Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare un hard disk interno al pc tramite USB utilizzando una serie di strumenti facilmente reperibili. 
Per realizzare un disco esterno è sufficiente acquistare un apposito case o un adattatore, inserire il disco al suo interno e collegare il tutto al computer tramite il cavo USB.

Prima di procedere con l’acquisto di case esterni o altri dispositivi simili, è necessario fare chiarezza riguardo la differenza tra i dischi fissi presenti all’interno dei computer desktop e quelli progettati per i portatili, poiché essi sono strutturalmente diversi.
Sui computer fissi, i dischi possono presentarsi con il fattore di forma da 3,5 pollici in questo caso, l’hard disk ha le fattezze di un’unità massiccia di dimensioni ragguardevoli. I pollici indicano, in questo caso, il diametro del piatto contenuto all’interno del disco e non le dimensioni della scocca.
Sui notebook, invece, i dischi fissi adottano il fattore di forma da 2,5 pollici: all’atto pratico, si tratta di dischi decisamente più piccoli e sottili rispetto a quelli che, in genere, vengono installati sui computer fissi.
Ciò non toglie che un disco da 2.5 pollici non possa essere impiegato anche su un computer desktop per esempio, i moderni dispositivi a stato solido (SSD) si presentano sempre con questo fattore di forma e possono essere utilizzati anche sui PC fissi (all’occorrenza, utilizzando un adeguato adattatore, essi possono essere anche fissati negli alloggiamenti per i dischi da 3,5 pollici).

Nelle battute successive di questo tutorial ti mostrerò i case, le docking station e gli adattatori disponibili sia per i dischi da 3,5 pollici che per quelli da 2,5 pollici tieni presente che, alle volte, un adattatore per hard disk da 3.5 pollici può contenere agevolmente anche dischi più piccoli di dimensioni; chiaramente, però, non vale il discorso inverso.
Altra caratteristica che devi prendere in considerazione è lo standard USB supportato dal dispositivo, che influisce sulla velocità di trasferimento dati massima che si può raggiungere con lo stesso.
Gli standard USB più diffusi sono quelli USB 2.0 (480 Mbps teorici), USB 3.0/USB 3.1 Gen 1/USB 3.2 Gen 1 (5 Gbps teorici), USB 3.1/USB 3.1 Gen 2/USB 3.2 Gen 2 (10 Gbps teorici) e USB 3.2/USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps teorici). I connettori, poi, possono essere di tipo USB-A (quindi in formato USB standard) oppure USB-C (più piccolo e che può essere inserito in entrambi i versi).

Case esterno per hard disk

Sicuramente, la tecnica più semplice per collegare un hard disk interno al PC tramite USB prevede l’uso di particolari case specifici, chiamati anche HDD enclosure.
All’atto pratico, si tratta di piccoli contenitori in cui inserire il disco fisso, dotati di speciali connettori per consentire il trasferimento dati (e, a volte, l’alimentazione elettrica) attraverso il cavo USB per i dischi più piccoli, in genere, l’elettricità fornita dalla porta USB (meglio se in versione 3.0, cioè dotata di un connettore dall’interno blu) è più che sufficiente per fornire alimentazione elettrica per i dischi più grandi, invece, potrebbe essere presente un alimentatore separato, da collegare necessariamente a una fonte di elettricità esterna (ad es. una presa di corrente a muro).
Questi case possono essere acquistati nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online di seguito te ne suggerisco alcuni adatti ai dischi da 3.5 pollici.
Se, invece, disponi di un disco da 2.5 pollici, potresti utilizzare uno degli enclosure.
Oltre che al fattore di forma del disco che ti appresti a riciclare, presta bene attenzione alle porte USB disponibili sul computer in genere, sui computer desktop sono presenti le porte USB standard, cioè quelle di tipo A che sei abituato a vedere su alcuni modelli di portatili, come i MacBook per esempio, sono disponibili le sole porte USB di tipo C, più piccole e che supportano l’inserimento del cavo in entrambi i versi.
In quest’ultimo caso, dovrai fare attenzione a scegliere un enclosure dotato di questo tipo di connessione: di seguito te ne elenco alcuni disponibili online.
Una volta installato il disco all’interno dell’enclosure, è sufficiente collegare l’apparecchio al computer tramite il cavo USB proveniente dal case, fornire alimentazione elettrica, se previsto, dopodiché bisogna accendere il disco intervenendo sull’apposito interruttore, se necessario, e gestirlo esattamente come se fosse una comune chiavetta USB se vuoi maggiori informazioni segui il mio tutorial su come  come aprire chiavetta USB o un disco esterno.

Docking station

Se hai la necessità di collegare al computer molteplici dischi e l’enclosure ti risulta piuttosto scomodo, puoi, invece, utilizzare una docking station: questi apparecchi si connettono al computer tramite il cavo USB e necessitano di alimentazione elettrica dedicata, poiché, al bisogno, possono essere utilizzate anche con più dischi contemporaneamente. Su alcuni modelli, alla connessione tramite USB si aggiunge la possibilità di sfruttare la tecnologia eSATA questo tipo di collegamento, sui computer compatibili, fornisce una maggiore velocità di trasferimento dei dati.
Spesso, le docking station dispongono di pulsanti per effettuare la clonazione immediata tra i dischi collegati e di porte e slot aggiuntivi, utilizzabili per collegare altri dispositivi USB o, ancora, vari tipi di schede di memoria.
Le docking station possono essere acquistate nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online.
Anche in questo caso, presta bene attenzione al tipo di porta USB presente sul computer! Le docking station che ti ho segnalato poc’anzi sono tutte dotate di cavi standard USB di tipo A se, però, possiedi un computer (ad es. un MacBook) dotato di sole porte USB di tipo C, dovresti, invece, orientarti su apparecchi dotati di tale categoria di connessione.
Una volta ottenuta la docking station, è sufficiente inserire al suo interno l’hard disk, collegare l’apparecchio all’alimentazione e poi al computer, tramite cavo USB: anche in questo caso, puoi gestire il disco collegato (o i dischi collegati) esattamente come una chiavetta USB o un disco esterno.
Alcune docking station di fascia alta prevedono, inoltre, la presenza di un software dedicato, al fine di compiere operazioni differenti dalla semplice lettura/scrittura da PC ai dischi (ad es. la clonazione al volo dei dischi o la creazione di volumi RAID).

Adattatore

in alternativa alle docking station e ai case esterni, puoi servirti anche di semplici adattatori SATA-USB, che permetto di collegare subito il disco al computer senza la necessità di trafficare con gli sportellini degli enclosure, né l’esigenza di avere una docking station.
Questi semplici adattatori si collegano ai contatti SATA posti sul retro dei dischi fissi o degli SSD e dispongono, nell’altra estremità, di un semplice connettore USB.
Come succede per i case e le docking station, anche gli adattatori possono richiedere una fonte di alimentazione elettrica aggiuntiva, in particolare se usati con dischi di taglio maggiore, quindi più esosi dal punto di vista elettrico.
Gli adattatori SATA-USB possono essere acquistati nei più forniti negozi di articoli informatici, oppure online; anche in questo caso, ricorda di controllare il tipo di porta USB disponibile sul tuo computer (USB-A USB-C) e regola l’acquisto di conseguenza.
L’utilizzo di un adattatore non si discosta molto da quanto visto finora: una volta collegato il disco, connetti l’intero apparecchio all’alimentazione elettrica, se necessario, e poi a una porta USB libera del computer.
A partire da questo momento, puoi gestire il disco come se fosse una semplice chiavetta USB o un hard disk esterno di serie.

Come collegare hard disk esterno al PC

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare hard disk esterno al PC

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare hard disk esterno al PC. Qui troverai come connettere un hard disk ai PC con sistema operativo Windows e macOS, fornendoti informazioni anche su come risolvere i problemi più comuni che si possono riscontrare durante quest’operazione. Dopodiché ti spiegherò come convertire un hard disk interno in uno esterno e ti darò alcuni consigli su come collegare una periferica d’archiviazione esterna ai PC portatili che non sono muniti delle classiche porte USB (USB-A). Infine, ti darò alcuni suggerimenti su come effettuare il collegamento di un hard disk esterno su due o più PC contemporaneamente.

Come collegare hard disk esterno al PC

Cominciamo dalla procedura standard per collegare un hard disk esterno al PC. Puoi collegare un hard disk esterno al tuo computer molto comodamente, utilizzando il cavo USB che ti è stato fornito di serie o con un qualsiasi altro cavo dello stesso tipo. La maggior parte degli hard disk (o SSD) esterni moderni sono muniti di un cavo USB 3.0 o superiore che garantisce una velocità di trasmissione dei dati elevata, se il PC è munito anch’esso di una porta USB 3.0 o superiore.

Per gli hard disk esterni più vecchi, la tipologia di cavo impiegata non è superiore all’USB 2.0, con un connettore USB mini B da collegare direttamente alla periferica. In alcuni modelli, addirittura, è presente un cavo USB doppio, per fornire una sufficiente alimentazione all’hard disk esterno.

Ti avviso che, generalmente, i cavi USB per hard disk esterni di nuova generazione hanno un connettore particolare di tipo USB 3.0 micro B. Nel caso in cui fossi già in possesso di un cavo USB e volessi adattarlo per l’utilizzo sul tuo hard disk esterno, allora puoi pensare di acquistare un adattatore da applicare al connettore.Inoltre, se l’hard disk esterno di cui sei in possesso non risulta abbastanza capiente, ti suggerisco di leggere il mio tutorial sui migliori hard disk esterni da acquistare, nella quale ti ho elencato alcuni prodotti che possono essere utili.

Se sei in possesso di tutto l’occorrente, non devi far altro che collegare l’hard disk esterno al tuo PC, tramite l’apposita porta USB. Nel caso dei PC fissi, ti consiglio di usare quelle posteriori, che risultano meglio alimentate rispetto a quelle frontali. La motivazione risiede nel fatto che le porte USB posteriori sono direttamente collegate alla scheda madre, mentre quelle frontali sono connesse tramite cavo e potrebbero sorgere dei cali di voltaggio, se il cavo non è di ottima fattura.

Dopo aver collegato l’hard disk al PC, nel giro di qualche istante visualizzerai una notifica sullo schermo a dimostrazione del corretto collegamento: su Windows, ti verrà mostrato un riquadro nell’angolo in basso a destra, con il messaggio che è stato effettuato il collegamento di una periferica d’archiviazione al PC; su macOS, invece, potrai vedere l’icona di un disco rigido sulla Scrivania.

  • A questo punto, puoi accedere alle cartelle dell’hard disk esterno
  • facendo clic sul suo nome che trovi nella barra laterale di Esplora File di Windows o del Finder di macOS.

Se hai riscontrato dei problemi e Il tuo PC non riesce a leggere l’hard disk. Probabilmente il file system di questa periferica d’archiviazione non è compatibile con il sistema operativo. Quindi ti consiglio di leggere il mio tutorial su come formattare l’hard disk esterno. Se dovessi riscontrare altri problemi, puoi fare riferimento a questo tutorial su come correggere gli errori dell’hard disk.

Come collegare un hard disk SATA esterno al PC

Se hai cambiato gli hard disk presenti nel tuo PC con altri più capienti e/o più performanti, potresti chiederti come continuare a utilizzare quelli appena sostituiti, nonostante non ci sia più spazio all’interno del case del computer.La soluzione più semplice e immediata è quella di collegare l’hard disk interno al PC tramite cavo USB. La prima considerazione da fare, però, è come dovrai fisicamente connettere l’hard disk al PC via USB: puoi utilizzare un semplice adattatore oppure un box per il suo alloggiamento.

In entrambi i casi, per la scelta che devi prendere, verifica la tipologia di porte USB di cui è munito il tuo computer. Devi sapere che nel caso in cui siano presenti nel PC delle USB 3.x, queste potrebbero essere più che sufficienti per garantire l’alimentazione dell’hard disk in modo autonomo, senza utilizzare alimentatori esterni. L’utilizzo di un alimentatore esterno è invece necessario nel caso delle porte USB 2.0 o inferiori, che richiederanno un doppio cavo USB oppure un alimentatore esterno da presa a parete.Nel caso fosse necessaria un’alimentazione supplementare o se fossi in possesso di un vecchio hard disk con interfaccia IDE, oltre agli adattatori, di cui ti ho parlato nei paragrafi precedenti, una delle soluzioni più comode, che tengono anche al sicuro gli hard disk/SSD nel caso di urti accidentali, è l’utilizzo di box: questi permettono di contenere la periferica d’archiviazione in un involucro protettivo, spesso in plastica, che permette di trasportarla comodamente in borsa.

Nel caso in cui volessi approfondire maggiormente quest’argomento, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come collegare un hard disk interno al PC tramite USB, nella quale ti ho illustrato nel dettaglio gli adattatori, i box e anche le dock station, che concettualmente sono una via di mezzo tra i due prodotti di cui ti ho parlato nei precedenti paragrafi. Successivamente, puoi fare riferimento a quanto ti ho già illustrato in questo capitolo su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare un hard disk al PC tramite USB.

Come collegare hard disk esterno a PC portatile

Su alcuni PC portatili, ad esempio i MacBook di Apple, non sono presenti le classiche porte USB, tecnicamente dette porte USB tipo A al loro posto ci sono delle porte USB Tipo C che permettono di gestire praticamente qualsiasi tipologia di periferica esterna (compreso l’output video e audio, via HDMI ad esempio), garantendo alte prestazioni in termini di velocità e voltaggio.

Per i produttori, risulta una scelta ottimale, in quanto questo tipo di porta permette di ridurre lo spessore dei PC portatili e di evitare di munirlo di tante porte differenti, come ad esempio quella HDMIUSBVGA o, addirittura, quella Ethernet.

In questo caso, per collegare un hard disk esterno al computer, è necessario munirsi di un adattatore che possa permettere il collegamento di qualsiasi periferica al PC portatile, come ad esempio gli hard disk esterni. A tal proposito, il mio consiglio è quello di valutare uno dei prodotti che ti ho elencato qui di seguito. In alternativa, puoi decidere di sostituire il cavo dell’hard disk esterno, in modo che sia munito con un connettore USB Tipo C da collegare al PC portatile. Se hai trovato la soluzione che si addice di più alle tue esigenze, fai riferimento a quanto ti ho indicato nel mio tutorial su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare l’hard disk esterno al PC via USB.

Come collegare un hard disk esterno a due PC

Un hard disk esterno può essere anche collegato a due PC contemporaneamente, utilizzando alcune soluzioni che richiedono l’abilitazione di alcune funzionalità nel router o nel sistema operativo in uso sul computer, oppure l’acquisto di dispositivi specifici. Andiamo, però con ordine, in modo da rendere chiaro quest’argomento.

Un hard disk esterno, così come qualsiasi altra periferica USB, può essere collegato a due PC per mezzo di uno switch: questo apparecchio è una sorta di scatola, tramite la quale è possibile connettere almeno due computer tramite USB. Tutte le periferiche collegate allo switch possono funzionare su un PC o sull’altro, premendo semplicemente un tasto, presente su un lato di questo dispositivo.

Ovviamente, un hard disk esterno collegato a uno switch non può essere usato simultaneamente su entrambi i computer, ma potrebbe essere la soluzione che stai cercando, in modo così da sfruttare un unico collegamento per gestire l’utilizzo delle periferiche esterne su più PC.

In alternativa alla soluzione che ti ho proposto nei precedenti paragrafi, puoi sfruttare alcune funzionalità software dei modem o dei sistemi operativi, per mettere un hard disk in rete così facendo tutti i PC collegati alla stessa rete possono accedere alle cartelle dell’hard disk per leggere e scrivere i dati.

Ti avviso, che se fai così la velocità di trasferimento dei dati dell’hard disk potrebbe ridursi molto, nel caso in cui vengano eseguite operazioni contemporaneamente su più PC. Ad esempio, se con un computer metti in riproduzione un file video dell’hard disk e con l’altro computer effettui dei trasferimenti di file sulla periferica, la velocità di trasferimento potrebbe ridursi al punto da poterti impedire una delle due operazioni.

Nel caso in cui volessi utilizzare la funzionalità di condivisione dei dati da modem, collegando l’hard disk alla porta USB di quest’ultimo, lo renderai accessibile in qualsiasi momento, a patto che il modem sia acceso. Utilizzando, invece, la funzionalità di condivisione delle cartelle del sistema operativo, l’hard disk è accessibile solo e soltanto se il computer a cui è collegato è acceso.

A tal proposito, quello che ti consiglio è di verificare quale dei due metodi puoi utilizzare sulla tua configurazione di rete e di computer, in modo da trovare quella più adatta alle tue esigenze: puoi approfondire maggiormente questi argomenti, consultando questi tutorial su come accedere l’hard disk collegato al router e come condividere una cartella in rete.

come collegare spotify alla macchina

come collegare spotify alla macchina

Ogni volta è sempre la stessa storia:
ti metti alla guida, accendi la radio per ascoltare un po’ di musica e sei costretto a sentire sempre le stesse canzoni, quelle che vengono trasmesse in continuazione dalle principali stazioni nazionali.
Stufo di questa situazione, hai creato una playlist su Spotify con i tuoi brani preferiti da ascoltare durante i tuoi spostamenti in auto.
Purtroppo, però, tutti i tuoi tentativi di ascoltare la suddetta playlist tramite il sistema audio della tua auto non hanno dato l’esito sperato.

Non ti preoccupare:
se le cose stanno effettivamente così, sarò ben lieto di darti una mano e spiegarti come collegare Spotify alla macchina.
Nei prossimi paragrafi, intatti, troverai tutte le informazioni che ti servono per raggiungere il tuo scopo:
oltre a elencarti le soluzioni di collegamento a tua disposizione, ti mostrerò la procedura dettagliata per accedere a Spotify tramite il sistema di bordo dell’auto o, nel caso la tua auto sia meno recente, usando direttamente il tuo smartphone.

Se non vedi l’ora di saperne di più, non indugiare oltre e approfondisci subito l’argomento.
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e individua la soluzione di collegamento che ritieni più adatta alle tue esigenze.
Leggendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, sono sicuro che riuscirai a collegare Spotify alla tua macchina in men che si dica.
Buona lettura e, soprattutto, buon ascolto!

Indice

  • Sì può collegare Spotify alla macchina?
  • Collegare Spotify alla macchina tramite app integrata
  • Collegare Spotify alla macchina tramite Android Auto
  • Collegare Spotify alla macchina tramite CarPlay
  • Collegare Spotify alla macchina tramite Bluetooth
  • Collegare Spotify alla macchina tramite cavo

Sì può collegare Spotify alla macchina?

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Prima di entrare nel dettaglio di questa guida e mostrarti per filo e per segno come collegare Spotify alla macchina, lascia che ti spieghi quando è possibile fare ciò e quali sono le soluzioni di collegamento a tua disposizione.

Se hai un auto piuttosto recente, che dispone di un sistema multimediale di bordo con Spotify installato “di serie”, puoi avviare la riproduzione dei tuoi brani preferiti sia agendo sul display della tua auto che usando i comandi vocali.
Se, invece, la tua macchina non dispone dell’app di Spotify ma è compatibile con Android Auto o CarPlay, puoi facilmente collegare Spotify e scegliere le canzoni di tuo interesse agendo dal display dell’auto, dallo schermo del telefono (solo CarPlay) o utilizzando i comandi vocali.

Se poi la tua auto è meno recente, dovrai collegare il tuo smartphone alla macchina tramite Bluetooth o tramite cavo e ascoltare Spotify nel sistema audio dell’auto usando il telefono come “ponte”.
Tutto chiaro?
Bene, allora procediamo.

Collegare Spotify alla macchina tramite app integrata

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Come accennato in precedenza, se la tua auto è dotata di un sistema multimediale con l’app di Spotify integrata, tutto quello che devi fare per ascoltare le tue canzoni preferite tramite il celebre servizio di streaming musicale è avviare l’app in questione direttamente dal display di bordo dell’auto.

Nel momento in cui scrivo questa guida, le auto che integrano tale funzionalità sono la BMW 7 Series, la GM Cadillac ATS, la Volvo XC90, la Tesla Model S, la Jaguar Land Rover, la Ford Mustang e la Mini Cooper.
Inoltre, ti sarà utile sapere che la procedura per ascoltare Spotify tramite l’app integrata nel sistema di bordo dell’auto, varia da modello a modello.

