione antifurto Trova il mio iPhone (ti ho parlato approfonditamente di questa funzione nella mia guida su come rintracciare un cellulare rubato) che quando è attiva impedisce di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.
Per fare ciò premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente sul tuo iPhone 5, seleziona la voce iCloud e poi fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi inserisci la password del tuo ID Apple.

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Adesso per poter ripristinare iPhone 5 procedi collegando il telefono al computer tramite il cavo fornito in dotazione al momento dell’acquisto del dispositivo dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes sul computer.
A software avviato premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della finestra.

Attenzione: se è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

Successivamente premi sul pulsante Ripristina iPhone che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina/Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

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Dopo qualche minuto comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone 5 è stato ripristinato e che è stato quindi riportato allo stato di fabbrica.
Tieni conto del fatto che la durata del processo varia in base alla velocità della tua connessione visto che viene scaricata automaticamente da Internet la versione più recente di iOS.

Una volta completata la procedura mediante cui ripristinare iPhone 5 iTunes ti chiederà se vuoi configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se vuoi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
Seleziona l’opzione che ritieni possa essere più consona a quelle che sono le tue esigenze dopodiché attieniti alla semplice ed apposita procedura di configurazione che ti viene mostrata a schermo.

Nello sfortunato caso in cui non riuscissi a ripristinare iPhone 5 a causa di un qualche errore non devi però preoccuparti.
Probabilmente mettendo il telefono in DFU mode riuscirai a riportarlo ugualmente allo stato di fabbrica in men che non si dica.
Qualora non lo sapessi la modalità DFU altro non è che una modalità che cancella completamente il contenuto della memoria del telefono e bypassa alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.

Per mettere il tuo iPhone 5 in DFU non devi far altro che collegare quest’ultimo al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo. Successivamente devi tenere premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per circa 10 secondi, lasciare il tasto Power e continuare a tenere premuto Home finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.
Successivamente clicca sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare il dispositivo cliccando sul pulsante Ripristina iPhone di iTunes.
Se vuoi saperne di più a riguardo ti suggerisco di leggere la mia guida come mettere iPhone in DFU.

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Ripristinare iPhone 5 da iPhone

Se invece desideri ripristinare iPhone 5 evitando di ricorrere all’impiego di iTunes puoi riuscire nell’impresa agendo, così come ti ho già accennato, direttamente dalle impostazioni del dispositivo.

Per ripristinare iPhone direttamente dalle impostazioni del telefono tutto ciò che devi fare è afferrare il tuo iPhone, premere sull’icona dell’app Impostazioni presente in home screen, selezionare la voce Generali dalla schermata visualizzata, scorrere fino in fondo e fare tap su Ripristina.

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Adesso premi sulla voce Cancella contenuto e impostazioni per ripristinare iPhone 5 e riportare il device allo stato di fabbrica andando a cancellare impostazioni e dati.
Successivamente digita il codice di sblocco del tuo iPhone 5 e dai conferma della tua volontà di effettuare l’operazione di ripristino premendo sul puslante che comprare nella parte bassa dello schermo.

Oltre alla funzione tramite la quale cancellare contenuto e impostazioni di iPhone è possibile scegliere tra altre opzioni: Ripristina impostazioni per resettare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati; Ripristina impostazioni di rete per ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati; Ripristina dizionario tastiera per riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica; Ripristina layout Home per reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen; Ripristina posizione e privacy per resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

 

come rippare un dvd con mac

come rippare un dvd con mac

Hai alcuni film in DVD che vorresti “rippare”, per poterli vedere in maniera più comoda sul tuo computer o sul tuo media player da salotto, ma sei passato da poco al mondo Mac e non sai come riuscirci?
Non vedo dove sia il problema, posso spiegarti tutto io.
Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo, infatti, posso illustrarti, in maniera semplice ma dettagliata, come rippare un DVD con Mac.

La cosa, te lo anticipo subito, è fattibile grazie all’uso di alcuni appositi programmi, tutti abbastanza semplici da usare anche da parte di chi, un po’ come te, non si reputa esattamente un grande esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie. La maggior parte di questi strumenti includono anche dei profili di conversione predefiniti, il che significa che potrai creare video ottimizzati per la visualizzazione su vari dispositivi senza dover impostare manualmente il formato di file, la risoluzione del video e quant’altro.
Fantastico, vero?

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prendi il dischetto di cui vuoi creare una copia sul tuo Mac, inseriscilo nel masterizzatore e… passa all’azione! Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso oltre che, ovviamente, di essere riuscito nell’impresa.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come rippare DVD con Mac
    • HandBrake
    • VLC
  • Come rippare un DVD protetto con Mac
    • MakeMV
    • DVDFab DVD Ripper

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando a spiegarti come salvare i tuoi DVD sul computer, è doveroso fare una precisazione:
tutti i più recenti modelli di Mac sono sprovvisti di masterizzatore.
Per cui, se il tuo computer a marchio Apple non è particolarmente datato, per poter compiere l’operazione oggetto di questo tutorial dovrai, necessariamente, munirti di un masterizzatore esterno da collegare poi al computer (nel caso in cui tu non lo abbia già fatto, chiaramente).

A tal proposito, se la cosa può esserti d’aiuto, ti suggerisco la consultazione della mia guida all’acquisto dedicata giust’appunto ai masterizzatori esterni.
Vi ci trovi interessanti consigli riguardo marche, modelli, prezzi e compatibilità che possono guidarti nella scelta del prodotto da comprare.

Come rippare DVD con Mac

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, direi che possiamo finalmente passare all’azione.
Qui di seguito, dunque, trovi indicati ed esplicati i programmi di cui puoi avvalerti per rippare un DVD con Mac e le relative istruzioni d’uso.
Come anticipato a inizio articolo, non devi preoccuparti, è un’operazione facilissima da compiere, hai la mia parola.

HandBrake

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La prima tra le risorse utili allo scopo di cui desidero parlarti è HandBrake:
si tratta di un’ottima applicazione gratuita per macOS (ma non solo, visto che è disponibile anche per Windows e Linux) che permette di convertire in maniera estremamente facile e veloce i DVD in file video MP4 e MKV.
Include tantissime funzioni ed è molto flessibile, il che la rende adatta sia ai principianti che agli utenti più esperti.

Per servirtene, il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di HandBrake e cliccare sulla voce Download (Intel 64bit) collocata sotto la dicitura Mac OS, in modo tale da scaricare il programma sul tuo computer.

A download completato apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona di HandBrake dalla finestra che si apre alla cartella Applicazioni di macOS.
Successivamente, fai clic destro su di essa, seleziona la voce Apri dal menu che compare e clicca sul pulsante Apri nella finestra che si apre sul desktop, in modo tale da avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

Adesso, inserisci nel masterizzatore collegato al Mac il DVD che vuoi copiare, seleziona il dischetto dalla finestra del programma che intanto si è aperta sulla scrivania e premi sul bottone Open. Espandi poi il menu Presets situato sta in alto a destra e seleziona il profilo di conversione di tuo interesse tra quelli in elenco o, in alternativa, il tipo di dispositivo su cui intendi riprodurre il DVD a copia avvenuta.

Fatto ciò, utilizza il menu a tendina Title posto a sinistra per selezionare il capitolo del DVD che intendi rippare, specifica la posizione di output premendo sul pulsante Browse posto in basso e fai clic sul bottone Start (in alto a sinistra) per avviare la procedura.
Et voilà!

Se la cosa può interessarti, ti segnalo, inoltre, che prima di avviare a procedura di ripping puoi eventualmente personalizzare altre proprietà del video finale, come ad esempio le tracce audio e i sottotitoli da includere nel file di output oppure i parametri di compressione del codec video.
Per riuscirci, ti basta intervenire sulle impostazioni che trovi nelle schede Summary, Dimensions, Filters, Video, Audio, Subtitles e Chapters di HandBrake, nella parte centrale della finestra del programma.

