come rinominare foto iphone

come rinominare foto iphone

Condividi spesso le foto che scatti con il tuo iPhone via email e ti piacerebbe poterle rinominare prima di effettuarne l’invio?
Purtroppo l’app Foto, quella disponibile “di serie” sui dispositivi iOS per visualizzare e gestire le foto, non include una funzione apposita (mentre per quanto riguarda gli album la cosa è fattibile), per cui, per poter compiere l’operazione in questione occorre adottare altre soluzioni.

Per riuscire a rinominare le foto su iPhone, infatti, bisogna ricorrere all’uso di altri strumenti, come nel caso del file manager File, preinstallato anch’esso sui “melafonini”, oppure di app di terze parti adibite allo scopo.
Se la cosa ti interessa, prosegui pure nella lettura:
trovi spiegato tutti in dettaglio proprio qui sotto.

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero solo per te e inizia immediatamente a concentrarti su quanto riportato in questa mia guida.
Ti assicuro che non dovrai fare nulla di particolarmente complesso e che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Come rinominare foto iPhone con File
  • App per rinominare foto iPhone
    • Documents
    • File Master
    • Altre app
  • Come rinominare album foto iPhone

Come rinominare foto iPhone con File

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Come ti dicevo a inizio guida, poiché l’app Foto di iOS non include una funzione ad hoc per rinominare le foto su iPhone, per riuscire nel tuo intento devi ricorrere a un “trucchetto”:
usare File, il file manager che Apple ha deciso di includere in iOS a partire dalla versione 11 del suo sistema operativo, il quale, appunto, consente di gestire i file presenti su iPhone e nel cloud in maniera abbastanza completa e versatile.

Per servirtene per il tuo scopo, provvedi in primo luogo a prendere il tuo iPhone, a sbloccarlo, a recarti nella sua home screen e a fare tap sull’icona dell’app Foto (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore). Successivamente, individua la foto (o le foto) su cui ti interessa andare ad agire e premi sulla relativa anteprima.

Nella schermata che in seguito ti viene mostrata, premi sul pulsante della condivisione (quella con il quadrato e la freccia) situato in basso a sinistra, scegli l’opzione Salva su File dal menu che si apre e indica la posizione in cui salvare la foto sul tuo iPhone oppure su iCloud Drive.
Dopodiché premi sulla voce Aggiungi, collocata in alto a destra.

Se la voce per salvare la foto in File non compare, scorri il menu visualizzato, da destra verso sinistra, premi sull’icona Altro e porta su ON l’interruttore che trovi accanto alla dicitura File.

Se tale dicitura non è presente, evidentemente è perché hai disinstallato l’app File dal dispositivo.
Per scaricarla nuovamente, visita la relativa sezione di App Store, fai tap sul pulsante Ottieni/Installa, autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password e premi sul pulsante Apri, che in seguito vedi comparire su schermo, per aprirla.

Una volta importata la foto, apri l’app File, premendo sulla sua icona (quella con lo sfondo bianco e la cartella azzurra) che trovi in home screen, recati nella posizione in cui hai scelto di salvare la foto, selezionandola dalla sezione Sfoglia, oppure da quella Recenti, premi e continua a tenere premuto sulla foto per qualche istante e scegli, dal menu che si apre, l’opzione Rinomina.

Per concludere, rimuovi il nome attualmente impostato per la foto cancellando quanto indicato nel campo apposito, digita il nuovo titolo e premi sul bottone Fine (in alto a destra) per confermare e applicare le modifiche.

App per rinominare foto iPhone

Se l’uso dell’app File non ti soddisfa e cerchi, dunque, delle soluzioni alternative per rinominare le foto su iPhone, sono ben felice di comunicarti che puoi prendere in seria considerazione le applicazioni di terze parti che ho provveduto a indicarti qui di seguito. Si tratta, essenzialmente, di altri gestori di file che permettono di modificare i nomi delle foto:
mettili subito alla prova, sono sicuro che riuscirai a trovare ciò che fa per te.

Documents

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La prima app alternativa a File che ti invito a prendere in considerazione è Documents:
si tratta di un file manager gratuito per iPhone e iPad che consente di visualizzare, gestire e rinominare varie tipologie di file senza particolari vincoli, un po’ come si fa su computer.

Per effettuarne il download sul tuo “iPhone”, visita la relativa sezione presente su App Store, fai tap sul pulsante Ottieni/Installa, autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password e premi sul pulsante Apri che in seguito vedi comparire su schermo per aprirla.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, segui la breve guida introduttiva che ti viene proposta, dopodiché fai tap sulla cartella Album fotografici che trovi nella schermata Documenti.
Se la cartella non è presente, per rimediare, fai tap sul pulsante con l’ingranaggio collocato nella parte in alto a destra del display, seleziona la voce Gestore file dal menu che si apre e porta su ON l’interruttore collocato accanto alla voce Mostra le foto.

In seguito, seleziona l’album contente la foto (o le foto) che desideri rinominare, premi sulla voce Modifica collocata in alto a destra, fai tap sulla dicitura Copia situata nel menu in basso e indica la posizione in cui salvare la copia della foto in Documents.

Successivamente, recati nella posizione scelta in precedenza, fai tap sul pulsante […] che trovi nell’angolo in basso a destra dell’anteprima dell’immagine e seleziona, dal menu che si apre, la voce Rinomina.
Per concludere, cancella il nome attualmente impostato per la foto, digita quello che vuoi assegnargli e premi sul bottone Fine in alto a destra.

File Master

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Un’altra applicazione alla quale puoi rivolgerti per compire l’operazione oggetto di questa guida è File Master:
si tratta di un gestore di file per i dispositivi iOS grazie al quale è possibile visualizzare documenti, riprodurre audio e video, editare testi e molto altro ancora.
Ovviamente, consente anche di rinominare le immagini.
È gratis, ma offre acquisti in-app (a partire da 1,09 euro) per rimuovere la pubblicità e aggiungere funzioni extra, come il blocco con codice.

Per effettuarne il download sul tuo iPhone, accedi alla relativa sezione presente su App Store, fai tap sul pulsante Ottieni/Installa, autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password e premi sul pulsante Apri che in seguito vedi comparire su schermo, per aprirla.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, fai tap sul bottone [+] posto in alto, seleziona la voce Import photos dal menu che si apre e seleziona la foto (o le foto) che vuoi rinominare mediante la schermata successiva, dopodiché premi sulla voce Fatto posta in alto a destra.

Una volta importata l’immagine, fai tap sul pulsante “i” situato accanto alla sua anteprima, seleziona l’opzione Rename dal menu che compare, cancella il nome attualmente impostato per la foto, digita quello che vuoi assegnargli nel campo visualizzato e fai tap sul bottone OK, per confermare e applicare le modifiche.
Ecco qui!

Altre app

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Oltre alle app di cui ti ho già parlato, puoi rivolgerti ai seguenti file manager per rinominare le foto sul tuo iPhone.
Dagli subito un’occhiata!

  • File manager – app gratuita che consente di gestire, organizzare e visualizzare praticamente ogni genere di file.
    Ha una bella interfaccia utente e supporta anche i servizi di cloud storage.
    Chiaramente, consente anche di modificare il nome delle immagini importate.
  • Documents Pro – altra app appartenente alla categoria dei file manager grazie alla quale è possibile gestire con facilità qualsiasi tipo di file.
    È gratis, ma offre acquisti in-app (a partire da 0,99 euro) per sbloccare alcune funzionalità extra.
  • File Manager & Browser – si tratta di uno dei migliori file manager in fatto di facilità di utilizzo.
    Ha un interfaccia semplice e intuitiva e consente di gestire praticamente ogni genere di file, sia localmente che sul cloud.
    È gratis, ma offre acquisti in-app (a partire da 3,49 euro) per sbloccare funzionalità aggiuntive.

Come rinominare album foto iPhone

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Per completezza d’informazione, mi sembra doveroso segnalarti anche come fare per rinominare gli album fotografici su iPhone.
Diversamente dalle singole foto, il nome degli album può essere cambiato senza problemi sfruttando l’app Foto di iOS.
Vediamo subito in che modo riuscirci.

In primo luogo, recati nella home screen di iOS, fai tap sull’icona dell’app Foto (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore) e recati nella sezione Album della stessa, selezionando l’apposita voce visibile in basso.
Successivamente, fai tap sulla voce Vedi tutto che trovi in corrispondenza della sezione I miei album.

Ora che visualizzi l’elenco completo degli album fotografici, premi sulla dicitura Modifica posta in alto a destra, fai tap sul nome dell’album che intendi rinominare, cancella quello attualmente in uso, digita il nuovo titolo e fai tap sula voce Fine, situata in alto a destra, per salvare le modifiche. Da notare che è possibile rinominare tutti gli album, ad accezione di quelli Tutte le foto e Preferiti.

Tieni presente che, se utilizzi la Libreria Foto di iCloud, che permette di caricare foto, live photos e video sul cloud senza limiti di tempo, durata o risoluzione, erodendo però quello che è lo spazio di archiviazione su iCloud e quindi, “costringendo” l’utente a sottoscrivere uno dei piani a pagamento del servizio (a partire da 0,99 euro/mese per 50GB di storage, come ti ho indicato in dettaglio nella mia guida su come acquistare spazio su iCloud), per cui foto e album sono perfettamente sincronizzati su tutti i dispositivi su cui hai scelto di abilitare il medesimo servizio, puoi modificare il nome degli album anche da questi ultimi e visualizzare poi le modifiche apportate su iPhone.

Tenendo conto di quanto affermato poc’anzi, se la cosa ti interessa, qui di seguito trovi quindi spiegato come fare per rinominare gli album fotografici salvati tramite il servizio Libreria Foto di iCloud agendo da macOS, Windows e dal sito Internet di iCloud.

  • macOS – apri l’applicazione Foto, facendo clic sulla sua icona (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore) presente sulla barra Dock, clicca sulla voce I miei album che trovi nella barra laterale di sinistra, individua l’album da rinominare, fai clic sul suo nome, cancella quello attualmente impostato, digita il nuovo nome che intendi usare e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera per applicare le modifiche.
  • Windows – dopo aver scaricato e installato iCloud sul tuo PC, come ti ho spiegato nella mia guida sull’argomento, apri Esplora File facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) presente sulla barra delle applicazioni, seleziona la voce Foto iCloud posta sotto la voce Preferiti nella barra laterale di sinistra, fai clic destro sull’album che vuoi rinominare, seleziona la voce Rinomina dal menu contestuale, cancella il nome attualmente applicato all’album, digita quello nuovo e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del PC.
  • iCloud.com – recati sul sito Internet iCloud.com ed effettua il login al tuo account iCloud compilando con i dati richiesti gli appositi campi su schermo.
    Ad accesso eseguito, fai clic sull’icona di Foto (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore), seleziona la voce I miei album posta nella barra laterale di sinistra, fai clic sul nome dell’album che vuoi modificare, cancella il nome attualmente inserito, digita il nuovo e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.

come rinominare cartella su mac

come rinominare cartella su mac

Dopo tanti anni passati a lavorare sui PC Windows, hai deciso di “cambiare aria” e passare al mondo Mac.
Una scelta di cui sei molto soddisfatto, ma che non è stata del tutto “indolore”.
Eh già, perché hai dovuto imparare a fare i conti con le tipiche difficoltà da novizio.
Pur non essendo un esperto d’informatica, infatti, la forza dell’abitudine ti aveva fatto imparare diverse cose su Windows e ora ti ritrovi a dover imparare di nuovo alcune procedure che sul sistema operativo di casa Microsoft facevi ormai a occhi chiusi.

Perfino le operazioni più basilari ti trovano impreparato in ambiente Mac, ma non preoccuparti:
se vuoi ci sono qui io a darti una mano.
Con la guida di oggi, per esempio, scopriremo come rinominare cartella su Mac:
un’operazione super-semplice ma che va compiuta in maniera diversa rispetto a Windows.

Se sei pronto per iniziare, direi di mettere subito da parte le chiacchiere e addentrarci immediatamente nel cuore di questa guida.
Forza e coraggio:
mentiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le “dritte” che ti darò.
Ti auguro una buona lettura!

Indice

  • Come rinominare una cartella su Mac
  • Come rinominare più cartelle su Mac
  • Come rinominare la cartella utente su Mac

Come rinominare una cartella su Mac

Se vuoi imparare come rinominare una cartella su Mac, sappi che ci sono vari modi per riuscire a compiere quest’operazione:
selezionando la cartella di proprio interesse e poi dando “Invio” sulla tastiera, agendo dal menu contestuale di macOS o, ancora, utilizzando una combinazione di tasti sulla tastiera.
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui sotto.

Primo metodo

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La prima soluzione che ti suggerisco di adottare è anche quella più semplice. Tutto quello che devi fare è selezionare la cartella di tuo interesse, facendo clic su di essa, e premere il tasto Invio sulla tastiera del computer.

A questo punto, il nome della cartella verrà evidenziato in azzurro e potrai modificarlo liberamente.
Digita, dunque, il nuovo nome che vuoi assegnare alla cartella e premi nuovamente il tasto Invio sulla tastiera, per salvare i cambiamenti.

In alternativa, puoi cliccare sul nome di una cartella che vuoi rinominare, tenere premuto il tasto sinistro del mouse per un paio di secondi sullo stesso e digitare il nuovo nome da assegnare all’elemento.
Anche in questo caso, per salvare i cambiamenti, basta premere il tasto Invio sulla tastiera del Mac.

Secondo metodo

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Un secondo metodo per modificare il nome di una cartella su Mac consiste nel richiamare il menu contestuale del Finder.

Per procedere, dunque, individua la cartella di tuo interesse, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Rinomina dal menu che si apre.
A questo punto, non devi far altro che scrivere il nuovo nome della cartella e premere il tasto Invio sulla tastiera, per dare conferma.

Terzo metodo

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Il terzo modo per cambiare il nome di una cartella su Mac consiste nell’accedere alla finestra con le proprietà della stessa e agire da quest’ultima.

Per procedere, seleziona dunque la cartella di tuo interesse, premi contemporaneamente i tasti cmd+i sulla tastiera del Mac e, nella finestra Info su [nome attuale della cartella], espandi il menu Nome ed estensione.
In alternativa, puoi raggiungere la stessa finestra facendo clic destro sull’icona della cartella di tuo interesse e selezionando la voce Ottieni informazioni dal menu contestuale.

Digita, quindi, il nuovo nome da applicare all’oggetto nell’apposito campo di testo, chiudi la finestra, facendo clic sul pallino rosso posto nell’angolo in alto a sinistra della stessa, e il gioco è fatto.
Chiudendo la finestra, le modifiche verranno salvate in modo automatico.

Come rinominare più cartelle su Mac

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Non vuoi cambiare il nome a una sola cartella su Mac, ma vuoi rinominare più cartelle, magari perché vuoi assegnare loro dei nomi sequenziali (es.
Cartella 001, Cartella 002, etc.)?
Nessun problema. 

Per portare a termine quest’operazione, seleziona le cartelle che vuoi rinominare, usando la combinazione cmd+clic, dopodiché fai clic destro su uno qualsiasi degli elementi selezionati e scegli la voce Rinomina xx elementi dal menu contestuale.

Nella finestra che si apre, seleziona la voce Formato dal menu a tendina collocato in alto a sinistra e usa il campo Personalizza formato per digitare il nome da assegnare a tutte le cartelle.
Nel campo Inizia numerazione da, digita il numero da cui far iniziare la numerazione delle cartelle da rinominare e premi su Rinomina, per applicare i cambiamenti.

In alternativa, se preferisci, puoi anche selezionare un’opzione a scelta tra Sostituisci testo e Aggiungi testo dal menu a tendina in alto a sinistra per modificare il nome delle cartelle sostituendo o aggiungendo del testo a quest’ultimo.

Se hai esigenze più avanzate, puoi rinominare più cartelle in macOS usando Automator:
un’utility integrata nel sistema operativo che permette di automatizzare qualsiasi tipo di operazione, compreso il cambio di nome delle cartelle.

Per avvalertene, avviala facendo clic sulla sua icona presente nella cartella Altro del Launchpad.
Dopodiché, nella finestra che si apre, fai doppio clic sull’icona Flusso di lavoro, seleziona la voce File e cartelle dalla barra posta sulla sinistra e fai doppio clic prima sulla voce Ottieni elementi del Finder selezionati e poi su Rinomina elementi del Finder.
Nel caso in cui ti venisse chiesto di aggiungere un’operazione di copia al processo, fai clic sulla voce Non aggiungere.

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Ora, clicca sulla dicitura Opzioni situata sotto la voce Ottieni elementi del Finder selezionati e apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Ignora l’input dell’azione.

Dopodiché seleziona la voce Rendi sequenziale dal menu a tendina Aggiungi data o ora, apponi la spunta accanto alla dicitura Nuovo nome e serviti dei campi del modulo Rendi sequenziale per indicare il nome e il tipo di numerazione che devono avere le cartelle.

Per finire, seleziona le cartelle che intendi rinominare in sequenza (per riuscirci, basta tenere premuto il tasto cmd sulla tastiera e cliccare su quelle di tuo interesse), clicca sul pulsante Esegui situato nell’angolo in alto a destra della finestra di Automator e il gioco è fatto.

Come rinominare la cartella utente su Mac

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Sei giunto su questa guida con l’obiettivo di rinominare la cartella utente su Mac?
Prima di spiegarti come procedere, ci tengo a fare alcune doverose precisazioni.

Apple permette di modificare il nome dell’account utente macOS e della cartella Inizio (a patto che abbiano lo stesso nome), ma tale operazione potrebbe essere potenzialmente rischiosa, in quanto se non viene effettuata nel modo corretto, è possibile che l’account utente venga compromesso e che non sia più possibile effettuarvi l’accesso.

Se vuoi evitare di incorrere in problemi simili, ti suggerisco di fare, per precauzione, un backup completo del tuo Mac.
Se non sai come compiere quest’operazione, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida dedicata all’argomento.

Dopo aver effettuato il backup del tuo Mac, puoi finalmente procedere.
Per prima cosa, esci dall’account che vuoi rinominare e accedi a un altro account amministratore.

Se non c’è un altro account amministratore sul computer, crealo adesso:
recati in Preferenze di Sistema > Utenti e gruppi, clicca sull’icona del lucchetto chiuso posto in basso a sinistra della finestra, digita la password di amministrazione del tuo account utente e fai clic sul pulsante Sblocca.

Dopodiché premi sul pulsante (+) collocato in basso a sinistra e, dopo aver selezionato l’opzione Amministratore dal menu a tendina Nuovo account, compila il modulo visualizzato fornendo, negli appositi campi di testo, nome completo, nome account, password e gli altri dati richiesti.

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Dopo aver effettuato l’accesso all’altro account amministratore, devi aprire la cartella Utenti, che contiene la cartella Inizio:
per accedere a quest’ultima, devi cliccare sulla voce Vai nella barra dei menu di macOS (in alto a sinistra), selezionare la dicitura Vai alla cartella… e inserire /Utenti nella finestra comparsa a schermo.

Provvedi, poi, a rinominare la cartella Inizio (puoi riuscirci seguendo le indicazioni presenti nella prima parte della guida), avendo cura di non inserire spazi nel nuovo nome, e fornisci il nome e la password di amministratore che hai utilizzato per effettuare l’accesso.

Mentre sei ancora disconnesso dall’account utente che hai bisogno di rinominare, provvedi anche a rinominare l’account nel seguente modo:
recati in Preferenze di Sistema > Utenti e Gruppi, clicca sull’icona del lucchetto situata in basso a sinistra e digita il nome e la password di amministratore che hai utilizzato per effettuare il login.

Dall’elenco di utenti situato sulla sinistra, fai poi clic sull’utente che vuoi rinominare tenendo premuto il tasto ctrl e clicca sulla voce Opzioni avanzate.
Modifica, dunque, il campo Nome account facendo in modo che corrisponda al nuovo nome che hai assegnato alla cartella Inizio (ricordati che il nome non deve contenere spazi).

Come potrai notare, il nome dell’account è presente anche nel campo di testo Cartella Inizio (dopo /Users/): modifica il nome dell’account, facendo in modo che corrisponda al nuovo nome della cartella Inizio.

Se desideri modificare il nome completo dell’account, modifica anche il campo Nome completo (in questo caso puoi utilizzare un nome qualsiasi).
In conclusione, clicca sul pulsante OK, riavvia il Mac e il gioco è fatto.

come rinominare airpods

come rinominare airpods

Dopo averne sentito parlare dai tutti i tuoi amici, finalmente ti sei deciso e hai acquistato un paio di AirPods, i rinomati auricolari Bluetooth di Apple.
Sei piuttosto soddisfatto del tuo nuovo acquisto, soltanto che ci sono ancora alcune funzioni e caratteristiche del prodotto che non ti sono chiare.
Ad esempio, vorresti tanto personalizzare il nome dei tuoi AirPods ma proprio sai come riuscire in quest’intento.

Come dici?
Le cose stanno proprio così e ti domandi come rinominare AirPods?
In tal caso, non preoccuparti, perché nei prossimi capitoli di questo mio tutorial ti fornirò tutte le informazioni che ti servono.
Ti spiegherò non solo come agire da iPhone e iPad, ma anche come raggiungere il tuo obiettivo da uno smartphone o un tablet Android o da un computer, Windows o Mac che sia.

Detto ciò, se adesso sei impaziente di saperne di più e se non vedi l’ora di iniziare, mettiti seduto bello comodo e prenditi giusto qualche minuto di tempo libero.
Leggi attentamente le indicazioni che sto per fornirti e riuscirai facilmente nell’intento che ti sei proposto.
A questo punto, non mi resta chi augurarti una buona lettura!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come rinominare AirPods su smartphone e tablet
    • iPhone/iPad
    • Android
  • Come rinominare AirPods su PC
    • macOS
    • Windows

Informazioni preliminari

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Prima di spiegarti come rinominare gli AirPods, devo fornirti alcune informazioni preliminari relative al corretto compimento di quest’operazione.
Devi infatti sapere che, sebbene gli AirPods siano degli auricolari Bluetooth pensati per l’utilizzo sui dispositivi Apple, il loro utilizzo e la possibilità di rinominarli è disponibile anche su Android e Windows.

Nel caso specifico del cambio di nome, però, devo anche precisare che su iPhone, iPad e Mac l’operazione comporta l’effettiva modifica dell’ID degli AirPods.
Ciò significa che, rinominando gli AirPods, il nuovo nome verrà mostrato su tutti i dispositivi.

Al contrario, intervenendo tramite i dispositivi con sistema operativo Android o Windows, tale modifica sarà soltanto locale e, quindi sarà visualizzata soltanto dal dispositivo con il quale si è intervenuto per il cambio di nome (gli AirPods, dunque, manterranno il loro nome originale quando connessi ad altri dispositivi).

Detto ciò, se vuoi riuscire in quest’intento, non devi fare altro che continuare a leggere i prossimi paragrafi di questo mio tutorial, in modo da mettere in atto le indicazioni che sto per fornirti.

Come rinominare AirPods su smartphone e tablet

Puoi rinominare facilmente e velocemente gli AirPods su iPhone e iPad, ma anche su smartphone e tablet dotati del sistema operativo Android.
A tal proposito, per riuscire in quest’intento, segui le indicazioni trovi nelle prossime righe.

iPhone/iPad

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Per rinominare gli AirPods su iPhone o iPad, assicurati innanzitutto di aver connesso, tramite Bluetooth, gli auricolari di Apple al dispositivo che intendi utilizzare per rinominarli.
A tal proposito, nel caso in cui non sapessi come procedere per effettuare l’operazione in questione, fai riferimento al mio tutorial dedicato all’argomento.

Dopo aver connesso gli AirPods al tuo smartphone o tablet, premi sull’icona (i) situata in corrispondenza del nome del dispositivo nella sezione dedicata alle impostazioni del Bluetooth.
Ora, nel menu che ti viene mostrato, premi sulla voce Nome, digita il nuovo nome che desideri dare agli AirPods, nel campo di testo che vedi a schermo, e premi sul pulsante Fine sulla tastiera.

Infine, non devi fare altro che tornare indietro nel menu principale, premendo sull’icona della freccia verso sinistra, e il gioco è fatto.
Non pensavi che sarebbe stato così facile, vero?

Android

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Puoi rinominare gli AirPods anche tramite uno smartphone o un tablet Android, nel caso in cui volessi cambiare il nome degli auricolari per riconoscerli più facilmente, quando li colleghi a quest’ultimo.

Detto ciò, per riuscire in quest’intento, assicurati di aver collegato correttamente gli AirPods al Bluetooth del tuo dispositivo, tramite l’apposita sezione delle impostazioni di Android.
Nel caso in cui avessi dei dubbi su come effettuare l’operazione in questione, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento.

Dopo aver connesso gli AirPods ad Android, premi sull’icona dell’ingranaggio situata in corrispondenza del nome delle stesse (nel menu del Bluetooth( e, nel successivo menu che ti viene mostrato, premi sulla voce Rinomina.
Digita, quindi, il nuovo nome che desideri dare agli auricolari e conferma le modifiche apportate, premendo sul pulsante Ok.

Come rinominare AirPods su PC

Ti domandi come rinominare gli AirPods su PC, in quanto vorresti cambiare il nome di questi ultimi quando li utilizzi su Mac o su Windows?
In tal caso, non preoccuparti e segui attentamente le indicazioni che sto per darti, per riuscire nell’intento che ti sei proposto.

macOS

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Se hai connesso gli AirPods al Mac, puoi agire tramite lo stesso pannello di collegamento Bluetooth, per rinominare le cuffie.

A tal proposito, assicurati innanzitutto che gli auricolari Apple siano connessi al Mac (se non sai come procedere, leggi questo mio tutorial), dopodiché, apri Preferenze di Sistema (l’icona dell’ingranaggio presente sulla barra Dock) e fai clic sulla voce Bluetooth, nella finestra che si apre.

Adesso, fai clic destro sul nome degli auricolari e, nel menu di scelta rapida che ti viene mostrato, fai clic sulla voce Rinomina.
Per finire, digita il nuovo nome che intendi dare agli AirPods e conferma l’operazione, premendo sul pulsante Rinomina.

Windows

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Puoi rinominare gli AirPods anche agendo da Windows, in quanto questi possono essere collegati e utilizzati anche sui computer dotati del celebre sistema operativo Microsoft.
I passaggi da compiere sono gli stessi su Windows 10 e sulle versioni precedenti del sistema, come Windows 8.x o Windows 7.

Detto ciò, per iniziare, assicurati di aver effettuato il collegamento degli auricolari al Bluetooth del computer, tramite l’apposito menu delle impostazioni.
A tal proposito, nel caso in cui non fossi sicuro di essere riuscito nell’impresa, fai riferimento alle indicazioni che ti ho fornito nel mio tutorial dedicato all’argomento.

Fatto ciò, per rinominare gli AirPods su Windows, apri il Pannello di controllo, cercandolo nel menu Start e selezionando la prima occorrenza trovata.

Nella nuova finestra che si apre, fai clic sulla voce Hardware e suoni e poi su Dispositivi e stampanti, dopodiché individua gli AirPods nella lista dei dispositivi connessi, fai clic destro sul loro nome e scegli la voce Proprietà dal menu contestuale.

Ci siamo quasi:
ora fai clic sulla scheda Bluetooth, in modo da poter vedere l’icona degli AirPods e il relativo nome predefinito.
Utilizza, quindi, il campo di testo visibile a schermo per rinominare gli auricolari Apple e conferma la modifica apportata, premendo sul pulsante Applica.

Per concludere l’operazione, chiudi la finestra relativa alle proprietà del Bluetooth.
Dopodiché, per vedere le modifiche apportate, disconnetti gli AirPods dal Bluetooth e riconnettili, in modo che ti venga mostrato il nome modificato.

Nel caso in cui avessi dei dubbi su come disconnettere e riconnettere il Bluetooth, leggi la mia guida come attivare Bluetooth su Windows 10 o quella su come collegare auricolare Bluetooth a Windows.

Come rimuovere MacKeeper

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come rimuovere MacKeeper dal tuo Mac, in modo da disinstallare MacKeeper facilmente in modo automatico oppure manuale dal tuo Mac.

Come disinstallare MacKeeper

In questa guida vedremo come rimuovere MacKeeper dal tuo Mac, in modo da poter disinstallare MacKeeper facilmente in modo automatico oppure manuale dal tuo Mac.

Dopo aver visto una pubblicità in rete che sembrava essere decisamente promettente anche tu, al pari di tanti altri utenti, ha provveduto a scaricare MacKeeper sul tuo Mac.

Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere questa guida, molto probabilmente è perché ci hai ripensato ed ora vorresti capire come fare per rimuovere MacKeeper visto che la classica procedura, quella che ti ho indicato nella mia guida su come disinstallare un programma da Mac, sembra non sortire l’effetto sperato.

Se le cose stanno esattamente in questo modo e se hai quindi bisogno di una mano per capire come procedere sappi che puoi contare ancora una volta su di me.

Come rimuovere MacKeeper

Prima di indicarti quale procedura bisogna effettuare per riuscire a rimuovere MacKeeper da OS X è bene però che tu comprenda di che costa stiamo parlando. MacKeeper è un software per OS X che è stato più e più volte oggetto di dibattito tra gli appartenenti al mondo Mac.

Ufficialmente si tratta di un’applicazione per la manutenzione del sistema operativo grazie alla quale è possibile rimuovere malware, recuperare file cancellati, liberare spazio prezioso su disco e molto altro.

Sulla carta MacKeeper dovrebbe dunque consentire di velocizzare ed ottimizzare il Mac ma in realtà le cose non sanno proprio in questo modo.

Sono infatti in tantissimi gli utenti che lamentano crash, rallentamenti e vari altri problemi sui loro Mac in seguito all’installazione di MacKeeper.

A tutto ciò va poi sommato il fatto che Zeobit, l’azienda produttrice del programma, usa delle strategie di marketing abbastanza aggressive che l’hanno messa più volte al centro dell’attenzione.

Chiarito ciò se sei quindi interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter rimuovere MacKeeper dal tuo Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di sederti dinanzi alla tua postazione multimediale e di concentrarti con attenzione sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.

Vedrai che alla fine riuscirai a sbarazzarti di questo fastidioso programma e che qualora necessario sarai anche ben disponibile a spiegare ai tuoi amici bisogni di un piccolo aiuto come procedere per fare altrettanto.

  • Prima di cimentarti nel dare il via alla procedura per rimuovere MacKeeper ti suggerisco di effettuare alcune operazioni preliminari
  • Tanto per cominciare provvedi a disattivare tutte le funzioni di protezione di MacKeeper ed a decifrare eventuali file che hai criptato utilizzato questo programma.
  • esci programma premendo sulla voce MacKeeper annessa alla barra dei menu in alto a sinistra
  • facendo poi clic su Esci da MacKeeper
  • Per finire effettua un backup del tuo Mac con Time Machine seguendo le istruzioni presenti nella mia guida su come effettuare un backup con Time Machine.

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Fatto ciò per poter rimuovere MacKeeper attieniti alle indicazioni riportate di seguito. Tanto per cominciare dovrai utilizzare Malwarebytes Anti-Malware for Mac, una risorsa specifica per OS X pensata per rimuovere adware e malware in maniera semplice e veloce.
Qualora l’uso di Malwarebytes Anti-Malware for Mac non dovesse sortire l’effetto sperato ti spiegherò come fare per eliminare “manualmente” tutto ciò che riguarda MacKeeper dal tuo Mac.

Rimuovere MacKeeper – Procedura Malwarebytes Anti-Malware for Mac

  • Come ti dicevo, per poter rimuovere MacKeeper ti suggerisco innanzitutto di ricorrere all’impiego dell’applicazione Malwarebytes Anti-Malware for Mac. Per cominciare ad utilizzare Malwarebytes Anti-Malware for Mac sul tuo computer clicca qui in modo tale da collegarti alla pagina Web ufficiale dell’applicazione.
  • Successivamente premi sul pulsante verde Download gratuito ed attendi che il download del software venga avviato e portato a termine.

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  • A download completato
  • fai doppio clic sul file del tipo MBAM-Mac-x.x.x.x.x.dmg che è stato appena scaricato sul tuo Mac
  • trascina l’icona di Malwarebytes Anti-Malware for Mac sulla cartella Applications dalla finestra visualizzata
  • avvia il programma mediante Launchpad oppure tramite Spotlight.

Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sulla scrivania fai clic su Accept per accettare le condizioni d’uso di Malwarebytes, digita poi la password del tuo account utente su OS X e per finire premi su Installa assistente per accedere alla schermata principale dell’antimalware.
In seguito clicca sul pulsante Scan e attendi qualche minuto affinché il programma esegua una scansione completa del sistema.

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Terminato il processo di scansione dovresti trovare MacKeeper fra le minacce rilevate da Malwarebytes sul Mac.
Accertati dunque che ci sia il segno di spunta accanto a tutte le voci relative a quest’ultimo dopodiché clicca prima sul pulsante Remove selected items e poi su OK e Yes per riavviare il sistema e per rimuovere MacKeeper.

Rimuovere MacKeeper – Procedura manuale

Se l’utilizzo di Malwarebytes non ha rilevato la presenza del fastidioso programma o se comunque hai l’impressione che pur avendo seguito per filo e per segno la procedura per rimuovere MacKeeper che ti ho appena indicato sul tuo Mac ci siano ancora dei residui di quest’ultimo ti invito a mettere in pratica un procedimento alternativo, quella manuale.

  • Per rimuovere MacKeeper manualmente tanto per cominciare premi in un qualsiasi punto della scrivania del Mac
  • clicca poi sulla voce Vai annessa nella parte in alto a sinistra della barra dei menu
  • poi fai clic sulla voce Applicazioni presente nel menu che ti viene mostrato.
  • Nella nuova finestra che a questo punto andrà ad aprirsi individua l’icona di MacKeeper
  • cliccaci sopra con ila sto sinistro del mouse e
  • continua a tenere premuto
  • trascinala sull’icona di Cestino annessa al Dock
  •  clicca con il tasto destro del mouse su Cestino 
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu che ti viene mostrato.

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  • A questo punto premi nuovamente in un qualsiasi punto della scrivania di OS X, fai clic sulla voce Vai annessa alla barra dei menu
  • premi e tieni premuto il tasto alt sulla tastiera
  • clicca sulla voce Libreria presente nel menu che ti viene mostrato.
  • Individua ora la cartella Logs ed effettua un doppio clic sinistro del mouse per aprila
  • seleziona i file chiamati MacKeeper.log e MacKeeper.log.signed 
  • spostali sull’icona di Cestino presente sul Dock.
  •  clicca sull’icona di Cestino 
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu che ti viene mostrato.
  • premi sulla voce Vai presente sulla barra dei menu
  • seleziona la voce Documenti
  • Nella finestra del Finder che a questo punto ti viene mostrata
  • individua la cartella MacKeeper Backups
  • cliccaci sopra con ila sto sinistro del mouse e
  • continua a tenere premuto
  • trascinala sull’icona di Cestino presente sul Dock
  • clicca ancora una volta con il tasto destro del mouse sull’icona di Cestino
  • scegli la voce Svuota Cestino dal menu visualizzato.
  • sposta nel Cestino i file chiamati 

MacKeeper.affid.pkg.plist

MacKeeper.affid.pkg.bom

MacKeeper.pkg.plist 

MacKeeper.pkg.bom


Per trovare questi file

  • fai clic sull’icona del Finder presente sul Dock con il tasto destro del mouse, scegli la voce Vai alla cartella…
  • copia ed incolla (uno alla volta) i percorsi riportati di seguito
  • poi premi sul pulsante Vai.
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.affid.pkg.plist
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.affid.pkg.bom
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.pkg.plist
  • /private/var/db/receipts/com.mackeeper.MacKeeper.pkg.bom

Procedi ora andando ad eliminare il file delle preferenze di MacKeeper.
Per effettuare questa opzione accedi al Launchpad

  • clicca sulla cartella Altro 
  • poi fai clic sull’icona dell’applicazione Terminale.

  • avvia il Terminale accedendo a Spotlight premendo sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della barra dei menu
  • digitando terminale nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo
  • e facendo clic sul primo risultato
  • quello presente sotto la voce Il migliore
    copia ed incolla il comando 
  • sudo rm /Library/Preferences/.3FAD0F65-FC6E-4889-B975-B96CBF807B78
  • premi il pulsante Invio sulla tastiera
  • quando richiesto digita la password facente riferimento al tuo account utente su OS

Verifica poi che non siano rimasti residui di MacKeeper sul tuo Mac nei percorsi indicati di seguito. 

  • Puoi raggiungere il percorso /private/tmp/ 
  • tramite il comando Vai alla cartella… del finder
  • puoi raggiungere la cartella Macintosh HD selezionando la voce Computer 
  • premendo sulla voce Vai annessa alla barra dei menu mentre per accedere alla cartella Libreria
  • premi sulla voce Vai annessa alla barra dei menu
  • avendo però cura di preme
  • continuare a tenere premuto il tasto alt sulla tastiera.
  • /private/tmp/com.mackeeper.MacKeeper.Installer.config
  • Macintosh HD > Library > Application Support > MacKeeper
  • Macintosh HD > Library > LaunchDaemons > com.zeobit.MacKeeper.AntiVirus.plist
  • Macintosh HD > Library > LaunchDaemons > com.zeobit.MacKeeper.plugin.AntiTheft.daemon.plist
  • Libreria > Application Support > MacKeeper Helper
  • Libreria > Caches > com.zeobit.MacKeeper
  • Libreria > Caches > com.zeobit.MacKeeper.Helper
  • Libreria > Caches > com.mackeeper.MacKeeper
  • Libreria > Caches > com.mackeeper.MacKeeper.Helper
  • Libreria > LaunchAgents > com.zeobit.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > LaunchAgents > com.zeobit.MacKeeper.plugin.Backup.agent.plist
  • Libreria > LaunchAgents > com.mackeeper.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > Preferences > com.zeobit.MacKeeper.plist
  • Libreria > Preferences > com.zeobit.MacKeeper.Helper.plist
  • Libreria > Preferences > com.mackeeper.MacKeeper.plist
  • Libreria > Preferences > com.mackeeper.MacKeeper.Helper.plist

Per portare definitivamente a termine la procedura mediante cui rimuovere MacKeeper

  • riavvia il Mac
  • premendo sull’icona a forma di mela morsicata che si trova nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e
  • poi scegli la voce Riavvia….
  • attendi che OS X venga riavviato e che sia nuovamente pronto all’uso.

come rifiutare una chiamata con iphone

come rifiutare una chiamata con iphone

Possiamo dirlo ufficialmente, da qualche ora anche tu sei un utente di iPhone! Finalmente ti sei liberato del tuo vecchio cellulare e si apre un nuovo mondo dinnanzi a te, ma non ti senti ancora preparato al 100% per affrontarlo.
Infatti, ci sono tantissime funzioni che non conosci del tuo nuovo smartphone.

Ad esempio, non ti è assolutamente chiaro come rifiutare una chiamata con iPhone nel caso in cui qualcuno ti dovesse disturbare mentre sei in pubblico.
Con il tuo vecchio telefono ti bastava premere un tasto sulla tastiera, ma con il “iPhone” le cose sono diverse.
Quanto diverse?
Non molto, ma forse è meglio passare agli esempi pratici per capire meglio ciò che intendo.

Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero tutto per te, posizionati bello comodo e inizia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Insieme, andremo a scoprire come compiere l’operazione in questione su tutti i modelli di smartphone a marchio Apple presenti su piazza e, per completezza d’informazione, ti spiegherò anche come fare per bloccare a prescindere la ricezione di specifiche chiamate oltre che come non farti disturbare in determinati momenti sfruttando una funzione ad hoc.
Buona lettura e buon “lavoro”!

Indice

  • Rifiutare una chiamata con iPhone
    • Tasto Standby/Riattiva
    • Funzioni di iOS
  • Bloccare una chiamata con iPhone
    • Blocco contatti
    • Non disturbare
    • Uso in aereo

Rifiutare una chiamata con iPhone

Vuoi scoprire come rifiutare una chiama con iPhone?
Allora leggi le indicazioni sul da farsi che trovi qui di seguito.
Ti anticipo già che la procedura da intavolare è estremamente semplice – basta usare il tasto Standby/Riattiva – ma differisce leggermente a seconda del modello di Phone in uso.
Inoltre, i passaggi da compiere si differenziano tra loro anche a seconda del fatto che il iPhone risulti sbloccato oppure bloccato.

Tasto Standby/Riattiva

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Se hai la necessità di rifiutare una chiamata in entrata con il tuo iPhone, tutto quello che devi fare è, molto banalmente, premere rapidamente per due volte di fila il tasto Standby/Riattiva.
Se stai usando un iPhone 6/6 Plus o modelli successivi, il tasto in questione risulta situato sul lato destro del dispositivo, mentre se stai usando un iPhone SE o modelli precedenti è collocato in alto a destra.

Una volta fatto ciò, la chiamata verrà quindi interrotta e chi è dall’altro capo del telefono sentirà il segnale della linea occupata o il messaggio di introduzione alla segreteria telefonica (se il servizio è attivo sulla tua utenza).
Più facile di così?

Funzioni di iOS

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Oltre che come ti ho indicato nel passo precedente, puoi avvalerti delle funzionalità di iOS per rifiutare le telefonate ricevute.
Per la precisione, se il tuo iPhone è sbloccato, puoi rifiutare una chiamata in entrata premendo sul tasto Rifiuta (quello di colore rosso con la cornetta abbassata) che compare sul display, a sinistra, quando il telefono comincia a squillare.

Se, invece, il tuo iPhone è bloccato, sempre agendo da iOS puoi rifiutare la chiamata ricevuta premendo sulla voce Ricordamelo, che compare in basso a sinistra sullo schermo quando ricevi una telefonata, e scegliere una delle opzioni disponibili (Quando vado via, Quando arrivo a casa oppure Tra 1 ora) dal menu che compare per fissare un promemoria per richiamare, successivamente, quella data numerazione.

Puoi altresì fare in modo che, sempre quando l’iPhone è bloccato, rifiutando la telefonata, la persona che sta provando a chiamarti riceva un SMS con un testo preimpostato.
Per riuscirci, premi sulla voce Messaggio quando ricevi una telefonata.
Successivamente, scegli, dal menu che si apre, uno dei testi disponibili (Scusa non posso parlare, Sto arrivando oppure Posso chiamarti più tardi).

Volendo, puoi anche scrivere un messaggio personalizzato al momento, selezionando l’opzione Personalizza dal menu che si apre, digitando il tuo messaggio di testo nella schermata successiva e inviandolo facendo tap sul pulsante verde con la freccia verso l’alto presente nel campo dedicato all’immissione del testo.

Anche in questi casi, una volta interrotta la telefonata, il chiamante sentirà il segnale della linea occupata o il messaggio di introduzione alla segreteria telefonica (se il servizio è abilitato sulla tua utenza).

Bloccare una chiamata con iPhone

Se il tuo desiderio non è scoprire come rifiutare una chiamata con iPhone ma disattivare la capacità di ricevere delle chiamate da parte di specifici numeri oppure solo in via temporanea da parte di qualsiasi numerazione (ad eccezione, eventualmente, di un gruppo di contatti preferiti), puoi sfruttare le apposite funzioni offerte da iOS a tal scopo:
il blocco dei contatti, il Non disturbare e la modalità Uso in aereo.
Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

Blocco contatti

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Se desideri bloccare la ricezione delle telefonate sul tuo iPhone da parte di determinati contatti, puoi sfruttare la funzione di blocco appositamente adibita allo scopo inclusa in iOS.
Per usarla, se il contatto che vuoi bloccare è salvato in rubrica, puoi riuscirci facendo in primo luogo tap sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) situata in home screen e selezionando poi la voce Telefono nella nuova schermata visualizzata.

Successivamente, fai tap sulla dicitura Blocco chiamate e identificazione e premi sulla voce Blocca contatto.
Per concludere, seleziona il nominativo del contatto di riferimento dalla rubrica.

Se, invece, desideri bloccare le chiamate provenienti da un numero non salvato in rubrica da cui hai però ricevuto una chiamata o che hai provato a telefonare tu, procedi nel seguente modo:
recati in home screen, apri l’app Telefono (quella con lo sfondo verde e il simbolo della cornetta), seleziona la voce Recenti (a fondo schermata) e premi sulla “i” situata affianco al numero di riferimento.
Infine, fai tap sulla voce Blocca contatto posta in basso e conferma le tue intenzioni selezionando l’opzione Blocca contatto nel menu che compare.

Quando e se lo vorrai, potrai rimuovere dalla “black list” i contatti bloccati recandoti nella sezione Impostazioni > Telefono > Blocco chiamate di iOS, effettuando uno swipe da destra verso sinistra sul contatto presente nell’elenco Contatti bloccati relativamente al quale desideri intervenire e facendo tap sul pulsante rosso Sblocca.

Non disturbare

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Un altra funzione di iOS che puoi sfruttare a tuo favore per rifiutare le telefonate bloccandone la ricezione è il Non disturbare che, come facilmente intuibile dal nome stesso, quando attiva consente di evitare di essere disturbati facendo risultare la linea occupata a chi prova a chiamare e disattivando le notifiche di app e messaggi.

Per servirtene, premi sull’icona di di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) presente in home screen, fai tap sulla voce Non disturbare che si trova nella nuova schermata visualizzata e porta su ON la relativa levetta.
A partire da questo momento, chiunque proverà a telefonarti sentirà il segnale della linea occupata e la chiamata verrà bloccata.
Potrai comunque scoprire chi ti ha chiamato in quanto tutte le telefonate bloccate vengono notificate nell’app Telefono (quella con lo sfondo verde e il simbolo della cornetta presente in home screen).

Puoi inoltre decidere se abilitare la funzionalità solo quando l’iPhone è bloccato oppure sempre, scegliendo l’opzione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo dalla sezione Silenzioso.
Puoi anche stabilire se disattivare momentaneamente la funzionalità quando ricevi chiamate ripetute da parte di uno stesso numero, portando su ON la levetta accanto alla voce Chiamate ripetute.

Se la cosa può esserti utile, ti segnalo che puoi altresì fare in modo che il Non disturbare entri in azione in maniera automatica in una determinata fascia oraria.
Per configurare l’uso della funzionalità in questione porta su ON l’interruttore Programmato e specifica gli orari di riferimento premendo sulle voci Inizio e Fine.

Ti segnalo poi che puoi abilitare la funzione Non disturbare per tutti oppure puoi scegliere di escludere una specifica cerchia di contatti.
Per fare ciò, premi sulla voce Consenti chiamate da e seleziona Tutti i contatti (per rendere attiva la funzione verso tutti) oppure Preferiti (per escludere dal Non disturbare solo i numeri preferiti).

Se non sai come fare per aggiungere i contatti ai preferiti, puoi riuscirci richiamando l’app Contatti (quella con l’icona della rubrica telefonica) dalla home screen, selezionando il contatto di tuo interesse dalla rubrica, premendo sulla voce Aggiungi a Preferiti che trovi nella relativa scheda, selezionando la voce Chiama dal menu che si apre e poi il numero di telefono.

Quando lo riterrai opportuno, potrai disabilitare l’uso del Non disturbare recandoti nuovamente nella sezione Impostazioni > Non disturbare di iOS e portando su OFF l’interruttore Non disturbare.

Infine, ti segnalo che oltre che così come ti ho appena indicato, puoi attivare e disattivare il Non disturbare dal Centro di controllo, richiamando quest’ultimo con un swipe verso il basso partendo dall’angolo in alto a destra dello schermo (su iPhone X e successivi) oppure scorrendo verso l’alto dal bordo inferiore di qualsiasi schermata (su iPhone 8 e 8 Plus e versioni precedenti) e premendo sul pulsante Non disturbare (quello con la luna).

Effettuando, invece, una pressione decisa e prolungata sul pulsante puoi attivare il Non disturbare per un periodo circoscritto o solo fino a quando non vai via dal luogo in cui ti trovi, selezionando una delle opzioni annesse al menu che compare.

Uso in aereo

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Un’altra funzionalità di iOS di cui puoi usufruire per evitare di ricevere telefonate nei momenti meno opportuni è la modalità Uso in aereo. Si tratta di una funzione dedicata a chi viaggia in aereo, appunto, che, attraverso la pressione di un singolo pulsante, permette di disattivare tutte le reti del telefono:
quella Internet, quella delle telefonate (sia in entrata che in uscita), il Bluetooth e il GPS.
In tal modo, è possibile usare l’iPhone anche in volo senza infrangere le regole di bordo ed è possibile evitare la ricezione delle chiamate.

Per attivare la modalità Uso in aereo, non devi far altro che premere sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio) collocata in home screen e spostare verso destra la levetta posta in corrispondenza dell’opzione Uso in aereo.
Chi proverà a chiamarti mentre la funzionalità in questione è abilitata, verrà accolto dalla voce registrata indicante il fatto che il telefono è spento o non raggiungibile.

Quando lo vorrai, potrai poi disattivare la funzione e ripristinare il normale funzionamento delle reti e del Bluetooth sul tuo iPhone recandoti nuovamente nella sezione Impostazioni di iOS e portando su OFF l’interruttore posto accanto alla voce Uso in aereo nella nuova schermata visualizzata.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi abilitare la modalità Uso in areo anche dal Centro di controllo di iOS.
Per riuscirci, richiama quindi il control center effettuando un swipe verso il basso partendo dall’angolo in alto a destra dello schermo (su iPhone X e successivi) oppure scorrendo verso l’alto dal bordo inferiore di qualsiasi schermata (su iPhone 8 e 8 Plus e versioni precedenti), dopodiché fai tap sul pulsante Uso in aereo (quello con l’aeroplano).

Come ridurre le dimensioni di una foto Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come ridurre le dimensioni di una foto su Mac, oppure come si dice in gergo tecnico “ridimensionare una foto” su Mac.

Ridimensionare una foto significa modificare le sue misure di altezza e larghezza, che si misurano in numero di pixel.
Ogni punto della fotografia è chiamato pixel, ed è rappresentato da un colore.

Devi ridimensionare alcune foto per poterle caricare sul tuo sito Web ma essendo passato da poco a Mac non sai che programmi utilizzare per compiere questa operazione?

Come ridurre le dimensioni di una foto su Mac

Se vuoi imparare come ridurre le dimensioni di una foto su Mac, non devi far altro che sfruttare in maniera adeguata le potenzialità di uno degli strumenti inclusi “di serie” in macOS.

Ovviamente, nel caso in cui quanto già offerto dai computer della “mela morsicata” non dovesse soddisfatti (o comunque sia qualora cercasi una valida alternativa), potrai sempre e comunque ricorrere all’uso di strumenti di terze parti.
Trovi tutto spiegato in dettaglio proprio di seguito.

Ridimensionare una foto tramite il sistema operativo Mac OS

Come ti dicevo ad inizio guida, per ridurre le dimensioni di una foto su Mac puoi in primo luogo avvalerti delle funzionalità di Anteprima, l’applicazione inclusa in macOS per visualizzare ed editare immagini e PDF.
Trovi l’app già installata sul computer, non bisogna scaricarla da Internet.

  • Per ridimensionare un’immagine con Anteprima
  • apri il Finder
  • scegli una foto
  • fai doppio click sulla foto
  • seleziona la voce Regola dimensione… dal menu Strumenti.
  • Nella finestra che si apre
  • digita le dimensioni di larghezza o altezza a cui vuoi ridurre la foto negli appositi campi
  • clicca sul pulsante OK per salvare i cambiamenti

Se non vuoi ridimensionare le immagini mantenendo intatto il loro rapporto di forma, togli il segno di spunta dalla voce Ridimensiona proporzionalmente e prosegui come visto in precedenza.

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Non desideri ridurre “fisicamente” la risoluzione di un’immagine ma solo fare in modo che pesi di meno?

  • Apri la foto in Anteprima
  • seleziona la voce Esporta… dal menu File.
  • Nella finestra che si apre
  • seleziona JPEG dal menu a tendina Formato
  • utilizza la barra di regolazione della qualità per selezionare il livello qualitativo con cui salvare l’immagine.

Naturalmente, più bassa sarà la qualità selezionata e più basso sarà il peso del file ottenuto.

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Oltre a ridurre le dimensioni di una foto alla volta, con Anteprima puoi anche ridimensionare più immagini contemporaneamente.
In che modo?
Te lo spiego subito. 

  • Apri la prima foto di cui intendi modificare le dimensioni
  • poi seleziona la voce Miniature dal menu Vista
  • vedrai comparire una barra laterale con la miniatura dell’immagine selezionata.
  • A questo punto, trascina con il mouse tutte le immagini che intendi ridimensionare nella barra laterale di Anteprima
  • selezionale premendo la combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del Mac
  • poi seleziona la voce Regola dimensione… dal menu Strumenti 
  • digita le dimensioni (in pixel) che vuoi applicare a tutti i file selezionati nella finestra che si apre.

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Se non vuoi cambiare la risoluzione delle foto ma solo “alleggerirle”, fai clic destro su una qualsiasi delle miniature e seleziona la voce Esporta come… dal menu che compare.

Nella finestra che si apre

seleziona JPEG dal menu a tendina Formato ed utilizza la barra di regolazione della qualità, come visto in precedenza per regolare la qualità (e quindi il peso) delle immagini da salvare.

Strumenti di terze parti

Cerchi una valida alternativa ad Anteprima per ridurre le dimensioni di una foto sul tuo Mac ma non sai a quali strumenti affidarti?

Non c’è problema, posso fornirti io dei consigli in tal senso.

Qui di seguito trovi infatti indicati (ed esplicati) quelli che a mio modesto avviso rappresentato alcune tra le migliori applicazioni (offline e online) appartenenti alla categoria in oggetto.

iResize

Il primo tra gli strumenti di terze parti per ridurre le dimensioni di una foto su Mac di cui voglio parlarti è iResize

Si tratta di un’applicazione gratuita che non viene più aggiornata da qualche anno (ma che continua comunque a funzionare perfettamente) grazie alla quale, come intuibile dal nome, è possibile ridimensionare e comprimere le immagini salvate sul Mac.
È molto semplice da impiegare ed i risultati finali sono assicurati.

  • Per effettuarne il download sul tuo computer Apple
  • collegati alla pagina dedicata presente sul sito Internet di MacUpdate
  • premi sul collegamento Download che sta in cima
  • clicca sulla dicitura No thanks, take me to my download.

A scaricamento ultimato

  • estrai in una qualsiasi posizione il file ZIP appena ottenuto
  • trascina l’icona del programma che era presente al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS
  • dopodiché facci doppio clic sopra per avviarla.

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Ora che visualizzi la finestra di iResize sulla scrivania, trascina nel panello Lista delle immagini (a sinistra) la foto (o le foto) su cui vuoi andare ad agire.
Successivamente nel pannello Visore delle immagini (quello centrale) potrai visualizzarne l’anteprima.

Dopodiché serviti del pannello Opzioni (a destra) per impostare le dimensioni in pixel.
Puoi usare sia l’apposita barra regolatrice sotto la voce Dimensioni in pixel: che specificare le dimensioni esatte tramite il campo dedicato, indicando se agire orizzontalmente o verticalmente sull’immagine.

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Se invece vuoi comprimere la foto, sposta il cursore che trovi sulla barra regolatrice sotto la voce Compressione JPEG: oppure specifica la percentuale di riduzione tramite il campo adiacente. 

Se vuoi, prima di procedere con il salvataggio puoi anche testare il grado di compressione facendo clic sul pulsante Test compressione JPEG.

Per concludere

  • premi sul bottone Ridimensiona… che sta nel pannello al centro
  • indica la posizione in cui vuoi salvare il file di output
  • clicca su Ridimensionare qui.

XnConvert

Un’altra risorsa di cui puoi avvalerti è XnConvert. Si tratta di un programma a costo zero utile per effettuare operazioni di image editing di base.
Tra le varie funzioni offerte ne integra anche alcune utili per lo scopo in oggetto.
Non è quindi una risorsa concepita in via specifica per ridimensionare le foto su Mac ma può fare comunque comodo in tal caso.

Per effettuarne il download sul tuo Mac, visita il sito Internet del programma, scorri la pagina visualizzata verso il basso e clicca sul pulsante Mac DMG 64bit.

A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona di XnConvert sulla cartella Applications tramite la finestra apparsa sulla scrivania.
Successivamente avvia il programma facendo clic sulla sua icona che è stata aggiunta al Launchpad.

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  • Ora che visualizzi la finestra di XnConvert sulla scrivania
  • trascinaci sopra le foto che vuoi ridimensionare
  • clicca sulla scheda Azioni.
  • in alternativa, clicca sul bottone Aggiungi file…

oppure su quello Aggiungi cartella… per selezionare “manualmente” le foto o le cartelle che le contengono su cui vuoi andare ad agire.

  • premi sul bottone Aggiungi azione >
  • seleziona la voce Immagine
  • quella Ridimensiona dal menu che compare
  • Imposta tutti i parametri che desideri utilizzare per ridimensiona le foto tramite i menu più in basso (puoi visualizzare in anteprima il risultato finale sulla destra)
  • clicca sul bottone Converti.

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Puoi anche ridimensionare le tue foto digitali in modo tale che la parte eccedente rispetto alla risoluzione desiderata venga tagliata.
Per riuscirci

scegli Ridimensiona quadro anziché Ridimensiona dal menu Aggiungi azione >.

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Per impostazione predefinita il programma crea una copia delle immagini ridimensionate nella medesima posizione dei file d’origine.
Se però vuoi modificare questo comportamento e definire una posizione di output differente

  • clicca sulla scheda Destinazione nella parte in alto della finestra programma,
  • premi sul pulsante […] che trovi in corrispondenza della sezione Destinazione ed
  • indica il percorso che preferisci da li.

JPEGmini

Se la tua esigenza è quella di ridurre le dimensioni di una foto su Mac in formato JPEG andando ad agire sul grado di compressione, puoi affidarti a JPEGmini.
Trattasi di un programma appositamente adibito allo scopo che può essere usato mediante un semplice drag and drop.
È disponibile sia in una versione gratuita (quella che ho usato io per redigere questo passo) che consente di comprimere sino ad un massimo di 20 immagini al giorno che in variante a pagamento (senza limitazione alcuna).

Per servirtene, provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet del programma e fai clic sul pulsane Free Trial, in modo tale da scaricare sul tuo Mac JPEGmini.

A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma sulla cartella Applications.
Dopodiché accedi al Launchpad ed avvia JPEGmini da li. Successivamente seleziona la casella relativa all’accettazione dei termini di utilizzo del software, premi su Accept e poi su Start Your free Trial.
Compila i campi su schermo con il tuo nome e la tua e-mail e premi sul pulsante per proseguire.

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Ora che finalmente visualizzi la finestra principale del programma sullo schermo, trascinaci sopra le foto in formato JPEG che desideri comprimere e premi su Continue per avviare la procedura.
In seguito, ti sarà mostrato di quanto è stato possibile comprimere l’immagine e la foto originale verrà sostituita da quella “alleggerita” appena generata.

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Se vuoi evitare che il programma vada a modificare le immagini originali, prima di avviare la procedura di compressione così come ti ho indicato poc’anzi, premi sul bottone con i cursori che sta in basso a sinistra, seleziona l’opzione Export to folder, indica la cartella su macOS in cui salvare il risultato finale e clicca su Apply.

ILoveIMG

Se non ti va di utilizzare una delle “classiche” applicazioni di cui sopra, puoi anche affidarti ad uno strumento online quale ILoveIMG per intervenire sulle tue immagini.
Si tratta di un servizio Web, gratuito e funzionante da qualsiasi browser, che mette a disposizione degli utenti diversi ed interessanti strumenti utili per ridimensionare e ridurre il peso delle foto in formato JPG, PNG, SVG e GIF.
Consente altresì di agire in batch ed ha un’interfaccia utente davvero niente male.

Per provarlo, collegati alla home page del servizio e clicca sul pulsante Seleziona immagini per selezionare la foto (o le foto) sul tuo Mac che intendi ridimensionare.
In alternativa, trascina le immagini direttamente nella finestra del navigatore, in corrispondenza della scritta rilascia le immagini qui. Puoi altresì effettuare l’upload delle foto da Google Drive oppure da Dropbox, ti basta fare clic sulle relative icone e digitare i dati di login del servizio.

Ad upload avvenuto, indica se desideri ridimensionare l’immagine specificando la dimensione esatta in pixel oppure se intervenire per percentuale.
Nel primo caso, specifica larghezza ed altezza nei campi appositi sulla destra, scegli se mantenere o meno le proporzioni lasciando o rimuovendo la spunta dalla voce Mantieni proporzioni ed indica se ti interessa ingrandire l’immagine finale se quella originale è più piccola aggiungendo la spunta sulla casella Non ingrandire se l’originale è più piccolo.

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Clicca poi sul bottone Ridimensionare Immagini collocato a fondo schermo.
A procedura completata, il download dell’immagine ridimensionata verrà avviato in automatico.
Se non parte da solo, premi sul pulsante Scarica IMMAGINI ridimensionate per forzarlo.
Se preferisci salvare l’immagine su Google Drive oppure su Dropbox oppure se vuoi ottenere un link per condividerla online, premi sui pulsanti dedicati che trovi a destra.

Per ridimensionare invece un’immagine per percentuale, seleziona la scheda In percentuale che trovi a destra nella pagina principale del servizio ed indica di quanto intendi rimpicciolire la foto, scegliendo una delle opzioni disponibili.
Il resto dei passaggi da compiere sono identici a quelli che ti ho segnalato poc’anzi.

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Se invece desideri ridurre il peso in KB, MB ecc di una foto, lo strumento di cui hai bisogno è quello che trovi su quest’altra pagina.
Effettua dunque l’upload delle immagini su cui vuoi agire come ti ho spiegato nelle precedenti righe dopodiché premi sul bottone Comprimi IMMAGINI che sta in basso a destra.

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A procedura ultimata, il risultato finale verrà scaricato in automatico sul tuo computer e ti verrà anche indicato di quanto è stato possibile ridurre le dimensioni del file.
Se il download non parte in automatico o se vuoi salvare l’immagine su uno dei servizi di cloud storage supportati, segui le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito poc’anzi.

Come ridurre le dimensioni di una foto Mac

Come ridurre le dimensioni di una foto Mac

Devi ridimensionare alcune foto per poterle caricare sul tuo sito Web ma essendo passato da poco a Mac non sai che programmi utilizzare per compiere questa operazione?
E se ti dicessi che puoi fare tutto senza scaricare nemmeno un’applicazione da Internet? Non scherzo.
Se vuoi imparare come ridurre le dimensioni di una foto su Mac, non devi far altro che sfruttare in maniera adeguata le potenzialità di uno degli strumenti inclusi “di serie” in macOS.

Ovviamente, nel caso in cui quanto già offerto dai computer della “mela morsicata” non dovesse soddisfatti (o comunque sia qualora cercasi una valida alternativa), potrai sempre e comunque ricorrere all’uso di strumenti di terze parti.
Trovi tutto spiegato in dettaglio proprio di seguito.

Funzioni “di serie”

Come ti dicevo ad inizio guida, per ridurre le dimensioni di una foto su Mac puoi in primo luogo avvalerti delle funzionalità di Anteprima, l’applicazione inclusa in macOS per visualizzare ed editare immagini e PDF.
Trovi l’app già installata sul computer, non bisogna scaricarla da Internet.

Per ridimensionare un’immagine con Anteprima, non devi far altro che aprire il file tramite doppio clic e selezionare la voce Regola dimensione… dal menu Strumenti.
Nella finestra che si apre, digita le dimensioni di larghezza o altezza a cui vuoi ridurre la foto negli appositi campi e clicca sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
Se non vuoi ridimensionare le immagini mantenendo intatto il loro rapporto di forma, togli il segno di spunta dalla voce Ridimensiona proporzionalmente e prosegui come visto in precedenza.

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Non desideri ridurre “fisicamente” la risoluzione di un’immagine ma solo fare in modo che pesi di meno?
Nessun problema.
Apri la foto in Anteprima e seleziona la voce Esporta… dal menu File.
Nella finestra che si apre, seleziona JPEG dal menu a tendina Formato ed utilizza la barra di regolazione della qualità per selezionare il livello qualitativo con cui salvare l’immagine.
Naturalmente, più bassa sarà la qualità selezionata e più basso sarà il peso del file ottenuto.

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Oltre a ridurre le dimensioni di una foto alla volta, con Anteprima puoi anche ridimensionare più immagini contemporaneamente.
In che modo?
Te lo spiego subito. Apri la prima foto di cui intendi modificare le dimensioni dopodiché seleziona la voce Miniature dal menu Vista e vedrai comparire una barra laterale con la miniatura dell’immagine selezionata.

A questo punto, trascina con il mouse tutte le immagini che intendi ridimensionare nella barra laterale di Anteprima e selezionale premendo la combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del Mac.
Successivamente seleziona la voce Regola dimensione… dal menu Strumenti e digita le dimensioni (in pixel) che vuoi applicare a tutti i file selezionati nella finestra che si apre.

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Se non vuoi cambiare la risoluzione delle foto ma solo “alleggerirle”, fai clic destro su una qualsiasi delle miniature e seleziona la voce Esporta come… dal menu che compare.
Nella finestra che si apre, seleziona JPEG dal menu a tendina Formato ed utilizza la barra di regolazione della qualità, come visto in precedenza per regolare la qualità (e quindi il peso) delle immagini da salvare.
Facile, vero?

Strumenti di terze parti

Cerchi una valida alternativa ad Anteprima per ridurre le dimensioni di una foto sul tuo Mac ma non sai a quali strumenti affidarti?
Non c’è problema, posso fornirti io dei consigli in tal senso.
Qui di seguito trovi infatti indicati (ed esplicati) quelli che a mio modesto avviso rappresentato alcune tra le migliori applicazioni (offline e online) appartenenti alla categoria in oggetto.
Mettile subito alla prova! Vedrai che non te ne pentirai.

iResize

Il primo tra gli strumenti di terze parti per ridurre le dimensioni di una foto su Mac di cui voglio parlarti è iResize.
Trattasi di un’applicazione gratuita che non viene più aggiornata da qualche anno (ma che continua comunque a funzionare perfettamente) grazie alla quale, come intuibile dal nome, è possibile ridimensionare e comprimere le immagini salvate sul Mac.
È molto semplice da impiegare ed i risultati finali sono assicurati.

Per effettuarne il download sul tuo computer Apple, collegati alla pagina dedicata presente sul sito Internet di MacUpdate, premi sul collegamento Download che sta in cima e clicca sulla dicitura No thanks, take me to my download.

A scaricamento ultimato, estrai in una qualsiasi posizione il file ZIP appena ottenuto e trascina l’icona del programma che era presente al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS dopodiché facci doppio clic sopra per avviarla.

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Ora che visualizzi la finestra di iResize sulla scrivania, trascina nel panello Lista delle immagini (a sinistra) la foto (o le foto) su cui vuoi andare ad agire.
Successivamente nel pannello Visore delle immagini (quello centrale) potrai visualizzarne l’anteprima.

Dopodiché serviti del pannello Opzioni (a destra) per impostare le dimensioni in pixel.
Puoi usare sia l’apposita barra regolatrice sotto la voce Dimensioni in pixel: che specificare le dimensioni esatte tramite il campo dedicato, indicando se agire orizzontalmente o verticalmente sull’immagine.

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Se invece vuoi comprimere la foto, sposta il cursore che trovi sulla barra regolatrice sotto la voce Compressione JPEG: oppure specifica la percentuale di riduzione tramite il campo adiacente. Se vuoi, prima di procedere con il salvataggio puoi anche testare il grado di compressione facendo clic sul pulsante Test compressione JPEG.

Per concludere, premi sul bottone Ridimensiona… che sta nel pannello al centro, indica la posizione in cui vuoi salvare il file di output e clicca su Ridimensionare qui.

XnConvert

Un’altra risorsa di cui puoi avvalerti è XnConvert. Si tratta di un programma a costo zero utile per effettuare operazioni di image editing di base.
Tra le varie funzioni offerte ne integra anche alcune utili per lo scopo in oggetto.
Non è quindi una risorsa concepita in via specifica per ridimensionare le foto su Mac ma può fare comunque comodo in tal caso.

  • Per effettuarne il download sul tuo Mac,
  • visita il sito Internet del programma,
  • scorri la pagina visualizzata verso il basso
  • e clicca sul pulsante Mac DMG 64bit.
  • A scaricamento ultimato, 
  • apri il pacchetto .dmg ottenuto
  • e trascina l’icona di XnConvert sulla cartella Applications tramite la finestra apparsa sulla scrivania.
  • Successivamente avvia il programma facendo clic sulla sua icona che è stata aggiunta al Launchpad.

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Ora che visualizzi la finestra di XnConvert sulla scrivania,

  • trascinaci sopra le foto che vuoi ridimensionare e
  • clicca sulla scheda Azioni.
    In alternativa,
  • clicca sul bottone Aggiungi file…
  • oppure su quello Aggiungi cartella…
  • per selezionare “manualmente” le foto o le cartelle che le contengono su cui vuoi andare ad agire.

A questo punto, premi sul bottone Aggiungi azione >, seleziona la voce Immagine e quella Ridimensiona dal menu che compare.
Imposta tutti i parametri che desideri utilizzare per ridimensiona le foto tramite i menu più in basso (puoi visualizzare in anteprima il risultato finale sulla destra) e clicca sul bottone Converti.

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Puoi anche ridimensionare le tue foto digitali in modo tale che la parte eccedente rispetto alla risoluzione desiderata venga tagliata.
Per riuscirci, scegli Ridimensiona quadro anziché Ridimensiona dal menu Aggiungi azione >.

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Per impostazione predefinita il programma crea una copia delle immagini ridimensionate nella medesima posizione dei file d’origine.
Se però vuoi modificare questo comportamento e definire una posizione di output differente, clicca sulla scheda Destinazione nella parte in alto della finestra programma, premi sul pulsante […] che trovi in corrispondenza della sezione Destinazione ed indica il percorso che preferisci da li.

JPEGmini

Se la tua esigenza è quella di ridurre le dimensioni di una foto su Mac in formato JPEG andando ad agire sul grado di compressione, puoi affidarti a JPEGmini.
Trattasi di un programma appositamente adibito allo scopo che può essere usato mediante un semplice drag and drop.
È disponibile sia in una versione gratuita (quella che ho usato io per redigere questo passo) che consente di comprimere sino ad un massimo di 20 immagini al giorno che in variante a pagamento (senza limitazione alcuna).

Per servirtene, provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet del programma e fai clic sul pulsane Free Trial, in modo tale da scaricare sul tuo Mac JPEGmini.

A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma sulla cartella Applications.
Dopodiché accedi al Launchpad ed avvia JPEGmini da li. Successivamente seleziona la casella relativa all’accettazione dei termini di utilizzo del software, premi su Accept e poi su Start Your free Trial.
Compila i campi su schermo con il tuo nome e la tua e-mail e premi sul pulsante per proseguire.

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Ora che finalmente visualizzi la finestra principale del programma sullo schermo, trascinaci sopra le foto in formato JPEG che desideri comprimere e premi su Continue per avviare la procedura.
In seguito, ti sarà mostrato di quanto è stato possibile comprimere l’immagine e la foto originale verrà sostituita da quella “alleggerita” appena generata.

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Se vuoi evitare che il programma vada a modificare le immagini originali, prima di avviare la procedura di compressione così come ti ho indicato poc’anzi, premi sul bottone con i cursori che sta in basso a sinistra, seleziona l’opzione Export to folder, indica la cartella su macOS in cui salvare il risultato finale e clicca su Apply.

ILoveIMG

Se non ti va di utilizzare una delle “classiche” applicazioni di cui sopra, puoi anche affidarti ad uno strumento online quale ILoveIMG per intervenire sulle tue immagini.
Si tratta di un servizio Web, gratuito e funzionante da qualsiasi browser, che mette a disposizione degli utenti diversi ed interessanti strumenti utili per ridimensionare e ridurre il peso delle foto in formato JPG, PNG, SVG e GIF.
Consente altresì di agire in batch ed ha un’interfaccia utente davvero niente male.

Per provarlo, collegati alla home page del servizio e clicca sul pulsante Seleziona immagini per selezionare la foto (o le foto) sul tuo Mac che intendi ridimensionare.
In alternativa, trascina le immagini direttamente nella finestra del navigatore, in corrispondenza della scritta rilascia le immagini qui. Puoi altresì effettuare l’upload delle foto da Google Drive oppure da Dropbox, ti basta fare clic sulle relative icone e digitare i dati di login del servizio.

Ad upload avvenuto, indica se desideri ridimensionare l’immagine specificando la dimensione esatta in pixel oppure se intervenire per percentuale.
Nel primo caso, specifica larghezza ed altezza nei campi appositi sulla destra, scegli se mantenere o meno le proporzioni lasciando o rimuovendo la spunta dalla voce Mantieni proporzioni ed indica se ti interessa ingrandire l’immagine finale se quella originale è più piccola aggiungendo la spunta sulla casella Non ingrandire se l’originale è più piccolo.

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Clicca poi sul bottone Ridimensionare Immagini collocato a fondo schermo.
A procedura completata, il download dell’immagine ridimensionata verrà avviato in automatico.
Se non parte da solo, premi sul pulsante Scarica IMMAGINI ridimensionate per forzarlo.
Se preferisci salvare l’immagine su Google Drive oppure su Dropbox oppure se vuoi ottenere un link per condividerla online, premi sui pulsanti dedicati che trovi a destra.

Per ridimensionare invece un’immagine per percentuale, seleziona la scheda In percentuale che trovi a destra nella pagina principale del servizio ed indica di quanto intendi rimpicciolire la foto, scegliendo una delle opzioni disponibili.
Il resto dei passaggi da compiere sono identici a quelli che ti ho segnalato poc’anzi.

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Se invece desideri ridurre il peso in KB, MB ecc di una foto, lo strumento di cui hai bisogno è quello che trovi su quest’altra pagina.
Effettua dunque l’upload delle immagini su cui vuoi agire come ti ho spiegato nelle precedenti righe dopodiché premi sul bottone Comprimi IMMAGINI che sta in basso a destra.

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A procedura ultimata, il risultato finale verrà scaricato in automatico sul tuo computer e ti verrà anche indicato di quanto è stato possibile ridurre le dimensioni del file.
Se il download non parte in automatico o se vuoi salvare l’immagine su uno dei servizi di cloud storage supportati, segui le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito poc’anzi.

come ricevere mms su iphone

come ricevere mms su iphone

Dopo le numerose proteste ricevute da parte degli utenti, con la versione 5 del suo iOS Apple ha aggiunto ad iPhone la possibilità di inviare e ricevere gli MMS.
I messaggini contenenti immagini ormai stanno per essere scalzati dalle e-mail, ma qualche volta possono tornare ancora utili.

Ecco il motivo per il quale oggi ho deciso di occuparmene e di illustrarti dettagliatamente come ricevere MMS su iPhone, anche quando questo tipo di messaggi sembra voler far di tutto per non funzionare.
Vedrai, finalmente anche il tuo “iPhone” comprenderà il significato del termine MMS!

Tutto quello che devi fare per scoprire come ricevere MMS su iPhone è attivare la rete dati sul tuo smartphone.
Per farlo, premi sull’icona delle Impostazioni presente nella home screen di iPhone, recati in Generali > Rete e sposta la levetta dell’opzione Dati cellulare verso destra (in modo da farla diventare blu).

A questo punto, il tuo “iPhone” dovrebbe essere già in grado di ricevere messaggini con immagini.
Puoi testare il corretto funzionamento della funzione facendoti spedire un MMS da un amico o auto-inviandoti un MMS con un altro telefonino.
Il meccanismo di ricezione degli MMS su iPhone è identico a quello degli SMS:
quando il telefono è bloccato, compare un’anteprima della foto al centro dello schermo e accedendo al sistema (ovvero spostando verso destra la levetta dello slide to unlock) si apre l’applicazione Messaggi che permette di visualizzare il messaggio completo e di rispondere a quest’ultimo.

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Nel caso in cui non riuscissi a ricevere MMS su iPhone nonostante l’attivazione della rete dati e la presenza di segnale, potrebbe esserci qualche problema con le impostazioni di rete (che cambiano a seconda dell’operatore).

Puoi modificare, ed eventualmente correggere, le impostazioni di rete per gli MMS su iPhone recandoti in Impostazioni > Generali > Rete > Network dati cellulare e cambiando le impostazioni del modulo MMS in questo modo:

TIM

  • APN :
    unico.tim.it
  • Nome Utente :
    vuoto
  • Password :
    vuoto
  • MMSC : http://mms.tim.it/servlets/mms
  • Proxy MMS :
    213.230.130.89:80
  • Dimensione Massima MMS :
    614400
  • MMS UA Prof URL :
    vuoto

Vodafone

  • APN :
    mms.vodafone.it
  • Nome Utente :
    vuoto
  • Password :
    vuoto
  • MMSC: http://mms.vodafone.it/servlets/mms
  • Proxy MMS:
    10.128.224.10:80
  • Dimensione massima MMS:
    614400
  • MMS UA Prof URL:
    vuoto

Wind

  • APN:
    mms.wind
  • Nome Utente:
    vuoto
  • Password:
    vuoto
  • MMSC: http://mms.wind.it
  • Proxy MMS:
    212.245.244.11:8080
  • Dimensione massima MMS:
    614400
  • MMS UA Prof URL:
    vuoto

3

  • APN:
    tre.it
  • Nome Utente:
    vuoto
  • Password:
    vuoto
  • MMSC: http://10.216.59.240.10021/mmsc
  • Proxy MMS:
    wsb.treumts.it:8799
  • Dimensione massima MMS:
    614400
  • MMS UA Prof URL:
    vuoto

Una volta cambiate le impostazioni, torna alla home screen di iPhone e prova a farti mandare nuovamente un MMS.
Questa volta dovrebbe andare tutto per il verso giusto.

come ricaricare apple watch

come ricaricare apple watch

Nelle scorse settimane hai letto la mia guida dedicata ai migliori smartwatch e dopo averci riflettuto attentamente per qualche giorno finalmente ti sei deciso e, complice il fatto di possedere già un iPhone, hai acquistato un Apple Watch.
Ben fatto, davvero!

Una volta in tuo possesso, hai dunque cominciato a sperimentarne tutte le varie ed eventuali funzionalità, com’è giusto che sia, ed al momento puoi ritenerti ben contento e soddisfatto della tua scelta.
Nel fare ciò, ti sei però accorto ti aver scaricato inesorabilmente la batteria dell’orologio a marchio Apple ed essendo ancora poco esperto nell’utilizzo dello stesso non hai la benché minima idea di come fare per poterla ricaricare.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti quindi sapere se posso darti una mano oppure no sul da farsi?
Ma certo che si, ci mancherebbe altro.
Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero e provvederò ad indicarti, con questa mia guida dedicata all’argomento, come ricaricare Apple Watch.
Posso assicurati che è un vero e proprio gioco da ragazzi.
Non mi credi?
Beh, allora non ti resta altro da fare se non verificare tu stesso la cosa, mettendo in pratica le istruzioni apposite che trovi qui di seguito.
Buona lettura!

Indice

  • Verificare la carica della batteria
  • Ricaricare Apple Watch
  • Usare la modalità Basso consumo
  • Dritte utili per ottimizzare la durata della batteria
  • In caso di dubbi o problemi

Verificare la carica della batteria

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Prima di spiegarti come ricaricare il tuo Apple Watch mi sembra doveroso indicarti come fare per poter verificare lo stato della carica dell’orologio smart dell’azienda di Cupertino.
Puoi riuscirci in vari modi, vediamo subito quali.

Il primo nonché più rapido sistema che hai dalla tua per verificare il livello di carica dell’orologio, consiste nel richiamare il Centro di Controllo dell’Apple Watch effettuando uno swipe dal basso verso sul quadrante e nel dare poi un’occhiata all’indicatore relativo alla batteria che si trova in alto a sinistra.

In alternativa, puoi controllare lo stato della carica mediante la complicazione Batteria presente su molti dei quadranti disponibili per Apple Watch o che hai provveduto ad impostare tu personalmente.

Puoi verificare il livello di carica del tuo Apple Watch anche agendo da iPhone.
Per riuscirci, l’Apple Watch deve innanzitutto essere collegato al “iPhone” tramite Bluetooth e/o Wi-Fi.
Per sincerarti della cosa, recati nella sezione Impostazioni di iOS del tuo iPhone, tappa sulle voci Wi-Fi e Bluetooth e verifica che le relative levette si trovino su ON.
In caso contrario, provvedi di conseguenza.

Successivamente richiama la schermata relativa ai widget sul tuo iPhone, effettuando uno swipe da sinistra verso destra sulla home screen o nella schermata di blocco, individua il widget Batterie (è contraddistinto dall’icona di una batteria bianca su sfondo verde) e in corrispondenza della dicitura Apple Watch di [tuo nome] (al posto di [tuo nome] trovi il tuo nome) potrai visualizzare il livello di carica residua del tuo smartwatch.

Se il widget non risulta visibile, evidentemente è perché è stato disabilitato.
Per attivarlo, accedi alla schermata con tutti i widget così come ti ho indicato poc’anzi, scorri quest’ultima verso il basso e premi sul bottone Modifica.

Individua dunque il widget Batterie nell’elenco che trovi sotto la dicitura Altri widget e premi sul pulsante [+] di colore verde che trovi in sua corrispondenza.
Premi poi sulla voce Fine in alto a destra per confermare la scelta fatta.

Puoi posizionare il widget nell’ordine che più ti aggrada, premendo sul pulsante con le tre linee in orizzontale che trovi accanto al suo nome dopo averlo aggiunto ai widget attivi e, continuando a tenere premuto, trascinandolo nella posizione che preferisci.
Anche in tal caso, ricordati poi di fare tap sulla voce Fine per confermare ed applicare i cambiamenti.

In tutti i casi, il livello di carica della batteria dell’Apple Watch viene espresso in percentuale ed è accompagnato da un indicatore visivo (sull’orologio è di forma circolare, mentre su iPhone ha la classica forma di una pila).

Ricaricare Apple Watch

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Veniamo ora al nocciolo vero e proprio della questione ed andiamo a scoprire come fare per poter ricaricare l’Apple Watch.
È molto semplice, stai tranquillo.

Tutto ciò che devi fare altro non è che collegare il cavo di ricarica magnetico o il Dock magnetico per la ricarica dell’orologio al relativo alimentatore e successivamente ad una presa di corrente oppure ad una delle prese USB del Mac o del PC (quando il computer è in funzione, chiaramente).

In seguito, posiziona il retro dell’Apple Watch sul caricabatterie, in modo tale che i magneti del caricabatterie risultino allineati all’orologio.
Attendi poi qualche istante affinché nella parte in alto al centro del quadrate dell’Apple Watch compaia il simbolo della saetta verde, indicante, per l’appunto, che il dispositivo è in carica.

Potrai poi interrompere la carica dell’orologio in qualsiasi momento, non deve necessariamente raggiungere il 100% (almeno non se non lo reputi opportuno oppure se non ti è possibile).

Tieni altresì presente che quando l’Apple Watch è in carica viene attivata quella che prende il nome di Modalità notte, la quale consente di sfruttare lo smartwatch come sveglia o come orologio da comodino, posizionando quest’ultimo sia in orizzontale che in verticale.

Quando abilitata, sullo schermo dell’Apple Watch vengono visualizzate data e ora, oltre alla carica della batteria.
Inoltre, se imposti una sveglia, anche questa viene visualizzata sul quadrante.

Se la suddetta funzionalità non ti interessa e vuoi disattivarla, premi sulla Digital Crown, tappa su Impostazioni, su Generali, su Modalità notte e porta su OFF l’interruttore annesso alla schermata successiva.

La stessa cosa può essere fatta dall’iPhone, usando l’app Watch.
Avvia dunque quest’ultima, premi sulla voce Generali nella sezione Apple Watch e porta su OFF la levetta che sta accanto alla dicitura Modalità notte.
Ecco qui!

Usare la modalità Basso consumo

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Se la batteria del tuo Apple Watch è quasi “in fin di vita” e vuoi evitare che possa scaricarsi ulteriormente in maniera eccessivamente veloce prima di poter mettere in carica lo smartwatch, puoi avvalerti della modalità denominata Basso consumo.

Come intuibile dal nome stesso, si tratta di una speciale modalità che può essere attività su Apple Watch, la quale va a sospendere la comunicazione tra l’orologio e l’iPhone e che consente di visualizzare solo ed esclusivamente l’ora sul display evitando, di conseguenza, anche la ricezione di notifiche, l’esecuzione di app e di tutte le altre varie funzionalità a cui è abilitato lo smartwatch di Cupertino.

Per attivare la modalità Basso consumo, ti basta acconsentire all’uso della stessa tramite l’avviso apposito che vedi apparire in automatico quando la carica della batteria scende al di sotto del 10%.

Quando invece la batteria è troppo scarica, l’Apple Watch entra automaticamente nella modalità in questione ed accanto all’ora viene mostrato il simbolo di una saetta di colore rosso.

Se invece vuoi attivare la modalità Basso consumo “manualmente”, quando ritieni sia più opportuno, tutto ciò che devi fare altro non è che richiamare il Centro di Controllo dal quadrante dell’orologio effettuando uno swipe dal basso verso l’alto dello stesso, fare tap sull’indicatore relativo alla batteria in alto a sinistra e trascinare verso destra il cursore Basso consumo che sta in basso.

Conferma dunque quelle che sono le tue intenzioni facendo tap su Ok in risposta all’avviso che vedi comparire.

A prescindere dal fatto che la modalità Basso consumo sia stata abilitata automaticamente oppure che tu l’abbia attivata manualmente, per poter visualizzare l’ora dovrai premere ogni volta il tasto laterale.

Quando lo riterrai opportuno, potrai disattivare la modalità Basso consumo tenendo premuto il tasto laterale dell’orologio sino a quando non visualizzi il logo Apple sullo schermo.
Attendi poi che Apple Watch si riavvii ed è fatta.

Dritte utili per ottimizzare la durata della batteria

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Per evitare inutili sprechi di batteria ed in generale per cercare di utilizzare al meglio il tuo Apple Watch, desidero fornirti anche alcuni consigli che spero possano farti comodo.
Vediamo subito quali.

In primo luogo, cerca di mantenere sempre aggiornato all’ultima versione watchOS, il sistema operativo di Apple Watch.

Per verificare che quella che stai utilizzando sia l’ultima versione dell’OS disponibile per il modello di orologio Apple in tuo possesso ed in caso contrario per scaricare i relativi aggiornati, apri l’app Watch sul tuo iPhone, tappa sulla voce Generali nella sezione Apple Watch e seleziona Aggiornamento software.
Per maggiori info al riguardo, fa riferimento al mio tutorial su come aggiornare Apple Watch.

Un’altra cosa che ti invito a fare è quella di metter mano alle impostazioni del dispositivo relative agli allenamenti.
Operazione questa che, come intuibile, può tornarti utile se utilizzi il tuo Apple Watch quando svolgi un’attività sportiva.

Innanzitutto, quando corri o cammini ti consiglio di attivare la modalità di risparmio energetico per spegnere il cardiofrequenzimetro.
Per riuscirci, apri l’app Watch su iPhone, seleziona ala voce Allenamento nella sezione Apple Watch e porta su ON l’interruttore che trovi accanto alla dicitura Risparmio energetico.
Ricorda che quando il cardiofrequenzimetro non è attivo il calcolo delle calorie bruciate potrebbe essere meno preciso.

Sempre durante gli allenamenti ed in generale se muovi molto le mani e il display dell’orologio si accende più spesso del necessario, puoi fare in modo che questo non accada ogni volta che alzi il polso.
Per riuscirci, premi sulla Digital Crown di Apple Watch, tappa su Impostazioni, seleziona Generali, poi Attiva schermo e porta su OFF l’interruttore accanto alla voce Attiva lo schermo quando alzi il polso.
Così facendo, quando poi vorrai attivare lo schermo dovrai premirci sopra.

Altra cosa di cui devi tener conto è il fatto che la batteria di Apple Watch si esaurisce molto più rapidamente quando disattivi il Bluetooth sull’iPhone ed i due dispositivi risultano collegati.
Per ottimizzare il consumo energetico delle comunicazioni fra i due device ti consiglio quindi di tenere il Bluetooth sempre attivo sul iPhone.

In caso di dubbi o problemi

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Pur avendo seguito con la massima attenzione le mie istruzioni su come ricaricare Apple Watch non sei ancora riuscito nel tuo intento?
E sorto qualche altro intoppo e non sai come risolvere?
Non ti preoccupare, credo di poterti essere ancora d’aiuto (avevi forse dei dubbi?).

Date le circostanze, il miglior consiglio che mi sento di darti è quello di provare a metterti in contatto con il servizio servizio clienti Apple, in modo tale da chiedere delucidazioni al riguardo direttamente all’azienda.

A seconda dei mezzi in tuo possesso oltre che in base a quelle che sono le tue personalissime esigenze e preferenze, puoi contattare l’assistenza clienti della “mela morsicata” mediante uno dei sistemi che ho provveduto ad indicarti ed esplicarti proprio qui di seguito.
Scegli pure quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo, sono tutti molto validi.

  • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratis ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, clicca sull’icona relativa ad Apple Watch e segui la procedura guidata che ti viene proposta per indicare il tipo di problema riscontrato e per ottenere l’aiuto necessario.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone o su un altro dispositivo iOS da te posseduto, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo Apple Watch dall’elenco dei device per i quali desideri ottenere supporto e vedrai una lista con numerose voci.
    Pigia su quella di tuo interesse e segui le istruzioni su schermo.
  • Tramite Twitter – Inoltra un tweet o un DM all’account @AppleSupport indicando i problemi riscontrati.
    Dovresti ricevere una risposta da parte di Apple nel giro di breve tempo.
  • Tramite Apple Store – Recati di persona in un Apple Store chiedi aiuto agli addetti.
    Se non sai dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona, fa’ riferimento all’elenco completo che trovi sull’apposita pagina Internet.

Se pensi di aver bisogno di ulteriori dettagli sul da farsi, ti invito a consultare il mio tutorial su come contattare Apple.

Se invece stai riscontrando problematiche relative al blocco del dispositivo oppure se hai bisogno di resettarlo ma non sai come riuscirci, puoi leggere le mie guide dedicate, rispettivamente, a come sbloccare Apple Watch ed a come resettare Apple Watch.

come riavviare iphone xr

come riavviare iphone xr

Sei appena tornato dal negozio con un iPhone XR nuovo di zecca, stai cominciando a prendere confidenza con le sue funzionalità più importanti ma ancora non hai capito come riavviarlo.
Così hai aperto Google, hai cercato informazioni sull’argomento e sei finito qui, su questa mia guida, speranzoso di trovare una risposta al tuo quesito.
Le cose stanno proprio in questo modo, dico bene?
Allora sono lieto di annunciarti che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto!

Nel tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come riavviare iPhone XR agendo sia tramite i tasti fisici presenti ai lati del dispositivo che tramite apposite funzionalità software, che ti aiuteranno a raggiungere il tuo scopo nel caso in cui i tasti fisici non dovessero più funzionare a dovere.
Inoltre, per completezza d’informazione, ti illustrerò alcuni accorgimenti che puoi mettere in pratica nel caso in cui lo smartphone dovesse bloccarsi o non accendersi più.

Allora?
Si può sapere che di fai ancora lì impalato?
Vuoi imparare a riavviare il tuo iPhone XR o no?
Perfetto, allora leggi e metti in pratica le brevi istruzioni che trovi qui sotto.
Ti assicuro che ci vorrà pochissimo tempo e che i risultati ti soddisferanno al 100%.
Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e… buon riavvio!

Indice

  • Combinazione di tasti per riavviare iPhone XR
  • Come riavviare iPhone XR dalle Impostazioni di iOS
  • Come riavviare iPhone XR bloccato
  • Come riavviare iPhone XR senza tasto
  • Come riavviare iPhone XR che non si accende più
  • In caso di dubbi o problemi

Combinazione di tasti per riavviare iPhone XR

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Quando Apple ha deciso di rimuovere l’iconico tasto Home dai suoi smartphone, con il lancio di iPhone X e poi iPhone XS, XS Max e XR, ha ripensato anche ad alcune procedure, come quelle per lo spegnimento e il riavvio del dispositivo.
La combinazione di tasti necessaria a spegnere iPhone XR e riavviarlo è dunque diversa da quella necessaria a spegnere e riavviare i modelli precedenti dello smartphone Apple.

Per essere precisi, per riavviare iPhone XR, devi tenere premuti in contemporanea il tasto d’accensione, posto sulla parte destra del dispositivo, e uno dei due tasti volume, posti, invece, sulla parte sinistra della scocca.
Dopodiché, noterai la comparsa su schermo di una levetta con scritto Scorri per spegnere.

Ora ti basta rilasciare i tasti fisici ed effettuare uno swipe da sinistra verso destra sulla succitata levetta, in modo da far spegnere l’iPhone completamente.
Quando sullo schermo del telefono non compare più alcun simbolo, puoi riaccendere quest’ultimo tenendo premuto per qualche secondo il tasto d’accensione laterale.

Comparirà così a schermo il logo della mela morsicata e verrà caricato il sistema operativo dell’iPhone (iOS).
Successivamente, non ti resta che inserire il codice di sblocco dello smartphone (se attivo) e l’eventuale PIN della SIM inserita e potrai tornare a utilizzare il tuo iPhone XR.

Nel caso in cui tu non voglia inserire dei codici per sbloccare iPhone XR, ti consiglio di consultare le mie guide su come sbloccare iPhone senza codice e su come togliere il PIN dalla SIM.

Come riavviare iPhone XR dalle Impostazioni di iOS

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Il sistema operativo dell’iPhone, iOS, dispone di numerose funzionalità, tra cui una che consente di spegnere lo smartphone agendo solo via software.

Per sfruttare tale possibilità, devi accedere alla schermata principale di iPhone XR e premere sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio).
Una volta fatto ciò, seleziona la voce Generali, scorri la pagina verso il basso e fai tap sulla voce Spegni.

A questo punto, comparirà a schermo la levetta Scorri per spegnere e dovrai solamente effettuare uno swipe da sinistra verso destra su quest’ultima, per spegnere completamente lo smartphone.

Successivamente, per accendere nuovamente iPhone XR, dovrai tenere premuto il tasto d’accensione, che si trova sul lato destro della scocca, e attendere l’avvio del sistema operativo.
In seguito, se attivi, ti verranno richiesti il codice di sblocco e il PIN della SIM.

Come riavviare iPhone XR bloccato

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Ad alcuni utenti è capitato di ritrovarsi impossibilitati a usare il proprio iPhone XR, visto che quest’ultimo sembrava essersi bloccato:
una vera noia che, però, si può risolvere in modo rapido.
Come?
Riavviando il device in maniera forzata.

Per procedere, premi e rilascia rapidamente il tasto Volume +, poi quello Volume – e, infine, tieni premuto il tasto d’accensione laterale.
Se tutto è stato eseguito correttamente, comparirà a schermo il logo della mela morsicata e il telefono si riavvierà.

Come riavviare iPhone XR senza tasto

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L’unico metodo per effettuare un riavvio vero e proprio di iPhone XR (senza dover spegnere e riaccendere manualmente lo smartphone) è quello di sfruttare AssistiveTouch:
una funzione di accessibilità che permette di simulare la pressione di alcuni tasti fisici e di richiamare diversi comandi attraverso delle icone su schermo.

Per servirtene, accedi alla schermata Home di iOS e premi sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio).
Dopodiché, fai tap sulla voce Generali, vai su Accessibilità > AssistiveTouch e attiva la levetta relativa a questa funzione.

Comparirà a schermo l’icona di un cerchio bianco:
premi, dunque, su di essa, poi sulla voce Dispositivo e, infine, sulle opzioni Altro e Riavvia, per due volte consecutive.

L’iPhone si spegnerà e poi si avvierà sùbito dopo.
Ti ricordo che al momento dell’avvio potrebbe esserti richiesto di digitare codice di sblocco e PIN della SIM.
Successivamente, nel caso in cui tu voglia disattivare AssistiveTouch, torna nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità e sposta su OFF la levetta relativa alla funzione in questione.

Come riavviare iPhone XR che non si accende più

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In alcuni casi, l’iPhone XR potrebbe non accendersi più:
le cause del problema potrebbero essere tante ma, prima di dare per “spacciato” il tuo “iPhone”, prova a mettere in atto alcuni accorgimenti.

Innanzitutto, prova a collegare lo smartphone a una fonte di alimentazione e a tenerlo collegato per massimo un’ora.
Se il problema del telefono era relativo alla batteria scarica, in questo modo riuscirai a risolvere.

Nel malaugurato caso in cui questo metodo non dovesse funzionare, non ti resta che procedere con quanto descritto nel capitolo successivo, contattando l’assistenza Apple.

In caso di dubbi o problemi

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Come dici?
Hai seguito nel dettaglio le mie indicazioni ma non sei proprio riuscito a riavviare il tuo iPhone XR e neppure la procedura forzata e il riavvio ti sono stati di grande aiuto?
In questo caso, non ti resta che rivolgerti all’assistenza Apple.

Esistono diversi metodi per mettersi in contatto con gli esperti della società di Cupertino, ma il mio consiglio è quello di portare lo smartphone in uno dei tanti Apple Store o dei centri autorizzati Apple presenti sul territorio italiano, in modo da ricevere assistenza immediata e da semplificare il processo di analisi dello stato di iPhone XR.

Nel caso in cui tu non sappia dove trovare un Apple Store, devi solamente collegarti al sito ufficiale di Apple e dare un’occhiata a dove si trovano i vari negozi.
Nel caso in cui tu voglia, invece, rivolgerti a un centro autorizzato Apple, dovrai necessariamente cercare il sito ufficiale dello stesso, come ad esempio R-Store, e cercare, anche in tal caso, il centro più vicino a te usando la mappa disponibile.

In ogni caso, ti invito a portare con te lo smartphone, la sua confezione di vendita originale (accessori inclusi) e una prova d’acquisto, in modo che gli esperti di Apple abbiano a disposizione il maggior numero di informazioni possibili.
Nel caso in cui tu voglia approfondire, ti invito a dare un’occhiata alla pagina dei consigli dell’azienda di Cupertino per preparare iPhone XR alla riparazione.

Se proprio non riesci a recarti di persona in un Apple Store, il mio invito è, invece, quello di sfruttare l’assistenza tramite corriere.
In questo caso dovrai, tuttavia, mettere in conto le spese di spedizione.
Per fare questo, non devi far altro che collegarti al sito ufficiale del supporto Apple, fare tap sull’icona iPhone e selezionare una delle opzioni che ti vengono proposte su schermo per indicare la problematica in base alla quale non riesci più a spegnere il tuo iPhone XR (es.
Riparazione e danni fisici > Impossibilità di accensione).

Non ti resta, dunque, che premere sul pulsante Invia per la riparazione e seguire la procedura che ti viene indicata per portare a termine l’operazione.

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Se, invece, vuoi metterti direttamente in contatto con gli esperti di Apple per chiedere delucidazioni, ci sono diversi metodi per riuscirci.

  • Telefonicamente – effettua una chiamata al numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuita e il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:45.
  • Chat:
    il sito Web ufficiale del supporto di Apple in alcuni casi mette anche a disposizione una live chat per parlare con un operatore.
    Solitamente, i tempi di attesa non sono molto lunghi, stando a quanto indicato da Apple.
  • App Supporto Apple – scarica l’app per il supporto Apple su iPhone o iPad, avviala, collegati al tuo ID Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto alla sezione Ottieni supporto e vedrai una lista che contiene numerose voci:
    premi su quella che ti interessa e segui le istruzioni su schermo.
  • Twitter – visita l’account verificato @AppleSupport, e inoltragli un messaggio privato indicando quelle che sono le problematiche da te riscontrate (in lingua inglese).
    Nel giro di breve tempo, dovresti ricevere una risposta.

Per maggiori dettagli sull’assistenza, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida su come contattare Apple.
Ti ricordo inoltre che se hai assicurato il tuo iPhone XR con AppleCare+, il sistema assicurativo della società di Cupertino, hai a disposizione anche la copertura contro i danni accidentali, che ti permette di avere due interventi di riparazione a prezzo ridotto.
Nel caso in cui tu non abbia ancora usufruito di questa possibilità, ti consiglio quindi di verificare se al momento dell’acquisto avevi effettuato questa copertura.
Per ulteriori informazioni su AppleCare+, ti invito a consultare la mia guida sull’argomento.

Parlando, invece, della garanzia standard, quest’ultima dura due anni, di cui un anno a carico di Apple e un anno a carico del rivenditore del telefono (che può essere la stessa Apple, se hai acquistato iPhone XR in un Apple Store o dal sito Apple).
In questo caso non è però prevista la copertura contro i danni accidentali.
Per tutti i dettagli del caso, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come verificare garanzia iPhone.

come riavviare iphone

come riavviare iphone

Hai appena comperato un iPhone 7, per la precisione il primo iPhone di tutta la tua vita, e vorresti saperne di più in merito alle procedure da compire per poter spegnere ed accendere nuovamente il tuo bel “iPhone”?
Allora direi proprio che sei capitato sull’articolo giusto, al momento giusto.
Qui sotto trovi infatti una pratica guida su come riavviare iPhone 7 grazie alla quale potrai scoprire come effettuare in maniera semplice e veloce le operazioni in questione.

Più precisamente, insieme scopriremo come riavviare il dispositivo sia in situazioni normali che in circostanze, per così dire, d’emergenza, ovvero quando l’iPhone si blocca e non vuole saperne assolutamente nulla di ritornare a funzionare correttamente (per fortuna accade molto raramente).
In entrambi i casi non preoccuparti, non dovrai fare nulla di troppo difficile.

Ah quasi dimenticavo, per completezza d’informazione sarà mia premura indicarti anche come fare per spegnere e riaccendere il tuo iDevice qualora il tasto apposito dovesse smettere di funzionare in maniera corretta.
Insomma, alla fine avrai le idee piuttosto chiare sul da farsi.
Ora però basta chiacchierare.
Mettiti bello comodo, afferra il tuo dispositivo ed iniziamo a concentrarci in maniera seria sul da farsi.
Ti auguro, come mio solito, una buona lettura.

Indice

  • Procedura standard per riavviare l’iPhone 7
  • Riavviare l’iPhone 7 in caso di blocco del sistema
  • Riavviare l’iPhone 7 in caso di tasto di accensione rotto
  • Riavviare l’iPhone 7 con jailbreak

Procedura standard per riavviare l’iPhone 7

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Se ti interessa capire quali sono le operazioni da compiere per poter riavviare il tuo iPhone 7 in condizioni normali, vale a dire quando non sussistono problematiche particolari e tutto funziona così come dovrebbe, ti basta sfruttare la funzione di spegnimento standard di iOS e successivamente procedere ad una nuova accensione del dispositivo.

Detta in altri termini, non devi far altro che afferrare il tuo iPhone, premere e continuare a tenere premuto il tasto Power (quello collocato sul lato destro del dispositivo) per qualche istante ed attendere che appaia sullo schermo la levetta con su scritto scorri per spegnere all’interno. Successivamente dovrai premere sulla levetta appena apparsa e, continuando a tenere premuto, dovrai spostarla verso destra.
Compiute queste semplici mosse lo schermo dell’iPhone diventerà subito nero ed il dispositivo di spegnerà.

In alternativa, puoi spegnere il dispositivo utilizzando l’apposita funzione inclusa in iOS a partire dalla versione 11 della piattaforma che può permetterti di intervenire senza toccare alcun tasto fisico, agendo direttamente dalle impostazioni. Più precisamente, quello che devi fare è accedere alla home screen del dispositivo, premere su Impostazioni e poi su Generali, scorrere sino in fondo la schermata che ti viene mostrata e fare tap su Spegni.
Una volta fatto ciò, vedrai comparire la summenzionata levetta scorri per spegnere che dovrai premere e che, continuando a tenere premuto, dovrai spostare verso deserta.

Successivamente, in entrambi i casi, potrai riaccendere il dispositivo tenendo premuto nuovamente sul tasto Power per qualche secondo.
Potrai poi rilasciare il pulsante quando lo schermo si illuminerà e vedrai apparire sul display il logo della mela.
A quel punto, il sistema verrà ricaricato e tu potrai ricominciare ad usare l’iPhone così come fatto sino a qualche minuto fa avendo cura soltanto di digitare il codice di sblocco ed il codice PIN della SIM presente all’interno (se richiesti).

Oltre che così come ti ho appena spiegato, esiste anche un altro sistema per riavviare l’iPhone: premendo e continuando a tenere premuto il tasto di accensione/spegnimento sino alla comparsa sul display della levetta scorri per spegnere e sino a quando lo schermo del iPhone non diventa nero e si spegne.
In seguito, potrai riavviare il dispositivo in maniera analoga a quanto visto qualche riga più su, vale a dire premendo e continuando a tenere premuto per qualche istante il tasto Power.

Riavviare l’iPhone 7 in caso di blocco del sistema

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Come anticipato in apertura, sebbene sia un evento più unico che raro, anche iOS, il sistema operativo presente sul tuo iPhone 7, può bloccarsi (per le più disparate e misteriose ragioni).
In una circostanza di questo tipo, il dispositivo non risponde più ai comandi e l’unica soluzione per far fronte alla cosa è quella di effettuarne il riavvio forzato.

Al contrario di quel che può sembrare, si tratta d un’operazione molto semplice da effettuare e per la messa a segno della quale non vengono richieste competenze tecniche particolari:
basta infatti premere in simultanea e continuare a tenere premuti per circa otto secondi il tasto Power e il tasto per abbassare il volume (quello posto sul lato sinistro della scocca del dispositivo).

Lascia la presa quando vedi apparire sullo schermo il logo della mela.
Successivamente attendi qualche istante affinché il tuo iPhone 7 venga riavviato e torni a funzionare così come sempre.

Mi raccomando però, cerca di utilizzare questa procedura solo ed esclusivamente in caso di reale necessità in quanto potrebbe comportare il mancato salvataggio dei dati da parte delle applicazioni ed altri problemi vari che possono essere tranquillamente evitati spegnendo e riaccendendo regolarmente il dispositivo così come visto insieme nelle precedenti righe.
Intesi?

Riavviare l’iPhone 7 in caso di tasto di accensione rotto

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Se invece il tasto Power del tuo iPhone 7 si è rotto o non funziona più come dovrebbe e stai dunque cercando un sistema per rimediare alla cosa sappi che… si può fare! Per quel che concerne lo spegnimento, puoi affidarti all’apposita funzione annessa alle impostazioni di sistema a partire da iOS 11 di cui ti ho parlato qualche riga più su, quando ti ho spiegato come eseguire la procedura standard per riavviare il iPhone.

Se invece cerchi una soluzione alternativa a quella di cui sopra, puoi rivolgerti ad AssistiveTouch, il sistema integrato in tutte le versioni della piattaforma mobile di casa Apple che consente di simulare la pressione di alcuni tasti fisici sul dispositivo e di richiamare diversi comandi del sistema operativo del iPhone mediante delle apposite icone che appaiono sullo schermo.

Per attivare il sistema AssistiveTouch sul tuo iDevice recati dunque in home screen, accedi ad Impostazioni (l’icona a forma di ruota di ingranaggio) e tappa sulla voce Generali dalla schermata che vedi apparire.
A questo punto, premi su Accessibilità, scorri verso il basso la nuova schermata visualizzata e premi su AssistiveTouch.
Per concludere, sposta su ON la levetta relativa alla funzione AssistiveTouch.
Fatto!

Dopo aver abilitato la funzione, sullo schermo del tuo iPhone vedrai comparire un piccolo riquadro scuro con al centro un cerchio bianco che, qualora selezionato, ti permetterà di accedere a svariati comandi e funzioni solitamente accessibili in altro modo o comunque premendo sugli appositi pulsanti fisici.

Quindi, per spegnere il tuo dispositivo sfruttando il sistema AssistiveTouch non dovrai far altro che tappare sul riquadro della funzione che vedi sul display, scegliere l’icona Dispositivo dal menu che si apre e premere e continuare a tenere premuto il dito sull’icona Blocca schermo per qualche istante.
In seguito, vedrai apparire la levetta scorri per spegnere sul display del telefono mediante cui poter spegnere completamente e correttamente il dispositivo così come solitamente è possibile fare utilizzando il tasto fisico.

E per quanto riguarda la riaccensione?
Domanda lecita! Considerando il fatto che il tuo iPhone ha il tasto Power rotto o non correttamente funzionante e che quindi non può essere sfruttato per lo scopo in questione, a prescindere dal fatto che tu abbia utilizzato la funzione “di serie” per lo spegnimento oppure AssistiveTouch, puoi riuscire nel tuo intento semplicemente andando a collegare il dispositivo alla presa elettrica con il relativo cavo Lightning.
Mettendo infatti l’iPhone in carica il dispositivo tornerà nuovamente in funzione in modo automatico e tu potrai servirtene così come al solito.

Non hai la possibilità di collegare alla presa elettrica o al computer il tuo iPhone e quindi seguendo le istruzioni che ti ho appena indicato non saresti più in grado di accenderlo?
Se stai usando un dispositivo equipaggiato con almeno iOS 11 fai così:
tappa su Dispositivo nel menu di AssistiveTouch, seleziona la voce Altro ed infine quella Riavvia.
Come per magia, il tuo iPhone si spegnerà e si riavvierà in maniera del tutto automatica!

Qualora la cosa ti interessasse, ti segnalo infine che puoi modificare a tuo piacimento il menu che ti viene mostrato richiamando il comando AssistiveTouch sul display.
Pe riuscirci, recati nelle impostazioni di iOS, tappa su Generali, poi su Accessibilità e successivamente su AssistiveTouch dopodiché premi su Modifica menu principale e seleziona quante e quali icone desideri visualizzare utilizzando le funzioni disponibili a schermo.
Più precisamente, premendo sui pulsanti – (simbolo meno) e + (simbolo più) che si trovano in basso puoi aumentare o diminuire il numero di comandi, mentre tappando sull’icona di una funzione e continuando a tenere premuto sulla stessa puoi spostarla nella posizione che più preferisci.

Puoi inoltre personalizzare il comportamento del pulsante AssistiveTouch sul display quando utilizzi il 3D Touch (la pressione lunga e decisa che ti consente di accedere rapidamente ad appositi comandi di app e funzioni sull’iPhone).
Per fare ciò, tappa sulla dicitura Azione “3D Touch” presente nella parte in basso della schermata tramite cui modificare il comportamento della funzionalità in oggetto e seleziona l’opzione che più preferisci dal menu che si apre.

Riavviare l’iPhone 7 con jailbreak

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Hai letto la mia guida su come effettuare il jailbreak dell’iPhone e sei riuscito, per l’appunto, ad eseguire il jailbreak sul tuo dispositivo?
Beh, in tal caso puoi riavviarlo nel vero e proprio senso del termine (ovvero spegnendolo e riaccenderlo in maniera automatica) sfruttando alcuni specifici tweak capaci di modificare il comportamento standard di iOS.
Ricorrendo dunque all’impiego di questi tweak puoi riavviare il tuo iPhone 7 proprio così come se stessi riavviando un computer, similmente a quanto è possibile fare con AssistiveTouch, come ti ho spiegato nelle righe precedenti, ma sfruttando direttamente il tasto Power.
Comodissimo, non ti pare?

Di tweak appartenenti alla tipologia in questione ce ne sono veramente molti.
Personalmente ti suggerisco di provare RePower che è totalmente gratuito e sembra funzionare senza dare particolari problemi con tutte le versioni di iOS fino alla 9.3.3.
Per installarlo sul tuo iPhone 7, apri Cydia, tappa sulla scheda Cerca e cerca RePower.
Dopo aver fatto ciò, seleziona il nome del tweak dai risultati della ricerca che ti vengono mostrati ed installalo premendo prima sul pulsante Installa e poi su quello Conferma che si trova in alto a destra.

Dopo aver completato la procedura di installazione, effettuando una pressione prolungata sul caso tasto Power come visto insieme nelle righe precedenti, unitamente al solito interruttore da trascinare per spegnere il dispositivo vedrai apparire ulteriori due levette:
una per riavviare il tuo iPhone (slide to reboot), l’altra per riavviare solo la springboard dello smartphone (slide to respring).
Per quel che concerne il riavvio del dispositivo, tu dovrai utilizzare l’interruttore slide to reboot.

Per concludere, ti segnalo che nel caso in cui RePower non dovesse funzionare o non dovesse soddisfarti, puoi trovare ulteriori tweak utili per riavviare il tuo iPhone 7 cercando termini come reboot o power in Cydia.
Mi raccomando però, se non sei particolarmente serrato in fatto di jailbreak non installare tweak a caso ma piuttosto cerca di fari aiutare da qualche amico che è più preparato di te sulla materia.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato.

come riavviare il mac

come riavviare il mac

Hai bisogno di riavviare il tuo Mac e vuoi fare in modo che, alla nuova accensione del computer, macOS ricarichi tutte le applicazioni che tenevi aperte prima di eseguire il riavvio?
Ti piacerebbe riavviare un computer Apple usando solo la tastiera o automaticamente in determinati orari/giorni?
Molto bene:
ti trovi nel posto giusto.

Con la guida di oggi, infatti, vedremo insieme come riavviare il Mac partendo dalle operazioni più semplici a quelle un po’ più avanzate, come la creazione di scorciatoie da tastiera per riavviare macOS in un lampo, la programmazione dei riavvii a tempo e l’avvio da una chiavetta USB.

Insomma, qualunque sia la tua necessità legata al riavvio del Mac, ritagliati qualche minuto di tempo libero, leggi con attenzione le indicazioni che sto per darti e, mettendole in pratica, ti assicuro che troverai sicuramente ciò di cui avevi bisogno.
Detto questo, non mi resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Come riavviare un Mac
  • Come riavviare il Mac con i tasti
  • Come riavviare il Mac quando si blocca
  • Come riavviare il Mac automaticamente
  • Come riavviare il Mac da USB

Come riavviare un Mac

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Cominciamo dall’operazione più semplice e “banale”, ossia come riavviare il Mac sfruttando l’apposita voce presente nel menu di sistema di macOS.

Per riavviare il tuo computer Apple, non devi far altro che cliccare sul logo della mela collocato nella parte alta a sinistra dello schermo e selezionare la voce Riavvia… dal menu che compare.

Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Riapri le finestre al login successivo, se intendi che al riavvio del sistema vengano aperte automaticamente tutte le applicazioni che tenevi aperte prima di spegnere il computer (operazione sconsigliata se stai riavviando il Mac a causa di qualche programma che va in crash o rallentamenti del sistema), e clicca sul pulsante Riavvia, per eseguire il riavvio.

Se non compi nessuna operazione, macOS si riavvierà automaticamente dopo 60 secondi.

Come riavviare il Mac con i tasti

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Ti piacerebbe riavviare il tuo Mac usando una comoda scorciatoia da tastiera?
Bene, allora premi la combinazione control+eject (eject è il tasto con il simbolo di espulsione che si trova in alto a destra sulle Magic Keyboard Apple e sulle tastiere dei MacBook meno recenti):
si aprirà così una finestra attraverso la quale potrai scegliere tra le opzioni Riavvia, Stop, Annulla e Spegni.

Per riavviare il Mac, premi ovviamente su Riavvia e, se lo desideri, spunta l’opzione Riapri le finestre al login successivo, se vuoi che al riavvio del sistema vengano aperte automaticamente tutte le applicazioni che avevi aperto prima di spegnere il computer.
In alternativa, puoi anche premere control+command+eject, per riavviare direttamente il Mac senza visualizzare la finestra per la scelta dell’operazione da compiere.

Come dici?
Sulla tastiera del tuo Mac non è presente il tasto eject?
Niente panico:
puoi creare una scorciatoia personalizzata e ravviare il Mac con la tastiera anche se manca il tasto in oggetto.

Per creare la tua scorciatoia personalizzata, apri le Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock) e, nella finestra che si apre, clicca sull’icona Tastiera.

Nella nuova schermata apertasi, seleziona la scheda Abbreviazioni e fai clic prima sulla voce Abbreviazioni app collocata nella barra laterale di sinistra e poi sul pulsante +, che invece si trova in basso.

A questo punto, seleziona il Finder dal menu a tendina Applicazione, digita la voce Riavvia… nel campo Titolo menu (non dimenticare i punti di sospensione al termine della parola) e clicca nel campo Abbreviazione da tastiera, per scegliere la combinazione di tasti con la quale vuoi riavviare il Mac.

Io ti consiglio qualcosa come command+option+control+r, ma puoi usare qualsiasi combinazione tu preferisca (a patto che non vada in conflitto con altre scorciatoie da tastiera già impostate sul computer).
Infine, clicca sul pulsante Aggiungi, per salvare le impostazioni.

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Bene:
da questo momento in poi, premendo la combinazione di tasti appena scelta sulla Scrivania di macOS, potrai riavviare il tuo Mac senza accedere al menu di sistema (si aprirà la classica finestra con il pulsante di riavvio e la casella per riaprire le applicazioni al nuovo accesso a macOS).

Come riavviare il Mac quando si blocca

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Hai provato a riavviare il Mac seguendo le indicazioni che ti ho appena dato ma senza successo?
Allora, molto probabilmente, qualche applicazione si è bloccata e ti impedisce di riavviare correttamente il computer.

Per ovviare al problema, prova innanzitutto a richiamare lo strumento Uscita forzata dal menu mela collocato in alto a sinistra (oppure premendo la combinazione di tasti command+option+esc) e a chiudere tutte le applicazioni in esecuzione, selezionando il loro nome, premendo sul pulsante Uscita forzata (in basso a destra) e dando conferma.

Prova dunque a riavviare il Mac come visto nei passi precedenti della guida e questa volta la procedura dovrebbe andare a buon fine.

Se la situazione non torna alla normalità nemmeno dopo l’utilizzo del tool Uscita forzata, prova a richiamare l’utilty Monitoraggio attività cercandola in Spotlight (command+spazio) oppure richiamandola dalla cartella Altro del Launchpad (l’icona del razzo presente sulla barra Dock).

Nella finestra che si apre, seleziona la scheda CPU, clicca sulla colonna %CPU, vedi quali processi stanno occupando maggiormente il processore e prova a forzare la chiusura di quelli che ti sembrano potenzialmente colpevoli del blocco del riavvio.
Escludi i componenti di sistema, tipo kernel_task o WindowServer (che, tra l’altro, se terminato chiuderebbe la sessione di lavoro del Mac rimandandoti alla schermata di login).

Per forzare la chiusura di un processo, selezionalo, clicca sull’icona [x] collocata in alto a sinistra e premi sul pulsante Uscita forzata che compare sullo schermo.

Stesso lavoro lo puoi fare anche con le applicazioni che occupano più RAM:
le puoi trovare nella scheda Memoria di Monitoraggio attività, cliccando sulla colonna Memoria.

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Come dici?
Non riesci a compiere nessuna delle operazioni sopraelencate perché il tuo Mac sembra essersi completamente bloccato?
In tal caso, non ti resta che forzarne lo spegnimento premendo e tenendo premuto il tasto di accensione (il Touch ID, se hai un MacBook di recente produzione), finché lo schermo non si spegne.

Ti consiglio, comunque, di attuare questa procedura solo in casi estremi, poiché potrebbe comportare la perdita del lavoro non ancora salvato.

Come riavviare il Mac automaticamente

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Vuoi riavviare il Mac automaticamente in determinati giorni della settimana e/o in determinati orari?
Nessun problema, è un’operazione fattibile senza l’installazione di applicazioni di terze parti.

Tutto quello che devi fare è recarti nelle Preferenze di sistema (cliccando sull’apposita icona presente nella barra Dock di macOS) e cliccare sull’icona Risparmio Energia.
Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Programma… (collocato in basso a destra), dopodiché metti il segno di spunta accanto alla voce Stop, seleziona la voce Riavvia dal menu a tendina con l’operazione da compiere, seleziona giorno e orario del riavvio automatico del Mac dagli appositi menu a tendina e clicca sul pulsante OK, per salvare i cambiamenti.

Come riavviare il Mac da USB

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Hai creato una chiavetta USB contenente i file d’installazione di macOS, per eseguire una formattazione o un ripristino del tuo Mac, ma non sai come effettuare il boot da quest’ultima?
Non ti preoccupare:
si tratta davvero di un gioco da ragazzi.

Tutto quello che devi fare, se vuoi riavviare il Mac da USB, è collegare la pendrive a una delle porte del Mac, riavviare il computer e tenere premuto il tasto alt sulla tastiera durante la riaccensione del computer.

Ti verrà così proposto un menu per la selezione del dispositivo di boot:
scegliendo la chiavetta, potrai quindi eseguire l’avvio del sistema dalla pendrive anziché dal disco del Mac e reinstallare macOS come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su come formattare un MacBook.

Come dici?
Hai un CD/DVD e non una chiavetta USB da cui vorresti eseguire il boot ma non sai come riuscirci?
Nessun problema:
la procedura che ti ho appena illustrato per i dispositivi USB vale anche per riavviare il Mac da CD.

Devi solo tenere premuto il tasto alt durante l’accensione del computer e scegliere il dischetto dal menu di boot.
Più facile di così?

Come riabilitare ID Apple

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come riabilitare un ID Apple disabilitato.

Come riabilitare un ID Apple

Provando ad accedere all’App Store per acquistare un’applicazione a pagamento, sei stato accolto da un messaggio che ti avverte del fatto che il tuo ID Apple è stato disabilitato per motivi di sicurezza?

Non ti preoccupare, non hai perso il tuo account Apple: è stato semplicemente disattivato per motivi precauzionali, magari perché hai provato ad accedere ad esso immettendo per molte volte una password sbagliata, e puoi ripristinarlo facilmente.

Tutto quello che devi fare è collegarti al sito Internet di Apple, richiedere il reset della password del tuo account e aggiornare tutti i servizi e le applicazioni che richiedono l’utilizzo di un ID Apple con le nuove credenziali che hai scelto. Lo so, detta così non sembra una passeggiata, ma ti assicuro che è facilissimo.

Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero, leggere le indicazioni su come riabilitare ID Apple che trovi di seguito e provare a metterle in pratica.

Come riabilitare ID Apple disabilitato

Se vuoi scoprire come riabilitare ID Apple disabilitato per motivi di sicurezza e vedi comparire uno dei seguenti messaggi — 

Questo ID Apple è stato disabilitato per motivi di sicurezza“, “Non puoi effettuare l’accesso perché il tuo account è stato disabilitato per motivi di sicurezza” oppure “Questo ID Apple è stato bloccato per motivi di sicurezza” — 

per sbloccare l’account devi reimpostare la password.

  • digita l’indirizzo email associato al tuo ID Apple nell’apposito campo di testo. 
  • poi clicca sul pulsante Continua e, se richiesto, 
  • inserisci nel campo testuale comparso sullo schermo il numero di telefono associato al tuo ID Apple, 
  • cliccando poi di nuovo sul bottone Continua.
  • A questo punto, tocca sulla dicitura Consenti sull’iPhone o sull’iPad da utilizzare per la reimpostazione della password 
  • oppure fai clic sul pulsante Mostra nella notifica visualizzata sul tuo Mac. 

Successivamente,

  • inserisci il codice dell’iPhone (o dell’iPad) nel campo di testo apposito 
  • oppure clicca sul pulsante Reimposta password
  • digita la password del tuo ID Apple 
  • (o quella di sblocco del tuo Mac, se stai usando un Mac associato al medesimo ID Apple) nel campo di testo apposito e dai Invio sulla tastiera.

Nella schermata che ti viene mostrata

  • compila i campi di testo Password e Conferma fornendo la nuova password da impostare a protezione del tuo account
  • premi sulla voce Avanti
  • segui le indicazioni che compaiono a schermo per portare a termine l’operazione.
  • Qualora tu non possa procedere nella modalità appena indicata, in quanto non hai con te un dispositivo Apple 
  • (o qualora ci fosse qualche problema ad adoperarlo per lo scopo in oggetto), 
  • fai clic sul link Non hai accesso a nessuno dei tuoi dispositivi Apple? in fondo alla pagina Web relativa al recupero dell’ID Apple.
  • Successivamente, 
  • clicca sul pulsante Consenti posto in corrispondenza di una delle tre voci che ti vengono mostrate nella nuova pagina apertasi: 
  • Reimposta la password accedendo su un nuovo dispositivo, per utilizzare un nuovo device in tuo possesso; 
  • Usa il dispositivo iOS di un’altra persona, per avvalerti di un device Apple di un tuo familiare o di un tuo amico, 
  • oppure Usa un dispositivo iOS in un Apple Store

se le due precedenti soluzioni non sono applicabili nel tuo caso e, pertanto, l’unica cosa che ti rimane da fare è rivolgerti a un Apple Store. 

poi segui scrupolosamente le indicazioni che trovi nella nuova pagina Web che si apre.

Se nemmeno queste ultime strade sono percorribili nel tuo caso,

  • clicca sul link Non puoi usare nessuna di queste opzioni?
    (in fondo alla pagina Non hai accesso a nessuno dei tuoi dispositivi Apple?)
  • poi sul bottone Continua comunque
  • riporta nel campo di testo apposito il codice numerico che è stato inviato al numero di cellulare associato al tuo ID Apple
  • clicca sul pulsante Continua
  • fai la stessa cosa anche per quanto riguarda il codice che ti è stato inviato via e-mail
  • segui le indicazioni che compaiono a schermo per confermare la tua identità.

Tieni presente che il team di Apple potrebbe impiegare anche 24 ore prima che ti contatti: quando lo farà, segui le indicazioni che ti darà per riabilitare il tuo account.

Nel malaugurato caso in cui non dovresti riuscire a rientrare in possesso del tuo ID Apple, ti consiglio vivamente di contattare Apple come trovi spiegato nei capitoli successivi di questa guida.

Come ripristinare ID Apple

Vuoi sapere come ripristinare ID Apple perché seguendo le indicazioni di prima non sei riuscito nel tuo intento o, forse, perché il tuo ID Apple risulta disabilitato in App Store/iTunes Store? In tal caso, per risolvere, devi contattare direttamente Apple: di seguito ti spiego come riuscirci.

Come ripristinare ID Apple su PC e Mac

Se vuoi ripristinare ID Apple su PC e Mac, ti consiglio di visitare la pagina apposita che si trova sul sito ufficiale di Apple.

Una volta che ti sarai collegato a questa, scrivi le parole chiave del tuo problema (es. ripristinare ID Apple) nel campo di testo apposito e

seleziona il suggerimento che si avvicina maggiormente alla situazione che intendi risolvere.

In alternativa,

  • clicca sul link Scegli un prodotto (sulla destra) e,
  • nella nuova pagina apertasi
  • fai clic sul pulsante ID Apple,
  • così da vedere tutti i possibili problemi che interessano il tuo account.
  • Fatto ciò,
  • clicca sul problema che vuoi risolvere (es. Password ID Apple dimenticata, ID Apple disabilitato, Blocco di attivazione, iTunes Store e App Store, etc.).
  • segui le istruzioni che ti vengono fornite sullo schermo per cercare di risolvere autonomamente il problema.

Se non dovessi riuscirci da solo, puoi scegliere una delle opzioni per contattare Apple tra quelle disponibili,

facendo clic sul pulsante Continua (sotto la voce Scopri le opzioni di assistenza a tua disposizione)

scegliendo quella che più preferisci (es. Chat o Chiamata), tra quelle elencate sotto la sezione Contattaci.

Per maggiori informazioni su come contattare Apple, puoi consultare il mio articolo sull’argomento.

Come ripristinare ID Apple su iPad e iPhone

Se vuoi agire da iPhone, puoi contattare Apple telefonicamente, chiamando il numero verde 800 915 904 e seguendo le indicazioni della voce guida.

Il servizio è disponibile da lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:45.

Ti informo che, contattando il Servizio Clienti del colosso di Cupertino utilizzando il numero di cellulare associato al tuo ID Apple, verrai riconosciuto immediatamente e potrai così beneficiare di un servizio di assistenza personalizzato, il che è l’ideale vista la problematica che intendi risolvere.

Altrimenti, sia da iPhone che da iPad, puoi contattare Apple mediante il suo Centro di assistenza online, fruibile anche da mobile.

I passaggi da compiere sono i medesimi che ti ho indicato nel capitolo precedente, per cui puoi rifarti 

In alternativa c’è l’app Supporto Apple che permette di fare tutto in maniera ancora più comoda da mobile.

come riattivare iphone

come riattivare iphone

Dopo aver digitato per più volte di fila il codice di sblocco del tuo iPhone in maniera errata, sullo schermo del “iPhone” è apparso il messaggio “iPhone è disabilitato”.
Spaventato dall’accaduto e desideroso di scoprire come fare per poter fronteggiare la situazione in questione, ti sei dunque precipitato sul Web, alla ricerca di una soluzione, e sei finito qui, sul mio sito.

Che dire… è proprio il tuo giorno fortunato! Quest’oggi desidero infatti illustrarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come fare per riattivare l’iPhone e, di conseguenza, quali passaggi compiere per far sparire il terrificante messaggio dalla Lock Screen del tuo iDevice e riprendere ad utilizzare normalmente il dispositivo.
La procedura, te lo anticipo subito, è ben più semplice di quel che tu possa immaginare, basta solo avere un minimo di tempo libero ed un po’ di pazienza ed è fatta.

Come dici?
Non era questo il tuo problema bensì il fatto che l’iDevice è rimasto bloccato sulla schermata di avvio e non sai come affrontare la situazione?
Non preoccuparti, avevo già pensato anche a questo.
Trovi un passo dedicati alla cosa nella parte finale del tutorial.
Buona lettura e… buon “lavoro”!

Indice

  • Riattivare l’iPhone digitando il codice corretto
  • Riattivare l’iPhone tramite iTunes
  • Riattivare l’iPhone tramite Trova il mio iPhone
  • Riattivare l’iPhone bloccato all’avvio
  • In caso di ulteriori problemi o dubbi

Riattivare l’iPhone digitando il codice corretto

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Se sullo schermo del tuo iPhone è apparsa la summenzionata scritta “iPhone è disabilitato” dopo aver digitato per errore il codice di sblocco sbagliato per sei volte di fila, puoi facilmente far fronte alla cosa pazientando sino allo scadere del tempo indicato sul display (riprova tra x minuto/i) ed andando poi ad immettere il codice in maniera corretta.

Una volta fatto ciò, potrai ricominciare ad usare il tuo iPhone così come se nulla fosse mai accaduto.
Tutte le tue app, i tuoi dati e via discorrendo saranno li, al loro posto.

Da notare che l’iPhone viene disabilitato dopo aver immesso per più volte il codice di sblocco sbagliato come misura preventiva, adottata da Apple, per evitare che eventuali malintenzionati o molto più semplicemente altri utenti non autorizzati possano metter mano al contenuto del dispositivo.

Durante la fase di blocco, l’unica operazione che può essere intrapresa è l’effettuazione delle chiamate di emergenza, previo tap sul bottone Emergenza a fondo schermo.

Riattivare l’iPhone tramite iTunes

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Se invece ti interessa capire come riattivare l’iPhone dopo la comparsa della fatidica scritta ma non ricordi il codice di blocco del dispositivo, puoi intervenire mediante iTunes, il software di casa Apple per la gestione dei file multimediali oltre che dei suoi device mobile.

Se hai un Mac iTunes fa parte delle applicazioni preinstallate sul computer, mentre se utilizzi Windows dovresti averlo prima scaricato ed installato, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come installare iTunes.
Per servirtene per il tuo scopo è altresì indispensabile che tu abbia usato iTunes almeno una volta, prima che l’iPhone venisse disattivato, per eseguire la sincronizzazione del dispositivo.

In tal caso, tienilo però ben a mente, il dispositivo verrà riportato allo stato di fabbrica per cui potrai recuperare dati, app e impostazioni solo se in precedenza avevi eseguito un backup dell’iPhone, come ti ho spiegato nella mia guida su come fare backup iPhone.

Fatte le precisazioni di cui sopra, per riattivare il dispositivo provvedi quindi a collegare quest’ultimo ad una porta USB del computer usando il cavo Lightning.
Attendi poi che il iPhone venga riconosciuto da iTunes e che il software si avvii automaticamente ed aspetta qualche altro istante affinché la procedura di sincronizzazione venga avviata e completata.

Se dopo aver collegato l’iPhone ad iTunes vedi comparire un avviso tramite cui ti viene chiesto di digitare un codice, prova ad eseguire la procedura in questione su un altro computer oppure segui le istruzioni su come riattivare l’iPhone bloccato all’avvio o in modalità di recupero che trovi nella parte finale del tutorial.

Se tutto è filato per il verso giusto, premi sul pulsante con l’iPhone che sta nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes e clicca sul bottone Ripristina iPhone… annessa alla sezione Riepilogo del programma.

Pigia poi su Ripristina/Ripristina e Aggiorna, su Successivo e su Accetto, in modo tale da accetta le condizioni di utilizzo di iOS ed avviare il download dell’ultima versione del sistema operativo mobile di casa Apple disponibile per il tuo iDevice (la durata della procedura dipende dalla velocità della tua connessione ad Internet).

A download ultimato, vedrai apparire sullo schermo del computer un messaggio che ti avviserà del fatto che l’iPhone è stato riportato allo stato di fabbrica.
Dovrai dunque decidere, selezionando la relativa opzione sul display del cellulare, se configurare il dispositivo come un nuovo oppure se ripristinare dati, app e impostazioni da un backup effettuato in precedenza.

Riattivare l’iPhone tramite Trova il mio iPhone

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In alternativa al procedimento di cui sopra, puoi riattivare il tuo iPhone sfruttando Trova il mio iPhone, il sistema antifurto reso disponibile da Apple per i suoi dispositivi, il quale, come intuibile dal nome, permette di identificare su mappa gli iDevice smarriti ma può tornare utilissimo anche per lo scopo in questione.

Tieni però presente il fatto che per potertene servire il servizio deve essere stato preventivamente attivato sull’iPhone, accendendo alla sezione Impostazioni di iOS, premendo sul tuo nome che sta in alto, poi su iCloud, su Trova il mio iPhone e portando su ON il relativo interruttore.

Un’altra cosa che ci tengo a precisare è che andando a riattivare l’iPhone in tal modo perderai tutti i dati salvati sul dispositivo, in quanto questo verrà riportato allo stato di fabbrica.
Se però in precedenza hai eseguito un backup, a procedura ultimata potrai ripristinare il tutto senza problemi, come ti ho indicato anche nel passo precedente.

Premesso ciò, per riuscire nel tuo intento la prima cosa che devi fare è quella di visitare la pagina principale di iCloud.com da computer ed effettuare l’accesso al tuo account Apple digitando i dati di login richiesti negli appositi campi su schermo.

Ad accesso eseguito, se necessario imposta la lingua e il fuso orario dopodiché fai clic sul bottone Salva e scegli se autorizzare o meno il browser impiegato per gli accessi futuri.
Successivamente seleziona l’icona di Trova iPhone, inserisci ancora una volta la password relativa al tuo ID Apple e premi su Accedi.

Una volta fatto ciò, ti verrà mostrata una mappa con su indicata la posizione geografica in cui si trova il tuo iPhone e quella degli altri eventuali dispositivi Apple da te posseduti (e collegati al medesimo account).
Clicca quindi sul menu Tutti i dispositivi collocato in alto, seleziona il nome del tuo iPhone dall’elenco che si apre e clicca su Inizializza l’iPhone nel riquadro laterale.

Digita ora la password del tuo ID Apple e scegli se ricevere un messaggio al termine dell’operazione e/o visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo del dispositivo.
A questo punto, il iPhone verrà immediatamente riportato allo stato di fabbrica e nella pagina Web di iCloud visualizzerai un avviso indicate la cosa.

Analogamente alla procedura effettuata da iTunes, agendo da iPhone dovrai poi decidere se configurare il tuo iDevice come un nuovo oppure se ripristinarne il contenuto da un backup precedente.

Qualora la cosa ti interessasse, ti segnalo infine che le stesse operazioni di cui sopra possono essere compiute anche da un qualsiasi altro device iOS, sfruttando l’app Trova il mio iPhone, preinstallata su tutti gli iDevice e scaricabile da App Store.
I passaggi da compiere sono praticamente gli stessi ma ai “clic” vanno sostituti i “tap”.

Riattivare l’iPhone bloccato all’avvio

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Il tuo iPhone è rimasto bloccato sulla schermata di avvio oppure e non sai come fare per riattivarlo?
Sfrutta la modalità di recupero! In questo modo, il mealfonino ed il relativo codice saranno inizializzati e successivamente potrai servirtene nuovamente senza problemi.
Tieni presente che anche in tal caso hai bisogno di iTunes (per info al riguardo, fa’ riferimento al passo su come riattivare l’iPhone tramite iTunes).

Per fare ciò, provvedi in primo luogo a collegare lo smartphone Apple ad una porta USB del tuo computer usando il cavo Lightning apposito ed attendi qualche istante affinché iTunes si avvii.

Mentre il dispositivo è collegato, forzane il riavvio.
I passaggi da compiere per riuscirci variano a seconda del modello di iPhone in tuo possesso.
Trovi maggiori dettagli qui di seguito.

  • Se stai usando un iPhone 6s o versioni precedenti, puoi forzarne il riavvio tenendo premuti il tasto power ed il tasto Home per circa dieci secondi.
  • Se stai usando un iPhone 7 oppure un iPhone 7 Plus, puoi forzarne il riavvio tenendo premuti il tasto power ed il tasto Volume [-] per circa dieci secondi.
  • Se stai usando un iPhone X, un iPhone 8 o un iPhone 8 Plus, puoi forzarne il riavvio premendo e rilasciando rapidamente il tasto Volume [+], poi il tasto Volume [-] e infine devi tenere premuto il tasto laterale destro per circa una decina di secondi.

Rilascia la presa solo quando sullo schermo del iPhone vedi apparire il logo Apple.
Nel frattempo, sul desktop del computer comparirà una finestra indicante che si è verificato un problema con lo smartphone e che quindi bisogna aggiornare o ripristinare il dispositivo.
Tu rispondi all’avviso premendo sul pulsante Ripristina.

Verrà dunque avviato il download tramite iTunes dell’ultima versione di iOS compatibile con il tuo iPhone ed a scaricamento completato comparirà un ulteriore messaggio sul desktop indicante che il tuo iDevice è stato riportato allo stato di fabbrica.

Qualora il download dell’ultima versione di iOS dovesse impiegare più di 15 minuti, il dispositivo uscirà dalla modalità di recupero e dovrai necessariamente ripetere tutti i passaggi appena visti insieme da capo.

Se tutto è filato per il verso giusto, potrai infine indicare se configurare il dispositivo come un nuovo iPad oppure se ripristinare i dati, le app e le impostazioni sfruttando un backup eseguito in precedenza, analogamente a quanto già visto insieme nel passo su come riattivare l’iPhone agendo da iTunes.

In caso di ulteriori problemi o dubbi

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Hai seguito per filo e per segno questa mia guida su come riattivare l’iPhone ma non sei ancora riuscito nel tuo intento?
In corso d’opera sono sorti altri problemi a cui non riesci a far fronte da solo e vorresti ulteriore aiuto?
Allora rivolgiti al servizio clienti di Apple.

In base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze oltre che, ovviamente i mezzi in tuo possesso, puoi metterti in contatto con l’assistenza di Apple in vari modi, quelli che trovi indicati ed esplicati proprio qui sotto.

  • Tramite telefono – Telefona il numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuito ed il numero risulta attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, seleziona l’icona relativa all’iPhone e segui la procedura su schermo per indicare il tipo di problema riscontrato ed ottenere il supporto necessario.
  • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su un altro tuo iDeivce, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona l’iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto e dalla lista che appare premi sulla voce che ti interessa.
    Procedi seguendo le istruzioni su schermo.
  • Tramite Twitter – Visita l’account verificato @AppleSupport ed inoltragli un tweet o un DM indicando quelle che son le tue problematiche.
    Entro breve riceverai una risposta.
  • Tramite Apple Store – Recati di persona in un Apple Store e chiedi supporto agli addetti.
    Per individuare l’Apple Store più vicino alla tua zona, puoi fare riferimento all’elenco presente sull’apposita pagina Internet.

Se ritieni di aver bisogno di maggiori privazioni sul da farsi, ti invito a leggere il mio articolo dedicato in via specifica proprio a come contattare Apple.

come resettare iphone s

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Dopo averci rimuginato su per lungo tempo finalmente hai deciso:
venderai il tuo iPhone 4S ormai vetusto per acquistare uno degli ultimissimi modelli di “iPhone” disponibili sul mercato.
Mi sembra davvero un’ottima idea, non posso dirti altro.
Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo questo tutorial evidentemente è perché prima di procedere con la vendita vorresti resettare il tuo iPhone in modo tale da cancellare tutti i dati presenti sulla memoria del dispositivo ma non hai la più pallida idea di come fare.
Beh, non vedo il problema.
Posso infatti spiegarti io, passaggio dopo passaggio, tutto ciò che bisogna fare per riuscire a resettare iPhone 4S.

Prima che tu possa pensare al peggio, voglio precisarti immediatamente una cosa.
Al contrario delle apparenze, resettare iPhone 4S è un’operazione molto semplice e che può essere effettuata senza alcun tipo di problema anche dai meno, per così dire, “smanettoni”.
Tieni inoltre presente che, a seconda di quelle che sono le tue esigenze, puoi scegliere se resettare iPhone 4S dal computer oppure se eseguire l’operazione in oggetto direttamente dal dispositivo.

Chiarito ciò, se sei dunque realmente intenzionato a scoprire quali operazioni bisogna compiere per riuscire a resettare iPhone 4S, ti sugerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di dedicarti alla lettura delle seguenti righe.
Sono sicuro che alla fine concorderai con me sul fatto che resettare iPhone 4S era un vero e propio gioco da ragazzi.
Scommettiamo?

Cosa fare prima di resettare iPhone 4S

Effettuare il backup

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A prescindere dal metodo che hai scelto di adottare per resettare iPhone 4S, prima di passare all’azione vera e propria è bene che tu provveda ad eseguire un backup dei dati presenti sul tuo dispositivo.

Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e quant’altro in maniera molto semplice e veloce e persino in caso di problemi. Per scoprire come fare per eseguire un backup dei dati sul tuo iPhone 4S, puoi attenerti alle indicazioni presenti nella mia guida su come effettuare backup iPhone.

Disattivare Trova il mio iPhone

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Prima di resettare iPhone 4S, ti suggerisco inoltre di disattivare la funzione Trova il mio iPhone che quando è attiva impedisce di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.
Per fare ciò, afferra il tuo “iPhone”, premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente in home screen, seleziona la voce iCloud e poi fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.

Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password del tuo ID Apple. Per maggiori dettagli, da’ uno sguardo alla mia guida su come rintracciare un cellulare rubato.

Cosa fare per resettare iPhone 4S

Dal computer

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Se desideri resettare iPhone 4S e preferisci effettuare questa operazione tramite computer, la prima cosa che devi fare è collegare il iPhone al Mac o al PC tramite l’apposito cavo fornito in dotazione ed aspettare che si avvii iTunes.

Se stai utilizzando un Mac, iTunes è presente di serie.
Se invece stai utilizzando un computer Windows e non hai ancora installato iTunes, puoi rimediare cliccando qui in modo tale da collegarti all’apposita sezione del sito Internet ufficiale di Apple e premendo poi sul pulsante Donwload collocato di lato.
A scaricamento ultimato, avvia il pacchetto di installazione di iTunes (iTunesSetup.exe) e clicca in sequenza sui pulsanti Avanti, Installa e Si per due volte consecutive dopodiché premi su Fine per portare a termine la procedura di setup.
Per maggiori dettagli, consulta il mio tutorial su come scaricare iTunes.

Dopo aver avviato (ed eventualmente anche scaricato ed installato) iTunes sul tuo computer e dopo aver collegato l’iPhone allo stesso, attendi qualche istante affinché parta automaticamente il software di casa Apple e poi clicca sull’icona dell’iPhone presente nel menu del programma collocato nella parte in alto a sinistra della finestra che ora visualizzi a schermo.

A questo punto, puoi avviare il reset del tuo smartphone selezionando l’icona del dispositivo dal menu di iTunes, la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e premendo sul pulsante Ripristina iPhone….
Conferma l’operazione, accetta le condizioni d’uso di iOS e attendi pazientemente che la procedura di “formattazione” venga avviata e portata a termine.

Attenzione: Se questa è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

Tieni presente che la procedura di reset del dispositivo necessita di una connessione a Internet attiva, in quanto verrà scaricata da Internet la più recente versione disponibile per il tuo iPhone (iOS 9.3.5) che poi dovrà essere installata sul dispositivo.
Considerando che il peso del software non è esattamente scarno, potrebbe volerci un bel po’ per completare il download.
La tempistiche variano anche dalla velocità e dalla stabilità della tua connessione ad Internet.

Una volta completata la procedura mediante cui resettare iPhone 4S, potrai decidere se impostare il dispositivo come un nuovo iPhone o se recuperare i tuoi dati da un backup precedente.

Nel primo caso, se devi vendere l’iPhone, devi scollegarlo dal computer premendo sull’apposito bottone collocato nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes e devi spegnerlo tenendo premuto per qualche secondo l’apposito pulsante presente sulla scocca dello stesso e facendo scorrere verso destra l’interruttore che ti viene mostrato a schermo.
Il futuro utilizzatore del tuo iPhone 4S potrà poi configurare il dispositivo da sé seguendo le indicazioni presenti nella mia guida su come attivare iPhone.
Se invece ci hai ripensato e vuoi utilizzare in prima persona l’iPhone, scollegalo dal computer ed affronta la procedura di configurazione iniziale del dispositivo impostando lingua, Paese, connessione Wi-Fi, servizi di localizzazione, ID Apple e via di seguito.

Se invece vuoi configurare l’iPhone appena azzerato andando a ripristinare le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza, metti il segno di spunta accanto alla voce Ripristina da questo backup di iTunes e seleziona dall’apposito menu a tendina il backup da ripristinare. La procedura potrebbe durare diversi minuti.

Dal dispositivo

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Se vuoi resettare iPhone 4S e non hai alcuna intenzione di ricorrere all’impiego del computer, i passaggi che devi effettuare sono davvero pochi e decisamente semplici.

Per poter resettare iPhone 4S senza computer, la prima cosa che devi fare è premere sull’icona della sezione Impostazioni del tuo dispositivo presente in home screen.
Una volta fatto ciò, fai tap sulla voce Generali dopodiché scorri la schermata visualizzata e premi su Ripristina.

Nella nuova schermata visualizzata premi sulla voce Cancella contenuto impostazioni dopodiché digita il codice di blocco del tuo dispositivo, conferma l’operazione premendo sul pulsante che compare nella parte bassa dello schermo (quello con il testo di colore rosso) ed attendi che la procedura mediante la quale poter resettare iPhone 4S senza computer venga avviata.

Attendi qualche minuto affinché l’intera operazione tramite la quale resettare iPhone 4S venga portata a termine ed affinché tutte le impostazioni di iOS vengano riportate allo stato di fabbrica ed i dai presenti sul telefono cancellati dopodiché attendi che sul display del dispositivo appaia il logo della mela.

Una volta visualizzato il logo della mela, potrai poi decidere se impostare il dispositivo come un nuovo iPhone o se ripristinare un backup precedente.
Se hai intenzione di vendere il telefono, non fare nulla; se desideri continuare ad utilizzare tu stesso il dispositivo, ripristina il backup che hai fatto prima.

Tieni presente che oltre alla funzione mediante cui cancellare contenuto e impostazioni di iPhone, è possibile scegliere tra altre opzioni:

  • Ripristina impostazioni per ripristinare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati;
  • Ripristina impostazioni di rete per ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati;
  • Ripristina dizionario tastiera per riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica;
  • Ripristina layout Home per reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico);
  • Ripristina posizione e privacy per resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

Cosa fare se ci sono problemi nel resettare iPhone 4S

Abilitare la modalità DFU

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Non riesci a resettare iPhone 4S a causa di qualche errore? No problem.
Sicuramente mettendo il telefono in modalità DFU – altrimenti detta “modalità di recupero” – riuscirai a far fronte alla cosa ed a riportare il telefono allo stato di fabbrica in men che non si dica.
Qualora non ne fossi a conoscenza, la modalità DFU cancella completamente il contenuto della memoria del telefono e bypassa alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.

Per mettere il tuo iPhone 4S in DFU non devi far altro che collegare quest’ultimo al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo.

Successivamente devi tenere premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per circa 10 secondi sino a quando non appare il logo della mela sul display del dispositivo, lasciare il tasto Power e continuare a tenere premuto Home finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.

Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone in modalità DFU premi sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare il telefono cliccando sul pulsante Ripristina iPhone… di iTunes.

Se ti interessa saperne di più sul da farsi, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come mettere iPhone in DFU.

come resettare iphone bloccato

come resettare iphone bloccato

Accidenti! Hai dimenticato il codice di sblocco del tuo iPhone e, dopo 6 tentativi, hai definitivamente bloccato il telefono.
Scommetto che stai già pensando di portare il tuo iPhone al più vicino centro Apple, con l’eventualità di dover sborsare anche qualche euro per via della garanzia scaduta.
E se invece ti dicessi che puoi provare a resettare iPhone bloccato in completa autonomia, senza l’aiuto di nessun altro?

Non preoccuparti, non devi essere un genio né un tecnico informatico per riuscirci! Tutto ciò di cui hai bisogno è un po’ di pazienza, un computer con un collegamento a Internet attivo, il tuo iPhone (con relativo cavo Lightning) e le credenziali del tuo ID Apple, fondamentali sia per reimpostare lo smartphone che per procedere alla disattivazione della funzionalità Trova il mio iPhone: quest’ultima, infatti, si comporta da “antifurto” e impedisce il reset del telefono come misura di sicurezza.
Dunque, se non ricordi l’username e/o la password del tuo ID Apple, ti consiglio vivamente di procedere al recupero:
se non sai farlo e necessiti di aiuto, ti invito a consultare la mia guida dedicata.

Fatte le dovute precisazioni, non ti resta altro da fare che sederti tranquillo davanti al computer e con il tuo iPhone tra le mani, prenderti un po’ di tempo libero e leggere attentamente le istruzioni che sto per darti:
ti garantisco che, una volta assimilate tutte le informazioni necessarie, riuscirai a resettare il tuo iPhone bloccato e a usarlo come facevi prima di questo sgradito inconveniente.
Buona lettura e, soprattutto, buona fortuna!

Indice

  • Resettare iPhone bloccato tramite backup
  • Resettare iPhone bloccato tramite modalità di ripristino
  • Resettare iPhone bloccato tramite DFU

Resettare iPhone bloccato tramite backup

Il modo più semplice (e indolore) per resettare iPhone bloccato è procedere usando un backup creato precedentemente con iTunes.
Prima di spiegarti come fare, però, è fondamentale che tu sappia due cose:
la prima è che la funzionalità Trova il mio iPhone deve essere disattivata (altrimenti iTunes ti impedirà di procedere con il ripristino), la seconda è che il iPhone deve essere stato già sincronizzato in precedenza con il programma:
se così non fosse, iTunes ti chiederà ad un certo punto di inserire il tuo codice di sicurezza (sì, proprio quello che hai dimenticato!).