Per esempio, per ascoltare Spotify su una Ford Mustang è necessario prima scaricare l’app di Spotify sul proprio smartphone e, successivamente, collegare quest’ultimo all’auto tramite Bluetooth (gli iPhone devono essere collegati tramite cavo USB).

Successivamente, bisogna attivare i comandi vocali tramite l’apposito tasto presente sul volante e pronunciare il comando “Spotify” per avviare l’applicazione.
In alternativa, è possibile avviare l’app scegliendo l’opzione Applicazioni dal menu del display di bordo dell’auto.
Inoltre, è consentito usare i comandi vocali per riprodurre la propria musica preferita:
per conoscere tutti i comandi disponibili, è sufficiente pronunciare il comando “Aiuto Spotify”.

Ti sarà utile sapere che alcune auto, per il collegamento di Spotify, richiedono un account Spotify Premium.
A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come avere Spotify Premium.

Collegare Spotify alla macchina tramite Android Auto

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Se la tua vettura è tra gli oltre 400 modelli di auto compatibili con Android Auto (qui la lista completa), un’applicazione che permette di duplicare lo schermo del proprio smartphone sul display di bordo dell’auto, puoi prendere in considerazione tale soluzione per ascoltare le tue canzoni preferite quando sei alla guida.

Dopo aver scaricato Spotify sul tuo dispositivo, accendi la tua auto e collega lo smartphone a quest’ultima tramite cavo USB (o tramite Bluetooth se la tua auto è compatibile con Android Auto Wireless).
Sblocca, quindi, lo schermo del tuo telefono e premi sui pulsanti Inizia e Scarica, dopodiché fai tap sui pulsanti Continua e Consenti (per cinque volte consecutive) per completare la prima configurazione.

Adesso, seleziona la voce Android Auto sul display dell’auto per accedere alla schermata principale dell’app in questione (chiamata Home), premi sull’icona delle cuffie per accedere alla sezione Musica e scegli la voce Spotify per visualizzare la tua libreria musicale.

Ti sarà utile sapere che puoi usare usare Android Auto anche se non hai un modello di auto compatibile.
In tal caso, puoi collegare il telefono alla macchina tramite cavo USB, scaricare manualmente l’applicazione di Android Auto dal Play Store e usare Android Auto e Spotify direttamente dal tuo smartphone. Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come funziona Android Auto.

Collegare Spotify alla macchina tramite CarPlay

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CarPlay è il sistema di casa Apple sviluppato per consentire l’utilizzo del proprio telefono mentre si è alla guida in totale sicurezza.
È compatibile con oltre 200 modelli di macchine e di impianti stereo (qui la lista completa) e tra le applicazioni compatibili con CarPlay c’è anche Spotify.

Per ascoltare Spotify in auto tramite CarPlay, per prima cosa prendi il tuo iPhone, assicurati di aver attivato Siri e collegalo alla macchina tramite cavo USB o tramite Bluetooth (solo se il tuo veicolo supporta CarPlay tramite connessione wireless), dopodiché accedi alle Impostazioni di iOS facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio e scegli le opzioni Generali e CarPlay.

Adesso, tieni premuto il tasto del controllo vocale presente sul volante dell’auto e attendi che il tuo veicolo venga riconosciuto da CarPlay.
Premi, quindi, sul nome della tua auto visibile sotto l’opzione Auto disponibili e segui la procedura guidata per completare la configurazione.
Se CarPlay non si dovesse avviare in automatico, devi accedere al menu principale del sistema di bordo della tua auto, selezionare l’opzione relativa ai servizi di bordo e premere sulla voce CarPlay.
Per saperne di più, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come installare CarPlay.

Completato il collegamento tra il tuo iPhone e la tua auto e completata la prima configurazione di CarPlay, individua l’app di Spotify nella schermata Home di CarPlay e fai tap su di essa per accedere alla tua libreria musicale e avviare la riproduzione dei brani di tuo interesse.
Per farlo, puoi interagire direttamente tramite il display touch dell’auto o richiamare Siri con il comando “Ehi, Siri” e pronunciando i comandi “Riproduci musica su Spotify” o “Avvia [nome playlist] su Spotify”.

Collegare Spotify alla macchina tramite Bluetooth

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Sulle auto dotate di Bluetooth integrato, è possibile collegare il proprio smartphone, accedere a Spotify e ascoltare la musica di proprio interesse tramite il sistema audio della macchina.

Se ritieni questa la soluzione più adatta alle tue esigenze e hai un dispositivo Android, per prima cosa fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni del tuo smartphone, premi sulle voci Connessione dispositivo e Bluetooth e sposta la levetta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.

Se, invece, hai un iPhone, accedi alle Impostazioni di iOS facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del tuo dispositivo, accedi alla sezione Bluetooth e sposta la levetta posta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.
Per la procedura dettagliata, puoi leggere la mia guida su come attivare Bluetooth.

Adesso, accendi il display della tua auto, accedi alla sezione dedicata al telefono e scegli l’opzione per aggiungere un nuovo dispositivo.
Prendi, quindi, il tuo smartphone e, nella sezione Bluetooth, attendi che l’auto sia riconosciuta, dopodiché fai tap su di essa, inserisci il codice d’accesso che visualizzi sul display dell’auto, fai tap sul pulsante Connetti e il gioco è fatto.

Se, invece, la tua auto non è dotata di Bluetooth integrato, puoi prendere in considerazione uno dei numerosi ricevitori Bluetooth, come un adattatore Bluetooth AUX, un trasmettitore FM o un kit vivavoce Bluetooth.

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A prescindere dalla tipologia di collegamento Bluetooth al quale ti sei affidato, per ascoltare la musica in auto tramite Spotify, non devi far altro che prendere il tuo smartphone, aprire l’app di Spotify e avviare la riproduzione del brano, dell’album o della playlist di tuo interesse.

Ti sarà utile sapere che, dopo aver collegato il telefono alla macchina tramite Bluetooth, Spotify passerà automaticamente in modalità auto con una grafica appositamente studiata per l’uso dell’app in macchina.
Se così non fosse, puoi attivare tale modalità premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di Spotify, individuare l’opzione Auto e spostare la relativa levetta da OFF a ON.

Collegare Spotify alla macchina tramite cavo

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Se hai un modello di auto meno recente che non supporta il Bluetooth, oltre ai dispositivi che ti ho indicato nei paragrafi precedenti, puoi collegare il telefono alla tua vettura tramite cavo e, successivamente, avviare l’app di Spotify sul tuo smartphone.

Se la tua auto è dotata di uno o più ingessi USB, puoi collegare il telefono alla macchina utilizzando un cavo USB che, oltre a ricaricare la batteria del dispositivo mobile, permette di effettuare chiamate e ascoltare musica (se il software dell’auto lo consente).

In alternativa, puoi utilizzare un cavo AUX che consente di riprodurre l’audio del tuo smartphone attraverso il sistema audio dell’auto.
Tutto quello che devi fare è prendere un’estremità del cavo in tuo possesso e inserirlo nell’apposito ingresso del telefono e l’altra estremità nell’ingresso dell’auto (solitamente presente in prossimità dell’autoradio).
Infine, attiva la funzione di AUX dalle impostazioni dell’autoradio e il gioco è fatto.

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Come dici?
La tua auto non ha né un ingresso USB né un ingresso per il cavo AUX?
In tal caso, puoi utilizzare un adattatore cassetta da inserire nel mangianastri dell’auto (se quest’ultima ne è dotata) e che consente il collegamento con il tuo smartphone tramite il relativo cavetto AUX con jack 3.5 mm da inserire nell’apposito ingresso del telefono.
Per conoscere altre soluzioni di questo genere, puoi leggere la mia guida su come collegare il telefono alla macchina.

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Adesso, a prescindere dalla soluzione alla quale ti sei affidato per collegare il tuo telefono all’auto tramite cavo, prendi lo smartphone, apri l’app di Spotify e avvia la riproduzione dei brani di tuo interesse.
A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come funziona Spotify.

come collegare il telefono alla macchina

scritto da IlMagoDellaMela

come collegare il telefono alla macchina

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come collegare il telefono alla tua macchina.

Per iniziare devi sapere che ci sono varie soluzioni, qui troverai tutte le soluzioni che puoi usare per poter collegare il telefono alla macchina.
Se la tua macchina è piuttosto recente, puoi connettere il telefono all’auto tramite Bluetooth con una procedura di configurazione che richiede pochi secondi.
Se, invece, l’auto in tuo possesso è meno recente, puoi affidarti a uno dei numerosi adattatori o cavi in commercio che permettono di ottenere ottimi risultati, con la possibilità di ascoltare la musica presente sul tuo telefono e di rispondere alle chiamate.

Come collegare il telefono alla macchina con Bluetooth

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Per poter collegare il telefono alla macchina con Bluetooth devi avere la funzione sia installata di serie sulla tua auto.
In caso positivo, collegando telefono e veicolo tramite Bluetooth, potrai rispondere con semplicità alle chiamate telefoniche e riprodurre la musica presente nella libreria del tuo smartphone senza usare cavi.

Detto ciò, devi sapere che la procedura di collegamento di smartphone e auto tramite Bluetooth varia a seconda del modello di macchina in uso.
Per la prima configurazione ti consiglio, di leggere il manuale d’uso del tuo veicolo, in modo tale da avere indicazioni dettagliate in merito.

  • tutto quello che devi fare è accendere il display della macchina, accedere alla sezione dedicata al telefono (di solito, il pulsante Phone)
  • e premere sul tasto per aggiungere un nuovo dispositivo.
    Fatto ciò
  • prendi il tuo smartphone e attiva il Bluetooth:
    se hai un dispositivo Android
  • premi sull’icona delle Impostazioni
  • premi sulla voce Bluetooth  
  • e sposta la levetta da OFF a ON
  • se, invece, hai un iPhone
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio
  • per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sull’opzione Bluetooth
  • e sposta la levetta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.
    Per maggiori informazioni su come collegare iPhone alla macchina tramite Bluetooth puoi leggere il seguente artico https://www.melafacile.it/come-collegare-iphone-alla-macchina-tramite-bluetooth/
  • Per maggiori informazioni su come attivare Bluetooth puoi leggere il seguente articolohttps://www.melafacile.it/come-attivare-bluetooth/
  • Dopo aver attivato il Bluetooth sul telefono, nella stessa schermata, puoi visualizzare i dispositivi associati e i dispositivi disponibili, tra cui il sistema Bluetooth della tua auto.

  • Premi sul nome del sistema Bluetooth dell’auto e,
  • se richiesto
  • verifica che il PIN mostrato sullo schermo del telefono sia uguale a quello visibile sul display dell’auto
  • dopodiché
  • premi sul pulsante Abbina e attendi il completamento della configurazione. 
  • A questo punto il tuo dispositivo è associato alla tua auto e il collegamento sarà sempre automatico, a patto che sia attivo il Bluetooth sullo smartphone.


Hai un’auto più datata e il Bluetooth non è disponibile di serie.
In tal caso, puoi affidarti a uno dei numerosi ricevitori Bluetooth utilizzabili in auto tramite appositi adattatori.

  • Bluetooth AUX:
    è la soluzione ideale per chi non ha un’auto con Bluetooth di serie.
    Tramite l’ingresso AUX IN del veicolo, permette di aggiungere un ricevitore Bluetooth in grado di connettere lo stereo della macchina al proprio telefono.
    Si trovano soluzioni per tutte le tasche, a partire da 10 euro.

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  • Trasmettitore FM:
    le auto più datate non dispongono di un ingresso AUX, ma è possibile aggiungere alla macchina un ricevitore Bluetooth tramite un trasmettitore FM.
    È uno strumento che comunica con l’impianto stereo attraverso le onde radio e che permette di collegare lo smartphone con una comune connessione Bluetooth.
    Il prezzo medio è di 15-20 euro.

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  • Kit vivavoce Bluetooth:
    per chi preferisce il pacchetto completo, esistono dei kit Bluetooth per auto che, tramite l’ingresso AUX e l’accendisigari dell’auto, consentono di collegare telefono e macchina.
    Oltre ad ascoltare musica, permettono di ricevere e effettuare chiamate senza dover intervenire sullo schermo del telefono, grazie alla funzione vivavoce e ai comodi comandi da applicare in prossimità del volante.

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Avantree 10BS – Kit Vivavoce Bluetooth per Auto con Accensione automat…

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Come collegare il telefono alla macchina Smart

Se hai una macchina Smart, cioè un’auto che permette di usufruire di numerose funzionalità dello smartphone anche tramite il display del veicolo, devi sapere che puoi collegare il tuo telefono alla macchina tramite Android Auto o Apple CarPlay.

Android Auto

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Android Auto è uno strumento che consente di semplificare l’utilizzo delle app del proprio smartphone Android mentre si è alla guida.
È integrato in oltre 500 modelli di auto e in numerosi impianti stereo (qui l’elenco completo) e può essere utilizzato anche in vetture non dotate di un display, scaricando l’apposita applicazione gratuita dal Play Store.

  • Con Android Auto è possibile effettuare telefonate utilizzando semplici comandi vocali, rispondere alle chiamate in arrivo con un tocco e inviare e leggere SMS, messaggi WhatsApp, Facebook e molto altro ancora, senza alcuna distrazione.
    Inoltre, permette di ascoltare musica tramite servizi come Google Play Musica, Spotify, Amazon Music, Deezer ecc.
  • Se la tua auto è compatibile con Android Auto
  • prendi il tuo smartphone
  • e collegalo alla macchina tramite cavo USB (o tramite Bluetooth se il tuo veicolo è compatibile con Android Auto Wireless)
  • adesso segui le indicazioni mostrate sullo schermo del telefono, in modo da effettuare la prima configurazione.
    A questo punto, non devi far altro
  • che selezionare la voce Android Auto sul display dell’auto
  • e scegliere la funzionalità di tuo interesse (l’icona del telefono per effettuare chiamate, l’icona delle cuffie per ascoltare musica, l’icona del cartello stradale per attivare il navigatore ecc.).

Se la tua auto non è compatibile con Android Auto puoi scaricare l’applicazione in questione sul tuo smartphone e collegare quest’ultimo all’auto tramite cavo USB.
Così facendo, potrai usufruire delle funzionalità di Android Auto direttamente  dallo schermo del tuo telefono e riprodurre i contenuti audio tramite le casse della macchina.


Per maggiore informazione vai a leggere il mio tutorial su come funziona Android Auto.https://www.melafacile.it/come-funziona-android-auto/

Apple CarPlay

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CarPlay è il sistema di casa Apple sviluppato per consentire l’utilizzo del proprio iPhone mentre si è alla guida in totale sicurezza.
È compatibile con oltre 500 modelli di macchine e di impianti stereo (qui la lista completa) e permette di effettuare il collegamento tra smartphone e auto sia tramite cavo USB che in modalità wireless.
Per il suo funzionamento, è necessario attivare Siri sull’iPhone.

  • Per collegare il tuo telefono alla macchina tramite CarPlay, prendi il tuo iPhone e collegalo all’auto tramite cavo USB o tramite Bluetooth (questa modalità di collegamento è supportata solo da alcuni veicoli).
    Fatto ciò
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • premi sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del tuo iPhone
  • e premi sulle voci Generali e CarPlay.
  • Adesso, tieni premuto il tasto del controllo vocale collocato sul volante dell’auto, per consentire al tuo iPhone di rilevare il veicolo:
    non appena visualizzi il nome dell’auto nella sezione Auto disponibili
  • premi su di esso e segui le indicazioni mostrate a schermo, in modo da completare il collegamento.
  • Al termine della prima configurazione, CarPlay si avvierà in automatico.
    Se così non fosse
  • accedi al menu principale del sistema di bordo della tua auto
  • seleziona l’opzione relativa ai servizi di bordo
  • e premi sulla voce CarPlay.
    Per maggiori informazioni su Apple CarPlay l’argomento, puoi leggere il seguente articolo.

Come collegare il telefono alla macchina senza Bluetooth

Collegare il telefono alla macchina è una procedura semplice e veloce, che può avvenire anche senza Bluetooth, nelle auto sprovviste di tale funzionalità.
In questo caso, il collegamento tra smartphone e veicolo avviene tramite un cavo AUX, un cavo USB o tramite appositi adattatori.
Ecco tutte le soluzioni a tua disposizione.

Come collegare il telefono alla macchina con cavo AUX

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Se hai un modello di auto meno recente e il Bluetooth non è disponibile di serie, puoi collegare il telefono alla macchina con cavo AUX.
Si tratta di una soluzione piuttosto economica (il costo di un cavo AUX non supera i 10 euro) e che può essere messa in pratica su tutte le auto dotate di ingresso AUX IN.

  • Se ritieni questa la soluzione migliore per collegare il tuo smartphone alla macchina, tutto quello che devi fare
  • è prendere il cavo AUX in tuo possesso
  • inserirne un’estremità nell’ingresso AUX IN dell’auto e inserire l’altro connettore nell’ingresso del telefono, quello in cui solitamente inserisci le cuffie (nel caso dei modelli di iPhone più recenti e degli smartphone privi di jack audio, è necessario un adattatore Lightning o USB-C a jack da 3.5mm).
  • Fatto ciò
  • premi sul tasto AUX presente nei comandi dell’autoradio o, se non è presente, premi più volte il pulsante che usi per passare dalla radio al lettore CD (dovrebbe essere SRC o Source)
  • fino a quando nel display non visualizzi la scritta AUX.
    In caso di auto con autoradio non di serie, potrebbe essere necessario attivare la funzione di AUX dalle impostazioni dell’autoradio, procedura che varia a seconda del modello di autoradio installato.

Adesso il tuo telefono è collegato alla macchina e puoi riprodurre la musica presente sullo smartphone tramite il sistema audio dell’auto.
Tieni presente che, in caso di chiamata in entrata, sia la suoneria che la conversazione saranno riprodotte tramite le casse della macchina.

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Come collegare il telefono alla macchina con cavo USB

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Se la tua intenzione è collegare il telefono alla macchina senza cavo AUX e la tua auto è dotata di uno o più ingressi USB, puoi effettuare il collegamento tra smartphone e veicolo utilizzando un cavo USB.

Questa soluzione è la più rapida e la più economica, poiché non occorrono configurazioni e il cavo USB da usare è quello fornito in dotazione con il proprio smartphone.
Se il software della propria auto lo permette, è possibile utilizzare il telefono sia per effettuare chiamate che per ascoltare musica; in caso contrario, il collegamento telefono auto tramite cavo USB è utile solamente per ricaricare la batteria del dispositivo.

  • Per procedere al collegamento del telefono alla macchina tramite cavo USB, prendi un’estremità di quest’ultimo e inseriscila la presa USB nell’apposito ingresso dell’auto
  • dopodiché collega l’altra estremità del cavo al tuo telefono.


Se la tua auto non è dotata di serie di un ingresso USB.
In tal caso, puoi prendere in considerazione l’acquisto di un accendisigari USB, che permette di usufruire della presa accendisigari dell’auto e avere a disposizione una o più prese USB, tramite le quali è possibile ricaricare il telefono.
Con questa soluzione il dispositivo non è collegato direttamente all’auto.

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In alternativa, puoi affidarti a un cavo AUX con presa USB, il quale permette di sfruttare l’ingresso AUX IN dell’auto per ottenere una presa USB.
In questo modo è possibile collegare il telefono al sistema audio dell’auto, ma in tal caso può risultare più utile collegare direttamente il telefono alla macchina con cavo AUX.

Come collegare il telefono alla macchina con adattatore cassetta

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Su auto meno recenti che non dispongono di Bluetooth e ingressi USB o AUX, è comunque possibile collegare il telefono tramite un adattatore cassetta.
Questo si presenta come una normalissima musicassetta dalla quale esce un cavetto AUX da collegare al proprio telefono (ma anche a lettori CD e tutti i dispositivi che presentano un ingresso jack da 3.5 mm).
Il suo costo oscilla tra i 4 e i 15 euro.

  • Per collegare il tuo telefono alla macchina tramite l’autoradio
  • inserisci l’adattatore cassetta nel mangianastri
  • e inserisci il jack nell’apposito spazio del tuo dispositivo mobile (nel caso dei modelli di iPhone più recenti e degli smartphone privi di jack audio, è necessario un adattatore Lightning o USB-C a jack da 3.5mm).
  • Adesso
  • avvia la riproduzione della cassetta tramite il display dell’autoradio
  • e riproduci la musica presente nel tuo smartphone.
    Un contatto presente all’interno della finta cassetta simulerà il girare del nastro ingannando la testina del lettore dell’autoradio e trasformerà il segnale analogico ricevuto dal dispositivo esterno in campo magnetico, che a sua volta verrà trasformato in segnale elettrico dalla testina stessa.