VLC

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Un altro ottimo strumento che puoi prendere in considerazione per rippare un DVD con Mac è VLC. Si tratta di un noto player multimediale che consente di riprodurre praticamente qualsiasi tipo di file audio e video senza dover ricorrere all’uso di codec esterni, il quale, forse non tutti lo sanno, integra anche una speciale funzione mediante cui è possibile compiere l’operazione oggetto di questa guida in maniera semplice e veloce.
Da notare che il software è di natura open source, totalmente gratuito e funziona con qualsiasi versione di macOS (oltre che su Windows e Linux).

Per servirtene per il tuo scopo, recati sul sito Internet del programma e premi sul pulsante Scarica VLC, in modo tale da avviare il download del software.

A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto e trascina l’icona di VLC nella cartella Applicazioni di macOS.
Successivamente, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, in modo tale da avviare il programma andando ad aggirare le limitazioni di Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

Adesso che visualizzi la finestra principale di VLC sulla scrivania, inserisci nel masterizzatore collegato al Mac il DVD che vuoi rippare e seleziona, dalla barra dei menu (in alto a sinistra), le voci File > Converti/Trasmetti.

Trascina poi l’icona del DVD presente nel Finder o sulla scrivania nell’ulteriore finestra comparsa su schermo, scegli il profilo di conversione che preferisci dal menu a tendina Scegli il profilo (se vuoi apportarvi ulteriori personalizzazioni premi sul pulsante Personalizza), clicca sul bottone Salva come file (in basso) e su quello Sfoglia per scegliere la posizione di output e, per concludere, premi sul pulsante Salva.

Come rippare un DVD protetto con Mac

Gli strumenti di cui ti ho parlato nelle righe precedenti sono indubbiamente molto validi e consentono di compiere senza problemi l’operazione oggetto di questo tutorial, come hai avuto modo di vedere tu stesso, ma purtroppo non offrono la possibilità di rippare un DVD protetto.
Per riuscirci, puoi però affidarti ai programmi ad hoc che ho provveduto a segnalarti qui sotto.

MakeMV

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La prima risorsa che ti suggerisco di prendere in considerazione per copiare sul tuo Mac i DVD dotati di protezione anticopia è MakeMKV.
Non ne hai mai sentito parlare?
Strano, è abbastanza famoso.
Comunque non c’è problema, rimediamo subito:
si tratta di un programma grazie al quale è possibile convertire qualsiasi DVD protetto e non in un file MKV, con tutte le tracce audio e i sottotitoli del DVD originale.
È a pagamento (costa poco più di 60 euro), ma si può scaricare e usare in versione di prova gratuita (si tratta di una beta).

Per scaricare MakeMKV sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e fai clic sul collegamento MakeMKV x.xx.x for Mac OS X posto nella parte in alto della pagina.

A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ricavato e, nella finestra che compare sulla scrivania, clicca sul bottone Agree.
Successivamente, sposta l’icona del programma presente nell’ulteriore finestra che compare sullo schermo nella cartella Applicazioni di macOS, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, così da aprire il software andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

Adesso, inserisci nel masterizzatore collegato al Mac il DVD che desideri rippare e seleziona quest’ultimo dal menu a tendina Sorgente della finestra principale di MakeMKV che intanto si è aperta sullo schermo.
In seguito, fai clic sul pulsante con il dischetto e l’hard disk situato in basso.

Per concludere, seleziona i capitoli del DVD che è tua intenzione copiare, apponendo un segno di spunta accanto a quelli di tuo interesse nell’elenco sulla sinistra, e specifica in quale posizione sul Mac vuoi salvare il file finale, facendo clic sul bottone con la cartella e la telecamera situato in corrispondenza della sezione Cartella di destinazione.
Dopodiché clicca sul pulsante con l’hard disk e la freccia che si trova a destra e attendi che il tuo file (o i tuoi file) MKV venga elaborato.

DVDFab DVD Ripper

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Un altro ottimo programma al quale puoi rivolgerti per riuscire a rippare, da Mac (oltre che da Windows), i tuoi DVD dotati di protezione anticopia è DVDFab DVD Ripper:
si tratta di un rinomato software commerciale (costa 54,90 dollari), fruibile però in versione di prova gratuita funzionante senza limitazioni per 30 giorni, grazie al quale è possibile riversare su computer il contenuto di qualsiasi DVD, protetto e non, scegliendo il formato di output desiderato.
Inoltre, mette a disposizione dei suoi utilizzatori tantissime funzioni avanzate che permettono di selezionare solo gli elementi da copiare.

Per scaricare DVDFab DVD Ripper sul Mac, collegati al sito Internet del programma e premi sul pulsante Try t Free.
A scaricamento ultimato, apri il file .pkg ricavato e, nella finestra che compare sulla scrivania, premi sui pulsanti Continua (per tre volte), Accetta e Installa.
Digita poi la password del tuo account utente su macOS, premi sul bottone Installa software e su quello con su scritto Chiudi.

Se durante la procedura di setup vedi comparire un avviso relativo al fatto che un estensione di sistema è stata bloccata, apri Preferenze di sistema facendo clic sulla relativa icona (quella con l’ingranaggio) posta sulla barra Dock, premi sull’icona di Sicurezza e Privacy nella finestra che si apre e fai clic sul pulsante Consenti che trovi in corrispondenza della dicitura “Legacy Developer:
Dvdfab”
situata in basso.

Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata, fai clic sul pulsante Try per cominciare a usare la versione di prova gratuita del programma e, nella finestra principale del software che finalmente vedi comparire, seleziona la scheda Ripper situata in cima.
Dopodiché inserisci nel masterizzatore collegato al Mac il DVD che vuoi rippare, porta su ON l’interruttore che trovi accanto al nome di quest’ultimo e seleziona i titoli parte del dischetto di tuo interesse.

Adesso, premi sul pulsante MP4 in alto a sinistra e seleziona il formato di output che preferisci dal menu che si apre oppure il tipo di dispositivo su cui intendi riprodurre il DVD una volta rippato, regola (se vuoi) le impostazioni relative alla qualità finale scegliendo quella che preferisci tramite il menu a tendina al centro dello schermo, seleziona la posizione di output premendo sul pulsante con la cartella accanto alla voce Save to situata in basso a sinistra e clicca sul pulsante Start (in basso a destra) per avviare la procedura.

Se vuoi, prima di avviare la copia del DVD sul computer puoi anche regolare le impostazioni avanzate del file video ed editare il filmato facendo clic, rispettivamente, sulle icone con la chiave inglese e il pennello che trovi in corrispondenza del nome del disco, sempre nella parte centrale della finestra di DVDFab DVD Ripper.

come riportare iphone come nuovo

come riportare iphone come nuovo

Hai deciso di vendere il tuo iPhone per acquistare un altro telefonino?
Bene, allora prima di cedere il dispositivo a qualcun altro devi assolutamente riportarlo allo stato di fabbrica cancellando tutti i dati e le app presenti in esso. Sai già come fare?
No?
Beh, non devi preoccuparti, anche questa volta puoi contare su di me.
Con la guida di oggi andrò infatti a spiegarti, passaggio dopo passaggio, come riportare iPhone come nuovo.

Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà cosa ci tengo però a precisare sin da subito che contrariamente alle apparenze riportare iPhone come nuovo è tutt’altro che complicato.
Per effettuare questa operazione non è infatti necessario essere degli “smanettoni” o comunque degli esperti in nuove tecnologie, hai la mia parola.

Fatta questa doverosa premessa, se sei realmente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter riportare iPhone come nuovo ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di afferrare il tuo “iPhone” e di seguire con attenzione le indicazioni che sto per fornirti.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che eventualmente sarai anche ben disponibile a spiegare ai tuoi amici bisognosi di una dritta analoga come procedere.
Pronto?
Si?
Grandioso, allora bando alle ciance e cominciamo.