Per resettare l’iPhone tramite backup, apri iTunes, accendi il tuo iPhone, connettilo al computer tramite cavo Lightning e attendi che il programma lo riconosca ed effettui la sincronizzazione dei dati.
Per copiare sul computer canzoni, app e contenuti multimediali in fase di backup, recati nel menu File > Dispositivi e seleziona la voce Trasferisci acquisti da iPhone. Clicca sulla piccola icona di iPhone che trovi in alto a sinistra (accanto al menu a tendina Musica), apponi il segno di spunta sulla voce Questo Computer e clicca sul pulsante Effettua backup adesso per creare un backup completo sul PC (o aggiornare quello già esistente).

Per inserire nel backup anche i dati relativi alla salute (Health) e la domotica (Homekit), metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup iPhone e digita una password da usare come protezione per il backup di iPhone.

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Ora puoi procedere finalmente al ripristino del iPhone e alla rimozione del blocco:
clicca sui pulsanti Ripristina iPhone…Esegui backupRipristina/Ripristina e aggiorna, Avanti e Accetto, poi attendi pazientemente che la procedura venga completata.
Quando richiesto, inserisci su iTunes le credenziali del tuo ID Apple, clicca due volte pulsante Continua e, sempre da iTunes, scegli se configurare il dispositivo come un nuovo iPhone oppure se ripristinare un backup creato precedentemente, apponendo il segno di spunta sull’apposita voce.

Se hai selezionato la seconda opzione, scegli il backup più appropriato (se non sai cosa scegliere, utilizza quello più recente) dall’apposito menu a tendina e attendi che i dati vengano copiati sul tuo iPhone.
Dopo il riavvio automatico dell’iPhone, potrai finalmente usare di nuovo il tuo iPhone e procedere da lì alla configurazione delle ultime impostazioni, come Wi-Fi, Touch ID e il nuovo codice di sblocco.

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Qualora avessi invece optato per riconfigurare da zero il tuo iPhone, segui le istruzioni che compaiono sul suo schermo per procedere e, se hai bisogno di aiuto, consulta il mio tutorial dedicato all’argomento.

Resettare iPhone bloccato tramite modalità di ripristino

Hai provato ad agire come ti ho spiegato in precedenza, ma iTunes continua a chiederti il codice di sblocco?
Non preoccuparti, puoi sfruttare la modalità di ripristino dell’iPhone:
tutto ciò che devi fare è accendere il tuo telefono con una particolare combinazione di tasti, collegarlo al computer e procedere come visto in precedenza.

Tieni ben presente che, anche in questo caso, la funzione Trova il mio iPhone deve essere disattivata affinché la procedura vada a buon fine.
Inoltre, a meno che tu non abbia creato preventivamente un backup dei dati da ripristinare (tramite iCloud o iTunes), andrai incontro alla perdita completa dei file personali.

Fatta questa dovuta premessa, è il momento di passare all’azione:
se non hai ancora installato iTunes sul tuo PC (parliamo di Windows, visto che su Mac il software è già incluso “di serie”) , collegati al sito Internet di Apple per scaricarlo, clicca sul pulsante Download e, completato lo scaricamento del file sul tuo computer, avvia il programma d’installazione (ad es. iTunes6464Setup.exe).
Nella finestra che si apre, clicca sui pulsanti Sì, AvantiInstallaFine e il gioco è fatto.

Ora chiudi iTunes qualora fosse già aperto, collega il tuo iPhone al computer con il cavo Lightning apri iTunes e successivamente forza il riavvio del dispositivo:
se disponi di iPhone 8, 8 Plus o X, premi e rilascia velocemente il tasto Volume +, fai la stessa cosa con il tasto Volume – e infine tieni premuto il tasto laterale finché sullo schermo dell’iPhone non compare la schermata Collega a iTunes (cavo Lightning, freccia in alto e l’icona di iTunes).

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Se disponi di iPhone 7 o 7 Plus, premi contemporaneamente e tieni premuti il tasto laterale e il tasto Volume – finché non apparirà la suddetta schermata; su iPhone 6s e precedenti, invece, devi premere e tenere premuti il tasto Home e il tasto di accensione.

Una volta forzato il riavvio dell’iPhone, clicca sul pulsante Ripristina che viene visualizzato nella finestra di avviso di iTunes, poi ancora sui pulsanti Ripristina/Ripristina e aggiornaAvanti e Accetto e attendi il completamento della procedura.

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Alla fine del ripristino, puoi finalmente decidere se impostare il dispositivo come nuovo iPhone o se ripristinare un backup precedente, seguendo le istruzioni che ti ho fornito nella sezione precedente.

Resettare iPhone bloccato iCloud tramite DFU

Se non sei riuscito a ripristinare il tuo iPhone in modalità di recupero, puoi tentare il tutto per tutto e sbloccare il device usando la modalità DFU:
la modalità DFU è una modalità di avvio particolare che bypassa il bootloader di iOS e quindi permette di resettare l’iPhone in maniera completa bypassando eventuali blocchi o errori.
È molto utile anche per rimuovere il jailbreak, in quanto cancella completamente i file di Cydia, che con le modalità di ripristino standard possono restare “nascosti” sulla memoria del “iPhone”.

Per mettere il tuo iPhone in modalità DFU, apri iTunes, collega il iPhone al computer tramite cavo Lightning e procedi in uno dei modi seguenti, in base al dispositivo che possiedi.

  • iPhone 8, 8 Plus e X – con l’iPhone acceso, premi e rilascia rapidamente il tasto Volume +, premi e rilascia velocemente il tasto Volume –, tieni premuto il tasto laterale destro finché lo schermo non diventa nero.
    Adesso rilascia tutti i tasti e premi subito dopo il tasto laterale destroVolume –, tenendoli premuti contemporaneamente per cinque secondi, dopodiché rilascia il solo tasto laterale e continua a premere il tasto Volume – per almeno altri cinque secondi.
  • iPhone 7 e 7 Plus – spegni del tutto l’iPhone, tieni premuto il tasto Power per 3 secondi, poi (senza rilasciare il Power) premi anche il tasto Volume – e tienili premuti entrambi per circa 10 secondi, rilascia il tasto Power e continua a tenere premuto il tasto Volume – per altri 8 secondi.
  • iPhone 6 / 6 Plus e precedenti – spegni completamente il telefono, tieni premuto il tasto Power per circa 3 secondi, premi anche il tasto Home (senza però rilasciare il Power) per circa 10 secondi, poi rilascia il tasto Power e continua a tenere premuto il tasto Home per almeno 8 secondi.

Se tutto è andato per il verso giusto, lo schermo dell’iPhone resterà nero e iTunes ti avviserà di aver trovato un iPhone in modalità di recupero; qualora non riuscissi a portare a termine questo passaggio e/o lo schermo dell’iPhone si accendesse, ripeti l’intera procedura seguendo il mio tutorial dedicato.

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Una volta in DFU, procedi al reset premendo su iTunes i tasti OKRipristina iPhone…, Ripristina/Ripristina e aggiornaAvantiAccetto e attendi il completamento del processo (potrebbe volerci molto tempo). Una volta finalizzato il ripristino, puoi decidere se reimpostare il tuo iPhone da zero oppure ripristinare un backup di iTunes (se ne hai già creato uno), seguendo le istruzioni che ti ho fornito nella sezione relativa al ripristino tramite backup.

Hai visto?
Non c’è stato bisogno di riportare il tuo iPhone al Centro Apple nonostante tu abbia dimenticato il tuo codice d’accesso e bloccato il dispositivo:
sono sicuro che, dopo aver letto e seguito minuziosamente le mie istruzioni, hai già rimesso le mani sul tuo iPhone ormai sbloccato, ben contento del risultato ottenuto!

come resettare iphone

come resettare iphone

Nelle scorse settimane hai comperato il tuo primo iPhone, per la precisione un iPhone 7, hai “smanettato” un po’ tra le varie impostazioni per sperimentarne tutte le caratteristiche e le funzionalità ma alla fine hai pasticciato un po’ troppo ed adesso ti piacerebbe capire se esiste qualche sistema per rimettere il dispositivo a nuovo?
Sebbene acquistato da poco hai pensato di vendere il tuo “iPhone” perché ritieni non faccia al caso tuo e vorresti dunque capire come ripristinarlo allo stato di fabbrica?
Beh, qualsiasi sia la tua esigenza non hai di che preoccuparti, ti basta eseguire il reset del dispositivo dalle impostazioni di quest’ultimo oppure da iTunes ed il gioco è fatto.

Come dici?
Non essendo molto pratico in fatto di smartphone e nuove tecnologie temi che le operazioni da compiere per resettare iPhone 7 siano fuori dalla tua portata?
Ma dai, non fare il fifone! Contrariamente alle apparenze posso assicurarti che non dovrai fare nulla di troppo complicato.
Ti basta solo metter mano alle giuste impostazioni, seguire passo dopo passo le mie istruzioni ed il gioco è fatto.
Come risultato otterrai un iPhone totalmente messo a nuovo oppure ripristino solo in parte a seconda delle opzioni scelte.

Allora?
Che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di passare all’azione vera e propria?
Si?
Molto bene.
Direi dunque di non perdere ulteriore tempo prezioso e di cominciare immediatamente a darci da fare.
Prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo con il tuo telefonino Apple alla mano e leggi attentamente questo tutorial.
Sicuramente alla fine sarai pronto ad affermare che in realtà effettuare il ripristino dell’iPhone era un vero e proprio gioco da ragazzi.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Reset delle impostazioni
  • Riportare l’iPhone allo stato di fabbrica
    • Operazioni preliminari
    • Procedura tramite iTunes
    • Procedura dalle impostazioni di iOS
  • In caso di problemi

Reset delle impostazioni

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Se il tuo intento è quello di ripristinare soltanto le impostazioni del tuo iPhone senza però andare ad apportare modifiche ai dati e ai contenuti dello stesso, tutto ciò che devi fare altro non è che recarti in home screen, fare tap sull’icona di Impostazioni, tappare su Generali e, nella nuova schermata che ti viene mostrata, premere sulla dicitura Ripristina.

A questo punto, in base a quelle che sono le tue effettive necessità, puoi scegliere una tra le seguenti opzioni.

puoi scegliere tra le seguenti opzioni:

  • Ripristina impostazioni – Consente di resettare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati
  • Ripristina impostazioni di rete – Consente di ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati
  • Ripristina dizionario tastiera – Consente di riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica
  • Ripristina layout Home – Consente di reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico)
  • Ripristina posizione e privacy – Consente di resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica

Successivamente immetti il codice di sblocco del tuo iPhone 7 e conferma la tua volontà di voler eseguire l’operazione premendo sul bottone che comprare nella parte bassa dello schermo.
Il dispositivo verrà dunque riavviato per fare in modo che le modifiche selezionate vengano applicate ed alla successiva accensione potrai ricominciare ad utilizzarlo così come hai sempre fatto.

Riportare l’iPhone allo stato di fabbrica

Non hai bisogno di effettuare un semplice ripristino delle impostazioni ma ti piacerebbe capire in che modo occorre procedere per poter resettare il tuo iPhone in modo tale da riportarlo allo stato di fabbrica?
Allora leggi le istruzioni che trovi qui di seguito e vedrai che nel giro di qualche minuto riuscirai a completare tutta la procedura.
Ti anticipo solo che puoi scegliere di eseguire i vari step sfruttando iTunes oppure agendo, anche in tal caso, dalle impostazioni di iOS.

Operazioni preliminari

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Prima di spiegarti come fare per resettare iPhone 7 in modo tale da riportalo allo stato di fabbrica ci sono però alcune operazioni, per così dire, preliminari che a mio avviso dovresti compiere al fine di aggirare eventuali problematiche.

Tanto per cominciare ti consiglio di leggere la mia guida su come effettuare backup iPhone per, appunto, effettuare un bel backup di tutti i tuoi contenuti presenti sul dispositivo.
In questo modo avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e via discorrendo anche in seguito alla procedura di reset oppure su un altro iPhone, nel caso in cui voglia cedere il tuo dispositivo a terzi ed usare un altro iPhone.

Un’altra cosa che ti suggerisco di fare è quella di disattivare la funzione Trova il mio iPhone (se ben ricordi te ne ho parlato in maniera approfondita nel mio tutorial su come rintracciare un cellulare rubato) dalle impostazioni di iOS.
Quando questa funzione è attiva impedisce infatti di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.

Per riuscirci, ti basta tappare sull’icona di Impostazioni presente in home screen, premere sulla voce iCloud, selezionare Trova il mio iPhone dal menu che si apre, portare su OFF l’interruttore relativo all’opzione Trova il mio iPhone e digitare la password del tuo ID Apple per confermare l’esecuzione dell’operazione.

Procedura tramite iTunes

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Se preferisci affidarti ad iTunes per resettare il tuo iPhone 7 la prima cosa che devi fare è quella di assicurarti che il famoso player multimediale di casa Apple sia installato sul tuo computer.
Se possiedi un Mac iTunes è disponibile “di serie”, mentre se stai usando un PC Windows e non sai già provveduto ad installare il programma puoi rimediare subito collegandoti alla pagina di download apposita del sito Internet di Apple e facendo poi clic sul pulsante Download.
Successivamente apri il file che è stato scaricato sul tuo computer e segui la semplice procedura guidata che ti viene proposta a schermo per completare il setup.
Per maggiori info puoi leggere il mio articolo su come scaricare iTunes.

Collega poi il tuo iDevice al computer tramite il cavo Lightning in dotazione, attendi che parta automaticamente iTunes e premi sul pulsante raffigurante un iPhone presente nella parte in alto a sinistra della finestra del programma.

A questo punto, puoi avviare il reset del tuo iPhone selezionando la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e facendo poi clic sul bottone Ripristina iPhone… che sta sulla destra.
Conferma l’operazione facendo clic sul pulsante Ripristina, accetta le condizioni d’uso di iOS e attendi pazientemente che tutta pa procedura per riportare il tuo dispositivo allo stato di fabbrica venga avviata e completata.
Se ti viene chiesto se prima di avviare la procedura intendi effettuare oppure no un backup del dispositivo rifiuta tranquillamente se hai già provveduto a farlo precedentemente in autonomia.

Tieni presente che se questa è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer dovrai altresì autorizzare la connessione fra i due dispositivi facendo clic prima sul bottone Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

Tieni poi conto del fatto che la procedura per il reset necessita di una connessione a Internet attiva.
Questo perché verrà scaricata da Internet la versione più aggiornata di iOS che poi dovrà essere installata sul dispositivo.
Il peso del software, ti avviso, è di circa 1GB, quindi potrebbe volerci un po’ di tempo prima che il download venga completato (tutto dipende da quelle che sono le prestazioni della tua connesse ad Internet).

Una volta completata la procedura di reset, potrai poi decidere se impostare l’iPhone come un nuovo iPhone o se recuperare i tuoi dati da un backup precedente.

Nel primo caso, se desideri utilizzare tu stesso l’iPhone, scollegalo dal computer premendo sull’apposito bottone collocato nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes accanto al nome del dispositivo e porta a termine la procedura di configurazione iniziale impostando lingua, Paese, connessione Wi-Fi, servizi di localizzazione, ID Apple e via discorrendo.

Come anticipato nelle precedenti righe, puoi anche configurare l’iPhone andando a ripristinare le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
Per riuscirci, ti basta scegliere l’apposita opzione per il ripristino dei backup precedenti durante la procedura di configurazione, selezionare quello che intendi ripristinare ed attendere il completamento della procedura.
Se invece hai effettuato il backup del dispositivo tramite iTunes, non scollegare il tuo iDevice dal computer ed apponi il segno di spunta accanto alla voce Ripristina da questo backup nella finestra del software.
Successivamente seleziona dall’apposito menu a tendina il backup da ripristinare.

Se invece devi cedere l’iPhone ad altre persone, dopo averlo scollegato dal computer spegnilo tenendo premuto per qualche secondo il pulsante Power (quello presente sulla parte destra della scocca) e facendo scorrere da sinistra verso destra l’interruttore scorri per spegnere che ti viene mostrato a schermo.
In questo modo, il futuro utilizzatore del tuo iPhone 7 potrà poi affrontare la procedura di configurazione da sé e regolare tutte le varie impostazioni così come meglio crede.

Procedura dalle impostazioni di iOS

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Se lo preferisci, puoi effettuare il reset completo del tuo iPhone7 anche agendo dalle impostazioni di iOS come visto ad inizio articolo.
Per riuscirci ti basta dunque premere sull’icona di Impostazioni nella home screen del tuo iPhone, selezionare la voce Generali dalla schermata che si apre, poi quella Ripristina e successivamente la dicitura Inizializza contenuto e impostazioni.

In seguito, digita il codice di sblocco del tuo iPhone, premi sul pulsante rosso Inizializza iPhone ed attendi che il dispositivo si spenga, si riaccenda e venga ripristinato.
Attendi dunque alla procedura di configurazione iniziale così come visto insieme nelle righe precedenti.

In caso di problemi

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Nello sfortunato caso in cui pur seguendo le mie istruzioni non riuscissi a resettare il tuo iPhone 7  a causa di un qualche errore non temere:
di certo mettendo il dispositivo in modalità DFU (altrimenti nota come modalità di recupero) riuscirai a riportarlo ugualmente allo stato di fabbrica in un battibaleno.
La DFU mode, qualora non lo sapessi, altro non è che una modalità che elimina completamente il contenuto della memoria del telefono e consente di bypassare alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.

Per mettere il tuo iPhone 7 in DFU non devi far altro che collegare il dispositivo al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo.

In seguito, tieni premuti i tasti Power e volume basso (quello che sta in basso sulla sinistra) contemporaneamente per circa 10 secondi sino a quando non appare il logo della mela sul display del dispositivo.
Lascia poi il tasto Power e continua a tenere premuto il tasto volume basso finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.

Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone in modalità DFU clicca sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e ripristina il dispositivo facendo clic sul pulsante Ripristina iPhone… di iTunes.
Per ulteriori informazioni al riguardo, ti suggerisco di leggere la mia guida come mettere iPhone in DFU.

Come resettare Airpods

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!! SonoIlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come resettare AirPods illustrandoti tutte le operazioni preliminari che devi compiere (verifica dello stato di carica e dissociazione degli auricolari dai dispositivi in uso) e poi la procedura dettagliata per resettarli e usarli nuovamente con il tuo iPhone, il tuo iPad e tutti gli altri dispositivi compatibili.
Come risultato finale, dovresti poter tornare a usare i tuoi AirPods.

Come resettare Airpods

Che tu abbia degli AirPods di prima o seconda generazione, con custodia di ricarica tradizionale o wireless, non importa.
Il metodo per resettare gli AirPods è lo stesso.
Escludiamo sempre la presenza di problemi sull’hardware del dispositivo, che potrebbero causare malfunzionamenti nell’uso degli AirPods.

Come resettare cuffie AirPods

Come già accennato in apertura del post, resettare gli AirPods è un’operazione facile che però necessita di un paio di operazioni preliminari per essere portata a termine.

Verificare lo stato di carica

La prima operazione preliminare che ti consiglio di compiere è verificare lo stato di carica degli AirPods e del loro case, in modo da scongiurare eventuali problemi in fase di reset degli auricolari.
Difatti, se gli AirPods dovessero scaricarsi durante la procedura di reset, non potrai portare correttamente a termine l’operazione.

  • Il modo più semplice per verificare lo stato di carica degli AirPods è aprire il loro case di ricarica mentre sono inseriti in quest’ultimo:
    se l’indicatore LED
  • (che negli AirPods di prima generazione si trova in corrispondenza dell’alloggiamento degli auricolari
  • mentre negli AirPods di seconda generazione si trova nella parte frontale del case)
  • se è verde gli auricolari sono carichi
  • se invece è arancione sono scarichi.

In alternativa, per avere informazioni più dettagliate circa lo stato di carica degli AirPods, puoi sfruttare l’apposita funzione presente in iOS (a patto che il tuo device riconosca ancora gli auricolari e che tu abbia iOS 10 o successivi nel caso degli AirPods di prima generazione e iOS 12.2 o successivi nel caso degli AirPods di seconda generazione).


Apri il case di ricarica degli auricolari

(con gli AirPods inseriti in quest’ultimo) mentre sei nelle vicinanze di un iPhone o un iPad e, sullo schermo del dispositivo, dovrebbe comparire automaticamente un riquadro con lo stato di carica degli auricolari e della custodia.

  • In alternativa
  • puoi recarti nel centro dei widget di iOS
  • (effettuando uno swipe da sinistra a destra nella prima pagina della home screen o nel centro delle notifiche)
  • e controllare lo stato di carica di AirPods e relativo case nel riquadro Batterie.
    Qualora questo non fosse disponibile
  • assicurati che il case degli AirPods sia aperto e si trovi in prossimità del tuo device.
  • Inoltre, verifica se nella lista dei widget abilitati su iOS c’è quello relativo allo stato di batteria dei dispositivi:
    per fare ciò
  • recati nella schermata dei widget
  • premi sul pulsante Modifica collocato in fondo e,
  • nel menu successivo
  • premi sul pulsante (+) relativo al widget Batterie.
    Per salvare le modifiche
  • premi poi sulla voce Fine collocata in alto a destra.
  • Se preferisci agire da Mac, puoi verificare il livello di carica degli AirPods
  • accedendo a Preferenze di sistema
  • (l’icona dell’ingranaggio situata sulla barra Dock)
  • andando su Bluetooth
  • e controllando le informazioni presenti sotto l’icona degli AirPods nella schermata che si apre
  • (gli AirPods devono essere connessi al computer).

Dissociare le AirPods

Una volta verificato lo stato di carica degli AirPods

  • per poterli resettare, devi dissociarli dal tuo iPhone/iPad e, di conseguenza, dal tuo ID Apple.
    Per compiere quest’operazione
  • prendi il tuo iPhone o il tuo iPad
  • accedi al menu delle impostazioni
  • (premendo sull’icona dell’ingranaggio presente in home screen)
  • e vai su Bluetooth.
  • A questo punto
  • individua la voce relativa ai tuoi AirPods (AirPods di [tuo nome])
  • premi sulla (i) posta in sua corrispondenza e, nella schermata successiva
  • premi prima sulla voce Dissocia questo dispositivo
  • e poi su Dissocia dispositivo
  • per due volte consecutive.
    Affinché l’operazione vada a buon fine, non è necessario che gli AirPods siano in funzione o connessi ad iPhone/iPad.

Adesso che hai dissociato i tuoi AirPods dai tuoi dispositivi e dal tuo account Apple sei pronto per resettare gli auricolari.

Resettare le AirPods

  • Ora puoi entrare nel vivo della procedura e resettare i tuoi AirPods.
    Tutto quello che devi fare, in questo caso
  • è individuare il tasto presente sulla custodia di ricarica
  • (in basso, sul retro della stessa)
  • e tenerlo premuto per circa 15 secondi, fin quando l’indicatore LED
  • (lo stesso che serve per verificare lo stato di carica)
  • non comincia a lampeggiare prima di bianco in maniera intermittente
  • poi di arancione e poi nuovamente di bianco
  • (sempre in maniera intermittente).
  • Se hai degli AirPods di prima generazione, per visualizzare il LED in questione
  • devi aprire il case di ricarica.
    Indipendentemente dal modello di AirPods in tuo possesso
  • poi, per premere il tasto di reset, potresti dover togliere eventuali cover protettive applicate sulla custodia degli stessi.
  • Quando il LED comincia a lampeggiare per la seconda volta di bianco
  • (dopo essere diventato arancione)
  • apri il case
  • (se non ancora aperto)
  • avvicinalo a un iPhone o un iPad
  • e attendi che sullo schermo del device compaia la notifica relativa al riconoscimento degli auricolari.

  • Premi sul pulsante Connetti su iOS
  • attendi qualche secondo affinché compaia la conferma dell’abbinamento
  • e premi sul pulsante Fine per completare la procedura.
  • A questo punto, i tuoi AirPods sono resettati e associati nuovamente a tutti i tuoi dispositivi (oltre che al tuo account iCloud) e, usandoli, non dovrebbero più presentarsi i problemi che ti avevano spinto a resettarli.


Se qualche passaggio relativo all’abbinamento non ti è chiaro, per maggiori informazioni su come collegare AirPods puoi leggere il seguente tutorial Come collegare gli AirPods

In caso di ulteriori problemi

Se per caso mentre seguivi le mie indicazioni su come resettare gli AirPods, i tuoi auricolari continuano a non essere visti dal tuo iPhone, il tuo iPad o il tuo Mac e/o a non funzionare in maniera corretta.
In questo caso potrebbero esserci dei problemi di natura hardware che ne impediscono il corretto uso.

Ti consiglio di trovare un Apple Store o un centro Apple autorizzato (es.
R-Store) e portare gli AirPods lì per un controllo.
I tecnici esamineranno i tuoi auricolari (con relativo case) e, in caso di rilevamento di problemi hardware, ti proporranno la soluzione più adatta a te.
I costi da sostenere, ovviamente, varieranno in base allo stato della garanzia e all’intervento da effettuare (se gli auricolari sono ancora in garanzia e il problema rilevato viene ricondotto a un difetto di fabbrica, ad esempio, potresti anche ottenere una sostituzione gratuita del prodotto).

Se vuoi verificare lo stato della garanzia dei tuoi AirPods, per maggiori informazioni puoi leggere il seguente articolo come verificare garanzia Apple.

Come contattare Apple

Se, invece, vuoi trovare i centri di assistenza più vicini a te, controlla la mappa dei centri Apple o dei centri R-Store in tutta Italia.
Ricordati, in ogni caso, di portare con te una prova d’acquisto degli AirPods e sappi che se sei già nel secondo anno di garanzia e non hai acquistato gli AirPods presso Apple, dovrai rivolgerti al negozio presso il quale hai acquistato il prodotto.

Infine, qualora volessi contattare Apple prima di portare i tuoi AirPods in assistenza, per maggiori informazioni su come contattare Apple puoi leggere il seguente tutorial su come contattare Apple.

come reinstallare mac os

come reinstallare mac os

Da qualche tempo, il tuo Mac ha iniziato a bloccarsi in modo imprevisto, probabilmente a causa di un problema al sistema operativo che non sei ancora riuscito a identificare.
Per “tagliare la testa al toro” e risolvere la questione al più presto, vorresti effettuare un ripristino – meglio se parziale e senza perdita di dati – del computer:
il problema, però, è che proprio non hai la più pallida idea dei passi da compiere per riuscire nell’impresa, ed è per questo motivo che, dopo una ricerca su Internet, sei capitato sul mio sito Web.

Se le cose stanno in questo modo, sappi che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto! Nel corso di questo tutorial, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come reinstallare mac OS, anche senza perdere dati, utilizzando una procedura semplice e a prova di neofita.
Per completezza d’informazione, ti illustrerò inoltre come azzerare del tutto il computer, formattandone il disco, e come effettuare una nuova installazione del sistema operativo partendo da un drive USB.

Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai le idee ben chiare sul da farsi e sarai in grado di agire in completa autonomia.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come reinstallare mac OS senza perdere dati
  • Come reinstallare mac OS formattando il disco
  • Come reinstallare mac OS da chiavetta USB

Operazioni preliminari

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Prima di reinstallare mac OS sul computer in tuo possesso, ti consiglio di eseguire sempre un backup dei tuoi dati più importanti, quali potrebbero essere documenti, musica, email, foto e così via, in modo da avere la certezza che, laddove qualcosa dovesse “andare storto”, essi non verranno persi.

Dunque, se hai Time Machine attivo, collega innanzitutto il disco di backup al Mac, fai clic sull’icona dell’orologio analogico che sta nella barra dei menu di macOS (nei pressi dell’orologio di sistema) e clicca sulla voce Esegui backup adesso collocata nel menu che si apre.
Qualora non avessi mai usato questa funzione prima d’ora, ti consiglio di leggere la mia guida alla configurazione di Time Machine, nella quale ti ho fornito tutti i dettagli del caso.

Se, per un motivo o per un altro, non puoi o non desideri impiegare Time Machine (perché, per esempio, vuoi formattare completamente il disco e avere un’installazione “pulita” del sistema operativo), provvedi a copiare manualmente i file e le cartelle di tuo interesse su un disco esterno, dal quale prelevare poi i file una volta concluso il tutto.

In caso decidessi di optare per questa soluzione, ricorda di salvare tutto ciò che potrebbe esserti utile:
la libreria di Foto (che si trova nel file /Users/[nome utente]/Pictures/Photos Library.photoslibrary/), la libreria di Musica/iTunes (che risiede in /Users/[nome utente]/Music/Music/Music Library.musiclibrary), oltre che le email, i promemoria, le note, i calendari e tutti gli altri documenti, che ti consiglio invece di sincronizzare con iCloud.

Per verificare se la sincronizzazione è attiva, recati nelle Preferenze di Sistema (l’icona a forma di ingranaggio collocata sul Dock), clicca sull’icona ID Apple, che si trova in alto, e assicurati che le voci Mail, Contatti, Calendari, Promemoria, Safari, NotePortachiavi siano spuntate.

Chiaramente, puoi modificare queste impostazioni a seconda di quelle che sono le tue necessità e, se hai a disposizione sufficiente spazio su iCloud, puoi spuntare anche le voci relative a iCloud DriveFoto, in modo da archiviare anche documenti, foto e video online.
Se ti interessa approfondire il funzionamento di iCloud, da’ pure uno sguardo alla guida tematica che ho dedicato al servizio.

Se lo ritieni opportuno, puoi salvare i tuoi documenti anche su servizi di archiviazione “remota” differenti da quello di Apple, come per esempio Google Drive, Dropbox o altre piattaforme di cui ti ho parlato nel mio approfondimento dedicato ai migliori servizi cloud.

Come reinstallare mac OS senza perdere dati

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Se è tua intenzione reinstallare mac OS senza perdere dati, puoi avvalerti della console delle Utility di macOS, tramite la quale è possibile installare una nuova copia del sistema operativo, lasciando però intatti i dati e le impostazioni personali.

Per agire in tal senso, riavvia il Mac cliccando sul menu Apple e scegliendo la voce Riavvia da quest’ultimo.
Non appena il computer effettua il riavvio, premi e tieni premuti i tasti cmd+r, finché non vedi comparire il logo della mela morsicata con annessa barra di caricamento.

Successivamente, scegli la lingua da utilizzare e, quando richiesto, inserisci la password del Mac (o seleziona uno degli utenti amministratori del computer di cui ricordi la chiave d’accesso):
dopo averla digitata, clicca sul pulsante Continua e attendi che la finestra macOS Recovery venga visualizzata su schermo.

Fatto ciò, scegli l’opzione Reinstallazione macOS e attendi qualche secondo affinché vengano recuperate le opzioni relative al sistema operativo in uso: clicca sul pulsante Continuaaccetta le condizioni d’uso di macOS premendo per due volte consecutive sull’apposito pulsante, seleziona il disco sul quale reinstallare il tutto (solitamente si chiama Macintosh HD) e, quando pronto, clicca sul pulsante Installa e attendi pazientemente che la procedura venga portata a termine.
Se hai attivo il sistema di cifratura del disco FileVault, potrebbe esserti chiesto di digitare la password di amministrazione del Mac.

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Per continuare, potrebbe esserti chiesto di collegarti a Internet, in modo da scaricare i file di installazione di macOS:
per farlo, clicca sull’icona del Wi-Fi che si trova in alto a destra (quella con le tacchette), scegli la rete wireless alla quale connetterti tra quelle proposte e, se richiesto, inseriscine la chiave d’accesso nell’apposito campo.

In alternativa, puoi stabilire un collegamento alla Rete tramite cavo Ethernet, se ne disponi, collegando la prima delle sue estremità al Mac, e la seconda all’apposita porta del router.

Una volta stabilita la connessione, ripeti i passaggi visti poc’anzi per avviare l’installazione del sistema operativo, che potrebbe durare anche alcune ore (a seconda della velocità del collegamento a Internet disponibile).

Al termine della procedura di reinstallazione del sistema operativo, il computer si riavvierà da solo e, alla successiva accensione, ti proporrà la classica schermata di login.

Come reinstallare mac OS formattando il disco

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Se preferisci effettuare una nuova installazione del sistema operativo ed eliminare l’intero contenuto del disco perché, per esempio, hai intenzione di cedere il tuo Mac a qualcun altro, devi innanzitutto inizializzare il disco.

Per poterci riuscire, accedi alle Utility di macOS come ti ho indicato in precedenza (riavvia il computer e premi i tasti cmd+r finché non vedi comparire il logo della “mela morsicata”), seleziona la lingua da usare, sblocca il tuo profilo utente, se necessario, quindi fai clic sulla voce Utility disco e premi il pulsante Continua.

Successivamente, seleziona il disco da formattare (ad es.
Macintosh HD) dalla barra laterale di sinistra e, per avviarne la formattazione, clicca sul pulsante Inizializza situato in alto.
Fatto ciò, specifica un nome per l’unità, assicurati che il menu a tendina Formato sia impostato su APFS e premi i pulsanti InizializzaFine per eliminare tutti i dati dal disco.
Se necessario, ripeti l’operazione per tutti gli altri dischi installati.

Se possiedi una versione di macOS che non supporta il file system APFS (precedente alla 10.13 High Sierra), devi selezionare le opzioni macOS esteso (journaled)Mappa partizione GUID, rispettivamente, dai menu a tendina FormatoScherma.

Dopo aver azzerato il contenuto della memoria, torna alla schermata principale delle Utility di macOS, seleziona l’opzione Reinstalla macOS, clicca sul pulsante Continua e premi su Accetta per due volte consecutive, in modo da accettare le condizioni d’uso del sistema operativo.

Per concludere, seleziona il disco che hai formattato in precedenza (quello su cui reinstallare macOS), premi sul pulsante Installa e attendi pazientemente che la procedura d’installazione venga portata a termine:
potrebbe volerci un po’ di tempo, in quanto tutti i file del sistema operativo vengono scaricati da Internet.

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Superato anche questo step, dovrebbe avviarsi, in automatico, la procedura di configurazione iniziale di macOS:
se intendi cedere il computer, ti consiglio di non andare avanti e di lasciare che sia il nuovo proprietario a eseguirla.

Se, invece, hai intenzione di usare il Mac in prima persona, prosegui seguendo le istruzioni mostrate su schermo:
seleziona il tuo Paese di residenza, regola le impostazioni relative alla lingua da usare per il layout della tastiera e la dettatura, seleziona una rete wireless alla quale collegarti e, quando richiesto, clicca sul pulsante Continua per accettare le condizioni relative a Dati e Privacy.

Ora, indica se ripristinare un backup di dati e impostazioni già esistenti trasferendoli da un Mac diverso, da un backup di Time Machine, da un disco di avvio o da un PC Windows, oppure se iniziare a usare il computer “da zero” senza trasferire informazioni su di esso.

A questo punto, scegli se effettuare l’accesso con il tuo ID Apple, se crearne uno nuovo, oppure se saltare la configurazione di iCloud e accedere con un account locale; clicca quindi sul pulsante Accetto per due volte consecutive e prosegui con l’impostazione dell’account utente, indicandone i dati necessari (nome dell’utilizzatore, nome utentepassword d’accesso).

Ci siamo quasi:
scegli se inviare statistiche d’uso ad Apple e sviluppatori di terze parti, configura Tempo di utilizzo (in modo da avere rapporti sull’uso del Mac ed impostare eventuali limitazioni), indica se attivare o meno la funzione Chiedi a Siri e seleziona il tema grafico da usare per l’interfaccia di macOS (chiaroscuroautomatico).

Per concludere, premi il pulsante Continua e attendi qualche secondo affinché macOS configuri l’account utente con le impostazioni definite in precedenza, e te ne mostri, infine, la Scrivania.

Come reinstallare mac OS da chiavetta USB

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Aspetta, vorresti capire come reinstallare mac OS Catalina da chiavetta USB, perché il Mac su cui devi operare non è collegato a Internet?
Ti piacerebbe sapere come reinstallare mac OS Sierra perché possiedi un computer non esattamente aggiornato?

In casi come questi, puoi affidarti a Install Disk Creator, un’utility gratuita che consente di creare un drive contenente il sistema operativo di Apple, da poter usare ogni volta che lo si vuole.

Affinché il tutto proceda per il meglio, è necessario disporre di una chiavetta USB sufficientemente grande (ti basti sapere che l’installer di macOS 10.15 Catalina supera gli 8 GB):
se non ne possiedi una adatta allo scopo, puoi procurartela seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida all’acquisto dedicata alle chiavette USB.

Inoltre, se disponi di un MacBook recente equipaggiato con sole porte USB-C, ricordati di acquistare un drive con tale connettore o, in alternativa, di rimediare un adattatore o hub da USB-A a USB-C.

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Una volta ottenuto il materiale necessario, devi scaricare da Internet il pacchetto d’installazione di macOS.
Per ottenere la versione più recente del sistema operativo, apri il Terminale (si trova nella cartella Altro del Launchpad) e impartisci il comando softwareupdate –fetch-full-installer.
Il pacchetto, al termine del download, verrà archiviato nella cartella Applicazioni del Mac.

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In alternativa, se intendi usare la chiavetta per installare una versione di Mac precedente, puoi procedere al download della sua immagine dal Mac App Store:
per farlo, avvia quest’ultimo, digita il nome del sistema operativo da te in uso nel campo di ricerca posto in alto a sinistra e premi il tasto Invio della tastiera.

Ora, fai clic sul riquadro relativo a macOS, premi i pulsanti Ottieni e Scarica, rispondi Continua all’avviso che compare su schermo e attendi che il download del sistema operativo venga ultimato (potrebbe esserti chiesto di inserire la password dell’ID Apple o di usare il Touch ID).
Laddove il Mac App Store non dovesse offrire risultati pertinenti, puoi accedere alle pagine di download di macOS 10.14 Mojave o macOS 10.13 High Sierra cliccando sui rispettivi link e poi sul pulsante Apri App Store .

Al termine del download delle immagini dal Mac App Store, se necessario, interrompi il processo d’installazione di macOS, facendo clic destro sull’icona presente nella barra Dock e poi sulla voce Esci situata nel menu che compare.

Dopo esserti procurato anche i file relativi al sistema operativo da installare, provvedi al download dell’utility Install Disk Creator:
collegati a questo sito Web, clicca sul pulsante Download the macOS app e, a download ultimato, copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni del Mac.

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Superato anche questo step, inserisci nel Mac la chiavetta USB da usare per l’installazione del sistema operativo, avvia il programma installato poc’anzi e, giunto alla sua schermata principale, assicurati che il pacchetto d’installazione scaricato in precedenza sia riconosciuto in automatico.
Se così non fosse, selezionalo manualmente tramite il pulsante Choose a macOS Installer… situato in alto.

In seguito, utilizza il menu a tendina Select the volume to become the installer per selezionare l’unità USB sulla quale copiare i file d’installazione del sistema operativo e clicca prima sul pulsante Create installer (in basso) e poi su Erase Disk, in modo da avviare la creazione del drive d’installazione.
Questo passaggio dovrebbe durare pochi minuti.

Il gioco, a questo punto, è praticamente fatto:
inserisci la chiavetta così creata in una delle porte USB del computer da formattare, riavvialo e, durante la riaccensione, tieni premuto il tasto alt della tastiera, finché non compare il menu per la selezione del dispositivo di avvio.

Per concludere, fai doppio clic sull’icona relativa all’Installer di macOS e, se tutto è andato per il verso giusto, dovresti trovarti faccia a faccia con la schermata delle Utility di macOS.
A questo punto, procedi seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel capitolo su come reinstallare macOS senza perdere i dati o, se ti interessa azzerare completamente il contenuto del disco, attieniti ai passaggi che ti ho indicato nel capitolo dedicato alla formattazione completa del Mac.

come registrarsi su apple store

come registrarsi su apple store

Vorresti acquistare un computer dall’Apple Store online ma non sai come iscriverti ad esso?
Basta avere un ID Apple, lo stesso che si può usare anche per acquistare musica o libri su iTunes e applicazioni per iPhone/iPad su App Store.

Gli Apple ID sono gratuiti e per crearli basta usare iTunes, il popolarissimo programma multimediale di Apple che permette a tutti i nuovi utenti di crearsi un account Apple in maniera veramente facile e veloce.
Per saperne di più, leggi questa guida su come registrarsi su Apple Store.

Il programma iTunes è preinstallato su tutti i Mac, se invece utilizzi un PC Windows devi scaricarlo e installarlo di tua iniziativa.
Collegati quindi al sito Internet di Apple e clicca sul pulsante blu Download per scaricare il programma sul tuo PC.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
iTunes64Setup.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su Esegui e poi su Avanti, Installa, e Fine per completare il processo d’installazione di iTunes.
Potrebbe essere richiesto di riavviare il PC.

Adesso, avvia iTunes tramite il suo collegamento presente sul desktop e segui la procedura relativa a come registrarsi su Apple Store, che da questo punto è uguale sia su PC che su Mac.

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Il primo passo che bisogna compiere per registrarsi su Apple Store è selezionare la voce relativa all’iTunes Store dalla barra laterale del programma e cliccare prima sul pulsante Accedi collocato in alto a destra e poi su Crea ID Apple e Continua.

Accetta quindi le condizioni di utilizzo del servizio, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Ho letto e accetto questi termini e condizioni, e fai click sul pulsante Accetto.
Ora, compila il modulo che ti viene proposto digitando il tuo indirizzo email, la password che vuoi usare per accedere all’ID Apple, la tua data di nascita, la domanda di sicurezza per il recupero della password in caso di smarrimento e clicca sul pulsante Continua per proseguire nella procedura di iscrizione.

A questo punto ti verrà chiesto di inserire i dati della tua carta di credito (o carta prepagata), ossia il metodo di pagamento che userai per effettuare gli acquisti su iTunes, Apple Store o App Store.
Esiste anche un trucchetto per registrarsi su iTunes senza carta di credito ma è sconsigliato nella maggior parte dei casi.

Una volta inseriti i dati della carte di credito/prepagata, clicca su Continua e Fine per ultimare l’iscrizione.
Dopodiché accedi alla tua casella di posta elettronica, apri il messaggio ricevuto da Apple e clicca sul link di conferma contenuto in esso per convalidare il tuo ID Apple.
Ora hai il tuo account personale e puoi iniziare a fare acquisti su tutti i servizi della mela.

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Se hai fretta o per qualsiasi altro motivo non puoi installare iTunes sul tuo PC, puoi portare a termine la procedura per registrarsi su Apple Store anche collegandoti al sito Internet dell’Apple Store e cliccando sulla voce Crea un ID Apple collocata in basso a destra.

Nella pagina che si apre, compila il modulo che ti viene proposto con i tuoi dati personali e segui la procedura guidata per creare il tuo ID Apple da usare su Apple Store, App Store ed iTunes direttamente dal browser.

come registrare video su iphone

come registrare video su iphone

Hai appena acquistato un iPhone e, dato che non sei ferrato nel campo della tecnologia, stai cercando di esplorare le diverse funzionalità di cui il dispositivo è in possesso.
Ciò che vorresti fare, ad esempio, è filmare con l’iPhone attimi della tua vita quotidiana, riuscendo a regolare tutti quei parametri avanzati che permettono di ottenere video di ottima qualità.
Beh, in questo caso non devi preoccuparti di nulla, perché ci sono qui io pronto a venire in tuo aiuto.

Nella guida di oggi, infatti, ti illustrerò come registrare video su iPhone, tramite la fotocamera.
Ti indicherò sia come eseguire questa operazione usando l’app Fotocamera predefinita, sia alcune app di terze parti.
Inoltre, se il tuo intento è quello di registrare lo schermo dell’iPhone, ti spiegherò anche come eseguire questa semplice operazione, sia tramite lo smartphone, sia dal computer, Mac o PC Windows che sia.

Come dici?
Sei curioso di scoprire i consigli che ho preparato per te in questa mia guida?
Allora non perdiamo altro tempo prezioso! Siediti bello comodo e presta attenzione alle indicazioni che ti illustrerò nelle prossime righe.
Sei pronto?
Iniziamo immediatamente.
A me non resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento!

Indice

  • Registrare video su iPhone con la fotocamera
    • Fotocamera
    • Altre app per registrare video su iPhone
  • Registrare video dello schermo su iPhone
  • Registrare video dello schermo dell’iPhone da computer

Registrare video su iPhone con la fotocamera

Ormai tutti gli smartphone possiedono una fotocamera, con la quale registrare video in tempo reale.
L’iPhone non è da meno e permette di creare video semplici o con effetti particolari, di cui ti parlerò nel corso dei prossimi paragrafi.

Fotocamera

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Per registrare un video su iPhone, basta semplicemente l’app Fotocamera, già integrata su iOS.
Puoi individuarla facilmente nella home screen, in quanto possiede un’icona grigia con una fotocamera al suo interno.
Prima però di parlarti di come registrare un video e come impostare alcuni parametri, è importante eseguire l’aggiornamento di iOS, così da essere sicuro di avere tutte le funzionalità di cui ti parlerò nelle prossime righe.
A tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida su come aggiornare iOS oppure quella intitolata come scaricare e installare iOS 12.

Dopo aver individuato l’app Fotocamera, fai tap su di essa per avviarla e aprire automaticamente l’otturatore dell’obiettivo.
Di default la fotocamera è impostata in modalità Foto; dato che vuoi registrare un video, quello che devi fare è premere sulla dicitura Video, che trovi in basso, oppure eseguire uno swipe da sinistra a destra sul display, per passare nella modalità di registrazione di un video.

Ti accorgerai di essere nella modalità Video perché il pulsante dell’otturatore sarà passato dal colore bianco a quello rosso.
Nella barra in alto puoi visualizzare un timer, a indicarti il tempo attuale di registrazione del video, non appena si premi sul pulsante rosso.

Sempre nella barra in alto, nell’angolo in alto a sinistra, è presente l’icona di un fulmine.
Questo pulsante permette di attivare il LED del flash per eseguire riprese un po’ più luminose.
Puoi scegliere tra le opzioni Automatico, così da permettere all’app di gestire automaticamente l’accensione del flash in base alla luminosità dell’ambiente, , per tenere la luce sempre attiva, oppure No, per mantenerla spenta.

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In basso a destra, invece, è presente un’icona della fotocamera con delle frecce all’interno, che permette di attivare la fotocamera frontale dell’iPhone, nel caso in cui si voglia registrare un video di sé stessi.
Nell’angolo in basso a sinistra, invece, è presente una miniatura dell’ultima foto o video presente nella galleria multimediale di iOS (l’app Foto).

Come ti ho già anticipato, esistono delle modalità di registrazione dei video con effetti particolari:
Slow Motion e Time-Lapse.
La modalità Slow Motion, denominata Slo-Mo, permette di registrare un video al rallentatore, con la possibilità di modificare successivamente l’intervallo dei fotogrammi dove deve iniziare e terminare l’effetto.
La modalità Time-lapse, invece, esegue una serie di scatti a intervalli regolari, in modo da realizzare un video accelerato.

Puoi cambiare la qualità dei video registrati, regolando la risoluzione e altri parametri direttamente dalle impostazioni di iOS.
Per fare ciò, avvia l’app Impostazioni (l’icona con l’ingranaggio), scorri l’elenco e fai tap sulla voce Fotocamera.
Fatto ciò, nella schermata che si apre, individua la voce Registra video, per cambiare la risoluzione (HD 720, HD 1080p, 4K).
Ricorda che, cambiando la risoluzione, il video occuperà più spazio nella memoria dell’iPhone.
Tramite la voce Registra slow motion, puoi invece cambiare la risoluzione del video in modalità Slow Motion.

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Un’altra opzione che puoi modificare è quella del formato del video:
selezionando la voce Formati, puoi scegliere tra Efficienza elevata e Più compatibile.
Ti consiglio di tenere attiva la prima opzione ma, in caso, puoi scegliere l’opzione Più compatibile, che permette di registrare video in H.264.

Altre app per registrare video su iPhone

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Solitamente non si ha alcuna necessità di registrare un video su iPhone con altre app, a meno che non risulti più conveniente acquisire il filmato direttamente dalle applicazioni di terze di parti.
Un esempio sono i video registrati direttamente tramite la funzionalità di ripresa delle app di social network, come Facebook e Instagram, per condividere i filmati con altri utenti.

Una funzionalità molto amata dai frequentatori dei social network è quella relativa alle Storie:
Facebook, Instagram e addirittura WhatsApp hanno questo strumento di condivisione dei video.
L’acquisizione dei video da pubblicare nelle Storie avviene direttamente dall’app del social network o tramite video importati.
Se vuoi approfondire quest’argomento, ti consiglio di leggere le mie guide su come funzionano le Storie di Facebook, come funzionano le Storie di Instagram e come funziona lo Stato di WhatsApp.

Inoltre, ci sono tantissime altre app che permettono di acquisire video per scopi differenti da quello sopracitato, come ad esempio quelle di montaggio video, come Adobe Premiere Clip o inShot.
In questo caso, ti consiglio di leggere la mia guida sulle app per montare video.

Infine, potrebbero interessarti le app che permettono di realizzare video divertenti, come ad esempio Snapchat o Musical.ly.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere la mia guida sulle app per creare video divertenti.

Registrare video dello schermo su iPhone

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Se il tuo obiettivo è quello di registrare lo schermo dell’iPhone, puoi effettuare quest’operazione se il dispositivo è munito di iOS 11 o successivi, tramite la funzionalità nativa Registrazione schermo.

Questo strumento di iOS è disponibile direttamente nel Centro di Controllo, eseguendo uno swipe dal basso verso l’alto sul display dell’iPhone.
A partire da iPhone X, il Centro di Controllo si richiama scorrendo verso il basso, a partire dall’angolo in alto a destra dello schermo.

Nel Centro di Controllo troverai diverse icone di avvio rapido per alcune funzionalità di iOS.
Tra queste, quella che a te interessa per l’avvio della registrazione dello schermo è quella con l’icona del REC.
Se non dovessi visualizzarla, devi abilitarla nelle impostazioni di iOS.
Avvia l’app Impostazioni e scorri la schermata fino a individuare la voce Centro di Controllo.
Pigia su di essa e fai tap su Personalizza controlli.
Tra le voci in elenco, premi il pulsante + a fianco della dicitura Registrazione schermo.

Quando premerai sull’icona di registrazione nel Centro di Controllo, partirà un conto alla rovescia, al termine del quale verranno registrate tutte le attività che eseguirai sull’iPhone.
Uscendo dal Centro di Controllo, potrai notare una barra rossa sul margine superiore dello schermo, a indicare che la registrazione del video sarà in corso.

Per interrompere la registrazione, ti basterà semplicemente fare tap su questa barra in alto e premere poi sul pulsante Interrompi.
Eseguendo il blocco dello schermo, otterrai lo stesso risultato.

Dopo che avrai interrotto la registrazione, una notifica verrà mostrata sullo schermo:
premendo su di essa, potrai visualizzare immediatamente il video appena registrato.
In alternativa, avvia l’app Foto per trovare il video, all’interno dell’album Video.

Possiedi un iPhone con una versione di iOS inferiore alla 11?
In questo caso, se hai la possibilità di aggiornare lo smartphone, non esitare:
a tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida su come aggiornare iOS.
Se sull’iPhone in possesso non è possibile aggiornare il sistema operativo almeno a iOS 11, è necessario utilizzare qualche tweak di Cydia, come ad esempio AntRec, previo jailbreak dello smartphone.

Registrare video dello schermo dell’iPhone da computer

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La registrazione dello schermo dell’iPhone può essere eseguita anche da computer.
Tramite Mac, infatti, dopo aver collegato lo smartphone di Apple al PC con il cavo Lightining, utilizzando il software QuickTime Player è possibile far partire la registrazione del suo schermo.
QuickTime Player è un software gratuito di riproduzione di contenuti multimediale, già preinstallato in macOS.

Esistono anche alcune soluzioni per Windows, nel caso in cui te lo stessi chiedendo:
i migliori software in circolazione che permettono di registrare lo schermo di un iPhone sono Reflector, a pagamento con versione di prova di 7 giorni, oppure AirServer, anch’esso a pagamento con versione di valutazione di 14 giorni.

Se vuoi approfondire l’argomento sulla registrazione dello schermo dell’iPhone tramite computer, il mio consiglio è quello di consultare la mia guida su come registrare lo schermo dell’iPhone.

come registrare una telefonata con iphone gratis

come registrare una telefonata con iphone gratis

Devi effettuare una telefonata particolarmente importante con il tuo iPhone, vorresti registrarla per evitare di dimenticare lo scambio di battute ma non sai quali strumenti usare per riuscirci?
Hai cercato su App Store, ma tutte le app per registrare telefonate che hai trovato sono a pagamento mentre tu ne vorresti una gratuita?
Non ti preoccupare:
se vuoi, ci sono qui io a darti una mano.

Con questo mio tutorial di oggi, infatti, ti svelerò come registrare una telefonata con iPhone gratis.
Ti anticipo subito che per compiere quest’operazione non dovrai far altro che ricorrere all’uso di alcune applicazioni adatte allo scopo e seguire le relative istruzioni d’uso che andrò a fornirti.
Nulla di particolarmente complicato o che sia fuori dalla tua portata, non temere.

Allora?
Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero soltanto per te e comincia subito a concentrati sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di essere riuscito nel tuo intento.
Scommettiamo?

Indice

  • Informazioni preliminari
  • App per registrare una telefonata con iPhone gratis
    • REKK Registratore Chiamate
    • TapeACall
  • Metodi alternativi per registrare una telefonata con iPhone gratis

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andando a scoprire come fare per riuscire a registrare una telefonata con iPhone gratis, è doveroso fare alcune precisazioni in merito alla pratica in questione.

Innanzitutto, tieni ben presente il fatto che, contrariamente a quel che in molti possono credere, registrare le telefonate, anche all’insaputa dell’interlocutore, non costituisce né un reato né una violazione della privacy.
Questo perché la registrazione non fa altro che fissare, su un supporto digitale (in questo caso specifico lo smartphone), quanto è già stato captato dall’udito dei partecipanti alla conversazione.

Quello che, invece, è vietato dalla legge e rappresenta un illecito punibile penalmente è la diffusione delle registrazioni effettuate, ad esempio condividendole via Internet oppure facendole ascoltare a terzi, salvo il caso in cui i partecipanti alla chiamata registrata non abbiano fornito esplicito consenso alla cosa oppure qualora risulti necessario tutelare un proprio diritto.

Un’altra cosa che ti invito a considerare è che, spesso, per poter registrare le telefonate mediante le applicazioni preposte allo scopo, come quelle di cui andrò a parlarti nel passo successivo, è necessario attivare il servizio di conferenza del proprio gestore telefonico, facendone esplicita richiesta all’operatore di turno.
A tal proposito, se la cosa può esserti d’aiuto ti segnalo le mie guide per scoprire come metterti in contatto il servizio clienti di TIM, Vodafone, Wind, Tre e Iliad.

App per registrare una telefonata con iPhone gratis

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire, dunque, come registrare una telefonata con iPhone gratis.
Come ti dicevo nelle righe precedenti, per riuscirci basta usare alcune apposite app, come nel caso di quelle che ho provveduto a segnalarti nelle righe successive, che a parer mio rappresentano le migliori della categoria.

Tieni tuttavia presente che purtroppo non esistono applicazioni totalmente gratuite per registrare le telefonate su iOS.
La maggior parte di esse si possono scaricare e usare a costo zero per un periodo di prova (di 1 settimana, 1 mese ecc.) oppure con funzioni limitate (es.
l’impossibilità di registrare le chiamate per più di un certo numero di secondi) che vanno sbloccate mediante acquisti in-app.

REKK Registratore Chiamate

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La prima app per registrare una telefonata con iPhone gratis che ti consiglio di provare si chiama REKK Registratore Chiamate.
Permette di registrare le chiamate in entrata e in uscita, è facilissima da usare, ha una bella interfaccia utente ed effettua anche la trascrizione delle telefonate.
Per funzionare, è necessario che l’operatore telefonico in uso supporti la chiamata a tre vie.
Di base è gratis, ma è possibile sottoscrivere la versione Pro tramite acquisti in-app (con costi a partire da 3,99 euro/mese) per sbloccare funzioni extra, come la possibilità di registrare un numero illimitato di chiamate e usare linee telefoniche separate.

Per effettuarne il download sul tuo iPhone, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, quindi su quello Installa e autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
In seguito, avvia l’applicazione, premendo sul bottone Apri comparso sul display oppure sfiorando la relativa icona che è stata appena aggiunta in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, fai tap sul bottone Start using REKK, digita il tuo numero di telefono nel campo apposito (verificando prima che nel menu adiacente risulti selezionato il prefisso internazionale corretto), premi sul bottone Usa gli SMS (per ricevere il codice di verifica a mezzo SMS) oppure su quello Ricevi un codice tramite WhatsApp (per ricevere il codice di verifica tramite WhatsApp), dopodiché digita il codice appena ricevuto nel campo preposto e premi sul pulsante Continua.

Premi poi sul pulsante OK in risposta all’avviso che compare sullo schermo, in modo tale da permettere all’app di accedere ai contatti in rubrica, premi sul pulsante Consenti per consentire la ricezione delle notifiche e fai tap sulla “x”, in alto a sinistra, per chiudere la schermata con il manuale d’uso dell’app.

A questo punto, se vuoi registrare una chiamata in uscita, fa’ così:
premi sul pulsante Tastiera che trovi nella schermata principale dell’app, in modo da comporre il numero da chiamare, oppure premi sul bottone Contatti, per selezionare un contatto dalla rubrica, premi sul tasto OK in risposta all’avviso che compare, seleziona il numero situato accanto alla voce Chiama nel menu che si apre, fai tap sulla notifica che compare nella parte in alto dello schermo, seleziona l’altro numero visualizzato accanto alla dicitura Chiama nell’ulteriore menu che ti viene mostrato e, quando la persona che stai chiamando ti risponderà, premi sul tasto unisci visibile nella schermata della telefonata.

Se, invece, hai bisogno di registrare una chiamata in arrivo, procedi nel seguente modo:
rispondi alla telefonata come fai di solito (vale a dire facendo tap sul pulsante verde con la cornetta sollevata visibile sullo schermo dell’iPhone quando ricevi una telefonata), dopodiché apri REKK, premi sul pulsante circolare viola con il microfono che si trova in alto e, nella schermata della telefonata, premi sul bottone unisci.

Sia nel caso delle chiamate in uscita che di quelle in entrata, le registrazioni verranno salvate in maniera automatica a conversazione conclusa.
Per poterle ascoltare, fai tap sulla voce Registri situata nella parte in basso della schermata dell’applicazione e seleziona la conversazione che vuoi riprodurre dall’elenco proposto.
Si aprirà, dunque, il player, tramite cui potrai anche scegliere di condividere la clip audio, premendo sul pulsante per la condivisione (quello con il rettangolo e la freccia) posto in alto a destra.

Dalla medesima schermata tramite cui è possibile ascoltare le varie registrazioni delle chiamate, puoi altresì visualizzare la trascrizione e aggiungere eventuali annotazioni:
basta selezionare, rispettivamente, le schede Trascrizione e Annotazioni.

TapeACall

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Un’altra app per registrare le tue telefonate con l’iPhone che ti consiglio di prendere in considerazione è TapeACall.
Il suo funzionamento è simile a quello di REKK e, anche in tal caso, viene sfruttato il servizio di conferenza degli operatori telefonici.
Occorre poi tener presente che l’app potrebbe dare problemi con Vodafone, in quanto lo sviluppatore fa sapere che TapeACall non è supportata dal gestore.
Altra cosa da considerare è che l’applicazione funziona gratis per 7 giorni, trascorsi i quali bisogna sottoscrivere un abbonamento (al costo base di 4,99 euro/mese) per poterne continuare a fruire.

Per scaricare l’applicazione sul tuo iPhone, collegati alla relativa sezione dell’App Store, premi sul pulsante Ottieni, quindi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
A download ultimato, avvia l’app, premendo sul pulsante Apri comparso sullo schermo oppure seleziona l’icona che è stata appena aggiunta in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, premi sul bottone Acconsento, digita il tuo numero di cellulare nel campo dedicato (verificando prima che nel menu adiacente risulti selezionato il prefisso internazionale corretto), premi sul pulsante Avanti e attendi la ricezione dell’SMS con il codice di verifica.
Digita, quindi, il codice appena ricevuto nel campo preposto e premi sul bottone Continua.

Premi, dunque, sul pulsante Inizia la registrazione per dare il via al periodo di prova gratuito dell’app e per cominciare a usare TapeACall.
Seleziona quindi il Paese di riferimento dall’elenco proposto e porta su ON gli interruttori collocati in corrispondenza delle voci Consenti notifiche e Accedi ai contatti, al fine di autorizzare l’app a inviarti notifiche e accedere alla tua rubrica.
Successivamente, fai tap sul pulsante Play collocato in basso, in modo tale da avviare la riproduzione dei tutorial relativi al funzionamento dell’applicazione.

Adesso, se hai bisogno di registrare una chiamata in uscita, procedi nel seguente modo:
premi sul bottone circolare rosso che si trova al centro della schermata principale dell’app, seleziona il numero accanto alla voce Chiama presente nel menu che si apre, premi sul bottone altra chiamata visibile nella schermata della telefonata e digita il numero di telefono della persona da chiamare, recandoti nella sezione Tastierino della schermata visualizzata oppure, se presente in rubrica, selezionalo dall’elenco presente nella sezione Contatti.
A chiamata avviata, attendi che l’altra persona risponda, dopodiché fai tap sul pulsante unisci visibile sul display.

Se, invece, hai necessità di registrare una chiamata in entrata, fa’ così:
rispondi alla telefonata come fai di solito (ossia premendo il pulsante verde con la cornetta sollevata visibile sullo schermo dell’iPhone quando ricevi una telefonata), dopodiché apri TapeACall, premi sul bottone circolare rosso posto al centro e, nella schermata relativa alla telefonata, fai tap sul pulsante unisci.

In entrambi i casi, la registrazione della telefonata terminerà quando la chiamata verrà conclusa.
Per poterla riascoltare, non dovrai far altro che premere sul pulsante Play posto nella schermata principale di TapeACall e selezionare la registrazione di riferimento dall’elenco proposto.
Si aprirà poi il player per ascoltare la registrazione e, dalla medesima schermata, potrai anche scegliere di condividere il file audio ricavato, premendo sul bottone Share posto in basso.

Metodi alternativi per registrare una telefonata con iPhone gratis

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In alternativa all’uso delle app che ti ho proposto nelle righe precedenti, per registrare una telefonata con iPhone gratis, puoi eventualmente valutare di ricorrere all’uso di un’applicazione in grado da fungere da registratore vocale, da usare su un altro smartphone, tablet o computer da tenere nelle vicinanze, previa messa in vivavoce della telefonata effettuata o ricevuta sul “iPhone”.
Certo, il sistema non è dei più comodi e neppure dei più immediati, ma rappresenta comunque una soluzione valida.

Di app e programmi capaci di assolvere alla funzione di registratore vocale ce ne sono una marea.
Se non sai a quale risorsa rivolgerti, puoi consultare le mie guide dedicate ai migliori registratori vocali software e ai programmi per registrare la voce per scoprire quali sono le più interessanti soluzioni parte della categoria disponibili su piazza e come fare per potertene servire.

Per quel che concerne, invece, la messa in vivavoce di una chiamata fatta o ricevuta con l’iPhone, se non sai come fare, ti comunico che puoi riuscirci semplicemente premendo sul pulsante vivavoce visibile nella schermata relativa alla telefonata.

come registrare telefonate iphone

come registrare telefonate iphone

Ammettilo, anche tu, così come tanti altri, hai provato a registrare una telefonata sul tuo iPhone ma non sei riuscito a trovare una soluzione comoda ed efficace per riuscirci.
Ho indovinato?
Bene, allora sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto! Con la guida di oggi, infatti, scopriremo insieme come registrare telefonate iPhone utilizzando alcune pratiche app adatte allo scopo.

Le applicazioni in questione sono semplicissime da usare e non richiedono l’effettuazione del jailbreak, ovvero la procedura che consente di “sbloccare” il proprio iPhone per usufruire di funzioni non incluse “di serie” in iOS.
Ci tengo, comunque, a dirti fin da subito che le soluzioni in questione non sono completamente gratuite:
nella maggior parte dei casi consentono di registrare o ascoltare solo alcuni secondi della conversazione per poi richiedere l’acquisto di crediti o lo sblocco della versione completa della app, che ovviamente è a pagamento.

Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Alla grande! Mettiti bello comodo, concediti tutto il tempo di cui necessiti per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le “dritte” che ti darò, così da non avere dubbi sul da farsi.
Ti auguro una buona lettura.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come registrare telefonate iPhone gratis
    • TapeACall
    • REKK
  • Altre soluzoni per registrare telefonate iPhone

Informazioni preliminari

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Prima di addentrarci nel cuore di questa guida e vedere dettagliatamente come registrare telefonate iPhone, permettimi di fornirti alcune informazioni preliminari che sicuramente troverai utili per capire meglio il da farsi.

La prima cosa che desidero mettere in chiaro è che registrare le proprie telefonate senza che l’interlocutore lo sappia non costituisce reato.
Tuttavia, salvo espresso consenso da parte di quest’ultimo, non bisogna diffonderle o farle ascoltare ad altri:
è in questo caso che scatta la violazione.
Intesi?

Altra cosa importante è che, per evitare problemi nell’attuazione della procedura, è necessario attivare il servizio di conferenza (quello che permette di parlare con più di un interlocutore contemporaneamente) offerto dal proprio gestore telefonico, mettendosi in contatto con quest’ultimo e facendone esplicita richiesta.
Se non sai come contattare TIM, Vodafone, Wind, Tre o Iliad, la lettura degli approfondimenti che ti ho appena linkato ti sarà senz’altro utile.

Come registrare telefonate iPhone gratis

Vediamo, dunque, come registrare le telefonate su iPhone gratis sfruttando alcune app adatte allo scopo che, però, come ti dicevo prima, sono gratuite solo per pochi giorni:
per continuare a utilizzarle, bisogna sottoscrivere un abbonamento a pagamento.

TapeACall

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Una prima valida soluzione per registrare telefonate iPhone consiste nel ricorrere all’impiego di TapeACall, un’app che sfrutta il servizio di conferenza degli operatori per registrare le chiamate in entrata e in uscita. Tieni presente, però, che stando a quanto sostiene il suo sviluppatore, TapeACall non è supportata da Vodafone e quindi potrebbe non funzionare correttamente con le linee di questo provider.
Prima di illustrarti il suo funzionamento, ci tengo a dirti anche che l’app è utilizzabile gratuitamente per soli 7 giorni:
dopodiché bisogna sottoscrivere un abbonamento da 4,99 euro/mese, per continuare a usufruirne.

Dopo aver installato e avviato TapeACall, fai tap sul pulsante Acconsento, digita il tuo numero di cellulare nel campo testuale apposito, premi sul bottone Avanti e aspetta di ricevere un SMS contenente il codice di verifica necessario a usare l’app.
Scrivi, dunque, il codice nel campo di testo apposito e fai tap sul pulsante Continua, per verificare la linea.

Ora, premi sul pulsante Inizia la registrazione, per avviare la trial dell’app.
Seleziona, dunque, il Paese di tuo interesse dall’elenco che vedi a schermo, sposta su ON gli interruttori che si trovano accanto alle diciture Consenti notifiche e Accedi ai contatti, così da autorizzare l’app all’invio di notifiche e per concederle l’accesso alla rubrica telefonica, e fai tap sul pulsante Play posto in basso, così da visualizzare il tutorial che ti spiega il funzionamento dell’applicazione.

Ora puoi passare alla registrazione delle chiamate in uscita:
per procedere in tal senso, premi sul pallino rosso che si trova al centro della schermata principale di TapeACall, seleziona il numero accanto alla dicitura Chiama che si trova nel menu apertosi, premi sul pulsante altra chiamata che vedi nella schermata della telefonata e scrivi il numero di telefono della persona che hai intenzione di telefonare, recandoti nella sezione Tastierino della schermata che vedi o selezionandolo dall’elenco presente nella sezione Contatti.
Una volta avviata la chiamata, attendi che l’utente risponda e poi fai tap sul bottone unisci che vedi a schermo.

Se desideri registrare una chiamata in entrata, invece, tutto ciò che devi fare è rispondere alla stessa, recarti nella schermata di TapeACall e premere sul pallino rosso posto al centro del display.
Adesso, devi semplicemente attendere che la chiamata venga inviata al servizio di registrazione di TapeACall e poi premere sul pulsante unisci.

Per riascoltare una chiamata che hai registrato, poi, dovrai semplicemente premere sul bottone Play posto nella schermata principale di TapeACall e selezionarla.
Più facile di così?

REKK

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Qualora TapeACall non dovesse soddisfare le tue aspettative, puoi provare REKK Registratore Chiamate, che è caratterizzato da un’interfaccia utente molto bella e, soprattutto, funziona egregiamente, almeno dai test che ho potuto eseguire.
Anche REKK di base è gratuita, ma è possibile sfruttare appieno le sue funzioni sottoscrivendo l’abbonamento da 3,99 euro/mese per registrare le chiamate illimitatamente e per accedere a funzioni extra.

Dopo aver installato e avviato REKK sul tuo dispositivo, premi sul pulsante Start using REKK, scrivi nell’apposito campo testuale il tuo numero di telefono e poi premi sul bottone Usa gli SMS o Ricevi un codice tramite WhatsApp, così da selezionare la modalità di ricezione del codice di verifica che dovrai utilizzare per usare l’app.
Una volta ricevuto il codice in questione, scrivilo nell’apposito campo testuale e poi premi sul bottone Continua. Successivamente, fai tap sulla voce OK nel riquadro comparso a schermo e premi sul pulsante Consenti per concedere all’app i permessi necessari per funzionare.
Premi, poi, sulla (x) posta in alto a sinistra, così da chiudere la schermata contenente le istruzioni d’uso di REKK.

Adesso arriva il bello.
Per registrare una telefonata in uscita, fai tap sul pulsante Tastiera collocato nella schermata principale dell’app e componi il numero di cellulare della persona che vuoi chiamare o, se questo è salvato in rubrica, premi sul bottone Contatti, selezionalo e premi sul bottone OK.
Seleziona, poi, il numero situato accanto alla dicitura Chiama nel menu apertosi, fai tap sulla notifica che compare in alto, scegli l’altro numero visualizzato accanto alla dicitura Chiama nell’altro menu comparso e, quando l’utente risponderà alla chiamata, premi sul bottone unisci.

Per registrare una telefonata in entrata, invece, devi semplicemente rispondere, avviare REKK, fare tap sul pulsante viola raffigurante il microfono collocato in alto e poi premere sul bottone unisci.

Conclusa una chiamata, in entrata o in uscita, questa verrà salvata in automatico nell’app.
Per ascoltarne la registrazione, fai tap sulla voce Registri posta in basso, fai tap sulla registrazione di tuo interesse e il gioco è fatto.

Altre soluzioni per registrare telefonate iPhone

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Un’altra valida soluzione per registrare telefonate su iPhone consiste nel ricorrere all’utilizzo di risorse esterne al iPhone. Se hai a portata di mano un dispositivo in grado di registrare suoni (ad esempio un altro smartphone), procedi mettendo il tuo iPhone di fronte a te e avvicinati al dispositivo scelto per la registrazione.

A questo punto, fai partire l’applicazione o il programma di registrazione presente sull’altro dispositivo.
Se ad esempio hai a disposizione un altro iPhone, puoi utilizzare lo strumento Memo vocali disponibile di default, mentre se stai sfruttando un computer puoi utilizzare uno degli appositi programmi per registrare la voce che ti ho proposto in questo articolo.

Se utilizzi un Mac ti consiglio di avviare QuickTime Player e, una volta visualizzata la schermata del programma, di fare click sulle voci File > Nuova registrazione audio presenti nella barra dei menu (in alto) e di premere pulsante circolare presente nel player di QuickTime per avviare la registrazione.

Successivamente, avvia la telefonata che desideri registrare e poi attiva il vivavoce premendo sull’apposita icona visualizzata sul display dell’iPhone.
Una volta terminata la telefonata, procedi andando ad interrompere la registrazione sul dispositivo esterno e salva il file di output selezionando l’apposita voce dal menu del programma (o della app) che hai usato.

Non è una soluzione particolarmente “elegante”, me ne rendo conto, ma funziona! Se non riesci a ottenere risultati apprezzabili con le app che ti ho segnalato in precedenza puoi ricorrere a queste strade “alternative” e ottenere ugualmente il risultato sperato.

come registrare schermo mac

come registrare schermo mac

Hai appena visto la presentazione di un software per Mac in cui l’utente, oltre al desktop del proprio computer, filmava anche sé stesso, in un riquadro collocato in uno degli angoli dello schermo:
davvero un bell’effetto, vero?
E allora perché non provi a realizzare qualcosa di simile anche tu?
Ti assicuro che è semplicissimo.

Ormai esistono diverse applicazioni, anche gratuite, per registrare schermo Mac e molte di esse permettono di riprendere contemporaneamente la scrivania di macOS e la webcam, creando quel simpatico effetto di cui parlavamo poc’anzi.
Adesso te ne segnalo alcune fra le più interessanti disponibili attualmente “su piazza”, spiegandoti brevemente come usarle.
Resterai sorpreso dalla qualità dei filmati che riuscirai ad ottenere e, soprattutto, dalla semplicità con cui riuscirai ad ottenerli.

Nota: quando avvii la registrazione dello schermo (oppure esporti delle registrazioni che hai già effettuato) il computer viene messo “sotto sforzo” e questo porta le ventole a girare in maniera più forte.
Se, dunque, il tuo Mac diventa più rumoroso per qualche minuto, non ti preoccupare, si tratta di una cosa assolutamente normale:
serve ad evitare che il computer si surriscaldi e vengano apportati dei danni ai componenti interni.
Ovviamente ciò non vale per i MacBook da 12”, che essendo fanless non hanno ventole al loro interno.

Indice

  • Open Broadcaster Software (gratis)
  • Screenflow (a pagamento)
  • Screencast-o-matic (freemium)
  • QuickTime Player (gratis)
  • Istantanea schermo (gratis)

Open Broadcaster Software (gratis)

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OBS (acronimo di Open Broadcaster Software) è un ottimo software gratuito ed open source che permette di registrare (o trasmettere “live”) lo schermo del computer.
È disponibile per Windows, macOS e Linux e, tra le sue caratteristiche principali, ci sono da annoverare l’estrema semplicità di utilizzo e la capacità di comprendere le riprese della webcam nelle registrazioni.

Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante macOS 10.11+.
A download completato, apri il file .pkg ottenuto dal sito e, nella finestra che si apre, clicca prima su Continua per due volte consecutive e poi su Installa.
Digita, quindi, la password del tuo account utente su macOS (quella che usi normalmente per accedere al sistema) e clicca prima su Installa software e poi su Chiudi e Non spostarlo per concludere il setup.

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A questo punto, per registrare lo schermo del tuo Mac, avvia OBS e seleziona gli elementi da catturare, tramite il riquadro Fonti dell’applicazione.
Per procedere, clicca dunque sul pulsante + che si trova in basso e seleziona la voce Cattura schermo dal menu che si apre (per catturare lo schermo del computer).

Clicca, quindi, sul pulsante OK per due volte consecutive (se hai più di uno schermo connesso al Mac, puoi scegliere quale schermo catturare tramite il menu a tendina Display) e usa il bordo rosso dell’anteprima dello schermo del Mac per ridimensionare l’area di schermo da catturare.

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Fatto ciò, premi nuovamente sul pulsante + che si trova sotto il riquadro delle Fonti, seleziona la voce Cattura l’audio in ingresso dal menu che si apre e dai OK per due volte consecutive, in modo da catturare anche l’audio della webcam.

Se hai più di un dispositivo di input audio collegato al Mac (es.
una webcam e un microfono), seleziona il dispositivo da utilizzare tramite il menu a tendina Dispositivo.

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Per aggiungere anche la ripresa della webcam agli elementi da catturare con OBS, clicca nuovamente sul pulsante + sotto al riquadro delle fonti e seleziona la voce Dispositivo di cattura video dal menu che compare.

Nella finestra successiva, premi su OK, seleziona il nome della webcam dal menu a tendina Dispositivo e clicca su OK per confermare.
Dopodiché ridimensiona il riquadro rosso con la ripresa della webcam (usando il mouse) e spostala nel punto del desktop in cui desideri venga posizionata.

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Adesso ci siamo! Fai clic sul pulsante Avvia registrazione ed effettua la tua registrazione.

Per impostazione predefinita, OBS salva le registrazioni in formato MOV.
Per cambiare formato di output, recati nel menu Impostazioni (cliccando sull’apposito pulsante collocato in basso a destra), seleziona l’icona Output dalla barra laterale di sinistra e scegli un tipo di file tra FLV, MP4, MOV, MKV e TS dal menu a tendina Formato di registrazione.

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Dal medesimo menu, cliccando sul pulsante Sfoglia, puoi anche scegliere la cartella in cui salvare i video registrati con OBS.

Screenflow (a pagamento)

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Screenflow è una delle migliori applicazioni per registrare schermo Mac, nonché una delle più usate in tutto il mondo.
Include anche un pratico editor che permette di modificare le registrazioni, aggiungere loro effetti speciali e montarle in maniera molto semplice.
Il software è a pagamento, costa 129$, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che non presenta limiti di tempo e imprime un watermark alle registrazioni.

Per scaricare la trial gratuita di Screenflow, collegati al sito Internet dell’applicazione, clicca sul pulsante Download free trial e compila il modulo che ti viene proposto indicando, negli appositi campi, First Name (nome), Last Name (cognome), Email (da ripetere nel campo Confirm Email), Company (azienda per la quale lavori), Industry (settore nel quale lavori) e Country (paese di residenza).

Una volta fatto ciò, spunta le caselle relative alle voci I have read the Terms of Service and agree, I certify that I am 16 years of age or older e clicca sul pulsante Send my download link per avviare il download della trial di Screenflow.

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A download completato, apri il pacchetto dmg che viene scaricato automaticamente sul tuo computer, clicca sul pulsante Agree e trascina l’icona di Screenflow nella cartella Applicazioni di macOS.

Ad operazione completata, avvia Screenflow, clicca sul pulsante Apri, seleziona la voce New recording dalla finestra che si apre (sulla sinistra) e imposta la tua registrazione.
Seleziona, quindi, lo schermo da registrare dal menu a tendina Record desktop from, metti il segno di spunta accanto alla voce Record audio from per catturare anche l’audio del microfono (cioè della webcam) e, se vuoi attivare anche la ripresa della webcam, metti la spunta accanto all’opzione Record video from.

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A questo punto, premi sul pulsante REC ed effettua la tua registrazione.
Dopodiché clicca sull’icona di Screenflow collocata in alto a destra (accanto all’orologio di sistema), seleziona la voce Stop record dal menu che compare e il gioco è fatto.

Per finire, modifica il video con l’editor di Screenflow (che si aprirà automaticamente al termine della registrazione) ed esporta il tuo filmato selezionando la voce Export dal menu File del programma.
Potrai scegliere tra vari formati di file e varie risoluzioni.

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È importante sottolineare che l’editor di Screenflow permette di agire singolarmente sui vari flussi registrati, quindi sulla registrazione dello schermo, sulla traccia audio e sulla ripresa della webcam.
Quest’ultima, poi, può essere spostata e ridimensionata liberamente selezionandola direttamente nell’anteprima del video.

Screencast-o-matic (freemium)

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Screencast-o-matic è un famosissimo servizio online per la registrazione del desktop.
Funziona direttamente dal browser mediante l’utilizzo di una piccola app gratuita, che è disponibile sia per Mac che per Windows.
È gratis, ma presenta alcune limitazioni:
non consente di effettuare registrazioni più lunghe di 15 minuti, produce video con una risoluzione massima di 720p e imprime dei watermark alle registrazioni.
Per rimuovere queste limitazioni e ottenere anche delle funzioni in più, molte delle quali dedicate all’editing dei video prodotti, bisogna sottoscrivere dei piani a pagamento, che partono da 1,50$/mese.

Tutto chiaro?
Bene, allora passiamo all’azione:
per utilizzare Screencast-o-matic, collegati alla sua pagina principale e clicca prima sul pulsante Start recording for free, poi su quello Launch free recorder e, infine, sulla voce Download launcher:
in questo modo, verrà scaricato sul tuo computer il “programmino” che consente di registrare lo schermo del computer.

A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene il launcher di Screencast-o-matic, fai doppio clic sull’eseguibile Screen Recorder Launcher Setup contenuto al suo interno e clicca prima su Apri e poi su OK per concludere il setup.

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Ora, torna sull’home page di Screencast-o-matic, clicca sulla voce try again e clicca su Consenti e Apri per richiamare l’utility di registrazione.

Si aprirà un riquadro nero all’interno del quale potrai scegliere se registrare Schermo, Webcam o Entrambi, cliccando su uno degli appositi pulsanti disponibili.
Potrai inoltre scegliere se attivare o meno la narrazione, cioè la cattura dell’audio del microfono, e la dimensione (cioè la risoluzione) del video da generare.

Cliccando, invece, sul pulsante Preferenze, potrai impostare le scorciatoie da tastiera, le impostazioni relative all’anteprima della registrazione e altri parametri utili.
Una volta impostate le tue preferenze, fai clic sul pulsante Reccollocato in basso a sinistra ed effettua la tua registrazione.

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Per terminare la registrazione e salvare sul computer i video realizzati con Screencast-o-matic, clicca prima sul pulsante (II) collocato in basso a sinistra e poi su Fatto.

Utilizza, quindi, l’editor del servizio per delimitare i punti di inizio e fine del video da esportare (i due indicatori bianchi che si trovano ai lati della timeline), aggiungere dei sottofondi musicali (l’icona della nota musicale) e delle didascalie (l’icona CC) e avvia l’esportazione del filmato cliccando prima sulla voce Salva come file video e poi su Pubblica.

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In alternativa, se preferisci, puoi anche pubblicare il video su YouTube o sul sito di Screencast-o-matic, usando le apposite voci presenti in basso a destra nell’editor.

QuickTime Player (gratis)

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QuickTime Player non ha bisogno di presentazioni.
Si tratta del player video incluso di default in macOS, ma forse non tutti sanno che è in grado sia di registrare schermo Mac sia di effettuare registrazioni delle riprese della webcam.
Purtroppo non può fare entrambe le cose in contemporanea, ma con un piccolo “trucco” si può, in qualche modo, superare anche questa limitazione.

La procedura da seguire è abbastanza semplice:
dopo aver avviato QuickTime Player, fai clic destro sulla sua icona presente nella barra Dock e avvia una Nuova registrazione filmato cliccando sull’apposita voce presente nel menu che si apre.
Comparirà un riquadro con la ripresa della webcam in tempo reale.

A questo punto, ridimensiona il riquadro e posizionalo nel punto dello schermo che preferisci.
Dopodiché fai nuovamente clic destro sull’icona di QuickTime Player, seleziona la voce Nuova registrazione schermo dal menu che si apre e avvia una nuova registrazione dello schermo attivando anche la cattura dell’audio (selezionando la voce Microfono integrato dal menu che compare cliccando sulla freccia collocata accanto al pulsante Rec).

Con questo stratagemma otterrai una registrazione del desktop con ripresa della webcam incorporata.
Attenzione però, a differenza di Screenflow, OBS e Screencast-o-matic, l’inquadratura della webcam non seguirà la registrazione.
Questo significa che verrà coperta dalle finestre che aprirai e scomparirà passando a un’altra scrivania o un’applicazione a tutto schermo.

Una volta completata la registrazione, clicca sul pulsante Stop presente in alto a destra nella barra dei menu di macOS (accanto all’orologio di sistema).
Dopodiché, se vuoi, utilizza gli strumenti di editing presenti nel menu Modifica (es.
Dividi clip, Ruota a sinistra, Ruota a destra ecc.) per modificare il video ed esporta il risultato finale, selezionando uno dei formati di file disponibili nel menu File > Esporta come collocato in alto a sinistra.

Istantanea schermo

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Se utilizzi una versione di macOS pari o successiva alla 10.14 (Mojave), puoi registrare lo schermo del Mac anche con Istantanea schermo, la versione aggiornata dello storico strumento di cattura dello schermo integrata nel sistema operativo Apple.

Per richiamare Istantanea schermo, seleziona l’icona dell’applicazione dalla cartella Altro del Launchpad oppure premi la combinazione di tasti cmd+shift+5 sulla tastiera:
si aprirà così una barra degli strumenti con vari pulsanti.
I pulsanti dedicati alla realizzazione dei video sono il quarto e il quinto:
uno permette di catturare l’intero schermo del Mac, l’altro una porzione di esso (da selezionare con il mouse).

Una volta scelta l’opzione che preferisci di più, clicca quindi sul pulsante Registra e realizza il tuo video.
Al termine della registrazione, premi sul pulsante Stop comparso nel frattempo nella barra dei menu di macOS (in alto a destra, accanto all’orologio di sistema) e il filmato verrà salvato automaticamente nella cartella in cui vengono salvati anche gli screenshot (per impostazione predefinita, il desktop).

Se vuoi, al termine della registrazione, puoi tagliare il tuo video, condividerlo o cestinarlo cliccando sulla sua miniatura che compare nell’angolo in basso a destra dello schermo.
Una volta selezionata la miniatura, scegli l’operazione che vuoi compiere dalla finestra che si apre, usando la toolbar collocata in alto:
l’icona con la pellicola e i due indicatori laterali permette di tagliare il video, il quadrato con la freccia all’interno permette di condividerlo, mentre il Cestino di cancellarlo.
Una volta apportate le modifiche desiderate, per salvare il video, clicca sul pulsante Fine.

come registrare con iphone

come registrare con iphone

Ammettilo, hai comperato da poco il tuo primo iPhone, sei ben felice della scelta fatta ma al momento non ti è assolutamente chiaro in che modo bisogna procedere per poter registrare con iPhone.
Come dici?
La situazione è esattamente questa e ti piacerebbe quindi ricevere qualche utile dritta per riuscire nel tuo intento?
Si?
Beh, allora sono felice di comunicarti che puoi contare su di me! Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che è possibile fare effettuare una o più registrazioni con il tuo “iPhone”, che si tratti di video (sia con la fotocamera che di quel che accade sullo schermo del dispositivo), di memo vocali oppure di una telefonata poco importa, il risultato è assicurato in tutti i casi.

Prima di indicarti quali operazioni bisogna compiere per poter registrare con iPhone mi sembra però doveroso fare subito chiarezza su di un punto.
In base a quelle che sono le tue intenzioni e quindi a seconda del fatto che quel che tu desideri registrare sia un video, un memo vocale oppure una telefonata, la procedura da seguire è differente per ciascun caso.
Ad ogni modo, non hai motivo di preoccuparti, non dovrai fare nulla di troppo complicato, ti do la mia parola.

Detto ciò, se sei dunque realmente interessato a scoprire che cosa occorre fare per poter effettuare delle registrazioni con il tuo iPhone, ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di afferrare il tuo smartphone a marchio Apple e di dedicarti alla lettura delle seguenti righe.
Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che in realtà era un vero e proprio gioco da ragazzi?

Indice

  • Registrare un video
  • Registrare lo schermo
  • Registrare un memo vocale
  • Registrare una telefonata

Registrare video

Se vuoi registrare un video con il tuo iPhone ma non hai la più pallida idea di come fare sappi che per riuscire nel tuo intento ti basta ricorrere all’uso dell’app Fotocamera integrata in iOS.
Trattasi dell’applicazione che Apple ha incluso in tutti i suoi iDevice e grazie alla quale è possibile scattare foto e registrare video in modo molto semplice e veloce.

Per servirtene, provvedi innanzitutto ad avviare l’applicazione premendo sulla sua icona presente in home screen (quella con lo sfondo grigio raffigurante una fotocamera).
Una volta avviata l’app, effettua uno swipe sul display in modo tale da selezionare l’opzione Video, Slo-Mo o Time-Lapese a seconda del risultato finale che vuoi ottenere, scegli (se possibile) se utilizzare la fotocamera frontale oppure quella posteriore premendo sull’apposito bottone con la macchina fotografica e le frecce ed indica se desideri sfruttare il flash oppure no (sempre se l’opzione è disponibile).

Fai poi partire la registrazione premendo sul bottone circolare di colore rosso che sta in basso.
Se lo ritieni opportuno, durante la fase di registrazione puoi anche zoomare ciò che stai inquadrano ponendo due dita sul display ed effettuando un movimento di apertura o di chiusura (pinch to zoom) a seconda se intendi ingrandire o rimpicciolire il soggetto del video. Se vuoi, durante la registrazione puoi anche scattare delle foto premendo sul pulsante circolare bianco in fondo a sinistra.

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Potrai interrompere la registrazione facendo nuovamente tap sul pulsante circolare rosso. Per riprodurre il video registrato con iPhone dovrai poi accedere all’app Foto, fare tap sull’anteprima del filmato realizzato e premere sul bottone Play presente al centro dello schermo.

Volendo, puoi anche condividere il video registrato premendo sull’apposito pulsante per la condivisione (quello con il quadrato e la freccia) e scegliendo una delle opzioni disponibili e/o modificarlo premendo sulla voce Modifica ed utilizzando gli strumenti visibili a schermo.
Nel caso in cui dopo aver provveduto ad effettuare la registrazione il video ottenuto non dovesse essere di tuo gradimento ti basterà invece fare tap sull’icona a forma di cestino e selezionare la voce Elimina video per cancellarlo.

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Ti segnalo infine che se vuoi puoi anche agire sulle impostazioni di iOS per regolare la qualità di registrazione dei filmati.
Per fare ciò, recati in Impostazioni premendo sulla relativa icona (quella a forma d’ingranaggio) in home screen, fai tap sulla voce Foto e fotocamera, scorri la schermata visualizzata ed individua la sezione Fotocamera. Pigia quindi sulla voce Registra video e seleziona l’opzione che più preferisci tra quelle presenti in elenco.
Tappando invece sulla dicitura Registra slow motion puoi intervenire sulle impostazioni relative alle riprese nella suddetta modalità.

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Registrare lo schermo

Se invece ti interessa capire come poter registrare lo schermo dell’iPhone, magari perché vuoi mostrare ad un amico a distanza l’esecuzione di una determinata operazione o perché vuoi “riprendere” una delle tue sessioni i gioco, tutto ciò che devi fare altro non è che affidarti all’apposita funzione inclusa in iOS a partire dalla versione 11 della piattaforma.

Per servirtene, provvedi innanzitutto a richiamare il Centro di Controllo effettuando uno swipe dal basso verso l’alto delle schermo e poi fai tap sul bottone con il simbolo REC (quello circolare con il pallino al centro).

Se non riesci a visualizzare il pulsante per avviare la registrazione nel control center molto probabilmente è perché devi ancora aggiungerlo.
Per fare ciò, recati nella home screen, premi su Impostazioni, poi su Centro di Controllo e successivamente su Personalizza controlli dopodiché premi sul pulsante + (simbolo più) che trovi accanto alla dicitura Registrazione schermo.

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Dopo aver abilitato la funzione partirà un rapido conto alla rovescia, il bottone precedentemente premuto diventerà colorato e la registrazione dello schermo del tuo iPhone verrà avviata.

Esci quindi dal control center effettuando un ulteriore swipe (questa volta dall’alto verso il basso) ed esegui tutte le operazioni che intendi compiere durante la registrazione.
Intanto, nella parte superiore dello schermo vedrai apparire una barra rossa indicante, per l’appunto, il fatto che è in corso la registrazione di quel che accade sullo schermo del cellulare.

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Quando poi lo riterrai opportuno potrai interrompere la registrazione premendo sulla sopracitata barra rossa e poi sul pulsante Interrompi.
La registrazione dello schermo viene anche interrotta in automatico quando il display dell’iPhone si blocca.

Tutte le registrazioni effettuate verranno salvate nell’album Video dell’app Foto dell’iPhone al quale potrai eventualmente accedere subito premendo sull’apposita notifica che vedrai comparire nella parte in alto del display a registrazione conclusa.

Se invece sul tuo iPhone c’è installata una versione di iOS precedente alla 11 mi spiace dirtelo ma di alternative concrete per registrare lo schermo non ce ne sono a causa delle politiche restrittive di Apple riguardo l’ammissione di app adibite allo scopo su App Store.
Se però hai sottoposto il tuo dispositivo al jailbreak, puoi ovviare alla cosa rivolgendoti ad AnteRec, un tweak gratuito disponibile su Cydia appositamente adibito allo scopo.
Per maggiori info, leggi il mio articolo su come registrare lo schermo dell’iPhone tramite cui ho provveduto a parlarti in maniera approfondita della questione.

Registrare un memo vocale

Se ti interessa capire come fare per registrare con iPhone creando un memo vocale puoi riuscire facilmente nel tuo intento ricorrendo all’uso dell’app Memo vocali, anch’essa disponibile “di serie” su iOS.
Trattasi di un’applicazione preinstallata su tutti gli iDevice grazie alla quale è appunto possibile effettuare registrazioni vocali in maniera semplice e veloce.

Per cominciare a registrare un memo vocale con iPhone utilizzando l’app Memo vocali la prima cosa che devi fare è dunque accedere alla home screen del tuo smartphone e di premere sull’icona dell’applicazione (è quella con lo sfondo bianco raffigurante le frequenze della registrazione).
Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, premi sul bottone rosso collocato al centro.
Fatto ciò, verrà avviata la registrazione unitamente al timer indicante la durata del memo e vedrai scorrere la barra d’avanzamento sovrastante con annesse le frequenze vocali.

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Tieni presente che per effettuare la registrazione viene utilizzato il microfono dell’iPhone situato nella parte inferiore del telefono.
Per ottenere un risultato finale di buona qualità cerca quindi di tenere il dispositivo in modo che il microfono non venga coperto oppure tienilo per i lati.

Per interrompere la registrazione dovrai premere nuovamente sul bottone al centro dello schermo.
Se necessario, puoi anche riprendere la registrazione del memo vocale in un secondo momento ed interromperla nuovamente sempre facendo tap sul “solito” pulsante.

A registrazione ultimata, premi sulla voce Fine, digita il nome che intendi assegnare al memo e poi fai tap su Salva per effettuarne il salvataggio nella memoria del tuo dispositivo.

In seguito, potrai ascoltare la registrazione effettuata premendo sul nome del memo vocale di tuo interesse annesso all’elenco che ti viene mostrato e facendo poi tap sul bottone Play.
Qualora necessario, potrai poi condividere il file audio ottenuto premendo sull’apposito pulsante per la condivisione e scegliendo una delle opzioni disponibili e/o potrai modificarlo facendo tap sulla voce Modifica ed utilizzando i cursori visibili a schermo per selezionare le parti che intendi rimuovere.

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Se invece dopo aver effettuato la registrazione desideri eliminare il memo vocale ottenuto premi nuovamente sul nome del file, fai tap sull’icona a forma di cestino presente sulla destra e tappa su Elimina “Nome memo vocale” (al posto di “Nome memo vocale” trovi indicato il nome che hai scelto di assegnare al memo vocale).

Registrare una telefonata

Partendo dal presupposto che su iPhone è disponibile il sopracitato strumento Memo vocali che, appunto, permette di effettuare delle registrazioni vocali ma che questo non può essere utilizzato quando si sta facendo una chiamata, per poter registrare con iPhone andando ad agire sulle telefonate devi necessariamente ricorrere all’uso di apposite app di terze parti.

Di app di questo tipo ne esistono molteplici ma poche funzionano realmente.
Per questo, io ti suggerisco di sfruttare TapeACall. Trattasi un’applicazione per iOS che, appunto, consente realmente di registrare le telefonate con iPhone e che ha il vantaggio di essere davvero molto semplice da utilizzare.
È disponibile in due differenti versioni:
una gratuita, che permette di registrare solo i primi 60 secondi di una telefonata, ed una a pagamento, che al prezzo di 10,99 euro consente di fruire di tutte le funzionalità. La scelta di quale delle due versioni dell’applicazione utilizzare spetta però a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.

Per utilizzare TapeACall la prima cosa che devi fare è dunque quella di eseguire la procedura di download e di installazione dell’app.
Per fare ciò, accedi alla home screen del tuo iPhone, premi sull’icona di App Store, fai tap sulla voce Cerca posta nella parte in baso a destra della schermata visualizzata, premi sul campo di ricerca collocato in alto, digita tapeacall e poi premi sul pulsante blu Cerca annesso alla tastiera a schermo.
Pigia poi sull’anteprima di TapeACall Lite per visualizzare la sezione di App Store facente riferimento alla versione gratuita dell’applicazione oppure selezione TapACall Pro per visualizzare la sezione di App Store relativa alla versione a pagamento dell’app.
Se stai leggendo questa guida direttamente dal tuo iPhone puoi abbreviare l’esecuzione dei passaggi appena indicati cliccando qui per visualizzare la sezione di App Store dedicata alla versione gratuita dell’app oppure cliccando qui per visualizzare la sezione dell’app store dedicata alla versione a pagamento dell’applicazione.

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A questo punto, a seconda della versione dell’app precedentemente selezionata, premi sul pulsante Ottieni oppure sul pulsante indicante il prezzo, conferma la tua volontà di scaricare l’applicazione e se richiesto digita la password facente riferimento al tuo account Apple o “sblocca” il download con il Touch ID.

Successivamente recati nella schermata Home del tuo iPhone e premi sull’icona di TapeACall. Attendi quindi che l’app si apra ed una volta visualizzata la relativa schermata fai tap su Continua per permettere all’applicazione di inviarti un SMS contente il codice per procedere all’attivazione del servizio.
Digita ora il tuo numero nell’apposita sezione visualizzata, fai tap su Continua ed attendi la ricezione dell’SMS contente il codice.
Una volta ricevuto il codice tramite messaggio di testo inseriscilo nell’apposito campo visualizzato e poi fati tap sul pulsante Attiva.

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Scegli poi se permettere all’app di accedere ai tuoi contatti oppure no, indica se desideri che l’app ti invi notifiche o se non preferisci che ciò avvenga e procedi selezionando un numero di accesso locale al paese scegliendo quello relativo all’Italia dall’elenco che ti viene mostrato.

Nella schermata che a questo punto andrai a visualizzare premi sul pulsante con il cerchio rosso collocato al centro, attendi qualche secondo e poi fai tap sul pulsante altra chiamata.
Nella schermata che ti verrà mostrata digita il numero di telefono relativo alla chiamata che vuoi registrare, premi poi sull’icona di colore verde raffigurante una cornetta del telefono, attendi che la telefonata venga avviata e poi premi sul pulsante unisci.
Quando desideri terminare la chiamata e dunque anche la procedura per registrare con iPhone premi sul pulsante di colore rosso raffigurante una cornetta.

Per poter ascoltare la telefonata che hai registrato dovrai poi fare tap pulsante di forma circolare più piccolo che è presente nella schermata principale dell’applicazione e dovrai premere poi sul relativo file audio che ti viene mostrato.

come registrare audio mac

come registrare audio mac

Vorresti registrare le trasmissioni di una radio online sul tuo Mac ma non sai come fare?
Stai cercando un’applicazione per il tuo computer a marchio Apple in grado di realizzare registrazioni audio di alta qualità, meglio ancora se a costo zero?
Vorresti creare dei memo vocali con macOS, simili a quelli che è possibile ottenere sull’iPhone, ma non sai a quale app rivolgerti?
Non ti preoccupare, credo proprio di poterti essere d’aiuto.
Mi chiedi come?
Semplice:
con questa mia guida su come registrare audio Mac.

Qui sotto trovi infatti una lista di applicazioni – sia gratuite che a pagamento – grazie alle quali è possibile registrare audio Mac attingendo da qualsiasi tipo di fonte.
Questo sta a significare che potrai registrare l’audio dal microfono del computer, da dispositivi di input esterni (microfoni, webcam ecc.) e che potrai anche “catturare” il suono riprodotto da qualsiasi software in esecuzione su macOS.
Fantastico, vero?

La procedura da seguire è in ogni caso alla portata di tutti.
Non devi far altro che prenderti qualche minuto di tempo libero, scegliere l’applicazione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo ed utilizzarla seguendo le indicazioni che trovi proprio qui di seguito.
Quanto alla qualità dei file ottenuti, beh, quella sarai tu a deciderla in base al tipo di software che utilizzerai e ai parametri di output che deciderai di impiegare per le tue registrazioni.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Registrare audio Mac dal microfono
    • QuickTime Player
    • Audacity
  • Registrare audio Mac riprodotto dal computer
    • Soundflower
    • Audio Hijack

Registrare audio Mac dal microfono

Vuoi effettuare delle registrazioni audio semplici utilizzando il microfono integrato o collegato al tuo Mac?
Allora perché non ti rivolgi ad una delle due risorse che trovi indicate qui sotto?
Sono entrambe molto semplici da utilizzare, capaci di garantire risultati di buon livello e fruibili senza dover spendere neppure un centesimo.
Pensa, c’è addirittura una risorsa integrata direttamente in macOS!

QuickTime Player

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Se vuoi effettuare delle registrazioni audio semplici, senza effetti speciali, filtri e quant’altro, puoi utilizzare QuickTime Player che è in grado di catturare l’audio dal microfono del Mac e, più in generale, da qualsiasi dispositivo di input audio collegato al computer.

Per avviare una registrazione audio con QuickTime Player, lancia l’applicazione facendo clic sulla sua icona annessa alla cartella Applicazioni oppure selezionandola dal Launchpad, da Spotlight o richiamandola mediante Siri, fai clic destro sulla sua icona nella barra Dock e seleziona la voce Nuova registrazione audio dal menu che si apre.

A questo punto, fai clic sulla freccia bianca collocata accanto al pulsante di registrazione, seleziona il dispositivo dal quale registrare l’audio (es.
Microfono interno) e premi su REC per far partire la registrazione audio.

Ad operazione completata, clicca sul pulsante Stop, recati nel menu File annesso nella parte in alto a sinistra della barra dei menu, clicca su Esporta e poi seleziona l’opzione Solo audio….
Indica quindi la cartella in cui salvare la tua registrazione (in formato M4A).

Audacity

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Se hai bisogno di un maggior controllo sulla qualità delle registrazioni, puoi rivolgerti ad Audacity, un eccellente editor audio gratuito ed open source che include una vasta gamma di controlli, filtri ed effetti speciali.

Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al suo sito Web ufficiale e clicca prima sulla voce Download Audacity, poi sul collegamento Audacity for Mac OSX/maxOS e successivamente su Audacity 2.x.x.dmg file.
Apri quindi il pacchetto in formato .dmg che è stato appena scaricato sul tuo Mac e che contiene il software (es.
audacity-macos-2.1.3.dmg) e trascina la cartella di Audacity nella cartella Applicazioni di macOS.

A questo punto, se intendi esportare le tue registrazioni in formato MP3, devi procurarti un plugin gratuito che si chiama LAME MP3.
Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale dello stesso e clicca sulla voce Lame_Library_v3.99.5_for_Audacity_on_macOS.dmg.

A download completato, apri il pacchetto che contiene LAME MP3, avvia il file Lame Library v3.99.5 for Audacity.pkg presente al suo interno e clicca su Continua/Installa per installarlo sul tuo computer.

A questo punto non c’è molto altro da spiegare.
Avvia Audacity, seleziona la fonte audio da usare per la registrazione dal menu a tendina collocato accanto all’icona del microfono e premi sul pulsante REC per avviare la registrazione.
Ad operazione completata, recati nel menu File, clicca su Esporta audio, scegli il formato di file in cui esportare la registrazione (dal menu a tendina Format) ed il gioco è fatto.

Registrare audio Mac riprodotto dal computer

Ti interessa capire che cosa fare per poter registrare l’audio riprodotto dal tuo Mac?
Se la risposta è affermativa allora puoi appellarti ad uno degli strumenti ad hoc che trovi indicati nelle righe successive.
Anche in tal caso, si tratta di soluzioni abbastanza semplici da utilizzare anche per chi non si reputa esattamente un grande esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie.
Provare per credere.

Soundflower

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Vuoi registrare audio Mac nel senso che desideri “catturare” il suono riprodotto dal computer durante l’ascolto di una radio online, la visione di un filmato o la riproduzione di un gioco?
Allora puoi ricorrere a Soundflower.

Soundflower è una kernel extension gratuita per macOS che “cattura” l’audio riprodotto dal Mac e permette di registrarlo tramite qualsiasi software adatto allo scopo, come ad esempio i summenzionati QuickTime Player e Audacity.
Non viene più aggiornata da tempo, difatti il suo certificato di convalida è scaduto, ma sembra funzionare ancora bene.

Per scaricare Soundflower sul tuo computer, collegati al sito Internet di MacUpdate linkato poc’anzi, clicca sulla voce Download collocata in alto, seleziona Older (OS X) dal menu che ti viene mostrato e declina l’invito a creare un tuo account sul sito cliccando su No thanks, take me to my download.
Attendi quindi che la procedura di download venga avviata e portata a termine dopodiché apri il pacchetto in formato .dmg che contiene l’applicazione, avvia l’eseguibile Soundflower.pkg presente al suo interno e clicca sul pulsante Continua per quattro volte consecutive.
Ignora pure il fatto che il certificato del software è scaduto.

Successivamente, premi su Accetta per accettare le condizioni d’uso del software, fai ancora una volta click su Continua e porta a termine il processo d’installazione di Soundflower cliccando su Installa.
Digita infine la password del tuo account utente su macOS (quello che usi per accedere al sistema), premi Invio e il gioco è fatto.
Al termine del setup, accetta di riavviare il computer.

Al nuovo accesso a macOS, per registrare l’audio riprodotto da qualsiasi software in esecuzione sul tuo computer, dovrai impostare Soundflower come dispositivo di output audio predefinito.
Come si fa?
Tranquillo, è facilissimo.

Per prima cosa, dirigiti nelle Preferenze di sistema e clicca sull’icona Suono.
In seguito, seleziona la scheda Uscita, clicca su Soundflower (2ch) e metti il segno di spunta accanto alla voce Mostra volume nella barra dei menu per far comparire l’icona per il controllo dell’audio nella barra dei menu di macOS.

A questo punto, avvia l’applicazione Soundflowerbed contenuta nella cartella Soundflower in Applicazioni del tuo Mac, clicca sull’icona del fiore che compare nella barra dei menu di macOS in alto a destra e seleziona la voce Built-in audio che si trova sotto la dicitura Soundflower (2ch) nel menu che compare.

Superato anche questo step, fai alt+clic destro sull’icona dell’audio nella barra dei menu e accertati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Soundflower (2ch).
Se non c’è, mettilo tu.

Missione compiuta! Adesso puoi aprire QuickTime Player, Audacity o qualsiasi altro software per la registrazione dell’audio e “catturare” l’audio del tuo Mac selezionando Soundflower come fonte della registrazione.
In Audacity, per esempio, devi selezionare la voce Built-in Input dal menu a tendina con l’icona del microfono e devi accertarti che nel menu Attività (in alto) non sia selezionata la voce Software Playthrough.

Al termine della registrazione, potrai ripristinare il dispositivo di output audio predefinito del tuo Mac facendo alt+clic destro sull’icona dell’audio presente nella barra dei menu e selezionando l’opzione Altoparlanti interni dal menu che compare.

Nel caso in cui Soundflower non funzionasse correttamente, puoi disinstallarlo facilmente recandoti nella cartella Soundflower in Applicazioni del tuo Mac e aprendo lo script Uninstall Soundflower.scpt.
Si aprirà una finestra dello Script Editor.
Per disinstallare Soundflower, clicca sul pulsante Play in alto a sinistra, digita la password del tuo account utente su macOS, premi Invio e riavvia il computer.

Audio Hijack

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Se non riesci a far funzionare Soundflower, o comunque vai alla ricerca di una soluzione più completa per registrare audio Mac, non pensarci su due volte e installa Audio Hijack.

Si tratta di un’applicazione commerciale, che costa 49$ ma è disponibile in una versione di prova gratuita che consente di creare registrazioni di massimo 10 minuti, grazie alla quale è possibile catturare l’audio di sistema del Mac o di applicazioni singole.

Per scaricarla sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Free download.
A download completato, apri il pacchetto in formato .dmg che contiene il programma e trascina la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS.
Successivamente avvia Audio Hijack, guarda il tutorial iniziale e clicca su Dive Right in per cominciare ad usare l’applicazione.

Nella finestra che si apre, premi quindi sul bottone New session, scegli che tipo di registrazione effettuare (es.
Application audio per catturare l’audio di una sola applicazione o System audio per catturare l’audio di tutte le applicazioni) e premi sul pulsante REC per avviare la tua registrazione.

Tieni presente che potrebbe esserti richiesto di installare alcuni componenti aggiuntivi necessari all’utilizzo di alcune funzionalità del software, come ad esempio Instant on e Schedule Helper.
Accetta cliccando sul pulsante Install e digita la password del tuo account utente su macOS.

Al termine delle registrazioni troverai la lista di tutti tuoi file audio nella sezione Recordings del programma, dalla quale potrai esportare le registrazioni in altre applicazioni, visualizzare la cartella che le ospita nel Finder e altro ancora.

come registrare audio con iphone

come registrare audio con iphone

Devi prendere parte a un’importante riunione di lavoro, ti piacerebbe usare il tuo iPhone per effettuare una registrazione vocale di tutto quello che verrà detto durante l’evento ma, purtroppo, non hai ancora trovato un’app adatta allo scopo.
Le cose stanno in questo modo, non è vero?
Allora direi che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.

Quest’oggi, infatti, è mia intenzione spiegarti come registrare l’audio con l’iPhone usando l’app predefinita per la creazione di memo vocali su iOS e alcuni strumenti di terze parti.
Per completezza d’informazione, poi, sarà mia premura spiegarti come trasferire le registrazioni vocali create dallo smartphone al computer.
Insomma, alla fine dovresti avere un quadro piuttosto completo della situazione.

Allora?
Che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero soltanto per te e inizia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso, oltre che, chiaramente, di essere riuscito nel tuo intento.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Come registrare audio con iPhone
    • Registrare audio iPhone a schermo spento
  • Registrazione audio da iPhone a PC
    • iTunes
    • iCloud
  • Come registrare audio MP3 con iPhone
  • Come registrare schermo con audio iPhone

Come registrare audio con iPhone

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Per poter registrare l’audio con l’iPhone, tutto ciò di cui hai bisogno lo trovi già installato sul tuo dispositivo:
l’app Memo vocali, vale a dire l’applicazione predefinita di iOS per effettuare registrazioni vocali, permette di ottenere registrazioni audio in maniera molto facile e veloce.

Per potertene servire, provvedi in primo luogo a prendere il tuo smartphone, a sbloccarlo, ad accedere alla home screen e a fare tap sull’icona dell’applicazione (quella con lo sfondo nero e il tracciato).
Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, premi sul pulsante rosso circolare, situato in basso, per avviare la tua registrazione.

A registrazione avviata, ti verrà mostrato il tracciato della stessa, nella parte in basso del display.
Per interromperla, premi sul pulsante con il quadrato rosso comparso in basso, mentre per metterla in pausa trascina verso l’alto la scheda nera situata a fondo schermo e premi sul bottone Pausa, in basso.

Conclusa la registrazione, potrai riascoltare quest’ultima premendo il pulsante Play che trovi sotto il relativo file, nella schermata principale dell’app.
Puoi anche mandare avanti o indietro la registrazione di 15 secondi, premendo sui pulsanti con la freccia e il numero 15, posti sempre in corrispondenza del file.

Se poi desideri apportare modifiche alla registrazione, tagliandone una parte oppure modificandone il nome, premi sul pulsante […] che trovi sotto il nome del file nella schermata principale di Memo vocali, seleziona la voce Modifica la registrazione dal menu che compare e agisci tramite la schermata successiva.

Da qui, premendo sul simbolo del rettangolo, puoi editare il file audio, mentre facendo tap sul nome della registrazione (in alto) puoi rinominate la stessa.
Usando il bottone Sostituisci, in basso, puoi invece sostituire una porzione della registrazione con un altro audio.
In tutti i casi, terminate le modifiche, fai tap sul pulsante Fine, per salvare i cambiamenti.

Ti segnalo, inoltre, che le registrazioni audio eseguite possono essere duplicate e condivise in altre app:
per riuscirci, premi sempre sul pulsante […] che trovi in corrispondenza della clip e seleziona, rispettivamente, l’opzione Duplica o quella Condividi.

Vuoi eliminare una registrazione audio?
Si può fare anche questo:
per riuscirci, fai tap sul simbolo della pattumiera che trovi in corrispondenza del file e il gioco è fatto.
Qualora dovessi avere dei ripensamenti, potrai ripristinare la registrazione in qualsiasi momento entro 30 giorni dalla cancellazione, facendo tap sulla voce Eliminati di recente, selezionando la clip e poi la dicitura Recupera.

Registrare audio iPhone a schermo spento

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Se hai bisogno di registrare dei file audio con iPhone senza però che eventuali persone a te vicine possano accorgersene o, molto più banalmente, senza dover per forza lasciare in primo piano l’app Memo vocali, ti comunico che puoi avvalerti di quest’ultima anche a schermo spento.
Come si fa?
Te lo spiego subito, è un gioco da ragazzi.

In primo luogo, apri l’applicazione sul tuo dispositivo e avvia una registrazione audio, come ti ho spiegato nel passo precedente.
In seguito, esci dalla schermata dell’app, premendo il tasto Home (su iPhone 8/8 Plus e modelli precedenti) oppure effettuando uno swipe dal basso dello schermo verso l’alto (su iPhone X e modelli successivi).

Una volta fatto ciò, l’app Memo vocali continuerà ad effettuare la registrazione senza però essere più visibile in primo piano.
Potrai comunque renderti conto del fatto che Memo vocali è in esecuzione e che sta registrando in quanto nella parte in alto a sinistra del display, in corrispondenza dell’orologio, comparirà un indicatore di colore rosso con un microfono.

Quando lo vorrai, potrai accedere nuovamente a Memo vocali, premendo sul summenzionato indicatore oppure aprendo l’app tramite la sua icona presente in home screen, e potrai gestire la registrazione dalla schermata che ti viene mostrata.
Comodo, vero?

Registrazione audio da iPhone a PC

Sei riuscito a registrare l’audio con il tuo iPhone e ora vorresti sapere come fare per poterlo trasferire sul computer?
Ti anticipo già che puoi riuscirci sfruttando iTunes oppure iCloud.
Per conoscere tutti i dettagli del caso, prosegui nella lettura.

iTunes

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Per trasferire le registrazioni audio effettuate con l’iPhone sul computer, puoi in primo luogo avvalerti di iTunes, il software multimediale di casa Apple che consente di gestire i dispositivi iOS dal PC.
Su macOS lo trovi preinstallato, mentre su Windows devi prima effettuarne il download e l’installazione seguendo le istruzioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nel mio tutorial sull’argomento.

Per servirtene per il tuo scopo, collega dunque l’iPhone al computer usando il cavo Lighting in dotazione, attendi l’apertura automatica di iTunes e che il dispositivo venga correttamente identificato dal programma.
Se è la prima volta che effettui quest’operazione, dovrai autorizzare l’accesso all’iPhone, cliccando sugli appositi pulsanti e sbloccando l’iPhone, come ti ho spiegato in dettaglio nella mia guida su come collegare l’iPhone al PC.

A questo punto, fai clic sull’icona dell’iPhone che trovi nella parte in alto a sinistra della schermata di iTunes, seleziona la voce Musica dalla barra laterale di sinistra, spunta le opzioni Sincronizza musica e Includi memo vocali e fai clic sul pulsante Applica situato in basso a destra, per far partire la procedura di sincronizzazione.

Tieni presente che così facendo tutta la libreria di iTunes verrà copiata sull’iPhone.
Se vuoi evitare che ciò accada, spunta l’opzione Playlist, artisti, album e generi selezionati, scegli i singoli brani musicali, album e playlist da trasferire sull’iPhone e clicca sul pulsante Applica.

Se sul tuo iPhone sono attivi i servizi Apple Music e Libreria musicale di iCloud, i quali impediscono di gestire la libreria musicale del dispositivo poiché la musica viene sincronizzata in automatico su tutti i dispositivi tramite Internet, apponi semplicemente il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza memo vocali e premi sul pulsante Fine.

Una volta completata la procedura di sincronizzazione, le registrazioni audio effettuate con il tuo iPhone risulteranno accessibili dalla sezione Musica di iTunes.
Per riprodurli, recati nella sezione in oggetto, selezionando la voce apposita tramite il menu posto nella parte in alto a sinistra della schermata principale del programma, espandi la sezione Playlist musica situata a sinistra, seleziona la playlist Memo vocali e fai doppio clic sul file audio che intendi ascoltare.

Per esportare le registrazioni audio al di fuori di iTunes, invece, fai clic destro sul titolo di quelle di tuo interesse e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer o Mostra in Finder dal menu che compare.
Ti verrà quindi mostrata la cartella in cui sono conservati i memo vocali, dalla quale potrai copiare e gestire i file come meglio credi.

Ad ogni modo, tieni presente che dopo aver abilitato la sincronizzazione dei memo vocali in iTunes, ogni volta che collegherai l’iPhone al computer, questi verranno copiati in automatico sul PC.

Se poi preferisci sincronizzare l’iPhone con il PC senza collegare fisicamente i dispositivi tra loro, a patto che entrambi risultino connessi alla medesima rete wireless, puoi riuscirci procedendo nel seguente modo:
clicca sull’icona dell’iPhone, in alto a sinistra nella finestra di iTunes, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale e spunta l’opzione Sincronizza con iPhone via Wi-Fi.

iCloud

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Se possiedi un Mac, puoi sfruttare iCloud per trasferire su computer le registrazioni effettuate sul tuo iPhone con l’app Memo vocali.
Quando la sincronizzazione mediante iCloud è attiva, infatti, tutti i file audio creati con l’app Memo vocali su iPhone vengono automaticamente trasferiti sul computer e possono essere riprodotti e gestiti anche da lì.

Per poter usufruire della funzionalità in questione, verifica in primo luogo di aver eseguito l’accesso con l’account iCloud sui tuoi dispositivi:
su iPhone, premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) situata in home screen e, se nella schermata successiva in alto non visualizzi il tuo nome, seleziona la voce per accedere ad iCloud e fornisci le relative credenziali.
Su Mac, clicca invece sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con l’ingranaggio) che trovi sulla barra Dock, poi sulla voce iCloud nella finestra che si apre e, se il tuo nome non è visibile, premi sulla voce per effettuare il login tramite iCloud.

Successivamente, provvedi ad attivare la sincronizzazione di Memo vocali tramite iCloud:
per riuscirci su iPhone, recati nuovamente nella sezione Impostazioni di iOS, premi sul tuo nome in alto, poi sulla dicitura iCloud e porta su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Memo vocali.
Su Mac, accedi invece alle Preferenze di Sistema, clicca sulla voce iCloud nella finestra che si apre, premi sul bottone Opzioni accanto alla dicitura iCloud Drive e seleziona la casella in corrispondenza di Memo vocali, dopodiché salva i cambiamenti, premendo sul pulsante Fine.

Una volta fatto ciò, tutte le registrazioni audio effettuate su iPhone con Memo vocali le ritroverai su Mac, sempre avviando l’applicazione in questione.
Su macOS, l’elenco delle clip audio è visibile nella colonna sinistra della finestra dell’applicazione.

Come registrare audio MP3 con iPhone

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L’app Memo vocali su iPhone registra le clip audio nel formato M4A, le quali possono essere riprodotte senza problemi dal “iPhone” stesso, da altri dispositivi a marchio Apple e da svariati altri device, portatili e non.
Tuttavia, se hai l’esigenza di creare clip audio in un formato diverso e maggiormente diffuso, come nel caso dell’MP3, devi necessariamente ricorrere all’uso di soluzioni di terze parti, in quanto il formato predefinito di Memo vocali non può essere modificato.

Ciò detto, tra le varie soluzioni di sviluppatori terzi presenti su piazza, ti consiglio di ricorrere all’uso di Voice Recorder Pro, un’applicazione gratuita (con annunci pubblicitari) che consente di effettuare registrazioni audio in differenti formati (MP3 compreso) e di apportarvi modifiche varie, oltre che di condividerli facilmente in Rete e tramite altri servizi.

Per effettuare il download dell’app sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione su App Store, premi sul pulsante Ottieni e autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password dell’account Apple.
Successivamente, apri l’applicazione facendo tap sul bottone Apri oppure selezionando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, fai tap sul tasto OK per permettere a Voice Recorder Pro di accedere al microfono, dopodiché premi sul bottone REC situato in basso a destra e seleziona la scheda Advanced che si trova in alto.

A questo punto, premi sul bottone [-] che trovi sotto la dicitura Recorrd Format sino a quando non visualizzi la voce MP3 (MPEG), regola (se sai dove mettere le mani, altrimenti lascia tutto così com’è) gli altri parametri relativi alla qualità della registrazione (Bit Rate, Encode Quality ecc.) e premi sul pulsante Start situato in alto a destra, per far partire la registrazione.

Quando lo vorrai, potrai interrompere la registrazione facendo tap sul bottone Stop, collocato in basso.
Per mettere pausa, invece, premi sul bottone Pausa, che trovi sempre a fondo schermo.

Una volta interrotta la registrazione, serviti del campo in cima, sotto gli indicatori relativi alle dimensioni del file e alla durata, per assegnare un nome a piacere al file, dopodiché seleziona una delle voci annesse al menu che ti viene mostrato, in modo da scegliere se riprodurre la registrazione (Play), se inviarla via email (Send By Email), se salvarla su iCloud (Save to iCloud), se eliminarla (Delete) ecc.
Per copiare i brani sul computer, puoi avvalerti anche della funzione Condivisione file di iTunes.

Ad ogni modo, tutte le registrazioni eseguite sono elencate nella schermata principale dell’app:
facendo tap sul relativo titolo puoi riprodurle, condividerle o modificarle, mentre premendo sul bottone con la matita e il foglio (in alto a sinistra) puoi sbarazzartene facendo tap sull’indicatore rosso accanto al nome e poi sul bottone Delete che compare a destra.

Se non riesci a trovare una determinata registrazione, puoi effettuare una ricerca tra i vari file per parola chiave, facendo tap sul simbolo della lente d’ingrandimento, in alto a sinistra, mentre premendo sul pulsante adiacente puoi modificare il modo in cui sono ordinate in elenco.
Per intervenire sulle impostazioni dell’app, invece, premi sul pulsante con la ruota d’ingranaggio, collocato in alto a destra.

Come registrare schermo con audio iPhone

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Per completezza d’informazione, sempre riguardo la possibilità di registrare l’audio con l’iPhone, desidero spiegarti anche come effettuare una registrazione dello schermo del “iPhone” includendo il sonoro.
Per riuscirci, ti basta sfruttare la funzione Registrazione schermo inclusa in iOS, a partire dalla versione 11 del sistema operativo.

Per servirtene, richiama il Centro di Controllo su iPhone effettuando uno swipe verso il basso nell’angolo in alto a destra del display (su iPhone X e successivi) oppure dal bordo inferiore dello schermo verso l’alto (su iPhone 8 e precedenti).
In seguito, premi in maniera decisa/prolungata sull’icona raffigurante i due cerchi concentrici, seleziona l’icona del microfono nella nuova schermata visualizzata (vedrai comparire la dicitura Microfono Attivo e la relativa icona si colorerà di rosso) e, infine, fai tap sul bottone Avvia registrazione.

Dopo un breve conto alla rovescia, verrà avviata la registrazione del display.
La cosa ti verrà segnalata nel Centro di Controllo oltre che tramite l’indicatore rosso nella parte in alto del display con l’icona di Registrazione schermo.

Quando lo vorrai, potrai interrompere la registrazione dello schermo richiamando il Centro di Controllo e premendo sull’icona di Registrazione schermo, oppure premendo sull’indicatore rosso collocato in alto a sinistra e facendo tap sul bottone Interrompi in risposta all’avviso che compare.
Tutte le registrazioni effettuate risulteranno poi visibili nell’app Foto di iOS.

Non riesci a trovare il pulsante nel Centro di Controllo per avviare la registrazione dello schermo?
Per risolvere, seleziona l’icona Impostazioni presente nella home screen del dispositivo, fai tap sulla dicitura Centro di Controllo, su quella Personalizza controlli e premi sul pulsante [+] che trovi in corrispondenza della voce Registrazione schermo.

come recuperare video cancellati da iphone

come recuperare video cancellati da iphone

Sei tornato dalle vacanze e non vedi l’ora di mostrare ai tuoi amici le tantissime foto che hai scattato e i video che hai registrato con il tuo iPhone.
Nell’atto di rivederli, però, per errore hai cancellato alcuni video e stai quindi cercando una soluzione per recuperarli, dato che ci tieni molto.
Le cose stanno in questo modo, non è vero?
Allora non preoccuparti, perché ci sono qui io a darti una mano.

Nella guida di oggi, infatti, ti illustrerò come recuperare video cancellati da iPhone tramite alcune funzionalità native di Apple che ti permetteranno di ripristinare i tuoi file multimediali sia direttamente dallo smartphone che tramite il pannello Web di iCloud (il servizio di cloud storage su cui vengono archiviati i dati dei dispositivi Apple).
Inoltre, ti consiglierò alcuni software di terze parti che potrebbero fare al caso tuo per ripristinare i video cancellati per errore dall’iPhone.

Sei impaziente di leggere i consigli che ho preparato per te in questa mia guida?
Bene, allora non perdiamo altro tempo! Siediti bello comodo, prendi in mano il tuo iPhone e leggi attentamente i suggerimenti che troverai nei prossimi paragrafi.
Sono certo che, alla fine della lettura, sarai riuscito a ripristinare con successo i video che avevi cancellato per errore.
A me non resta altro che augurarti una buona lettura e farti un grosso “in bocca al lupo” per tutto!

Indice

  • Recuperare video tramite l’app Foto
  • Recuperare video tramite iCloud
  • Recuperare video tramite software di terze parti
    • EaseUS MobiSaver
    • Altri programmi per recuperare i video cancellati da iPhone

Recuperare video tramite l’app Foto

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Sui dispositivi iOS, esiste un metodo per recuperare i file multimediali cancellati erroneamente, tramite una funzionalità nativa del sistema operativo.
Per fare ciò, basta semplicemente aprire l’app Foto, che puoi riconoscere perché ha un’icona con un fiore colorato, situata in home screen.

Dopo aver avviato l’app Foto, fai tap sull’icona Album che trovi nella barra in basso.
Scorri quindi la schermata, fino a individuare la sezione Altri album, e fai tap sulla dicitura Eliminati di recente:
questo speciale album racchiude tutti gli elementi multimediali, quali foto e video, che sono stati cancellati dal dispositivo.
I file presenti in questo album rimangono disponibili per il recupero fino a 40 giorni, periodo al termine del quale verrà cancellato definitivamente dalla memoria del dispositivo, liberando lo spazio occupato.

Puoi conoscere il tempo restante prima dell’eliminazione dei file grazie al numero di giorni rimanenti mostrati sulla sua miniatura.
Se il video che hai cancellato si trova ancora in quest’album, ti basta semplicemente fare tap su di esso e premere sulla dicitura Recupera, situata in basso a destra.
Ti verrà mostrata una schermata, nella quale dovrai poi fare tap sulla voce Recupera video.

Se hai seguito alla lettera i procedimenti che ti ho indicato, troverai il video all’interno dell’album in cui si trovava originariamente.
Devi quindi scorrere la schermata nella sezione Album e premere sulla dicitura Vedi tutto in prossimità della voce I miei album.
Fai quindi tap sul riquadro Tutte le foto per accedere all’elenco dei file multimediali presenti nella memoria dell’iPhone.

Recuperare video tramite iCloud

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Se hai attivato la sincronizzazione dei dati con iCloud, e più in particolare il servizio Libreria foto di iCloud, che permette di sincronizzare tutte le foto e i video della propria libreria con un archivio online (gratis, ma con la necessità di sottoscrivere un piano iCloud più corposo rispetto a quello base da 5GB), puoi recuperare i video cancellati da iPhone anche tramite il pannello Web di questo servizio.

Quello che devi fare è semplicemente raggiungere il sito Web ufficiale di iCloud e accedere con le stesse credenziali dell’account Apple utilizzate sull’iPhone.
Inserisci quindi l’indirizzo email (ad esempio tuonome@icloud.com), premi sull’icona con una freccia, digita la password associata all’account e, infine, fai clic nuovamente sull’icona con una freccia.

Se è la prima volta che hai eseguito l’accesso a questo servizio tramite il browser che stai utilizzando, ti verrà mostrato un avviso sull’iPhone con un codice PIN da digitare nell’apposita schermata che visualizzi sul browser.
Dopo aver eseguito quest’operazione, potrai avere l’accesso a tutte le funzionalità di iCloud.

Nella schermata principale, fai clic sull’icona Foto e, nella barra di sinistra, seleziona la voce Eliminati di recente.
In questa particolare sezione, hai la possibilità di recuperare i file multimediali che hai eliminato.
Fai quindi clic sulla miniatura del video da ripristinare e premi poi sul pulsante Recupera in alto a destra.
In questo modo, il file verrà immediatamente trasferito nell’apposito album nel quale era originariamente situato.

In generale, puoi trovare il video recuperato facendo clic sulla voce Foto, nella barra laterale di sinistra, e individuarlo tra l’elenco di tutte le foto e i video che ti vengono mostrati a schermo.
Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o hai bisogno di maggiori informazioni su come archiviare foto e video su iCloud, consulta il mio tutorial dedicato all’argomento.

Recuperare video tramite software di terze parti

Se i video che hai cancellato dal tuo iPhone non sono presenti nell’album “Eliminati di recente”, mi spiace ma le tue possibilità di recuperarli sono abbastanza ridotte.
Ridotte ma non inesistenti.
Se la porzione di memoria dell’iPhone che ospitava i filmati di tuo interesse non è stata ancora sovrascritta, potresti riuscire a recuperare i video grazie a degli strumenti di terze parti per il recupero dei file cancellati.
Quali?
Te lo dico subito.

EaseUS MobiSaver

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Un software gratuito per il recupero dei dati cancellati su smartphone e tablet è EaseUS MobiSaver.
Questo programma è compatibile sia per i dispositivi Android che per iPhone e iPad.
Esiste anche una versione a pagamento, al costo di 59,95$ che rimuove le limitazioni della versione gratuita:
recupero di un solo file per volta e ripristino di cinque contatti alla volta.

Se sei interessato a questo software, quello che ti consiglio di fare è di raggiungere questo sito Web e di prelevare il file d’installazione per il sistema operativo Windows o macOS, in base a quello in utilizzo sul tuo computer.
Dopo aver aperto il link che ti ho fornito, fai clic sul tasto Free download, per prelevare il file .exe destinato ai sistemi Windows.
Se, invece, possiedi un Mac, premi sulla dicitura Go to Mac version e fai clic sul pulsante Free download per prelevare il file .dmg.

Dopo aver scaricato il file d’installazione di EaseUS MobiSaver, procedi in questo modo:
se utilizzi Windows, fai doppio clic sul pacchetto d’installazione del programma e premi  nella finestra di Controllo dell’account utente di Windows.
Adesso, seleziona la lingua (Italiano) dall’apposito menu e premi sul tasto OK.

Arrivato a questo punto, premi sul pulsante Avanti, accetta le condizioni d’utilizzo del software e fai clic nuovamente sul tasto Avanti per due volte consecutive.
Nella schermata che ti viene mostrata, togli il segno di spunta per l’installazione di ulteriori strumenti e premi poi su Avanti, su Installa e, infine, su Fine.

Su macOS, invece, per installare EaseUS MobiSaver, fai doppio clic sul file .dmg del programma e, nella schermata che ti viene mostrata, trascina l’icona di EaseUS MobiSaver nella cartella Applicazioni.

Per far funzionare questo software, è necessario che iTunes sia installato e aggiornato.
Su macOS, iTunes è già presinstallato, ma su Windows è richiesto il suo download e installazione, tramite questo link.
Se vuoi saperne di più su come scaricare e installare iTunes, ti consiglio di consultare la mia guida dedicata a quest’argomento.

Dopo aver avviato EaseUS MobiSaver, collega l’iPhone al computer tramite il cavo Lightining in dotazione e seleziona uno dei metodi di recupero indicati nella barra laterale di sinistra:
Recupera da iOS dispositivo, Recupera da iTunes e Recupera da iCloud.
Mentre queste ultime due opzioni ti permettono di recuperare i dati dai backup che hai eseguito tramite iTunes o iCloud, la prima opzione permette invece di scansionare la memoria del dispositivo iOS.

In questa mia guida, ti illustrerò come recuperare un file direttamente dalla memoria dell’iPhone (Recupera da iOS dispositivo).
Nella schermata che ti verrà mostrata dopo aver selezionato questa opzione, potrai individuare il nome dell’iPhone.
A questo punto, premi sul pulsante Scansiona e attendi che l’operazione giunga al termine.
Fatto ciò, potrai navigare tra i diversi dati divisi per categoria, tramite la barra laterale di sinistra.

Dopo che avrai individuato il video da ripristinare, selezionalo mettendo un segno di spunta nella casella presente nella sua miniatura e premi il pulsante Recupera, selezionando la cartella sul computer dove vuoi che venga salvato il file.

Altri programmi per recuperare i video cancellati da iPhone

IMMAGINE QUI 4

Oltre al programma che ti ho indicato nel capitolo precedente, ne esistono degli altri con funzionalità simili.
Nelle prossime righe, ti indicherò alcuni software di terze parti che potrebbero fare al caso tuo per recuperare un video cancellato dall’iPhone.

  • Dr.Fone (Windows/macOS) – è un famoso software gratuito compatibile con i dispositivi Android e iOS.
    Offre diversi strumenti, tra cui quello per il recupero dei dati cancellati.
    È a pagamento, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che mostra i file recuperabili acquistando la versione completa.
  • FonePaw iPhone Data Recovery (Windows/macOS) – è un software principalmente a pagamento per il recupero dei dati cancellati.
    Esiste una versione di prova, che permette di eseguire soltanto la scansione per la ricerca dei dati eliminati.
  • PhoneRescue (Windows/macOS) – come per il software di cui ti ho parlato in precedenza, anche questo è a pagamento, con una versione di prova gratuita che permette la sola scansione dei dati in memoria.

Come recuperare password ID Apple

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come recuperare la password dell’ ID Apple in tutti i modi possibili.

Vedremo come recuperare la password dell’ ID Apple dall’iPhone, oppure tramite il sito web ufficiale Apple.
Se non sarà possibile recuperare la password vedremo la procedura per poterla re-impostare.

Dopo averci pensato a lungo, anche tu hai deciso di fare il grande passo e hai acquistato il tuo primo iPhone.
Non vedendo l’ora di iniziare a usare tutte le sue funzionalità, hai subito creato il tuo ID Apple per completare l’attivazione e la configurazione del tuo nuovo “iPhone”.

Come recuperare password ID Apple

Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo, posso dirti come recuperare password ID Apple indicandoti la procedura dettagliata sia per procedere direttamente dal tuo dispositivo che tramite il sito della celebre azienda della “mela morsicata”.
Infatti, se sui dispositivi associati al proprio ID Apple è abilitata l’autenticazione a due fattori, è possibile impostare una nuova password accedendo alle impostazioni del dispositivo in uso.
In caso contrario, è necessario rispondere alle domande di sicurezza impostate in fase di creazione dell’ID o scegliere la procedura di ripristino password tramite email.

Se sei d’accordo, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci all’opera.
Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero, mettiti comodo e leggi con attenzione i prossimi paragrafi.
Individua la procedura di recupero password più adatta alle tue esigenze, segui per filo e per segno le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che riuscirai a ottenere una nuova chiave d’accesso e a utilizzare nuovamente tutti i servizi legati al tuo ID Apple.

Tramite autenticazione a due fattori

La soluzione più semplice per recuperare la password dell’ID Apple è procedere con il ripristino della stessa tramite l’autenticazione a due fattori:
tale soluzione consente di impostare una nuova chiave d’accesso utilizzando un qualsiasi dispositivo associato al proprio ID Apple.
Ovviamente, l’autenticazione a due fattori deve essere abilitata per procedere con il recupero della password.

  • Se vuoi recuperare la password del tuo ID Apple utilizzando un iPhone o un iPad
  • fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sul tuo nome
  • dopodiché premi sulla voce Password e sicurezza
  • fai tap sull’opzione Modifica password.

Se sul tuo dispositivo Apple è abilitato il codice di sicurezza (quello che usi per sboccare lo schermo) e ti viene chiesto di digitarlo

inseriscilo nel campo apposito presente nella schermata Inserisci il codice del [dispositivo]

dopodiché inserisci la nuova password nei campi Nuova e Verifica

fai tap sulla voce Modifica in alto a destra per confermare la tua intenzione.

Se, invece, non è attivo alcun codice, sarà avviata la procedura di autenticazione a due fattori:

  • accedi, quindi, a un secondo dispositivo associato al tuo ID Apple
  • premi sul pulsante Consenti apparso a schermo
  • annota il codice di verifica di 6 cifre
  • premi sul pulsante Fine
  • dopodiché inserisci il codice di verifica sul tuo iPhone/iPad e, nella schermata Modifica password
  • fai tap sulla voce Hai dimenticato la password?.
  • Adesso, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito
  • premi sul pulsante Avanti in alto a destra
  • seleziona la voce Reimposta con numero di telefono, dopodiché inserisci il codice di sicurezza del dispositivo in uso (se non lo ricordi premi sulla voce Hai dimenticato il codice di [dispositivo]?)
  • digita la nuova chiave d’accesso nei campi Password e Conferma
  • e fai tap sui pulsanti Avanti e Fine.

IMMAGINE QUI 2

Stai utilizzando un Mac per il recupero della password del tuo ID Apple?
In tal caso, fai clic sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, seleziona l’opzione iCloud e premi sul pulsante Dettagli account.

  • Nella nuova finestra aperta, fai clic sulla voce Sicurezza
  • premi sul pulsante Modifica password
  • inserisci la password del tuo Mac nel campo apposito
  • dopodiché digita la nuova chiave d’acceso da associare all’ID Apple nei campi Nuova password e Conferma
  • fai clic sul pulsante Modifica.
  • Infine, premi sul pulsante Esci per eseguire un’uscita forzata da tutti i dispositivi e siti Web che usano il tuo ID Apple
  • altrimenti clicca sulla voce Non uscire per completare la procedura di recupero password.

Tramite email o domande di sicurezza

IMMAGINE QUI 3

Se sul tuo dispositivo non è abilitata l’autenticazione a due fattori, puoi procedere al recupero della password collegandoti al sito ufficiale di Apple e avviando la procedura di ripristino della chiave d’accesso tramite email o domande di sicurezza.

  • Per procedere, collegati al sito Web di Apple
  • fai clic sulla voce Hai dimenticato l’ID Apple o la password?.
  • Nella pagina Hai problemi di accesso?
  • inserisci l’email associata al tuo ID Apple nel campo nome@example.com e premi sul pulsante Continua
  • dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce la password a indicare che intendi recuperare la password del tuo ID Apple
  • fai clic sul pulsante Continua.
  • Nella schermata Scegli come vuoi reimpostare la password
  • apponi il segno di spunta accanto all’opzione Ricevere un’email, per recuperare la tua chiave d’accesso utilizzando l’indirizzo email associato al tuo ID Apple, o accanto all’opzione Rispondere alle domande di sicurezza, per recuperare la password rispondendo a due delle tre domande di sicurezza impostate in fase di creazione dell’ID Apple.
  • Fatta la tua scelta, premi sul pulsante Continua.
  • Se hai scelto di ricevere le istruzioni per il recupero della password tramite email, il messaggio Email di reimpostazione password inviata ti confermerà l’avvenuto invio dell’email.
  • premi sul pulsante Fine
  • fai clic sulla voce Reimposta contenuto nell’email ricevuta e, nella nuova pagina aperta
  • inserisci la nuova password del tuo ID Apple (deve essere di almeno 8 caratteri, contenere un numero e almeno una lettera minuscola e maiuscola) nei campi Nuova password e Conferma password
  • dopodiché premi sul pulsante Reimposta password
  • Il messaggio Password modificata ti confermerà l’avvenuta modifica della tua chiave d’accesso.

IMMAGINE QUI 4

  • Se, invece, hai scelto di reimpostare la password tramite le domande di sicurezza,
  • per prima cosa inserisci la tua data di nascita nel campo apposito e premi sul pulsante Continua,
  • dopodiché, nella pagina Rispondi alle domande di sicurezza,
  • inserisci le risposte alle due domande indicate nei campi risposta
  • clicca sul pulsante Continua.
  • Adesso, inserisci la nuova password nei campi Nuova password
  • e Conferma Password
  • premi sul pulsante Reimposta password per recuperare la chiave d’accesso al tuo ID Apple.

Tramite verifica in due passaggi

IMMAGINE QUI 5

La verifica in due passaggi è un’altra soluzione per recuperare la password del proprio ID Apple.
Si tratta di una procedura disponibile per quei dispositivi che non possono essere aggiornati a iOS 9 oppure a macOS El Capitan e, di conseguenza, non hanno la funzione di autenticazione a due fattori.

  • Se questo è il tuo caso e vuoi procedere al recupero della password del tuo ID Apple
  • collegati al sito ufficiale dell’azienda della “mela morsicata”
  • fai clic sulla voce Hai dimenticato l’ID Apple o la password?
  • inserisci il tuo ID Apple nel campo nome@example.com presente sotto la voce Inserisci il tuo ID Apple per iniziare
  • premi sul pulsante Continua.

Nella nuova pagina aperta

  • apponi il segno di spunta accanto all’opzione la password
  • fai clic sul pulsante Continua
  • dopodiché inserisci la chiave di recupero (un codice di 14 caratteri) fornita quando hai abilitato la verifica in due passaggi
  • premi sul pulsante Continua.
    Infine,
  • seleziona uno dei dispositivi associati al tuo ID Apple per ricevere il codice di verifica di 4 cifre,
  • dopodiché inserisci il codice ricevuto nel campo apposito
  • inserisci la nuova password nei campi Nuova password e Conferma password.
  • premi sul pulsante Reimposta password per completare il recupero della chiave d’accesso del tuo ID Apple.

In caso di problemi

IMMAGINE QUI 6

Se seguendo le indicazioni che ti ho fornito nei paragrafi precedenti, non sei ancora riuscito a recuperare la password del tuo ID Apple, puoi rivolgerti all’assistenza clienti dell’azienda della “mela morsicata”.

Per prima cosa, ti consiglio di scaricare l’applicazione Supporto Apple con la quale puoi seguire la procedura guidata di recupero password e, in caso di problemi, farti chiamare da un addetto Apple.
Dopo aver avviato l’app in questione, premi quindi sull’opzione Ottieni supporto presente nel menu in basso, fai tap sulla voce ID Apple e accedi alla sezione Password ID Apple dimenticata.

Adesso,

  • premi sulla voce Guida introduttiva
  • segui le indicazioni mostrate a schermo per cercare di cambiare la password in autonomia.

Se continui ad avere problemi:

  • fai tap sulla voce Parla con noi ora
  • inserisci il tuo numero di telefono nel campo Inserisci il tuo numero di telefono
  • premi sul pulsante Chiama subito per parlare con un operatore in carne e ossa.


Se, invece, vuoi pianificare una chiamata

  • seleziona l’opzione Pianifica una chiamata,
  • indica il giorno e l’orario in cui vuoi essere chiamato,
  • specifica il tuo numero di telefono nel campo apposito e
  • premi sul pulsante Pianifica una chiamata.
  • Allo stesso modo puoi procedere anche da computer, collegandoti al sito di Apple.
  • Scrivi, quindi, password ID Apple nel campo Cerca nel supporto
  • fai clic sull’opzione Se hai dimenticato la password dell’ID Apple e,
  • nella nuova pagina aperta,
  • leggi e prova a mettere in pratica le indicazioni fornite.

Se, invece, preferisci metterti subito in contatto con l’assistenza clienti Apple, prendi il tuo telefono e componi il numero gratuito 800 915 904, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle 19.45.

Dopo aver ascoltato il messaggio di benvenuto, segui attentamente le indicazioni fornite dalla voce registrata e pronuncia prima non ce l’ho a indicare che non hai alcuna pratica aperta e dopo ID Apple per indicare l’argomento sul quale desideri ricevere assistenza.
Attendi pochi secondi e la tua chiamata sarà inoltrata a un consulente Apple che ti aiuterà a ripristinare la password e risolvere i problemi riscontrati.
Per approfondire l’argomento, puoi leggere la mia guida su come contattare Apple.

Come recuperare password ID Apple

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come recuperare la password dell’ID Apple.

Se hai dimenticato la password dell’ID Apple, ci sono diversi modi per poterla impostare nuovamente o per poterla recuperare.

Vedremo come recuperare la password dell’ID Apple direttamente dall’iPhone, oppure dal sito web di Apple.

Come recuperare password ID Apple

Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo, posso dirti come recuperare password ID Apple indicandoti la procedura dettagliata sia per procedere direttamente dal tuo dispositivo che tramite il sito della celebre azienda della “mela morsicata”.
Infatti, se sui dispositivi associati al proprio ID Apple è abilitata l’autenticazione a due fattori, è possibile impostare una nuova password accedendo alle impostazioni del dispositivo in uso.
In caso contrario, è necessario rispondere alle domande di sicurezza impostate in fase di creazione dell’ID o scegliere la procedura di ripristino password tramite email.

Se sei d’accordo, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci all’opera.
Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero, mettiti comodo e leggi con attenzione i prossimi paragrafi.
Individua la procedura di recupero password più adatta alle tue esigenze, segui per filo e per segno le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che riuscirai a ottenere una nuova chiave d’accesso e a utilizzare nuovamente tutti i servizi legati al tuo ID Apple.

Tramite autenticazione a due fattori

IMMAGINE QUI 1

La soluzione più semplice per recuperare la password dell’ID Apple è procedere con il ripristino della stessa tramite l’autenticazione a due fattori:
tale soluzione consente di impostare una nuova chiave d’accesso utilizzando un qualsiasi dispositivo associato al proprio ID Apple.
Ovviamente, l’autenticazione a due fattori deve essere abilitata per procedere con il recupero della password.

Se vuoi recuperare la password del tuo ID Apple utilizzando un iPhone o un iPad

  • fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS
  • premi sul tuo nome
  • dopodiché premi sulla voce Password e sicurezza
  • fai tap sull’opzione Modifica password.
  • Se sul tuo dispositivo Apple è abilitato il codice di sicurezza (quello che usi per sboccare lo schermo) e ti viene chiesto di digitarlo
  • inseriscilo nel campo apposito presente nella schermata Inserisci il codice del [dispositivo]
  • dopodiché inserisci la nuova password nei campi Nuova e Verifica e
  • fai tap sulla voce Modifica in alto a destra per confermare la tua intenzione.
  • Se, invece, non è attivo alcun codice, sarà avviata la procedura di autenticazione a due fattori:
  • accedi, quindi, a un secondo dispositivo associato al tuo ID Apple, premi sul pulsante Consenti apparso a schermo
  • annota il codice di verifica di 6 cifre e premi sul pulsante Fine
  • dopodiché inserisci il codice di verifica sul tuo iPhone/iPad e, nella schermata Modifica password
  • premi sulla voce Hai dimenticato la password?.
  • Adesso, inserisci il tuo numero di telefono nel campo apposito
  • premi sul pulsante Avanti in alto a destra
  • seleziona la voce Reimposta con numero di telefono
  • dopodiché inserisci il codice di sicurezza del dispositivo in uso (se non lo ricordi premi sulla voce Hai dimenticato il codice di [dispositivo]?)
  • digita la nuova chiave d’accesso nei campi Password e Conferma
  • fai tap sui pulsanti Avanti e Fine.

IMMAGINE QUI 2

  • Stai utilizzando un Mac per il recupero della password del tuo ID Apple?
  • In tal caso
  • fai clic sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, seleziona l’opzione iCloud
  • premi sul pulsante Dettagli account.
  • Nella nuova finestra aperta
  • fai clic sulla voce Sicurezza
  • premi sul pulsante Modifica password
  • inserisci la password del tuo Mac nel campo apposito
  • dopodiché digita la nuova chiave d’acceso da associare all’ID Apple nei campi Nuova password e Conferma
  • fai clic sul pulsante Modifica.
  • Infine, premi sul pulsante Esci per eseguire un’uscita forzata da tutti i dispositivi e siti Web che usano il tuo ID Apple, altrimenti
  • clicca sulla voce Non uscire per completare la procedura di recupero password.

Tramite email o domande di sicurezza

IMMAGINE QUI 3

Se sul tuo dispositivo non è abilitata l’autenticazione a due fattori, puoi procedere al recupero della password collegandoti al sito ufficiale di Apple e avviando la procedura di ripristino della chiave d’accesso tramite email o domande di sicurezza.

Per procedere, collegati al sito Web di Apple e fai clic sulla voce Hai dimenticato l’ID Apple o la password?.
Nella pagina Hai problemi di accesso?, inserisci l’email associata al tuo ID Apple nel campo nome@example.com e premi sul pulsante Continua, dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce la password a indicare che intendi recuperare la password del tuo ID Apple e fai clic sul pulsante Continua.

Nella schermata Scegli come vuoi reimpostare la password, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Ricevere un’email, per recuperare la tua chiave d’accesso utilizzando l’indirizzo email associato al tuo ID Apple, o accanto all’opzione Rispondere alle domande di sicurezza, per recuperare la password rispondendo a due delle tre domande di sicurezza impostate in fase di creazione dell’ID Apple.
Fatta la tua scelta, premi sul pulsante Continua.

Se hai scelto di ricevere le istruzioni per il recupero della password tramite email, il messaggio Email di reimpostazione password inviata ti confermerà l’avvenuto invio dell’email.
Pigia, quindi, sul pulsante Fine, fai clic sulla voce Reimposta contenuto nell’email ricevuta e, nella nuova pagina aperta, inserisci la nuova password del tuo ID Apple (deve essere di almeno 8 caratteri, contenere un numero e almeno una lettera minuscola e maiuscola) nei campi Nuova password e Conferma password, dopodiché premi sul pulsante Reimposta password e il gioco è fatto.
Il messaggio Password modificata ti confermerà l’avvenuta modifica della tua chiave d’accesso.

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Se, invece, hai scelto di reimpostare la password tramite le domande di sicurezza, per prima cosa inserisci la tua data di nascita nel campo apposito e premi sul pulsante Continua, dopodiché, nella pagina Rispondi alle domande di sicurezza, inserisci le risposte alle due domande indicate nei campi risposta e clicca sul pulsante Continua.
Adesso, inserisci la nuova password nei campi Nuova password e Conferma Password e premi sul pulsante Reimposta password per recuperare la chiave d’accesso al tuo ID Apple.

Tramite verifica in due passaggi

IMMAGINE QUI 5

La verifica in due passaggi è un’altra soluzione per recuperare la password del proprio ID Apple.
Si tratta di una procedura disponibile per quei dispositivi che non possono essere aggiornati a iOS 9 oppure a macOS El Capitan e, di conseguenza, non hanno la funzione di autenticazione a due fattori.