Informazioni su come collegare il telefono alla macchina con Bluetooth.

Per maggiori informazioni su come collegare iPhone alla macchina tramite Bluetooth puoi leggere il seguente artico https://www.melafacile.it/come-collegare-iphone-alla-macchina-tramite-bluetooth/

come collegare iphone a itunes

come collegare iphone a itunes

Dopo averci pensato a lungo, hai deciso di acquistare il tuo primo iPhone.
Completata con successo la configurazione iniziale, vorresti collegare il tuo nuovo telefono al computer e utilizzare iTunes per trasferire musica, foto, video e, soprattutto, per eseguire il primo backup del dispositivo sul PC.
Non avendolo mai fatto prima d’ora, però, non hai la benché minima idea su come far comunicare i due dispositivi e, per questo motivo, vorresti il mio aiuto per riuscire nel tuo intento.

Se le cose stanno esattamente come le ho appena descritte, sappi che oggi è il tuo giorno fortunato.
Con questa guida, infatti, ti spiegherò come collegare iPhone a iTunes per effettuare tutte le operazioni che desideri.
Oltre a fornirti la procedura dettagliata per scaricare e installare il celebre software multimediale di Apple sul tuo PC (sui Mac è integrato “di serie”), troverai tutte le indicazioni necessarie per collegare iPhone e computer tramite cavo e anche in modalità wireless.

Se sei d’accordo e non vedi l’ora di approfondire l’argomento, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo sùbito all’azione.
Coraggio:
mettiti bello comodo, ritagliati cinque minuti di tempo libero e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, ti assicuro che collegare iPhone e computer per utilizzare iTunes sarà davvero un gioco da ragazzi.
Scommettiamo?

Indice

  • Come collegare iPhone a iTunes PC Windows
    • Operazioni preliminari
    • Come collegare nuovo iPhone a iTunes
    • Come collegare iPhone a iTunes Wi-Fi
    • Come collegare iPhone a iTunes con schermo rotto
  • Come collegare iPhone a iTunes su Mac

Come collegare iPhone a iTunes PC Windows

Se ti stai chiedendo come collegare iPhone a iTunes, devi sapere che la procedura è semplice e veloce.
Dopo aver scaricato il celebre software multimediale di Apple sul tuo PC Windows, ti sarà sufficiente collegare i due dispositivi tramite l’apposito cavo e autorizzare il collegamento.
Come fare?
Te lo spiego sùbito!

Operazioni preliminari

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Come ben saprai, per collegare un iPhone al computer è necessario iTunes.
Se il programma in questione non è ancora installato sul tuo PC, devi procedere al download dal Microsoft Store o dal sito ufficiale di Apple.

Per scaricare iTunes su Windows 10, avvia il Microsoft Store (l’icona del sacchetto della spesa con la bandierina di Windows), clicca sulla voce Ricerca, in alto a destra, scrivi “iTunes” nel campo Cerca e premi sull’icona della lente d’ingrandimento.
Nei risultati della ricerca, fai clic sulla voce iTunes e, nella nuova schermata visualizzata, premi sui pulsanti Ottieni e Installa, per avviarne il download e l’installazione.

Se, invece, usi una versione precedente di Windows, avvia il browser installato sul tuo computer (es.
Google Chrome, Firefox, Microsoft Edge ecc.), collegati al sito ufficiale di Apple e clicca sul pulsante Scarica ora iTunes per Windows, per avviare il download.

Completato lo scaricamento, fai doppio clic sul file iTunesSetup.exe e segui le indicazioni mostrate a schermo, per completare l’installazione del software.
Per la procedura dettagliata, puoi leggere la mia guida su come scaricare iTunes.

Come collegare nuovo iPhone a iTunes

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Per collegare un nuovo iPhone a iTunes, prendi il cavo Lightning fornito in dotazione (lo stesso che utilizzi per caricare il telefono), inseriscine un’estremità nell’apposito ingresso dell’iPhone e l’altra estremità in uno degli ingressi USB del computer.

Fatto ciò, devi autorizzare il collegamento tra i due dispositivi (operazione da effettuare solo la prima volta):
clicca, quindi, sul pulsante Continua visualizzato in iTunes, dopodiché prendi il tuo iPhone, fai tap sulla voce Autorizza e digita il codice di sblocco di quest’ultimo.
Se tutto è andato a buon fine, su iTunes comparirà l’icona del telefono, in alto a sinistra, a indicare che il tuo iPhone è collegato.

A questo punto, clicca sull’icona in questione, per visualizzare la schermata relativa al tuo iPhone ed eseguire le operazioni di tuo interesse.
Nella sezione iPhone, puoi visualizzare i dati relativi al tuo “iPhone” (Capacità, Numero di telefonoNumero di serie), verificare la disponibilità di nuovi aggiornamenti e, premendo sull’apposito pulsante, ripristinare iPhone alle impostazioni di fabbrica.

Nella sezione Backup, invece, puoi sia effettuare un backup di iPhone (su computer o iCloud) che ripristinare manualmente un precedente backup.
Inoltre, selezionando le voci Musica, Film, Foto ecc., visibili nella barra laterale a sinistra, e cliccando sul pulsante Sincronizza, puoi sincronizzare iPhone con iTunes e traferire i dati di tuo interesse.

Come collegare iPhone a iTunes Wi-Fi

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Come dici?
Vorresti sapere se è possibile collegare iPhone a iTunes in Wi-Fi?
In tal caso, la risposta è affermativa.
Tutto quello che devi fare è effettuare un primo collegamento tra i due dispositivi utilizzando il cavo Lightning e attivare la funzione che consente la sincronizzazione senza cavo.

Per procedere, collega iPhone e computer con il cavo Lightning, avvia iTunes e fai clic sull’icona del telefono collocata in alto a sinistra, dopodiché individua la sezione Opzioni, apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e premi sul pulsante Applica, per salvare le modifiche.

A questo punto, sei pronto per collegare iPhone e iTunes senza utilizzare il cavo, a patto che i due dispositivi siano connessi alla stessa rete wireless e si trovino nelle vicinanze.

Come collegare iPhone a iTunes con schermo rotto

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Se ti stai domandando se è possibile collegare iPhone a iTunes con schermo rotto, sarai contento di sapere che la risposta è affermativa, a patto di aver già collegato i due dispositivi almeno una volta e aver autorizzato il collegamento, sia su iTunes che su iPhone.

Se questo è il tuo caso, tutto quello che devi fare è collegare il telefono al computer utilizzando il cavo Lightning (se hai attivato il collegamento wireless, anche senza usare il cavo) e, se la tua intenzione è recuperare i dati del tuo iPhone, avviare il backup cliccando sull’opzione Effettua backup adesso.
A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come recuperare foto da iPhone con display rotto.

Se, invece, non hai mai collegato il tuo iPhone al computer, mi dispiace dirti che è non possibile utilizzare iTunes.
Infatti, come accennato nei paragrafi precedenti, per consentire ai due dispositivi di comunicare tra loro è necessario premere anche sul pulsante Autorizza comparso sullo schermo del tuo telefono.
In tal caso, tutto quello che puoi fare è sostituire il vetro di iPhone.

Come collegare iPhone a iTunes su Mac

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Per collegare iPhone a iTunes su Mac con macOS 10.14 Mojave o versioni precedenti, tutto quello che devi fare è collegare fisicamente i due dispositivi utilizzando il cavo Lightning, avviare iTunes e autorizzare il collegamento premendo sui pulsanti Continua e Autorizza apparsi, rispettivamente, sul computer e sullo schermo del telefono, così come ti ho indicato nei paragrafi dedicati al collegamento tra iPhone e PC Windows.

Se, invece, usi macOS 10.15 Catalina o successivi, devi sapere che iTunes è stato separato nelle applicazioni Musica, Podcast e TV e che la procedura di configurazione e sincronizzazione con i dispositivi iOS e iPadOS è stata integrata nel Finder.

Detto ciò, collega iPhone e Mac utilizzando il cavo Lightning, clicca sull’icona del Finder (il volto sorridente) collocata nella barra Dock, individua la sezione Posizioni visibile nella barra laterale a sinistra e premi sulla voce iPhone.
A questo punto, se è il primo collegamento tra i due dispositivi, premi sul pulsante Autorizza visibile sia su Mac che sullo schermo del tuo iPhone e il gioco è fatto.

Ti sarà utile sapere che le funzionalità sono le medesime di iTunes, anche se le singole opzioni (Generali, Musica, Film, TV, Foto ecc.) sono visibili nel menu in alto e non più nella barra laterale di sinistra.

come collegare iphone a mac

scritto da IlMagoDellaMela

come collegare iphone a mac

Ciao!! Sono il MagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come collegare iPhone a Mac a seconda delle tue esigenze.


Devi sapere che hai a disposizione diverse soluzioni per far comunicare i due dispositivi:
alcune ti permettono di collegare il tuo iPhone al Mac per ricaricarlo e sincronizzare i dati; altre ti consentono di scambiare dati senza cavi, effettuare chiamate da Mac e, addirittura, di iniziare un lavoro su un dispositivo e continuarlo sull’altro.

Indice

  • Cavo Lightning
  • Wireless
  • AirDrop
  • iCloud
  • Continuity
    • Handoff
    • Hotspot
    • SMS e chiamate

Cavo Lightning

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La prima cosa che devi fare è di collegare iPhone e Mac è utilizzare il cavo Lightning fornito in dotazione con il proprio iPhone.
Con questa tipologia di collegamento, è possibile ricaricare l’iPhone e sincronizzare i dati tra il computer e il telefono.

Per collegare i due dispositivi utilizzando il cavo Lightning, inseriscine un’estremità nell’ingresso USB del Mac e l’altro capo nel connettore Lightning dell’iPhone, assicurandoti che entrambi i dispositivi siano accesi.
Completato questo semplice collegamento, visualizzerai il simbolo di un fulmine sull’indicatore di stato della batteria in alto a destra a indicare che il tuo iPhone si sta caricando.

  • Ora, se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi
  • apri il Finder
  • e seleziona l’icona dell’iPhone dalla barra laterale di sinistra.
    Al primo collegamento tra iPhone e Mac
  • e premi sul pulsante Autorizza comparso sullo schermo del Mac, ripeti la stessa operazione sul telefono e immetti il codice di sblocco del device, per consentire la comunicazione tra i due dispositivi.
  • Adesso seleziona una delle voci presenti nella barra in alto: Musica, Film, Programmi TV, Podcast, LibriFotoFile ecc.
    per sincronizzare i dati di tuo interesse.
    Inoltre
  • puoi cliccare sull’opzione Info per sincronizzare i contatti e il calendario.
  • Se, invece, utilizzi una versione precedente di macOS, puoi compiere le medesime operazioni con il programma iTunes
  • selezionando l’icona dello smartphone dalla parte in alto a sinistra della finestra del programma.
    Il resto delle operazioni da compiere sono praticamente le stesse che ti ho appena illustrato in relazione al Finder. Puoi approfondire l’argomento leggendo la mia guida su come sincronizzare iPhone con Mac.

Wireless

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Tra le soluzioni per far comunicare iPhone e Mac c’è anche il collegamento in modalità wireless , utile per sincronizzare i due dispositivi senza l’utilizzo del cavo.
Inoltre, con questa tipologia di collegamento, è possibile condividere la connessione Internet del Mac, seppur con alcune limitazioni.

  • Per attivare la sincronizzazione tra i due dispositivi in Wi-Fi, collega l’iPhone al Mac tramite il cavo Lightning e apri il Finder o iTunes, a seconda della versione di macOS in uso.
    Adesso
  • premi sulla voce Riepilogo
  •  e apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi presente nel box Opzioni, dopodiché
  • fai clic sul pulsante Applica per salvare le modifiche.
  • Attivata la funzione di sincronizzazione senza fili, prendi il tuo iPhone
  • accedi al Centro di controllo di iOS
  • (effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo se hai un iPhone X o successivi o dal fondo dello schermo verso l’alto se hai un modello precedente di iPhone)
  • premi sul pulsante Wi-Fi e assicurati di essere collegato alla stessa rete Wi-Fi alla quale è connesso il tuo Mac.
  • Avvia, quindi, iTunes e visualizzerai l’icona del telefono in alto a sinistra:
    premici sopra e avvia la sincronizzazione come descritto in precedenza per la modalità tramite cavo.
    In alternativa, prendi il tuo iPhone
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • e premi sulle voci Generali e Sincronizzazione Wi-Fi iTunes.

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devi sapere che puoi usare il Mac come router e condividere la connessione Internet con altri dispositivi, a patto che il computer sia connesso alla rete tramite cavo Ethernet.
Se hai la necessità di accedere a Internet con il tuo iPhone ma non hai a disposizione una connessione dati e il modem di casa non supporta il Wi-Fi, puoi collegare i due dispositivi e sfruttare questa funzionalità per navigare su Internet dal tuo iPhone.

  • Dal Mac, accedi alle Preferenze di Sistema
  • fai clic sulla voce Condivisione e seleziona l’opzione Condivisione Internet.
    Adesso, tramite il menu a tendina presente accanto alla voce Condividi la tua connessione da
  • seleziona l’opzione Ethernet
  • dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce Wi-Fi presente nel box Ai computer che usano:.
    Premi poi sul pulsante Opzioni Wi-Fi
  • inserisci il nome della rete nel campo Nome rete
  • scegli l’opzione WPA2 Personal tramite il menu a tendina accanto alla voce Sicurezza
  • inserisci una password per la rete appena creata
  • e fai clic sul pulsante OK.
  • Prendi quindi il tuo iPhone
  • premi sulla rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sull’opzione Wi-Fi e sposta la levetta accanto alla voce Wi-Fi da OFF a ON
  • dopodiché fai tap sulla rete creata poc’anzi
  • inseriscine la password e il gioco è fatto.
    Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come condividere la connessione Internet.

AirDrop

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Tra le soluzioni per collegare iPhone e Mac senza fili c’è anche AirDrop, lo strumento disponibile su iOS e macOS e che permette di trasferire file, video, documenti ecc.
tra dispositivi che si trovano nelle vicinanze, senza alcun tipo di configurazione.

  • Per utilizzare AirDrop su Mac
  • apri il Finder o recati sulla Scrivania
  •  premi sulla voce Vai presente nella barra dei menu in alto
  • e seleziona la voce AirDrop nel menu che compare.
    Nella nuova finestra aperta, se visualizzi le linee curve colorate di blu, significa che lo strumento è pronto all’uso, in caso contrario devi attivare il Bluetooth e il Wi-Fi (utili al funzionamento di AirDrop) sia su Mac che iPhone.
  • Nella finestra di AirDrop
  • premi quindi sul pulsante Attiva Wi-Fi e Bluetooth, dopodiché prendi il tuo iPhone
  • accedi al Centro di controllo di iOS (effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo se hai un iPhone X o dal fondo dello schermo verso l’alto se hai un altro modello di “iPhone”) e, se Bluetooth e Wi-Fi sono disattivati
  • premi sui relativi pulsanti per attivarli.
    Se tutto è andato per il verso giusto, nella finestra AirDrop su Mac vedrai comparire il nome del tuo iPhone.
  • Per trasferire i tuoi contenuti sfruttando AirDrop su Mac
  • trascina l’elemento o gli elementi di tuo interesse sull’immagine del tuo iPhone presente nella finestra AirDrop.
    In alternativa
  • premi con il tasto destro del mouse sull’elemento da condividere
  • e premi sulle voci Condividi e AirDrop dal menu che compare.
    Nella nuova finestra aperta
  • seleziona il tuo iPhone, attendi il trasferimento.
  • Se, invece, vuoi trasferire un elemento da iPhone a Mac
  • accedi al file da inviare
  • premi sull’icona di una freccia dentro un quadrato
  • e premi sull’immagine associata al tuo Mac presente sotto la voce Tocca per condividere con AirDrop.
    Una volta stabilito il collegamento, visualizzerai un’anteprima dell’elemento condiviso:
    premi sul pulsante Accetto e, in automatico, il file sarà salvato nella cartella Download di macOS.

iCloud

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iCloud è il celebre servizio di cloud storage fornito da Apple, il quale permette di sincronizzare i dati in modo automatico attraverso il proprio ID Apple, avendo così foto, video, documenti e molto altro, sempre a disposizione e su tutti i dispositivi associati all’account iCloud.

  • Per collegare iPhone e Mac per l’utilizzo di iCloud, per prima cosa verifica che i due dispositivi siano associati allo stesso ID Apple, dopodiché prendi il tuo iPhone
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sul tuo nome
  • e premi sulla voce iCloud per scegliere le app da utilizzare con il servizio.
  • Su Mac
  • accedi alle Preferenze di Sistema premendo sull’icona della rotella di ingranaggio presente nella barra Dock
  • fai clic sull’opzione iCloud
  • e apponi il segno di spunta accanto alle applicazioni da utilizzare con iCloud.
    Per approfondire il funzionamento del servizio, puoi leggere la mia guida su come usare iCloud.
  • Inoltre, devi sapere che per scambiare file in modo semplice e veloce, puoi utilizzare anche iCloud Drive, un servizio nativo dei dispositivi Apple.
    Dopo averlo attivato seguendo le indicazioni fornite in precedenza, puoi utilizzare il servizio su iPhone tramite l’app File e su Mac
  • aprendo il Finder
  • e selezionando la voce iCloud Drive presente nel menu laterale a sinistra.
    Per saperne di più, ti lascio alla mia guida su come funziona iCloud Drive

Continuity

Continuity è un insieme di funzioni di casa Apple che permettono a Mac, iPhone e iPad di comunicare tra loro in maniera semplice ed efficace.
È possibile iniziare un lavoro con Mac e continuarlo su iPhone, ricevere ed effettuare chiamate senza prendere il telefono in mano e inviare SMS direttamente dal Mac.

Handoff

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Handoff è la funzione che permette di iniziare un’attività su un dispositivo e riprenderla velocemente su un altro.
Safari, Mail, Mappe, Calendario, Promemoria, Pages, Numbers, Keynote, Contatti e alcune app di terze parti supportano Handoff.

Per utilizzare Handoff, devi attivare il Bluetooth e il Wi-Fi su ciascun dispositivo e assicurarti di aver eseguito l’accesso con lo stesso ID Apple.
Per sapere come trovare ID Apple su iPhone e Mac, puoi leggere la mia guida di approfondimento.

  • Adesso, devi attivare Handoff sia su Mac che su iPhone.
    Su Mac
  • accedi alle Preferenze di Sistema
  • premendo sull’icona della rotella di ingranaggio presente nella barra Dock, dopodiché
  • fai clic sull’opzione Generali
  • e apponi il segno di spunta accanto alla voce Consenti Handoff tra questo Mac e i tuoi dispositivi iCloud.
    Prendi quindi il tuo iPhone
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • e fai tap sulla voce Generali
  • premi sull’opzione Handoff
  • e sposta la levetta accanto alla voce Handoff da OFF a ON.
  • Dopo aver attivato Handoff, prendi il tuo iPhone e avvia una delle applicazioni citate in precedenza e, in automatico, nella barra Dock del Mac comparirà l’icona dell’app avviata da iPhone con il simbolo del telefono:
    premila per proseguire il lavoro sul Mac.
    Se, invece, vuoi passare da Mac all’iPhone
  • avvia una delle applicazioni che supportano Handoff, dopodiché prendi il tuo iPhone
  • avvia l’app in questione
  • scorri con il dito dal basso verso l’alto
  • e premi sul banner visualizzato in basso.

Hotspot

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  • Con Hotspot è possibile collegare il tuo iPhone al Mac e utilizzarlo come modem, sfruttando la connessione dati del telefono.
    Una soluzione utile quando preferisci lavorare dal computer ma non è disponibile una rete Wi-Fi nella zona.
  • Per prima cosa, prendi il tuo iPhone
  • accedi al Centro di controllo di iOS
  • premi sul pulsante Dati cellulare (l’icona di un’antenna con le lineette) per attivare la connessione dati
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sull’opzione Hotspot personale
  • e sposta la levetta accanto alla voce Hotspot personale da OFF a ON.
    Adesso,
  • premi sulla voce Attiva Wi-Fi e Bluetooth (se non sono già attivi) per utilizzare Hotspot senza cavi, altrimenti collega il tuo iPhone al Mac tramite il cavo Lightning
  • e premi sulla voce Solo USB.
  • Adesso, spostati sul tuo Mac
  • e fai clic sul pulsante Wi-Fi (l’icona delle lineette) presente nella barra dei menu in alto
  • adesso premi sul tuo iPhone visibile sotto la voce Hotspot personale:
    se il collegamento andrà a buon fine, visualizzerai l’icona di una catena sia sul computer che sul telefono.
    Per saperne di più, puoi leggere la mia guida su come usare hotspot su iPhone e come usare iPhone come router.