A seconda di quelle che sono le tue preferenze puoi scegliere tra due differenti procedure per riportare iPhone come nuovo: agire mediante il software iTunes o agire direttamente dalle impostazioni del dispositivo.
La scelta spetta soltanto a te, il risultato è praticamente identico, te lo assicuro.

A prescindere dal metodo da te scelto per riportare iPhone come nuovo, prima di effettuare questa operazione è bene che tu provveda ad eseguire un backup dei dati presenti sul tuo dispositivo.
Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e quant’altro in maniera molto semplice e veloce anche qualora dovessero insorgere dei problemi.
Per scoprire come fare per effettuare un backup dei dati presenti sul tuo iPhone puoi attenerti alle indicazioni presenti nella mia guida su come effettuare backup iPhone.

Se hai scelto di affidarti a iTunes per riportare iPhone come nuovo la prima cosa che devi fare è accendere il tuo computer e avviare il famoso player multimediale di Apple.
Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza tieni presente che iTunes è incluso “di serie” su OS X mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

Se quindi utilizzi un computer equipaggiato con il sistema operativo di Microsoft e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su AvantiInstalla e Si per due volte consecutive.
Per concludere premi su Fine.

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Provvedi ora a disabilitare la funzione antifurto Trova il mio iPhone (se ben ricordi te ne ho parlato in maniera approfondita nella mia guida su come rintracciare un cellulare rubato) poiché quando è attiva impedisce di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.
Per fare ciò premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS, seleziona il tuo nome, poi la voce iCloud e fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password del tuo ID Apple.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, il menu in cui devi recarti per disattivare Trova il mio iPhone è Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone.

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Adesso collega il tuo iPhone al computer tramite l’apposito cavo Dock/Lightning in dotazione dopodiché aspetta qualche istante affinché iTunes si avvii automaticamente.
Una volta visualizzata la finestra del programma premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della stessa.
Se questa è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer dovrai inoltre provvedere ad autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

In seguito, fai clic sul pulsante Ripristina iPhone… che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

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Prima che il ripristino dell’iPhone giunga a termine, dovrai aspettare un po’ di tempo per consentire ad iTunes di scaricare sul PC l’ultima versione di iOS.
Al termine del download, ti basterà aspettare pochi minuti per vedere il tuo iPhone riportato allo stato di fabbrica.
Tu non dovrai muovere un dito nel frattempo.

Una volta completata la procedura mediante riportare iPhone come nuovo iTunes ti chiederà se intendi configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se vuoi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza. Se devi vendere il dispositivo, non compiere ulteriori operazioni e lascia che sia il suo nuovo proprietario a configurarlo, quindi scollega l’iPhone dal computer premendo sull’apposito bottone collocato nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes e spegni il dispositivo tenendo premuto per qualche secondo sull’apposito pulsante presente sulla scocca dello stesso e facendo scorrere verso destra l’interruttore che ti viene mostrato a schermo.
Il futuro utilizzatore dell’iPhone potrà poi configurare il dispositivo da sé procedendo così come ti ho spiegato nella mia guida su come attivare iPhone.
Se invece intendi configurare l’iPhone appena resettato ripristinando le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza seleziona l’apposita opzione visualizzata a schermo ed attieniti alla semplice procedura guidata che ti viene proposta.

Nello sfortunato caso in cui non riuscissi a riportare iPhone come nuovo a causa di qualche errore non preoccuparti, c’è una soluzione:
mettere il telefono in DFU mode (se ben ricordi te ne ho parlato nella mia guida su come mettere iPhone in DFU).
La DFU mode altro non è che una modalità che cancella completamente il contenuto della memoria del telefono e bypassa alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.
Quando si verificando degli errori che impediscono di riportare iPhone come nuovo va dunque a rivelarsi la soluzione migliore da adottare per far fronte alla cosa. La DFU Mode risulta molto utile anche quando si desidera ripristinare un iPhone sottoposto in precedenza al jailbreak, in quanto evita che sulla memoria del telefono rimanga dello spazio occupato da Cydia e dagli altri software legati alla procedura di sblocco del terminale.
Attenzione però: ripristinando il device verrà installata automaticamente la versione più aggiornata di iOS che potrebbe non essere più compatibile con il jailbreak, qualora volessi rifarlo.

Per mettere il tuo iPhone in DFU mode non devi far altro che collegare il iPhone al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo. Successivamente devi tenere premuti i tasti Power e Home (PowerVolume – se utilizzi un iPhone 7 o 7 Plus) contemporaneamente per circa 10 secondi, lasciare il tasto Power e continuare a tenere premuto Home (o il tasto Volume –) finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.

Dopo essere riuscito a mettere l’iPhone in DFU mode premi sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare il telefono cliccando sul pulsante Ripristina iPhone… di iTunes.

Se anziché utilizzare iTunes preferisci riportare iPhone come nuovo agendo direttamente dal tuo iDevice ti basta sfruttare l’apposita funzionalità annessa alle impostazioni di iOS.
Per fare ciò accedi innanzitutto alle impostazioni del telefono dopodiché premi sull’icona di Impostazioni presente in home screen, seleziona la voce Generali dalla schermata visualizzata e fai tap su Ripristina.

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Seleziona poi la voce Cancella contenuto e impostazioni per riportare iPhone come nuovo andando ad eliminare impostazioni e dati.
In seguito, immetti il codice di sblocco del tuo iPhone e conferma l’esecuzione dell’operazione facendo tap sul puslante che ti viene mostrato nella parte bassa dello schermo.

Oltre alla funzionalità per riportare iPhone come nuovo che ti ho appena indicato tieni presente che è possibile scegliere tra altre opzioni, per così dire, meno drastiche.
Puoi selezionare la voce Ripristina impostazioni se desideri effettuare il reset di tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati oppure puoi scegliere la voce Ripristina impostazioni di rete se desideri eseguire il reset della configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati. Puoi invece selezionare la voce Ripristina dizionario tastiera se è tua intenzione riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica oppure puoi selezionare Ripristina layout Home se vuoi reimpostare soltanto l’ordine delle icone predefinito in Home screen. Puoi anche selezionare Ripristina posizione e privacy se desideri effettuare il reset delle impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

 

come rintracciare una persona tramite iphone

come rintracciare una persona tramite iphone

Hai bisogno di reperire informazioni su una persona online, ma attualmente non hai accesso al PC e puoi usare solo il tuo iPhone?
Ti piacerebbe monitorare la posizione geografica di una persona dal tuo “iPhone” ma non sai come fare?
In entrambi i casi, basta installare le app giuste e il problema è risolto.

Se vuoi qualche consiglio, ora ti segnalo alcune applicazioni gratuite che permettono sia di tracciare i movimenti di altre persone (o altri iPhone, per essere più precisi) sia di scovare informazioni online su persone di cui si conosce solo il nome.
Se sei pronto a scoprire come rintracciare una persona tramite iPhone, continua a leggere.

Se desideri sapere come rintracciare una persona tramite iPhone perché hai bisogno di organizzare un evento e vuoi sapere quali partecipanti si trovano nei paraggi, puoi utilizzare l’applicazione gratuita Trova gli amici di Apple che consente di localizzare tutti gli utenti di iPhone, iPad e iPod Touch che hanno scaricato la app sul proprio iDevice ed hanno deciso di condividere la propria posizione geografica tramite Internet.

Si tratta di un’applicazione che non consente di “spiare” gli altri ma di condividere in maniera volontaria la propria posizione geografica attuale con un numero selezionato di amici, pertanto è l’ideale per organizzare eventi con persone che utilizzano i dispositivi di casa Apple e trovarsi facilmente l’un l’altro.
Ti ho spiegato dettagliatamente come utilizzarla nella mia guida su come localizzare l’iPhone di un amico.

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Un’altra buona app che consente di rintracciare una persona tramite iPhone è GPS Tracker di Roobasoft, attraverso la quale un utente può condividere la sua posizione geografica in tempo reale con gli amici autorizzati a “seguirli”.
È disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di tracciare un solo amico per un periodo massimo di 4 ore consecutive ed una a pagamento (1,79 euro) senza limitazioni.