Se questo è il tuo caso e vuoi procedere al recupero della password del tuo ID Apple, collegati al sito ufficiale dell’azienda della “mela morsicata”, fai clic sulla voce Hai dimenticato l’ID Apple o la password?, inserisci il tuo ID Apple nel campo nome@example.com presente sotto la voce Inserisci il tuo ID Apple per iniziare e premi sul pulsante Continua.

Nella nuova pagina aperta, apponi il segno di spunta accanto all’opzione la password e fai clic sul pulsante Continua, dopodiché inserisci la chiave di recupero (un codice di 14 caratteri) fornita quando hai abilitato la verifica in due passaggi e premi sul pulsante Continua.
Infine, seleziona uno dei dispositivi associati al tuo ID Apple per ricevere il codice di verifica di 4 cifre, dopodiché inserisci il codice ricevuto nel campo apposito e inserisci la nuova password nei campi Nuova password e Conferma password.
Pigia, quindi, sul pulsante Reimposta password per completare il recupero della chiave d’accesso del tuo ID Apple.

In caso di problemi

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Se seguendo le indicazioni che ti ho fornito nei paragrafi precedenti, non sei ancora riuscito a recuperare la password del tuo ID Apple, puoi rivolgerti all’assistenza clienti dell’azienda della “mela morsicata”.

Per prima cosa, ti consiglio di scaricare l’applicazione Supporto Apple con la quale puoi seguire la procedura guidata di recupero password e, in caso di problemi, farti chiamare da un addetto Apple.
Dopo aver avviato l’app in questione, premi quindi sull’opzione Ottieni supporto presente nel menu in basso, fai tap sulla voce ID Apple e accedi alla sezione Password ID Apple dimenticata.

Adesso, premi sulla voce Guida introduttiva e segui le indicazioni mostrate a schermo per cercare di cambiare la password in autonomia.
Se i problemi dovessero persistere, fai tap sulla voce Parla con noi ora, inserisci il tuo numero di telefono nel campo Inserisci il tuo numero di telefono e premi sul pulsante Chiama subito per parlare con un operatore in carne e ossa.
Se, invece, vuoi pianificare una chiamata seleziona l’opzione Pianifica una chiamata, indica il giorno e l’orario in cui vuoi essere chiamato, specifica il tuo numero di telefono nel campo apposito e premi sul pulsante Pianifica una chiamata.

Allo stesso modo puoi procedere anche da computer, collegandoti al sito di Apple.
Scrivi, quindi, password ID Apple nel campo Cerca nel supporto, fai clic sull’opzione Se hai dimenticato la password dell’ID Apple e, nella nuova pagina aperta, leggi e prova a mettere in pratica le indicazioni fornite.

Se, invece, preferisci metterti subito in contatto con l’assistenza clienti Apple, prendi il tuo telefono e componi il numero gratuito 800 915 904, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle 19.45.

Dopo aver ascoltato il messaggio di benvenuto, segui attentamente le indicazioni fornite dalla voce registrata e pronuncia prima non ce l’ho a indicare che non hai alcuna pratica aperta e dopo ID Apple per indicare l’argomento sul quale desideri ricevere assistenza.
Attendi pochi secondi e la tua chiamata sarà inoltrata a un consulente Apple che ti aiuterà a ripristinare la password e risolvere i problemi riscontrati.
Per approfondire l’argomento, puoi leggere la mia guida su come contattare Apple.

come recuperare password backup iphone

come recuperare password backup iphone

Di recente, ti si è posta l’esigenza di recuperare un backup dell’iPhone che hai eseguito qualche tempo fa e, dopo esserti messo al lavoro e aver tentato di portare a termine questo compito, ti sei reso conto di avere un piccolo problema, non trascurabile:
essendo trascorso un po’ di tempo dalla creazione del salvataggio, non riesci più a ricordare la password con cui l’avevi protetto.
Per questo, ben intenzionato a trarti dall’impaccio, hai chiesto a Google una soluzione al tuo imprevisto, finendo su questa mia guida.

Lasciatelo dire:
oggi è proprio il tuo giorno fortunato! Di seguito, infatti, ti fornirò una serie di “dritte” per aiutarti a recuperare password backup iPhone nel giro di qualche minuto.
Nel dettaglio, avrò cura di spiegarti come procedere sia per quanto riguarda i backup salvati su iCloud, sia per quelli salvati con iTunes e protetti da una password (i cosiddetti “backup codificati”), attraverso procedure molto semplici che possono essere messe in pratica proprio da tutti, anche da chi, come te, non mastica poi molto bene l’argomento tecnologia.

Dunque, cos’altro aspetti a iniziare?
Ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con estrema attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento.
Sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di decidere sul da farsi e di muoverti nella maniera più appropriata, in base allo scenario più adatto alle tue esigenze.
Buona lettura e… buona fortuna!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Resettare la password di iCloud
  • Resettare la password di iTunes

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo della questione e di spiegarti, nel concreto, come recuperare password backup iPhone, lascia che ti dia qualche informazione in più sulle più comuni tipologie di salvataggio dati che possono essere create tramite il “iPhone”, e sulle modalità generali di recupero password disponibili per ciascuna di esse.

  • Backup tramite iCloud – questi backup vengono eseguiti tramite l’iPhone e salvati su iCloud, il servizio di archiviazione cloud di Apple.
    Per recuperare tali salvataggi, è necessario conoscere la password dell’ID Apple utilizzato per accedere al servizio iCloud:
    se questa viene smarrita o dimenticata, è possibile reimpostarla tramite una semplice procedura guidata.
    Così facendo, viene istantaneamente ripristinato l’accesso ai backup personali salvati in cloud.
    Se sei interessato a ulteriori dettagli sul funzionamento di iCloud, ti consiglio di far riferimento alla mia guida specifica sull’argomento.
  • Backup codificato tramite iTunes – questi backup vengono creati nel momento in cui si collega l’iPhone a un computer su cui è stato avviato il software di gestione iTunes.
    Per tua informazione, tali salvataggi possono essere protetti con password selezionando l’opzione relativa alla codifica del backup, attivabile apponendo il segno di spunta accanto all’apposita voce, collocata nella sezione di iTunes relativa alla gestione dell’iPhone attualmente connesso.
    In questo caso, però, non è possibile risalire alla password dimenticata, pertanto i backup protetti dalla stessa non possono essere più utilizzati.
    Tuttavia, nel giro di un paio di tap, è possibile reimpostare tale password per creare nuovi backup codificati.

Nelle sezioni successive, ti spiegherò i passi da compiere per ripristinare la password dei backup creati tramite l’iPhone in ciascuno dei due casi elencati sopra.

Resettare la password di iCloud

Se hai effettuato il salvataggio dei backup di iPhone su iCloud e non ricordi più la password d’accesso al servizio, puoi ripristinarla in modo semplice agendo tramite il tuo “iPhone” o qualsiasi browser Internet per computer, smartphone e tablet.
Prima di andare avanti, tengo a precisarti che le procedure proposte andranno a reimpostare la password dell’ID Apple usato per accedere al servizio iCloud.

Resettare la password di iCloud tramite iPhone

IMMAGINE QUI 2

Il modo più semplice per ripristinare la password di iCloud è agire tramite l’iPhone, sfruttando il sistema di autenticazione a due fattori:
in tal modo, puoi ottenere una nuova parola d’ordine utilizzando qualsiasi dispositivo associato all’ID Apple su cui intendi intervenire, incluso l’iPhone che stai usando.

Chiaramente, per sfruttare tale metodo, è necessario che l’autenticazione a due fattori sia stata preventivamente abilitata:
se così non fosse, ti consiglio di avvalerti della modalità di il ripristino tramite browser, di cui ti parlerò nella sezione immediatamente successiva.

Dunque, per ripristinare la password di iCloud utilizzando l’iPhone, devi innanzitutto toccare l’icona Impostazioni (quella a forma di ingranaggio) collocata nella schermata Home, per poi premere sul tuo nome, sulla voce Password e sicurezza e, infine, sulla dicitura Modifica password collocata in alto.

A questo punto, se avevi preventivamente configurato iCloud, dovrebbe esserti chiesto il codice di sicurezza del telefono (quello che usi per sbloccarlo all’avvio):
dopo averlo inserito, digita la nuova password nei campi NuovaVerifica collocati nella schermata successiva e fai tap sulla voce Modifica (in alto a destra) per finalizzare la reimpostazione della chiave d’accesso a iCloud (e all’intero ID Apple).

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Se, invece, non avevi attivato iCloud in precedenza, ti verrà chiesto di identificarti tramite l’autenticazione a due fattori attraverso un secondo dispositivo (sia esso un altro iPhone, un iPad o un Mac) associato al tuo ID Apple:
ciò che devi fare è premere sul pulsante Consenti che compare sullo schermo del device “secondario”, annotare il codice di verifica visualizzato subito dopo e premere il pulsante Fine.

Fatto ciò, ritorna all’iPhone attraverso cui intendi reimpostare la password, inserisci il codice di verifica ottenuto in precedenza e tocca la voce Hai dimenticato la password? che compare nella schermata successiva.
Giunto in questa fase, digita il tuo numero di telefono nell’apposito campo, tocca il pulsante Avanti e scegli la voce Reimposta con numero di telefono:
successivamente, indica il codice di sicurezza associato all’iPhone (quello che utilizzi per sbloccarlo), digita la nuova password, ove richiesto, e premi sui pulsanti AvantiFine.

A partire da questo momento, puoi servirti della nuova password per accedere ai backup salvati su iCloud:
se non sai come fare, ti invito a consultare l’apposita sezione del mio tutorial su come fare backup iCloud.

Resettare la password di iCloud tramite browser (domande di sicurezza o email)

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Se le istruzioni fornite poc’anzi non ti sono state d’aiuto perché, ad esempio, sul tuo dispositivo non è abilitata l’autenticazione a due fattori, puoi ripristinare la password di iCloud tramite il sito Web di Apple, utilizzando l’indirizzo email o le domande di sicurezza specificate in fase d’iscrizione.

Nota:
puoi seguire la procedura illustrata qui sotto dal browser che più preferisci, sia esso per smartphone/tablet oppure per computer.

Per prima cosa, dunque, collegati a questa pagina Web, tocca la voce Hai dimenticato l’ID Apple o la password?, inserisci l’indirizzo email associato a iCloud nell’apposito campo e premi sul pulsante Continua.

Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce la password, premi sul pulsante Continua e, successivamente, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Ricevere un’email, per recuperare la password di iCloud tramite l’email associata, oppure accanto alla voce Rispondere alle domande di sicurezza, per completare l’operazione rispondendo ai quesiti dichiarati in fase d’iscrizione.

A seconda del metodo scelto, potresti dover visitare un link di ripristino ricevuto nella casella di posta elettronica specificata, oppure indicare le tre risposte alle domande di sicurezza:
dopo aver seguito con attenzione le istruzioni mostrate a schermo ed essere giunto alla schermata di reimpostazione password, indica la nuova chiave d’accesso nei campi Nuova passwordConferma password, premi sul pulsante Reimposta password e il gioco è fatto:
da questo momento, puoi servirti della parola d’ordine appena specificata per accedere nuovamente a iCloud.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sulla procedura di ripristino della password di iCloud, oppure se non ricordi più neppure l’email o l’ID Apple usati per accedere al servizio, puoi far riferimento alla mia guida specifica su come recuperare la password dell’ID Apple, che ho realizzato apposta per te.

Resettare la password di iTunes

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Se hai deciso di usare i backup codificati di iTunes ma non ricordi più la password che avevi all’epoca scelto, devo darti subito una notizia tutt’altro che piacevole:
purtroppo non è possibile risalire alla summenzionata chiave d’accesso, pertanto tutti i salvataggi che avevi protetto con la stessa sono da ritenersi perduti.

Ciò che puoi fare, però, è reimpostare una nuova password di codifica, così da permettere a iTunes di creare nuovi backup dei dati attuali, protetti con la chiave d’accesso da te scelta.

Per farlo, devi seguire la procedura per ripristinare le impostazioni dell’iPhone:
così facendo, non perderai i dati personali, ma verranno reimpostati parametri come la luminosità del display, l’aspetto e lo sfondo della schermata Home, le impostazioni di rete, Wi-Fi e Bluetooth e, ovviamente, le password dei backup codificati.

Premesso ciò, è il momento di metterti all’opera:
innanzitutto, scollega l’iPhone dal computer (se lo avevi collegato in precedenza), premi sul pulsante Impostazioni collocato nella schermata Home del dispositivo e tocca le voci Generali Ripristina.

Giunto alla schermata successiva, tocca sull’opzione Ripristina impostazioni, indica il codice di sicurezza associato all’iPhone (lo stesso che utilizzi per sbloccarlo all’avvio) e, per finalizzare il tutto, tocca sulla voce Ripristina impostazioni mostrata a video.

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A questo punto, puoi procedere nuovamente alla creazione di backup codificati utilizzando una password nuova di zecca.
Per farlo, collega l’iPhone al computer attraverso il cavo Lightning in dotazione e, dopo aver avviato iTunes, clicca sull’icona a forma di iPhone collocata in alto e apponi il segno di spunta accanto alle voci Questo computer e Codifica backup iPhone.

Successivamente, digita per due volte una nuova password da usare per proteggere il backup, clicca sul pulsante Imposta password e, infine, procedi alla creazione del backup codificato cliccando sul pulsante Effettua backup adesso.
Non è stato poi così difficile, vero?

Come recuperare ID Apple su iPhone

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come recuperare l’ID Apple su iPhone.

Tentando di scaricare un’applicazione dall’App Store, ti sei accorto che hai dimenticato la password del tuo ID Apple?
Non ti disperare, puoi resettarla facilmente e rientrare in possesso del tuo account direttamente dal tuo iPhone senza spendere più di cinque minuti del tuo tempo.

Tutto quello che devi fare è leggere le indicazioni su come recuperare ID apple su iPhone che trovi di seguito e metterle in pratica.
Vedremo inoltre come recuperare il nome utente di un ID Apple in caso di smarrimento, ti assicuro che è davvero facilissimo.

Come recuperare ID Apple su iPhone

Se vuoi sapere come recuperare ID Apple su iPhone perché hai dimenticato la password del tuo account, il primo passo che devi compiere è

  • avvia Safari
  • collegarti al sito iforgot.apple.com
  • Nella pagina che si apre
  • seleziona la voce Inserisci il tuo ID Apple
  • digita l’indirizzo email al quale è associato il tuo ID Apple nel campo Recupero della password
  • premi sul pulsante Successivo
  • scegli se reimpostare la password del tuo account ricevendo un link per il reset via email (pulsante Reimposta tramite e-mail)
  • oppure se ripristinare la password rispondendo alle domande di sicurezza che hai impostato in fase di creazione del tuo ID Apple (premendo sul pulsante Rispondi alle domande di sicurezza).

A seconda dell’opzione selezionata, clicca sul link di verifica ricevuto tramite posta elettronica oppure rispondi alle domande di sicurezza che ti vengono poste.
Verrai dunque reindirizzato su una pagina Web in cui inserire una nuova password per il tuo ID Apple.

Come recuperare il nome utente del tuo ID Apple

Hai dimenticato anche il nome utente del tuo account?
Nessun problema.

Vediamo come recuperare il nome utente del tuo account ID Apple.

Puoi recuperare ID Apple su iPhone e risalire anche all’username avviando Safari

  • visita il sito iforgot.apple.com
  • Nella pagina che si apre
  • seleziona la voce ID Apple dimenticato
  • digita i tuoi dati nel modulo che ti viene proposto.
  • Devi inserire Nome, Cognome ed indirizzo email nei rispettivi campi
  • poi premi sul pulsante Successivo
  • se il sistema riconoscerà le tue informazioni personali, verrai indirizzato sulla pagina di reimpostazione della password come quella che abbiamo analizzato precedentemente.
  • segui il percorso illustrato sopra e in men che non si dica dovresti riuscire a recuperare il tuo ID Apple e reimpostare la password dell’account.

come recuperare ID Apple

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Creare un ID Apple (ti ho spiegato come fare nella mia guida sull’argomento) è fondamentale per fruire dei contenuti di iTunes, scaricare applicazioni dall’App Store ed accedere a tutti i servizi online dell’azienda di Cupertino.
Ma cosa accade quando si perde la password del proprio account o, peggio ancora, si dimenticano tutte le credenziali di accesso all’ID Apple?

Come recuperare ID Apple

Inizialmente si vive un piccolo dramma – questo è inevitabile – ma in realtà non c’è molto di cui preoccuparsi… a tutto c’è rimedio o quantomeno c’è in questo caso.
Seguendo la procedura che sto per illustrarti, puoi infatti recuperare il tuo account e reimpostare la password di accesso al servizio usando un link di reset fornito via email o rispondendo a delle domande di sicurezza.
Si tratta di operazioni estremamente semplici da eseguire (a patto chiaramente che tu sia il legittimo proprietario dell’account su cui intendi agire!) anche da parte di chi – un po’ come te – non si reputa esattamente un grande esperto in fatto di nuove tecnologie.

Allora, ti va di scoprire come recuperare ID Apple in dettaglio?
Direi dunque di non perdere ulteriore tempo prezioso, di mettere al bando le ciance e di cominciare immediatamente a darci da fare.
Prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo ed inizia a concentrarti sulla lettura di questa mia guida.
Vedrai, alla fine sarai pronto ad affermare che in realtà era un vero e proprio gioco da ragazzi ed inoltre sono certo che in caso di necessità sarai anche ben disponibile a fornire eventuali spiegazioni ai tuoi amici bisognosi di ricevere dritte analoghe.

Recuperare ID Apple

Vuoi capire come recuperare ID Apple in caso di password dimenticata?
Non riesci più a ricordare l’indirizzo email associato al tuo account?
No problem, posso darti una mano io. Individua il tuo problema e segui le indicazioni apposite che trovi qui sotto e vedrai che in un battibaleno riuscirai a risolvere.

In tutti i casi tieni comunque presente che se sul tuo ID Apple risulta attiva l’autenticazione a due fattori, avrai bisogno di un dispositivo registrato o di un numero di cellulare associato all’ID Apple per ottenere il codice di conferma necessario ad andare avanti nella procedura (per maggiori info fai clic qui).
Se invece è attiva la verifica in due passaggi, dovrai tenere a portata di mano la tua chiave di recupero e un dispositivo registrato all’ID Apple (per maggiori info fai clic qui).

Password dimenticata

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Se vuoi scoprire come recuperare ID Apple in caso di password dimenticata, il primo passo che devi compiere è collegarti a questa pagina del sito Internet di Apple e digitare l’indirizzo email associato al tuo account nell’apposito campo di testo.
Successivamente copia il codice di sicurezza che vedi in basso a sinistra nel campo Digita i caratteri che vedi nell’immagine e poi fai clic sul pulsante Continua.

  • Accertati ora che sia spuntata l’opzione la password tra i dati che è tua intenzione reimpostare
  • fai clic su Continua
  • Indica dunque se intendi effettuare la reimpostazione ricevendo una mail con le istruzioni da seguire all’indirizzo associato all’account
  • oppure se preferisci reimpostare la password rispondendo alle domande di sicurezza che hai scelto quando hai creato l’account (o che comunque hai modificato in seguito) 
  • dopodiché clicca ancora una volta su Continua.
  • Personalmente ti consiglio di reimpostare la password ricevendo la mail da parte di Apple con tutte le istruzioni del caso ma poi ovviamente la decisione spetta a te, in base a quelle che sono le tue preferenze.
  • Adesso, in base alla modalità di reimpostazione che hai scelto, per reimpostare la password del tuo ID Apple e recuperare quest’ultimo
  • devi cliccare sul link che hai ricevuto via email
  • oppure devi digitare le risposte corrette (ovviamente sono quelle che hai impostato durante la fase di creazione del tuo ID Apple o che comunque hai modificato tu in seguito) alle domande di sicurezza che ti vengono proposte dal sito di Apple.

Per concludere, non ti resta altro da fare se non digitare la nuova password che vuoi associare al tuo ID Apple per recuperarlo nei campi nuova password e conferma password.

Tieni ben presente che la parola chiave da utilizzare deve composta da almeno 8 caratteri (io però te ne consiglio almeno 15-18) fra cui lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri e caratteri speciali (es.

punto esclamativo, parentesi o asterischi).

Per confermare la password digitata, clicca sul bottone Reimposta password in basso a destra e le modifiche saranno applicate all’istante.

Nel caso in cui qualche passaggio non ti fosse chiaro, leggi anche la guida ufficiale disponibile sul sito Internet di Apple.

Email dimenticata

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Non ricordi quale indirizzo email è associato al tuo ID Apple e vorresti capire come fare per identificare rapidamente quello giusto?
Allora collegati a questa pagina del sito Web di Apple e compila il modulo visualizzato a schermo digitando il tuo nome, il tuo cognome ed il tuo indirizzo email.
Digita quindi il codice di sicurezza riportato in basso nel campo che si trova sulla destra dopodiché fai clic su Continua.

  • A questo punto, se l’indirizzo email precedentemente immesso è quello corretto ti verrà mostrato il messaggio ID Apple trovato
  • facendo clic sul collegamento Vai alla pagina del tuo account potrai collegarti subito alla pagina del tuo account Apple. 
  • Se invece l’indirizzo email precedentemente digitato non è corretto
  • vedrai apparire il messaggio Nessun ID Apple trovato
  • potrai eventualmente provare con un altro indirizzo email facendo clic sul collegamento Riprova
  • ricompilando il modulo.

Nel caso in cui qualche passaggio non ti fosse chiaro, da’ uno sguardo anche alla guida ufficiale disponibile sul sito Internet di Apple.

Reimpostare l’ID Apple

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Se nel cercare di recuperare ID Apple hai modificato la password associata a quest’ultimo, adesso devi provvedere ad aggiornare i dati di accesso al tuo account su tutti i computer e i dispositivi su cui te ne servi.
Mi chiedi come si fa?
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.

  • Su iPhone e iPad – Recati nelle Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), seleziona il tuo nome oppure la voce relativa all’account iCloud e digita la nuova password di accesso al tuo ID Apple.
    Successivamente recati nuovamente nella schermata principale di Impostazioni, fai tap su iTunes Store e App Store, premi sul tuo ID Apple visualizzato in cima alla schermata che si apre e, se richiesto, digita la password di accesso all’account.

  • Su Mac – Recati nelle Preferenze di Sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock), fai clic sull’icona di iCloud presente nella finestra che si apre ed aggiorna le credenziali di accesso al tuo ID Apple premendo sul bottone Dettagli account.

  • Su Windows – Apri il Pannello di controllo di iCloud tramite la sua icona presente nell’area di notifica o nel menu Start, clicca sul pulsante  Dettagli account che si trova in basso a sinistra ed inserisci la nuova password del tuo ID Apple.

In tutti e tre i casi, qualora dovesse apparire qualche messaggio di errore o dovesse verificarsi qualche difficoltà di sincronizzazione con i dati di iCloud, puoi dissociare il tuo account iCloud da iOS, Mac e Windows e riassociarlo.
Per compiere quest’operazione, ti basta seleziona il bottone Esci del pannello di controllo di iCloud ed effettua nuovamente l’accesso in quest’ultimo usando le nuove credenziali del tuo ID Apple.

Nota: Al momento della disconnessione, i dati associati ad iCloud saranno rimossi dal dispositivo in uso ma torneranno tutti al loro posto nel momento in cui andrai ad associare nuovamente l’account al tuo iPhone, iPad, Mac o PC.

In caso di problemi

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Pur avendo seguito passo dopo passo le indicazioni di cui sopra non riesci a recuperare ID Apple?
Nell’eseguire la procedura è sorto qualche intoppo e non sai come fare?
Vista la situazione non posso far altro se non suggerirti di metterti in contatto con il servizio assistenza dell’azienda.

Per fare ciò, collegati a questa pagina ed a seconda di quelle che sono le tue preferenze seleziona una tra le seguenti opzioni: Reimpostazione della password (per ricevere assistenza provando a reimpostare la password relativa all’account), Parla con il supporto Apple ora (per metterti immediatamente in contatto telefonico con il supporto Apple), Pianifica una chiamata (per pianificare una telefonata) o Chiama il supporto Apple in un altro momento (per lasciare i tuoi recapiti e le tue informazioni e chiamare il supporto in un secondo momento in modo tale da risparmiare tempo nel dover fornire dei dettagli).

Successivamente attieniti alla procedura guidata che ti viene mostrata a schermo. Chiaramente, in base alla scelta da te effettuata, la procedura da seguire per ottenere assistenza da parte di Apple per riuscire a recuperare l’ID potrebbe risultare leggermente differente.
Ad ogni modo non preoccuparti, in tutti i casi non dovrai fare nulla di particolarmente complicato.

Ad esempio, scegliendo di parlare con il supporto Apple dovrai compilare il modulo che ti viene proposto digitando il tuo nome, il tuo cognome, il tuo indirizzo di posta elettronica ed il tuo numero di telefono.
Se lo ricordi, digita anche il tuo ID Apple dopodiché clicca su Continua ed attendi la chiamata da parte del supporto.

come recuperare icona su iphone

come recuperare icona su iphone

Non trovi più l’icona di Mail o Safari sul tuo iPhone e sei disperato perché non sai come ripristinarle?
Un’applicazione che riesci a raggiungere tranquillamente tramite la ricerca di Spotlight non risulta, invece, disponibile nella home screen del tuo iPhone?
Mi sembra strano… in ogni caso non disperare, oggi sono qui proprio per darti una mano e aiutarti ad affrontare questo piccolo-grande problema.

Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come recuperare icona su iPhone illustrandoti tutte le possibili soluzioni alla “scomparsa” delle app dall’home screen del celebre smartphone Apple.
Vedremo, dunque, come reinstallare le app di sistema in caso di disinstallazione (operazione fattibile solo su iOS 10 e successivi), come disattivare le restrizioni di iOS (che possono inibire la visualizzazione di alcune icone in home screen) e come riordinare le icone su iOS in modo che queste vengano disposte in base all’ordine predefinito.

Che ne dici?
Io ti consiglierei di non perdere altro tempo e di passare subito all’azione:
prendi il tuo iPhone, leggi le indicazioni che trovi di seguito e prova a metterle in pratica.
Ti assicuro che qualsiasi problema tu abbia con le icone del tuo “iPhone”, grazie ai miei consigli riuscirai a risolverlo in una manciata di tap.
Ti auguro una buona lettura e, soprattutto, ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Recuperare le icone delle app predefinite su iPhone
  • Recuperare le icone nascoste tramite le Restrizioni di iPhone
  • Recuperare le icone dalle cartelle di iPhone
  • Riordinare le icone su iPhone
  • Recuperare le icone su iPhone jailbroken
  • Recuperare l’icona di iPhone sul PC

Recuperare le icone delle app predefinite su iPhone

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Con iOS 10, Apple ha introdotto la possibilità di cancellare alcune app predefinite da iPhone, come ad esempio Calcolatrice, Calendario, Bussola, Contatti, FaceTime, Trova i miei amici, Casa, iBooks, iCloud Drive, iTunes Store, Mail, Mappe, Musica, Note, Podcast, Promemoria, Borsa, Suggerimenti, Video o TV, Memo Vocali, Watch e Meteo.
Si tratta di una cancellazione “light”, nel senso che alcuni dati delle app restano sulla memoria del device e, cosa ancora più importante, non è possibile sostituirle con altre app rendendole app predefinite per svolgere determinate operazioni (es.
non è possibile impostare Outlook o Airmail come app predefinite per la posta elettronica al posto di Mail).

Detto questo, se tu non trovi più alcune delle icone predefinite del tuo iPhone, molto probabilmente queste sono state rimosse tramite disinstallazione.
Per rimediare al problema e ottenerle indietro, non devi far altro che aprire l’App Store e scaricarle, come se si trattasse di una qualsiasi applicazione presente sul celebre negozio digitale di casa Apple.

Avvia, quindi, l’App Store premendo sulla sua icona presente nella home screen di iOS (la lettera “A” su fondo azzurro), seleziona la scheda Cerca che si trova in basso a destra, cerca l’app di tuo interesse (es.
Meteo, Mail o Contatti) e selezionala dai risultati della ricerca.
A questo punto, fai tap sull’icona della nuvola presente nella pagina con la descrizione dell’app e attendi che questa venga scaricata e installata sul tuo “iPhone”.

Al termine dell’installazione, troverai l’icona dell’app appena scaricata da App Store nell’home screen di iOS, pronta per essere avviata e utilizzata, come se nulla fosse mai successo (al netto della richiesta di eventuali permessi per accedere a posizione, foto, notifiche e così via).

Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o vuoi maggiori informazioni circa la procedura per disinstallare le app predefinite da iOS 10 o successivi, consulta il sito Internet di Apple.

Nota: per quanto riguarda le app di terze parti, se queste non sono accessibili né dalla home screen né dalla ricerca di Spotlight, molto probabilmente sono state disinstallate dall’iPhone.
Per rimediare al problema, apri l’App store e scaricale di nuovo.

Recuperare le icone nascoste tramite le Restrizioni di iPhone

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Non trovi più l’icona di Safari o di altre applicazioni di default che non si possono disinstallare o, comunque, risultano ancora installate sull’iPhone?
In questo caso, è molto probabile che sul dispositivo in uso siano attive le Restrizioni di iOS:
un sistema che permette di limitare l’uso del telefono (o del tablet, nel caso di iPad) inibendo l’accesso ad alcune applicazioni di sistema, come ad esempio Safari, Podcast e iBooks Store, e alle app di terze parti in base alla loro tipologia o alla loro età di destinazione (es.
è possibile nascondere tutte le app dedicate ai social network o tutte quelle non adatte ai minori di 17, 12, 9 o 4 anni).

Per rimuovere le Restrizioni di iOS, bisogna accedere alle impostazioni del sistema, digitare il codice di sicurezza che è stato impostato per queste ultime (quindi se non hai impostato tu le restrizioni, dovrai chiedere il codice a chi l’ha impostato) e disattivare il blocco per le app di proprio interesse, o in toto tutti i blocchi delle Restrizioni.

Per procedere, accedi dunque al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e seleziona le voci Tempo di utilizzo > Limitazioni app da quest’ultimo.
Digita, poi, il codice di sblocco necessario a modificare le restrizioni di iOS, individua le categorie di app che sono state bloccate, selezionale e premi sulla voce Elimina limitazione.

Successivamente, per disattivare eventuali blocchi applicate alle applicazioni di sistema, vai nel menu Tempo di utilizzo > Contenuti e privacy > App consentite e sposta su ON le levette relative alle app che vuoi far comparire nuovamente in home screen.
Se, invece, vuoi disattivare del tutto le restrizioni di iOS, torna in Tempo di utilizzo > Contenuti e privacy e sposta su OFF la levetta relativa alla funzione Contenuti e privacy.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 12, puoi disattivare solo alcune app di sistema e limitare l’uso delle app di terze parti in base all’età di destinazione.
Vai, dunque, nel menu Impostazioni > Generali > Restrizioni e digita il codice di protezione necessario ad accedere alle preferenze relative alle Restrizioni.
Fatto ciò, se vuoi ripristinare l’accesso alle app predefinite che risultano essere “scomparse” dal tuo iPhone (e quindi far visualizzare nuovamente le loro icone in home screen), sposta su ON le relative levette e il gioco è fatto.
Se, invece, intendi ripristinare l’accesso alle app di terze parti, seleziona la voce App e apponi il segno di spunta accanto alla voce Consenti tutte le app.

Per disattivare tutte le Restrizioni di iOS e non solo quelle relative alle app, torna nel menu Impostazioni > Generali > Restrizioni, fai tap sulla voce Disabilita restrizioni e digita il codice di sicurezza per sbloccare le Restrizioni.
Non è stato difficile, vero?

Recuperare le icone dalle cartelle di iPhone

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Se non trovi più l’icona di un’app nella home screen del tuo iPhone, mentre cercando quest’ultima in Spotlight questa risulta essere regolarmente installata sul dispositivo, forse è banalmente nascosta all’interno di una cartella.

Per verificare quest’eventualità, scorri le schermate del menu principale del tuo “iPhone” e apri tutte le cartelle presenti in essa.
Se in una delle cartelle è presente l’icona dell’app che ti sembrava essere “scomparsa”, fai un tap prolungato su di essa (in modo che questa cominci a “danzare”) e trascinala fuori dalla cartella, nella pagina dell’home screen che più preferisci.
Ad operazione completata, fai tap sul pulsante Fine collocato in alto a destra per salvare i cambiamenti.

Come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su come creare cartelle iPhone, rimuovendo tutte le icone da una cartella, questa verrà eliminata automaticamente da iOS.

Riordinare le icone su iPhone

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Hai aperto tutte le cartelle presenti nella home screen del tuo iPhone ma non hai trovato l’app di tuo interesse che, comunque, risulta essere installata sul device in quanto raggiungibile tramite la ricerca di Spotlight?
In questo caso, quello che ti consiglio di fare è accedere alle impostazioni di iOS e ordinare un ripristino delle icone dell’iPhone:
in questo modo, tutte le cartelle verranno cancellate e le app installate sul device verranno predisposte nell’ordine predefinito.
Questo significa che le app predefinite di iOS verranno messe nell’ordine che avevano inizialmente e che le app di terze parti verranno disposte in ordine alfabetico.

Per comandare il riordino delle icone su iPhone, accedi al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Generali > Ripristina, seleziona la voce Ripristina layout schermata Home dalla schermata che si apre e dai conferma, premendo sul bottone Ripristina schermata Home che compare in basso.

Recuperare le icone su iPhone jailbroken

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Se hai effettuato il jailbreak sul tuo iPhone, alcune icone potrebbero essere scomparse dalla home screen di iOS a causa dell’azione di qualche tweak o di problemi nati, per l’appunto, dopo lo sblocco del dispositivo.

Per rimediare al problema, prova ad accedere ai tweak che hai installato tramite Cydia (nel mio post su come nascondere app iPhone puoi trovare una lista di tweak che permettono di proteggere le app nascondendo le loro icone dalla home screen) e verifica che l’app che adesso ti sembra “scomparsa” non sia stata nascosta tramite questi ultimi.

In caso di esito positivo, per “sbloccare” un’app nascosta tramite i tweak in questione e visualizzarla nuovamente in home screen, non devi far altro che mettere o togliere il segno di spunta dal suo nome o attivare/disattivare la levetta che la riguarda (in base alle impostazioni del tweak in uso).
Facile, no?

Se, invece, la ricerca non dà esito positivo, prova a riavviare il tuo “iPhone” (per istruzioni dettagliate su questa procedura, consulta il mio tutorial su come riavviare iPhone) o, in casi estremi, a rimuovere il jailbreak o ripristinarlo.
Se non sai come togliere il jailbreak e come resettare iPhone, dai pure un’occhiata alle guide che ho dedicato a questi argomenti.

Recuperare l’icona di iPhone sul PC

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Il tuo problema non riguarda la visualizzazione delle icone su iPhone, bensì la visualizzazione dell’icona dell’iPhone sul computer quando colleghi il telefono al PC tramite cavo Lightning?
Allora probabilmente ci sono problemi di comunicazione tra lo smartphone di casa Apple e il tuo PC.

Per mettere a posto la situazione, devi installare (o reinstallare) i driver necessari per far comunicare Windows e iPhone.
Tali driver sono inclusi in iTunes, il programma multimediale di casa Apple che permette di sincronizzare e gestire i dispositivi iOS dal computer.

Per scaricare iTunes sul tuo PC, collegati al sito Internet di Apple e clicca sul bottone Download che si trova nella barra laterale di sinistra.
A scaricamento completato, apri il file iTunes64Setup.exe che hai appena ottenuto e clicca in sequenza sui pulsanti AvantiInstalla per due volte consecutive e Fine.
Se qualche passaggio non ti è chiaro, leggi il mio tutorial su come scaricare iTunes.
Se utilizzi un Mac, non hai bisogno di scaricare e installare iTunes in quanto già incluso “di serie” in macOS.

Una volta portata termine l’installazione di iTunes, apri il programma e accettane le condizioni d’uso.
Dopodiché collega l’iPhone al computer e autorizza la comunicazione tra i due device cliccando sul bottone Autorizza che compare sullo schermo del “iPhone” (seguito dal codice di sblocco dello stesso) e sul pulsante Continua che ti viene mostrato sul desktop.
L’icona dell’iPhone comparirà in alto a sinistra in iTunes e, selezionandola, potrai gestire il device dal tuo computer, come ti ho spiegato anche nel mio tutorial su come sincronizzare iPhone con Mac (le procedure da seguire sono identiche su macOS e Windows).

Adesso, apri Esplora File (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni di Windows), vai su Questo PC/Computer tramite la barra che vedi a sinistra e dovresti trovare l’icona dell’iPhone nella lista dei dispositivi connessi al computer.
Per approfondire l’argomento e capire più in dettaglio come mettere in comunicazione iPhone e computer, ti consiglio di leggere i miei tutorial su come collegare iPhone al PC e come scaricare foto da iPhone a PC.

come recuperare foto da iphone rotto

come recuperare foto da iphone rotto

Questa proprio non ci voleva! Il tuo fido iPhone ti è caduto dalla tasca, si è schiantato al suolo e ha smesso di funzionare.
Inutile ricordati che avresti potuto fare più attenzione ma, ormai, come si suol dire, la frittata è fatta, per cui devi inevitabilmente valutare l’ipotesi di acquistare un nuovo smartphone oppure, se i danni non sono eccessivi, di far riparare il  “iPhone” danneggiato.
La tua preoccupazione più grande, però, resta quella di aver perso inevitabilmente tutte le foto salvate sul dispositivo.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti sapere come recuperare le foto da un iPhone rotto?
Non ti preoccupare, forse posso darti una mano… dico forse, perché il successo dell’operazione dipende essenzialmente dall’entità dei danni, oltre che dai sistemi da te adottati per l’archiviazione di scatti e video realizzati con lo smartphone.
Ad ogni modo, tentar non nuoce, quindi direi di entrare subito nel vivo della questione.

Sei pronto a tentare quest’opera di recupero dati?
Sì?
Molto bene.
Posizionati bello comodo, prenditi un po’ di tempo libero solo per te e concentrati sulla lettura e sulla messa in pratica delle istruzioni che trovi nelle righe successive.
Non ti prometto nulla, sia ben chiaro, in quanto la riuscita dell’operazione non dipende né da me né da te ma dalle variabili di cui sopra.
Ti auguro una buona lettura e incrocio le dita per te!

Indice

  • Come recuperare foto da iPhone rotto senza backup
    • Sostituzione della batteria
    • Recupero foto da iCloud
  • Come recuperare foto da iPhone con display rotto
    • Procedura standard
    • Procedura alternativa

Come recuperare foto da iPhone rotto senza backup

Vuoi recuperare le foto da un iPhone rotto e del quale non hai effettuato precedentemente un backup?
Brutta situazione, ma non priva di vie d’uscita.
Ad esempio, se il malfunzionamento del dispositivo è riconducibile alla batteria o se in precedenza avevi scelto di salvare le foto su iCloud potresti tranquillamente riuscire nel tuo intento.
Per saperne di più, prosegui nella lettura.

Sostituzione della batteria

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Per recuperare le foto da un iPhone rotto, che non sembra volerne sapere più di accendersi, potresti tentare di recuperare i tuoi scatti andando a sostituire la batteria e poi a recuperare i dati presenti sul dispositivo, anche senza aver effettuato preventivamente un backup (il tutto a patto che il problema del device sia effettivamente riconducibile alla batteria).

Se il tuo smartphone non è più in garanzia e l’idea del fai da te non ti spaventa, puoi provare tu stesso a sostituire la batteria attualmente in uso con un’altra, tenendo però conto che, se no sai bene dove mettere le mani o comunque se effettui la procedura in maniera poco accorta, potresti danneggiare irrimediabilmente il tuo “iPhone”.

Ciò detto, se la cosa t’interessa, puoi seguire le istruzioni che ho provveduto a fornirti nel mio tutorial dedicato in maniera specifica a come cambiare la batteria dell’iPhone.
Ti anticipo già che dovrai munirti di tutta una serie di strumenti ad hoc oltre che, chiaramente, di una batteria da impiegare in sostituzione di quella vecchia.

La migliore alternativa, nonché quella più affidabile, è tuttavia quella di affidare il dispositivo all’assistenza Apple, portandolo in Apple Store oppure spedendolo all’azienda, e far sostituire la batteria in uso con una nuova dal personale competente.

Diversamente da quel che si possa pensare, richiedere un intervento per la sostituzione della batteria è un’operazione che non sempre è a pagamento.
La cosa dipende essenzialmente dallo stato del telefono.
Più precisamente, se il tuo iPhone ha una batteria difettosa e si trova ancora nel primo anno di garanzia, hai diritto a una riparazione gratuita.

Durante il secondo anno di garanzia o comunque se a causare il malfunzionamento della batteria sono stati dei danni accidentali, occorre sborsare 69 euro per iPhone X e modelli successivi e 49 euro nel caso di iPhone 8 e modelli precedenti.
Se poi avevi acquistato il pacchetto AppleCare+ per estendere la garanzia del tuo iPhone, puoi sostituire gratuitamente la batteria del dispositivo anche una volta trascorso il primo anno di garanzia.

Per tutti i dettagli del caso riguardo la sostituzione della batteria dell’iPhone tramite Apple e per prenotare un intervento di sostituzione, ti invito a fare riferimento all’apposita pagina Web che trovi sul sito Internet dell’azienda di Cupertino.

Una volta sostituita la batteria dell’iPhone, per recuperare le foto presenti sul dispositivo, prova a riaccendere lo smartphone come di consueto.
Se tutto è andato per il verso giusto, l’iPhone dovrebbe aver ripreso a funzionare normalmente e dovresti quindi essere in grado di accedere alle foto salvate nell’app Foto di iOS (e in qualsiasi altra posizione).

Dopo che il tuo iPhone avrà ripreso a funzionare correttamente, ti consiglio, a mero scopo preventivo, di trasferire le tue foto sul computer, seguendo le indicazioni che ho provveduto a fornirti nel mio tutorial su come trasferire foto da iPhone a PC.
In tal modo, potrai stare ben sicuro del fatto che, laddove dovessero esserci ulteriori problemi, potrai sempre accedere ai tuoi scatti da PC.

Recupero foto da iCloud

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Se sul tuo iPhone avevi attiva la sincronizzazione con iCloud, il servizio cloud di casa Apple, riuscire a recuperare le immagini di tuo interesse dal tuo “iPhone”, anche in assenza di un backup completo, potrebbe essere semplice.

Come ti ho spiegato in dettaglio nella mia guida su come archiviare le foto su iCloud, sugli iPhone associati a iCloud, le foto vengono caricate automaticamente sullo Streaming foto (che le conserva per 30 giorni) e, facoltativamente, è possibile attivare la Libreria foto di iCloud che, invece, le conserva in maniera permanente (insieme ai video), andando però a erodere lo spazio di archiviazione su iCloud Drive.

Sia in un caso che nell’altro, se il tuo iPhone si è rotto, per recuperare le tue foto, non devi far altro che accedere al tuo account iCloud da un altro dispositivo e scaricare le tue foto da lì.
Puoi compiere quest’operazione da Web, da un altro dispositivo iOS o da computer (su cui siano stati preventivamente abilitati i servizi di cui sopra).
Qui di seguito trovi spiegato come riuscirci in tutti e tre i casi.

  • Web – se hai attivato la Libreria foto di iCloud, apri il browser che usi solitamente per navigare in Internet, recati sulla home page di iCloud ed effettua l’accesso al tuo account compilando con i dati richiesti gli appositi campi sullo schermo.
    A login avvenuto, clicca sull’icona Foto, individua le foto di tuo interesse, seleziona le loro miniature (usando la combinazione Ctrl+clic su Windows o cmd+clic su Mac) e scarica ì i file originali facendo clic sull’icona con la nuvola e la freccia che va verso il basso presente nell’angolo in alto a destra della pagina.
    Tieni presente che questa procedura non risulta valida per lo Streaming foto.
  • iPhone/iPad – prendi il dispositivo, sbloccalo, apri l’app Foto facendo tap sulla relativa icona (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore) e avrai accesso a tutte le tue foto.
    Per condividerle o salvarle in altre app, seleziona le miniature di quelle di tuo interesse, fai tap sull’icona della condivisione (quella con il rettangolo e la freccia) e scegli l’app o l’azione che vuoi effettuare dal menu che si apre.
    Chiaramente, il dispositivo in uso dev’essere stato precedentemente associato allo stesso ID Apple configurato sull’iPhone rotto.
  • PC – dopo aver installato e configurato l’applicazione di iCloud su Windows, apri l’Esplora File facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) che trovi sulla barra delle applicazioni, recati nella posizione C:Users\Users\nome_utente\Pictures\iCloud Photos\ Download (al posto di nome_utente devi inserire il nome del tuo account utente) e potrai accedere alle tue immagini.
    Per salvarle in una posizione diversa, selezionale usando la combinazione Ctrl+clic, serviti della combinazione di tasti Ctrl+C per copiarle e incollale nella posizione che preferisci, usando la combinazione di tasti Ctrl+V.
  • Mac – avvia l’applicazione Foto selezionando la relativa icona (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore) che si trova sulla barra Dock e potrai visualizzare tutte le tue foto.
    Seleziona le foto che vuoi scaricare usando la combinazione cmd+clic ed esportale nella posizione che preferisci selezionando le voci File > Esporta > Esporta N foto che trovi nella parte in alto a sinistra della barra dei menu.
    Chiaramente, il Mac in uso dev’essere stato precedentemente associato allo stesso ID Apple configurato sull’iPhone rotto.

Per ulteriori approfondimenti riguardo le pratiche che ti ho appena indicato, ti invito a fare riferimento alla mia guida incentrata in maniera specifica su come scaricare le foto da iCloud.

Come recuperare foto da iPhone con display rotto

Adesso voglio spiegarti come recuperare le foto da un iPhone con display rotto.
In tal caso, considerando che il dispositivo risulta funzionante ma che non puoi servirtene correttamente o, comunque, non puoi visualizzare quanto riportato sul display, puoi affidarti all’uso di iTunes su Windows oppure dell’applicazione Foto su macOS o, ancora, all’impiego di software di terze parti concepiti appositamente per il recupero dei dati:
trovi spiegato tutto qui di seguito.

Procedura standard

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Puoi cercare di recuperare le foto da un iPhone con un display rotto usando iTunes su Windows oppure l’applicazione Foto su macOS.
In tal caso, la prima cosa che devi fare è quella di provvedere preventivamente a collegare lo smartphone a una delle porte USB del computer usando l’apposito cavo Lightning/Dock fornito in dotazione con il dispositivo.

Successivamente, se stai usando Windows, scarica e installa iTunes sul tuo PC seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida sull’argomento, avvia il programma e, se questa è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer, autorizza la comunicazione tra i due dispositivi premendo sugli appositi pulsanti su schermo (e digitando il codice di sblocco su iPhone).

In seguito, apri l’Esplora File di Windows, facendo clic sulla sua icona (quella con la cartella gialla) che trovi nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai clic destro sull’icona dell’iPhone e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

Nella finestra che si apre, fai clic sulla voce Altre opzioni, che si trova in basso a sinistra, e regola le tue preferenze relative all’importazione delle foto; dopodiché seleziona la voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e clicca sul pulsante Importa. Suddividi poi le foto da importare sul PC in base a dei gruppi basati sulla data di creazione e conferma quelle che sono le tue intenzioni, premendo sul bottone Importa.

Se, invece, stai usando macOS, apri l’applicazione Foto, facendo clic sulla sua icona (quella con lo sfondo bianco e il fiore multicolore) che trovi sulla barra Dock e, se questa è la prima volta che effettui quest’operazione, autorizza la comunicazione tra Mac e smartphone rispondendo in maniera affermativa agli avvisi che vedi comparire sullo schermo (e digitando il codice di sblocco su iPhone).

Nella finestra dell’applicazione Foto che a questo punto visualizzi sulla scrivania, seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra, in corrispondenza della sezione Dispositivi, e seleziona l’anteprima di tutte le foto da recuperare usando la combinazione cmd+clic.
Dopodiché scegli l’album in cui vuoi salvare le foto, tramite il menu a tendina in alto, e clicca sul bottone Importa tutte le nuove foto.

Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche di cui sopra, puoi fare riferimento alla mia guida incentrata in maniera specifica su come spostare le foto dall’iPhone al PC.

Procedura alternativa

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In alternativa alle pratiche descritte nel passo precedente, puoi provare ad accedere nuovamente alle foto presenti sul tuo iPhone rotto tramite appositi software di terze parti concepiti per il recupero dei dati, come nel caso dell’ottimo EaseUS MobiSaver Free:
si tratta, infatti, di un programma gratuito che consente di recuperare file e contatti cancellati dagli smartphone a marchio Apple.

Sì può usare sia su Windows che su macOS ed eventualmente è disponibile anche in una variante a pagamento (costa 64,95 euro) che consente di aggirare alcune limitazioni imposte dalla versione free (es.
il numero massimo di contatti che si possono recuperare).
Da notare che, per funzionare, richiede l’ultima versione di iTunes installata sul computer.

Per scaricare il programma su Windows, visita questa pagina Web, fai clic sul pulsante Scarica Gratis e su quello Scarica ora.
Completato il download, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sul bottone .

In seguito, premi sui pulsanti OK e Avanti, seleziona la voce Accetto i termini del contratto di licenza e clicca ancora sul pulsante Avanti per due volte consecutive.
Rimuovi poi la spunta relativa all’installazione di eventuali software aggiuntivi, clicca nuovamente sul pulsante Avanti e, per concludere, seleziona i bottoni Installa e Fine.

Se, invece, stai usando macOS, collegati a quest’altra pagina Web e fai clic sul pulsante Scarica gratis.
A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona di EaseUS MobiSaver Free nella cartella Applicazioni di macOS.

Successivamente, fai clic destro sull’icona del programma, seleziona la voce Apri dal menu contestuale e clicca sul pulsante Apri nella finestra comparsa sulla scrivania, in modo tale da andare ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

Ora che, a prescindere dal sistema operativo, visualizzi la finestra del programma sullo schermo, collega il tuo iPhone al computer utilizzando il cavo Lightning/Dock fornito in dotazione con lo smartphone e fai clic sul bottone Scansiona.

A processo di scansione ultimato, metti il segno di spunta in corrispondenza della casella Foto nella parte destra della finestra del programma, clicca sul pulsante Recupera posto in basso a destra e seleziona la cartella in cui esportare le immagini.

Se la cosa ti interessa, ti segnalo che il programma è anche in grado di recuperare i dati dai backup del dispositivo effettuati con iTunes e salvati sul computer.
Per usufruire della suddetta funzionalità, recati nella sezione Recupera da iTunes Backup facendo clic sulla relativa voce che trovi nella parte sinistra della finestra di EaseUS MobiSaver Free, seleziona il backup di tuo interesse e, infine, le foto da recuperare.
Tutto qui!

come recuperare conversazioni whatsapp iphone

come recuperare conversazioni whatsapp iphone

Hai appena installato WhatsApp su un nuovo iPhone ma non riesci a recuperare le conversazioni che avevi sul tuo vecchio “iPhone”?
Non disperare, probabilmente c’è qualche problema nella configurazione di iCloud o hai saltato qualche passaggio, nulla di irrimediabile.

Per trasferire le chat di WhatsApp da un iPhone all’altro è necessario che i due dispositivi siano collegati allo stesso ID Apple e che abbiano lo stesso numero di telefono.
Inoltre bisogna attivare la sincronizzazione dei dati su iCloud e bisogna assicurarsi che iCloud Drive sia attivo su entrambi i telefoni.
Quando tutte queste condizioni vengono rispettate, WhatsApp rileva automaticamente i file di backup presenti su iCloud e propone all’utente la possibilità di ripristinare tutte le discussioni.

A questo punto, quello che ti consiglio di fare è:
verificare la connessione ad iCloud sul tuo vecchio iPhone (ammesso che tu ce l’abbia ancora), creare un nuovo backup delle chat, verificare la connessione ad iCloud sul nuovo telefono e reinstallare WhatsApp.
Se tutto fila per il verso giusto, al termine della verifica iniziale del numero di telefono, l’applicazione dovrebbe rilevare automaticamente il backup di iCloud e chiederti se vuoi recuperare conversazioni WhatsApp iPhone.
Provaci subito!

Indice

  • Recuperare le conversazioni di WhatsApp tramite backup
  • Cosa fare sul vecchio iPhone
  • Cosa fare sul nuovo iPhone
  • Backup di iTunes e iCloud
  • Ripristino delle conversazioni archiviate
  • Recuperare conversazioni WhatsApp cancellate

Recuperare le conversazioni di WhatsApp tramite backup

Se hai creato un backup delle tue conversazioni su un vecchio iPhone e ora vuoi passarle su un nuovo “iPhone”, puoi ripristinare i tuoi messaggi semplicemente sfruttando la funzione di ripristino dei messaggi da iCloud, che parte in automatico installando WhatsApp su uno smartphone associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account iCloud di quello precedente.
La stessa, identica, procedura può essere messa in pratica anche per reinstallare WhatsApp su un iPhone su cui era già stata installata in passato.

Cosa fare sul vecchio iPhone

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Sei ancora in possesso del tuo vecchio iPhone?
Bene, allora prendi il dispositivo, inserisci in esso la SIM che utilizzi sul tuo nuovo “iPhone” e accendilo.
Dopodiché recati nel pannello delle impostazioni (premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e verifica che le impostazioni di iCloud siano tutte configurate correttamente.

Verifica, quindi, che in cima allo schermo ci sia la tua foto o, in caso di esito negativo, effettua il login su iPhone usando il tuo account iCloud (premendo sull’apposita voce del menu).
Una volta verificata la presenza di un account iCloud o dopo aver effettuato il login, premi sul tuo nome, poi sull’icona di iCloud e verifica che l’impostazione relativa ad iCloud Drive sia attiva.
Nel caso in cui iCloud Drive risultasse non attivo, sposta su ON la levetta presente accanto ad essa.
Dopodiché ripeti la stessa operazione per la voce relativa a WhatsApp, che dovrebbe trovarsi in fondo al menu.

Adesso, avvia WhatsApp e ripeti la verifica del numero di telefono (avendo installato l’applicazione su un altro iPhone dovresti aver perso l’accesso sul vecchio telefonino).
Dopodiché seleziona la scheda Impostazioni che si trova in basso a destra, vai su Chat, seleziona la voce Backup delle chat e avvia un backup delle tue conversazioni su iCloud premendo sul pulsante Esegui backup adesso.
Se nel backup vuoi includere anche i video allegati ai messaggi, sposta su ON la levetta relativa all’opzione Includi video.

Cosa fare sul nuovo iPhone

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Bene, ora sei pronto per ripristinare le chat sul tuo nuovo iPhone! Reinserisci dunque la SIM all’interno del dispositivo e apri le Impostazioni per accertarti che l’account associato al telefono sia lo stesso del vecchio iPhone e che iCloud Drive sia in funzione.
In caso contrario, effettua l’accesso ad iCloud con l’ID Apple utilizzato anche sull’altro telefono e sposta su ON le levette relative ad iCloud Drive e WhatsApp, come abbiamo visto prima.

Ora devi rimuovere WhatsApp dal telefono (operazione che cancellerà tutti gli eventuali messaggi presenti nell’applicazione).
Tieni dunque il dito premuto sull’icona della app finché questa non comincia a “ballare”, premi sulla ”x” che compare in alto a sinistra e conferma la cancellazione dell’applicazione, rispondendo Elimina all’avviso che compare sullo schermo.

Superato anche questo step, non ti resta che installare nuovamente WhatsApp sull’iPhone (basta cercarlo all’interno dell’App Store), avviare l’applicazione e seguire normalmente la sua procedura di configurazione iniziale.
Se tutto va per il verso giusto, dopo aver effettuato la verifica del numero, WhatsApp rileverà il backup di iCloud e ti chiederà se vuoi ripristinarlo.

Pigia dunque sul pulsante Ripristina cronologia Chat ed entro qualche secondo la procedura per recuperare conversazioni WhatsApp iPhone verrà portata automaticamente a termine.
Naturalmente, oltre alle conversazioni ritroverai anche tutte le tue impostazioni, le iscrizioni ai gruppi e tutti i dati collegati al tuo account.

Qualora incontrassi dei problemi nell’eseguire questa procedura, leggi il mio tutorial su come scaricare WhatsApp su iPhone.

Backup di iTunes e iCloud

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Se hai creato un backup dell’iPhone sul tuo computer tramite iTunes (il software multimediale di Apple disponibile come download gratuito e installato “di serie” su tutti i Mac) oppure tramite iCloud (il servizio di cloud storage di casa Apple), puoi provare a recuperare i messaggi di WhatsApp utilizzando questi ultimi.
Attenzione però, tali procedure prevedono il ripristino completo di iOS e riportano il dispositivo allo stato in cui era nella data del backup.
Personalmente te le sconsiglio, se non in casi estremi.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio tutorial su come ripristinare un backup di iPhone.

Ripristino delle conversazioni archiviate

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Hai archiviato per sbaglio una conversazione in WhatsApp e non sai come recuperarla?
Nessun problema.
Recati nella sezione Chat dell’applicazione, trascina la schermata verso il basso e seleziona la voce Chat archiviate che compare in alto.

A questo punto, individua la discussione da ripristinare, trascina il dito da destra verso sinistra sul suo titolo e premi sul pulsante Estrai che compare sulla destra.
Più facile di così?
Se hai bisogno di altre informazioni sul processo di archiviazione dei messaggi in WhatsApp dai pure un’occhiata al tutorial che ho scritto sull’argomento.

Recuperare conversazioni WhatsApp cancellate

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Hai formattato il tuo iPhone e vorresti recuperare le conversazioni che avevi su WhatsApp?
Mi spiace, ma senza un backup di iCloud è un’operazione quasi impossibile da portare a termine.

Se vuoi, puoi provare a scansionare la memoria del telefono con uno dei programmi adatti allo scopo, ad esempio Dr.Fone di Wondershare, ma ti avviso:
il software è a pagamento (ha un prezzo di 58 euro su Windows e di 66,39 euro su macOS, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di visualizzare i dati recuperabili).
Inoltre, le speranze che tu riesca a raggiungere il risultato sperato non sono altissime (in quanto i messaggi di WhatsApp potrebbero essere stati sovrascritti rapidamente sulla memoria del dispositivo dopo la loro cancellazione).

Se sei deciso a proseguire, collegati al sito Web di Dr.Fone e scarica la versione del programma per dispositivi iOS Apple cliccando sul pulsante di downloadrelativo a Windows o macOS, in base al sistema operativo che utilizzi sul tuo computer.

A download completato, se utilizzi Windows, apri il file drfone-for-ios_full[versione].exe che hai appena scaricato sul tuo PC e clicca prima sul pulsante e poi su OK.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e concludi il setup facendo clic prima sul pulsante Avanti per tre volte consecutive e poi su Fine.
Se utilizzi un Mac, invece, apri il pacchetto dmg che contiene Dr.Fone, clicca sul pulsante Accetto, trascina il programma nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

Ad installazione completata, collega l’iPhone al computer (se usi Windows, assicurati che ci sia iTunes installato sul computer) avvia Dr.Fone, premi sul pulsante Recupero (o Recupera) e attendi che venga stabilita la comunicazione con il telefono.
A questo punto, assicurati che nella barra laterale di sinistra ci sia selezionata la voce Recupero da Disp. iOS, metti il segno di spunta accanto all’opzione WhatsApp & allegati, premi sul bottone Avvia scan e attendi che ti vengano mostrati i messaggi e gli allegati di WhatsApp recuperabili (se disponibili).

Se l’operazione sembra bloccarsi al 99%, clicca sul pulsante per chiudere la finestra, rispondi di voler annullare l’operazione e dovresti visualizzare la schermata per il recupero dati.
Scegli, dunque, dalla barra laterale di sinistra se vuoi recuperare i messaggi o gli allegati di WhatsApp (selezionando un’opzione tra WhatsApp e Allegati WhatsApp), metti il segno di spunta accanto agli elementi da recuperare e premi sul pulsante Esporta (in basso a destra) per completare l’operazione.
Il recupero dei dati è disponibile solo nella versione a pagamento di Dr.Fone.

Se sul computer hai salvato dei backup dell’iPhone realizzati con iTunes o se hai dei backup di iPhone salvati su iCloud, puoi recuperare i dati da questi ultimi selezionando le voci Recupero backup iTunes e Ripristino Backup iClouddalla barra laterale di sinistra.

Qualora Dr.Fone non dovesse riuscire nel suo compito, puoi affidarti a delle soluzioni alternative, come EaseUS MobiSaver, che è anch’esso a pagamento con una versione di prova gratuita ed è disponibile sia su Windows che su macOS:
te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come recuperare foto cancellate da iPhone.

come recuperare contatti iphone

come recuperare contatti iphone

Hai acquistato un nuovo iPhone e ora vorresti recuperare i contatti dal tuo vecchio “iPhone”? Hai cancellato per sbaglio alcuni contatti dal tuo iPhone e non sai come recuperarli?
Non ti preoccupare, sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

Con la guida di oggi, infatti, vedremo come recuperare contatti iPhone trasferendoli su un nuovo terminale oppure approfittando delle funzioni di ripristino offerte da iCloud, la piattaforma cloud di Apple su cui vengono sincronizzati automaticamente i contatti di iPhone (salvo diversa impostazione da parte dell’utente).
Ti assicuro che si tratta di procedure estremamente semplici da portare a termine, devi solo scegliere quella più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica.

Allora, che ne dici, sei pronto a cominciare?
Se la tua risposta è affermativa, prenditi cinque minuti di tempo libero e prova a ripristinare la tua rubrica seguendo le indicazioni che trovi di seguito.
Il tutorial io l’ho realizzato usando un iPhone 6S aggiornato ad iOS 9.x, ma i passaggi da seguire sono più o meno gli stessi su tutte le versioni dello smartphone Apple e su tutte le versioni più recenti di iOS.
Buona lettura e in bocca al lupo per il ripristino dei tuoi contatti!

Recuperare i contatti su un nuovo iPhone

Se vuoi sapere come recuperare contatti iPhone per trasferirli dal vecchio al nuovo modello di “iPhone” che hai acquistato, non devi far altro che sfruttare le potenzialità di iCloud.
La piattaforma cloud di Apple provvede ad archiviare automaticamente dei backup di dati e impostazioni online e puoi configurare il nuovo iPhone in modo che scarichi il backup del vecchio telefono (in cui sono compresi anche i contatti della rubrica).

Per ripristinare un backup da iCloud, non devi far altro che accendere il nuovo iPhone e seguire la procedura di configurazione iniziale fino a quando non ti viene chiesto se vuoi impostare il terminale come nuovo telefono oppure vuoi ripristinare un backup da iCloud.
Seleziona quest’ultima opzione, scegli il backup più recente disponibile per il device e avvia la sincronizzazione dei dati.

Al termine dell’operazione (potrebbe volerci un bel po’ per scaricare tutto!) ritroverai non solo i tuoi vecchi contatti nella rubrica del nuovo iPhone ma anche tutte le applicazioni e i dai che avevi sul telefono precedente.

Se il tuo iPhone è già stato attivato ma vuoi inizializzarlo per ripristinare un backup di iCloud, recati nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina di iOS, fai “tap” sulla voce Inizializza contenuto e impostazioni, digita il codice di sblocco del telefono e premi sul pulsante Inizializza iPhone che compare in basso.

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Se in passato hai provveduto ad effettuare backup iPhone sul computer, puoi anche ripristinare i contatti del “iPhone” tramite iTunes.
Basta collegare il dispositivo al PC/Mac, aspettare che si avvii iTunes, selezionare l’icona dell’iPhone che si trova in alto a sinistra e scegliere il backup da ripristinare dal menu a tendina Ripristina da questo backup.

Se poi l’iPhone è già stato inizializzato, puoi resettarlo e quindi ripristinare i backup salvati sul computer selezionando la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e cliccando sul pulsante Ripristina backup che si trova in alto a destra.
Pigia quindi sul pulsante Ripristina Ripristina e aggiorna, accetta le condizioni d’uso di iOS e attendi pazientemente che venga prima scaricata da Internet e poi installata la versione più recente di iOS.

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Affinché l’intera operazione vada a buon fine, devi disattivare la funzione Trova il mio iPhone dal telefono recandoti nel menu Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone di iOS, spostando su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e digitando la password del tuo ID Apple. Per maggiori info sulla procedura, consulta il mio tutorial su come ripristinare iPhone.

Recuperare contatti iPhone da iCloud

Come accennato in precedenza, tutti gli iPhone che vengono associati a un ID Apple sincronizzano, per impostazione predefinita, i contatti della rubrica con iCloud.
Questo significa che in caso di necessità, se ad esempio hai cancellato alcuni contatti dal tuo iPhone per sbaglio, puoi sfruttare le funzioni di ripristino di iCloud per riportare la rubrica a uno stato precedente e sincronizzare nuovamente i contatti cancellati sul tuo “iPhone”.

Per ripristinare la rubrica tramite iCloud, collegati al sito Internet iCloud.com dal tuo computer e accedi al tuo ID Apple.
Ad operazione completata, fai click sul tuo nome che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni iCloud dal menu che compare.

A questo punto, scorri la pagina che si apre fino in fondo e clicca sulla voce Ripristina contatti che si trova sulla sinistra.
Individua dunque un backup recente da ripristina, fai click sulla voce Ripristina collocata accanto al suo nome e conferma il ripristino della rubrica premendo sul pulsante Ripristina che compare al centro dello schermo.
Entro breve la rubrica di iCloud verrà riportata alla data selezionata e verrà sincronizzata nuovamente sull’iPhone.
In caso di problemi, potrai riportare la rubrica di iCloud allo stato di partenza usando il backup che il servizio genererà automaticamente durante il ripristino.

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Recuperare contatti iPhone da Gmail

Se hai deciso di sincronizzare i contatti di iPhone con Gmail anziché con iCloud, puoi riportare indietro lo stato della rubrica sfruttando la funzione di ripristino offerta da Google.

Non sai di cosa sto parlando?
Allora collegati subito al servizio Contatti Google e fai clic sulle voci Di più > Annulla le modifiche presente nella barra laterale di sinistra. Successivamente, scegli se riportare lo stato della rubrica a 10 min fa, 1 ora fa, ieri, 1 settimana fa o una data personalizzata (si può tornare indietro al massimo di 30 giorni).
Clicca quindi sul pulsante Conferma e il gioco è fatto.

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Recuperare contatti iPhone da un file VCF

Se hai esportato un file VCF con la rubrica dal tuo vecchio iPhone (ci sono tante app per farlo) o di un terminale Android (stesso discorso), puoi trasferire i contatti sul tuo “iPhone” semplicemente auto-inviandoti il file VCF via email e aprendolo con l’applicazione Contatti di iOS.

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Dopo aver ricevuto l’email con il file VCF, non devi far altro che aprirla in Mail, premere sull’icona dell’allegato e selezionare la voce Aggiungi tutti i xx contatti dalla schermata che si apre.
Tutti i contatti contenuti nel file VCF verranno importati automaticamente nella rubrica dell’iPhone e quindi sincronizzati su iCloud o altri servizi online associati al dispositivo.

Se non utilizzi Apple Mail ma un altro client di posta elettronica (es.
Outlook per iOS), apri il messaggio che contiene il file VCF, premi sull’icona della condivisione, seleziona la voce Apri in/Open in e premi sull’icona Copia in contatti che si trova nella prima riga del menu che si apre.

come recuperare chat whatsapp iphone

come recuperare chat whatsapp iphone

Sei un accanito utilizzatore di WhatsApp e sfrutti di frequente la famosa app di messaggistica istantanea sul tuo iPhone per chiacchierare con amici, parenti e colleghi di lavoro.
Tuttavia se di recente hai notato l’insorgenza di alcuni fastidiosi problemi sul tuo iPhone e se vorresti provare a far fronte alla cosa effettuando un bel ripristino ma sei ancora titubante sul da farsi perché pensi che in tal modo perderai tute le conversazioni sappi che puoi contare su di me.
Nelle seguenti righe andrò infatti a spiegarti tutto ciò che è possibile fare per recuperare chat WhatsApp iPhone.

Con la guida di oggi andremo infatti a scoprire insieme come eseguire un backup completo delle tue conversazioni sulla famosa pia di messaggistica, come recuperare chat WhatsApp iPhone in caso di necessita e, di conseguenza, come evitare che tutte le tue conversazioni vadano irrimediabilmente perse.
Come dici?
Temi sia troppo complicato?
Ma no, ti sbagli di grosso! Contrariamente alle apparenze recuperare chat WhatsApp iPhone è davvero molto semplice, basta solo sapere come muoversi, tutto qui.

Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa risulta necessario fare per poter recuperare chat WhatsApp iPhone ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di metterti ben comodo e di concentrarti attentamente sulle indicazioni che stai per ricevere.
Pronto?
Si?
Benissimo, allora cominciamo!

Prima di spiegarti come procedere per poter recuperare chat WhatsApp iPhone è bene chiarirsi immediatamente su un punto.
Quando si parla di recuperare chat WhatsApp iPhone generalmente si fa riferimento alla possibilità di accedere nuovamente alle proprie conversazioni effettuate tramite la famosa app dal proprio iPhone dopo aver provveduto ad installare o reinstallare la stessa.
In altri casi ci si può però riferire alla possibilità di recuperare chat WhatsApp iPhone in seguito alla procedura di archiviazione volontaria o involontaria delle conversazioni effettuate.
Individua dunque la tua situazione tra quelle appena indicate ed attieniti ai passaggi riportati di seguito.
In entrambi i casi si tratta di operazioni abbastanza facili da eseguire.

Recuperare chat WhatsApp iPhone dopo aver installato o reinstallato l’app

Se il tuo intento è quello di recuperare chat WhatsApp iPhone perché intendi installare la famosa applicazione su un nuovo iPhone in tuo possesso o perché desideri reinstallare l’app sul tuo dispositivo sappi che per riuscire nell’impresa devi necessariamente disporre di un backup.
Per verificare la disponibilità di un backup ed eventualmente per effettuare uno subito ti basta sfruttare l’apposita funzionalità annessa all’app e basata su iCloud, il servizio di cloud storage a marchio Apple.

Puoi inoltre verificare quando è stato effettuato il backup della chat di WhatApp l’ultima volta semplicemente accedendo alla home screen del tuo iPhone, premendo sull’icona dell’app WhatsApp, facendo tap sulla voce Impostazioni collocata in basso a destra, premendo sulla voce Chat e poi su quella Backup della chat e dando uno sguardo alla data riportata accanto ala voce Ultimo backup: annessa nella parte alta della sezione Backup della chat delle impostazioni di WhatsApp.

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Tieni presente che per impostazione predefinita i backup di WhatsApp su iCloud avvengono in maniera automatica in base ad un intervallo di tempo prestabilito al momento del download e dell’installazione dell’applicazione.
Tuttavia se intendi regolare l’intervallo di tempo o se hai disattivato la funzionalità di backup ed è tua intenzione attivarla nuovamente ti basta accedere alla home screen del tuo iPhone, premere sull’icona dell’app WhatsApp, premere sulla voce Impostazioni che risulta collocata in basso a destra e poi fare tap su Chat.
Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata premi sulla voce Backup della chat, fai tap su Backup automatico e poi indica se intendi effettuare il backup della chat su base quotidiana, settimanale oppure mensile selezionando, rispettivamente, l’opzione Quotidiano, Settimanale o Mensile.
Se risulta selezionata l’opzione Disattivato e quindi se in passato hai disattivato il backup della chat puoi attivare la funzionalità in oggetto semplicemente selezionando una delle opzioni che ti ho appena indicato.

A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze puoi inoltre scegliere se includere o meno i video nei backup della chat semplicemente tornando alla sezione Backup delle chat delle impostazioni di WhatsApp e portando, rispettivamente, su ON oppure su OFF l’interruttore presente accanto alla voce Includi video.

In alternativa al backup automatico puoi anche effettuare “manualmente” il backup della chat di WhatsApp premendo sulla voce Esegui backup adesso annesso alla schermata Backup delle chat delle impostazioni dell’applicazione.
In tal caso mi raccomando, assicurati di essere connesso ad una rete WiFi e non alla rete cellulare del tuo iPhone onde evitare di incorrere in tariffazioni extra da parte del tuo gestore telefonico a causa dell’eventuale massiccia quantità di dati da archiviare.

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Una volta verificata la disponibilità di un backup puoi dunque passare all’azione vera e propria ed andare a recuperare chat WhatsApp iPhone.
Tutto ciò che devi fare è installare o reinstallare WhatsApp sull’iPhone associato allo stesso numero e allo stesso ID Apple di quello che ha generato il backup.
Se desideri ottenere maggiori informazioni a riguardo puoi seguire la mia guida su come scaricare WhatsApp su iPhone.

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Una vola avviata l’applicazione e dopo aver effettuato l’apposita procedura guidata di configurazione mostrata a schermo per verificare il numero di telefono WhatsApp capterà automaticamente la disponibilità del backup e ti chiederà se intendi ripristinarlo oppure no.
A questo punto potrai recuperare chat WhatsApp iPhone semplicemente facendo tap sulla voce Ripristina cronologia chat che ti viene mostrata a schermo.

Successivamente ti basterà attendere qualche minuto affinché la procedura di ripristino venga portata a termine dopodiché potrai accedere senza problemi alle conversazioni di WhatsApp salvate mediante il backup precedentemente effettuato sul tuo iPhone.

Se invece hai formattato il tuo dispositivo senza aver prima effettuato un backup delle conversazioni dell’app di messaggistica ed adesso desideri poter recuperare chat WhatsApp iPhone mi dispiace dirtelo ma… in situazioni di questo tipo non è possibile fare molto.
Ad ogni modo prima di gettare definitivamente la spugna ti suggerisco di provare a scansionare la memoria del tuo iPhone con uno dei software che ti ho consigliato nella mia guida su come recuperare file cancellati dal cellulare.

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Recuperare chat WhatsApp iPhone dopo aver archiviato le conversazioni

Se hai archiviato volutamente o erroneamente una o più conversazioni effettuate con la famosa app di messaggistica così come ti ho spiegato nella mia guida su come archiviare conversazioni WhatsApp ed ora è tua intenzione capire come fare per poter recuperare chat WhatsApp iPhone le prime operazioni che devi effettuare sono quella di accedere alla home screen del tuo iPhone e quella di premere sull’icona dell’app per la messaggistica istantanea.

Ora che visualizzi la schermata di WhatsApp premi sulla voce Chat collocata in basso, scorri poi la schermata che ti viene mostrata sino in fondo e poi premi sulla voce Chat archiviate.
Effettua quindi uno swipe verso sinistra sul titolo della discussione che intendi recuperare e poi premi sul pulsante blu Estrai dal menu che ti verrà mostrato di lato.

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Per recuperare chat WhatsApp iPhone dopo averle archiviate tutte contemporaneamente dirigiti invece nel menu Impostazioni premendo sull’apposita voce collocata in basso a destra, premi poi su Chat e chiamate e seleziona Cronologia chat. Successivamente seleziona l’opzione Estrai tutte le chat dall’archivio.

come rallentare una canzone mac

come rallentare una canzone mac

Stai muovendo i tuoi primi passi nel mondo dell’editing audio e vorresti imparare come cambiare il ritmo di una canzone senza usare software troppo complessi?
Possiedi un Mac?
Allora credo proprio che tu sia capitato nel posto giusto al momento giusto.

Con la guida di oggi, vedremo infatti come rallentare una canzone Mac utilizzando uno dei software predefiniti di OS X che permette di creare e modificare brani musicali con gran facilità.
Probabilmente hai già capito a quale applicazione mi riferisco, ma per conoscere tutti i dettagli continua a leggere.

Se vuoi scoprire come rallentare una canzone Mac, ti consiglio di utilizzare l’applicazione GarageBand che si trova installata “di serie” in OS X.
Avviala, cliccando sulla sua icona presente nel Launchpad del tuo Mac, e nella finestra che si apre fai doppio click sulla voce Loops.

A questo punto, clicca sul pulsante Crea per accedere alla finestra principale del programma e richiama la libreria musicale di iTunes facendo click sul pulsante Mostra/Nascondi il Browser media che si trova in fondo a destra.
Seleziona quindi la canzone che vuoi rallentare tramite la barra comparsa al lato dello schermo e trascinala nell’editor di GarageBand.
Se il brano che vuoi modificare non è compreso nella libreria di iTunes, nessun problema.
Seleziona il file nel Finder e trascinalo con il mouse in GarageBand.

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Dopo aver importato il brano in GarageBand, per rallentare una canzone Mac devi allineare il suo grafico al margine sinistro dell’editor (basta spostarlo di pochi pixel) ed attivare l’opzione Segui ritmo e tono nel pannello Editor dati, che puoi richiamare facendo click sull’icona delle forbici che si trova in basso a sinistra.

Perfetto.
Ora non ti rimane che cliccare due volte consecutive sulla freccia su che si trova nel display virtuale di GarageBand, accedere alle impostazioni di Ritmo e Tempo e abbassare questi due valori in modo che la canzone diventi più lenta.

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Clicca infine sul play per ascoltare le modifiche applicate al brano e, quando sei soddisfatto del risultato ottenuto, salva la canzone selezionando la voce Esporta brano su disco dal menu Condividi di GarageBand.
Nella finestra che si apre, seleziona la voce Codificatore AAC o Codificatore MP3 dal menu a tendina Comprimi usando, a seconda del formato di file in cui desideri esportare il brano, e clicca sul pulsante Esporta per completare l’operazione.

Se GarageBand ti sembra troppo difficile da utilizzare, ti ricordo che anche su Mac puoi rallentare le canzoni utilizzando l’ottimo software gratuito Audacity.
Ti ho spiegato come sfruttarlo al meglio per questo scopo nella mia guida su come rallentare una canzone.
Buon divertimento!

come pulire tastiera mac

come pulire tastiera mac

Ci tieni tantissimo alla pulizia dei tuoi strumenti di lavoro, Mac compreso.
Purtroppo, però, non sempre riesci a pulire a fondo le periferiche collegate a quest’ultimo, soprattutto la tastiera che, come una sorta di “calamita”, attira una quantità sorprendente di polvere e sporco.
Quanto ti capisco! Ma a tutto, o quasi, c’è un rimedio, anche a una tastiera sporca come quella collegata al tuo computer a marchio Apple (o integrata in esso, nel caso dei portatili)!

In questa guida su come pulire la tastiera del Mac, voglio proprio mostrarti quanto sia relativamente semplice pulire questa periferica:
basta reperire l’occorrente necessario per eseguire le operazioni di pulizia necessarie per farla tornare splendente come prima e, soprattutto, utilizzare la tecnica giusta per evitare di pulirla male o, peggio ancora, danneggiarla.

Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato?
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Sono sicuro che, seguendo passo-passo i miei consigli, riuscirai a rendere di nuovo linda la tastiera del tuo fido Mac.
In bocca al lupo!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Occorrente per pulire tastiera Mac
  • Pulire tastiera Mac
    • iMac/Mac mini/Mac Pro
    • MacBook/MacBook Air/MacBook Pro
  • Per maggiori informazioni…

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial e vedere come pulire la tastiera del Mac, è necessario che tu faccia alcune operazioni preliminari, così da agire in totale sicurezza, evitando di arrecare danni ai componenti hardware del computer.

Nella fattispecie, se devi pulire la tastiera di un iMac, un Mac mini o un Mac Pro con tastiera collegata via cavo, devi spegnere il Mac selezionando la voce Spegni… dal menu Apple (l’icona della mela morsicata posta in alto a sinistra, nella barra dei menu).
Dopodiché devi scollegare la tastiera dal computer.

Se, invece, stai utilizzando una tastiera Bluetooth, come la Magic Keyboard, devi semplicemente spegnere quest’ultima premendo l’apposito pulsante di spegnimento ed eventualmente rimuovere le pile dall’apposito vano.

Per quanto riguarda i MacBook (i computer portatili prodotti da Apple), invece, devi spegnere il computer (puoi farlo seguendo le istruzioni che ti ho fornito precedentemente, oltre che nell’approfondimento che ti ho linkato) e accertati che il computer sia scollegato dall’alimentatore.

Occorrente per pulire tastiera Mac

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Prima di guidarti nelle operazioni di pulizia della tastiera del Mac, devi necessariamente procurarti tutto l’occorrente di cui hai bisogno per eseguire i passaggi che ti andrò a descrivere tra poco.
Gli accessori necessari per pulire la tastiera del tuo computer sono i seguenti.

  • Bomboletta di aria compressa — questo strumento è di fondamentale importanza per pulire la tastiera del Mac perché permette di rimuovere con una certa facilità residui di polvere, sporco e briciole annidatisi nelle fessure che separano i tasti.
  • Panno morbido — ti consiglio di reperirne uno in microfibra (per intenderci, come quelli utilizzati per pulire le lenti degli occhiali) o, se preferisci, uno in pelle di camoscio o in pelle di daino.
    Prima di utilizzarne uno, accertati che sia pulito e, soprattutto, che non rilasci pelucchi; altrimenti il lavoro che farai sarà inutile e peggiorerai la situazione sporcando ancora di più la tastiera del Mac.
    Ti esorto, inoltre, a non usare a mo’ di panno dei fazzoletti di carta o dei canovacci da cucina, perché non sono adatti alle operazioni di pulizia che devi effettuare.
    Capito?
  • Acqua — se la tastiera del Mac è particolarmente sporca, utilizzare un po’ d’acqua per inumidire il panno che ti sei procurato ti faciliterà la rimozione delle incrostazioni di sporco.
    Mi raccomando, però, non introdurre nell’acqua detersivi o altre sostanze che potrebbero danneggiare la tastiera o altri componenti del computer.

Tutto il materiale che ti ho elencato nelle righe precedenti è facilmente reperibile nei negozi che sono presenti nella tua zona (sia nei supermarket che nei negozi specializzati nella vendita di materiale per PC) e, naturalmente, anche nei negozi online, come Amazon.

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Bomboletta Spray Aria Compressa per la pulizia Stac Plastic Air

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Attenzione: nel pulire la tastiera del Mac, evita di usare solventi, spray, sostanze abrasive o detergenti contenenti perossido di idrogeno perché potrebbero compromettere il corretto funzionamento del tuo computer e/o danneggiarlo esteticamente.

Pulire tastiera Mac

Dopo aver “preparato” il tuo Mac e aver reperito tutto l’occorrente necessario per eseguire una pulizia accurata, puoi finalmente scoprire come effettuare la pulizia della tastiera del Mac.

iMac/Mac mini/Mac Pro

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Se possiedi un iMac, un Mac mini o un Mac Pro, puoi pulire la tastiera collegata al computer utilizzando l’occorrente di cui ti parlavo nel capitolo precedente.
Prendi, dunque, il panno morbido che ti sei procurato e passarlo delicatamente per più volte sulla superficie della tastiera.

Se il livello di sporco della tastiera è particolarmente rilevante e sono chiaramente visibili segni di sporcizia, inumidisci un po’ il panno che hai usato con dell’acqua (ma senza esagerare, mi raccomando!).
Con molta delicatezza, poi, passa la parte inumidita del panno nei punti in cui sono evidenti i segni di sporco.

Per rimuovere la polvere e altri elementi di sporco nelle fessure dei tasti, invece, prendi la bomboletta di aria compressa:
capovolgi la periferica e, utilizzando la bomboletta ad aria compressa, soffia i residui di polvere e sporco incastrati nei tasti eseguendo dei movimenti da destra verso sinistra (e viceversa), per più volte.
Se noti ancora delle tracce di polvere tra un tasto e l’altro o, comunque, se vuoi accertarti che la pulizia sia accurata, prendi nuovamente la bomboletta ad aria compressa e cambia l’angolazione della tastiera.

Prima di riprendere a utilizzare la tastiera, ricordati poi di lasciarla ad asciugare (se l’avevi inumidita un po’ per rimuovere le incrostazioni di sporco) e poi collegala al Mac per utilizzarla di nuovo.

MacBook/MacBook Air/MacBook Pro

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Hai intenzione di pulire la tastiera di un MacBook, di un MacBook Air (2018 e successivi) o un MacBook Pro (2016 e successivi), che presenta il tanto discusso meccanismo a farfalla? In questo caso, ti invito a pulire la tastiera del tuo portatile seguendo fedelmente le linee guida pubblicate sul sito di Apple.

Prendi, dunque, il portatile in tuo possesso e inclinalo di circa 75° (evitando, quindi, di mettere la tastiera in perpendicolare).
A questo punto, spruzza l’aria compressa sulla tastiera mediante la bomboletta spostandoti da sinistra verso destra (ricordandoti di non capovolgere la bomboletta durante l’utilizzo e di mantenere il suo ugello a circa 1,50 cm di distanza dai tasti).
Terminata quest’operazione, ruota il MacBook verso il lato destro e spruzza di nuovo l’aria compressa sulla tastiera, eseguendo un movimento da sinistra verso destra.

Per concludere, ripeti l’operazione ruotando il MacBook verso il lato sinistro.
Se il tuo modello di MacBook integra la Touch Bar, passa con molta delicatezza un panno morbido sulla sua superficie, così da rimuovere eventuali tracce di sporco presenti su di essa (come se stessi pulendo il display del Mac).

Usi un MacBook dotato di una tastiera che usa il vecchio meccanismo a forbice?
In questo caso, vale quanto detto nelle righe precedenti:
nel pulire la tastiera, inclina il computer di 75° e poi spruzza l’aria compressa sui tasti eseguendo movimenti regolari da destra verso sinistra e viceversa.

Se sulla tastiera dovessi notare delle incrostazioni di sporco, inumidisci leggermente un panno e rimuovile con molta delicatezza, facendo attenzione che il panno non entri in contatto con porte e ingressi del computer (altrimenti l’umidità del panno potrebbe rovinare i contatti).

Per maggiori informazioni…

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Desideri avere maggiori informazioni sulle operazioni di pulizia da eseguire sulla tastiera del tuo Mac?
Se hai risposto in maniera affermativa, ti consiglio di visitare questa pagina del sito Web di Apple, contenente alcune informazioni di carattere generale sul da farsi.

Se, invece, vuoi avere una dimostrazione “visiva” delle operazioni descritte in questa guida scritta, puoi ricorrere a YouTube, che è una vera e propria miniera di video-tutorial riguardanti la pulizia del computer (e non solo).
Tutto ciò che devi fare è collegarti a YouTube, cercare la keyword “come pulire tastiera Mac” e premere sull’anteprima di uno dei filmati che ti vengono proposti per riprodurlo.

Ti invito, comunque, a stare alla larga da video che presentano in una luce positiva pratiche e metodi che potrebbero danneggiare la tastiera del computer (ad esempio usando liquidi a base di perossido di idrogeno).
Intesi?

come pulire schermo macbook

come pulire schermo macbook

A primo acchito non sembrava ma, a ben guardarlo, lo schermo del tuo fido MacBook è davvero sporco… troppo sporco! A furia di utilizzarlo, di trasportarlo a destra e a manca e di esporlo a polvere e sporcizia di vario genere, era praticamente inevitabile, questo lo sapevi anche tu.
La cosa, dunque, non ti – e non mi – sorprende.

Tuttavia se adesso sei qui e stai leggendo queste righe, evidentemente è perché ti piacerebbe far fronte alla situazione.
Come dici?
Ci ho visto giusto e vorresti sapere se posso spiegarti come pulire lo schermo del MacBook?
Beh, ma certo, ci mancherebbe altro.
Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero, posso infatti indicarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, quali sono le operazioni che devi compiere per riuscirci.

Ti anticipo già che non dovrai fare nulla di particolarmente complesso o che sia fuori dalla tua portata e che i “materiali” di cui hai bisogno sono facilmente reperibili in qualsiasi supermercato ben fornito.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per ogni cosa.

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Occorrente
  • Come pulire schermo MacBook
  • Come pulire lo schermo esterno collegato al MacBook
  • In caso di dubbi o problemi

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare quali passaggi vanno compiuti per riuscire a pulire lo schermo del MacBook (qualsiasi modello esso sia), ci sono alcune operazioni preliminari che ti invito a compiere per fare in modo che tutto vada per il verso giusto.

In primo luogo, spegni il computer, se non hai già provveduto a farlo:
fai quindi clic sul simbolo della mela morsicata posto nella parte in alto a sinistra della barra dei menu di macOS, seleziona la voce Spegni dal menu che compare e fai clic sul bottone Spegni (nella finestra che ti viene mostrata su schermo), per confermare l’effettuazione dell’operazione.

Provvedi altresì a scollegare l’alimentatore collegato al MacBook (se in uso) e a rimuovere quest’ultimo dalla presa elettrica, dopodiché scollega eventuali cavi e cavetti vari relativi ad hard disk esterni, masterizzatori, mouse e altre periferiche che avevi eventualmente collegato al computer.

Successivamente, colloca il tuo MacBook su una superficie piana (es.
il tavolo della scrivania), sgombera e sufficientemente pulita, in modo tale da poter intervenire sul laptop di casa Apple senza difficoltà e, cosa tutt’altro che di poco conto, senza andare a sporcarlo ulteriormente.

Occorrente

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Come ti dicevo a inizio articolo, per riuscire a pulire lo schermo del MacBook hai bisogno, come intuibile, di un minimo di attrezzatura adatta allo scopo.
A cosa mi riferisco?
Nulla che tu non possa trovare in un qualsiasi supermercato o, in alternativa, in Rete, su siti per il commercio elettronico, come nel caso di Amazon.

Cerca dunque di procurarti un semplice panno in microfibra (come quello che di solito viene utilizzato per pulire le lenti degli occhiali), preferibilmente antistatico e che non lasci pelucchi sulle superfici.
In alternativa, puoi utilizzare un panno in pelle di camoscio oppure un panno in pelle di daino.
Tutti e due i materiali sono sufficientemente morbidi e si prestano alla perfezione per lo scopo oggetto di questo tutorial.

Quello che, invece, dovresti evitare accuratamente è l’uso di detergenti spray, detergenti contenenti perossido di idrogeno, acetone o ammoniaca e solventi e sostanze abrasive di vario genere, in quanto il loro impiego potrebbe andare a danneggiare irrimediabilmente lo schermo del tuo MacBook.

Quanto appena affermato non preclude però il fatto che tu possa utilizzare della semplice acqua, andando a inumidire leggermente il panno usato per la pulizia, o, in alternativa, dei prodotti detergenti specifici per schermi e display (che però non vanno mai spruzzati direttamente sul schermo ma prima sul panno).

Come pulire schermo MacBook

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Dopo aver compiuto le operazioni preliminari precedentemente descritte e una volta reperito il materiale necessario, direi che sei finalmente pronto per andare a pulire lo schermo del MacBook.

Per cui, provvedi in primo luogo a prendere il panno in microfibra (oppure in pelle di daino o in pelle di camoscio, a seconda di quello che hai deciso di utilizzare) e, senza esercitare una pressione eccessiva, effettua dei piccoli movimenti circolari sul display in maniera ripetuta ma delicata, da lato a lato e dall’alto in basso, tenendo il computer dal bordo superiore o dalla tastiera, per evitare di sporcare nuovamente in maniera accidentale lo schermo.
Così facendo, riuscirai a sbarazzarti della polvere e dello sporco più superficiale.

Se, facendo così come ti ho appena detto, rimangono tracce di sporco, puoi sbarazzarti di quello più persistente andando a inumidire il panno con dell’acqua e procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

In alternativa, come ti avevo anticipato nelle righe precedenti, quando ti ho elencato il materiale necessario per compiere l’operazione oggetto di questa guida, puoi pulire lo schermo avvalendoti di prodotti detergenti appositamente adibiti allo scopo senza però mai spruzzare il liquido direttamente sul display ma solo ed esclusivamente sul panno che poi andrai a usare.

A pulizia ultimata, se avevi scelto di utilizzare un panno inumidito con dell’acqua oppure con una soluzione detergente, usa la parte asciutta dello stesso per asciugare lo schermo del tuo MacBook.
Anche in questo caso, cerca di effettuare dei piccoli movimenti circolari sul display, agendo da lato a lato e dall’alto in basso e sempre tenendo il computer dal bordo superiore oppure dalla tastiera. Per concludere, lascia asciugare il MacBook per qualche minuto, dopodiché potrai finalmente ricominciare a utilizzarlo.

Come hai avuto modo di notare tu stesso, la pulizia dello schermo del MacBook è cosa abbastanza semplice.
Tuttavia se ritieni di aver bisogno di qualche esempio pratico di pulizia, puoi dare uno sguardo ai tanti videotutorial dedicati presenti su YouTube.

In tal caso, però, ti invito vivamente a non prendere in considerazione pratiche, diciamo, poco ortodosse, le quali, purtroppo, vengono spesso proposte in Rete e che, se messe in pratica, possono danneggiare irrimediabilmente lo schermo del portatile.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

Come pulire lo schermo esterno collegato al MacBook

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Hai collegato uno schermo esterno al tuo MacBook e ti interesserebbe capire come procedere anche in tal caso, per quanto riguarda la pulizia dello stesso?
I passaggi da compiere sono analoghi a quelli che ti ho descritto nel passo precedente, in special modo per quel che concerne il display Thunderbolt che veniva commercializzato dalla stessa Apple.

Per cui, devi scollegare lo schermo esterno dal Mac e dall’alimentazione elettrica e devi pulirlo con un panno morbido (in microfibra, in pelle di camoscio oppure in pelle di daino) effettuando dei movimenti delicati su tutta la superficie.

Se in questo modo non riesci a rimuovere tutto lo sporco, inumidisci il panno con dell’acqua e ripeti l’operazione, oppure rivolgiti all’uso di prodotti detergenti appositi per gli schermi, andando però a spruzzare il liquido sul panno e non direttamente sul display.

Per informazioni più dettagliate su come procedere, ti invito a fare riferimento al manuale utente annesso alla confezione di vendita dello schermo oppure all‘area online dedicata al supporto e all’assistenza presente sul sito Internet dell’azienda, cercando poi il modello esatto del tuo schermo e consultando le informazioni disponibili nella manualistica.

Se la cosa può esserti in qualche modo d’aiuto, questi sono i link alle sezioni dedicate all’assistenza e al supporto dei principali marchi per monitor esterni:
AOC, BenQ, Dell, HP, LG e Samsung.

Anche in tal caso, per avere degli esempi pratici di pulizia, puoi effettuare qualche ricerca su YouTube usando parole chiave del tipo “[nome modello e marca schermo] pulizia” e selezionando i filmati pertinenti.
Ovviamente, tieniti sempre ben alla larga dai filmati in cui vengono proposte metodiche dubbie, che potrebbero andare a danneggiare, anche in maniera irreparabile, il tuo schermo.
Intesi?

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come pulire lo schermo del MacBook ma, in corso d’opera, è sorto qualche problema oppure c’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro?
Date le circostanze, il miglior suggerimento che posso darti è quello di provare a dare uno sguardo alla pagina Web disponibile sul sito Internet di Apple dedicata al supporto per i MacBook:
al suo interno ci trovi numerose informazioni e guide relative al funzionamento dei computer portatili di Apple che, magari, possono tornarti utili.

Se neppure così facendo riesci a risolvere, prova a metterti in contatto diretto con il servizio clienti di Apple, in modo tale da ricevere supporto personalizzato.
Puoi riuscirci in vari modi: telefonicamente, tramite Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono ugualmente validi, scegliere quale adottare dipende solo ed esclusivamente da quelle che sono le tue preferenze, oltre che i mezzi in tuo possesso.
Per maggiori dettagli al riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida incentrata specificamente su come contattare Apple.

Se, invece, ti interessa ricevere informazioni in merito alla pulizia dei MacBook in generale, ti invito a fare riferimento alla mia guida dedicata, appunto, a come pulire i MacBook oltre che alla pagina dedicata in via specifica all’argomento presente sul sito Internet di Apple.
Per quel che concerne gli altri computer a marchio Apple, invece, puoi leggere il mio post su come pulire il Mac.

come pulire microfono iphone

come pulire microfono iphone

Tutte le volte che effettui delle chiamate con l’iPhone i tuoi interlocutori ti dicono che hanno problemi nel riuscire a sentirti, che la tua voce è troppo basa oppure che risulta disturbata?
Molto probabilmente la cosa è riconducibile al fatto che il microfono del “iPhone” è sporco e necessiterebbe di una sana operazione di pulizia.
Come dici?
Ci avevi già pensato anche tu ma non hai la benché minima idea di come riuscirci?
Beh, non vedo il problema, posso spiegartelo io.

Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che della tua attenzione posso illustrati, infatti, quali sono le operazioni che puoi compire per pulire il microfono dell’iPhone, così da poterlo ricominciare a utilizzare senza problemi.
Prima che tu possa pensare a chissà cosa, ci tengo a precisare che non dovrai fare nulla di particolarmente complesso o che sia fuori dalla tua portata.
I passaggi da compiere sono piuttosto semplici anche per i meno serrati in fatto di nuove tecnologie (un po’ come te, insomma).

Qualora poi le problematiche dovessero persistere, sarà altresì mia premura spiegarti come fare per contattare l’assistenza Apple, in modo tale da chiedere ulteriore supporto e, se necessario, un eventuale sostituzione.
Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca a lupo per ogni cosa.

Indice

  • Pulire il microfono dell’iPhone
    • Individuazione della posizione
    • Occorrente
    • Pulizia
  • In caso di ulteriori problemi
    • Testare il microfono principale
    • Testare il microfono inferiore e posteriore
    • Altri accorgimenti utili
    • Contattare Apple

Pulire il microfono dell’iPhone

Ti interessa capire come pulire il microfono del tuo iPhone e non sai come riuscirci?
Allora attieniti alle indicazioni sul da farsi che trovi qui di seguito.
Prima, però, devi preoccuparti di individuare la posizione del microfono (principale, inferiore e posteriore) sul “iPhone” e devi procurarti l’occorrente per effettuare l’operazione di pulizia.
Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

Individuazione della posizione

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Per poter pulire il microfono dell’iPhone devi in primo luogo individuarne la posizione sul dispositivo.
L’iPhone, per essere precisi, è equipaggiato con tre microfoni:
quello principale, quello inferiore e quello posteriore.
Ma dove si trovano, esattamente, sul dispositivo?
Scopriamolo subito.

Quello frontale è collocato nella parte in alto dell’iPhone; quello inferiore lo trovi, invece, collocato sul lato inferiore del device, sulla sinistra, accanto al connettore Dock/Lightning, mentre quello posteriore è posto tra la fotocamera (o le fotocamere, a seconda del modello di iPhone utilizzato) e ill Flash.

Occorrente

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Dopo aver individuato la posizione dei tre microfoni sull’iPhone, devi procurarti l’attrezzatura necessaria per effettuarne la pulizia.

Quello di cui hai bisogno sono, molto semplicemente:
un panno morbido (come quelli in microfibra o in pelle di daino), su cui poggiare il dispositivo in corso d’opera onde evitare che possa graffiasi o scivolare in maniera accidentale, e una piccola spazzola oppure un pennello a setole morbide o, ancora, un cotton fioc, da usare per rimuovere polvere e altra sporcizia che ostruiscono i microfoni dell’iPhone.

Puoi reperire il tutto senza particolari difficoltà in un qualsiasi ipermercato oppure online, ad esempio su Amazon o su eBay.

Ti suggerisco inoltre di assicurarti di avere a tua disposizione una superficie piana, pulita, spaziosa e ben illuminata, in modo tale da poter operare senza impedimenti sul “iPhone”.

Pulizia

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Veniamo ora al nocciolo vero e proprio della questione e cerchiamo di capire in che modo bisogna procedere per eseguire la pulizia dei tre microfoni presenti sull’iPhone.

Innanzitutto, posiziona il tuo iPhone sul panno morbido poggiato su una superficie piana, con la parte frontale del dispositivo rivolta verso l’alto.
Dopodiché prendi la spazzola, il pennello oppure il cotton fioc e inizia a pulire in maniera delicata il microfono frontale, effettuando movimenti lenti e accorti che vanno da sinistra verso destra oppure da destra verso sinistra.
Così facendo, dovresti riuscire a rimuovere tutta la sporcizia accumulata.
Ripeti l’operazione in questione per più di una volta, sino a quanto non vedi che il microfono risulta finalmente pulito.

Passa poi al microfono inferiore del dispositivo.
Le operazioni da compiere, per poterlo pulire, sono praticamente analoghe a quelle viste insieme poc’anzi per il microfono frontale.
Devi, dunque, servirti della spazzola, del pennello o del cotton fioc per sbarazzarti d polvere, sporcizia e via discorrendo.
Lo stesso discorso è valido per il microfono posteriore.

A fine pulizia, se continui a vedere segni di polvere e/o di sporco, puoi anche provare a soffiare delicatamente sui microfoni, così da rimuovere gli ultimi residui di sporcizia rimasti.

Se qualcosa non ti è chiaro, puoi fare qualche ricerca su YouTube e guardare uno dei tanti tutorial video incentrati sull’argomento.
Considera però che potresti anche incappare in filmati che propongono metodiche poco, per così dire, ortodosse o che comunque potrebbero mettere a repentaglio il buon funzionamento del tuo iPhone.
Personalmente, ti suggerisco di non fare “esperimenti” e ti starne alla larga onde evitare problemi ma, chiaramente, sta tutto al tuo buonsenso.

In caso di ulteriori problemi

Nonostante la messa in pratica dell’operazione di pulizia di cui sopra continui a riscontare dei problemi nell’usare il microfono del tuo iPhone?
Potrebbe trattarsi di un guasto a livello hardware, di un “inghippo” momentaneo o anche di un problema legato alla cattiva ricezione del segnale del tuo gestore telefonico.
Insomma, dipende.

Per escludere questa o quell’altra causa e per cercare di far fronte alla cosa, segui le indicazioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nei passi sottostanti.

Testare il microfono principale

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Considerando il fatto che eventuali problematiche nell’uso dl microfono potrebbero essere riconducibili a dei danni a livello hardware, per poter escludere (o prendere in considerazione) tale ipotesi ti invito in primo luogo a testare il microfono principale del tuo dispositivo.
Per riuscirci, ti basta usare l’app Memo vocali, inclusa “di serie” su tutti gli smartphone a marchio Apple.
Vediamo subito in che modo.

Innanzitutto, prendi il tuo smartphone Apple, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona della summenzionata applicazione Memo vocali (quella con lo sfondo nero e il tracciato).

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, avvia la registrazione di un breve clip audio premendo sul bottone rosso circolare situato in basso al centro e comincia a parlare nel microfono.
Dopo qualche minuto, interrompi la registrazione facendo tap sempre sul medesimo pulsante.

Riproduci quindi la clip audo appena registrata premendo sul pulsante Play che trovi sotto la relativa timeline, nella parte in alto dello schermo.
Se il microfono del’iPhone non è affetto da problemi, dovresti riuscire a sentire la tua voce chiaramente e la qualità dell’audio dovrebbe, dunque, risultare ottimale, senza distorsioni, crepitii o fruscii.

Testare il microfono inferiore e posteriore

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Per eseguire, invece, il test del microfono inferioreposteriore dell’iPhone, devi utilizzare l’app Fotocamera e registrare un video impiegando la fotocamera anteriore del dispositivo.

Per cui, prendi l’iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona dell’applicazione Fotocamera (quella con lo sfondo grigio e la macchinetta fotografica nera).
Seleziona quindi l’opzione Video dalla parte in basso dello schermo, assicurati che la fotocamera in uso sia quella frontale (in caso contrario, impostala tu premendo sul pulsante con la macchina fotografica e le frecce che si trova a destra) e avvia la registrazione di un filmato facendo tap sul bottone rosso circolare, dopodiché comincia a parlare nel microfono.

Dopo qualche minuto, interrompi la registrazione del filmato facendo nuovamente tap sul bottone di cui sopra, esci dall’app Fotocamera, apri l’app Foto (quella con l’icona con il fiore multicolore), seleziona il video appena registrato nella sezione Foto dell’app e avviane la riproduzione premendo sul pulsante Play visibile su schermo.

Per testare il microfono posteriore, invece, effettua gli stessi passaggi di cui sopra ma, in tal caso, verifica che la fotocamera impiegata sia quella posteriore (qualora così non fosse, puoi sempre impostarla tu premendo sul pulsante con la macchina fotografica e le frecce che si trova a destra).

Sia per quel che concerne i video registrati con la fotocamera frontale che per quelli registrati usando la fotocamera posteriore, se non vi sono problemi al microfono, la tua voce non dovrebbe risultare fioca e la qualità dell’audio ottimale, senza distorsioni, crepitii o fruscii.

Altri accorgimenti utili

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Se nonostante la pulizia al microfono dell’iPhone continui a riscontare problemi e se dai test effettuati sembra essere tutto in regalo o, in caso contrario, vuoi scongiurare il peggio, ti consiglio vivamente di mettere in pratica degli altri piccoli accorgimenti che possono aiutarti a ripristinare il corretto funzionamento del tuo dispositivo, in caso di un “inghippo” momentaneo o di un problema legato alla ricezione.
Eccoli.

  • Scollega cuffie e auricolari eventualmente collegati al tuo iPhone.
  • Evita di bloccare i microfoni presenti sull’iPhone con le dita o con la custodia (se presente) mentre tieni in mano il dispositivo o mentre registri un video.
  • Rimuovi protezioni del display, pellicole o custodie (se presenti) che coprono i microfoni dell’iPhone.
  • Spostati in una zona in cui “c’è più campo” (puoi verificare facilmente il livello del segnale dal numero delle “tacchette” nella parte in alto a destra del display dell’iPhone), ovviamente se i problemi si presentano solo durante le telefonate.
  • Spegni e accendi nuovamente l’iPhone, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come riavviare iPhone.
  • Installa la versione più recente di iOS disponibile per il tuo iPhone, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come aggiornare iPhone.

Contattare Apple

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Hai pulito il microfono del’iPhone ma continui a riscontrare problemi e neppure le ulteriori indicazioni utili per fronteggiare e/o identificare eventuali malfunzionamenti ti sono state d’aiuto?
Allora credo proprio che tu debba metterti in contatto diretto con Apple per cercare di risolvere.

A seconda di quelli che sono i mezzi in tuo oltre che le tue esigenze e preferenze, puoi contattare l’assistenza clienti dell’azienda di Cupertino mediante uno dei sistemi che trovi indicati ed esplicati qui di seguito.
Scegli liberamente quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo, sono tutti ugualmente affidabili.

  • Telefono – effettua una chiamata al numero verde 800 915 904 e segui le indicazioni della voce registrata.
    La telefonata è gratuita e il numero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
  • Web – collegati alla pagina per il supporto online presente sul sito Internet di Apple, fai clic sull’icona relativa all’iPhone e segui la procedura guidata proposta per specificare il tipo di problema riscontrato e per ottenere aiuto.
  • App Supporto Apple – scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone o su un altro dispositivo iOS da te posseduto, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali puoi ottenere supporto e, dalla lista che ti viene mostrata, seleziona la voce relativa al tuo dubbio o al tuo problema.
    Dopodiché attieniti alle indicazioni che ti vengono fornite.
  • Twitter – scrivi un tweet o un DM all’account @AppleSupport indicando i tuoi dubbi o i tuoi problemi.
    Entro breve dovresti ricevere una risposta.
  • Apple Store – recati in un Apple Store e chiedi aiuto agli addetti.
    Se non sai dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona, puoi scoprilo consultando l’elenco presente sulla pagina Web dedicata.

Se necessiti di maggiori spiegazioni riguardo le pratiche sopra descritte, ti invito a leggere il mio tutorial dedicato specificamente a come contattare Apple.

come pulire macbook

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E inutile continuare a far finta di niente… il tuo MacBook si trova in uno stato davvero pietoso! Polvere, ditate e sporcizia d’ogni genere accumulata sulla scocca sono infatti il frutto di mesi e mesi passati a rimuginare sul provvedere o meno a pulire la scocca (e non solo) del tuo computer a marchio Apple.
Ed ora eccoti qui, arrabbiato più che mai per il fatto che il tuo bellissimo laptop della “mela morsicata” abbia ormai assunto l’aspetto di un vecchio rottame.

Beh, piangere sul latte versato, come si suol dire, adesso è praticamente inutile oltre che una grandissima perdita di tempo.
Se vuoi, però, sei ancora in tempo per porre rimedio alla cosa.
Puoi infatti impegnarti oggi stesso nel pulire il MacBook.
Come dici?
Sei perfettamente d’accordo con me ma ti piacerebbe ricevere qualche utile dritta sul da farsi?
Nessun problema.
Era proprio quello che intendevo fare con questo mio tutorial.

Posizionati dunque bello comodo ed inizia subito a concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui di seguito.
Insieme andremo a scoprire come far tornare lindo e pinto il tuo computer e di quale “strumentazione”, di preciso, hai bisogno per compiere l’operazione in oggetto.
Ti assicuro che la cosa è decisamente ben più semplice e meno stancante di quel che tu possa immaginare.
Buona lettura e… buona pulizia!

Indice

  • Occorrente
  • Operazioni preliminari
  • Pulire la scocca
  • Pulire lo schermo e la tastiera
  • In caso di dubbi o problemi

Occorrente

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Prima di passare all’azione vera e propria andando dunque a pulire il MacBook, è indispensabile che tu provveda a procurarti l’attrezzatura necessaria per compiere l’operazione in questione.
Si tratta di prodotti che molto probabilmente hai già in casa o che comunque sia puoi reperire senza particolari difficoltà recandoti in un qualsiasi supermarket, su Internet (ad esempio su Amazon) oppure nel negozio di elettronica ed informatica dietro l’angolo.

Quello che ti occorre è in primo luogo un panno in microfibra (come quello che di solito viene impiegato per la pulizia delle lenti degli occhiali), preferibilmente antistatico e che non lasci pelucchi. In alternativa, puoi impiegare un panno in pelle di daino oppure un panno in pelle di camoscio.
Entrambi sono molto morbidi e risultano essere adatti allo scopo.

Solo per quel che concerne i MacBook 13 pollici fine 2009 ed i MacBook 13 pollici metà 2010, tieni presente che poiché per la scocca inferiore di questi computer viene utilizzato un materiale morbido antiscivolo, per poterla pulire occorre usare un panno 3M grigio in microfibra oppure un panno morbido privo di coloranti e di pelucchi.

Quello che invece ti invito caldamente ad evitare di fare, qualsiasi sia il modello di MacBook in tuo possesso, è impiegare detergenti spray, solventi, sostanze abrasive o detergenti contenenti perossido di idrogeno, questo perché potrebbero danneggiare la finitura del laptop oltre che il funzionamento vero e proprio dello stesso.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

Puoi però utilizzare un po’ d’acqua per inumidire il panno, in modo tale da riuscire a rimuovere con maggiore facilità la sporcizia più ostinata, oppure, per quel che concerne il solo schermo, puoi avvalerti di un detergente specifico per display che non contenga acetone, da impiegare senza spruzzarlo direttamente sulla parte interessata ma sempre andando ad inumidire preventivamente il panno.

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Operazioni preliminari

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Ora che hai finalmente a portata di mano tutta l’attrezzatura necessaria per poter pulire il tuo MacBook ci sono alcune operazioni, per così dire, preliminari che devi compiere per fare in modo che l’operazione di pulizia possa andare effettivamente a buon fine, senza compromettere il funzionamento del computer e delle periferiche ad esso eventualmente collegate.

Innanzitutto, se non hai già provveduto a farlo, spegni il computer facendo clic sul simbolo della mela morsicata che sta nella parte in alto a sinistra della barra dei menu di macOS, selezionando la voce Spegni… e facendo poi clic sul bottone Spegni nella finestra che appare su schermo, per confermare l’effettuazione dell’operazione.

Se in uso, provvedi successivamente a scollegare l’alimentatore collegato al Mac ed alla presa elettrica dopodiché scollega eventuali cavi e cavetti relativi ad hard disk esterni, masterizzatori, mouse e via discorrendo, in modo tale che tutte le periferiche eventualmente connesse al MacBook non risultino più tali.

Fatta anche questa, posiziona il tuo MacBook su una superficie piana (es.
il tavolo della tua scrivania), sgombera e sufficientemente pulita, così da poter intervenire sul portatile senza difficoltà e soprattutto senza andarlo a sporcare ulteriormente.

Pulire la scocca

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Entriamo adesso nel vivo della questione andando a vedere che cosa bisogna fare per pulire la scocca del MacBook, vale a dire la parte esterna del computer.

Innanzitutto, prendi il panno in microfibra che in precedenza hai provveduto a reperire (oppure il panno in pelle di daino o quello in pelle di camoscio) e passalo su tutta la parte esterna del computer:
scocca superiore ed inferiore e parti laterali.
Compi l’operazione in oggetto effettuando dei movimenti circolari e delicati, non fare eccessiva pressione e non essere particolarmente energico, mi raccomando.

Qualora così facendo lo sporco dovesse persistere, come ti ho anticipato in apertura puoi inumidire con un po’ d’acqua il panno dopodiché strizzalo per bene per rimuovere il liquido in eccesso e passalo sulla parte esterna del MacBook, procedendo in egual maniera a come ti ho indicato poc’anzi e cercando, al contempo, di evitare che l’umidità penetri nelle aperture.

Se poi possiedi un MacBook 13 pollici fine 2009 oppure un MacBook 13 pollici metà 2010, effettua la pulizia della parte inferiore utilizzando un panno 3M grigio in microfibra oppure un panno morbido privo di coloranti e di pelucchi, come ti dicevo ad inizio guida, per evitare che il materiale antiscivolo impiegato possa rovinarsi.

Se avevi inumidito il panno per pulire il MacBook, serviti della parte asciutta di quest’ultimo per asciugare la scocca del computer.
Lascialo poi all’aria per qualche minuto e passa pure allo step successivo.

Pulire lo schermo e la tastiera

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Per quel che concerne invece la pulizia della tastiera, serviti sempre del panno in microfibra (oppure del panno in pelle di daino o quello in pelle di camoscio, a seconda di quanto in tuo possesso) passando quest’ultimo su tutta la superficie della stessa ma in maniera ancora più delicata rispetto a quanto fatto per la scocca.
Dei movimenti poco accorti potrebbero infatti andare a rompere uno o più tasti o comunque sia farli scivolare fuori dal loro alloggiamento.

Anche in tal caso, se procedendo con il solo panno la sporcizia permane, inumidiscilo con un po’ d’acqua, strizza poi il panno in modo tale da far fuoriuscire il liquido in eccesso e passalo nuovamente sulla tastiera, procedendo sempre con la massima delicatezza.

E per quanto riguarda lo schermo?
La pulizia va effettuata proprio come appena visto per le altre parti del MacBook.
Quindi, devi pulirlo sempre utilizzando il panno in microfibra (oppure il panno in pelle di daino o quello in pelle di camoscio) e sempre effettuando dei movimenti delicati, senza esercitare una pressione eccessiva.

Anche in questo caso, se lo sporco persiste, puoi inumidire il panno con dell’acqua e procedere in modo analogo a come ti ho indicato poc’anzi.

In alternativa, come ti avevo anticipato nel passo dedicato all’occorrente necessario per poter pulire il MacBook, puoi sfruttare dei prodotti detergenti appositi senza però mai spruzzare il liquido direttamente sullo schermo.
In tal caso, infatti, il liquido va spruzzato esclusivamente sul panno e solo successivamente è possibile passare quest’ultimo sul display.

Se poi quello in tuo possesso è un MacBook Pro 2016 e successivi con Touch Bar e Touch ID, la pulizia di tali modelli va effettuata in maniera identica a quanto appena visto insieme per lo schermo.
Ti sconsiglio però l’utilizzo di prodotti detergenti ad hoc.
Se proprio lo sporco persiste, serviti solo dell’acqua.

Successivamente, se avevi scelto di utilizzare un panno inumidito (per l’intero computer) e/o un detergente apposito (solo per lo schermo), usa la parte del panno asciutta per asciugare il tuo MacBook passandolo sulle varie parti del computer.
Lascia poi asciugare il computer per qualche minuto dopodiché potrai finalmente cominciare ad utilizzarlo nuovamente il tuo computer ormai pulitissimo!

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito le mie indicazioni su come pulire il MacBook ma in corso d’opera è sorto qualche intoppo e ti piacerebbe ricevere ulteriori indicazioni al riguardo?
C’è qualche passaggio che non ti è ancora molto chiaro o hai qualche altro dubbio in merito alla pratica in oggetto?
Se le cose stanno così, il miglior consiglio che posso darti è quello di rivolgerti al servizio clienti Apple.

Puoi riuscirai in vari modi, tutti quelli che trovi elencati qui sotto.
Scegli quello che preferisci, sono tutti molto validi.

  • Tramite telefono – Telefona il numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce guida.
    La chiamata è gratuita e può essere effettuata dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
  • Tramite il sito Apple – Collegati alla pagina apposita per il supporto online sul sito di Apple, clicca sull’icona relativa ai Mac e segui la procedura che ti viene proposta per indicare il tipo di difficoltà riscontata e per ricevere l’aiuto di cui hai bisogno.
  • Tramite l’app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su un eventuale dispositivo iOS in tuo possesso, avviala, collegati con il tuo account Apple, seleziona il tuo Mac dall’elenco dei device annessi alla sezione Ottieni supporto e vedrai una lista con varie voci.
    Seleziona quella che ti interessa e segui le relative istruzioni.
  • Tramite Twitter – Invia un tweet oppure un messaggio privato all’account @AppleSupport, specificando i problemi riscontrati.
    Dovresti ricevere una risposta entro breve.
  • Tramite Apple Store – Recati presso uno dei tanti Apple Store presenti sul territorio con il tuo MacBook e chiedi supporto diretto agli addetti.
    Puoi consultare la lista di tutti gli Apple Store in Italia (e non solo) tramite questa pagina Internet.

Se lo ritieni opportuno, ti segnalo infine che puoi consultare anche la pagina dedicata alla pulizia dei prodotti Apple presente proprio sul sito Internet dell’azienda. Se poi vuoi anche qualche indicazione video, puoi dare un’occhiata su YouTube evitando però di prendere in considerazione metodi improbabili e pratiche discutibili che troppo spesso vengono proposte incautamente e che non fanno altro che causare danni.
Confido nel tuo buonsenso!

Se invece ritieni di aver bisogno di maggiori dettagli in merito alle pratiche relative al come fare per metterti in contatto con Apple, puoi consultare il mio tutorial dedicato a come contattare Apple, appunto, mediante cui mi sono occupato dell’argomento con dovizia di particolari.

come pulire lo schermo del mac

come pulire lo schermo del mac

Guardandolo in funzione non sembrerebbe eppure lo schermo del tuo Mac, una volta spento, risulta essere davvero sporco.
Non sto dicendo che si tratta di noncuranza da parte tua, sia chiaro, bensì di un destino al quale nessun computer, neppure quelli a marchio Apple, può sfuggire.
Fortunatamente è però una situazione facilmente reversibile e se ora sei qui e stai leggendo questo mio articolo mi pare ben evidente il fatto che sei interessato all’argomento e ti piacerebbe dunque capire come pulire lo schermo del Mac.

Come dici?
Le cose stanne esattamente in questo modo e vorresti sapere se posso darti realmente una mano oppure no sul da farsi?
Ma certo che si, non hai di che preoccuparti.
Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti illustrarti, per filo e per segno, tutto ciò che è sufficiente fare per far tornare lindo e pinto come quando appena comperato lo schermo del tuo computer Apple, qualsiasi modello esso sia, fisso o portatile.
Prima che tu possa spaventarti e pensare a chissà cosa ci tengo però a precisare sin da subito il fatto che le operazioni che dovrai compiere sono semplicissime da eseguire ed alla portata di chiunque.
Stesso discorso vale per la strumentazione da utilizzare per riuscire “nell’impresa”, molto probabilmente hai già sottomano tutto ciò che ti occorre (ed in caso contrario puoi reperire il tutto direttamene al supermarket sotto casa).

Allora?
Ti va di entrare finalmente nel vivo dell’argomento e di approfondire la questione?
Si?
Molto bene.
Suggerisco allora di non perdere altro tempo prezioso e di metterci immediatamente all’opera.
Prenditi quindi qualche istante tutto per te, mettiti ben comodo dinanzi il tuo Mac e concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che addirittura in caso di necessità sarai pronta a fornire utili dritte sul da farsi a tutti i tuoi amici.
Scommettiamo?

Indice

  • Occorrente
  • Pulire lo schermo del Mac
    • Notebook
    • Desktop
    • Display esterni

Occorrente

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Che quello in tuo possesso sia un MacBook, un iMac o, ancora, un Mac mini o un Mac Pro non fa alcuna differenza:
non puoi esimerti dal provvedere in primo luogo a reperire il materiale necessario per effettuare la pulizia dello schermo del tuo computer.
Come anticipato in apertura, non si tratta di una strumentazione di difficile reperimento, tutt’altro.

Ciò di cui hai bisogno è infatti un semplice panno in microfibra (come quello che di solito viene utilizzato per pulire le lenti degli occhiali), preferibilmente antistatico e che non lasci pelucchi sulle superfici.
Molto probabilmente ne hai già uno in casa.
Qualora così non fosse, puoi reperirlo facilmente ed a prezzi molto contenuti in un qualsiasi supermercato, nei negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa, in un’ottica o, ovviamente, nei negozi di elettronica ed informatica.

In alternativa al panno in microfibra, puoi utilizzare un panno in pelle di camoscio oppure un panno in pelle di daino. Entrambi i materiali sono sufficientemente morbidi e vanno a rivelarsi utili allo scopo in oggetto.

Quello che invece dovresti evitare di fare è affidarti all’uso di detergenti spray, detergenti contenenti perossido di idrogeno, detergenti con acetone o ammoniaca e solventi e sostanze abrasive varie poiché il loro impiego potrebbe danneggiare lo schermo del tuo Mac.

Questo comunque non preclude il fatto che tu non possa rivolgerti all’uso della semplice acqua (che puoi usare per inumidire il panno in uso) oppure a quello di prodotti detergenti specifici per schermi o display (che però non vanno mai spruzzati direttamente sul schermo ma prima sul panno), che puoi reperire facilmente ed a buon prezzo tramite Amazon o, anche in tal caso, al supermarket o, ancora, nei negozi di elettronica e di informatica.

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Pulire lo schermo del Mac

Ora che hai reperito tutto il materiale necessario direi che sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria ed andare finalmente a scoprire come pulire lo schermo del tuo Mac.
Leggi dunque le seguenti indicazioni.
Qui sotto trovi spiegato come procedere nel caso dei MacBook (quindi dei notebook Apple), degli iMac (quindi dei computer desktop dell’azienda) e dei monitor esterni (es.
quelli Thunderbolt) della “mela morsicata” e non da collegare ad eventuali Mac mini e Mac Pro.

Notebook

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Ti interessa capire come pulire lo schermo del Mac e possiedi un MacBook?
Bene, allora le prime mosse che devi effettuare sono quella di spegnere completamente il computer e di scollegare quest’ultimo dall’eventuale alimentatore collegato e dalla presa elettrica.
Preoccupati poi di rimuovere mouse, tastiera ed altre eventuali periferiche ed accessori collegati al computer oltre che la custodia protettiva dello stesso (se ne usi una, ovviamente).

Adesso, afferra il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o quello in pelle di camoscio) e passalo su tutto lo schermo effettuando dei movimenti circolari e non eccessivamente energici e senza effettuare troppa pressione. Qualora così facendo lo sporco dovesse persistere, puoi inumidire il panno con un po’ d’acqua e passarlo sul display in maniera analoga a quanto visto poc’anzi.
In tal caso, cerca però di evitare che goccioline d’acqua ed umidità in generale possano penetrare nelle aperture adiacenti.

In alternativa all’uso dell’acqua, puoi sfruttare, come anticipato qualche riga più su, appositi prodotti detergenti.
In tal caso, ricordati però di non spruzzare mai il liquido direttamente sullo schermo ma sempre e comunque prima sul panno usato per la pulizia.
Successivamente potrai procedere in maniera praticamente analoga a quanto visto insieme poc’anzi.

A pulizia completata, se avevi inumidito il panno cn un po’ d’acqua o se avevi utilizzato un detergente apposito, servirti della parte asciutta del panno per asciugare lo schermo del MacBook.
Passalo su tutta la superficie dello stesso effettuando sempre dei movimenti circolari e delicati e senza fare alcuna pressione.
Lascia poi che lo schermo si asciughi ponendo il computer su una superficie piana e preferibilmente pulita per qualche minuto.
Successivamente potrai finalmente riprende ad usare il tuo fido MacBook.

Come ti avevo già detto in apertura e come hai avuto modo di notare tu stesso, pulire lo schermo del MacBook è un’operazione molto semplice da eseguire.
Ciononostante, se ritieni di aver bisogno di ulteriori informazioni sul da farsi o comunque sia se qualcosa non ti è chiaro, puoi consultare la pagina dedicata alla pulizia di tutti i modelli di notebook Apple annessa alla sezione di supporto del sito Internet dell’azienda di Cupertino.

Puoi altresì reperire eventuali indicazioni video facendo un salto su YouTube ma in questo caso ti suggerisco caldamente di non prendere in considerazione metodiche dubbie e senza fondamento che purtroppo vengono spesso proposte in rete e che qualora messe in pratica potrebbero danneggiare irrimediabilmente il tuo computer Apple.

Desktop

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Possiedi un iMac e non sai come fare per unire lo schermo?
Non c’è problema, ora te lo spiego io.
Innanzitutto spegni il tuo Mac e scollega quest’ultimo dal cavo di alimentazione.
Provvedi altresì a rimuovere mouse, tastiera, hard disk esterni ed eventuali altri dispositivi ed accessori collegati all’iMac.

Una volta fatto ciò, afferra il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o quello in pelle di camoscio) e passalo sullo schermo effettuando movimenti delicati e circolari e senza fare troppa pressione sul display.
Se così facendo lo sporco presente sullo schermo del Mac non viene via, inumidisci il panno con un po’ d’acqua ed effettua nuovamente l’operazione di pulizia appena vista insieme cercando di evitare accuratamente che l’acqua e l’umidità penetrino all’interno delle fessure presenti sul computer.

Se neppure l’acqua sembra riuscire a sortire l’effetto sperato, puoi affidarti all’uso dei già menzionati detergenti specifici per schermi o display.
Se decidi di servirtene, ricordati però di non spruzzare mai il liquido direttamente sullo schermo ma sempre prima sul panno provvedendo poi a passare quest’ultimo su tutta la superficie del display.

Una volta completata l’opratone di pulizia, se hai scelto di servirti di acqua o detergenti, usa la parte asciutta del panno già impiegato per asciugare lo schermo del tuo Mac effettuando nuovamente dei movimenti circolari e delicati sullo stesso e, anche in tal caso, senza fare troppa pressione.
Lascia poi asciugare ulteriormente lo schermo del Mac per qualche istante dopodiché potrai finalmente cominciare ad usare nuovamente il computer.

Anche in questo caso, se qualche passaggio non ti è chiaro puoi fare rifermento alla pagina dedicata alla pulizia dei computer desktop Apple annessa alla sezione di supporto del sito Internet dell’azienda.

Puoi poi dare un’occhiata anche su YouTube dove puoi trovare numerosi filmati relativi alla pulizia dello schermo degli iMac.
In tal caso però, mi raccomando, cerca di stare il più lontano possibile da metodi improbabili o comunque sia poco affidabili che se presi in seria considerazione potrebbero andare a danneggiare o addirittura rompere in modo irreparabile il tuo computer.
Poi non venirmi a dire che noti avevo avvisato.

Display esterni

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Ovviamente, puoi pulire lo schermo del Mac anche se possiedi un Mac mini o un Mac Pro e quindi stai usando un display non “di serie”.
Per riuscirci, anche in tal caso devi innanzitutto scollegare dall’alimentazione, dal computer e da qualsisia altro dispositivo esterno lo schermo.

Una volta fatto ciò, utilizza il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o quello in pelle di camoscio) e passalo sull’intera superficie dello schermo senza fare eccessiva pressione ed eseguendo dei movimenti delicati e circolari. Se è necessaria una pulizia supplementare del pannello del display, inumidisci il panno che stavi utilizzando con dell’acqua e passalo nuovamente sullo stesso così come ti ho indicato poc’anzi facendo ben attenzione a non far andare eventuali goccioline all’interno di fessure e prese are o comunque sia a non inumidire anche queste ultime.

In alternativa all’acqua, puoi eventualmente avvalerti, in egual maniera, di appositi prodotti detergenti senza però spruzzare mai direttamente sul display o, a seconda delle caratteristiche del monitor che stai utilizzando, puoi sfruttare dell’acqua distillata pura o puoi preparare un composto costruito al 50% da acqua distillata e al 50% da aceto bianco.

A pulizia completa, se hai inumidito lo schermo con acqua, detergenti appositi o con la soluzione “fai da te”, passa il lato asciugo del panno sulla superficie del display per farlo asciugare più velocemente dopodiché lascia areare quest’ultimo per qualche minuto.

Se hai qualche dubbio sul da farsi puoi consultare l’apposita pagina dedicata alla pulizia dei computer desktop Apple annessa alla sezione di supporto del sito Internet dell’azienda.
Se il monitor che stai usando è di marca diversa da Apple, per reperire maggiori informazioni riguardo l’opera di pulizia ti consiglio di visitare la sezione dedicata all’assistenza del sito Internet dell’azienda di riferimento.

Ulteriori indicazioni possono essere reperite anche su YouTube dove, come abbiamo già avuto modo di vedere insieme nelle righe precedenti, sono presenti molti tutorial video sulla questione.
Anche in questo caso, però, ti consiglio caldamente di evitare di mettere in pratica le indicazioni dei video che propongono metodiche dubbie o comunque che potrebbe mettere a rischio la salute tua, del tuo schermo e del Mac stesso.

come pulire la tastiera del mac

come pulire la tastiera del mac

Adesso basta! Non ne posso proprio più! Tutta quella sporcizia sulla tastiera del Mac deve sparire… all’istante! Sono praticamente giorni e giorni che continui a ripeterti questa frase nella tua mente ma sino ad oggi non avevi ancora preso davvero iniziata.
Stufo di temporeggiare, ti sei però finalmente armato di buona volontà, hai fatto qualche ricerca sul Web per scoprire in che modo procedere per riuscire nell’impresa e sei finito qui, su questa mia guida dedicata all’argomento.

Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso effettivamente esserti d’aiuto oppure no sul da farsi?
Ma certo che si, anche questa volta puoi contare su di me.
Nelle righe successive trovi infatti spiegato, in maniera semplice ma al contempo dettagliata, come pulire la tastiera del Mac.
Che si tratti di un iMac, Mac Pro o Mac mini oppure di un MacBook non fa differenza, di seguito ho provveduto ad indicarti come fare sia in un caso che nell’altro.

Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà cosa, ci tengo però a farti presente sin da subito che, contrariamente alle apparenze, l’operazione in questione è estremamente semplice da compiere.
Basta solo avere qualche minuto di tempo libero, un po’ di pazienza e la “strumentazione” adatta (facilmente reperibile in un qualsiasi supermarket) ed è fatta.
Che ne diresti di mettere quindi le chiacchiere da parte e di passare finalmente all’azione?
Si?
Grandioso.
Allora mettiamoci al lavoro!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Occorrente
  • Pulire la tastiera di iMac, Mac Pro e Mac mini
  • Pulire la tastiera del MacBook
  • In caso di dubbi o problemi

Operazioni preliminari

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Prima di spiegarti in che modo bisogna procedere per pulire la tastiera del Mac ci sono alcune operazioni, per così dire, preliminari che devi compiere al fine di evitare che il tuo computer a marchio Apple e la relativa keyboard possano andare incontro a malfunzionamenti e guasti.

In primo luogo, se stai usando un iMac, un Mac Pro oppure un Mac mini con tastiera collegata tramite cavo, provvedi a spegnere il computer selezionando la voce Spegni… dal menu accessibile previo clic sul simbolo della mela nella parte in alto a destra della scrivania.
Successivamente scollega la periferica dalla presa apposita del Mac.

Se invece stai impiegando la Magic Keyboard (per intenderci, quella che si collega al Mac tramite Bluetooth), spegni semplicemente quest’ultima effettuando una pressione lunga sul bottone che trovi in alto a destra della stessa, lateralmente.
Se la tastiera è a pile, preoccupati di rimuoverle dall’alloggiamento apposito che si trova sempre lateralmente, ma nella parte in alto a sinistra (puoi svitare il relativo coperchio inserendo nell’incavo su di esso presente una monetina e ruotando quest’ultima su se stessa in senso antiorario).
In seguito, provvedi sempre di spegnere il Mac (così come ti ho indicato nelle righe precedenti).

Se invece quella che intendi pulire è la tastiera di un MacBook, in primo luogo spegni il computer (sempre attenendoti alle istruzioni che ti ho fornito qualche riga più su) dopodiché scollega l’alimentatore dalla presa di corrente e rimuovi il relativo cavo dal portatile.

Se poi sul tuo Mac, fisso o portatile che sia, risultano collegate ulteriori apparecchiature rimuovile.
Inoltre, se hai applicato degli adesivi, delle pellicole protettive o altri accessori simili alla tastiera cerca di staccare tutto prima di procedere con l’orazione di pulizia.
Procedendo in tal modo, eviterai che questi si rovinino e che a loro volta possano rovinare la periferica.

Occorrente

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Compiuti i passaggi preliminari di cui sopra sei quasi pronto per passare all’azione vera e propria.
Scrivo “quasi” perché per poter intraprendere l’operazione di pulizia hai bisogno dell’attrezzatura necessaria.
Non spaventarti, nulla di irreperibile o di astruso.

Quello che ti occorre è, molto semplicemente, una bomboletta di aria compressa, che dovrai impiegare per rimuovere briciole o eventuale altra sporcizia presente sulla tastiera che è andata ad “annidarsi” tra i vari tasti ed un panno morbido, in microfibra (come quelli che si usano per pulire le lenti per gli occhiali), in pelle di daino oppure in pelle di camoscio.
L’importante è che non si tratti di uno di quei panni che rilasciano “pelucchi” qui e li che non farebbero altro che aggravare la situazione.

Un’altra cosa da avere a portata di mano è una bacinella con un po’ d’acqua.
Dovrai usarla, se necessario per inumidire il panno morbido così da rendere più semplice l’operazione di pulizia.

Se non hai già in casa il materiale di cui sopra o comunque se non disponi di tutto il necessario, puoi reperirlo, come ti dicevo ad inizio articolo, in un qualsiasi supermercato ben fornito, in un negozio specializzato nella vendita di articoli per computer o, ancora, su Amazon oppure mediante altri e-commerce online.

Quello che ti sconsiglio caldamente di evitare di impiegare (e da cui Apple stessa suggerisce di stare ben alla larga) è l’uso di spray, solventi, sostanze abrasive o detergenti contenenti perossido di idrogeno.
Potrebbero danneggiare irrimediabilmente il tuo Mac! Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato.

Pulire la tastiera di iMac, Mac Pro e Mac mini

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A questo punto direi che finalmente ci siamo! Puoi procedere andando a pulire la tastiera del Mac nel vero e proprio senso del termine.
Se quindi possiedi un iMac, un Mac Pro oppure un Mac mini o comunque sia un computer a marchio Apple dotato di tastiera esterna, per poter pulire quest’ultima il primo fondamentale passo che devi compiere è afferrare il panno morbido precedentemente reperito e passarlo per più volte ed in maniera accorta e delicata su tutta la superficie della keyboard.

Se sulla tastiera sono presenti anche aloni e/o segni di sporcizia vari, inumidisci il panno appena usato in un po’ acqua e strofina quest’ultimo, sempre con la massima delicatezza, sulle parti sporche.

Se intravedi della sporcizia anche tra un tasto e l’altro che con l’impiego del panno non sei riuscito ad eliminare, utilizza la bomboletta di aria compressa per sbarazzartene.
Capovolgi dunque la tastiera in modo tale che i relativi tasti puntino verso il basso e serviti della bomboletta di aria compresa per soffiare via i “corpi estranei”, spruzzando da destra verso sinistra e successivamente da sinistra verso destra per più di una volta.

Per una pulizia ancora più accurata, ti suggerisco di impiegare più di una volta la bomboletta di aria compressa cambiando però l’angolazione della tastiera.
In questo modo, dovresti riuscire a librarti di tutta quella sporcizia annidatasi sotto i tasti che ad una prima operazione di pulizia non sei riuscito a rimuovere.

Per concludere, se avevi utilizzano il panno inumidito per pulire la tastiera del Mac, attendi qualche istante prima di riprendere ad usarla, in modo tale che si asciughi per bene.
Dopodiché collegala nuovamente al Mac e potrai servirete nuovamente così come hai sempre fatto sino ad ora.

Se pensi di aver bisogno di ulteriori indicazioni riguardo le pratiche da adottare per la pulizia della tastiera del Mac, puoi fare riferimento all’apposita pagina Web informativa annessa al sito Internet ufficiale di Apple.
Ulteriori indicazioni utili puoi poi trovarle su YouTube, usando keyword del tipo “come pulire la tastiera del Mac”.
Mi raccomando però, cerca di stare ben lontano da video in cui vengono proposte pratiche dubbie o che potrebbero mettere a rischio la “salute” del tuo Mac e della sua tastiera.

Pulire la tastiera del MacBook

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Se invece possiedi un MacBook, per pulire la tastiera dello stesso il primo passo che devi compiere è aprire la parte superiore della scocca, afferrare la parte inferiore ed inclinarla leggermente in avanti facendogli assumere un angolazione di circa 75°, in modo tale che l’operazione di pulizia dei vari tasti risulti più semplice.

Adesso, afferra la bomboletta di aria compressa ed inizia a spruzzare quest’ultima sulla tastiera o solamente sui tasti interessanti, spostandoti da sinistra verso destra.

Successivamente ruota il MacBook verso il lato destro e ripeti la procedura di cui sopra andando dunque a spruzzare di nuovo la bomboletta di aria compressa sulla tastiera del computer, procedendo da sinistra verso destra. Ripeti ancora una volta l’operazione di “spruzzo”, ruotando però il MacBook verso il lato sinistro.

A questo punto, afferra il panno morbido precedentemente reperito e passalo in maniera delicata sull’intera superficie della tastiera, in modo tale da rimuovere la sporcizia restante dopo l’impiego della bomboletta.

Se sulla tastiera ci sono anche segni di sporco e/o aloni vari, inumidisci leggermente il panno morbido con dell’acqua e strofina, in maniera delicata, quest’ultimo nei punti in cui è presente la sporcizia.
Se non va via, ripeti i passaggi appena indicati più volte.
Mi raccomando però, nel fare ciò cerca di evitare accuratamente che il panno possa entrare in contatto con prese ed ingressi vari del Mac, per scongiurare il rischio che possano rovinarsi i relativi contatti con l’umidità.

A pulizia ultimata, se hai utilizzato il panno inumidito attendi qualche minuto prima di ricominciare ad usare la tastiera, in modo tale che si asciughi per bene.
Dopodiché collega nuovamente l’alimentatore del MacBook alla presa di corrente ed il relativo cavo al portatile, accendilo usando l’apposito bottone presente sul computer e… riprendi pure ad usare il dispositivo così come hai sempre fatto.
Visto che non è stato difficile?

Se pensi di aver bisogno di ulteriori indicazioni riguardo le pratiche di cui sopra, puoi fare riferimento all’apposita pagina Web informativa presente sul sito Internet ufficiale di Apple.
Ulteriori indicazioni utili allo scopo puoi poi trovarle facendo qualche ricerca su YouTube, con parole chiave del tipo “come pulire la tastiera del MacBook”.
Anche in tal caso però, mi raccomando, cerca di stare ben loranto da soluzioni strambe o comunque sia dubbie che potrebbero rendere praticamente inutilizzabile la tastiera del tuo computer (ed il computer stesso).

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito attentamente tutto le mie istruzioni su come pulire la tastiera del Mac ma in corso d’opera è sorto qualche problema oppure uno o più passaggi non ti sono chiari?
Allora il miglior suggerimento che posso darti è quello di rivolgerti direttamente all’assistenza Apple.
Così facendo, potrai chiedere direttamente all’azienda della “mela morsicata” le spiegazioni di cui hai bisogno.

In base a quelli che sono i mezzi in tuo possesso oltre che a seconda delle tue personalissime esigenze e preferenze, puoi contattare l’assistenza clienti Apple sfruttando diversi sistemi, tutti quelli che trovi indicati qui di seguito.
Scegli quello che preferisci, sono tutti altrettanto validi.

  • Mediante telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 (da cellulare o da fisso) e segui le istruzioni della voce registrata.
    La chiamata è gratuita ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
  • Mediante Web – Visita la pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, fai clic su Altro, su Accessori Mac e su Tastiere e mouse dopodiché segui la procedura guidata proposta per specificare il tipo di problema riscontrato.
  • Mediante app Supporto Apple – Se possiedi un iPhone oppure un iPad, scarica l’app per il supporto Apple, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona la voce Ottieni supporto che sta in basso, fai tap su Ulteriori prodotti e servizi, seleziona Accessori Mac, poi Tastiere e mouse e, dalla lista che vedi apparire, seleziona la voce relativa al tuo dubbio o al tuo problema.
    Successivamente segui le istruzioni che ti vengono fornite su schermo.
  • Mediante Twitter – Scrivi un tweet o un DM all’account @AppleSupport indicando i tuoi dubbi o i tuoi problemi.
    Entro breve riceverai una risposta da parte di Apple.
  • Mediante Apple Store – Recati di persona in un Apple Store e chiedi aiuto agli addetti.
    Se non sai dove si trova l’Apple Store più vicino alla tua zona, puoi fare riferimento all’elenco che trovi sulla pagina Web dedicata.

Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche di cui sopra, ti invito a fare riferimento al mio tutorial dedicato in maniera specifica a come contattare Apple.

come pulire il mac

come pulire il mac

Rimuovere sporcizie varie dal Mac è un’operazione fondamentale per la manutenzione dello stesso oltre che per il suo corretto funzionamento.
Non mi riferisco a quelli che possono essere i file di cache, la cronologia, i residui di applicazioni installate in precedenza o altri elementi simili ma alla sporcizia vera e propria che si accumula sulla scocca, sullo schermo e sulle varie parti del computer con il passare del tempo e con l’esposizione in luoghi non propriamente “salubri”.

Come dici?
Sei d’accordo con me ed è proprio per questo che stai leggendo questo mio articolo su come pulire il Mac?
Beh, fantastico.
Se allora mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo posso fornirti tutte le indicazioni del caso sul come fare per poter pulire al meglio e senza problemi MacBook (tutti i modelli), iMac, Mac Pro e Mac mini e periferiche varie al seguito.
Le operazioni che vanno compiute per riuscire nell’impresa sono abbastanza semplici ed alla portata dei più.
Per quel che concerne invece l’attrezzatura richiesta, non occorre reperire strumentazioni particolari… bastano un panno morbido ed al massimo un po’ d’acqua per inumidirlo ed è fatta.

Allora?
Che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di entrare finalmente nel vivo della questione?
Si?
Grandioso! Suggerisco dunque di non perdere altro tempo prezioso e di metterci immediatamente all’opera.
Posizionati dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple e segui per filo e per segno le istruzioni che sto per fornirti.
Vedrai, alla fine il tuo Mac tornerà a splendere così come appena estratto dalla confezione di vendita (o quasi).

Indice

  • Occorrente
  • Pulire il MacBook (tutti i modelli)
  • Pulire l’iMac, il Mac Pro e il Mac mini
  • Pulire le periferiche del Mac

Occorrente

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A prescindere dal fatto che tu possegga un MacBook oppure un iMac, un Mac Pro o, ancora, un Mac mini, per pulire il tuo computer Apple da polvere e sporcizie varie tanto per cominciare devi procurarti “l’attrezzatura” necessaria per farlo.
Tutto ciò di cui hai bisogno è un panno in microfibra (come quello che generalmente viene impiegato per pulire le lenti degli occhiali), preferibilmente antistatico e che non lasci pelucchi qua e là.
Se non lo hai già in casa, puoi reperirlo senza particolari problemi ed a prezzi irrisori in un qualsiasi supermarket.

In alternativa, puoi servirti di un panno in pelle di daino oppure di un panno in pelle di camoscio, che sono entrambi molto morbidi e si rivelando tutti e due adatti allo scopo. Quello che invece ti sconsiglio di fare è utilizzare detergenti spray, solventi, sostanze abrasive o detergenti contenenti perossido di idrogeno che potrebbero danneggiare irrimediabilmente il tuo Mac.

Al massimo, qualora proprio la sporcizia accumulata fosse parecchia e non dovesse venire subito via, puoi utilizzare un po’ d’acqua per inumidire il panno in uso oppure, per quel che concerne il solo schermo, puoi ricorrere all’impiego di un detergente specifico per schermi e display che non contenga acetone che puoi trovare in tutti più comuni negozi di elettronica o anche online, ad esempio su Amazon, e che devi impiegare senza spruzzare direttamente sulla parte interessata ma sempre andando ad inumidire leggermente il panno prima dii servirtene.

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Pulire il MacBook (tutti i modelli)

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Una volta reperito tutto il materiale necessario per pulire il Mac puoi finalmente passare all’azione vera e propria.
Se quello in tuo possesso è un MacBook, il primo passo che devi compiere è preoccuparti di spegnere completamente il computer (non basta metterlo in stop!) e scollegare quest’ultimo dall’alimentatore.
Provvedi altresì a rimuovere eventuali periferiche ed accessori (mouse, tastiera, dock ecc.) collegati al dispositivo oltre che la custodia protettiva dello stesso (se ne utilizzi una).

Adesso, prendi il panno in microfibra summenzionato (o, in base a quanto in tuo possesso, il panno in pelle di daino oppure quello in pelle di camoscio) e passalo su tutta la parte esterna (scocca superiore ed inferiore, parti laterali, tastiera, Touch Bar e Touch ID) del computer effettuando dei movimenti circolari senza metterci troppa energia.
Qualora lo sporco dovesse persistere, inumidisci con un po’ d’acqua il panno, strizzalo per bene e passalo sulle vare superfici, sempre con molta delicatezza.

Per quel che concerne il display, la pulizia va effettuata in maniera analoga a quanto visto poc’anzi per le altre parti del computer.
Quindi, devi pulirlo sempre servendoti del panno e sempre effettuando dei movimenti delicati e circolari e soprattutto senza effettuare un’eccessiva pressione.
Se poi lo sporco persiste, puoi inumidire il panno con dell’acqua e passarlo delicatamente sullo schermo.

In alternativa, puoi rivolgerti ai prodotti detergenti appositi di cui ti parlavo qualche riga più su senza però mai spruzzare il liquido direttamente sullo schermo.
Procedi quindi andando a spruzzare il detergente sul panno in tuo possesso o su quello fornito direttamente in dotazione con il prodotto detergente ed effettua la pulizia dello schermo come ti ho indicato poc’anzi.

Successivamente, se avevi scelto di utilizzare un panno inumidito (per l’intero computer) e/o un detergente apposito (solo per lo schermo), usa la parte del panno asciutta per asciugare il tuo MacBook passandolo sulle varie parti del computer.
Lascia poi asciugare quest’ultimo per qualche minuto su una superficie piana e sgombera da impurità e potrai finalmente cominciare ad utilizzarlo di nuovo, più pulito che mai.

Se qualcosa non ti è chiaro o se comunque ritieni di aver bisogno di ulteriori informazioni sul da farsi, puoi consultare anche la pagina dedicata, per l’appunto, alla pulizia di tutti i modelli di MacBook annessa alla sezione di supporto del sito Internet di Apple.
Se poi vuoi anche qualche indicazione video, puoi dare un’occhiata su YouTube evitando però di prendere in considerazione metodi assai improbabili e pratiche dubbie che talvolta vengono proposte incautamente (poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato).

Pulire l’iMac, il Mac Pro e il Mac mini

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Possiedi un iMac, un Mac Pro oppure un Mac mini e non sai come fare per pulire il tuo computer?
Allora segui le mie istruzioni e vedrai che in un battibaleno riuscirai a farlo tornare lindo e pinto come un tempo! Tanto per cominciare provvedi a spegnere il Mac, a scollegare il cavo di alimentazione e gli altri dispositivi ed accessori eventualmente collegati (mouse, tastiera, hard disk esterno ecc.).

Successivamente prendi il panno in microfibra, quello in pelle di daino oppure quello in pelle di camoscio (in base a quanto da te posseduto) per pulire la parte esterna del computer con movimenti delicati e circolari.
Se nonostante questo vedi che la sporcizia permane, inumidisci il panno con dell’acqua e passalo nuovamente sulla superficie del Mac evitando però che l’umidità penetri nelle aperture.

La medesima procedura di cui sopra va effettuata anche per lo schermo.
Serviti dunque del panno eseguendo sempre dei movimenti delicati e circolari sul display avendo altresì l’accortezza di evitare di fare eccessiva pressione.
Anche in tal caso, se lo sporco stenta a venire via puoi inumidire il panno con dell’acqua e passarlo sulla superficie dello schermo o, ancora, puoi ricorrere all’uso di un detergente specifico per display (come indicato ad inizio articolo) avendo cura di spruzzarlo prima sul panno e non direttamente sul Mac.

A pulizia terminata, se hai utilizzato acqua o detergenti, prendi un altro panno pulito e asciutto (oppure utilizza quello già impiegato ma dal lato non umido) e passalo su tutte le parti del Mac per asciugarlo dopodiché lascia asciugare ulteriormente il computer per qualche minuto riponendolo in una zona priva di sporco e senza toccarlo. Et voilà!

Anche in tal caso, se qualche cosa non ti è chiaro puoi fare riferimento all’apposita pagina dedicata alla pulizia di iMac, Mac Pro e Mac mini annessa alla sezione di supporto del sito Internet di Apple.
Puoi altresì dare uno sguardo su YouTube dove puoi trovare numerosi filmati relativi alla pulizia dei computer desktop di casa Apple stando però ben loranto da metodiche improbabili che potrebbero comprometterne irrimediabilmente il corretto funzionamento.

Pulire le periferiche del Mac

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Per quanto riguarda invece le periferiche collegate al Mac, quali tastiere, mouse e trackpad Apple (wireless o USB), per pulire provvedi innanzitutto a spegnere il dispositivo di riferimento ed a rimuovere le batterie rimovibili eventualmente presenti al suo interno.
Se invece il dispositivo è a filo, ti basta scollegarlo dal computer rimuovendo il relativo cavo dalla presa sul Mac.

Successivamente pulisci la parte esterna del dispositivo con il panno in microfibra di cui sopra (o una delle alternative già proposte) e leggermente inumidito con acqua.
Nell’effettuare questa operazione fai in modo che non penetri umidità nelle aperture della periferica.

Tieni poi presente che se il Magic Mouse o il Magic Mouse 2 non funzionano correttamente, molto probabilmente è perché potrebbe esserci un capello o altri residui sulla lente del sensore.
Per risolvere e dunque per pulirei anche quella parte, capovolgi il mouse e controlla la finestra del sensore utilizzando una luce intensa.
Se vedi dei residui, pulisci delicatamente la finestra del sensore soffiandoci sopra (solo in questo caso, puoi anche usare una bomboletta ad aria compressa ma tieni conto che generalmente qualche soffio è più che sufficiente per far fronte alla cosa).