SMS e chiamate

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  • Devi sapere che puoi collegare il tuo iPhone al Mac anche per effettuare e ricevere chiamate e inviare e ricevere SMS da computer.
    Anche in questo caso, la configurazione è una procedura semplice che richiede pochi minuti.
  • Dopo esserti assicurato che i due dispositivi siano collegati allo stesso account iCloud e che siano connessi sulla stessa rete tramite Wi-Fi, prendi il tuo iPhone
  • premi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • e premi sull’opzione Telefono
  • dopodiché premi sulla voce Su altri dispositivi
  • e sposta la levetta accanto all’opzione Consenti chiamate da OFF a ON.
  • Adesso, accedi all’applicazione FaceTime da Mac
  • fai clic sulla voce FaceTime in alto a sinistra
  • e premi sull’opzione Preferenze dal menu che compare
  • apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Chiamate da iPhone e sei pronto per effettuare telefonate da Mac.
  • Per abilitare l’invio e la ricezione degli SMS anche su Mac
  • prendi il tuo iPhone
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • e premi sulla voce Messaggi
  • dopodiché premi sull’opzione Inoltro SMS
  • e sposta la levetta accanto al nome del tuo Mac da OFF a ON .

come collegare iphone al pc

come collegare iphone al pc

Hai appena provato a collegare il tuo iPhone al PC ma Windows non lo riconosce, o lo fa in modo errato?
Niente panico.
Probabilmente non possiedi ancora il software tramite il quale Windows può riconoscere e gestire correttamente lo smartphone di casa Apple.
Per risolvere il problema, leggi il tutorial su come collegare iPhone al PC che sto per proporti e prova a metterlo in pratica.

In men che non si dica, scoprirai non solo come installare i driver per iPhone sul tuo PC, ma anche come sfruttare il collegamento tra l’iPhone e il computer per trasferire foto e altri e documenti sullo smartphone della mela morsicata.
Ti assicuro che si tratta davvero di un gioco da ragazzi, quindi al bando le ciance e cerchiamo di metterci subito all’opera.

Come dici?
Hai un Mac e non un PC Windows?
Nessun problema.
Anzi, dovrai fare ancora meno fatica.
I computer di casa Apple – forse non lo sai – includono “di serie” i software per riconoscere i dispositivi iOS e copiare file di ogni tipo su di essi, pertanto procedere potrebbe essere ancora più semplice.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

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Come collegare iPhone al PC senza cavo

Se preferisci gestire il “iPhone” dal computer senza utilizzare ogni volta il cavo in dotazione, sappi che puoi ottenere questo risultato configurando in modo opportuno iTunes su Windows, oppure il Finder su macOS.
Agendo in questo modo, dovrai utilizzare il cavo soltanto durante la prima connessione tra i dispositivi, in modo da configurare opportunamente i relativi software di gestione.
Di seguito ti spiego tutto nel dettaglio.

Windows

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iTunes è il programma ufficiale di Apple dedicato alla gestione della libreria multimediale e di dispositivi come iPhone, iPad e iPod da computer.
Nonostante sia stato eliminato dalle più recenti versioni di macOS, esso resta tutt’oggi supportato e disponibile per Windows.

Per ottenerlo, visita la sua home page e, se utilizzi Windows 10, clicca sul pulsante Get it from Microsoft, per accedere alla pagina dedicata dello store di Windows.
Fatto ciò, clicca sul pulsante Installa/Riproduci, poi su Apri Microsoft Store e, quando la finestra del market compare su schermo, finalizza il setup, premendo il bottone Ottieni/Installa.
Potrebbe esserti chiesto di accedere al tuo account Microsoft.

Se, invece, utilizzi una versione precedente di Windows, devi cliccare sul pulsante Scarica ora iTunes per Windows (64 bit), in modo da avviare il download del file di setup del software.
Quando l’hai ottenuto, lancialo e premi in sequenza i pulsanti AvantiInstalla per due volte consecutive e Fine, per concludere l’installazione del programma, riavviando poi il computer quando richiesto.
Se hai bisogno di una mano in più per portare a termine questi passaggi, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come installare iTunes gratis.

Ultimata l’installazione del software, avvialo, collega l’iPhone al computer mediante il cavo ricevuto in dotazione e, quando esso viene riconosciuto, clicca sull’icona del telefono che compare in alto a sinistra, nella schermata di iTunes.
Se necessario, Autorizza il dispositivo premendo il pulsante che compare su schermo e, successivamente, ripetendo l’operazione sul display del telefono, che dovrebbe anche richiederti l’immissione del codice di sblocco.

Ci siamo quasi:
clicca ora sulla voce Riepilogo, che risiede nella barra laterale di sinistra di iTunes, apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi e premi il pulsante Fine, che sta in basso a sinistra.
Fatto! A partire da questo momento, quando l’iPhone sarà connesso alla stessa rete Wi-Fi del computer, potrà essere gestito mediante iTunes senza l’ausilio del cavo fisico di collegamento.
Soddisfatto?

Da questo momento in poi, puoi selezionare le voci presenti nella barra laterale di iTunes per copiare/sincronizzare dati tra lo smartphone e il computer:
per maggiori dettagli, leggi la mia guida su come sincronizzare iPhone con iTunes.

Nota:
non è possibile aggiornare né ripristinare l’iPhone tramite iTunes in modalità wireless.

macOS

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Come ti ho già accennato nelle battute iniziali di questa guida, iTunes è stato eliminato dai programmi “di serie” di macOS a partire dalla versione 10.15 del sistema operativo (Catalina).
Le sue funzionalità di gestione e sincronizzazione, tuttavia, sono state “incorporate” in un’apposita sezione del Finder, il gestore file di macOS.

Dunque, per procedere, collega l’iPhone al Mac mediante il cavo Lightning in dotazione, apri il Finder (l’icona del fumetto sorridente che sta sul Dock) e clicca sull’icona dell’iPhone, che sta sotto la voce Posizioni, nella barra laterale di sinistra.
Se necessario, autorizza l’accesso alla memoria del dispositivo rispondendo affermativamente all’avviso che compare sullo schermo del “iPhone” e digitandone il codice di sblocco.

Fatto ciò, clicca sulla scheda Generali, apponi il segno di spunta accanto alla voce Mostra iPhone se è attiva la connessione al Wi-Fi e, per confermare la modifica, clicca sul pulsante Applica che sta in basso a destra.
A partire da questo momento, le applicazioni di sistema compatibili con le funzioni dell’iPhone (il Finder e l’applicazione Musica, per esempio), saranno in grado di “vedere” e gestire il dispositivo quando esso si trova sulla stesa rete Wi-Fi del Mac.

Da questo momento in poi, puoi selezionare le voci presenti in alto e copiare/sincronizzare dati tra lo smartphone e il computer:
per maggiori informazioni, leggi il mio tutorial su come sincronizzare iPhone con iTunes/Musica.

Tengo però a precisare che, in modalità wireless, non è possibile aggiornare né resettare l’iPhone tramite il Finder di macOS.

Come collegare iPhone al PC senza iTunes

Se, per qualche motivo, non puoi o non vuoi usare iTunes per gestire l’iPhone, sappi che puoi agevolmente rimediare al problema impiegando specifici software di terze parti.

Windows

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Uno dei programmi tramite i quali si può collegare iPhone al PC senza iTunes è iMazing, una soluzione multi-piattaforma (disponibile dunque anche per macOS) che consente di esplorare la memoria dell’iPhone nel dettaglio, senza l’ausilio del software ufficiale di Apple (se non come appoggio per i driver).

iMazing si può scaricare e usare gratis, ma con dei limiti sulle operazioni che si possono compiere:
per esempio, è possibile trasferire al massimo 50 foto, 50 brani musicali e 10 messaggi.
Per eliminare tali restrizioni, è necessario acquistare la versione completa del software, con prezzi a partire da 39,99€.

Ad ogni modo, per provare gratuitamente iMazing, collegati al suo sito Web ufficiale e clicca sul pulsante Download gratuito, per scaricare il pacchetto d’installazione del software:
dopo averlo ottenuto, avvialo, premi i pulsanti Avanti, apponi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e concludi l’installazione premendo in sequenza su Avanti per due volte consecutive e poi su InstallaFine.

A questo punto, collega l’iPhone al computer tramite il cavo Lightning ricevuto in dotazione, avvia iMazing e Autorizza il programma ad accedere alla memoria dell’iPhone, dando conferma al messaggio d’avviso che compare sul display del telefono.
In seguito, scegli se effettuare subito un backup del dispositivo, oppure se posticipare questa operazione (cliccando sul pulsante Più tardi).

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Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti ritrovarti faccia a faccia con la finestra principale di iMazing:
da qui, puoi scegliere la categoria di contenuti su cui agire (file, foto, musica, video, messaggi e così via), cliccando sulla relativa icona.
Se preferisci, puoi navigare nelle cartelle del telefono, esattamente come se fosse una chiavetta USB, utilizzando la voce File System.

Una volta individuato il contenuto di tuo interesse, puoi utilizzare i pulsanti in basso per effettuare l’operazione che ritieni più opportuna: esportarlo sul computer, eliminarlo, creare una nuova cartella, un nuovo collegamento e così via.

Per saperne di più su iMazing e sugli altri programmi per esplorare iPhone), consulta pure la guida d’approfondimento che ho realizzato sul tema.

macOS

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Possiedi la versione più recente di macOS, non trovi più l’icona di iTunes e temi di non poter più gestire il “iPhone” tramite il Mac?
In tal caso, puoi stare tranquillo:
le funzioni di gestione di iTunes sono state “incorporate” nel Finder di macOS e rese accessibili tramite lo stesso.

Mi chiedi come fare?
È facilissimo.
Per prima cosa, collega il telefono al computer mediante il cavo Lightning ricevuto in dotazione, apri il Finder di macOS (l’icona del fumetto sorridente situata sul Dock) e, quando richiesto, autorizza la connessione tra i dispositivi rispondendo affermativamente al messaggio mostrato sullo schermo del telefono e immetti il codice di sblocco.

Ora, non ti resta che cliccare sul nome dell’iPhone situato nella barra laterale di sinistra del Finder, per accedere alle relative funzioni di gestione.
Come puoi notare, il pannello è suddiviso in schede, ciascuna delle quali consente di applicare una serie di impostazioni diverse.

  • Generali – da qui è possibile definire le modalità di aggiornamento, backup e sincronizzazione dell’iPhone.
  • Musica, Film, Programmi TV, Podcast, Audiolibri, Libri e Foto – queste schede servono a definire le opzioni di sincronizzazione tra il telefono e il computer specifiche per ciascuna categoria.
  • File – da qui è possibile visualizzare e gestire i file salvati nella memoria dell’iPhone dalle app che ne hanno l’autorizzazione.
  • Info – qui risiedono le opzioni di sincronizzazione per contatti e calendari.

Ad ogni modo, una volta definite le opzioni necessarie, clicca sul pulsante Sincronizza per applicare le modifiche e sincronizzare, eventualmente, le librerie condivise.

Se non vuoi affidarti alle soluzioni ufficiali, anche su macOS puoi affidarti a iMazing o altri programmi per esplorare iPhone).

Come collegare iPhone al PC per scaricare foto

Collegare iPhone al PC per scaricare foto realizzate tramite la sua fotocamera è semplicissimo:
basta utilizzare la procedura di importazione guidata di Windows o l’app foto di macOS.
Tieni presente che, nel primo caso, è indispensabile che iTunes sia stato preventivamente installato sul computer e che abbia ottenuto l’autorizzazione per accedere all’iPhone (ti ho già spiegato come fare in precedenza).

Windows

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Per copiare foto e video dall’iPhone al computer, sblocca innanzitutto il telefono, quindi apri l’Esplora file di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova sulla barra delle applicazioni) e, dopo aver individuato l’icona dell’iPhone sulla barra laterale di sinistra, fai clic destro sulla stessa e scegli la voce Importa immagini e video dal menu che ti viene proposto.

Nella finestra che si apre, apponi il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare, premi il pulsante Avanti e clicca sulla voce Altre opzioni (in basso a sinistra) per selezionare le cartelle del PC in cui desideri importare foto e video.

Quando hai finito, clicca sul pulsante OK e procedi con le regolazioni relative agli album:
per impostazione predefinita, le foto e i filmati copiati vengono raggruppati in album relativi alla data in cui sono stati realizzati.

Se vuoi personalizzare questi gruppi, cambiare i loro nomi o impostare dei tag (cioè delle “etichette” utili a distinguere le immagini e i video importati sul PC), utilizza la barra di regolazione che si trova in basso a destra e le opzioni Immettere un nome e Aggiungi tag situate accanto a ciascun gruppo di foto.

Una volta ultimate tutte le impostazioni, clicca sul pulsante Importa e attendi che tutti i video e le foto presenti sul telefono vengano copiate sul computer.

Se non ti interessa organizzare le foto e i video prima di importarli sul PC, puoi anche andare nel percorso Questo PC (o Computer) > Internal Storage > DCIM > 100APPLE e copiare i file direttamente dalla memoria dello smartphone con un semplice copia-e-incolla.

Infine, se preferisci agire in modalità wireless, con l’ausilio di Internet, puoi anche attivare il servizio di cloud storage Libreria foto di iCloud e mantenere sincronizzata la libreria fotografica del tuo iPhone con quella del tuo PC.
Te ne ho parlato in maniera dettagliata nel mio tutorial su come importare foto da iPhone a PC.

macOS

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Se hai un Mac abbinato allo stesso ID Apple dell’iPhone e hai attivato su quest’ultimo la Libreria foto di iCloud, allora non devi effettuare alcuna operazione aggiuntiva:
tutte le foto presenti nella galleria del telefono sono automaticamente visibili sul computer, all’interno dell’applicazione Foto.

In caso contrario, puoi copiare “manualmente” le foto dell’iPhone sul Mac nel seguente modo:
avvia la summenzionata applicazione, cliccando sull’icona del fiore colorato situata sul Dock, collega l’iPhone al computer tramite cavo Lightning, sbloccalo e, se necessario, autorizza l’associazione tra i due dispositivi tramite codice di sblocco.

A questo punto, torna sul Mac, seleziona il nome dell’iPhone dalla barra laterale di Foto e, se desideri copiare tutti i nuovi scatti (quelli che non sono già stati importati in precedenza), fai clic sul pulsante Importa tutti i nuovi elementi che sta in alto a destra.
Se desideri copiare soltanto alcune immagini, selezionale (aiutandoti con i pulsanti cmdshift) e, quando hai finito, clicca sul pulsante Importa X elementi, collocato anch’esso in alto.
Gli elementi multimediali copiati in questo modo vengono conservati nel database dell’app Foto.

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Se preferisci invece copiare le foto e i video in una cartella, per trasferirle altrove oppure inviarle, utilizza l’applicazione Acquisizione Immagine che si trova nel Launchpad:
dopo averla avviata, fai clic sull’icona dell’iPhone che sta a sinistra, seleziona la cartella in cui salvare i file mediante il menu a tendina Importa In: e, per copiare tutti gli elementi, clicca sul pulsante Importa tutto che si trova in basso a destra.

Al bisogno, puoi trasferire anche soltanto alcuni elementi:
selezionali uno per volta, utilizzando i tasti shift e cmd del Mac, e clicca sul pulsante Importa per copiarli nella cartella selezionata.
Ti ho spiegato come usare Acquisizione immagine nel dettaglio (insieme alla Libreria Foto di iCloud per sincronizzare automaticamente la libreria fotografica dell’iPhone con quella del Mac) nel mio tutorial su come trasferire foto da iPhone a Mac.

Come collegare iPhone al PC come modem

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A dispetto di quanto possa sembrare, collegare iPhone al PC come modem per condividere la connessione dati cellulare è semplicissimo:
se hai intenzione di utilizzare la condivisione della connessione tramite USB, collega il telefono al computer tramite il cavo Lightning ricevuto in dotazione.
Se stai usando Windows, è indispensabile che iTunes sia stato preventivamente installato (se non lo hai ancora fatto, segui le istruzioni che ti ho fornito prima).

Per abilitare la condivisione della connessione dell’iPhone, fai così:
prendi il telefono e, dopo averlo sbloccato, recati in Impostazioni > Cellulare, assicurati che la levetta Dati cellulare sia impostata su ON (altrimenti fallo tu) e sfiora la voce Hotspot personale.
In seguito, sposta su ON la levetta relativa alla voce Consenti agli altri di accedere e agisci nella maniera più opportuna, in base al tipo di collegamento che vuoi ottenere.

  • Hotspot Wi-Fi:
    clicca sull’icona della connessione del computer (quella con le tacchette, che sta nei pressi dell’orologio, in basso a destra su Windows, oppure in alto a sinistra su macOS), seleziona la rete Wi-Fi generata dal telefono (ad es.
    iPhone di ) e, quando richiesto, immetti la password che vedi sul display dello stesso.
    Se lo desideri, puoi modificarla sfiorando il campo di testo Password Wi-Fi.
  • Modem USB:
    fai tap sul pulsante Autorizza che compare su schermo, in modo da consentire al computer di usare la connessione dati del telefono.
    Dopo qualche istante, dovresti essere in grado di navigare.
  • Hotspot Bluetooth:
    abbina il telefono al computer tramite la procedura prevista dal tuo sistema operativo e digitare, quando richiesto, il codice di sicurezza che compare su schermo.
    Se necessario, segui le istruzioni che ti ho fornito in questa guida.

L’iPhone dovrebbe segnalarti la presenza di connessioni attive mediante un’apposita barra, che risiede nella parte alta del display.
Se poi hai un iPhone aggiornato ad almeno iOS 8 e un Mac immesso in commercio dal 2012 in poi (con su installato macOS Yosemite o successivi), non devi preoccuparti di attivare la funzione hotspot in iOS, in quanto, se attivi il Bluetooth, iPhone e Mac si “vedranno” in automatico e l’hotspot del telefono comparirà “magicamente” nella lista delle reti Wi-Fi disponibili sul computer.

Per saperne di più, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida all’utilizzo dell’iPhone come modem.

come collegare iphone alla macchina tramite bluetooth

scritto da IlMagoDellaMela

come collegare iphone alla macchina tramite bluetooth

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come collegare iPhone alla macchina tramite bluetooth.

Qualunque sia l’auto in tuo possesso, stai sicuro che è possibile creare un collegamento Bluetooth tra veicolo e smartphone:
nelle vetture più moderne, il sistema Bluetooth è integrato nella macchina e addirittura esistono case automobilistiche che hanno introdotto dei software che consentono di usufruire di numerose funzionalità dello smartphone anche tramite il display dell’auto; nel caso di auto più datate che non dispongono di Bluetooth, è possibile aggiungere il supporto a tale tecnologia tramite degli appositi dispositivi il cui prezzo è basso.

Per maggiori informazioni su come collegare il telefono alla macchina puoi leggere il seguente articolo Come collegare il telefono alla macchina.

Collegare iPhone alla macchina tramite Bluetooth

Collegare un iPhone all’auto tramite Bluetooth è una procedura che varia a seconda del modello di macchina in uso, ma in linea generale è un’operazione semplice che richiede solo pochi minuti di tempo.

Auto con Bluetooth integrato

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  • Per abbinare il tuo iPhone a una macchina dotata di Bluetooth integrato, devi per prima cosa attivare il Bluetooth sullo smartphone.
    Prendi quindi il iPhone in tuo possesso
  • e premi sull’icona della rotella di ingranaggio presente nella home screen per accedere alle Impostazioni di iOS
  • adesso premi sulla voce Bluetooth
  • e sposta la levetta posta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.
    Per maggiori informazioni su come attivare Bluetooth puoi leggere il seguente articolo come attivare Bluetoothhttps://www.melafacile.it/come-attivare-bluetooth/.
  • Adesso, recati nella tua auto
  • e accendi il display della macchina
  • accedi alla sezione dedicata al telefono
  • e premi sul tasto per aggiungere un nuovo dispositivo.
    In automatico, nella sezione Bluetooth del tuo iPhone, comparirà un nuovo dispositivo sotto la voce Altri dispositivi:
    premici sopra
  • e premi sulla voce Abbina
  • dopodiché digita il codice di accesso di quattro cifre che visualizzi sul display dell’auto
  • e premi sul pulsante Connetti.
    Dopo qualche secondo, il sistema Bluetooth dell’auto verrà abbinato al tuo iPhone e i collegamenti futuri avverranno in automatico ogni volta che il Bluetooth dell’auto e quello del telefono saranno attivi e vicini tra loro.
  • Per eliminare il collegamento tra iPhone e auto tramite Bluetooth
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • premi sulla rotella di ingranaggio
  •  e premi sull’opzione Bluetooth.
    Sotto la voce I miei dispositivi
  • individua il nome del sistema Bluetooth dell’auto
  • ora premi sulla i, premi poi sulla voce Dissocia questo dispositivo fine.