Utilizzarla è abbastanza semplice.
Basta creare un account e aggiungere alla app il codice identificativo della persona da rintracciare con il “iPhone”.
Trovi tutte le istruzioni più dettagliate nella mia guida su come pedinare un cellulare.

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Non vuoi scoprire la posizione geografica di un amico ma trovare informazioni su una persona attraverso il tuo iPhone?
Allora puoi scaricare la app di PagineBianche che, come suggerisce il nome, consente di sapere indirizzo e recapito telefonico di tutte le persone che hanno approvato la pubblicazione dei loro dati personali sull’elenco telefonico nazionale.

È completamente gratuita e include anche delle funzioni avanzate molto interessanti, come ad esempio la ricerca dei prefissi telefonici internazionali, il calcolo del codice fiscale e le istruzioni per richiedere i documenti alla Pubblica Amministrazione.

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Stai ricevendo delle chiamate da numeri anonimi e vorresti risalire alla loro identità?
Puoi rivolgerti al servizio Whooming che sfrutta l’inoltro delle chiamate per smascherare chi si nasconde con l’anonimo.
Funziona perfettamente anche su iPhone (dove presto dovrebbe arrivare anche sotto forma di app).

Trovi tutti i dettagli relativi a questo servizio e il suo funzionamento nella mia guida sulla ricerca dei numeri telefonici.
Leggila, potrebbe tornarti utile.

come rintracciare un iphone senza trova il mio iphone

come rintracciare un iphone senza trova il mio iphone

Quando si tratta di mettere in sicurezza il tuo iPhone, sei il primo a pensare che la prudenza non è mai troppa.
Proprio per questo motivo, dal momento in cui dovrai trascorrere del tempo in cui luogo piuttosto affollato (e dovrai lasciare il tuo dispositivo in luogo mal custodito) stai valutando la possibilità di utilizzare le più celebri applicazioni antifurto per dispositivi iOS.

Come dici?
Le cose stanno effettivamente così e vuoi sapere come rintracciare il tuo iPhone senza utilizzare lo strumento predefinito Trova il mio iPhone?
Immagino dunque che tu sia già al corrente della disponibilità di quest’applicazione predefinita e che tu, per un motivo o per uno altro, non voglia utilizzarla.

D’accordo, non è un problema, posso aiutarti.
Anche se ritengo che l’applicazione Trova il mio iPhone sia indicussa validità, vi sono certamente delle applicazioni alternative.
Dedicherò questo tutorial proprio a quest’ultime, parlandoti delle loro funzionalità del dettaglio.
Sei pronto per iniziare?
Ti auguro una buona lettura.

Indice:

  • Operazioni preliminari
  • Prey
  • McAfee Mobile Security
  • Avira Mobile Security
  • Altre applicazioni

Operazioni preliminari

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Prima di procedere al download di un’applicazione che ti permetterà di rintracciare il tuo iPhone smarrito, dovrai procedere con l’attivazione di alcune impostazioni.

Innanzitutto, ricorda che le app che ti permettono di trovare la posizione di un iPhone, hanno necessità che i servizi di geolocalizzazione siano attivi.
Per verificarne l’effettiva attivazione, vai nella Home Screen del tuo iPhone e fai tap sull’icona delle Impostazioni (simbolo di un ingranaggio).
Scorri l’elenco e fai tap sulla voce Privacy e poi sulla voce Localizzazione.
Assicurati che la funzione Localizzazione sia attiva (la levetta dev’essere spostata verso destra per essere di colore verde).
Fai tap poi sulla voce Condividi la mia posizione e sposta anche su questa la levetta da sinistra a destra, affinché risulti attiva.

Attraverso questo procedimento, ti sei assicurato che i servizi di geolocalizzazione siano in grado di trovare la posizione del tuo iPhone, nel caso in cui tu l’abbia smarrito.
Sarà però necessario attivare anche un’altra impostazione, ossia l’aggiornamento delle app in background.

Per attivare quest’altra funzionalità sul tuo iPhone, fai tap sull’icona delle Impostazioni (app con il simbolo di un ingranaggio) dalla tua Home Screen.
Scorri l’elenco e fai tap sulla voce Generali.
Individua adesso la voce Aggiorna app in background e fai tap su di essa.
Nella nuova schermata, fai tap su Aggiorna app in background e seleziona la voce Wi-Fi e dati cellulare.
Torna adesso indietro e vedrai un elenco di app che utilizzano questa impostazione; assicurati sempre che l’app che hai scaricato con lo scopo di trovare il tuo telefono iPhone smarrito appaia in questo elenco e che vi sia la spunta attivata (levetta dovrà quindi essere di colore verde).

Prey

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Un’app molto semplice ed efficace che è in grado di rintracciare un iPhone è Prey.
È un’app gratuita, scaricabile dall’App Store, che ti permetterà di registrare uno o più dispositivi (fino a tre) e poterne tenere traccia in caso di smarrimento, attraverso dei report regolari sulla sua ultima posizione.
Puoi anche decidere di sottoscrivere un piano in abbonamento, il pagamento ti permetterà di aggiungere più dispositivi e sbloccare alcune funzionalità aggiuntive.

Al primo avvio dell’app, dovrai per prima cosa registrare un account in maniera gratuita, facendo tap sul pulsante Sign Up.
Inserisci quindi nelle apposite caselle di testo che vedi a schermo tutti i dati richiesti, tra cui il tuo username, l’email e la password da utilizzare per il tuo account Prey.
Fai tap su Create my new account per completare la procedura di registrazione del tuo account.

Adesso l’app Prey ti chiederà l’autorizzazione per ottenere i permessi necessari al suo funzionamento.
Fai quindi tap su Consenti sempre, poi su Ok e infine su Consenti.
Premi adesso Ok per iniziare ad usare l’app.

Prima di iniziare a vedere le funzionalità di tracciamento del dispositivo, fai tap sulla voce Configure Prey settings e abilita la voce Camouflage mode.
In questo modo l’interfaccia principale e l’icona dell’app si modificherà, assomigliando a quella di un gioco installato sul tuo dispositivo.
Una funzionalità che ti permetterà di evitare che qualche malintenzionato possa disinstallarla.

Quel che rimane da fare, adesso, è aprire da un altro dispositivo o computer, l’indirizzo Web del servizio preyproject.com e fare clic sul pulsante Log in che troverai in alto a destra.
Inserisci quindi la tua email di registrazione e premi il tasto Login.
Inserisci poi la password associata al tuo account e fai clic nuovamente su Login.

Dopo aver effettuato quindi l’accesso, ti troverai nel pannello di gestione di Prey, dal quale potrai monitorare tutti i tuoi dispositivi associati.
Dal menu di sinistra, fai clic su Device e poi fai clic sul nome del dispositivo da te smarrito.
Nella parte destra dello schermo, verrà visualizzata una mappa interattiva che ti mostrerà l’ubicazione del tuo dispositivo.
Potrai fare clic sul pulsante Update location, per aggiornare la posizione attuale.

Potrai svolgere alcune operazioni in remoto sul tuo iPhone:
puoi avviare un suono di allarme sul tuo iPhone (Sound allarm) per identificarne l’esatta posizione nel caso ti trovassi molto vicino ad esso, oppure inviare un messaggio che apparirà su schermo (Send message).

Se il dispositivo è stato smarrito, puoi premere il pulsante rosso Set device to missing che ti permetterrà di ricevere notifiche periodiche sullo stato del tuo iPhone.
Potrai scegliere se aggiornare le informazioni ogni 10 o 20 minuti.
Solo con i piani in abbonamento è possibile ricevere gli aggiornamenti anche ogni 2 minuti.
Tutti i report saranno inviati tramite email o visibili direttamente dal pannello Web del servizio di Prey, facendo clic sulla voce Reports.