A pulizia terminata, prendi un panno pulito e asciutto o utilizza il lato non umido di quello già impiegato e ripassalo sulla periferica di turno per asciugarla dopodiché lasciala areare per qualche minuto.

Anche in quoto caso, per ulteriori dettagli puoi attenerti a quanto riportato sulla pagina dedicata alla pulizia delle periferiche annessa alla sezione di supporto del sito Internet di Apple.
Puoi poi dare un’occhiata su YouTube dove sono disponibili numerosi filmati relativi alla pulizia di tastiera, mouse e trackpad a marchio Apple stando però ben loranto da soluzioni strambe o comunque sia dubbie che potrebbero rendere praticamente inutilizzabili le periferiche.

come pulire cuffiette iphone

come pulire cuffiette iphone

A primo acchito non sembrava ma, a ben guardarli, gli auricolari del tuo iPhone sono davvero sporchi! Beh, a furia di utilizzarli e di portarli in giro, è abbastanza normale, fidati.
Considerando però il fatto che vanno impiegati a contatto diretto con l’orecchio, fossi in te mi preoccuperei – e anche in maniera abbastanza urgente – di dargli una bella pulita! Se vuoi, posso spiegarti io in che modo riuscirci.

La questione ti interessa?
Sì?
Molto bene.
Allora fa’ così:
prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, posizionati bello comodo e inizia a concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial dedicato in maniera specifica a come pulire le cuffiette dell’iPhone.
Insieme, andremo a scoprire come rimettere a nuovo sia le EarPods (vale a dire i “classici” auricolari con filo di casa Apple) che gli AirPods (le cuffiette Bluetooth dell’azienda della “mela morsicata”) oltre che gli auricolari Beats by Dre (marchio di proprietà di Apple).
In tutti i casi, non hai di che preoccuparti, non dovrai fare nulla di particolarmente complesso.

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
Procurati l’occorrente necessario per compiere la tua impresa (te lo indicherò a breve), rimboccati le maniche e segui le mie indicazioni per pulire i tuoi auricolari.
Sei pronto?
Sì?
Molto bene.
Allora mettiamo al bando le ciance e procediamo!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Occorrente
  • Pulire le cuffiette dell’iPhone
    • EarPods
    • AirPods
    • Beats by Dre
  • In caso di dubbi o problemi

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare, nel dettaglio, come pulire le cuffiette dell’iPhone, ci sono alcune operazioni preliminari che devi compiere per poterti facilitare il lavoro.

In primo luogo, se i tuoi auricolari sono dotati di filo, scollega questi ultimi dall’iPhone rimuovendo il jack o il connettore Lightning (a seconda del modello di iPhone usato). Se stai usando delle cuffiette Beats by Dre con collegamento Bluetooth, premi sul relativo pulsante di accensione/spegnimento per spegnerle.
Le AirPods, invece, non hanno un pulsante dedicato per accedere e spegnere il dispositivo per cui, in tal caso, non devi fare nulla (se non riporle nel loro case)!

Un’altra cosa che ti invito a fare è quella di rimuovere eventuali gommini, protezioni, adesivi e quant’altro tu possa aver applicato sugli auricolari, poiché la loro presenza potrebbe ostacolare l’operazione di pulizia.

Assicurati, poi, di avere a tua disposizione una superficie piana e pulita su cui poter operare, in modo tale da riuscire a pulire le cuffiette in maniera precisa e in tutta sicurezza.

Occorrente

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, vediamo l’occorrente necessario per mettere in pratica l’operazione di pulizia delle cuffiette.
L’unica cosa di cui hai bisogno è un panno morbido, che risulti asciutto e privo di pelucchi, come quelli in microfibra usati per pulire le lenti degli occhiali, oppure un panno in pelle di daino o in pelle di camoscio.
Non utilizzare, nella maniera più assoluta, materiali abrasivi perché, come intuibile, potrebbero rovinare gli auricolari.

Acqua e altri liquidi detergenti sono banditi! Né gli EarPods né tantomeno gli AirPods o le cuffiette Beats by Dre sono impermeabili o resistenti all’acqua, motivo per cui evitali accuratamente se non vuoi andare incontro a danni in grado di compromettere il corretto funzionamento di tali apparecchiature.
L’unica cosa che, in caso di sporco assai ostinato, puoi fare è inumidire leggermente il panno usato, come ti spiegherò in dettaglio nelle righe successive.

Altro materiale di cui potresti eventualmente aver bisogno è un dischetto di cotone asciutto e un pennello dalle setole morbide (anch’esso asciutto e, ovviamente, pulito) per, rispettivamente, la pulizia di microfono e altoparlanti e della custodia, per quel che concerne gli AirPods.

Pulire le cuffiette dell’iPhone

A questo punto, direi che sei finalmente pronto per passare all’azione e pulire le cuffiette del tuo iPhone.
Qui di seguito trovi spiegato, dettagliatamente, come procedere nel caso degli EarPods, degli AirPods e degli auricolari Beats by Dre.
Come ti dicevo a inizio articolo, non hai di che preoccuparti, non è per niente difficile.

EarPods

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Se possiedi gli EarPods, ovverosia le cuffiette di Apple che possono essere collegate all’iPhone tramite il “classico” filo, verifica in primo luogo dove risiede lo sporco sull’apparecchio.
Se noti la presenza di granelli di polvere o quella di altri detriti, rimuovili semplicemente soffiandoci sopra in maniera delicata:
così facendo, eviterai di danneggiare le cuffiette durante l’operazione di sfregamento da effettuare con il panno.

Successivamente, prendi il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o in pelle di camoscio, a seconda di cosa hai a tua disposizione) e passalo delicatamente su entrambi gli auricolari e sul filo.
In caso di sporco particolarmente ostinato, inumidisci il panno con un po’ d’acqua e ripassalo nuovamente sulle cuffiette, evitando in maniera accurata di strofinare le aperture, al fine di evitare liquidi e umidità.

Per la pulizia della retina metallica del microfono e degli altoparlanti, prendi il dischetto di cotone e passalo nei punti in questione, agendo sempre in maniera delicata.
Se sulla retina metallica sono presenti dei detriti, rimuovili usando il pennello asciutto e con setole morbide che ti sei procurato in precedenza.

Come ti avevo già detto e come hai avuto modo di notare tu stesso, la pulizia degli EarPods non è cosa complicata.
Tuttavia, se ritieni di aver bisogno di qualche esempio pratico sul da farsi, puoi dare uno sguardo ai tanti videotutorial dedicati presenti su YouTube.
In tal caso, ti suggerisco però di non prendere in considerazione metodiche dubbie e senza fondamento che purtroppo vengono spesso proposte in Rete e che, qualora messe in pratica, potrebbero danneggiare irrimediabilmente i tuoi auricolari.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

Per ulteriori dettagli, comunque, puoi fare riferimento alla pagina Web informativa disponibile sul sito Internet ufficiale di Apple e appositamente dedicata alla pulizia delle cuffiette.

AirPods

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Passiamo ora agli AirPods, le cuffiette senza fili prodotte da Apple per i suoi iPhone (e non solo).
La procedura da mettere in pratica per effettuarne la pulizia è praticamente analoga a quella vista insieme nel passo precedente per quel che concerne gli EarPods.
I passaggi che devi compiere, dunque, sono gli stessi!

L’unica sostanziale differenza sta nel fatto che, in questo caso, non hai fili da pulire ma, piuttosto, devi preoccuparti di rimettere a nuovo anche la custodia.
Come puoi riuscire in questa “impresa”?
Te lo spiego immediatamente.
Tutto quello che devi fare è prendere la custodia, degli AirPods, chiuderla (se aperta, chiaramente) e strofinarla in modo delicato con il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o in pelle di camoscio, a seconda di cosa hai a tua disposizione).

Se necessario, passa il panno anche nella parte interna del coperchio, evitando però di entrare in contatto con le porte di ricarica, per non danneggiare i relativi contatti metallici.
Inoltre, in caso di sporco persistente, puoi inumidire il panno con dell’acqua e ripetere l’operazione di pulizia, facendo però attenzione a non sfiorare le porte di ricarica.

Se poi nel connettore Lightning noti la presenza di detriti, puoi rimuoverli usando il pennello dalle setole morbide, asciutto e pulito, stando ben attento, anche in questo caso, a passarlo in maniera delicata.

Anche per quel che concerne gli AirPods, se pensi di aver bisogno di qualche esempio pratico di pulizia, puoi dare uno sguardo a uno dei tanti videotutorial dedicati disponibili su YouTube, evitando però quelli che propongono metodiche che risultano essere, per così dire, poco ortodosse, al fine di evitare eventuali danni alle cuffiette.

Per ulteriori dettagli, anche nel caso degli AirPods, puoi affidarti alla pagina Web informativa disponibile sul sito Internet ufficiale di Apple e dedicata in via specifica alla “messa a nuovo” di queste cuffiette.

Beats by Dre

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Possiedi degli auricolari Beats by Dre?
Per pulirli, ti basta procedere nel seguente modo:
verifica in prima battuta dov’è presente lo sporco sulle cuffiette e se noti la presenza di granelli di polvere o quella di altri detriti rimuovili, soffiandoci sopra delicatamente, in modo da evitare danni durante lo sfregamento con il panno.

A questo punto, prendi il panno in microfibra (oppure quello in pelle di daino o in pelle di camoscio, a seconda di cosa hai a tua disposizione) e strofinalo cautamente su tutti e due gli auricolari e sull’eventuale filo.

Per la pulizia di microfono e altoparlanti, puoi invece avvalerti del dischetto di cotone.
Inoltre, se sulla retina del microfono noti la presenza di detriti, puoi rimuoverli usando un pennello asciutto e con setole morbide.

Per quanto riguarda la pulizia dei copriauricolari (se presenti), utilizza sempre il panno morbido, inumidito ,però, con un po’ d’acqua.
Solo in questo specifico caso, puoi eventualmente usare anche del sapone neutro.
In seguito, risciacqua completamente e asciuga gli adattatori prima di rimetterli sugli auricolari.

Se pensi di aver bisogno di indicazioni pratiche sul da farsi, da’ uno sguardo ai tanti videotutrial presenti su YouTube dedicati alla pulizia delle cuffie Beats.
Anche in tal caso, la raccomandazione che ti faccio è quella di evitare filmati in cui vengono proposte metodiche improbabili che, qualora messe in atto, non farebbero altro che danneggiare le tue cuffiette.
Intesi?

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come pulire le cuffiette dell’iPhone ma qualcosa non ti è ancora molto chiaro o hai riscontrato delle difficoltà nel portare a termine la procedura?
Considerando la situazione, la migliore “dritta” che posso fornirti è quella di dare uno sguardo alla sezione del sito Internet di Apple dedicata al supporto.

Nel caso delle cuffiette senza fili, invece, puoi consultare la pagina del supporto dedicata in maniera specifica agli AirPods, in modo tale da poter ottenere aiuto in modo mirato. Inoltre, se possiedi degli auricolari a marchio Beats by Dree, puoi fare riferimento alla specifica pagina di supporto.

Se neppure così riesci a risolvere il tuo problema, prova a metterti in contatto diretto con il servizio clienti di Apple per ricevere assistenza personalizzata.
Puoi riuscirci in diversi modi:
telefonicamente, via Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono validi, la scelta di quale adottare dipende solo dai mezzi in tuo possesso, oltre che, ovviamente, dalle tue preferenze. Per maggiori informazioni sul da farsi, ti consiglio di leggere la mia guida dedicata proprio a come contattare Apple.

come pulire casse iphone

come pulire casse iphone

Sei sempre stato un tipo molto attento alla cura e alla pulizia dei tuoi dispositivi tech ma, c’è poco da fare:
con il passare del tempo e, soprattutto, con il continuo utilizzo, il tuo fido iPhone non è più “lindo e pinto” come un tempo.
In particolare, sono gli altoparlanti a risultare decisamente sporchi.
La cosa è abbastanza palese, anche perché il suono restituito dal telefono non è più chiaro come un tempo, e la cosa ti infastidisce parecchio!

Date le circostanze, ti sei quindi precipitato sul Web, cercando di capire come fare per poter rimediare al problema, e sei finito qui, su questo mio tutorial incentrato in maniera specifica su come pulire le casse dell’iPhone.
Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti sapere se posso esserti effettivamente d’aiuto?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro!

Dedica qualche minuto alla lettura di questa guida e alla fine, vedrai, avrai le idee perfettamente chiare sul da farsi, senza contare il fatto che gli altoparlanti del tuo adorato “iPhone” torneranno finalmente a essere puliti come a dispositivo appena acquistato.
Allora?
Sei pronto per metterti all’opera?
Sì?
Molto bene.
Mettiamo le chiacchiere da parte e cominciamo subito a darci da fare.
Ti auguro buon “lavoro” e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per le tue opere di pulizia.

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Occorrente
  • Pulire le casse dell’iPhone
  • In caso di dubbi o problemi

Operazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare quali sono i passaggi da compiere per riuscire a pulire le casse dell’iPhone, ci sono alcune operazioni preliminari che devi effettuare.

In primo luogo, provvedi a scollegare il tuo iPhone da qualsiasi fonte di alimentazione esterna e a staccare tutti i dispositivi e i cavi collegati al telefono.
Rimuovi inoltre coverpellicole e accessori eventualmente applicati che, qualora presenti, potrebbero ostacolare l’operazione di pulizia, senza contare il fatto che potrebbero anche rovinarsi.

In seguito, devi spegnere l’iPhone.
Per riuscirci, premi e continua a tenere premuto il tasto di accensione/spegnimento (quello collocato sul lato destro del dispositivo su iPhone 6, 7 e 8 e relative versioni Plus oppure in alto sulla destra su tutti gli altri modelli di iPhone precedenti) per qualche secondo, aspetta che compaia sullo schermo l’interruttore con su scritto scorri per spegnere all’interno, premici sopra e trascina la relativa levetta verso sinistra continuando a tener premuto.
Se, invece, stai usando un iPhone X o modelli successivi, per spegnere il dispositivo unitamente al tasto di accensione/spegnimento dovrai tenere premuto anche il tasto per aumentare il volume.

Fatto ciò, devi individuare la posizione degli altoparlanti, così da capire dove andare a intervenire.
Su tutti gli iPhone ne sono presenti due tipologie:
quelli inferiori, collocati, appunto, sulla parte inferiore del dispositivo, sul bordo, che consentono di ascoltare musica, audio dei video e qualsiasi altro suono venga riprodotto dal dispositivo, e quello superiore, collocato frontalmente (accanto alla fotocamera per i selfie) che permette di ascoltare gli interlocutori durante le telefonate (e su alcuni modelli funge anche da altoparlante stereo per i contenuti multimediali).

Occorrente

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Compiuti i passaggi preliminari di cui sopra, devi procurarti il materiale necessario per poter mettere in pratica l’operazione di pulizia delle casse del tuo iPhone.
Non temere, non si tratta di “attrezzature” difficili da reperire o particolarmente costose, molto probabilmente ciò di cui hai bisogno l’hai già a portata di mano.
In caso contrario, puoi trovare tutto nel supermarket sotto casa o, in alternativa, in Rete, ad esempio su Amazon.

Quello di cui hai bisogno sono un panno morbido (come quelli in microfibra usati per pulire le lenti degli occhiali o quelli in pelle di daino) sul quale poggiare il dispositivo durante la pulizia al fine di evitare che possa graffiasi o scivolare in modo accidentale, una piccola spazzola oppure un pennello a setole morbide e qualche cotton fioc, da impiegare per rimuovere polvere e sporcizia varia che potrebbero ostruire gli altoparlanti del dispositivo.

Se ti è possibile, procurati anche del nastro da imbianchino:
in caso di sporco particolarmente ostinato è la soluzione migliore! Sì tratta, infatti, di un nastro blu usato quando si imbiancano le pareti.
Ha un adesivo sensibile alla pressione, che lo rende perfetto anche per lo scopo oggetto di questa guida.

Assicurati altresì di avere a tua disposizione una superficie piana, pulita, spaziosa e ben illuminata su cui poter poggiare l’iPhone, l’occorrente e sulla quale poter operare.

Nel caso in cui avessi pensato di ricorrere anche all’uso di acqua, detergenti e bombolette d’aria compressa, ti suggerisco vivamente di starne alla larga.
Infatti, Apple stessa specifica, sulla pagina dedicata alla pulizia degli iPhone del suo sito Internet, che potrebbero rovinare il dispositivo e comprometterne il corretto funzionamento.

Pulire le casse dell’iPhone

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A questo punto, direi che sei finalmente pronto per passare all’azione e andare a scoprire, in concreto, che cosa bisogna fare per pulire le casse dell’iPhone.
In primo luogo, colloca il tuo smartphone sul panno morbido poggiato sulla superficie piana sulla quale hai deciso di operare, con la parte frontale del dispositivo verso l’alto, dopodiché prendi la spazzola, il pennello oppure il cotton fioc e inizia a pulire in maniera delicata gli altoparlanti dell’iPhone.

Strofina quindi, in maniera accorta ed effettuando dei movimenti delicati, la spazzola o il pennello a setole morbide sulla griglia o sui buchi degli altoparlanti (a seconda del modello di iPhone che possiedi e a seconda del fatto se stai intervenendo sull’altoparlante superiore oppure su quelli inferiori), in modo tale da rimuovere polvere e sporcizia.
Ripeti l’operazione per più di una volta, fino a quando non vedi che le casse risultano perfettamente pulite.

Se a procedura ultimata noti ancora dei residui di sporcizia, prendi un cotton fioc e cerca di rimuoverla servendoti di quest’ultimo, spingendola il più possibile verso l’esterno, sempre in maniera delicata e con la dovuta accortezza.

In caso di sporcizia eccessiva e/o qualora procedendo come ti ho appena indicato non dovessi riuscire a rimuovere tutto lo sporco, puoi ricorrere all’uso del nastro da imbianchino.
Per cui, strappa un pezzetto di nastro e arrotolalo a cilindro, con il lato adesivo rivolto verso l’esterno, poggialo sulle casse dell’iPhone e premici sopra, sempre con delicatezza, dopodiché rimuovilo.

In questo modo, il nastro dovrebbe riuscire a raccogliere tutto lo sporco e la polvere che si sono accumulati negli altoparlanti.
Ad ogni modo, tu controlla la superficie del nastro dopo ogni applicazione.
Se noti polvere e sporco, butta il nastro già usato e ripeti da capo la procedura sino a quando le casse dell’iPhone non risulteranno perfettamente pulite.

Se pensi di aver bisogno di qualche esempio pratico di pulizia, puoi dare uno sguardo ai tanti videotutorial dedicati presenti su YouTube.
In tal caso, ti suggerisco però di non prendere in considerazione metodiche, per così dire, dubbie e senza fondamento che purtroppo vengono spesso proposte in Rete e che, qualora messe in pratica, potrebbero danneggiare irrimediabilmente le casse dell’iPhone, oltre che il dispositivo nella sua interezza.
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie indicazioni su come pulire le casse dell’iPhone ma, in corso d’opera, è sorto qualche problema?
Hai ancora dei dubbi in merito alle operazioni da compiere e vorresti ricevere ulteriori chiarimenti?
Date le circostanze, il miglior suggerimento che posso offrirti è quello di dare uno sguardo alla sezione del sito Internet di Apple dedicata al supporto per gli iPhone.
Al suo interno ci trovi informazioni e guide passo-passo riguardo praticamente qualsiasi argomento e funzionalità inerente il mondo dei “melafonini”.

Se neppure così facendo riesci a risolvere, ti consiglio di metterti in contatto diretto con il supporto Apple, in modo tale da ricevere assistenza personalizzata. Puoi riuscirci in vari modi:
telefonicamente, via Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono validi, scegliere quale adottare dipende solo dai mezzi in tuo possesso, oltre che, chiaramente, da quelle che sono le tue preferenze.
Per maggiori informazioni al riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida dedicata in via specifica a come contattare Apple.

Se, invece, il tuo problema è che desideravi pulire le casse del tuo “iPhone” perché l’audio dei contenuti riprodotti ti sembrava eccessivamente basso ma una volta completata l’operazione non è cambiato assolutamente nulla, ti suggerisco la lettura della mia guida dedicata a come aumentare il volume dell’iPhone, in cui trovi riportate diverse indicazioni utili in tal senso.

Se poi hai bisogno di indicazioni generiche su come dare una bella ripulita al tuo smartphone a marchio Apple, ti consiglio la lettura del mio tutorial dedicato proprio a come pulire l’iPhone.

come proteggere iphone

come proteggere iphone

Sei un tipo molto ansioso, e così la tua contentezza per aver acquistato un nuovo iPhone si è trasformata ben presto nel timore di perdere il telefono, graffiarlo o romperlo.
Lasciatelo dire, non è questo lo spirito giusto con cui affrontare la questione.
Comprendo la tua paura di perdere un dispositivo divenuto ormai fondamentale, come è per l’appunto lo smartphone, ma esistono diversi modi per alleviare questo stress.

A tal proposito, che ne dici se vediamo insieme come proteggere iPhone grazie ad alcuni piccoli accorgimenti che possono ridurre i rischi per la privacy in caso di smarrimento o furto del telefono e possono aiutarti a proteggerlo contro graffi e cadute accidentali?
Scommetto che dopo averli messi in pratica ti sentirai subito più sollevato!

Cominciamo questa guida su come proteggere iPhone partendo dal software, ossia da come difendere il telefono da furti, smarrimenti o più in generale dai ficcanaso.
In che modo?
Scopriamolo subito.

Come primo passo, io ti consiglio di attivare il PIN di protezione su iPhone in modo che sia necessario digitare un codice di quattro cifre per sbloccare il telefono.
Questo eviterà accessi non autorizzati al tuo “iPhone” in caso di furto, smarrimento o molto più semplicemente quando lasci il dispositivo incustodito per qualche minuto.

Per attivare il PIN sul tuo iPhone, recati nelle Impostazioni di iOS e seleziona la voce Generali dal menu che si apre.
Pigia dunque sul pulsante Blocco con codice che si trova a metà schermata e seleziona l’opzione Abilita codice per immettere il pin con cui proteggere il telefonino (dovrai digitare il codice per due volte consecutive).
Per maggiori informazioni e per sapere come disattivare il PIN in caso di necessità, leggi la mia guida su come bloccare iPhone.

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Un’altra mossa fondamentale per proteggere iPhone contro furto e smarrimento è l’attivazione di Trova il mio iPhone.
Questa funzione, disponibile gratuitamente per tutti gli utenti dello smartphone Apple, consente di localizzare e comandare il dispositivo a distanza via Internet.
Per attivarla, recati nelle Impostazioni del “iPhone”, seleziona la voce iCloud dal menu che si apre e sposta su ON la levetta relativa alla funzione Trova il mio iPhone (in modo che diventi azzurra).

A questo punto, collegandoti al sito Internet icoud.com ed eseguendo l’accesso con il tuo ID Apple, potrai visualizzare la posizione del tuo iPhone su una mappa di Google Maps e comandare il dispositivo a distanza bloccandolo o cancellando tutti i dati presenti in esso.
Per maggiori informazioni, consulta la mia guida su come rintracciare iPhone rubato.

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Dopo aver messo ragionevolmente al sicuro il telefono intervenendo sul suo software, vediamo come proteggere iPhone “fisicamente” rendendolo più resistente a graffi e cadute.
Come?
Anche se di miracoli non se ne possano fare, in commercio ci sono tante pellicole protettive per il display e tante cover che possono aiutarti a proteggere l’iPhone contro i piccoli danni accidentali.

Se vuoi scoprire come applicare la pellicola protettiva all’iPhone, consulta la guida che ho pubblicato qualche tempo fa sull’argomento.
Per quanto riguarda le cover, invece, non devi far altro che scegliere la tua preferita (su Amazon e altri store online se ne trovano a bizzeffe con prezzi che variano dai 5 agli oltre 20 euro) e applicarla al telefono.
Devi solo fare attenzione a non acquistare cover per iPhone 5 se hai modelli precedenti di iPhone o viceversa, perché le misure cambiano.

come prendere appuntamento con apple

come prendere appuntamento con apple

Mentre eri seduto sul divano di casa, hai sentito il rumore di un oggetto cadere per terra e hai subito temuto che si trattasse del tuo iPhone.
Purtroppo, hai avuto la conferma quando hai visto il tuo “iPhone” sul pavimento con il vetro incrinato.
Sconfortato dall’accaduto, hai cercato sul Web come riparare il display, ma le soluzioni fai da te con ricambi non originali non ti hanno convinto e così hai deciso di portare il tuo iPhone in un Apple Store.
Per non fare un viaggio invano, vorresti prenotare un appuntamento con un addetto Apple, ma ancora non sei riuscito a capire come fare.

Se le cose stanno effettivamente così, lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto.
Con la guida di oggi, infatti, ti dirò come prendere appuntamento con Apple sia da computer che da smartphone e tablet.
Devi sapere che l’azienda di Cupertino mette a disposizione dei suoi clienti il servizio di assistenza chiamato Genius Bar che permette di recarsi di persona presso un Apple Store e parlare con un addetto esperto che fornirà l’assistenza necessaria per risolvere la problematica riscontrata su prodotti e servizi Apple.
Comodo, vero?

Se sei d’accordo, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci subito all’opera.
Mettiti comodo, prenditi cinque minuti di tempo libero e dedicati alla lettura del prossimi paragrafi.
Verifica che il servizio Genius Bar sia disponibile per la problematica che hai riscontrato, metti in pratica le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che prenotare un appuntamento Apple sarà davvero un gioco da ragazzi.
Scommettiamo?

Indice

  • Prenotare un appuntamento con Apple
  • Cancellare un appuntamento con Apple
  • Iscriversi a eventi Apple

Prenotare un appuntamento con Apple

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Tra i suoi canali di assistenza software e hardware, Apple mette a disposizione dei clienti anche Genius Bar:
un incontro presso un Apple Store tra il cliente che necessita di assistenza e un addetto Apple.
Per usufruire del servizio, è necessario prendere un appuntamento con Apple tramite il sito dell’azienda di Cupertino o l’applicazione Supporto Apple per iPhone e iPad.

Se stai riscontrando un problema con un prodotto Apple, collegati dunque al sito Web dell’azienda della mela morsicata, fai clic sulla voce Supporto presente nel menu in alto e scorri la pagina verso il basso.
Individua, quindi, la voce Vuoi parlare con qualcuno? e fai clic sull’opzione Contatta il supporto Apple per accedere alla sezione di supporto nella quale puoi richiedere assistenza.

Nella sezione Contatta il supporto di Apple e fai clic sul dispositivo o il servizio Apple per il quale necessiti di assistenza:
Mac, iPad, iPhone, Apple Watch, Apple TV, Music, ID Apple, iPod, App e software e Altro (AirPods, Apple Pay, Beats by Dre, Copertura hardware, iCloud, Accessori Mac e Wireless).

Nella nuova pagina aperta, indica la problematica che stai riscontrando sul dispositivo o sul servizio indicato in precedenza e, nella sezione Come vorresti ricevere assistenza?, fai clic sul box Portalo con te per la riparazione che consente di prendere un appuntamento al Genius Bar di Apple.

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Come anticipato in precedenza, infatti, oltre all’assistenza tramite chat, email e chiamata telefonica, Apple mette a disposizione, su alcune problematiche, il servizio Genius Bar, che consente di rivolgersi di persona a un Apple Store e ottenere assistenza in tempo reale da un tecnico esperto.

Per capire meglio, facciamo un esempio pratico:
se vuoi fissare un appuntamento per riparare o avere informazioni sulla riparazione dello schermo del tuo iPhone, accedi alla pagina Contatta il supporto Apple e fai clic sul box iPhone.
Nella pagina Che problema hai con il tuo iPhone?, premi sulla voce Riparazione e danni fisici e fai clic sull’opzione Lo schermo è incrinato, dopodiché individua il box Portalo con te per la riparazione e premi su di esso.

Adesso, inserisci il tuo ID Apple nel campo ID Apple e fai clic sull’icona della freccia rivolta verso destra, inseriscine la password nel campo apposito e premi nuovamente sull’icona della freccia rivolta verso destra per accedere al tuo account Apple.
Trova, quindi, l’Apple Store della tua zona indicando la tua posizione nel campo Indirizzo completo, città o codice postale e fai clic sul pulsante Vai.

Nella nuova pagina aperta, fai clic sulla voce Disponibilità per visualizzare i centri assistenza e gli Apple Store in ordine di disponibilità di appuntamento, altrimenti premi sull’opzione Distanza per visualizzare i centri più vicini.
Seleziona, quindi, il negozio Apple di tuo interesse, indica la data che preferisci e fai clic su uno degli orari disponibili per fissare l’appuntamento con Apple.

Il messaggio Il tuo appuntamento è confermato ti confermerà l’avvenuta prenotazione.
Inoltre, nel giro di pochi istanti riceverai un’email all’indirizzo associato al tuo ID Apple con il riepilogo del tuo appuntamento e una serie di istruzioni da eseguire prima di recarti all’Apple Store:
nel caso di iPhone, viene suggerito di effettuare un backup e disattivare la funzione Trova il mio iPhone.
Per la procedura dettagliata, puoi leggere le mie guide su come effettuare backup iPhone e come disattivare Trova il mio iPhone.

Se per la problematica riscontrata non è disponibile l’appuntamento presso un Apple Store, puoi sempre prenotare un appuntamento telefonico selezionando la voce Fissa un appuntamento per ricevere una chiamata dal supporto Apple nel momento più comodo per te presente nel box Pianifica una chiamata.

Seleziona, quindi, la data nella quale vuoi essere chiamato, indica la fascia oraria che preferisci per il contatto premendo su una delle opzioni tra Mattino, Pomeriggio e Sera e seleziona l’orario tra quelli disponibili, premendo sulla voce Seleziona.
Nella nuova pagina aperta, verifica che i dati riportati nei campi Nome, Cognome, Indirizzo email e Telefono siano corretti e procedi a inserire quelli mancanti, dopodiché fai clic sul pulsante Continua per pianificare l’appuntamento telefonico.

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Come accennato in precedenza, puoi prenotare un appuntamento anche utilizzando l’applicazione Supporto Apple per iOS:
dopo averla scaricata sul tuo dispositivo, avviala premendo sulla sua icona (la mela bianca su sfondo blu) presente in home screen e, al primo avvio, fai tap sul pulsante Guida introduttiva per abilitare i servizi di localizzazione.

Completata la configurazione, fai tap sulla voce Ottieni supporto presente nel menu in basso per visualizzare i tuoi dispositivi Apple e i servizi attivi.
Pigia, quindi, sul dispositivo o sul servizio per il quale necessiti di assistenza, indica la problematica riscontrata e, se richiesto, descrivi ulteriormente il problema premendo su una delle opzioni disponibili.

Anche in questo caso, per fissare un appuntamento per la problematica indicata, deve essere disponibile il servizio Portalo con te per la riparazione.
Se visualizzi quest’opzione, fai tap sulla voce Trova subito una sede, seleziona l’Apple Store nelle tue vicinanze, indica data e orario di tuo gradimento e premi sul pulsante Prenota per fissare l’appuntamento.
Infine, fai tap sul pulsante Completa attività per visualizzare le attività da svolgere prima di recarti all’appuntamento.

Cancellare un appuntamento con Apple

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Dopo aver fissato un appuntamento al Genius Bar di Apple, devi sapere che, in caso di ripensamenti, puoi cancellare l’appuntamento con Apple in pochi minuti sia da computer che da smartphone e tablet.

La soluzione più rapida per annullare la prenotazione al Genius Bar è recuperare l’email che ti è stata inviata subito dopo aver prenotato l’appuntamento.
Pigia, quindi, sulla voce Gestisci la mia prenotazione presente nell’email in questione e, nella nuova pagina aperta, fai clic su una delle opzioni disponibili:
Pianifica di nuovo per cambiare l’orario dell’appuntamento; Annulla per cancellare definitamente la prenotazione e Annulla questo appuntamento e scegli un’altra soluzione per annullare il precedente appuntamento e scegliere una soluzione di assistenza alternativa.

Se, invece, hai cancellato l’email con il riepilogo della tua prenotazione, ma ti eri appuntato l’ID pratica, collegati alla pagina di gestione pratiche di Apple, inserisci il codice numerico in tuo possesso nel campo ID riparazione o ID pratica e fai clic sul pulsante Avanti, dopodiché premi sul pulsante Annulla per cancellare l’appuntamento.

Infine, puoi cancellare un appuntamento anche tramite l’applicazione Supporto Apple.
Dopo averla avviata, fai tap sulla voce Account presente nel menu in basso, premi sulla voce Cronologia recente e seleziona la prenotazione che intendi annullare.
Nella nuova schermata visualizzata, scorri verso il basso, premi sulla voce Annulla e seleziona una delle opzioni disponibili:
Annulla per cancellare l’appuntamento o Annulla e scegli un’altra soluzione per annullare l’appuntamento e richiedere assistenza tramite un altro canale di contatto.
In quest’ultimo caso, potrebbe esserti utile la mia guida su come contattare Apple.

Iscriversi a eventi Apple

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Se non hai riscontrato alcuna problematica con i prodotti e i servizi di Apple, ma vorresti approfondirne il funzionamento o conoscere le funzionalità di un prodotto che intendi acquistare, devi sapere che Apple organizza costantemente eventi gratuiti chiamati Today at Apple.

Per iscriverti a un evento Apple, collegati al sito dell’azienda della mela morsicata, fai clic sulla voce Supporto presente nel menu in alto e, nella nuova pagina aperta, premi sulla voce Iscriviti agli eventi più vicini a te presente nella sezione Partecipa alle sessioni Today at Apple.

Adesso, fai clic sulla voce Zona, premi sull’opzione Scegli un Apple Store, seleziona il negozio Apple di tuo interesse e fai clic sul pulsante Applica, dopodiché scorri la pagina verso il basso per visualizzare il calendario degli eventi Today at Apple.
Individuato quello di tuo interesse, premi sul pulsante Dettagli per visualizzare maggiori informazioni e fai clic sulla voce Voglio iscrivermi per prenotare un posto.

Entro pochi istanti riceverai un’email di conferma della tua prenotazione.
In caso di ripensamenti, ti consiglio di annullare la tua iscrizione premendo sul link Gestisci prenotazioni contenuto nell’email ricevuta e premendo sulla voce Annulla relativa all’evento prenotato.

come pingare con mac

come pingare con mac

Mediante il ping, il computer invia dei pacchetti di dati verso un sito Internet o un altro computer e informa l’utente sull’esito dell’operazione:
se il trasferimento dei dati va a buon fine rapidamente, la rete non ha problemi.
Se invece il ping fallisce o richiede un lasso di tempo eccessivo, ci si trova di fronte a qualche problema nella connessione.

Se possiedi un computer a marchio Apple e ti stai chiedendo come pingare, in quanto ancora poco esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie, sono lieto di comunicarti che posso darti una mano io sul da farsi, con questa mia guida incentrata in maniera specifica sull’argomento.

Ti anticipo subito che puoi pingare con Mac sfruttando gli strumenti direttamente inclusi in macOS.
Qualora non dovessero soddisfarti, poi, potrai anche decidere di affidarti a delle risorse di terze parti.
Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo per ogni cosa.
Are you ready?

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come fare un ping con Mac
    • Utility Rete
    • Terminale
  • Altri strumenti per pingare con Mac

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare, in dettaglio, come pingare con Mac, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni al riguardo, al fine di schiarirti in tutto e per tutto le idee sul da farsi.

Partiamo dalle basi:
come ti avevo anticipato in apertura, il ping (acronimo di Packet Internet Grouper) serve per testare lo stato della rete e la comunicazione tra il dispositivo in uso e un server remoto oppure un dispositivo della rete locale, vale a dire il tempo necessario per trasmettere dati di piccole dimensioni verso la destinazione, e viene espresso in millisecondi (ms).

In questo modo, il dispositivo in uso invia dei piccoli pacchetti di dati verso la risorsa da contattare e informa l’utente sull’esito dell’operazione.
La comunicazione viene effettuata tramite il protocollo ICMP (acronimo di Internet Control Message Protocol), vale a dire un protocollo di servizio per reti a pacchetto deputato a trasmettere informazioni di controllo e riguardanti malfunzionamenti.

Ciò detto, se il ping va a buon fine e le due parti riescono a comunicare, significa che non sussistono problemi di connettività verso l’host (cioè la risorsa contattata), anche se occorre tenere conto che un ritardo eccessivo nelle comunicazioni potrebbe comunque essere indice di qualche problematica in fatto di comunicazione.

In assenza di risposta, invece, c’è senza dubbio alcuno qualche problematica, ad esempio potrebbe essere necessario rivedere la configurazione del firewall del sistema operativo in uso oppure la risorsa da contattare potrebbe risultare momentaneamente irraggiungibile.

Tieni presente che il ping è anche indice della qualità di accesso ad Internet, unitamene a parametri quali la velocità di download e quella di upload.
In questo caso specifico, più basso è il ping e migliori sono le prestazioni di una connessione ad Internet, in quanto la rete è in grado di rispondere con rapidità alle richieste all’utente.

Come fare un ping con Mac

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire, dunque, come pingare con Mac.
Come ti avevo anticipato in apertura, macOS include alcuni strumenti utili a tal scopo:
Utility Rete e il Terminale.
Per saperne di più e soprattutto per scoprire come usarli, prosegui pure nella lettura.

Utility Rete

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Utility Rete è uno strumento incluso in macOS grazie al quale, come facilmente intuibile dal nome stesso, è possibile ricavare informazioni in merito alla connessione ad Internet impiegata e al network a cui si è connessi e ad effettuare appositi test.
Di conseguenza, consente anche di pingare.

Per potertene servire, provvedi in primo luogo ad avviare il tool, richiamando Spotlight, tramite la combinazione di tasti cmd+barra spaziatrice oppure cliccando sull’icona con la lente d’ingrandimento situata nella parte in alto a destra dello schermo, digitando “utility rete” e selezionando poi il suggerimento pertinente.

Nella finestra che a questo punto vedi comparire sulla scrivania, seleziona la scheda Ping e digita l’indirizzo del sito da pingare (es.
google.com) oppure l’IP del dispositivo di riferimento parte della tua rete (es.
192.168.1.10) nel campo Inserisci l’indirizzo di rete da verificare mediante ping.

In seguito, specifica se effettuare un numero di ping illimitato, selezionando l’opzione Invia un numero illimitato di ping, oppure un numero definito, selezionando la voce Invia solamente e indicando il numero esatto nel campo adiacente.

Successivamente, fai clic sul pulsante Ping per avviare l’operazione.
In caso di ping illimitato, per fermare l’operazione premi sul pulsante Stop.

I risultati del ping verranno poi visualizzati nel campo di testo collocato in basso.
Se non sussistono problemi particolari, dovresti veder comparire messaggi indicanti le dimensioni dei pacchetti inviati, l’IP del sito contattato, il numero della richiesta ICMP effettuata, il TTL e il tempo di risposta del sito (es.
64 bytes from 216.58.206.46:
icmp_seq=0 ttl=52 time=40.879 ms
).

Terminale

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Puoi pingare con Mac anche agendo da riga di comando, vale a dire sfruttando il Terminale, immettendo delle stringhe apposite.
Può sembrare complesso, ma in realtà non lo è affatto.

Per riuscirci, provvedi in primo luogo ad avviare lo strumento, facendo clic sull’icona del Launchpad (quella con il razzo spaziale) che trovi sulla barra Dock, accedendo alla cartella Altro e selezionando poi l’icona del Terminale (quella con la finestra nera e la riga di codice).

Nella finestra che a questo punti visualizzi sulla scrivania, digita il comando ping -c seguito dal numero di ping che vuoi eseguire e dall’indirizzo del sito da pingare oppure dall’IP del dispositivo di riferimento parte della tua rete (es. ping -c 5 google.com).

Successivamente, premi il tasto Invio sulla tastiera del computer per visualizzare i risultati dell’operazione su schermo.
Al termine dei ping ordinati, verrà generato un messaggio di riepilogo su com’è andata l’operazione.

Se, invece, vuoi effettuare un numero illimitato di ping, impartisci il comando ping [indirizzo sito] (es.
ping google.com) seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera.
Per interrompere il ping, dovrai poi utilizzare la combinazione di tasti cmd+c.

Altri strumenti per pingare con Mac

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Oltre che sfruttando gli strumenti già inclusi nel sistema operativo, puoi pingare con Mac rivolgendoti a delle risorse di terze parti, quali servizi online e software ad hoc.
Se la cosa ti interessa, qui di seguito trovi elencate quelli che, a mio modesto avviso, rappresentano i migliori strumenti alternativi parte della categoria.

  • MIO-IP.it – sito Web che mette a disposizione degli utenti diverse risorse utili per scoprire l’IP in uso, per verificare indirizzi e-mail ecc.
    Tra i vari strumenti, c’è anche un tool utile per lo scopo oggetto di questo tutorial.
    È a costo zero e si può impiegare da qualsiasi navigatore.
  • Ping.eu – servizio online gratuito che può essere usato per pingare un dato indirizzo IP.
    Si può impiegare da qualsiasi browser ed è molto facile da usare.
    La sua interfaccia utente non è particolarmente accattivante, questo è vero, ma funziona impeccabilmente.
  • MxToolbox – altro portale che include svariati strumenti utili per il monitoraggio della rete, tra cui è compreso anche un tool per pingare specifici indirizzi IP.
    È a costo zero e funziona da qualunque browser.
  • IP Scanner – applicazione gratuita che consente di effettuare la scansione della rete locale, di identificare i dispositivi parte della stessa e di pingarli, oltre che ti compiere varie altre operazioni, come ad esempio il test delle porte.
  • LanScan – programma gratuito per effettuare la scansione del network locale e mediante il quale è possibile pingare i dispositivi parte della stessa.
    Sono altresì offerti degli strumenti utili per il monitoraggio della rete.
    Di base è gratis, ma è disponibile in una variante con funzionalità aggiuntive che è a pagamento (costa 5,99 dollari).
  • PingDoctor – applicazione a pagamento (costa 10,99 euro) che permette di analizzare la rete, di testare il ping e di pingare altre periferiche o siti Web.
    Fornisce informazioni molto dettagliate, dispone di una gradevole interfaccia utente ed è anche facile da usare.

come passare video da pc a iphone

come passare video da pc a iphone

Sul tuo PC sono presenti tantissimi video a cui tieni molto, visto che alcuni di essi costituiscono dei preziosi ricordi della tua infanzia.
Dal momento che raramente hai il computer a portata di mano, vorresti trasferire i filmati salvati su di esso sul tuo iPhone, così da poterli guardare ogni volta che ne hai voglia.
E qual è il problema?
Importare i video da un computer a un iPhone è un’operazione piuttosto semplice da effettuare.
Non mi credi?
E allora lascia che ti dia una mano.

Nel tutorial che stai leggendo, ti illustrerò come passare video da PC a iPhone ricorrendo ad iTunes, il software ufficiale di Apple per la gestione dei dispositivi iOS da computer, e ad alcune soluzioni alternative, come la funzione Libreria foto di iCloud, AirDrop e dei player video di terze parti.
Qualunque sia la “strada” che sceglierai di intraprendere, puoi star certo che al termine di questa lettura riuscirai sicuramente a portare a termine la tua “impresa”, su questo non ho dubbi!

Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato?
Coraggio:
mettiti subito bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Sono convinto che, se seguirai scrupolosamente i miei suggerimenti riuscirai a spostare i video dal computer al tuo “iPhone” senza la minima difficoltà.
Ti auguro buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Come passare video da PC a iPhone con iTunes
  • Come passare video da PC a iPhone senza iTunes
    • Finder (macOS 10.15 e successivi)
    • Libreria foto di iCloud
    • AirDrop (macOS)
    • Player musicali
    • Altre soluzioni utili
  • Passare video da PC a iPhone con chiavette USB Lightning

Come passare video da PC a iPhone con iTunes

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La prima soluzione che ti consiglio di provare per spostare i filmati dal PC all’iPhone è quella di effettuare la sincronizzazione dei video con iTunes.
Se usi Windows e non hai ancora scaricato il programma, provvedi a farlo ora: collegati al sito di Apple e premi sul pulsante azzurro Download.
A scaricamento completato, apri il file .exe appena scaricato e premi in sequenza su AvantiInstalla,  e Fine per portare a termine il setup (se qualche passaggio non ti è chiaro, aiutati con le istruzioni che ti ho fornito in questa guida).

Collega, dunque, l’iPhone al PC usando il cavo Lightning in dotazione, attendi che iTunes si avvii in modo automatico (qualora ciò non avvenisse, provvedi ad avviarlo tu) e seleziona l’icona del tuo iPhone che compare in alto a sinistra.
Qualora ti venisse richiesto di farlo, autorizza l’accesso al tuo iPhone premendo sulla voce Autorizza che compare su quest’ultimo, inserendo il codice di sblocco del device e rispondendo in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

Dopo aver collegato il tuo telefono al computer, clicca sulla voce Foto situata nella sidebar che trovi sulla sinistra, metti il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza foto, clicca sulla voce Scegli cartella dal menu a tendina Copia foto da e seleziona la cartella che contiene i video che vuoi caricare sul tuo telefono.
Per concludere, premi sui bottoni Applica e Fine e attendi che il trasferimento dei filmati venga completato.
Qualora visualizzassi la dicitura Foto iCloud è attivo, invece, tutti i video (e, naturalmente, anche le foto) sono già presenti su tutti i dispositivi e non è quindi necessario sincronizzarli mediante iTunes.

Una volta che verrà completato il trasferimento dei video dal computer al tuo “iPhone”, ogni volta che lo collegherai al PC per effettuare la sincronizzazione mediante iTunes, i contenuti aggiunti e/o quelli rimossi dalle cartelle selezionate verranno copiate e/o rimosse anche dall’iPhone:
naturalmente tutto avverrà in modo automatico e sarà accessibile tramite l’applicazione Foto di iOS.
Più semplice di così?!

Se vuoi copiare dei film o comunque dei video da visualizzare nell’app Video di iOS anziché in quella Foto, seleziona la voce Film dalla barra laterale di iTunes, apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza film e scegli quali filmati sincronizzare tra il computer e l’iPhone usando le apposite caselle di controllo.
In alternativa, seleziona la voce Film che si trova nella sezione Sul dispositivo di iTunes e copia i video che vuoi trasferire sull’iPhone nella finestra del programma.

Le applicazioni Foto e Video di iOS supportano solo un numero limitato di tipologie di video (quelli MP4 e poco più).
Per ovviare al problema, se non vuoi convertire i tuoi filmati prima di trasferirli sull’iPhone, puoi rivolgerti a dei player video di terze parti, come ad esempio il famosissimo VLC.
Installando VLC sul tuo “iPhone”, puoi sfruttare iTunes per copiare dei video sulla memoria del telefono e riprodurli tramite quest’ultimo.
Entrando più nel dettaglio, quello che devi fare è selezionare la voce Condivisione file dalla barra laterale di iTunes (dopo aver selezionato l’icona di iPhone collocata in alto a sinistra), dopodiché devi cliccare sull’icona di VLC presente nel riquadro Applicazioni e trascinare i video da copiare sull’iPhone nello spazio adiacente.
Al termine del trasferimento, i filmati saranno visibili all’interno di VLC sul telefono.

Volendo, puoi persino evitare di collegare l’iPhone al computer con il cavetto abilitando la sincronizzazione in Wi-Fi (purché il PC e il telefono siano collegati alla stessa rete).
Per procedere in tal senso, non devi fare altro che premere sull’icona dell’iPhone situata in alto a sinistra della finestra di iTunes aperta, cliccare sulla voce Riepilogo dalla barra laterale posta sulla sinistra e poi apporre il segno di spunta sulla casella situata vicino alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi (si trova in basso, nella sezione Opzioni).

Come dici?
Desideri copiare i video dal tuo PC all’iPhone manualmente, senza effettuare la sincronizzazione con iTunes?
Sappi che è possibile fare anche questo.
Sempre dalla schermata Riepilogo, metti la spunta sulla voce Gestisci manualmente musica e video e, dopo aver eventualmente deselezionato le opzioni Sincronizza automaticamente quando iPhone è collegato e Sincronizza con iPhone via Wi-Fi, premi sui pulsanti Applica e Fine per salvare i cambiamenti fatti.
Così facendo, potrai scegliere manualmente quali video importare nell’iPhone e quali no.

Per copiare un video sull’iPhone, seleziona la voce Film dalla barra laterale di sinistra e trascina i video da copiare nella finestra di iTunes.

Come passare video da PC a iPhone senza iTunes

L’idea di utilizzare iTunes per trasferire i filmati dal PC all’iPhone non ti entusiasma?
Ti piacerebbe sapere come passare i video dal PC all’iPhone senza iTunes?
Ti accontento subito:
nelle prossime righe ti parlerò di alcune soluzioni alternative mediante le quali trasferire i video sul tuo cellulare in modo piuttosto semplice.

Finder (macOS 10.15 e successivi)

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Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o una versione successiva del sistema operativo Apple, puoi copiare video e altri file su iPhone direttamente dal Finder, selezionando l’icona del dispositivo dalla barra laterale di sinistra e poi procedendo come già visto in precedenza con iTunes:
i passaggi da compiere sono praticamente gli stessi.

Libreria foto di iCloud (Online)

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Un modo facile e veloce per passare video dal PC all’iPhone è quello di utilizzare la funzione Libreria foto di iCloud, una feature introdotta in iOS 8.1 che carica automaticamente su iCloud le foto e i video realizzati con l’iPhone. Attivando questa funzione, è possibile disporre di un archivio di foto e video accessibile dal PC, dall’iPhone e da tutti gli altri device associati al proprio ID Apple:
basta caricare i nuovi contenuti al suo interno tramite il client di iCloud per Windows o l’applicazione Foto di macOS e il gioco è fatto.

Utilizzare questa funzione per passare i video dal computer all’iPhone è davvero molto comodo, visto che la sincronizzazione avviene in modo del tutto automatico su tutti i device in proprio possesso.
L’unica “nota dolente” riguarda il fatto che, per utilizzare la funzione in questione (che è gratuita), è indispensabile aumentare il piano di archiviazione di iCloud (visto che la Libreria foto consumerebbe in pochissimo tempo i 5GB gratuiti di iCloud Drive).
Nel momento in cui scrivo, è possibile sottoscrivere uno dei seguenti piani di archiviazione.

  • 50 GB — 0,99 euro/mese.
  • 200 GB — 2,99 euro/mese.
  • 2 TB — 9,99 euro/mese.

Dopo aver attivato uno dei piani di archiviazione fra quelli disponibili (ti ho spiegato come fare in questa guida, ricordi?), attiva la Libreria foto di iCloud sul tuo iPhone:
apri dunque l’app Impostazioni (quella con l’icona grigia raffigurante gli ingranaggi situata nella schermata Home), premi sul tuo nome situato in alto, fai tap sulle voci iCloud > Foto e sposta su ON la levetta dell’interruttore situata in corrispondenza della dicitura Libreria foto di iCloud.
A questo punto, puoi finalmente copiare i video presenti sul tuo computer seguendo una delle seguenti procedure.

  • Windows — scarica e installa il client di iCloud dal sito di Apple (basta premere sul bottone Scarica e seguire la procedura guidata che trovi descritta anche in questo articolo) e accedi al tuo ID Apple.
    Dopodiché premi sul bottone Opzioni situato vicino all’icona di Foto, seleziona le voci Libreria foto di iCloud e Carica nuove foto e nuovi video dal mio PC e premi su Fine.
    Recati, poi, nella cartella Pictures\iCloud Photos\Uploads del tuo PC e copia al suo interno i video che vuoi trasferire su iCloud per portare a termine l’operazione.
  • macOS — apri l’applicazione Foto, trascina nella tua libreria i video che desideri caricare su iCloud.
    Se la sincronizzazione non dovesse avvenire, assicurati che entrambi i dispositivi siano associati al medesimo ID Apple e accertati anche che nel menu iCloud presente in Preferenze di Sistema siano spuntate le voci Foto e Libreria foto di iCloud (visibile premendo il pulsante Opzioni).
  • Online — collegati ad iCloud.com, accedi al tuo ID Apple, clicca sull’icona Foto, premi sul pulsante Carica foto (l’icona della nuvoletta con la freccia rivolta verso l’alto) che si trova in alto a destra ed effettua l’upload dei video che desideri passare sull’iPhone.

AirDrop (macOS)

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Utilizzi un Mac?
In tal caso, puoi passare video dal computer all’iPhone mediante AirDrop, una tecnologia wireless basata sul Bluetooth e sul Wi-Fi, grazie alla quale è possibile scambiare filmati (e qualsiasi altra tipologia di file) in modo facile e veloce fra due device Apple:
nella fattispecie, è possibile farlo con la maggioranza dei Mac prodotti dopo il 2008 e con tutti gli iPhone, dall’iPhone 5 in poi.

Per passare i video che ti interessano dal computer all’iPhone tramite AirDrop, apri il Finder sul Mac (l’icona azzurra della faccia sorridente situata sul Dock) e seleziona la voce AirDrop dalla barra laterale di sinistra.
Dopodiché accendi e sblocca l’iPhone su cui vuoi copiare i video, attendi che nella parte destra della finestra del Finder compaia il nome del dispositivo a cui inviare i file e, per concludere, trascina i video su quest’ultimo.
Più semplice di così?!

Qualora dovessi riscontrare dei problemi nell’eseguire l’operazione che ti ho appena descritto, accertati che il Bluetooth e il Wi-Fi siano attivi su ambedue i dispositivi e, se non dovessi riuscire a risolvere, dai un’occhiata all’approfondimento in cui spiego come funziona AirDrop per avere ulteriori chiarimenti sul da farsi.

Player di terze parti

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Ci sono anche tanti player di terze parti (come il famosissimo VLC) che permettono di copiare i video sull’iPhone tramite la funzione di condivisione dei file in Wi-Fi.
Per effettuare questa operazione con VLC, ad esempio, scarica innanzitutto la sua app ufficiale per iPhone mediante il link che ti ho appena fornito.

Dopo aver installato e avviato VLC sul tuo telefonino (ed esserti accertato che l’iPhone e il computer siano collegati alla stessa rete), attiva la funzione di trasferimento dei dati in Wi-Fi:
premi sull’icona del cono che si trova in alto a sinistra e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Condivisione tramite WiFi.
Sul tuo PC, poi, apri il browser (es.
Chrome, Firefox), digita nella barra degli indirizzi l’URL che compare nell’app VLC per iPhone (es.
http://iPhone-di–.local), trascina i video di tuo interesse all’interno della finestra del browser e, come per “magia”, questi verranno copiati sull’iPhone e potrai visualizzarli dall’app di VLC.

Naturalmente VLC non è l’unico player tramite il quale trasferire video da un dispositivo all’altro.
Ce ne sono tanti altri che offrono questa possibilità, come Infuse (gratis di base o 5,49 euro/anno con aggiornamenti compresi o 16,99 euro una tantum in versione singola per sbloccare tutte le funzioni) ed nPlayer(gratis di base o 9,99 euro in versione completa):
se VLC non dovesse soddisfarti, puoi rivolgerti tranquillamente a una di queste validissime soluzioni.

Altre soluzioni utili

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Le soluzioni di cui ti ho parlato nelle righe precedenti non sono state di tuo gradimento?
Allora sappi che puoi trasferire video dal PC all’iPhone rivolgendoti anche ad altri servizi utili allo scopo:
dai un’occhiata a quelli elencati di seguito e poi utilizza quelli che ti sembrano più adatti alle tue esigenze.

  • Google Foto (Windows/macOS/Online/Android/iOS) — il famosissimo servizio di cloud storage di Google permette di effettuare l’upload di foto e video senza limiti di spazio e in modo gratuito.
    Gli unici limiti riguardano il fatto che le foto da caricare non devono superare la risoluzione di 16MP e i video non devono avere una definizione superiore al Full HD.
    Per maggiori informazioni su come funziona Google Foto, leggi la guida che ti ho appena linkato.
  • Dropbox (Windows/macOS/Online/Android/iOS) — è uno dei più apprezzati servizi di cloud storage, grazie al quale è possibile condividere file sui propri device in modo piuttosto semplice.
    Purtroppo offre soltanto 2 GB gratuiti, e quindi è praticamente d’obbligo aumentare lo spazio di archiviazione (visto che i video occupano molto spazio):
    è possibile aumentare lo storage a 1 TB e più, a partire da 9,99 euro/mese. Se vuoi avere altre informazioni circa l’utilizzo di Dropbox, dai un’occhiata all’approfondimento che ho dedicato al servizio.
  • OneDrive (Windows/macOS/Online/Android/iOS) — il servizio cloud di Microsoft offre la possibilità di condividere foto, video e altri file sui propri device utilizzando sia la versione online, che l’applicazione ufficiale disponibile sia per computer che per dispositivi mobili.
    Offre soltanto 5 GB di storage gratuito, che è possibile aumentare a 50 GB e più, a partire da 2 euro/mese.
    Se vuoi avere altre informazioni sul funzionamento di OneDrive, leggi pure il tutorial che ti ho appena linkato.
  •  Send Anywhere (Windows/macOS/Linux/Online/Android/iOS) — è un utilissimo servizio per il trasferimento dei file in modalità wireless, utilizzabile su molteplici piattaforme.
    La sua versione gratuita permette di caricare fino a un massimo di 10 GB di dati in 48 ore:
    limite che può essere abbattuto sottoscrivendo l’abbonamento alla versione Plus, a partire da 5,99 dollari al mese.

Passare video da PC a iPhone con chiavette USB Lightning

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Se nessuna delle soluzioni che ti ho proposto finora è stata di tuo gradimento, sicuramente apprezzerai quella che sto proporti adesso e che consiste nel passare video dal computer all’iPhone mediante l’impiego di chiavette USB Lightning.
Non ne hai mai sentito parlare?
Rimediamo subito!

Le chiavette USB Lightning non sono altro che delle pen drive che hanno un connettore USB da un lato e un connettore Lightning dall’altro:
il che rende possibile il passaggio dei dati fra l’iPhone e il PC (e viceversa).
Per utilizzarle, naturalmente, si presuppone che tu abbia un iPhone compatibile con la tecnologia Lightning (iPhone 5 e successivi).
Se stai valutando la possibilità di acquistarne una, dai un’occhiata a quelle elencate di seguito:
come noterai non costano poi così tanto.

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Lexar JumpDrive M20i Lightning/USB 3.0 Flash Drive, 16 GB – LJDM20MI-1…

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Solitamente per utilizzare le chiavette in questione è sufficiente scaricare delle app ad hoc e seguire le istruzioni che vengono fornite dal produttore per completare il trasferimento dei video e di tutti gli altri file.

come pagare con apple watch

come pagare con apple watch

L’altro giorno eri al centro commerciale con alcuni amici e hai visto uno di loro pagare con Apple Watch:
la cosa ti hai incuriosito parecchio, anche perché possiedi anche tu uno smartwatch della “mela morsicata” e non sapevi di questa funzione.
Una volta tornato a casa, ti sei dunque precipitato sul Web alla ricerca di informazioni al riguardo e sei finito qui, su questo mio tutorial.

Come dici?
La situazione è precisamente questa e vorresti sapere se posso darti una mano a scoprire questa funzionalità di Apple Watch?
Ma certo che sì, ci mancherebbe altro! Dedica qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura di questa guida e vedrai che, alla fine, non avrai più neppure un dubbio sul da farsi.
Prima, però, devi preoccuparti di configurare l’uso di Apple Pay, il sistema di pagamento di Apple compatibile con alcune tra le principali carte di credito/debito, sul tuo iPhone, come ti spiegherò negli appositi passi della guida.

Allora?
Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, concediti qualche minuto libero solo per te e inizia subito a concentrarti sulle indicazioni riportate qui sotto.
Sono sicuro che, al termine della lettura, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, ovviamente, sarai pronto a “sfoderare” il tuo Apple Watch per effettuare pagamenti in tutti gli esercizi commerciali che supportano il pagamento contactless.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Informazioni su Apple Pay
  • Operazioni preliminari
    • Associare una carta ad Apple Pay
    • Aggiungere una carta su Apple Watch
    • Definire le informazioni di default sulle transazioni
  • Pagare con Apple Watch
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni su Apple Pay

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Prima di entrare nel vivo della guida andandoti a spiegare, in dettaglio, come pagare con Apple Watch, mi sembra doveroso fornirti alcune nozioni di base riguardo Apple Pay, il servizio tramite il quale è possibile compiere l’operazione oggetto di questa guida.

Partiamo dalle basi:
Apple Pay è un sistema di pagamento che permette di acquistare beni e servizi usando l’iPhone, l’iPad, il Mac oppure l’Apple Watch, previa l’associazione di una carta di credito/debito supportata a Wallet, il portafoglio digitale di Apple.

Per quel che concerne iPhone e Apple Watch, Apple Pay è compatibile con tutti i modelli di “iPhone” a partire da iPhone 6 e con tutti i modelli di Apple Watch e può essere utilizzato sia nei negozi fisici che online (ad esempio per acquistare prodotti tramite app).
Il pagamento nei negozi fisici avviene come con le carte di credito contactless, quindi semplicemente avvicinando l’iPhone o l’Apple Watch al POS.

Inoltre, non prevede commissioni o costi mensili aggiuntivi al pagamento, praticamente non cambia assolutamente nulla rispetto al normale uso della carta in proprio possesso.
Apple Pay, è però bene tenerlo a mente, non è supportato da tutti i servizi bancari.
Al momento, comunque, la lista delle carte che consentono di usufruirne in Italia, è abbastanza ricca.
Ancor più ampia è la possibilità di scelta all’estero.
Per saperne di più, puoi fare riferimento all’apposita pagina del sito Internet di Apple.

Per quel che concerne la questione sicurezza, non vi sono rischi.
Infatti, i dati della carta aggiunta a Wallet non vengono memorizzati, né sul dispositivo né sui server di Apple, e non vengono condivisi con i commercianti in fase di pagamento.

Per ulteriori dettagli, ti invito a fare riferimento alla mia guida dedicata in maniera specifica a come funziona Apple Pay.

Operazioni preliminari

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, sei quasi pronto per iniziare a pagare con il tuo Apple Watch.
Ho scritto “quasi” perché prima devi compiere alcune operazioni preliminari.

Quali?
Beh, tenendo conto di quanto fatto presente nelle righe precedenti, devi associare una carta ad Apple Pay e devi provvedere ad aggiungere quest’ultima su Apple Watch.
In seguito, devi poi preoccuparti di definire le informazioni di default sulle transazioni:
per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

Associare una carta ad Apple Pay

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Se possiedi una carta di credito o di debito emessa dai servizi bancari supportati, per aggiungere quest’ultima a Wallet e, dunque, associarla ad Apple Pay e Apple Watch, devi agire dal tuo iPhone.
Per cui, prendi il tuo smartphone a marchio Apple, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona delle Impostazioni (quella con l’ingranaggio).
Nella nuova schermata visualizzata, seleziona la dicitura Wallet e Apple Pay e fai tap sulla voce Aggiungi carta.

Puoi altresì avviare la procedura per collegare la tua carta ad Apple Pay aprendo l’app Wallet (quella con lo sfondo nero e le carte colorate) presente in home screen e premendo sul bottone [+] posto in alto a destra.

In tutti e due i casi, premi poi sul bottone Continua e inquadra con la fotocamera dell’iPhone la parte frontale della tua carta, in modo tale da permettere a iOS di “captarne” automaticamente i dati.
In alternativa, puoi aggiungere i dati relativi alla carta “manualmente”, premendo sulla voce Inserisci i dati della carta posta i basso e compilando i campi visualizzati su schermo con le informazioni richieste.

Una volta aggiunta la carta, dovrai preoccuparti di verificare quest’ultima.
Quello che devi fare, molto banalmente, è premere sulla voce Avanti (in alto a destra) e digitare, nel campo apposito su schermo, il codice di verifica che ti verrà inviato mediante SMS dall’ente che ha emesso la tua carta.

Ti faccio presente che, oltre che come ti indicato poc’anzi, puoi aggiungere la tua carta ad Apple Pay intervenendo direttamente dall’app usata per la gestione della stessa (es.
Boon per Boon, Monhey per le carte erogate da UniCredit e così via) e cercare il pulsante Aggiungi a Wallet Apple.
Nell’app di Boon, ad esempio, il pulsante compare dopo la configurazione iniziale del servizio. Attieniti poi alla procedura guidata che ti viene proposta.
A questo punto, i passaggi da compiere sono identici a quelli visti insieme poc’anzi.

Aggiungere una carta su Apple Watch

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Subito dopo aver aggiunto una carta ad Apple Pay e dopo aver completato la procedura di verifica, vedrai comparire una nuova schermata tramite cui ti verrà chiesto se desideri aggiungere la carta ad Apple Watch.

Fai dunque tap sulla voce Aggiungi ora, digita il codice di sicurezza della carta nel campo dedicato nella schermata dell’app Watch che si è aperta in automatico e premi sulla dicitura Avanti, in alto a destra. Per concludere, premi sulla voce Accetto (in basso a destra) in modo tale da accettare termini condizioni d’uso di Apple Pay.

In alternativa a come ti ho appena indicato, se hai scelto di aggiungere in seguito la carta ad Apple Watch o se vuoi aggiungere quest’ultima solo sullo smartwatch, puoi procedere nel seguente modo:
recati sulla home screen del tuo iPhone, apri l’app Watch (quella con lo sfondo nero e l’Apple Watch), premi sulla voce Wallet e Apple Pay annessa alla sezione Apple Watch dell’applicazione e seleziona la dicitura Aggiungi carta.

A questo punto, fai tap sul bottone Continua e segui la procedura guidata che ti viene proposta su schermo per aggiungere la carta, che è praticamente identica a quella vista insieme nel passo precedente.

Puoi aggiungere la tua carta ad Apple Watch anche agendo dall’app della stessa.
Tutto quello che devi fare, in questo caso, è aprire l’applicazione di riferimento, richiamare la funzione per aggiungere nuovi dispositivi, premere sul pulsante Aggiungi a Wallet Apple e scegliere di abilitare l’uso della carta su Apple Watch.
Segui quindi la procedura guidata che ti viene proposta e il gioco è fatto.

Definire le informazioni di default sulle transazioni

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Una volta associata la tua carta ad Apple Pay e dopo averla aggiunta ad Apple Watch, devi preoccuparti di definire le informazioni di default sulle transazioni.
Per riuscirci, apri l’app Watch sul tuo iPhone e seleziona la voce Wallet e Apple Pay che trovi nella sezione Apple Watch.

In seguito, scorri verso il basso la schermata visualizzata, fino a individuare la sezione Info transazioni di default, e premi sulla voce Carta di default per definire quale carta usare di default per i pagamenti effettuati con Apple Watch (se ne hai aggiunta più d’una).

Premi poi sulle altre voci, quali Indirizzo di spedizione, E-mail e Telefono, per fornire gli ulteriori dati richiesti.

Pagare con Apple Watch

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A questo punto, direi che ci siamo! Puoi finalmente prodigarti nel pagare con Apple Watch.
Riuscirci è semplicissimo:
per i pagamenti in negozio, tutto quello che devi fare è, dopo aver indossato e sbloccato lo smartwatch, premere per due volte consecutive sul tasto laterale e avvicinarti con l’Apple Watch al POS.

Attendi fin quando non senti un leggero feedback aptico a conferma del fatto che il pagamento è andato a buon fine.
La buona riuscita della transazione ti sarà ovviamente confermata anche sullo schermo del POS e dall’eventuale addetto alle casse.
Attendi quindi di poter ritirare la ricevuta del pagamento.

Da notare che se sul terminale ti viene chiesto di scegliere tra il pagamento con carta di credito o di debito, scegli la carta di credito.
In base al negozio e all’importo della transazione, potrebbe essere necessario firmare una ricevuta o inserire il PIN (anche se questo non accade quasi mai).

Tieni presente che, procedendo così come ti ho appena indicato, verrà usata la carta impostata come predefinita per il pagamento.
Se vuoi, però, puoi anche usare una carta diversa (se ne hai aggiunta più di una ad Apple Pay).
Per riuscirci, dopo aver premuto per due volte consecutive sul tasto laterale dell’Apple Watch, ti basta scorrere verso sinistra o verso destra sul display dell’orologio per scegliere la carta di tuo interesse.

Invece, per i pagamenti online, sul Web usando Safari oppure nelle app, devi assicurarti che il Bluetooth risulti attivo sul dispositivo di riferimento, dopodiché devi premere sul tasto Apple Pay o scegliere Apple Pay come metodo di pagamento e confermare l’esecuzione dell’operazione in questione premendo per due volte consecutive sul tasto laterale dell’Apple Watch.
Un apposito messaggio su schermo ti confermerà poi la buona riuscita dell’operazione.

In tal caso, se vuoi pagare con una carta diversa da quella predefinita, seleziona il pulsante con la freccia posto accanto alla carta sullo schermo del Mac o sul display di iPhone e iPad prima procedere con il pagamento via Apple Watch e seleziona quella che intendi usare.

Se necessario, ti segnalo altresì la possibilità di visualizzare la cronologia di tutte le transazioni eseguite con Apple Watch aprendo l’app Watch sul tuo iPhone, selezionando la voce Wallet e Apple Pay nella sezione Apple Watch, premendo sull’icona della carta di riferimento che trovi sotto la dicitura Carte di pagamento su Apple Watch e recandoti nella scheda Transazioni.

Se preferisci disattivare la cronologia delle transazioni, porta su OFF l’interruttore accanto alla dicitura Cronologia transazioni.
Se poi vuoi disabilitare anche la visualizzazione delle notifiche relative ai pagamenti che vengono mostrate solo nel Centro Notifiche di Apple Watch (che può essere richiamato da qualsiasi schermata effettuando uno swipe dall’alto verso il basso sul display dell’orologio), porta su OFF l’interruttore Notifiche.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito pedissequamente le mie indicazioni su come pagare con Apple Watch ma non sei ancora riuscito a compiere l’operazione in maniera corretta?
In corso d’opera ti è sorto qualche altro dubbio riguardo la funzionalità in questione e vorresti saperne di più?
Date le circostanze, il miglior suggerimento che posso offrirti è quello di dare un’occhiata alla sezione del sito Internet di Apple dedicata al supporto per Apple Pay, oltre che a quella dedicata al supporto per Apple Watch.

Se neppure così facendo riesci a risolvere, allora mettiti in contatto diretto con il servizio client di Apple al fine di ottenere assistenza personalizzata.
Puoi riuscirci in vari modi:
tramite telefono, via Web oppure di persona.
Tutti i sistemi sono validi, scegliere quale adottare dipende solo ed esclusivamente da te, in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze.

Per maggiori informazioni al riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida dedicata in via specifica a come contattare Apple, mediante la quale ho provveduto a parlarti della questione in maniera particolareggiata.

come organizzare app su iphone

come organizzare app su iphone

Hai scaricato tantissime app sul tuo iPhone e ora vorresti mettere un po’ d’ordine alla home screen, disponendo le icone in modo da avere sotto mano quelle che utilizzi più di frequente?
Vorresti raggruppare le app installate sul tuo iPhone in cartelle ma non sai come procedere?
Non ti preoccupare, se vuoi ci sono qui io a darti una mano.

Nella guida che stai per leggere, ti spiegherò passo dopo passo come organizzare app su iPhone agendo su tutti i modelli dello smartphone Apple, da quelli più datati a iPhone X e successivi, e tutte le versioni più diffuse di iOS.
Se vuoi fare ordine nella home screen del tuo “iPhone”, devi solo continuare a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Detto ciò, se adesso sei impaziente di leggere i consigli che ho preparato per te, mettiti seduto bello comodo.
Prenditi giusto qualche minuto di tempo libero e, iPhone alla mano, segui attentamente le istruzioni che sto per fornirti:
vedrai che organizzare le app sul tuo telefono sarà facilissimo! Buona lettura e… buon riordino!

Indice

  • Come organizzare app su iPhone
  • Come organizzare app su iPhone X
  • Come organizzare le app in cartelle su iPhone

Come organizzare app su iPhone

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Per organizzare le app su iPhone puoi iniziare spostando le icone dell’app nella home screen del tuo smartphone, in modo da organizzarle nell’ordine da te preferito.

Per compiere quest’operazione, tieni premuto il dito su una qualsiasi delle app presenti nella home screen e aspetta giusto qualche secondo, fino a che tutte le icone non inizieranno a “vibrare”. Nel caso in cui il 3D Touch fosse attivo, premendo con troppa forza sull’icona di un’app potrebbe aprirsi il relativo menu; in tal caso, premi il tasto Home dello smartphone ed effettua una pressione minore sull’icona dell’app che desideri spostare.

Fatto ciò, tieni premuto il dito sulla sua icona e trascinala nella posizione da te desiderata.
Puoi effettuare quest’operazione per qualsiasi app presente nella home screen.
Inoltre, continuando a tenere il dito premuto sull’app selezionata e facendo un singolo tap su altre icone, puoi selezionare e spostare più app in contemporanea (operazione molto utile quando si creano delle cartelle, come ti spiegherò tra breve).
Quest’ultima operazione è effettuabile solo su iOS 11 e successivi.

Per spostare un’app da una pagina all’altra della home screen, invece, spingi l’icona di quest’ultima nella parte in basso a destra o a sinistra dello schermo.
Le pagine sono con l’icona del pallino grigio in basso allo schermo.

Inoltre, se vuoi cambiare le icone presenti nella barra Dock di iPhone (il riquadro semitrasparente situato in basso), trascina prima l’icona dell’app da sostituire fuori dalla barra Dock e poi trascina l’icona dell’app da aggiungere in uno dei quattro slot liberi nella barra in basso.
Dopo aver effettuato tutte le modifiche, per confermare i cambiamenti apportati, premi il tasto Home.

Se hai organizzato le app su iPhone ma nel frattempo hai cambiato idea, puoi ripristinare l’ordine alfabetico predefinito recandoti nel menu delle Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio situata nella home screen), facendo tap sulla voce Generali e poi su Ripristina.

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Premi, infine, sulla dicitura Ripristina layout schermata home per confermare l’operazione e il gioco è fatto.
Le icone delle app verranno quindi organizzate secondo l’ordine predefinito.

Come organizzare app su iPhone X

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Se possiedi un iPhone X o modelli successivi, e ti domandi come organizzare le app su iPhone, sarai felice di sapere che le procedure da effettuare sono praticamente le stesse di qualsiasi altro modello di iPhone.

Tutto ciò che devi fare, quindi, è tenere premuto il dito sull’icona dell’app che vuoi organizzare, fino a che tutte le icone presenti nella home screen non iniziano a “vibrare”. Fatto ciò, trascina qualsiasi icona in una diversa posizione o in una qualsiasi pagina, oppure anche in uno dei quattro slot del Dock (la barra situata nella parte inferiore dello schermo).

Anche su iPhone X e successivi, puoi selezionare più app contemporaneamente continuando a tenere il dito premuto sulla prima icona selezionata e poi effettuando un singolo tap su altre icone da selezionare.
Per confermare i cambiamenti apportati, visto che su iPhone X e modelli successivi non è presente il tasto Home, fai tap sul pulsante Fine.
In caso di dubbi o problemi, fai riferimento alle indicazioni che ti ho fornito nel capitolo precedente, in quanto le operazioni da eseguire sono le medesime.

Come organizzare le app in cartelle su iPhone

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Oltre a organizzare le app spostandole da una parte all’altra della home screen di iPhone, puoi raggrupparle in cartelle tematiche, agendo nello stesso modo tramite qualsiasi modello di iPhone.

Per effettuare quest’operazione, tieni innanzitutto premuto il dito sull’icona di un’app, in modo che tutte le icone presenti nella home screen inizino a “vibrare”, come ti ho indicato nel capitolo precedente.

Fatto ciò, trascina l’icona di un’app su quella di un’altra, in modo che venga automaticamente creata una cartella dal nome personalizzabile. Continuando a tenere il dito premuto sull’app selezionata e facendo un singolo tap su altre icone, puoi selezionare, e quindi spostare, più app simultaneamente.

Dopo aver creato una cartella, puoi aggiungervi in qualsiasi momento nuove app, semplicemente trascinando al suo interno le icone. Le cartelle possono contenere più pagine e le icone delle app presenti possono essere organizzate e spostate in qualsiasi momento, in quanto basta trascinarle da una parte all’altra della cartella, da una pagina all’altra, oppure da una cartella all’altra, proprio come accade per la home screen.

In caso di dubbi o problemi, fai quindi riferimento alle indicazioni che ti ho fornito in precedenza, in quanto devi effettuare le stesse identiche operazioni relative all’organizzazione delle app nella home screen.

Come non far girare le foto su iPhone

Come non far girare le foto su iPhone

scritto da IlMagoDellaMela

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come non far girare le foto su iPhone.

Devi sapere che in realtà risolvere questo problema è semplicissimo:
basta attivare il blocco della rotazione dello schermo e il gioco è fatto.

Ti farò vedere diversi modi che puoi usare per non far girare le foto su iPhone:

Non far girare le foto su iPhone

Come ti accennavo prima, per non far girare le foto su iPhone basta disattivare la rotazione automatica dello schermo nel Centro di controllo di iOS, oppure richiamando l’apposita funzione dallo strumento AssistiveTouch del sistema operativo Apple: trovi spiegato tutto qui sotto.

Centro di controllo

Se vuoi agire dal Centro di controllo di iOS, devi richiamare quest’ultimo e poi premere sul pulsante che serve ad attivare/disattivare la rotazione automatica sul iPhone.

  • Se quello che possiedi è un iPhone 8/8 Plus o un modello precedente di iPhone, per richiamare il Centro di controllo devi semplicemente fare
  • uno swipe dal basso verso l’alto (puoi farlo da qualunque schermata tu ti trovi).
    Se, invece, possiedi un iPhone con il notch (es.
    iPhone X, iPhone Xs/Xs Max o iPhone Xr), per richiamare il Centro di controllo di iOS, devi fare
  • uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso.
  • Ora, individua il pulsante Blocco rotazione verticale presente nel Centro di controllo (per intenderci, quello raffigurante l’icona di un lucchetto).
    Se il suo lucchetto è aperto, significa che il blocco della rotazione non è attivo:
    premi sul pulsante con il lucchetto aperto e, a conferma del fatto che l’operazione è andata a buon fine, dovresti visualizzare la dicitura Blocco rotazione verticale:
    nella parte superiore della schermata (e il lucchetto dovrebbe chiudersi).

Se, invece, il lucchetto raffigurato sul pulsante di attivazione/disattivazione del blocco rotazione è già chiuso, significa che la rotazione automatica non è attivata e, di conseguenza, l’orientamento delle foto non dovrebbe cambiare quando inclini il dispositivo.

Dopo aver attivato il blocco della rotazione, potrai finalmente sfogliare gli scatti presenti nell’app Foto di iOS (o in altre app), senza che questi vengano girati automaticamente in caso di eventuali inclinazioni involontarie del dispositivo.

AssistiveTouch

Un metodo alternativo per evitare che le foto vengano girate quando l’iPhone viene inclinato consiste nell’attivare il blocco della rotazione tramite la funzione AssistiveTouch, che permette di usufruire del touch-screen del telefono per alcune funzioni che normalmente richiedono dei tasti fisici o l’esecuzione di gesture particolari.

  • Per attivare l’AssistiveTouch
  • avvia l’app Impostazioni
  • e premi sull’icona grigia con gli ingranaggi presente nella schermata Home e poi recati nel menu Generali > Accessibilità > AssistiveTouch.
    Nella schermata che si apre
  • sposta su ON l’interruttore posto in alto a destra, in corrispondenza della dicitura AssistiveTouch.
  • A questo punto, dovresti veder comparire sullo schermo un quadrato grigio trasparente:
    premici sopra
  • fai tap sulla voce Centro di Controllo situata in basso a destra nel menu che si è aperto
  • e premi il pulsante Blocco rotazione verticale (se il lucchetto è chiuso, non c’è bisogno di farlo).
    In questo modo, potrai attivare il blocco della rotazione ed evitare che le foto si girino da sole mentre le sfogli.
  • Qualora volessi disattivare la funzione AssistiveTouch, recati di nuovo nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità > AssistiveTouch
  •  e sposta su OFF l’interruttore posto in corrispondenza della voce AssistiveTouch.

Far girare le foto su iPhone

Se invece ti interessa eseguire la procedura esattamente contraria a quella descritta nei capitoli precedenti, così da far girare le foto su iPhone
basta che tu segua le indicazioni che trovi qui sotto.

Attivare la rotazione automatica

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  • Per far girare le foto su iPhone, non devi far altro che agire dal Centro di controllo di iOS
  • premendo sul pulsante che serve a disattivare il blocco della rotazione automatica sul tuo iPhone
  • e poi ruotare il dispositivo in orizzontale o in verticale.
  • Su iPhone 8/8 Plus (o su un modello precedente), per richiamare il Centro di controllo
  • devi fare uno swipe dal basso verso l’alto.
    Se, invece, possiedi iPhone X, iPhone Xs/Xs Max o iPhone Xr, per richiamare il Centro di controllo
  • devi fare uno swipe dall’alto verso il basso dall’angolo in alto a destra dello schermo.
  • Dopo aver richiamato il Centro di controllo, individua il pulsante Blocco rotazione verticale (quello raffigurante l’icona di un lucchetto)
  • e premici sopra (se il lucchetto è aperto, non c’è bisogno di farlo).
    A conferma del fatto che l’operazione è andata a buon fine, visualizzerai la dicitura Blocco rotazione verticale:
    No
    nella parte superiore della schermata.

Dopo aver disattivato il blocco della rotazione, potrai finalmente sfogliare gli scatti presenti nell’app Foto di iOS (o in altre app) e ruotare le foto in orizzontale e/o in verticale semplicemente inclinando il iPhone.

Modificare l’orientamento delle foto

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Se invece vorresti modificare l’orientamento delle foto su iPhone dall’app Foto.
devi sapere che puoi riuscirci anche senza dover necessariamente usare app per ritoccare foto di terze parti.

  • Per procedere
  • avvia l’app Foto inclusa di serie in iOS
  • individua lo scatto di cui vuoi modificare l’orientamento
  • e premi sulla sua anteprima, in modo da visualizzarlo a schermo intero. 
  • Dopodiché premi sulla voce Modifica situata nell’angolo in alto a destra dello schermo
  • e premi sul pulsante Ritaglia posto in basso a sinistra
  • e premi sull’icona del quadrato con la freccia che compare in basso a sinistra per ruotare la foto (premici finché la foto non avrà il giusto orientamento).

Per salvare i cambiamenti fatti, premi sulla voce Fine situata in basso a destra.

come navigare con iphone

come navigare con iphone

Fra le tante funzioni incluse in iPhone non poteva certo mancare la navigazione sul Web.
Lo smartphone prodotto da Apple include una versione ottimizzata di Safari, il browser predefinito di Mac OS X (disponibile anche per Windows) che assicura un’esperienza di visualizzazione dei siti Internet fluida e “pulita” molto simile a quella della versione per computer.

Se hai acquistato da poco un iPhone e non sai come funziona, prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti.
Cercheremo di scoprire insieme come navigare con iPhone e sfruttare al meglio le funzioni principali di questo ottimo programma per la visualizzazione dei siti Internet.

Se vuoi imparare come navigare con iPhone, devi innanzitutto attivare una connessione Internet sul tuo “iPhone”.
Per fare ciò hai due opzioni a tua disposizione:
collegarti ad una rete Wi-Fi (che può essere quella di casa o quella di un locale pubblico che offre connettività gratuita) oppure attivare la rete dati del tuo operatore telefonico per navigare attraverso la rete dei cellulari.
In questo caso, però, fai attenzione ai costi del servizio e/o allo sforamento dei piani in abbonamento.
Potresti “giocarti” il credito presente sulla scheda in pochissimi minuti o ricevere brutte sorprese in bolletta.

Se hai deciso di collegarti ad Internet in Wi-Fi, premi sull’icona delle Impostazioni presente nella home screen di iPhone e seleziona la voce Wi-Fi.
A questo punto, clicca sul nome della rete a cui vuoi connettere il tuo smartphone e, se necessario, digita la chiave di accesso alla connessione per agganciarti al segnale wireless.
Per attivare la rete dati dei cellulari, devi invece premere sull’icona Impostazioni e recarti in Generali > Rete per poi spostare verso destra la levetta dell’opzione Dati cellulare (facendola diventare blu).

Una volta stabilita una connessione, sei pronto ad avventurarti sul Web con il tuo fido iPhone.
Torna quindi nella home screen del telefono e premi sull’icona di Safari (nella barra dock in basso) per avviare il browser.
Nella parte alta della schermata che si apre, troverai una barra degli indirizzi identica a quella dei classici browser per PC:
sfiorala con un dito, digita l’indirizzo del sito Internet che desideri visitare e premi sul pulsante Vai (collocato in basso a destra) per visualizzarlo.

La navigazione da iPhone è davvero molto intuitiva.
Basta usare la barra degli strumenti collocata in alto per digitare gli indirizzi o andare avanti e indietro, scorrere le pagine in alto o in basso con le dita e sfruttare le funzioni di zoom standard che ti ho illustrato dettagliatamente nella mia guida su come zoomare con iPhone.

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Come tutti i moderni browser Web per computer, anche Safari per iPhone include la navigazione a schede.
Puoi aprire più siti Internet contemporaneamente e passare velocemente da una pagina all’altra semplicemente premendo sul pulsante con i quadrati collocato in basso a destra e premendo sull’anteprima della pagina da visualizzare.
Per aprire nuove schede, basta invece premere sul pulsante Nuova pagina situato in basso a sinistra.

Da segnalare anche il pulsante di condivisione (l’icona del quadrato con la freccia all’interno che si trova in basso al centro in Safari) che permette di condividere le pagine visitate su Twitter o via e-mail, stampare le pagine visualizzate con una stampante dotata di supporto AirPrint e aggiungere il sito visitato ai preferiti o all’elenco di lettura.

Per gestire i preferiti e visualizzare la cronologia di navigazione, devi invece premere sull’icona a forma di libro e selezionare la cartella relativa a cronologia, elenco lettura, barra dei preferiti, ecc..
Più facile a farsi che a dirsi, credimi.
L’unico neo di Safari per iPhone è che non supporta i contenuti in Flash, anche se per alcuni questo è un pregio per gli effetti positivi che se ne hanno in termini di consumi energetici e velocità di caricamento delle pagine.

come nascondere ip mac

come nascondere ip mac

L’indirizzo IP è quello che identifica, in maniera univoca, un dispositivo connesso alla rete.
Può essere pubblico, in tal caso parliamo dell’indirizzo che viene associato a un modem (e di conseguenza a tutti i dispositivi che si collegano a Internet tramite quest’ultimo) ed è visibile su Internet, oppure privato; in questo caso, invece, parliamo dell’indirizzo locale che il router associa a ciascun dispositivo connesso alla rete locale, in modo da identificarlo univocamente all’interno di quest’ultima.

Camuffare il proprio IP pubblico può essere utile per tantissime cose:
per tutelare la privacy e mantenere l’anonimato su Internet, per accedere ai siti che presentano restrizioni regionali verso determinati Paesi (in quanto si fa credere ai siti visitati di avere un indirizzo IP proveniente da un Paese diverso da quello in cui ci si trova realmente) e in molte altre circostanze; e la cosa positiva è che si tratta di un’operazione attuabile facilmente, su qualsiasi dispositivo, a costi bassissimi (se non addirittura gratis).

In passato ti ho già spiegato come nascondere l’IP sui PC Windows.
Oggi, invece, vorrei concentrarmi sui Mac.
Se tu hai un computer a marchio Apple e vuoi scoprire come nascondere IP Mac, sappi che ci sono diverse soluzioni alle quali puoi rivolgerti, tutte molto valide.
Te ne elenco alcune qui di seguito:
scegli quella che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e comincia a usarla, per iniziare a proteggere la tua privacy in Rete e/o superare i blocchi regionali.
Ti garantisco che si tratta di un’operazione semplicissima.

Indice

  • Come nascondere IP Mac con una VPN
    • Surfshark
    • NordVPN
    • TunnelBear
  • Come nascondere IP Mac con Tor
  • Come nascondere IP Mac con Web Proxy

Come nascondere IP Mac con una VPN

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Se intendi nascondere l’IP del Mac con una certa continuità e hai bisogno di buone prestazioni in termini di download e di velocità di caricamento dei siti, non puoi trovare soluzioni migliori delle VPN.

Come ti ho spiegato anche nel mio tutorial dedicato a questa tecnologia, la VPN (acronimo di Virtual Private Network, cioè “rete privata virtuale”) è una rete virtuale che si avvale di una tecnologia di tunneling che mette in comunicazione una serie di computer tramite Internet.

Questi computer creano, per l’appunto, una rete privata, accessibile soltanto a utenti autorizzati, che permette di accedere da remoto a risorse presenti su una rete locale (es.
tramite un VPN è possibile accedere dal PC di casa alla rete aziendale) e – cosa che interessa maggiormente a te in questo frangente – di camuffare il proprio IP, facendolo apparire come quello di un altro computer (uno dei computer che costituiscono la VPN).

In altre parole, tra il proprio dispositivo (che può essere il computer, lo smartphone, il tablet o un altro device) e la risorsa da raggiungere (es.
un sito con restrizioni regionali), si frappone la VPN come intermediaria e, dunque, la risorsa di destinazione non “vede” direttamente l’indirizzo dell’utente, bensì quello della VPN.

Oltre a camuffare l’IP, molti servizi VPN consentono anche di cifrare la connessione rendendo i dati della navigazione inaccessibili a potenziali malintenzionati (cosa utilissima se, ad esempio, si naviga spesso su reti Wi-Fi pubbliche) e anche ai provider Internet.
Chiaramente, ogni VPN ha un grado di privacy differente e bisogna stare attenti anche al fatto che gli stessi provider di questi servizi non possano registrare le attività svolte online dagli utenti.

Detto questo, lascia che ti segnali alcuni servizi VPN che puoi usare sul tuo Mac.
Ti anticipo già che per avere una connessione di alta qualità e senza limiti di traffico, dovrai mettere mano al portafogli; comunque non preoccuparti:
i prezzi sono accessibili e non manca la possibilità di usare alcune VPN a costo zero.
Maggiori dettagli qui di seguito.

Surfshark

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Surfshark è un servizio VPN tra i più usati e interessanti del momento.
I suoi maggiori punti di forza sono la semplicità di utilizzo, l’elevato grado di sicurezza (usa una cifratura AES a 256 bit per le comunicazioni, che rende le informazioni inaccessibili perfino ai gestori del servizio) e la disponibilità su una vasta gamma di piattaforme e dispositivi:
non solo Mac, ma anche iPhone e iPad, PC Windows, Amazon Fire TV Stick, Smart TV, Apple TV, PlayStation, Xbox e anche altri device che non supportano direttamente l’installazione di VPN (tramite un sistema di DNS intelligente).
Si può usare da più dispositivi in contemporanea senza limiti.

Grazie ai suoi oltre 1040 server disseminati in più di 61 Paesi di tutto il mondo, permette di superare le restrizioni geografiche, le censure e di accedere ai cataloghi esteri dei servizi di streaming.
Il servizio prevede diversi piani:
quello più conveniente è quello da 24 mesi a 1,79 euro/mese (con fatturazione ogni 24 mesi), ma ci sono anche quello da 12 mesi a 4,99 euro/mese (con fatturazione annuale) e quello da 1 mese a 9,89 euro; tutti con garanzia 30 giorni soddisfatti o rimborsati e con la possibilità di usufruire di 7 giorni di prova gratis.

Per scaricare Surfshark sul tuo Mac, collegati alla relativa sezione del Mac App Store, clicca sul pulsante Ottieni/Installa e, se richiesto, verifica la tua identità tramite password o Touch ID.

Una volta installata l’applicazione di Surfshark sul tuo Mac, avviala, clicca su Accetta e continua e scegli se iniziare la prova gratuita di 7 giorni o se accedere a un tuo account già esistente; dopodiché premi sul pulsante Connessione rapida, per collegarti automaticamente al server VPN più veloce, o recati nella sezione Posizioni, per scegliere il server a cui connetterti.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Surfshark.

NordVPN

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NordVPN è un altro servizio VPN molto famoso che fa della semplicità di utilizzo, della sicurezza e della compatibilità trasversale i suoi principali punti di forza.
È compatibile non solo con macOS, ma anche con iOS/iPadOS, Windows, Linux, Android, Smart TV Android, Raspberry Pi, NAS, router e altri device.

Offre l’accesso a una vasta gamma di server sparsi in tutto il mondo, alcuni dei quali ottimizzati per attività specifiche, come lo scambio di file sulle reti P2P, la navigazione online tramite protocollo Onion (quello usato dalla rete anonima Tor) e alla navigazione con IP dedicato.

Per usare NordVPN, devi prima attivare un piano tra quelli disponibili sul sito ufficiale del servizio:
3 anni a 3,11 euro/mese (fatturati annualmente); 2 anni a 4,44 euro/mese (fatturati annualmente), 1 anno a 6,22 euro/mese (fatturati annualmente) o 1 mese a 10,64 euro; tutti con garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni.
Si può usare su un massimo di 6 dispositivi in contemporanea.

Una volta creato l’account, collegati al Mac App Store e scarica NordVPN, premendo sul pulsante Ottieni/Installa e (se necessario) verificando la tua identità.
Fatto ciò, avvia il programma, premi sui pulsanti Agree to required e Log In, collegati al tuo account e seleziona il server VPN a cui collegarti per proteggere la tua connessione.
Per maggiori informazioni, ti invito a leggere la mia recensione di NordVPN.

TunnelBear

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TunnelBear è un altro ottimo servizio di VPN disponibile per Mac, ma anche per Windows, iOS/iPadOS e Android.
Permette di proteggere la propria connessione nelle reti pubbliche, accedere a siti con restrizioni regionali e altro; il tutto in maniera estremamente semplice.
Altro punto a favore di TunnelBear è la disponibilità di un piano gratuito:
è possibile usare il servizio a costo zero fino a 500MB di traffico; dopodiché, per avere traffico illimitato e l’uso contemporaneo da 5 dispositivi, occorre sottoscrivere il piano Unlimited da 4,99 dollari/mese.

Detto questo, per scaricare TunnelBear gratis sul tuo Mac, non devi far altro che collegarti al sito ufficiale del servizio e cliccare sul pulsante Try for free.
A download completato, trascina l’icona di TunnelBear nella cartella Applicazioni del computer, avvia il software, clicca sui pulsanti Apri e Install e inserisci la password di amministrazione del Mac, per installare tutti i componenti necessari al corretto funzionamento della VPN.

Fatto ciò, compila il modulo che ti viene proposto, per creare il tuo account gratuito (da confermare poi tramite apposito link ricevuto via email) o, in alternativa, premi sulla voce Log In, per eseguire l’accesso con un account esistente.

Ad accesso eseguito, clicca sull’icona di TunnelBear nella barra dei menu, in alto a destra, scegli il server a cui connetterti sulla mappa e attiva la levetta della connessione.
Facile, vero?

Come nascondere IP Mac con Tor

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Se le prestazioni della connessione non sono la tua priorità, mentre la tua finalità principale è camuffare la tua identità online per superare censure e restrizioni regionali, ti consiglio di rivolgerti al sistema Tor.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Tor è un sistema gratuito per la navigazione anonima che permette di proteggere la propria identità online facendo “rimbalzare” la connessione fra vari nodi, gestiti da volontari, sparsi in tutto il mondo.
Consente anche di accedere al Deep Web, cioè a siti non indicizzati sui motori di ricerca, e al Dark Web, dove ci sono risorse nascoste (e non sempre limpidissime), ma di questo ti ho parlato meglio in altri tutorial.
Si basa su una rete che, per il suo funzionamento “a strati”, viene chiamata Onion, cioè cipolla.

Su Mac, puoi accedere facilmente alla rete Onion con Tor Browser:
una versione modificata del browser Firefox pre-configurata per l’uso di questo sistema di anonimizzazione (che è meno rapido delle VPN, ma è al 100% gratis).
Per procurarti Tor Browser, collegandoti al sito ufficiale del programma e clicca prima sul pulsante Scarica Tor Browser e poi sul logo di Apple.

A download completato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona di Tor Browser nella cartella Applicazioni.
Dopodiché avvia il browser, rispondi Apri all’avviso che compare su schermo (se necessario) e premi su Connetti, per avviare la connessione alla rete Tor.
Il gioco è fatto!

Se hai bisogno di maggiori informazioni su come cambiare IP con Tor sul tuo Mac e/o su altri dispositivi, non esitare a consultare il tutorial che ho dedicato all’argomento.

Come nascondere IP Mac con Web Proxy

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Hai bisogno di visitare un sito con restrizioni regionali una tantum, non hai grosse pretese sotto il punto di vista delle prestazioni e, soprattutto, non vuoi installare nuovi programmi sul tuo Mac?
In questo caso, allora, puoi affidarti a un servizio di Web Proxy e camuffare il tuo IP agendo direttamente dal browser.

Ci sono tanti servizi di questo tipo, tra cui HMA:
per avvalertene, collegati alla sua pagina principale, digita l’indirizzo che vuoi visitare nel campo Sito a cui desideri accedere, scegli (se vuoi) il server da utilizzare nel menu a tendina sottostante e clicca su Accetta e connetti per avviare la connessione tramite proxy.

Se lo desideri, espandendo la sezione Altre opzioni, puoi attivare anche la cifratura dell’URL, disattivare i cookie e rimuovere gli script.

Se HMA non dovesse essere di tuo gradimento, nel mio tutorial sui proxy trovi altre soluzioni di questo genere che puoi prendere in considerazione.

come nascondere ip iphone

come nascondere ip iphone

Hai bisogno di accedere ad un sito che presenta restrizioni regionali dal tuo iPhone ma non sai come fare?
Stai navigando online con il tuo “iPhone” e vorresti camuffare l’indirizzo IP del dispositivo prima di visitare alcuni siti Internet?
Allora ti consiglio di dare un’occhiata ad Hotspot Shield VPN.

Hotspot Shield VPN è un’applicazione basata sull’omonimo software per PC (te ne ho parlato nella mia guida su come cambiare indirizzo IP, ricordi?) che consente di camuffare il proprio IP con un indirizzo statunitense o del Regno Unito.
È facilissima da usare e garantisce una navigazione ragionevolmente veloce.
Ecco come nascondere IP iPhone utilizzandola.

Se vuoi scoprire come nascondere IP iPhone, il primo passo che devi compiere è aprire l’App Store, cercare Hotspot Shield VPN in quest’ultimo e installare la app sul tuo “iPhone”.
Ad operazione completata, avvia Hotspot Shield VPN e premi prima sul pulsante Install profile e poi su Installa due volte consecutive e Fine per aggiungere al tuo iPhone il profilo di configurazione necessario a camuffare l’IP.

Una volta tornato nella schermata principale di Hotspot Shield VPN, premi sul pulsante Continue e dovresti essere già in grado di navigare in maniera protetta sul tuo “iPhone”.
La connessione alla rete di Hotspot Shield viene segnalata dalla comparsa della dicitura VPN nella barra di stato di iOS (in alto a sinistra).
Nel caso in cui ciò non avvenisse e dopo aver installato il profilo di configurazione di Hotspot Shield VPN venisse visualizzato un messaggio di errore, ripeti la procedura.

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Per impostazione predefinita, Hotspot Shield VPN provvede a nascondere IP iPhone con un indirizzo statunitense.
Se vuoi, puoi cambiarlo in un IP del Regno Unito premendo sulla voce Country presente nella schermata iniziale della app e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Regno Unito.

Per verificare che il camuffamento dell’IP sia avvenuto con successo, apri il browser che usi di solito sul tuo iPhone (es.
Safari, Chrome, ecc.) e visita un qualsiasi sito adatto allo scopo (es.
whatismyipaddress.com).
Se non ci sono intoppi, il tuo telefono dovrebbe risultare collegato da una località statunitense o britannica, a seconda del Paese che hai selezionato nelle impostazioni della app.

Attenzione però, il servizio è gratuito solo per 7 giorni.
Trascorso tale periodo, devi acquistare un abbonamento ad Hotspot Shield della durata di un mese o di un anno.
Per fare ciò, premi sul pulsante Buy Now e seleziona l’opzione che preferisci tra 1 month elite (€ 4,49) e 1 year elite (€ 26,99).
Puoi utilizzare la tua licenza di Hotspot Shield VPN su un numero massimo di 5 dispositivi Apple.

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Se non vuoi tenere attivata la connessione protetta di Hotspot Shield VPN tutto il tempo, devi cambiare profilo di configurazione da always on (sempre attivo) a manual (configurazione manuale).
Per farlo, premi sul pulsante Protected nella schermata principale della app e metti il segno di spunta accanto alla voce Manual.
Installa dunque il profilo di configurazione che ti viene proposto e potrai attivare/disattivare la connessione camuffata ogni volta che lo vorrai agendo direttamente da Hotspot Shield VPN.

Se vuoi disattivare del tutto il camuffamento dell’IP e vuoi disinstallare Hotspot Shield VPN dal tuo iPhone, recati nelle Impostazioni di iOS, seleziona la voce Generali > Profilo e premi sul pulsante Rimuovi relativo al profilo di configurazione di Hotspot Shield.

Successivamente, tieni premuto per qualche secondo l’icona dell’applicazione nella home screen dell’iPhone e, quando compare la x in alto a sinistra, premi su di essa per rimuovere Hotspot Shield VPN dal telefono.

come nascondere foto iphone

come nascondere foto iphone

Il tuo iPhone finisce sempre tra le mani di amici e parenti che non si fanno scrupoli a ficcare il naso nelle tue foto?
Non sai quanto ti capisco… ma per fortuna c’è una soluzione.
Esistono delle applicazioni, anche gratuite, che permettono di creare degli album fotografici segreti e di proteggerli con delle password (o dei PIN numerici).

Inoltre, forse non tutti lo sanno, ma anche l’applicazione Foto di iOS include una funzione per nascondere le foto.
È molto limitata, ma c’è.
Consente di nascondere i propri scatti dal rullino principale di iOS relegandoli in un album denominato “Nascosti”; album che però rimane liberamente accessibile da parte di chiunque, e quindi anche alla mercé di eventuali ficcanaso (basta attivare la visualizzazione “Album” della app Foto).

Vorresti saperne di più?
Bene, allora ti accontento subito.
Prenditi un po’ di tempo libero – basteranno pochi minuti – e scopri come nascondere foto iPhone grazie alle indicazioni che sto per darti.
Vedremo prima come utilizzare la funzione “nascondi foto” di iOS e poi come nascondere le foto in maniera più sicura utilizzando alcune applicazioni di terze parti (che consentono di impostare una password di accesso agli album).
Buon divertimento!

App Foto

Per nascondere foto iPhone utilizzando l’applicazione Foto di iOS, seleziona lo scatto che non desideri più visualizzare all’interno del rullino, ossia nella scheda “Foto” della app, e premi sull’icona della condivisione (la freccia blu collocata in basso a sinistra). A questo punto, seleziona la voce Nascondi dal menu che compare in basso (se non vedi l’opzione, scorri verso sinistra il menu con le icone in bianco e nero) e conferma l’operazione premendo sul pulsante Nascondi foto.

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Per nascondere più foto contemporaneamente, stesso discorso:
apri l’applicazione Foto, fai “tap” sul pulsante Seleziona collocato in alto a destra, seleziona le miniature delle immagini da nascondere e premi prima sull’icona della condivisione e poi sui pulsanti Nascondi e Nascondi foto.

Gli scatti selezionati non risulteranno più visibili nella scheda Foto dell’applicazione, quindi nelle modalità di visualizzazione Momenti, Raccolte e Anni.
mentre resteranno perfettamente visibili nella scheda Album.

Per ripristinare una foto nascosta e aggiungerla nuovamente al rullino, recati nella scheda Album dell’applicazione Foto, seleziona l’album Nascosti e fai “tap” sulla miniatura dell’immagine da ripristinare.
Dopodiché premi sull’icona della condivisione, seleziona la voce Mostra dal menu che si apre e il gioco è fatto.
Se vuoi selezionare più foto contemporaneamente utilizza il pulsante Seleziona collocato in alto a destra.

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Private Photo Vault

Se vuoi nascondere le foto conservate sul tuo iPhone in maniera più efficace, come accennato in precedenza, devi rivolgerti a un’applicazione di terze parti.
Fra le tante disponibili sull’App Store mi sento di consigliarti Private Photo Vault di Legendary Software Labs che funziona bene (anche senza jailbreak) ed è molto intuitiva.
È disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di creare fino a 2 album segreti e una a pagamento che costa 3,99 euro, permette di creare un numero illimitato di album e supporta il trasferimento delle foto al PC in modalità wireless.

Dopo aver scaricato Private Photo Vault sul tuo “iPhone”, avvia l’applicazione e premi prima sul pulsante Start e poi su Imposta passcode per impostare il PIN di quattro cifre mediante il quale proteggere l’accesso alle tue foto (da digitare per due volte consecutive). A PIN configurato, scegli se fornire il tuo indirizzo email agli sviluppatori dell’applicazione (serve a recuperare le foto nel in caso di smarrimento del PIN) e completa la procedura di configurazione della app premendo prima su avanti per due volte consecutive e poi su I Agree.

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A questo punto, seleziona la scheda Importa di Private Photo Vault, vai su Archivio fotografico > iTunes Album e consenti all’applicazione di accedere al rullino di iOS rispondendo OK all’avviso che compare sullo schermo. Seleziona quindi le foto da importare nella app, fai “tap” sul pulsante Fine collocato in alto a destra e scegli se eliminare le immagini dall’applicazione Foto di iOS (scelta consigliata) o se conservarle in entrambe le app.

Dopo aver accettato la cancellazione delle foto dall’applicazione Foto di iOS, recati in quest’ultima, seleziona l’album Eliminati di recente e cancella le foto anche da lì (altrimenti saranno visibili per altri 40 giorni, periodo per il quale la app Foto di iOS conserva le foto e i video cancellati prima di eliminarli definitivamente dalla memoria del telefono).

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Bene.
Da questo momento in poi, le foto che hai cancellato dalla app Foto di iOS saranno visibili solo in Private Photo Vault immettendo il PIN necessario allo sblocco dell’applicazione.
Per visualizzarle, devi recarti nella scheda Album della app e selezionare l’album denominato iTunes Album.
Se vuoi, però, puoi organizzare le tue foto in degli album personalizzati e proteggerli con una password aggiuntiva.

Per creare un nuovo album in Private Photo Vault, premi sul bottone (+) che si trova in alto a destra e compila il modulo che ti viene proposto digitando il nome che desideri applicare all’album e la password di protezione necessaria ad accedervi. Dopodiché torna nell’album iTunes Album, premi sul pulsante Modifica e seleziona le foto da trasferire nell’album che hai creato in precedenza.
Per concludere, premi sul pulsante Sposta, seleziona l’album in cui trasferire le immagini e il gioco è fatto.

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In caso di ripensamenti, per copiare nuovamente una foto nel rullino di iOS da Private Photo Vault, apri la app e seleziona gli scatti da ripristinare. Pigia quindi sul pulsante Esporta che si trova in basso e seleziona la voce Camera roll dal menu che si apre.

Se invece vuoi trasferire le foto da Private Photo Vault al computer, collega l’iPhone al PC, apri iTunes e seleziona l’icona del telefonino che compare in alto a sinistra.
Dopodiché seleziona la voce App dalla barra laterale di sinistra, fai click sull’icona di Private Photo Vault presente nel riquadro Condivisione file e trascina le foto in una cartella di tua scelta.

Per concludere, ti segnalo che puoi anche scattare una foto e salvarla direttamente nel tuo album segreto di Private Photo Vault.
Non devi far altro che recarti nella scheda Importa dell’applicazione, spostarti su Fotocamera > [nome album in cui salvare la foto] e scattare la tua foto.
La prima volta che utilizzi questa funzione ricordati di consentire l’utilizzo della fotocamera da parte della app.

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Bloccare l’accesso alla app Foto di iOS

Se il tuo iPhone è equipaggiato con iOS 12, puoi bloccare l’accesso all’applicazione Foto mediante la funzione Tempo di utilizzo, che permette di monitorare e limitare i tempi di utilizzo delle app, in base al loro genere di appartenenza.

Per bloccare l’accesso all’applicazione Foto, accedi al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Tempo di utilizzo e seleziona l’opzione Utilizza codice “Tempo di utilizzo”, in modo da impostare un PIN con cui bloccare le autorizzazioni relative all’accesso alle app.

Fatto ciò, vai su Limitazioni app, digita il PIN che hai impostato poc’anzi, premi sul pulsante Aggiungi limitazione di utilizzo, seleziona la categoria Creatività (che comprende le app Foto e Fotocamera) e fai tap sul pulsante Aggiungi, in alto a destra.

Per finire, scegli il numero di ore e minuti a cui limitare l’uso delle app selezionate (imposta 0 ore1 min per limitare al minimo l’utilizzo dell’app Foto) e premi sul pulsante Personalizza giorni per scegliere i giorni in cui attivare il blocco.
Adesso, avvia l’app Foto, tienila aperta per 1 minuto e attendi che sullo schermo compaia il messaggio Limite di tempo.

Da questo momento in poi, per usare l’app sarà necessario bypassare la protezione, premendo sul pulsante Richiedi più tempo e digitando il PIN di sblocco.
Per rimuovere del tutto la limitazione, invece, bisognerà recarsi nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo > Limitazioni app > Creatività e premere sul bottone Elimina limitazione.

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Se hai un iPhone sbloccato tramite la procedura di jailbreak, puoi scaricare dei tweak da Cydia (lo store non ufficiale disponibile solo sui dispositivi iOS jailbroken) e inibire completamente l’accesso all’app Foto di iOS.

Il primo tweak che mi sento di consigliarti è BioProtect, che permette di bloccare l’accesso a qualsiasi app utilizzando il Touch ID, cioè il sensore di rilevamento delle impronte digitali incluso in tutti i modelli più recenti di iPhone.
Purtroppo non è molto economico, costa 2,99$, ma svolge ottimamente il suo lavoro.
Per utilizzarlo, non devi far altro che acquistarlo da Cydia e configurarlo usando l’apposita voce che compare nel pannello delle impostazioni di iOS.

Per essere più precisi, per bloccare l’accesso alla app Foto con il Touch ID, devi selezionare la voce Applications dal menu delle impostazioni di BioProtect e devi attivare la levetta relativa alla app Foto.

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In caso di ripensamenti – quasi inutile dirlo -, torna nelle impostazioni di BioProtect, seleziona la voce Applications e disattiva la levetta relativa all’applicazione Foto di iOS.

Qualora non avessi intenzione di spendere soldi per l’acquisto di BioProtect, prova il tweak iAppLock che non supporta il Touch ID ma è completamente gratuito e permette di proteggere l’accesso a qualsiasi app con un codice numerico.
Nei miei test non si è comportato in maniera impeccabile (di tanto in tanto l’applicazione Foto risultava inutilizzabile dopo lo sblocco e quindi bisognava forzarne la chiusura), ma magari a te andrà meglio.

come nascondere app iphone

come nascondere app iphone

Il tuo iPhone finisce spesso nelle mani di amici impiccioni o cuginetti che ficcano il naso in ogni app possibile e immaginabile?
Allora che ne diresti di tenere a freno i loro “istinti” nascondendo le applicazioni che ritieni più importanti?
Ti assicuro che è molto più semplice di quello che immagini.

Agendo nelle impostazioni di iOS, puoi rendere invisibili tutte le applicazioni di sistema (Safari, Fotocamera, FaceTime ecc.) e impedire l’accesso a tutte quelle app che appartengono a determinate categorie (es.
Social Network, Creatività, Giochi ecc.).
Nei casi più “estremi” puoi addirittura nascondere tutte le app di terze parti, bloccare l’accesso all’App Store e impedire che vengano scaricate nuove applicazioni sull’iPhone, tutto senza effettuare il jailbreak!

In alternativa, puoi sbloccare il tuo device tramite jailbreak e installare uno dei tanti tweak (ossia una delle tante applicazioni disponibili nello store alternativo Cydia) che permettono di nascondere le icone presenti nella home screen di iOS.
Adesso però basta chiacchiere! Rimbocchiamoci le maniche e vediamo insieme come nascondere app iPhone per mettere fuori gioco tutti gli amici impiccioni.
Prenditi cinque minuti di tempo libero e metti in pratica i consigli che sto per darti, ti garantisco che non te ne pentirai.

Usare le restrizioni di iOS

Il modo più semplice per nascondere app iPhone è abilitare le restrizioni di iOS, ossia fare in modo che determinate app e impostazioni non siano accessibili dagli utilizzatori del telefono fino a quando non vengono sbloccate nelle impostazioni del dispositivo (tramite l’inserimento di un apposito PIN).
Purtroppo questa funzione non offre un controllo granulare sulle applicazioni da nascondere, le uniche app che si possono controllare singolarmente sono quelle di sistema (quelle di terze parti si possono nascondere solo in gruppo in base alla loro categoria di appartenenza o ai loro limiti di età), comunque ti consiglio di provarla.

Tempo di utilizzo (iOS 12+)

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Se utilizzi un iPhone equipaggiato con iOS 12 o versioni successive del sistema operativo Apple, puoi sfruttare la funzione Tempo di utilizzo, che monitora il tempo di utilizzo delle applicazioni e permette di limitarne l’accesso con un PIN personalizzato.

Per sfruttare questa funzionalità, accedi al menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e vai su Tempo di utilizzo > Utilizza codice “Tempo di utilizzo” per impostare il tuo codice di blocco per le app.

Ad operazione completata, vai su Limitazioni app, digita il PIN che hai impostato poc’anzi e fai tap sulla voce Aggiungi limitazione di utilizzo, per poi selezionare le categorie di app da bloccare (es. Social network per bloccare WhatsApp, Facebook e altre applicazioni di comunicazione social; Creatività per bloccare le app relative alla creazione di foto, video ecc.; Giochi per i giochi e così via).

Premi, dunque, sul bottone Aggiungi (collocato in alto a destra) e imposta un limite di utilizzo delle app pari a 0 ore e 1 min (cioè il minimo possibile).
Se vuoi impostare il blocco solo per determinati giorni della settimana, premi sulla voce Personalizza giorni e scegli i giorni in cui far valere il blocco.

A questo punto, avvia una delle app che hai deciso di limitare, attendi un minuto e questa, insieme alle altre, verrà bloccata:
per utilizzarla, sarà richiesta, infatti, l’immissione del PIN di sblocco che hai impostato in precedenza.

In caso di ripensamenti, puoi disattivare il blocco per le app tornando nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo > Limitazioni app > [categoria di app] e premendo sul pulsante Elimina limitazione.
In alternativa, puoi sbloccare solo determinate app andando nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo > Sempre consentite e selezionando le applicazioni che vuoi consentire dalla schermata che si apre.

Per bloccare l’accesso alle app di sistema, invece, recati nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo > Contenuti e privacy, sposta su ON la levetta relativa alla funzione Contenuti e privacy, vai su App consentite e sposta su OFF le levette relative alle applicazioni di sistema che vuoi bloccare (es. SafariMail).
Per bloccare l’accesso all’App Store, invece, vai nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo > Contenuti e privacy > Acquisti su iTunes e App Store e imposta su Non consentire l’opzione Installazione app.

Restrizioni (iOS 11 e precedenti)

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Se utilizzi una versione di iOS pari o precedente alla 11, puoi attivare solo la funzione Restrizioni dell’iPhone, che impedisce l’esecuzione delle app di sistema o delle applicazioni di terze parti che non sono adatte a un determinato pubblico (es.
gli utenti con meno di 17 o 12 anni d’età).

Per attivare le restrizioni sul tuo iPhone, recati nel menu Impostazioni (l’icona della rotella grigia che si trova in home screen) e seleziona prima la voce Generali e poi quella Restrizioni dalla schermata che si apre.
A questo punto, premi sul pulsante Abilita restrizioni, imposta un PIN di quattro cifre per vietare modifiche non autorizzate alle impostazioni (da digitare per due volte consecutive) e scegli quali applicazioni visualizzare o nascondere spostando su ON o su OFF la levetta collocata accanto ai loro nomi.

Le uniche applicazioni che si possono controllare individualmente sono quelle di sistema, quindi Safari, Fotocamera, FaceTime, Podcast, iTunes Store, Apple Music, Siri, AirDrop, CarPlay ecc.

Le applicazioni di terze parti si possono vietare in blocco selezionando la voce App che si trova nella parte centrale del menu e impostando il limite d’età desiderato:
4+ (app per bambini con età fino a 4 anni), 9+, 12+ o 17+.
In alternativa si può lasciare accesso libero a tutte le applicazioni di terze parti mettendo il segno di spunta accanto alla voce Consenti tutte le app o bloccarle tutte scegliendo l’opzione Non consentire le app.

Dal menu delle restrizioni puoi anche disattivare l’installazione di nuove applicazioni, l’effettuazione di acquisti in-app, l’utilizzo di Internet tramite rete dati e regolare molte altre impostazioni.

Per disattivare le restrizioni e ripristinare l’accesso a tutte le applicazioni, non devi far altro che recarti nel menu Impostazioni > Generali > Restrizioni di iOS, digitare il PIN che hai impostato in precedenza e premere sul pulsante Disabilita restrizioni.
Per applicare le modifiche dovrai digitare nuovamente il PIN.

Applicazioni per iPhone jailbroken

Se hai provveduto a sbloccare il tuo iPhone effettuando il jailbreak, puoi nascondere app iPhone utilizzando delle soluzioni ad hoc come Springtomize HideMeX.
Si tratta di due tweak, cioè di due applicazioni disponibili su Cydia (lo store alternativo accessibile solo sugli iPhone jailbroken) che permettono di personalizzare la home screen di iOS nascondendo e personalizzando le icone presenti in quest’ultima.

Springtomize 3

Per nascondere le tue app utilizzando Springtomize, apri Cydia e acquista il tweak (2,99$) cercandolo nella scheda Cerca dello store.

Ad operazione completata, avvia Springtomize premendo sulla sua icona presente in home screen, seleziona la voce Icone  dalla schermata iniziale del tweak e metti il segno di spunta accanto alle icone delle app che desideri nascondere dalla home screen di iOS.

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In caso di ripensamenti, puoi far ricomparire le icone nella home screen di iOS rimuovendo il segno di spunta da queste ultime in Springtomize o disattivando il tweak (spostando su OFF la levetta relativa alla voce Abilita).

HideMeX

Un altro tweak che consente di personalizzare e nascondere le icone nella home screen di iOS è HideMeX, che puoi acquistare su Cydia al prezzo di 2,99$. Per utilizzarlo, apri le impostazioni di iOS, scorri la schermata fino e in fondo e seleziona l’icona di HideMeX.

Successivamente, sposta su ON la levetta relativa all’opzione Enable, vai su Icons > App Hide e metti il segno di spunta accanto alle icone delle app che desideri nascondere dalla schermata principale del tuo “iPhone”.

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In caso di ripensamenti, per visualizzare nuovamente le app nascoste nella home screen di iOS, torna nelle impostazioni di HideMeX e togli la spunta dai nomi di queste ultime (oppure sposta su OFF la levetta relativa alla voce Enable in modo da disattivare completamente il tweak).

Creare cartelle nascoste (solo iOS 9.x e precedenti)

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Se non vuoi impedire completamente l’accesso alle tue applicazioni ma vuoi semplicemente nasconderle, in modo che i tuoi amici impiccioni o i tuoi cuginetti non le vedano, puoi creare una cartella nascosta e inserirle in quest’ultima. Per creare una cartella nascosta sull’iPhone occorre sfruttare un bug di iOS che è stato corretto in iOS 10, quindi si può sfruttare solo sulla versione 9 del sistema operativo Apple e precedenti.

Inoltre è bene sottolineare che le cartelle nascoste scompaiono automaticamente dopo lo spegnimento del telefono – o la disattivazione delle restrizioni – e le icone che contengono vengono riportate normalmente in home screen.
Tutto chiaro?
Bene, allora cominciamo.

Una cartella nascosta in iOS è, fondamentalmente, una cartella messa all’interno di un’altra cartella.
Per crearne una devi seguire i seguenti passaggi.

  • Crea la cartella da nascondere – se non sai come si fa, basta attivare la modalità di modifica della home screen (tenendo premuto il dito su un’icona qualsiasi fino a quando tutte le altre non cominciano a “danzare”) e spostare un’icona sull’altra.
  • Inserisci tutte le app da nascondere nella cartella appena creata – basta attivare la modalità di modifica della home screen e trascinare le loro icone nella cartella.
  • Crea la cartella in cui conservare la cartella nascosta – se non l’hai già fatto, altrimenti passa direttamente allo step successivo.
  • Posiziona la cartella da nascondere all’inizio della quarta riga di icone – in una qualsiasi delle pagine della home screen.
  • Posiziona la cartella in cui inserire la cartella nascosta alla fine della prima riga di icone – in una qualsiasi delle pagine della home screen.
  • Disattiva la modalità di modifica della home screen – se ancora attiva, premendo sul pulsante Home dell’iPhone.
  • Tieni premuto il dito sulla cartella da nascondere finché quest’ultima non comincia a “danzare” – se utilizzi un iPhone dotato di supporto alla tecnologia 3D Touch effettua un tocco delicato, in modo da non attivare il menu del 3D Touch.
  • Premi sull’angolo alto a destra della cartella in cui inserire la cartella nascosta – fino a quando questa non si apre.
  • Rilascia la cartella da nascondere – e il gioco è fatto.
  • A questo punto, nella home screen del tuo “iPhone” verrà visualizzata solo la cartella principale, quella nascosta sarà invisibile fino a quando non si aprirà quella che la contiene.

    In caso di ripensamenti, puoi tirare fuori la cartella nascosta dalla cartella che la contiene attivando la modifica dell’home screen o riavviando l’iPhone.

    Nota: in realtà il posizionamento delle cartelle nella home screen non ha importanza per la riuscita del “trucchetto”.
    Ti ho consigliato tale disposizione delle icone per rendere più comoda l’operazione e riportare una configurazione che a me ha funzionato sempre al primo colpo.

    come mostrare percentuale batteria iphone

    come mostrare percentuale batteria iphone

    Nella barra di stato del tuo iPhone non viene visualizzata la percentuale di carica della batteria?
    Nessun problema, puoi rimediare a questo problema in una manciata di secondi. Non c’è bisogno né del jailbreak né di altri trucchetti particolari, tutto quello che devi fare è recarti nel pannello delle impostazioni di iOS e attivare la visualizzazione della percentuale di carica.

    Se vuoi saperne di più, continua a leggere, sto per spiegarti come mostrare percentuale batteria iPhone. La procedura vale per tutte le versioni più recenti del sistema operativo iOS e per tutti i modelli di iPhone, quindi non devi far altro che prenderti due minuti di tempo libero (forse anche meno!) e seguire le indicazioni che trovi qui sotto.

    Nella seconda parte del tutorial andremo anche più a fondo:
    ti spiegherò come visualizzare la percentuale di carica dell’iPhone sull’Apple Watch e sul computer (PC Windows o Mac che sia).
    Ora però non andiamo fuori traccia, non dilunghiamoci troppo in chiacchiere e passiamo subito all’azione.
    Scommetto che rimarrai stupito dalla semplicità con cui riuscirai a risolvere questo “problema” che ti sembrava così complesso.

    Visualizzare percentuale batteria su iPhone

    Se vuoi scoprire come mostrare percentuale batteria iPhone, il primo passo che devi compiere è recarti nelle Impostazioni di iOS (premendo sull’icona dell’ingranaggio presente in home screen) e selezionare la voce Batteria dal menu che compare.

    A questo punto, sposta su ON la levetta relativa all’opzione Percentuale batteria in modo che diventi verde e il gioco è fatto.
    Se tutto è andato per il verso giusto, vedrai comparire la percentuale di autonomia residua della batteria nella barra di stato dell’iPhone, in alto a destra.

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    Se vuoi, puoi visualizzare il livello di carica dell’iPhone anche nel notification center di iOS. Per attivare questa funzione, richiama il notification center scorrendo il dito dalla cima dello schermo verso il basso, arriva alla fine del menu che si apre e premi sul pulsante Modifica.

    Dopodiché cerca l’icona relativa alle Batterie, premi sul pulsante “+” collocato accanto a quest’ultima e premi il bottone Fine che si trova in alto a destra per completare la procedura.
    Se accanto all’icona delle batteria c’è il simbolo “-” e non quello “+”, la visualizzazione della percentuale della batteria nel notification center è già attiva e quindi non devi fare niente.

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    Perfetto! Ora puoi tenere sempre sotto controllo i consumi del tuo caro “iPhone”.
    A tal proposito, voglio consigliarti la lettura della mia guida su come risparmiare batteria iPhone in cui puoi trovare una serie di “dritte” su come ridurre all’osso i consumi energetici sullo smartphone Apple senza rinunciare alle sue molteplici funzionalità.
    Non aspettarti miracoli, sia chiaro, ma ci sono diverse regole di buonsenso che ti aiuteranno a migliorare la gestione della batteria.

    Nei casi più gravi – se nonostante tutti i consigli e gli accorgimenti di questo mondo il tuo iPhone continua a scaricarsi velocemente – prendi in seria considerazione l’idea di cambiare la batteria del telefono rivolgendoti al supporto ufficiale Apple o tentando la strada del fai-da-te.
    Trovi spiegato tutto nel mio tutorial su come cambiare batteria iPhone.

    Visualizzare percentuale batteria iPhone su Apple Watch

    Se hai un Apple Watch, puoi installare un’applicazione per mostrare percentuale batteria iPhone su quest’ultimo.
    In questo modo potrai controllare il livello di carica del telefono senza estrarre quest’ultimo dalla tasca o senza alzarti dalla scrivania se, per esempio, sei a casa e hai lasciato l’iPhone in carica in un’altra stanza.

    Di applicazioni per visualizzare il livello di carica dell’iPhone su Apple Watch ce ne sono tante, io comunque ti consiglio PhoneBattery che è completamente gratuita, ha una bella grafica e nei miei test mi è sembrata molto affidabile.

    Per utilizzare PhoneBattery, scarica l’applicazione sul tuo iPhone e avviala.
    Porta quindi a termine la sua procedura di configurazione iniziale (effettuando due swipe verso l’alto e premendo sul pulsante Fine) e attendi che la app venga trasferita anche su Apple Watch, ci vorranno pochi istanti.

    Ora puoi recarti nel menu delle applicazioni del tuo Apple Watch (premendo la rotellina laterale) e avviare PhoneBattery per visualizzare la percentuale di batteria del tuo iPhone.
    Quasi inutile dire che affinché tutto funzioni correttamente, l’iPhone deve restare nel raggio d’azione di Apple Watch.

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    Se vuoi, puoi aggiungere PhoneBattery anche agli sguardi di Apple Watch, cioè ai widget che compaiono facendo uno swipe dal basso verso l’alto nella schermata principale dell’orologio.

    Per attivare lo “sguardo” di PhoneBattery, apri l’applicazione Watch sul tuo iPhone, seleziona la voce Sguardi dalla schermata che si apre e premi sul pulsante Modifica che si trova in alto a destra.
    Dopodiché seleziona l’icona di PhoneBattery con il simbolo “+” accanto, posiziona l’applicazione nel punto degli “sguardi” che preferisci di più e premi il pulsante Fine che si trova in alto a destra per salvare le modifiche.

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    Ecco fatto! Ora puoi visualizzare il livello di carica dell’iPhone su Apple Watch semplicemente facendo uno swipe dal basso verso l’alto e selezionando PhoneBattery dal menu degli “sguardi”.

    Visualizzare percentuale batteria iPhone sul computer

    Dimentichi sempre di caricare l’iPhone prima di uscire di casa?
    Allora potrebbe tornarti utile iBetterCharge.
    Si tratta di una piccola applicazione gratuita per Windows e Mac OS X che mostra il livello di carica dell’iPhone sul computer e invia dei promemoria quando è il momento di ricaricare il telefono.

    Per scaricare iBetterCharge sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download for Win oppure sul pulsante Download for Mac (a seconda se utilizzi un PC Windows o un Mac).

    A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (ibetterchargewin_xx.exe) e clicca sul pulsante .
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement e porta a termine il setup cliccando prima su Next e poi su Install now.
    Se utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene iBetterCharge e trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni di OS X.

    A questo punto non ti resta che avviare iBetterCharge e seguire la presentazione del programma.
    Al termine della procedura comparirà l’icona dell’iPhone nell’area di notifica del sistema (accanto all’orologio di Windows o Mac OS X) e cliccando su di essa potrai visualizzare la percentuale di carica del “iPhone”.

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    iBetterCharge funziona tramite Wi-Fi e richiede la presenza di iTunes sul computer, quindi assicurati che l’iPhone da monitorare sia connesso alla stessa rete wireless del PC e, se utilizzi Windows, verifica che iTunes sia installato.

    Se ti serve una mano per installare iTunes su Windows (su Mac OS X è presente “di serie”), leggi la guida che ho dedicato al programma, lì trovi spiegato tutto.

    come mostrare file nascosti mac

    come mostrare file nascosti mac

    Qualche tempo fa, ti ho spiegato come mostrare cartelle nascoste e file nascosti su Windows.
    È un’operazione molto semplice da portare a termine ma devi sapere che non è limitata ai soli sistemi operativi Microsoft.
    Infatti, se hai un Mac, anche su quest’ultimo ci sono cartelle e file invisibili che possono essere “sbloccati” e resi accessibili agendo sulle impostazioni dell’OS ed io oggi ti spiegherò come fare.
    Come dici?
    La cosa ti interessa?
    Beh, allora leggi le indicazioni che trovi qui sotto per scoprire come mostrare file nascosti Mac e non te ne pentirai.

    Prima che tu posa spaventarti inutilmente ci tengo a farti presente sin da subito che al contrario delle apparenze ed al di là di quel che tu possa pensare, mostrare file nascosti Mac non è affatto complicato.
    Tutti, infatti, possono riuscirci senza particolari problemi, anche chi – un po’ come te – non si reputa esattamente un esperto in fatto di mondo nuove tecnologie e mondo Apple.

    Premesso ciò, se sei quindi realmente interessato a scoprire in che modo bisogna procedere per riuscire a mostrare file nascosti Mac, ti suggerisco di prenderti cinque minuti o poco più di tempo libero, di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi in questo mio tutorial.
    Sono certo che alla fine potrai dirti soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a spiegare ai tuoi amici desiderosi di ricevere una dritta analoga in che maniera procedere.
    Che ne dici, scommettiamo?

    A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze, puoi scegliere se mostrare file nascosti Mac in maniera permanente o momentanea servendoti degli appositi comandi di macOS oppure se fare ciò ricorrendo all’uso di applicazioni di terze parti.
    In tutti i casi il risultato finale è praticamente lo stesso.

    Comandi di macOS

    Mostrare file nascosti Mac in maniera permanente

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    Se ti interessa mostrare file nascosti Mac mediante Terminale, l’applicazione presente su macOS che consente di interagire con il sistema mediante un’interfaccia a riga di comando, il primo passo che devi compiere è quello di avviare questo famoso strumento sul tuo Mac.
    Per fare ciò, premi sulla voce Vai annessa ala barra dei menu, fai clic sulla voce Utility e poi fai doppio clic sull’icona di Terminale.
    In alternativa, premi sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata sulla barra dei menu in alto a destra, digita terminale e fai clic sul primo risultato visualizzato in elenco, quello che viene indicato come Il migliore.

    Adesso che finalmente visualizzi la finestra di Terminale sulla scrivania del tuo Mac, copia la stringa che trovi qui di seguito e incollala nella finestra dell’applicazione dopodiché premi sul pulsante Invio della tastiera del computer.

    defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles TRUE; killall Finder

    A questo punto dovresti finalmente essere riuscito a mostrare file nascosti Mac.
    Tutte le modifiche vengono apportate al sistema senza necessitare di riavvii o disconnessioni.

    Una volta abilita la visualizzazione dei file nascosti su macOS, potrai riconoscere molto facilmente tali elementi.
    Si tratta infatti dei file con le icone semi-trasparenti.

    Dopo aver completato il lavoro sui file nascosti, ricordarti di disattivarne nuovamente la visualizzazione accedendo ancora una volta a Terminale così come ti ho già indicato nelle righe precedenti, copiando ed immettendo la stringa che trovi qui di seguito e premendo il pulsante Invio sulla tastiera del Mac.

    defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles FALSE; killall Finder

    Mostrare file nascosti Mac in maniera momentanea

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    Se invece di mostrare file nascosti Mac in maniera permanente ti interessa vedere tali elementi solo ed esclusivamente perché intendi apportargli delle modifiche mediante una specifica applicazione, puoi mettere in pratica un’altra procedura rispetto a quella che ti ho indicato poc’anzi.

    Tanto per cominciare, apri l’applicazione con cui desideri modificare il file nascosto (es. TextEdit) dopodiché clicca sulla voce File annessa alla barra dei menu poi seleziona Apri… o Open… dal menu che ti viene mostrato.

    Ora che visualizzi sulla scrivania la finestra tramite la quale selezionare il file da aprire premi la combinazione di tasti cmd+shift+. (punto).
    Utilizzando tale combinazione di tasti vedrai apparire tutti i file nascosti presenti sul sistema nella finestra di dialogo aperta sulla scrivania.
    Seleziona quindi il file nascosto su cui è tua intenzione andare ad agire poi fai clic sul pulsante Apri o Open.

    Tieni presente che effettuando il procedimento che ti ho appena indicato, la visualizzazione dei file nascosti verrà attivata solo nella finestra di dialogo per l’apertura dei file.
    I file nascosti continueranno dunque a non essere visibili nel Finder, tienine conto.

    Per disabilitare la visualizzazione dei file nascosti nella finestra di dialogo corrente ti basta premere nuovamente la combinazione di tasti cmd+shift+. (punto).

    Applicazioni di terze parti

    OnyX

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    Se invece non prediligi l’uso di Terminale e la soluzione per mostrare file nascosti Mac che ti ho indicato nelle righe precedenti non ha attirato in maniera particolare la tua attenzione ma desideri comunque poter accedere a tutti quelli elementi “normalmente” non visibili su macOS, puoi riuscire nel tuo intento ricorrendo all’uso di alcune applicazioni di terze parti grazie adibite alla manutenzione ed alla personalizzazione di macOS come nel caso di OnyX.

    Per mostrare file nascosti Mac mediante OnyX, la prima operazione che devi effettuare è il download dell’app.
    Per fare ciò, clicca qui in modo tale da collegarti subito al sito Internet ufficiale della risorsa dopodiché premi sul pulsante Download presente in corrispondenza della voce OnyX.
    In seguito, fai clic sul pulsante Download collocato accanto alla versione del programma per la versione del sistema operativo in uso sul tuo Mac.

    Attendi quindi qualche istante affinché la procedura di download venga avviata e portata a termine dopodiché fai doppio clic sul file OnyX.dmg e trascina l’icona di OnyX nella cartella Applicazioni di macOS.

    Adesso, recati nella cartella Applicazioni del tuo Mac, fai clic destro sull’icona di OnyX, seleziona la voce Apri dal menu che ti viene mostrato e poi clicca ancora una volta su Apri per avviare il software.
    Immetti la password del tuo account utente su macOS, accetta le condizioni di utilizzo della app cliccando sul pulsante Accetto e premi su Continua per eseguire il controllo dello stato dell’hard disk.

    Una volta completato il controllo dell’hard disk, fai clic sulla scheda Parametri annessa alla finestra principale del programma, clicca su Finder ed apponi un segno di punta sulla casella collocata accanto alla voce Mostra files e cartelle nascoste annessa alla sezione Opzioni Varie:.
    In seguito, premi sul bottone Continua per confermare la tua volontà di apportare modifiche al sistema e per riavviare il Finder in modo tale da mostrare file nascosti Mac.

    Una volta apportate tutte le modifiche del caso ai file nascosti presenti sul tuo Mac, potrai disattivarne la visualizzazione accedendo nuovamente alla sezione Parametri di OnyX, cliccando sulla scheda Finder, togliendo il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Mostra files e cartelle nascoste annessa alla sezione opzioni Varie: e facendo clic sul bottone Continua.

    Houdini

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    Un altro sistema che puoi sfruttare per mostrare file nascosti Mac consiste nel ricorrere all’uso di Houdini.
    Si tratta di un applicazione gratuita il cui unico scopo è quello di abilitare e disabilitare la visualizzazione di file e cartelle nascosti in modo estremamente semplice e veloce.

    Per scaricare questo programma, clicca qui in modo tale da poterti collegare alla pagina Web di download del programma dopodiché fai clic sulla freccia rivolta verso il basso che risulta collocata sulla destra ed attendi che la procedura di download dell’applicazione venga prima avviata e poi portato a termine.

    Successivamente recati nella cartella Download di macOS, clicca con il tasto destro del mouse sull’icona di Houdini, seleziona Apri e poi fai clic ancora una volta sul pulsante Apri.

    Una volta visualizzata la finestra dell’applicazione, clicca sull’icona collocata sopra la voce Toggle File Visibility ed attendi qualche istante affinché file e cartelle normalmente non visibili su macOS possano essere visualizzati.
    Una volta apportate le modifiche desiderate ai file nascosti su macOS, disabilitane la visualizzazione premendo nuovamente sull’apposita icona presente nella finestra del programma.

    Se non ti interessa mostrare file nascosti Mac in tutto il sistema ma solo ed esclusivamente in una specifica posizione di macOS, premi sull’icona collocata sopra la voce Browse Hidden Files ed utilizza la finestra del finder che ti viene mostrata sulla scrivania per recarti nella posizione esatta dell’OS in cui sono presenti i file di interesse.
    Più semplice di così?

    come mostrare cartelle nascoste mac

    come mostrare cartelle nascoste mac

    Venendo da Windows, sul quale basta un clic per mostrare cartelle e file nascosti, ti stai chiedendo come mostrare cartelle nascoste su Mac?
    Effettivamente manca un’opzione del Finder analoga a quella dell’Esplora File di Windows ma, non preoccuparti, in realtà anche su macOS compiere quest’operazione è un gioco da ragazzi:
    basta sapere solo “dove mettere le mani”.

    Se vuoi saperne di più, non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero e leggere la guida che segue.
    Ti illustrerò non uno, ma vari metodi per attivare e disattivare la visualizzazione delle cartelle nascoste su macOS:
    uno semplicissimo, uno un po’ più da “smanettoni” e altri che richiedono l’installazione di applicazioni di terze parti.

    Devi solo analizzare con attenzione tutte le soluzioni proposte, scegliere quella che ti sembra più adatta alle tue necessità e metterla in pratica seguendo le mie indicazioni.
    Ti assicuro che, indipendentemente dal tuo grado di preparazione informatica e dalla versione di macOS installata sul tuo computer, riuscirai facilmente nell’intento.
    A me non resta altro che augurarti una buona lettura e un buon divertimento!

    Indice

    • Combinazione per mostrare cartelle nascoste su Mac
    • Mostrare cartelle nascoste su Mac tramite Terminale
    • TinkerTool
    • Altre soluzioni per mostrare cartelle nascoste su Mac

    Combinazione per mostrare cartelle nascoste su Mac

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    Se vuoi scoprire come mostrare cartelle nascoste su Mac, la soluzione più semplice alla quale puoi rivolgerti è… una combinazione di tasti della tastiera!

    Ebbene sì! Se apri il Finder (l’icona del volto sorridente presente nella barra Dock di macOS) e premi la combinazione di tasti cmd+shift+.(il tasto del punto), puoi attivare e disattivare la visualizzazione di file e cartelle nascosti “al volo” senza fare più nulla.

    Premendo la prima volta la combinazione di tasti appena menzionata, verrà attivata la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti (che appariranno con delle icone semi-trasparenti), mentre premendola una seconda volta vedrai “scomparire” i file in questione.
    Non ci sarà nemmeno bisogno di riavviare il Finder per applicare i cambiamenti.

    Come facilmente intuibile, la stessa procedura può essere eseguita anche per visualizzare o nascondere gli elementi nascosti presenti sulla Scrivania di macOS, quindi premendo cmd+shift+.(il tasto del punto) mentre visualizzi il desktop del tuo Mac, puoi attivare o disattivare la visualizzazione di tutti gli elementi nascosti (che, come al solito, saranno contraddistinti da delle icone semi-trasparenti).

    Mostrare cartelle nascoste su Mac tramite Terminale

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    Ora, invece, vediamo come mostrare le cartelle nascoste su Mac in modo leggermente più tecnico, utilizzando il Terminale di macOS.
    Lo so, detta così sembra una cosa riservata agli esperti e ai cosiddetti “smanettoni” ma, credimi, è un gioco da ragazzi anche questo.

    Tutto quello che devi fare è avviare il Terminale del Mac (lo puoi trovare facilmente con Spotlight oppure nella cartella Altro del Launchpad) e dare in sequenza i comandi defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles true e killall Finder (ognuno dei quali deve essere seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del Mac).

    L’effetto che otterrai sarà lo stesso che si può ottenere con la combinazione di tasti menzionata nel capitolo precedente del tutorial.
    Aprendo il Finder, infatti, potrai visualizzare file e cartelle nascosti in maniera libera, e le icone di queste ultime saranno semi-trasparenti.

    Nel caso in cui cambiassi idea, potrai disattivare la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti aprendo nuovamente il Terminale e dando i comandi defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles false e killall Finder.
    Semplicissimo, vero?

    TinkerTool

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    Adesso voglio parlarti di TinkerTool, un’applicazione gratuita che consente di modificare facilmente molte impostazioni nascoste di macOS, fra cui quella per attivare la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti.

    Usarla è semplicissimo.
    Innanzitutto, scarica TinkerTool collegandoti al suo sito Web ufficiale e cliccando prima sulla scheda Download e poi sul pulsante con la medesima dicitura che si trova nella pagina che si apre.
    A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato (TinkerTool.dmg), clicca sul pulsante Agree e trascina l’icona di TinkerTool nella cartella Applicazioni di macOS.

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    Adesso, recati nella cartella Applicazioni del tuo Mac, fai clic destro sull’icona di TinkerTool, seleziona la voce Apri dal menu che compare e clicca ancora una volta su Apri per avviare il software.

    A questo punto, premi sul pulsante Accetto, seleziona la scheda Finder di TinkerTool, metti il segno di spunta accanto alla voce Visualizza i file nascosti e di sistema e fai clic sul pulsante Riavvia il Finder per abilitare la visualizzazione di cartelle e file nascosti.

    L’operazione non necessita di disconnessioni o riavvii del computer.
    E se cambi idea, puoi disattivare nuovamente la visualizzazione delle cartelle nascoste sul Mac avviando TinkerTool, togliendo il segno di spunta dalla voce Visualizza i file nascosti e di sistema e cliccando sul pulsante Riavvia il Finder.

    Nota: TinkerTool è un programma generalmente sicuro, anche nei miei test non ha comportato alcun problema.
    In ogni caso, visto che va a modificare alcune impostazioni di sistema, prima di utilizzarlo sarebbe bene effettuare un backup completo del Mac.
    Se non sai come compiere quest’operazione, leggi la mia guida su come funziona Time Machine (il sistema di backup integrato in macOS).

    Altre soluzioni per mostrare cartelle nascoste su Mac

    Esistono alcuni software che permettono di nascondere file e cartelle in maniera avanzata, rendendone impossibile l’accesso anche quando si attiva la visualizzazione degli elementi nascosti nel Finder.
    Una di queste applicazioni è VeraCrypt:
    si tratta di un software gratuito e open source che permette di creare dei volumi cifrati, quindi protetti da password, da montare all’occorrenza come dei drive virtuali per accedere ai dati che si desidera mantenere nascosti.

    Per utilizzare VeraCrypt, come già detto, bisogna montare nel Finder il volume cifrato all’interno del quale sono custoditi i file e le cartelle che si desidera mantenere nascosti.
    Per compiere quest’operazione – ammesso che tu sappia qual è il file del volume cifrato e la password necessaria a visualizzarne il contenuto -, devi cliccare sul pulsante Select file che si trova in basso a destra nella finestra principale del programma, selezionare il file del volume cifrato, scegliere uno slot tra quelli disponibili e cliccare sul pulsante Mount.
    Dopodiché devi digitare la password per la decifrazione del volume e cliccare sul pulsante OK per montare quest’ultimo nel Finder, come se fosse una chiavetta USB o un altro volume esterno.

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    Un’altra soluzione, ancora, che si può adottare per proteggere file e cartelle su Mac è creare un’immagine disco cifrata tramite Utility Disco, l’utility predefinita di macOS per la gestione di dischi, partizioni e file immagine.

    Per sbloccare un file immagine cifrato basta, banalmente, aprirlo facendo doppio clic sulla sua icona e poi digitare la password necessaria alla visualizzazione dei file che contiene.
    Anche in questo caso, il volume montato viene trattato dal Finder come una comune chiavetta USB o un volume esterno generico.

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    Se ti servono maggiori informazioni sulle soluzioni che ho menzionato in questo capitolo del tutorial, dai un’occhiata alla mia guida su come proteggere una cartella su Mac, all’interno della quale ti ho parlato in maniera dettagliata dei migliori software per cifrare file e cartelle su macOS (tra cui quelli che ti ho appena segnalato anche in questo post).
    Sono sicuro che anche questa lettura ti sarà molto utile.

    come montare un video con mac

    come montare un video con mac

    Durante il tuo ultimo viaggio, hai realizzato numerosi video per immortalare le bellezze del paesaggio e i migliori momenti del tuo soggiorno.
    Dopo aver rivisto tutto il materiale raccolto, hai deciso di realizzare un filmino della tua vacanza con il tuo Mac, mettendo insieme tutti i filmati e aggiungendo una canzone come musica di sottofondo.
    Hai già le idee ben chiare su come realizzare il video, tuttavia ti manca una cosa fondamentale:
    il programma per montare il video.
    È così?
    Allora lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto.

    Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come montare un video con Mac e quali sono i programmi per riuscire nel tuo intento.
    Devi sapere che hai a disposizione numerose soluzioni:
    esistono dei programmi gratuiti che consentono di tagliare le parti in eccesso dei video, apportare modifiche, aggiungere effetti e tracce audio di sottofondo e altri che permettono di lavorare con timeline multi-traccia e creare sovrapposizioni, transazioni e molto altro ancora.
    Interessante, vero?

    Se sei d’accordo, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e mettiamoci subito all’opera:
    prenditi cinque minuti di tempo libero e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi.
    Individua il programma più adatto alle tue esigenze, prova a mettere in pratica le indicazioni che sto per darti e ti assicuro che riuscirai a montare i tuoi video con semplicità e con un risultato finale soddisfacente.
    Buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

    Indice

    • iMovie
    • Avidemux
    • OpenShot
    • Lightworks
    • Final Cut Pro
    • Altri programmi per montare video con Mac

    iMovie

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    La prima soluzione da prendere in considerazione per montare un video con Mac è iMovie, il programma di video editing di casa Apple installato di serie su tutti i dispositivi della “mela morsicata”.
    Il software permette di fare montaggi video aggiungendo filmati, immagini, audio, effetti sonori e video e molto altro.

    Per iniziare a montare un video con iMovie, avvia il programma, fai clic sulla voce Crea nuovo e seleziona l’opzione Filmato dal menu che compare per accedere all’area di lavoro del software.
    Per importare i file su iMovie, fai clic sull’icona della freccia rivolta verso il basso presente in alto a sinistra, seleziona i file utili al montaggio e premi sul pulsante Importa selezionati.

    Adesso, per inserire i file nella timeline di iMovie, seleziona quelli di tuo interesse e fai clic sul pulsante + presenti sulla loro immagine di anteprima, dopodiché agisci sulla timeline stessa per impostare la sequenza dei filmati e la sovrapposizione con eventuali tracce audio.
    Devi sapere che con iMovie puoi aggiungere anche effetti, transazioni e titoli ai tuoi progetti, premendo sulle voci Titoli, Sfondi e Transazioni presenti in alto.

    Inoltre, per aggiungere effetti video o applicare modifiche alle tracce audio, fai clic sul file da modificare presente nella timeline di iMovie e premi sui pulsanti Bilanciamento colore, RitaglioStabilizzazione, VelocitàEffetti video e audio ecc.
    visibili in alto a destra sopra il player e che permettono di applicare rotazioni, rallentamenti e tagli.
    Per saperne di più, puoi leggere le mie guide su come tagliere un video con iMovie, come rallentare un video con iMovie e come ruotare un video con iMovie.

    Concluso il montaggio del tuo video, fai clic sull’icona della freccia dentro un quadrato (in alto a destra) e seleziona la voce File per esportare il filmato sul tuo computer.
    Inserisci, quindi, il nome da dare al video, imposta la qualità di esportazione e premi sul pulsante Avanti per avviare il salvataggio. Per approfondire il funzionamento del programma, ti lascio alla mia guida su come usare iMovie.

    Avidemux

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    Avidemux è un altro valido programma per montare video che puoi prendere in considerazione. Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al sito Web del programma, seleziona la voce Download e fai clic sull’opzione FossHub presente sotto la voce macOS.

    Concluso il download, fai doppio clic sul file Avidemux_[versione].dmg, sposta l’icona di Avidemux nella cartella Applicazioni di macOS e apri quest’ultima.
    Fai, quindi, clic destro sull’icona del programma e, al primo avvio, seleziona la voce Apri dal menu che compare per evitare le restrizioni di macOS per le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

    Adesso sei pronto a usare Avidemux per montare il tuo video.
    Per importare il file da utilizzare nel progetto, fai clic sull’icona della cartella in alto a sinistra, seleziona quello di tuo interesse e premi sul pulsante Open.
    Per apportare modifiche al video, fai clic sulla voce Video presente nella barra dei menu in alto e seleziona l’opzione Filtri dal menu che compare, dopodiché seleziona una delle opzioni disponibili tra Trasforma, Interlacciamento, Colori, Nitidezza, Sottotitoli ecc.
    e fai doppio clic sul filtro da applicare al tuo video per impostarne la durata.

    Devi sapere che con Avidemux puoi anche aggiungere nuove tracce audio da applicare al video.
    Per farlo, seleziona la voce Audio presente nella barra dei menu in alto e fai clic sull’opzione Seleziona traccia dal menu che compare, dopodiché, nella nuova finestra aperta, apponi il segno di spunta accanto alla traccia da attivare, clicca sul menu a tendina della traccia attivata e seleziona l’opzione Add audio track per utilizzare un file audio presente sul tuo Mac.

    Concluse le modifiche al tuo filmato, scegli il formato in cui salvarlo utilizzando i menu a tendina collocati sulla sinistra:
    Output video per scegliere il codec da usare per il video, Output audio per scegliere il codec da usare per l’audio e Contenitore output per selezionare il contenitore (es. MKVMP4AVI). Clicca poi sull’icona del floppy disk presente in alto a sinistra, inserisci il nome da assegnare al video nel campo Save as e premi sul pulsante Save per avviarne il salvataggio.
    Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come usare Avidemux.