Auto con Bluetooth non integrato

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Se hai un’auto senza Bluetooth integrato di serie, devi sapere che esistono numerosi dispositivi che permettono di dotare il tuo veicolo di Bluetooth e di collegare il telefono per effettuare e ricevere chiamate in sicurezza.

La prima soluzione che puoi prendere in considerazione è il Bluetooth AUX, un piccolo dispositivo che presenta un jack da 3.5 mm da inserire nell’ingresso AUX IN della tua macchina.
Il suo costo oscilla tra i 10 e i 20 euro.

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  • La procedura di collegamento con l’iPhone, è identica a quella di qualunque dispositivo Bluetooth:
    accendi il dispositivo Bluetooth AUX tramite l’apposito pulsante, prendi quindi il tuo smartphone
  • accedi alle Impostazioni di iOS
  • premi poi sulla voce Bluetooth
  • e sposta la levetta da OFF a ON,
  • dopodiché premi sul nome del dispositivo presente sotto la voce Altri dispositivi
  • e inserisci il codice di accesso di quattro cifre che trovi nel manuale del Bluetooth AUX.
    Dopo la prima configurazione, il collegamento tra i due dispositivi sarà automatico.

Se la tua auto non è provvista di ingresso AUX IN, la soluzione ideale per te è un trasmettitore FM, che comunica con l’impianto stereo attraverso le onde radio e permette di collegare l’iPhone per riprodurre musica e ricevere/effettuare chiamate.
Esistono anche modelli da inserire nella presa accendisigari e che in aggiunta offrono la funzione di ricarica.
Il prezzo varia a seconda del modello scelto, ma i più costosi non superano i 25 euro.

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Tra le soluzioni più complete da installare nella tua auto, ci sono i kit vivavoce Bluetooth.
Questo dispositivo permette di ascoltare musica, ma sopratutto di gestire le chiamate in entrata e in uscita grazie alla funzione di vivavoce e ai comodi comandi da applicare in prossimità del volante e che consentono di rispondere e chiamare in totale sicurezza.
Alcuni modelli dispongono anche del controllo vocale con riconoscimento vocale avanzato.
Il costo di un kit vivavoce è leggermente superiore ai dispositivi precedenti e oscilla tra i 20 euro e i 70 euro.

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Nota:
prima di acquistare uno dei dispositivi menzionati, assicurati che questo supporti la riproduzione dei brani musicali dell’iPhone e che disponga di un microfono integrato per poter parlare durante una chiamata senza dover prendere il telefono.

Collegare iPhone alla macchina tramite Carplay

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  • Nei modelli di auto più recenti, è possibile collegare l’iPhone alla macchina tramite Carplay, il sistema di casa Apple sviluppato per consentire l’utilizzo del proprio iPhone mentre si è alla guida in totale sicurezza.
    Sono oltre 200 i modelli di macchine che supportano Carplay, ma in caso di auto che non dispongono del sistema Apple di serie, è possibile installare un impianto stereo compatibile come quelli di di Alpine, Clarion, Kenwood, Pioneer e Sony.
  • Se l’auto in tuo possesso supporta Carplay, puoi procedere con la configurazione.
    Per prima cosa, devi prendere il tuo iPhone
  • è premere sulla rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS, dopodiché premi sulla voce Siri
  • e verifica che il sistema di riconoscimento vocale sia attivo, in caso contrario devi spostare la levetta accanto alla voce Siri da OFF a ON.
  • Adesso,
  • premi sulla rotella di ingranaggio presente nella home screen del tuo iPhone e premi sull’opzione Generali
  • premi poi sulla voce Carplay e, se ancora non attivo
  • premi sulla voce Attiva Bluetooth.
  • Per completare il collegamento, assicurati che nella tua auto siano attive le connessioni Bluetooth e Wi-Fi e
  • tieni quindi premuto il tasto del controllo vocale presente sul volante, dopodiché prendi il tuo iPhone e, nella schermata di Carplay, sotto la voce Auto disponibili comparirà il nome della vettura:
    premici sopra e segui la procedura guidata di configurazione.
    Se la tua auto non supporta CarPlay tramite connessione wireless, è necessario collegare l’iPhone alla presa USB dell’auto tramite il cavo Lightning originale (o certificato) Apple.
  • Per avere maggiori informazioni sul funzionamento di Carplay, verificare se la tua auto, il tuo impianto stereo e il tuo iPhone sono compatibili con il servizi.
  • Per maggiori informazioni su CarPlay puoi leggere il seguente articolo come installare CarPlay https://www.melafacile.it/come-installare-carplay/.

Altre soluzioni per collegare iPhone alla macchina

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Se la tua auto non supporta il Bluetooth e le soluzioni alternative che ti ho proposto non soddisfano completamente le tue esigenze, puoi prendere in considerazione altri metodi per collegare l’iPhone alla macchina.
Ecco qualche esempio.

  • Cavo USB:
    se l’auto presenta una o più prese USB, la prima soluzione da prendere in considerazione per collegare l’iPhone alla macchina è il cavo USB.
    La connessione telefono-auto tramite cavo USB è utile per ricaricare la batteria del dispositivo mobile ma, se il software dell’auto lo permette, è possibile effettuare chiamate e ascoltare musica.
    Se l’auto è sprovvista di presa USB di serie, è possibile aggiungerla tramite appositi dispositivi come accendisigari USB o cavo AUX con presa USB.
  • Cavo AUX:
    il cavo AUX presenta due connettori da 3.5 mm da inserire nell’ingresso dell’auto (solitamente presente in prossimità dell’autoradio) e nell’ingresso del telefono.
    Tramite questa soluzione, è possibile riprodurre l’audio dell’iPhone attraverso il sistema audio dell’auto (chiamate comprese).
    Il costo di un cavo AUX è inferiore ai 10 euro.

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  • Adattatore cassetta:
    soluzione ideale per le auto meno recenti e dotate di mangianastri.
    L’adattatore cassetta si presenta proprio come una normalissima musicassetta dalla quale esce un cavetto AUX con jack 3.5 mm da collegare al proprio telefono.
    Il suo costo oscilla dai 4 ai 15 euro.

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Informazioni su come collegare il telefono alla macchina

Per maggiori informazioni su come collegare il telefono alla macchina puoi leggere il seguente articolo Come collegare il telefono alla macchina.

come collegare iphone alla tv

come collegare iphone alla tv

Vorresti vedere sul televisore le foto e i video che hai realizzato con il tuo iPhone ma non sai come riuscirci? Tranquillo, non devi perdere tempo ad esportarli sul computer o a salvarli su delle chiavette USB. Puoi collegare il tuo “iPhone” direttamente al televisore e goderti i tuoi contenuti preferiti su quest’ultimo:
applicazioni, giochi, foto e video.

Lo so, detta così – soprattutto per te che non sei molto esperto di tecnologia – può sembrare una cosa difficile, e invece ti assicuro è davvero un gioco da ragazzi.
Devi solo utilizzare gli strumenti giusti: se vuoi scoprire quali sono e quindi come collegare iPhone alla TV, leggi le indicazioni che sto per darti.
Ci sarà da spendere qualche soldino, te lo dico subito, ma ne varrà assolutissimamente la pena.

Attenzione: causa copyright, alcune applicazioni di pay TV (es.
Sky Go) vietano la trasmissione dei contenuti dall’iPhone al televisore.
Altre, invece, come ad esempio Infinity, non presentano limiti di questo genere ma bloccano la visione dei contenuti sui telefoni sottoposti al jailbreak.
Mi raccomando, informati bene prima di acquistare un cavo o un dispositivo per la trasmissione dei contenuti al tuo televisore!

Indice

  • Come collegare iPhone alla TV senza cavi
    • Come collegare iPhone alla TV Smart
    • Come collegare iPhone alla TV con Apple TV
    • Come collegare iPhone alla TV con Chromecast
  • Come collegare iPhone alla TV con cavo

Come collegare iPhone alla TV senza cavi

Cominciamo dalla soluzione più comoda che abbiamo a nostra disposizione, ovvero da come collegare iPhone alla TV in modalità wireless, tramite alcuni protocolli e dispositivi hardware di facile utilizzo.

Come collegare iPhone alla TV Smart

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Se possiedi una Smart TV, ci sono buone probabilità che tu possa collegare l’iPhone al televisore senza dover acquistare altri prodotti.
Bisogna però fare una doverosa distinzione.

I televisori che permettono di sfruttare al 100% il collegamento con iPhone in maniera nativa (cioè senza ricorrere a dispositivi esterni) sono quelli contrassegnati dall’etichetta Works with Apple AirPlay, che segnala l’integrazione della tecnologia AirPlay 2 di Apple al loro interno.

AirPlay è una tecnologia wireless di Apple che permette di inviare flussi video e audio al dispositivo di destinazione (in questo caso il televisore) partendo dal proprio iPhone, iPad o Mac senza ritardi o blocchi.
Funziona tramite rete Wi-Fi (il dispositivo sorgente e quello di destinazione devono essere connessi alla stessa rete Wi-Fi) e consente anche di proiettare/estendere lo schermo di iPhone/iPad/Mac.

Per avvalertene, non devi far altro che verificare che sia l’iPhone che il televisore siano accesi e connessi alla medesima rete Wi-Fi, dopodiché procedi in questo modo:
se vuoi inviare un singolo contenuto video/audio al televisore, avviane la riproduzione sul telefono, premi sull’icona di AirPlay (il triangolo e lo schermo) e seleziona il nome del tuo televisore dalla lista dei dispositivi che ti viene proposta; se, invece, vuoi duplicare lo schermo dell’iPhone sul televisore, richiama il Centro di Controllo di iOS effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso (su iPhone X e successivi) o dal fondo dello schermo verso l’alto (sui modelli più datati di iPhone), premi sul pulsante Duplica schermo e seleziona il tuo televisore dalla lista di dispositivi che ti viene proposta.
Al primo collegamento, potrebbe esserti chiesto di immettere un codice di verifica.

Nel momento in cui scrivo, sono compatibili nativamente con AirPlay solo alcuni televisori Smart di LG, Samsung, Sony e Vizio:
puoi trovare la lista completa sul sito Internet di Apple.
In ogni caso, sappi che puoi ottenere il supporto ad AirPlay su qualsiasi televisore, anche non Smart, acquistando Apple TV:
un ottimo TV Box di cui ti parlerò tra breve.

Prima di chiudere questo capitolo, però, lasciami dire che alcuni televisori Smart, pur non essendo compatibili con AirPlay, includono dei sistemi (es.
Anyview Cast sui TV Hisense) per riprodurre determinati tipi di contenuti, ad esempio i video di YouTube o Netflix, in modalità wireless dall’iPhone.
Per avvalersene, basta collegare telefono e TV alla stessa rete Wi-Fi, avviare l’app di proprio interesse (es.
YouTube o Netflix), premere sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde del Wi-Fi) e selezionare la propria Smart TV dal menu proposto.
Facile, vero?

Come collegare iPhone alla TV con Apple TV

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Se non hai una Smart TV o, comunque, il tuo televisore non supporta il collegamento nativo ad iPhone, puoi valutare l’acquisto di Apple TV:
una sorta di “scatoletta” nera che si collega al televisore e permette di eseguire una vasta gamma di app e giochi:
da Netflix a YouTube, passando per Amazon Prime Video, Spotify, RaiPlay, TIMvision, DAZN e tutti i servizi Apple, come Apple TV+, Apple Music, iCloud Photos, Apple Podcast, iTunes Store ecc. Include il supporto ad AirPlay 2 per trasmettere in tempo reale lo schermo dell’iPhone (ma anche dell’iPad e dell’iPod Touch) sul televisore o inviare contenuti audio/video in streaming direttamente a quest’ultimo.
È compatibile con tutti i modelli di “iPhone”.

Attualmente ci sono tre modelli di Apple TV in commercio: Apple TV HD, che ha 32GB di memoria integrata e supporta la riproduzione di contenuti fino alla risoluzione Full HD (1080p), e Apple TV 4K che, invece, aggiunge il supporto 4K e la possibilità di avere 32 o 64 GB di memoria interna.

Tutti i modelli di Apple TV supportano la funzione AirPlay, quindi ai fini della trasmissione dei contenuti da iPhone non presentano differenze di rilievo.
Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come funziona Apple TV.

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Apple TV HD (32GB)

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Apple TV 4K (32GB)

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Apple TV 4K (64GB)

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Per visualizzare lo schermo dell’iPhone sul televisore di casa tramite Apple TV, devi innanzitutto tenere collegati entrambi i dispositivi alla stessa rete Wi-Fi.

Richiama dunque il Centro di Controllo di iOS, effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso (su iPhone X e successivi) o dal fondo dello schermo verso l’alto (sui modelli precedenti di iPhone), premi sul pulsante Duplica schermo e seleziona il tuo televisore dalla lista di dispositivi che ti viene proposta.

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Se invece vuoi trasmettere un singolo video o una singola foto al televisore, avviane la riproduzione sull’iPhone, premi sull’icona di AirPlay (uno schermo con un piccolo rettangolo sotto) che compare in basso a destra e seleziona la voce Apple TV dal menu che si apre.
Più facile di così?

Come collegare iPhone alla TV con Chromecast

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Se la Apple TV ti sembra troppo costosa e non sei interessato alla riproduzione dello schermo del tuo “iPhone” sul televisore, puoi optare per l’acquisto di un Chromecast, che è compatibile con tutti i modelli di iPhone.

Il Chromecast di Google è un dongle, cioè una specie di chiavetta, che si collega alla porta HDMI del televisore (e a quella USB, se vuoi usare il televisore anche per l’alimentazione del device) e permette di proiettare su quest’ultimo video, foto e altri tipi di contenuti. Ormai sono moltissime le applicazioni per iOS che lo supportano per la riproduzione dei contenuti in streaming, mentre per il mirroring di home screen e app bisogna ricorrere a delle applicazioni che, tramite un “trucchetto” che sfrutta la funzione di registrazione dello schermo, consentono di mandare lo schermo di iPhone a Chromecast (con un po’ di ritardo rispetto ad AirPlay o al mirroring nativo dei terminali Android).
Detto questo, ti faccio qualche esempio pratico di app che permettono l’invio di contenuti multimediali da iPhone a Chromecast.

  • Netflix – è il servizio di video on-demand più famoso al mondo.
    Permette di guardare film, serie TV, cartoni animati e documentari in alta qualità con prezzi a partire da 7,99 euro/mese (dopo il primo mese di prova gratuito).
    Se vuoi saperne di più leggi il mio tutorial su come guardare Netflix.
  • Amazon Prime Video – la celebre piattaforma di streaming video targata Amazon.
    Per maggiori informazioni al riguardo, consulta il mio tutorial dedicato.
  • Infinity – un altro ottimo servizio di video on-demand dotato del supporto a Chromecast.
    Ospita centinaia di film, serie TV, cartoni animati e show televisivi.
    Dopo i primi 30 giorni di prova costa 7,99 euro/mese (5,99 euro/mese per 6 mesi in sede di promo).
    Per maggiori dettagli leggi la mia guida su come funziona Infinity.
  • YouTube – il portale dei video per antonomasia. Ospita anche tanti film da guardare gratuitamente sul televisore tramite Chromecast.
    Se vuoi approfondire l’argomento leggi il mio tutorial su come guardare film gratis su YouTube.
  • Spotify – uno dei servizi di streaming musicale più famosi al mondo.
    Permette di inviare la musica al televisore tramite Chromecast.
    Se vuoi saperne di più leggi il mio tutorial su come usare Spotify.

L’elenco potrebbe andare avanti a lungo.
Questo significa che puoi usarlo come alternativa economica ad Apple TV e proiettare sul televisore film, video e foto in modalità wireless.
Tutto quello che devi fare è collegare il telefono e la chiavetta alla stessa rete Wi-Fi e configurare il tuo Chromecast usando l’apposita applicazione disponibile per iPhone. Se vuoi saperne di più, consulta il mio tutorial su come funziona Chromecast.

Per il mirroring dello schermo, invece, ti consiglio l’app Replica, che si può usare gratis (con banner pubblicitari) semplicemente autorizzando l’uso del Bluetooth, selezionando il Chromecast da usare e premendo sui pulsanti Iniziare e Avvia trasmissione.
Sono disponibili anche acquisti in-app per rimuovere i banner pubblicitari e attivare il controllo per ritardo, qualità e modalità di trasmissione, al costo di 1,99 euro/mese, 14,99 euro/anno o 19,99 euro una tantum e la possibilità di provare queste funzioni gratis per 1 settimana.

Chromecast si può acquistare in tutti i principali store di elettronica e sullo store online di Google con prezzi a partire da 39 euro per la versione HD e 79 euro per quella Ultra con supporto 4K e presa Ethernet integrata.

Mi raccomando, fai attenzione ai dongle HDMI economici! In commercio, infatti, ci sono alcuni dongle più economici del Chromecast che promettono una piena compatibilità con AirPlay, Google Cast (la tecnologia di trasmissione wireless usata dal Chromecast) e Mircast (una tecnologia wireless usata da molti portatili Windows ma non presente su iPhone). Personalmente te li sconsiglio, in quanto le loro prestazioni lasciano spesso a desiderare, soprattutto per quanto riguarda AirPlay.
Se proprio ci tieni a risparmiare qualche euro, leggi attentamente le recensioni su Amazon (o su altri siti) prima di acquistare un dongle economico.

Come collegare iPhone alla TV con cavo

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Adesso vediamo, invece, come collegare iPhone alla TV in maniera tradizionale, ossia mettendo in comunicazione i due apparecchi tramite un cavo.

Escludendo la possibilità che tu abbia ancora un vecchissimo iPhone con porta Dock, quello che devi acquistare è un adattatore da Lightning ad AV digitale.
Si tratta di un piccolo adattatore che si collega alla porta Lightning del telefono e permette di connettere quest’ultimo al televisore tramite cavo HDMI (da acquistare separatamente).
Funziona anche con altri dispositivi Apple, come iPad Air/Retina, iPad Mini e iPod touch di quinta generazione e permette di riprodurre contenuti in Full HD.

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Apple Lightning Digital AV Adapter

Vedi offerta su Amazon

Se il tuo televisore non ha ingressi HDMI, puoi collegare il tuo “iPhone” al televisore usando un cavo AV composito, il quale include anche un connettore USB da collegare a una fonte di alimentazione.
I contenuti vengono riprodotti in definizione standard.

Girovagando su Amazon e altri store online è possibile incontrare dei cavi e degli adattatori per iPhone molto più economici di quelli di Apple.
Attenzione però, la maggior parte di essi non funziona o funziona male.
Inoltre la qualità costruttiva di tali cavi (o adattatori) lascia quasi sempre a desiderare.
In altre parole:
meglio spendere qualche euro in più per acquistare i prodotti Apple originali (o al massimo prodotti a marchio Amazon) piuttosto che avventurarsi in acquisti che sono conveniente solo all’apparenza.
Poi non dirmi che non ti avevo avvisato!

come collegare iphone alla tv senza cavi

come collegare iphone alla tv senza cavi

L’altro giorno stavi guardando un video dal tuo fido iPhone quando improvvisamente hai avuto un’idea brillante, anzi di più:
trasmettere il tutto sul televisore in modo tale da visualizzare meglio i contenuti di tuo interesse, in maniera ingrandita.
La cosa è fattibile, di questo ne sei più che certo, lo hai visto fare tempo fa ad un tuo amico.
Peccato solo che tu non abbia la benché minima idea di come riuscirci.