McAfee Mobile Security

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Un’app molto utile che risulta simile al servizio Trova il mio iPhone di Apple è McAfee Mobile Security.
Quest’app, completamente gratuita, permette di localizzare il tuo dispositivo, inviare un messaggio predefinito su di esso, farne il backup e far emettere suoni di avvisi.

Innanzitutto, scarica l’app dall’App Store e fai tap sul pulsante Apri.
Attendi qualche secondo che l’app finisca la sua configurazione e acconsenti ai messaggi su schermo relativi ai permessi.

Dalla schermata principale dell’app, fai tap su Trova il mio dispositivo ed effettua l’accesso tramite il tuo Account McAfee.
Inserisci la tua e-mail nel campo di testo Indirizzo email e fai tap sul pulsante Avanti.
Adesso digita la password che preferisci nei due campi di testo Password e fai tap nuovamente sul pulsante Avanti.
Se possiedi un account McAfee, fai invece tap su Hai già un account.

Un messaggio a schermo di confermerà l’avvenuta creazione dell’account.
Fai tap in basso sulla dicitura Attiva i servizi di localizzazione.
In questa nuova schermata dovrai attivare le impostazioni a schermo che vedi, per fare in modo che il tuo dispositivo possa essere da te rintracciato.
Attiva quindi la voce Localizzazione continua e seleziona la voce Consenti sempre.
Imposta adesso l’intervallo di invio della posizione del tuo dispositivo a McAfee, facendo tap sulla dicitura in azzurro Ogni 24 ore e selezionando l’intervallo di tempo preferito.

Ti consiglio, inoltre, di attivare la successiva impostazione S.O.S. che ti permetterà di ricevere l’ultima posizione del dispositivo quando la batteria è scarica.

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Da questo momento in poi, quello che dovrai fare per poter localizzare il tuo dispositivo smarrito è accedere al sito www.mcafeemobilesecurity.com e fare clic sulla dicitura in alto a sinistra Trova il mio dispositivo e accedere con le tue credenziali McAfee.
Ti apparirà quindi una cartina geografica che ti indicherà l’ultima posizione rilevata del tuo smartphone.
Per aggiornare la posizione, fai clic sul pulsante Localizza e attendi che la posizione venga aggiornata sulla mappa.

Avira Mobile Security

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Un’altra applicazione che voglio consigliarti di utilizzare per poter rintracciare il tuo iPhone è Avira Mobile Security.
Quest’applicazione gratuita non si prefigge lo scopo di essere un antivirus per il tuo iPhone, ma semplicemente ti protegge nella navigazione nel Web, oltre ad offrirti uno strumento antifurto e molto altro ancora.
È proprio del suo strumento antifurto quello di cui voglio parlarti:
l’app ti aiuta a localizzare il tuo smartphone nel caso in cui tu dovessi averlo smarrito.

Se sei interessato a scaricare e utilizzare quest’app sul tuo iPhone, allora ti consiglio di continuare a leggere questa mia guida.

Per prima cosa, scarica l’app dall’App Store e fai poi tap sul pulsante Apri.
Nella schermata principale di Avira Mobile Security, troverai quattro principali funzioni:
Protezione identità, Antifurto, Backup di Contatti e Protezione Web.
Dato che a te interessa principalmente uno strumento di localizzazione del tuo iPhone, fai tap sulla voce Antifurto ed effettua l’accesso attraverso uno dei metodi indicati a schermo (Facebook, Google o Account Avira).

Dopo aver effettuato l’accesso, l’applicazione tornerà nella schermata principale, nella quale dovrai fare nuovamente tap su Antifurto e acconsentire alle notifiche relative ai permessi che ti appaiono sullo schermo.
Ricorda che, per un corretto funzionamento di quest’app, il dispositivo deve avere i servizi di geolocalizzazione attivi.

Ti verrà mostrata adesso una cartina geografica che indicherà la posizione attuale del tuo dispositivo.
Ovviamente, nel caso di smarrimento, per poter utilizzare il servizio di localizzazione di Avira, dovrai installare l’app su un altro dispositivo iOS e assicurarti che sul telefono smarrito sia in esecuzione Avira Mobile Security.

Adesso, dal dispositivo che vuoi utilizzare per rintracciare l’iPhone smarrito, installa e apri Avira Mobile Security e accedi con le credenziali utilizzate sul dispositivo smarrito.
Fai tap sull’icona Antifurto e seleziona dalla barra in basso il dispositivo da localizzare.

Altre applicazioni per rintracciare un iPhone

Di app che possono rintracciare un iPhone ce ne sono davvero tante.
Se quelle che ti ho presentato qui sopra non sono sufficienti e vuoi avere una maggiore scelta, ti consiglio allora di dare uno sguardo alle altre app elencate qui di seguito:

  • Lookout:
    Security and Identity Theft Protection
    – è un’app gratuita disponibile su iOS tramite App store.
    È un’app che ti permetterà di poter localizzare il tuo telefono, in caso di avvenuto smarrimento.
    Per utilizzarla ti basterà accedere al sito Internet ufficiale lookout.com e utilizzare le funzioni di localizzazione.
  • Norton Mobile Security – il celebre software antivirus per computer Norton ha deciso di espandere la sua presenza anche sui dispositivi mobile, offrendo su iOS un interessante servizio di geolocalizzazione del proprio iPhone.
    L’applicazione è a pagamento:
    soltanto attraverso la sottoscrizione del piano in abbonamento (almeno la versione Deluxe) è possibile aggiungere più dispositivi, incluso il proprio iPhone, così da poter attivare il servizio di localizzazione e di backup.
    L’app è disponibile al download tramite l’App Store di iOS.
  • Trova i miei amici – quest’app non è propriamente utilizzata per la localizzazione di un iPhone smarrito, ma più che altro per la visualizzazione della posizione dei tuoi amici.
    È ovvio però che indirettamente puoi visualizzare, tramite un altro iPhone, la posizione di un telefono.
    Se vuoi dare uno sguardo a quest’app sviluppata da Apple, scaricala gratuitamente dall’App Store, qualora non fosse già presente in maniera predefinita sul tuo dispositivo.

Come rintracciare le AirPods

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come rintracciare le AirPods.

Se dopo aver utilizzato le AirPods per ascoltare la musica o i tuoi podcast preferiti dal tuo iPhone, ti dimentichi di riporle nella loro custodia e sei costretto a fare la “caccia al tesoro”, per ritrovarle.

Questo tutorial ti aiuterà a scoprire come ritrovare le AirPods smarrite.

Come rintracciare le AirPods

Le cose stanno effettivamente così e sei disperato perché non sai come rintracciare le AirPods?
Allora lasciati dire che non c’è bisogno di gettarsi nello sconforto.
Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come ritrovare facilmente i tuoi auricolari visualizzando la loro posizione da iPhone, iPad o da computer.
Inoltre, ti fornirò la procedura dettagliata per far suonare le AirPods, in modo da semplificare le tue ricerche.

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e spiegarti, per filo e per segno, come rintracciare le AirPods, devi sapere che puoi tentare di ritrovare i tuoi auricolari solo se questi ultimi sono stati associati a un dispositivo Apple, come un iPhone o un iPad, con attivi i servizi di localizzazione e la funzione Trova iPhone.

Se, quindi, stai leggendo questa guida a titolo informativo, per prima cosa ti suggerisco di verificare di aver correttamente abilitato le opzioni appena citate.

Per farlo

  • prendi il tuo iPhone o iPad
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen
  • e premi sulle opzioni Privacy e Servizi di localizzazione.

Nella nuova schermata visualizzata, se ancora non l’hai fatto, sposta la levetta relativa alla voce Servizi di localizzazione da OFF a ON

  • dopodiché premi sulle opzioni Condividi la mia posizione
  • e Trova il mio iPhone
  • sposta le levette accanto alle voci Trova il mio iPhone, Abilita ricerca offline
  • e Invia ultima posizione da OFF a ON.