    OpenShot

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    OpenShot è un programma gratuito di editing video che presenta una timeline multitraccia e che permette di applicare ai video effetti, tagli, rotazioni e molto altro.
    Propone un’interfaccia intuitiva e in italiano che lo rende di semplice utilizzo anche agli utenti meno esperti.

    Per poter utilizzare OpenShot, devi prima scaricarlo e installarlo sul tuo Mac.
    Collegati, quindi, al sito Web del programma, fai clic sulla voce Scarica presente nel menu in alto e, nella nuova pagina aperta, premi sul pulsante Scarica [versione].

    Completato il download, fai doppio clic sul file OpenShot-[versione].dmg, trascina l’icona di OpenShot nella cartella Applicazioni di macOS e apri quest’ultima, dopodiché fai clic destro sull’icona del software e seleziona la voce Apri (solo al primo avvio) per evitare le restrizioni di macOS per le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

    Per montare un video con OpenShot, premi sull’icona del + presente nel menu in alto e seleziona i file da importare nell’area di lavoro del software, dopodiché trascinali nella timeline di OpenShot per iniziare il montaggio video.
    Per inserire una transizione tra un filmato e l’altro, fai clic sulla voce Transizioni presente sopra la timeline, seleziona la transizione di tuo interesse e trascinala nella posizione nella quale vuoi applicarla.
    La procedura è pressoché identica se vuoi aggiungere un effetto:
    seleziona la voce Effetti, scegli quello di tuo interesse (Sfocatura, Negativo, Saturazione, Luminosità e contrasto ecc.) e trascinalo sopra il video al quale vuoi applicare l’effetto scelto.

    Puoi applicare effetti, animazioni e modifiche anche facendo clic destro sul filmato presente nella timeline e selezionando una delle voci presenti nel menu che compare, come Dissolvenza, Ruota, Animazione, Trasforma ecc.

    Terminato il montaggio del video, fai clic sull’icona del tondo rosso presente in alto per esportare il video:
    inserisci, quindi, il nome del filmato nel campo Nome del file, indica le opzioni di esportazione tramite i menu a tendina presenti accanto alle voci Destinazione (il formato video), Profilo video e Qualità e premi sul pulsante Esporta video per salvare il filmato sul tuo Mac.

    Lightworks

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    Lightworks è un’altra delle soluzioni da prendere in considerazione per montare un video con Mac.
    È disponibile gratuitamente con obbligo di registrazione e presenta un’area di lavoro multitraccia con la possibilità di aggiungere filmati, audio, effetti, transazioni video e molto altro.

    Per scaricare Lightworks sul tuo Mac, collegati al sito Web del programma, fai clic sul pulsante Download now presente in alto e premi sul pulsante Download dmg per avviare lo scaricamento del software.
    Concluso il download, apri il pacchetto dmg appena scaricato, trascina l’icona di Lightworks all’interno della cartella Applicazioni di macOS e apri quest’ultima, dopodiché fai clic destro sull’icona di Lightworks (uno squalo rosso) e seleziona la voce Apri dal menu che compare per avviare il software ed evitare le restrizioni di macOS per le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione necessaria solo per la prima esecuzione del programma).

    Come accennato in precedenza, per utilizzare Lightworks devi creare il tuo account gratuito.
    Al primo avvio, quindi, seleziona la voce Register, inserisci i tuoi dati nei campi Email address, Full name, Username e Password e fai clic sul pulsante Continue per due volte consecutive.

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    Adesso, sei pronto per montare i tuoi video con Lightworks.
    Nella schermata principale del programma, fai clic sulla voce Create a new project, inseriscine il nome nel campo Name, seleziona una delle opzioni disponibili tramite il menu a tendina Choose presente accanto alla voce Frame rate per impostare la frequenza di riproduzione dei fotogrammi che compongono il tuo filmato (ti consiglio di impostare Auto) e fai clic sul pulsante Create per creare il progetto.

    Per importare i file da includere nel tuo video, seleziona la voce Local file presente in alto a sinistra e seleziona i video e l’audio di tuo interesse, dopodiché fai clic sulla scheda Edit collocata in alto per visualizzare l’area di lavoro di Lightworks:
    trascina, quindi, i file nella timeline del programma.
    Per montare il tuo video e applicare tagli, modifiche ecc.
    fai clic destro sul file di tuo interesse direttamente nella timeline di Lightworks.

    Cliccando, invece, sull’opzione VFX presente in alto, puoi modificare i colori e applicare rotazioni ai video, mentre selezionando la scheda Audio puoi gestire le tracce audio del progetto.
    Concluso il montaggio del tuo video, fai clic destro sulla voce All presente in basso a sinistra, seleziona l’opzione Export dal menu che compare e scegli la modalità di esportazione del filmato.

    Devi sapere che nella versione gratuita di Lightworks puoi esportare il video esclusivamente online, caricandolo sul tuo canale YouTube o Vimeo.
    Per esportare il filmato sul tuo computer in formato AVI, MOV, WAC ecc.
    devi acquistare la versione Lightworks Pro a partire da 19,99 euro.

    Final Cut Pro

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    Final Cut Pro è uno dei programmi più diffusi e utilizzati per il montaggio video.
    È destinato agli utenti più esperti che hanno l’esigenza di creare effetti speciali e di utilizzare funzionalità avanzate, da installare tramite appositi plugin.
    È disponibile in una versione di prova gratuita di 30 giorni, dopodiché ha un costo di 329,99 euro.

    Per scaricare Final Cut Pro, collegati al sito Web di Apple e fai clic sul pulsante Free trial, inserisci i tuoi dati nei campi Nome, Cognome e Indirizzo email e premi sul pulsante Scarica la demo gratuita per avviare il download.

    Concluso lo scaricamento, apri il pacchetto dmg appena scaricato e fai doppio clic sul file FinalCutProXTrial.pkg, dopodiché premi sul pulsante  Continua per due volte consecutive, fai clic sui pulsante Accetta e Installa e inserisci la password del tuo account utente su macOS per avviare l’installazione.

    Adesso, avvia Final Cut Pro e fai clic sulla voce Import media per importare i file nell’area di lavoro del programma, dopodiché seleziona la voce New project presente in basso e trascina i file importati poc’anzi nella timeline di Final Cut Pro per iniziare il montaggio video.
    Per aggiungere titoli, sfondi ed effetti, fai clic sull’icona della T presente in alto a sinistra e scegli quello di tuo interesse, mentre per applicare modifiche ai file presenti nella timeline fai clic destro su di essi e seleziona una delle voci disponibili dal menu che compare

    Terminato il montaggio del tuo video, fai clic sull’icona della freccia dentro un quadrato presente in alto a destra, seleziona l’opzione Master file e fai clic sulla voce Settings, dopodiché seleziona l’opzione Computer tramite il menu a tendina presente accanto alla voce Format e premi sui pulsanti Next e Save per salvare il tuo video sul computer.

    Concluso il periodo di prova gratuito, puoi acquistare la versione completa del programma:
    per attivarlo, è sufficiente avviare il programma, premere sull’icona della chiave in alto a sinistra e inserire il codice di attivazione ricevuto in fase di acquisto.

    Altri programmi per montare video con Mac

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    Le soluzioni che ti ho proposto nei paragrafi precedenti non hanno completamente soddisfatto le tue esigenze?
    Nessun problema:
    ecco una lista di altri programmi per montare video con Mac che puoi prendere in considerazione.

    • PhotoStage Slideshow:
      è un software gratuito di editing video che consente di creare filmati con l’aggiunta di file video, musica e foto e di applicare modifiche ed effetti.
      Presenta una timeline multitraccia e un’interfaccia minimale e di semplice utilizzo.
    • Shotcut:
      è un programma per il montaggio video che consente anche l’elaborazione di filmati in 4K.
      Propone una timeline multitraccia, consente di applicare numerosi filtri e di apportare modifiche, come la regolazione dei colori, la gestione della velocità dei filmati e il miglioramento delle tracce audio.
    • Videopad:
      è un programma per l’editing video a pagamento, destinato agli utenti meno esperti.
      Supporta numerosi formati video, audio e di immagini e permette di esportare il proprio progetto sia online su YouTube che in locale, scegliendo il formato video tra AVI, WMV, 3GP, MP4, MOV e MKV.
    • Adobe Premiere Pro:
      altro celebre software a pagamento per montare video a un livello avanzato.
      Oltre a poter elaborare filmati in 8K, supporta i video destinati alla realtà virtuale e consente di installare dei plugin esterni per aumentarne ulteriormente le funzionalità.
      È possibile testarne il funzionamento per 7 giorni attivando la prova gratuita, dopodiché ha un costo di 24,39 euro/mese.

    come modificare un video su iphone

    come modificare un video su iphone

    Vorresti creare un bel montaggio video utilizzando i filmati che hai girato con il tuo iPhone ma non hai voglia di esportare tutto sul computer e “armeggiare” con programmi tipo iMovie o Adobe Premiere?
    Allora ho una buona notizia da darti, puoi fare tutto dallo smartphone senza inutili perdite di tempo.

    Evidentemente non te ne sei mai accorto, ma esistono diverse app per l’editing video che consentono di modificare i filmati girati con iPhone senza esportarli prima sul computer.
    Sono tutte estremamente semplici da utilizzare e i risultati che riescono a produrre sono a dir poco sbalorditivi.
    Pensa:
    utilizzandole potrai non solo montare e tagliare le scene dei video, ma anche correggere la loro prospettiva, applicare loro effetti speciali, aggiungere titoli, musiche di sottofondo e molto altro ancora.

    I video, al termine dell’elaborazione, possono essere salvati direttamente nel rullino di iOS e si possono condividere online su servizi quali Facebook, YouTube e Twitter.
    Allora, si può sapere che altro aspetti? Leggi i miei suggerimenti su come modificare un video su iPhone e cerca di metterli in pratica scegliendo l’applicazione più adatta alle tue finalità.
    Scommetto che resterai stupito dalla qualità dei risultati che riuscirai ad ottenere!

    App Foto

    Cominciamo dalla soluzione più semplice e per certi versi banale:
    quella che hanno tutti a portata di mano.
    Come facilmente intuibile mi riferisco all’applicazione Foto di iOS che al suo interno include delle funzioni di video editing molto basilari per tagliare i video ripresi con l’iPhone.

    Per tagliare un video utilizzando la app Foto di iOS, avvia quest’ultima, seleziona il filmato da modificare e premi sull’icona delle barre di regolazione che si trova in basso.
    Se hai attiva la funzione Libreria foto di iCloud e il video che vuoi modificare non è presente sulla memoria dello smartphone, devi attendere qualche secondo affinché il filmato venga scaricato dai server di iCloud.

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    Una volta avviato l’editor incluso nella app Foto di iOS, utilizza gli indicatori gialli che si trovano ai due lati della timeline (nella parte bassa dello schermo) per marcare i punti di inizio e fine della porzione di video che intendi conservare e premi prima su Fine e poi su Salva come nuovo clip per salvare il risultato finale nel rullino come un nuovo video.

    Splice

    Se vuoi imparare come modificare un video su iPhone, una delle prime applicazioni “esterne” che mi sento di consigliarti è Splice di GoPro.
    Si tratta di un editor video gratuito che permette di modificare molto facilmente i video girati con il telefono di casa Apple tramite una serie di funzioni davvero notevoli.
    Consente di montare video e foto, regolare la velocità dei filmati, tagliarli, aggiungere colonne sonore personalizzate ai video, effetti di transizione ed altro ancora.

    Per utilizzare Splice di GoPro, scarica l’applicazione dall’App Store, avviala e accettane le condizioni d’uso premendo sull’apposito pulsante.
    Dopodiché avvia la creazione di un nuovo progetto premendo sul pulsante che si trova al centro dello schermo e autorizza l’applicazione ad accedere al rullino di iOS facendo “tap” prima su Consenti accesso e poi su OK.

    A questo punto, seleziona i video e le foto che intendi includere nel tuo montaggio, premi sul pulsante Aggiungi collocato in alto a destra e scegli la musica di sottofondo da utilizzare nel filmato.
    Puoi selezionare uno dei temi musicali predefiniti disponibili nella scheda Musica, puoi selezionare un brano personalizzato dalla scheda iTunes oppure puoi saltare il passaggio facendo “tap” su Ignora.

    Dopo aver scelto la musica da usare come sottofondo del video, devi impostare il resto delle preferenze riguardanti il montaggio che stai per effettuare.
    Devi dunque dare un nome al progetto, devi scegliere il formato da assegnare al video (orizzontale o verticale), la transizione predefinita da usare in quest’ultimo, la durata della transizione ecc.
    Quando hai regolato tutte le preferenze, premi sul pulsante Fine collocato in alto a destra per andare Avanti.

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    Una volta completati tutti i passaggi preparatori, puoi premere sulle anteprime degli elementi aggiunti alla timeline di Splice e modificare questi ultimi uno ad uno.
    Per modificare i video, premi dunque sulle loro miniature, seleziona la voce Modifica video dal menu che compare e utilizza gli strumenti della toolbar che viene visualizzata in basso per applicare gli effetti e le modifiche desiderati al filmato.
    Ad esempio, premendo sull’icona delle forbici puoi tagliare le scene del video che ritieni superflue, premendo sull’icona della bacchetta magica puoi applicare degli effetti speciali, premendo sull’icona dell’orologio puoi modificare la velocità delle sequenze selezionate e così via.

    Dopo aver applicato tutte le modifiche desiderate al video, puoi salvare quest’ultimo premendo prima sull’icona della freccia collocata in alto a destra e poi sul pulsante Salva presente nella schermata che si apre. Potrai scegliere tra varie risoluzioni  per il video di output (da quella standard a quella Full HD 1080p).

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    Se non vuoi salvare il video ma condividerlo direttamente su YouTubeFacebookInstagram, premi sulle apposite icone e collega Splice ai tuoi account social.

    iMovie

    Un’altra app che merita sicuramente di essere sul tuo iPhone è iMovie, l’applicazione ufficiale di Apple dedicata al video editing di livello avanzato.
    Sino a qualche tempo fa era una risorsa a pagamento ma recentemente Apple ha deciso di renderla gratis al 100%.
    È adatta davvero a tutti, in quanto permette di creare simpaticissimi montaggi video ricchi di effetti speciali in pochissimi passaggi.

    Spiegare come funziona, vista la sua semplicità, è quasi superfluo.
    Ad ogni modo, il primo passo che bisogna fare è premere sul pulsante + presente nella schermata iniziale e scegliere se creare un filmato o un trailer.
    Il filmato permette di modificare liberamente i video salvati nella libreria multimediale dell’iPhone o registrati in tempo reale con la fotocamera del telefono, mentre i trailer sono dei modelli di video preimpostati (in stile cinematografico, per l’appunto) all’interno dei quali è possibile inserire i propri filmati.

    Una volta scelto il tipo di montaggio da realizzare, devi selezionare i filmati e le foto da includere in esso e premere sul pulsante Crea filmato che si trova in basso per accedere all’editor di iMovie. Per il resto non credo ci sia bisogno di troppe spiegazioni.
    Selezionando tramite doppio “tap” la timeline con le miniature dei video, compaiono sullo schermo tutti gli strumenti di editing inclusi in iMovie.

    Ad esempio, premendo sull’icona delle forbici che compare in basso a sinistra puoi tagliare o separare le scene del video, selezionando l’icona dell’orologio puoi regolare la velocità delle sequenze selezionate, premendo sula lettera “T” puoi aggiungere dei titoli al video, mentre premendo sull’icona con i tre cerchi che si trova in basso a destra puoi applicare al tuo filmato degli effetti visivi di sicuro impatto.

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    A lavoro ultimato, per salvare il video modificato, premi sul pulsante Fine che si trova in alto a sinistra, poi sull’icona della condivisione che si trova in basso al centro e seleziona la destinazione verso cui caricare il filmato:
    rullino foto (Save video), Facebook, YouTube, ecc.

    Come accennato più e più volte, è tutto davvero molto semplice e i risultati che si riescono a ottenere sono sicuramente all’altezza di quelli che si otterrebbero con gli editor video per Windows e macOS (se rimaniamo in un ambito non professionale, chiaramente).

    come modificare un video con mac

    come modificare un video con mac

    Hai bisogno di tagliare alcune scene superflue da un video registrato con il tuo smartphone?
    Vorresti realizzare un montaggio in stile hollywoodiano, come quelli che si vedono su YouTube, partendo dai video che hai girato alla festa di compleanno di un tuo amico ma non sai come fare?
    Tranquillo, se hai un Mac hai solo l’imbarazzo della scelta.

    A seconda delle esigenze, puoi infatti contare su alcune applicazioni preinstallate in OS X che consentono di modificare i video in maniera estremamente semplice e veloce senza necessitare di conoscenze particolari da parte dell’utente.
    Se vuoi sapere il loro nome e vuoi scoprire come modificare un video con Mac utilizzandole, continua a leggere.

    Prima di vedere in dettaglio come modificare un video con Mac, devi definire quelle che sono le tue esigenze.
    Se hai bisogno di compiere solo delle piccole operazioni di video editing, allora ti consiglio di utilizzare QuickTime Player, il lettore multimediale predefinito di OS X che consente anche di ruotare, tagliare, unire ed esportare i video in vari formati.
    Il suo funzionamento è semplicissimo.

    Prima di tutto, devi aprire il video da modificare selezionando la voce Apri file… dal menu File di QuickTime.
    Successivamente, a seconda dell’operazione da compiere, devi rivolgerti alle opzioni disponibili nel menu Composizione.

    Ad esempio, se vuoi ruotare il video verso sinistra o verso destra, devi espandere il menu Composizione e selezionare la voce Ruota a sinistra o Ruota a destra da quest’ultimo.
    Se vuoi tagliare un video, devi posizionare l’indicatore della barra temporale nel punto in cui effettuare il taglio, selezionare la voce Dividi clip dal menu Composizione e cancellare la parte di clip in eccesso selezionandola con il mouse e richiamando la voce Elimina dal menu Composizione.
    Per unire due video, invece, basta aprire il primo e trascinare il secondo nella finestra di Quicktime:
    semplicissimo!

    A lavoro completato, è possibile esportare i video elaborati in QuickTime Player selezionando la voce Esporta dal menu File, specificando il formato e la risoluzione in cui salvare il filmato (es.
    420p, 720p, 1080p, ecc.) nell’apposito menu a tendina e cliccando sul pulsante Esporta.
    Per guide più dettagliate sulle funzioni di video editing incluse in QuickTime, ti invito a leggere i miei tutorial su come tagliare un video con Mac e come ruotare un video Mac.

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    Se hai bisogno di modificare un video con Mac in maniera più approfondita, per eseguire dei montaggi complessi, rielaborare la traccia audio del filmato o trasformare i tuoi video amatoriali in spettacolari trailer dallo stile hollywoodiano, allora devi rivolgerti ad iMovie, nota applicazione di video editing sviluppata da Apple che si trova preinstallata su molti Mac o in alternativa può essere acquistata per 13,99 euro sul Mac App Store.
    Si tratta di un software molto completo, ricco di funzioni avanzate, ma ciò non ne pregiudica la semplicità di utilizzo.

    Per modificare un video con iMovie, devi avviare l’applicazione e creare un nuovo progetto selezionando l’apposita voce dal menu Archivio.
    Successivamente, devi scegliere se creare un trailer personalizzato trasformando i tuoi video amatoriali in trailer cinematografici, se sfruttare uno dei temi progetto disponibili per creare dei filmati dallo stile preimpostato oppure se editare liberamente i tuoi filmati cliccando su Nessun tema.

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    Nel caso dei trailer e dei template preimpostati, devi seguire lo schema di eventi presente nel riquadro dei progetti di iMovie (in alto a sinistra) e riempire le apposite caselle con i tuoi video e le tue foto.
    Se invece desideri modificare liberamente un video, devi selezionare il filmato su cui lavorare dalla libreria di iPhoto o da altre cartelle del Mac facendo click destro in un punto qualsiasi della libreria eventi (in basso a sinistra) e selezionando la voce Importa filmati dal menu che compare.
    Dopodiché devi trascinare la miniatura del video nel riquadro dei progetti e sfruttare sia i pulsanti della toolbar sia gli strumenti di editing inclusi nel menu Clip per applicare le modifiche desiderate al tuo filmato.

    Per informazioni più dettagliate sul funzionamento di iMovie, ti consiglio di dare un’occhiata alle mie guide su come rallentare un video con iMovie, come doppiare con iMovie e come ruotare un video con iMovie.
    A lavoro ultimato, per salvare il tuo video appena modificato con iMovie seleziona la voce Esporta filmato dal menu Condivisione, apponi il segno di spunta accanto al tipo di qualità in cui vuoi salvare il filmato (Grande, Medio, ecc.) e fai click su Esporta per avviare l’esportazione del video.

    come modificare pdf mac

    come modificare pdf mac

    Hai bisogno di modificare il contenuto di un file PDF ma, essendo passato da poco da Windows a Mac, non sai quali applicazioni utilizzare?
    Non temere.
    Anche OS X può contare su una vastissima gamma di software, anche gratuiti, che permettono di modificare i file PDF in vari modi.

    Ci sono programmi che permettono di aggiungere semplici note ed evidenziazioni ai documenti, altri che consentono di alterare il testo presente nei file e altri ancora che consentono di comprimere i PDF, unirli o dividerli con un click.

    Se vuoi sapere quali sono e, soprattutto, vuoi scoprire come modificare PDF Mac utilizzandoli, non devi far altro che continuare a leggere:
    trovi spiegato tutto qui sotto.
    Ti assicuro che anche se sei un neofita del mondo Apple riuscirai nel tuo intento in maniera semplicissima.

    Anteprima

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    Anteprima, l’applicazione predefinita di OS X per la visualizzazione delle foto e dei documenti PDF, include tantissime potenzialità nascoste.
    Cliccando sull’icona della cassetta degli attrezzi che si trova in alto a destra, nella barra degli strumenti del software, si accede, infatti, a una serie di funzioni utilissime che consentono di personalizzare il contenuto dei documenti PDF in tanti modi diversi.

    Cliccando sull’icona Aa| si possono selezionare testi (con il tasto sinistro del mouse), evidenziarli con vari colori o barrarli (con il tasto destro del mouse); l’icona della matita consente di disegnare a mano libera su qualsiasi punto del foglio digitale; l’icona con il rettangolo e il cerchio dà accesso a una serie di strumenti, quali le frecce, le forme geometriche e la lente d’ingrandimento, con cui evidenziare le parti importanti del documento; premendo sulla T si possono inserire testi personalizzati nei file PDF, mentre richiamando la funzione di firma è possibile formare virtualmente un documento scansionando la propria firma con la webcam o facendola direttamente sul trackpad.

    Inoltre, richiamando la funzione Miniature dal menu Vista (in alto) è possibile visualizzare una barra laterale con le miniature di tutte le pagine del PDF.
    Tale barra, consente di riordinare le pagine del documento semplicemente spostandole con il mouse e di eliminare i fogli superflui facendo click sulle relative anteprime e premendo il tasto Backspace sulla tastiera del Mac.

    LibreOffice

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    LibreOffice è una suite per la produttività gratuita ed open source alternativa a Microsoft Office e iWork.
    Contiene applicazioni per realizzare testi, fogli di calcolo, presentazioni, database e documenti stampabili; tutte in italiano e tutte compatibili con i documenti di Office.

    Tra le sue funzioni più interessanti c’è la modifica dei file PDF.
    Dando un documento di questo tipo “in pasto” a Draw, il programma per creare documenti stampabili incluso nella suite, si possono modificare i testi contenuti nel file, aggiungere frecce, evidenziazioni, immagini, forme geometriche e molto altro ancora.
    Interessante, vero?

    Allora collegati al sito Web di LibreOffice e clicca sui pulsanti SCARICATE LA VERSIONE xx e INTERFACCIA UTENTE TRADOTTA:
    il primo avvia il download della suite vera e propria, il secondo scarica sul Mac il language pack necessario a tradurre LibreOffice in italiano.
    A download completato, apri il pacchetto dmg contenente LibreOffice e trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni di OS X.
    Dopodiché apri il pacchetto dmg del language pack, fai click destro sul file LibreOffice Language Pack, seleziona la voce Apri dal menu che compare e clicca sul pulsante Installa per due volte consecutive.

    In conclusione, vai nella cartella Applicazioni del Mac, avvia LibreOffice facendo click destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare (operazione necessaria solo la prima volta che lanci il programma) e trascina il PDF da modificare sull’icona della suite che compare nella barra Dock.
    Per il resto consulta la mia guida su come scrivere sui file PDF in cui ti ho spiegato come usare LibreOffice per filo e per segno.

    PDF Toolkit+

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    Adesso veniamo a PDF Toolkit+, un’applicazione compatta ma molto versatile che permette di modificare PDF Mac agendo in maniera diretta sulle proprietà dei file e non solo sul loro contenuto.
    Permette di comprimere i documenti PDF cambiando la loro risoluzione; estrarre testo e immagini; dividere i PDF in due o più parti e unire più documenti in uno.

    Puoi acquistarla direttamente dal Mac App Store per 1,99 euro ed è talmente intuitiva che illustrarne il funzionamento sarebbe superfluo.
    Tutto quello che devi fare è aprirla, selezionare la scheda relativa alla funzione che desideri utilizzare e trascinare il PDF da modificare nella finestra del software:
    più facile di così?

    Notability

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    Un altro software a pagamento che ti consiglio di tenere in considerazione è Notability, il quale consente di creare documenti PDF partendo da zero, o meglio dalle proprie annotazioni; permette di aggiungere note e informazioni aggiuntive ai PDF esistenti e sincronizza il tutto online con servizi come iCloud e Dropbox.

    Costa 5,99 e lo puoi scaricare direttamente dal Mac App Store.
    Da sottolineare la disponibilità di una versione iOS del programma che consente di prendere annotazioni sui PDF esistenti scrivendo a mano libera o digitando testi con la tastiera dell’iPad o dell’iPhone.
    In ambito universitario/scolastico è davvero il massimo.

    Automator

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    Hai bisogno di convertire i tuoi documenti PDF in immagini o viceversa?
    Puoi fare tutto con Automator, un potentissimo strumento incluso “di serie” in tutte le versioni di OS X che permette di creare script personalizzati.
    Questi script possono essere richiamati con un semplice click (o una combinazione di tasti della tastiera) da qualsiasi applicazione e consentono di trattare vari tipi di file modificandoli, convertendoli, rinominandoli ecc.

    Per avere un assaggio delle potenzialità di Automator – che sono davvero infinite – da’ un’occhiata al mio tutorial su come trasformare un PDF in JPG su Mac in cui ti ho fatto vedere quanto è facile estrapolare immagini dai PDF senza installare software aggiuntivi su OS X.

    Come modificare ID Apple

    IlMagoDellaMela
    www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

    Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come modificare l’ ID Apple, cambiando l’indirizzo email che hai usato come nome utente del tuo ID Apple, con un nuovo indirizzo email.

    Come modificare ID Apple

    Dopo averci pensato a lungo, anche tu hai deciso di fare il grande passo e acquistare il tuo primo iPhone.
    Non vedendo l’ora di usare il tuo nuovo smartphone e scoprirne tutte le sue funzionalità, in fase di configurazione hai dato poca importanza alla creazione del tuo ID Apple e hai associato un tuo indirizzo email secondario.

    Adesso, rendendoti conto dell’importanza di quest’ultimo, vorresti apportare delle modifiche al tuo account iCloud, impostando un nuovo indirizzo email e cambiando alcune informazioni personali.
    Se le cose stanno effettivamente così e tutti i tuoi tentativi non hanno dato l’esito sperato, lascia che sia io a spiegarti come riuscire nel tuo intento.

    Se mi dedichi pochi minuti del tuo tempo libero, posso dirti come modificare ID Apple cambiando sia l’indirizzo email usato per effettuare il login al tuo account che tutte le informazioni personali inserite in precedenza.

    Inoltre, sarà mia premura indicarti la procedura dettagliata per modificare le informazioni di tuo interesse da iPhone, iPad e Mac, illustrandoti anche come procedere da browser nel caso in cui non disponi di un computer con la “mela morsicata”.
    Per completezza d’informazione, poi, ti dirò come cambiare l’ID Apple in uso su iPhone, iPad e Mac e come usarne un altro al suo posto.

    Modificare ID Apple su iPhone e iPad

    Se hai un iPhone o un iPad, la soluzione più immediata per modificare l’ID Apple e/o le informazioni a esso associate, è accedere alle impostazioni del dispositivo e procedere con le modifiche desiderate.
    Potrai modificare password, dati personali e informazioni di contatto:
    ecco spiegato tutto in dettaglio.

    Modificare email ID Apple

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    Se ti stai chiedendo se è possibile modificare l’email associata al tuo ID Apple (quella con la quale effettui il login al tuo account), devi sapere che la risposta è affermativa, ma solo nel caso in cui l’indirizzo email del tuo ID Apple sia di terze parti (per esempio Gmail, Hotmail ecc.).

    Se, invece, vuoi cambiare un ID Apple che termina con @icloud.com, @me.com o @mac.com, devi procedere da computer seguendo le indicazioni che ti indicherò nel capitolo Modificare ID Apple da browser di questa guida.

    Nel primo caso

    • prendi il tuo iPhone o iPad
    • accedi alle Impostazioni di iOS premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del dispositivo in uso e, nella nuova schermata visualizzata
    • fai tap sul tuo nome in alto

    Se per qualche motivo non hai ancora effettuato l’accesso al tuo account

    • premi sulla voce Esegui il login su iPhone (o iPad)
    • inserisci i tuoi dati d’accesso nei campi ID Apple e Password
    • premi pulsante Accedi.
    • Adesso, premi sulla voce Nome, numero di telefono, email
    • scegli l’opzione Modifica presente accanto alla sezione Informazioni di contatto
    • e fai tap sull’icona del tondo rosso presente accanto al tuo ID Apple attuale,
    • premi sul pulsante Continua
    • inserisci il nuovo indirizzo email da associare al tuo ID Apple
    • premi sul pulsante Avanti per completare la modifica

    Devi sapere che impostando un ID Apple con account @icloud.com, @me.com o @mac.com non potrai più modificarlo con un indirizzo email di terze parti.

    Completata la modifica del tuo ID Apple, il precedente indirizzo email di terze parti sarà utilizzato come indirizzo email aggiuntivo per il tuo account.
    Se intendi rimuoverlo, la procedura è identica a quanto descritto in precedenza per la modifica dell’indirizzo email principale.

    Modificare password ID Apple

    • Per modificare la password dell’ID Apple,
    • prendi il tuo iPhone o iPad,
    • fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del dispositivo per accedere alle Impostazioni di iOS
    • premi sul tuo nome visibile in alto per accedere alla schermata relativa all’ID Apple.
    • Adesso, se desideri modificare la password dell’account
    • fai tap sulla voce Password e Sicurezza
    • scegli l’opzione Modifica password
    • digita il codice di sicurezza associato al dispositivo in uso (il codice PIN). 
    • Nella schermata Modifica password,
    • inserisci la nuova chiave d’accesso che vuoi associare al tuo ID Apple nei campi Nuova e Verifica
    • premi sul pulsante Modifica per applicare i cambiamenti

    Ricordati che la password dev’essere composta da almeno 8 caratteri e includere un numero, una lettera maiuscola e una minuscola.

    Inoltre, non può essere uguale a una password già usata per il proprio ID Apple nell’ultimo anno.

    Se stai cambiando la password perché temi che qualcuno ne sia venuto a conoscenza, puoi forzare l’uscita da tutti i dispositivi e i siti Web associati all’ID Apple premendo sul pulsante Esci dagli altri dispositivi, altrimenti fai tap sulla voce Non uscire.
    Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come cambiare password ID Apple.

    Modificare informazioni personali

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    Tutto quello che devi fare per modificare le informazioni personali associate al tuo ID Apple è accedere alle impostazioni del tuo iPhone o iPad, selezionare il tuo account e accedere alla sezione di tuo interesse.

    Per procedere, apri dunque le Impostazioni di iOS facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen, premi sul tuo nome e seleziona la voce Nome, numeri di telefono, email dalla schermata che si apre.
    Adesso, scegli cosa modificare agendo nelle sezioni Nome e cognome, Data di nascita e Iscrizioni.
    Inoltre, premendo sul pulsante Modifica relativo alla voce Informazioni di contatto e selezionando l’opzione Aggiungi email o numero di telefono, puoi aggiungere nuove informazioni di contatto utili per eventuali comunicazioni da parte di Apple o per il recupero della password.

    • Se, invece, vuoi modificare i metodi di pagamento associati al tuo ID Apple, dalle Impostazioni di iOS
    • fai tap sul tuo nome
    • scegli la voce Pagamento e spedizioni
    • dopodiché premi sulla voce Nessuno per aggiungere un nuovo metodo di pagamento scegliendo tra Carta di credito o di debito, Addebito telefonico e PayPal e inseriscine i dati nei campi appositi.
    • Se poi hai già associato un metodo di pagamento all’ID
    • fai tap su quest’ultimo
    • premi sulla voce Modifica metodo di pagamento
    • scegli una delle opzioni disponibili tra Carta di credito o di debito, Addebito telefonico e Nessuno.
    • Per modificare i dati relativi al tuo indirizzo (usato per eventuali spedizioni di acquisti effettuati sull’Apple Store)
    • premi sul pulsante Aggiungi un indirizzo di spedizione se ancora non ne è stato aggiunto uno o, in alternativa
    • fai tap sull’indirizzo visualizzato a schermo per modificarlo o eliminarlo (Elimina indirizzo).

    Cambiare ID Apple

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    Con modificare ID Apple intendi effettuare l’accesso con un altro account?
    in tal caso, devi sapere che cambiare ID Apple da iPhone e iPad è una procedura semplice e veloce.

    Per procedere, fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen per accedere alle Impostazioni di iOS, premi sul tuo nome e, nella nuova schermata visualizzata, premi sulla voce Esci presente in basso.
    Digita, quindi, la password dell’ID Apple attualmente in uso nel campo Password, fai tap sul pulsante Disattiva e scegli se conservare una copia dei tuoi dati sul dispositivo.

    Adesso, fai tap sulla voce Esegui il login su iPhone (o iPad), inserisci l’indirizzo email associato al nuovo ID Apple nel campo Email e premi sul pulsante Avanti, dopodiché inseriscine la password nel campo apposito e fai tap sul pulsante Avanti in alto a destra.
    Infine, se hai attivato l’autenticazione a due fattori, inserisci il codice che ti è stato inviato sui dispositivi associati al tuo ID Apple nel campo apposito e il gioco è fatto.
    Per approfondire l’argomento, ti lascio alla mia guida su come cambiare ID Apple su iPhone.

    Modificare ID Apple su Mac

    Modificare ID Apple su Mac è una procedura che consente di cambiare la password, le informazioni personali e il metodo di pagamento associato al proprio ID Apple.
    Tuttavia, è bene che tu lo sappia, agendo da computer non è possibile modificare l’indirizzo email del proprio account.

    Modificare password ID Apple

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    Per modificare la password dell’ID Apple utilizzando il tuo Mac, fai clic sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, in modo da accedere alle Preferenze di Sistema.
    In alternativa, clicca sull’icona della mela in alto a sinistra e seleziona l’opzione Preferenze di Sistema dal menu che compare.

    Adesso, scegli la voce iCloud, premi sul pulsante Dettagli account e, nella nuova schermata visualizzata, seleziona la scheda Sicurezza.
    Clicca, quindi, sul pulsante Modifica password, inserisci la password d’amministratore del tuo Mac nel campo Password e premi sul pulsante OK per abilitare le modifiche, dopodiché inserisci la nuova chiave d’accesso del tuo ID Apple nei campi Nuova password e Conferma e premi sul pulsante Modifica.

    Come indicato in precedenza per iPhone e iPad, anche in questo caso la password dev’essere composta da almeno 8 caratteri (e includere una lettera minuscola, una lettera maiuscola e un numero) e non dev’essere uguale a una password già utilizzata con l’ID Apple in questione negli ultimi 12 mesi.

    Modificare informazioni personali

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    Devi sapere che da Mac puoi anche modificare le informazioni personali associate al tuo ID Apple, come il tuo nome, la tua data di nascita, il metodo di pagamento automatico per i tuoi acquisti e l’indirizzo per eventuali spedizioni.

    Per procedere, accedi alle Preferenze di Sistema del tuo Mac premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, scegli l’opzione iCloud e, nella nuova finestra aperta, premi sul pulsante Dettagli account.

    Adesso, se vuoi modificare il tuo nome, assicurati che sia selezionata la scheda Generali, digita i dati che intendi mostrare nel campo Nome e Cognome e premi sul pulsante Fine.
    Selezionando, invece, la scheda Contatto, puoi modificare la tua data di nascita tramite i menu a tendina presenti accanto alla voce Data di nascita, le tue iscrizioni per ricevere offerte e comunicazioni via email e le informazioni di contatto, aggiungendo nuovi indirizzi email e numeri di telefono (o eliminando quelli già associati all’ID Apple).

    Se, invece, sei interessato a modificare le informazioni di pagamento e l’indirizzo di spedizione, fai clic sulla scheda Pagamento, premi sul pulsante Modifica relativo al metodo di pagamento attualmente impostato e scegli una delle opzioni disponibili (Carta di credito o di debito, Addebito telefonico e PayPal) tramite il menu a tendina presente accanto alla voce Pagamento.
    Pigia, invece, sul pulsante Aggiungi un indirizzo di spedizione per aggiungere i dati relativi al tuo indirizzo o clicca sul pulsante Modifica se è già disponibile un indirizzo e intendi modificarlo (da Mac non è possibile eliminarlo).

    Cambiare ID Apple

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    Per cambiare ID Apple su Mac, accedi alle Preferenze di Sistema premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, seleziona l’opzione iCloud e premi sul pulsante Esci collocato sotto la foto associata all’ID Apple in uso.
    Prima di effettuare il logout, scegli se conservare una copia dei dati di iCloud sul tuo Mac, selezionando quelli di tuo interesse e premendo sul pulsante Conserva una copia, dopodiché inserisci la password dell’ID Apple nel campo apposito e fai clic sul pulsante Continua.

    Adesso, inserisci l’indirizzo email associato al tuo nuovo ID Apple nel campo ID Apple, premi sul pulsante Avanti, digitane anche la password nel campo apposito e clicca nuovamente sul pulsante Avanti.
    Infine, inserisci la password d’amministratore del tuo Mac nel campo Password, premi sul pulsante OK e il gioco è fatto.
    Per saperne di più, puoi leggere la mia guida su come accedere a iCloud da Mac.

    Modificare ID Apple da browser

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    Ti sarà utile sapere che è possibile anche modificare l’ID Apple da browser, collegandosi al sito ufficiale di Apple:
    da qui, oltre a modificare la password, le informazioni di contatto, gestire le iscrizioni e cambiare i dati personali, è anche consentito modificare l’indirizzo email associato all’ID.

    Per procedere con la modifica dell’indirizzo email, collegati al sito ufficiale di Apple, inserisci l’attuale indirizzo email del tuo ID Apple nel campo apposito e fai clic sull’icona della freccia rivolta verso destra, dopodiché inseriscine anche la password e premi nuovamente sull’icona della freccia rivolta verso destra.
    Per completare l’accesso, devi effettuare una procedura di verifica.

    • Autenticazione a due fattori:
      se è attivo, è richiesto l’inserimento di un codice di sicurezza di 6 cifre visualizzato su un altro dispositivo associato all’ID Apple al quale si sta tentando di accedere.
    • Domande di sicurezza:
      se l’autenticazione a due fattori non è attiva, è richiesto di inserire la risposta a due delle tre domande di sicurezza indicate in fase di creazione dell’ID Apple.

    Completato l’accesso al tuo account, premi sul pulsante Modifica presente nella sezione Account per accedere alla modifica di tutti i dati del tuo ID Apple, come nome, cognome, data di nascita, metodo di pagamento, password, domande di sicurezza, informazioni di contatto ecc.

    Se la tua intenzione è quella di modificare l’indirizzo email associato al tuo ID Apple (cioè quello che usi per effettuare il login), devi sapere che la procedura è diversa a seconda dell’indirizzo email utilizzato.
    Se quest’ultimo è di terze parti, fai clic sul pulsante Modifica presente nella sezione Account, individua il tuo ID Apple e fai clic sulla relativa voce Modifica l’ID Apple.
    Inserisci, quindi, il nuovo indirizzo email nel campo nome@example.com e premi sul pulsante Continua.

    Se anche il nuovo indirizzo email aggiunto è di terze parti, riceverai un’email di conferma al nuovo indirizzo indicato:
    copia il codice di verifica contenuto in esso, digitalo nel campo Inserisci il codice qui sul sito di Apple e premi sui pulsanti Continua e Fine per completare la modifica.
    Se, invece, l’indirizzo email aggiunto termina con @icloud.com, @me.com o @mac.com, segui le indicazioni mostrate a schermo per completare la verifica.

    Per modificare un ID Apple associato a un indirizzo email @icloud.com, @me.com o @mac.com, la procedura è identica a quanto descritto in precedenza ma devi sapere che, in questo caso, non è possibile associare un indirizzo email di terze parti e che il nuovo indirizzo email da associare dev’essere già registrato al proprio ID Apple e visibile nella sezione Informazioni di contatto.

    come mettere whatsapp su apple watch

    come mettere whatsapp su apple watch

    Hai appena acquistato il tuo primo Apple Watch e, con tuo sommo stupore, hai scoperto che l’applicazione di WhatsApp non è disponibile su quest’ultimo.
    Ti sei dunque fiondato sul Web alla ricerca di una soluzione, in modo da capire come mettere WhatsApp su Apple Watch, e sei finito su questo mio tutorial.
    Se le cose stanno effettivamente così, lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto!

    Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come sfruttare al meglio WhatsApp sul tuo Apple Watch – sì, si può fare! – e come usare lo smartwatch dell’azienda di Cupertino per visualizzare le notifiche della celebre app di messaggistica e rispondere alle chat.
    Infine, poiché un’applicazione ufficiale di WhatsApp per Apple Watch non è ancora stata rilasciata, ti suggerirò delle soluzioni di terze parti che, in qualche modo, riescono a colmare questa mancanza permettendo di visualizzare tutte le chat di WhatsApp direttamente da Apple Watch, crearne di nuove e altro ancora.

    Insomma, se il tuo obiettivo è quello di gestire WhatsApp da Apple Watch in maniera comoda e al tempo stesso efficace, non devi far altro che ritagliarti qualche minuto di tempo libero, leggere e mettere in pratica le indicazioni che trovi di seguito:
    sono sicuro che sapranno soddisfarti.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Come scaricare WhatsApp su Apple Watch
    • Come vedere WhatsApp su Apple Watch
    • App WhatsApp per Apple Watch

    Operazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo di questo tutorial e spiegarti come mettere WhatsApp su Apple Watch, mi sembra doveroso invitarti a verificare che l’Apple Watch sia connesso correttamente al tuo iPhone.

    Se ricevi puntualmente le notifiche dell’iPhone sull’Apple Watch, non dovrebbe esserci bisogno di ulteriori azioni da parte tua:
    i due dispositivi dovrebbero essere già connessi e, dunque, installando WhatsApp sul tuo “iPhone”, dovresti essere in grado di ricevere le relative notifiche sull’orologio.

    In caso contrario, se non ricevi alcuna notifica dell’iPhone sull’Apple Watch e i due dispositivi non sembrano comunicare tra loro, prova a riavviare entrambi i device.
    Fatto ciò, se il problema persiste, prova a resettare Apple Watch seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial dedicato all’argomento.

    Come scaricare WhatsApp su Apple Watch

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    Per impostazione predefinita, le applicazioni scaricate su iPhone vengono installate automaticamente anche sull’Apple Watch.
    Tuttavia, questa funzione non ha importanza nell’uso di WhatsApp, in quanto il celebre servizio di messaggistica istantanea non offre ancora una vera e propria app per Apple Watch.

    L’unica cosa che si può fare è attivare la duplicazione delle notifiche dell’iPhone su Apple Watch:
    in questo modo, è possibile ricevere sull’orologio tutte le notifiche dell’iPhone, comprese quelle di WhatsApp, con la possibilità di rispondere a queste ultime tramite risposta rapida, dettatura, scrittura a mano o tastierino degli emoji.

    Per procedere, dunque, il primo passo che devi compiere è installare WhatsApp sul tuo iPhone (qualora non l’avessi già fatto):
    apri l’App Store (l’icona della “A” su fondo azzurro che si trova in home screen), seleziona la scheda Cerca collocata in basso a destra e cerca “whatsapp” nell’apposito campo di ricerca.

    A questo punto, premi sull’icona dell’applicazione presente nei risultati di ricerca, quindi sul pulsante Ottieni e, infine, autorizza il download usando il Face ID, il Touch ID o la password del tuo ID Apple.
    Se stai leggendo questo tutorial direttamente dal tuo iPhone, puoi aprire la pagina di App Store dedicata a WhatsApp facendo tap qui.

    Ad installazione completata, crea il tuo account WhatsApp avviando l’app del celebre servizio di messaggistica e seguendo le indicazioni su schermo:
    si tratta di fornire il tuo numero di telefono e digitare il codice che riceverai via SMS, consentendo poi all’applicazione di accedere alla tua rubrica.
    Per maggiori informazioni al riguardo, leggi il mio tutorial su come scaricare WhatsApp su iPhone.

    Come vedere WhatsApp su Apple Watch

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    Una volta installata l’applicazione di WhatsApp sul tuo iPhone, devi assicurarti che la duplicazione delle notifiche su Apple Watch sia attiva.

    Avvia, dunque, l’app Watch su iOS, seleziona la voce Notifiche, raggiungi la sezione Duplica avvisi di iPhone da della schermata che si apre e, se necessario, sposta su ON la levetta relativa a WhatsApp.

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    Bene:
    ora puoi ricevere le notifiche di WhatsApp direttamente sull’Apple Watch e rispondere a queste ultime.
    Per fare ciò, quando ti arriva una notifica, scorri la schermata dell’orologio e premi sul pulsante Rispondi.

    Scegli, quindi, se rispondere con una delle risposte predefinite impostate su Apple Watch (es.
    Ciao, Come stai? o Arrivo!) o se creare una risposta personalizzata usando le icone collocate in alto:
    il microfono permette di dettare il testo della risposta a voce, il guanto di digitarlo a mano (lettera per lettera) sullo schermo di Apple Watch, mentre la faccia sorridente consente di accedere alla schermata di selezione degli emoji.

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    Se vuoi modificare le risposte predefinite disponibili su Apple Watch, apri l’app Watch su iPhone, recati nella sezione Messaggi > Risposte di default, premi sulla voce Modifica (in alto a destra) e provvedi a riordinare/riscrivere le risposte veloci presenti “di serie” sull’orologio.

    Per aggiungere altre risposte personalizzate, invece, scorri la schermata fino e in fondo e fai tap sul pulsante Aggiungi risposta.

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    Se hai ricevuto una notifica su WhatsApp ma non sei riuscito a visualizzarla al momento, puoi recuperarla e rispondere alla stessa semplicemente richiamando il menu delle notifiche su Apple Watch (con uno swipe dall’alto verso il basso) e selezionandola.
    Una volta selezionata, essa sparirà dal menu delle notifiche e quindi non potrai più rispondere alla stessa dall’orologio.

    App WhatsApp per Apple Watch

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    Trovi limitante il fatto che non esista un’app ufficiale di WhatsApp per Apple Watch e che, dunque, si debba per forza ricorrere al menu delle notifiche per interagire con i messaggi ricevuti nella celebre app di messaggistica?
    Allora ti consiglio di dare un’occhiata a WatchChat 2 for WhatsApp, un’applicazione non ufficiale per iPhone che, al costo di 3,49 euro una tantum, consente di avere un client per WhatsApp Web su Apple Watch.

    Il suo funzionamento è molto semplice:
    si installa sull’iPhone, dopodiché si avvia su Apple Watch, si esegue la classica scansione del QR code per WhatsApp Web (usando l’iPhone) e, in men che non si dica, si ha accesso a una versione compatta di WhatsApp Web da consultare direttamente dall’orologio.

    Tramite l’app, è dunque possibile vedere la cronologia di tutti i messaggi di WhatsApp e rispondere a questi ultimi sfruttando le risposte rapide (da impostare direttamente in WatchChat 2 for WhatsApp), la dettatura vocale, la digitazione del testo “a mano” e il menu degli emoji.

    Come già sottolineato in precedenza, si tratta di una soluzione non ufficiale:
    questo significa che, anche se nei miei test ha funzionato piuttosto bene, potrebbe andare incontro a malfunzionamenti o smettere di funzionare momentaneamente a causa di modifiche attuate da WhatsApp alla sua piattaforma Web.

    Detto ciò, se sei interessato a WatchChat 2 for WhatsApp, scarica l’app sul tuo iPhone (usando App Store) e assicurati che venga scaricata anche l’applicazione per Apple Watch.
    Per fare ciò, apri l’applicazione Watch sul tuo telefono, vai in Generali e, se necessario, sposta su ON la levetta relativa alla funzione Installazione automatica app.

    Se non vuoi attivare l’installazione automatica di tutte le app per iPhone anche su Apple Watch, puoi installare “manualmente” WatchChat 2 for WhatsApp sull’orologio aprendo l’app Watch su iPhone, scorrendo la schermata fino e in fondo, premendo su WatchChat e spostando su ON la levetta relativa all’opzione Mostra app su Apple Watch.

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    Ad installazione completata, non ti resta che accedere al Dock delle applicazioni su Apple Watch, premendo la Digital Crown laterale, e avviare WatchChat 2 for WhatsApp, selezionando la sua icona dal menu che si apre.
    Fatto ciò, dovrebbe comparire sul tuo orologio un codice QR da scansionare con lo smartphone.

    Apri dunque WhatsApp sull’iPhone, seleziona la scheda Impostazioni (in basso a destra), vai su WhatsApp Web/Desktop, quindi su Scannerizza il codice QR e il gioco è fatto.
    Sul tuo Apple Watch dovrebbe comparire la lista delle chat di WhatsApp.

    Per rispondere a un messaggio, selezionalo sul tuo orologio, premi sull’icona della freccia verso sinistra e scegli se utilizzare le riposte rapide impostate in WatchChat, la dettatura vocale, la scrittura “a mano” o se inviare un emoji.

    Se vuoi modificare la lista delle risposte predefinite presenti in WatchChat, apri l’applicazione su iPhone, seleziona la scheda Risposte veloci che si trova in basso e premi sulla voce Modifica (in alto a destra), per riordinare le risposte, o sulla voce Aggiungi risposta (in basso), per aggiungerne di nuove.
    Dopodiché premi sulla voce Sincronizza (in alto a sinistra), per rendere i cambiamenti effettivi su Apple Watch.

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    Ti segnalo, infine, che avviando WatchChat 2 for WhatsApp sul tuo Apple Watch (a ogni nuovo avvio, se chiusa completamente, l’app richiede qualche secondo per riconnettersi a WhatsApp Web) ed effettuando un tap profondo sullo schermo, puoi accedere alla lista dei contatti, per creare una nuova chat, aggiornare la lista chat, per aggiornare le conversazioni, e re-inizializzare l’applicazione, per resettare lo stato della stessa.

    come mettere una canzone come suoneria su iphone gratis

    come mettere una canzone come suoneria su iphone gratis

    Ti piacerebbe impostare come suoneria per il tuo iPhone quella canzone che ascolti sempre alla radio e che tanto ti piace ma non hai la più pallida idea di come riuscirci e, soprattutto, di come farlo senza spendere del denaro?
    Allora direi che, per tua grane fortuna, sei capitato sulla guida giusta, in un momento che non poteva essere migliore.

    Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso spiegarti io come mettere una canzone come suoneria su iPhone gratis.
    Ti assicuro che, contrariamente a quel che tu possa pensare, non è difficile.
    Ti anticipo subito che puoi farlo in vari modi:
    sfruttando delle app ad hoc oppure rivolgendoti a dei siti Internet dedicati.
    Successivamente, dovrai poi preoccuparti di impostare i toni di chiamata scelti sul tuo dispositivo.

    Allora?
    Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo, afferra il tuo smartphone a marchio Apple e comincia subito a mettere in pratica le indicazioni sul da farsi che trovi proprio qui di seguito.
    Sono certo che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, qualora necessario sarai pronto a fornire utili dettagli al riguardo a tutti i tuoi amici interessati a loro volta all’argomento.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Come scaricare suonerie gratis su iPhone
      • App per suonerie
      • Siti per suonerie
    • Come impostare una canzone come suoneria su iPhone gratis
      • Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con iTunes
      • Come mettere una canzone come suoneria su iPhone gratis senza iTunes

    Come scaricare suonerie gratis su iPhone

    Come ti dicevo a inizio guida, per mettere una canzone come suoneria su iPhone gratis devi in primo luogo procurarti i toni di chiamata di tuo interesse.
    Puoi farlo servendoti di apposite applicazioni oppure rivolgendoti ai siti per suonerie.
    Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

    App per suonerie

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    Se desideri scaricare nuove suonerie per il tuo iPhone ispirate ai brani musicali che più ti piacciono e se vuoi farlo senza spendere soldi, puoi in primo luogo affidarti ad una delle app apposite che ho provveduto a segnalarti nell’elenco sottostante.

    • Suonerie e sfondi animati – app ricca di suonerie d’ogni genere per iOS che, come lascia intendere il nome stesso, include anche tutta una serie di bellissimi sfondi per personalizzare al meglio il dispositivo.
      Da notare che offre anche un editor mediante il quale è possibile creare toni di chiamata personalizzati registrando l’audio al momento o partendo da brani preesistenti.
      È gratis, ma propone acquisti in-app (al costo base di 2,99 euro) per sbloccare l’accesso a tutti i contenuti disponibili e fruire di altre funzioni extra.
    • Suonerie Tuunes per iPhone – altra app appartenente alla categoria in questione, la quale mette a disposizione dei suo utilizzatori un database piuttosto ricco e variegato.
      Da notare che si basa su un sistema di crediti:
      più suonerie si ascoltano, più è possibile ottenere monete per scaricare i toni di chiamata.
      È gratis, ma propone acquisti in-app (al costo base di 9,99 euro) per poter accedere a ulteriori suonerie.
    • Suonerie per iPhone – altra app che permette di reperire suonerie personalizzate per iPhone, appartenenti ai più disparati generi musicali.
      Anche in tal caso, è disponibile un editor interno per creare toni di chiamata personalizzati partendo da altri suoni o registrazioni.
      È gratis, ma offre acquisti in-app (al costo base di 0,99 euro) per sbloccare contenuti aggiuntivi.
    • Migliori suonerie 2020 – applicazione con una ricca libreria di suonerie tratte da canzoni e non, organizzate in più di 18 categorie diverse.
      È completamente gratis.

    Per maggiori dettagli riguardo alcune delle app di cui sopra e per scoprire quali altre applicazioni appartenenti alla medesima categoria puoi sfruttare, ti consiglio la lettura del mio tutorial incentrato in maniera specifica sulle suonerie per iPhone.

    Siti per suonerie

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    Passiamo ora ai siti Web utili per scaricare suonerie per iPhone.
    Trovi nel seguente elenco quelli che a mio modesto avviso rappresentano i migliori parte della categoria.

    • Zedge – si tratta di un famoso e apprezzato portale ricco di contenuti a costo zero utili per la personalizzazione degli smartphone, come sfondi, temi grafici e, chiaramente, anche suonerie.
    • Audiko – altro famoso portale che permette di scaricare gratuitamente toni di chiamata per tutti i gusti e per tutte le esigenze.
    • Tones7 – sito Web che consente di trovare e scaricare tante suonerie gratis per cellulari ed effetti sonori di vario tipo appartenenti ai generi più disparati.
    • Mobile9 – portale che consente di cercare e scaricare innumerevoli suonerie d’ogni sorta per qualsiasi tipo di smartphone, consentendo di verificare preventivamente la compatibilità del modello del dispositivo impiegato.

    Per maggiori dettagli riguardo i siti Web che ti ho appena indicato e per scoprire a quali altri portali parte della categoria puoi rivolgerti, fa’ riferimento alla mia guida sulle migliori suonerie gratis.

    Come impostare una canzone come suoneria su iPhone gratis

    Hai scaricato la suoneria di una data canzone tramite una delle app o dei siti che ti ho consigliato e ora vorresti capire come poterla impostare sul tuo iPhone?
    Allora prosegui pure nella lettura! Trovi indicato proprio qui di seguito come compiere l’operazione in questione, sia agendo da computer che non.

    Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con iTunes

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    Per poter impostare una canzone come suoneria su iPhone, dopo averla scaricata tramite una delle app o dei siti appositamente adibiti allo scopo, hai bisogno del computer e di iTunes, il software di casa Apple per organizzare e riprodurre la musica su Mac (su macOS Mojave e versioni precedenti) e su Windows (tutte le versioni) e mediante cui è possibile gestire anche i dispositivi iOS/iPadOS che vengono collegati al computer.

    Se stai usando macOS, iTunes è disponibile “di serie”.
    Se stai usando un PC Windows, invece, devi prima scaricare e installare il programma, seguendo le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito nella mia guida sull’argomento.

    Premesso ciò, per riuscire nel tuo intento, provvedi in primo luogo a collegare l’iPhone al computer sfruttando il cavo Lightning fornito in dotazione (lo stesso che utilizzi per caricare il telefono), inserendone un’estremità nell’apposito ingresso del “iPhone” e l’altra estremità in uno degli ingressi USB del PC.

    In seguito, iTunes verrà avviato automaticamente sul computer.
    In caso contrario, puoi eseguire tu stesso il programma, selezionando la relativa icona (quella con lo sfondo bianco e la nota musicale) che trovi sulla barra Dock (su macOS) oppure nel menu Start (su Windows).

    Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, se questa è la prima volta che connetti l’iPhone al computer, devi autorizzare il collegamento tra i due dispositivi.
    Per cui, clicca sul pulsante Continua visualizzato sul PC, dopodiché prendi il tuo smartphone Apple, fai tap sulla voce Autorizza e digita il codice di sblocco di quest’ultimo.

    Successivamente, nella parte in alto a sinistra della finestra di iTunes comparirà l’icona del tuo iPhone, indicante il fatto che il dispositivo è correttamente collegato. A questo punto, seleziona la voce Condivisione file che trovi nella barra laterale di sinistra del programma, dopodiché seleziona, dall’elenco a destra, il nome dell’app con cui hai scaricato la suoneria sul tuo iPhone oppure la posizione in cui hai scelto di salvare il tono di chiamata.
    In seguito, individua la suoneria dall’elenco dei file a destra e trascina quest’ultima sul desktop del computer.

    Adesso, seleziona la voce Suonerie che trovi sempre nella barra laterale sinistra di iTunes e trascina il file della suoneria che in precedenza avevi spostato sul desktop nella parte destra della finestra del programma, in modo tale da aggiungere il brano alla libreria delle suonerie su iPhone.
    Per avviare la procedura di sincronizzazione, fai poi clic sul tasto Fine che si trova in basso.

    Se quello che stai usando è un Mac aggiornato almeno a macOS Catalina, per mettere una canzone come suoneria sul tuo iPhone devi usare, invece, il Finder, in quanto iTunes, in tal caso, non è più disponibile. Per cui, fai clic sulla relativa icona (quella con la faccina sorridente) che trovi sulla barra Dock, seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra e clicca sulla scheda File situata in alto a destra.

    Adesso, clicca sulla freccetta che trovi accanto al nome dell’applicazione o della posizione in cui hai salvato la suoneria e trascina quest’ultima sulla scrivania del Mac. Provvedi poi a selezionare la scheda Generali nella parte in alto della finestra del Finder e trascinaci sopra il file della suoneria che in precedenza avevi spostato sulla scrivania.
    Premi poi sul bottone Sincronizza situato in basso a destra e attendi che la procedura di sincronizzazione venga avviata e completata.

    Successivamente, provvedi a scollegare il tuo iPhone dal computer, facendo clic sul simbolo Eject che trovi accanto all’icona del dispositivo nella finestra di iTunes (in alto a sinistra) oppure del Finder (nella barra laterale situata sempre a sinistra), dopodiché scollega il cavo Lightning dalla presa USB del computer e dall’ingresso apposito presente sullo smartphone.

    Una volta importata la suoneria sull’iPhone, per poterla impostare afferra il tuo dispositivo, sbloccalo, accedi alla home screen, seleziona l’icona di Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio) e la voce Suoni e feedback aptico nella schermata che ti viene mostrata.
    A questo punto, fai tap sulla voce Suoneria, seleziona la suoneria importata poc’anzi dall’elenco Suonerie e il gioco è fatto.

    Ti segnalo inoltre che, se lo desideri, puoi modificare anche la suoneria degli SMS, quella delle email ecc., selezionando le voci apposite che trovi nella sezione Modelli vibrazione e suoni della schermata Suoni e feedback aptico.

    Come mettere una canzone come suoneria su iPhone gratis senza iTunes

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    Se, invece, desideri mettere una canzone come suoneria su iPhone gratis ma non hai a portata di mano il computer, ti comunico che puoi procedere anche direttamente dal tuo smartphone Apple.
    In che modo?
    Semplice:
    utilizzando l’applicazione GarageBand.

    Qualora non ne avessi mai sentito parlare, trattasi di una famosa app gratuita resa disponibile direttamente da Apple, mediante la quale è possibile creare ed editare musica e file audio vari.
    Torna utile per impostare le suonerie su iPhone in quanto include una speciale funzione che consente, appunto, di creare toni di chiamata e di impostare questi ultimi sul dispositivo.

    Per scaricare e installare GarageBand sul tuo iPhone, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, su quello Installa e autorizza il download dell’app tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
    Successivamente, avvia l’app sfiorando il pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona che è stata appena aggiunta in home screen.

    Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, fai tap sul pulsante per la selezione dei loop (quello che somiglia ad un occhio) situato in alto a destra, seleziona la scheda File che si trova in cima della nuova schermata visualizzata e raggiungi la posizione sul tuo iPhone in cui è salvata la suoneria scaricata in precedenza.
    In seguito, fai tap sul suo nome e, continuando a tenere premuto, trascina e rilascia il tono di chiamata sulla timeline dell’applicazione.

    Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, se necessario, regola la durata della suoneria in modo tale che sia di 30 secondi (ovvero la durata predefinita per le suonerie su iPhone).
    Per fare ciò, premi sul tracciato del brano visibile sullo schermo e sposta il cursore destro e quello sinistro per definire la porzione del file audio da usare come suoneria.

    A questo punto, fai tap sul pulsante con la freccia verso il basso che si trova in alto a sinistra, sfiora la dicitura I miei brani, premi e continua a tenere premuto per qualche istante sull’anteprima del progetto creato e, dal menu che si apre, seleziona la voce Condividi.

    Infine, scegli l’opzione Suoneria, digita il nome che vuoi assegnare alla tua suoneria nel campo Nome della suoneria e premi sulla dicitura Esporta che si trova in alto a destra.
    Quando sullo schermo vedi comparire l’avviso che la procedura d’esportazione è stata completata, seleziona l’opzione Usa suoneria come e scegli Suoneria.

    In alternativa a come ti ho appena spiegato, per impostare la suoneria, quando sullo schermo compare l’avviso che indica che la procedura d’esportazione è stata completata, fai tap sul pulsante OK, dopodiché procedi in maniera analoga a come ti ho spiegato nella parte finale del passo precedente.

    come mettere una canzone come suoneria su iphone

    come mettere una canzone come suoneria su iphone

    Sei stanco delle suonerie predefinite del tuo iPhone?
    Hai scaricato una canzone da Internet, vorresti impostarla come tono di chiamata sul tuo “iPhone” ma non sai come riuscirci?
    Non ti preoccupare:
    se vuoi posso aiutarti io.

    Devi sapere, infatti, che esistono diversi modi per mettere una canzone come suoneria su iPhone:
    puoi prendere un brano scaricato da Internet, importarlo nella libreria di iTunes (o dell’applicazione Musica di macOS) e trasformarlo in una suoneria compatibile con il tuo smartphone Apple; oppure, se preferisci, puoi aprire l’iTunes Store e acquistare un tono di chiamata pronto all’uso.
    Non è una procedura che richiede competenze particolari, anzi, direi che è un po’ alla portata di chiunque.
    Puoi riuscirci anche se sei alle prime esperienze con i prodotti dell’azienda di Cupertino, promesso!

    A dire il vero, puoi trasformare in toni di chiamata i tuoi brani preferiti anche sfruttando l’applicazione GarageBand per iOS, oltre che prelevando dall’App Store applicazioni di terze parti adibite al download di contenuti di questo tipo.
    Ad ogni modo, se vuoi saperne di più, prenditi cinque minuti di tempo libero e continua a leggere:
    trovi spiegato tutto qui sotto.

    Indice

    • Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con iTunes
      • iTunes/Musica su PC
      • iTunes Store su iPhone
    • Come mettere una canzone come suoneria su iPhone senza iTunes
      • Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con GarageBand
      • App per suonerie
    • Come impostare una canzone come suoneria su iPhone

    Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con iTunes

    Come ti dicevo in apertura del tutorial, puoi mettere una canzone come suoneria su iPhone con iTunes, sfruttando quest’ultimo su computer oppure tramite l’iTunes Store di iOS.
    Per scoprire in che modo procedere, continua a leggere:
    trovi tutti i dettagli di cui hai bisogno proprio qui di seguito.

    iTunes/Musica su PC

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    Vorresti mettere una canzone come suoneria su iPhone importandola direttamente dal computer?
    Nessun problema.
    Puoi utilizzare iTunes (su Windows o macOS 10.14 High Sierra e versioni precedenti), che permette di trasformare qualsiasi brano in una suoneria per iPhone e di sincronizzarlo con il “iPhone” in una manciata di clic, oppure l’applicazione Musica (su macOS 10.15 Mojave o versioni successive).

    Su Mac, a seconda della versione del sistema operativo, trovi iTunes o Musica già installati, mentre su Windows per utilizzare iTunes devi prima procedere con il download e l’installazione del software, come ti ho spiegato nella mia guida sull’argomento.

    Premesso ciò, il primo passo che devi compiere per riuscire nel tuo intento è quello di collegare l’iPhone al computer usando l’apposito cavetto.
    Se è la prima volta che compi quest’operazione, provvedi altresì ad autorizzare il collegamento, facendo clic sul pulsante Continua visualizzato nella finestra di iTunes/Musica, poi sulla voce Autorizza visibile sullo schermo dello smartphone e immettendo il codice di sblocco del dispositivo.

    In seguito, attendi l’avvio di iTunes o dell’applicazione Musica.
    Se il programma non viene eseguito automaticamente, provvedi tu, facendo clic sull’apposito collegamento presente nel menu Start (su Windows) o sulla barra Dock (su macOS).
    Una volta visualizzata la finestra del programma, recati nella sezione Libreria (se necessario).

    In seguito, se la canzone che vuoi usare come suoneria è già presente nella libreria del programma, passa pure alla lettura del paragrafo successivo, altrimenti importala, facendo clic sul menu File situato in alto a sinistra, poi sulla voce Importa a esso annessa e selezionando il brano di tuo interesse dal computer (o semplicemente trascinando il brano nella finestra dell’applicazione).

    In seguito, devi preoccuparti di “accorciare” il file audio di tuo interesse, in modo tale che abbia una durata massima di 40 secondi, ovvero quella di una suoneria.
    Per compiere quest’operazione, fai clic destro suo sul nome del file e seleziona, dal menu contestuale che si ape, la voce Informazioni.
    Nella nuova finestra che adesso visualizzi, seleziona la scheda Opzioni, spunta le caselle accanto alle voci inizio e fine e indica, nei campi preposti, i punti d’inizio e fine della parte del file audio che vuoi trasformare in suoneria.
    Provvedi poi a salvare i cambiamenti apportati, facendo clic sul pulsante OK.

    A questo punto, seleziona il brano di tuo interesse dalla libreria dell’applicazione, clicca sul menu File, in alto a sinistra, scegli l’opzione Converti e clicca sulla dicitura Crea versione AAC.
    Qualora l’opzione in questione non dovesse essere disponibile, per risolvere fai clic sulla voce Modifica (su Windows) o iTunes/Musica (su macOS), in alto, poi su quella Preferenze, nel menu che ti viene proposto.
    Nella finestra che compare, seleziona quindi la scheda File, fai clic sul pulsante Impostazioni importazione e scegli l’opzione Codificatore AAC dal menu a tendina Importa utilizzando, dopodiché clicca sul pulsante OK.

    Adesso, fai clic destro sul nome della suoneria e, dal menu visualizzato, seleziona l’opzione Mostra in Windows Explorer (su Windows) oppure Mostra nel Finder (su macOS), in modo tale da recarti nella cartella in cui è stata salvata.
    Dopodiché fai clic destro sul file, seleziona l’opzione Rinomina dal menu che ti viene mostrato e modifica l’estensione da .m4a a .m4r.
    Per applicare i cambiamenti, premi il tasto Invio sulla tastiera del computer e rispondi in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

    Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, ritorna nella libreria di Musica/iTunes e cancella la suoneria creata, facendoci clic destro sopra scegliendo l’opzione Elimina dalla libreria dal menu contestuale.
    Quando ti viene chiesto se desideri eliminare il file, seleziona l’opzione Mantieni file/Mantieni, in modo tale da non rimuovere anche il file d’origine.

    Infine, importa la suoneria creata sul tuo iPhone.
    Per fare ciò, se finora hai utilizzato l’applicazione Musica, apri prima il Finder, selezionando la relativa icona (quella con la faccina sorridente) posta sulla barra Dock.
    Successivamente, sia agendo dalla finestra del Finder che da quella di iTunes, seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale sinistra, scegli la voce Suonerie (su iTunes) o Generali (su macOS 10.15 Catalina e successivi) e trascina il file della suoneria nel riquadro apertosi.

    Una volta compiuti tutti i passaggi di cui sopra, ricordati di scollegare l’iPhone dal computer, cliccando sul bottone Eject che compare portando il cursore sul nome del dispositivo nella finestra di iTunes o del Finder.

    iTunes Store su iPhone

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    Vediamo adesso come mettere una canzone come suoneria su iPhone tramite iTunes Store, il negozio digitale di casa Apple da cui è possibile scaricare musica, film e suonerie.

    Per servirtene seleziona l’icona di iTunes Store (quella con lo sfondo viola e la stella bianca) che trovi nella home screen del tuo iPhone.
    Nella schermata che a questo punto visualizzi, seleziona la voce Suonerie che si trova in basso, dopodiché individua la suoneria della canzone che vuoi usare.

    Ti informo che i vari toni di chiamata disponibili sono organizzati in classifiche e categorie.
    Più precisamente, tutte le suonerie di maggior rilievo sono presenti nella scheda In primo piano che si trova in alto, mentre quelle più scaricate si trovano nella scheda Classifiche adiacente.
    Per visualizzare i toni di chiamata in base al genere musicale di appartenenza, invece, devi selezionare la voce Generi, situata sempre in cima allo schermo.

    Puoi anche effettuare una ricerca per parola chiave, facendo tap sulla voce Cerca collocata in basso, digitando la keyword di tuo interesse nel campo preposto e consultando i risultati disponibili nella sezione Suonerie.

    Quando trovi una suoneria che pensi possa piacerti, seleziona la sua copertina, per ascoltarne un’anteprima in streaming.
    Se l’ascolto ti convince, premi sul pulsante con il prezzo che si trova accanto al titolo della suoneria e conferma l’acquisto del brano tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

    I prezzi delle suonerie sono pari a 1,29 euro, ma sull’iTunes Store sono disponibili anche dei toni che si possono utilizzare come suoni di notifica, i quali costano 99 cent. cadauno.

    Come mettere una canzone come suoneria su iPhone senza iTunes

    Adesso vediamo come riuscire a mettere una canzone come suoneria su iPhone senza iTunes (o Musica), ovvero agendo direttamente dallo smartphone.
    Puoi riuscirci sfruttando l’applicazione GarageBand distribuita da Apple oppure ricorrendo all’uso di apposite app di terze parti.
    Per ulteriori informazioni, continua pure a leggere.

    Come mettere una canzone come suoneria su iPhone con GarageBand

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    Per mettere una canzone come suoneria su iPhone senza dover usare il computer, puoi in primo luogo rivolgerti all’uso di GarageBand, un’applicazione gratuita resa disponibile direttamente da Apple grazie alla quale è possibile creare e modificare musica, sia a livello amatoriale che professionale, e che include anche una speciale funzione tramite la quale è possibile creare toni di chiamata personalizzati, in modo semplice e veloce.

    Per scaricare e installare l’app sul tuo dispositivo, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, quindi su quello Installa e autorizza il download dell’app tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
    Successivamente, avvia l”app, sfiorando il pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona che è stata appena aggiunta in home screen.

    Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, sfiora il bottone per la selezione dei loop (quello che somiglia a un occhio) collocato in alto a destra, fai tap sulla scheda File posta nella parte in alto della nuova schermata che ti viene mostrata e raggiungi la posizione sul tuo iPhone in cui si trova il brano musicale che intendi sfruttare come suoneria, dopodiché facci tap sopra e, continuando a tenere premuto, trascina e rilascia il brano sulla timeline di GarageBand.

    A questo punto, imposta il brano affinché abbia una durata massima di 40 secondi, ovvero quella di una suoneria:
    per riuscirci, premi sul tracciato visibile sul display e sposta il cursore destro e quello sinistro, in modo tale da determinare la porzione esatta del file audio che vuoi sfruttare come suoneria.

    Una volta compiuti i passaggi di cui sopra, sfiora il pulsante con la freccia verso il basso situato in alto a sinistra, fai tap sulla dicitura I miei brani, premi e continua a tenere premuto per qualche secondo sull’anteprima del progetto creato e scegli la voce Condividi dal menu che compare.

    Per concludere, seleziona l’opzione Suoneria, immetti il nome che vuoi assegnare alla tua suoneria nel campo Nome della suoneria e fai tap sulla voce Esporta posta in alto a destra.
    Quando vedrai comparire l’avviso indicante il fatto che la procedura d’esportazione è stata ultimata, fai tap sul pulsante OK oppure, se vuoi impostare direttamente il tono di chiamata appena creato, scegli le opzioni Usa suoneria e Suoneria.

    App per suonerie

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    Se vuoi mettere una canzone come suoneria su iPhone ma non è tua intenzione spendere dei soli per acquistare nuovi toni di chiamata e la creazione “manuale” tramite iTunes (o Musica) oppure sfruttando GarageBand ti sembra un po’ troppo complicata, puoi rivolgerti ad alcune app di terze parti per il download di suonerie già pronte all’uso (che, comunque, per essere applicate, richiedono di passare per la condivisione file di iTunes/Musica e la successiva sincronizzazione su iPhone, come spiegato prima).

    Se la cosa ti interessa, qui di seguito trovi quindi segnalate quelle che, a mio modesto avviso, rappresentano le migliori soluzioni appartenenti alla categoria in oggetto.
    Mettile subito alla prova!

    • Suonerie e sfondi animati – si tratta di un’app piena zeppa di suonerie d’ogni sorta per iPhone che, come facilmente intuibile dal nome stesso, include anche tutta una serie di sfondi per personalizzare home screen e lock screen del dispositivo.
      Offre altresì un editor tramite il quale è possibile creare toni di chiamata personalizzati registrando l’audio al momento o partendo da brani preesistenti.
      È gratis, ma propone acquisti in-app (al costo base di 2,99 euro) per sbloccare l’accesso a tutti i contenuti disponibili e fruire di funzioni extra.
    • Migliori suonerie 2020 – applicazione che dispone di una ricca libreria di suonerie organizzate in più di 18 categorie diverse.
      È totalmente gratuita.
    • Suonerie Tuunes per iPhone – si tratta di un’ulteriore applicazione che permette agli utenti di accedere a un database di suonerie sufficientemente ricco e variegato.
      Il suo funzionamento, però, si basa su un sistema di crediti:
      più suonerie si ascoltano, più è possibile ottenere monete per scaricare i toni di chiamata.
      È gratis, ma propone acquisti in-app (al costo base di 9,99 euro) per poter accedere a ulteriori suonerie.
    • Suonerie per iPhone – ulteriore applicazione utile per reperire suonerie personalizzate relative a vari generi musicali.
      Anche quest’app integra un editor interno per creare toni di chiamata sfruttando altri file audio o effettuando registrazioni.
      È a costo zero, ma offre acquisti in-app (al costo base di 0,99 euro) per sbloccare contenuti extra.
    • Audiko – rinomata applicazione per scaricare suonerie (e sfondi), piena zeppa di toni di chiamata di qualità e per tutti i gusti.
      È facile da usare, ha un database molto variegato e integra anche un editor.
      È a pagamento (costa 1,09 euro).

    Come impostare una canzone come suoneria su iPhone

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    Dopo aver provveduto a creare una suoneria personalizzata partendo da un determinato brano musicale oppure dopo aver scaricato un tono di chiamata pronto all’uso ti piacerebbe sapere come poterlo impostare sul tuo “iPhone”?
    Ti spiego subito in che modo procedere.
    è un gioco da ragazzi.

    Tanto per cominciare, seleziona l’icona delle Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio) che si trova nella home screen di iOS, dopodiché seleziona la dicitura Suoni e feedback aptico nella nuova schermata visualizzata e, successivamente, sfiora la voce Suoneria.

    A questo punto, fai tap sul nome della suoneria che è tua intenzione impostare dall’elenco Suonerie che ti viene proposto e il gioco è fatto.
    È stato facile, vero?

    Per completezza d’informazione, ti informo inoltre che, dalla stessa schermata di cui sopra, puoi definire il tipo di vibrazione da associare alla suoneria che hai impostato.
    Per riuscirci, seleziona la voce Vibrazione collocata in cima e fa’ la tua scelta dalla schermata successiva.
    Per rimuovere la vibrazione, invece, scegli l’opzione Nessuna.

    come mettere un video come sfondo iphone

    come mettere un video come sfondo iphone

    Hai girato un bellissimo video con il tuo iPhone e, stufo del solito wallpaper statico impostato sul dispositivo, ti piacerebbe capire se esiste un sistema per poter usare quest’ultimo come sfondo?
    Direi allora che, per tua grande fortuna, sei capitato sulla guida giusta, in un momento che non poteva essere migliore! Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso fornirti io le spiegazioni sul da farsi di cui hai bisogno.

    Nelle righe successive, andremo a scoprire, insieme, come mettere un video come sfondo sull’iPhone.
    Ti anticipo già che per riuscirci, però, dovrei sfruttare le Live Photo (non potrai usare i video così come sono) e che, purtroppo, non si tratta di un’operazione fattibile sui modelli di “iPhone” più datati.
    a ogni modo, non preoccuparti, non è difficile né tantomeno impossibile.

    Allora?
    Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, qualora necessario, sarai pronto a fornire utili dettagli sul da farsi ai tuoi amici a loro volta interessanti all’argomento.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come si fa a mettere un video come sfondo su iPhone
      • Convertire i video in Live Photo
      • Scattare le Live Photo
      • Impostare le Live Photo come sfondo
    • Alternative al mettere un video come sfondo su iPhone

    Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti quindi a spiegare come mettere un video come sfondo sull’iPhone, ci sono alcune informazioni preliminari, a questo proposito, che è mio dovere fornirti.

    Partiamo da un presupposto fondamentale:
    come ti accennavo a inizio guida, purtroppo non è possibile usare direttamente un video come sfondo sugli iPhone.
    L’unica cosa che è possibile fare, per ottenere un risultato quanto più vicino possibile a ciò, consiste nell’impostare uno sfondo Live tramite la funzione Live Photos di iOS:
    operazione che, è bene tenerlo a mente, può essere eseguita solo su iPhone 6s e modelli successivi, compresi iPhone XR e iPhone SE.

    Nel caso in cui non lo sapessi, le Live Photo, come suggerisce il nome stesso, altro non sono che delle foto animate, le quali non vengono catturate solo al momento dello scatto, ma anche poco prima e poco dopo, per una durata complessiva di 1,5 secondi.
    Sfruttando la tecnologia 3D Touch o premendo su di esse a lungo è poi possibile animarle, con tanto di suoni al seguito.

    Ciò detto, se non disponi direttamente di una Live Photo da impostare come sfondo, bensì di un video “vero e proprio”, puoi comunque trasformare quest’ultimo in una foto animata e, dunque, riuscire nell’impresa, sfruttando delle app adibite allo scopo.

    Come si fa a mettere un video come sfondo su iPhone

    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire cosa occorre fare, di preciso, per riuscire a mettere un video come sfondo su iPhone.
    Trovi spiegato tutto dettagliatamente qui di seguito.

    Convertire i video in Live Photo

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    Se nella Galleria del tuo iPhone hai salvato un determinato video che intendi utilizzare come sfondo, puoi riuscire nel tuo intento convertendo quest’ultimo in una Live Photo.
    A tal scopo, puoi utilizzare un’app come intoLive-Creare sfondi animati, che è gratuita, facile da usare e concepita in via specifica per eseguire quest’operazione.
    Da notare che, eventualmente, propone acquisti in-app (al costo di 2,29 euro) per sbloccare rimuovere i banner pubblicitari e sbloccare altre funzionalità extra.

    Per poter scaricare e installare l’applicazione sull’iPhone, visita la relativa sezione dell’App Store, fai tap sul pulsante Ottieni, quindi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
    Successivamente, avvia l’app, premendo sul pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen.

    Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, segui il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, fai tap sul pulsante Inizia e premi sul pulsante OK in risposta all’avviso che vedi comparire sullo schermo, in modo tale da concedere all’app i permessi necessari per poter accedere ai media salvati sul dispositivo.

    Successivamente, assicurati che nella parte in alto della schermata risulti selezionata la scheda Video (altrimenti provvedi tu), dopodiché seleziona il filmato salvato nella Galleria dell’iPhone che intendi impostare come sfondo.
    Se vuoi, puoi anche selezionare più di un video in contemporanea, facendo tap sul pulsante Selezione multipla posto in basso.

    Se il video che vuoi impostare come sfondo non si trova nella Galleria, puoi importarlo anche da un’altra app, tramite la condivisione file di iTunes o mediante Wi-Fi, facendo tap sull’icona con le tacchette del Wi-Fi che si trova in basso a sinistra, selezionando l’opzione di tuo interesse e attenendoti poi alle indicazioni che ti vengono mostrate su schermo.

    Una volta selezionato il filmato (o i filmati) su cui vuoi andare ad agire, puoi servirti dell’editor che ti viene proposto per apportare eventuali personalizzazioni:
    spostando le due estremità rosse sulla timeline posta a fondo schermo puoi definire la parte iniziale e quella finale della Live Photo, usando i pulsanti in basso puoi impostare dei filtri, regolare la velocità di riproduzione, ruotare il filmato ecc., mentre selezionando la voce Foto principale puoi scegliere quale fotogramma del video usare come foto principale.

    A modifiche ultimate, fai tap sul pulsante Crea situato in alto a destra, imposta il numero di ripetizioni di tuo interesse (l’opzione di base gratuita è Nessuna ripetizione) e attendi che venga elaborata la Live Photo.
    In seguito, salva l’immagine animata ottenuta, facendo tap sul pulsante Salva Live Photo che compare in basso, e il gioco è fatto.

    Scattare le Live Photo

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    Oltre che spiegarti come mettere un video come sfondo sull’iPhone trasformando un filmato in Live Photo, mi sembra doveroso illustrarti anche come scattare direttamente un’immagine animata con il tuo “iPhone”.

    Per compiere l’operazione in questione, prendi il tuo iPhone, sbloccalo e seleziona l’icona dell’app Fotocamera (quella con la macchina fotografica e lo sfondo grigio) che trovi nella schermata home, in modo tale da avviare la fotocamera.

    Assicurati poi che nella parte in basso della schermata successiva risulti selezionata l’opzione Foto (altrimenti provvedi tu) e che in alto l’icona con i cerchi concentrici tratteggiati non sia barrata (altrimenti premici sopra, per rimediare), in modo tale da poter sfruttare la funzione per scattare Live Photo.

    Successivamente, scegli se usare la fotocamera posteriore o quella frontale, premendo sull’icona con la macchina fotografica e le frecce in basso a destra, e se sfruttare il flash o meno sfiorando il pulsante con il fulmine che si trova in cima.
    Scegli, inoltre, se impostare un timer di scatto premendo sull’icona con l’orologio e se applicare dei filtri facendo tap sull’icona i tre cerchi concentrici.

    Per concludere, regola il livello di zoom, tramite il pinch to zoom sullo schermo oppure premendo sul pulsante 1x che si trova in basso, dopodiché procedi pure con lo scatto, facendo tap sul pulsante circolare bianco situato sempre a fondo schermata.
    Tieni presente che, quando l’opzione per acquisire Live Photo risulta abilitata, il suono dell’otturatore non viene riprodotto.

    Impostare le Live Photo come sfondo

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    Dopo aver convertito un video in Live Photo oppure dopo aver scattato direttamente una foto animata con il tuo iPhone, puoi finalmente provvedere a impostare l’immagine ottenuta come sfondo sul dispositivo.

    Per riuscirci, prendi il tuo iPhone, sbloccalo, fai tap sull’icona dell’app Foto (quella con il fiore multicolore e lo sfondo bianco) presente in home screen e, nella schermata che ti viene mostrata, individua la Live Photo da impostare come sfondo, nella sezione Foto, e facci tap sopra.

    Se procedendo come ti ho appena indicato non riesci a trovare la Live Photo di tuo interesse, puoi filtrare la visualizzazione dei contenuti in Galleria, facendo tap sulla voce Album posta in basso e poi sulla dicitura Live Photo che trovi nella sezione Tipi di file multimediali, visibile scorrendo lo schermo.

    Dopo aver selezionato la Live Photo, premi sull’icona della condivisone (quella con il quadrato e la freccia) che trovi nella parte in basso a sinistra del display e seleziona, dal menu che compare, la voce Usa come sfondo.

    Tramite la schermata di blocco di anteprima che a questo punto ti viene mostrata, sposta e ridimensiona la Live Photo, in modo tale da adeguarla allo schermo del tuo iPhone come meglio credi, sfruttando il pinch to zoom.

    Successivamente, assicurati che l’opzione Live Photo risulti effettivamente attiva, verificando che il pulsante con i cerchi concentrici tratteggiati posto in basso non sia barrato (altrimenti premici sopra per rimediare).
    Tieni presente che impostando come sfondo una Live Photo, la funzione Zoom prospettiva, che può essere attivata tramite il pulsante con il rettangolo e le due frecce presente in basso, per impostazione predefinita viene disattivata.

    Per concludere, sfiora il pulsante Imposta, decidi se impostare la Live Photo come sfondo per il blocco schermo, per la schermata home o per entrambi, facendo la tua scelta dal menu che vedi comparire, e il gioco è fatto.

    Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, per poter animare la Live Photo che hai impostato come sfondo, non dovrai far altro che recarti nella schermata di blocco dell’iPhone ed effettuare una pressione decisa/prolungata sullo sfondo (a seconda se il tuo iPhone dispone del 3D Touch o meno), continuando a tenere premuto sino a quando l’animazione non cessa.

    Alternative al mettere un video come sfondo su iPhone

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    In alternativa al mettere un video come sfondo su iPhone, procedendo così come ti ho spiegato nelle righe precedenti, puoi valutare di impostare uno sfondo Live predefinito di iOS oppure uno sfondo dinamico.
    Nel primo caso, si tratta di Live Photo disponibili “di serie”, mentre nel secondo si tratta di sfondi continuamente animati, sia in home screen che nella schermata di blocco, indipendentemente dall’uso del 3D Touch.

    Se la cosa ti interessa, puoi impostare uno di questi due tipi di sfondi predefiniti procedendo nel seguente modo:
    prendi il tuo iPhone, sbloccalo e seleziona l’icona delle Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio) presente in home screen.
    Nella schermata successiva, seleziona la voce Sfondo e poi quella Scegli un nuovo sfondo.

    A questo punto, se vuoi impostare uno sfondo Live, fai tap sulla dicitura Live, mentre se desideri impostare uno sfondo dinamico, sfiora la dicitura Dinamico.
    Seleziona, dunque, lo sfondo che preferisci tra quelli in elenco, dopodiché premi sul pulsante Imposta situato in basso e scegli se utilizzare il wallpaper scelto per il blocco schermo, per la schermata home o per entrambi, selezionando la voce apposita dal menu che si apre.

    come mettere suoneria su iphone

    come mettere suoneria su iphone

    Pochi giorni fa hai acquistato il tuo primo iPhone, ne sei molto soddisfatto ma ci sono ancora dei piccoli aspetti del suo funzionamento che non hai avuto modo di approfondire.
    Uno di questi è quello riguardante le suonerie:
    sai come cambiarle dal menu delle impostazioni ma non hai ancora trovato un modo per aggiungerne di personalizzate.
    Beh, lascia che ti aiuti allora.

    Con la guida di oggi, vedremo insieme come mettere suoneria su iPhone approfittando dell’immenso catalogo di iTunes Store (ossia il negozio musicale di casa Apple) e delle funzionalità di iTunes che – forse non tutti lo sanno – permette di trasformare qualsiasi brano musicale presente sul computer in una suoneria per iPhone senza ricorrere a programmi o servizi online aggiuntivi.

    Esistono anche delle applicazioni di terze parti – quindi non sviluppate direttamente da Apple – che permettono di scaricare suonerie da Internet direttamente sul “iPhone”, in maniera totalmente gratuita senza passare per il computer (almeno per quanto riguarda il download, l’inserimento fra le suonerie di sistema va fatto per forza tramite iTunes, purtroppo).
    Adesso però non mettiamo troppa “carne al fuoco” e cerchiamo di andare con ordine.

    Indice

    • iTunes Store
    • App di terze parti
    • iTunes/Musica

    iTunes Store

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    Utilizzare l’iTunes Store rappresenta sicuramente la strada più semplice per scaricare nuove suonerie sull’iPhone, però – so di darti una brutta notizia – su quest’ultimo puoi trovare solo contenuti a pagamento.
    Il prezzo delle suonerie è di 1,29 euro, quello dei toni per le notifiche invece ammonta a 89 cent.

    Se per te questo non rappresenta un problema, accedi subito all’iTunes Store premendo sull’icona della nota musicale con lo sfondo viola che si trova nella schermata Home del tuo “iPhone” e premi prima sul pulsante Altro che si trova in basso a destra e poi sulla voce Suonerie contenuta nella pagina che si apre.

    A questo punto, sfoglia tutte le suonerie disponibili (puoi visualizzare quelle in primo piano e consultare la classifica di quelle più scaricate usando le due schede collocate in alto oppure puoi sfogliarle per Genere premendo sull’apposito pulsante situato in alto a destra) e individua quella che t’interessa.

    Ascolta quindi un’anteprima della suoneria o del tono selezionato facendo “tap” sul suo titolo e, se ti soddisfa, procedi all’acquisto premendo prima sul pulsante con il prezzo e poi su Acquista.
    Potrebbe esserti richiesto di verificare la tua identità tramite l’immissione della password del tuo ID Apple o l’utilizzo del sensore Touch ID.

    Al termine del download, troverai le suonerie acquistate nel menu Impostazioni > Suoni > Suoneria (o Suoneria Messaggio nel caso dei toni) di iOS.

    App di terze parti

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    Se preferisci rivolgerti a soluzioni gratuite, puoi provare l’applicazione Audiko che forse non offre la stessa qualità di iTunes Store ma contiene centinaia di suonerie scaricabili a costo zero.

    È disponibile in due versioni:
    una completamente free che contiene banner pubblicitari e non permette di scaricare le suonerie alla massima qualità e una a pagamento, che costa 99 cent e offre la possibilità di scaricare un numero illimitato di suonerie alla massima qualità possibile (senza banner pubblicitari).

    Per scaricare Audiko sul tuo iPhone, apri l’App Store premendo sull’icona della “A” con lo sfondo azzurro presente nella schermata Home, premi sul pulsante Cerca collocato in basso a destra e cerca il nome dell’applicazione nell’apposito campo di testo.
    Una volta comparsi i risultati della ricerca, premi sul pulsante Ottieni/Installa collocato accanto al nome della app e attendi che quest’ultima venga prima scaricata e poi installata sul tuo smartphone.

    Ad operazione completata, avvia Audiko e premi prima sul bottone Sign in with Facebook e poi su OK per accedere alla libreria di Audiko tramite il tuo account Facebook (se non effettui il login, non potrai accedere alle suonerie).

    Sfoglia quindi la libreria delle suonerie disponibili su Audiko usando la classifica dei brani più popolari, la funzione di ricerca o l’elenco dei generi musicali e, una volta individuato il brano che t’interessa, procedi con il download pigliando prima sulla sua immagine di copertina e poi sul bottone Scarica.

    A questo punto, per far comparire le suonerie scaricate con Audiko nel pannello delle impostazioni di iOS, devi collegare il telefono al computer e attendere che venga avviato iTunes.

    Successivamente, seleziona l’icona dell’iPhone dalla barra degli strumenti del programma (in alto a sinistra), scegli la voce App dalla barra laterale di sinistra e clicca sull’icona di Audiko presente nel riquadro Condivisione file.
    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, devi seguire le medesime istruzioni, ma dal Finder, aprendo quest’ultimo (l’icona del volto sorridente presente sulla barra Dock) e selezionando il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra.

    Procedi quindi alla copia delle suonerie scaricate nella app trascinandole in una cartella qualsiasi del computer e recati nella sezione Suonerie di iTunes selezionando l’icona della campanella collocata in alto a sinistra (se non la vedi, clicca sul menu con i tre puntini).
    Per concludere, trascina le suonerie copiate precedentemente sul PC nella finestra di iTunes e seleziona nuovamente l’icona dell’iPhone.
    Seleziona infine la voce Suonerie dalla barra laterale di sinistra, metti la spunta accanto all’opzione Sincronizza suonerie e avvia la sincronizzazione dell’iPhone con iTunes per copiare le suonerie sul “iPhone”.

    Su macOS 10.15 e successivi, seleziona invece il nome del tuo iPhone, vai sulla scheda Generali e usa il mouse per trascinare il file .m4r della suoneria nella suddetta scheda.

    In seguito alla registrazione su Audiko potresti ricevere una newsletter da parte del servizio.
    Qualora non fossi interessato a tale servizio, apri la prima email ricevuta e premi prima sulla voce unsubscribe page che si trova in fondo alla pagina e poi sul bottone Unsubscribe nella schermata che compare di seguito.

    iTunes/Musica

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    Come accennato in apertura del post, è possibile creare delle suonerie anche tramite iTunes.
    Se utilizzi un Mac equipaggiato con macOS 10.15 Catalina o successivi, però, al suo posto devi usare l’applicazione Musica (che ne ha preso il posto).
    Per procedere, recati dunque nella libreria musicale di iTunes/Musica e procedi come illustrato di seguito.

    • Fai clic destro sul titolo della canzone che vuoi trasformare in suoneria, dopodiché scegli la voce Informazioni dal menu che compare.
    • Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Opzioni, metti la spunta sulle voci inizio e fine e digita, negli appositi campi di testo, i punti di inizio e fine della suoneria.
      In tutto la durata non deve superare i 40 secondi, clicca su OK per salvare i cambiamenti.
    • Ad operazione completata, clicca nuovamente con il tasto destro del mouse sul brano da trasformare in suoneria e seleziona la voce Crea versione AAC dal menu che compare.
    • Attendi qualche istante affinché venga generata una versione AAC del brano “tagliata” come suoneria e recati nella cartella in cui è stato salvato il file.
      Come?
      Facendo clic destro sul titolo della canzone e selezionando la voce Mostra in Windows Explorer/Mostra in Finder dal menu che compare.
    • Adesso, rinomina il file della suoneria cambiando la sua estensione da .m4a ad .m4r.
    • Torna nella libreria di iTunes e cancella la suoneria facendo attenzione a non rimuovere anche il file di origine dal PC (seleziona la voce Mantieni documento quando ti viene chiesto se vuoi cancellare il file dal computer).
    • Per finire, importa il file tra le suonerie di iTunes o del Finder, usando l’apposita scheda del programma e avvia la sincronizzazione con l’iPhone come spiegato in precedenza.

    Nel caso in cui qualche passaggio non fosse chiaro, puoi scoprire come impostare suoneria su iPhone tramite iTunes leggendo il tutorial che ho dedicato all’argomento.

    come mettere registra schermo su iphone

    come mettere registra schermo su iphone

    Da grande appassionato videogiocatore quale sei, hai deciso di aprire un canale YouTube dedicato a questa tua passione, sul quale caricare dei video nei quali mostri le tue abilità di gioco.
    Per avere la possibilità di registrare anche quando giochi in mobilità, vorresti conoscere qualche strumento che ti consenta di registrare lo schermo del tuo iPhone e, effettuando alcune ricerche sul Web, hai scoperto che tale funzionalità è inclusa “di serie” nei dispositivi della “mela morsicata”.
    Purtroppo, però, ogni tuo tentativo di avviare una nuova registrazione non ha dato l’esito sperato e, adesso, non sai più dove sbattere la testa.

    Le cose stanno così, dico bene?
    Allora lasciati dire che oggi è il tuo giorno fortunato! Con questo tutorial, infatti, ti spiegherò come mettere registra schermo su iPhone fornendoti tutte le indicazioni necessarie per riuscire nel tuo intento.
    Oltre a mostrarti la procedura dettagliata per attivare tale funzionalità, ti mostrerò come usarla nel migliore dei modi per effettuare registrazioni di ogni genere.
    Inoltre, qualora la funzione di registrazione schermo nativa di iOS non soddisfacesse appieno le tue esigenze, troverai anche un elenco di applicazioni di terze parti che puoi prendere in considerazione per il tuo scopo.

    Come dici?
    È proprio quello che volevi sapere?
    Allora non indugiare oltre e approfondisci sùbito l’argomento.
    Coraggio:
    mettiti comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e, iPhone alla mano, dedicati alla lettura delle prossime righe.
    Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, ti assicuro che riuscirai ad attivare e utilizzare la funzione di registrazione dello schermo su iPhone senza riscontrare alcun tipo di problema.
    Buona lettura!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come attivare registra schermo su iPhone
    • Come usare registra schermo su iPhone
    • App per registrare lo schermo su iPhone

    Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo di questo tutorial e spiegarti, per filo e per segno, come mettere il registra schermo su iPhone, potrebbe esserti utile sapere su quali “melafonini” è disponibile tale opzione.

    La funzionalità chiamata Registrazione schermo è stata introdotta a partire da iOS 11 e, dunque, è disponibile “di serie” su tutti gli iPhone compatibili con il sistema operativo in questione.
    Se hai un iPhone meno recente e non sai qual è la versione di iOS installata, puoi scoprirlo facilmente premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio, per accedere alle Impostazioni di iOS, selezionando le opzioni Generali e Info e individuando la voce Versione software.

    Inizialmente, tale funzione consentiva esclusivamente di registrare lo schermo dell’iPhone senza possibilità di catturare anche l’audio.
    Con il passare del tempo, però, non solo è stata introdotta anche tale opzione (anche se alcune applicazioni non lo consentono) ma è possibile anche attivare il microfono dell’iPhone e registrare contemporaneamente lo schermo del dispositivo e la propria voce.

    Come attivare registra schermo su iPhone

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    Per poter registrare lo schermo del tuo iPhone, devi prima attivare la funzione Registrazione schermo.
    Tutto quello che devi fare per ottenere questo risultato è accedere alle impostazioni del tuo “iPhone” e aggiungere l’opzione in questione al Centro di Controllo di iOS.

    Per procedere, prendi dunque il tuo iPhone, premi sull’icona della rotella d’ingranaggio, per accedere alle Impostazioni di iOS, e seleziona la voce Centro di Controllo.
    Nella nuova schermata visualizzata, fai tap sull’opzione Personalizza controlli, individua la sezione Ulteriori controlli e premi sul pulsante + relativo alla funzione Registrazione schermo.

    In questa schermata, agendo sulle varie opzioni disponibili nella sezione Includi, puoi personalizzare la disposizione delle varie funzionalità nel Centro di Controllo del tuo iPhone.
    Per farlo, puoi tenere il dito premuto sull’icona delle tre lineette relativa all’opzione di tuo interesse (es.
    Registrazione schermo) e spostarla nella posizione che preferisci.
    Per saperne di più, ti lascio alla mia guida su come personalizzare il Centro di Controllo di iPhone.

    Come usare registra schermo su iPhone

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    Dopo aver attivato l’opzione Registrazione schermo nelle Impostazioni di iOS, sei pronto per registrare lo schermo del tuo iPhone semplicemente richiamando il Centro di Controllo e avviando la registrazione tramite l’apposito pulsante.

    Per richiamare il Centro di Controllo, fai un swipe verso il basso partendo dall’angolo in alto a destra dello schermo (sugli iPhone con notch) oppure scorri verso l’alto dal bordo inferiore di qualsiasi schermata (sugli iPhone con tasto Home).

    Adesso, a prescindere dal modello di iPhone in tuo possesso, premi sull’icona del tondo, per avviare la registrazione dello schermo e catturare l’audio delle applicazioni che lo consentono.
    Per interrompere la registrazione, invece, fai tap sulla banda o il pallino rosso, in alto, e premi sul pulsante Interrompi.
    In alternativa, puoi fermare la registrazione anche richiamando nuovamente il Centro di Controllo e premendo sull’icona del tondo.

    Al termine della registrazione, il video verrà automaticamente elaborato e salvato, in formato MP4, nell’app Foto di iPhone, esattamente nell’album chiamato Video.
    I tempi di elaborazione e salvataggio variano a seconda della durata della registrazione:
    non appena il video è pronto, visualizzerai una notifica con il messaggio Il video con la registrazione dello schermo è stato salvato in Foto.

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    Come dici?
    Hai l’esigenza di registrare lo schermo e, contemporaneamente, anche la tua voce?
    In tal caso, devi attivare il microfono dell’iPhone prima di avviare la registrazione.
    Per farlo, richiama il Centro di Controllo, fai un tap prolungato sull’opzione Registrazione schermo (l’icona del tondo) e, nella nuova schermata visualizzata, seleziona prima la voce Microfono non attivo e poi Avvia registrazione, per iniziare a registrare.

    Devi sapere che il microfono rimarrà attivo anche per le future registrazioni e, nel caso in cui hai l’esigenza di registrare esclusivamente lo schermo dell’iPhone, è necessario disattivarlo nuovamente ripetendo la procedura appena indicata, premendo sull’opzione Microfono attivo.

    Infine, ti segnalo che la funziona Registrazione dello schermo di iOS cattura tutto ciò che viene visualizzato sullo schermo dell’iPhone, incluse le notifiche.
    Per evitare di ricevere notifiche durante la registrazione, ti consiglio di accedere alle Impostazioni di iOS, premere sulla voce Non disturbare e spostare la levetta relativa all’opzione Non disturbare da OFF a ON.
    In alternativa, richiama il Centro di Controllo di iOS e premi sull’icona della luna, per attivare la modalità in questione e non ricevere notifiche.

    App per registrare lo schermo su iPhone

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    Se non sei completamente soddisfatto della funzione nativa di iOS, sarai contento di sapere che esistono anche svariate applicazioni di terze parti che consentono di registrare lo schermo dell’iPhone (per questo, però, non ci sarebbe bisogno di altre soluzioni).
    Te le consiglio, in quanto includono anche funzioni di editing e/o trasmissione su piattaforme online.
    Ecco, dunque, alcune app per registrare lo schermo su iPhone che potrebbero fare al caso tuo.

    • DU Recorder:
      è un’applicazione gratuita che consente di registrare lo schermo del proprio iPhone con la possibilità sia di catturare l’audio delle app che lo permettono che di attivare il microfono del “iPhone” per la registrazione vocale.
      Nella versione in abbonamento (a partire da 10,49 euro/mese con 7 giorni di prova gratuita) consente anche di effettuare trasmissioni dal vivo su piattaforme come YouTube, Facebook e Twitch.
      Inoltre, si propone come una valida app per modificare foto e video.
    • Go Record:
      è un’altra valida app gratuita che permette di registrare lo schermo dell’iPhone.
      Nella versione a pagamento (5,49 euro) consente anche di modificare i video registrati e, soprattutto, di utilizzare la funzione Face Cam che permette anche di includere la propria faccia nelle registrazioni.
    • Screen Recorder +:
      questa applicazione gratuita permette di registrare lo schermo dell’iPhone, con la possibilità di attivare il microfono per catturare anche la propria voce.
      Inoltre, completata la registrazione, è possibile modificare il video e aggiungere la propria faccia tramite la funzione Face Cam.
      Ci sono banner pubblicitari e applica un watermark (il logo dell’app) alle registrazioni:
      è possibile rimuovere tali limitazioni attivando la versione Pro a 4,49 euro/mese.

    come mettere percentuale batteria iphone x

    come mettere percentuale batteria iphone x

    Hai da poco rimpiazzato il tuo precedente “iPhone” con un ben più recente iPhone X e tutto contenuto della cosa hai subito cominciato a sperimentarne le varie funzioni.
    Nel fare ciò, la batteria si è però scaricata senza che tu potessi renderti realmente conto della cosa ed il risultato è stato che lo smartphone si è improvvisamente spento.
    Se vuoi un consiglio, per la prossima volta, tieni d’occhio la percentuale della carica in modo tale da farti un’idea ben precisa riguardo il livello di autonomia del dispositivo.

    Come dici?
    Mi dai perfettamente ragione ma non sai proprio come riuscirci sul nuovo modello di iPhone in tuo possesso?
    Beh, non vedo il problema… posso spiegartelo io.
    E vero, rispetto a tutti gli altri smartphone Apple, su iPhone X la visualizzazione della percentuale della batteria è, per così dire, nascosta.
    Ad ogni modo seguendo le istruzioni contenute in questo mio tutorial sull’argomento vedrai che alla fine saprai dove mettere le mani.

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
    Posizionati bello comodo, afferra il tuo cellulare della “mela morsicata” ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura delle istruzioni su come mettere la percentuale della batteria su iPhone X che trovi proprio qui sotto.
    Non è una cosa difficile, hai la mia parola.
    Are you ready?

    Indice

    • Mettere la percentuale della batteria su iPhone X
    • Sistemi alternativi
      • Usando il widget Batterie
      • Mettendo l’iPhone in carica
      • Su Apple Watch
      • Su Mac
    • Monitorare stato e consumi della batteria

    Mettere la percentuale della batteria su iPhone X

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    Come ti indicevo ad inizio articolo, su iPhone X Apple ha deciso di modificare la modalità di visualizzazione della percentuale restante di carica della batteria.

    Su tutti gli altri modelli di iPhone, infatti, la percentuale risulta sempre visibile nella parte in alto a destra dello schermo, accanto, appunto, all’indicatore della batteria, previa attivazione della funzionalità apposita nelle impostazioni di iOS, accessibile facendo tap sull’icona dell’ingranaggio in home screen, sulla dicitura Batteria nella schermata successiva e portando su ON la levetta relativa all’opzione Percentuale batteria.

    Su iPhone X l’opzione in questione risulta già attiva per impostazione predefinita e non può essere disabilitata (nelle impostazioni di iOS non vi è alcun riferimento alla cosa come per gli altri iPhone) ma in tal caso la percentuale esatta della carica della batteria è visualizzabile solo ed esclusivamente richiamando il Centro di controllo.

    Per fare ciò, afferra il tuo iPhone X ed effettua uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso. Così facendo, nella parte in alto a destra della schermata relativa al control center apparirà, accanto all’indicatore della batteria, anche la percentuale esatta della carica.
    Puoi compiere i passaggi in questione sia con iPhone bloccato che sbloccato, non fa differenza.

    Sistemi alternativi

    Quello che ti ho indicato ad inizio articolo, è il metodo, per così dire, predefinito per mettere la percentuale della batteria su iPhone X.
    Esistono però anche altri sistemi altrettanto validi.

    Uno prevede l’uso di un apposito widget accessibile tramite la schermata dedicata di iOS, un altro consiste nel mettere in carica il mealafonino, un altro consente di ottenere l’informazione desiderata da Apple Watch ed un altro ancora da Mac.
    Trovi spiegato tutto in dettaglio qui sotto.

    Usando il widget Batterie

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    Come anticipato, puoi mettere la percentuale della batteria su iPhone X anche sfruttando l’apposito widget Batterie, incluso “di serie” in iOS.

    Per impostazione predefinita questo dovrebbe risultare già attivo, per cui effettuando uno swipe da sinistra verso destra nella schermata di blocco oppure nella pagina principale della home screen dovresti subito visualizzarlo.

    Il widget è contraddistinto dall’icona di una batteria bianca su sfondo verde ed include non solo l’indicatore con il livello di carica della batteria dell’iPhone X e la relativa percentuale ma anche il grado di autonomia degli altri dispositivi Apple collegati all’iPhone (es.
    l’Apple Watch).

    Se il widget non risulta visibile, evidentemente è perché è stato disabilitato.
    Per attivarlo, accedi alla schermata con tutti i widget così come ti ho indicato poc’anzi, scorri quest’ultima verso il basso e premi sul bottone Modifica.

    Individua dunque il widget Batterie nell’elenco che trovi sotto la dicitura Altri widget e premi sul pulsante “+” di colore verde che trovi in sua corrispondenza.
    Premi poi sulla voce Fine in alto a destra per confermare la scelta fatta.
    Et voilà!

    Puoi posizionare il widget nell’ordine che preferisci, premendo sul pulsante con le tre linee in orizzontale che trovi accanto al suo nome dopo averlo aggiunto ai widget attivi e, continuando a tenere premuto, trascinandolo nella posizione che più ti aggrada.
    Anche in tal caso, premi poi sulla voce Fine per confermare ed applicare le modifiche.

    Mettendo l’iPhone in carica

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    Un altro sistema, non propriamente pratico ma comunque sia utile, per poter visualizzare la percentuale della batteria dell’iPhone X consiste nel mettere il dispositivo in carica.

    Così facendo, infatti, sulla schermata di blocco del iPhone apparirà la percentuale esatta del livello di carica raggiunta dalla batteria.
    Ovviamente il dato risulta visibile fin quando l’iPhone rimane in carica ed inoltre viene mostrato solo ad ogni nuova riattivazione del display, poco dopo sparisce in automatico e viene rimpiazzato dalla data corrente.

    Inutile dirlo, per poter sfruttare tale sistema afferra il caricabatterie del tuo iPhone, collega quest’ultimo al iPhone e ad una fonte di energia e potrai finalmente ottenere l’informazione in oggetto.

    Su Apple Watch

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    Possiedi un Apple Watch e ti piacerebbe vedere la percentuale della batteria del tuo iPhone X da quest’ultimo?
    Si può fare ma devi utilizzare un’app apposita di terze parti.
    Di applicazioni di questo tipo ce ne sono diverse, io ti consiglio Battery Life che è gratis (ma offre acquisti in-app per sbloccare funzioni extra) e su iPhone offre anche info utili riguardo lo stato di salute della batteria del iPhone.

    Per servirtene, collegati dunque alla sezione dedicata all’applicazione presente su App Store, premi sul bottone Ottieni, premi per due volte consecutive il tasto laterale del tuo iPhone X e posizionati dinanzi la fotocamera frontale del dispositivo per utilizzare Face ID per autorizzare il download.
    Se non hai configurato Face ID per i download da App Store, dopo aver premuto il tasto laterale ti verrà chiesto di inserire la password del tuo ID Apple.

    Adesso, indossa il tuo Apple Watch e collegato all’iPhone abilitando il Bluetooth dopodiché attendi qualche istante affinché l’installazione dell’app venga effettuato anche sul tuo orologio smart a marchio Apple.

    Se l’installazione non parte in automatico, apri l’app Watch su iPhone premendo sulla relativa icona in home screen (quella con l’Apple Watch in primo piano e lo sfondo nero), verifica che risulti selezionata la sezione Apple Watch dalla parte in basso a sinistra della schermata visualizzata, individua la voce App disponibili effettuando un leggero scroll e premi sul bottone Installa che trovi accanto al nome dell’applicazione.

    Adesso, non ti resta altro da fare se non accedere all’elenco delle app su Apple Watch premendo sulla Digital Crown (il bottone circolare posto di lato), tappare sull’icona di Battery Life e, nella schermata che compare, premere sulla voce iPhone.
    Una volta fatto ciò, ti sarà mostrata una nuova schermata con l’indicatore della batteria e la percentuale di carica esatta.

    Su Mac

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    Ricorrendo all’uso di un apposito programma disponibile per Mac è possibile mettere la percentuale della batteria di iPhone X anche su computer.
    Il software a cui devi fare riferimento è BatteryNotfier.
    Si tratta di un programma gratuito per macOS che, appunto, consente di visualizzare il livello di carica dell’iPhone e degli altri dispositivi iOS dalla barra dei menu, avvisando anche quando c’è bisogno di metterli sotto carica.

    Per usarlo, collegati alla pagina di download del programma presente sul sito Internet MacUpdate, premi sul bottone Download che sta in alto, clicca sul collegamento No thanks, take me to my download nella finestra che si apre ed attendi qualche istante affinché venga avviata e portata a termine la procedura di download di BateryNotifier sul Mac.
    Se il download non parte in automatico, clicca sul collegamento click here per forzare la procedura.

    A scaricamento ultimato, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una qualsiasi posizione di macOS dopodiché trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS, facci clic destro sopra e scegli Apri per due volte di fila, in modo tale da avviare l’app andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non autorizzati.

    Una vola fatto ciò, vedrai apparire l’icona del programma (una batteria) nella parte in alto a destra dello schermo del tuo Mac e cliccandoci sopra ti verrà mostrato il livello di carica dell’iPhone.

    Per abilitare la visualizzazione della percentuale, clicca sulla dicitura Preferences nel menu che appare e spunta l’opzione apposita nella finestra visualizzata.
    Da qui puoi altresì impostare gli eventuali avvisi da visualizzare in caso di batteria scarica.

    Volendo, puoi anche usare il widget apposito richiamando il Centro notifiche di macOS previo clic sul bottone con l’elenco nella parte in alto a destra dello schermo, premendo sul pulsante Modifica che sta in baso e facendo clic sul “+” che trovi in corrispondenza del widget di BatteryNotifier.

    Tieni comunque presente che per riuscire a visualizzare la batteria dell’iPhone X sul tuo Mac, i due dispositivi devono essere collegati alla medesima rete wireless oppure il iPhone deve essere collegato tramite cavo Lightning al Mac.

    Monitorare stato e consumi della batteria

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    Ora che hai finalmente capito come fare per mettere la percentuale della batteria sul tuo iPhone X, che ne diresti di scoprire anche come fare per monitorare lo “stato di salute” di quest’ultima oltre che i consumi?
    Si può fare tutto mediante le funzioni incluse in iOS, senza scaricare risorse di terze parti.

    Per quel che concerne lo stato di salute della batteria, ti basta impiegare la funzione chiamata “Stato batteria”, inclusa in iOS a partire dalla versione 11.3 del sistema operativo mobile di casa Apple. Per usarla, premi sull’icona di Impostazioni che trovi nella home screen del dispositivo, seleziona la voce Batteria nella schermata visualizzata e poi tappa su Stato Batteria (beta).

    Nella schermata che a questo ti sarà mostrata, ti saranno indicante le info relative alla capacità massima della batteria del tuo iPhone X e quelle relative alla capacità massima delle prestazioni.

    Se la capacità massima della batteria risulta inferiore all’80% è il caso che tu prenda in considerazione l’ipotesi della sostituzione.
    Per maggiori info al riguardo, puoi fare riferimento alla mia guida su come cambiare batteria iPhone.

    Per quanto concerne invece il monitoraggio dei consumi, puoi renderti conto di quali sono le app e le attività che vanno a gravare maggiormente sulla carica della batteria del iPhone recandoti in Impostazioni > Batteria e scorrendo l’elenco che trovi in basso, in corrispondenza della sezione Utilizzo batteria.

    Lasciando selezionata la scheda Ultime 24 ore puoi conoscere applicazioni ed attività che hanno influito maggiormente sul consumo della batteria nelle ultime 24 ore, mentre seleziona la scheda Ultimi 7 giorni puoi conoscere le app e le attività che hanno incluso maggiormente sulla materia dell’iPhone nell’ultima settimana.

    Per ogni attività ed applicazione indicata viene riportata la percentuale d’impiego.
    Se vuoi, puoi anche conoscere il tempo esatto di utilizzo di ciascun elemento in elenco facendo tap sul pulsante con l’orologio che trovi sulla destra.

    Scorrendo la schermata ancora più in basso trovi poi la sezione Tempo dall’ultima ricarica completa, con i dati relativi all’utilizzo ed allo stand-by del dispositivo.
    Se vuoi ricevere qualche consiglio su come ottimizzare la durata della batteria del iPhone, puoi fare riferimento al mio tutorial dedicato proprio a come aumentare durata batteria iPhone.

    come mettere musica su iphone

    come mettere musica su iphone

    Hai appena acquistato un iPhone e vorresti trasferire la tua collezione musicale su quest’ultimo ma non hai la più pallida idea di come procedere?
    Se la risposta è affermativa sono ben felice di comunicarti che sei capitato nel posto giusto, o meglio sulla guida giusta.
    Quest’oggi andrò infatti a indicarti, per filo per segno, tutto ciò che bisogna mettere musica su iPhone, sia agendo dal computer tramite iTunes che direttamente dal “iPhone”.

    Come dici?
    Non sei molto esperto in informatica e lo smartphone di casa Apple per te è ancora un “oggetto” sconosciuto?
    Beh, ma non devi preoccuparti, innanzitutto perché posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno e in secondo luogo perché contrariamene alle apparenze mettere musica su iPhone non è per niente complicato, basta solo sapere dove mettere le mani e il gioco è fatto, davvero.

    Quindi, se sei effettivamente interessato a scoprire che cosa bisogna mettere musica su iPhone ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrati sulla lettura delle indicazioni presenti in questo tutorial.
    Sono certo che, alla fine, potrai dirti più che soddisfatto e che alla prima buona occasione sarai anche pronto ad affermare a gran voce che mettere musica sullo smartphone di Cupertino era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Indice

    • Mettere musica su iPhone tramite iTunes
    • Mettere musica su iPhone tramite iTunes Store
    • Mettere musica su iPhone tramite Musica
    • Mettere musica su iPhone tramite Spotify e/o altre app
    • Suonerie per iPhone

    Mettere musica su iPhone tramite iTunes

    Se ti interessa capire che cosa bisogna mettere musica su iPhone ed hai a tua disposizione un computer ti suggerisco caldamente di ricorrere all’impiego di iTunes, il player di casa Apple che consente di riprodurre e scaricare contenuti multimediali oltre che di gestire i dispositivi della mela morsicata. Tieni conto però del fatto che utilizzando iTunes per poter mettere musica su iPhone nella maggior parte dei casi risulta necessario effettuare l’acquisto di album e brani.
    Assicurati quindi di avere a tua disposizione una carta di credito o prepagata con del credito disponibile o una iTunes Card.
    Per saperne di più al riguardo puoi dare uno sguardo alla mia guida su come acquistare su iTunes ed a quella su come utilizzare iTunes Card.

    Per poter mettere musica su iPhone tramite iTunes la prima cosa che devi fare è accertarti del fatto che il famoso player sia installato sul tuo computer. Nel caso in cui il computer da te utilizzato sia un Mac ho una buona notizia da darti:
    iTunes risulta installato “di serie” e quindi per il momento non devi fare assolutamente nulla.
    Qualora, invece, il computer in tuo possesso sia basato su Windows puoi verificare se iTunes risulta già installato premendo sul pulsante Start e digitando itunes nell’apposito campo di ricerca.
    Se iTunes compare tra i programmi disponibili… beh, non devi fare assolutamente nulla! Il programma è già installato e puoi saltare direttamente alla fase successiva.
    Se, invece, iTunes non compare tra i programmi disponibili ti invito a leggere e a seguire le indicazioni contenute nella mia guida su come scaricare iTunes per far fronte alla cosa.

    Dopo esserti accertato della presenza di iTunes sul tuo computer, avvia il player facendo clic sulla sua icona, attendi che la finestra del software risulti visibile, dopodiché premi sul menu collocato nella parte in alto a sinistra della finestra del software e seleziona la voce Musica, dopodiché poi fai clic sulla voce iTunes Store presente in alto a destra.

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    A questo punto dovresti visualizzare la pagina iniziale dell’iTunes Store con la lista degli album più interessati del momento.
    Per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti e le voci che si trovano nella parte alta della finestra, invece, per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il campo Cerca che si trova in alto a destra.

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    Per scaricare un brano o un album di interesse ti basta fare clic sul pulsante collocato al lato del titolo dello stesso e indicante il prezzo d’acquisto.
    Dopo aver cliccato sul pulsante immetti l’eventuale password facente riferimento al tuo account Apple, dopodiché attendi che la procedura mediante cui caricare musica da iTunes venga prima avviata e poi portata a termine.
    Prima di effettuare il download di un brano o di un album puoi inoltre ascoltare una breve anteprima premendo sul pulsante play che puoi visualizzare portando il cursore del mouse sul titolo dello stesso.

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    I prezzi standard degli album sono compresi tra i 9 euro e i 13 euro, quelli dei brani singoli, invece, va da 0,99 a 1,29 euro ma non mancano offerte con album a 5,99 euro e singoli a 0,69 euro.
    Trovi le offerte più interessanti nella pagina principale dell’iTunes Store, sotto le voci Album a meno di 5 €Album a meno di 6 € e Album a meno di 7 €.

    Tieni presente che a download completato, non dovrai fare assolutamente nulla per poter mettere musica su iPhone.
    Per poter ascoltare quanto scaricato ti basterà infatti accedere all’app Musica presente sul tuo “iPhone” previo login al tuo account Apple.
    Troverai tutti i tuoi brani proprio li.
    Chiaramente per poter mettere musica su iPhone così come ti ho appena indicato è necessario che il tuo “iPhone” sia connesso a Internet e che la connessione risulti attiva e perfettamente funzionante.

    Se la procedura in questione non ti interessa e vuoi invece sapere che cosa bisogna mettere musica su iPhone andando ad agire sui brani musicali già presenti sul tuo computer tanto per cominciare collega il tuo “iPhone” al PC o al Mac utilizzando il cavo in Lightning/Dock dotazione e attendi che iTunes si avvii in automatico.

    In seguito, per mettere musica su iPhone seleziona l’icona del telefono dalla barra superiore del programma e clicca sulla voce Musica presente nella barra laterale di sinistra.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza musica e clicca sul pulsante Applica collocato in basso a destra per avviare il trasferimento dei tuoi brani musicali sullo smartphone.
    Puoi eventualmente filtrare i brani da sincronizzare sullo smartphone in base ad artista, genere, playlist o album.
    Per fare ciò ti basta mettere il segno di spunta accanto alla voce Playlist, artisti, album e generi selezionati, selezionare artisti, generi musicali, playlist e album da sincronizzare sul telefonino mettendo i segni di spunta accanto alle apposite voci e cliccare sul pulsante Applica, per far partire la sincronizzazione.
    Se vuoi evitare di sincronizzare anche videoclip e memo vocali, togli i segni di spunta dalle voci che li riguardano.

    Se non ti va di collegare fisicamente l’iPhone al computer puoi attivare la sincronizzazione wireless tra i due dispositivi selezionando la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes e apponendo il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi.
    Questa opzione può essere abilitata solo dopo aver connesso una prima volta il telefono al computer tramite cavo.

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    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, non devi agire tramite iTunes, che non è più presente nel sistema operativo, ma tramite l’applicazione Musica, per accedere allo store musicale di Apple, e tramite il Finder, per sincronizzare i brani con l’iPhone.
    Le procedure da seguire sono pressoché identiche a quelle illustrate per iTunes.
    Nel caso specifico del Finder, basta infatti selezionare l’iPhone dalla barra laterale di sinistra per trovarsi al cospetto delle schede che permettono di gestire la musica e gli altri contenuti dello smartphone come accade nello storico software dell’azienda di Cupertino.

    Mettere musica su iPhone tramite iTunes Store

    Se preferisci mettere musica su iPhone agendo direttamente dal tuo dispositivo senza dover passare per il computer sappi che si tratta di un’operazione possibile ricorrendo all’impiego di iTunes Store, lo store digitale di Apple tramite il quale si possono effettuare l’acquisto e il download di musica, film e altri contenuti.
    Considera però conto il fatto che anche in tal caso, utilizzando iTunes Store per poter mettere musica su iPhone nella maggior parte dei casi è necessario effettuare l’acquisto di album e brani così come accade utilizzando iTunes sul computer.

    Chiarito ciò, se ti interessa mettere musica su iPhone tramite iTunes Store la prima cosa che devi fare è quella di prendere il tuo dispositivo e di premere sull’icona dell’app iTunes Store presente in home screen.

    Attendi qualche istante affinché la schermata di iTunes Store risulti visibile.
    A questo punto, per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti che si trovano nella parte alta dello schermo,, invece, per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il bottone Cerca che si trova in basso.

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    Per avviare il download di un contenuto ti basta, invece, fare tap prima sul pulsante con il prezzo dell’album/canzone e poi sulla voce Acquista.
    Digita poi la password relativa al tuo ID Apple.

    Una volta fatto ciò, verrà avviato il download del contenuto scelto.
    A download completato i brani saranno riproducibili liberamente tramite l’applicazione Musica di iOS e saranno anche disponibili anche su iTunes per PC e Mac senza dover acquistare nuovamente lo stesso contenuto (l’acquisto viene associato al proprio account).

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    Mettere musica su iPhone tramite Musica

    Le soluzioni per mettere musica su iPhone che ti ho già proposto non hanno attirato in maniera particolare la tua attenzione?
    No?
    Beh, allora prova a rivolgerti all’app Musica, quella di cui ti ho già accennato e che trovi già preinstallata sul tuo dispositivo.
    Grazie all’app Musica è possibile ascoltare i propri brani ma anche mettere le mani su un catalogo composto da milioni di canzoni e album previa sottoscrizione di un abbonamento a pagamento il cui costo è pari a 9,99 € per il piano Standard e a 14,99 € per il piano Famiglia.

    Se è quindi tua intenzione mettere musica su iPhone sfruttando l’app Musica la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen del tuo dispositivo, cercare l’icona dell’app Musica e premirci sopra.

    Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, seleziona l’opzione che desideri sfruttare per utilizzare il servizio e attendi qualche istante in modo tale da permettere ad Apple di convalidare la tua richiesta.
    Se hai già fatto richiesta per utilizzare il servizio musicale di Apple annesso all’app Musica puoi saltare questo passaggio.

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    A sottoscrizione avvenuta, premi sulla voce Per te o o sulla voce Novità presenti nella parte in basso a sinistra della schermata visualizzata, dopodiché inizia a cercare la tua musica preferita sogliano le varie sezioni disponibili o effettuando una ricerca mirata dei contenuti da scaricare premendo sul pulsante raffigurante una lente di ingrandimento che si trova in alto e digitando il nome dell’artista, del gruppo o del brano di tuo interesse.

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    Pigia poi sull’icona raffigurante tre punti collocata in corrispondenza del contenuto selezionato, dopodiché premi sulla voce in rosso Rendi disponibile offline annessa al menu che ti viene mostrato in modo tale da poter mettere musica su iPhone.

    Una volta effettuati tutti questi passaggi potrai poi riprodurre il contenuto da te scaricato sull’iPhone senza incorrere in costi aggiuntivi e senza neppure dover utilizzare una connessione a Internet semplicemente accedendo alla sezione Musica dell’app Musica.
    Bello vero?

    Mettere musica su iPhone tramite Spotify e/o altre app

    Utilizzi Spotify, per ascoltare la musica?
    Allora ho ottime notizie.
    Se hai sottoscritto il piano Premium del servizio puoi attivare la funzione di ascolto offline e scaricare direttamente sul tuo iPhone le canzoni che vuoi ascoltare anche quando non hai a disposizione la rete dati o una connessione Wi-Fi.

    Per mettere musica su iPhone così come ti ho appena indicato quello che devi fare è creare una playlist con tutte le canzoni che vuoi conservare in locale, recarti nella sezione La tua musica, fare clic sulla voce Playlist della app di Spotify e spostare su ON la levetta Disponibile offline.

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    Ti piacerebbe saperne di più riguardo il funzionamento di Spotify per poter mettere musica su iPhone oppure sei alla ricerca di ulteriori soluzioni alternative grazie alle quali riuscire nel tuo intento?
    Si?
    Bene, allora ti suggerisco di consultare la mia guida su app per scaricare musica.
    Mi raccomando, dagli almeno un’occhiata, sono certo che riuscirai a trovare qualcosa di interessante per te!

    in tal caso, ci tengo però a precisare che scaricare abusivamente da Internet brani musicali protetti da diritto d’autore è illegale e che la guida che ti ho suggerito di consultare per trovare ulteriori modi mediante cui poter mettere musica su iPhone è stata scritta solo ed esclusivamente a scopo illustrativo.
    Tieni quindi conto del fatto che non è assolutamente mia intenzione incentivare la pirateria ragion per cui non mi assumo alcuna responsabilità su come tu possa usare le informazioni presenti nell’articolo indicato.

    Suonerie per iPhone

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    Sei finito su questo tutorial ma la tua intenzione non è quella di mettere musica su iPhone per poterla riprodurre e ascoltare alla prima buona occasione bensì quella di utilizzare una suoneria personalizzata sul tuo “iPhone”?
    Si?
    Bene, allora in tal caso, consulta la mia guida su come inserire suonerie su iPhone mediante cui ho provveduto a spiegarti come fare in maniera molto dettagliata.

    come mettere la password su whatsapp iphone

    come mettere la password su whatsapp iphone

    Ogni volta che ti allontani dal tuo iPhone, lasciandolo incustodito sulla scrivania nella tua stanza, temi che quel birbante di tuo fratello possa impossessarsene e leggere, senza permesso, i messaggi che ricevi e invii su WhatsApp, vero?
    Beh, allora perché non metti “sotto chiave” l’applicazione, proteggendola con una bella password.
    Se t’interessa, ti spiego io in che modo riuscirci.

    Coraggio:
    dedicami qualche minuto del tuo prezioso tempo libero, e lascia che ti spieghi come mettere la password su WhatsApp per iPhone, tramite questa mia guida dedicata all’argomento.
    Ti anticipo già che la cosa è fattibile sfruttando le funzioni ad hoc della famosa applicazione per la messaggistica oppure tramite una speciale funzione inclusa “di serie” in iOS.

    Qualora nessuno dei due sistemi dovesse soddisfarti, potrai poi avvalerti di sistemi di protezione alternativi, validi non solo per l’applicazione di WhatsApp per l’intero telefono.
    Ora, però, non mettiamo troppa carne al fuoco e cerchiamo di andare con ordine.
    Basta chiacchierare e passiamo all’azione.

    Indice

    • Come mettere la password su WhatsApp per iPhone
      • Impostazioni di WhatsApp
      • Tempo di utilizzo
      • Soluzioni alternative

    Come mettere la password su WhatsApp per iPhone

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    Come ti dicevo a inizio guida, esistono diversi sistemi per mettere la password su WhatsApp per iPhone:
    puoi intervenire direttamente sulle impostazioni dell’applicazione, sfruttando l’opzione apposita che consente di abilitare il blocco schermo, oppure puoi valutare di usare una funzione predefinita di iOS, la quale consente di impedire l’accesso a specifiche app installate sul “iPhone”.
    Un’altra soluzione consiste poi nell’impostare un sistema di blocco valido per l’intero dispositivo.
    Per tutti i dettagli del caso, continua a leggere, trovi le spiegazioni di cui hai bisogno nei passi successivi.

    Impostazioni di WhatsApp

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    Il primo sistema per mettere la password su WhatsApp che ti suggerisco di prendere in considerazione è quello offerto direttamente dall’app per iPhone, tramite la funzione Blocco schermo.

    La funzione in oggetto consente di bloccare l’accesso a WhatsApp tramite Face ID o Touch ID (a seconda del modello di iPhone in uso), permettendo comunque di rispondere ai messaggi dalle notifiche e di rispondere alle chiamate WhatsApp in entrata.
    Insomma, non si tratta di impostare una password nel senso stretto del termine, ma è comunque una valida soluzione di blocco.

    Per attivare la funzionalità in questione, prendi il tuo iPhone, accedi alla sua home screen, seleziona l’icona di WhatsApp (quella con il fumetto verde e la cornetta telefonica bianca) e scegli la voce Impostazioni situata nella parte in basso a destra della schermata che viene visualizzata.

    A questo punto, sfiora prima la dicitura Account, poi quella Privacy e, successivamente, fai tap sulla voce Blocco schermo collocata in basso.
    Porta quindi su ON l’interruttore che trovi accanto alla voce Richiedi il Face ID/Richiedi il Touch ID.
    Ecco fatto!

    Tieni presente che, per impostazione predefinita, lo sblocco dell’applicazione tramite Face ID o Touch ID viene richiesto immediatamente.
    Se intendi modificare questo comportamento, seleziona un’opzione diversa dall’elenco apposito che trovi nella schermata per attivare il blocco, scegliendo tra Dopo 1 minuto, Dopo 15 minuti oppure Dopo 1 ora.

    Una volta impostato il blocco su WhatsApp, ogni volta che andrai ad aprire l’app ti verrà chiesto di sbloccarla secondo le modalità sopra descritte.

    Qualora poi dovessi avere dei ripensamenti, potrai sempre disattivare la funzione che permette di bloccare WhatsApp aprendo l’applicazione, recandoti nella sezione Impostazioni > Account > Privacy > Blocco schermo della stessa e portando su OFF l’interruttore posto accanto alla dicitura Richiedi il Face ID/Richiedi il Touch ID.

    Tempo di utilizzo

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    Se il tuo iPhone è aggiornato almeno a iOS 12, per mettere la password su WhatsApp, puoi usufruire della funzione Tempo di utilizzo.
    Nel caso in cui non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di una feature predefinita di iOS, la quale consente di monitorare e limitare i tempi d’uso delle app in base alla loro categoria di appartenenza.

    Sfruttandola, dunque, puoi limitare l’accesso giornaliero a WhatsApp bloccando l’app con un PIN dopo un certo numero di ore e/o di minuti di utilizzo.

    Per servirtene, prendi il tuo iPhone, accedi alla home screen di iOS e fai tap sull’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio).
    Nella schermata che ora ti viene mostrata, fai tap sulla dicitura Tempo di utilizzo, seleziona la voce Utilizza codice “Tempo di utilizzo” e imposta il codice di quattro cifre che vuoi usare per bloccare e sbloccare l’accesso a WhatsApp.

    In seguito, seleziona la voce Limitazioni app, sfiora la dicitura Aggiungi limitazione di utilizzo e digita il codice impostato in precedenza.
    Nella schermata che ora ti viene mostrata, espandi la categoria Social Network facendo tap sulla freccia che trovi in corrispondenza della relativa voce, seleziona WhatsApp dall’elenco che ti viene proposto e premi sulla voce Avanti, in alto a destra.

    Provvedi ora a impostare il limite di utilizzo dell’app, specificando ore e/o minuti tramite il menu apposito.
    Se vuoi, puoi anche scegliere determinati giorni in cui bloccare l’uso dell’app, facendo tap sulla voce Personalizza giorni che vedi comparire in basso e selezionando poi i giorni della settimana di tuo interesse.
    A modifiche ultimate, per fare in modo che queste vengano applicate fai tap sulla dicitura Aggiungi situata in alto a destra.

    A partire da questo momento, quando WhatsApp verrà aperto, dopo il numero di ore e/o di minuti definiti con Tempo di utilizzo ed eventualmente anche in determinati giorni della settimana, verrà abilitato il blocco dell’app.
    Una volta raggiunto il limite di tempo prestabilito, comparirà un apposito avviso su schermo indicante la cosa.
    Per chiuderlo, premi sul bottone OK, mentre per richiedere più tempo fai tap sulla dicitura Richiedi più tempo.

    Qualora dovessi avere dei ripensamenti, potrai annullare il blocco di WhatsApp mediante la funzione Tempo di utilizzo recandoti nuovamente nella sezione Impostazioni > Tempo di utilizzo > Limitazioni app di iOS, selezionando la voce WhatsApp, digitando il codice impostato in precedenza, scegliendo l’opzione Elimina limitazione che si trova in basso e confermando la scelta fatta, premendo nuovamente sulla voce Elimina limitazione nel menu che si apre.

    Soluzioni alternative

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    In aggiunta ai sistemi per mettere la password su WhatsApp per iPhone che ti ho già descritto nelle righe precedenti, ti consiglio vivamente di sfruttare anche la funzione di blocco dell’intero dispositivo, per bloccare l’accesso all’iPhone mediante codice e sistema di sblocco biometrico.

    La funzione in oggetto consente di bloccare lo schermo dell’iPhone, impedendo quindi l’accesso a quanto presente sul dispositivo, tramite Face ID, Touch ID e/o impostando un codice apposito, a seconda delle tecnologie supportate dal “iPhone” e/o dalle proprie preferenze.

    Per attivare questo blocco, prendi il tuo iPhone, accedi alla home screen e fai tap sull’icona delle Impostazioni (quella a forma di ruota d’ingranaggio).
    Nella schermata che ora ti viene mostrata, seleziona la voce Face ID e codice/Touch ID e codice, poi quella Configura Face ID/Configura Touch ID, fai tap sul bottone Inizia e segui la procedura guidata che ti viene proposta, per impostare l’uso della tecnologia di tuo interesse.

    Successivamente, assicurati che nella schermata della sezione Face ID e codice/Touch ID e codice risulti spostato su ON l’interruttore Sbloccare iPhone che trovi in corrispondenza della dicitura Utilizza face ID per/Utilizza Touch ID per (in caso contrario provvedi tu).

    Per quanto riguarda, invece, la possibilità di impostare un codice di blocco nel senso stretto del termine, dopo esserti recato nella sezione Impostazioni > Face ID e codice/Touch ID e codice di iOS, seleziona la dicitura Abilita codice e segui la procedura guidata che ti viene proposta per finalizzare la procedura.

    Dopo aver impostato l’uso del Face ID, del Touch ID o del codice di blocco, tutte le volte che vorrai sbloccare lo schermo dell’iPhone ti verrà chiesto di identificarti con il tuo volto, con la tua impronta digitale o immettendo la password impostata, a seconda di quanto definito nelle impostazioni di iOS.

    Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche che ti ho descritto in questo capitolo, puoi fare riferimento alla mia guida su come bloccare lo schermo dell’iPhone e al mio articolo su come sbloccare iPhone X, utile per il modello di smartphone Apple in oggetto e per tutti quelli successivi.

    come mettere iphone in dfu

    come mettere iphone in dfu

    Stai provando a ripristinare o aggiornare il tuo iPhone ma non riesci a completare l’operazione a causa di strani messaggi di errore che compaiono in iTunes?
    Non disperare.
    Prima di rivolgerti all’assistenza Apple o pensare addirittura alla sostituzione del tuo “iPhone”, prova a resettare il dispositivo sfruttando la modalità DFU.

    La DFU (acronimo di Device Firmware Update) è una modalità che consente di ripristinare o aggiornare il firmware dell’iPhone bypassando il suo boot loader, e quindi evitando l’insorgere di quei problemi e quegli ostacoli che talvolta possono bloccare il lavoro di iTunes.

    Il suo utilizzo è consigliato anche in seguito al jailbreak, più precisamente quando si desidera ripristinare una versione “liscia” di iOS e si vuole liberare tutto lo spazio occupato da Cydia (e i suoi tweak) sulla memoria dell’iPhone. Ti è assicuro che non è una procedura complicata, anzi, basta solo seguire con attenzione i passaggi che permettono di attivare la modalità DFU sul telefono.
    Se vuoi saperne di più, prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi questa guida su come mettere iPhone in DFU.
    Sono convinto che riuscirai a fare tutto senza il benché minimo problema.
    Buon divertimento!

    Operazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo di questo tutorial, lasciati fare una domanda:
    sicuro di essere pronto per metter l’iPhone in DFU e ripristinarlo?
    Hai fatto un backup di tutti i dati presenti sul dispositivo?
    Se la risposta è no, leggi le indicazioni che sto per darti e rimedia subito alla tua dimenticanza.

    Per effettuare un backup completo del tuo iPhone, collega il dispositivo al computer usando l’apposito cavo Lightning/Dock e attendi che venga avviato iTunes.
    Seleziona quindi la voce Trasferisci acquisti da iPhone dal menu File > Dispositivi che si trova in alto e aspetta che vengano copiati sul PC tutti i contenuti multimediali acquistati dal “iPhone”.

    A procedura ultimata, puoi passare al backup di iPhone vero e proprio (quello relativo a iOS e alle applicazioni).
    Seleziona quindi l’icona del telefono dal menu di iTunes (in alto a sinistra), scegli la voce Riepilogo dalla barra laterale del programma e clicca sul pulsante Effettua backup adesso.
    Se nel backup vuoi includere anche i dati sulla salute e sulla domotica (scelta consigliata), metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup iPhone e imposta una password di protezione per il backup.

    Nota: se intendi utilizzare la modalità DFU dell’iPhone per rimuovere il jailbreak, ti consiglio di ripristinare il terminale usando un backup antecedente all’installazione di Cydia o configurandolo direttamente come un nuovo iPhone.

    Attivare la modalità DFU su iPhone

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    Per mettere iPhone in DFU, il primo passo che devi compiere è collegare il telefono al computer tramite l’apposito cavo Lightning/Dock e spegnere completamente il dispositivo.

    A scanso di equivoci, sottolineo che spegnere completamente un iPhone significa tenere premuto il tasto Power per qualche secondo e spostare verso destra la levetta Scorri per spegnere che compare sullo schermo.
    Il tasto Power, qualora non lo sapessi, è quello che serve ad accendere e spegnere il telefono.
    Sui modelli di iPhone fino al 5S si trova in alto a destra, su iPhone 6 e successivi invece è posizionato sul lato destro del terminale.

    Una volta spento l’iPhone, aspetta che sullo schermo del telefono non ci siano più segni di attività e riaccendi il device tenendo premuto il tasto Power per circa 3 secondi.
    Dopodiché comincia a tenere premuto anche il tasto Home (senza lasciare quello Power) per circa 10 secondi, rilascia il tasto Power e continua a tenere premuto il tasto Home per circa 8 secondi.

    Se tutto va per il verso giusto, lo schermo dell’iPhone rimane spento e iTunes ti dice di aver rilevato un iPhone in modalità di recupero.
    Se non si verificano entrambe queste condizioni è, ad esempio, sullo schermo dell’iPhone compare l’icona di iTunes (segno che il dispositivo è entrato in modalità di recupero e non in DFU), ripeti l’intera operazione.

    Per uscire dalla modalità DFU e riavviare iPhone senza completare il ripristino di iOS, tieni premuti i tasti Home e Power contemporaneamente fino a quando non compare il logo della mela al centro del display (dovrebbero volerci 15-20 secondi).

    Su iPhone 7iPhone 7 Plus, il tasto Home non è più meccanico e quindi non si può più utilizzare per la DFU mode: al suo posto va utilizzato il tasto Volume –.
    Questo significa che per attivare la modalità DFU su un iPhone 7 o un iPhone 7 Plus bisogna seguire la procedura di cui sopra utilizzando i tasti Power Volume – anziché Power e Home.
    Stesso discorso vale anche per il riavvio forzato del telefono, che si fa tenendo premuto Power Volume – e non più Power+Home.

    Su iPhone XiPhone 8/8 Plus bisogna seguire ancora un’altra procedura:
    bisogna collegare l’iPhone al computer, avviare iTunes (se non si avvia da solo) e, a telefono acceso, premere rapidamente Volume +Volume –Power (il tasto laterale destro).
    Il tasto laterale destro va tenuto premuto fin quando lo schermo non diventa nero.
    Quando lo schermo diventa nero, bisogna rilasciare tutti i tasti, poi bisogna tenere premuta la combinazione Power+Volume – per 5 secondi, rilasciare il tasto Power, continuare a tenere premuto il tasto Volume – per altri 5 secondi (o poco più) e attendere che iTunes mostri il messaggio relativo alla presenza di un dispositivo in modalità di recupero.
    La procedura è da ritenersi eseguita correttamente solo se lo schermo dell’iPhone resta nero.
    Se lo schermo si accende, significa che l’iPhone è in modalità recovery e non in modalità DFU e quindi bisogna ripetere il tutto.

    Per uscire dalla modalità DFU senza ripristinare l’iPhone, bisogna premere le seguenti combinazioni di tasti.

    • Sui modelli di iPhone fino al 7 – tenere premuti Power+Home fin quando non compare il logo di Apple sullo schermo del telefono.
    • Su iPhone 7/7 Plus – tenere premuti Power+Volume – fin quando non compare il logo di Apple sullo schermo del telefono.
    • Su iPhone 8/8 Plus e iPhone X – premere rapidamente Volume +, Volume – e tenere premuto il tasto laterale destro fin quando non compare il logo di Apple sullo schermo del telefono.

    Ripristinare l’iPhone in DFU mode

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    Ora che sei riuscito a mettere iPhone in DFU, clicca sul pulsante OK e provvedi a ripristinare il telefono cliccando prima sul pulsante Ripristina iPhone di iTunes e poi su Ripristina o Ripristina e aggiorna (se è disponibile una versione più recente di iOS da installare sul telefono).

    A questo punto iTunes provvederà a scaricare la versione più recente di iOS da Internet, a restare l’iPhone e ad installare il sistema operativo sul dispositivo.
    L’intera operazione può durare piuttosto a lungo in quanto le dimensioni di iOS sono piuttosto generose (parliamo di oltre 4GB di dati) e quindi bisogna attendere pazientemente il termine del download.

    Se tutto fila per il verso giusto, il firmware del tuo “iPhone” viene ripristinato e tu puoi decidere se configurare lo smartphone come un nuovo iPhone oppure se ripristinare un backup precedente (recuperando le app e i dati che avevi prima, ma avendo il sistema operativo aggiornato).

    Se hai bisogno di maggiori informazioni su come azzerare iPhone, leggi la mia guida dedicata all’argomento, in cui puoi trovare le istruzioni passo-passo per ripristinare lo smartphone di casa Apple e configurarlo come un nuovo terminale o recuperare backup precedenti.

    come mettere il tasto home su iphone

    come mettere il tasto home su iphone

    Da anni a questa parte utilizzi un “iPhone” come cellulare e puoi ritenerti ben felice della scelta fatta.
    Le funzionalità ed i comandi offerti ti soddisfano infatti a pieno.
    Di recente, però, hai deciso di rimpiazzare il tuo precedente modello di smartphone Apple con il nuovissimo iPhone X ma il fatto che quest’ultimo risulti manchevole dello “storico” tasto Home non ti ha convinto molto.
    Data la situazione, ti piacerebbe dunque capire se esiste un qualche sistema per poterlo inserire, diciamo, virtualmente sullo schermo in modo tale da continuare ad usare il nuovo cellulare della mela morsicata così come facevi con i suoi predecessori.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti quindi sapere se posso darti una mano sul da farsi?
    Certo che si, era proprio quello che intendevo fare oggi con questo mio tutorial.
    Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti illustrarti come mettere il tasto Home su iPhone.
    Per riuscirci, te lo anticipo subito, ti basta sfruttare alcune speciali funzioni incluse “di serie” in iOS.
    La cosa, al contrario di quel che tu possa pensare, è facilmente fattibile e non richiede competenze tecniche particolari.
    Tutto ciò di cui hai bisogno solo solo qualche minuto di tempo libero ed un minimo di concentrazione e di attenzione, nient’altro.

    Allora?
    Che ne diresti di cominciare subito a darci da fare?
    Si?
    Grandioso.
    Non perdiamo altro tempo e mettiamoci all’opera.
    Ah, ovviamente la cosa è possibile anche su tutti gli altri modelli di iPhone, senza contare che si si rivela particolarmente utile in caso di tasto Home rotto.
    A tal proposito, per completezza d’informazione sarà ma premura indicarti anche come fare per sostituire o riparare il tasto in questione in modo tale da poterne utilizzare nuovamente la variante fisica. Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura.

    Indice

    • Mettere il tasto Home virtuale su iPhone
      • Abilitare AssistiveTouch
      • Usare il tasto Home con AssistiveTouch
      • Configurare e personalizzare il tasto Home con AssistiveTouch
    • Sostituire o riparare il tasto Home fisico
      • Fai da te
      • Assistenza Apple

    Mettere il tasto Home virtuale su iPhone

    Desideri scoprire come mettere il tasto Home su iPhone X o su un qualsiasi altro modello di smartphone Apple?
    Allora ti comunico che per riuscirci ti basta sfruttare AssistiveTouch, il sistema integrato in tutte le versioni iOS tramite il quale, appunto, è possibile simulare la pressione di alcuni tasti fisici sul dispositivo, bottone Home compreso, e richiamare diversi comandi del sistema operativo presente sullo stesso mediante delle apposite icone su schermo.
    Per maggiori info continua pure a leggere, trovi spigato tutto in dettaglio proprio qui di seguito.

    Abilitare AssistiveTouch

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    Ti stai domandando come fare per usare AssistiveTouch per il tuo scopo?
    Beh, innanzitutto afferra il tuo dispositivo, sbloccalo e premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) che si trova in home screen dopodiché tappa sulla dicitura Generali nella schermata visualizzata e premi sulla voce Accessibilità.

    Una volta fatto ciò, premi sulla voce AssistiveTouch che sta in corrispondenza della sezione Interazione e sposta su ON la levetta relativa all’opzione AssistiveTouch (da grigia deve diventare verde) che trovi nella schermata successiva in modo da abilitare il pulsante virtuale che permette di accedere a tutte le varie funzionalità di AssistiveTouch, appunto.
    Ecco fatto!

    Usare il tasto Home con AssistiveTouch

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    Dopo aver compiuto i passaggi che ti ho indicato nello step precedente vedrai dunque apparire il pulsante di AssistiveTouch (il cerchio bianco racchiuso in un cerchio più scuro) in uno degli accogli dello schermo del tuo iPhone.

    Per impostazione predefinita, puoi servirtene a mo’ di tasto Home sfruttando il 3D Touch, quindi effettuando una pressione decisa sul pulsante virtuale apparso sullo schermo.
    Se il tuo iPhone non supposta il 3D Touch, puoi comunque effettuare una pressione prolungata sul pulsante di AssistiveTouch per richiamare la funzione del tasto Home.
    Comodissimo, non ti pare?

    In alternativa alla procedura descritta poc’anzi, puoi richiamare la funzione del tasto Home premendo normalmente sul pulsante di AssistiveTouch visualizzato sul display e premendo poi sulla voce Home nel menu che si apre.

    Configurare e personalizzare il tasto Home con AssistiveTouch

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    Se lo desideri, puoi anche configurare e personalizzare così come ritieni più opportuno le funzioni di default del pulsante di AssistiveTouch da impiegare a mo’ di tasto Home.
    Mi chiedi in che modo?
    Te lo indico subito.
    Innanzitutto, ti segnalo che puoi posizionare sul display il tasto di AssistiveTouch ove ritieni più opportuno (es.
    in basso al centro dello schermo, in modo tale da riprendere la posizione del tasto Home).
    Per farlo, premici sopra e, continuando a tenere premuto, trascinalo nel punto in cui cui collocarlo dopodiché rilascia la presa.
    Fatto!