Le strade percorribili in tal caso, meglio specificarlo subito, sono due:
o utilizzi dei cavetti appositi oppure ricorri alla tecnologia wireless.
Come dici?
Non ti va di riempire il salotto di fili ed adattatori vari motivo per cui opteresti a prescindere per la seconda soluzione?
Immaginavo.
Allora fa’ così:
prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te e concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial incentrato proprio sul come collare l’iPhone alla TV senza cavi, sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.

Come dici?
Non sei molto esperto in fatto di nuove tecnologie e stai pensando che forse la cosa è troppo complicata per te?
Ma dai, non fare il fifone! A parte il fatto che in realtà si tratta di una procedura estremamente semplice da compiere ma poi no vedo proprio di cosa ti preoccupi se qui con te ci sono io, pronto e ben disponibile a fornirti tutte le istruzioni del caso.
Suvvia dunque, non temporeggiamo oltre e mettiamoci all’opera.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto.

Attenzione: Causa copyright, alcune applicazioni di pay TV (es.
NOW TV) vietano la trasmissione dei contenuti dall’iPhone sul televisore.
Altre, invece, non presentano limiti di questo genere ma bloccano la visione dei contenuti sui telefoni sottoposti al jailbreak.
Mi raccomando dunque, informati bene prima di acquistare un eventuale dispositivo per la trasmissione dei contenuti sul TV.
In caso contrario, potresti correre il rischio di spendere del denaro inutilmente.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato.

Indice

  • Collegare l’iPhone alla TV senza cavi
    • Usando Apple TV
    • Usando Chromecast
    • Usando uno Smart TV
  • Soluzioni alternative
  • Collegare l’iPhone alla TV con i cavi

Collegare l’iPhone alla TV senza cavi

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Vuoi scoprire come fare per riuscire a collegare l’iPhone alla TV senza usare cavi e cavetti vari?
Allora non ti resta altro da fare se non affidarti ad una delle soluzioni ad hoc che trovi indicate ed esplicate qui di seguito.

Il miglior sistema consiste senza dubbio alcuno nel giocare in casa, andando ad usare l’Apple TV.
Anche l’impiego del dongle Chromecast di big G costituisce però una più che valida alternativa, così come l’uso della tecnologia wireless proprietaria di alcune Smart TV (se ne possiedi una).
Per maggiori dettagli, continua a leggere.

Usando Apple TV

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Come ti dicevo qualche riga più su, il miglior sistema per riuscire a collegare l’iPhone alla TV senza cavi è sicuramente quello di utilizzare l’Apple TV di Apple, appunto.

Non sai di che cosa sto parlando?
No problem, te lo spiego subito.
Trattasi di un dispositivo avente l’aspetto di una scatoletta di colore nero che si collega al televisore tramite cavo HDMI e ad Internet, tramite Wi-Fi o via Ethernet.
Grazie ad esso è possibile noleggiare e/o acquistare film su iTunes, guardare video su YouTube, ascoltare musica dalle radio online o mediante Apple Music, vedere le foto su iCloud ed effettuare svariate altre operazioni.

Per il tuo scopo si rivela utilissima in quanto supporta la funzione AirPlay, la quale consente di usare la rete wireless di casa per trasmettere lo schermo dell’iPhone (oltre che degli altri dispositivi iOS) sul TV o inviare contenuti audio/video in streaming a quest’ultimo.

Attualmente ci sono due modelli di Apple TV in commercio: Apple TV di 4a generazione, la quale ha un App Store con tantissime applicazioni e giochi, un telecomando touch e il supporto ai controller Bluetooth, ed Apple TV 4K, che assolve alle medesime funzioni dell’altro modello con in più il vantaggio, come deducibile dal nome stesso, di permettere la visione dei contenti in 4K. Entrambe si possono comperare in tutti i principali store di elettronica, sia fisici che online, e sul sito Internet di Apple.

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Apple TV HD (32GB)

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Apple TV 4K (32GB)

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Apple TV 4K (64GB)

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Sino a qualche tempo fa era commercializzata anche un’Apple TV di 3a generazione, con un set limitato di applicazioni ( iTunes Store, YouTube, Vimeo e poco altro), ma attualmente non viene più venduta da Apple.
Può comunque essere reperita tramite store di terze parti o di seconda mano, comperandola dunque da privati, a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli di cui sopra (considerando il fatto che il dispositivo risulta essere più datato e che offre meno funzionalità rispetto ai modelli più aggiornati).

Per utilizzare l’Apple TV come “ponte” tra l’iPhone ed il televisore, provvedi in primo luogo a collegare l’Apple TV alla presa elettrica, utilizzando l’apposito cavo di alimentazione, ed al televisore, tramite il cavo HDMI (non incluso nella confezione di vendita).
Quando l’Apple TV sarà entrata in funzione, segui la semplice procedura di configurazione iniziale che ti viene proposta (se non hai già provveduto a farlo) e collega il dongle della “mela morsicata” alla stessa rete Wi-Fi a cui è connesso il tuo iPhone.

Fatto ciò, potrai “trasmettere” lo schermo del tuo iPhone sul televisore richiamando il Control Center dell’iDevice mediante uno swipe dal basso verso l’alto sullo schermo oppure, se possiedi un iPhone X, effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso. Pigia poi sul pulsante Duplica schermo, seleziona la tua Apple TV dall’elenco ed è fatta.

Se invece vuoi trasmettere un singolo filmato o una singola foto sullo schermo del TV, avviane la riproduzione sull’iPhone, premi sull’icona di AirPlay (quella con lo schermo e il triangolo) che compare in basso a destra e seleziona la voce Apple TV dal menu che si apre.

In alternativa, richiama il centro di controllo come visto poc’anzi, premi sulla doppia parentesi che sta nel riquadro relativo alla riproduzione dei contenuti in alto ad destra e seleziona la voce Apple TV dal menu che si apre.

Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli riguardo il funzionamento dell’Apple TV, puoi fare riferimento al mio tutorial su, appunto, come funziona Apple TV, mediante il quale ho provveduto a parlarti di tutte le funzioni di questo dispositivo in maniera ancor più dettagliata.

Usando Chromecast

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Un altro sistema che hai dalla tua per collegare l’iPhone alla TV senza fili consiste nell’usare Chromecast di Google.

Non sai di che cosa si tratta?
Rimediamo immediatamente.
È essenzialmente una sorta di Apple TV prodotta dal colosso delle ricerche in rete, un dongle insomma.
Si collega al TV mediate la porta HDMI e permette di trasmettere su quest’ultimo i contenuti di tutte le app che lo supportano utilizzando l’iPhone ma anche e soprattutto i dispositivi Android ed il computer (sia Windows che Mac), mediante il browser Chrome.
La tecnologia in questione si chiama Google Cast.

Attualmente in commercio vi sono due modelli di Chromecast video:
quello denominato Standard, che costa 39 euro e supporta la risoluzione Full HD, e quello chiamo Ultra, che costa 79 euro e supporta la risoluzione 4K.
Possono essere comperati entrambi mediante lo store ufficiale di Google o in qualsiasi negozio di elettronica, sia fisico che digitale.

Per poter utilizzare Chromecast per il tuo scopo, devi in primo luogo preoccuparti di collegare quest’ultimo ad una fonte di alimentazione tramite il cavo apposito ed all’ingresso HDMI del TV.
Devi poi configurare il dispositivo tramite l’app Google Home, che può essere scaricata a costo zero gratuitamente da App Store.

La configurazione è cosa abbastanza semplice e veloce:
ti basta accedere al tuo account Google, acconsentire all’uso della posizione, collegarti alla rete Wi-Fi generata dal Chromecast (se necessario), tornare nell’app, attendere il rilevamento del dispositivo da parte di quest’ultima e controllare che il codice apparso sullo schermo del “iPhone” corrisponde a quello visualizzato sul televisore.
Indica poi la casa in cui hai installato il Chromecast e scegli la rete senza fili da usare (che deve essere la stessa a cui è collegato anche l’iPhone).

Successivamente potrai finalmente trasmettere filmati e contenuti audio dall’iDevice al televisore tramite il Chromecast, avviando una delle tante app supportate dal dispositivo (es.
YouTube), facendo tap sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde del Wi-Fi) e selezionando il contenuto da inviare sul TV.

Per il mirroring dello schermo, poiché Chromecast non supporta nativamente questa funzione per i dispositivi Apple, puoi ricorrere all’app Replica, che si può scaricare e usare gratis (con banner pubblicitari) e sfrutta la funzione di registrazione dello schermo per proiettare lo schermo di iOS/iPadOS (sotto forma di video) al televisore.

Se pensi di aver bisogno di maggiori informazioni sul funzionamento di Chromecast, ti invito a consultare il mio tutorial su come collegare Chromecast ed il mio post su come installare e configurare Chromecast.
Se invece vuoi ricevere qualche “dritta” in merito alle app che supportano il dongle di big G e che consentono dunque di sfruttarlo al meglio, da’ uno sguardo al mio articolo sulle applicazioni per Chromecast.

Usando uno Smart TV

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Possiedi uno Smart TV?
In tal caso, potresti essere in grado di collegare l’iPhone alla TV senza cavi e senza dover comperare apparecchiature terze.

Se la tecnologie di trasmissione wireless dell’apparecchio televisivo da te usato sono compatibili con il iPhone (come nel caso di AnyView Cast dei televisori Hisense e Google Cast dei televisori Android TV), diventa possibile trasmettere sul TV contenuti provenienti da determinate applicazioni (es.
Netflix) impiegate su iOS, sempre a patto che entrambi i dispositivi risultino accesi e connessi alla stessa rete senza fili.

Inoltre, installando su iPhone alcune app di terze parti, è possibile sfruttare il summenzionato sistema anche per inviare allo Smart TV foto e video dal rullino o contenuti ospitati su rete locale.

Per mettere in collegamento lo smart TV in tuo possesso e l’iPhone sfruttando la tecnologia di cui sopra, ti basta avviare sul iPhone le applicazioni ufficialmente supportate, premere sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde del Wi-Fi accanto) che compare in alto a destra e selezionare il nome del tuo Smart TV dalla lista dei dispositivi che vedi aprire.
Avvia poi la riproduzione del contenuto di tuo interesse e potrai dunque visualizzarlo sul televisore.

Per trasmettere invece i contenuti sulla memoria dell’iPhone, come nel caso di foto e video salvate nella galleria del dispositivo, puoi, come ti dicevo, usare una delle tante applicazioni appositamente adibite allo scopo.
È questo il caso di AllCast, scaricabile da App Store a costo zero (offre però acquisti in-app per sbloccare funzionalità aggiuntive).

Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli riguardo gli Smart TV in generale ed il loro funzionamento, ti invito a leggere la mia guida sull’argomento.
Se invece vuoi ricevere maggiori info in merito all’app che ti ho appena menzionato ed altre appartenenti alla categoria, fa’ riferimento al mio post sulle app per collegare il telefono alla TV.

Soluzioni alternative

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Oltre che così come ti ho indicato nei passi precedenti, puoi collegare l’iPhone alla TV senza usare cavi ricorrendo all’uso di dongle più economici che promettono piena compatibilità con AirPlay e Google Cast.
Si possono comperare nei negozi di elettronica oppure in rete, su portali come Amazon.

Personalmente ti sconsiglio però di affidarti a soluzioni di questo tipo in quanto le loro prestazioni lasciano nella maggior parte dei casi a desiderare, in special modo per quel che concerne AirPlay.
Prima di metter mano al borsellino, ti invito dunque a cercare maggiori info e recensioni in rete, in modo tale da documentarti per bene sulle effettiva prestazioni del prodotto di tuo interesse ed evitare così eventuali brutte sorprese ad acquisto già avvenuto.

Collegare l’iPhone alla TV con i cavi

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Leggendo quanto ti ho indicato in questo mio articolo ti sei ricreduto e invece che collegare l’iPhone alla TV senza cavi vorresti capire come riuscirci utilizzando, appunto, i ben più classici cavetti?
Allora leggi il mio tutorial dedicato in via generica a come collegare iPhone alla TV e lo scoprirai subito.

Ti anticipo già che a seconda del modello di iPhone da te impiegato devi munirti di un cavo differente.
Nello specifico, se possiedi un dispositivo pari o superiore ad iPhone 5 devi acquistare un adattatore da Lightning ad AV digitale, mentre se possiedi un iPhone 4/4S devi comperare un adattatore AV digitale Apple a 30 pin.

In entrambi i casi, è indispensabile che il televisore risulti dotato del già menzionato ingesso HDMI.
Qualora così non fosse, puoi eventualmente far fronte alla cosa usando un cavo AV composito Apple.

Come collegare AirPods

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come collegare gli AirPods al tuo iPhone o iPad.
Gli AirPods possono essere collegati anche al tuo Mac.

Grazie al chip Apple W1 integrato, gli auricolari wireless dell’azienda della “mela morsicata” permettono di ascoltare musica e di effettuare chiamate con semplicità, anche senza mai prendere il proprio iPhone o iPad in mano.
Infatti, gli AirPods consentono di utilizzare Siri per eseguire operazioni tramite la voce, come effettuare chiamate, riprodurre la musica del proprio dispositivo o impostare timer e sveglie.

Inoltre, è possibile configurare dei comandi a “tocco” che consentono di rispondere alle telefonate o passare da un brano all’altro.

Come collegare AirPods

Se anche tu non hai resistito e hai acquistato gli auricolari senza fili di Apple e adesso vorresti sapere come collegare gli AirPods ai tuoi dispositivo, lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto.
Con questo tutorial, infatti, ti indicherò la procedura dettagliata per collegare gli auricolari non solo ai device Apple, ma anche a quelli equipaggiati con Android o Windows.

Collegare AirPods a dispositivi Apple

Prima di spiegarti per filo e per segno come collegare gli AirPods, devi sapere che dopo aver effettuato il primo collegamento a un tuo dispositivo Apple, in automatico gli auricolari saranno collegati anche su tutti gli altri device associati al tuo ID Apple, senza dover ripetere la prima procedura di configurazione.

iPhone e iPad

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Il collegamento degli AirPods con iPhone e iPad è una procedura semplice e veloce.
Tutto quello che occorre fare è

  • attivare il Bluetooth del proprio dispositivo
  • aprire la custodia degli auricolari e seguire le indicazioni mostrate a schermo.
  • prendi il tuo iPhone o iPad
  • fai uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto (o, se hai un iPhone X o successivi, dall’estremità in alto a destra dello schermo verso il basso) per richiamare il Centro di controllo del dispositivo
  • attiva il Bluetooth premendo sul relativo pulsante (l’icona della B stilizzata).

In alternativa, puoi attivare il Bluetooth anche accedendo alle Impostazioni di iOS.

  • premi, quindi, sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen del tuo iPhone o iPad
  • fai tap sull’opzione Bluetooth e sposta la levetta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.

Adesso, tenendo il tuo iPhone/iPad sbloccato, prendi gli AirPods, apri la custodia e avvicinala allo schermo del telefono o del tablet:

in automatico, visualizzerai sullo schermo del tuo dispositivo un’animazione e un pulsante per avviare la configurazione degli auricolari.

Inoltre, all’interno della custodia dei tuoi AirPods, vedrai una luce bianca lampeggiare a significare che sei ponto per il collegamento.

Se così non fosse, sempre tenendo il tuo iPhone o iPad sbloccato

  • premi il tasto di connessione presente nella parte posteriore della custodia degli AirPods per “forzare” il collegamento.
  • premi sul pulsante Connetti visualizzato a schermo
  • attendi pochi istanti e il gioco è fatto

Completato il collegamento, puoi visualizzare la percentuale di carica dei singoli auricolari e della custodia.
Fai tap sul pulsante Fine per chiudere la finestra e terminare il collegamento.

  • Per gestire le impostazioni degli AirPods
  • fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • scegli l’opzione Bluetooth e premi sull’icona (i) relativa ai tuoi AirPods (visibili nella sezione I miei dispositivi).
  • Nella schermata AirPods di [tuo nome] puoi scegliere un nuovo nome da attribuire ai tuoi auricolari inserendolo nel campo Nome, puoi impostare i comandi dei singoli AirPods agendo nella sezione Tocca 2 volte AirPods e gestire le impostazioni del microfono.

Inoltre, puoi scegliere se trasferire automaticamente il canale audio dai dispositivi connessi tramite Bluetooth agli AirPods quando li indossi spostando la levetta accanto alla voce Rileva automaticamente da OFF a ON.
Se, invece, vuoi scollegare temporaneamente gli AirPods, fai tap sull’opzione Disconnetti questo dispositivo (altrimenti puoi semplicemente togliere gli auricolari o disabilitare il Bluetooth) o fai tap sulla voce Dissocia questo dispositivo per rimuovere il collegamento in modo permanente (per un nuovo utilizzo, dovrai ripetere la procedura di connessione descritta poc’anzi).

Mac

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Come accennato nei paragrafi precedenti, se hai connesso gli AirPods al tuo iPhone o iPad, in automatico gli auricolari saranno pronti all’uso su tutti i dispositivi associati al tuo ID Apple.

Se, quindi, vuoi utilizzare gli AirPods con il tuo Mac, tutto quello che devi fare è cliccare sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock (quella che si trova in fondo allo schermo) per accedere alle Impostazioni di macOS.
Nella nuova finestra aperta, scegli l’opzione Bluetooth, individua i tuoi AirPods e premi sul relativo pulsante Connetti.

Se, invece, non hai un iPhone/iPad o non hai ancora effettuato il collegamento degli auricolari wireless di Apple su nessun dispositivo associato al tuo ID Apple, il procedimento di prima configurazione è analogo a quanto appena descritto.
Accedi, quindi, alle Impostazioni di macOS, fai clic sulla voce Bluetooth e assicurati che quest’ultimo sia attivo.
Se così non fosse, premi sul pulsante Attiva Bluetooth presente a sinistra sotto la voce Bluetooth:
non attivo
.

Adesso, nella lista dei dispositivi collegati e rilevati dal tuo Mac dovresti visualizzare anche i tuoi AirPods.
In caso contrario, tieni premuto il tasto di connessione presente sul retro della custodia degli auricolari, fino a quando l’indicatore di stato diventa bianco lampeggiante.
Pigia, quindi, sul pulsante Connetti presente accanto alla voce AirPods di [nome] e il gioco è fatto.

Dopo aver connesso i tuoi auricolari, fai clic sul pulsante Opzioni per regolare le loro impostazioni:
tramite i menu a tendina situati accanto alle voci Doppio tocco a destra e Doppio tocco a sinistra, scegli una delle opzioni disponibili tra Siri, Riproduci/Pausa, Traccia successiva, Traccia precedente e No per associare i comandi ai due auricolari quando fai un doppio tocco su di essi.

Ti sarà utile sapere che per una più semplice gestione dei tuoi AirPods su Mac, puoi aggiungere i comandi rapidi di Bluetooth e Volume nella barra dei comandi in alto.
Se ancora non l’hai fatto, accedi alle Impostazioni di macOS premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio e scegli l’opzione Bluetooth, dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce Mostra Bluetooth nella barra dei menu e, in automatico, potrai gestire con pochi clic il collegamento dei tuoi dispositivi Bluetooth (compresi gli AirPods) dal menu in alto.

Se, invece, vuoi passare velocemente dagli AirPods agli altoparlanti del tuo Mac (o viceversa) senza eseguire la disconnessione degli auricolari, accedi alle Impostazioni di macOS, fai clic sulla voce Volume e, nella sezione Effetti sonori, apponi il segno di spunta accanto alla voce Mostra volume nella barra dei menu.
Adesso, fai clic sull’icona del megafono in alto per passare da una sorgente audio all’altra.

Apple TV

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Per collegare gli AirPods ad Apple TV (di 4ª generazione o 4K), il media center di casa Apple che consente di accedere a una vasta gamma di contenuti online tramite la propria TV, per prima cosa accendi il dispositivo e, utilizzando il telecomando fornito in dotazione, seleziona l’opzione Impostazioni (l’icona della rotella d’ingranaggio che si trova in home screen).

Nella nuova schermata visualizzata, scegli la voce Telecomandi e dispositivi, accedi alla sezione Bluetooth, apri la custodia degli AirPods e attendi che questi ultimi siano rilevati da Apple TV.
Anche in questo, se la rilevazione non avviene in automatico, premi sul tasto di connessione presente sul retro della custodia degli auricolari per attivare la modalità di pairing.

Non appena gli AirPods saranno rilevati da Apple TV, saranno visibili sotto la voce Altri dispositivi.
Seleziona, quindi, gli AirPods e premi il tasto centrale del telecomando sul loro nome per avviare la connessione.
Attendi pochi istanti e il gioco è fatto.
Per saperne di più, puoi leggere le mie guide su come funziona Apple TV e come collegare cuffie Bluetooth alla TV.