Fatto ciò, devi sapere che è possibile individuare la posizione delle AirPods solo se gli auricolari non sono scarichi, non siano riposti all’interno della propria custodia e se si trovano nel raggio d’azione Bluetooth di un iPhone o un iPad associato al tuo ID Apple.
In tal caso, è anche possibile far suonare ciascun AirPod:
funzionalità molto utile per ritrovare uno o entrambi gli auricolari, in caso di smarrimento.

Se, invece, le AirPods sono fuori dal raggio di portata di tutti i tuoi dispositivi, sono scariche o dentro la loro custodia, puoi visualizzare l’orario (solo se sono state online nelle ultime 24 ore) e il luogo in cui sono state connesse l’ultima volta.

Come rintracciare le proprie AirPods

Come accennato nelle righe iniziali di questa guida, è possibile rintracciare le proprie AirPods sia da iPhone e iPad, usando un’apposita applicazione installata di “serie” su questi device; in alternativa, è possibile agire da computer, accedendo a iCloud con il proprio ID Apple.
Per tutti i dettagli, continua a leggere.

Da iPhone/iPad

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Per rintracciare le AirPods da un iPhone o un iPad equipaggiato con iOS 13 o versioni successive, avvia l’applicazione Dov’è, facendo tap sulla sua icona (il simbolo del radar) presente in home screen, seleziona la voce Dispositivi visibile nel menu collocato in basso e, nell’elenco dei tuoi dispositivi Apple, premi sull’opzione AirPods di [nome].

Nella nuova schermata visualizzata, puoi vedere la posizione delle tue AirPods e l’indirizzo approssimativo in cui si trovano:
se sono contrassegnate da un pallino blu, significa che sono online (cioè nei pressi del tuo iPhone/iPad e fuori dalla loro custodia) e la posizione visualizzata è quella attuale; se, invece, accanto al loro nome è visibile un pallino grigio, gli auricolari sono offline e la posizione visualizzata fa riferimento all’ultima localizzazione online.

Detto ciò, premendo sull’opzione Indicazioni potrai ricevere le indicazioni stradali per raggiungere le tue AirPods (se sul tuo dispositivo è installata l’app Mappe), mentre facendo tap sulla voce Fai suonare potrai far suonare i tuoi auricolari per un massimo di 2 minuti, in modo da semplificarne la ricerca.

Dopo aver ritrovato le tue AirPods, puoi interrompere il segnale acustico riponendo gli auricolari nella custodia e chiudendo il coperchio, oppure premendo sull’opzione Interrompi.

Se, invece, hai trovato una singola AirPod, premi sull’opzione di tuo interesse tra A sinistra o A destra, per “silenziare” solo l’auricolare ritrovato.

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Ti sarà utile sapere che la funzione Fai suonare è disponibile anche se le tue AirPods risultano offline.
In tal caso, premendo sul pulsante Fai suonare, gli auricolari non emetteranno nessun suono immediato ma, non appena torneranno online e si collegheranno a un dispositivo, cominceranno a suonare e ne riceverai notifica sul tuo iPhone/iPad.

Hai un dispositivo con una versione di iOS precedente alla 13?

In tal caso, puoi affidarti all’app Trova iPhone, il cui funzionamento è pressoché identico all’app Dov’è di iOS 13.

Avvia, quindi, l’app Trova iPhone e, se ancora non l’hai fatto, inserisci i dati del tuo ID Apple nei campi ID Apple e Password, dopodiché premi sul pulsante Accedi.

  • Nella nuova schermata visualizzata
  • fai tap sull’opzione AirPods di [nome]
  • seleziona la voce Azioni
  • premi sull’icona dell’auto, per ottenere le indicazioni stradali per raggiungere la posizione nella quale risultano essere le tue AirPods
  • Se, invece, vuoi far suonare gli auricolari
  • premi sull’opzione Riproduci suono e ciascun AirPod inizierà a suonare.

Anche in questo caso, se le AirPods risultano offline, con la funzione “Riproduci suono” i singoli auricolari non inizieranno a suonare immediatamente ma riceverai una notifica solamente quando questi si collegheranno a un dispositivo associato al tuo ID Apple.

Da computer

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Tutto quello che devi fare per rintracciare le AirPods da computer è accedere a iCloud e usare la funzione Trova iPhone, che consente di visualizzare la posizione di tutti i dispositivi associati al tuo ID Apple.

Per procedere, avvia dunque il browser che utilizzi solitamente per navigare su Internet e collegati alla pagina principale di iCloud, dopodiché inserisci i dati associati al tuo ID Apple nei campi ID Apple e Password e clicca sull’icona della freccia rivolta verso destra, per effettuare il login.

Se hai attivato l’autenticazione a due fattori e il browser in uso non è ancora autorizzato ad accedere a iCloud, devi prendere un tuo dispositivo Apple (es.
un iPhone)

premere sul pulsante Consenti, per visualizzare un codice di verifica di 6 cifre, da inserire nel campo apposito sul sito di iCloud:

tale procedura è necessaria per verificare la tua identità e consentirti di accedere ai servizi di iCloud.

Fatto ciò, clicca sulla voce Trova iPhone

inserisci nuovamente la password del tuo ID Apple nel campo Password

clicca sul pulsante Accedi

Nella nuova pagina aperta, potrai così visualizzare una mappa con i tuoi dispositivi Apple

contrassegnati da un pallino verde, se sono online, o da un pallino grigio, se invece sono offline.

Inoltre, ti sarà utile sapere che, premendo sui pulsanti + e che si trovano in alto a sinistra, puoi ingrandire o rimpicciolire la mappa, mentre cliccando sull’opzione Standard puoi selezionare la tipologia di mappa che preferisci tra Standard, Satellite e Ibrido.

Fatta questa doverosa premessa sul funzionamento generale di “Trova il mio iPhone” da iCloud, per rintracciare le tue AirPods, premi sull’opzione I miei dispositivi collocata in alto e seleziona la voce AirPods dal menu che compare.

Se gli auricolari sono carichi, si trovano fuori dalla loro custodia e nelle vicinanze di uno dei tuoi dispositivi iOS o iPadOS, puoi visualizzarne la posizione attuale.
Inoltre, cliccando sull’opzione Fai suonare, puoi far suonare le tue AirPods per semplificarne la ricerca.

Ogni singolo auricolare inizierà sùbito a suonare (il volume aumenterà gradualmente) e continuerà a farlo per 2 minuti:
se ritrovi le AirPods, puoi interrompere il suono premendo sull’opzione Interrompi o, più semplicemente, riponendo gli auricolari nella loro custodia e chiudendo il coperchio.

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Hai trovato una sola AirPod?
In tal caso, ti sarà utile sapere che puoi premere sull’opzione Disattiva a sx o Disattiva a dx, per disattivare il suono emesso da una singola AirPod e continuare a far suonare l’altra.
Inoltre, se hai perso gli auricolari in due posti diversi, devi sapere che sulla mappa di iCloud puoi visualizzare la posizione di un’AirPod per volta:
dopo aver trovato il primo auricolare, fai clic sull’icona della freccia, per aggiornare la mappa e visualizzare la posizione dell’altra AirPod.

Se, invece, le tue AirPods sono riposte all’interno della loro custodia (o sono fuori dalla custodia ma scariche) o non si trovano in prossimità del tuo iPhone/iPad, puoi visualizzare l’orario e la posizione dell’ultima volta che sono risultate online.

In questo caso, cliccando sull’opzione Fai suonare, non verrà emesso alcun suono dalle AirPods.
Tuttavia, l’avviso sonoro rimarrà in sospeso (puoi visualizzare il messaggio Riproduzione suono in sospeso su iCloud) e, non appena almeno uno degli auricolari tornerà online e si collegherà a un dispositivo abbinato, riceverai una notifica sul tuo iPhone o iPad, per avvisarti che le AirPods sono tornate disponibili. Premendo sulla notifica in questione, automaticamente l’auricolare inizierà a suonare.