    Per quel che concerne invece il funzionamento vero e proprio del pulsante virtuale, recati nuovamente in Impostazioni (devi premere sull’icona a forma d’ingranaggio che sta in home screen), tappa poi sulla dicitura Generali nella schermata che si apre e successivamente premi su Accessibilità.

    Adesso, premi sulla voce AssistiveTouch sempre annessa alla sezione Interazione nella schermata che ti vene mostrata e serviti delle opzioni disponibili per personalizzare e configurare il funzionamento di AssistiveTouch in modo tale che l’uso virtuale del tasto Home ti risulti il più congeniale possibile.

    Tappando sulla voce Modifica menu principale puoi ad esempio scegliere se lasciare l’icona del tasto Home nel menu di AssistiveTouch oppure se rimuoverla, premendo sul bottone [-] che sta in basso.
    In caso di ripensamenti, potrai aggiungerla nuovamente tappando sul pulsante [+] su schermo (sempre in basso) e scegliendo Home dal menu successivo.

    Puoi altresì modificare la posizione nel menu premendo prima in corrispondenza dell’icona al posto della quale vuoi collocare il tasto Home e scegliendo poi Home dalla schermata successiva.
    Ovviamene, provvedi poi a rimpiazzare la posizione precedente del tasto Home nel menu sempre premendo sopra la relativa icona e scegliendo poi la funzione che preferisci dal menu che compare.

    Ritornando poi alla schermata principale di AssistiveTouch ed intervenendo sulle voci che trovi in corrispondenza della sezione Azioni personalizzate puoi scegliere in che modo richiamare l’uso del tasto Home quando non viene usato il menu di AssistiveTouch.
    Come anticipato nel passo precedente, per impostazione predefinita puoi richiamarne l’impiego tramite 3D touch o pressione prolungata, a seconda del modello di iPhone, ma volendo puoi decidere di associarlo al tocco singolo oppure al doppio tocco.

    Ti segnalo poi che, sempre dalla stessa sezione delle impostazioni di AssistiveTouch puoi regolare il grado di opacità del pulsante di AssistiveTouch quando non attivo (che di default è impostata su 40%) tappando sulla dicitura Opacità in stato non attivo e spostando poi il cursore sulla barra di regolazione che vedi apparire.

    Sostituire o riparare il tasto Home fisico

    Le indicazioni che ti ho fornito nelle righe precedenti non ti interessano perché ti piacerebbe capire come fare per poter mettere il Home su iPhone nel vero e proprio senso del termine, vale a dire il pulsante fisico, magari perché quello in uso si è rotto o non funziona più bene?
    Allora attieniti alle istruzioni sull’argomento che trovi qui di seguito.
    In base a quelle che sono le tue personalissime esigenze e preferenze puoi scegliere di fare tutto con le tue stesse mani oppure di rivolgerti all’assistenza Apple.

    Fai da te

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    Per riuscire a mettere il tasto Home su iPhone andando a sostituire o riparare quello fisico rotto o comunque non funzionante correttamente, puoi affidarti alle indicazioni che trovi su iFixit, un noto portale che mostra in maniera dettagliata tutte le operazioni di smontaggio dei vari modelli di iPhone (ma non solo) in base ai componenti relativamente ai quali si intende agire.
    Il sito è curato da un team di specialisti, è pieno zeppo di immagini ed elenca per ciascuna operazione da compiere gli strumenti necessari per portare a termine il lavoro.
    Insomma, è una vera e propria miniera d’oro!

    Per scoprire quali sono i passaggi da compiere per il tuo obiettivo e di quali attrezzi hai bisogno, collegati al sito Internet di iFixit e clicca sul nome del tuo modello di iPhone (iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 5, ecc.).
    Nella pagina che si apre, seleziona la voce relativa allo smontaggio del tasto Home e ti verrà quindi mostrata la pagina con le istruzioni dettagliate relative alle operazioni da intraprendere unitamente all’elenco degli attrezzi da usare (che tra l’atro puoi acquistare direttamene da li, cliccando sui relativi collegamenti).

    Per ulteriori dettagli al riguardo e sulla procedura di smontaggio generale degli iPhone, puoi fare riferimento al mio tutorial su come aprire iPhone mediante cui ho provveduto a parlarti della cosa in maniera molto approfondita.

    Prima di cimentarti nello smontaggio del tuo iPhone tieni comunque presente che la messa a segno della procedura in oggetto non è affatto una passeggiata! Inoltre, se il tuo iDevice è ancora in garanzia così procedendo andrai inevitabilmente ad invalidarla.
    Tieni altresì conto del fatto che per riuscire nell’impresa occorre disporre di un’elevata dose di concentrazione oltre che, come facilmente deducibile, di un minimo di tempo libero.
    Per cui, se non ti senti molto sicuro sul da farsi lascia perdere ed affida la cosa agli esperti del settore, l’assistenza Apple, seguendo le indicazioni che trovi nel passo successivo.
    Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato!

    Assistenza Apple

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    Se preferisci rivolgerti drittamente all’assistenza Apple (cosa che ti consiglio vivamente di fare se non sei molto sicuro delle tue capacità di riparazione ed ancor di più se il tuo iPhone è nuovo e vuoi evitare di invalidare la garanzia), recati in un Apple Store portando con te il dispositivo ed esponendo agli addetti quelle che sono le tue necessità. Se non sai dove si trova quello più vicino alla tua zona, collegati all’apposita pagina Web per visualizzare l’elenco completo dei centri Apple in Italia ed i relativi indirizzi.

    Se invece non vuoi o non puoi recarti di persona in un Apple Store, puoi richiedere assistenza ad Apple tramite corriere.
    Per riuscirci, collegati alla pagina Web apposita del supporto Apple, seleziona il pulsante con gli iPhone, clicca su Riparazioni e danni fisici e poi Pulsanti non funzionanti.
    Scegli quindi l’opzione Invia per la riparazione e segui la procedura che ti viene presta su schermo per inoltrare la tua richiesta.

    Unitamente ai sistemi di cui sopra, puoi metterti in contatto con Apple e chiedere delucidazioni per quel che concerne la sostituzione o la riparazione del tasto Home anche per vie, diciamo, telematiche, così come indicato qui sotto.

    • Telefonicamente – Chiama il numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce registrata.
      La chiamata è gratuita, il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:45.
    • App Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple su iOS (non deve essere per forza di cose l’iPhone), avviala, collegati al tuo ID Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei dispositivi per i quali desideri ottenere aiuto alla sezione Ottieni supporto e vedrai una lista che contiene numerose voci.
      Pigia su quella che ritieni faccia maggiormente al caso tuo e segui le istruzioni sul display.
    • Twitter – Visita l’account ufficiale @AppleSupport ed inoltragli un tweet o un DM spiegano quelle che sono le tu problematiche.
      Nel giro di breve tempo riceverai una risposta.

    Se lo ritieni opportuno, puoi ottenere maggiori approfondimenti sul da farsi leggendo il mio tutorial su come contattare Apple tramite il quale ho provveduto a parlarti della questione con maggiore dovizia di particolari.

    Ti faccio poi presente che se avevi assicurato il tuo iPhone con AppleCare+, hai la copertura contro i danni accidentali che consente di avere due interventi di riparazione a prezzo ridotto e che può tornarti utile per lo scopo in oggetto.
    Per maggiori informazioni, puoi consultare la relativa pagina informativa. Se non hai assicurato il tuo iDevice, la riparazione può essere effettuata pagando a prezzo pieno, come riportato pagina Internet di riferimento.

    Per quanto riguarda invece la garanzia diciamo, classica, dura due anni, di cui un è a carico di Apple e un altro è a carico del rivenditore del dispositivo.
    In questo caso specifico non è però prevista la copertura per i danni accidentali.
    Per approfondire l’argomento, ti invito a leggere il mio post su come verificare garanzia iPhone.

    come mettere il flash quando ti chiamano iphone

    come mettere il flash quando ti chiamano iphone

    Il tuo lavoro ti costringe spesso a fare tardi davanti al computer di casa mentre i tuoi figli dormono e, per non disturbali, sei solito disattivare la suoneria del tuo iPhone. Nei giorni scorsi, eri così concentrato sul tuo lavoro che non ti sei accorto che tua madre ti stava chiamando e, quando hai preso in mano il telefono, hai trovato decine di chiamate senza risposta.
    Fortunatamente, non era successo niente di grave ma per non ripetere quanto successo, ti sei messo subito alla ricerca di una soluzione alternativa alla suoneria che possa avvisarti delle chiamate in entrata.
    È così?
    Bene, allora ho la soluzione giusta per te:
    il LED flash per avvisi di iPhone.

    Il LED flash per avvisi è una funzione di iPhone che permette di ricevere delle notifiche visive anche quando il proprio smartphone Apple è impostato in modalità Silenzioso, utile sopratutto quando la stanza è poco illuminata.
    Il lampeggiare del flash posto sul retro del dispositivo, infatti, avvisa per ogni chiamata in entrata o per ogni notifica ricevuta.
    Inoltre, tramite il  centro di gestione delle notifiche di iPhone, è possibile scegliere per quali applicazioni attivare le notifiche visive, seppur con qualche limitazione. Come dici?
    È proprio la soluzione che stavi cercando? Allora non perdere altro tempo e approfondisci subito l’argomento.

    Coraggio, mettiti bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero e lascia che ti spieghi come mettere il flash quando ti chiamano su iPhone e quali sono gli altri utilizzi del flash.
    Leggi con attenzione i prossimi paragrafi, metti in pratica le indicazioni che sto per darti e sono sicuro che, in men che si dica, riuscirai ad attivare le notifiche visive e non perderti più una chiamata in entrata. Non mi rimane altro che augurarti buona lettura!

    Indice

    • Attivare flash LED per avvisi
    • Gestione notifiche su iPhone
    • Disattivare flash LED per avvisi
    • Altri usi del flash LED su iPhone

    Attivare flash LED per avvisi

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    Per attivare il flash alla ricezione di una chiamata su iPhone, è necessario attivare la funzione Flash per avvisi, la quale consente al telefono di emettere una luce a intermittenza per ogni notifica ricevuta.
    Tale funzionalità, quindi, non è rivolta esclusivamente alle chiamate, ma entra in funzione per ogni notifica ricevuta sul proprio “iPhone”.

    Per ricevere una notifica visiva per le chiamate in entrata, prendi il tuo iPhone e accedi alle Impostazioni di iOS premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella home screen del dispositivo.
    Adesso, fai tap sulla voce Generali e seleziona l’opzione Accessibilità per accedere alla sezione delle impostazioni che Apple ha dedicato alle persone con disabilità visive, uditive, fisiche e motorie, con l’intento di progettare uno smartphone utilizzabile da tutti.

    Scorri, dunque, la schermata Accessibilità verso il basso, fino a individuare la sezione Udito, fai tap sulla voce Flash LED per avvisi e sposta la levetta accanto all’opzione Flash LED per avvisi da OFF a ON.
    Attivando la funzione, puoi scegliere se utilizzare le notifiche visive anche quando l’interruttore della suoneria del tuo iPhone è impostato su Silenzioso.
    Sposta, quindi, la levetta accanto alla voce Lampeggia con Silenzioso da OFF a ON e il gioco è fatto.

    Tramite la sezione Accessibilità è possibile attivare anche funzionalità come VoiceOver , un lettore di schermo che descrive cosa succede sul proprio iPhone anche se non si è in grado di vedere il display, e Sottotitoli per non udenti, che invece permette di leggere i sottotitoli durante la riproduzione di file multimediali.

    Gestione notifiche su iPhone

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    Come accennato in precedenza, con l’attivazione delle notifiche visive, il flash si attiverà non solo per le chiamate in entrata ma anche alla ricezione di una nuova notifica per tutte le applicazione per le quali sono attive le notifiche sonore, come un nuovo SMS, un nuovo messaggio ricevuto tramite applicazioni di messaggistica o nuove email in entrata.
    Tramite la gestione delle notifiche su iPhone è possibile personalizzare l’utilizzo delle notifiche.

    Per gestire le notifiche del tuo iPhone, premi quindi sull’icona della rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS e fai tap sulla voce Notifiche per visualizzare l’elenco delle applicazioni installate sul tuo dispositivo e le rispettive impostazioni di notifica.

    Adesso, premi sul nome dell’app di tuo interesse e sposta la levetta accanto alla voce Consenti per attivare o disattivare le notifiche.
    Se, invece, vuoi attivare/disattivare le notifiche visive per le singole applicazioni, dovrai agire sull’opzione Suoni di ciascun app.
    Facciamo un esempio pratico:
    se vuoi disattivare le notifiche visive per i messaggi ricevuti su Messenger, fai tap sulla voce Messenger e sposta la levetta accanto alla voce Suoni da ON a OFF.
    Così facendo, non solo disattiverai le notifiche visive ma anche quelle sonore per l’app in questione.

    Disattivare flash LED per avvisi

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    Dopo aver attivato le notifiche visive ti sei accorto che questa funzione non fa per te e vorresti tornare sui tuoi passi?
    Nessun problema, puoi facilmente disattivare il flash LED per avvisi e la procedura è identica a quanto descritto in precedenza per l’attivazione.

    Prendi quindi il tuo iPhone e fai tap sulla rotella di ingranaggio per accedere alle Impostazioni di iOS, dopodiché premi sulla voce Generali e premi sull’opzione Accessibilità.
    Adesso, scorri la schermata verso il basso, fai tap sulla voce Flash LED per avvisi presente nella sezione Udito e, nella schermata successiva, sposta la levetta accanto alla voce Flash LED per avvisi da ON a OFF.

    In alternativa, puoi limitare l’utilizzo delle notifiche visive esclusivamente a quando è attiva la suoneria.
    Per farlo, sposta la levetta accanto all’opzione Lampeggia con Silenzioso da ON a OFF.
    Per approfondire l’argomento, puoi leggere la mia guida su come impostare notifiche iPhone.

    Altri usi del flash LED su iPhone

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    Forse non tutti sanno che il flash LED su iPhone può avere molteplici usi oltre alla classica funzione di flash della fotocamera.
    Come descritto in precedenza, il flash su iPhone può essere infatti usato per le notifiche visive, come torcia e, tramite l’installazione di applicazioni di terze parti, anche come metronomo.

    Per usare il tuo iPhone come torcia notturna, devi entrare nel Centro di Controllo:
    se hai un iPhone X, posiziona il dito nella parte dello schermo in alto a destra e scorri verso il basso, mentre su modelli precedenti posizionati con il dito nella parte bassa dello schermo e scorri verso l’alto.
    Pigia quindi sull’icona della torcia e il gioco è fatto.
    Se hai un iPhone con iOS 11 o versioni successive, premi forte sull’icona della torcia e sposta il cursore per modificarne la luminosità.

    Se aprendo il Centro di Controllo non visualizzi la torcia, potresti aver rimosso l’opzione in precedenza.
    Accedi quindi alle Impostazioni di iOS premendo sull’icona della rotella di ingranaggio e fai tap sulla voce Centro di Controllo, dopodiché premi sull’opzione Personalizza controlli e premi sul pulsante + relativo alla funzione Torcia.

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    Inoltre, ti segnalo che puoi utilizzare il flash LED del tuo iPhone anche come metronomo, un dispositivo usato dai musicisti per scandire il tempo.
    Dopo aver scaricato l’app The Metronome by Soundbrenner sul tuo “iPhone”, avviala e fai tap sulle voci Impostazioni e Impostazioni dell’app, dopodiché premi sull’opzione Flash display e fotocamera e sposta la levetta accanto alla voce Flash display e fotocamera da OFF a ON.
    Adesso, sposta la levetta accanto alle funzioni Conta battiti con flash e LED fotocamera con flash da OFF a ON e il gioco è fatto.

    Infine, a titolo informativo, ti segnalo che tramite l’applicazione gratuita Runtastic Heart Rate Battito, puoi utilizzare la fotocamera e il flash LED del tuo iPhone per misurare la frequenza del battito cardiaco.
    Tieni presente, però, che applicazioni di questo genere si basano su metodi empirici e poco affidabili.

    come mettere canzoni su iphone

    come mettere canzoni su iphone

    Possiedi già da qualche tempo a questa parte un iPhone e hai ormai imparato ad utilizzarlo al meglio.
    Ciononostante c’è una cosa che proprio non hai ancora capito come fare e riguardo cui ti piacerebbe saperne di più:
    mettere canzoni su iPhone.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se dunque hai bisogno di un piccolo aiuto a tal proposito sappi che ho una buona, anzi ottima notizia da darti… sei capitato sulla guida giusta.
    Nelle seguenti righe andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che è possibile fare per mettere canzoni su iPhone.

    Prima che tu possa spaventarti e pensare a chissà quale complicata operazione da effettuare è bene però chiarirsi subito sul fatto che contrariamente alle apparenze mettere canzoni su iPhone è davvero molto semplice e che in base a quelle che sono le tue esigenze puoi sfruttare differenti soluzioni.

    Se sei dunque effettivamente intenzionato a scoprire che cosa bisogna fare per poter mettere canzoni su iPhone ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti attentamente sulla lettura delle informazioni che sto per fornirti.
    Sono certo che alla fine sarai pronto ad afferrare che mettere canzoni su iPhone era un vero e proprio gioco da ragazzi e che qualora necessario sarai anche disponibile a spiegare come fare a qualche tuo amico bisognoso di una mano.

    Mettere canzoni su iPhone mediante iTunes

    Se desideri mettere canzoni su iPhone ed hai a tua disposizione un computer ti suggerisco di ricorrere all’impiego di iTunes, il player di casa Apple che consente di riprodurre e scaricare contenuti multimediali oltre che di gestire i dispositivi della mela morsicata.

    Tieni conto però del fatto che utilizzando iTunes per poter mettere canzoni su iPhone nella maggior parte dei casi è necessario effettuare l’acquisto di album e brani.
    Assicurati quindi di avere a tua disposizione una carta di credito o prepagata con del credito disponibile o una iTunes Card.
    Per saperne di più a riguardo ti suggerisco di leggere le mie guide come acquistare su iTunes e come utilizzare iTunes Card.

    Per mettere canzoni su iPhone tramite iTunes la prima cosa che devi fare è accertarti del fatto che il famoso player sia installato sul tuo computer. Nel caso in cui il computer da te utilizzato sia un Mac iTunes risulta installato “di serie” e quindi per il momento non devi fare assolutamente nulla.
    Qualora invece il computer in tuo possesso sia basato su Windows puoi verificare se iTunes risulta già installato premendo sul pulsante Start e digitando itunes nell’apposito campo di ricerca.
    Se iTunes appare tra i programmi disponibili allora non c’è altro da fare, il player è già installato e puoi saltare direttamente alla fase successiva.
    Se invece iTunes non appare tra i programmi disponibili ti invito a leggere ed a seguire le indicazioni contenute nella mia guida su come scaricare iTunes per far fronte alla cosa.

    Dopo esserti accertato della presenza di iTunes sul tuo computer avvia il player facendo clic sulla sua icona, attendi che la finestra del software risulti visibile dopodiché premi sul pulsante raffigurante una nota musicale collocato in alto a sinistra e poi fai clic sulla voce iTunes Store presente in alto a destra.

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    A questo punto dovresti visualizzare la pagina iniziale dell’iTunes Store con la lista degli album più interessati del momento.
    Per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti e le voci che si trovano nella parte alta della finestra invece per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il campo Cerca che si trova in alto a destra.

    Per scaricare un brano o un album di tuo interesse ti basta fare clic sul pulsante collocato al lato del titolo dello stesso ed indicante il prezzo d’acquisto.
    Dopo aver cliccato sul pulsante immetti l’eventuale password facente riferimento al tuo account Apple dopodiché attendi che la procedura mediante cui caricare musica da iTunes venga prima avviata e poi portata a termine.

    Se lo desideri prima di dare il via al download di un brano o di un album puoi ascoltare una breve anteprima dello stesso premendo sul pulsante play che puoi visualizzare portando il cursore del mouse sul titolo.

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    A download ultimato non dovrai fare assolutamente nulla per mettere canzoni su iPhone.
    Infatti, per ascoltare quanto scaricato ti basterà semplice accedere all’app Musica presente sul tuo iPhone previo login al tuo account Apple.
    Troverai tutti i tuoi brani proprio li.
    Chiaramente per poter mettere canzoni su iPhone così come ti ho appena indicato è necessario che il tuo iDevice sia connesso ad Internet e che la connessione risulti attiva e perfettamente funzionante.

    Se la procedura che ti ho appena indicato non ti interessa e vuoi invece sapere che cosa bisogna fare per mettere canzoni su iPhone agendo sui brani musicali già presenti sul tuo computer la prima cosa che devi fare è collegare il tuo iPhone al PC o al Mac utilizzando il cavo in dotazione ed attendere che iTunes si avvii in automatico.

    Successivamente per mettere canzoni su iPhone seleziona l’icona del telefono dalla barra superiore del programma e poi fai clic sulla voce Musica presente nella barra laterale di sinistra.
    Apponi ora il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza musica e poi clicca sul pulsante Applica collocato in basso a destra per avviare il trasferimento dei tuoi brani musicali sullo smartphone.

    Se lo desideri, puoi anche filtrare i brani da sincronizzare su iPhone in base ad artista, genere, playlist o album.
    Per fare ciò ti basta mettere il segno di spunta accanto alla voce Playlist, artisti, album e generi selezionati, selezionare artisti, generi musicali, playlist e album da sincronizzare sul telefonino mettendo i segni di spunta accanto alle apposite voci e cliccare sul pulsante Applica per far partire la sincronizzazione.
    Se vuoi evitare di sincronizzare anche videoclip e memo vocali, togli i segni di spunta dalle voci che li riguardano.

    Se non preferisci collegare fisicamente il iPhone al computer puoi anche mettere canzoni su iPhone andando ad attivare la sincronizzazione wireless fra i due dispositivi.
    Per fare ciò seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes e apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza con iPhone via Wi-Fi.
    Tieni presente che questa opzione può essere abilitata solo dopo aver connesso una prima volta il telefono al computer tramite cavo.

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    Mettere canzoni su iPhone mediante iTunes Store

    Se preferisci mettere canzoni su iPhone agendo direttamente dal tuo dispositivo senza dover passare per il computer sappi che si tratta di un’operazione possibile ricorrendo all’impiego di iTunes Store, lo store digitale di Apple tramite il quale si possono effettuare l’acquisto e il download di musica, film e altri contenuti.

    Tieni conto però del fatto che utilizzando iTunes Store per poter mettere canzoni su iPhone nella maggior parte dei casi è necessario effettuare l’acquisto di album e brani così come accade utilizzando iTunes sul computer.

    Fatta questa doverosa premessa se desideri mettere canzoni su iPhone tramite iTunes Store la prima cosa che devi fare è quella di afferrare il tuo dispositivo e di premere sull’icona dell’app iTunes Store presente in home screen.

    Attendi qualche istante affinché la schermata di iTunes Store risulti visibile.
    A questo punto per sfogliare le classifiche di vendita o la lista degli album in base ai generi musicali di appartenenza usa i pulsanti che si trovano nella parte alta dello schermo, invece per cercare artisti e brani in maniera diretta usa il bottone Cerca che si trova in basso.

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    Se desideri scaricare uno specifico contenuto sul tuo iPhone ti basta premere prima sul pulsante con il prezzo dell’album/canzone e poi sulla voce Acquista.
    Successivamente digita la password relativa al tuo ID Apple.

    Una volta fatto ciò verrà avviato il download del contenuto scelto.
    A download completato i brani saranno riproducibili liberamente tramite l’applicazione Musica di iOS e saranno anche disponibili anche su iTunes per PC e Mac senza dover acquistare nuovamente lo stesso contenuto, l’acquisto viene infatti associato al proprio account.

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    Mettere canzoni su iPhone mediante Musica

    Per mettere canzoni su iPhone puoi sfruttare anche l’app Musica che trovi già preinstallata sul tuo dispositivo.
    Grazie all’app Musica è possibile ascoltare i propri brani ma anche mettere le mani su un catalogo composto da milioni di canzoni ed album previa sottoscrizione di un abbonamento a pagamento.

    Se desideri dunque mettere canzoni su iPhone sfruttando l’app Musica la prima cosa che devi fare è accedere alla home screen del tuo dispositivo, cercare l’icona dell’app Musica e premirci sopra.

    Una volta avviata l’applicazione seleziona l’opzione che desideri sfruttare per utilizzare il servizio ed attendi qualche istante in modo tale da permettere ad Apple di convalidare la tua richiesta.
    Se hai già fatto richiesta per utilizzare il servizio musicale di Apple annesso all’app Musica puoi saltare questo passaggio.

    Dopo aver effettuato la procedura di sottoscrizione premi sulla voce Per te o o sulla voce Novità presenti nella parte in basso a sinistra della schermata visualizzata dopodiché inizia a cercare la tua musica preferita sogliano le varie sezioni disponibili o effettuando una ricerca mirata dei contenuti da scaricare premendo sul pulsante raffigurante una lente di ingrandimento che si trova in alto e digitando il nome dell’artista, del gruppo o del brano di tuo interesse.

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    In seguito fai tap sull’icona raffigurante tre punti collocata in corrispondenza del contenuto selezionato dopodiché premi sulla voce in rosso Rendi disponibile offline annessa al menu che ti viene mostrato in modo tale da poter mettere canzoni su iPhone.

    Successivamente potrai riprodurre il contenuto scaricato sull’iPhone senza incorrere in costi aggiuntivi e senza neppure dover utilizzare una connessione ad Internet semplicemente accedendo alla sezione Musica dell’app Musica.

    Mettere canzoni su iPhone mediante Spotify

    Se è tua intenzione mettere canzoni su iPhone e tutte le soluzioni che ti ho già proposto non ti hanno convinto abbastanza sappi che non è ancora arrivato il momento di gettare la spugna… puoi infatti provare a ricorrere all’impiego di Spotify.
    Qualora stranamente non ne avessi mai sentito parlare sappi che Spotify è il servizio di streaming musicale più famoso al mondo e probabilmente anche quello con il catalogo più vasto e variegato.
    Il suo piano di base è gratuito ma, questo è bene che tu lo tenga presente, per mettere canzoni su iPhone non è sufficiente in quanto privo di funzioni per il download e utilizzabile solo in modalità shuffle (solo con l’ascolto di brani scelti casualmente dall’applicazione).

    Per poter attivare la funzione di download e quindi per poter mettere canzoni su iPhone con Spotify devi sottoscrivere un abbonamento a Spotify Premium che costa 9,99 euro/mese con una trial gratuita di 30 giorni per i nuovi iscritti (spesso è anche possibile abbonarsi a Spotify Premium approfittando di vantaggiose offerte che consentono di risparmiare sul prezzo base, occhio).
    Una volta effettuata l’iscrizione alla versione Premium del servizio, scaricare un album o una playlist offline è davvero molto semplice.

    Se sei quindi interessato a questa soluzione per mettere canzoni su iPhone la prima cosa che devi fare è quella di scaricare l’app Spotify sul tuo iPhone.
    Per fare ciò accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di App Store, fai tap su Cerca e poi digita spotify nel campo di ricerca collocato in alto.
    Successivamente fai tap sul primo risultato della ricerca.
    Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal tuo iPhone.

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    Adesso fai tap sul pulsante Ottieni collocato in corrispondenza dell’app Spotify Music che ti viene mostrata ed attendi che la procedura di download e di installazione dell’app venga avviata e portata a termine.

    A questo punto recati nuovamente nella home screen del tuo iPhone, premi sull’icona dell’app Spotify ed attendi che la schermata all’applicazione risulti visibile.

    Una volta visualizzata la schermata principale dell’app premi sull’icona con le tre linee orizzontali collocata in alto a sinistra e poi scegli la voce Impostazioni dal menu che ti viene mostrato.
    Successivamente premi su Account e poi fai tao su Acquista Spotify Premium per procedere alla acquisto della versione Premium del servizio.

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    Dopo aver provveduto ad effettuare l’acquisto della versione Premium di Spotify potrai procedere andando a mettere canzoni su iPhone.
    Per aggiungere una canzone ma anche un album o una playlist alla tua libreria musicale, seleziona quest’ultimo, premi sull’icona (…) collocata accanto al suo titolo e seleziona la voce Salva dal menu che compare.
    Successivamente scegli la voce La tua musica dalla barra laterale di Spotify, seleziona l’album o la playlist da rendere disponibile offline e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Disponibile offline.

    Per rendere disponibili offline i singoli brani che hai aggiunto alla tua libreria, seleziona invece la voce Brani e sposta su ON la levetta relativa all’opzione Disponibile offline.

    Se ti interessa ottenere maggiori informazioni riguardo il funzionamento di Spotify ti suggerisco di leggere i miei tutorial come funziona Spotify e su come scaricare canzoni da Spotify.

    come messaggiare tra iphone e ipad

    come messaggiare tra iphone e ipad

    Hai parecchi amici che, come te, possiedono un iPhone o un iPad e ogni mese spendi un mucchio di soldi per comunicare con loro tramite SMS?
    Ma come sei antico! Basta una connessione a Internet e gli ormati vetusti messaggini possono essere sostituiti, senza alcun rimpianto, da diversi servizi gratuiti che non fanno pagare nemmeno un centesimo.

    Coraggio, metti da parte gli SMS e scopri sùbito, insieme a me, come messaggiare tra iPhone e iPad usando delle soluzioni online (in primis iMessage, il servizio proprietario di Apple) che ti faranno risparmiare un bel po’ di soldi ogni mese:
    devi solo scegliere quella che si confà maggiormente alle tue necessità – e a quelle dei tuoi conoscenti – e cominciare a usarla.

    Come dici?
    Sei finito su questo tutorial perché quello che ti interessava capire era come sfruttare il tuo numero di telefono per inviare/ricevere messaggi in maniera indistinta su tutti i tuoi dispositivi Apple?
    Non temere, ti spiegherò come ottenere anche questo risultato.
    Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Buona lettura!

    Indice

    • Come messaggiare tra iPhone e iPad con iMessage
    • Come messaggiare tra iPhone e iPad con Messaggi su iCloud
    • App per messaggiare tra iPhone e iPad

    Come messaggiare tra iPhone e iPad con iMessage

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    Se ti interessa capire come messaggiare tra iPhone e iPad, ti suggerisco in prima battuta di prendere in considerazione una delle soluzioni offerte “di serie” da Apple:
    iMessagge.

    Qualora non ne avessi mai sentito parlare, iMessage è un servizio che consente di inviare SMS gratuiti ai contatti che, a loro volta, hanno un dispositivo Apple e iMessage attivo, sfruttando la connessione a Internet.
    Il suo utilizzo è gratuito, mentre l’attivazione presenta un costo pari a 0,30 euro (o il costo di un SMS internazionale, secondo la tariffazione del proprio operatore).
    Inoltre, per poterne usufruire, bisogna aver effettuato l’accesso sui dispositivi di proprio interesse con il medesimo ID Apple.

    Ciò detto, per iniziare a usare iMessage, devi configurare l’uso del servizio sia sull’iPhone che sull’iPad.
    In entrambi i casi, quello che devi fare è prendere il dispositivo, sbloccarlo, accedere alla home screen e selezionare l’icona delle Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio).

    Nella schermata successiva, seleziona la voce Messaggi e porta su ON l’interruttore che trovi accanto alla dicitura iMessage.
    Dopo aver fatto ciò, una notifica ti avviserà del fatto il tuo operatore potrebbe addebitarti il costo di un SMS internazionale (come già anticipato nelle precedenti righe).
    Dai quindi conferma, facendo tap sulla voce OK, e il gioco è fatto.

    Ora che hai abilitato il servizio, devi preoccuparti di configurarne correttamente l’uso.
    Per cui, recati nuovamente nella sezione Messaggi delle Impostazioni di iOS e seleziona la dicitura Invia e ricevi. Nella nuova schermata visualizzata, seleziona, dalla sezione Puoi ricevere e inviare messaggi da iMessage da, il tuo numero di telefono e gli indirizzi email associati al tuo ID Apple con i quali intendi ricevere e inviare messaggi su iMessage.
    Nella sezione Inizia nuove conversazioni da, invece, apponi il segno di spunta accanto al tuo numero di telefono o al tuo indirizzo email per scegliere da dove iniziare le nuove conversazioni.

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    Adesso che hai attivato e configurato l’uso del servizio, ti starai chiedendo come si fa a spedire un messaggio tramite iMessage, vero?
    Beh, nulla di più facile:
    non devi far altro che avviare la composizione di un nuovo messaggio attraverso l’applicazione Messaggi del tuo iPhone o iPad (come se volessi comporre un SMS) e il sistema rileverà in automatico se il destinatario usa iMessage o no, incanalando la comunicazione mediante questo servizio anziché attraverso la rete di messaggi standard.
    Ti puoi accorgere sùbito se iMessage è stato attivato dal fatto che il pulsante per l’invio del messaggio diventa azzurro.

    Per cui, recati in home screen, seleziona l’icona dell’app Messaggi (quella con il fumetto bianco e lo sfondo verde), fai tap sull’icona con il foglio e la matita presente in alto a destra, digita nel campo A il numero o il nome della persona con cui vuoi chattare oppure premi sul relativo bottone [+] e selezionane il nominativo dalla rubrica e digita il tuo messaggio nel campo apposito, in basso.
    Per confermare l’invio, fai poi tap sul bottone con la freccia verso l’alto.

    Se vuoi, puoi anche inviare contenuti diversi dal semplice testo, come foto, animoji, musica ecc:
    per riuscirci, ti basta usare le app per iMessage che trovi nella parte in basso dello schermo.

    Se qualcosa riguardo la configurazione o il funzionamento di iMessage non ti è chiaro, puoi chiarirti maggiormente le idee leggendo le mie guide su come attivare iMessage e come funziona iMessage.

    Come messaggiare tra iPhone e iPad con Messaggi su iCloud

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    Vorresti inviare e ricevere SMS usando il numero del tuo iPhone anche su iPad?
    Allora quello che devi fare è avvalerti di Messaggi su iCloud, una funzione che permette di “ripetere” l’app Messaggi dell’iPhone su iPad e Mac, consentendo dunque l’invio e la ricezione dei classici SMS anche su questi ultimi.

    Usufruire di questa funzionalità è gratis, la sola spesa da sostenere è quella relativa al costo dei messaggi inviati, a seconda della tariffa del proprio operatore.
    Per sfruttare il servizio, l’iPhone e l’iPad impiegati devono essere connessi a Internet e aggiornati almeno a iOS 8.0.
    Inoltre, su entrambi i dispositivi dev’essere stato effettuato l’accesso a iCloud con il medesimo account.

    Per abilitare l’inoltro dei messaggi, dunque, il primo passo che devi compiere è quello di prendere l’iPhone, sbloccarlo, accedere alla home screen, fare tap sull’icona delle Impostazioni (quella con la ruota d’ingranaggio) e selezionare la voce Messaggi, dalla schermata che ti viene mostrata.
    Individua poi la dicitura Inoltro SMS, selezionala e porta su ON l’interruttore che trovi accanto al nome del tuo iPad.

    Per attivare la sincronizzazione, invece, procedi nel seguente modo:
    recati nella schermata principale delle Impostazioni di iOS, fai tap sul tuo nome posto in alto, seleziona la voce iCloud e porta su ON la levetta che trovi in corrispondenza della voce Messaggi.

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    A partire da questo momento, ogni volta che arriverà un SMS sul tuo iPhone, riceverai una notifica apposita su iPad e potrai leggerlo anche da lì, tramite l’app Messaggi.
    Inoltre, quando vorrai inviare un SMS, potrai farlo anche da iPad, facendo tap sull’icona dell’app Messaggi e avviando la composizione di un nuovo SMS, premendo sull’icona con il foglio e la matita, che si trova in alto a destra.

    Dopodiché dovrai digitare il numero o il nome del contatto di tuo interesse, nel campo A, il corpo del messaggio, nel campo in basso, e inviare il tutto, facendo tap sul pulsante con la freccia verso l’alto, a fondo schermo.

    Ti segnalo che utte le modifiche apportate ai messaggi, poi, risulteranno essere perfettamente sincronizzate tra iPhone e iPad.
    Per cui, se ad esempio cancelli un SMS da iPhone questo verrà rimosso anche da iPad e viceversa.

    App per messaggiare tra iPhone e iPad

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    Trovi le soluzioni per messaggiare tra iPhone e iPad che ti ho descritto nelle righe precedenti molto interessanti ma vorresti sapere se esiste qualche sistema per comunicare da entrambi i dispositivi che non sia ad appannaggio dei soli utenti Apple e che non preveda l’uso degli SMS “tradizionali”?
    Allora ti suggerisco di usare delle applicazioni di messaggistica di terze parti, come quelle che trovi elencate qui di seguito.

    Cerca di individuare la risorsa che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e, soprattutto, quella che anche i tuoi amici, colleghi, parenti ecc.
    utilizzano più di frequente, in modo tale da avere maggiori possibilità di interazione.

    • WhatsApp – è l’app per la messaggistica istantanea più famosa e utilizzata al mondo.
      È gratis e permette di inviare messaggi in maniera sicura (grazie alla crittografia end-to-end), sotto forma di chat, ma anche di effettuare conversazioni di gruppo, spedire foto, video, documenti, effettuare chiamate e videochiamate attraverso Internet (con gli altri utilizzatori del servizio) e molto alto ancora.
      Per utilizzare l’app, occorre creare un apposito account con il proprio numero di telefono.
      Purtroppo non è disponibile come applicazione dedicata per iPad, ma il servizio può essere impiegato sul tablet Apple accedendo alla sua versione Web o con delle applicazioni non ufficiali basate sempre sul servizio in questione.
      Per ulteriori dettagli, ti rimando alla lettura delle mie guide specifiche su come funziona WhatsApp e come scaricare WhatsApp su iPhone e a quella del mio articolo incentrato su WhatsApp per iPad.
    • Telegram – è la soluzione alternativa a WhatsApp attualmente più diffusa.
      È gratis, disponibile sia per iPhone che per iPad (oltre che per altri smartphone, tablet e computer) e consente di chattare con altri utenti registrati al servizio, di spedire foto, video e varie altre tipologie di contenuti e di effettuare chiamate via Internet.
      Per ulteriori dettagli, puoi consultare i miei tutorial su come scaricare Telegram e come funziona Telegram.
    • Facebook Messenger – è l’app per la messaggistica resa ufficialmente disponibile da Facebook.
      È gratis, disponibile sia per iPhone che per iPad (oltre che per Android e sotto forma di servizio Web) e consente di chiacchierare con altri utenti iscritti al social network di Mark Zuckerberg o che hanno scelto di usare Messenger tramite numero di telefono.
      Per approfondimenti, leggi le mie guide su come scaricare Messenger e come funziona Messenger.

    come messaggiare gratis con iphone

    come messaggiare gratis con iphone

    Scambiare messaggi gratis con i propri amici quando si ha un iPhone è facilissimo, basta usare iMessage.
    Peccato però che questo utilissimo servizio fornito da Apple sia limitato ai soli dispositivi della mela (iPhone, iPad, iPod Touch e Mac) tagliando completamente fuori i telefoni Android e gli smartphone di tutte le altre case produttrici.

    Ecco il motivo per il quale oggi voglio mostrarti come messaggiare gratis con iPhone grazie ad una serie di app alternative che, essendo multi-piattaforma, permettono di spedire messaggi gratis non solo verso altri prodotti Apple ma anche verso telefoni Android, Windows Phone, BlackBerry e molte altre tipologie di dispositivi mobili.
    Che aspetti a provarle?

    Ormai non ha quasi più bisogno di presentazioni ma è impossibile parlare di come messaggiare gratis con iPhone senza menzionare WhatsApp, una delle soluzioni più popolari del mondo per inviare e ricevere messaggi gratuitamente tramite Internet.
    Lo scambio di messaggi gratis è riservato solo agli utenti che hanno installato la app sul proprio telefonino, ma essendo quest’ultima compatibile con iPhone, Android, BlackBerry, Windows Phone e Symbian, risulta davvero trascurabile come limitazione.

    Per utilizzare WhatsApp, non devi far altro che scaricare l’applicazione sul tuo smartphone (leggi la mia guida su come installare WhatsApp per saperne di più) e seguire la procedura di configurazione iniziale, nella quale ti verrà chiesto di inserire un codice di verifica ricevuto via SMS e di importare i contatti dalla rubrica, in modo da sapere subito quali fra i tuoi amici usano WhatsApp e quali no.
    È tutto gratis al 100% e senza limiti di tempo.

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    Un’altra validissima soluzione per messaggiare gratis con iPhone è Yuilop.
    Di che si tratta?
    Di un servizio che, come WhatsApp, consente di scambiarsi messaggi gratuiti con gli altri utenti che utilizzano la app ma a questo aggiunge la possibilità di effettuare telefonate e spedire SMS verso utenti non iscritti.

    Le comunicazioni extra-Yuilop vengono pagate con un sistema di crediti denominati Energy:
    più punti Energy si hanno a disposizione e più chiamate/SMS verso persone non iscritte al servizio si possono effettuare.
    Per guadagnare gli Energy, è possibile aderire alle promozioni incluse nella app (es.
    download di altre app) o raggiungere determinati obiettivi nell’utilizzo dell’applicazione.

    Yuilop è compatibile con iPhone e Android.
    Per utilizzarla, basta installarla sul proprio smartphone, effettuare la procedura di configurazione iniziale (basta digitare un codice di conferma ricevuto via SMS e scegliere il nickname da utilizzare nel servizio) e consentire alla app di accedere alla rubrica per scoprire i contatti che già usano Yuilop.

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    Infine, non dimenticarti di Skebby.
    L’ormai storico servizio per inviare e ricevere SMS gratis tramite Internet è disponibile anche per iPhone (oltre che per Android, BlackBerry, Nokia, Java, ecc.) ed è tutt’ora una delle soluzioni preferite dagli utenti che devono scambiarsi messaggi con amici che utilizzano diversi tipi di smartphone.

    Per utilizzare Skebby, basta scaricare la app sul proprio telefono ed eseguire la procedura di configurazione iniziale digitando il proprio numero di telefono e la password che si desidera usare per accedere al servizio.
    I contatti che usano Skebby e quindi possono ricevere/inviare messaggi gratuiti vengono rilevati automaticamente (ammesso che si dia il permesso all’applicazione di accedere alla rubrica).
    Per saperne di più, leggi la mia guida su come inviare SMS gratis.

    come masterizzare un cd mp con mac

    come masterizzare un cd mp con mac

    Vuoi creare una copia di sicurezza delle canzoni che hai scaricato sul tuo Mac ma non sai a quali software affidarti?
    Non preoccuparti.
    Anche se sei passato da pochissimo tempo ai computer di casa Apple e non hai molta dimestichezza con i computer, ci riuscirai in modo molto più semplice di quello che immagini.

    Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero, leggere le indicazioni che sto per darti e scegliere quale applicazione ritieni faccia più al caso tuo.
    Allora, che aspetti?
    Ecco come masterizzare un CD MP3 con Mac passo dopo passo.

    Se vuoi imparare come masterizzare un CD MP3 con Mac, la soluzione più semplice a cui puoi rivolgerti è iTunes, il celebre software multimediale di Apple che tra le sue tantissime funzioni offre anche la possibilità di masterizzare CD musicali, sia standard che in formato MP3.
    Vediamo subito come.

    Se vuoi creare un CD di musica in formato MP3 con iTunes, devi innanzitutto creare una playlist all’interno della quale inserire tutti i brani da copiare sul dischetto.
    Recati quindi nel menu File del programma e seleziona la voce Nuova > Playlist da quest’ultimo, dopodiché sfoglia i brani presenti nella tua libreria e trascina nella barra laterale di destra quelli da masterizzare sul CD.

    Ad operazione completata, clicca sul pulsante Fine collocato in alto a destra (nel riquadro della playlist) ed inserisci nel Mac il dischetto vuoto su cui copiare gli MP3.
    Successivamente, seleziona la scheda Playlist dalla schermata principale di iTunes (in alto al centro), fai click destro sul nome della playlist da masterizzare e seleziona la voce Masterizza playlist sul disco dal menu che compare.

    Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce CD MP3, imposta la velocità di scrittura del disco dal menu a tendina velocità preferita e fai click sul pulsante Masterizza per avviare la copia delle canzoni sul disco.
    Visto che non era difficile?

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    Un’altra buona applicazione che consente di masterizzare un CD MP3 con Mac è SimplyBurns.
    Per scaricarla sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sulla voce Download collocata in alto a destra.

    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (es.
    SimplyBurns-build-rev428.zip) e trascina l’icona di SimplyBurns nella cartella Applicazioni del tuo Mac.

    A questo punto, avvia il programma, clicca sul pulsante Dati e trascina tutti i brani che intendi masterizzare sul CD nella finestra dell’applicazione.
    Clicca quindi sul pulsante Masterizza (collocato in basso a destra) ed attendi che la procedura giunga al termine.

    Naturalmente, i CD masterizzati in questo modo non sono leggibili nei lettori che supportano solo i dischi musicali ma necessitano di uno stereo che supporta anche i file in formato MP3.

    come masterizzare film su dvd con mac

    come masterizzare film su dvd con mac

    Vuoi masterizzare su DVD alcuni film che hai scaricato sul tuo Mac ma non sai quali programmi usare?
    Se non hai necessità particolari e ti interessa solo che i tuoi film siano riproducibili su qualsiasi lettore DVD da salotto, rivolgiti a Burn.

    Burn è un’applicazione gratuita per la masterizzazione che consente di creare qualsiasi tipo di CD o DVD, dai semplici dischetti di dati ai DVD video.
    Grazie ad esso, potrai convertire “al volo” tutti i tuoi film AVI, MP4 ed MKV in DVD e guardarli su qualsiasi player.
    Ecco allora come masterizzare film su DVD con Mac utilizzandolo.

    Se vuoi scoprire come masterizzare film su DVD con Mac, il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di Burn e cliccare sulla voce Download collocata in basso a sinistra.
    Nella pagina che si apre, fai click sul collegamento Download Burn 2.5.1 (19.9 MB) per scaricare il programma sul tuo computer.

    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (es.
    burn251.zip) e trascina Burn nella cartella Applicazioni di OS X per installare il software sul tuo Mac.

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    Per masterizzare film su DVD con Mac utilizzando Burn, avvia il programma e recati nella scheda Video.
    Seleziona la voce DVD-Video dal menu a tendina collocato in alto a destra e trascina il video da copiare sul dischetto nella finestra dell’applicazione.
    Ti verrà chiesto se vuoi convertire il film nel formato DVD (MPG), accetta cliccando su Converti e seleziona la cartella in cui salvare il filmato.

    Accertati dunque che ci sia selezionato il formato PAL nel menu a tendina collocato in basso e clicca sul pulsante Scegli per avviare la conversione del video.
    Il processo avrà una durata diversa a seconda della lunghezza del film e della potenza del computer in uso.

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    A conversione ultimata, inserisci il DVD su cui masterizzare il film nel Mac e fai click sul pulsante Masterizza.
    A questo punto, scegli la velocità con cui copiare i file sul disco (ti sconsiglio di superare i 4x) e clicca sul pulsante Masterizza per dare il via alla masterizzazione.

    Se hai intenzione di riprodurre il film su un lettore DVD abbastanza datato, prima di avviare la masterizzazione del dischetto metti il segno di spunta accanto alla voce Crea un DVD-vid pienamente compatibile che si trova nel menu delle impostazioni, quello che si apre cliccando sull’icona dell’ingranaggio in basso a sinistra.

    Dal medesimo menu puoi anche scegliere se includere un menu nel DVD (Usa tema DVD) e se forzare il rapporto di forma del video in 4:3 (Forza aspetto 4:3).
    Ad ogni modo, le impostazioni di default dovrebbero andare bene nella maggior parte dei casi.

    come masterizzare dvd mac

    come masterizzare dvd mac

    Hai bisogno di masterizzare un DVD con il tuo Mac – il tuo primo Mac, per essere precisi – e non sai ancora come riuscirci?
    Vorresti trasformare i tuoi DivX in DVD e riprodurli su qualsiasi lettore da salotto, ma non ha la più pallida idea di come procedere con macOS?
    Tranquillo, ti aiuto io.

    Dedicami cinque minuti del tuo tempo e ti spiegherò come masterizzare DVD con Mac nella maniera più semplice e veloce possibile.
    Vedremo, insieme, come creare dei dischi in formato dati, come svuotarli (nel caso in cui si trattasse di DVD riscrivibili) e come masterizzare alcuni file immagine in formato ISO, il tutto senza dover usare alcun software aggiuntivo (almeno non necessariamente).

    Come dici?
    Hai bisogno di trasformare alcuni file video in DVD riproducibili con un player da tavolo?
    Non ti preoccupare, scopriremo anche come compiere questo tipo di lavoro.
    In tal caso, però, dovrai necessariamente impiegare delle applicazioni di terze parti.
    Allora?
    Sei pronto per cominciare?
    Sì?
    Grandioso.
    Al bando le ciance e procediamo.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Come masterizzare un DVD dati con Mac
    • Come masterizzare ISO su DVD con Mac
    • Come masterizzare un DVD video con Mac
    • Programmi per masterizzare DVD con Mac

    Operazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando, dunque, a scoprire quali strumenti usare e quali operazioni compiere con essi per masterizzare DVD con Mac, mi sembra doveroso fare una precisazione:
    tutti i più recenti modelli di Mac sono sprovvisti di masterizzatore.
    Di conseguenza, se il tuo computer Apple non è particolarmente datato, per poter compiere le operazioni oggetto di questo tutorial devi necessariamente procurarti un masterizzatore esterno da collegare poi al computer (a meno che tu non lo abbia già fatto, ovviamente).

    A questo proposito, se vuoi qualche consiglio per orientarti nella scelta di quale modello di masterizzatore esterno comprare, ti consiglio vivamente di leggere la mia guida all’acquisto dedicata, appunto, ai masterizzatori esterni.
    Ci trovi utili consigli riguardo marche, modelli, prezzi e compatibilità.

    Come masterizzare un DVD dati con Mac

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    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, possiamo finalmente passare all’azione e andare a scoprire come fare per masterizzare con Mac:
    iniziamo dalla creazione di un DVD dati.
    Se vuoi masterizzare un dischetto con documenti di lavoro, video scaricati da Internet, immagini o qualsiasi altro tipo di file, non devi far altro che inserire un DVD vuoto nel masterizzatore collegato al tuo Mac e aspettare che compaia sulla scrivania la finestra per la scelta dell’azione da compiere.

    Imposta, dunque, l’opzione Apri nel Finder nel menu a tendina situato al centro della summenzionata finestra e premi sul bottone OK per aprire il Finder.
    Qualora non dovesse comparire la finestra per la scelta dell’azione da compiere, apri direttamente il Finder, cliccando sulla sua icona (quella con la faccina sorridente) presente sulla barra Dock, e seleziona l’icona del DVD nella barra laterale di sinistra (dovrebbe avere un simbolo giallo e nero accanto).

    A questo punto, trascina nella finestra del Finder tutti i file che vuoi copiare sul disco e clicca sul pulsante Masterizza collocato in alto a destra, in modo tale da avviarne la masterizzazione.
    Digita quindi il nome che desideri assegnare al DVD, imposta una velocità di masterizzazione tra quelle disponibili nell’apposito menu a tendina e premi sul bottone Masterizza per avviare la scrittura dei dati.

    Nel caso dei DVD riscrivibili, per cancellare i dati presenti sul dischetto, devi aprire Utility Disco, lo strumento incluso in macOS per la gestione di hard disk, chiavette, DVD ecc.
    Per riuscirci, premi sulla sua icona (quella con l’hard disk e lo stetoscopio) presente nella cartella Altro del Launchpad oppure richiama l’utility tramite Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni > Utility del Mac.

    Una volta visualizzata la finestra di Utility Disco su schermo, seleziona il nome del lettore DVD dalla barra laterale di sinistra, dopodiché premi sul pulsante Inizializza per due volte consecutive e verrà avviata la cancellazione dei dati.

    Come masterizzare ISO su DVD con Mac

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    Hai bisogno di masterizzare DVD con Mac partendo da un’immagine in formato ISO?
    Nulla di più facile.
    Fai clic destro sul file ISO da masterizzare e seleziona la voce Masterizza immagine disco “[nome file.iso]” su disco dal menu che compare.

    A questo punto, inserisci un DVD vuoto nel masterizzatore collegato al Mac e, nella finestra che intanto è comparsa sulla scrivania, seleziona il nome del masterizzatore dal menu a tendina Masterizza disco che si trova in alto.
    Dopodiché premi sul bottone Masterizza situato in basso e avvia la masterizzazione del dischetto premendo sull’apposito pulsante.

    Se vuoi, prima di avviare la creazione del disco, puoi anche impostare una velocità di scrittura personalizzata, usando l’apposito menu a tendina, e azionare la verifica dei dati masterizzati, apponendo il segno di spunta accanto all’opzione di verifica presente nella parte bassa della finestra.

    Come masterizzare un DVD video con Mac

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    Se vuoi masterizzare un DVD video con Mac, purtroppo devi sapere che le funzioni e gli strumenti inclusi “di serie” in macOS non sono in grado di assolvere allo scopo in questione:
    per compere quest’operazione devi necessariamente rivolgerti a soluzioni di terze parti.

    A tal proposito, esistono software commerciali (come alcuni di quelli che trovi segnalati nel passo successivo del tutorial) in grado di convertire i file video e masterizzarli direttamente e altri programmi che, invece, si possono usare a costo zero ma, in tal caso, occorre prima convertire il filmato di riferimento con un’applicazione ad hoc e, successivamente, riversarlo su disco usando un altro software.
    Personalmente ti consiglio di adottare la seconda soluzione che, sebbene un tantino più “macchinosa”, non prevede costi.

    Quindi, per quanto riguarda la procedura di conversione dei video nel formato DVD, ti consiglio di affidarti a Total Video Converter Lite, un convertitore video gratuito (eventualmente disponibile in una versione a pagamento, che costa 16,99 euro, che comprende un maggior numero di funzionalità rispetto alla variante base) e semplicissimo da usare.

    Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati alla relativa sezione del Mac App Store Online, fai clic sul pulsante Vedi nel Mac App Store nella pagina Web visualizzata e, una volta apertasi la finestra del Mac App Store sulla scrivania, premi sul pulsante Ottieni/Installa annesso a quest’ultima.
    Se necessario, autorizza il download digitando anche la password del tuo account Apple o usando il Touch ID (se il Mac che stai usando lo supporta).

    Completata la procedura di download e installazione, avvia Total Video Converter Lite premendo sul pulsante Apri comparso nella finestra del Mac App Store o, in alternativa, richiama l’applicazione dal Launchpad, mediante Spotlight, Siri oppure dalla cartella Applicazioni di macOS.

    Trascina quindi il file video da masterizzare sul DVD nella finestra del programma, seleziona le voci Devices > DVD (PAL) dal menu a tendina in alto (accanto alla voce Convert To) per definire il formato di output, indica la posizione in cui salvare il file finale premendo sull’icona con la cartella azzurra situata in basso, premi sul bottone con la doppia freccia in basso a destra e attendi che la procedura di conversione venga avviata.

    A conversione ultimata, scarica Burn, un software gratuito specifico per Mac che consente di compiere le più disparate operazioni di masterizzazione.
    Da notare che, sebbene non venga più aggiornato da diverso tempo a questa parte, continua comunque a funzionare in maniera impeccabile anche sulle più recenti versioni di macOS.
    Per compiere l’operazione in questione, collegati al sito Internet ufficiale del programma e clicca sulla voce Download 64-bit version che si trova in basso a destra.

    Completata la procedura di download, apri l’archivio ZIP scaricato, trascina Burn (l’icona con il dischetto giallo e nero) nella cartella Applicazioni di macOS e avvia il programma facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che si apre, in modo tale da bypassare le restrizioni applicate da Apple verso i software provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

    Ora che visualizzi la finestra di Burn sulla scrivania, seleziona la scheda Video e imposta l’opzione DVD-video nel menu a tendina collocato in alto a destra.
    Dopodiché trascina i video ottenuti con Total Video Converter nella finestra di Burn, oppure selezionali “manualmente” premendo sul pulsante [+] in basso a sinistra, assegna (se vuoi) un titolo al DVD video che stai per creare, compilando il campo in cima, e premi sul bottone Masterizza per completare l’operazione.

    Nota: come forse avrai notato, Burn include anch’esso una funzione per la conversione dei video in DVD.
    Tuttavia, quest’ultima non dà sempre buoni risultati e non funziona con tutti i file video che oggigiorno si trovano su Internet (ad esempio non legge i file MKV).
    Per questo motivo, ti ho consigliato di utilizzare Total Video Converter o un altro convertitore esterno e di lasciare a Burn il dolo compito di masterizzare i video su DVD.

    Programmi per masterizzare DVD con Mac

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    Le funzionalità per masterizzare DVD con Mac già incluse nel sistema non ti hanno soddisfatto e cerchi altre soluzioni a cui affidarti?
    Trovi il procedimento da attuare per la masterizzazione dei DVD video che ti ho descritto nelle righe precedenti un po’ troppo lungo e vorresti capire quali sono le alternative?
    Allora perché non provi i programmi appositamente adibiti allo scopo che ho provveduto a segnalarti qui sotto?
    Spero vivamente che possano soddisfarti.

    • LiquidCD – applicazione a costo zero, facilissima da usare e localizzata in lingua italiana che consente di masterizzare e copiare CD e DVD e che risulta altresì comprensiva di diverse e interessanti opzioni avanzate.
      Ad esempio, permette di scegliere un’icona per il disco, di decidere quali file saranno visibili su PC e quali su Mac ecc.
      Purtroppo non viene aggiornata più da un po’ di tempo a questa parte, ma continua comunque a funzionare anche sulle più recenti versioni di macOS.
    • True Burner – applicazione completamente gratuita e di semplice utilizzo grazie alla quale è possibile creare e masterizzare CD e DVD.
      Supporta tutti i principali masterizzatori e tutti i più diffusi formati di file.
      Consente, inoltre, di verificare i file scritti su disco e di cancellare il contenuto dei dischetti riscrivibili.
    • Roxio Toast – si tratta di un rinomato software commerciale (costa 89,99 euro) per macOS che è in grado di creare DVD video completi di menu partendo da tutti i principali formati di file video.
      Integra anche svariate altre funzioni utili per la copia dei dischi, la creazione di CD/DVD contenenti dati, la conversione dei file audio e video e la cattura dello schermo.
      Eventualmente si può scaricare in versione di prova gratuita, funzionante senza limitazioni per alcuni giorni.
    • Dragon Burn – valido programma per masterizzare CD e DVD su Mac che permette di eseguire le più disparate operazioni di scrittura e copia dei dischi.
      Da notare che supporta praticamente tutte le tecnologie di Buffer Underrun, in modo tale da non correre il rischio che i dischi vengano bruciati in fase di scrittura.
      È a pagamento (costa 31,99 dollari), ma si può scaricare in versione di prova gratuita che risulta funzionante senza alcuna limitazione per un numero di giorni ridotto.

    come mandare gif su whatsapp iphone

    come mandare gif su whatsapp iphone

    I tuoi amici hanno la sana (o malsana?) abitudine di inviarti GIF su GIF quando chiacchierate su WhatsApp, ogni volta che cerchi di fare altrettanto dal tuo “iPhone” non capisci mai come procedere e, di conseguenza, rinunci sistematicamente alla cosa?
    Beh, sappi che d’ora in avanti non sarà più così! Perché?
    Semplice:
    con questa mia guida di oggi ho ben pensato di spiegarti proprio come mandare le GIF su WhatsApp dall’iPhone.
    Contento?

    Nelle seguenti righe andrò infatti ad illustrarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come riuscire nell’impresa agendo direttamente dal tuo fido smartphone a marchio Apple.
    Ti anticipo subito che hai a tua disposizione più opzioni tra cui poter scegliere:
    puoi sfruttare la funzione integrata in WhatsApp, puoi salvare le GIF che più ti piacciono prelevandole dal Web per poi inviarle, puoi importarle da altre app, puoi utilizzare delle tastiere ad hoc o, ancora, puoi creare delle immagini animate personalizzate partendo dai tuoi video.
    Tutti i sistemi appena menzionati sono validi non solo per quel che concerne la condivisione in chat ma anche per gli stati. Insomma, come puoi notare tu stesso… massima libertà!

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
    Posizionati bello comodo, afferra il tuo iDevice ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura delle indicazioni sul da farsi che trovi proprio qui sotto.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.
    Sei pronto?
    Si?
    Bene.
    Buon divertimento!

    Nota: A prescindere dal sistema adottato per mandare GIF su WhatsApp dall’iPhone, la persona (o le persone) a cui hai provveduto a mandare l’immagine animata visualizzerà, nella schermata della chat, un’anteprima della stessa, con il contrassegno GIF al seguito.
    Per riprodurre l’animazione, dovrà premirci sopra.
    Nel caso degli stati, invece, l’animazione della GIF viene avviata in maniera automatica.

    Indice

    • Usando la funzione “di serie”
    • Scaricando le GIF da Internet
    • Importando le GIF da altre app
    • Tramite tastiere di terze parti
    • Ricavandole dai video

    Usando la funzione “di serie”

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    Il primo nonché più semplice sistema per mandare GIF su WhatsApp dall’iPhone consiste nello sfruttare la funzione già inclusa nella famosa app di messaggistica.
    Qui di seguito trovi spiegato in dettaglio in che modo occorre procedere.

    Tanto per cominciare afferra il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona di WhatsApp (quella con il fumetto verde e la cornetta “stampata” al centro).
    Adesso, recati nella sezione Chat dell’app ed apri la conversazione in cui è tua intenzione inserire la GIF.
    In alternativa, avvia una nuova sessione di chat previo tap sul pulsante con il foglio e la matita che sta nella parte in alto ad destra dello schermo.

    Premi quindi sul bottone “+” che sta in basso a sinistra, seleziona la dicitura Libreria foto e video dal menu che si apre e, nella schermata che a questo punto vedi apparire, premi sulla voce GIF in basso o a sinistra.
    Seleziona dunque la GIF che preferisci tra tutte quelle in elenco.
    Volendo, puoi anche effettuare una ricerca per parola chiave, digitando quella di riferimento nella barra in alto.

    Una volta selezionata la GIF che desideri usare, premi sul pulsante con l’aeroplano di carta posto in basso a destra e la GIF verrà immediatamente inviata a chi di dovere.

    Puoi inserire delle GIF anche nella tua storia.
    Per riuscirci, recati nella sezione Stato di WhatsApp, premi sul pulsante con la macchinetta fotografica che trovi accanto alla dicitura Il mio stato, premi sul pulsante raffigurante il paesaggio che sta in basso a sinistra e procedi in egual maniera a come ti ho indicato poc’anzi.

    Scaricando le GIF da Internet

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    Hai trovato delle divertentissime GIF girovagando per il Web e vorresti spedirle ai tuoi amici tramite WhatsApp?
    Si può fare.
    Per riuscivi, devi prima salvarle nel rullino fotografico di iOS.
    Vediamo subito come.

    Apri innanzitutto Safari o comunque sia il browser che di solito utilizzi dal tuo iPhone (es.
    Chrome). Collegati poi al sito che ospita la GIF di tuo interesse, come nel caso di quelli che ti ho segnalato nel mio tutorial sull’argomento, e salva quest’ultima nell’app Foto.

    Per riuscirci, premi sulla GIF e continua a tenere premuto per qualche istante sulla stessa dopodiché scegli l’opzione Salva immagine dal menu che in seguito vedrai apparire. Se stai usando un iPhone che supporta il 3D Touch, per poter vedere l’appena menzionato menu, effettua una pressione decisa sulla GIF ed esegui un leggero swipe verso l’alto.

    Ora che hai salvato la GIF nella galleria fotografica di iOS, chiudi il browser, apri WhatsApp premendo sulla sua icona che trovi sempre in home screen, recati ella sezione Chat premendo sulla voce apposita che sta in basso ed apri la discussione in cui desideri pubblicare l’immagine animata (può essere una chat singola oppure un gruppo) o, ancora, avvia una nuova conversazione premendo sul pulsante con il foglio e la matita che sta in alto a destra.

    Una volta visualizzata la schermata della chat, premi sul pulsante “+” in basso a destra, tappa sulla voce Libreria foto e video dal menu che appare, seleziona la GIF precedentemente salvata in Foto dalla schermata successiva (puoi riconoscere facilmente le GIF in quanto contrassegnato da un’etichetta apposita) e premi sul pulsante con l’aereoplano di carta in basso a destra.
    Et voilà!

    Se invece desideri condividere la GIF scaricata dal Web sotto forma di stato su WhatsApp, nella schermata principale dell’app premi sulla voce Stato, premi sul bottone con la macchietta fotografica che trovi accanto alla dicitura Il mio stato e seleziona, dalla parte in basso dello schermo, la GIF che vuoi condividere.
    Premi infine sull’aeroplano di carta che sta in basso a destra.

    Importando le GIF da altre app

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    Un altro sistema che hai dalla tua per mandare GIF su WhatsApp agendo dall’iPhone consiste nell’importare le immagini animate che più ti piacciono da altre app.
    Riuscirci è un vero e proprio gioco da ragazzi.

    Innanzitutto, devi procurati, nel caso in cui non avessi già provveduto a farlo, delle applicazioni dedicate, appunto, alle GIF animate.
    Tra le più fornite in assoluto c’è GIPHY, un vero e proprio motore di ricerca per immagini di questo tipo grazie al quale è possibile trovare, salvare e condividere con la massima facilità le GIF.
    È gratis e si scarica da App Store.

    Una volta reperita e/o avviata l’app che vuoi usare per cercare e scaricare le GIF, sfoglia le immagini che ti vengo proposte e quando trovi ciò che ti interessa premici sopra, seleziona l’icona della condivisione (il rettangolo con la freccia) e scegli l’opzione per inoltrare il tutto via WhatsApp.
    In alternativa, potresti trovare dei pulsanti raffiguranti l’app in cui importare la GIF.
    In questo caso specifico, premi su quello con il logo di WhatsApp.

    Nel caso specifico di GIPHY, ti basta sfogliare l’immenso catalogo dell’applicazione, premere sulla GIF che preferisci, tappare poi sul pulsante verde con l’icona di WhatsApp che trovi sotto l’immagine e selezionare WhatsApp dalla parte in alto del menu di iOS che vedi apparire.

    Nella schermata della famosa app per la messaggistica istantanea che a questo punto andrà ad aprirsi, seleziona il contatto o il gruppo di riferimento o, se preferisci inserire la GIF nella tua storia, premi sulla dicitura Il mio stato che sta in alto.
    Successivamente premi sulla voce Avanti collocata in basso, poi sul pulsante con l’aeroplano di carta che trovi nella schermata successiva ed è fatta.

    Tramite tastiere di terze parti

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    Puoi mandare GIF su WhatsApp dal tuo iPhone anche sfruttando delle speciali tastiere di terze parti adibite proprio all’invio delle immagini animate.
    Anche in tal caso, la procedura da intavolare è piuttosto semplice.

    Se la cosa ti interessa, provvedi in primo luogo a procurarti una tra le tante tastiere adibite allo scopo (nel caso in cui tu non abbia già provveduto a farlo, chiaramente).
    Tra le varie disponibili, io ti suggerisco GIF Keyboard. Si integra perfettamente con WhatsApp e con tutti gli altri principali servizi di messaggistica istantanea, è gratuita ed il suo database è decisamente ricco.
    Puoi scaricarla direttamente da App Store.

    Dopo aver reperito e/o avviato la tastiera di terze parti che intendi usare, provvedi in primo luogo a configurarla sul tuo iPhone.
    Per riuscirci, premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) di iOS, tappa sulla dicitura Generali, poi su Tastiera, su Tastiere, su Aggiungi nuova tastiera… e seleziona la tastiera di riferimento.
    Premi poi sul nome di quest’ultima e porta su ON l’interruttore che trovi accanto alla voce Consenti accesso completo.

    Successivamente accedi a WhatsApp, recati nella sezione Chat dell’applicazione e seleziona la conversazione di riferimento tra quelle in elenco.
    In alternativa, cominciane una nuova premendo sul pulsante con il foglio e la matita che trovi nella parte in alto a destra della schermata.
    Adesso, premi sul campo per l’inserimento del testo che sta in basso e se non vedi comparire in automatico la tastiera appena installata premi e tieni premuto per qualche istante sull’icona del mappamondo dopodiché selezionala dal menu che appare.

    Al posto della classica tastiera dovresti dunque veder apparire un pratico menu tramite cui cercare e selezionare immagini GIF.
    Individua quella che preferisci, premi sulla relativa anteprima e premi sul tasto per inviarla oppure, se l’immagine viene copiata negli appunto, incollala nel campo di testo di WhatsApp e premi sul pulsante per effettuarne l’invio.

    Nel caso specifico di GIF Keyboard, una volta visualizzata la tastiera, seleziona la categoria di tuo interesse oppure effettua una ricerca per parola chiave tramite l’apposito campo che sta in alto.
    Pigia poi sulla GIF che ti piace e vedrai comparire un messaggio indicante che l’immagine è stata copiata nella clipboard di iOS.
    Per condividerla su WhatsApp, tappa quindi sul campo adibito all’inserimento del testo, scegli Incolla dal menu che appare e poi premi sul pulsante con l’aeroplano di carta collocato in basso a destra per effettuare subito l’invio.

    Ricavandole dai video

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    Come ti dicevo ad inizio guida, puoi anche mandare delle GIF su WhatsApp agendo da iPhone partendo da un dato video salvato nella tua galleria fotografica, quindi andando a creare un’immagine animata totalmente personalizzata.
    Ecco come fare.

    Avvia WhatsApp ed apri la conversione di riferimento nella sezione Chat oppure avviane una nuova premendo prima sul pulsante con il foglio e la matita che sta in alto a destra.
    Pigia poi sul bottone “+” in basso a sinistra e dal menu che appare scegli la voce Libreria foto e video.

    Adesso, seleziona il tuo video dal rullino fotografico dell’iPhone e serviti dei due indicatori presenti sulla timeline del filmato, nella parte in alto dello schermo, per ritagliare una scena di pochi secondi.
    Pigia poi sul bottone GIF posto nella parte in alto ad destra dello schermo.

    Se lo desideri, puoi altresì personalizzare la sequenza scelta usando gli altri strumenti di editing presenti in WhatsApp, previo tap sui pulsanti appositi che trovi nella parte in alto a destra della schermata:
    quello con la taglierina per tagliare l’inquadratura della GIF, quello con la faccina per aggiungere delle emoticons, quello con la “T” per inserire del testo e quello con la matita per disegnare sull’immagine animata creata a mano libera.

    Quando la tua GIF sarà pronta, potrai inviarla semplicemente premendo sul pulsante con l’aeroplano di carta che si trova nella parte i basso a destra della schermata.
    Se vuoi, prima di fare ciò puoi anche inserire una didascalia a piacere compilando il campo apposito.

    Lo stesso discorso vale per lo stato.
    Se vuoi inserire una GIF su WhatsApp partendo da un filmato salvato nel rullino di iOS, recati nella sezione Stato annessa alla schermata principale di WhatsApp, premi sul simbolo della macchinetta fotografica che trovi accanto alla dicitura Il mio stato, seleziona il filmato di riferimento dall’elenco che sta in basso e procedi così come ti ho indicato poc’anzi.

    come localizzare un iphone di un amico

    come localizzare un iphone di un amico

    Stai organizzando un raduno con i tuoi vecchi amici di scuola e, per evitare che qualcuno si perda nel giorno dell’incontro, vorresti creare una sorta di mappa condivisa in cui tutti possono trovarsi vicendevolmente?
    Forse ho la soluzione che fa per te.

    Se tu utilizzi un iPhone e i tuoi amici sono anch’essi utenti dello smartphone Apple, puoi rivolgerti a “Trova i miei amici”:
    un’applicazione gratuita sviluppata dal colosso di Cupertino che consente di condividere la propria posizione geografica con amici e parenti e viceversa.
    La app è completamente gratuita ed è compatibile con tutti i modelli di iPhone.
    Utilizzarla, poi, è davvero un gioco da ragazzi.
    Basta digitare il nome o l’indirizzo della persona alla quale si vuole consentire di localizzare la propria posizione geografica, richiedere di ricambiare il “favore” e il gioco è fatto.

    Se tu e i tuoi amici vi invitate a vicenda nell’applicazione, potrete seguire la vostra posizione geografica in tempo reale e incontrarvi tutti nel giorno del raduno senza correre il rischio che qualcuno si perda.
    La condivisione della posizione geografica può essere anche a tempo, per 1 giorno o anche solo 1 ora:
    proprio quello che serve in una situazione come la tua.
    Allora, si può sapere che altro aspetti?
    Prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri subito come localizzare un iPhone di un amico usando la app “Trova i miei amici”.

    Localizzare un iPhone con “Trova i miei amici”

    Se vuoi scoprire come localizzare un iPhone di un amico, il primo passo che devi compiere è aprire l’App Store e scaricare l’applicazione gratuita Trova i miei amici sul tuo “iPhone” (se non è già installata su di esso).
    Ad installazione completata, avvia l’applicazione e, se necessario, esegui l’accesso in quest’ultima digitando la password del tuo ID Apple.

    Adesso devi contattare gli amici con i quali desideri condividere la tua posizione geografica.
    Pigia quindi sul pulsante Aggiungi che si trova in alto a destra, digita nel campo A: l’indirizzo di posta elettronica dell’amico al quale vuoi consentire di “seguirti” e fai “tap” sul pulsante Invia.

    Per finire, scegli se condividere la tua posizione geografica per un’orafino a fine giornata per sempre premendo su una delle opzioni che compaiono in fondo alo schermo e il gioco è fatto.

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    A questo punto, tutti gli amici che hai selezionato – e che hanno l’applicazione “Trova i miei amici” sul proprio iPhone – possono vedere la tua posizione geografica aggiornata in tempo reale.
    Per visualizzare tu la loro, devi inviare loro una richiesta.

    Per inviare una richiesta per la condivisione della posizione geografica a un amico, seleziona il suo nome (o il suo indirizzo email) dalla schermata iniziale di “Trova i miei amici” e premi prima sulla voce Chiedi di seguire e poi sul pulsante OK.

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    Una volta che i tuoi amici avranno accettato le tue richieste, potrai visualizzare la loro posizione geografica in tempo reale tramite la mappa della app Trova i miei amici.
    E non finisce qui.

    Selezionando un nominativo dalla mappa, puoi impostare delle notifiche per quando la persona arriva o se ne va da un determinato luogo, puoi inviare un messaggio a quest’ultima o puoi avviare una videochiamata tramite FaceTime.

    Per impostare le notifiche relative alla posizione geografica di una persona, seleziona il suo nominativo sulla mappa, premi sul pulsante Avvisami e, nella schermata che si apre, scegli se ricevere degli avvisi quando l’utente va via o arriva in un determinato luogo.

    Se invece vuoi inviare un messaggio o vuoi videochiamarlo su FaceTime, seleziona il suo nominativo sulla mappa, premi sul pulsante Contatto che si trova in alto e, nella schermata che si apre, fai “tap” sulla voce Invia messaggio o sull’icona della videocamera.

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    In caso di ripensamenti, puoi smettere di seguire un amico premendo sul pulsante Modifica che si trova in alto a sinistra nella schermata principale di “Trova i miei amici”, premendo sul simbolo (-) situato accanto al nominativo dell’utente in questione e facendo “tap” sul pulsante Rimuovi che compare sulla destra.

    Se invece vuoi smettere di condividere la tua posizione con gli altri, seleziona la voce Io dalla parte bassa dello schermo e sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Condividi la mia posizione.
    Più facile di così?

    Localizzare l’iPhone smarrito di un amico

    Un amico ha perso il suo iPhone e ti ha chiesto una mano per ritrovarlo? Beh, se il tuo amico era stato abbastanza previdente da attivare il servizio antifurto Trova il mio iPhone, potresti riuscire a localizzare il telefono usando la app Trova il mio iPhone per iOS o collegandoti al sito Internet di iCloud dal computer.

    Grazie al servizio Trova il mio iPhone – qualora non ne avessi mai sentito parlare – è possibile localizzare i dispositivi Apple smarriti e comandarli da remoto.
    Funziona tutto tramite Internet e GPS, quindi se il telefono del tuo amico è stato spento, è senza connessione o ha il GPS disattivato, mi spiace, ma non potrai farci molto.

    Se invece l’iPhone del tuo amico è acceso, connesso a Internet e ha sia il GPS sia il servizio Trova il mio iPhone attivi (si trova nel menu Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone), puoi riuscire a localizzarlo facilmente avviando la app Trova il mio iPhone oppure collegandoti al sito Internet di iCloud e selezionando la voce Trova iPhone da quest’ultimo.

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    Come facilmente intuibile, per localizzare il “iPhone” del tuo amico dovrai effettuare l’accesso a Trova il mio iPhone usando lo stesso account iCloud configurato sul telefono da localizzare.
    Ad accesso effettuato, se l’iPhone è acceso e connesso a Internet, potrai visualizzare la sua posizione geografica su una mappa semplicemente selezionando il suo nome (es. iPhone di ) dal menu Tutti i dispositivi.

    A localizzazione avvenuta, potrai comandare il telefono da remoto impostando un codice di protezione (modalità smarrito), facendogli riprodurre un suono oppure inizializzandolo.
    Attenzione però, inizializzando l’iPhone cancellerai tutti i dati presenti sul dispositivo e perderai la possibilità di localizzarlo nuovamente.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro o vuoi qualche informazione in più su come localizzare iPhone, leggi il tutorial che ho scritto sull’argomento.

    come localizzare un iphone di nascosto

    come localizzare un iphone di nascosto

    Localizzare un iPhone di nascosto non è una cosa che si fa tutti giorni.
    Un’operazione di questo tipo potrebbe infatti essere considerata moralmente discutibile e potenzialmente non lecita, visto che si tratta di violare la privacy di una persona.
    Bisogna però considerare che, l’operazione in questione potrebbe anche avere fini leciti.
    Un esempio?
    Beh, magari si è un genitore e si desidera tenere traccia degli spostamenti del proprio figlio minorenne, magari perché si ha il timore che questo possa combinare qualche attività che gli è stata vietata.
    Un altro esempio che renderebbe lecita quest’attività riguarda il caso di un furto; c’è stato rubato il cellulare e desideriamo rintracciarlo, senza che il ladro venga a scoprire delle nostre intenzioni.

    Come dici?
    Rientri in uno di questi casi, o in una situazione simile, e vorresti sapere come localizzare un iPhone di nascosto?
    Lo spero bene, perché in questo tutorial ti fornirò soltanto soluzioni lecite; ti parlerò infatti di applicazioni che disponibili gratuitamente sui dispositivi mobili Apple, ti permetteranno di monitorare la posizione del cellulare.

    Non vedi l’ora di incominciare perché, visto che hai fatto clic su questa mia guida, hai assoluto di risolvere il tuo problema?
    D’accordo, allora sappi che sicuramente posso aiutarti.
    Considera però che, localizzazione un iPhone non è una cosa così immediata; per far si che gli strumenti da me indicati funzioni, sarà necessario che tu abbia in precedenza attivato i servizi di geolocalizzazione e configurato le applicazioni per il monitoraggio in remoto di cui ti parlerò.
    Detto questo, non perdiamoci ulteriormente in chiacchiere e iniziamo subito.
    Ti auguro una buona lettura.

    Indice:

    • Operazioni preliminari
    • Trova il mio iPhone
    • Prey
    • Lookout:
      Security and Identity Theft Protection
    • Altre applicazioni per iPhone

    Operazioni preliminari

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    Per localizzare un iPhone tramite il servizio offerto da Apple o attraverso altre applicazioni di terze parti, dovrai attivare alcune impostazioni sul tuo dispositivo, affinché ti possano sempre permettere di localizzarlo in qualsiasi momento.

    Quello che dovrai fare è attivare i servizi di geolocalizzazione.
    Per verificare che siano effettivamente attivi sul tuo iPhone, vai nella Home Screen e fai tap sull’icona delle Impostazioni (simbolo di un ingranaggio).
    Adesso dovrai scorrere l’elenco che visualizzi a schermo e fare tap sulla voce Privacy > Localizzazione.
    Nella schermata che ti apparirà, dovrai attivare la funzione Localizzazione, spostando la levetta da sinistra a destra, così da colorarla di verde.
    Fai poi tap sulla voce Condividi la mia posizione e attiva la voce in corrispondenza della dicitura Condividi la mia posizione.

    Così facendo, avrai attivato i servizi di geolocalizzazione sul tuo iPhone, in modo tale da poterlo localizzare con uno dei metodi che ti descriverò qui di seguito.

    Trova il mio iPhone

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    Trova il mio iPhone è un servizio gratuito messo a disposizione da Apple che ti permette di localizzare in modo del tutto silenzioso un dispositivo.
    Questo servizio non è detto che sia attivo sul tuo smartphone e dovrai quindi innanzitutto verificare che l’opzione sia attiva sul tuo iPhone.
    Se non sai come procedere, continua a leggere i paragrafi successivi, dove ti spiegherò come attivare Trova il mio iPhone sul tuo dispositivo Apple.

    Per abilitare il servizio di localizzazione di Apple, raggiungi l’Home Screen del tuo iPhone e fai tap sull’icona delle Impostazioni (simbolo di un ingranaggio).
    Fai tap sul tuo nome e, nella schermata successiva, fai tap sulla voce iPhone di [tuo nome], facendo tap su di essa.
    Seleziona adesso la voce Trova il mio iPhone e assicurati che nella schermata successiva, siano attive le voci Trova il mio iPhone e Invia ultima posizione.

    Se volessi adesso localizzare il tuo iPhone, raggiungi il sito Web Apple, relativo a questo servizio di localizzazione.
    Inserisci tue credenziali dell’account Apple associato al dispositivo da localizzare, così da raggiungere la schermata principale di Trova il mio iPhone.
    Vedrai una mappa geografica che ti indicherà la posizione del dispositivo smarrito.
    Se hai più dispositivi associati all’account, fai clic sulla voce Tutti i dispositivi, in alto al centro, e seleziona il dispositivo Apple da localizzare.
    Questo ti apparirà quindi sulla mappa, con la posizione in tempo reale.

    Prey

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    Prey è un’app semplice nell’utilizzo che riesce a localizzare un iPhone in modo immediato ed efficace.
    Si tratta di un’app gratuita, che puoi scaricare dall’App Store.
    Ma veniamo al punto:
    come funziona Prey?
    Quest’app ti offre la possibilità di registrare fino a tre dispositivi e poter così tenere traccia della sua posizione ovunque essi siano.
    Ti sarà possibile infatti aggiornare la posizione manualmente oppure tramite invio di report regolari.
    Nel caso in cui tu abbia bisogno di registrare più dispositivi oppure accedere ad alcune funzionalità avanzate, come i report frequenti ogni due minuti, puoi decidere di attivare un piano in abbonamento.
    Puoi vederne i prezzi tramite il sito Web ufficiale.

    Quest’app ti ha incuriosito?
    Allora scarica l’app tramite il link che ti ho fornito e, non appena l’avrai installata, fai tap sul pulsante Apri.
    Non appena avrai avviato l’app, noterai che per potervi accedere, dovrai registrare un account gratuito.
    Fai quindi tap sul pulsante Sign up, così da iniziare il processo di registrazione.
    Inserisci nelle caselle di testo tutti i dati che ti vengono richiesti, tra cui il tuo username, l’email e la password da impostare per il tuo account Prey.
    Adesso fai tap su Create my new account, così da completare il processo di registrazione del tuo account.
    Per iniziare ad utilizzare Prey, dovrai però prima acconsentire che l’app ottenga tutti i permessi necessari.
    Fai tap quindi su Consenti sempre > Ok > Consenti e infine fai tap di nuovo su Ok.

    Prima di iniziare a spiegarti passo passo come funziona Prey, voglio farti una premessa.
    Nel caso in cui tu abbia più dispositivi da localizzare, è chiaro che l’app dovrà essere installata su ognuno di essi.
    Per poter poi accedere alla localizzazione, dovrai impostare sull’app di ogni dispositivo lo stesso account di Prey.

    Adesso ti basta semplicemente accedere all’indirizzo Web del servizio preyproject.com e poi fare clic sul pulsante del Log in situato in alto a destra.
    Nella schermata che ti apparirà, inserisci la tua email di registrazione, premendo poi il tasto Login.
    Adesso inserisci la password del tuo account Prey e fai clic ancora su Login.

    Ad accesso effettuato, dal menu di sinistra fai clic su Devices e fai quindi clic sul dispositivo che vuoi localizzare.
    A destra ti apparirà quindi una mappa geografica che ti mostrerà la posizione del dispositivo che hai selezionato.
    Ogni volta che premerai sul pulsante Update location, ti verrà aggiornata la posizione, che cambierà nel caso in cui il dispositivo sia in movimento.

    Se vuoi attivare il monitoraggio in tempo reale, imposta il dispositivo come smarrito, tramite il pulsante Set device to missing.
    Ti verrà quindi chiesto con quale frequenta vuoi ricevere gli aggiornamenti.
    La scelta obbligata è tra 10 o 20 minuti, in quanto le altre frequenze di aggiornamento, come quella ogni due minuti, sono riservate agli utenti con piano in abbonamento.
    Per visualizzare i report, fai clic sulla voce Reports.

    Vuoi prevenire che l’app sia disinstallata dall’iPhone?
    Dal pannello di destra, dopo aver selezionato il dispositivo, fai clic sulla voce Toggle camouflage, così da permettere all’app di modificare la sua schermata principale e la sua icona, in modo tale da sembrare quella di un videogioco.
    Inoltre puoi prevenire la disinstallazione dell’app, impostando le restrizioni su iOS.
    Apri quindi le Impostazioni di iOS (icona di un ingranaggio) e raggiungi la voce Generali e poi Restrizioni.
    Se le restrizioni non sono abilitate, fai tap su Abilita restrizioni e inserisci un pin di quattro cifre a tua scelta.
    Scorri poi le voci a schermo per raggiungere e disabilitare la voce Eliminazione app.

    Lookout:
    Security and Identity Theft Protection

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    Se possiedi un iPhone, l’applicazione che voglio consigliarti di scaricare è Lookout.
    Si tratta di un’app gratuita, disponibile sull’App Store, che permette di monitorare a distanza un dispositivo mobile, che magari è stato smarrito.
    In quanto app gratuita, quest’app fa il suo dovere, ma sono disponibili anche delle funzionalità aggiuntive in abbonamento al prezzo di 2,99 euro al mese o 29,99 euro all’anno.

    La prima cosa che dovrai quindi fare è quella di scaricare l’app attraverso il link che ti ho fornito e fare tap sul pulsante Apri, non appena l’avrai installata.
    Al primo avvio, dovrai fare tap sul pulsante Take the tour, selezionare la voce contrassegnata dalla lettera B, per quattro volte, seguita dal pulsante Continue.
    Infine fai tap su Let’s do this per completare il tour guidato.
    Tra una schermata e l’altra ti appariranno anche delle notifiche per l’accesso ai permessi sul dispositivo.
    Acconsenti a tutte le notifiche che ti appaiono a schermo per iniziare.

    Crea adesso un account gratuito inserendo la tua email e una password a tua scelta e fai tap sul pulsante Sign up.

    Adesso sarai finalmente arrivato alla schermata iniziale di Lockout che ti mostrerà tutte le sue funzionalità principali.
    Se farai tap sulla voce Missing Device e poi su Locate, potrai visualizzare la posizione corrente del dispositivo attualmente da te in uso.
    Dato che a te interessa localizzare l’iPhone, presumiamo che tu non ce l’abbia più a portata di mano.

    Raggiungi quindi il sito Web del servizio di Lockout e fai clic sul pulsante in alto a destra Log in > Personal.
    Accedi con la stessa email e password che hai utilizzato per registrarti nell’app di Lockout e fai clic sul pulsante Log in.

    Non appena sarai entrato verrai automaticamente indirizzato in una schermata con una mappa geografica che ti indicherà la posizione del dispositivo.
    In caso contrario, fai clic sul pulsante della barra orizzontale in alto Locate device.
    In alto, al centro dello schermo, fai clic sulla voce sotto la dicitura Choose your device, per cambiare il dispositivo da localizzare.
    Ogni dispositivo deve avere l’app Lockout installata e dovrai inserire le stesse credenziali di accesso.
    Nel caso in cui tu voglia aggiornare la posizione, fai clic sul pulsante Locate my device.
    Potrai visualizzare anche lo storico delle posizioni rilevate, facendo clic sulla dicitura a sinistra Location history.

    Altre applicazioni per iPhone

    Ci sono altre applicazioni che puoi utilizzare per localizzare di nascosto un iPhone.
    Queste applicazioni, però, come già ti ho ribadito prima, devono essere installate nel dispositivo da localizzare, così da poter accedere ai servizi di geolocalizzazione offerti.

    • McAfee Mobile Security:
      In maniera molto simile al servizio Trova il mio iPhone, per rintracciare un dispositivo mobile iOS, puoi utilizzare quest’applicazione.
      La funzionalità più interessante di McAfee Mobile Security è data dalla possibilità di impostare un intervallo di tempo personalizzato per il monitoraggio della posizione del dispositivo.
      È gratuita e puoi scaricarla dall’App Store di iOS.
    • Avira Mobile Security:
      per localizzare un iPhone, puoi anche scegliere di utilizzare l’applicazione Avira Mobile Security, la quale, a differenza delle altre app e strumenti indicati, permette il tracciamento di un dispositivo direttamente tramite l’app stessa, che dovrà quindi essere installata su un altro dispositivo iOS.
      Puoi scaricarla gratuitamente tramite questo link dell’App Store.
    • Norton Mobile Security:
      si tratta di un celebre software antivirus che, oltre ad essere disponibili sui computer, è presente anche sui dispositivi mobili con sistema operativo iOS.
      Pur essendo un’applicazione a pagamento, offre interessanti servizi che permettono di localizzare un iPhone.
      La caratteristica principale di quest’applicazione è data dalla possibilità di monitorare la posizione di più dispositivi contemporaneamente.
      Se desideri acquistarla, fai clic su questo link, che rimanda all’App Store di iOS.

    come localizzare iphone

    come localizzare iphone

    Hai paura di smarrire il tuo iPhone?
    Beh, ce l’hanno un po’ tutti ed è per questo che Apple ha implementato una funzione di localizzazione remota che permette di rintracciare iPhone, iPad e altri dispositivi iOS a distanza attraverso Internet.
    Il suo nome è “Trova il mio iPhone” e oggi ti spiegherò come utilizzarla.

    “Trova il mio iPhone” è completamente gratuito ed è attivo di default su tutti i dispositivi della mela morsicata, eccetto quelli che non sono stati associati ad un account iCloud o hanno i servizi di localizzazione disattivati.
    Per funzionare, infatti, il servizio di Apple ha bisogno che l’iPhone sia acceso, connesso a Internet e con il GPS attivo.
    Questo ne limita un po’ l’utilità nei casi di furto – se il ladro ha l’accortezza di spegnere il device o di scollegarlo dalla rete lo rende impossibile da rintracciare – ma nei casi di semplice smarrimento funziona molto bene.

    Ciò detto, non perdiamo altro tempo e vediamo subito come localizzare iPhone grazie al servizio “Trova il mio iPhone”.
    La procedura da seguire è la stessa per tutti i modelli dello smartphone Apple e per tutte le versioni più recenti del sistema operativo iOS.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Operazioni preliminari

    Come già accennato, per rintracciare un iPhone da remoto bisogna aver abilitato i servizi di localizzazione su quest’ultimo.
    Se tu, durante la procedura per attivare l’iPhone, non l’hai fatto, rimedia subito.

    Recati quindi nelle Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio presente in home screen), seleziona le voci Privacy e Localizzazione dalla schermata che si apre e sposta su ON la levetta relativa alla funzione di Localizzazione.

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    Successivamente, recati nelle impostazioni di iCloud e, se necessario, attiva il servizio “Trova il mio iPhone”.
    Se non sai come riuscirci, accedi alle impostazioni di iOS, seleziona il tuo nome, poi l’icona di iCloud,  vai su Trova il mio iPhone e imposta su ON la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone.

    Se sposti su ON anche la levetta relativa all’opzione Invia ultima posizione, l’iPhone comunicherà ad Apple – e quindi al servizio di localizzazione remota – la sua ultima posizione geografica nota prima che la sua batteria si scarichi completamente.
    Può essere utile per localizzare il telefono, o quantomeno avere un’idea chiara della sua posizione geografica, da spento.

    Nota: Se utilizzi iOS 10.2.x o precedenti, il menu in cui devi andare è Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone.
    Il resto della procedura da seguire è identico a quanto appena descritto.

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    Localizzare iPhone da remoto

    Una volta attivati i servizi di localizzazione, puoi localizzare iPhone da remoto usando qualsiasi computer connesso a Internet.
    In che modo?
    Te lo spiego subito.

    Il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di iCloud ed effettuare l’accesso in quest’ultimo usando i dati del tuo ID Apple (lo stesso a cui è associato l’iPhone ovviamente).
    Il servizio funziona su tutti i sistemi operativi e tutti i browser più diffusi, per accedervi non devi utilizzare per forza un Mac e/o Safari.

    Se necessario, scegli la lingua e il fuso orario da usare su iCloud e clicca sul pulsante Salva per andare avanti.
    Successivamente, fai click sull’icona Trova iPhone, digita nuovamente la password del tuo ID Apple ed entro qualche secondo si aprirà una mappa con l’elenco dei tuoi dispositivi su cui sono attivi i servizi di localizzazione.
    Per visualizzare la posizione geografica del tuo iPhone, fai click sulla voce Tutti i dispositivi che si trova in alto e seleziona il nome del telefono (es. iPhone di ) dall’elenco che compare.

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    Ora sai dove si trova il tuo smartphone e, se vuoi, puoi anche comandarlo da remoto.
    Basta selezionare una delle icone che si trovano nel riquadro collocato in alto a destra:
    cliccando sull’icona Emetti suono puoi far squillare l’iPhone in modo da attirare l’attenzione degli astanti o recuperare più facilmente il device (se ti trovi nei paraggi ma non riesci a vederlo); cliccando sull’icona Modalità smarrito puoi attivare la modalità smarrito dell’iPhone in cui il dispositivo viene bloccato con un codice personalizzato e mostra, nella sua lock-screen, un numero di telefono da contattare; infine cliccando sull’icona Inizializza l’iPhone puoi cancellare tutti i dati presenti sul “iPhone” e riportare iOS allo stato di fabbrica, operazione che però rende il telefono non più rintracciabile da remoto (quindi utilizzala solo nei casi disperati).

    Non hai un computer a portata di mano?
    Nessun problema, puoi rintracciare il tuo iPhone anche da un altro “iPhone” o da un iPad.
    Non devi far altro che affidarti all’applicazione gratuita Trova il mio iPhone che permette di avere tutte le funzioni del sito di iCloud sui dispositivi iOS.

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    Il funzionamento della app Trova il mio iPhone è praticamente identico a quello che abbiamo appena visto insieme per la versione Web del servizio.
    Dopo aver effettuato l’accesso con il tuo ID Apple, devi selezionare l’icona relativa al tuo iPhone e scegliere quale operazione compiere dal menu Azioni (nella parte bassa dello schermo).

    Soluzioni alternative

    Hai un iPhone sottoposto a jailbreak?
    In questo caso puoi installare delle applicazioni di terze parti che tracciano tutte le attività dello smartphone e permettono di rintracciare il dispositivo da remoto.
    Si tratta di vere e proprie applicazioni-spia, quindi fa’ attenzione:
    sono illegali se utilizzate senza l’espresso consenso del proprietario del telefono.
    Per approfondire questo tema leggi il mio tutorial su come spiare un cellulare.

    come liberare spazio su mac

    come liberare spazio su mac

    Come noto, i Mac hanno bisogno di meno manutenzione rispetto ai PC equipaggiati con Windows, anche se una bella “ripulita” ogni tanto fa sempre bene e permette di liberare un po’ di spazio sul proprio computer, soprattutto se questo dispone di un disco dalla scarsa capacità (es.
    i Mac i cui modelli base partono da 128 GB di storage).

    Come dici?
    Sei interessato all’argomento e anche tu vuoi scoprire come liberare spazio su Mac?
    Allora sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto! Nei prossimi paragrafi, infatti, puoi trovare alcune “dritte” che sicuramente ti saranno utili per riuscire a ripulire il tuo computer da file e applicazioni che occupano inutilmente spazio sul disco.

    Dimmi:
    sei pronto per iniziare?
    Sì?
    Fantastico! Tutto ciò che devi fare è metterti bello comodo, prenderti tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cercare di mettere in pratica le indicazioni che ti darò:
    se lo farai, non avrai il benché minimo problema a liberare spazio sul Mac.
    Buona lettura e In bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Come liberare spazio sul Mac gratis
      • Ottimizzare lo spazio disponibile
      • Disinstallare le applicazioni superflue
    • Come liberare spazio su iCloud dal Mac

    Come liberare spazio sul Mac gratis

    Iniziamo questa disamina vedendo come liberare spazio sul Mac gratis, ovvero utilizzando prevalentemente strumenti inclusi “di serie” in macOS, i quali permettono di ottimizzare lo spazio disponibile sul disco ed eliminare applicazioni e file superflui.

    Ottimizzare lo spazio disponibile

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    La prima operazione che ti consiglio di svolgere è ottimizzare lo spazio disponibile.
    A partire da macOS 10.12 Sierra, Apple ha introdotto una comodissima utility che permette di ottimizzare lo spazio sul disco in maniera estremamente semplice e immediata.

    Per richiamare la funzione in questione, clicca sul logo di Apple che si trova nell’angolo in alto a sinistra dello schermo (nella barra dei menu), seleziona la voce Informazioni su questo Mac dal menu che si apre e, nella finestra che viene visualizzata, premi sulla scheda Archivio.
    Dopodiché clicca sul pulsante Gestisci e attendi che venga completata la scansione del disco.

    A questo punto, nella finestra che si apre, seleziona la scheda Consigli posta sulla barra laterale di sinistra ed esegui le azioni che ti vengono consigliate.
    Ad esempio, tra le cose che è possibile fare per ottimizzare lo spazio c’è l’archiviazione automatica dei file su iCloud quando lo spazio sul disco inizia a scarseggiare (per usufruire di questa funzione, però, è necessario attivare uno dei piani a pagamento di iCloud, a partire da 0,99 euro/mese per 50 GB); l’ottimizzazione dello spazio di archiviazione cancellando film e programmi TV già visti e cancellando gli allegati e-mail recenti e anche lo svuotamento automatico del Cestino.

    Le altre voci presenti sulla barra laterale di sinistra permettono di ottimizzare ulteriormente lo spazio.
    Eccole in dettaglio.

    •  Applicazioni — consente di analizzare la lista delle applicazioni installate e individuare quelle che occupano maggiore spazio.
    • Cestino — consente di visualizzare il contenuto del Cestino ed eventualmente svuotarlo.
    • Creazioni musicali — offre la possibilità di visualizzare ed eventualmente eliminare i file di GarageBand.
    • Documenti — permette di vedere quali sono i file più “pesanti” salvati sul computer.
    •  File iOS — consente di gestire i backup dei dispositivi iOS archiviati sul computer.
    • Foto — permette di gestire la libreria dell’applicazione Foto e attivare l’ottimizzazione dello spazio lasciando i contenuti salvati su iCloud e cancellandoli dal disco del Mac (purché si abbia abilitato la Libreria foto di iCloud).
    • iCloud Drive — consente di gestire i file di iCloud Drive scaricati sul computer.
    • iTunes — offre la possibilità di visualizzare i file che sono presenti nella libreria di iTunes.
    • Libri — permette di gestire i file collegati all’applicazione Libri di macOS.
    • Mail — consente di gestire il salvataggio degli allegati dell’applicazione Mail.
    • Messaggi — permette di gestire i file correlati ai messaggi.

    Disinstallare le applicazioni superflue

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    Disinstallare le applicazioni superflue è un altro accorgimento che può permetterti di liberare spazio sul disco.
    Puoi compiere quest’operazione in molteplici modi:
    vediamoli tutti più da vicino.

    Un modo per disinstallare le applicazioni su Mac è quello di utilizzare l’utility di gestione dello spazio di cui ti ho parlato nel capitolo precedente.
    Per servirtene, clicca sul logo Apple collocato in alto a sinistra dello schermo, seleziona la voce Informazioni su questo Mac dal menu che si apre e poi clicca sulla scheda Archivio che si trova nella finestra che è comparsa a schermo.

    Dopodiché premi sul bottone Gestisci… presente su quest’ultima e seleziona la voce Applicazioni dalla finestra che si apre (nella barra laterale che è presente sulla sinistra).
    Se vuoi, clicca sulla scheda Dimensioni per ordinare i programmi in base allo spazio occupato sul disco.

    A questo punto, non ti resta che selezionare il nome dell’applicazione che ti interessa eliminare per liberare spazio, premere sul bottone Elimina… posto in basso a destra e confermare l’operazione premendo sul pulsante Elimina.

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    In alternativa, puoi disinstallare le applicazioni (solo quelle scaricate dal Mac App Store) recandoti nel Launchpad (l’icona del razzo presente sulla barra Dock), facendo un clic prolungato sull’icona della applicazione che vuoi cancellare e selezionando la (x) che compare nell’angolo in alto a sinistra della stessa.

    Volendo, puoi disinstallare un’applicazione anche dalla cartella Applicazioni di macOS:
    basta trascinare la sua icona nel Cestino e svuotare quest’ultimo facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Svuota il Cestino dal menu che si apre.

    Ti ricordo che alcune applicazioni (es.
    gli antivirus, i programmi per virtualizzare sistemi operativi e le applicazioni della suite di Adobe) hanno delle utility di disinstallazione che vanno utilizzate per disinstallarle correttamente. Maggiori info qui.

    Disinstallando le applicazioni presenti sul tuo Mac tramite le procedure che ti ho descritto nei paragrafi precedenti, però, potresti non eliminare alcuni file collegati a queste ultime, che continuerebbero quindi a occupare inutilmente spazio su Mac.
    Come puoi risolvere questo problema?
    Con AppCleaner:
    una famosissima applicazione per macOS che permette di disinstallare programmi in maniera completa (quindi rimuovendo anche i file collegati a questi ultimi).

    Per servirtene, collegati a questa pagina, premi su uno dei link posti sotto la voce Download (in basso a destra) e, a scaricamento completato, estrai il software dall’archivio zip nella cartella Applicazioni di macOS.
    Dopodiché fai clic destro sull’icona del programma e seleziona la voce Apri dal menu che si apre (per due volte consecutive), così da “bypassare” le restrizioni di Apple verso i software provenienti da sviluppatori non certificati (operazione necessaria soltanto al primo avvio).

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    Adesso, avvia AppCleaner, trascina nella sua finestra l’icona dell’applicazione che vuoi disinstallare, apponi il segno di spunta su tutte le cartelle collegate all’applicazione che vuoi disinstallare, premi sul bottone Rimuovi e il gioco è fatto.

    Se ti viene chiesto di farlo, inserisci la password di amministrazione del Mac e premi sul bottone OK.
    Dopodiché svuota il Cestino per cancellare definitivamente tutti i file delle applicazioni selezionate.

    Come liberare spazio su iCloud dal Mac

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    Sei giunto su questa guida con l’obiettivo di  liberare spazio su iCloud dal Mac?
    Tranquillo:
    è possibile fare anche questo.
    Per riuscirci, basta recarsi nelle impostazioni di sistema e utilizzare il pannello di gestione di iCloud per gestire lo spazio di archiviazione disponibile sul servizio di cloud storage del colosso di Cupertino.
    Trovi spiegato tutto qui sotto.

    Per prima cosa, recati nelle Preferenze di Sistema di macOS cliccando sull’icona dell’ingranaggio presente sulla barra Dock, fai clic sulla voce iCloud presente nella finestra che si è aperta, premi sul bottone Gestisci… posto in basso a destra e, nella schermata visualizzata, potrai visualizzare e gestire tutti i dati sincronizzati online su iCloud.
    Se intendi cancellare tutti i file collegati a una determinata applicazione, non devi far altro che selezionare la sua icona dalla barra laterale di sinistra e cliccare sul pulsante Elimina Documenti e dati:
    tutto qui!

    Se, invece, non vuoi cancellare tutti i dati di un’applicazione ma scegliere “manualmente” quali documenti eliminare e quali no, apri il Finder (l’icona della faccia sorridente posta sulla barra Dock), accedi alla cartella di iCloud Drive e cancella i file che desideri eliminare.

    Volendo, puoi anche procedere dal browser (es.
    Safari):
    in questo caso, ti basta collegarti al sito iCloud.com, effettuare l’accesso con il tuo ID Apple e cliccare sull’icona di iCloud Drive.
    Per cancellare un documento, poi, seleziona la sua icona e fai clic sull’icona della pattumiera posta in alto.

    Per maggiori informazioni in merito a come liberare spazio su iCloud, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida in cui parlo più nel dettaglio dell’argomento.

    come liberare spazio su iphone

    come liberare spazio su iphone

    Sei un felice possessore di un iPhone già da qualche tempo a questa parte ed al momento puoi ritenerti più che soddisfatto della scelta fatta.
    Ciononostante c’è una cosa che ti sta creando qualche problema ed alla quale vorresti cercare di far fronte:
    la carenza di spazio libero disponibile per archiviare i tuoi dati che, a furia di utilizzare il iPhone, ti ritrovi a dover fronteggiare. Avresti dunque bisogno di liberare un po’ di spazio sul tuo iPhone ma non hai la più pallida idea di come fare.
    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti quindi capire se posso darti una mano io?
    Beh, ma certo che si, non temere.
    Con la guida di oggi andrò infatti a fornirti tutte le spiegazioni di cui hai bisogno per liberare spazio su iPhone.

    Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà cosa ci tengo a farti presente sin da subito che nonostante le difficoltà riscontrare sino ad ora liberare spazio su iPhone è in realtà un’operazione abbastanza semplice da effettuare. Seguendo i suggerimenti che sto per darti riuscirai infatti a guadagnare un po’ di memoria libera sul tuo iPhone senza però dover rinunciare a troppi dati o applicazioni e, soprattutto, senza combinare pasticci.

    Cosa ti serve?
    Fondamentalmente soltanto il tuo iPhone, ma se hai a portata di mano il computer con cui sincronizzi solitamente il telefono potresti riuscire a guadagnare qualche altro MB di spazio.
    Allora, pronto a cominciare?

    Applicazioni

    Se ti interessa capire che cosa è possibile fare per poter liberare spazio su iPhone, la prima cosa che ti consiglio di fare è quella di cancellare le applicazioni che occupano più spazio. Per identificare le app che impegnano maggiormente lo spazio d’archiviazione del tuo iPhone e per effettuarne la cancellazione tanto per cominciare accedi alla home screen del dispositivo dopodiché fai tao sull’icona di Impostazioni. Seleziona poi la voce Generali nel menu che si apre dopodiché vai prima su Spazio sul dispositivo e su iCloud e poi sulla voce Gestisci spazio facente riferimento alla sezione Spazio dispositivo.
    Fatto ciò, ti ritroverai al cospetto di un elenco con tutte le app installate sull’iPhone, da quella che occupa più spazio a quella che ne occupa di meno.

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    In genere, le app che consumano più spazio sono Foto e fotocamera (a causa delle foto e dei video registrati con iPhone), Musica Spotify (ossia le canzoni caricate sul dispositivo), Safari (per colpa dei dati archiviati nell’elenco lettura, nella cache e nella cronologia), Facebook (sempre a causa della cache) e i giochi.
    Anche le app di Apple, come GarageBandiMovieiPhotoKeynotePages e Numbers solitamente occupano un cospicuo spazio sulla memoria dell’iPhone.

    Per eliminare una app fra quelle presenti in elenco basta selezionare il suo nome e premere sulla voce Elimina app annessa alla schermata che si apre.

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    Per quanto riguarda Safari, per quanto spazio possa occupare, si tratta del browser Web disponibile di serie su tutti i prodotti e Apple e, di conseguenza, anche su iPhone e in quanto tale non può essere rimosso.
    Tuttavia è possibile ridurre in maniera considerevole lo spazio occupato dai suoi dati sul dispositivo andando a cestinare l’elenco lettura e la cache.
    Per fare ciò attieniti alle seguenti indicazioni.

    • Per cancellare i file offline dell’elenco lettura devi selezionare l’icona di Safari dalla lista delle app installate sul telefono, devi effettuare uno swipe verso sinistra sulla scritta Elenco lettura non in linea e devi premere sul pulsante rosso Elimina.
    • Per cancellare la cache e la cronologia di Safari devi invece recarti nel menu Impostazioni di iOS, selezionare l’icona del browser e premere sul pulsante Cancella dati siti Web e cronologia.
      Attenzione però, se hai un Mac, un iPad o un iPod Touch collegati al medesimo account Apple quest’operazione cancellerà la cronologia di Safari anche su questi device.

    Come ti dicevo, altre applicazioni che tendono ad accumulare dati di cache – raggiungendo dimensioni abnormi – sono quelle dei social network, in primis Facebook. Purtroppo però quasi nessuna di esse prevede la funzione per eliminare in maniera specifica tali informazioni.

    L’unica soluzione al problema è quella di disinstallare completamente le applicazioni dei social network con una certa frequenza e reinstallarle scaricandole dall’App Store.
    Un po’ drastico come metodo, ma funziona, te lo assicuro.

    Foto e video

    Per quanto riguarda foto e video, puoi liberare spazio su iPhone andando a cancellare sia immagini che filmati aprendo l’applicazione Foto, selezionando l’album con tutte le foto e premendo sul pulsante Seleziona che si trova in alto a destra.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alle anteprime di foto e video da cancellare, premi il pulsante con l’icona del cestino collocato in basso a destra e dai conferma della tua volontà di eliminare le foto selezionate facendo tap sull’apposita voce che ti viene mostrata a schermo e il gioco è fatto.

    Come dici?
    Non hai nessuna intenzione di cancellare le tue foto e/o i tuoi video perché altrimenti andresti a perderle inesorabilmente?
    Beh, è evidente che non hai provveduto a trasferire i tuoi scatti sul computer.
    Ad ogni modo non temere, rimediamo subito! Se ti interessa capire che cosa bisogna fare per archiviare le foto sul tuo iPhone sul computer prima di provvedere alla cancellazione delle stesse per cercare di liberare spazio su iPhone non devi far altro che attenerti ai passaggi che ti ho indicato nella mia guida su come trasferire foto da iPhone a PC e come trasferire foto da iPhone a Mac.
    Puoi effettuare la medesima operazione anche sui video.
    Per scoprire come fare dai uno sguardo al mio tutorial su come trasferire video da iPhone a PC.

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    Un’altra valida soluzione per liberare spazio su iPhone andando ad intervenire sulle foto consiste nell’attivare il servizio Libreria foto di iCloud che carica automaticamente foto e video su iCloud Drive lasciandone una versione ottimizzata (quindi più leggera) sul telefono.
    Attivare questo servizio comporta anche la cancellazione dell’album Streaming foto che normalmente occupa fino a 1GB di spazio. Trattasi di una soluzione meno drastica di quella appena menzionata ma altrettanto efficace.
    Ma qual è la differenza tra Streaming foto e Libreria foto di iCloud?
    Te lo spiego subito.

    Streaming foto è un servizio gratuito che carica automaticamente le foto scattate con l’iPhone su iCloud (senza erodere i 5Gb di storage gratuiti), le sincronizza con tutti i dispositivi Apple dell’utente ma ha due grosse pecche:
    conserva solo 1.000 immagini alla volta per un periodo totale di 30 giorni e crea un album nell’applicazione Foto che – come detto in precedenza – può occupare fino a 1GB. La Libreria foto di iCloud salva foto e video in maniera permanente, consente di visualizzarle sul sito iCloud.com e permette di risparmiare spazio sul telefono.
    L’unica controindicazione è che consuma lo storage di iCloud Drive, pertanto per usufruirne dovresti sottoscrivere un piano a pagamento del servizio (si parla di 0,99 euro/mese per 50GB, 2,99 euro/mese per 200GB e 9,99 euro/mese per 2TB). Per approfondimenti da’ un’occhiata al mio post su come archiviare le foto su iCloud.

    Per attivare la Libreria foto di iCloud devi prima attivare un piano a pagamento di iCloud Drive.
    Recati quindi nel menu Impostazioni di iOS e premi prima sul tuo nome, poi sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud e infine su Modifica piano di archiviazione.
    Mediante la schermata che a questo punto ti viene mostrata, ti basta selezionare uno dei piani a pagamento di iCloud Drive e fare tap sulla voce Acquista che risulta collocata nella parte in alto a destra della schermata che visualizzi.
    Se utilizzi iOS 10.2.x o precedenti, il menu in cui devi andare è Impostazioni > iCloud > Archivio, il resto della procedura è uguale a quella necessaria per iOS 10.3 e successivi.

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    Dopo aver attivato un piano a pagamento di iCloud Drive, recati nuovamente nelle Impostazioni di iOS, fai tap sul tuo nome, poi su iCloud, seleziona la voce Foto e attiva le opzioni Libreria foto di iCloudOttimizza spazio iPhone (in questo modo le foto e i video verranno conservati in qualità originale solo sul cloud e occuperanno meno spazio sulla memoria dello smartphone).

    Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per accedere alle impostazioni relative alla Libreria foto di iCloud, devi recarti nel menu Impostazioni > iCloud > Foto.
    Per il resto la procedura da seguire è la stessa.

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    Musica

    Se hai l’abitudine di sincronizzare la musica sul tuo iPhone con iTunes, puoi liberare spazio su iPhone collegando il telefono al computer e gestendo tutto dal software multimediale di Apple.
    Per fare ciò ti basta attendere l’apertura della finestra principale di iTunes sul desktop dopo aver collegato l’iPhone al computer mediante l’apposito cavo, selezionare l’icona del dispositivo dalla barra che si trova in alto e cliccare sulla voce Musica collocata sulla sinistra, in corrispondenza della sezione Impostazioni.

    A questo punto, metti il segno di spunta accanto alla voce Playlist, artisti, album e generi selezionati e seleziona solo le playlist o gli album da copiare sul telefono evitando così di trasferire tutta la libreria di iTunes sull’esigua memoria dello smartphone.
    Per applicare le modifiche apportate, fai clic prima su Applica e poi su Sincronizza.

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    Utilizzi Spotify, hai sottoscritto il piano Premium del servizio e hai attivato la sincronizzazione offline della musica?
    Se la risposta è affermativa sappi che anche in tal caso puoi liberare spazio su iPhone semplicemente rinunciando a qualcuna delle tue playlist. Per fare ciò ti basta premere sul pulsante con le tre linee orizzontali che si trova in alto a sinistra, andare su La tua musica, premere su Playlist, selezionare la playlist da cancellare dal telefono e spostare su OFF la levetta collocata in corrispondenza della voce Download.

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    Altri file

    A questo punto dovresti essere ciò riuscito a liberare spazio su iPhone a sufficienza. Ad ogni modo, prima di lasciarti voglio suggerirti un altro paio di possibili soluzioni per aumentare i MB disponibili sul dispositivo.

    Tanto per cominciare ti invito a sfruttare Dropbox.
    Si tratta del servizio di cloud storage disponibile anche per computer.
    Dropbox permette di conservare online e sincronizzare gratuitamente su tutti i propri dispositivi 2GB di dati (che possono diventare qualcosina in più invitando altri amici in Dropbox e partecipando a concorsi e promozioni).
    Per scaricare l’app Dropbox premi qui direttamente dal tuo iPhone. Può tornarti utile per ottenere ulteriore spazio sfruttando il cloud, ovvero salvando i dati in degli hard disk online senza occupare realmente lo spazio sulla memoria del dispositivo.

    Un altro ottimo sistema per liberare spazio su iPhone consiste poi nel ricorrere all’uso di un software come PhoneClean che effettua una scansione approfondita dell’iPhone e riesce a cancellare tutti i file di cache che normalmente risultano inaccessibili dai menu di iOS.
    Il programma è a pagamento ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di scoprire quanto spazio si potrebbe liberare acquistando la versione completa.
    Per scaricare PhoneClean sul tuo computer clicca qui.

    come liberare memoria iphone

    come liberare memoria iphone

    Nei giorni scorsi hai comperato un iPhone e, tutto contento della cosa, hai cominciato a scaricare applicazioni a più non posso, ad aggiungervi brani musicali da poter eventualmente ascoltare offline, film e chi più ne ha più ne metta.
    Il risultato, purtroppo, è però stato quello che lo spazio di archiviazione del dispositivo si è saturato ed adesso non ne hai più a sufficienza neppure per scattare qualche foto.
    Beh, vista la situazione mi pare evidente il fatto che tu debba preoccuparti di “sgomberare” un po’ la memoria del “iPhone” lasciandoci su solo ciò di cui ritieni di aver veramente bisogno.

    Come dici?
    Ci avevi già pensato ma essendo inesperto riguardo il mondo degli smartphone di casa Apple ti piacerebbe ricevere qualche utile dritta sul da farsi?
    Beh, allora direi proprio che sei capitato nel posto giusto, al momento giusto.
    Con questo mio articolo di oggi desidero infatti illustrarti come liberare memoria iPhone e, credimi, è molto più semplice di quel che tu possa pensare.
    Seguendo i suggerimenti che sto per fornirti riuscirai quindi a guadagnare maggiore memoria libera sul tuo cellulare Apple ma, al contempo, senza dover dire definitivamente addio ai dati per te rilevati e, cosa ancor più importante, senza pasticciare.

    Allora?
    Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di iniziare a concentrarci sul da farsi?
    Si?
    Grandioso! Mettiti dunque ben comodo, afferra il tuo iPhone e comincia a concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial interamente dedicato all’argomento.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che addirittura in caso di necessità sarai pronto a fornire utili consigli a tutti i tuoi amici bisognosi di ricevere qualche dritta analoga.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Disinstallare le app più “ingombranti
    • Cancellare i dati delle applicazioni
    • Gestire gli elementi multimediali
      • Foto e video
      • Musica
    • Altre dritte utili

    Disinstallare le app più “ingombranti

    Il primo nonché più semplice sistema per liberare la memoria dll’iPhone consiste sicuramente nell’andare a rimuovere tutte quelle applicazioni potenzialmente non utili installate sul dispositivo e che occupano spazio eccessivo su quest’ultimo.

    Per scoprire quali sono le app che occupano più spazio sul tuo iPhone devi accedere alla home screen del dispositivo, premere sull’icona di Impostazioni (quella a forma d’ingranaggio), tappare su Generali e successivamente sula voce Spazio libero iPhone. Se stai usando un dispositivo con su installata una versione di iOS precedente alla 11 devi invece recarti in Impostazioni > Generali > Spazio sul dispositivo e su iCloud e poi su Gestisci spazio, sotto la dicitura Spazio dispositivo.

    Adesso, dovresti ritrovarti al cospetto di una schermata con l’elenco di tutte le app installate sul tuo iPhone.
    Per eliminare quelle che occupano più spazio e che al contempo ritieni superflue, selezionane il nome e premi sul pulsante Elimina app presente nella schermata che si apre.
    Per individuare più rapidamente le app non propriamente utili puoi tenere conto della data di ultima apertura riportata sotto il nome di ciascuna di esse.
    In teoria quelle meno utili sono anche quelli che utilizzi di meno e che quindi hai aperto meno di recente.

    Tieni presente che facendo così come ti ho appena indicato le app selezionate ed i relativi documenti e dati saranno completamente rimossi dal device.
    Se però per una qualsiasi ragione preferisci rimuovere solamene l’app lasciando intatti i file e le info correlate e se disponi di un dispositivo con su installato iOS 11 o versioni successive puoi premere su Disinstalla app che, a differenza dal comando summenzionato, ti permette appunto di liberare lo spazio occupato dalle app sul tuo iDevice conservano però i relativi documenti e dati.
    Per cui, se scegli quest’opzione, nel caso in cui dovessi poi installare nuovamente le applicazioni cancellate tutti i tuoi dati potranno essere recuperati.

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    Partendo poi dal presupposto che, come recita un vecchio detto, prevenire è meglio che curare e considerando anche il fatto che rimuovere “manualmente” tutte le app inutili e più ingombranti può diventare snervante, molto snervante, puoi semplificare ed automatizzare l’esecuzione di questa operazione affidandoti alla rimozione automatica delle app (disponibile solo a partire da iOS 11 in poi).
    Si tratta infatti di una funzionalità che, come facilmente deducibile, entra in aziona da sola andando andando a rimuovere le app meno utilizzate senza però cancellarne dati e documenti.

    Per abilitarla, ti basta fare tap sulla dicitura Abilita che che trovi accanto a Rimuovi app che non usi, sempre nella sezione Impostazioni > Generali > Spazio libero iPhone.
    La medesima funzionalità può essere attivata anche facendo tap sulla voce iTunes Store e App Store della sezione Impostazioni di iOS e portando poi su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della dicitura Rimuovi app che non usi che sta a fondo schermo.

    Cancellare i dati delle applicazioni

    Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che alcune app, come ad esempio Safari, Facebook e quelle per il download dei wallpaper, includono dei file di cache e temporanei che con il passare del tempo vanno inevitabilmente ad occupare un ingente quantitativo di spazio di archiviazione sul dispositivo.
    Di conseguenza, rimuovere (quando possibile) tali dati può essere utile, anzi di più per liberare la memoria dell’iPhone.

    Ma come fare per eliminare i dati in questione?
    Te lo spiego subito! Per quel che concerne Safari, accedi alla sezione Impostazioni di iOS, fai tap sulla voce Safari annessa alla schermata che si apre e poi premi su Cancella dati siti web e cronologia per due volte di seguito.

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    Nel compiere questi passaggi tieni però presente il fatto che verrà cancellata non solo la cache di Safari, ma anche la lista dei siti Internet che hai aperto di recente.
    Altra cosa importante di cui devi tener conto è poi il fatto che i di navigazione non saranno eliminati solo dal tuo iPhone ma anche sugli altri device eventualmente collegati al tuo account iCloud (es.
    Mac e iPad).

    Dati di navigazione e cronologia a parte, anche l’elenco di lettura offline (vale a dire i link che vengono salvati nell’elenco lettura dell’app) del famoso browser di casa Apple può andare ad occupare spazio prezioso sul dispositivo in maniera totalmente inutile.
    Di conseguenza, ti consiglio, di tanto in tanto, di effettuare una sana pulizia.

    Per riuscirci, recati in Impostazioni, fai tap su Generali e successivamente premi su Spazio libero iPhone.
    Se invece sul tuo dispositivo risulta installata una versione di iOS precedente alla 11 devi invece recarti in Impostazioni > Generali > Spazio sul dispositivo e su iCloud e premere sulla voce Gestisci spazio che trovi in corrispondenza della dicitura Spazio dispositivo.

    Successivamente ed in entrambi i casi scegli Safari dall’elenco delle applicazioni installate sul device.
    Pigia poi sul pulsante Modifica presente nella parte in alto a destra della schermata che si è aperta, premi su “-” (simbolo meno) apparso in corrispondenza della dicitura Elenco di lettura non in linea e tappa sul pulsante Elimina che vedi apparire a destra.

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    Per quel che concerne Facebook, purtroppo non è disponibile una funzione apposita per l’eliminazione dei file di cache per cui per rimuovere questi ultimi dal device occorre mettere in pratica una procedura sicuramente poco pratica ma, su questo non ci piove, efficace:
    rimuovere e ed installare nuovamente l’app.
    Per eliminare l’app ti basta premere e continuare a tenere premuto sulla sua icona sino a quando non comincia a “ballare”, fare tap sulla “x” che vedi apparire nella parte in alto a destra di quest’ultima e premere poi sul pulsante Elimina in risposta all’avviso che vedi comparire a schermo.
    Per maggiori informazioni puoi leggere il mio articolo su come disinstallare app iPhone.

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    Stesso discorso vale per tutte le altre app presenti sull’iPhone che tendono ad accumulare un maggiori quantitativo di file temporanei.
    L’unica eccezione è rappresentata dalle app che integrano una funzionalità apposita, come ad esempio quelle peer scaricare nuovi sfondi per il dispositivo, in cui, appunto, è solitamente presente un bottone per eliminare la cache o comunque sia per limitarla ad un certo numero di MB.

    Altra cosa che ti invito a fare per liberare più spazio possibile sul tuo iPhone andando a rimuovere i dati relativi all’uso delle app è quello di sfruttare la funzione Condivisione file di iTunes che, appunto, ti permette di cancellare i file inutili presenti all’interno delle applicazioni. Molte applicazioni, come nel caso dei download manager, tendono ad accumulare file che si copiano sulla memoria dell’iPhone o si scaricano da Internet che ci si dimentica poi di rimuovere e che, come facilmente intuibile, vanno ad occupare spazio sull’iDevice.

    Per utilizzare la funzionalità in oggetto, collega l’iPhone al computer mediante il relativo cavo Lightning/Dock, attendi qualche istante affinché si avvii iTunes (se ciò non accade in maniera automatica avvia tu l’applicazione manualmente mediante la sua icona), clicca sull’icona dell’iPhone che vedi comparire in alto a sinistra nella finestra del programma e seleziona la voce Condivisione file dalla barra laterale.
    Clicca quindi sulle icone di tutte le app presenti in esso e quando nella parte destra di iTunes trovi dei file superflui da cancellare, clicca sulle loro icone e premi il tasto Canc o barra spaziatrice sulla tastiera del computer per eliminarli subito.
    Facilissimo!

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    Gestire gli elementi multimediali

    Passiamo ora alla gestione dei file multimediali.
    Anche foto, musica e video vanno infatti ad occupare considerevole spazio sul dispositivo limitandone la memoria.
    Sempre fermo restano che rimuovere gli elementi non più utili e il miglior sistema per guadagnare spazio su iPhone, esistono anche dei “trucchetti” che possono permetterti di continuare a disporre dei tuoi file senza però cancellarli del tutto.
    Analizziamo più in dettaglio la questione.

    Foto e video

    Per quel che concerne le foto e i video, il mio consiglio è quello di trasferire tutto sul competere, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come importare foto da iPhone, e rimuovere dall’iDevce i contenuti che non ritieni sia il caso di portare sempre con te.

    Per eliminarli, apri la app Foto di iOS, seleziona la scheda Album, recati poi in Tutte le foto e fai tap sul bottone Seleziona in alto a destra.
    Seleziona poi gli elementi che vuoi eliminare e tappa sull’icona del cestino in basso a destra.
    Fatto!

    Successivamente ricordati di andare nell’album Eliminati di recente (che, appunto, racchiude tutti i file cancellati di recente e consente di ripristinarli in caso di eliminazioni accidentali) della app Foto e di cancellare i file anche da lì.
    Puoi trovare maggiori info al riguardo nel mio tutorial su come eliminare foto da iPhone.

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    Altro sistema che ti suggerisco di considerare per liberare la memoria dell’iPhone è quello di attivare Libreria foto di iCloud e di usufruire della funzione per l’ottimizzazione dello spazio.
    Si tratta infatti di un servizio gratuito a marchio Apple che archivia in automatico le foto e i video realizzati con gli iDevice online e mantiene sullo smartphone solo delle versioni ottimizzate di questi ultimi (quelle in alta qualità possono essere scaricare al bisogno).
    Puoi abilitarla recandoti in Impostazioni > Foto e portano su ON l’interruttore relativo alla voce Libreria foto di iCloud.
    Per ulteriori dettagli nel mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

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    Musica

    Per quel che concerne invece la musica, se hai copiato la libreria di iTunes sul tuo iPhone ti consiglio di rivedere le impostazioni per fare in modo che sullo smartphone vengano trasferiti solo i brani che ti interessano davvero.
    Per maggiori info, leggi la mia guida su come trasferire musica da PC a iPhone.

    Puoi risparmiare ancora spazio anche abbonandoti ad un servizio di streaming musicale , come ad esempio Apple Music che, come facilmente deducibile, è perfettamente integrato con i prodotti dell’azienda trattandosi, appunto, di una soluzione made in Apple.
    In questo modo potrai sfoltire la libreria multimediale del tuo iPhone avendo la possibilità di avere tutto a portata di cloud.
    L’uso del servizio presenta un costo pari a 9,99 euro/mese (oppure 14,99 euro/mese per il piano famiglia che supporta fino a 6 utenti o 4,99 euro/mese per gli studenti) ma viene offerto un periodo di prova gratis.
    Pensa, consente anche creare una libreria multimediale nel cloud e di sincronizzarla tra tutti i dispositivi loggati al medesimo ID Apple.

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    Altre dritte utili

    Tenendo conto del fatto che lo spazio disponibile su iPhone può comunque non essere sufficiente (anche perché a differenza di altri smartphone della concorrenza non si tratta di un device con memoria espandibile), affidarsi ad uno o più servizi di cloud storage può sicuramente essere di grande aiuto per continuare a mantenere intatti i propri file senza però gravare sulla capienza del dispositivo.
    Non hai la benché minima idea di cosa siano questi servizi di cloud storage oppure non sai a quale affidarti?
    Allora da’ subito uno sguardo all’elenco apposito che ho preparato per te e che trovi qui di seguito per schiarirti immediatamente le idee.

    • iCloud Drive – Si tratta del servizio di cloud storage reso disponibile dalla stessa Apple.
      È dunque incluso in tutti gli iPhone.
      Il piano base è gratis ed offre 5 GB di spazio ma eventualmente è possibile passare ai piani a pagamento da 50 GB di spazio a 0,99 euro/mese, da 200 GB di spazio a 2,99 euro/mese e da 2 TB di spazio a 9,99 euro/mese in caso di necessità.
      È ottimo per archiviare i dati delle app in uso su iOS e per utilizzare i servizi precedentemente menzionati.
      Per ulteriori dettagli puoi consultare il mio articolo sull’argomento.

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    • Google Drive – È il servizio di cloud storage reso disponibile da Google, tramite il quale si possono archiviare ogni genere di file.
      Per iPhone è disponibile un’app dedicata.
      Il piano gratuito di base offre 15 GB di storage, mentre quelli a pagamento, rivolti all’attivazione del servizio Google One, partono da 1,99 euro/mese per 100 GB di spazio di archiviazione, fino a un massimo di 30 TB, al prezzo di 299,99 euro/mese.
      Per maggiori informazioni ti consiglio di dare uno sguardo al mio tutorial dedicato all’argomento.
    • Dropbox – Celebre servizio di cloud storage fruibile dalla quasi totalità di device, iPhone incluso (sotto forma di apposita app).
      Gratuitamente offre 2GB di spazio (che possono eventualmente essere aumentati invitando altri amici in Dropbox e partecipando a promozioni varie).
      Qualora necessario può essere attivato anche il piano a pagamento da 9,99 euro/anno per portare lo spazio d’archiviazione disponibile sino ad 1TB.
      Per saperne di più leggi il mio tutorial dedicato all’argomento.

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    • OneDrive – È il servizio di cloud storage di Microsoft.
      Da iPhone è accessibile tramite l’app dedicata.
      Il piano di base è gratuito ed offre 5 GB di spazio d’archiviazione ma eventualmente sono disponibili anche i piani a pagamento da 50 GB per 2 euro/mese e da 1TB per 7 euro/mese.
      Per saperne di più leggi il mio tutorial sull’argomento.

    Per concludere, ti segnalo che se scegli di utilizzare uno o più dei servizi di cui sopra per l’archiviazione nel clou dei tuoi file puoi gestire il tutto comodamente dal tuo iPhone sfruttando l’app File, inclusa “di serie” a partire da iOS 11.
    Si tratta di un’applicazione che, come facilmente deducibile dal nome stesso, permette di gestire tutti i file presenti fisicamente sul dispositivo oltre che di accedere a quelli archiviati in rete da un’unica e comoda posizione.
    Per servirtene, dovrai comunque effettuare il download sul tuo iPhone dell’app originale del servizio di riferimento ma per tua comodità potrai poi organizzare tutti i tuoi documenti da File senza dover aprire ogni singola applicazione ogni volta.

    come leggere qr code con iphone

    come leggere qr code con iphone

    Sei alla ricerca di un’app mediante cui poter leggere QR code con iPhone ma non sei ancora riuscito a trovare quello che fa al caso tuo?
    Non ti preoccupare, anche questa volta puoi contare sul mio aiuto! Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti indicarti quelle che a parer mio rappresentano le migliori applicazioni al momento in circolazione tramite le quali poter effettuare la scansione dei codici QR direttamente dal tuo fido “iPhone”.

    Prima di suggerirti quali app utilizzare e come e fare per poter leggere QR code con iPhone permettimi però di schiarirti un attimo le idee riguardo, appunto, i codici QR.
    Trattasi, in soldoni, di codici a bare “potenziati” che, proprio per questo, possono rivelarsi particolarmente comodi nelle più svariate circostanze.
    Possono ad esempio essere usati per aprire pagine Web, per visualizzare biglietti da visita digitali e molto altro ancora.

    Adesso che hai le idee più chiare a riguardo direi che puoi finalmente passare all’azione vera e propria! Dunque dimmi, sei pronto per iniziare?
    Si?
    Grandioso! Allora mettiamo al bando le ciance e cominciamo subito a scoprire insieme come leggere QR code con iPhone.
    Sicuramente alla fine potrai dirti pienamente soddisfatto oltre che ben felice delle scoperte fatte!

    QR Code Reader by Scan

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    La prima app alla quale voglio suggerirti di rivolgerti per poter leggere QR code con iPhone è QR Code Reader by Scan.
    È gratis, è molto efficace ed è davvero semplice da usare.
    Come funziona?
    Adesso te lo spigo!

    Tanto per cominciare provvedi ad effettuare il download dell’app sul tuo iDevice mediante il collegamento che ti ho appena fornito.
    Ad installazione ultimata, avvia QR Code Reader by Scan facendo tap sulla sua icona che è stata aggiunta nella home screen del tuo iPhone e punta la fotocamera in modo da posizionare il QR code al centro dell’inquadratura (non devi necessariamente mettere il telefono in posizione orizzontale).

    Attendi dunque qualche istante affinché venga rilevato il contenuto del codice QR e quest’ultimo ti verrà mostrato direttamente nel browser.
    Più facile di così?

    Se lo preferisci, puoi evitare che i link presenti nei QR code vengano aperti direttamente dopo la scansione del codice.
    Per fare ciò, recati nelle impostazioni della app facendo tap sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a sinistra e sposta su ON l’interruttore relativo all’opzione Chiedi prima di aprire.

    Se vuoi, puoi anche scansionare il codice QR contenuto in un’immagine salvata sull’iPhone premendo prima sull’icona della foto che si trova in alto e poi sul pulsante OK (per autorizzare l’applicazione ad accedere al rullino di iOS).

    Puoi anche visualizzare l’intera cronologia degli indirizzi scansionati con QR Code Reader by Scan premendo sull’icona dell’orologio collocata in basso a destra.
    Per cancellarli, devi invece fare tap sul bottone Modifica che si trova in alto a sinistra, devi poi premere il tasto (-) che compare accanto agli indirizzi da rimuovere e devi completare l’operazione premendo sul pulsante Elimina.

    Scanbot

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    L’app per leggere QR code con iPhone che ti ho proposto nelle righe precedenti non ha saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione perché troppo “scarna”?
    Cerchi un’applicazione che oltre a permettere di effettuare la scansione dei codici QR sia anche in grado di effettuare altre operazioni come ad esempio la digitalizzazione di documenti?
    Allora da’ subito un’occhiata a Scanbot e vedrai che non te ne pentirai!

    Trattasi infatti di un’eccellente app per iOS che permette di leggere i QR code oltre che di digitalizzare i documenti usando la fotocamera dello smartphone.
    Una volta inquadrati, i documenti possono essere ottimizzati tramite una serie di appositi filtri che ne aumentano la leggibilità e ne perfezionano la prospettiva.
    La versione base dell’applicazione, che per la sola lettura dei QR code è più che sufficiente, è totalmente gratuita ma per sbloccare delle funzionalità avanzate, come ad esempio il riconoscimento dei caratteri di scrittura e il caricamento automatico dei file sui servizi di cloud storage, è necessario acquistare una delle versioni Pro di Scanbot con prezzi a partire da 5,99 euro.

    Per quanto riguarda l’utilizzo all’app per la sola lettura dei codici QR, provvedi innanzitutto ad eseguire il download di Scanbot sul tuo iPhone tramite il collegamento che ti ho fornito poc’anzi. Una volta completata l’installazione, avvia Scanbot premendo sulla sua icona che è stata aggiunta alla home screen dell’iPhone, segui la breve guida introduttiva che ti viene mostrata e declina l’invito a diventare un utente Pro (a pagamento) selezionando l’opzione per utilizzare a costo zero i servizi offerti dall’app.
    Se non ti interessa, provvedi inoltre a saltare l’iscrizione alla newsletter offerta dal servizio.
    Per concludere, consenti all’app di accedere alla fotocamera facendo tap sul pulsante OK.

    Sucessivamente porta la fotocamera del tuo iPhone dinanzi il QR Code che desideri scansionare ed attendi qualche istante affinché l’app rilevi automaticamente il codice.
    Se questo non accade, premi sul pulsante di forma circolare collocato in basso per forzare la procedura di individuazione.

    A scansione avvenuta, si aprirà un riquadro a schermo contenente tutte le informazioni relative al codice QR.
    Potrai poi scegliere di collegarti all’eventuale sito Web di riferimento facendo tap sulla voce Apri in Safari collocata in basso oppure di condividere e/o salvare il tutto mediante ulteriori servizi e app presenti sul tuo dispositivo premendo sull’icona raffigurante un rettangolo con una freccia collocata in alto a sinistra.

    Qrafter

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    Se cerchi un’applicazione che oltre a permettere di leggere QR code con iPhone ti consenta anche di effettuare alcune operazioni più, per così dire, avanzate puoi rivolgerti a Qrafter.
    Trattasi infatti di un’app che non solo consente di leggere i codici QR ma… anche di crearli!

    L’applicazione è completamente gratuita (a patto di sopportare la visualizzazione di qualche banner pubblicitario durante il suo utilizzo) e permette di visualizzare e creare QR code di qualsiasi genere:
    collegamenti a siti Web, contatti, posizioni geografiche, eventi dati di reti Wi-Fi e altro ancora.

    Per iniziare ad utilizzare Qrafter sul tuo iPhone, provvedi innanzitutto ad effettuarne il download tramite il collegamento ad App Store che ti ho fornito poc’anzi. Successivamente avvia l’applicazione facendo tap sulla sua icona che è stata aggiunta in home screen dopodiché potrai cominciare a leggere i QR code semplicemente selezionando la scheda Scansiona che si trova in basso a sinistra e premendo poi sul pulsante Scansiona con fotocamera.

    Una volta fatto ciò, provvedi ad inquadrare il QR code da leggere facendo in modo che questo combaci con il centro della linea rossa a schermo ed attendi che ti venga mostrato il suo contenuto. Se vuoi, premendo sull’icona della torcia puoi attivare il flash della fotocamera, mentre premendo sulla scheda Scansione multipla puoi scansionare più QR code in sequenza.

    Se anziché leggere QR code con iPhone ti interessa capire come fare per creane di personalizzati, seleziona la scheda Crea annessa alla schermata dell’app e scegli il tipo di codice che intendi realizzare: URLPosizioneScheda contattoRete Wi-Fi ecc.
    Digita poi il contenuto che vuoi inserire nel QR code, premi sul bottone Anteprima che si trova in alto a destra e, se il risultato finale ti soddisfa, fai tap prima su Crea e poi sull’icona con la freccia collocata in basso a sinistra per condividere il codice QR con altre app o salvarla nel rullino di iOS.

    Ti segnalo poi che recandoti nella scheda Cronologia di Qrafter puoi gestire ed eventualmente cancellare la cronologia delle informazioni scansionate con l’applicazione.

    ZXing Decoder Online

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    Le soluzioni per leggere QR code con iPhone che ti ho già suggerito non hanno saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione perché nonostante le tue intenzioni vorresti evitare di scaricare nuove app sul iPhone? Beh, in tal caso perchè non dai subito uno sguardo al servizio Web ZXing Decoder Online? Puoi utilizzarlo direttamente tramite Safari o comunque mediante il browser che solitamente impieghi per navigare in rete dall’iPhone, è gratis ed è perfettamente efficiente.
    Meglio di così?

    Per servirtene tutto ciò che devi fare è semplicemente premere sul collegamento che ti ho fornito poc’anzi direttamente dal tuo cellulare a marchio Apple e, una volta visualizzata la pagina principale del servizio, indicare se il codice QR che intendi scansione è già presente online oppure se lo hai salvato nella galleria del tuo smartphone o in un’altra posizione dello stesso.

    Nel primo caso, compila il campo che trovi in corrispondenza della dicitura Enter an image URL: digitando il link dell’immagine del codice QR e facendo poi tap sul bottone Invia che trovi a destra.
    Nel secondo caso, premi su Scegli file, seleziona l’immagine del codice QR presente sul tuo dispositivo e poi fai tap sempre sul bottone Invia.

    Una volta fatto ciò, si aprirà una nuova pagina Web all’intero della quale troverai indicate tutte le info relative al QR code in oggetto (RAW text, RAW bytes, Barcode format, Parsed Result Type e Parsed Result).
    Contento?

    come leggere ntfs su mac

    come leggere ntfs su mac

    Hai comprato da poco il tuo primo Mac, ne sei molto soddisfatto ma hai dei problemi con alcune chiavette USB che funzionano tutt’ora perfettamente sul tuo PC Windows:
    vengono caricate in modalità di sola lettura, cioè puoi vedere i file che sono conservati su di esse ma non puoi né modificarli né puoi crearne di nuovi.

    Non ti preoccupare, il tuo Mac non è rotto.
    Quasi sicuramente le chiavette che stai tentando di usare sono formattate con il file system NTFS di Windows che non è supportato pienamente da macOS e quindi viene caricato in modalità di sola lettura. Questo significa che bisogna rinunciare a usare quei dispositivi su Mac o che bisogna formattarli cancellando completamente il loro contenuto?
    Assolutamente no!

    Per fortuna esistono dei software di terze parti che, una volta installati sul computer, permettono di leggere NTFS su Mac e di scrivere dati sulle unità formattate con questo file system in maniera illimitata, proprio come accade su Windows. Di programmi di questo genere ne esistono diversi, sia gratuiti che a pagamento. Purtroppo, però, quelli gratuiti non sono più supportati in maniera attiva e funzionano in maniera abbastanza altalenante (bisogna “smanettare” un po’ per installarli e le loro prestazioni in lettura e scrittura non sono eccezionali).
    Per maggiori informazioni continua a leggere.

    Come scrivere NTFS su Mac gratis

    Se non fai un uso massiccio delle chiavette USB o degli hard disk formattati in NTFS puoi ricorrere al software gratuito NTFS–3G che abilita la scrittura sui drive NTFS ma non consente di sfruttare appieno la velocità di trasferimento dei dati su USB 3.0.
    Se hai bisogno di lavorare con file molto “pesanti” su dischi formattati in NTFS non è proprio il massimo della vita, insomma. Per funzionare, NTFS–3G ha bisogno di due software di supporto (sempre gratuiti) che si chiamano OSXFUSE e FUSE Wait.
    Installali seguendo le indicazioni che sto per darti e non dovresti incontrare problemi.

    Le applicazioni di cui sto per parlarti funzionano anche sulle versioni più recenti di macOS, compreso El Capitan, ma per installarle occorre disabilitare temporaneamente la System Integrity Protection, una funzione di macOS che impedisce la modifica dei file di sistema.
    La disattivazione di questa funzione è altamente sconsigliata, ma se fatta per un lasso di tempo limitato e per installare software di sicura affidabilità, si può fare.

    Altra cosa importante da sapere è che alcuni di questi software non sono più sviluppati attivamente, quindi più si va avanti con il tempo e più problemi ci saranno nel loro utilizzo (a meno che gli sviluppatori non provvedano ad aggiornarli nuovamente).
    Insomma, utilizzali solo se te la senti di “smanettare” un po’ e non devi usare unità NTFS per scopi lavorativi:
    il rischio di malfunzionamenti o prestazioni insufficienti in fase di trasferimento dei dati è alto.
    Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

    Allora, te la senti di andare avanti?
    Bene, allora provvedi a riavviare il tuo Mac in modalità di ripristino (tenendo premuta la combinazione di tasti cmd+r durante l’accensione), attendi che compaia la schermata di Recovery di macOS e apri il Terminale selezionando l’apposita voce dal menu Utility che si trova in alto a sinistra.
    Nella schermata che si apre, digita il comando csrutil disable, premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo Mac e riavvia il computer.

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    A questo punto, attendi che venga avviato normalmente macOS (che a questo punto sarà sprovvisto della  System Integrity Protection) e procedi all’installazione di OSXFUSE, NTFS-3G e FUSE Wait in base alle indicazioni che trovi di seguito.

    1. Scarica OSXFUSE sul tuo Mac collegandoti al suo sito Internet ufficiale e cliccando sulla prima icona situata sotto la voce Stable Releases (nella colonna di destra).
    A download completato, apri il pacchetto osxfuse–xx.dmg e avvia il file Install OSXFUSE x.x contenuto al suo interno, dopodiché clicca sul pulsante Continua per due volte consecutive e accetta le condizioni di utilizzo dell’applicazione.
    Successivamente, apponi il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer, premi i bottoni Continua e Installa e fornisci la password del tuo account utente su macOS per completare il setup.

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    2. Scarica NTFS–3G sul tuo Mac collegandoti al suo sito Internet e cliccando sul primo link collocato sotto la voce Download (es.
    NTFS–3G for Mac OS X 2010.10.2).
    A download completato, apri il pacchetto ntfs–3g–2010.10.2-macosx.dmg e avvia il file Install NTFS–3G contenuto al suo interno facendo click destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante OK, poi su Continua tre volte consecutive, Agree e Installa.
    Per concludere, digita la password del tuo account utente su macOS, apponi il segno di spunta accanto alla voce No caching, premi ancora una volta il bottone Continua e, dopo aver digitato nuovamente la password del tuo account utente, chiudi la finestra del setup (non devi riavviare il computer).
    Se ti compare un errore che ti dice che l’installazione è fallita, ignoralo e chiudi la finestra, il software è stato installato lo stesso.

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    3. In ultimo, scarica FUSE Wait collegandoti al sito del software e cliccando sul collegamento fuse_wait–1.1.pkg.
    A scaricamento completato avvia il pacchetto appena scaricato, fai click sul pulsante Continua per due volte consecutive, dopodiché premi i bottoni Accetta e Installa, fornisci la password del tuo account utente su macOS e il gioco è fatto.

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    Missione compiuta! Adesso riavvia il tuo Mac in modalità di ripristino (tenendo premuto cmd+r durante la fase di accensione) e attiva nuovamente la System Integrity Protection aprendo il Terminale dal menu Utility e digitando il comando csrutil enable. Ad operazione completata, riavvia il Mac e al nuovo accesso a macOS dovresti essere in grado di scrivere dati su tutti i drive formattati in NTFS.

    Se quando colleghi i tuoi drive NTFS al Mac, compare un messaggio di errore, clicca sul pulsante Force ed entro qualche secondo il dispositivo dovrebbe essere “montato” in maniera corretta.

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    Nota: in caso di problemi e/o di prestazioni insoddisfacenti, puoi disinstallare OSXFUSE, NTFS-3G e FUSE Wait andando in Preferenze di sistema, selezionando le loro icone e cliccando sul pulsante di disinstallazione.
    Se il pulsante non risulta cliccabile, seleziona l’icona del lucchetto che si trova in basso a sinistra e digita la password del tuo account utente su macOS.
    NTFS-3G può essere anche solo disabilitato, cliccando sul pulsante Disable (se vuoi solo disattivarlo in maniera temporanea, non disinstallare gli altri due software).

    Al termine della disinstallazione delle tre applicazioni, rimuovi le loro icone da Preferenze di sistema facendo click destro su queste ultime e selezionando la voce Rimuovi pannello preferenze dal menu che si apre.

    Se provando a disinstallare NTFS-3G visualizzi un messaggio d’errore, apri il terminale, dai i comandi cd /System/Library/Filesystems/ntfs-3g.fs/Supportsudo touch Archive.bom e prova nuovamente a disinstallare il software da Preferenze di sistema.

    Come scrivere NTFS su Mac al massimo della velocità

    Se hai bisogno di una soluzione più stabile, completa e facile da usare per leggere NTFS su Mac (oltre che scrivere dati sui drive formattati con il file system di Windows), ti consiglio di provare Paragon NTFS for Mac.
    Si tratta di un software a pagamento che non richiede alcuno “smanettamento” per funzionare, è perfettamente compatibile con le versioni più recenti di macOS e assicura ottime prestazioni in lettura e scrittura.
    Costa circa 18 euro, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le potenzialità per 10 giorni.

    Per scaricare la trial di Paragon NTFS for Mac sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto dmg di Paragon NTFS for Mac e fai doppio click sull’icona Installa Paragon NTFS for Mac contenuta al suo interno.

    Nella finestra che si apre, premi i bottoni Continua e Accetto, fornisci la password del tuo account utente su macOS e clicca prima su Successiva per due volte consecutive e poi su Riavvia per riavviare il Mac e godere appieno delle funzioni di Paragon NTFS for Mac.

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    Ora puoi leggere e scrivere i tuoi drive NTFS proprio come accade su Windows.
    Inoltre, aprendo Preferenze di sistema, selezionando l’icona di Paragon e attivando la scheda Volumi potrai formattare chiavette e hard disk collegate al Mac direttamente in NTFS.
    Cosa vuoi di più?!

    Se al termine della trial vuoi disinstallare Paragon, apri Preferenze di sistema, clicca sull’icona del software, seleziona la scheda impostazioni e premi sul pulsante Disinstalla che si trova nella schermata che si apre.
    Come soluzioni alternative ti consiglio Tuxera NTFS, un altro software a pagamento che può essere provato gratis per un periodo di tempo limitato (15 giorni).

    come killare un processo mac

    come killare un processo mac

    Per quanto macOS sia un sistema operativo efficiente e affidabile, ci sono dei falsi miti sul mondo Apple che vanno sfatati.
    Una di queste leggende metropolitane riguarda il fatto che le applicazioni che girano sui Mac non si bloccano mai.
    Non è assolutamente vero:
    ogni tanto anche su macOS i programmi si “impallano” e hanno bisogno di una chiusura forzata che consenta di liberare le risorse del computer e tornare a compiere il proprio lavoro dal punto in cui ci si era interrotti.

    Se hai acquistato da poco un Mac e non ti sei ancora preparato per affrontare questo tipo di situazioni, gioca di anticipo e scopri come killare un processo su Mac seguendo le indicazioni che sto per darti.
    Ti posso garantire che è facile almeno quanto killare un processo su Windows, se non di più! Anche se, da quanto ho capito, sei un neofita del mondo Macintosh, non hai alcun motivo di temere:
    in questa guida, infatti, puoi trovare tutte le informazioni che ti occorrono per chiudere forzatamente le applicazioni sul tuo computer “made in Cupertino”.
    Fra gli strumenti che ti insegnerò a utilizzare a tale scopo vi è il menu Apple, alcune scorciatoie da tastiera e le applicazioni Monitoraggio Attività e Terminale.