Collegare AirPods a dispositivi non Apple

Come ben saprai, è possibile anche collegare gli AirPods a dispositivi non Apple, come smartphone e tablet equipaggiati con Android e PC Windows.
In questo caso, però, non è possibile utilizzare Siri, ma è comunque consentito ascoltare e parlare.

Android

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Se ti stai chiedendo come collegare gli AirPods a un dispositivo Android, per prima cosa prendi il tuo smartphone o tablet, fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di Android, scegli le opzioni Connessione dispositivoBluetooth e assicurati che quest’ultimo sia attivo, altrimenti sposta la levetta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON.

Adesso, apri la custodia degli AirPods, tieni premuto il tasto di connessione presente sul retro della custodia per attivare la modalità di rilevamento (detta anche modalità di pairing o modalità di accoppiamento) e, in automatico, l’indicatore di stato presente all’interno della custodia diventerà bianco lampeggiante.

Avvicina, quindi, gli AirPods al tuo dispositivo Android e attendi che quest’ultimo rilevi gli auricolari Apple, che potrai visualizzare sotto la voce Dispositivi disponibili.
Per effettuare il collegamento, fai tap sulla voce AirPods di [nome], attendi che l’associazione sia completata e il gioco è fatto.

Se tutto è andato a buon fine, i tuoi AirPods saranno visibili nella sezione Dispositivi associati.
Pigia, quindi, sull’icona (i) per accedere alle impostazioni degli auricolari e cambiarne il nome o scollegare i due dispositivi.

Come accennato in precedenza, le funzionalità di AirPods su Android sono limitate rispetto ai dispositivi Apple.
Infatti, non è possibile richiamare l’assistente vocale di Google con il tocco (ma è comunque possibile farlo pronunciando “OK Google“), non è disponibile la percentuale di carica della custodia e dei singoli auricolari e la pausa automatica quando si toglie un auricolare dall’orecchio.
Tuttavia, è possibile implementare queste ultime due funzionalità scaricando l’applicazione gratuita AirBattery che consentirà di utilizzare gli AirPods su Android quasi come su dispositivi Apple.

Windows

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Per collegare gli AirPods su Windows 10, premi sul pulsante Start collocato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, fai clic sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di Windows e scegli le voci DispositiviBluetooth e altri dispositivi dalla finestra che si apre.

Se non è ancora attiva, sposta la levetta accanto alla voce Bluetooth da OFF a ON e premi sul pulsante Aggiungi dispositivo Bluetooth o di altro tipo. Adesso, prendi i tuoi AirPods, apri la custodia e tieni premuto il tasto di connessione per attivare la modalità di rilevamento.
Attendi, quindi, che gli AirPods siano rilevati da Windows, fai clic sulla loro icona per avviare il collegamento e il gioco è fatto.
Per approfondire l’argomento, puoi leggere le mie guide su come attivare Bluetooth su Windows 10 e come collegare auricolare Bluetooth a Windows.

Se hai un computer con una versione di Windows meno recente, fai clic sul pulsante Start presente in basso a sinistra, scegli l’opzione Pannello di controllo dal menu che si apre e, nella nuova finestra visualizzata sullo schermo, fai clic sulle voci Hardware e suoni e Dispositivi e stampanti.
Adesso, prendi i tuoi AirPods e attiva la modalità di pairing premendo il tasto di connessione presente sul retro della custodia.

Pigia, quindi, sul pulsante Aggiungi dispositivo e attendi pochi istanti affinché gli AirPods vengano rilevati.
Adesso, seleziona questi ultimi, premi sul pulsante Avanti, attendi che il collegamento sia completato e fai clic sul pulsante Chiudi per chiudere la finestra e utilizzare i tuoi AirPods su Windows.

Se hai un computer con Windows 7 e, dopo aver completato il collegamento tra PC e auricolari, queste ultime risultano collegate ma non funzionanti, accedi al Panello di controllo e fai clic sull’opzione Visualizza dispositivi e stampanti presente sotto la voce Hardware e suoni.
Nella nuova finestra aperta, fai clic destro sui tuoi AirPods e scegli l’opzione Proprietà dal menu che compare, dopodiché fai clic sulla scheda Servizi, togli i segni di spunta accanto alle opzioni AAP Server, Telefonia in viva voce e Wireless iAP e premi sui pulsanti Applica e OK.

Adesso, fai nuovamente clic destro sulla voce AirPods, seleziona la voce Controllo dal menu che compare e, nella nuova finestra aperta, premi prima sul pulsante Disconnetti e poi sul pulsante Connetti per disconnettere e riconnettere i tuoi auricolari Apple.

come collegare airpods a pc

come collegare airpods a pc

Hai da poco acquistato gli AirPods di Apple per poterli utilizzare in accoppiata a iPhone e iPad ma, parlando con un amico, sei venuto a conoscenza del fatto che i famosi auricolari wireless di Apple possono essere impiegati anche su computer e, dunque, ti piacerebbe saperne di più al riguardo?
Direi allora che, per tua fortuna, sei capitato sulla guida giusta, in un momento che non poteva essere migliore.

Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso illustrarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come collegare gli AirPods a PC.
Ti anticipo subito che, contrariamente a quel che tu possa pensare, non si tratta di un’operazione complicata da compiere, anzi.
Non devi far altro che sfruttare la connettività Bluetooth del computer e il gioco è fatto.

Allora?
Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto libero e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso, oltre che, chiaramente, di essere riuscito nel tuo intento.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come collegare AirPods al PC Windows
  • Come collegare AirPods al Mac
  • Come collegare AirPods a PC senza Bluetooth

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a illustrare come collegare gli AirPods a PC, ci sono alcune informazioni preliminari, a questo proposito, che è mio dovere fornirti.

Tanto per cominciare, tieni presente che gli AirPods sono concepiti per essere utilizzati in primo luogo con i dispositivi Apple, in special modo con iPhone e iPad.
In tal caso, infatti, è possibile usufruire di tutte le funzionalità supportate dagli auricolari e la loro gestione è integrata direttamente con il sistema operativo.

Sui dispositivi mobile di Apple, inoltre, l’associazione avviene in maniera praticamente automatica, semplicemente aprendo il case di ricarica degli auricolari, previa attivazione della connettività Bluetooth, grazie al chip H1 di cui questi device sono dotati.
Su Mac, invece, è necessario intervenire sulle impostazioni di macOS, selezionando gli auricolari nell’elenco dei dispositivi Bluetooth nelle vicinanze.

Ad associazione avvenuta, poi, gli AirPods diventano immediatamente fruibili su tutti i dispositivi collegati al medesimo ID Apple, motivo per cui non occorre ripetere i passaggi di cui sopra per ciascun iPhone, iPad ecc.
posseduto.

Un discorso per certi versi simile a quello fatto per i Mac vale anche per gli altri dispositivi non Apple, quindi anche i PC Windows.
In tal caso, infatti, per poter collegare gli AirPods bisogna intervenire sulle impostazioni relative al Bluetooth, selezionando gli auricolari dall’elenco dei dispositivi nelle vicinanze.
Va tuttavia tenuto conto che, in questi casi, non vi è integrazione con il sistema e che alcune funzionalità avanzate delgli auricolari non sono supportate.

Come collegare AirPods al PC Windows

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, passiamo al sodo e andiamo a scoprire come collegare gli AirPods al PC Windows.
La procedura da seguire, te lo anticipo subito, differisce leggermente a seconda della versione di Windows che si sta usando.
Ad ogni modo, non temere, non è nulla di complicato.

Se quello che stai usando è un PC con Windows 10, per riuscire nel tuo intento procedi nel seguente modo:
clicca sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi sulla barra delle applicazioni e seleziona l’icona delle Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio) dal menu che compare.
Nella finestra che ora visualizzi sul desktop, scegli la voce Dispositivi e poi quella Bluetooth e altri dispositivi dalla barra laterale di sinistra.

Successivamente, verifica che l’interruttore sotto la dicitura Bluetooth, nella parte destra della finestra, risulti spostato su Attivato (altrimenti provvedi tu), fai clic sul pulsante Aggiungi dispositivo Bluetooth o di altro tipo e seleziona la voce Bluetooth.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, prendi la custodia dei tuoi AirPods con gli auricolari ancora inseriti all’interno, aprila e avvicinala il più possibile al computer, dopodiché premi e continua a tenere premuto il tasto di configurazione presente sul retro del case, sino a quando l’indicatore di stato luminoso non inizia a lampeggiare di bianco.
Attendi, dunque, che gli AirPods vengano rilevati dal PC e clicca sulla loro icona, per stabilire il collegamento.

In alternativa al procedimento appena descritto oppure se stai usando Windows 8/8.x o una versione precedente del sistema operativo di Microsoft, per poter collegare gli AirPods a PC, clicca sul pulsante Start che trovi sulla taskbar e seleziona il collegamento relativo al Pannello di controllo dal menu che si apre.
Nella finestra che ti sarà poi mostrata sul desktop, fai clic sulla voce Hardware e suoni e/o su quella Dispositivi e stampanti (a seconda del tipo di visualizzazione impostata).

In seguito, prendi la custodia dei tuoi AirPods e attiva la modalità di pairing come ti ho descritto qualche riga più su, dopodiché clicca sul pulsante Aggiungi dispositivo e attendi che gli auricolari vengano rilevati dal PC.
A questo punto, seleziona il nome degli AirPods, clicca sul pulsante Avanti, aspetta che il collegamento tra PC e auricolari venga stabilito e clicca sul bottone Chiudi.

Una volta associati gli AirPods al tuo PC, per regolare il livello dell’audio puoi utilizzare i tasti volume presenti sulla tastiera oppure puoi agire tramite l’apposita barra di regolazione accessibile facendo clic sull’icona dell’altoparlante nella parte in fondo a destra della barra delle applicazioni.

Per ottenere un controllo più approfondito del volume e delle impostazioni relative all’audio, se stai usando Windows 10, richiama la sezione Impostazioni come ti ho indicato nelle precedenti righe, clicca sulla voce Sistema nella finestra che compare sulla scrivania e poi sfiora la dicitura Audio nel menu laterale di sinistra.

Intervieni quindi sulle opzioni che si trovano a destra, assicurandoti, in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze, che nei menu a tendina Scegli dispositivo di output e Scegli dispositivo di input risultino selezionati i tuoi AirPods.

Se stai usando Windows 8/8.x o una versione precedente del sistema operativo, richiama il Pannello di controllo come ti ho già spiegato qualche riga più su, scegli la voce Hardware e suoni e/o quella Audio (a seconda del tipo di visualizzazione impostata) e, nell’ulteriore finestra che si apre, seleziona la scheda Riproduzione o quella Registrazione in base alle tue necessità.

In seguito, seleziona gli AirPods nell’elenco dei dispositivi presenti nella finestra che si apre e premi sui pulsanti Configura e Proprietà posti in basso, in modo tale da apportare tutte le regolazioni del caso.

Come collegare AirPods al Mac

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Ti interessa capire come collegare gli AirPods al Mac?
In tal caso, se precedentemente avevi già collegato gli auricolari a un altro dispositivo Apple in tuo possesso su cui avevi eseguito l’accesso con lo stesso ID Apple, gli AirPods saranno immediatamente pronti all’uso anche sul tuo Mac, per cui non dovrai fare nulla per poterli associare al computer e potrai subito cominciare a usarli.

Se quello che ti ho descritto poc’anzi non è il tuo caso, per connettere gli AirPods al Mac devi andare ad agire direttamente sul computer.
Per cui, avvicina il più possibile al Mac la custodia di ricarica degli AirPods con gli auricolari ancora all’interno, apri il case e clicca sull’icona delle Preferenze di Sistema di macOS (quella con la ruota d’ingranaggio) che trovi sulla barra Dock.

Nella finestra che ora ti viene mostrata sulla scrivania, fai clic sulla voce Bluetooth e verifica che la connettività Bluetooth risulti attiva, sincerandoti del fatto che a sinistra venga riportata la dicitura Bluetooth:
attivo
.
Se, invece, visualizzi la voce Bluetooth:
non attivo
, fai clic sul pulsante Attiva Bluetooth posto sempre a sinistra per rimediare.

In seguito, individua i tuoi AirPods nell’elenco dei dispositivi Bluetooth ai quali ti puoi collegare, in corrispondenza della sezione Dispositivi, selezionali e clicca sul relativo pulsante Connetti.

In alternativa a come ti ho appena indicato, puoi connetterti agli AirPods dalla barra dei menu di macOS, cliccando sull’icona del Bluetooth (quella con la “B”) presente nella parte in alto a destra dello schermo e selezionando gli auricolari dal menu che si apre.

Se non è presente l’icona del Bluetooth nella barra dei menu, per rimediare recati nella sezione Preferenze di Sistema > Bluetooth di macOS e, nella finestra visualizzata, apponi un segno di spunta sulla casella posta in corrispondenza della voce Mostra Bluetooth nella barra dei menu che si trova in basso.

Una volta stabilito il collegamento tra gli AirPods e il Mac, puoi gestire il funzionamento degli auricolari recandoti nella sezione Preferenze di Sistema > Bluetooth di macOS e facendo clic sul pulsante Opzioni che trovi accanto al nome degli auricolari nell’elenco dei dispositivi.

Mediante il pannello che andrà ad aprirsi potrai poi regolare, scegliendo le opzioni che preferisci dai relativi menu a tendina e selezionando le caselle apposite, il funzionamento del microfono, del doppio tocco, del controllo del rumore ecc., in base al modello di AirPods in tuo possesso.
Per salvare e applicare le eventuali modifiche apportate, fai clic sul pulsante Fine.

Sempre tramite la sezione delle Preferenze di Sistema dedicata alla gestione del Bluetooth, puoi visualizzare il livello di carica degli auricolari, mediante l’indicatore raffigurante una batteria che trovi accanto al nome degli AirPods nell’elenco dei dispositivi.

In alternativa, fai clic sull’icona del Bluetooth nella parte in alto a destra della barra dei menu e, nel menu che si apre, porta il cursore del mouse sul nome degli AirPods:
troverai indicata la carica dell’auricolare sinistro e di quello destro accanto alle voci Livello batteria a sinistra e Livello batteria a destra.

Per quel che concerne la gestione del livello dell’audio, puoi affidarti all’uso dei tasti per la regolazione del volume presenti nella parte superiore della tastiera del Mac oppure puoi aprire le Preferenze di Sistema di macOS, cliccare sulla voce Suono nella finestra visualizzata, selezionare la scheda Uscita, poi gli AirPods nell’elenco sotto la dicitura Scegli un dispositivo per l’uscita audio e intervenire sulle barre di regolazione e sulle opzioni disponibili.

Oltre che come ti ho appena indicato, puoi controllare il volume degli AirPods anche dalla barra dei menu di macOS, cliccando sull’icona dell’altoparlante, assicurandoti che risultino selezionati i tuoi AirPods nell’elenco Dispositivo di uscita (altrimenti provvedi tu) e spostando il cursore posto sull’apposita barra di regolazione.

Se non è presente l’icona per la gestione del volume nella barra dei menu di macOS, per rimediare, recati in Preferenze di Sistema > Suono e, nella finestra visualizzata, seleziona la casella posta accanto alla voce Mostra volume nella barra dei menu che si trova in basso.

Come collegare AirPods a PC senza Bluetooth

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Se ti stai chiedendo “come collegare gli AirPods a PC senza Bluetooth?”, mi spiace deluderti ma la cosa non è fattibile.
Gli auricolari di Apple, infatti, possono essere connessi al PC, così come agli altri dispositivi, solo ed esclusivamente sfruttando la tecnologia in questione.

Ad ogni modo, se quello in tuo possesso è un PC sprovvisto di modulo Bluetooth, puoi rimediare facilmente alla cosa ricorrendo all’uso di un adattatore Bluetooth USB, cioè una chiavetta che si collega alla porta USB del computer e fornisce connettività Bluetooth a quest’ultimo.
Di seguito trovi una lista di adattatori Bluetooth che potrebbero fare per te.

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TP-Link UB400 Adattatore Bluetooth USB 2.0 Dongle Bluetooth 4.0 Wirele…

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Asus USB-BT400 Nano Bluetooth Stick (utilizza controller PS4 e Xbox On…

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UGREEN Adattatore USB Bluetooth 4.0, Dongle Bluetooth Wireless EDR 20M…

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Trust Adattatore USB Bluetooth 4.0

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Dispositivi di questo tipo presentano prezzi abbastanza contenuti (poche decine di euro) e si installano in maniera estremamente semplice:
in genere, infatti, basta collegarli al PC e attendere che il sistema operativo li configuri, effettuando il download automatico dei driver più adatti da Internet e procedendo, sempre automaticamente, con la relativa installazione.

Una volta configurato l’adattatore, i passaggi da mettere in atto per sfruttare la connettività Bluetooth per collegare gli AirPods a PC sono gli stessi di quelli che ti ho indicato nelle righe precedenti.

come collegare airpods a samsung

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare AirPods a Samsung

Ciao !! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come collegare le AirPods a Samsung .

 Devi sapere che pur trattandosi di un prodotto Apple, è possibile collegare gli auricolari al tuo cellulare. Nelle righe successive, ti spiegherò i vari passaggi che è necessario compiere per poter collegare gli AirPods a Samsung, non solo sullo smartphone, ma anche sul tablet e, addirittura, sul TV.

Ti faccio sapere subito che per riuscire ti basterà sfruttare la connettività Bluetooth dei due dispositivi coinvolti.

Informazioni preliminari

Prima di iniziare a leggere il tutorial, andandoti a spiegare come collegare gli AirPods a Samsung, ci sono alcune informazioni preliminari, a questo proposito, che devi assolutamente sapere.

Partiamo da un presupposto fondamentale: gli AirPods, sia quelli di prima che di seconda generazione, oltre che il modello Pro, sono degli auricolari concepiti innanzitutto per i dispositivi a marchio Apple.

Gli AirPods, infatti, sono dotati di un chip (H1), il quale ne permette il riconoscimento automatico su iPhone e iPad quando viene aperta la custodia di ricarica e che consente di attivare automaticamente gli auricolari quando questi vengono indossati, a patto che il Bluetooth sia abilitato su iOS/iPadOS e che i dispositivi siano vicini tra loro, come ti ho spiegato in dettaglio nel mio tutorial come collegare AirPods

Quando gli AirPods vengono riconosciuti da iPhone e iPad, questi diventano immediatamente utilizzabili anche su tutti gli altri device collegati allo stesso ID Apple, senza la necessità di ripetere le operazioni di cui sopra.

Per quanto riguarda l’associazione fatta direttamente su Mac, invece, la procedura da seguire è differente: occorre selezionare gli AirPods dall’elenco dei dispositivi Bluetooth disponibili nelle impostazioni di macOS.

Il procedimento di cui sopra, è praticamente lo stesso che bisogna adottare nel caso di qualsiasi altro computer e dispositivo che supporti la connettività Bluetooth, inclusi smartphone e tablet a marchio non Apple.

L’unica cosa di cui occorre tener conto andando a usare gli AirPods su dispositivi Samsung o comunque su qualsiasi altro device che non venga distribuito dall’azienda della Apple è che non tutte le funzioni offerte dagli auricolari risultano utilizabili.

Le caratteristiche disponibili sono quelle, per così dire, base. Per sfruttare le funzioni avanzate, come la possibilità di controllare lo stato della carica della batteria degli auricolari, nel caso specifico di smartphone e tablet è necessario ricorrere all’uso di alcune app di terze parti.

Come collegare AirPods a telefono Samsung

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, andiamo a scoprire come collegare gli AirPods a Samsung, più precisamente ai telefoni e ai tablet distribuiti dalla famosa azienda.