Come rintracciare custodia AirPods

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Se ti stai domandando se è possibile rintracciare la custodia AirPods, mi dispiace dirti che la risposta è negativa.
Infatti, come ti ho spiegato nelle righe precedenti di questa guida, è possibile rintracciare e far suonare solo le singole AirPod quando si trovano fuori dalla loro custodia.

Se, quindi, hai perso il case di ricarica, tutto quello che puoi fare è avviare una richiesta di sostituzione:
così facendo, potrai acquistare una nuova custodia al costo di 65 euro (85 euro per la custodia con ricarica wireless).

Per richiedere la sostituzione del case delle tue AirPods in caso di smarrimento, collegati al sito ufficiale di Apple, seleziona le opzioni AirPods e AirPods smarriti o mancanti e, nella nuova pagina aperta, fai clic sulla voce Custodia di ricarica per AirPods smarrita o mancante.

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Nella sezione Come vorresti ricevere assistenza?, scegli una delle opzioni disponibili tra Chat, per parlare con un addetto Apple in carne e ossa tramite chat e Parla con il supporto Apple ora, per fornire il tuo numero di telefono e prenotare una chiamata.
In alternativa, puoi cliccare sull’opzione Prenota la sostituzione in negozio, per prendere un appuntamento con Apple e recarti di persona presso un Apple Store, nel giorno e nell’orario indicato in fase di prenotazione.

In quest’ultimo caso, per completare la prenotazione, devi indicare il numero di serie delle tue AirPods (è indicato nella confezione originale, all’interno della custodia di ricarica) e, se hai le AirPods di 2ª generazione, anche su ciascun auricolare.

In alternativa, puoi collegare le AirPods al tuo iPhone, accedere alle Impostazioni di iOS, selezionare le opzioni Generali e Info e premere sulla voce AirPods di [nome].
Nella nuova schermata visualizzata, puoi trovare il numero di serie delle tue AirPods accanto alla voce numero di serie.

come rintracciare iphone rubato

come rintracciare iphone rubato

Come tutti i prodotti hi-tech più popolari e “alla moda”, l’iPhone è ambito non solo dagli appassionati di tecnologia ma anche dai ladri che, purtroppo, sempre più spesso prediligono come bottino l’elegante telefonino di casa Apple.
È brutto dirlo, ma se hai un iPhone anche tu rischi che qualcuno te lo rubi.
Per fortuna, però, esiste un modo per prevenire e, in alcuni casi, rimediare a queste spiacevoli situazioni.

Sto parlando del servizio gratuito Trova il mio iPhone, grazie al quale è possibile localizzare il proprio telefono su una mappa di Google Maps usando GPS e Wi-Fi.
Se non ne hai mai sentito parlare, rimedia subito e scopri insieme a me come rintracciare iPhone rubato.

Affinché sia possibile rintracciare iPhone rubato, occorre attivare il servizio Trova il mio iPhone sul dispositivo prima che questo finisca nelle grinfie dei delinquenti.
Per fare ciò, basta lasciare attiva l’opzione per la localizzazione del telefono durante la procedura per attivare iPhone alla prima accensione.

In alternativa, è possibile attivare Trova il mio iPhone in un secondo momento recandosi nelle Impostazioni del telefono, selezionando la voce iCloud e spostando verso destra la levetta dell’opzione Trova il mio iPhone (facendola diventare azzurra).

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Fatta questa doverosa premessa, ora vediamo in dettaglio come rintracciare iPhone rubato su qualsiasi computer (PC o Mac) connesso ad Internet.
Tutto passa per la piattaforma iCloud di Apple, quindi devi collegarti al sito Internet del servizio, effettuare il login con i tuoi dati di accesso (li stessi che usi per acquistare le applicazioni da App Store, tanto per intenderci) e cliccare sull’icona Trova il mio iPhone.

A questo punto, saranno visualizzati un riquadro con l’elenco di tutti i tuoi dispositivi Apple rintracciabili e una mappa con la posizione geografica di questi ultimi.
Clicca dunque sul nome del tuo iPhone ed attendi qualche secondo per visualizzare la sua posizione geografica su una mappa di Google Maps.

Una volta individuato il telefono, puoi cliccare sull’icona blu con la lettera “i” all’interno e compiere diverse operazioni da remoto, come far emettere un suono al dispositivo, inviare un messaggio, bloccare iPhone o cancellare i dati che contiene.  Per localizzare il dispositivo, quest’ultimo deve essere connesso ad Internet.

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Non hai un computer a portata di mano ma hai assolutamente bisogno di rintracciare iPhone rubato?
Se anche un tuo amico è in possesso di un iPhone, puoi scaricare ed installare la app gratuita Trova il mio iPhone sul suo telefonino e localizzare il tuo smartphone con essa.

Il funzionamento dell’applicazione Trova il mio iPhone è identico a quello del sito di iCloud.
Basta avviarla, selezionare il dispositivo Apple da rintracciare e dare uno sguardo alla mappa che compare su schermo.
In bocca al lupo!

come rintracciare iphone

come rintracciare iphone

Di certo non è una situazione piacevole ma a tutti può capitare di perdere di vista il proprio cellulare o ancor peggio che questo venga rubato.
Se in questo momento stai leggendo questa guida molto probabilmente è perché hai un iPhone e ti stai ritrovando ad avere a che fare con una situazione di questo tipo.
Se le cose stanno davvero così non devi però temere, posso spiegarti io come far fronte alla cosa andando a rintracciare iPhone.

Forse non ne eri a conoscenza ma grazie ad alcuni appositi strumenti e servizi è possibile provare a rintracciare iPhone.
Chiaramente non ti assicuro che sfruttando i mezzi di cui sto per parlarti riuscirai sicuramente nell’impresa ma di certo tentar non nuoce.

Se desideri quindi scoprire che cosa è possibile fare per rintracciare iPhone di suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libro e di concentrati sulla lettura di questa guida.
Leggi attentamente tutte le indicazioni che sto per forniti e segui passaggio dopo passaggio i miei suggerimenti.
Pronto?
Si?
Molto bene, allora cominciamo!

Sicuramente quello che sto per dirti ti sembrerà scontato ma sappi che… il miglioro modo per riuscire a rintracciare iPhone consiste senza ombra di dubbio nel cercare di evitare che questo venga perso o rubato.
Per prevenire lo smarrimento o il furto dell’iPhone è possibile avvalersi di un’apposita soluzione di antifurto disponibile “di serie” sul tuo dispositivo:
Trova il mio iPhone.

Su tutti gli iPhone Apple ha infatti reso disponibile una funzione chiamata Trova il mio iPhone grazie alla quale ogni utente può localizzare il proprio iPhone in modo molto semplice ed efficace ed eventualmente compiere azioni a distanza usando qualsiasi computer o altro dispositivo della mela morsicata connesso ad Internet.

Se desideri quindi scoprire come rintracciare iPhone la prima operazione da effettuare consiste nel verificare che la funzione Trova il mio iPone risulti abilitata sul tuo dispositivo Apple.

Considera che Trova il mio iPhone è una funzione che può essere abilitata durante la procedura per attivare il dispositivo, quella che ti ho spiegato nella mia guida Come attivare iPhone.
Qualora non avessi fatto ciò e nel caso in cui l’iPhone da rintraccia sia ancora in tuo possesso puoi rimediare premendo su Impostazioni di iOS, selezionando la voce iCloud e premendo poi sulla voce Trova il mio iPhone annessa al menu che si apre.
Successivamente procedi impostando su ON la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone.

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Una volta attivato il servizio Trova il mio iPhone puoi utilizzare qualsiasi computer connesso ad internet per provare ad individuare la posizione geografica del tuo iPhone.

Per sfruttare Trova il mio iPhone e quindi per rilevare la posizione geografica del dispositivo ti basta cliccare qui in modo tale da collegarti al sito Internet di iCloud ed effettuare l’accesso al servizio digitando il nome utente e la password associata al tuo Apple ID.