    Nota: ti consiglio di chiudere forzatamente i programmi sul Mac soltanto se non riesci a chiuderli mediante la procedura “standard” (premendo cmd+q sulla tastiera o selezionando le voci [Nome del programma] > Esci dalla barra dei menu in alto a sinistra).
    La chiusura forzata delle applicazioni potrebbe comportare la perdita dei dati che eventualmente non sono stati salvati.
    Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!

    Indice

    • Come killare un processo su Mac dal menu Apple
    • Come killare un processo su Mac con le scorciatoie da tastiera
    • Come killare un processo su Mac con Monitoraggio Attività
    • Come killare un processo su Mac con il Terminale

    Come killare un processo su Mac dal menu Apple

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    Uno dei modi più semplici per killare un processo su Mac è quello di ricorrere al menu Apple, che consente di raggiungere facilmente lo strumento con il quale effettuare la chiusura forzata delle applicazioni in pochi clic.

    Per terminare un processo in maniera forzata tramite il menu in questione, fai clic innanzitutto sul logo di Apple situato in alto a sinistra (l’icona della mela morsicata che si trova nella barra dei menu di macOS) e, nel riquadro che si apre, seleziona la voce Uscita forzata….
    Nella finestra Forza chiusura applicazioni che compare a schermo, seleziona l’applicazione che non risponde più ai comandi (es.
    iA Writer) e premi sul pulsante Uscita forzata posto nell’angolo in basso a destra.

    Per concludere, conferma l’operazione rispondendo Uscita forzata alla domanda Vuoi eseguire un’uscita forzata da “[nome applicazione]”? e il gioco è fatto.
    Come ti viene ricordato dalla nota presente all’interno del riquadro di conferma dell’operazione, effettuando la chiusura forzata di un’applicazione verranno perse tutte le modifiche che eventualmente non sono state salvate.

    Come killare un processo su Mac con le scorciatoie da tastiera

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    Se sei un “fanatico” delle scorciatoie da tastiera, sicuramente ti interesserà sapere quali combinazioni di tasti utilizzare per chiudere in maniera forzata un’applicazione che ha smesso di rispondere ai comandi.
    Beh, allora sappi che su macOS è possibile killare un processo premendo contemporaneamente i tasti alt/option + command  + esc (l’equivalente della combinazione Ctrl + Alt + Canc di Windows, di cui ti ho parlato in un altro tutorial che ho già pubblicato sul mio blog).

    Una volta premuti i tasti in questione, comparirà a schermo la finestra Forza chiusura applicazioni (quella di cui ti ho parlato nel capitolo precedente).
    Per forzare la chiusura di un’applicazione aperta che non riesci a chiudere normalmente, devi selezionare il nome di quest’ultima, premere sul bottone blu Uscita forzata e confermare l’operazione premendo nuovamente sul pulsante Uscita forzata, nel menu che si apre.

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    In alternativa, puoi chiudere forzatamente un processo tramite la combinazione alt+clic destro sull’icona di un’applicazione presente nella barra Dock di macOS.

    Per procedere, posiziona innanzitutto il cursore del mouse sull’icona del programma che hai intenzione di chiudere forzatamente, fai clic destro su di essa (se usi un trackpad, premi con due dita sulla superficie di quest’ultimo), premi il tasto alt/option sulla tastiera e, come per “magia”, al posto della voce “Esci” comparirà la dicitura Uscita forzata.
    Non devi fare altro che cliccare su di essa e il gioco è fatto:
    il programma verrà chiuso all’istante! Semplice, vero?

    Come killare un processo su Mac con Monitoraggio Attività

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    Un altro modo per chiudere in maniera forzata un processo aperto su macOS è quello di utilizzare a tale scopo l’applicazione Monitoraggio Attività.
    Questa risorsa, che ricorda moltissimo l’utility Gestione attività di Windows (di cui ti ho parlato in un altro tutorial), è davvero semplice da adoperare:
    basta avviarla, individuare il processo relativo all’applicazione che si è bloccata e chiuderlo mediante l’apposito pulsante.
    Lascia che ti spieghi più nel dettaglio come procedere.

    Per adoperare lo strumento Monitoraggio Attività, apri innanzitutto il Launchpad (l’icona del razzo posto sulla barra Dock), apri la cartella Altro e clicca sull’icona Monitoraggio Attività (quella raffigurante il tracciato verde sul monitor).
    In alternativa, avvia Monitoraggio Attività da Spotlight (facendo clic sull’icona della lente di ingrandimento posta in alto a destra, nella barra dei menu di macOS) o tramite l’assistente vocale Siri (pronunciando la frase “apri Montoraggio Attività“).

    Nella finestra principale dell’utility, puoi visualizzare l’elenco completo dei processi che sono attualmente in esecuzione sul computer:
    individua quello che hai intenzione di chiudere forzatamente (se non riesci a individuarlo “a occhio”, serviti del campo di ricerca posto in alto a destra), selezionalo facendo clic su di esso e poi premi sul pulsante a forma di ottagono con la (x) disegnata sopra che è posto in alto a sinistra.
    Per concludere, rispondi alla domanda Confermi di voler abbandonare questo processo? premendo sul pulsante azzurro Esci oppure sul bottone Uscita forzata e il gioco è fatto.
    Più semplice di così?!

    Come killare un processo su Mac con il Terminale

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    Un altro modo per terminare un processo in maniera forzata su Mac è ricorrere all’uso del Terminale, l’applicazione che permette di interfacciarsi con il sistema operativo impartendo dei comandi a linea di comando (come si faceva fino a qualche decennio fa sui sistemi operativi privi di interfaccia grafica).

    Se vuoi esercitarti impartendo qualche comando da Terminale, avvia innanzitutto quest’ultimo dal Launchpad o, se preferisci, lancialo tramite Spotlight o Siri.
    Dopo aver avviato il Terminale è possibile forzare la chiusura di un processo semplicemente impartendo il comando killall [nome del processo da terminare].

    Per conoscere il nome esatto del processo legato all’applicazione da “killare” puoi usare l’elenco presente nell’applicazione Monitoraggio Attività (di cui ti ho parlato in un capitolo dedicato), sotto la colonna Nome Processo. Mi raccomando, per far andare a buon fine la chiusura forzata di un processo dal Terminale, devi essere sicuro di scrivere nel modo corretto il comando e il nome del processo, rispettando le maiuscole e le minuscole.

    Ad esempio, se vuoi chiudere il processo Pages devi usare il comando killall Pages.
    Utilizzando il comando killall pages, non otterresti il risultato sperato. Per i processi che richiedono privilegi di root per essere chiusi, invece, devi anteporre il comando sudo a killall e digitare la password del tuo account utente su macOS per completare l’operazione.

    Attenzione a non chiudere i processi di sistema, perché altrimenti rischieresti di compromettere il corretto funzionamento di macOS.
    Se hai dei dubbi circa l’origine di un processo, documentati magari facendo una ricerca su Google.
    Nel dubbio, non chiudere un processo se non hai la consapevolezza di cosa stai facendo.
    Intesi?

    come inviare mms con iphone

    come inviare mms con iphone

    Hai appena comprato il tuo primo iPhone ma non sei del tutto soddisfatto dell’acquisto perché un tuo amico ti ha detto che con il telefonino di Apple non è possibile inviare MMS?
    Di’ al tuo amico che è rimasto indietro.
    Apple ha rimosso da tempo questa fastidiosa limitazione ed ora anche con iPhone è possibile spedire MMS verso qualsiasi altro telefonino.

    Tutto quello che devi fare è usare l’applicazione Messaggi per i classici SMS e selezionare l’icona per gli allegati multimediali.
    Vorresti una spiegazione più dettagliata?
    Allora prenditi cinque minuti di tempo libero e vediamo insieme come inviare MMS con iPhone.
    Te lo assicuro, è facilissimo!

    Se vuoi imparare come inviare MMS con iPhone, non devi far altro che premere sull’icona verde dei Messaggi che si trova nella schermata principale del “iPhone” e avviare la composizione di un nuovo messaggio selezionando l’icona della penna in alto a destra.
    Nella schermata che si apre, premi sul pulsante con la macchina fotografica in basso a sinistra e seleziona la voce Scatta foto o fai video per scattare una foto in tempo reale e inviarla come MMS oppure Scegli esistenti per inviare via MMS una foto già salvata sul telefono.

    A questo punto, digita nel campo A: (in alto) il numero di telefono del destinatario a cui recapitare l’immagine e premi prima su Invio e poi su Invia per avviare la spedizione del messaggino fotografico.
    Una barra di avanzamento collocata nella parte alta dello schermo ed un suono di conferma ti confermeranno il corretto invio del tuo MMS verso il numero del destinatario.

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    In caso di problemi, ovvero se non riesci ad inviare MMS con iPhone perché vengono visualizzati dei messaggi di errore durante la spedizione del messaggio, controlla che le impostazioni del tuo smartphone siano tutte configurate a dovere.

    Tanto per cominciare, recati nel pannello delle impostazioni di iOS e seleziona Generali > Rete per accertarti che la rete dati cellulare sia attiva.
    In caso contrario, premi sulla levetta collocata accanto alla dicitura Dati cellulare in modo da farla diventare blu e riprova a spedire l’MMS.

    Se le cose nemmeno vanno per il verso giusto, recati nel pannello Impostazioni > Generali > Rete > Network dati cellulare e cambia le impostazioni del modulo MMS utilizzando i dati più appropriati al tuo operatore telefonico:

    TIM

    • APN :
      unico.tim.it
    • Nome Utente :
      vuoto
    • Password :
      vuoto
    • MMSC : http://mms.tim.it/servlets/mms
    • Proxy MMS :
      213.230.130.89:80
    • Dimensione Massima MMS :
      614400
    • MMS UA Prof URL :
      vuoto

     

    Vodafone

    • APN :
      mms.vodafone.it
    • Nome Utente :
      vuoto
    • Password :
      vuoto
    • MMSC: http://mms.vodafone.it/servlets/mms
    • Proxy MMS:
      10.128.224.10:80
    • Dimensione massima MMS:
      614400
    • MMS UA Prof URL:
      vuoto

     

    Wind

    • APN:
      mms.wind
    • Nome Utente:
      vuoto
    • Password:
      vuoto
    • MMSC: http://mms.wind.it
    • Proxy MMS:
      212.245.244.11:8080
    • Dimensione massima MMS:
      614400
    • MMS UA Prof URL:
      vuoto

     

    3

    • APN:
      tre.it
    • Nome Utente:
      vuoto
    • Password:
      vuoto
    • MMSC: http://10.216.59.240.10021/mmsc
    • Proxy MMS:
      wsb.treumts.it:8799
    • Dimensione massima MMS:
      614400
    • MMS UA Prof URL:
      vuoto

    Adesso tutto dovrebbe essere sistemato e dovresti riuscire ad inviare gli MMS con il tuo iPhone.
    Altrimenti prova a contattare il servizio assistenza del tuo operatore telefonico e a chiedere delucidazioni sulla questione.

    come invertire i colori su iphone

    come invertire i colori su iphone

    Soffri di daltonismo?
    Beh, anche se non si tratta di un problema particolarmente invalidante, può essere decisamente fastidioso, anche quando si utilizza il proprio smartphone.
    Fortunatamente, però, ci sono degli espedienti per ridurre i disagi e ammirare i colori così come li vedono tutti gli altri utenti (o quasi).

    A cosa mi sto riferendo?
    Alla funzione che consente di invertire i colori dello schermo.
    Come dici?
    Hai un iPhone e temi che iOS, il sistema operativo del “iPhone” non disponga di una funzione simile?
    Ti sbagli di grosso! iOS, infatti, integra una feature che permette di invertire i colori in maniera semplicissima:
    se vuoi, posso mostrarti come adoperarla al meglio.

    Se sei pronto a scoprire come invertire i colori su iPhone, mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui necessiti per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le “dritte” che ti darò.
    A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come si fa a invertire i colori su iPhone
      • Impostazioni di iOS
      • Tasto Home
    • Come invertire i colori di una foto su iPhone

    Informazioni preliminari

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    Prima di addentrarci nel cuore di questa guida e vedere nel dettaglio come invertire i colori su iPhone, consentimi di fornirti alcune informazioni preliminari che penso ti saranno utili per procedere nel migliore dei modi.

    Innanzitutto, lascia che ti spieghi in cosa consiste la funzione di inversione dei colori.
    Come suggerisce il suo stesso nome, questa feature permette di scambiare i valori dei colori su schermo, in modo che gli elementi di colore nero diventino bianchi, quelli bianchi diventano neri e così via… insomma, una sorta di “effetto negativo”.

    Su iOS sono disponibili due diverse modalità di inversione dei colori:
    quella “classica” che inverte indistintamente tutti i colori e quella “smart” che, invece, inverte tutti i colori tranne quelli degli elementi multimediali (es.
    foto, video, etc.).

    A cosa serve la funzione di inversione dei colori?
    Come ti ho già in parte spiegato nell’introduzione, la feature in questione rientra nel campo delle funzioni per l’accessibilità, in quanto serve a correggere problemi relativi distinguibilità dei colori, come il daltonismo.

    Ora che hai compreso che cos’è la funzione di inversione dei colori e a cosa serve, lascia che ti spieghi anche come attivarla.

    Come si fa a invertire i colori su iPhone

    Su iPhone, è possibile attivare l’inversione dei colori in due modi:
    agendo dalle impostazioni di iOS oppure tramite una scorciatoia utilizzabile mediante il tasto Home fisico (nei “melafonini” in cui esso è presente, ovviamente (quindi iPhone 8 e precedenti).
    Vediamo, dunque, come si fa a invertire i colori su iPhone nelle modalità appena menzionate.

    Impostazioni di iOS

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    Se desideri attivare l’inversione dei colori dalle impostazioni di iOS, ciò che devi fare è recarti nella sezione dedicata alle funzioni di accessibilità e abilitarla direttamente da lì.

    Provvedi, dunque, ad aprire l’app Impostazioni sul tuo dispositivo, facendo tap sull’icona grigia raffigurante gli ingranaggi.
    Nella schermata che si apre, scorri la lista di voci disponibili, fai tap sulla dicitura Accessibilità e poi seleziona la voce Schermo e dimensioni testo nella nuova schermata apertasi.

    A questo punto, sposta su ON la levetta dell’interruttore che è situato in corrispondenza della dicitura Inversione smart, se hai intenzione di attivare la funzione di inversione dei colori “intelligente”, che lascia invariati i colori degli elementi multimediali e di alcuni elementi di sistema (come il colore dei pulsanti).
    Altrimenti, sposta su ON la levetta dell’interruttore che si trova in corrispondenza della dicitura Inversione, così da attivare la funzione di inversione dei colori “classica”.

    Le modifiche saranno subito applicate e i colori verranno invertiti all’istante.
    In caso di ripensamenti, per tornare alle impostazioni predefinite, non devi fare altro che recarti nuovamente in Impostazioni > Accessibilità > Schermo e dimensioni testo e spostare su OFF l’interruttore collocato accanto alla dicitura Inversione smart o Inversione (in base all’impostazione che avevi precedentemente attivato).

    Tasto Home

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    Sei in possesso di iPhone 8 o precedenti, quindi di un modello di “iPhone” dotato di tasto Home fisico?
    In tal caso, puoi utilizzare questo componente hardware per attivare la funzione di inversione dei colori, sia “smart” che “classica”.

    Per procedere in tal senso, però, devi prima abilitare una scorciatoia dalle impostazioni di iOS.
    Avvia, dunque, l’app Impostazioni sul tuo iPhone, facendo tap sull’icona grigia raffigurante gli ingranaggi, scorri la schermata visualizzata e fai tap sulla voce Accessibilità.
    Scorri poi la schermata apertasi fino in fondo, seleziona la dicitura Abbreviazioni e fai tap sulla voce Inversione colori classica e/o Inversione colori smart (puoi selezionarle anche entrambe).

    A questo punto, non devi far altro che premere per tre volte consecutive il tasto Home, così da attivare o disattivare la tipologia di inversione dei colori che hai selezionato poc’anzi.
    Se avevi selezionato sia l’inversione “classica” che quella “smart”, dopo aver premuto il tasto Home per tre volte consecutive, ovviamente dovrai selezionare quale delle due attivare, premendo sulla voce Inversione classica o Inversione smart nel menu che compare nella parte inferiore dello schermo.

    Come invertire i colori di una foto su iPhone

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    Ti piacerebbe sapere come invertire i colori di una foto su iPhone, in quanto vorresti applicare una sorta di “effetto negativo” a uno dei tuoi scatti?
    Beh, su iOS non esiste una funzione ad hoc che consenta di fare ciò, ma fortunatamente puoi rivolgerti a una delle tante app di terze parti che permettono di portare a termine l’operazione in oggetto, come Negative Photo Effects.

    Si tratta di un’app semi-gratuita, perché per accedere a tutti i suoi filtri, rimuovere la pubblicità e togliere il watermark applicato ai propri lavori, bisogna abbonarsi alla versione Premium (a partire da 0,99 euro/settimana).
    Volendo, il watermark può essere rimosso anche con un solo acquisto in-app da 1,09 euro una tantum.

    Dopo aver installato e avviato Negative Photo Effects sul tuo iPhone, concedile tutti i permessi necessari per farla funzionare correttamente.
    Nella sua schermata principale, fai poi tap sul pulsante Get Started situato in alto e seleziona la foto a cui desideri applicare l’effetto di inversione dei colori.

    In seguito, fai tap sul pulsante raffigurante la punta della penna stilografica (in basso a sinistra) e inizia a “colorare” l’area della foto in cui invertire i colori (puoi colorarla tutta se vuoi applicare l’effetto a tutta la foto).
    Per modificare le dimensioni del pennello, fai tap sull’icona del pennello (in basso a sinistra) e scegli quello di tuo interesse.

    Non appena sei soddisfatto del risultato che hai ottenuto, premi sull’icona del floppy disk (in basso a destra) e fai tap sul pulsante Save With Watermark, in modo tale da salvare la foto di output.

    come installare windows su mac gratis

    come installare windows su mac gratis

    Dopo averci riflettuto su a lungo, finalmente ti sei deciso e sei passato al mondo Mac, abbandonando il tuo vecchio PC con su installato Windows.
    Ciononostante, non ti senti ancora pronto a dire definitivamente addio al sistema operativo di casa Microsoft, un po’ per abitudine, un po’ perché sei costretto a usare dei software che funzionano solo su quest’ultimo.

    Date le circostanze, anziché continuare ad alternare l’uso dei due computer, perché non prendi in considerazione il fatto di servirti sia di macOS che di Windows direttamente dal tuo computer a marchio Apple?
    Ci sono vari modi per riuscirci:
    ad esempio, puoi dedicare una partizione del Mac a Windows oppure virtualizzare il sistema operativo di Microsoft mediante una virtual machine.

    Come dici?
    La cosa sembra essere molto interessante ma non sei assolutamente pratico di tecnologia e, inoltre, non ti va di spendere altri soldi per acquistare dei programmi professionali?
    Beh, non vedo il problema:
    posso spiegarti tutto io e, per di più, gli strumenti che andrò a consigliarti sono a costo zero.
    Allora?
    Sì può sapere che stai aspettando?
    Comincia a leggere questa mia guida e scopri subito come installare Windows su Mac gratis!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come installare Windows su Mac con Boot Camp
    • Come installare Windows su Mac gratis senza Boot Camp
      • Come installare Windows su Mac con Virtualbox
      • Come installare Windows su Mac con Parallels
      • Come installare Windows su Mac con WMWare

    Informazioni preliminari

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    In base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze, come ti dicevo in apertura del post, per installare Windows su Mac gratis puoi scegliere tra due diverse opzioni:
    puoi installare il sistema operativo di casa Microsoft su una partizione separata del disco del Mac (avendo dunque l’opportunità di scegliere quale sistema operativo eseguire a ogni avvio del computer, oppure puoi virtualizzare Windows eseguendolo in macOS.

    Nel primo caso, puoi affidarti ad Assistente Boot Camp, un’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni più recenti di macOS, che guida l’utente nell’installazione di Windows su Mac, provvede a scaricare da Internet tutti i driver necessari al funzionamento del sistema operativo di Microsoft, effettua la copia dell’immagine ISO di Windows su una chiavetta USB (se necessario) e crea la partizione utile per finalizzare l’installazione sul disco.

    Per quanto concerne il discorso virtualizzazione, invece, puoi fare affidamento su alcuni appositi software che consentono di creare ed eseguire Windows (e non solo) sotto forma di macchina virtuale, al cui interno è possibile far “girare” il sistema operativo senza però doverlo effettivamente installare sul computer (quindi senza partizionare il disco).

    A prescindere dalla soluzione scelta, prima di ogni altra cosa devi preoccuparti di reperire il disco d’installazione della versione di Windows che intendi usare, se il tuo Mac dispone di un masterizzatore o se ne hai collegato uno esterno, oppure la relativa immagine ISO.

    Nel secondo caso, puoi scaricare Windows direttamente dal sito Internet di Microsoft.
    Per reperire Windows 10 visita questa pagina, mentre per ottenere Windows 8.1 recati su quest’altra pagina.
    In seguito, seleziona l’edizione dell’OS che ti interessa dal menu a tendina apposito e premi sul bottone Conferma.
    Dopodiché indica la lingua e premi ancora sul pulsante Conferma.
    Per concludere, scegli se scaricare la variante a 64-bit oppure quella a 32-bit e premi sul pulsante Scarica.

    Per reperire Windows 7, invece, visita quest’altra pagina Web, inserisci il product key dell’OS in tuo possesso nel campo apposito situato in basso, clicca sul pulsante Verifica e segui le indicazioni che ti vengono fornire sullo schermo.
    In questo caso, però, tieni presente che il download può essere eseguito solo fornendo un product key valido e solo per le versioni retail di Windows 7 (ovvero quelle che sono state acquistate nei negozi e non si trovano preinstallate sui PC).

    Maggiori informazioni al riguardo sono disponibili nelle mie guide su come scaricare Windows 10, Windows 8 e Windows 7.
    Ti segnalo, inoltre, che se disponi del dischetto d’installazione di Windows, puoi ricavare da quest’ultimo il file ISO del sistema operativo, seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel mio tutorial su come estrarre file ISO da CD e DVD.

    Un’altra papabile soluzione consiste nell’utilizzare delle macchine virtuali già pronte all’uso, ovvero degli hard disk virtuali che, una volta montati in software per la virtualizzazione, permettono di eseguire direttamente il sistema che contengono, senza doverne prima effettuare l’installazione.

    Puoi scaricare delle macchine virtuali pronte all’uso dal sito Internet di Microsoft, per testare Edge e Internet Explorer:
    per riuscirci, seleziona la macchina virtuale che ti interessa dal menu a tendina Virtual machine, il software di destinazione dal menu Select platform e procedi con il download, premendo sul pulsante Download .ZIP che compare in basso.

    Come installare Windows su Mac con Boot Camp

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    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, passiamo al sodo e andiamo a scoprire, in concreto, che cosa occorre fare per riuscire a installare Windows su Mac gratis sfruttando Assistente Boot Camp.

    Prima di procedere, però, considera che è necessario disporre di una connessione a Internet sufficientemente prestante (in quanto saranno scaricati da Internet tutti i driver e i file di supporto per far funzionare Windows su macOS, per un totale di oltre 1 GB di dati), di almeno 30 GB di spazio sul disco (dipende dalla versione di Windows da installare) e di almeno 2 GB di RAM (dipende sempre dalla versione di Windows da installare).

    Sempre in via preventiva, provvedi a procurarti una chiavetta USB da collegare al Mac.
    Per quanto riguarda la capienza, essa dev’essere da almeno 2 GB se installi Windows tramite dischetto oppure da almeno 8 GB se lo installi tramite file ISO (che viene copiato proprio sulla chiavetta, unitamente ai driver). Solo nel caso di MacBook Pro (2015 e successivi), MacBook Air (2015 e successivi), MacBook (2015 e successivi), iMac (2015 e successivi), iMac Pro e Mac Pro (fine 2013) l’uso della chiavetta USB non è richiesto, in quanto per l’archiviazione degli elementi necessari per installare Windows viene impiegata in via temporanea l’unità interna del computer.

    Ciò detto, la prima mossa che devi compiere per poterti servire di Assistente Boot Camp è quella di avviare l’applicazione, cliccando sulla sua icona (quella con i due dischi rigidi in pila) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

    Nella finestra che ti viene mostrata sullo schermo, fai clic sul bottone Continua e verifica che risultino spuntate tutte le opzioni disponibili, in modo tale da scaricare i driver per Windows e creare la partizione in cui installare l’OS.
    In seguito, premi ancora sul bottone Continua e, se richiesto, indica il disco di destinazione.

    A questo punto, clicca ancora una volta sul bottone Continua e aspetta che venga completato il download dei driver, dopodiché Assistente Boot Camp provvederà a creare in modo automatico la chiavetta con tutti i file necessari al funzionamento di Windows.

    Fatta anche questa, seleziona l’immagine ISO di Windows, autorizza l’esecuzione del componente aggiuntivo di Assistente Boot Camp denominato “agente”, immetti la password di amministrazione del MacOS nella finestra che si apre e fai clic sul pulsante Aggiungi assistente.

    Partirà poi la procedura di partizionamento del disco, tramite la quale verrà creato uno spazio sul disco rigido da destinare a Windows.
    Per cui, seleziona il disco fisso relativamente al quale ti interessa andare ad agire (puoi anche selezionare un disco fisso esterno), scegli l’opzione Crea una seconda partizione per Windows e clicca ancora sul pulsante Continua.

    Serviti quindi dell’indicatore posto nel grafico delle partizioni, per specificare la quantità di spazio che intendi dedicare a Windows, e fai clic sui pulsanti Installa e Continua, per finalizzare la procedura.

    Dopo aver compiuto tutti i passaggi di cui sopra, il Mac verrà riavviato e partirà l’installazione di Windows.
    La procedura da seguire è la stessa che di solito va effettuata su PC quando viene installata una nuova copia del sistema operativo o quando viene formattato il computer.
    Tu non devi far altro che seguire le indicazioni su schermo e regolare le varie impostazioni secondo le tue esigenze, come ti ho spiegato in dettaglio nelle mie guide su come installare Windows 10, Windows 8/8.1 e Windows 7.
    A prescindere dalla versione di Windows che stai installando, ricordati però di selezionare BOOTCAMP come disco di destinazione del sistema operativo e di formattarlo e provvedi altresì a fornire il product key della tua copia di Windows.

    Ultimata l’installazione di Windows, se necessario, collega al Mac la chiavetta USB con i driver che Assistente Boot Camp ha precedentemente creato, apri la cartella BootCamp contenuta al suo interno e avvia il file setup.exe, in modo tale da andare a installare tutti i driver necessari per far funzionare bene l’OS Microsoft sul tuo Mac.

    Ogni volta che andrai ad accedere il computer, potrai scegliere quale sistema operativo utilizzare tenendo premuto il tasto alt oppure quello option sulla tastiera del Mac.

    Come installare Windows su Mac gratis senza Boot Camp

    Come ti dicevo, Boot Camp non è l’unica soluzione disponibile per riuscire a installare Windows su Mac gratis.
    Se l’idea di suddividere il disco rigido in più partizioni e destinarne una a Windows non ti aggrada, puoi infatti valutare di rivolgerti a dei programmi tramite cui virtualizzare il sistema operativo di casa Microsoft e servirtene quando macOS è in esecuzione.
    Per conoscere tutti i dettagli del caso, prosegui nella lettura.

    Come installare Windows su Mac con Virtualbox

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    La prima, soluzione di virtualizzazione che puoi valutare di scegliere è VirtualBox.
    Nel caso in cui non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un software totalmente a costo zero distribuito da Oracle, di natura open source e compatibile non solo con macOS, ma anche con Windows e Linux.
    Consente di creare ed eseguire macchine virtuali di tutti i più diffusi sistemi operativi ed è abbastanza semplice da configurare.

    Per effettuarne il download sul tuo Mac, visita il sito Internet del programma, fai clic sul bottone Download VirtualBox x.x che si trova al centro e seleziona il collegamento OS X hosts.

    Completato il download, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che compare sulla scrivania, fai doppio clic sul file VirtuaBox.pkg, in modo tale da avviare la procedura di setup del software.
    Nella nuova finestra che si apre, premi sui bottoni Continua (per due volte) e Installa, immetti la password di amministrazione del MacOS e clicca sui pulsanti Installa software e Chiudi.

    Se vedi comparire un avviso relativo all’estensione di sistema bloccata, clicca sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e, nella finestra di Preferenze di Sistema che si apre, premi sul pulsante Consenti che si trova in basso a destra.

    Successivamente, avvia VirtualBox cliccando sull’icona del software (quella con il cubo blu) che è stata aggiunta al Launchpad, clicca sul pulsante Nuova situato alto a sinistra nella finestra apertasi, digita il nome che vuoi dare alla macchina virtuale, seleziona Microsoft Windows dal menu a tendina Tipo, la versione di Windows di tuo interesse dal menu a tendina Versione e premi sul pulsante Continua.

    Provvedi poi a specificare il quantitativo di RAM che intendi allocare alla macchina virtuale (se non hai esigenze particolari o se non sai bene dove mettere le mani, lascia inalterate le impostazioni predefinite) e clicca ancora sul pulsante Continua.
    Regola, dunque, le impostazioni relative al disco fisso virtuale (per impostazione predefinita, risulta selezionata l’opzione Crea subito un nuovo disco fisso virtuale) e fai clic sul pulsante Crea.

    Adesso, devi preoccuparti si specificare il tipo di file del disco fisso da usare, il sistema di archiviazione, la posizione e la dimensione, cliccando, di volta in volta, sul pulsante Continua e, infine, quindi su quello Crea.

    In seguito, potrai avviare la macchina virtuale facendo doppio clic sul suo nome nella parte sinistra della schermata di VirtualBox.
    Dopo aver visualizzato la relativa finestra, seleziona il disco d’installazione di Windows o l’immagine ISO del sistema, usando il menu a tendina apposito, e premi sul pulsante Start.

    Partirà quindi la procedura d’installazione del sistema operativo, la stessa che viene proposta quando l’OS viene installato su PC o quando il sistema viene formattato.
    In seguito, potrai attivare Windows immettendo il product key della copia in tuo possesso e potrai richiamare il sistema facendo doppio clic sul suo nome nella finestra principale di VirtualBox.

    Per mettere la macchina virtuale in pausa o per interromperla, invece, dovrai fare clic destro sul suo nome in elenco e usare le voci presenti nel menu che si apre. Per maggiori dettagli, puoi leggere il mio tutorial su come usare VirtualBox.

    Per quanto riguarda le macchine virtuali già pronte, per cominciare a servirtene, ti basta fare clic sul pulsante Importa situato sulla barra dei menu della finestra principale di VirtualBox e selezionare il file della virtual machine.

    Come installare Windows su Mac con Parallels

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    Un’altra soluzione che puoi prendere in considerazione per installare Windows su Mac è Parallels.
    È un software di virtualizzazione progettato in maniera specifica per macOS, che si integra alla perfezione con il sistema operativo di Apple e garantisce performance di alto livello.
    Non si tratta, però, di una soluzione gratuita:
    la licenza per usare il programma costa 99,99 euro.
    In alternativa, è possibile optare per un abbonamento annuale al costo di 79,99 euro, il quale consente di avere sempre la versione più aggiornata del software.
    Tuttavia ho scelto di parlartene in questa mia guida, in quanto può essere provato a costo zero per un periodo pari a 14 giorni.

    Per scaricare la versione di prova di Parallels sul tuo Mac, visita il sito Internet del programma, fai clic sul pulsante Scarica la versione di prova gratuita e poi su quello con su scritto Scarica adesso.

    Completato il download, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di Parallels Desktop (quella con l’iMac e le due barre in verticale), per avviare la procedura si setup.
    Nell’ulteriore schermata che ti viene mostrata, clicca sul pulsante Accetta, inserisci la password del tuo account utente, premi sul bottone OK e attendi che Parallels venga installato sul computer.
    Se vuoi evitare di inviare statistiche anonime riguardanti l’uso del programma, prima di avviare l’installazione provvedi a rimuovere la spunta dalla casella apposita.

    All’avvio del programma, per creare una macchina virtuale con Windows, fai clic sul bottone Salta e, tramite la nuova finestra che va ad aprirsi, scegli l’opzione Installa Windows o un altro OS da un DVD o file d’immagine supporto esterno o da un file ISO, dopodiché clicca sul pulsante Avanti, che si trova in basso a destra.

    A questo punto, clicca sul pulsante Trova automaticamente, per consentire al programma di individuare automaticamente la sorgente corretta.
    In alternativa, selezionala tu trascinandola nella finestra del programma o facendo prima clic sul collegamento Seleziona un file.
    In seguito, clicca sul pulsante Avanti, immetti la chiave di licenza di Windows nel campo dedicato e premi nuovamente sul bottone Avanti.

    Specifica, quindi, se andrai a usare la copia di Windows che stai installando per la produttiva oppure per giocare, clicca ancora sul pulsante Avanti, indica il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale e il percorso, scegli se creare o meno un collegamento sulla scrivania e premi sul bottone Crea.

    Tieni presente che, così facendo, tutti i parametri relativi alla macchina virtuale saranno regolati in base alle impostazioni predefinite.
    Se vuoi personalizzarli, prima di procedere con la creazione della virtual machine, spunta l’opzione apposita e sfrutta le voci e i menu presenti nella finestra che ti viene mostrata.

    Una volta compiuti tutti i passaggi di cui sopra, partirà la procedura d’installazione del sistema operativo.
    Quando completata, potrai usare e gestire Windows selezionandone il nome dall’elenco che ti viene mostrato facendo clic destro sull’icona del programma sulla barra Dock e sulla voce Centro di controllo dal menu che si apre, oppure mediante il collegamento aggiunto alla scrivania.

    Per aggiungere una macchina virtuale già pronta, invece, tutto quello che devi fare è cliccare sul pulsante Apri situato nella parte in fondo a sinistra della finestra principale del programma e selezionare il file di tuo interesse.

    Come installare Windows su Mac con WMWare

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    Un ulteriore software per creare e gestire macchine virtuali che puoi prendere in considerazione è VMware Fusion.
    Si tratta di una soluzione molto diffusa e apprezzata ma, anche in tal caso, a pagamento, con prezzi a partire da 88,95 euro.
    Tuttavia, ho deciso di parlartene in questa guida in quanto è disponibile in prova gratuita senza limitazioni per 30 giorni.

    Per scaricare la trial del programma, recati dunque sul sito Web di VMware Fusion, clicca sul collegamento Scarica ora situato in alto a destra e poi su quello Download Now, che trovi sotto la dicitura Try Fusion xx.

    A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di VMware Fusion (quella con i due quadrati colorati).
    Nell’ulteriore finestra visualizzata, digita la password del tuo account utente e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera, dopodiché premi sul pulsante Accetto, seleziona l’opzione Desidero provare VMware Fusion XX per 30 giorni, clicca sul bottone Continua per due volte, digita ancora la password del tuo account utente e premi sui pulsanti OK e Fine, per concludere il setup.
    Per evitare di inviare statistiche anonime, rimuovi la spunta dall’opzione apposita.

    Se durante la procedura per il setup compare un avviso riguardante il fatto che l’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e, nella finestra di Preferenze di Sistema che si apre, premi sul pulsante Consenti che si trova in basso a destra.

    A questo punto, dovresti visualizzare un avviso relativo al fatto che osascript richiede di controllare System Events.app:
    clicca, quindi, sul bottone OK per due volte consecutive e poi sul pulsante Apri Preferenze di Sistema.
    Nella finestra delle Preferenze di Sistema che adesso visualizzi, individua l’icona di VMware Fusion e spunta la casella che trovi in sua corrispondenza.
    Se non riesci a fare ciò, fai prima clic sull’icona del lucchetto che si trova in basso a sinistra, inserisci la password di amministrazione del Mac e clicca sul tasto Sblocca.

    Ora puoi finalmente procedere con la creazione della macchina virtuale.
    Per cui, clicca sui pulsanti Installa da disco o immagine e Continua, seleziona il dischetto o il file ISO di Windows e premi ancora sul bottone Continua.
    In alternativa, trascina il dischetto o il file immagine di tuo interesse direttamente nella parte in alto della finestra del programma.

    Successivamente, configura l’uso della macchina virtuale in base alle tue effettive necessità, cliccando di volta in volta sul pulsante Continua, e concludi il setup premendo sul bottone Fine.
    In seguito, partirà la procedura d’installazione di Windows:
    la stessa che viene eseguita quando l’OS viene installato su PC oppure quando si formatta il sistema.
    Durante il setup, dovrai preoccuparti di regolare, mediante l’apposita procedura guidata, le impostazioni di Windows se dovrai fornire il relativo product key.

    Quando necessario, potrai richiamare e gestire la macchina virtuale facendo clic destro sull’icona del programma sulla barra Dock, selezionando la voce Libreria macchina virtuale dal menu che compare, poi la virtual machine di tuo interesse nella finestra sulla scrivania e servendoti dei pulsanti collocati in cima.

    Per aprire una macchina virtuale già pronta, invece, clicca sulla voce Importa una macchina virtuale esistente presente nella finestra principale di VMware Fusion, seleziona il relativo file e attendi che la virtual machine venga caricata.

    come installare windows su mac _ModPagespeed=off

    come installare windows su mac _ModPagespeed=off

    Sei passato a Mac qualche mese fa e non torneresti mai indietro, ora però per esigenze di lavoro sei costretto ad utilizzare un programma per Windows e vorresti una mano ad installare il sistema operativo di casa Microsoft sul tuo computer.
    Bene, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto:
    se vuoi scoprire come installare Windows su Mac, non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire le indicazioni che sto per darti.

    Cominciamo subito col dire che esistono due modi per avere Windows su un Mac:
    il primo consiste nell’installare il sistema operativo in dual-boot con macOS (in modo da scegliere quale sistema avviare ad ogni accensione del computer); il secondo invece prevede l’esecuzione di Windows in una virtual machine, cioè in un ambiente virtuale separato dal sistema reale.

    La prima soluzione è quella più completa, permette di avere un’esperienza Windows pressoché perfetta, ma se non hai esigenze particolari in termini di prestazioni e/o hai bisogno del sistema operativo Microsoft solo in maniera sporadica puoi “accontentarti” anche della virtualizzazione.
    Scegli la strada che ti sembra più adatta alle tue esigenze e percorrila seguendo le istruzioni che trovi di seguito.
    Ti assicuro che sarà tutto molto più semplice di quello che immagini, ti serve solo un po’ di tempo per scaricare e installare Windows.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Installare Windows su Mac tramite Boot Camp

    macOS include una comoda funzione, denominata Boot Camp, che consente di creare un sistema dual-boot e di installare Windows su un’apposita partizione del disco.
    Il software, inoltre, si occupa di preparare una chiavetta USB per l’installazione del sistema operativo e di scaricare tutti i driver necessari a far “girare” Windows sul Mac.

    Scaricare Windows

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    Il primo passo che devi compiere è procurarti un’immagine ISO di Windows, la quale ti servirà per creare la chiavetta USB necessaria all’installazione del sistema operativo sul Mac.

    • Windows 10 – per scaricare l’immagine ISO di Windows 10 devi collegarti al sito Internet di Microsoft e devi selezionare l’edizione del sistema operativo di tuo interesse dagli appositi menu a tendina (scegli Windows 10 – in italiano – a 64 bit).
      Il download è completamente gratuito, ma ovviamente il sistema operativo andrà attivato regolarmente tramite product key.
      Per maggiori info a riguardo leggi il mio tutorial su come scaricare Windows 10.
    • Windows 8.x – per scaricare l’immagine ISO di Windows 8.x devi seguire la stessa procedura appena vista insieme per Windows 10.
      La pagina per effettuare il download è questa.
      Se ti servono maggiori informazioni leggi il mo tutorial su come scaricare Windows 8.
    • Windows 7 – la procedura per scaricare Windows 7 è leggermente diversa.
      Dopo esserti collegato al sito Internet di Microsoft, devi digitare un product key valido nell’apposito campo di testo e devi cliccare sul pulsante “Verifica” per procedere con il download dell’immagine ISO del sistema operativo.
      Scegli sempre la versione a 64 bit dell’OS.
      Per maggiori dettagli leggi la mia guida su come scaricare Windows 7.
    • Windows XP – Windows XP è ormai obsoleto e quindi non è supportato da Boot Camp.
      Inoltre non è disponibile ufficialmente per il download (se non sotto forma di virtual machine).

    Nota: se utilizzi un PC Windows, al posto dell’immagine ISO verrà scaricata una piccola utility (Media Creation Tool) che ti permetterà di scaricare l’immagine ISO di Windows e/o di creare una chiavetta USB per l’installazione del sistema operativo.

    Creare un’immagine ISO di Windows

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    Se non puoi (o non vuoi) scaricare Windows da Internet, puoi creare un’immagine ISO del sistema operativo usando Utility Disco, una delle applicazioni incluse “di serie” in macOS.
    Tutto quello che devi fare è inserire il DVD d’installazione di Windows nel computer (puoi utilizzare anche un lettore esterno se il tuo Mac è sprovvisto di unità ottica) e avviare Utility Disco tramite la sua icona presente nella cartella Altro del LaunchPad.

    Ad applicazione avviata, recati nel menu File > Nuova immagine > Immagine da “nome DVD Windows” che si trova in alto a sinistra.
    Nella finestra che si apre, seleziona la dicitura Master DVD/CD dal menu a tendina Formato, la dicitura nessuna dal menu Codifica e salva l’immagine ISO di Windows in una cartella di tua scelta.

    Successivamente, apri il Finder, clicca sul file immagine che hai appena ottenuto, premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac e cambia l’estensione del file da cdr a iso.

    Nota: se preferisci utilizzare un PC Windows, puoi ottenere lo stesso risultato seguendo le indicazioni presenti nella mia guida su come estrarre file ISO da CD e DVD.

    Installare Windows

    Adesso puoi passare all’installazione di Windows, o meglio, alla creazione della chiavetta USB con il sistema operativo e i driver necessari a farlo funzionare.
    La chiavetta USB deve avere una capacità di almeno 16GB.

    Avvia quindi l’applicazione Assistente Boot Camp che si trova nella cartella Altro del Launchpad e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Continua.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Crea un disco di installazione di Windows 7 o versione successivaScarica software di supporto Windows più recente da Apple e Installa Windows 7 o versione successiva (se non c’è già) e premi nuovamente su Continua.

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    A questo punto, fai click sul pulsante Sfoglia , seleziona l’immagine ISO di Windows e scegli l’icona della chiavetta USB su cui vuoi copiare i file del sistema operativo dal menu Disco di destinazione (l’unità verrà formattata, quindi assicurati di non avere file importanti conservati al suo interno). Passa dunque allo step successivo cliccando per due volte su Continua e attendi che l’Assistente Boot Camp provveda a creare una chiavetta USB con Windows e tutti i driver necessari a farlo funzionare.
    La procedura durerà circa 15-20 minuti (con una connessione ADSL di media velocità).

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    Al termine della procedura, OS X ti chiederà di digitare la password del tuo account utente per attivare l’assistente di Boot Camp sul computer: procedi e clicca sul pulsante Aggiungi assistente.
    Dopodiché imposta lo spazio che deve occupare la partizione di Windows sul Mac usando l’indicatore che si trova fra le due partizioni (OS X e Windows) e premi sul bottone Installa.

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    Ora il Mac dovrebbe riavviarsi e dovrebbe partire la procedura per installare Windows su Mac.
    Si tratta della classica procedura guidata per l’installazione di Windows, come quella che ti ho illustrato nelle mie guide su come installare Windows 10, come installare Windows 8 e come installare Windows 7, durante la quale dovrai selezionare la partizione BOOTCAMP come drive di destinazione del sistema operativo.

    Dopo aver selezionato la partizione di BOOTCAMP, il setup di Windows ti dirà che l’unità non è utilizzabile.
    Clicca quindi sulla voce Opzioni unità che si trova in basso a destra e formatta la partizione cliccando sull’apposita opzione.

    Dopo aver completato l’installazione di Windows sul tuo Mac, utilizza l’Esplora Risorse per navigare nella chiavetta USB che hai appena utilizzato per il setup, apri la cartella BootCamp che si trova al suo interno e avvia il programma setup.exeper installare tutti i driver necessari al corretto funzionamento del sistema.

    Al termine dell’operazione, ti verrà chiesto di riavviare il computer e al nuovo accesso a Windows potresti dover completare il setup dei driver seguendo altre brevi procedure guidate (che in tal caso partiranno automaticamente).

    Adesso hai il tuo sistema dual-boot con macOS e Windows.
    Per accedere al menu di selezione del sistema operativo, riavvia il Mac, premi il tasto alt della tastiera dopo il “gong” iniziale e tienilo premuto fin quando non compare il menu di selezione del sistema operativo.

    Virtualizzare Windows su Mac

    Se non vuoi creare una partizione per Windows, puoi virtualizzare Windows su Mac usando una delle tante applicazioni adatte allo scopo.

    In ambito gratuito ti consiglio VirtualBox che è open source, molto facile da usare e, seppur con qualche limite, funziona molto bene.
    Se poi hai esigenze più avanzate – ad esempio devi effettuare lavori in CAD, devi provare dei giochi o devi usare delle applicazioni “pesanti” – puoi optare per Parallels e VMWare Fusion, che sono entrambi a pagamento.
    Qual è meglio fra i due?
    Difficile dirlo.
    In linea di massima Parallels è più facile da utilizzare e si integra meglio con macOS, ma VMWare Fusion offre prestazioni generalmente migliori.

    Tornando a VirtualBox, di cui oggi voglio parlarti in maniera più approfondita, tutto quello che devi fare per scaricarlo sul tuo computer è collegarti al suo sito Internet ufficiale e cliccare sulla voce VirtualBox xx for OS X hosts amd64.

    A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene VirtualBox e avvia l’eseguibile in formato pkg che si trova al suo interno.
    Nella finestra che si apre, clicca in sequenza sui pulsanti Continua, Continua e Installa; digita la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) e clicca prima su Installa software e Chiudi per concludere il setup.

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    Ora devi creare la virtual machine in cui installare Windows.
    Avvia dunque VirtualBox, premi sul pulsante Nuova che si trova in alto a sinistra e regola le preferenze relative alla macchina virtuale da creare.
    Nei menu a tendina Tipo e Versione devi indicare l’edizione di Windows da installare, dopodiché devi assegnare un nome alla virtual machine, devi indicare il quantitativo di RAM da assegnare alla macchina virtuale (ti consiglio almeno 1024MB) e devi avviare la creazione di un nuovo disco virtuale in formato VDI con spazio allocato dinamicamente (quindi che occupa spazio sul disco reale solo se necessario).
    Le dimensioni del disco virtuale lasciale sui valori consigliati, oppure aumentale se lo ritieni opportuno, l’importante è che non le abbassi (o potresti incontrare dei problemi nell’installazione del sistema operativo e/o delle applicazioni).

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    Al termine della procedura, avvia la virtual machine che hai appena creato facendo doppio click sulla sua icona (nella finestra principale di VirtualBox), clicca sull’icona della cartella e seleziona l’immagine ISO di Windows per procedere con l’installazione del sistema operativo.

    Dopo aver installato Windows, seleziona la voce Insert Guest Additions CD Image dal menu Devices che si trova in alto e procedi con l’installazione dei driver di VirtualBox, i quali consentono alla macchina virtuale di interagire con il sistema principale (ad esempio condividendo il contenuto della clipboard o ottimizzando la risoluzione dello schermo della VM in base alle dimensioni della finestra di VirtualBox).
    Per completare l’installazione, clicca sulla voce setup.exe e clicca sempre su Next.

    Ecco fatto! Adesso hai una virtual machine con Windows perfettamente funzionante e pronto all’uso.
    Se ti servono maggiori informazioni sul funzionamento di VirtualBox, leggi la mia guida su virtualizzare Windows su Mac dove mi sono occupato in maniera più approfondita del programma.

    come installare windows su mac

    come installare windows su mac

    Sei passato a Mac qualche mese fa e non torneresti mai indietro, ora però per esigenze di lavoro sei costretto ad utilizzare un programma per Windows e vorresti una mano ad installare il sistema operativo di casa Microsoft sul tuo computer.
    Bene, sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto:
    se vuoi scoprire come installare Windows su Mac, non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire le indicazioni che sto per darti.

    Cominciamo subito col dire che esistono due modi per avere Windows su un Mac:
    il primo consiste nell’installare il sistema operativo in dual-boot con macOS (in modo da scegliere quale sistema avviare ad ogni accensione del computer); il secondo invece prevede l’esecuzione di Windows in una virtual machine, cioè in un ambiente virtuale separato dal sistema reale.

    La prima soluzione è quella più completa, permette di avere un’esperienza Windows pressoché perfetta, ma se non hai esigenze particolari in termini di prestazioni e/o hai bisogno del sistema operativo Microsoft solo in maniera sporadica puoi “accontentarti” anche della virtualizzazione.
    Scegli la strada che ti sembra più adatta alle tue esigenze e percorrila seguendo le istruzioni che trovi di seguito.
    Ti assicuro che sarà tutto molto più semplice di quello che immagini, ti serve solo un po’ di tempo per scaricare e installare Windows.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Installare Windows su Mac tramite Boot Camp

    macOS include una comoda funzione, denominata Boot Camp, che consente di creare un sistema dual-boot e di installare Windows su un’apposita partizione del disco.
    Il software, inoltre, si occupa di preparare una chiavetta USB per l’installazione del sistema operativo e di scaricare tutti i driver necessari a far “girare” Windows sul Mac.

    Scaricare Windows

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    Il primo passo che devi compiere è procurarti un’immagine ISO di Windows, la quale ti servirà per creare la chiavetta USB necessaria all’installazione del sistema operativo sul Mac.

    • Windows 10 – per scaricare l’immagine ISO di Windows 10 devi collegarti al sito Internet di Microsoft e devi selezionare l’edizione del sistema operativo di tuo interesse dagli appositi menu a tendina (scegli Windows 10 – in italiano – a 64 bit).
      Il download è completamente gratuito, ma ovviamente il sistema operativo andrà attivato regolarmente tramite product key.
      Per maggiori info a riguardo leggi il mio tutorial su come scaricare Windows 10.
    • Windows 8.x – per scaricare l’immagine ISO di Windows 8.x devi seguire la stessa procedura appena vista insieme per Windows 10.
      La pagina per effettuare il download è questa.
      Se ti servono maggiori informazioni leggi il mo tutorial su come scaricare Windows 8.
    • Windows 7 – la procedura per scaricare Windows 7 è leggermente diversa.
      Dopo esserti collegato al sito Internet di Microsoft, devi digitare un product key valido nell’apposito campo di testo e devi cliccare sul pulsante “Verifica” per procedere con il download dell’immagine ISO del sistema operativo.
      Scegli sempre la versione a 64 bit dell’OS.
      Per maggiori dettagli leggi la mia guida su come scaricare Windows 7.
    • Windows XP – Windows XP è ormai obsoleto e quindi non è supportato da Boot Camp.
      Inoltre non è disponibile ufficialmente per il download (se non sotto forma di virtual machine).

    Nota: se utilizzi un PC Windows, al posto dell’immagine ISO verrà scaricata una piccola utility (Media Creation Tool) che ti permetterà di scaricare l’immagine ISO di Windows e/o di creare una chiavetta USB per l’installazione del sistema operativo.

    Creare un’immagine ISO di Windows

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    Se non puoi (o non vuoi) scaricare Windows da Internet, puoi creare un’immagine ISO del sistema operativo usando Utility Disco, una delle applicazioni incluse “di serie” in macOS.
    Tutto quello che devi fare è inserire il DVD d’installazione di Windows nel computer (puoi utilizzare anche un lettore esterno se il tuo Mac è sprovvisto di unità ottica) e avviare Utility Disco tramite la sua icona presente nella cartella Altro del LaunchPad.

    Ad applicazione avviata, recati nel menu File > Nuova immagine > Immagine da “nome DVD Windows” che si trova in alto a sinistra.
    Nella finestra che si apre, seleziona la dicitura Master DVD/CD dal menu a tendina Formato, la dicitura nessuna dal menu Codifica e salva l’immagine ISO di Windows in una cartella di tua scelta.

    Successivamente, apri il Finder, clicca sul file immagine che hai appena ottenuto, premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac e cambia l’estensione del file da cdr a iso.

    Nota: se preferisci utilizzare un PC Windows, puoi ottenere lo stesso risultato seguendo le indicazioni presenti nella mia guida su come estrarre file ISO da CD e DVD.

    Installare Windows

    Adesso puoi passare all’installazione di Windows, o meglio, alla creazione della chiavetta USB con il sistema operativo e i driver necessari a farlo funzionare.
    La chiavetta USB deve avere una capacità di almeno 16GB.

    Avvia quindi l’applicazione Assistente Boot Camp che si trova nella cartella Altro del Launchpad e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Continua.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Crea un disco di installazione di Windows 7 o versione successivaScarica software di supporto Windows più recente da Apple e Installa Windows 7 o versione successiva (se non c’è già) e premi nuovamente su Continua.

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    A questo punto, fai click sul pulsante Sfoglia , seleziona l’immagine ISO di Windows e scegli l’icona della chiavetta USB su cui vuoi copiare i file del sistema operativo dal menu Disco di destinazione (l’unità verrà formattata, quindi assicurati di non avere file importanti conservati al suo interno). Passa dunque allo step successivo cliccando per due volte su Continua e attendi che l’Assistente Boot Camp provveda a creare una chiavetta USB con Windows e tutti i driver necessari a farlo funzionare.
    La procedura durerà circa 15-20 minuti (con una connessione ADSL di media velocità).

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    Al termine della procedura, OS X ti chiederà di digitare la password del tuo account utente per attivare l’assistente di Boot Camp sul computer: procedi e clicca sul pulsante Aggiungi assistente.
    Dopodiché imposta lo spazio che deve occupare la partizione di Windows sul Mac usando l’indicatore che si trova fra le due partizioni (OS X e Windows) e premi sul bottone Installa.

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    Ora il Mac dovrebbe riavviarsi e dovrebbe partire la procedura per installare Windows su Mac.
    Si tratta della classica procedura guidata per l’installazione di Windows, come quella che ti ho illustrato nelle mie guide su come installare Windows 10, come installare Windows 8 e come installare Windows 7, durante la quale dovrai selezionare la partizione BOOTCAMP come drive di destinazione del sistema operativo.

    Dopo aver selezionato la partizione di BOOTCAMP, il setup di Windows ti dirà che l’unità non è utilizzabile.
    Clicca quindi sulla voce Opzioni unità che si trova in basso a destra e formatta la partizione cliccando sull’apposita opzione.

    Dopo aver completato l’installazione di Windows sul tuo Mac, utilizza l’Esplora Risorse per navigare nella chiavetta USB che hai appena utilizzato per il setup, apri la cartella BootCamp che si trova al suo interno e avvia il programma setup.exeper installare tutti i driver necessari al corretto funzionamento del sistema.

    Al termine dell’operazione, ti verrà chiesto di riavviare il computer e al nuovo accesso a Windows potresti dover completare il setup dei driver seguendo altre brevi procedure guidate (che in tal caso partiranno automaticamente).

    Adesso hai il tuo sistema dual-boot con macOS e Windows.
    Per accedere al menu di selezione del sistema operativo, riavvia il Mac, premi il tasto alt della tastiera dopo il “gong” iniziale e tienilo premuto fin quando non compare il menu di selezione del sistema operativo.

    Virtualizzare Windows su Mac

    Se non vuoi creare una partizione per Windows, puoi virtualizzare Windows su Mac usando una delle tante applicazioni adatte allo scopo.

    In ambito gratuito ti consiglio VirtualBox che è open source, molto facile da usare e, seppur con qualche limite, funziona molto bene.
    Se poi hai esigenze più avanzate – ad esempio devi effettuare lavori in CAD, devi provare dei giochi o devi usare delle applicazioni “pesanti” – puoi optare per Parallels e VMWare Fusion, che sono entrambi a pagamento.
    Qual è meglio fra i due?
    Difficile dirlo.
    In linea di massima Parallels è più facile da utilizzare e si integra meglio con macOS, ma VMWare Fusion offre prestazioni generalmente migliori.

    Tornando a VirtualBox, di cui oggi voglio parlarti in maniera più approfondita, tutto quello che devi fare per scaricarlo sul tuo computer è collegarti al suo sito Internet ufficiale e cliccare sulla voce VirtualBox xx for OS X hosts amd64.

    A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene VirtualBox e avvia l’eseguibile in formato pkg che si trova al suo interno.
    Nella finestra che si apre, clicca in sequenza sui pulsanti Continua, Continua e Installa; digita la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) e clicca prima su Installa software e Chiudi per concludere il setup.

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    Ora devi creare la virtual machine in cui installare Windows.
    Avvia dunque VirtualBox, premi sul pulsante Nuova che si trova in alto a sinistra e regola le preferenze relative alla macchina virtuale da creare.
    Nei menu a tendina Tipo e Versione devi indicare l’edizione di Windows da installare, dopodiché devi assegnare un nome alla virtual machine, devi indicare il quantitativo di RAM da assegnare alla macchina virtuale (ti consiglio almeno 1024MB) e devi avviare la creazione di un nuovo disco virtuale in formato VDI con spazio allocato dinamicamente (quindi che occupa spazio sul disco reale solo se necessario).
    Le dimensioni del disco virtuale lasciale sui valori consigliati, oppure aumentale se lo ritieni opportuno, l’importante è che non le abbassi (o potresti incontrare dei problemi nell’installazione del sistema operativo e/o delle applicazioni).

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    Al termine della procedura, avvia la virtual machine che hai appena creato facendo doppio click sulla sua icona (nella finestra principale di VirtualBox), clicca sull’icona della cartella e seleziona l’immagine ISO di Windows per procedere con l’installazione del sistema operativo.

    Dopo aver installato Windows, seleziona la voce Insert Guest Additions CD Image dal menu Devices che si trova in alto e procedi con l’installazione dei driver di VirtualBox, i quali consentono alla macchina virtuale di interagire con il sistema principale (ad esempio condividendo il contenuto della clipboard o ottimizzando la risoluzione dello schermo della VM in base alle dimensioni della finestra di VirtualBox).
    Per completare l’installazione, clicca sulla voce setup.exe e clicca sempre su Next.

    Ecco fatto! Adesso hai una virtual machine con Windows perfettamente funzionante e pronto all’uso.
    Se ti servono maggiori informazioni sul funzionamento di VirtualBox, leggi la mia guida su virtualizzare Windows su Mac dove mi sono occupato in maniera più approfondita del programma.

    come installare windows su mac

    come installare windows su mac

    Da quando hai acquistato un Mac non hai più sentito l’esigenza di accendere il tuo ormai vetusto PC con Windows, tuttavia ora sei costretto ad utilizzare nuovamente il sistema operativo di casa Microsoft per eseguire un programma di lavoro.
    È arrivato il momento di rispolverare il vecchio “catorcio”?
    Non necessariamente.

    Se vuoi, puoi installare una copia di Windows direttamente sul tuo Mac e affiancare quest’ultimo a macOS.
    Così facendo, potrai scegliere quale sistema operativo utilizzare ad ogni accensione del computer e sarai libero di eseguire i programmi di cui hai bisogno (o anche dei giochi!) senza staccarti dal tuo amato MacBook, iMac, Mac Mini o Mac Pro.
    In alternativa, puoi decidere di sfruttare Windows sotto forma di macchina virtuale, da avviare come se si trattasse di un qualsiasi software.

    Ti chiedi se questa tecnica funziona anche con le edizioni meno recenti di Windows, tipo Windows 7?
    Certamente.
    Seven, infatti, è supportato al 100% da tutti i modelli più recenti di Mac, sia desktop che portatili, oltre che da tutti i principali software per creare, gestire ed eseguire macchine virtuali.
    Per saperne di più, continua a leggere.
    Qui sotto trovi spiegato come installare Windows 7 su Mac passo dopo passo.
    Scommetto proprio che rimarrai stupito da quanto è semplice portare a termine l’operazione.

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come installare Windows 7 su Mac con Boot Camp
    • Come installare Windows 7 su Mac con VirtualBox
    • Come installare Windows 7 su Mac con Parallels
    • Come installare Windows 7 su Mac con VMware Fusion

    Informazioni preliminari

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    Come ti dicevo a inizio guida, per riuscire a installare Windows 7 su Mac puoi optare tra due differenti sistemi, in base a quelle che sono le tu reali esigenze e preferenze.
    Puoi installare l’OS di casa Microsoft su una partizione dedicata del tuo Mac usando Boot Camp, oppure puoi virtualizzarrlo creando una macchina virtuale, appunto, con dei programmi appositi.

    In entrambi i casi, devi in primo luogo preoccuparti di reperire il disco d’installazione o l’immagine ISO di Windows 7. Per procurarti l’immagine ISO del sistema operativo puoi utilizzare il sito Internet Software Recovery di Microsoft (come ti ho spiegato nel mio tutorial su come scaricare Windows 7).
    In alternativa, puoi crearla tu usando un computer dotato di unità ottica (come ti ho spiegato nella mia guida su come come creare ISO).

    Per quel che concerne l’installazione di Windows 7 mediante Boot Camp, considera inoltre che è necessario disporre di una connessione sufficientemente veloce, in quanto macOS scaricherà da Internet tutti i driver e i file di supporto necessari al corretto funzionamento di Windows sul Mac (la mole di dati da scaricare ammonta a più di 1 GB), e di almeno 30 GB di spazio sull’hard disk (40 GB consigliati) e 2 GB di RAM.

    Un’alta cosa che devi procurarti è una chiavetta USB da almeno 2 GB se installi Windows 7 tramite dischetto, o da almeno 8 GB se invece lo installi tramite file ISO (il quale viene copiato proprio sulla chiavetta, insieme ai driver).

    Solo nel caso di MacBook Pro (2015 e successivi), MacBook Air (2015 e successivi), MacBook (2015 e successivi), iMac (2015 e successivi), iMac Pro e Mac Pro (fine 2013) l’uso della pendrive non è necessario, in quanto viene impiegata l’unità interna per archiviare temporaneamente gli elementi necessari per l’installazione di Windows.

    Come installare Windows 7 su Mac con Boot Camp

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    Veniamo ora al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo quindi a scoprire come installare Windows 7 su Mac.
    Iniziamo vedendo come riuscirci mediante Boot Camp. Nel caso in cui non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni più recenti di macOS, la quale guida l’utente, passo dopo passo, nell’installazione di Windows su Mac:
    provvede a scaricare da Internet tutti i driver necessari al funzionamento del sistema operativo dell’azienda di Redmond, se necessario copia l’immagine ISO di Windows su una chiavetta USB e crea sull’hard disk la partizione necessaria al completamento dell’installazione.
    Utilizzarla è davvero un gioco da ragazzi!

    Per avviare Boot Camp, non devi far altro che cliccare sulla sua icona (quella con i due dischi rigidi in pila) presente nella cartella Altro del Launchpad.
    Nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, devi cliccare sul pulsante Continua e devi assicurarti che ci sia il segno di spunta accanto tutte le opzioni disponibili nel software, vale a dire:
    Scarica software di supporto Windows più recente da Apple (per scaricare i driver per Windows) e Installa Windows 7 o Windows 8 (per creare la partizione di Windows e installare il sistema operativo sul computer).

    In seguito, premi su Continua e, se richiesto, scegli il disco di destinazione, ossia la chiavetta USB su cui copiare i file d’installazione del sistema operativo (insieme ai driver necessari a farlo funzionare).
    Adesso, clicca sul pulsante Continua, attendi che venga completato il download dei driver (operazione che potrebbe richiedere svariati minuti, a seconda della velocità della connessione in uso) e Boot Camp provvederà a creare automaticamente la chiavetta con tutti i file necessari al funzionamento di Windows.

    Superato questo step, dovrai prima selezionare l’immagine ISO di Windows 7 e successivamente autorizzare l’esecuzione di un componente aggiuntivo di Assistente Boot Camp, denominato “agente”.
    Digita poi la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) nella finestra che si apre e clicca sul pulsante Aggiungi assistente.

    A questo punto verrà avviata la procedura di partizionamento del disco, la quale, come largamente prevedibile, consiste nel creare uno “spazio separato” sull’hard disk del Mac da destinare a Windows.
    Per farlo, seleziona il disco fisso da partizionare (se hai installato un HDD o un drive SSD secondario sul tuo computer potrai scegliere anche quello), metti il segno di spunta accanto alla voce Crea una seconda partizione per Windows e premi su Continua.

    Utilizza, dunque, l’indicatore che si trova nel grafico delle partizioni, tra una partizione e l’altra, per indicare la quantità di spazio da destinare a Windows (30-40GB) e clicca su Installa e Continua per avviare la suddivisione del disco.

    Al termine dell’operazione, il Mac si riavvierà automaticamente e partirà l’installazione di Windows 7.
    La procedura da seguire è la stessa che si attua normalmente sui PC, quindi se hai bisogno di una mano fa’ pure riferimento alla mia guida su come installare Windows 7.
    Ricordati di selezionare BOOTCAMP come disco di destinazione del sistema operativo e di formattarlo cliccando sulla voce Opzioni unità che si trova in basso a destra.

    Una volta completata l’installazione di Windows, se necessario, inserisci nel computer la chiavetta con i driver creata da Assistente Boot Camp, apri la cartella BootCamp contenuta al suo interno e avvia l’eseguibile setup.exe per installare tutti i driver necessari al corretto funzionamento del sistema operativo sul Mac.

    Per scegliere, all’accensione del computer, quale sistema operativo avviare fra Windows e macOS, dovrai tenere premuto il tasto alt sulla tastiera del Mac.
    Comincia a premere subito dopo il “gong” di accensione del computer.

    Come installare Windows 7 su Mac con VirtualBox

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    Se non hai esigenze particolari in termini di performance (quindi non devi eseguire videogame, applicazioni CAD, software di montaggio video ecc.), anziché installare Windows 7 su Mac su una partizione del disco fisso potresti virtualizzare il sistema operativo di casa Microsoft usando una macchina virtuale.
    In questo modo, potrai eseguire Windows e le sue applicazioni senza uscire da macOS (a costo, però, di occupare in maniera considerevole le risorse del computer, in primis la RAM).
    Ci sono varie soluzioni dedicate alla virtualizzazione su Mac.
    In ambito gratuito, la migliore è sicuramente VirtualBox di Oracle che, tra l’altro, è anche open source.

    Per scaricare il programma sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma, premi sul pulsante Download VirtualBox x.x posto al centro dello schermo e seleziona il collegamento OS X hosts.

    A scaricamento completato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di VirtuaBox.pkg per avviare la procedura di setup del programma.
    Nell’ulteriore finestra che si apre, premi sui pulsanti ContinuaInstalla, digita la password del tuo account utente su macOS e clicca sul bottone Chiudi.

    Se vedi comparire un avviso relativo all’estensione di sistema bloccata, premi sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e, nella finestra di Preferenze di sistema che si apre, premi sul pulsante Consenti in basso a destra.
    Se non riesci a cliccare sul pulsante per consentire l’uso dell’estensione, premi prima sull’icona del lucchetto posta in basso a sinistra, digita la password di amministrazione del Mac e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

    A questo punto, fai clic sull’icona di VirtualBox (quella con il logo del programma) che è stata aggiunta al Launchpad per avviare il software, premi sul pulsante Nuova in alto a sinistra, indica il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale e seleziona Microsoft Windows nel menu a tendina Tipo e Windows 7 (64-bit) o Windows 7 (32-bit) dal menu a tendina Versione, dopodiché fai clic sul pulsante Continua.

    Adesso, devi indicare la quantità di RAM che intendi allocare alla macchina virtuale (se non hai esigenze particolari vanno benissimo le impostazioni predefinite) e premere nuovamente sul pulsante Continua.
    Regola poi le impostazioni relative al disco fisso virtuale (per impostazione predefinita risulta selezionata l’opzione Crea subito un nuovo disco fisso virtuale) e premi sul bottone Crea.

    Provvedi ora ad indicare il tipo di file del disco fisso da usare, il relativo sistema di archiviazione, la posizione dello stesso e la sua dimensione facendo sempre clic sul pulsante Continua e, alla fine, sul bottone Crea.
    Avvia, dunque, la macchina virtuale facendo doppio clic sul suo nome nella parte sinistra della finestra di VirtualBox, seleziona il dischetto di Windows 7 o l’immagine ISO del sistema mediante il relativo menu a tendina e clicca sul pulsante Start per dare il via alla procedura di installazione di Seven.

    Verrà poi avviata l’installazione di Windows, così come di solito avviene quando si installa l’OS su un qualsiasi PC (come ti ho spiegato anche nel passo dedicato a BootCamp, a inizio guida). Successivamente, potrai richiamare l’OS facendo doppio clic sul suo nome nella finestra principale del software.
    Per mettere in pausa la macchina virtuale o interromperla, invece, fai clic destro sul suo nome in elenco e serviti dei comandi annessi al menu contestuale che compare.

    Se pensi di aver bisogno di maggiori spiegazioni, puoi fare riferimento al mio tutorial dedicato in via specifica a come usare VirtualBox, tramite il quale ho provveduto a descriverti il funzionamento del software con dovizia di particolari.

    Come installare Windows 7 su Mac con Parallels

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    Fra le soluzioni a pagamento, sempre in fatto di virtualizzazione, che garantiscono prestazioni migliori e sono leggermente più facili da usare, invece, ti consiglio Parallels.
    Si può scegliere tra l’acquisto individuale al prezzo di 99,99 euro a vita, oppure l’abbonamento che al prezzo di 79,99 euro/anno consente di avere sempre la versione più aggiornata del software, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 14 giorni.
    Si integra perfettamente con macOS ed è facilissimo da usare.

    Per scaricare il software sul tuo Mac, recati sul sito Internet di Parallels, clicca sul bottone Scarica la versione di prova gratuita e premi sul pulsante Scarica adesso.

    A scaricamento completato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che si apre, fai doppio clic sull’icona di Parallels Desktop (quella con il logo del programma) per avviare la procedura si setup.
    Pigia poi sul bottone Accetta, digita la password del tuo account utente e attendi che Parallels venga installato sul computer.

    A processo ultimato, per procedere con l’installazione di Windows 7, fai clic sul bottone Salta e, mediante l’ulteriore finestra che si apre, scegli se installare Seven da un supporto esterno (es.
    il DVD del sistema operativo) oppure da un file ISO oppure se trasferire Windows da un PC.
    Successivamente fai clic sul bottone Avanti posto in basso a destra.

    A questo punto, se hai scelto di installare Windows 7 da un supporto esterno o da un file ISO, premi sul bottone Trova automaticamente per consentire a Parallels Desktop di individuare in maniera automatica la sorgente corretta e premi sul pulsante Avanti.
    In seguito, inserisci la chiave di licenza del sistema nel campo dedicato (se vuoi inserirla in un secondo momento deseleziona la relativa casella) e premi ancora sul pulsante Avanti.

    Per configurare correttamente l’uso della macchina virtuale, indica, poi, se è tua intenzione usare Windows 7 per operazioni di produttiva oppure solo per i giochi e fai ancora clic sul pulsante Avanti.
    Infine, digita il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale e specificane il relativo percorso su macOS, scegli se creare o meno un collegamento sulla scrivania e clicca sul pulsante Crea.

    Se lo ritieni necessario, prima di procedere con l’installazione puoi anche regolare personalmente tutti i vari parametri relativi al funzionamento della macchina virtuale.
    Per riuscirci, ti basta spuntare l’opzione apposita e intervenire sulle voci e sui menu nella finestra che si apre.

    In seguito, verrà avviata la procedura d’installazione di Windows 7.
    Potrai poi usare e gestire l’OS richiamandolo tramite il collegamento apposito sul desktop oppure selezionandone il nome dall’elenco che ti viene mostrato facendo clic destro sull’icona del programma sulla barra Dock e sulla voce Centro di controllo dal menu che si apre.

    Come installare Windows 7 su Mac con VMware Fusion

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    Un’altra soluzione che puoi valutare di usare per installare Windows 7 su Mac andando a virtualizzare il sistema è VMware Fusion.
    Anche in tal caso, si tratta di una risorsa a pagamento (con prezzi a partire da 88,95 euro) che però può essere provata gratuitamente per 30 giorni.
    La sua configurazione è forse un tantino meno intuitiva di quella dei programmi adatti allo scopo di cui ti ho già parlato ma vale la pena provarlo.

    Per effettuarne il download, recati sul sito Internet del programma, fai clic sul collegamento Scarica ora in alto a destra e sulla dicitura Download Now posta sotto la scritta Try Fusion xx.

    Completato il download, apri il pacchetto .dmg ricavato e fai doppio clic sull’icona di VMware Fusion (quella con il logo del programma) nella finestra che compare sulla scrivania.
    Clicca poi sul bottone Apri nell’ulteriore finestra che si apre, digita la password di amministrazione di macOS, premi il tasto Invio sulla tastiera e attendi che la procedura per l’installazione del programma proceda.

    Se vedi comparire un avviso relativo al fatto che l’estensione di sistema è stata bloccata, premi sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e, nella finestra di Preferenze di sistema che si apre, premi sul pulsante Consenti in basso a destra.
    Se non riesci a premere sul pulsante, clicca prima sull’icona del lucchetto situata in basso a sinistra, digita la password di amministrazione del Mac e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

    In seguito, clicca sul pulsante Accetto nella finestra di VMware Fusion, seleziona l’opzione Desidero provare VMware Fusion xx per 30 giorni e clicca sul pulsante Continua.
    Spunta poi la voce Prova VMware Fusion xx, clicca nuovamente sul bottone Continua, digita la password del tuo account utente su macOS, schiaccia il tasto Invio sulla tastiera, scegli se inviare statistiche d’uso relative all’uso del software o meno e premi sul pulsante Fine.

    A questo punto, dovresti visualizzare un avviso relativo al fatto che osascript richiede di controllare System Events.app.
    Tu fai clic sul pulsante OK per due volte di fila e premi sul bottone Apri Preferenze di Sistema.
    Nella finestra delle Preferenze di sistema che si apre, individua l’icona di VMware Fusion e spunta la casella che trovi in sua corrispondenza.
    Se non riesci a fare ciò, fai prima clic sull’icona del lucchetto in basso a sinistra, digita la password di amministrazione del Mac e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

    Adesso, puoi passare all’azione vera e propria e andare a creare la macchina virtuale con Windows 7.
    Per riuscirci, premi sui pulsanti Installa da disco o immagine e Continua, seleziona il dischetto o il file ISO di Seven e clicca ancora su Continua.
    Dopodiché regola la configurazione della macchina virtuale in base a quelle che sono le tue necessità e, per concludere, premi sui pulsanti Continua e Fine.

    Quando lo vorrai, potrai richiamare e gestire la macchina virtuale di Windows 7 facendo clic destro sull’icona di VMware Fusion sulla barra Dock, selezionando la voce Libreria macchina virtuale dal menu che si apre, poi la macchina virtuale di Seven nella finestra comparsa su schermo e servendoti dei pulsanti situati in alto.

    come installare siri su iphone

    come installare siri su iphone

    Hai mai sentito parlare di Siri?
    Si tratta di un assistente vocale molto avanzato introdotto da Apple in iPhone 4S e presente anche su iPhone 5 e Nuovo iPad.
    Grazie ad esso, è possibile “parlare” con il proprio “iPhone” chiedendogli tantissime cose:
    le previsioni del tempo, l’andamento della borsa, l’elenco di negozi e ristoranti nelle vicinanze, indicazioni stradali, l’avvio di applicazioni, la riproduzione di musica e molto altro ancora.

    Fino a qualche tempo fa, il servizio era riservato solo agli utenti di lingua inglese, francese, tedesco e giapponese.
    Ora invece, con il rilascio di iOS 6, Siri è disponibile anche in italiano e, credimi, è un vero spettacolo.
    Se non l’hai provato ancora, mettiti subito all’opera e scopri come installare Siri su iPhone.
    Ti divertirai un mondo!

    Come già accennato, per installare Siri su iPhone e usufruire della versione italiana del servizio devi aggiornare il tuo iPhone ad iOS 6.
    Questa versione del sistema operativo Apple è compatibile con tutti gli iPhone dal modello 3GS al 5 (su iPhone 5 si trova preinstallato) ma Siri si può usare solo su 4S e superiori.

    Hai due strade a disposizione per aggiornare il tuo iPhone ad iOS 6:
    collegare lo smartphone al computer ed eseguire l’installazione del sistema operativo tramite iTunes oppure sfruttare la funzione di aggiornamento over the air ed installare l’ultima versione di iOS direttamente di iPhone sfruttando qualsiasi connessione Wi-Fi (in questo caso, accertati che l’iPhone abbia almeno il 50% di batteria ancora a disposizione).
    In entrambi i casi, tutte le tue app, i tuoi dati e le tue impostazioni rimarranno intatti.

    Per aggiornare iPhone usando iTunes, non devi far altro che collegare il telefono al computer, aspettare che compaia il messaggio relativo alla disponibilità di iOS 6 e cliccare prima su Scarica e aggiorna e poi su Successivo e Accetto per avviare il download e l’installazione dell’ultima versione di iOS.
    Considera che il download è di circa 912 MB, quindi potrebbe volerci un bel po’ prima di concludere il download, l’installazione del sistema operativo invece richiede solo pochi minuti.

    Se invece preferisci aggiornare iPhone tramite OTA, non devi far altro che recarti nelle Impostazioni di iOS, selezionare la voce Generali dal menu che si apre e premere sul pulsante Aggiorn.
    Software
    .
    Attendi quindi che compaia il messaggio relativo alla disponibilità di iOS 6 ed avvia il download e l’installazione del sistema operativo premendo prima su Installa ora e poi su Accetto.

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    Una volta completato l’aggiornamento di iPhone, hai automaticamente completato anche il procedimento per installare Siri su iPhone.
    L’assistente vocale di Apple dovrebbe infatti già essere in funzione e capire perfettamente la lingua italiana.

    Puoi testare subito la corretta configurazione del servizio tenendo premuto per qualche secondo il tasto Home del tuo “iPhone” (quello che si trova sotto il display).
    Non appena compare l’icona del microfono sullo schermo, fai una domanda qualsiasi a Siri (es.
    Oggi pioverà?) ed aspetta che il servizio ti restituisca una risposta.
    Per funzionare, Siri necessita di una connessione Internet attiva.

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    Nel caso in cui Siri non dovesse funzionare o dovesse essere impostato su una lingua diversa da quella italiana, vai nelle Impostazioni di iPhone e seleziona prima la voce Generali e poi Siri dal menu che si apre.
    Sposta dunque la levetta di Siri verso destra (deve diventare azzurra) per attivare il servizio ed imposta Italiano (Italia) nel campo Lingua.

    Dopo aver applicato questi cambiamenti, prova di nuovo a richiamare Siri tenendo premuto per qualche secondo il tasto Home del telefono e tutto dovrebbe funzionare correttamente.

    come installare office su mac

    come installare office su mac

    Hai acquistato per la prima volta un Mac e, subito dopo la prima accensione, ti sei reso conto che mancano tutti i programmi di Office, necessari per svolgere la tua attività lavorativa.
    Convinto di rimediare velocemente, hai provato ad avviare il programma di setup che eri solito usare per installare Office su Windows, ma ti sei reso conto che esso non è compatibile con il computer in uso.
    Come fare, dunque, a ottenere la suite di Office anche sul tuo computer targato Apple?

    Non preoccuparti:
    ci sono qui io ad aiutarti.
    Nelle prossime righe, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come installare Office su Mac, così da poter utilizzare i programmi d’ufficio che ben conosci anche sui computer della “mela morsicata”.
    Seguendo i passaggi che mi appresto a illustrarti nelle righe successive, riuscirai a installare una versione di prova di Office per Mac senza sborsare un solo euro, così da valutare se il pacchetto si adatta alle tue esigenze e decidere, con tutta calma, se acquistare o meno una licenza d’uso.

    Dunque, cos’altro aspetti a iniziare?
    Ritaglia qualche minuto di tempo per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    vedrai, al termine della lettura di questa guida sarai perfettamente in grado di raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato, in modo completamente autonomo e senza rivolgerti nuovamente al tecnico informatico che sei solito consultare.
    A questo punto, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e buon lavoro!

    Indice

    • Prezzi e licenze di Office
    • Come installare Microsoft Office su Mac
      • Aggiungere le icone alla barra Dock
      • Disattivare il rinnovo automatico
    • In caso di problemi

    Prezzi e licenze di Office

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    Prima di parlare dell’installazione vera e propria della suite Microsoft, prenditi giusto due minuti per capire quali sono i prezzi delle licenze di Office per Mac, così da conoscere in anticipo la spesa che dovrai affrontare per poter usare la suite per un periodo superiore ai 30 giorni previsti come periodo di prova gratuito.

    Attualmente, hai due opzioni per ottenere la versione completa della suite:
    la prima prevede l’acquisto di un codice di licenza (al prezzo di 149€ una tantum) da utilizzare per attivare il pacchetto installabile Microsoft Office Home & Student.
    In alternativa, puoi sottoscrivere un piano di abbonamento al servizio Microsoft Office 365, “legando” così la licenza all’account Microsoft utilizzato per effettuare l’accesso, con prezzo variabile a seconda del piano sottoscritto.
    I piani disponibili sono i seguenti.

    • Office 365 Personal — questa versione è offerta al prezzo di 7 €/mese e permette di utilizzare le applicazioni della suite su un PC Windows o un Mac.
      Inoltre sblocca le funzionalità avanzate delle app di Office per un solo smartphone e un solo tablet, offre 1TB di spazio per l’archiviazione dei file su OneDrive e aggiunge 60 minuti di conversazione al mese su Skype.
      In alternativa, è possibile sottoscrivere questo abbonamento al prezzo di 69€/anno.
    • Office 365 Home —questa versione è offerta al costo di 10 €/mese e permette di utilizzare Office su ben 6 computer contemporaneamente, sblocca le funzionalità avanzate di Office mobile su 6 smartphone e 6 tablet e mantiene il resto delle caratteristiche del precedente abbonamento (1TB di spazio su OneDrive e 60 minuti di conversazione al mese su Skype).
      È possibile sottoscrivere inoltre un piano di abbonamento con licenza annuale al prezzo di 99€.

    Scegli la versione che più si adatta alle tue caratteristiche, facendo particolare attenzione ai costi di licenza:
    se acquisti la licenza con prezzo una tantum, dovrai attivarla sulla versione specifica per Mac; dunque, se in futuro dovessi cambiare computer e avessi la necessità di usare Office per Windows, dovresti acquistare una seconda licenza.
    Attivando, invece, una sottoscrizione al servizio Office 365, potrai installare Office sia su Windows che su Mac senza alcun problema e, se necessario, anche su più dispositivi contemporaneamente (con Office 365 Home).

    Nelle righe di seguito, ti spiegherò nel dettaglio come installare Office su Mac partendo dall’abbonamento a Office 365 Home, che include un mese di prova gratuito (senza impegno) e la possibilità di pagare l’abbonamento tramite carta di credito o tramite account PayPal.

    Come installare Microsoft Office su Mac

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    Dopo questo breve accenno sulle licenze, è arrivato il momento di passare all’azione e di illustrarti i passaggi da seguire per poter attivare la tua copia gratuita di Office (valida per un mese); tieni ben presente che, per portare a termine quest’operazione, devi avere a disposizione un account Microsoft (se non ce l’hai, puoi seguire la mia guida dedicata per crearne subito uno) e di un metodo di pagamento valido, a scelta tra carta prepagata Visa o MasterCard e PayPal.

    Come dici?
    Non sei attrezzato?
    Allora credo proprio di avere ciò che fa per te:
    se intendi utilizzare PayPal ma non disponi ancora di un account, è il momento giusto per crearne uno utilizzando i passaggi descritti nella mia guida dedicata.
    Se, invece, desideri ottenere una prepagata a costo zero da utilizzare espressamente per lo scopo, puoi attivarne una seguendo i passaggi che ti ho indicato nelle mie guide su HYPE, buddybank, N26 e PayPal.

    Tutto chiaro?
    OK, allora passiamo all’azione.
    Per prima cosa, avvia Safari sul Mac (o qualsiasi altro browser di tuo gradimento), collegati a questo sito Internet e premi sul pulsante Prova gratis presente sotto la colonna riservata a Office 365 Home:
    nella pagina che si apre in seguito, fai clic sul pulsante Prova gratis per 1 mese e, in quella ancora successiva, inserisci email e password del tuo account Microsoft.
    Se non li ricordi, puoi consultare il mio tutorial dedicato per recuperarli subito.

    Inseriti i dati d’accesso, dovresti visualizzare la schermata dedicata all’inserimento del metodo di pagamento:
    quest’operazione è richiesta anche se vuoi usare Office gratis per un solo mese senza rinnovo successivo, come misura aggiuntiva per verificare l’identità ed evitare abusi.
    Se, scaduto il periodo di prova, non intendi rinnovare l’abbonamento, è sufficiente disattivare l’opzione di rinnovo automatico (ti spiegherò in seguito come fare).

    Ad ogni modo, per compilare i dati relativi al pagamento, fai clic sul link Aggiungi una modalità di pagamento, scegli quindi cosa utilizzare tra carta di credito o PayPal, avendo cura di inserire tutti i dati richiesti nei moduli successivi (numero di carta, data di scadenza e CVV della carta, oppure nome utente e password di PayPal).

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    Aggiunto il metodo di pagamento, clicca sul bottone Salva collocato in basso e, tornato alla schermata precedente, premi sul pulsante Sottoscrivi:
    se tutto è andato per il verso giusto, dovrebbe esserti mostrata la schermata relativa alla gestione dell’account Office 365 Home (se l’hai chiusa per sbaglio, clicca su questo link e inserisci le credenziali dell’account Microsoft usato in precedenza).
    Da lì, clicca sul link Installa Office, collocato nel primo riquadro a sinistra, quindi conferma la volontà di installare il pacchetto facendo clic su pulsante Installa.

    Dopo qualche istante, dovrebbe essere avviato il download del pacchetto d’installazione di Office per Mac (ad es.
    Microsoft_Office_XX.XX.XXXXXXXX_Installer.pkg); una volta ottenuto il file, lancialo senza esitare e premi in sequenza sui pulsanti Continua, Accetta e Installa:
    quando richiesto, digita la password di amministrazione del Mac nell’apposito campo per dare inizio alla procedura di setup vera e propria.
    A seconda dello stato attuale del Mac, l’installazione potrebbe durare anche diversi minuti.

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    A procedura completata, clicca sul pulsante Chiudi e avvia uno dei programmi di Office appena installati (ad es.
    Word) richiamandolo dal Launchpad (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock):
    clicca sul pulsante per accettare le condizioni d’uso e del trattamento dei dati personali e premi su Attiva che compare nella finestra successiva.
    Per completare il processo, indica poi i dati dell’account Microsoft utilizzato in precedenza:
    dopo pochi secondi, la licenza dovrebbe essere attiva e dovresti essere in grado di utilizzare tutti i programmi di Office nel pieno delle rispettive funzionalità.

    Aggiungere le icone al Dock

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    Per comodità, ti suggerisco di aggiungere sulla barra Dock le icone dei programmi di Office che utilizzi più spesso.
    Come?
    Semplicissimo:
    avvia innanzitutto il programma di tuo interesse (ad es.
    WordExcel) richiamandolo dal Launchpad, fai clic destro sulla rispettiva icona che compare nella barra Dock e seleziona le voci Opzioni > Mantieni nel Dock dal menu che va ad aprirsi a schermo.

    Disattivare il rinnovo automatico

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    Se, al termine del periodo di prova gratuito, non intendi rinnovare la tua sottoscrizione a Office 365 Home, devi accedere al pannello di gestione del tuo account e disattivare il rinnovo automatico che altrimenti scatterebbe al finire dei 30 giorni della trial.

    Dunque, per disattivare il rinnovo automatico di Office 365, recati su questa pagina Web e, se necessario, immetti le credenziali del tuo account Microsoft per accedere alla sezione di gestione degli abbonamenti attivi.
    Ad accesso effettuato, clicca sul link Gestisci collocato in corrispondenza della voce relativa alla sottoscrizione dell’abbonamento a Office 365 Home e, per completare il tutto, premi sul link Annulla (corrispondente alla dicitura Office 365 Home) e poi sul bottone Conferma annullamento che compare in seguito.

    L’abbonamento resterà attivo fino alla sua scadenza naturale (in questo caso, fino al termine del periodo di prova) e, superata questa data, i programmi di Office smetteranno di funzionare finché non provvederai ad attivare nuovamente la fatturazione.

    Nota:
    onde evitare addebiti indesiderati, ricordati di annullare il rinnovo automatico almeno 48 ore prima della scadenza della prova gratuita di Office 365.

    In caso di problemi

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    Riscontri difficoltà nell’attivare la tua copia di Office?
    Non riesci a portare a termine l’installazione di Office per Mac?
    In questo caso, ti consiglio di leggere con molta attenzione la guida ufficiale per installare Microsoft Office presente sul sito di Microsoft, così da poter verificare la corretta gestione della licenza e, in caso d’installazione errata, procedere con le operazioni di pulizia.

    Non sei riuscito ancora a risolvere i tuoi problemi con Office?
    Allora potresti tentare di effettuare l’attivazione telefonica del software, chiamando il numero verde 800 531 042 e seguendo le istruzioni fornite dalla voce guida, oppure potresti consultare la pagina del supporto tecnico Microsoft.

    Se, invece, vuoi installare Office su Mac utilizzando la licenza una tantum (quella da 149€), ti invito a leggere la mia guida su come attivare Office.

    come installare macos catalina

    scritto da IlMagoDellaMela

    come installare macos catalina

    Ciao!! Sono Il MagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come installare macOS catalina ,qui troverai tutto ciò che ti occorre sapere in merito al nuovo sistema operativo. Anche quest’anno Apple ha rilasciato una nuova versione di macOS, il suo sistema operativo per computer.
    L’ultimo aggiornamento prende il nome di macOS Catalina 10.15 e rappresenta un’ulteriore evoluzione, oltre che maturazione, delle precedenti versioni, portando in dote numerose e interessanti novità e migliore grazie alle quali usare un Mac diventa ancora più semplice, così come sfruttarne le potenzialità.

    L’interfaccia grafica è rimasta la stessa di macOS Mojave, ma è stata aggiunta la Dark Mode automatica, iTunes è sparito ed è stato smembrato in tre diverse app (Musica, Podcast e TV), la procedura di sincronizzazione con i dispositivi iOS è stata integrata nel Finder ed è stato rimosso il supporto all’esecuzione delle app a 32 bit.
    Tra le altre novità degne di nota, vi è la possibilità di usare un iPad come secondo schermo, quella di sfruttare gli Apple Watch per autorizzare i tentativi di autenticazione ed è stata aggiunta la funzionalità Tempo di utilizzo, già fruibile sul mobile, per scoprire in che modo, esattamente, viene impiegato il computer.

    Prima di iniziare e poter eseguire l’OS e le istruzioni per procedere con il download e l’installazione (effettuando un aggiornamento da Mojave, creando un’installazione pulita o reinstallando il tutto dopo una prima installazione).
    In conclusione, provvederò altresì ad illustrarti, più in dettaglio, le principali novità della release.

    Requisiti minimi per installare macOS Catalina

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    Prima di iniziare ti voglio informare in modo dettagliato come fare per installare macOS Catalina, è praticamente d’obbligo fare una panoramica di quelli che sono i requisiti minimi necessari per poter eseguire la nuova versione del sistema operativo firmato Apple.

    I Mac compatibili con macOS Catalina sono praticamente gli stessi che lo erano anche con Mojave, ovvero quelli che trovi riportati nel seguente elenco.

    • MacBook 2015 e successivi
    • MacBook Air 2012 e successivi
    • MacBook Pro 2012 e successivi
    • Mac mini 2012 e successivi
    • iMac 2012 e successivi
    • iMac Pro 2017 e successivi
    • Mac Pro 2013 e successivi
    • Se non sai quale modello di Mac possiedi, puoi scoprirlo facilmente
    • facendo clic sul simbolo della mela che trovi nella parte in alto a sinistra dello schermo
    • e selezionando la voce Informazioni su questo Mac dal menu che compare.
      Si aprirà quindi una finestra con tutte le informazioni relative al computer in uso, modello e anno di produzione inclusi.

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    Per quel che concerne lo spazio su disco necessario per procedere con l’installazione, occorrono circa 8 GB per scaricare l’installer di Catalina e circa 16 GB liberi per l’installazione dell’OS.
    È altresì indispensabile disporre di una connessione ad Internet veloce per poter scaricare il sistema operativo.

    Operazioni preliminari

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    Dopo esserti sincerato della compatibilità del tuo Mac con Catalina, prima di procedere con il download del sistema operativo, ti suggerisco di eseguire un backup di tutti i dati presenti sul computer, in modo tale da potervi nuovamente accedere nel malaugurato caso in cui dovessi andare incontro a qualche problema.

    Effettuare l’aggiornamento a Catalina, infatti, non comporta la cancellazione dei dati presenti sul computer, per cui documenti, applicazioni e preferenze restano al loro posto, ma quando si è effettua l’installazione di una nuova versione di un sistema operativo è sempre bene, per le ragioni di cui sopra, preservare l’accesso ai propri file.

    Per effettuare il backup dei tuoi dati, puoi ricorrere all’uso di Time Machine, il sistema di backup integrato nei Mac, oppure puoi impiegare applicazioni di terze parti preposte allo scopo.
    Per tutti i dettagli del caso, puoi consultare il mio tutorial su come effettuare un backup del Mac. https://www.melafacile.it/come-effettuare-backup-iphone-2/

    In alternativa, puoi riversare a mano i file di tuo interesse su un hard disk esterno, come ti ho indicato nel mio tutorial.

    Scaricare macOS Catalina

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    • A questo punto sei finalmente pronto a scaricare macOS Catalina sul tuo Mac! Per riuscirci
    • premi sull’icona di Preferenze di Sistema
    • (quella con la ruota d’ingranaggio)
    • che trovi sulla barra Dock
    • seleziona l’icona di Aggiornamento Software nella finestra che si apre
    • e attendi qualche istante, affinché il sistema rilevi la disponibilità del nuovo OS.
      Successivamente
    • fai clic sul bottone Aggiorna ora.
    • In alternativa
    • accedi a questa pagina Web
    • e premi sul pulsante Vedi in Mac App Store per aprire il Mac App Store, il negozio virtuale di macOS che ospita migliaia di app e giochi, oltre che tutte le versioni del sistema operativo di casa Apple.
      Una volta visualizzata la finestra del Mac App Store sulla scrivania
    • clicca sul pulsante Ottieni.
    • In seguito, a prescindere dai passaggi compiuti in precedenza
    • clicca sul pulsante Scarica
    • in risposta all’avviso che vedi comparire sullo schermo tramite cui ti viene chiesto se intendi procedere con il download di macOS Catalina
    • e attendi pazientemente che la procedura venga portata a termine.

    Considerando il fatto che l’installer del operativo pesa oltre 6 GB, tieni presente che potrebbe volerci un po’ di tempo per completare il download.
    Ad ogni modo modo, puoi seguire lo stato d’avanzamento della procedura tramite l’apposita barra visibile nella finestra delle Preferenze di Sistema, nella già menzionata sezione Aggiornamento Software.

    Aggiornare a macOS Catalina

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    • Una volta completato il download di macOS Catalina, dovrebbe partire in maniera automatica il processo d’installazione del nuovo sistema operativo.
      In caso contrario, puoi avviarlo tu manualmente
    • selezionando l’icona dell’installer di Catalina dal Launchpad o dalla cartella Applicazioni di macOS.
    • Quando vedi comparire sulla scrivania la finestra del setup
    • premi prima sul pulsante Continua
    • poi su quello Accetta per due volte consecutive
    • (per accettare le condizioni di utilizzo dell’OS)
    • e seleziona il disco su cui vuoi installare Catalina
    • (presumibilmente Macintosh HD).

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    • Successivamente
    • fai clic sul pulsante Installa
    • immetti la password di amministrazione del Mac
    • premi sul pulsante Aggiungi assistente
    • e aspetta che vengano copiati i primi file d’installazione dell’OS
    • (dovrebbero volerci circa 10-15 minuti).
    • Completata la procedura di cui sopra
    • premi sul pulsante Riavvia, per fare in modo che il Mac venga riavviato.
      A questo punto, aspetta che la copia di tutti i file del sistema operativo venga completata (dovrebbero essere necessari 20-30 minuti).
      Durante questa fase, sullo schermo del Mac comparirà il logo Apple, unitamente ad una barra indicante lo stato d’avanzamento, e il computer verrà riavviato varie volte.

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    • Al termine, ti verrà mostrata la schermata di logon di macOS Catalina.
      A questo punto
    • effettua l’accesso al tuo account utente
    • scegli se condividere i dati di utilizzo di macOS con Apple e quelli delle applicazioni di terze parti con i rispettivi sviluppatori
    • premi sul bottone Continua
    • e configura la varie funzioni offerte, quali Tempo di utilizzo, Chiedi a Siri ecc.

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    Successivamente, aspetta che la scrivania di Catalina risulti visibile, in modo tale da poter finalmente cominciare a usare l’OS e tutte le funzionalità da esso offerte.

    Effettuare un’installazione pulita di macOS Catalina

    Se vuoi effettuare un’installazione pulita di macOS Catalina, andando quindi a cancellare tutti i file attualmente presenti sul disco del Mac, puoi riuscirci creando una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo ed effettuando il boot da quest’ultima.
    Procedendo in tal modo, avrai la possibilità di formattare il disco del Mac e installare macOS Catalina da zero.

    Per compiere l’operazione in oggetto, la prima cosa che devi fare è quella di procurarti una chiavetta USB con almeno 12 GB di spazio libero.
    Tieni presente che il contenuto della pendrive verrà eliminato, motivo per cui, prima di procedere, assicurati di aver effettuato una copia di backup dei dati su di essa presenti.

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    • Dopo esserti procurato la pendrive, provvedi ad effettuare il download del pacchetto d’installazione di macOS Catalina, leggendo il seguente articolo come installare macOS Catalina. https://www.melafacile.it/come-installare-macos-catalina/
      In tal caso, però, preoccupati poi di chiudere la finestra per il setup del sistema operativo che ti verrà mostrato al termine del download.
    • Devi poi procurarti Install Disk Creator, il software tramite il quale poter copiare i file d’installazione di macOS Catalina sulla pendrive.
      E gratuito e facile da usare.
      Per scaricarlo sul tuo Mac
    • recati sul suo sito Internet
    • e fai clic sul bottone Download the macOS app situato in basso.
    • A scaricamento ultimato
    • estrai l’archivio ZIP ricavato
    • (se il Mac non lo fa in automatico)
    • e trascina l’icona del programma presente al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS.
      In seguito
    • facci clic destro sopra
    • seleziona la voce Apri presente nel menu contestuale che compare
    • e premi sul pulsante Apri, in modo tale da poter avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni che Apple impone nei confronti degli sviluppatori non certificati
    • (operazione che va effettuata solo al primo avvio).
    • Una volta visualizzata la finestra del programma sulla scrivania, se al centro della stessa non compare in automatico l’installer di macOS Catalina, selezionalo tu
    • facendo clic sul pulsante Choose a macOS Installer
    • e prelevandolo dalla cartella Applicazioni di macOS.
    • In seguito
    • collega la tua pendrive ad una delle porte USB del Mac
    • seleziona quest’ultima dal menu a tendina Select the volume to become Installer che si trova nella parte in alto della finestra di Install Disk Creator
    • e fai clic prima sul pulsante Create Installer
    • e poi su quello Erase disk.

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    • Immetti ora la password di amministrazione del Mac
    • premi il tasto Invio sulla tastiera e aspetta che venga effettuata la copia dei file d’installazione di macOS Catalina sulla chiavetta USB.
      Potrai seguire l’andamento della cosa tramite l’apposita barra d’avanzamento in basso.
      A procedura ultimata, comparirà il messaggio Complete.
      A quel punto, chiudi pure la finestra del programma.
    • Adesso, non devi far altro che riavviare il Mac lasciando collegata la pendrive
    • tenendo premuto il tasto alt/option sulla tastiera
    • dopodiché aspetta che ti venga mostrata la schermata per la selezione del dispositivo di boot.
    • A quel punto, seleziona l’icona Install macOS Catalina
    • premi il tasto con la freccia sottostante e aspetta che compaia la schermata iniziale con tutti gli strumenti per l’installazione del sistema operativo.
    • Successivamente, se necessario, seleziona l’Italiano dal menu per la scelta della lingua e clicca sulla freccia che si trova in basso al centro per avanzare con la procedura.

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    • Adesso, la prima cosa che devi preoccuparti di fare è quella di formattare il disco del Mac.
      Per riuscirci
    • seleziona l’icona di Utility Disco
    • fai clic sul pulsante Continua
    • e seleziona il nome dell’unità (es.
      Macintosh HD)
    • dalla barra laterale di sinistra.
      Se necessario
    • premi sul pulsante Attiva per attivarla
    • (mediante l’immissione della password di amministrazione del Mac)
    • e premi sul bottone Inizializza posto in cima.
    • Nella finestra che si apre
    • immetti il nome che vuoi assegnare al disco
    • (es.Macintosh HD)
    • nel campo Nome
    • seleziona la voce APFS dal menu a tendina Formato
    • (così da formattare l’unità usando il file system più recente di casa Apple)
    • e premi sul bottone Inizializza.

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    • Ultimata la procedura di formattazione
    • premi sul pulsante Fine
    • chiudi Utility Disco
    • seleziona la voce Installazione macOS dalla schermata precedente 
    • e fai clic sul bottone Continua posto in basso a destra.
    • Nella finestra che vedi comparire sullo schermo
    • premi sui pulsanti Continua e Accetta per due volte di seguito
    • seleziona il disco su cui installare macOS Catalina (presumibilmente è quello chiamato Macintosh HD)
    • e se questo era stato cifrato con FileValut
    • premi sul pulsante Sblocca
    • e immetti la password di amministrazione del Mac per confermare lo sblocco.
      In seguito
    • premi sul bottone Installa per procedere con l’installazione.

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    A questo punto, non ti resta altro da fare se non aspettare il riavvio del Mac e che l’installazione di Catalina venga avviata e portata a termine (durante la copia dei file del sistema operativo il computer verrà riavviato svariate volte).

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    • Ultimata la procedura d’installazione, dovrai provvedere a configurare macOS, scegliendo la lingua e impostando la connessione ad Internet,
    • poi premi sul bottone Continua nella schermata relativa alle informazioni di raccolta di dati e privacy e dovrai scegliere se intendi importare i tuoi dati da backup precedenti (cosa che ti sconsiglio di fare, visto hai effettuato un’installazione pulita del sistema operativo).
    • In seguito
    • accedi con il tuo ID Apple
    • accetta le condizioni di utilizzo del sistema operativo cliccando per due volte di seguito sul pulsante Accetto
    • imposta il tuo account utente sul computer digitando nome e password, decidi quali servizi Apple abilitare (Siri, Tempo di utilizzo ecc.)
    • e scegli quale tema attivare (quello chiaro, quello scuro oppure quello automatico).

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    In conclusione, ti ritroverai al cospetto della scrivania di macOS Catalina e potrai quindi cominciare a usare il tuo Mac con su installato il nuovo sistema operativo.
    Fine

    Reinstallare macOS Catalina

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    • In caso di problemi all’installazione di macOS Catalina e ti interessa sapere se si può effettuare una nuova installazione?
      Si può farlo la procedura da effettuare è anche semplice.
      Ti basta accedere alla Recovery di macOS da lì puoi avviare un nuovo download di Catalina e reinstallare il sistema operativo senza cancellare i file presenti sul disco fisso del computer.
    • Per riuscire nell’impresa
    • riavvia il Mac
    • e tieni premuti i tasti cmd+r sulla tastiera
    • al fine di accedere al menu di Recovery.
      Successivamente
    • fai clic sulla voce Installazione macOS
    • seleziona il pulsante Continua
    • e procedi con l’installazione dell’OS come ti ho spiegato nei capitoli precedenti del tutorial.

    Apple provvederà quindi a verificare lo stato del tuo computer da remoto e, se non ci saranno problemi in questo frangente, saranno avviati prima il download e poi l’installazione di macOS Catalina sul tuo Mac.

    Novità principali di macOS Catalina

    Ora che hai concluso la procedura d’installazione di macOS Catalina sul tuo Mac, mi sembra doveroso offrirti una panoramica di quelle che sono le novità principali che il sistema operativo porta in dote.

    Dark Mode automatica

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    • La prima novità di Catalina che salta all’occhio è la disponibilità di una funzione che consente di modificare in maniera automatica, a seconda dell’ora del giorno, il tema impiegato per macOS, alternandolo tra quello chiaro e quello scuro.
      Con la precedente versione dell’OS, invece, era possibile selezionare soltanto uno dei due temi e il passaggio dall’uno all’altro non avveniva in automatico.
    • La funzionalità in oggetto può essere attivata durante la fase di configurazione iniziale di Catalina, ma puoi anche scegliere di abilitarla in un secondo momento, intervenendo sulle Preferenze di Sistema.
      In questo secondo caso
    • premi sull’icona a forma di ruota d’ingranaggio che trovi sulla barra Dock, seleziona la voce Generali nella finestra che si apre sulla scrivania e, successivamente
    • seleziona l’opzione Auto in corrispondenza della dicitura Aspetto.

    Sidecar

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    Con Catalina arriva inoltre Sidecar, una funzionalità nativa che permette di utilizzare l’iPad come monitor secondario per il Mac.
    Grazie ad essa, è possibile lavorare in un’app mentre se ne tiene aperta un’altra, vedere l’anteprima di una presentazione sull’iPad mentre viene modificata sul Mac ecc.
    Consente altresì di duplicare lo schermo del computer per vedere le stesse cose sui due display. È possibile collegare l’iPad al Mac con un cavo, per evitare che si scarichi, oppure in wireless (entro 10 metri di distanza), per avare maggiore libertà di movimento.
    Sempre sfruttando Sidecar, è possibile usufruire di Apple Pencil con le app per Mac (a patto che siano compatibili con le tavolette grafiche), in modo tale da poter scrivere e disegnare con naturalezza, ritoccare fotografie e grafici e via discorrendo.
    Non manca l’opportunità di usare gesti multi-touch unitamente ad alcune nuove gesture per la modifica dei testi che ti permettono di tagliare, copiare, incollare e annullare operazioni effettuate.

    • Per iniziare ad usufruire della funzione
    • basta che premi sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con la ruota d’ingranaggio) posta sulla barra Dock
    • selezionare la voce Sidecar nella finestra che si apre
    • selezionare il tuo iPad dal menu a tendina Connessione a, regolare le preferenze relative al funzionamento tramite le voci e i menu sulla destra e attendere qualche istante affinché il collegamento venga stabilito.
    • In alternativa, puoi attivare rapidamente la funzione selezionando l’icona di AirPlay (quella con il rettangolo e il triangolo) che trovi nella parte in alto a destra dello schermo del Mac
    • selezionare il tuo iPad dal menu che si apre, attendere che il collegamento tra i due dispositivi venga stabilito e regolare le preferenze tramite il menu visibile sempre nella parte in alto della scrivania del Mac.

    Tempo di utilizzo

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    • Un’altra interessante novità disponibile con Catalina è la funzione Tempo di utilizzo, già fruibile da qualche tempo sui dispositivi iOS.
      Grazie ad essa, è possibile monitorare e impostare il tempo che viene trascorso su applicazioni e siti Internet.
      Con iCloud, inoltre, si possono sincronizzare le impostazioni e combinare l’utilizzo fra iPhone, iPad e Mac, tutto privatamente, tramite la crittografia end-to-end.
    • Per usufruire della funzionalità in oggetto
    • premi sull’icona di Preferenze di Sistema (quella con la ruota d’ingranaggio) posta sulla barra Dock e, nella finestra che si apre sullo schermo, clicca sull’icona di Tempo di utilizzo.
      Nella nuova schermata visualizzata, a destra troverai i grafici relativi all’uso, mentre a sinistra le varie categorie e le opzioni per la configurazione del servizio.

    Musica, Podcast e TV

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    In macOS Catalina, Apple ha rimosso iTunes proponendo al suo posto applicazioni specifiche per svolgere varie funzioni:
    Musica, Podcast e TV. Più precisamente, l’applicazione Musica permette di gestire la libreria musicale locale e quella nel cloud e, ovviamente, di accedere ad iTunes Store e di sfruttare il servizio Apple Music per lo streaming musicale.

    L’applicazione Podcast, consente di seguire quelli che sono i podcast d’interesse, mentre l’applicazione TV offre diverse opzioni per consentire agli utenti di trovare e guardare film e trasmissioni televisive, proponendo canali TV Apple, suggerimenti personalizzati 0 film e trasmissioni TV iTunes da sfogliare, acquistare o noleggiare

    Tutte e tre applicazioni possono essere richiamate selezionando le relative icone presente sulla barra Dock oppure tramite il Launchpad o, ancora dalla cartella Applicazioni di macOS.

    Sincronizzazione dei dispositivi

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    Anche se iTunes non è più disponibile, rimane comunque la possibilità di sincronizzare i contenuti tra Mac, iPhone, iPad e iPod tramite cavo, sfruttando le nuove applicazioni di intrattenimento e il Finder.

    Infatti, quando si collega un dispositivo al Mac, questo apparirà immediatamente nella barra laterale, permettendo di effettuare operazioni quali backup e aggiornamenti, oltre che eseguire il ripristino e la sincronizzare dei contenuti con il computer.
    Praticamente, tutto quello che in precedenza poteva essere fatto sfruttando iTunes.

    • La prima volta che colleghi un dispositivo mobile Apple al computer, devi fornire la relativa autorizzazione
    • premendo sul bottone Autorizza sul display di iPhone, iPad o iPod
    • digitando il codice di sblocco
    • e premi sul pulsante Autorizza sullo schermo del Mac.

    Altre novità interessanti

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    Altra novità interessanti riguardo macOS Catalina sono quelle sul fronte sicurezza.
    In particolare, Gatekeeper porta in dote nuovi livelli di protezione, richiedendo che tutte le applicazioni ottengano il permesso dall’utente prima di accedere ai documenti; il sistema operativo viene eseguito su un volume dedicato di sola lettura, in modo tale che nulla possa sovrascrivere per errore i file di sistema ed è possibile usare Apple Watch per effettuare il login al proprio account su Mac (come già accadeva con la precedente versione di macOS), ma anche per approvare l’installazione di nuovi programmi, sbloccare note protette ecc.
    Da notare poi, che le applicazioni a 32 bit non sono più supportate.

    come installare fortnite su iphone

    come installare fortnite su iphone

    I tuoi amici non parlano d’altro che di Fortnite, uno sparatutto multiplayer in terza persona disponibile originariamente per computer e console per i videogiochi che poi è stato pubblicato anche su smartphone e tablet.
    A tal proposito, dal momento in cui sei in possesso di un iPhone, vorresti sapere come scaricarlo su quest’ultimo e cominciare finalmente a giocarci, per partecipare anche alle discussioni dei tuoi amici.

    Beh, se le cose stanno proprio così e ti domandi, quindi, come installare Fortnite su iPhone, sarai felice di sapere che sei capitato sul tutorial giusto al momento giusto! Nelle prossime righe, infatti, ti parlerò prima di tutto di quelli che sono i requisiti minimi e i dispositivi compatibili con il famoso titolo di Epic Games, dopodiché ti guiderò passo passo nel download e nell’installazione di quest’ultimo su iPhone.
    Infine, ti fornirò alcune informazioni utili affinché tu possa riuscire nell’intento di muovere i primi passi all’interno del gioco.

    Come dici?
    Non vedi l’ora di iniziare?
    Benissimo, mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo “iPhone”.
    Leggi con attenzione quanto ti indicherò nei prossimi paragrafi di questa mia guida e, se farai tutto come descritto, sono sicuro che riuscirai facilmente nell’intento che ti sei proposto.
    Arrivati a questo punto, a me non resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura, un buon download e, soprattutto, un buon divertimento!

    Indice

    • Requisiti minimi e dispositivi compatibili
    • Installare Fortnite su iPhone
    • Giocare a Fortnite su iPhone

    Requisiti minimi e dispositivi compatibili

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    Prima di spiegarti come installare Fortnite su iPhone, è necessario che ti fornisca alcune informazioni preliminari riguardanti i requisiti minimi oltre che i dispositivi compatibili con questo famoso titolo sviluppato da Epic Games.

    Devi, infatti, sapere che, per poter scaricare Fortnite, è necessario innanzitutto che iOS, il sistema operativo di iPhone, sia aggiornato a iOS 11 o a una versione superiore.
    Inoltre, l’iPhone dev’essere incluso nella lista dei modelli supportati dal gioco, che puoi trovare qui di seguito.

    iPhone compatibili

    • iPhone SE
    • iPhone 6S/6S Plus
    • iPhone 7
    • iPhone 8/8 Plus
    • iPhone X
    • iPhone XS/XS Max
    • iPhone XR

    iPhone non compatibili

    • iPhone 5S
    • iPhone 6
    • iPhone 6 Plus

    La lista dei dispositivi compatibili con Fortnite potrebbe subire variazioni a seguito dell’introduzione di nuovi modelli di iPhone; a tal proposito, per maggiori informazioni, ti invito a consultare la pagina Web relativa alle FAQ ufficiali del gioco.

    Installare Fortnite su iPhone

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    Se hai già verificato e confrontato i dispositivi compatibili e i requisiti di sistema con l’iPhone in tuo possesso, puoi passare all’azione e installare Fortnite.

    Il primo passaggio che devi effettuare è avviare l’App Store di iOS e cercare Fortnite al suo interno. Detto ciò, prendi in mano il tuo “iPhone” e avvia premi sull’icona di colore azzurro con al centro una “A” stilizzata di colore bianco che puoi trovare nella home screen di iOS, per avviare lo store predefinito di Apple.

    Fatto ciò, premi sull’icona della lente di ingrandimento situata nel menu in basso e, nel campo di testo che ti viene mostrato, digita il termine Fortnite.
    Dopodiché, premi sul pulsante Cerca sulla tastiera del tuo dispositivo, per confermare l’operazione.

    Adesso, individua, tra i risultati della ricerca che ti vengono mostrati, il famoso videogioco di Epic Games e premi sulla sua icona, in modo da vedere la scheda del gioco all’interno dell’App Store.
    In caso di dubbi, ricorda che dev’essere indicato Epic Games come sviluppatore.

    Una volta individuata la scheda di anteprima di Fortnite, per scaricare il gioco su iPhone, premi prima sul pulsante Ottieni, dopodiché, per avviarne l’installazione, usa il Face ID, appoggia il dito sul Touch ID oppure digita la password del tuo account iCloud.

    Al termine del download e dell’installazione automatica, per avviare Fortnite, premi sul pulsante Apri che ti verrà mostrato nell’App Store di iOS, al posto del pulsante Ottieni. In alternativa, per avviare più velocemente il gioco, premi sulla sua icona, che nel frattempo sarà stata aggiunta alla home screen del tuo iPhone.

    In caso di ulteriori dubbi o problemi, fai riferimento al mio tutorial dedicato all’installazione di app su iPhone.

    Giocare a Fortnite su iPhone

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    Una volta scaricato e installato Fortnite su iPhone, per poterci giocare, devi innanzitutto essere in possesso di un account Epic Games, in quanto è necessario per accedere al gioco e sincronizzare i propri progressi sul cloud.

    La registrazione è gratuita e può essere effettuata da computer tramite il sito Internet ufficiale di Epic Games al quale puoi collegarti tramite un qualsiasi browser per la navigazione in Internet.
    Inoltre, puoi eseguire quest’operazione anche da mobile, utilizzando, per esempio, il browser Safari su iPhone.
    A tal proposito, se hai bisogno di una mano per registrarti, fai riferimento al mio tutorial dedicato all’argomento.

    Se, invece, possiedi già un account Epic Games, per giocare a Fortnite su iPhone, non ti resta altro da fare se non avviare il gioco,  in modo da iniziare il download automatico dell’ultima patch disponibile e, al termine, effettuare il login al tuo profilo.

    Una volta effettuata quest’operazione, avrai accesso alla schermata Lobby, che è quella che permette di avviare una nuova partita in singolo giocatore o in duo, cioè con un amico.

    A tal proposito, se questa è la prima volta che giochi a Fortnite su iPhone, e vorresti sapere come muovere i tuoi primi passi in questo famoso videogioco, ti suggerisco di leggere la mia guida su come giocare a Fortnite su iPhone, nella quale ti ho fornito maggiori spiegazioni in merito.

    come installare font su mac

    come installare font su mac

    Stai realizzando un nuovo progetto grafico con il tuo Mac.
    Tu piacerebbe inserire in esso delle scritte realizzate con font diversi da quelli che usi di solito, ma non sai bene come procedere?
    Devi redigere un documento ma i caratteri di scrittura predefiniti di macOS non ti soddisfano?
    Non ti preoccupare:
    per tua fortuna, sei finito sulla guida giusta, al momento giusto.

    Quest’oggi, infatti, ti spiegherò come installare i font su Mac, operazione che, te lo anticipo subito, è decisamente ben più semplice di quel che tu possa pensare.
    Per riuscirci, ti basterà semplicemente mettere mano all’applicazione dedicata di macOS e, nel giro di pochi istanti, potrai goderti i tuoi nuovo font.
    Fantastico, vero?

    Prima di ogni altra cosa, però, sarà mia premura indicarti le fonti da cui poter reperire nuovi caratteri di scrittura e come fare per poterli scaricare sul tuo computer.
    Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Trovare e scaricare i font
    • Come installare font su Mac
      • Libro Font
      • SkyFonts
      • Adobe Fonts
    • Come installare font su Photoshop Mac
    • Come installare font su InDesign Mac
    • Come installare font su Illustrator Mac
    • Come installare font su Word Mac
    • Come installare font su PowerPoint Mac
    • Come installare font su altre applicazioni Mac

    Trovare e scaricare i font

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    Come ti dicevo a inizio guida, prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare come installare i font su Mac, è mio dovere indicarti come poter reperire e scaricare nuovi caratteri di scrittura.

    Partiamo da un presupposto fondamentale:
    si fa tutto via Internet. Probabilmente non ne eri a conoscenza, ma devi sapere che in Rete vi sono numerosi siti Web tramite cui è possibile trovare e scaricare nuovi font da aggiungere su macOS (e non solo), sia gratuitamente che a pagamento.

    Tra i tanti siti adibiti allo scopo, personalmente ti suggerisco di dare uno sguardo a Google Fonts, il portale di Google che consente di scaricare a costo zero sul proprio computer centinaia di nuovi caratteri di scrittura.
    A tal proposito, mi raccomando, se stai scaricando dei font da utilizzare in progetti professionali, assicurati che i caratteri da te scaricati siano liberamente utilizzabili per fini commerciali e non siano gratuiti per il solo ambito personale.

    Ciò detto, per servirti di Google Fonts, collegati alla relativa home page e serviti dei menu e delle opzioni che si trovano in cima per filtrare i vari tipi di caratteri di scrittura disponibili.
    Volendo, puoi anche effettuare una ricerca per parola chiave, digitando quella di tuo interesse nel campo apposito che trovi sempre in alto, sulla destra.

    Quando trovi dei font che ti interessano, fai clic sul relativo pulsante [+], clicca quindi sul riquadro nero comparso in fondo alla pagina, porta il puntatore del mouse sull’icona raffigurante la freccia verso il basso e fai clic sul collegamento Download presente nell’ulteriore riquadro che vedi comparire.

    Una volta fatto ciò, i font che avevi scelto in precedenza verranno scaricati sul tuo computer, sotto forma di archivio ZIP.
    Potrai quindi effettuarne l’installazione estraendo l’archivio in una posizione a piacere sul tuo computer e attenendoti alle indicazioni sul da farsi che trovi nei capitoli successivi del tutorial.

    Per ulteriori approfondimenti riguardo l’uso di Google Fonts e per scoprire a quali altri siti puoi appellarti per reperire nuovi caratteri di scrittura, ti rimando alla lettura della mia guida specifica su come scaricare font.

    Come installare font su Mac

    Dopo aver reperito i font da installare sul tuo Mac, sei finalmente pronto per passare all’azione e installare i caratteri di scrittura appena scaricati su macOS.
    Come si fa?
    Semplice:
    puoi riuscirci usando Libro Font, lo strumento apposito già incluso in macOS, oppure risorse di terze parti quali SkyFonts e Adobe Fonts.
    Per maggiori dettagli, prosegui pure nella lettura.

    Libro Font

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    Tanto per cominciare, avvia l’applicazione Libro Font sul computer, facendo clic sulla relativa icona (quella con il libro con su impressa una “F”) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.
    In alternativa, puoi richiamare l’applicazione mediante Spotlight, Siri o accedendo alla cartella Applicazioni.

    Una volta visualizzata la finestra di Libro Font sullo schermo, fai clic sul pulsante [+] collocato in alto a sinistra, seleziona il file del font che vuoi installare sul Mac (oppure la cartella in cui sono conservati i caratteri di scrittura) e clicca sul bottone Apri.
    Successivamente, visualizzerai i nuovi font aggiunti nell’elenco di quelli disponibili, nella parte centrale della schermata.

    In alternativa al procedimento che ti ho appena indicato, puoi trascinare i file dei font direttamente nella finestra di Libro Font.
    In seguito, fai clic sul pulsante Apri, per aggiungerli su macOS.

    Qualora, dopo aver aggiunto nuovi font sul tuo Mac, i caratteri di scrittura non dovessero risultare disponibili per l’uso, riavvia il computer, facendo clic sul simbolo della mela collocato nella parte in alto a destra della barra dei menu, selezionando la voce Riavvia e poi cliccando sul bottone Riavvia.

    SkyFonts

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    Come ti dicevo, puoi installare nuovi font su Mac anche affidandoti a delle risorse di terze parti, come nel caso di SkyFonts.
    Si tratta, infatti, di un’applicazione gratuita che consente di scaricare o noleggiare nuovi caratteri da Google Fonts e anche da altri portali specializzati nel download dei caratteri di scrittura, il tutto in maniera comoda e veloce.

    Per servirtene, recati sul sito Internet di SkyFont, clicca sul pulsante Install SkyFonts e poi sul bottone Download SkyFonts, in modo da avviare lo scaricamento del programma.

    A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ricavato, fai doppio clic sulla cartella Install SkyFonts presente al suo interno e conferma la sua apertura facendo clic sul bottone Apri.
    Successivamente, apponi il segno di spunta sulle caselle relative all’accettazione della licenza d’uso e della policy sulla privacy e clicca sul pulsante Accept.

    Ora che visualizzi la finestra del programma sullo schermo, seleziona la fonte dal quale prelevare i font (es.
    MyFonts, Fonts.com ecc.) dall’apposito menu a tendina e poi accedi all’account che devi aver preventivamente creato sul servizio scelto per scaricare e gestire i font.

    Per scaricare i font da Google Fonts, invece, fai clic sul link View All Google Fonts, premi sul bottone Ok, done e poi scarica i caratteri di scrittura che preferisci premendo sul pulsante SkyFont posto in loro corrispondenza e, in seguito, sul bottone Add.

    Adobe Fonts

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    Un’altra risorsa di terze parti alla quale puoi appellarti per il download e l’installazione dei font su Mac è Adobe Font, fruibile tramite l’applicazione gratuita Crative Cloud.
    Come intuibile dal nome stesso, si tratta di una soluzione resa disponibile dalla software house Adobe.

    Per servirtene, recati sul sito Internet del programma e clicca sul bottone Scarica posto in alto, in modo tale da avviare il download dell’applicazione Creative Cloud.

    A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e fai doppio clic sull’icona di Creative Cloud Installer nella finestra che si apre.
    Digita quindi la password del tuo account utente su Mac e clicca sul bottone Ok.
    Attendi poi che la procedura d’installazione venga avviata e portata a termine, dopodiché accedi al tuo account Adobe compilando i campi sullo schermo.
    Se non ne possiedi ancora uno, premi sul bottone apposito per avviare la procedura per crearlo al momento.

    Nella schermata dell’applicazione Creative Cloud che ora visualizzi, seleziona la scheda Font che si trova in alto e clicca sulla voce Sfoglia font.
    Nella finestra del browser che andrà ad aprirsi, cerca il font che ti interessa servendoti dei filtri sulla sinistra oppure effettua una ricerca per parola chiave tramite la barra in alto.

    Quando trovi un font che ti piace, per scaricarlo e installarlo, porta su ON l’interruttore Acativate fonts posto in sua corrispondenza e clicca sul pulsante OK nell’ulteriore finestra che si apre.
    Ecco fatto!

    Come installare font su Photoshop Mac

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    Hai seguito le indicazioni che ti ho fornito nel passo precedente, per cui sei riuscito a installare i font su Mac, e ora vorresti sapere come fare per potertene servire in Photoshop Bene, allora attieniti alle indicazioni sul da farsi che trovi in questo passo. In primo luogo, avvia Photoshop facendo clic sulla relativa icona (quella con il logo del programma) annessa al Launchpad.
    In alternativa, cercala mediante Spotlight, Siri o nella cartella Applicazioni.

    Ora che visualizzi la finestra di Photoshop sulla scrivania, avvia la creazione di una nuova immagine tramite il menu File collocato in alto a sinistra oppure aprine una già esistente, sempre dal medesimo menu, e richiama lo strumento Testo orizzontale dalla barra degli strumenti posta sulla sinistra.

    A questo punto, clicca nel punto dell’immagine in cui desideri inserire la scritta personalizzata e sostituisci al testo d’esempio il tuo.
    In seguito, seleziona il testo che hai inserito, apri il menu a tendina su cui è indicato il nome del carattere in uso e, nel menu che si apre, seleziona il font personalizzato che hai installato sul tuo Mac.
    Scegli, dunque, la grandezza dello stesso e seleziona una delle dimensioni disponibili.

    Se vuoi modificare il font di una o più scritte già inserite nell’immagine, selezionale e procedi in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

    Invece, per scegliere il colore della scritta, applicarvi degli effetti ecc., devi selezionare la porzione di testo che vuoi modificare e poi fare clic sui pulsanti corrispondenti ai cambiamenti che vuoi apportare, sulla destra.

    Dopo aver aggiunto i font al tuo progetto grafico e dopo aver apportato tutte le modifiche del caso, clicca sul menu File di Photoshop, seleziona la voce Salva con nome da quest’ultimo, indica la posizione, il nome e il formato che vuoi assegnare al file finale e clicca sul bottone Salva.
    Per ulteriori informazioni riguardo l’uso di Photoshop, puoi fare riferimento al mio tutorial specifico sull’argomento.

    Come installare font su InDesign Mac

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    Vediamo ora come fare per usare i font installati su macOS in InDesign, il famoso programma per l’impaginazione di casa Adobe.
    Tanto per cominciare, avvia il software facendo clic sulla relativa icona (quella con il logo di InDesign) annessa al Launchpad.
    In alternativa, cercala mediante Spotlight, Siri o nella cartella Applicazioni di macOS.

    Una volta visualizzata la finestra principale dell’applicazione, avvia la creazione di un nuovo documento usando il menu File in alto a sinistra oppure apri un file già esistente, servendoti sempre del medesimo menu.

    In seguito, seleziona lo strumento Testo dalla barra laterale di sinistra, fai clic nel punto dell’area di lavoro in cui vuoi inserire il tuo testo, traccia la relativa casella d’immissione e seleziona il font installato in precedenza dal menu a tendina sottostante la voce Carattere situata a destra, nella scheda Proprietà.

    Digita quindi il tuo testo nell’area apposita e, se lo desideri, apporta ulteriori modifiche servendoti dei comandi e dei menu per la formattazione che trovi sempre nella parte destra della finestra del programma.

    Se, invece, vuoi modificare un testo già inserito, facci doppio clic sopra, evidenzialo e procedi in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

    A modifiche ultimate, fai clic sul menu File di InDesign, seleziona la voce Salva da quest’ultimo, specifica la posizione, il nome e il formato che vuoi assegnare al file finale e clicca sul bottone Salva.
    Ecco fatto!

    Come installare font su Illustrator Mac

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    Ti stai chiedendo come sfruttare i font installati su macOS anche con Illustrator?
    Domanda lecita.
    Beh, in primo luogo, avvia il programma facendo clic sulla relativa icona (quella con il logo di Illustrator) annessa al Launchpad.
    In alternativa, cercala mediante Spotlight, Siri o nella cartella Applicazioni di macOS.

    Ora che visualizzi la finestra principale del software sulla scrivania, avvia la creazione di una nuova immagine servendoti del menu File collocato in alto a sinistra oppure apri un file già creato in precedenza, sfruttando sempre il medesimo menu.

    A questo punto, seleziona lo strumento Testo nella barra degli strumenti sulla sinistra, traccia il rettangolo per l’immissione del testo sull’area di lavoro, seleziona il font installato in precedenza sul Mac dal menu a tendina sottostante la voce Carattere che si trova a destra e digita il tuo testo.
    Se vuoi, puoi modificarne la dimensione, il colore ecc.
    usando gli ulteriori menu e pulsanti disponibili sempre sulla destra.

    Se, invece, hai bisogno di modificare un testo esistente, selezionalo, facci doppio clic sopra, evidenzialo e procedi in egual maniera a come ti ho appena spiegato.

    Per concludere, ricordati di salvare il tuo documento facendo clic sul menu File in alto a sinistra e poi sulla voce Salva.
    In seguito, indica la posizione, il nome e il formato del file finale e clicca nuovamente sul pulsante Salva.

    Come installare font su Word Mac

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    Vediamo ora come fare per installare i font su Mac da Word, la famosa applicazione per la videoscrittura parte del pacchetto Office di Microsoft.
    Tanto per cominciare, avvia Word facendo clic sulla relativa icona (quella con il logo del programma) che trovi nel Launchpad.
    In alternativa, richiama l’applicazione mediante Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni.

    Nella finestra di Word che ora visualizzi sullo schermo, apri un documento preesistente oppure creane uno nuovo, selezionando il modello di tuo interesse e cliccando poi sul bottone Crea.

    Successivamente, seleziona il font installato in precedenza sul Mac dal menu a tendina in alto che trovi annesso alla scheda Home e inizia pure a digitare i tuoi testi nel foglio. Se vuoi cambiare il font usato per dei testi già inseriti, invece, evidenzia prima questi ultimi e procedi in maniera analoga a come ti ho appena indicato.

    Se vuoi apportare modifiche alla formattazione, utilizza gli ulteriori comandi e menu che trovi sempre nella parte in alto della finestra di Word, nella scheda Home, accanto al menu a tendina per la scelta del font.

    Per concludere, salva le modifiche apportate al file preesistente o comunque salva il nuovo documento creato, facendo clic sulla voce File che si trova sulla barra dei menu di Word e selezionando la dicitura Salva dalla schermata visualizzata.

    Come installare font su PowerPoint Mac

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    E su PowerPoint?
    Come si fa ad usare i font installati in precedenza su Mac?
    Te lo spiego subito.
    Anche in tal caso, non hai di che preoccuparti, è un vero gioco da ragazzi.

    In primo luogo, avvia PowerPoint facendo clic sulla sua icona (quella con il logo del programma) che trovi nel Launchpad.
    In alternativa, richiama l’applicazione mediante Spotlight, Siri o nella cartella Applicazioni di macOS.

    Ora che visualizzi la finestra principale del programma, apri un documento preesistente oppure creane uno nuovo, selezionando il modello di tuo interesse e cliccando sul bottone Crea.

    In seguito, seleziona il font che avevi installato sul tuo Mac e che intendi usare in PowerPoint tramite il menu a tendina che trovi nella parte in alto della finestra, nella scheda Home. Invece, se vuoi modificare il carattere di scrittura impiegato per dei testi già inseriti, evidenzia prima questi ultimi e poi procedi in maniera analoga a come ti ho spiegato poc’anzi.

    Per quel che concerne la possibilità di cambiare il colore dei caratteri, le dimensioni, l’orientamento e via discorrendo, serviti degli ulteriori comandi e menu che trovi sempre nella scheda Home di PowerPoint, nella parte in alto della finestra del programma.

    Infine, ricordati di salvare le modifiche apportate al documento oppure di salvare il nuovo file creato, facendo clic sul menu File situato sulla barra dei menu e cliccando sulla voce Salva.

    Come installare font su altre applicazioni Mac

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    Oltre che nei programmi di cui ti ho già parlato nelle righe precedenti, puoi usare i font che hai installato sul tuo Mac in qualsiasi altra applicazione in uso sul tuo computer.
    Per riuscirci, ti basta aprire il software di tuo interesse, creare un nuovo file all’interno di quest’ultimo o aprire un documento esistente, selezionare l’elenco dei caratteri di scrittura dalla schermata visualizzata e, successivamente, il font installato.

    Ad esempio, se vuoi usare un nuovo font che hai installato in Pages, l’applicazione per la videoscrittura parte della suite per la produttività resa disponibile direttamente da Apple per i suoi utenti, devi innanzitutto avviare quest’ultima facendo clic sulla relativa icona (quella con il logo del programma) annessa al Launchpad oppure richiamare il programma tramite Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni del Mac, e selezionare il documento di tuo interesse dalla finestra che compare.
    In alternativa, creane uno nuovo cliccando sul bottone Nuovo documento e scegliendo il modello di tuo interesse.

    A questo punto, seleziona la scheda con l’icona del pennello collocata in alto a destra, individua il menu a tendina Font (che si trova sempre a destra), seleziona il carattere di scrittura installato in precedenza dall’elenco che compare e inizia pure a digitare i tuoi testi sul foglio visibile su schermo.
    Se vuoi modificare il font usato per dei testi già inseriti, evidenziali prima e procedi in maniera analoga a come ti ho appena indicato.

    Se vuoi, puoi anche modificare la dimensione dei testi, il colore, l’allineamento ecc.
    servendoti degli appositi menu e comandi che trovi sempre nella parte destra della finestra.

    Infine, ricordati di salvare i cambiamenti apportati al file preesistente oppure al nuovo documento, facendo clic sulla voce File situata nella parte in alto a destra della barra dei menu e sulla dicitura Salva.

    come installare applicazioni su iphone x

    come installare applicazioni su iphone x

    Da pochissimo hai comperato un iPhone X e sperimentandone tutte le vaie features hai subito avuto modo di scoprire da te che si tratta di un terminale dalle grandi potenzialità.
    Ti comunico però che puoi potenziare ulteriormente il funzionamento del dispositivo grazie all’installazione di questa o di quell’altra app, in base a quelle che sono le tue effettive esigenze e preferenze.
    Già… ma come riuscirci?
    Domanda lecita (anzi, di più!), considerando che sei praticamente a digiuno di nuove tecnologie.
    Beh, se vuoi posso spiegartelo io.

    Ti va’?
    Si?
    Grandioso.
    Allora facciamo così:
    posizionati bello comodo, afferra il tuo “iPhone” e concediti qualche minuto di tempo libero per concentrati sulla lettura di questo tutorial tutto incentrato, per l’appunto, su come installare applicazioni su iPhone X.
    Insieme andremo in primo luogo a scoprire quali sono le operazioni preliminari che occorre eseguire per compiere l’operazione in oggetto e, successivamente, quali passaggi vanno messi in pratica per poter effettuare il download delle app oltre che dei giochi mediante App Store, sia nel caso dei contenuti gratuiti che di quelli a pagamento.

    Per completezza d’informazione, a fine guida sarà altresì mia premura indicarti come fare per risolvere eventuali problematiche insorte in corso d’opera mettendoti in contato diretto con l’assistenza di Apple, così da offrirti un quadro piuttosto completo della situazione.
    Allora?
    Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di passare all’azione?
    Si?
    Molto bene.
    Al bando le ciance e procediamo.
    In bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Operazioni preliminari
      • Collegare iPhone X al Wi-Fi
      • Eseguire il login con l’ID Apple
      • Fornire un metodo di pagamento valido
    • Scaricare ed installare le applicazioni
      • Esplorare l’App Store
      • Download delle app
    • Gestire le impostazioni relative ad App Store
    • In caso di problemi o dubbi

    Operazioni preliminari

    Come anticipato ad inizio articolo, prima di spiegarti in che modo procedere per poter installare nuove applicazioni su iPhone X ci sono alcune operazioni, per così dire, preliminari che devi necessariamente compiere per riuscire nell’impresa.
    Per saperne di più continua pure a leggere, trovi spiegato tutto in dettaglio proprio qui di seguito.

    Collegare iPhone X al Wi-Fi

    IMMAGINE QUI 1

    La cosa potrà sicuramente sembrare una banalità per i più ma è sempre bene spendere una parla di troppo e fugare ogni dubbio che una in meno e lasciare spazio a degli interrogativi:
    per poter scaricare nuove applicazioni su iPhone X è praticamente imprescindibile che il dispositivo risulti collegato ad Internet, preferibilmente ad una rete wireless (per evitare costi inattesi da parte del proprio gestore di telefonia mobile, nel caso in cui non risulti attivo un piano dati).

    Per fare ciò, ti basta afferrare il iPhone, sbloccarlo, accedere alla home screen, premere sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), poi sulla dicitura Wi-Fi nella schermata che si apre e portare su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Wi-Fi.

    Se il tuo iPhone non si connette in automatico alle reti rilevate o se non hai mai collegato il dispositivo al Wi-Fi, premi sul nome della connessone di tuo interesse ed attendi qualche istante affinché venga stabilito il collegamento.
    Se richiesto, digita anche la password d’accesso nell’apposito campo che visualizzi su schermo.

    Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi accedere “al volo” alle reti a cui ti sei già collegato in passato dal Control Center.
    Ti basta richiamare quest’ultimo effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra verso il basso dello schermo del tuo iPhone X e tappare sul pulsante con le tacche del Wi-Fi che trovi sulla sinistra, in modo tale che da grigio diventi colorato.

    Eseguire il login con l’ID Apple

    IMMAGINE QUI 2

    Un alto passaggio preliminare che devi compiere per poter installare applicazioni su iPhone X è quello di eseguire l’accesso su iOS con il tuo ID Apple (se non ne possiedi già uno, puoi fare riferimento al mio tutorial su come creare un ID Apple per rimediare subito).

    Per riuscirci, premi sull’icona di Impostazioni nella home screen di iOS, tappa sulla voce Esegui il login su [nome iPhone X], digita il tuo ID Apple e la password ad esso associata nei campi visualizzati su schermo ed inserisci l’eventuale codice di verifica che ti viene richiesto se hai scelto di proteggere il tuo account con l’autenticazione a due fattori.
    Et voilà!

    Verifica inoltre di aver effettuato l’accesso con il tuo ID Apple direttamente su App Store.
    Per riuscirci, recati in home screen, premi sull’icona di App Store (quella con la “A” su sfondo azzurro), premi sulla tua foto presente in alto a destra e sincerati del atto che l’account utente di riferimento e l’indirizzo email visualizzati siano effettivamente i tuoi.
    In caso contrario, premi su Esci ed effettua poi il login con i dati corretti.

    Fornire un metodo di pagamento valido

    IMMAGINE QUI 3

    Considerando il fatto che su App Store sono presenti anche contenuti a pagamento o che comunque sia propongo acquisti in-app, un’altra cosa che devi fare prima di poter installare applicazioni sul tuo iPhone X è quella di associare un metodo di pagamento valido al tuo account Apple.

    Per cui, se non hai già provveduto a farlo, premi sull’icona di Impostazioni che sta in home screen, premi sul tuo nome che visualizzi nella parte in alto della schermata, seleziona la dicitura Pagamento e spedizione e verifica che i dati relativi al metodo di pagamento indicato siano quelli corretti.

    In caso contrario, premi sul nome del sistema di pagamento riportato sotto la dicitura Metodo di pagamento nella parte in alto dello schermo, digita il codice di protezione impostato per il tuo iPhone X ed apporta le dovute correzioni compilando in maniera corretta i campi sottostanti la dicitura Titolare della carta e quelle Informazioni di fatturazione ed Indirizzo di fatturazione.

    In alternativa, premi sulla voce Modifica metodo di pagamento che sta in basso, seleziona il nuovo metodo di pagamento che vuoi usare (puoi scegliere tra Addebito telefonico oppure PayPal) e fornisci i dati richiesti nella schermata successiva.

    Scaricare ed installare le applicazioni

    A questo punto direi che ci siamo, puoi finalmente passare all’azione vera e propria e cominciare a scaricare ed installare applicazioni sul tuo iPhone X.
    Per riuscirci devi affidarti al già menzionato App Store.
    Per saperne di più continua a leggere.

    Esplorare l’App Store

    IMMAGINE QUI 4

    Provvedi in primo luogo a recarti sulla home screen del tuo iPhone e tappa sull’icona di App Store.
    Lo store è suddiviso in varie sezioni, quelle che trovi indicate ed esplicate qui di seguito.
    Sono tutte accessibili dalla parte in basso della schermata.

    • Oggi – In questa sezione ci trovi le applicazioni che ogni giorno Apple propone ai suoi utenti in base a specifiche circostanze o al successo riscosso.
    • Giochi – In questa sezione ci trovi tutti i vari giochi disponibili sullo store organizzati in classifiche oltre che per categoria e genere d’appartenenza.
    • App – Mediante questa sezione puoi visionare tutte le applicazioni disponibili sullo store che, similmente ai giochi, vengono organizzare in classifiche oltre che per categoria e genere d’appartenenza.
    • Cerca – Da qui puoi digitare, nella barra di ricerca apposita, il nome dell’applicazione che desideri scaricare per effettuare una ricerca diretta senza dover esplorare le sezioni precedenti.
    • Aggiornamenti – Si tratta della sezione di App Store mediante cui ti vengono segnalati gli aggiornamenti disponibili per le applicazioni che hai già installato sul dispositivo e da cui, appunto, puoi effettuare l’update premendo sugli appositi pulsanti.

    Escludendo la sezione relativa agli aggiornati che, come già detto, ti occorre solo per aggiornare le app che hai già installato sul tuo iPhone X, una volta individuata l’applicazione di tuo interesse, premi sul suo nome per poterne visualizzare la relativa scheda.

    Nella schermata che ti viene mostrata potrai prendere visione della valutazione complessiva che è stata assegnata all’app tramite le stelline presenti in alto a sinistra e della posizione in classifica e dell’età minima richiesta per l’impiego della stessa, guardando nella parte in alto a destra dello schermo.

    Più in basso trovi invece screenshot ed eventuali video che mostrano l’aspetto ed il funzionamento dell’app, i dispositivi supportati, la descrizione, le valutazioni e le recensioni lasciate da tutti gli utenti oltre che le novità introdotte con l’aggiornamento più recente che è stato rilasciato.

    Ancora più giù c’è invece la sezione Informazioni con tutte le info riguardo lo sviluppatore, le dimensioni occupate dall’applicazione, la categoria d’appartenenza ecc., mentre a fine schermata è presente la sezione Supporta che indica quali servizi Apple supporta l’app scelta.

    Download delle app

    IMMAGINE QUI 5

    Una volta presa visione delle caratteristiche dell’applicazione, per poterla scaricare ed installare sul tuo dispositivo non dovrai far altro che premere sul pulsante Ottieni (nel caso delle app gratuite o che offrono acquisti in-app) oppure quello con il prezzo (nel caso delle app a pagamento) che sta in alto.
    Pigia poi per due volte consecutive sul tasto laterale di iPhone X(quello che sta sul lato destro della scocca del dispositivo) per procedere con l’installazione.

    Se poi sul tuo dispositivo hai abilitato l’uso di Face ID per il download delle app, posiziona il tuo volto dinanzi la fotosfera frontale dell’iPhone ed attendi che venga eseguita la scansione del tuo volto per confermare il download.
    In caso contrario o comunque se il tuo volto non viene riconosciuto, ti verrà chiesto di confermare l’acquisto andando a digitare la password relativa al tuo ID Apple.

    Una volta fatto ciò, attendi che la procedura di download e di installazione venga avviata e completata.
    Potrai seguire l’andamento della cosa tramite la barra circolare d’avanzamento apparsa in alto a destra dopodiché recati in home screen effettuando uno swipe dalla parte in basso dello schermo verso l’alto e premi sull’icona dell’app appena installata per aprirla ed usarla.

    Nota: Tutte le app che in passato avevi già installato sul tuo iPhone ma che poi hai rimosso, come ti ho spiegato nella mia guida su come disinstallare app iPhone, in sostituzione del bottone Ottieni o di quello con il prezzo presentano un pulsante con una nuvola e una freccia che, appunto, sta ad indicare la cosa.
    Questo non pregiudica in alcun modo il fatto che tu possa installarle nuovamente sul dispositivo.
    Per riuscire ti basta infatti premere sul bottone in questione e procedere in egual maniera a come ti ho indicato poc’anzi.

    Gestire le impostazioni relative ad App Store

    IMMAGINE QUI 6

    Sempre riguardo il come installare nuove applicazioni su iPhone X, mi sembra doveroso farti presente che in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi intervenire anche sulle impostazioni relative all’uso di App Store per, ad esempio, abilitare o meno i download automatici, scegliere se sfruttare anche i dati cellulare per questi ultimi ecc.

    Per fare ciò, recati nella home screen del tuo iPhone X, premi sull’icona di Impostazioni, scorri leggermente la schermata visualizzata e seleziona la dicitura iTunes Store e App Store.
    Adesso, sei libero di intervenire sulle impostazioni su schermo così come ritieni sia più opportuno.

    In corrispondenza della sezione Download automatici puoi scegliere, appunto, di attivare o meno i download automatici per le app e/o per gli aggiornamenti (oltre che per la musica) portando su ON oppure su OFF le relative levette, abilitando o meno l’interruttore accanto alla voce Utilizza dati cellulare puoi invece scegliere se eseguire o meno i download automatici sfruttando la connessione della tua scheda SIM, mentre premendo su Riproduzione automatica video puoi indicare se permettere o meno (oppure se acconsentire alla cosa solo quando connesso alla rete Wi-Fi) la riproduzione automatica dei video di anteprima delle app su App Store.

    Portando invece su ON oppure su OFF l’interruttore che sta accanto alla dicitura Valutazioni e recensioni in-app puoi scegliere se consentire alle app che scegli di scaricare da App Store di richiedere un feedback sul loro funzionamento, mentre abilitando o meno l’interruttore posto in corrispondenza della voce Rimuovi app che non usi puoi abilitare oppure no la funzione di rimozione automatica delle applicazioni installate che non impieghi da parecchio (se poi tali app sono ancora disponibili su App Store e le installi nuovamente, i tuoi datai saranno recuperati in automatico).

    In caso di problemi o dubbi

    IMMAGINE QUI 7

    Hai seguito le mie istruzioni su come installare applicazioni su iPhone X ma nel frattempo è sorto qualche intoppo che non sai come risolvere?
    C’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro e ti piacerebbe ricevere ulteriore supporto?
    Hai qualche altro genere di problema con il tuo iPhone X?
    Data la situazione, il consiglio migliore che posso darti è quello di rivolgerti al servizio clienti Apple.

    La cosa è fattibile in vari modi, tutti quelli che trovi indicati qui sotto.
    Scegli pure quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo, sono tutti altrettanto validi.

    • Telefonicamente – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone X, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce registrata.
      Puoi telefonare (gratuitamente) dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
    • Tramite il sito Apple – Collegati alla pagina apposita per il supporto online sul sito di Apple, clicca sull’icona relativa all’iPhone e segui la procedura proposta per indicare il tipo di problema riscontrato e per ricevere aiuto sul da farsi.
    • Tramite l’app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone X o su un altro tuo dispositivo iOS, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei device per i quali ottenere supporto e vedrai una lista con varie voci.
      Seleziona quella che ti interessa e procedi seguendo le istruzioni sul display.
    • Tramite Twitter – Spedisci un tweet o un DM all’account @AppleSupport specificando i problemi riscontrati.
      Successivamente Apple ti risponderà.
    • Visitando un Apple Store – Recati in un Apple store e chiedi supporto agli addetti.
      Consulta la lista presente su questa pagina Internet per scoprire dove si trova quello più vicino alla tua zona.

    Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli sulle pratiche di cui sopra, puoi consultare il mio post su come contattare Apple tramite il quale ho provveduto ad affrontare l’argomento in maniera ancora più particolareggiata.

    come installare applicazioni su iphone x

    come installare applicazioni su iphone x

    Da pochissimo hai comperato un iPhone X e sperimentandone tutte le vaie features hai subito avuto modo di scoprire da te che si tratta di un terminale dalle grandi potenzialità.
    Ti comunico però che puoi potenziare ulteriormente il funzionamento del dispositivo grazie all’installazione di questa o di quell’altra app, in base a quelle che sono le tue effettive esigenze e preferenze.
    Già… ma come riuscirci?
    Domanda lecita (anzi, di più!), considerando che sei praticamente a digiuno di nuove tecnologie.
    Beh, se vuoi posso spiegartelo io.

    Ti va’?
    Si?
    Grandioso.
    Allora facciamo così:
    posizionati bello comodo, afferra il tuo “iPhone” e concediti qualche minuto di tempo libero per concentrati sulla lettura di questo tutorial tutto incentrato, per l’appunto, su come installare applicazioni su iPhone X.
    Insieme andremo in primo luogo a scoprire quali sono le operazioni preliminari che occorre eseguire per compiere l’operazione in oggetto e, successivamente, quali passaggi vanno messi in pratica per poter effettuare il download delle app oltre che dei giochi mediante App Store, sia nel caso dei contenuti gratuiti che di quelli a pagamento.

    Per completezza d’informazione, a fine guida sarà altresì mia premura indicarti come fare per risolvere eventuali problematiche insorte in corso d’opera mettendoti in contato diretto con l’assistenza di Apple, così da offrirti un quadro piuttosto completo della situazione.
    Allora?
    Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di passare all’azione?
    Si?
    Molto bene.
    Al bando le ciance e procediamo.
    In bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Operazioni preliminari
      • Collegare iPhone X al Wi-Fi
      • Eseguire il login con l’ID Apple
      • Fornire un metodo di pagamento valido
    • Scaricare ed installare le applicazioni
      • Esplorare l’App Store
      • Download delle app
    • Gestire le impostazioni relative ad App Store
    • In caso di problemi o dubbi

    Operazioni preliminari

    Come anticipato ad inizio articolo, prima di spiegarti in che modo procedere per poter installare nuove applicazioni su iPhone X ci sono alcune operazioni, per così dire, preliminari che devi necessariamente compiere per riuscire nell’impresa.
    Per saperne di più continua pure a leggere, trovi spiegato tutto in dettaglio proprio qui di seguito.

    Collegare iPhone X al Wi-Fi

    IMMAGINE QUI 1

    La cosa potrà sicuramente sembrare una banalità per i più ma è sempre bene spendere una parla di troppo e fugare ogni dubbio che una in meno e lasciare spazio a degli interrogativi:
    per poter scaricare nuove applicazioni su iPhone X è praticamente imprescindibile che il dispositivo risulti collegato ad Internet, preferibilmente ad una rete wireless (per evitare costi inattesi da parte del proprio gestore di telefonia mobile, nel caso in cui non risulti attivo un piano dati).