In primo luogo, provvedi ad attivare il Bluetooth sul tuo dispositivo. Per riuscirci, prendi il tuo cellulare (o tablet) Samsung

  • sbloccalo
  • accedi alla schermata home o al drawer 
  • seleziona l’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio). Nella schermata successiva
  • sfiora la voce Connessioni
  • poi quella Bluetooth
  •  e porta su ON l’interruttore apposito.
  • Oltre che così come ti ho appena spiegato, puoi attivare il Bluetooth tramite il Centro notifiche, richiamando quest’ultimo effettuando uno swipe dall’alto verso il basso sullo schermo e, nel menu che ti viene mostrato
  • selezionando l’icona del Bluetooth (quella con la “B”stilizzata), in modo tale che da grigia diventi colorata.
  • Una volta compiuti i passaggi di cui sopra, puoi andare ad associare gli AirPods al tuo device Samsung.
  • Dunque, prendi la custodia di ricarica degli auricolari Apple
  •  aprila e tieni premuto il tasto di configurazione presente sul retro, fino a quando l’indicatore di stato luminoso non inizia a lampeggiare in bianco.
  • In seguito, recati nella sezione Impostazioni > Connessioni > Bluetooth di Android
  • seleziona il nome degli AirPods dall’elenco dei dispositivi disponibili e il gioco è fatto.
  • Dopo aver collegato gli AirPods al tuo smartphone Samsung, puoi cominciare finalmente a servirtene per la riproduzione audio e per le telefonate. Per determinare per quale dei due casi utilizzarli, ti basta recarti nuovamente nella sezione
  •  Impostazioni > Connessioni > Bluetooth di Android
  • fare tap sull’icona a forma di ruota d’ingranaggio che trovi vicino al nome degli auricolari in elenco
  • e spostare su ON oppure su OFF gli interruttori situati accanto alle voci Chiamata audio e Audio multimediale nella sezione Usa per, a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
  • Oltre che come ti ho appena indicato, puoi stabilire per cosa usare gli AirPods tramite il Centro notifiche
  • richiamando quest’ultimo con uno swipe dall’alto verso il basso dello schermo e selezionando l’opzione per gestire l’uscita audio.
  • Per quel che concerne, invece, la regolazione del volume, puoi fare tutto usando i pulsanti Volume (+) e Volume (-) che si trovano lateralmente sulla scocca del dispositivo. In alternativa
  • recati nelle Impostazioni di Android
  • seleziona la voce Suoni e vibrazione
  • poi quella Volume
  •  e sposta i cursori sulle apposite barre di regolazione.

Devi sapere che con il tocco sugli AirPods (nel caso del modello di prima e seconda generazione) oppure premendo sull’estremità esterna degli auricolari (nel caso degli AirPods Pro), puoi avviare la riproduzione audio (del player multimediale predefinito o quella dell’app in primo piano) e interromperla e rispondere/agganciare le telefonate. Per quel che concerne la possibilità di richiamare l’assistente vocale di Google, puoi riuscirci semplicemente pronunciando la frase “Ok Google”.

Invece, per usufruire delle funzionalità avanzate degli AirPods, quelle che ufficialmente vengono offerte in via esclusiva per i dispositivi Apple, devi ricorrere all’impiego di apposite applicazioni di terze parti, in grado di sbloccare tali feature. Tra le varie disponibili su piazza, ti consiglio l’uso di AirBattery oppure di Assistant Trigger, sono entrambe gratuite (offrono però acquisti in-app) e consentono di visualizzare il livello di carica degli auricolari sullo schermo dello smartphone, di interrompere automaticamente la riproduzione quando vengono sfilati gli auricolari ecc.

  • Ti comunico che, se ti interessa puoi anche rinominare gli AirPods, recandoti sempre nella
  • sezione Impostazioni > Connessioni > Bluetooth di Android
  • facendo tap sull’icona a forma di ruota d’ingranaggio che trovi in corrispondenza degli auricolari
  • selezionando la voce Rinomina situata in cima e digitando, nel campo preposto, il nuovo nome che intendi utilizzare.
  • Se, invece,ti interessa dissociare gli AirPods dal tuo dispositivo Samsung, sappi che puoi farlo in qualsiasi momento, semplicemente
  • selezionando la voce Dissocia dalla schermata visibile dopo esserti recato nella sezione
  •  Impostazioni > Connessioni > Bluetooth di Android
  • e dopo aver fatto tap sul simbolo della ruota d’ingranaggio presente in corrispondenza del nome degli auricolari.

Nota: le indicazioni che ti ho fornito in questo passo possono differire leggermente rispetto a quanto da te visualizzato sullo schermo del tuo cellulare, a seconda del modello esatto di smartphone Samsung che stai usando e della versione di Android a cui questo risulta essere aggiornato.

Come collegare AirPods a TV Samsung

Se possiedi un TV a marchio Samsung, sappi che puoi stabilire il collegamento con gli AirPods anche in tal caso e usarli come un qualsiasi altro paio di auricolari collegati al televisore. L’unica cosa di cui devi tenere conto è, anche in questa circostanza, che il TV in questione supporti la connettività Bluetooth.

Se il tuo TV Samsung non supporta l’uso della tecnologia in questione, per rimediare, puoi valutare di acquistare un trasmettitore Bluetooth esterno con jack da 3.5mm, da inserire nell’apposito ingresso del televisore. In genere hanno un prezzo al di sotto dei 40 euro, sono facili da configurare e funzionano egregiamente.

  • Ciò detto, per collegare gli AirPods al tuo televisore Samsung
  • accendi l’apparecchio, dopodiché
  • premi sul tasto Menu collocato sul telecomando
  • e usa le frecce direzionali per raggiungere la sezione Impostazioni e/o quella Suono/Uscita audio.
  • Premi, quindi, sul tasto centrale del telecomando, per confermare la scelta fatta.
  • Dopo aver effettuato i passaggi di cui sopra, puoi procedere andando ad associare gli AirPods al TV Samsung. Per riuscirci
  • prendi e apri la custodia di ricarica degli auricolari Apple
  • e tieni premuto il tasto di configurazione presente sul retro, fino a quando l’indicatore di stato luminoso non inizia a lampeggiare in bianco.
  • Successivamente, seleziona i tuoi AirPods dall’elenco dei dispositivi disponibili per stabilire la connessione tra quelli che vengono elencati sullo schermo del televisore
  • e premi sul tasto centrale posto sul telecomando, in modo tale da confermare la scelta fatta.
  • Premi poi sul pulsante OK in risposta all’avviso che vedi comparire sul televisore, indicante il fatto che la procedura d’associazione è andata a buon fine.

In caso di necessità, sempre dalla medesima schermata di cui sopra, puoi scegliere di dissociare gli auricolari Apple dal televisore, selezionandoli nuovamente nell’elenco dei dispositivi disponibili e scegliendo poi la voce apposita che ti viene mostrata.

Per quanto riguarda la regolazione del livello dell’audio, puoi intervenire tramite il telecomando, usando i tasti per aumentare e diminuire il volume oppure puoi usare i pulsanti appositi presenti direttamente sull’apparecchio televisivo.

Per quel che concerne l’uso delle funzionalità avanzate, purtroppo quando gli AirPods vengono collegati a un TV Samsung queste non risultano disponibili. Le uniche cose che puoi fare, sfruttando il tocco sugli auricolari (nel caso degli AirPods di prima e seconda generazione) oppure premendo sull’estremità esterna degli stessi (nel caso degli AirPods Pro), è avviare e interrompere la riproduzione audio.

Nota: le indicazioni che ti ho fornito in questo passo possono differire leggermente rispetto a quanto da te visualizzato sullo schermo, in base al modello esatto di TV Samsung che stai usando.

come collegare il mac alla tv senza fili

come collegare il mac alla tv senza fili

Ti piacerebbe poter visualizzare sul tuo bel TV in, salotto, lo schermo dell’iMac in modo tale da poter guardare quella serie televisiva che danno in streaming senza dover traslocare il computer?
Possiedi un MacBook e vorresti poter estenderne il desktop sul televisore nella tua camerata in modo tale da avere a disposizione uno spazio di lavoro più ampio?
Beh, non vedo dove sia il problema?
Prendi il cavetto apposito, collega il tutto ed è fatta.
Come dici?
Non ti va di vedere fili vaganti per casa e vorresti dunque capire se esiste un qualche sistema per poter collegare il Mac alla TV senza fili?
Mmmmmm… vediamo… ma certo che si!

Se la cosa ti interessa, dedica qualche istante del tuo prezioso tempo alla lettura di questo mio tutorial sull’argomento e provvederò a spiegarti, per fio e per segno, come riuscirci.
Ti avviso subito, però, per collegare il tuo Mac in modalità wireless al televisore devi per forza di cose munirti di almeno uno degli appositi dispositivi di cui andrò a parlarti, altrimenti… nisba (a meno che tu non possegga uno smart TV), come si suol dire!

Allora?
Posso sapere che cosa fai ancora li impalato?
Prenditi qualche minuto tutto per te, mettiti bello comodo ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di questo articolo.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che addirittura in caso di necessità sarai pronto a fornire utili suggerimenti su da farsi a tutti i tuoi amici interessanti all’argomento.
Are you ready?

Indice

  • “Attrezzatura” per collegare il Mac alla TV senza fili
    • Apple TV
    • Chromecast
  • Configurazione
    • Apple TV
    • Chromecast
  • Regolazione delle impostazioni video
  • Altre soluzioni interessanti
  • Collegare il Mac alla TV con i fili

“Attrezzatura” per collegare il Mac alla TV senza fili

Come anticipato in apertura, per poter collegare il Mac alla TV senza fili, vale a dire in modalità wireless, devi per forza di cose munirti di appositi dispositivi esterni sia al computer che al televisore.
Più precisamente, quello di cui sto parlando sono la Apple TV, il famoso set-top box dell’azienda di Cupertino, oppure di Chromecast, il mini dongle prodotto da Google.

Tra i due, come facilmente intuibile, la soluzione più indicata sarebbe la prima poiché essendo la Apple TV un prodotto Apple a sua volta la connessione tra Mac e televisore si rivela decisamente ben più semplice, veloce e versatile.
Ad ogni modo, anche l’uso di Chromecast si rivela idoneo.
A te la scelta, insomma.
Entrambi i dispositivi, tienilo però ben presente, adempiono allo in questione solo se collegati alla medesima rete del Mac.
Per maggiori dettagli continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Apple TV

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Per quel che concerne la Apple TV, trattasi di un dispositivo entrato a far parte del catalogo dell’azienda della “mela morsicata” già da diversi anni a questa parte ma che risulta ancora oggi sconosciuto ai più.
È essenzialmente un media center, detta in termini molto spiccioli una “scatoletta” che si collega al televisore e consente di accedere a una vasta gamma di contenuti online tra cui film su iTunes Store, video su YouTube, Netflix ecc.
oltre che di visualizzare la scrivania del Mac e tutto quanto viene fatto passare sullo schermo del computer su quello del televisore impiegato.
Va collegato al TV tramite cavo HDMI.

Ad oggi, sul mercato sono disponibili due differenti versioni di Apple TV: una più datata e dal prezzo più contenuto ed una più moderna e, come deducibile, dal prezzo più elevato.
Sul sito Internet di Apple è possibile acquistare solo la versione di Apple TV più recente, ma in altri store si riesce ancora a reperire quella più datata.
Qui di seguito trovi esplicate le principali differenze che intercorrono tra i due modelli.

  • Apple TV di 3a generazione – A seconda dello store d’acquisto di riferimento, il prezzo si aggira trai 70 e gli 80 euro.
    Supporta la ricezione di contenuti audio e video con una risoluzione massima di 1080p e include un set predefinito di applicazioni, fra cui Netflix, YouTube, Vevo e iTunes che non posso essere modificate dall’utente.
    Viene fornita con un telecomando apposito ma volendo si può controllare anche da iOS, direttamente dal Centro di controllo.
  • Apple TV di 4a generazione – È disponibile nella varianti da 32GB ed in quella da 32GB 4K e 64GB 4K.
    Include una serie di applicazioni di base a cui si possono però sommare quelle scaricabili dall’app store dedicato. Viene fornito un telecomando touch tramite il quale ci si può muovere più agevolmente nei menu, giocare con i videogame e comandare il media center con la voce (anche se al momento la funzione non è ancora disponibile per l’Italia).
    Per il resto, supporta la ricezione di contenuti audio e video con una risoluzione massima di 1080p proprio come il modello “entry level”.

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Apple TV HD (32GB)

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Apple TV 4K (32GB)

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Apple TV 4K (64GB)

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La tecnologia sfruttata da Apple TV per la riproduzione e la visualizzazione dei contenuti senza l’ausilio di cavi e cavetti vari si chiama AirPlay.
Più precisamente, la suddetta tecnologia permette si duplicare quello che accade sullo schermo di macOS sul televisore, di estendere la scrivania del Mac così da usare il TV come secondo display e di riprodurre su Apple TV i contenuti video salvati sul computer.

Per usufruire di AirPlay occorre avere una Apple TV di seconda generazione (non menzionata nelle righe precedenti in quanto ormai troppo datata e praticamente reperibile solo usata) oppure di terza o quarta generazione, così come anticipato poc’anzi, e un Mac metà 2011 o versioni successive equipaggiato con macOS Mountain Lion o superiori.

Per completezza d’informazione, ti segnalo che è possibile riprodurre contenuti tramite AirPlay su Apple TV anche da iPhone e iPad.
Parlare di questo adesso, però, significherebbe andare fuori tema.
Se vuoi approfondire la questione oltre che il funzionamento dell’apple TV in generale puoi consultare il mio tutorial incentrato, appunto, su come funziona Apple TV e la pagina dedicata annessa alla sezione supporto del sito Internet ufficiale di Apple.

Chromecast

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Passiamo ora a Chromecast, la chiavetta di Google che consente di trasmettere sul televisore contenuti audio/video e lo schermo del computer, usando la tecnologia denominata Google Cast, previo collegamento dell’apparecchio al TV tramite l’apposito cavo HDMI che fuoriesce dal dispositivo stesso. La sua forma attuale è quella di una “sfera schiacciata”, mentre il modello di prima generazione aveva le sembianze di una pendrive, come quelle che si utilizzano per salvare file e documenti vari.

Chromecast è compatibile con tantissime applicazioni che consentono di sfruttarne in toto le potenzialità e con tante piattaforme software.
Si può dunque utilizzare non solo in accoppiata con il Mac ma anche e soprattuto dai dispositivi Android e da PC, iPhone, iPad e Windows Mobile.

La generazione di Chromecast attualmente in commercio si suddivide in tre modelli, tutti acquistabili dallo store ufficiale di Google.
Li trovi indicati qui di seguito, con le relative caratteristiche.

  • Base –  Permette di riprodurre video fino a una risoluzione di 1080p (Full HD), costa 39 euro e supporta le reti wireless a 5GHz.
  • Ultra – Permette di riprodurre video in 4K e HDR (con supporto Ethernet), costa 79 euro ed anche in tal caso è presente il supporto alle reti wireless a 5GHz.

Poi c’è anche il modello Audio, che permette di trasformare qualsiasi impianto audio in un impianto wireless, ma per lo scopo in oggetto non torna utile.
Ad ogni modo, se vuoi approfondire la questione ed ottenere maggiori dettagli sul suo funzionamento oltre che su quello degli altri modelli puoi consultare il mio tutorial dedicato, appunto, a come funziona Chromecast.

Configurazione

Ora che hai compreso quali sono i dispositivi che è possibile usare per collegare il Mac alla TV senza fili vediamo come fare per poterli sfruttare per raggiungere il tuo obiettivo.
Trovi tutti i dettagli del caso proprio qui di seguito.

Apple TV

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Se Mac e Apple TV rispettano tutti i requisiti di cui sopra, per visualizzare lo schermo del Mac sul televisore ti basta fare clic sull’icona di AirPlay (lo schermo con il simbolo del triangolo accanto) nella parte in alto a destra della barra dei menu di macOS e scegliere la voce Apple TV dal menu che si apre.

Successivamente potrai scegliere, sempre dal medesimo menu, se duplicare lo schermo del Mac sul televisore (Duplicazione iMac o Duplicazione MacBook) o se usare il TV come estensione dello schermo del Mac (Usa come monitor separato).

Se non riesci a trovare l’icona per la duplicazione dello schermo nella barra dei menu del Mac, recati in Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che sta sulla barra Dock), clicca su Monitor e spunta la casella accanto alla voce Mostra opzioni di duplicazione nella barra dei menu quando disponibili.

Se invece vuoi visualizzare sullo schermo del televisore solo alcuni specifici contenuti in streaming da Internet, usa il browser Safari che dalla versione 9 (vale a dire quella inclusa a partire da macOS 10.11 El Capitan) supporta l’invio di video in MP4 al televisore.
Per riuscirci, ti basta fare clic sull’icona di AirPlay che vedi apparire sul player del video di interesse.

Chromecast

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Per avviare la trasmissione della scrivania del Mac al televisore a cui è collegato Chromecast, collegati al sito Internet che lo ospita tramite il browser Chrome, clicca sull’icona con i tre puntini in orizzontale che sta in alto a destra, espandi il menu a tendina Trasmetti a e seleziona il nome del tuo Chromecast dal riquadro che si apre.

Se invece vuoi riprodurre sul TV solo una specifica pagina Web, clicca sull’opzione Trasmetti e seleziona l’apposita voce. Inoltre, su alcuni siti, come Netflix e YouTube il supporto a Chromecast è “nativo”. Di conseguenza, visitandoli è possibile inviare al televisore drittamente il video da riprodurre, escludendo il resto della pagina Web.

Regolazioni delle impostazioni video

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Dopo aver effettuato il collegamento tra Mac e TV, puoi intervenire sulla impostazioni relative ai due schermi recandoti nelle Preferenza di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra dock), facendo clic sull’icona Monitor e selezionando la scheda Disposizione.

Da qui, nel caso in cui il TV venga usato come estensione della scrivania è possibile disporre i due schermi nell’ordine preferito, in modo che il mouse si possa muovere in maniera naturale rispettando a quella che è la reale posizione dei monitor.
Per riuscirci, sposta i due riquadri blu che stanno al centro.

Se invece, a prescindere dalla modalità di utilizzo dello schermo selezionata, desideri cambiare la risoluzione del TV o del Mac, usa le impostazioni presenti nella scheda Monitor.

Qualora poi dopo aver impostato la duplicazione dello schermo l’audio continuasse ad essere riprodotto dal Mac e non dal televisore (e la cosa non fosse di tuo gradimento), clicca sull’icona Suono, annessa alla schermata generale di Preferenze di sistema, seleziona la scheda Uscita e scegli il nome del TV dall’elenco dei dispositivi in elenco per l’uscita audio.

Altre soluzioni interessanti

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Nel caso specifico delle smart TV, oltre che tramite Apple TV e Chromecast, è possibile collegare il Mac al televisore ricorrendo all’uso di alcune apposite applicazioni, come di quelle che trovi qui di seguito, da installare su macOS e che consentono di duplicare lo schermo del computer via wireless.

  • Mirror per LG TV – Permette di collegare il Mac agli smart TV di casa LG.
    È possibile duplicare lo schermo direttamente dalla barra dei menu di macOS e gestire le opzioni relative ai colori e all’audio.
    Costa 10,99 euro.
  • Mirror for Samsung TV – Permette di collegare il Mac agli smart TV Samsung.
    Anche in tal caso, è possibile duplicare lo schermo agendo dalla barra dei menu di macOS e gestire varie altre opzioni relative ad audio e video.
    Costa 10,99 euro.
  • Mirror per Sony TV – Applicazione che consente di collegare i computer a marchio Apple agli smart TV Sony.
    Per il resto, presenta le medesime caratteristiche delle risorse di cui sopra.
    Costa sempre 10,99 euro.
  • Mirror per Panasonic TV – Con quest’app è possibile collegare Mac e smart TV Panasonic e visualizzare lo schermo di macOS sul televisore.
    Le altre caratteristiche sono analoghe alle risorse già menzionate.
    Il costo è di 10,99 euro.
  • Mirror per Philips TV – Permette di collegare il Mac alle TV smart di Panasonic.
    Consente sempre di duplicare lo schermo agendo dalla barra dei menu di macOS e di gestire tutto quanto concerne audio e video.
    Costa 10,99 euro.

Nota: Anche in tal caso è indispensabile che Mac e smart TV facciano parte della stessa rete senza fili altrimenti non sarà possibile stabilire il collegamento.

Collegare il Mac alla TV con i fili

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Leggendo quanto ti ho indicato con questo mio articolo ti sei ricreduto e invece che collegare il Mac alla TV senza fili vorresti capire come riuscirci utilizzando i “classici” cavetti?
Detto, fatto! Leggi il mio tutorial dedicato in via generica a come collegare il Mac alla TV e lo scoprirai subito.

In linea di massima, basta munirsi di un cavo HDMI da collegare tra il TV e il computer ricorrendo all’impiego, a seconda del modello di Mac in uso, di un adattatore.
In alcuni casi, si possono usare anche altre tipologie di cavi (es.
VGA) ma la migliore soluzione resta comunque quella che ti ho appena indicato.