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Se è la prima volta che ti colleghi al servizio imposta la lingua e il fuso orario dopodiché premi sul pulsante Salva.

Procedi poi facendo clic sull’icona di Trova il mio iPhone, se richiesto digita nuovamente la password relativa al tuo ID Apple dopodiché premi su Accedi.
Ti verrà quindi mostrata una mappa con su indicata la posizione geografica dell’iPhone e quella di tutti gli altri eventuali dispositivi Apple in tuo possesso.

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Dopo aver visualizzato la mappa per rintracciare iPhone puoi procedere premendo sula voce Tutti i dispositivi che trovi nella parte alta della pagina Web, selezionando poi il nome tuo iPhone (es.
iPhone di ) dall’elenco che ti viene mostrato ed indicando quale operazione desideri compiere dall’elenco che si trova di lato.
A seconda di quella che è la tua necessità puoi scegliere tra diverse opzioni quali Emetti suono, per far emettere al tuo dispositivo un suono in modo tale da poterlo identificare qualora fosse nelle vicinanze, Modalità smarrito, grazie alla quale il dispositivo mostra un numero di telefono da contattare nella schermata di blocco, e Inizializza l’iPhone, che consente di cancellare tutti i dati presenti sul dispositivo onde evitare che terzi possano accedervi.
Nel caso in cui decidessi di inizializzare il dispositivo tieni presente che successivamente quest’ultimo non sarà più rintracciabile tramite il sistema Trova il mio iPhone.

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Nota: per rintracciare iPhone tramite la funzione Trova il mio iPhone è indispensabile che sul dispositivo risulti attiva una connessione ad Internet.

Come ti ho accennato nelle precedenti righe se non hai un computer a portata di mano puoi rintracciare iPhone da remoto anche utilizzando un altro iPhone oppure un iPad.
Per fare ciò ti basta utilizzare l’applicazione gratuita Trova il mio iPhone di Apple che permette di avere tutte le funzioni del sito di iCloud anche sui dispositivi mobili.
Puoi trovare l’app Trova il mio iPhone su App Store.
Per scaricarla clicca qui direttamene dal dispositivo che intendi utilizzare per rintracciare l’iPhone e poi premi sul pulsante Ottieni per avviare la procedura di download e di installazione dell’app.

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Un’altra valida soluzione che permette di rintracciare iPhone in caso di furto o smarrimento è quella che consiste nell’affidarsi al codice IMEI associato al dispositivo.
Grazie al codice IMEI puoi infatti comunicare al tuo gestore telefonico che hai smarrito il tuo iPhone o che ti è stato rubato.
Il gestore provvederà quindi a bloccare prima la SIM e poi il telefono in modo tale da evitarne l’utilizzo da parte di terzi non autorizzati.

Per trovare il codice IMEI puoi dare uno sguardo alla confezione di vendita del tuo iPhone ma puoi recuperarlo anche chiamando il servizio di assistenza del tuo operatore telefonico avendo poi cura di fornire tutti i tuoi dati richiesti ed info relative ad alcuni dei numeri che telefoni più spesso.
Se vuoi saperne di più riguardo il codice IMEI e se ti interessa conoscere altre soluzioni per poterlo individuare ti suggerisco di leggere la mia guida Come controllare IMEI.

Dopo essere risalito al codice IMEI per rintracciare iPhone recati presso la stazione dei carabinieri più vicina alla tua zona e chiedi di sporgere denuncia per lo smarrimento oppure per il furto subito.
In questo modo, è bene che tu lo sappia sin da subito, difficilmente riuscirai a riavere indietro il tuo cellulare ma otterrai una documentazione da abbinare alla richiesta di blocco del telefono che dovrai inviare al tuo gestore.

Dopo aver sporto denuncia procedi richiedendo al tuo gestore telefonico il blocco dell’iPhone in modo tale da rendere impossibile l’utilizzo della tua scheda a soggetti terzi.
A seconda della soluzione che reputi più comoda puoi scegliere di richiedere il blocco del cellulare inviando via fax o posta un apposito modulo compilato al gestore oppure recandoti presso un punto vendita del tuo operatore.

Nel caso in cui tu scegliessi di contattare via fax o posta il tuo gestore telefonico per tentare di rintracciare iPhone scarica l’apposito modulo dall’elenco che sto per segnalarti ed invialo al tuo gestore avendo cura di allegargli una copia della denuncia fatta presso i carabinieri ed una della tua carta di identità.

  • TIM – modulo per clienti ricaricabili o clienti in abbonamento da inviare via fax al numero 800.600.119.
    In alternativa si può compilare direttamente online (clienti ricaricabili o in abbonamento).
  • Vodafone – modulo per clienti ricaricabili e in abbonamento da inviare via fax al numero 800.034.651.
  • Wind – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento da inviare via posta all’indirizzo WIND TELECOMUNICAZIONI S.p.A.
    – Casella Postale n.
    14155 – Ufficio Postale Milano 65 – 20152 MILANO MI.
  • 3 Italia – modulo per clienti ricaricabili o in abbonamento da inviare via fax al numero 800.179.700.

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Se invece preferisci recarti presso un punto vendita del tuo gestore telefonico per rintracciare iPhone dovrai fornire il codice IMEI dello stesso e la tua carta di identità al commesso del negozio.
Una volta fatto ciò il tuo iPhone verrà inserito in una black list che ne bloccherà le chiamate.
Successivamente potrai richiedere una nuova scheda SIM con il tuo vecchio nuemro.

come rinominare iphone

come rinominare iphone

Per impostazione predefinita, ad ogni iPhone attivato dopo l’acquisto viene assegnato il nome “iPhone di” seguito dal nome dell’utente a cui appartiene.
Ti piacerebbe rendere più originale il tuo “iPhone” cambiando questo appellativo?
Beh, sappi che si può fare ed è un vero e proprio gioco da ragazzi.

Se vuoi scoprire come rinominare iPhone, non devi far altro che seguire le semplici indicazioni che sto per darti.
L’operazione può essere effettuata su tutti i modelli di iPhone e tutti i computer equipaggiati con iTunes 10 (o successivo).
Ecco i dettagli.

Esistono due modi per rinominare iPhone, uno effettuabile direttamente dallo smartphone ed un’altro che invece prevede l’ausilio di un computer con iTunes.
Cominciamo da quello più immediato che si può realizzare direttamente dalle impostazioni del telefono.

Per rinominare il tuo iPhone senza usare il computer, devi premere sull’icona delle Impostazioni che si trova nella home screen e recarti nella sezione Generali > Info.
A questo punto, seleziona il nome dell’iPhone visualizzato in cima allo schermo (es.
iPhone di ) e digita il nuovo appellativo che desideri assegnare al dispositivo nella schermata che si apre.

Ad operazione completata, premi sul pulsante Info collocato in alto a sinistra per salvare i cambiamenti e tornare al menu Info di iPhone.
Ecco fatto! In meno di trenta secondi hai cambiato il nome del tuo “iPhone”.

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Ed ora ecco invece come rinominare iPhone usando il computer.
In questo caso, la prima cosa che devi fare è collegare il tuo telefono al computer che di solito usi per sincronizzare iPhone (PC o Mac che sia) ed avviare iTunes (se non si avvia automaticamente).

Una volta comparsa la voce relativa all’iPhone nella barra laterale di iTunes (es.
iPhone di ), fai doppio click su di essa e digita il nuovo nome che desideri assegnare al tuo “iPhone”.
Ad operazione completata, premi il tasto Invio della tastiera del tuo computer e il gioco è fatto.

Come vedi, basta davvero poco per cambiare il nome di un iPhone, e in caso di ripensamenti puoi tornare sui tuoi passi senza problemi.
Basta rinominare nuovamente il dispositivo ed assegnargli il nome che aveva prima.
Meglio di così?