    Per fare ciò, ti basta afferrare il iPhone, sbloccarlo, accedere alla home screen, premere sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio), poi sulla dicitura Wi-Fi nella schermata che si apre e portare su ON l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Wi-Fi.

    Se il tuo iPhone non si connette in automatico alle reti rilevate o se non hai mai collegato il dispositivo al Wi-Fi, premi sul nome della connessone di tuo interesse ed attendi qualche istante affinché venga stabilito il collegamento.
    Se richiesto, digita anche la password d’accesso nell’apposito campo che visualizzi su schermo.

    Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi accedere “al volo” alle reti a cui ti sei già collegato in passato dal Control Center.
    Ti basta richiamare quest’ultimo effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra verso il basso dello schermo del tuo iPhone X e tappare sul pulsante con le tacche del Wi-Fi che trovi sulla sinistra, in modo tale che da grigio diventi colorato.

    Eseguire il login con l’ID Apple

    IMMAGINE QUI 2

    Un alto passaggio preliminare che devi compiere per poter installare applicazioni su iPhone X è quello di eseguire l’accesso su iOS con il tuo ID Apple (se non ne possiedi già uno, puoi fare riferimento al mio tutorial su come creare un ID Apple per rimediare subito).

    Per riuscirci, premi sull’icona di Impostazioni nella home screen di iOS, tappa sulla voce Esegui il login su [nome iPhone X], digita il tuo ID Apple e la password ad esso associata nei campi visualizzati su schermo ed inserisci l’eventuale codice di verifica che ti viene richiesto se hai scelto di proteggere il tuo account con l’autenticazione a due fattori.
    Et voilà!

    Verifica inoltre di aver effettuato l’accesso con il tuo ID Apple direttamente su App Store.
    Per riuscirci, recati in home screen, premi sull’icona di App Store (quella con la “A” su sfondo azzurro), premi sulla tua foto presente in alto a destra e sincerati del atto che l’account utente di riferimento e l’indirizzo email visualizzati siano effettivamente i tuoi.
    In caso contrario, premi su Esci ed effettua poi il login con i dati corretti.

    Fornire un metodo di pagamento valido

    IMMAGINE QUI 3

    Considerando il fatto che su App Store sono presenti anche contenuti a pagamento o che comunque sia propongo acquisti in-app, un’altra cosa che devi fare prima di poter installare applicazioni sul tuo iPhone X è quella di associare un metodo di pagamento valido al tuo account Apple.

    Per cui, se non hai già provveduto a farlo, premi sull’icona di Impostazioni che sta in home screen, premi sul tuo nome che visualizzi nella parte in alto della schermata, seleziona la dicitura Pagamento e spedizione e verifica che i dati relativi al metodo di pagamento indicato siano quelli corretti.

    In caso contrario, premi sul nome del sistema di pagamento riportato sotto la dicitura Metodo di pagamento nella parte in alto dello schermo, digita il codice di protezione impostato per il tuo iPhone X ed apporta le dovute correzioni compilando in maniera corretta i campi sottostanti la dicitura Titolare della carta e quelle Informazioni di fatturazione ed Indirizzo di fatturazione.

    In alternativa, premi sulla voce Modifica metodo di pagamento che sta in basso, seleziona il nuovo metodo di pagamento che vuoi usare (puoi scegliere tra Addebito telefonico oppure PayPal) e fornisci i dati richiesti nella schermata successiva.

    Scaricare ed installare le applicazioni

    A questo punto direi che ci siamo, puoi finalmente passare all’azione vera e propria e cominciare a scaricare ed installare applicazioni sul tuo iPhone X.
    Per riuscirci devi affidarti al già menzionato App Store.
    Per saperne di più continua a leggere.

    Esplorare l’App Store

    IMMAGINE QUI 4

    Provvedi in primo luogo a recarti sulla home screen del tuo iPhone e tappa sull’icona di App Store.
    Lo store è suddiviso in varie sezioni, quelle che trovi indicate ed esplicate qui di seguito.
    Sono tutte accessibili dalla parte in basso della schermata.

    • Oggi – In questa sezione ci trovi le applicazioni che ogni giorno Apple propone ai suoi utenti in base a specifiche circostanze o al successo riscosso.
    • Giochi – In questa sezione ci trovi tutti i vari giochi disponibili sullo store organizzati in classifiche oltre che per categoria e genere d’appartenenza.
    • App – Mediante questa sezione puoi visionare tutte le applicazioni disponibili sullo store che, similmente ai giochi, vengono organizzare in classifiche oltre che per categoria e genere d’appartenenza.
    • Cerca – Da qui puoi digitare, nella barra di ricerca apposita, il nome dell’applicazione che desideri scaricare per effettuare una ricerca diretta senza dover esplorare le sezioni precedenti.
    • Aggiornamenti – Si tratta della sezione di App Store mediante cui ti vengono segnalati gli aggiornamenti disponibili per le applicazioni che hai già installato sul dispositivo e da cui, appunto, puoi effettuare l’update premendo sugli appositi pulsanti.

    Escludendo la sezione relativa agli aggiornati che, come già detto, ti occorre solo per aggiornare le app che hai già installato sul tuo iPhone X, una volta individuata l’applicazione di tuo interesse, premi sul suo nome per poterne visualizzare la relativa scheda.

    Nella schermata che ti viene mostrata potrai prendere visione della valutazione complessiva che è stata assegnata all’app tramite le stelline presenti in alto a sinistra e della posizione in classifica e dell’età minima richiesta per l’impiego della stessa, guardando nella parte in alto a destra dello schermo.

    Più in basso trovi invece screenshot ed eventuali video che mostrano l’aspetto ed il funzionamento dell’app, i dispositivi supportati, la descrizione, le valutazioni e le recensioni lasciate da tutti gli utenti oltre che le novità introdotte con l’aggiornamento più recente che è stato rilasciato.

    Ancora più giù c’è invece la sezione Informazioni con tutte le info riguardo lo sviluppatore, le dimensioni occupate dall’applicazione, la categoria d’appartenenza ecc., mentre a fine schermata è presente la sezione Supporta che indica quali servizi Apple supporta l’app scelta.

    Download delle app

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    Una volta presa visione delle caratteristiche dell’applicazione, per poterla scaricare ed installare sul tuo dispositivo non dovrai far altro che premere sul pulsante Ottieni (nel caso delle app gratuite o che offrono acquisti in-app) oppure quello con il prezzo (nel caso delle app a pagamento) che sta in alto.
    Pigia poi per due volte consecutive sul tasto laterale di iPhone X(quello che sta sul lato destro della scocca del dispositivo) per procedere con l’installazione.

    Se poi sul tuo dispositivo hai abilitato l’uso di Face ID per il download delle app, posiziona il tuo volto dinanzi la fotosfera frontale dell’iPhone ed attendi che venga eseguita la scansione del tuo volto per confermare il download.
    In caso contrario o comunque se il tuo volto non viene riconosciuto, ti verrà chiesto di confermare l’acquisto andando a digitare la password relativa al tuo ID Apple.

    Una volta fatto ciò, attendi che la procedura di download e di installazione venga avviata e completata.
    Potrai seguire l’andamento della cosa tramite la barra circolare d’avanzamento apparsa in alto a destra dopodiché recati in home screen effettuando uno swipe dalla parte in basso dello schermo verso l’alto e premi sull’icona dell’app appena installata per aprirla ed usarla.

    Nota: Tutte le app che in passato avevi già installato sul tuo iPhone ma che poi hai rimosso, come ti ho spiegato nella mia guida su come disinstallare app iPhone, in sostituzione del bottone Ottieni o di quello con il prezzo presentano un pulsante con una nuvola e una freccia che, appunto, sta ad indicare la cosa.
    Questo non pregiudica in alcun modo il fatto che tu possa installarle nuovamente sul dispositivo.
    Per riuscire ti basta infatti premere sul bottone in questione e procedere in egual maniera a come ti ho indicato poc’anzi.

    Gestire le impostazioni relative ad App Store

    IMMAGINE QUI 6

    Sempre riguardo il come installare nuove applicazioni su iPhone X, mi sembra doveroso farti presente che in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi intervenire anche sulle impostazioni relative all’uso di App Store per, ad esempio, abilitare o meno i download automatici, scegliere se sfruttare anche i dati cellulare per questi ultimi ecc.

    Per fare ciò, recati nella home screen del tuo iPhone X, premi sull’icona di Impostazioni, scorri leggermente la schermata visualizzata e seleziona la dicitura iTunes Store e App Store.
    Adesso, sei libero di intervenire sulle impostazioni su schermo così come ritieni sia più opportuno.

    In corrispondenza della sezione Download automatici puoi scegliere, appunto, di attivare o meno i download automatici per le app e/o per gli aggiornamenti (oltre che per la musica) portando su ON oppure su OFF le relative levette, abilitando o meno l’interruttore accanto alla voce Utilizza dati cellulare puoi invece scegliere se eseguire o meno i download automatici sfruttando la connessione della tua scheda SIM, mentre premendo su Riproduzione automatica video puoi indicare se permettere o meno (oppure se acconsentire alla cosa solo quando connesso alla rete Wi-Fi) la riproduzione automatica dei video di anteprima delle app su App Store.

    Portando invece su ON oppure su OFF l’interruttore che sta accanto alla dicitura Valutazioni e recensioni in-app puoi scegliere se consentire alle app che scegli di scaricare da App Store di richiedere un feedback sul loro funzionamento, mentre abilitando o meno l’interruttore posto in corrispondenza della voce Rimuovi app che non usi puoi abilitare oppure no la funzione di rimozione automatica delle applicazioni installate che non impieghi da parecchio (se poi tali app sono ancora disponibili su App Store e le installi nuovamente, i tuoi datai saranno recuperati in automatico).

    In caso di problemi o dubbi

    IMMAGINE QUI 7

    Hai seguito le mie istruzioni su come installare applicazioni su iPhone X ma nel frattempo è sorto qualche intoppo che non sai come risolvere?
    C’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro e ti piacerebbe ricevere ulteriore supporto?
    Hai qualche altro genere di problema con il tuo iPhone X?
    Data la situazione, il consiglio migliore che posso darti è quello di rivolgerti al servizio clienti Apple.

    La cosa è fattibile in vari modi, tutti quelli che trovi indicati qui sotto.
    Scegli pure quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo, sono tutti altrettanto validi.

    • Telefonicamente – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone X, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce registrata.
      Puoi telefonare (gratuitamente) dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
    • Tramite il sito Apple – Collegati alla pagina apposita per il supporto online sul sito di Apple, clicca sull’icona relativa all’iPhone e segui la procedura proposta per indicare il tipo di problema riscontrato e per ricevere aiuto sul da farsi.
    • Tramite l’app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone X o su un altro tuo dispositivo iOS, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo iPhone dall’elenco dei device per i quali ottenere supporto e vedrai una lista con varie voci.
      Seleziona quella che ti interessa e procedi seguendo le istruzioni sul display.
    • Tramite Twitter – Spedisci un tweet o un DM all’account @AppleSupport specificando i problemi riscontrati.
      Successivamente Apple ti risponderà.
    • Visitando un Apple Store – Recati in un Apple store e chiedi supporto agli addetti.
      Consulta la lista presente su questa pagina Internet per scoprire dove si trova quello più vicino alla tua zona.

    Se pensi di aver bisogno di maggiori dettagli sulle pratiche di cui sopra, puoi consultare il mio post su come contattare Apple tramite il quale ho provveduto ad affrontare l’argomento in maniera ancora più particolareggiata.

    come inserire suonerie su iphone

    come inserire suonerie su iphone

    L’iPhone è uno smartphone curato sotto ogni punto di vista, dal design esterno al software, ma come tutti i prodotti tecnologici non è esente da difetti.
    Qualche esempio?
    Fra i più banali mi vengono in mente le suonerie: quelle presenti di default non sono il massimo della vita e inserirne di nuove non è semplicissimo, almeno fino a quando non si impara qualche “trucchetto”.
    A cosa mi riferisco? Leggi la guida su come inserire suonerie su iPhone che sto per proporti e lo scoprirai.

    Mi chiedi se bisogna pagare qualcosa?
    Beh, se ti rivolgi all’iTunes Store ufficiale sì, ma esiste anche un modo per aggiungere suonerie su iPhone partendo dalle canzoni salvate sul computer o da brani disponibili su Internet, tutto gratis.
    Non devi far altro che scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e utilizzarla seguendo le indicazioni che sto per darti.

    Che altro dire?
    Prenditi qualche minuto di tempo libero e mettiti subito all’opera.
    Qui sotto trovi tutto quello che devi sapere sul download, la gestione e la creazione di suonerie per il famoso telefonino di casa Apple.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Scaricare suonerie da iTunes Store
    • Creare suonerie personalizzate per iPhone
    • App e siti per scaricare suonerie per iPhone
    • Scaricare suonerie da iTunes Store
    • Creare suonerie personalizzate per iPhone
    • App e siti per scaricare suonerie per iPhone

    Scaricare suonerie da iTunes Store

    La soluzione più immediata per inserire suonerie su iPhone è rivolgersi all’iTunes Store di Apple che mette a disposizione degli utenti suonerie di ogni tipo a prezzi accessibili non proprio bassissimi ma comunque accessibili (1,29 euro per le hit del momento).

    Per acquistare una suoneria su iPhone, avvia l’iTunes Store premendo sull’icona della nota musicale con il fondo viola che si trova in home screen, dopodiché seleziona la scheda Suonerie che si trova in basso a destra e ti verrà mostrata una lista delle suonerie e dei toni di avviso, cioè dei suoni di notifica, più popolari del momento.

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    Puoi sfogliare le suonerie disponibili per il download in base alle collezioni proposte nello store di iTunes, al loro genere di appartenenza (premendo sull’apposita voce collocata in alto a destra), oppure puoi recarti nella scheda classifiche e consultare le liste dei brani e dei toni di notifica più popolari del momento.

    Per acquistare una suoneria o un suono di notifica basta premere sul pulsante con il prezzo (che di solito è di 1,29 euro per le suonerie e 0,99 euro per i toni di avviso).
    Prima del download, puoi anche ascoltare un estratto delle suonerie sfiorando prima le loro copertine e poi il loro titolo.

    Al termine del download, trovi la lista di tutte le suonerie utilizzabili sul tuo iPhone recandoti nelle Impostazioni di iOS e selezionando prima la voce Suoni e feedback aptico e poi Suoneria dalla schermata che si apre.

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    Per applicare una suoneria, premi sul suo nome.
    Ne verrà riprodotta anche un’anteprima in tempo reale, in modo da evitare spiacevoli errori nell’impostazione della melodia desiderata.

    Creare suonerie personalizzate per iPhone

    Non ti va di spendere dei soldi per delle suonerie oppure su iTunes Store non sei riuscito a trovare la melodia che ti interessava?
    Nessun problema, con l’ausilio di iTunes puoi trasformare qualsiasi brano salvato sul computer in una suoneria e trasferirlo su iPhone.

    Se utilizzi un Mac equipaggiato con macOS 10.15 Catalina o successivi, devi sapere che l’applicazione Musica ha preso il posto di iTunes, quindi dovrai usare quella.

    Tutto quello che devi fare è avviare il software multimediale di Apple, selezionare con il tasto destro del mouse il brano desiderato e cliccare sulla voce Informazioni presente nel menu che compare.
    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Opzioni, metti il segno di spunta accanto alle voci Inizio e Fine, imposta i punti del brano da usare come inizio e fine della suoneria (la durata massima del brano non dovrebbe superare i 30 secondi) e clicca sul pulsante OK per salvare le modifiche.

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    Ora, fai clic sul brano da trasformare in suoneria e seleziona la voce Crea conversione AAC dal menu File > Converti che si trova in alto a sinistra, in modo da convertire il file nel formato AAC supportato da iPhone per le suonerie.
    Ad operazione completata, clicca con il tasto destro del mouse sul file che compare nella libreria di iTunes e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer dal menu che compare (Mostra in Finder se utilizzi un Mac).

    Nella finestra che si apre, rinomina il file AAC appena creato, cambia la sua estensione da m4a ad m4r e cancellalo dalla libreria di iTunes scegliendo di mantenere i file originali (in modo da non cancellare il file anche dall’hard disk del computer). Dopodiché seleziona l’icona di iPhone che si trova in alto a sinistra in iTunes (il telefono dev’essere collegato al computer), scegli la voce Suonerie dal menu di sinistra, trascina il file m4r che hai appena rinominato nella schermata che si apre e il brano verrà aggiunto alla libreria delle suonerie di iPhone.

    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi e quindi non hai iTunes, devi sapere che le funzioni di sincronizzazione dei dati su iPhone sono state spostate nel Finder, dunque apri quest’ultimo (l’icona del volto sorridente presente sulla barra Dock), seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra, vai sulla scheda Generali e usa il mouse per trascinare il file .m4r della suoneria nella suddetta scheda.

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    Al termine del trasferimento, per applicare la tua nuova suoneria sull’iPhone, recati nel menu Impostazioni > Suoni e feedback aptico > Suoneria di iOS e seleziona il nome del brano che hai copiato dal computer (dovrebbe trovarsi in cima alla schermata che si apre).
    Più facile di così?

    Nota: i brani scaricati da Apple Music non possono essere trasformati in suoneria.
    I DRM con cui vengono protetti ne impediscono, infatti, la conversione in formato AAC e la conseguente trasformazione in suonerie per il “iPhone”.

    App e siti per scaricare suonerie per iPhone

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    Per concludere, lascia che ti segnali un paio di applicazioni e siti Internet che consentono di scaricare suonerie per iPhone a costo zero, o quasi.

    • Audiko – una delle pochissime applicazioni valide che permettono di scaricare suonerie su iPhone.
      Costa 1,09 euro per il download, ma poi le suonerie sono gratis.
      Per utilizzarla, premi sull’icona della lente d’ingrandimento e trova il brano di tuo interesse. Dopodiché fai “tap” su Aggiungi ai preferiti e autenticati con il tuo account Facebook o Google (se necessario) per avviare il download della suoneria.
      Al termine dello scaricamento, devi collegare l’iPhone al computer, devi usare la condivisione file di iTunes per carpire il file M4R della suoneria dall’iPhone e devi sincronizzarlo nuovamente con il “iPhone” seguendo la procedura che abbiamo visto poc’anzi per i brani “tagliati” con iTunes.
    • ZEDGE – nota applicazione per le suonerie disponibile anche per Android e Windows 10 Mobile.
      Non offre brani famosi, solo suonerie “standard”, ma è completamente gratis.
      Per usarla, individua il brano di tuo interesse al suo interno, selezionalo e poi premi sull’icona della freccia verso il basso per avviarne il download.
      In seguito, per applicare la suoneria sull’iPhone, dovrai copiarla sul PC e poi sincronizzarla nuovamente con il “iPhone” tramite iTunes (come spiegato anche all’interno dell’app stessa).
    • Tones7 – un buon sito dedicato alle suonerie che permette di scaricare brani in formato M4R per iPhone.
      Per utilizzarlo, basta scegliere un genere musicale dalla barra laterale di destra (es.
      PopRaggaeHip Hop), individuare la suoneria da scaricare e premere prima sul pulsante Get ringtone e poi su iPhone download.
    • Audio Trimmer – un servizio online che consente di tagliare le canzoni in modo da trasformarle in suonerie per cellulari.
      Per utilizzarlo, collegati alla sua pagina iniziale e trascina il brano da tramutare in suoneria nella finestra del browser.
      Dopodiché utilizza i due indicatori verdi per segnare i punti di inizio e fine della suoneria, seleziona l’opzione m4r (iPhone) dal menu a tendina Output format e clicca sui pulsanti CropDownload per scaricare la suoneria.

    Le suonerie scaricate da Internet vanno copiate nella libreria di iTunes e sincronizzate con l’iPhone come spiegato nel capitolo della guida dedicato alla creazione delle suonerie con iTunes.L’iPhone è uno smartphone curato sotto ogni punto di vista, dal design esterno al software, ma come tutti i prodotti tecnologici non è esente da difetti.
    Qualche esempio?
    Fra i più banali mi vengono in mente le suonerie: quelle presenti di default non sono il massimo della vita e inserirne di nuove non è semplicissimo, almeno fino a quando non si impara qualche “trucchetto”.
    A cosa mi riferisco? Leggi la guida su come inserire suonerie su iPhone che sto per proporti e lo scoprirai.

    Mi chiedi se bisogna pagare qualcosa?
    Beh, se ti rivolgi all’iTunes Store ufficiale sì, ma esiste anche un modo per aggiungere suonerie su iPhone partendo dalle canzoni salvate sul computer o da brani disponibili su Internet, tutto gratis.
    Non devi far altro che scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e utilizzarla seguendo le indicazioni che sto per darti.

    Che altro dire?
    Prenditi qualche minuto di tempo libero e mettiti subito all’opera.
    Qui sotto trovi tutto quello che devi sapere sul download, la gestione e la creazione di suonerie per il famoso telefonino di casa Apple.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Scaricare suonerie da iTunes Store

    La soluzione più immediata per inserire suonerie su iPhone è rivolgersi all’iTunes Store di Apple che mette a disposizione degli utenti suonerie di ogni tipo a prezzi accessibili non proprio bassissimi ma comunque accessibili (1,29 euro per le hit del momento).

    Per acquistare una suoneria su iPhone, avvia l’iTunes Store premendo sull’icona della nota musicale con il fondo viola che si trova in home screen, dopodiché seleziona la scheda Suonerie che si trova in basso a destra e ti verrà mostrata una lista delle suonerie e dei toni di avviso, cioè dei suoni di notifica, più popolari del momento.

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    Puoi sfogliare le suonerie disponibili per il download in base alle collezioni proposte nello store di iTunes, al loro genere di appartenenza (premendo sull’apposita voce collocata in alto a destra), oppure puoi recarti nella scheda classifiche e consultare le liste dei brani e dei toni di notifica più popolari del momento.

    Per acquistare una suoneria o un suono di notifica basta premere sul pulsante con il prezzo (che di solito è di 1,29 euro per le suonerie e 0,99 euro per i toni di avviso).
    Prima del download, puoi anche ascoltare un estratto delle suonerie sfiorando prima le loro copertine e poi il loro titolo.

    Al termine del download, trovi la lista di tutte le suonerie utilizzabili sul tuo iPhone recandoti nelle Impostazioni di iOS e selezionando prima la voce Suoni e feedback aptico e poi Suoneria dalla schermata che si apre.

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    Per applicare una suoneria, premi sul suo nome.
    Ne verrà riprodotta anche un’anteprima in tempo reale, in modo da evitare spiacevoli errori nell’impostazione della melodia desiderata.

    Creare suonerie personalizzate per iPhone

    Non ti va di spendere dei soldi per delle suonerie oppure su iTunes non sei riuscito a trovare la melodia che ti interessava?
    Nessun problema, con l’ausilio di iTunes puoi trasformare qualsiasi brano salvato sul computer in una suoneria e trasferirlo su iPhone.

    Tutto quello che devi fare è avviare il software multimediale di Apple, selezionare con il tasto destro del mouse il brano desiderato e cliccare sulla voce Informazioni presente nel menu che compare.
    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Opzioni, metti il segno di spunta accanto alle voci Inizio e Fine, imposta i punti del brano da usare come inizio e fine della suoneria (la durata massima del brano non dovrebbe superare i 30 secondi) e clicca sul pulsante OK per salvare le modifiche.

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    Ora, fai clic sul brano da trasformare in suoneria e seleziona la voce Crea conversione AAC dal menu File > Converti che si trova in alto a sinistra, in modo da convertire il file nel formato AAC supportato da iPhone per le suonerie.
    Ad operazione completata, clicca con il tasto destro del mouse sul file che compare nella libreria di iTunes e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer dal menu che compare (Mostra in Finder se utilizzi un Mac).

    Nella finestra che si apre, rinomina il file AAC appena creato, cambia la sua estensione da m4a ad m4r e cancellalo dalla libreria di iTunes scegliendo di mantenere i file originali (in modo da non cancellare il file anche dall’hard disk del computer). Dopodiché seleziona l’icona di iPhone che si trova in alto a sinistra in iTunes (il telefono dev’essere collegato al computer), scegli la voce Suonerie dal menu di sinistra, trascina il file m4r che hai appena rinominato nella schermata che si apre e il brano verrà aggiunto alla libreria delle suonerie di iPhone.

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    Al termine del trasferimento, per applicare la tua nuova suoneria sull’iPhone, recati nel menu Impostazioni > Suoni e feedback aptico > Suoneria di iOS e seleziona il nome del brano che hai copiato dal computer (dovrebbe trovarsi in cima alla schermata che si apre).
    Più facile di così?

    Nota: i brani scaricati da Apple Music non possono essere trasformati in suoneria.
    I DRM con cui vengono protetti ne impediscono, infatti, la conversione in formato AAC e la conseguente trasformazione in suonerie per il “iPhone”.

    App e siti per scaricare suonerie per iPhone

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    Per concludere, lascia che ti segnali un paio di applicazioni e siti Internet che consentono di scaricare suonerie per iPhone a costo zero, o quasi.

    • Audiko – una delle pochissime applicazioni valide che permettono di scaricare suonerie su iPhone.
      Costa 1,09 euro per il download, ma poi le suonerie sono gratis.
      Per utilizzarla, premi sull’icona della lente d’ingrandimento e trova il brano di tuo interesse. Dopodiché fai “tap” su Aggiungi ai preferiti e autenticati con il tuo account Facebook o Google (se necessario) per avviare il download della suoneria.
      Al termine dello scaricamento, devi collegare l’iPhone al computer, devi usare la condivisione file di iTunes per carpire il file M4R della suoneria dall’iPhone e devi sincronizzarlo nuovamente con il “iPhone” seguendo la procedura che abbiamo visto poc’anzi per i brani “tagliati” con iTunes.
    • ZEDGE – nota applicazione per le suonerie disponibile anche per Android e Windows 10 Mobile.
      Non offre brani famosi, solo suonerie “standard”, ma è completamente gratis.
      Per usarla, individua il brano di tuo interesse al suo interno, selezionalo e poi premi sull’icona della freccia verso il basso per avviarne il download.
      In seguito, per applicare la suoneria sull’iPhone, dovrai copiarla sul PC e poi sincronizzarla nuovamente con il “iPhone” tramite iTunes (come spiegato anche all’interno dell’app stessa).
    • Tones7 – un buon sito dedicato alle suonerie che permette di scaricare brani in formato M4R per iPhone.
      Per utilizzarlo, basta scegliere un genere musicale dalla barra laterale di destra (es.
      PopRaggaeHip Hop), individuare la suoneria da scaricare e premere prima sul pulsante Get ringtone e poi su iPhone download.
    • Audio Trimmer – un servizio online che consente di tagliare le canzoni in modo da trasformarle in suonerie per cellulari.
      Per utilizzarlo, collegati alla sua pagina iniziale e trascina il brano da tramutare in suoneria nella finestra del browser.
      Dopodiché utilizza i due indicatori verdi per segnare i punti di inizio e fine della suoneria, seleziona l’opzione m4r (iPhone) dal menu a tendina Output format e clicca sui pulsanti CropDownload per scaricare la suoneria.

    Le suonerie scaricate da Internet vanno copiate nella libreria di iTunes e sincronizzate con l’iPhone come spiegato nel capitolo della guida dedicato alla creazione delle suonerie con iTunes.

    come inserire sim iphone

    come inserire sim iphone

    Hai appena acquistato il tuo primo iPhone e stai impazzendo perché non riesci a inserire correttamente la SIM?
    Non ti preoccupare, non è una cosa di cui vergognarsi.
    Anche io qualche anno fa, quando ho avuto a che fare per la primissima volta con uno smartphone di casa Apple, ci ho messo un po’ a capire come attivarlo.
    L’importante è mantenere i nervi saldi… ed evitare di scaraventare il telefono dalla finestra dopo il decimo tentativo di installazione della SIM non andato a buon fine!

    Scherzi a parte, dimmi un po’:
    qual è il modello di iPhone che hai acquistato?
    Un iPhone 6?
    Bene, allora cominciamo subito col dire che il tuo “iPhone”, per funzionare, necessita di una Nano-SIM (una scheda che in gergo tecnico viene chiamata scheda 4FF).
    Ne hai già una?
    Se la risposta è affermativa, come si suol dire, siamo a cavallo! In caso contrario ti consiglio vivamente di recarti presso un centro del tuo operatore telefonico e di richiedere la sostituzione della tua SIM precedente con una Nano-SIM (ti chiederanno al massimo 10 euro).

    Come dici?
    Al momento non ci sono centri del tuo operatore aperti in zona e fremi dalla voglia di provare il tuo iPhone?
    Beh, in realtà una soluzione alternativa ci sarebbe… però è un po’ rischiosa.
    Scaricando un modello gratuito da Internet e armandoti con un paio di forbici ben affilate puoi ritagliare la tua vecchia SIM (SIM standard o Micro-SIM che sia) e trasformarla in una Nano-SIM compatibile con l’iPhone.
    Ti avviso però:
    basta una piccola intaccatura del chip presente sulla scheda e la SIM diventerà completamente inservibile.
    Accetti il rischio?
    Come vuoi, allora prenditi qualche minuto di tempo libero e preparati a scoprire come ritagliare una vecchia SIM in Nano-SIM e quindi come inserire SIM iPhone 6.
    Buon divertimento!

    Preparare una SIM per iPhone 6

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    Se non hai la possibilità di recarti in un centro del tuo operatore telefonico e richiedere una Nano-SIM (operazione che ti consiglio vivamente di compiere, anche perché può costare al massimo 10 euro), preparati a ritagliare la tua vecchia SIM utilizzando i seguenti strumenti.

    • Un foglio A4 su cui stampare il modello per tagliare la SIM.
    • Un po’ di nastro biadesivo per fissare la SIM al modello di ritaglio.
    • Un pennarello indelebile per tracciare le linee guida per il ritaglio sulla SIM.
    • Un paio di forbici.
    • Una limetta o della carta abrasiva per limare i bordi della SIM dopo averla ritagliata.

    Dopo aver raccolto tutto l’occorrente, collegati a questa pagina Web e scarica il modello PDF per ritagliare la SIM cliccando prima sulla voce Download original PDF file e poi sull’icona del floppy disk presente nella barra degli strumenti del tuo browser.
    Qualora non fosse presente alcuna icona per il salvataggio del PDF, fai click destro in un punto qualsiasi del documento e seleziona la voce Salva con nome dal menu che si apre.

    A download completato, apri il modello in formato PDF e stampalo su un foglio A4 assicurandoti che il livello di zoom della stampa sia fissato sul 100% (altrimenti otterrai un modello dalle proporzioni sballate, quindi completamente inutile).

    Al termine della stampa, fissa la scheda da ritagliare nel campo MiniSIM (2FF) to NanoSIM (4FF) del modello se si tratta di una SIM in formato standard oppure nel campo MicroSIM (3FF) to NanoSIM (4FF) se si tratta di una Micro-SIM.
    Dopodiché prendi il pennarello e traccia sulla scheda le linee guida per il ritaglio (ricalcando le due linee orizzontali, le due linee verticali e la linea diagonale che si trovano sul foglio).

    Ora non mi sembra che ci sia molto altro da aggiungere.
    Prendi un paio di forbici ben affilate, taglia la SIM facendo attenzione a rispettare in maniera precisa le linee guida segnate poc’anzi e il gioco è fatto.
    Ripeto, non intaccare la circuiteria (cioè il chip della scheda) o renderai la SIM completamente inservibile.

    Come “tocco di classe” ti consiglio di limare i bordi della tua “Nano-SIM” usando una limetta o un po’ di carta abrasiva.
    Basta agire un po’ sui bordi della scheda, senza esagerare.

    Installare la SIM in iPhone 6

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    Bene, ora sei pronto a inserire SIM iPhone 6.
    Se non l’hai ancora fatto, prendi quindi il cartoncino bianco che trovi nella confezione dello smartphone, aprilo ed estrai la graffetta di metallo che trovi al suo interno.

    A questo punto, inserisci la graffetta nel minuscolo foro che trovi sul fianco destro dell’iPhone ed esercita una pressione decisa in modo che slot della SIM “salti” fuori dal corpo del “iPhone”.

    Nel caso in cui avessi perso la clip in metallo che si trova nella confezione dell’iPhone, prendi una comune graffetta di metallo (quelle che si usano per tenere insieme i fogli), distorci leggermente la sua estremità verso l’esterno e utilizzala per esercitare pressione nello “sportellino” dello smartphone.

    Ora fai combaciare la tua Nano-SIM alla sagoma disegnata sullo slot e cerca di inserire nuovamente il “cassettino” nel suo alloggiamento senza far muovere la scheda.
    La SIM va semplicemente appoggiata nello slot, non va ad incastro, quindi basta poco per spostarla.
    Cerca di essere molto preciso.

    Ora attendi qualche secondo, incrocia le dita, e prova ad attivare il tuo iPhone.
    Se tutto è andato per il verso giusto, il “iPhone” riconoscerà la SIM e ti consentirà sia di effettuare le telefonate sia di navigare online usando la rete 3G/LTE.

    Se la SIM è bloccata con un PIN, digita il codice corretto per cominciare ad utilizzarla.
    Dopodiché, se vuoi evitare che ti venga chiesto di sbloccare la scheda ad ogni riavvio dello smartphone, recati nelle Impostazioni i iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e seleziona le voci Cellulare (oppure Telefono, se usi una versione di iOS precedente alla 11) e PIN SIM dal menu che si apre.

    Per concludere, sposta su OFF la levetta dell’opzione PIN SIM, digita il codice di sblocco della scheda per l’ultima volta e non dovresti essere più “annoiato” da richieste di sblocco della SIM.

    come inoltrare sms con iphone

    come inoltrare sms con iphone

    Hai ricevuto un messaggio importante sul tuo iPhone ed hai bisogno di inoltrarlo ad un tuo collega?
    Non c’è bisogno di fare inutili copia-e-incolla.
    Come molti altri smartphone e cellulari, anche iPhone include una comoda funzione di inoltro degli SMS che permette di “girare” i messaggini ricevuti sul proprio telefono ad altre persone.

    Se non ci hai mai fatto caso e quindi vuoi sapere come inoltrare SMS con iPhone, eccoti una breve guida sull’argomento con tutte le istruzioni necessarie all’inoltro dei messaggini con il telefono di casa Apple.
    Scommetto che rimarrai sorpreso dalla semplicità e dall’immediatezza di questa funzione.

    Bastano due minuti per imparare come inoltrare SMS con iPhone.
    Se non ci credi, prova tu stesso:
    avvia l’applicazione Messaggi del tuo “iPhone” ed apri la conversazione che contiene il messaggio che vuoi inoltrare.
    A questo punto, premi sul pulsante Modifica, metti il segno di spunta accanto al messaggio che vuoi spedire ad un’altra persona (basta sfiorare con il dito il cerchietto che compare sulla sinistra dell’SMS) e seleziona la voce Inoltra che si trova in basso a destra.

    Digita quindi il numero di telefono della persona a cui vuoi inoltrare l’SMS selezionato nel campo A: (in alto) e premi sul pulsante Invio (collocato in basso a destra) per inviare il tuo messaggio.
    Il costo dell’inoltro sarà pari a quello di un classico messaggino… a meno che il destinatario non utilizzi anch’esso un iPhone o un altro dispositivo Apple abilitato al servizio Messaggi.

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    Il servizio Messaggi di Apple permette di scambiare messaggi gratuitamente via Internet a tutti gli utenti di iPhone, iPad, iPod Touch e Mac con OS X Mountain Lion.
    Se ben ricordi, te ne ho parlato qualche tempo fa nel mio articolo su come attivare iMessage.

    Insomma, se hai una connessione Internet disponibile sul tuo telefono nel momento in cui devi inoltrare SMS con iPhone e il destinatario del messaggio usa un dispositivo Apple con il servizio Messaggi abilitato, puoi effettuare l’invio dell’SMS senza spendere un soldo.
    E non finisce qui! Difatti, se usi il servizio iMessage per effettuare l’inoltro puoi anche sforare il limite di caratteri tipico degli SMS ed inoltrare più messaggi contemporaneamente.

    Come si fa?
    Semplice, dopo aver premuto sul pulsante Modifica, metti il segno di spunta accanto a più messaggi contemporaneamente (devono far parte della stessa conversazione).
    Dopodiché digita nel campo A: il numero di telefono o l’indirizzo email del destinatario e premi sul pulsante Invio per completare l’operazione.
    Puoi riconoscere facilmente i destinatari che hanno attivato il servizio Messaggi di Apple in quanto, dopo aver digitato il loro numero/indirizzo email, il pulsante Invio in basso a destra diventa blu anziché verde (come per gli SMS standard).

    come inoltrare chiamate iphone

    come inoltrare chiamate iphone

    Possiedi due telefonini con due SIM differenti, uno di questi è un iPhone e vorresti trasferire le chiamate ricevute su quest’ultimo su un altro terminale?
    Non c’è nessun problema, esiste una funzione apposita che permette di fare ciò ed oggi ti spiegherò come usarla in tutti i modi possibili e immaginabili.

    Il traffico da un telefono all’altro si paga con costi che variano a seconda del piano tariffario e/o dell’abbonamento utilizzato.
    Adesso però concentriamoci sulla parte pratica e scopriamo subito come inoltrare chiamate iPhone.
    È un gioco da ragazzi, te lo posso assicurare!

    Tutto quello che devi fare per inoltrare chiamate iPhone è accedere alle impostazioni del telefono tramite la apposita icona che trovi in home screen e recarti nella sezione Telefono > Inoltro chiamata.
    Nella schermata che si apre, sposta la levetta dell’opzione Inoltro chiamata verso destra (in modo da farla diventare blu) e premi sul pulsante Inoltra a per specificare il numero verso il quale trasferire le chiamate ricevute sul iPhone.

    Una volta digitato il numero, premi prima sul pulsante Inoltro chiamata (collocato in alto a sinistra) e poi su Telefono (nella medesima posizione) per salvare le impostazioni.
    L’attivazione del trasferimento di chiamata viene segnalato dalla comparsa di un’icona nella barra di stato di iPhone che raffigura un telefono blu con una freccia accanto.

    Quando la funzione non ti servirà più, potrai disattivarla allo stesso modo in cui l’hai attivata:
    recandoti nelle impostazioni del telefono e spostando verso sinistra la levetta Inoltro chiamata nella schermata Telefono > Inoltro chiamata.

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    In questo modo, hai scoperto come inoltrare chiamate iPhone usando i menu di iOS ma c’è anche un altro modo per ottenere lo stesso risultato.
    Puoi usare i codici speciali che ti ho illustrato nel mio articolo su come deviare le chiamate, che funzionano su tutti i telefonini (compreso quello di Apple, naturalmente).

    Ad esempio, se utilizzi TIM puoi inoltrare le chiamate ricevute sul tuo iPhone digitando il codice **21*[numero verso il quale trasferire la chiamata]*11# nella schermata di composizione dei numeri di telefono e avviando la chiamata.
    Un messaggio sullo schermo ti avviserà della corretta attivazione del servizio.

    Per disattivare tutte le impostazioni di inoltro chiamata tramite codice, basta comporre ##002#.
    Per maggiori informazioni, consulta le informazioni sull’inoltro delle chiamate presenti sul sito Internet del tuo operatore telefonico.

    come inizializzare iphone

    come inizializzare iphone

    Di recente hai aggiornato il tuo iPhone alla più recente versione di iOS disponibile per il tuo modello ma il dispositivo sembra essere diventato insolitamente lento e stai cercando un modo per far fronte alla cosa?
    Escludendo eventuali problemi a livello hardware, potresti provare ad effettuare il reset del tuo iDevice e vedere se così riesci a risolvere.
    Come dici?
    Ti piacerebbe ma non hai la benché minima idea di come inizializzare iPhone?
    Beh, non vedo il problema… posso aiutarti io!

    Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti indicarti l’esatta procedura che bisogna eseguire per riuscire formattare qualsiasi modello di iPhone in maniera semplice e, soprattutto, senza andare incontro ad eventuali perdite di dati.
    Per riuscirci, non occorre essere degli esperi conoscitori del mondo Apple e della tecnologia in generale, basa solo avere un minimo di pazienza e di attenzione ed il gioco è fatto, fidati.

    Allora?
    Che cosa ci fai ancora li impalato?
    Corri ad afferrare il tuo iPhone, mettiti bello comodo ed inizia subito a concentrati sulla lettura di questa guida tutta dedicato a come inizializzare iPhone.
    Vedrai, alla fine potrai dirti più che soddisfatto oltre che ben felice delle nozioni apprese.
    Scommettiamo?

    Cosa fare prima di inizializzare iPhone?

    Se non hai nessuna intenzione di perdere tutti i dati presenti sul tuo “iPhone”, prima di avviare la procedura per inizializzare iPhone faresti bene ad effettuare un backup dei dati presenti sul dispositivo.
    Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, app e dati anche in seguito alla procedura di reset oltre che nel caso in cui decidessi di comprare un nuovo iPhone e di trasferire tutti i tuoi dati su quest’ultimo.

    Per eseguire il backup dell’iPhone puoi agire su più livelli:
    uno in locale e uno in remoto, sul cloud.
    Per salvare i tuoi dati in locale puoi usare iTunes, mentre per il backup dei dati online ti puoi affidare all’apposita funziona di iCloud.
    Adesso ti spiego come procedere in entrambi i casi, non temere. 

    Oltre al backup, prima di inizializzare iPhone devi provvedere a disattivare Trova il mio iPhone, la funzione anti-furto del tuo iDevice, che quando attiva impedisce il ripristino di iOS.
    Trovi indicato tutto in maniera molto dettagliata qui di seguito.

    Backup tramite iTunes

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    Se preferisci effettuare un backup locale del tuo iPhone, devi rivolgerti ad iTunes, il noto software multimediale di Apple. iTunes è incluso “di serie” su tutti i Mac mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

    Se utilizzi un computer equipaggiato con Windows e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes, clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
    Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su Avanti, su Installa e su Si per due volte consecutive.
    Per concludere premi su Fine.

    Adesso, a prescindere dal sistema operativo in uso sul tuo computer, collega il tuo iPhone a quest’ultimo tramite l’apposito cavo Dock/Lightning ed attendi qualche istante affinché venga riconosciuto da iTunes.
    Se è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer, devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

    Successivamente seleziona l’icona dell’iPhone che è comparsa in alto a sinistra nella finestra di iTunes e fai clic sulla voce File, su quella Dispositivi e poi su Trasferisci acquisti da “iPhone di [nome]” dal menu del programma per trasferire tutti i contenuti acquistati su iPhone sul computer.

    Ad operazione completata, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup (in modo da includere nel backup anche i dati relativi a salute e domotica) e digita una password per proteggere il backup.
    Effettuati anche questi passaggi, clicca sul pulsante Effettua backup adesso ed attendi pazientemente che venga salvato un backup del tuo iPhone sul PC.

    Backup tramite iCloud

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    Come ti dicevo, oltre che in locale, tramite iTunes, è possibile effettuare il backup dell’iPhone anche attraverso iCloud.
    Per fare ciò, accedi alla home screen del tuo iDevice, recati nelle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona il tuo nome, poi la voce iCloud e vai su Backup iCloud.
    A questo punto, se non è ancora verde, attiva la levetta collocata accanto alla voce Backup iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso per avviare il backup dei dati su iCloud.

    L’operazione potrebbe richiedere un bel po’ di minuti.
    Per portarla a termine, accertati che il tuo iPhone sia connesso a una rete Wi-Fi e collegato a una fonte di alimentazione.
    Se hai un dispositivo equipaggiato con una versione di iOS precedente alla 10.3, per regolare le preferenze relative al backup devi andare in Impostazioni > iCloud > Backup.

    Disattivare trova il mio iPhone

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    Adesso, come ti ho già accennato, devi disabilitare la funzione Trova il mio iPhone attiva sul tuo iPhone.
    Per fare ciò, premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente sul tuo dispositivo, seleziona il tuo nome, poi la voce iCloud e fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
    Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password relativa al tuo ID Apple.
    Fatto!

    Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi regolare le medesime preferenze andando in Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone.

    Cosa fare per inizializzare iPhone?

    Dopo aver effettuato il backup dei dati presenti sul tuo dispositivo, puoi finalmente dedicarti alla procedura vera e propria mediante cui inizializzare iPhone.
    Anche in tal caso, puoi scegliere tra due differenti opzioni:
    agire tramite computer utilizzando iTunes oppure agire direttamente da iOS.

    Il risultato finale delle due procedure è praticamente lo stesso, l’unica cosa che cambia è che andando ad inizializzare Phone tramite computer dovrai per forza di cose installare la versione più recente di iOS sul dispositivo, mentre agendo direttamente dal iPhone potrai mantenere quella attuale.
    La scelta spetta a te.

    Inizializzare iPhone da computer

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    Se desideri formattare iPhone dal tuo computer devi utilizzare, così come ti ho già accennato, iTunes. Se precedentemente non hai effettuato il backup tramite iTunes o se dopo averlo fatto hai scollegato il dispositivo dal computer ed hai chiuso la finestra del programma, provvedi innanzitutto a collegare il iPhone al PC o al Mac mediante l’apposito cavo ed attendi che il player multimediale di casa Apple si avvii automaticamente.
    Ovviamente, se il tuo iPhone è già collegato con il cavetto al computer non devi effettuare questi passaggi!

    Adesso, premi sull’icona dell’iPhone presente nella parte in alto a sinistra della finestra, clicca sul pulsante Ripristina iPhone che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina/Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

    Dopo qualche minuto (la durata del processo varia in base alla velocità della tua connessione ADSL/fibra visto che viene scaricata automaticamente da Internet la versione più recente di iOS) comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone è stato formattato e che è stato quindi riportato allo stato di fabbrica.

    Fatta anche questa, iTunes ti chiederà se desideri configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se intendi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
    Se devi cedere il tuo iPhone terzi non compiere ulteriori operazioni e lascia che sia il suo nuovo proprietario a configurarlo di man propria.

    Se invece vuoi configurare tu l’iPhone così come se fosse un nuovo terminale, metti il segno di spunta accanto alla voce Configura come nuovo iPhone e segui tutti i passaggi della procedura proposta a schermo.
    La procedura è abbastanza semplice da effettuare ma se preferisci ottenere istruzioni dettagliate a riguardo puoi consultare la mia guida su come configurare iPhone.

    Inizializzare iPhone da iOS

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    Preferisci inizializzare iPhone evitando di ricorrere all’impiego del computer?
    Allora ti basta accedere ad un’apposita sezione annessa alle impostazioni del dispositivo e selezionare l’opzione che più preferisci. Adesso ti spiego tutto nel dettaglio.

    Innanzitutto, afferra il tuo cellulare a marchio Apple, accedi alla home screen dello stesso e premi sull’icona di Impostazioni.
    In seguito, seleziona la voce Generali dalla schermata visualizzata, scorri fino in fondo e poi fai tap su Ripristina.

    Adesso, seleziona la voce Inizializza contenuto e impostazioni per inizializzare iPhone e per riportare il dispositivo allo stato di fabbrica andando ad eliminare impostazioni e dati archiviati sullo stesso.
    Successivamente immetti il codice di sblocco dell’iPhone e conferma la tua volontà di voler eseguire l’operazione premendo sul puslante che comprare nella parte bassa dello schermo.

    Attendi quindi che il reset venga avviato e poi portato a termine dopodiché attieniti alla semplice procedura di configurazione iniziale del dispositivo avendo cura di indicare se è tua intenzione settare l’iPhone come nuovo o se ripristinare i tuoi dati dal backup precedentemente eseguito.

    Tieni presente che se anziché effettuare un reset completo del dispositivo hai la necessità di effettuare una procedura, per così dire, meno aggressiva puoi scegliere tra le seguenti opzioni.

    • Ripristina impostazioni – Ti consente di resettare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati.
    • Ripristina impostazioni rete – Ti consente di ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati.
    • Ripristina dizionario tastiera – Ti consente di riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica.
    • Ripristina layout Home – Ti consente di reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico).
    • Ripristina posizione e privacy – Ti consente di resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

    Cosa fare in caso di problemi?

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    Hai seguito per filo e per segno tutte le indicazioni di cui sopra ma non riesci a portare a termine la procedura per inizializzare iPhone a causa di qualche errore?
    Vorresti ripristinare il backup del tuo iPhone su un dispositivo che in precedenza era stato sbloccato tramite jailbreak?
    Allora puoi provare a risolvere mettendo il dispositivo in modalità DFU.

    Non sai di che cosa sto parlando?
    Nessun problema, rimediamo subito! La modalità DFU, altrimenti detta “all’americana” DFU mode, è una modalità di ripristino che consente di installare iOS bypassando alcune restrizioni della modalità di ripristino standard.
    È preferibile servirsene sui dispositivi jailbroken in quanto riesce a cancellare i dati di Cydia e del jailbreak che altrimenti rimarrebbero a occupare spazio sulla memoria del device.

    Per mettere il tuo iPhone in DFU, collega il dispositivo al computer e spegnilo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta Scorri per spegnere che compare in cima allo schermo.

    A questo punto, tieni premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per una decina di secondi circa sino a quando non appare il logo della mela sul display del dispositivo dopodiché lascia il tasto Power e continua a tenere premuto Home finché iTunes non rileva l’iDevice in modalità recupero.

    Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone in modalità DFU, premi sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare lo smartphone a marchio Apple cliccando sul pulsante Ripristina iPhone… di iTunes.
    Se hai bisogno di maggiori informazioni, leggi la mia guida su come mettere iPhone in DFU.

    come inizializzare apple watch

    come inizializzare apple watch

    Con l’andar del tempo, il tuo fido Apple Watch è diventato troppo lento e la batteria sembra scaricarsi troppo velocemente?
    Prima di contattare l’assistenza Apple per chiedere spiegazioni o prima di rimpiazzarlo con un altro modello, fossi in te, proverei a inizializzarlo.
    Come dici?
    Ci avevi già pensato ma non hai la più pallida idea di come riuscirci?
    Nessun problema:
    se vuoi, te lo spiego io, con questa mia guida.

    Nelle righe successive, infatti, trovi indicato, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come inizializzare un Apple Watch.
    Ti anticipo già che l’operazione è fattibile sia agendo direttamente dall’orologio dell’azienda di Cupertino che tramite l’iPhone a esso abbinato. 

    Per completezza d’informazione, sarà mia premura spiegarti anche come fare nel caso in cui il tuo dispositivo risulti bloccato e come metterti in contatto con il supporto della “mela morsicata” qualora in corso d’opera dovessero insorgere dei problemi.
    Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Come inizializzare Apple Watch
    • Come inizializzare Apple Watch per vendita
    • Come inizializzare Apple Watch senza iPhone
    • Come inizializzare Apple Watch bloccato
    • Configurare l’Apple Watch inizializzato
    • In caso di dubbi o problemi

    Come inizializzare Apple Watch

    IMMAGINE QUI 1

    Se t’interessa capire come inizializzare l’Apple Watch per poi continuare a utilizzare tu il dispositivo, puoi intervenire dal tuo iPhone, senza dover prima dissociare l’orologio Smart di Apple dal telefono:
    per riuscirci, ti basta sfruttare l’app Watch, che trovi preinstallata su iOS e tramite la quale è possibile gestire e personalizzare l’Apple Watch.

    Prima di effettuare l’operazione in questione, però, assicurati che sul tuo iPhone risulti abilitato il Bluetooth, in modo tale da mettere in collegamento quest’ultimo con l’orologio.
    Per sincerarti della cosa, sblocca l’iPhone, accedi alla home screen, premi sull’icona delle Impostazioni (quella con il simbolo dell’ingranaggio) e seleziona la voce Bluetooth.
    Se il relativo interruttore risulta impostato su ON il Bluetooth è abilitato.
    Un caso contrario, provvedi tu e attendi che nell’elenco dei dispositivi collegati, in basso, compia la voce Connesso accanto alla dicitura Apple Watch.

    A questo punto, fai tap sull’icona dell’app Watch (quella nera con lo smartwatch su impresso), seleziona la voce Generali nella nuova schermata visualizzata, quella Inizializza e fai tap per due volte consecutive sulla dicitura Inizializza contenuto e impostazioni di Apple Watch.
    Se necessario, conferma quelle che sono le tue intenzioni digitando la password associata al tuo ID Apple.

    Come inizializzare Apple Watch per vendita

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    Se, invece, vuoi vendere il tuo Apple Watch o comunque cederlo a qualcun altro dopo averlo inizializzato, devi prima provvedere a dissociare il dispositivo dal tuo iPhone, in modo tale da rimuovere il blocco attivazione dall’orologio e avere un backup aggiornato di tutti i dati presenti su quest’ultimo (così da poterlo ripristinare in futuro, anche su un nuovo Apple Watch).

    Il backup dei dati presenti sull’orologio viene salvato in maniera automatica sull’iPhone (per cui su iCloud o su iTunes, a seconda di come viene effettuato il backup dello smartphone, come ti ho spiegato in dettaglio nella mia guida su come fare il backup con l’iPhone) e include i dati e impostazioni delle app, i layout della home screen, i quadranti, le impostazioni del Dock, le impostazioni di sistema, i dati relativi alla salute, le playlist e le foto sincronizzate.

    Ciò detto, per andare a dissociare l’Apple Watch dall’iPhone e inizializzarlo, avvia l’app Watch sul “iPhone”, seleziona il nome del tuo Apple Watch dalla parte in alto della schermata visualizzata e fai tap sulla “i” che trovi accanto all’anteprima dell’orologio.

    A questo punto, premi sulla dicitura Annulla abbinamento Apple Watch, conferma quelle che sono le tue intenzioni premendo sulla voce Annulla abbinamento Apple Watch nel menu che vedi comparire in basso, digita la password del tuo ID Apple e fai tap sul bottone Annulla abbinamento.

    Una volta compiuti i passaggi di cui sopra, aspetta qualche istante, affinché la procedura per dissociare e inizializzare l’orologio venga completata, ovvero quando la ruota di caricamento intorno al logo comparso sul display di Apple Watch risulterà completa e ti sarà mostrata la schermata di benvenuto.

    Come inizializzare Apple Watch senza iPhone

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    Vuoi inizializzare l’Apple Watch senza iPhone, quindi andando ad agire direttamente dall’orologio Smart dell’azienda di Cupertino?
    Ti spiego subito in che modo riuscirci, è un gioco da ragazzi.

    In primo luogo, premi sulla corona digitale per accedere alla home screen e premi sull’icona Impostazioni (quella con l’ingranaggio). Nella schermata che si apre, seleziona la voce Generali, poi quella Inizializza e la dicitura Contenuto e impostazioni.
    Digita l’eventuale codice di sblocco associato al tuo Apple Watch e seleziona la voce Inizializza tutto, per confermare la scelta fatta.

    Solo se stai usando un Apple Watch con supporto alla rete cellulare, prima di procedere con il reset del dispositivo, ti verrà chiesto se desideri mantenere o rimuovere il tuo attuale piano dati. Se desideri abbinare di nuovo l’Apple Watch e l’iPhone, mantieni il tuo piano; in caso contrario, rimuovilo pure.

    Una volta fatto ciò, i contenuti e le impostazioni dell’orologio verranno riportati allo stato di fabbrica nel giro di pochi minuti.
    Tuttavia, per poter rimuovere il blocco attivazione del dispositivo, occorrerà procedere alla dissociazione dall’app Watch per iPhone, come ti ho già indicato nel passo precedente.

    Come inizializzare Apple Watch bloccato

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    Il tuo Apple Watch è bloccato con l’apposito codice e non ricordi quest’ultimo per poterlo riprendere a usare e quindi per resettarlo?
    Non ti preoccupare:
    anche in tal caso, puoi riuscire a inizializzare il tuo orologio Smart.

    Tanto per cominciare, metti in carica l’orologio posizionandolo sull’apposito caricatore, come ti ho indicato in dettaglio nella mia guida su come ricaricare Apple Watch, dopodiché richiama il menu di spegnimento di watchOS tenendo premuto il tasto laterale per qualche secondo, esercita una pressione decisa sulla levetta Spegni e seleziona l’opzione Inizializza contenuto e impostazioni presente nella nuova schermata visualizzata.
    Il gioco è fatto!

    Configurare l’Apple Watch inizializzato

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    A prescindere dai passaggi compiuti in precedenza per inizializzare l’Apple Watch, una volta completata la procedura, se sei tu che dovrai continuare a usare l’orologio, devi preoccuparti di configurare nuovamente il dispositivo, in modo tale da poterlo ricominciare a usare.

    Per riuscirci, prendi il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen e abilita il Bluetooth (se non hai già provveduto a farlo) recandoti in Impostazioni > Bluetooth e spostando su ON la levetta apposita.
    Successivamente, torna sulla home screen, avvicina allo smartphone l’Apple Watch e attendi la comparsa del messaggio Per configurare questo Apple Watch, utilizza iPhone.

    Premi poi sul bottone Continua che trovi sullo schermo dell’iPhone e inquadra il quadrante dell’Apple Watch con la fotocamera del cellulare.
    Nel caso in cui, procedendo così come ti ho appena indicato, l’abbinamento non dovesse andare a buon fine, premi sul bottone Abbina Apple Watch manualmente e seleziona il nome dell’orologio dalla schermata che compare.

    Scegli, dunque, se ripristinare un backup precedente di Apple Watch o se configurare l’orologio come un nuovo:
    nel primo caso, seleziona il backup da ripristinare e prosegui oltre.
    Nel secondo, invece, rispondi alle domande che ti vengono poste sullo schermo dell’iPhone.

    A questo punto, indica se indossi l’Apple Watch a sinistra o a destra, accetta i termini d’uso del dispositivo, scegli se è tua intenzione abilitare il monitoraggio degli itinerari e se condividere con Apple le statistiche d’uso dell’orologio, dopodiché premi sul bottone OK.

    Adesso devi preoccuparti di impostare un codice per sbloccare l’Apple Watch.
    Per cui, premi sul bottone Crea un codice e immetti per due volte consecutive il codice che vuoi usare.
    Effettua quindi la configurazione di Apple Pay, premendo sul pulsante Continua, indicando le carte che vuoi usare in accoppiata all’orologio, digitando il relativo codice di sicurezza e accettando le condizioni di utilizzo del servizio.

    Per concludere, premi ancora sul bottone Continua, specifica se è tua intenzione installare tutte le applicazioni presenti su iPhone anche su Apple Watch o se decidere come procedere in un secondo momento e comincia pure a usare lo smartwatch.

    Se, invece, devi cedere l’Apple Watch a qualcun altro, una volta completata la procedura di reset, puoi semplicemente spegnere l’orologio e lasciare che sia la persona che si ritroverà a usarlo a occuparsi della cosa.
    Per spegnere l’Apple Watch, premi e tieni premuto per qualche istante il tasto laterale, dopodiché trascina da sinistra verso destra la levetta Spegni che vedi comparire sul quadrante e il gioco è fatto.
    Per maggiori dettagli, fa’ riferimento alla mia guida su come spegnere Apple Watch.

    In caso di dubbi o problemi

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    Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come inizializzare l’Apple Watch ma non sei ancora riuscito nel tuo intento?
    In corso d’opera è sorto qualche intoppo e non sai come risolvere?
    Date le circostanze, ti consiglio vivamente di dare uno sguardo alla sezione del sito Internet di Apple dedicata al supporto per Apple Watch.

    Se nemmeno così riesci a venire a capo della situazione, mettiti in contatto diretto con il servizio clienti di Apple, in modo tale da ricevere assistenza personalizzata.
    Puoi riuscirci in vari modi:
    tramite telefono, via Web oppure di persona.
    Tutti i sistemi sono ugualmente validi, scegli pure liberamente quelli che preferisci, in base alle tue personalissime preferenze.

    Per maggiori informazioni riguardo le pratiche che ti ho descritto in questo capitolo, ti rimando alla lettura della mia guida incentrata in maniera specifica su come contattare Apple, mediante la quale ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

    come ingrandire le icone su iphone x

    come ingrandire le icone su iphone x

    A causa di un problema alla vista, fai fatica a usare il tuo iPhone X:
    le icone sono troppo piccole e hai difficoltà a individuare le app sullo schermo del dispositivo.
    Stai quindi cercando una soluzione che ti aiuti a risolvere questo inconveniente, visto che lo smartphone è, per te, uno strumento indispensabile nella vita di tutti i giorni e nel lavoro.

    Come dici?
    Le cose stanno proprio così e ti domandi come ingrandire le icone su iPhone X?
    In tal caso, devi sapere che è possibile mettere in pratica quest’operazione in maniera molto semplice e veloce, sfruttando alcune funzioni incluse in iOS.
    Nelle righe che seguono ti spiegherò, dunque, come attivare le feature in questione agendo dalle impostazioni di accessibilità di iOS e tramite iTunes.
    Inoltre, ti mostrerò come ingrandire le icone dell’iPhone tramite la funzionalità Zoom schermo, disponibile su alcuni modelli di iPhone X e su alcuni modelli precedenti dello smartphone Apple.

    Detto ciò, se adesso sei impaziente di saperne di più al riguardo, mettiti seduto bello comodo, prendi il tuo iPhone e presta la massima attenzione alle procedure che sto per indicarti, in modo da metterle in pratica e riuscire nell’intento che ti sei proposto.
    Sei pronto per iniziare?
    Sì?
    Benissimo! Arrivati a questo punto, a me non resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e un buon “lavoro”!

    Indice

    • Ingrandire le icone su iPhone X
      • Zoom
      • iTunes
    • Ingrandire le icone su iPhone
      • Zoom Schermo
      • Zoom
      • iTunes

    Ingrandire le icone su iPhone X

    Per ingrandire le icone su iPhone X, devi agire tramite il menu delle Impostazioni, dove devi attivare la funzionalità Zoom presente nel pannello relativo all’Accessibilità:
    tale strumento permette di ingrandire tutto lo schermo oppure soltanto ciò che è presente all’interno di una specifica schermata del telefono.
    Una volta configurato lo Zoom, questo diventa attivabile anche da computer, attraverso l’utilizzo del software iTunes.
    Ma andiamo con ordine.

    Zoom

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    Come anticipato, per ingrandire le icone presenti nella home screen del tuo iPhone X, devi attivare la funzionalità Zoom di iOS. Per compiere quest’operazione, accedi al menu delle Impostazioni di iPhone, premendo sull’icona dell’ingranaggio situata nella home screen, dopodiché premi sulle voci GeneraliAccessibilità.

    Adesso, premi sulla dicitura Zoom e, nella schermata successiva che ti viene mostrata, fai tap sulla voce Area zoom. Apponi, quindi, il segno di spunta sulla voce Finestra, nel caso in cui non sia già selezionata in maniera predefinita.
    Se, invece, vuoi fare in modo che venga ingrandito tutto lo schermo, apponi il segno di spunta sulla voce Schermo intero.

    A questo punto, torna indietro e sposta la levetta Zoom su ON per attivare lo strumento in questione e ingrandire tutto lo schermo (Schermo Intero) o soltanto ciò che è racchiuso all’interno di un riquadro (Finestra).
    Fatto ciò, non ti resta che tornare alla home screen del tuo iPhone X, per vedere tutte le icone ingrandite o per trascinare la finestra in corrispondenza dell’icona da ingrandire.

    iTunes

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    Dopo aver configurato l’opzione di zoom su iOS, puoi attivare quest’ultima anche tramite iTunes, sul computer.
    A tal proposito, ti informo che il software multimediale di casa Apple, presente in maniera predefinita sui Mac, è disponibile anche su Windows (dalla versione 7 in su) sotto forma di download gratuito.

    Detto ciò, avvia iTunes cliccando sulla sua icona e collega il tuo iPhone X al computer tramite l’apposito cavo Lightning in dotazione.
    A collegamento avvenuto, premi sull’icona del telefono situata nel menu in alto e, nella schermata successiva che ti viene mostrata, fai clic sulla voce Configura Accessibilità.
    Adesso, apponi il segno di spunta sulla voce Zoom e conferma l’attivazione di quest’ultimo, premendo sui pulsanti OK e Fine.

    A questo punto, a seconda dell’opzione precedentemente selezionata (a schermo intero o a finestra), verrà attivato lo zoom.
    Facile, vero?

    Ingrandire le icone su iPhone

    Se possiedi un modello di iPhone diverso dall’X, puoi ingrandire le icone utilizzando lo strumento Zoom Schermo, che permette di ingrandire tutto ciò che compare sullo schermo del dispositivo.
    La funzionalità in questione è disponibile soltanto sui seguenti modelli di iPhone:
    iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone 8 PlusiPhone XR e iPhone XS Max.

    In alternativa, puoi attivare lo strumento Zoom agendo tramite il menu Accessibilità o tramite iTunes.
    Trovi spiegato tutto qui sotto.

    Zoom Schermo

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    Per ingrandire le icone su iPhone tramite lo strumento Zoom Schermo, devi innanzitutto raggiungere questa funzionalità.
    Pigia, quindi, sull’icona dell’ingranaggio situata nella home screen dello smartphone, per accedere al menu delle Impostazioni. Dopodiché fai tap sulla voce Schermo e luminosità e, nella schermata successiva che ti viene mostrata, premi sulla dicitura Visualizzazione.

    A questo punto, nella schermata successiva denominata Zoom schermo, premi sulla voce Con zoom e, per confermare l’operazione, fai tap prima sul pulsante Imposta situato in alto a destra e poi sulla voce Usa con zoom.
    Il dispositivo verrà riavviato.

    Zoom

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    Lo strumento di accessibilità Zoom di cui ti ho parlato nel capitolo dedicato a iPhone X è, come ti ho detto, disponibile anche sui modelli precedenti di iPhone e anche su alcuni modelli successivi (Xr e XS).

    Per attivarlo, quindi, recati nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità > Zoom e fai tap su Area Zoom.
    Nella schermata successiva, scegli quindi se vuoi che questo strumento, alla sua attivazione, ingrandisca tutto lo schermo (schermo intero) oppure soltanto ciò che è presente all’interno di uno specifico riquadro (finestra).

    Dopo aver apposto il segno di spunta su una delle voci indicate, torna indietro alla schermata precedente e sposta la levetta Zoom su ON, per attivare lo zoom.
    In caso di dubbi o problemi, fai riferimento alle indicazioni precedentemente fornite.

    iTunes

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    Dopo aver configurato lo strumento Zoom nel menu Accessibilità di iOS, puoi attivare lo strumento in questione anche tramite il software iTunes perPC.
    Anche in questo caso, le operazioni da effettuare sono le stesse che ti ho indicato nel capitolo dedicato a iPhone X.

    Avvia quindi, il software di casa Apple sul tuo PC/Mac e premi sull’icona del telefono nel menu in alto, dopo aver collegato il tuo dispositivo tramite cavo Dock. Nella schermata successiva, fai clic su Configura Accessibilità, attiva la voce Zoom e conferma l’operazione, premendo prima su OK e poi su Fine.
    In caso di dubbi o problemi, fai riferimento alle indicazioni fornite nel capitolo precedente.

    come impostare suoneria su iphone

    come impostare suoneria su iphone

    Sei stanco delle suonerie predefinite di iPhone e vorresti sostituirle con qualcosa di più carino ed originale?
    Ti piacerebbe poter prendere una canzone, estrapolarne l’introduzione o il ritornello e usarla come suoneria del tuo “iPhone”?
    Allora sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

    Oggi, infatti, voglio proporti una guida in cui vedere insieme come impostare suoneria su iPhone.
    Si tratta di una procedura molto più semplice di quello che immagini, non richiede molto tempo ed è davvero alla portata di tutti. Basta imparare il procedimento e poi viene tutto in maniera naturale.
    Ti assicuro che dopo le prime due o tre volte che metterai in pratica le indicazioni presenti in questo tutorial non dovrai più far ricorso a questa pagina per creare le tue suonerie per iPhone, farai tutto in maniera spedita senza l’aiuto di nessuno.

    Non dimenticare, poi, che esiste uno store ufficiale di Apple in cui ci sono centinaia di suonerie “pronte all’uso” da scaricare a pagamento.
    I suoi prezzi non sono fra i più convenienti di questo mondo, ma se cerchi delle suonerie di ottima qualità e non hai tempo da investire nella creazione di suonerie personalizzate, non puoi trovare soluzione migliore. Allora, si può sapere che altro aspetti?
    Rimboccati subito le maniche e scopri come personalizzare la suoneria del tuo “iPhone”.

    Indice

    • Scaricare suonerie da iTunes Store
    • Impostare suonerie personalizzate su iPhone

    Scaricare suonerie da iTunes Store

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    Cominciamo dalla soluzione più veloce, ossia da come acquistare suonerie “pronte all’uso” usando lo store ufficiale di Apple. Per sfogliare le suonerie disponibili nello store di Apple, avvia la app iTunes Store (l’icona della nota musicale su fondo viola che si trova in home screen) e seleziona la scheda Suonerie che si trova in basso a destra.

    Nella schermata che si apre, dai un’occhiata alle suonerie e ai toni di avviso più in voga del momento (sfogliando gli appositi menu) e, se trovi qualche suoneria di tuo interesse, premi prima sulla sua immagine di copertina e poi sul suo titolo per ascoltarne un’anteprima.
    Per acquistare una suoneria o un suono di notifica di tuo gradimento, premi sul pulsante con il prezzo collocato accanto al suo titolo e conferma l’acquisto facendo “tap” sulla voce Acquista la suoneria.
    Potrebbe esserti chiesto di verificare la tu identità digitando la password dell’ID Apple o poggiando il dito sul tasto Home (se hai un iPhone dotato di sensore Touch ID).
    Il prezzo delle suonerie è di 1,29 euro cadauna, quello dei suoni di notifica è invece pari a 99 centesimi di euro.

    Se vuoi, puoi anche sfogliare le suonerie in base al loro genere musicale di appartenenza, selezionando una delle voci disponibili nel menu Generi (in alto a destra), oppure cercarle in base a titolo o artista recandoti nella scheda Cerca (in basso al centro) e selezionando la categoria Suonerie dalla schermata con i risultati della ricerca.

    Dopo averle acquistate, puoi usare le suonerie dell’iTunes Store recandoti nelle Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), selezionando la voce Suoni dalla schermata che si apre e scegliendo la suoneria di tuo gradimento dal menu Suoneria (o da Suoneria mess., Avvisi promemoria ecc. nel caso dei suoni di notifica).

    Impostare suonerie personalizzate su iPhone

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    Vuoi impostare suoneria su iPhone partendo da una canzone che hai scaricato da Internet?
    Ho un’ottima notizia da darti: non hai bisogno di scaricare alcun programma.
    Tutto quello che ti serve è iTunes, il software multimediale di Apple che usi solitamente per sincronizzare il tuo “iPhone” con il computer.
    iTunes è disponibile sia per Windows (lo si può scaricare gratuitamente dal sito Internet di Apple) che per Mac, dove lo si trova installato in maniera predefinita nel sistema.
    Su macOS 10.15 Catalina e successivi è stato sostituito dall’applicazione Musica, quindi dovrai usare quella.
    Vediamo subito come procedere!

    Il primo passo che devi compiere è individuare la canzone che desideri trasformare in suoneria nella libreria di iTunes/Musica ed “accorciarla” in modo che abbia una durata massima di 40 secondi:
    puoi scegliere la parte che ti piace di più, magari il ritornello o la parte finale, a seconda dei tuoi gusti.

    Recati dunque nella libreria musicale del programma (facendo clic sull’icona della nota musicale che si trova in alto a sinistra), clicca con il tasto destro del mouse sul titolo della canzone che vuoi trasformare in suoneria e seleziona la voce Informazioni dal menu che compare.
    Se non hai ancora aggiunto il brano che intendi trasformare in suoneria alla libreria di iTunes, trascina semplicemente la sua icona nella finestra principale del programma: l’operazione verrà completata automaticamente in pochi secondi.

    A questo punto, seleziona la scheda Opzioni presente nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alle voci inizio e fine, specifica negli appositi campi i punti di inizio e fine della parte del brano che desideri trasformare in suoneria (ricordati il limite massimo di 40 secondi) e clicca sul pulsante OK per salvare le impostazioni.

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    Adesso, fai clic sul titolo del brano da trasformare in suoneria e seleziona le voci File > Converti > Crea versione AAC dal menu che compare per creare una versione formato suoneria della canzone della durata di 40 secondi (o meno, a seconda di come hai impostato precedentemente il brano).
    Purtroppo questa opzione non è disponibile per i brani sincronizzati tramite Apple Music, in quanto protetti da DRM e quindi non utilizzabili per la creazione di suonerie.

    A conversione ultimata, vedrai comparire la suoneria appena creata nella libreria di iTunes. Fai clic destro su di essa e seleziona la voce Mostra in Windows Explorer/Mostra nel Finder per accedere alla cartella in cui è conservato il file originale del brano. Dopodiché rinomina il file della suoneria cambiando la sua estensione da .m4a ad .m4r e torna nella libreria di iTunes.

    Adesso cancella la suoneria che hai appena creato dalla libreria di iTunes, ma fai attenzione a non rimuovere anche il file di origine dal PC (devi selezionare l’opzione Mantieni documento quando ti viene chiesto se vuoi eliminare il file dal computer). Collega, quindi, il tuo iPhone al computer e seleziona l’icona del dispositivo dalla barra superiore di iTunes.
    Successivamente, recati nella scheda Suonerie della barra laterale di sinistra e trascina il file m4r della suoneria che vuoi copiare su iPhone nella finestra di iTunes. 

    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, anziché iTunes devi usare il Finder:
    clicca, dunque, sull’icona del volto sorridente presente sulla barra Dock, seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale della finestra che si apre, vai sulla scheda Generali e trascina il file .m4r della suoneria nella suddetta scheda.

    Ad operazione completata, scollega l’iPhone dal computer ed attiva la tua nuova suoneria agendo in questo modo:
    premi sull’icona Impostazioni del “iPhone”, recati nel menu Suoni e feedback aptico > Suoneria e seleziona il nome della tua suoneria per impostarla come suoneria predefinita dell’iPhone.
    Missione compiuta!

    Nel caso in cui ritenessi un po’ troppo complessa la procedura per creare le suonerie direttamente da iTunes, puoi tagliare i tuoi brani musicali affidandoti a soluzioni esterne come MP3Cut, un servizio online compatibile con tutti i browser Web dotati del supporto a Flash Player.

    Per utilizzarlo, collegati alla sua pagina iniziale, clicca sul pulsante Apri file e seleziona il brano che vuoi tagliare per trasformarlo in suoneria per iPhone (sono supportati tutti i principali formati di file audio).
    A caricamento ultimato, utilizza i due indicatori azzurri per delimitare i punti di inizio e fine della suoneria (ricordati di mantenere una durata di 30-40 secondi), attiva l’opzione suoneria iPhone e premi sul bottone Taglia per avviare l’elaborazione del brano.

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    Se vuoi, apponi il segno di spunta accanto alle voci Dissolvenza in aperturaDissolvenza in chiusura per fare in modo che la suoneria risulti sfumata all’inizio e/o alla fine e scarica il file m4r ottenuto come risultato finale cliccando sulla voce Download.

    In conclusione, apri iTunes e importa la suoneria prima nel programma e poi sul tuo “iPhone” seguendo la procedura illustrata in precedenza per i file m4r ottenuti con lo stesso iTunes.
    Facile, vero?

    come impostare suoneria iphone

    come impostare suoneria iphone

    L’iPhone fa della semplicità di utilizzo uno dei suoi maggiori punti di forza.
    Grazie all’intuitività dell’interfaccia di iOS, anche chi non ha mai avuto a che fare con uno smartphone riesce ad accedere alle funzioni più avanzate del telefono, eppure ci sono delle piccole cose che non sono state rese semplici come ci si attenderebbe da un dispositivo del genere. Ad esempio, ci sono molti utenti che nei primi giorni di utilizzo non riescono a capire come impostare suoneria iPhone o come usare una canzone salvata sul computer come tono di chiamata (oltre che di avviso) dello smartphone di Apple.

    Come dici?
    Anche tu rientri tra coloro che hanno da poco comperato un iPhone e non hanno ancora capito come impostare una suoneria diversa da quella di default?
    Beh, ma allora sei proprio capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
    Con questo mio articolo di oggi desidero infatti indicarti, passo dopo passo e con parole semplici, come impostare suoneria iPhone.
    Partendo dal presupposto che si tratta di un’operazione non esattamente intuitiva ma in realtà semplicissima e per la messa a segno della quale sono sufficienti solo pochi tap, sarà dunque mia premura spiegarti dettagliatamente come procedere in modo tale da schiarirti completamente le idee sul da farsi.

    Coraggio dunque, prenditi qualche minuto di tempo libero, afferra il tuo “iPhone”, mettiti bello comodo ed inizia a concentrarti sulla lettura di questo articolo.
    Vedrai che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che addirittura in caso di necessità sarai pronto e disponibile a fornire eventuali spiegazioni ai tuoi amici desiderosi di ricevere dritte analoghe.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Impostare suoneria iPhone “di serie”
    • Scaricare e creare nuove suonerie
      • iTunes Store
      • Creare suonerie
      • App e siti
    • Impostare suoneria iPhone personalizzata

    Impostare suoneria iPhone “di serie”

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    Se vuoi imparare come impostare suoneria iPhone scegliendo fra uno dei tanti toni di chiamata preimpostati presenti sullo smartphone di Apple, tutto quello che devi fare è accendere il tuo iPhone e premere su Impostazioni (l’icona a forma di ruota di ingranaggio che si trova in home screen). Recati quindi in Suoni e feedback aptico, seleziona Suoneria e premi sui nomi delle melodie disponibili per ascoltarne un’anteprima e applicarle.
    Fatto!

    Per personalizzare i suoni da riprodurre alla ricezione di messaggi, tweet, ecc., devi invece selezionare le apposite voci dal menu Suoni e feedback aptico (es.
    Suoneria SMS per impostare il suono da riprodurre alla ricezione dei messaggi) e premere sul nome della suoneria da utilizzare.

    Scaricare e creare nuove suonerie

    iTunes Store

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    Volendo, puoi anche acquistare nuove suonerie online da iTunes Store.
    Per fare ciò, ti basta fare tap sull’icona di iTunes Store presente nella home screen del tuo dispositivo (l’icona viola con la nota musicale stampata al centro) e premere sulla voce Suonerie presente in basso.
    Una volta fatto ciò, potrai acquistare e scaricare uno dei tanti toni di chiamata e di avviso in elenco.

    Puoi sfogliare le suonerie disponibili per il download in base alle collezioni proposte nello store di iTunes, al loro genere di appartenenza (premendo sull’apposita voce collocata in alto a destra), oppure puoi recarti nella scheda Classifiche e consultare le liste dei brani e dei toni di notifica più popolari del momento.
    Nella sezione Primo piano, invece, vengono proposti tutte le suonerie ed i toni di avviso di maggior successo o comunque quelli più rilevanti del momento.

    Per acquistare una suoneria o un suono di notifica basta premere sul pulsante con il prezzo (che di solito è di 1,29 euro per le suonerie e 0,99 euro per i toni di avviso).
    Prima del download, puoi anche ascoltare un estratto delle suonerie sfiorando prima le loro copertine e poi il loro titolo.

    A download completato, troverai l’acquisto fatto direttamente nei menu per la scelta della suoneria e/o dei toni d’avviso.
    Facilissimo, vero?

    Creare suonerie

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    Ti piacerebbe riuscire ad impostare suoneria iPhone partendo da una canzone che hai scaricato dal Web?
    Per riuscire nel tuo intento hai bisogno di iTunes, il player multimediale di casa Apple che viene utilizzato per sincronizzare tutti gli iDevice dal computer. iTunes è preinstallato su tutti i Mac (si trova nella cartella Applicazioni), mentre su Windows deve essere prima scaricato e poi installato (se ben ricordi, ti ho spiegato come fare nel mio articolo su come scaricare iTunes).
    Da sottolineare, però, che su macOS 10.15 Catalina e successivi stato sostituito dall’applicazione Musica (quindi va usata quella).

    Per servirtene per creare delle suonerie personalizzate, provvedi innanzitutto ad individuare la canzone che vuoi trasformare in tono di chiamata o di avviso nella libreria di iTunes ed “accorciarla” così che abbia una durata massima di 40 secondi.
    Puoi scegliere la parte che ti piace di più, ad esempio il ritornello o la parte finale.

    Recati poi nella sezione Musica del programma (facendo clic sull’icona della nota musicale dal menu si trova in alto a sinistra), fai clic destro sul titolo della canzone che vuoi trasformare in suoneria e seleziona la voce Informazioni dal menu che compare.
    Se non hai ancora aggiunto il brano che intendi trasformare in suoneria alla libreria di iTunes, trascina semplicemente la sua icona nella finestra principale del programma e l’operazione verrà completata in maniera automatica nel giro di pochi secondi.

    Seleziona ora la scheda Opzioni presente nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alle voci inizio e fine, specifica negli appositi campi i punti di inizio e fine della parte del brano che desideri trasformare in suoneria (ricordati il limite massimo di 40 secondi) e clicca sul pulsante OK per salvare le impostazioni.

    Adesso, seleziona il brano dalla libreria di iTunes, clicca sulla voce File in alto a sinistra, seleziona l’opzione Converti dal menu che si apre e poi premi su Crea versione AAC.
    Se non riesci a visualizzare quest’opzione, clicca prima sulla voce iTunes (su Mac) o su Modifica (su Windows) in alto a sinistra, seleziona Preferenze…, premi sulla scheda Generali, clicca sul bottone Impostazioni importazione… in basso e seleziona Codificatore AAC dal menu a tendina Importa utilizzando:.
    Per confermare ed applicare le modifiche clicca sul bottone OK.

    A conversione ultimata, la suoneria verrà aggiunta in maniera automatica alla libreria di iTunes.
    Selezionala facendo clic destro e scegli la voce Mostra in Finder (su Mac) oppure Mostra in Windows Explorer (su Windows) per aprire la cartella in cui è stato salvato.
    Successivamente fai clic destro sul file e degli voce Rinomina dal menu che compare per cambiare l’estensione da m4am4r dopodiché conferma la tua volontà di applicare le modifiche effettuate.
    Se non riesci a vedere l’estensione del file, attiva la visualizzazione delle estensioni seguendo la mia guida su come mostrare estensione file.

    Adesso torna nella libreria di iTunes e cancella la suoneria che hai appena creato dalla libreria di iTunes facendo clic destro sul titolo e scegliendo l’opzione Elimina dalla libreria.
    Mi raccomando però, fai attenzione a non rimuovere anche il file di origine dal computer avendo cura di selezionare l’opzione Mantieni documento quando ti viene chiesto se intendi eliminare il file.

    Per finire, seleziona l’icona del tuo iPhone che si trova in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes, scegli la voce Suonerie dalla barra laterale del programma e trascina il file m4r ottenuto poc’anzi nel box delle suonerie, in modo da sincronizzarlo con il tuo iPhone.
    Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o successivi, avvia invece il Finder (l’icona del volto sorridente presente sulla barra Dock), seleziona il nome del tuo iPhone dalla barra laterale di sinistra, vai sulla scheda Generali e usa il mouse per copiare il file .m4r della suoneria in quest’ultima.

    Nota: Non è possibile trasformare in suonerie i brani sincronizzati tramite Apple Music in quanto protetti da DRM.

    App e siti

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    Non ti va di spendere del denaro per ottenere nuove suonerie per il tuo iPhone?
    No problem, puoi reprime di gratuite! Mi chiedi come?
    Beh, semplice:
    affidandoti ai servizi online ed alle app ad hoc che trovi indicati qui di seguito.

    • Tones7 – È un sito dedicato alle suonerie che consente di scaricare brani in formato M4R per iPhone.
      Per servirtene, devi scegliere un genere musicale dalla barra laterale di destra (es.
      PopRaggaeHip Hop), individuare la suoneria da scaricare e cliccare prima sul pulsante Get ringtone e poi su iPhone download.
    • Taglia MP3 Online – Trattasi di un’applicazione online che permette di tagliare le canzoni in modo tale da realizzare suonerie personalizzate.
      Per usarla, devi effettuare l’upload del file da editare, muovere i cursori azzurri per determinarne l’inizio e la fine, selezionare suoneria iPhone come formato in cui effettuarne il salvataggio e cliccare prima su Taglia e successivamente su Download.
    • Audiko – Si tratta di una nota app che consente di scaricare suonerie a costo zero su iPhone, anche se per effettuare il suo download occorre pagare 1,09 euro.
      Per servirtene, premi sull’icona della lente d’ingrandimento e trova il brano di tuo interesse.
      Successivamente fai tap su Aggiungi ai preferiti e autenticati con il tuo account Facebook o Google per avviare il download della suoneria.
      Al termine dello scaricamento, dovrai collegare l’iPhone al computer e dovrai usare la condivisione file di iTunes per recuperare il file m4r della suoneria dall’iPhone.
    • ZEDGE – app completamente gratuita che permette di scaricare suonerie su iPhone.
      Non offre le ultime hit musicali, ma se cerchi suonerie “generiche” va più che bene.

    Oltre che tramite le risorse che ti ho già indicato, puoi trovare ulteriori suonerie per il tuo iPhone mediante i servizi Web e le app che ti ho suggerito nel mio articolo dedicato, appunto, alle suonerie gratis per cellulari.
    Dagli subito uno sguardo e vedrai che non te ne pentirai!

    Impostare suoneria iPhone personalizzata

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    A questo punto ti starai senz’altro chiedono “E nel caso delle suonerie personalizzate?
    Come posso fare per impostarle su iPhone?“.
    La risposta è presto data:
    usando sempre iTunes.
    Come si fa?
    Facilissimo, adesso te lo spiego!

    Collega l’iPhone al computer, clicca sulla sua icona nella finestra principale di iTunes (in alto a sinistra), seleziona la voce Suonerie dal menu laterale e trascina il file m4r della suoneria creato con le tue mani o scaricato tramite app/siti nella finestra del software, per aggiungerlo all’elenco delle suonerie di iPhone.

    Al termine della copia delle suonerie sull’iPhone, potrai trovarle nel menu Suoni e feedback aptico delle impostazioni di iOS e utilizzarle come suonerie predefinite del tuo “iPhone”.

    come impostare pagina iniziale safari iphone

    come impostare pagina iniziale safari iphone

    Hai da poco acquistato un iPhone e, complice un po’ d’inesperienza nell’uso del sistema operativo iOS, stai riscontrando delle difficoltà nell’eseguire alcune operazioni.
    Ad esempio, ti piacerebbe tanto personalizzare la pagina iniziale del browser Safari, in modo che, all’avvio venga mostrato sempre uno specifico sito Web, ma non sai se questa cosa è fattibile o meno.
    Non ti preoccupare:
    se vuoi, ci sono qui io a darti una mano.

    Visto che il tuo intento è sapere come impostare la pagina iniziale di Safari su iPhone, ci tengo a dirti sin da subito che tale operazione, se intesa come impostare un determinato sito Web come pagina iniziale del browser, non è fattibile.
    Tuttavia, mettendo in pratica alcune procedure alternative, come ad esempio la creazione di un collegamento a un sito Web nella home screen o nella schermata Preferiti, si può raggiungere un risultato simile.

    Detto ciò, se adesso non vedi l’ora di saperne di più al riguardo, prenditi giusto qualche minuto di tempo libero e mettiti seduto bello comodo.
    Prendi in mano il tuo iPhone e segui, passo dopo passo, le indicazioni che sto per fornirti, in modo da riuscire facilmente nell’intento che ti sei proposto.
    Arrivati a questo punto, non mi resta altro che augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Informazioni preliminari 
    • Impostare pagina iniziale Safari iPhone
      • Aggiungere un sito Web alla Home
      • Aggiungere un sito Web ai Preferiti
    • Impostare Google come pagina iniziale Safari iPhone

    Informazioni preliminari

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    Se ti domandi come impostare la pagina iniziale su Safari da iPhone, devi innanzitutto sapere che Safari, il browser predefinito di iOS, non permette la personalizzazione della sua pagina iniziale, come è invece possibile fare su macOS.

    Detto ciò, per riuscire comunque nell’intento che ti sei proposto, devi mettere in pratica alcune soluzioni alternative di cui ti parlerò nel dettaglio nei prossimi capitoli:
    l’aggiunta di un collegamento a un sito Web nella home screen dell’iPhone, oppure l’aggiunta di un sito Web all’elenco dei preferiti (la schermata visibile all’avvio del browser).

    Per maggiori dettagli, continua leggere:
    trovi spiegato tutto qui sotto.

    Impostare pagina iniziale Safari iPhone

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    Fatte le dovute premesse di cui sopra, iniziamo con la parte pratica di questo tutorial e vediamo come aggiungere un sito Web alla home screen di iOS e all’elenco dei Preferiti di Safari.

    Aggiungere un sito Web alla Home

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    La prima soluzione che puoi mettere in pratica per impostare la pagina iniziale di Safari su iPhone è quella relativa alla creazione di un collegamento a uno specifico sito Web nella home screen di iOS.

    Detto ciò, per iniziare, avvia Safari, premendo sulla sua icona a forma di bussola situata nella home screen del tuo iPhone, e collegati al sito Web di tuo interesse, digitandone l’URL nella barra degli indirizzi e premendo sul pulsante Vai.

    A questo punto, fai tap sull’icona della condivisione situata in basso e, nel menu che ti viene mostrato, premi sulla voce Aggiungi a Home.

    Fatto ciò, personalizza eventualmente l’aggiunta del collegamento, digitando un nome personalizzato per lo stesso, dopodiché conferma l’operazione, facendo tap sul pulsante Aggiungi.

    In questo modo, l’icona del sito Web che hai scelto verrà aggiunta alla home screen dell’iPhone e, facendo tap su di essa, potrai raggiungerlo più velocemente.

    Aggiungere un sito Web ai Preferiti

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    In alternativa all’aggiunta di un sito Web alla home screen tramite l’apposito collegamento, puoi aggiungere un sito Web ai Preferiti, schermata che in Safari per iOS viene visualizzata all’apertura di una nuova scheda, assieme all’elenco dei siti Web visitati di frequente.
    In questo modo, diventa ancora più rapido raggiungere uno specifico sito Internet.

    Detto ciò, per riuscire in quest’intento, avvia il browser, premendo sulla sua icona a forma di bussola situata nella home screen del tuo iPhone.

    Fatto ciò, digita, nella barra degli indirizzi collocata in alto, il sito Web che desideri aggiungere e premi sul pulsante Vai, per confermare l’operazione.

    Adesso, per aggiungere il sito Web da te scelto all’elenco dei Preferiti di Safari, premi sul tasto della condivisione situata nel menu in basso (l’icona del quadrato con la freccia verso l’alto) e, nel menu che ti viene mostrato, fai tap sulla voce Aggiungi a Preferiti.
    Infine, per confermare l’operazione, premi sul pulsante Salva.

    In questo modo, all’avvio di una nuova scheda di Safari, potrai vedere il sito Web in questione all’elenco dei Preferiti: facendo tap sul suo nominativo, potrai poi raggiungerlo velocemente.
    Facile, vero?

    Impostare Google come pagina iniziale Safari iPhone

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    Se, invece, ti domandi come impostare Google come pagina iniziale di Safari su iPhone, devi sapere che, per compiere quest’operazione, devi agire tramite le Impostazioni di iOS, in modo da assicurarti che il motore di ricerca Google sia stato correttamente selezionato.

    Per iniziare, avvia quindi l’app Impostazioni di iOS, premendo sull’icona a forma di ingranaggio situata nella home screen, dopodiché, nel menu che ti viene mostrato, fai tap sulla voce Safari.

    Infine, nella schermata successiva che ti viene mostrata, premi sulla voce Motore di ricerca e apponi il segno di spunta sulla voce Google, per selezionarlo come motore di ricerca predefinito, tra quelli in elenco (Yahoo, Bing o DuckDuck Go).

    In aggiunta, puoi anche creare il collegamento a Google nella Home screen.
    Raggiungi, quindi, la home page del motore di ricerca, digitando google.it nella barra degli indirizzi di Safari e premi sul pulsante Vai, per confermare l’operazione.

    Fatto ciò, come spiegato nel capitolo precedente, premi sull’icona della condivisione, situata in basso, e fai tap sulla voce Aggiungi a home, in modo che il collegamento a Google venga aggiunto come icona nella home screen di iPhone.
    Non pensavi che sarebbe stato così facile, vero?

    come impostare mail su iphone

    come impostare mail su iphone

    Hai appena provveduto ad attivare il tuo iPhone, lo hai collegato ad Internet e hai scaricato la app di Facebook.
    Ben fatto, ma non credi manchi qualcosa?
    Come sarebbe a dire cosa?
    Non hai ancora provveduto a configurare la posta elettronica in Mail! Se non compi quest’operazione non potrai inviare e ricevere email con il tuo bel “iPhone”.
    Come dici?
    Non sai come si fa?
    Nessun problema, ti aiuto io.

    Se vuoi imparare come impostare Mail su iPhone, non devi far altro che prenderti cinque minuto di tempo e leggere le indicazioni che sto per darti.
    In men che non si dica, indipendentemente dal servizio di posta elettronica che utilizzi, riuscirai a configurare il tuo iPhone in una manciata di secondi e a inviare e ricevere le email attraverso quest’ultimo.

    Vedremo inoltre come sincronizzare la rubrica con servizi quali Gmail e Microsoft Outlook, come cambiare la firma predefinita dei messaggi, come sostituire Mail con client di posta elettronica di terze parti e molto altro ancora.
    Adesso però cerchiamo di andare con ordine e occupiamoci della configurazione base di Apple Mail.
    Ti assicuro che si tratta davvero di un gioco da ragazzi.

    Come aggiungere un account in Mail su iPhone

    Se ti interessa scoprire come impostare Mail su iPhone, il primo passo che devi compiere è configurare un nuovo account all’interno dell’applicazione.

    Pigia quindi sull’icona delle Impostazioni che si trova nella home screen di iOS, seleziona la voce Mail dalla schermata che si apre, premi sui pulsanti Account e Aggiungi account e seleziona il servizio di posta elettronica che vuoi configurare sull’iPhone: iCloud, ExchangeGoogle, Yahoo!, AolOutlook.com, oppure Altro se vuoi configurare un provider di posta elettronica diverso da quelli appena menzionati.

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    Adesso devi compilare il modulo che ti viene proposto indicando l’indirizzo email che vuoi configurare sull’iPhone, la password necessaria ad accedervi e, se richiesto, una descrizione dell’account (es.
    Gmail casa).

    Se hai scelto di configurare un account IMAP/POP tramite l’opzione Altro, oltre all’indirizzo email e alla password devi digitare anche le “coordinate” per collegarti alla tua casella di posta elettronica (cioè i server IMAP/POP3 ed SMTP).
    Puoi trovare le “coordinate” esatte da inserire sul sito ufficiale del tuo provider di posta elettronica.

    Una volta compilato il modulo con tutte le informazioni richieste, premi sul pulsante Avanti che si trova in alto a destra, attendi che vengano verificate le impostazioni che hai digitato, scegli quali elementi sincronizzare con il servizio email selezionato (postacontatticalendaripromemoria ecc.) e premi su Salva per completare la procedura.

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    Se vuoi, puoi impostare Mail in modo da usare molteplici account di posta elettronica.
    Tutto quello che devi fare è seguire le istruzioni di cui sopra e configurare tutti gli indirizzi che desideri.

    Una volta configurati i tuoi account di posta elettronica sull’iPhone, per scegliere quello predefinito con cui inviare le nuove email, vai nel menu Impostazioni > Mail, scorri la schermata fino in fondo e premi sul pulsante Account di default.

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    Come configurare Mail su iPhone

    Adesso, avvia la app Mail che si trova nella schermata principale del tuo iPhone e attendi che venga scaricata la posta.
    L’operazione potrebbe durare diversi minuti dopo la configurazione iniziale dell’account ma, tranquillo, successivamente il tuo “iPhone” ci metterà pochissimo per scaricare le email.

    Una volta appurato il corretto funzionamento di Mail, puoi passare alla personalizzazione dell’applicazione in modo da adattarla a quelli che sono i tuoi gusti e le tue abitudini di utilizzo.
    Recati quindi nel menu Impostazioni > Mail di iOS e cambia tutte le impostazioni che preferisci.

    Modalità di download delle email

    Per impostare il download automatico delle nuove email, seleziona la voce Account, poi quella Scarica nuovi dati, assicurati che la levetta relativa alla funzione Push sia attiva (altrimenti attivala tu) e seleziona il nome dell’account di posta che desideri configurare (es. iCloudGmail).

    Nella schermata che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Push e la ricezione di nuove email ti verrà segnalata automaticamente in tempo reale.
    Se l’opzione push non è disponibile (in alcuni servizi, come ad esempio Gmail, non è supportata) puoi impostare Mail in modo da scaricare automaticamente i nuovi messaggi in base a un intervallo di tempo regolare.

    Per impostare l’intervallo di tempo dopo il quale Mail deve controllare la disponibilità di nuovi messaggi, torna nel menu Scarica nuovi dati, scorri la schermata che si apre fino in fondo e scegli se scaricare la posta manualmente (cioè all’apertura di Mail) o automaticamente ogni 15 minuti30 minutiogni ora.

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    Alcuni servizi di posta elettronica, come ad esempio Outlook, permettono di modificare la data dalla quale Mail deve cominciare a sincronizzare i messaggi sull’iPhone. Per modificare questo parametro, recati nel menu Impostazioni > Mail > Account di iOS, seleziona la voce relativa al tuo account (es.
    Outlook) e vai su E-mail da sincronizzare.
    Puoi scegliere di sincronizzare i messaggi a partire da 1 giornogiorni, 1 settimana2 settimane1 mese o nessun lasso di tempo specifico (nessun limite).

    Sincronizzazione della rubrica

    Se hai deciso di sincronizzare la rubrica dell’iPhone con quella del tuo provider di posta elettronica (es.
    Gmail o Outlook), puoi fare in modo che tutti i nuovi contatti vengano sincronizzati automaticamente con quest’ultimo. Per attivare questa funzione, recati nel menu Impostazioni > Contatti dell’iPhone, seleziona la voce Account di default e metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al tuo provider di posta elettronica (es. OutlookGmail).

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    Firma

    Se vuoi, puoi anche cambiare la firma da apporre ai messaggi inviati e scegliere se utilizzare la stessa firma per tutti gli account di posta elettronica o se differenziarla in base all’indirizzo utilizzato. Per regolare le preferenze relative alla firma, recati nel menu Impostazioni > Mail di iOS e seleziona la voce Firma.

    Nella schermata che si apre, scegli se utilizzare la stessa firma per tutti gli account o se utilizzarne una diversa per account, digita la firma (o le firme) da utilizzare e il gioco è fatto.

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    Altre impostazioni

    Altre impostazioni utili che puoi trovare nel menu Impostazioni > Mail di iPhone sono quelle che permettono di scegliere se caricare le immagini allegate alle email, se organizzare in thread (ossia in discussioni) i messaggi di posta elettronica e quante righe di anteprima visualizzare sotto l’oggetto di ciascun messaggio.
    È tutto molto intuitivo, quindi non avrai difficoltà nel regolare le impostazioni di Mail in base alle tue esigenze.

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    Cancellazione di un account

    Per concludere, ti segnalo che se desideri cancellare un account di posta configurato precedentemente, devi recarti in Impostazioni > Mail > Account, selezionare l’indirizzo da eliminare e premere sul pulsante Elimina account per due volte consecutive.
    Più facile di così?

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    Alternative a Mail per iPhone

    Hai impostato un account Gmail sul tuo iPhone ma quando ti arrivano nuovi messaggi non ricevi le notifiche push?
    Come accennato in precedenza, si tratta di una limitazione imposta dal servizio di posta targato Google.
    Per risolverlo, però, puoi ricorrere a dei client di posta elettronica di terze parti che sono addirittura più funzionali di Apple Mail.
    Qualche esempio?
    Ti accontento subito.

    • Gmail per iPhone – l’applicazione ufficiale di Gmail.
    • Inbox by Gmail – una versione alternativa di Gmail (sviluppata sempre da Google) che permette di gestire la propria casella di posta elettronica come una sorta di to-do list e raggruppa i messaggi in maniera intelligente.
    • Outlook – la versione iOS di Microsoft Outlook.
      Supporta tutti i principali servizi di posta elettronica (compreso Gmail, con le notifiche push), permette di utilizzare le gesture per archiviare o posticipare le email e include un sistema di organizzazione intelligente della posta in arrivo.
      È completamente gratuita e non richiede la sottoscrizione ad Office 365.
    • Airmail – uno dei migliori client email disponibili su iOS e macOS.
      È ampiamente personalizzabile e supporta tutti i servizi di posta elettronica più diffusi.
      L’ideale per chi vuole un controllo granulare sulla propria corrispondenza digitale. Costa 4,99 euro.
    • Spark – un’altra validissima app per la posta elettronica che permette di gestire le email come una to-do list, include molte funzioni avanzate e supporta tutti i principali servizi di posta elettronica.

    Per utilizzare queste app, non devi far altro che scaricarle dall’App Store, avviarle e seguire le indicazioni su schermo per configurare i tuoi account di posta elettronica.

    Come impostare mail Libero su iPhone

    IlMagoDellaMela
    www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com


    Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come impostare mail Libero su iPhone in modo da poter leggere e scrivere email con l’iPhone, usando la casella di posta elettronica di Libero Mail.

    Come impostare mail Libero su iPhone

    A seconda di quelle che sono le tu esigenze e preferenze, hai a disposizione tre alternative per riuscire nel tuo intento:
    utilizzare l’app Mail disponibile “di serie” su tutti i dispositivi iOS, utilizzare l’app ufficiale Libero Mail oppure utilizzare una qualsiasi altra app di terze parti per la gestione della posta elettronica.
    Spetta a te scegliere.

    Impostare mail Libero su iPhone tramite l’app Mail

    IMMAGINE QUI 1

    Se hai l’esigenza di impostare la mail di Libero su iPhone e vuoi fare ciò utilizzando Mail, il client disponibile “di serie” su iOS

    • la prima cosa che devi fare è aprire l’app Impostazioni (l’icona grigia con gli ingranaggi presente in home screen)
    • scorrere la schermata visualizzata
    • premere sulla voce Password e account
    • poi fare tap sulla voce Aggiungi account
    • Nella schermata che si apre, premi sulla voce Altro (in fondo)
    • poi seleziona la voce Aggiungi account Mail.
    • Nella nuova schermata che ti viene mostrata
    • compila il campo Nome digitando il tuo nome e il tuo cognome
    • compila il campo E-mail digitando il tuo indirizzo di posta elettronica Libero,
    • compila il campo Password digitando la password associata al tuo account email Libero
    • digita Libero nel campo Descrizione (dovrebbe essere compilato in modo automatico)
    • Successivamente, fai tap sulla voce Avanti collocata in alto a destra.

    IMMAGINE QUI 2

    Fatto ciò, verrà avviata la procedura per reperire automaticamente i parametri necessari per la configurazione della tua casella di posta.
    Se al termine della procedura dovesse comparire un messaggio indicante l’impossibilità di reperire i parametri per impostare mail Libero su iPhone, procedi andando a compilare manualmente i campi visibili a schermo.

    Fai quindi tap sull’etichetta IMAP collocata in alto

    • compila i campi sottostanti la voce Server posta in arrivo
    • digitando imapmail.libero.it in corrispondenza della voce Nome host
    • il tuo indirizzo di posta elettronica in corrispondenza della voce Nome utente e la password associata al tuo account di posta Libero in corrispondenza della voce Password.
    • Compila i campi sottostanti la voce Server posta in uscita
    • digitando smtp.libero.it in corrispondenza della voce Nome host, il tuo indirizzo di posta elettronica in corrispondenza della voce Nome utente
    • e la password associata al tuo account di posta Libero in corrispondenza della voce Password.
    • Per concludere premi sul pulsante Avanti che trovi collocato nella parte in alto a destra della schermata che ti viene mostrata
    • e su Salva (per due volte).

    Quelle che ti ho appena indicato sono le “coordinate” utili per impostare la mail di Libero su iPhone tramite protocollo IMAP.
    Il protocollo IMAP rappresenta lo standard più moderno per accedere alle caselle di posta elettronica, permette di sincronizzare i messaggi in entrata e in uscita su più dispositivi e mantiene sempre una copia dei messaggi sui server remoti.

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    In alternativa, se vuoi, puoi utilizzare anche il protocollo POP3 che invece è obsoleto e consente di utilizzare il proprio account su un solo dispositivo alla volta.
    Un altro dei suoi lati negativi è che prevede la cancellazione dei messaggi dai server remoti una volta che questi vengono scaricati in locale sul computer.

    Se nonostante ciò vuoi impostare il tuo account Libero utilizzando il protocollo in questione

    • fai tap sull’etichetta POP collocata in alto
    • compila i campi sottostanti la voce Server posta in arrivo digitando popmail.libero.it in corrispondenza della voce Nome host
    • il tuo indirizzo di posta elettronica in corrispondenza della voce Nome utente 
    • e la password associata al tuo account in corrispondenza della voce Password.
    • Compila i campi sottostanti la voce Server posta in uscita digitando smtp.libero.it in corrispondenza della voce Nome host
    • il tuo indirizzo di posta elettronica in corrispondenza della voce Nome utente e la password associata al tuo account di posta Libero in corrispondenza della voce Password

    • Per concludere premi sul pulsante Avanti che trovi collocato nella parte in alto a destra nella schermata che ti viene mostrata e, successivamente
    • premi su Salva per due volte di seguito.

    A questo punto, puoi dirti soddisfatto:
    sei finalmente riuscito ad impostare il tuo account Libero Mail su iPhone.
    D’ora in avanti, per poter accedere alla tua casella di posta elettronica direttamente dal tuo “iPhone”, non dovrai far altro che premere sull’icona dell’app Mail presente in home screen (l’icona della busta bianca su sfondo azzurro) e fare tap sulla voce Libero annessa alla sezione Caselle della schermata che ti viene mostrata.

    IMMAGINE QUI 4

    Hai visto che non è stato poi così complicato impostare il tuo account Libero Mail sul client di posta di casa Apple?
    Come ti dicevo, bastava semplicemente sapere dove “mettere le mani”.

    Impostare mail Libero su iPhone tramite l’app Libero Mail

    IMMAGINE QUI 5

    Se preferisci impostare Libero su iPhone utilizzando l’app Libero Mail, non devi fare altro che scaricarla da App Store.
    Apri, quindi, lo store predefinito di iOS, premi sul pulsante Cerca collocato in basso a destra, digita “libero mail” nel campo di testo situato in alto e premi sul risultato di ricerca corrispondente.
    Se desideri velocizzare questa procedura ti basta premere qui direttamente dal tuo iPhone per recarti sulla pagina di download dell’app Libero Mail.

    Una volta visualizzata la schermata di App Store relativa all’app Libero Mail

    • fai tap sul pulsante Ottieni
    • conferma il download tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple
    • attendi la procedura di scaricamento e installazione dell’app venga avviata e portata a termine
    • fai tap sull’icona della nuova applicazione che è stata installata sul tuo dispositivo e che risulta accessibile dalla schermata Home.
    • fai tap sul pulsante Libero presente nella schermata Seleziona il provider
    • inserisci indirizzo e password del tuo account
    • premi sul pulsante Accedi per effettuare l’accesso.

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    • In seguito
    • premi sul pulsante Abilita per abilitare l’applicazione ad inviare notifiche per l’arrivo di nuovi messaggi di posta- Al termine della procedura, ti verrà mostrato un breve tutorial che ti illustrerà il funzionamento dell’app.

    Nota: se hai attivato la funzione di verifica in due passaggi sul tuo account Libero Mail (cioè l’autenticazione tramite codice di verifica da ricevere via SMS), al posto della password del tuo account devi adoperare una password specifica per l’applicazione.
    Se non sai come generarla, clicca qui e segui le indicazioni presenti nella pagina Web che ti viene mostrata.

    Impostare mail Libero su iPhone tramite altre app

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    Se preferisci impostare l’account Libero su iPhone tramite una qualsiasi altra app di terze parti per la gestione della posta elettronica, apri l’applicazione in oggetto premendo sulla sua icona annessa alla home screen, accedi alla sezione Impostazioni o a quella mediante cui gestire gli account, scegli di aggiungere un nuovo account email e compila i campi che ti vengono mostrati a schermo attenendoti ai parametri che trovi riportati di seguito (oltre che sul sito Web di Libero).

    • Server posta in arrivo (IMAP): imapmail.libero.it
      • Porta 993
      • SSL
    • Server posta in uscita (SMTP): smtp.libero.it
      • Porta 465
      • SSL
      • Richiede l’autenticazione.
    • Nome: [il tuo nome]
    • Nome account o Nome utente: indirizzo di posta Libero (es.
      nome@libero.it).
    • Indirizzo e-mail: indirizzo di posta Libero (es.
      nome@libero.it).
    • Password: password di Libero Mail.

    come impostare iphone

    come impostare iphone

    Hai appena acquistato il tuo primo iPhone e, non essendo particolarmente ferrato in ambito tecnologico, vorresti una mano a configurarlo?
    Sei passato da Android ad iPhone e non riesci a trovare alcune impostazioni che su Android ritenevi molto utili?
    Nessun problema.
    Dedicami qualche minuto del tuo tempo libero e cercherò di spiegarti come impostare iPhone in modo da personalizzarlo e da renderlo più adatto alle tue necessità.

    Come avrai sicuramente notato, iOS, il sistema operativo che anima gli iPhone, è molto intuitivo.
    Bastano pochi “tap” e si riesce a fare quasi tutto.
    Ti assicuro che una volta capiti i passaggi da compiere, ti verrà tutto naturale e non dovrai rileggere le mie indicazioni nemmeno mezza volta! Qualche problemino potresti averlo solo per le attività di personalizzazione un po’ più “spinte”, come ad esempio l’utilizzo di suonerie non acquistate tramite lo store ufficiale di Apple:
    in quel caso dovrai fare un po’ di “acrobazie” che su altri sistemi operativi per smartphone, in primis Android, non sono necessarie.

    Adesso però non perdiamoci più in chiacchiere! Rimbocchiamoci le maniche e vediamo come configurare l’iPhone in modo da farlo funzionare al meglio e adattarlo alle nostre, o meglio, alle tue necessità! Io per il tutorial utilizzerò un iPhone 7 Plus equipaggiato con iOS 10.x, ma le indicazioni da seguire valgono un po’ per tutti i modelli di smartphone Apple e tutte le versioni più recenti del sistema operativo iOS.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Configurazione iniziale di iPhone
    • Quali app installare su iPhone?
    • Come impostare la connessione 3G/4G su iPhone
    • Come impostare posta elettronica e contatti su iPhone
    • Come configurare iCloud su iPhone
    • Come impostare suonerie su iPhone
    • Come impostare la home screen di iPhone
    • Come impostare lo sblocco di iPhone
    • Come impostare la batteria su iPhone
    • Come impostare notifiche iPhone
    • Come impostare antifurto iPhone
    • Come impostare aggiornamenti iPhone
    • Come impostare il parental su iPhone
    • Come impostare backup iPhone
    • Come ripristinare impostazioni iPhone

    Configurazione iniziale di iPhone

    Cominciamo dal principio, ossia da come impostare iPhone appena estratto dalla confezione di vendita.
    Per attivare un nuovo iPhone basta inserire una SIM in esso e seguire la semplicissima procedura guidata che viene proposta da iOS.

    Il formato di SIM supportato attualmente da iPhone è quello più compatto, vale a dire il Nano-SIM, ma se hai un modello di “iPhone” più datato, ad esempio iPhone 4/4S, potresti aver bisogno di una Micro-SIM.
    Se la tua SIM è in un formato differente rispetto a quello richiesto da iPhone, puoi recarti in un centro del tuo operatore telefonico e chiedere il cambio di scheda (solitamente al costo di 10 euro) o, se te la senti di rischiare, puoi armarti di forbici e ritagliare la tua SIM in modo che questa assuma delle dimensioni compatibile con iPhone.
    Ti ho spiegato tutto nel mio tutorial su come adattare una SIM per iPhone.

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    Una volta ottenuta la SIM nel formato giusto per iPhone (presumibilmente Nano-SIM), inseriscila nel telefono estraendo l’apposito slot che si trova sul lato destro del device.
    Per estrarre lo slot della SIM devi prendere la graffetta che si trova nella confezione di iPhone (dentro la scatola bianca) e usarla per esercitare una lieve pressione sul foro che si trova sullo slot della SIM.
    Se momentaneamente non hai la graffetta a portata di mano, puoi estrarre il cassettino della SIM “allargando” una comune graffetta per documenti.

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    Dopo aver inserito la SIM nell’iPhone (basta inserire la scheda nell’apposito slot e riposizionare quest’ultimo nel suo alloggiamento), accendi il telefono e segui la procedura di configurazione iniziale di iOS.
    Imposta dunque la lingua in cui vuoi utilizzare lo smartphone (presumibilmente l’italiano), seleziona il tuo paese di residenza (presumibilmente l’Italia) e collegati a una rete wireless fra quelle disponibili.

    Una volta stabilita la connessione a Internet, scegli se attivare i servizi di localizzazione per utilizzare le mappe e localizzarti nelle app che userai sul telefono (io ti consiglio di rispondere in maniera affermativa) e configura il Touch ID in modo da poter sbloccare l’iPhone (e poterti autenticare in varie app) tramite impronta digitale.
    Imposta dunque il codice di sblocco da usare per sbloccare l’iPhone senza l’ausilio del Touch ID (ad esempio, dopo il riavvio del telefono non si può usare il Touch ID se prima non si esegue uno sblocco tramite codice) e premi sull’opzione per attivare il tuo device come un nuovo iPhone.
    Se avevi già usato un iPhone in passato o provieni da un terminale Android, puoi anche approfittare delle funzioni per ripristinare un backup precedente da iCloud, un backup precedente da iTunes e per migrare i dati da Android.

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    Adesso devi autenticarti con il tuo account iCloud o devi crearne uno premendo sulla voce Non hai un ID Apple o l’hai dimenticato?.
    L’account iCloud è quello che permette di sincronizzare dati e impostazioni su tutti i device, di accedere ai servizi online di Apple e di acquistare le app su App Store.
    Se ti servono maggiori informazioni su come creare account iCloud, consulta il mio tutorial dedicato all’argomento.

    Ad accesso effettuato, accetta le condizioni d’uso di iOS, configura Siri (l’assistente vocale di Apple che permette di comandare l’iPhone e ottenere informazioni con la voce), accetta e, se hai un iPhone 7 o un iPhone 7 Plus, configura la modalità di funzionamento del tasto Home in modo da impostarne il grado di vibrazione che preferisci di più.

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    Superato anche questo step, scegli se inviare di statistiche d’uso ad Apple e agli sviluppatori delle app (io ti consiglio di accettare) e configura la modalità di zoom dello schermo in modo da decidere il livello di grandezza delle icone e degli altri contenuti su schermo.

    Missione compiuta! Ora hai il tuo iPhone pronto all’uso e puoi cominciare a divertirti (e/o a lavorare con quest’ultimo).
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, puoi consultare il sito Internet di Apple, dove c’è illustrata per intero la procedura di configurazione iniziale di iOS.

    Quali app installare su iPhone?

    Bella domanda! Ci sono così tante app da provare che non basterebbe un tutorial intero per elencarle tutto.
    Il primo consiglio che mi sento di darti è quello di aprire l’App Store (l’icona della lettera “A” su fondo azzurro che si trova in home screen) e consultare sia le classifiche che gli elenchi delle varie categorie di app che trovi nella barra degli strumenti in basso.
    Sfogliando queste sezioni dell’App Store troverai sicuramente un mucchio di applicazioni interessanti da scaricare.

    IMMAGINE QUI 5

    Per scaricare un’applicazione, basta premere sul pulsante Ottieni (o sul pulsante con il prezzo nel caso delle app a pagamento) che si trova accanto all’icona di quest’ultima, selezionare l’opzione Installa e verificare la propria identità usando il Touch ID o digitando la password del proprio ID Apple.

    Se vuoi una mano a trovare le migliori app per iPhone, dai un’occhiata alla guida che ho scritto sull’argomento in cui ti ho segnalato tante app degne di nota, sia gratis che a pagamento.

    Come impostare la connessione 3G/4G su iPhone

    La connessione 3G/4G dovrebbe entrare automaticamente in funzione quando l’iPhone non trova reti Wi-Fi disponibili.
    Se sul tuo “iPhone” non è così, accedi alle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Cellulare e, se non risulta ancora attivata, attiva la levetta relativa all’opzione Dati cellulare.
    Dopodiché spostati su Opzioni dati cellulare e imposta l’opzione Voce e dati su 4G.

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    A questo punto il tuo iPhone dovrebbe poter utilizzare la rete 3G/4G.
    Nel malaugurato caso in cui i problemi di connessione dovessero persistere, vai nel menu Impostazioni > Dati cellulare > Opzioni dati cellulare > Rete dati cellulare e imposta gli APN corretti del tuo operatore telefonico.
    Gli APN, qualora non lo sapessi, sono gli “indirizzi” che il telefono utilizza per agganciarsi alla rete dati dell’operatore.

    Gli “indirizzi” che devi inserire sono quelli che trovi indicati nei miei tutorial su come configurare TIM, come configurare Wind, come configurare APN Vodafone e come configurare PosteMobile o sul sito Internet del tuo operatore (basta cercare apn [nome operatore] iPhone su Google).

    Come impostare posta elettronica e contatti su iPhone

    Adesso parliamo della posta elettronica e della rubrica.
    Se sul tuo iPhone vuoi configurare un account di posta elettronica diverso da quello predefinito di iCloud, recati nel menu Impostazioni > Password e account > Account e premi sul pulsante Aggiungi account.

    Nella schermata che si apre, scegli se aggiungere al tuo iPhone un account iCloud, Exchange, Google, Yahoo!, AOL, Outlook.com oppure scegli la voce Altro per configurare un account di altri provider usando i parametri POP3/IMAP.
    Effettua dunque l’accesso al tuo account (oppure inserisci i parametri POP3/IMAP del tuo account) e scegli quali elementi dell’indirizzo appena configurato sincronizzare con l’iPhone PostaContattiCalendari e/o Note.
    Pigia dunque sul pulsante Salva collocato in alto a destra e il gioco è fatto.

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    Una volta aggiunto un account all’iPhone, questo verrà usato come indirizzo secondario sia per la posta elettronica che per la sincronizzazione dei contatti.
    Per modificare questo comportamento di iOS e impostare il nuovo account come primario per la posta elettronica e/o la sincronizzazione dei contatti, vai nel menu Impostazioni > Mail (per la posta elettronica) o Impostazioni > Contatti (per i contatti), spostati su Account di default e seleziona l’account che vuoi usare come predefinito dalla schermata che si apre.

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    Ad operazione completata, le nuove email verranno inviate di default con il nuovo account che hai selezionato mentre i nuovi contatti aggiunti alla rubrica di iOS si sincronizzeranno automaticamente con la rubrica dell’account che hai impostato come account di default (es.
    la rubrica di Gmail nel caso degli account Google).
    Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o vuoi maggiori informazioni su come impostare Mail su iPhone, leggi il mio tutorial dedicato all’argomento.

    Nota: se hai un account Gmail, sappi che per politiche imposte da Google non è possibile ottenere le notifiche push dei messaggi ricevuti.
    Per avere le notifiche push dei messaggi devi ricorrere a dei client di posta elettronica di terze parti, come la app ufficiale di Gmail, Microsoft Outlook o Airmail.

    Come configurare iCloud su iPhone

    Come accennato in precedenza, iCloud è il servizio di cloud storage di casa Apple.
    Di base è gratuito, ma limita lo spazio a disposizione dell’utente a 5GB.
    Per ottenere più spazio (e quindi archiviare più file all’interno del proprio “hard disk” online) bisogna sottoscrivere un piano a pagamento.
    I prezzi dei piani a pagamento di iCloud sono di 99 cent/mese per 50GB di storage; 2,99 euro/mese per 200GB di storage; 9,99 euro/mese per 1TB di storage e 19,99 euro/mese per 2TB di storage.
    Per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud, devi accedere alle impostazioni di iOS, dopodiché devi premere sul tuo nome, devi selezionare la voce iCloud, poi il grafico relativo allo spazio attualmente disponibile sul tuo account e infine devi scegliere l’opzione Modifica piano di archiviazione.

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    Ciò detto, per sincronizzare le informazioni più basilari, come ad esempio le email, i contatti della rubrica e gli impegni del calendario, l’account base di iCloud è più che sufficiente.
    A tal proposito, ti invito a recarti nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud e di verificare che tutte le impostazioni di sincronizzazione siano attive.
    Se qualcuna di esse risulta disattivata, attivala.
    In questo modo avrai un backup online di contatti, email, note, promemoria ecc.
    avendo la possibilità di sonorizzare questi dati con tutti i device connessi al tuo account iCloud.

    Un discorso a parte va fatto per foto e video.
    Per archiviare foto e video su iCloud in maniera permanente, devi passare per forza a un piano a pagamento di iCloud e attivare il servizio Libreria foto di iCloud, che carica automaticamente online tutti i video e le foto realizzate con l’iPhone.
    Il servizio Libreria foto iCloud si pone come alternativa a Streaming Foto che invece è attivo di default su tutti gli iPhone, non richiede un account a pagamento di iCloud (in quanto non erode lo spazio di archiviazione online) ma salva solo le foto e solo per un periodo di tempo limitato.
    Te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio post su come archiviare foto su iCloud.

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    Come impostare suonerie su iPhone

    Come accennato anche in apertura del post, cambiare suoneria su iPhone può essere un’esperienza abbastanza snervante:
    dipende tutto dalla suoneria che si desidera applicare e dalla sua provenienza.

    Se vuoi cambiare suonerie o toni di notifica attingendo dallo store ufficiale di Apple, nessun problema, non devi far altro che aprire la app iTunes Store (l’icona della nota musicale su fondo viola che si trova in home screen), selezionare la scheda dedicata alle Suonerie (in basso a destra) e acquistare la suoneria di tuo interesse selezionandola dal negozio.
    I prezzi in genere sono di 1,29 euro per le suonerie e di 99 cent per i toni di notifica.

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    Ad acquisto effettuato, per utilizzare una suoneria o un tono di notifica, devi recarti nel menu Impostazioni > Suoni e feedback aptico, scegliere il suono da modificare (es.
    Suoneria per la suoneria delle chiamate o Nuova posta per il suono di notifica delle email) e mettere il segno di spunta accanto al nome della suoneria o del tono di notifica da utilizzare.

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    La situazione si fa nettamente più difficile quando si vogliono caricare sull’iPhone delle suonerie provenienti da altre fonti, ad esempio il proprio PC o applicazioni di suonerie gratis (es.
    Audiko o Zedge).
    Per utilizzare questo tipo di brani come suoneria per iPhone bisogna prima trasferirli sul computer, quindi convertirli in un formato compatibile con il “iPhone” e sincronizzarli su iOS utilizzando iTunes.
    Trovi spiegato tutto nel mio tutorial su come mettere una canzone come suoneria su iPhone.

    Come impostare la home screen di iPhone

    Ti piacerebbe personalizzare la home screen del tuo iPhone ma non sai come fare?
    Nessun problema.
    Cominciamo subito col dire che andando nel menu Impostazioni > Sfondo > Scegli un nuovo sfondo di iOS puoi cambiare lo sfondo della home screen e della schermata di sblocco del tuo “iPhone” scegliendo dal tuo rullino (quindi tra le foto che hai scattato o che hai salvato su iPhone) oppure tra gli sfondi predefiniti inclusi nelle categorie Dinamico (sfondi animati), Statico (sfondi tradizionali) e Live (sfondi statici che si animano se si fa una pressione forte sullo schermo, questi wallpaper sono disponibili solo sui modelli di iPhone con 3D touch, quindi da iPhone 6s in poi).

    Una volta scelto lo sfondo che ti interessa di più, premi sul pulsante Imposta che si trova in basso a destra e scegli se usare l’immagine come sfondo della schermata Home, del blocco schermo o di entrambi.

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    Se vuoi riordinare le icone presenti in home screen, tieni il dito premuto su una qualsiasi di esse e attendi che tutte le app comincino a “danzare”.
    Utilizza quindi il dito per spostare le icone delle app da una riga all’altra o da una pagina all’altra della home screen (per passare un’icona da una schermata all’altra devi spostarla verso il bordo del display) e, quando sei soddisfatto del risultato ottenuto, premi il tasto Home per salvare i cambiamenti.

    Spostando l’icona di una app sull’icona di un’altra app, puoi creare delle cartelle.
    In questo modo puoi raggruppare tutte le app appartenenti a una determinata categoria (es.
    app di lavoro o giochi) e avviarle rapidamente.
    Per maggiori info a riguardo consulta il mio tutorial su come spostare icone iPhone.

    Come impostare lo sblocco di iPhone

    I modelli di iPhone dall’X in poi dispongono di Face ID, il sistema di sblocco tramite riconoscimento del volto.
    Per impostarlo, non devi far altro che recarti nel menu Impostazioni > Face ID e codice, digitare il codice di sblocco del tuo “iPhone” e avviare la configurazione del Face ID.
    Se avevi già configurato il Face ID in passato, puoi ripristinarlo, premendo sulla voce Inizializza Face ID, o aggiungere un aspetto alternativo (solo su iOS 12 e successivi), premendo sulla voce Configura un aspetto alternativo.
    Inoltre, puoi attivare o disattivare la funzione che richiede di guardare verso il telefono affinché avvenga lo sblocco dello schermo.
    Maggiori informazioni su come sbloccare iPhone X sono disponibili nel mio tutorial dedicato all’argomento.

    Vuoi sbloccare il tuo iPhone usando direttamente il Touch ID?
    Non ti va che si debba premere il tasto Home per visualizzare la home screen di iOS?
    Nessun problema, recati nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità > Tasto Home sposta su ON la levetta collocata accanto alla voce Appoggia il dito per continuare e il gioco è fatto.

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    Se invece vuoi modificare il codice di sblocco e/o vuoi aggiungere un altro dito al riconoscimento del Touch ID (che può riconoscere fino a 5 dita), recati nel menu Impostazioni > Touch ID e codice, digita l’attuale codice di sblocco dello smartphone e premi su Cambia codice per impostare un nuovo codice di sblocco o su Aggiungi un’impronta per aggiungere un’impronta al Touch ID.
    Maggiori info sull’argomento sono disponibili nel mio tutorial su come sbloccare schermo iPhone.

    Come impostare la batteria su iPhone

    Per impostazione predefinita, iOS non mostra la carica della batteria residua.
    Per cambiare questo comportamento, recati nel menu Impostazioni > Batteria di iOS e attiva la levetta dell’opzione Percentuale batteria.

    Se invece il tuo problema è l’effettiva autonomia dello smartphone, cerca di individuare quali sono le app responsabili del consumo di energia e agisci di conseguenza (eliminandole o limitando il loro accesso a funzionalità quali la geolocalizzazione o il download di dati in background).
    Per scoprire quali sono le app che consumano più energia, recati nel menu Impostazioni > Batteria di iOS e attendi che nel riquadro Utilizzo batteria ti venga mostrata la lista delle app che consumano più energia.
    Facendo poi tap sulla voce Stato batteria puoi scoprire qual è l’effettiva capacità (in percentuale) del tuo “iPhone” rispetto alla capacità standard (100%).

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    A questo punto, per risparmiare batteria puoi scegliere se disinstallare alcune delle app che “succhiano” più batteria o se limitare il loro consumo energetico impedendo loro di scaricare dati in background e/o di utilizzare i servizi di localizzazione.

    Per regolare l’accesso ai servizi di localizzazione basta andare nel menu Impostazioni > Privacy > Localizzazione, per limitare il download dei dati in background bisogna andare invece in Impostazioni > Generali > Aggiornamento app in background.
    Ti ho spiegato più in dettaglio come compiere tutte queste operazioni (e molto altro ancora) nel mio tutorial su come risparmiare batteria iPhone.

    Come impostare notifiche iPhone

    C’è una app che ti disturba in maniera eccessiva con le sue notifiche?
    Nessun problema.
    Recati nel menu Impostazioni > Notifiche di iOS, seleziona il suo nome dalla schermata che si apre e disattiva le opzioni relative alle notifiche che non vuoi vedere e/o sentire più.
    Spostando su OFF la levetta relativa a Consenti notifiche puoi disattivare completamente le notifiche della app selezionate.

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    Come impostare antifurto iPhone

    L’iPhone include un sistema di localizzazione remota che consente di rintracciare lo smartphone a distanza e di comandarlo, ad esempio per bloccarlo con un codice, farlo squillare o formattarlo.
    Il sistema è accessibile dal sito Internet di iCloud (effettuando l’accesso con l’ID Apple configurato sul telefono e cliccando sull’icona Trova iPhone), ma funziona solo se opportunamente configurato in precedenza e solo se il telefono è acceso, con i servizi di localizzazione attivi e connesso a Internet.

    Per configurare Trova il mio iPhone (questo il nome del sistema antifurto di iOS) sul tuo iPhone, recati nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Trova il mio iPhone e imposta su ON la levetta che si trova accanto alle voci Trova il mio iPhone e Invia ultima posizione.
    Assicurati inoltre che nel menu Impostazioni > Privacy > Localizzazione i servizi di localizzazione siano attivi.

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    Dopo aver attivato queste funzioni, sarai in grado di localizzare (e comandare) il tuo “iPhone” da remoto.
    Per maggiori dettagli a riguardo, consulta il mio tutorial su come trovare iPhone.

    Come impostare aggiornamenti iPhone

    Tenere il proprio iPhone aggiornato è importante, non solo per usufruire delle nuove funzioni di iOS e delle app, ma anche per questioni di sicurezza.
    Per impostazione predefinita, iPone aggiorna sistema operativo e app in automatico, ma per essere sicuro che sia tutto in regola, fai queste verifiche.

    • Vai nel menu Impostazioni > iTunes Store e App Store e, se non è attiva, imposta su ON la levetta relativa agli aggiornamenti e alle app.
    • Vai in Impostazioni > Generali > Aggiornamento software e verifica la disponibilità di aggiornamenti per iOS.

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    • Apri App Store, seleziona la scheda Aggiornamenti e installa gli aggiornamenti disponibili per le app.

    Se vuoi, puoi anche aggiornare iOS collegando l’iPhone al computer, ma si tratta di una procedura inutilmente più complicata e lunga.
    Te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come aggiornare iOS.

    Come impostare il parental su iPhone

    Vuoi bloccare l’accesso ad alcune app e impostazioni sul tuo iPhone per consentire a un minore di utilizzare il telefono?
    Nessun problema.
    Recati nel menu Impostazioni > Tempo di utilizzo e fai tap sulla voce Utilizza codice “Tempo di utilizzo” per impostare un PIN di protezione per il tuo “iPhone”, dopodiché vai su Limitazioni app per bloccare le app in base alla loro categoria di appartenenza, oppure su Contenuti e privacy > Restrizioni dei contenuti > App per bloccarle in base alla loro età di destinazione.
    Maggiori informazioni al riguardo sono disponibili nel mio tutorial su come nascondere app iPhone.

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    Se usi una versione di iOS precedente alla 12, devi seguire una procedura leggermente diversa:
    recati nel menu Impostazioni > Generali > Restrizioni, premi sul pulsante Abilita restrizioni e imposta un codice di sblocco per il parental control.

    Sposta quindi su OFF le levette relative alle app e/o alle impostazioni di cui vuoi impedire l’esecuzione e il gioco è fatto.
    Successivamente, per disattivare le restrizioni, torna nel menu Impostazioni > Generali > Restrizioni di iOS e premi sull’apposita opzione.

    Come impostare backup iPhone

    Il tuo iPhone contiene (e soprattutto conterrà) tantissimi dati preziosi:
    foto, video, messaggi, contatti.
    Assicurati dunque di fare dei backup costanti di tutti i file e di custodirli sia sul computer che sul cloud.

    Per sincronizzare il tuo iPhone con il computer, non devi far altro che sfruttare le funzioni di backup incluse in iTunes (il software multimediale di Apple disponibile per Windows e macOS) e le funzioni di importazione di foto e video proprie del tuo PC.
    Per approfondimenti, leggi i miei tutorial su come collegare iPhone al PC e come spostare foto da iPhone a PC.

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    Per attivare i backup su iCloud, invece, recati nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Backup iCloud di iOS e attiva la funzione di backup sul cloud.
    Maggiori info a riguardo sono disponibili nella mia guida su come effettuare backup iPhone.

    Come ripristinare impostazioni iPhone

    Per concludere ti segnalo che, qualora ne avessi bisogno, nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina ci sono delle opzioni per ripristinare le impostazioni di rete, tastiera, schermata home e privacy di iOS e addirittura per formattare il telefono.
    Ti ho spiegato tutto nel mio tutorial su come resettare iPhone.

    come impostare google come pagina iniziale su mac

    come impostare google come pagina iniziale su mac

    Hai comprato da poco il tuo primo Mac, motivo per cui sei ancora parecchio inesperto riguardo le operazioni da compiere per potertene servire al meglio.
    Ad esempio, non sai ancora come impostare Google come pagina iniziale del tuo browser, in modo da potertene servire all’avvio del programma, quando apri una nuova finestra e/o quando apri un nuovo pannello.
    Le cose stanno in questo modo, dico bene?
    Allora lasciati dire che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.

    Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso illustrarti, in maniera semplice ma non per questo scarna di dettagli, come impostare Google come pagina iniziale su Mac andando ad agire su quelli che sono i più diffusi browser attualmente presenti su piazza, come Safari, Chrome, Firefox e Opera.

    Ti anticipo subito che, contrariamente a quel che tu possa pensare, non si tratta affatto di una procedura complicata.
    Tutto quello che devi fare è mettere mano alle impostazioni del browser di tuo interesse e, in pochi clic, il gioco è fatto.
    Ci vogliono solo pochi minuti.
    Allora?
    Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo e passa subito all’azione! Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto!

    Indice

    • Come impostare la pagina iniziale di Google su Mac
      • Come impostare Google come pagina iniziale su Safari Mac
      • Come impostare Google come pagina iniziale su Chrome Mac
      • Come impostare Google come pagina iniziale su Firefox Mac
      • Come impostare Google come pagina iniziale su Opera Mac

    Come impostare la pagina iniziale di Google su Mac

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    Se ti interessa capire come impostare Google come pagina iniziale su Mac, andando a intervenire su tutti i principali browser disponibili per il sistema operativo di Apple, ecco come devi procedere.

    Come impostare Google come pagina iniziale su Safari Mac

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    Se ti interessa capire come impostare Google come pagina iniziale su Mac quando usi Safari, il browser predefinito di macOS, la prima mossa che devi compiere è avviare quest’ultimo, facendo clic sulla relativa icona (quella con la bussola) che trovi nel Launchpad, dpd devi cliccare sul menu Safari situato nella parte in alto a sinistra dello schermo e scegliere la voce Preferenze da quest’ultimo.

    Nell’ulteriore finestra che si apre, seleziona la scheda Generali e digita https://www.google.it/ nel campo che trovi accanto alla dicitura Pagina iniziale.
    In alternativa, se nella scheda attualmente aperta nel browser ti trovi sulla home di Google, puoi impostare quest’ultima come pagina iniziale per Safari, premendo sul bottone Utilizza la pagina attuale.

    In questo modo, tutte le volte che avvierai Safari e tutte le volte che farai clic sul pulsante con la casetta posto sulla barra degli strumenti del browser, potrai subito visualizzare Google come pagina iniziale.

    Se il pulsante per accedere alla pagina iniziale non è visibile, fai clic destro sulla barra degli strumenti, seleziona la voce Personalizza la barra strumenti e trascina il pulsante Pagina iniziale dal pannello che si è aperto sulla barra degli strumenti, facendoci clic sopra, continuando a tenere premuto e rilasciandolo nel punto che preferisci.
    Successivamente, premi sul bottone Fine, per salvare i cambiamenti.

    Se poi desideri impostare Google come pagina iniziale quando apri una nuova finestra e/o un nuovo pannello, dopo aver inserito l’URL di Google nel campo Pagina iniziale nelle preferenze di Safari, così come ti ho indicato qualche riga più su, seleziona l’opzione Pagina iniziale dai menu a tendina Apri nuove finestra con e/o Apri nuovi pannelli con.

    In tutti i casi, per confermare le modifiche apportate, chiudi semplicemente la schermata delle impostazioni del browser, facendo clic sul pulsante circolare rosso collocato nella parte in alto a sinistra della finestra su schermo.

    Come impostare Google come pagina iniziale su Chrome Mac

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    Se, invece, utilizzi Chrome come browser per navigare online dal tuo Mac, se vuoi impostare Google come pagina iniziale, procedi nel seguente modo:
    in primo luogo, avvia il navigatore, facendo clic sulla relativa icona (quella con la sfera multicolore) che trovi nel Launchpad, dopodiché fai clic sul pulsante con i tre puntini in verticale situato in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.

    Tramite la scheda delle impostazioni di Chrome che si apre, seleziona l’opzione Inserisci l’indirizzo web personalizzato che trovi in corrispondenza della sezione Aspetto e digita https://www.google.it/ nel relativo campo. Se non riesci a visualizzare il campo per digitare la pagina iniziale, è perché devi prima abilitare la visualizzazione del pulsante per aprire la home page, quello a forma di casetta che viene collocato sulla barra degli strumenti di Chrome.
    Per rimediare, dopo esserti recato nelle impostazioni del browser, così come ti ho indicato poc’anzi, porta su ON l’interruttore situato accanto alla voce Mostra pulsante Home che trovi sempre in corrispondenza della sezione Aspetto.

    Se poi è tua intenzione impostare Google come pagina iniziale su Chrome quando avvi il browser, dopo aver effettuato l’accesso alle impostazioni di Chrome, individua la sezione All’avvio, seleziona l’opzione Apri una pagina o un insieme di pagine specifiche, clicca su Aggiungi una nuova pagina, digita l’URL del motore di ricerca nel campo apposito visualizzato nel riquadro su schermo e premi sul bottone Aggiungi.

    Se hai già aperto una nuova scheda con Google, puoi impostare la pagina iniziale anche semplicemente facendo clic sulla voce Usa pagine correnti che trovi sempre nella sezione All’avvio delle impostazioni del navigatore.

    Come impostare Google come pagina iniziale su Firefox Mac

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    Se dal tuo Mac sei solito navigare in Rete con Firefox e ti piacerebbe quindi capire come fare per impostare Google come pagina iniziale in questo caso, tanto per cominciare, provvedi ad avviare il navigatore, facendo clic sulla relativa icona (quella con la volpe arancione) che trovi nel Launchpad.

    Una volta visualizzata la finestra del programma sulla scrivania, clicca sul pulsante con le linee in orizzontale situato in alto a destra e seleziona l’opzione Preferenze dal menu che compare.
    Nella scheda che si apre, provvedi a selezionare la voce Pagina iniziale che trovi nella barra laterale sinistra.

    A questo punto, clicca sul menu a tendina Pagina iniziale e nuove finestre situato a destra e scegli l’opzione Indirizzi personalizzati dal menu che compare.
    In seguito, digita https://www.google.it/ nel campo Incolla un indirizzo che vedi comparire.

    Se poi hai aperto Google in una scheda di Firefox oppure hai salvato il motore di ricerca tra i segnalibri del browser, puoi impostare quest’ultimo come pagina iniziale anche cliccando, rispettivamente, sui pulsanti Usa le pagine correnti oppure Usa segnalibro che trovi sempre nella sezione di cui sopra delle impostazioni del navigatore.

    A partire da questo momento, ogni volta che avvierai Firefox, aprirai delle nuove finestre o farai clic sul pulsante con la casetta situato sulla barra degli strumenti, potrai accedere direttamente a Google.

    Se non riesci a visualizzare il pulsante per accedere alla pagina iniziale di Firefox, puoi rimediare procedendo in questo modo:
    fai clic destro sulla barra degli strumenti, seleziona la voce Personalizza dal menu che compare, fai clic sinistro sul pulsante Pagina iniziale e, continuando a tenere cliccato, trascina quest’ultimo sulla toolbar, dopodiché rilascia la “presa”.

    Come impostare Google come pagina iniziale su Opera Mac

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    Vediamo, ora, come impostare Google come pagina iniziale su Mac utilizzando il browser Opera.
    In primo luogo, apri Opera facendo clic sulla relativa icona (quella con la “O” rossa) presente nel Launchpad.

    Successivamente, premi sul pulsante con i cursori che si trova nella parte in alto a destra della finestra, scorri verso il basso il menu che ti viene mostrato e seleziona l’opzione Vai alle impostazioni del browser.

    Nella nuova scheda che si apre, individua la sezione All’avvio, seleziona l’opzione Apri una specifica pagina o un insieme di pagine, clicca sul collegamento Aggiungi una nuova pagina e digita https://www.google.it/ nel campo apposito annesso al box che si apre, dopodiché fai clic sul bottone Aggiungi.

    Se poi hai aperto Google in una scheda del browser, puoi impostare il famoso motore di ricerca come pagina iniziale su Opera anche selezionando l’opzione Usa le pagine correnti che trovi sempre nella sezione di cui sopra delle impostazioni del navigatore.
    Facile, vero?

    Come importare VCF su iPhone

    Come importare VCF su iPhone

    scritto da IlMagoDellaMela

    Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come importare VCF su iPhone, in modo da importare file VCF che contengono contatti sul tuo iPhone.

    Come importare file VCF di contatti su iPhone

    Hai esportato la rubrica dal tuo vecchio smartphone per trasferirla sul tuo nuovo iPhone ma non sai come portare a termine l’operazione?

    in che formato è il file della rubrica che intendi importare sul “iPhone”?

    Si tratta di un file VCF?

    I file VCF, che al loro interno possono contenere uno o più contatti, sono compatibili al 100% con iOS e possono essere importati su qualsiasi modello di iPhone senza ricorrere ad applicazioni di terze.
    Tutto quello che bisogna fare è importare i file VCF sull’iPhone (vedremo a breve come), aprirli con l’applicazione Contatti e accettare l’importazione di tutti i nominativi nella rubrica di iOS.

    Se vuoi saperne di più, continua a leggere:
    qui sotto trovi spiegato come importare VCF su iPhone passo dopo passo.
    La procedura è valida per tutte le versioni più recenti di iOS e per tutti i modelli di “iPhone”.
    I file VCF da utilizzare, poi, possono provenire da qualsiasi dispositivo e sistema operativo:
    dai PC Windows agli smartphone Android, dai servizi di Web Mail ad altri dispositivi iOS.

    Operazione preliminari:
    esportare i contatti in file VCF

    Se stai leggendo questo tutorial, molto probabilmente hai già un file VCF pronto per essere importato sull’iPhone.
    Ad ogni modo, se così non fosse, qui sotto trovi delle indicazioni veloci su come esportare i contatti da vari dispositivi e servizi.

    Come esportare i contatti da Android su file VCF

    • apri l’applicazione Contatti
    • premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra
    • seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre
    • poi seleziona la rubrica da esportare (es.indirizzo Gmail o Telefono)
    • vai Avanti
    • seleziona l’unità di destinazione del file VCF (es.
      Scheda SD)
    • metti il segno di spunta accanto ai nominativi da esportare
    • premi sul pulsante OK collocato in alto a destra

    Maggiori info sull’intera procedura sono disponibili nel mio tutorial su come salvare contatti Android

    Come esportare i contatti da Gmail su File VCF

    • collegati alla tua casella Gmail
    • espandi il menu a tendina Gmail collocato nella barra laterale di sinistra e seleziona l’opzione Contatti da quest’ultimo.
      Nella pagina che si apre
    • seleziona le voci Altro
    • ed Esporta dalla barra laterale di sinistra e vai alla versione precedenti di Contatti cliccando sull’apposita voce.
      Per concludere
    • seleziona la voce Esporta dal menu Altro che si trova in alto
    • metti il segno di spunta sulla voce Formato vCard
    • premi sul pulsante Esporta per avviare l’esportazione della rubrica.
      Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come esportare contatti da Gmail.

    Applicazioni per esportare i contatti della rubrica su iPhone

    • iPhone – utilizza l’applicazione My Contacts Backup che permette di esportare i contatti della rubrica di iOS in pochi e semplici “tap”.
      L’applicazione è gratuita fino a 500 contatti, altrimenti costa 1,99 euro
    • Windows Phone – utilizza l’applicazione gratuita contacts+message backup di Microsoft.
      Trovi illustrato il suo funzionamento in dettaglio nel mio tutorial su come esportare contatti Windows Phone.
    • Outlook – apri Outlook, clicca sul pulsante File collocato in alto a sinistra e vai prima su Opzioni e poi su Avanzate.
      Dopodiché clicca sul pulsante Esporta, seleziona l’opzione Esporta in un file, vai Avanti e scegli le opzioni Esporta in un file, Valori separati da virgola e Contatti dalle schermate successive.
      Otterrai un file CSV e non VCF, quindi dovrai provvedere a convertirlo con degli strumenti adatti allo scopo.
    • Outlook.com – collegati alla tua casella di posta su Outlook.com, premi sul pulsante menu collocato in alto a sinistra e seleziona l’icona Persone dal menu che compare.
      Successivamente, seleziona la voce Esporta contatti dal menu Gestisci e premi sul pulsante Esporta.
      Otterrai un file CSV da trasformare in VCF usando soluzioni esterne.

    Importare VCF su iPhone:
    procedura standard

    Il modo più semplice per importare i contatti in formato VCF su un iPhone è copiare questi ultimi sul telefono auto-inviandoseli via email o salvandoli su un servizio di cloud storage (es.
    Dropbox, iCloud Drive ecc.).
    Successivamente, bisogna aprire il file VCF con la app Contatti di iOS e scegliere di importare tutti i contatti che contiene premendo sull’apposito pulsante.

    Facciamo qualche esempio pratico.
    Se ti sei inviato il file VCF tramite posta elettronica e utilizzi Apple Mail (il client predefinito di iOS)

    • apri il messaggio che contiene il file VCF
    • premi sull’icona dell’allegato che si trova in basso.
    • Si aprirà automaticamente la app Contatti, la quale ti consentirà di importare tutti i contatti inclusi nel file VCF semplicemente
    • premendo sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
    • poi su Crea nuovi contatti.

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    Se non utilizzi Apple Mail ma un altro client di posta elettronica (es.
    Microsoft Outlook), puoi importare VCF su iPhone aprendo il messaggio che contiene il file con i contatti

    • premendo sull’icona di quest’ultimo e richiamando la funzione di condivisione (l’icona della freccia verso l’alto).
    • poi devi premere sull’icona Importa con contatti che si trova nel menu che si apre (nella prima fila di icone)
    • devi confermare l’importazione dei contatti premendo prima sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
    • poi su Crea nuovi contatti

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    Se hai salvato il file VCF su un servizio di cloud storage, come ad esempio Dropbox o iCloud Drive, apri la app di quest’ultimo sul tuo iPhone e seleziona il file che contiene i contatti.

    • poi premi sul pulsante (…) o sull’icona della condivisione (la freccia che va verso l’alto)
    • seleziona la voce Esporta dal menu che si apre
    • scegli l’opzione Apri in che si trova nella seconda fila di icone.
    • Per concludere
    • premi sull’icona Importa con contatti
    • conferma l’importazione dei contatti premendo prima sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
    • poi su Crea nuovi contatti.

    Importare VCF su iPhone tramite iCloud

    Se, come probabile, il tuo iPhone è associato a un account iCloud e hai attivato la sincronizzazione dei contatti con quest’ultimo, puoi importare VCF su iPhone anche utilizzando il pannello Web di iCloud.

    La procedura che devi compiere è estremamente semplice.
    Collegati al sito Internet di iCloud usando il tuo PC (puoi utilizzare qualsiasi browser e sistema operativo), effettua l’accesso con i dati dell’ID Apple associato all’iPhone e clicca sull’icona Contatti.

    • clicca sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a sinistra
    • seleziona la voce Importazione vCard dal menu che si apre
    • seleziona il file VCF da importare nella rubrica di iCloud (e di conseguenza nella rubrica dell’iPhone).
    • Entro qualche secondo tutti i nominativi presenti nel file VCF verranno visualizzati nella rubrica di iCloud.

    Per verificare che la sincronizzazione con l’iPhone sia andata a buon fine, attendi qualche minuto, apri la app Contatti di iOS e cerca i nominativi che hai importato nella rubrica di iCloud.

    Se i nominativi non sono presenti

    • apri il menu delle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen)
    • seleziona l’icona di iCloud
    • verifica che la levetta relativa ai Contatti sia attiva.
      In caso contrario
    • attivala tu e attendi qualche minuto affinché la sincronizzazione della rubrica venga portata a termine.

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    Rimuovere i contatti duplicati

    Se dopo aver importato dei file VCF sul tuo iPhone ti ritrovi con dei duplicati in rubrica, non temere, ci sono delle soluzioni che permettono di risolvere facilmente il problema.

    Puoi rivolgerti all’applicazione gratuita Cleanup Duplicate Contacts che consente di individuare e rimuovere i contatti duplicati dalla rubrica di iOS (oltre che cancellarli in base ad altri criteri, come ad esempio la mancanza di un nome o un numero di telefono),

    oppure, se hai un Mac associato allo stesso ID Apple dell’iPhone, puoi fare tutto con l’applicazione Contatti di macOS.

    Trovi maggiori informazioni su entrambe le soluzioni nel mio tutorial su come eliminare contatti iPhone.

    come importare i contatti su iphone

    come importare i contatti su iphone

    Ti piacerebbe sincronizzare i contatti del tuo iPhone con quelli salvati sul tuo account Google o Outlook.com?
    Hai appena acquistato un iPhone e vorresti trasferire su quest’ultimo tutti i contatti che avevi salvato sulla SIM del tuo vecchio cellulare?
    Nulla di impossibile, anzi. Il sistema operativo mobile di casa Apple, iOS, consente infatti di importare i contatti su iPhone da varie fonti e di sincronizzare la rubrica con quella di diversi servizi.

    Come dici?
    Non sei un grande esperto in nuove tecnologie e temi che la procedura per importare i contatti su iPhone possa essere troppo complicata per te?
    Ma no, non devi allarmarti.
    Contrariamente a quel che tu possa pensare, importare i contatti su iPhone è infatti una procedura semplicissima che può essere effettuata in pochi minuti agendo direttamente dalle impostazioni dello smartphone, tramite browser Web o, in alternativa, collegando fisicamente il dispositivo al computer.
    La scelta di quale soluzione adottare spetta soltanto a te, in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
    Ad ogni modo non teme, è tutto molto semplice anche per chi, come te, non si reputa esattamente un “mago” delle nuove tecnologie.

    Premesso ciò, se sei quindi interessato a scoprire quali passaggi bisogna compiere per poter importare i contatti su iPhone ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti sulla lettura di questa guida. Vedrai che in men che non si dica riuscirai a scoprire come importare i contatti su iPhone dai tuoi account email, da una SIM ed in vari altri modi.
    Credimi, ci vuole molto più tempo a spiegarlo che a farlo!

    Importare i contatti su iPhone agendo da iPhone

    Google, Outlook.com ecc.

    Se ti interessa capire come importare i contatti su iPhone perché desideri sincronizzare la rubrica del tuo telefonino Apple con quella di servizi di posta elettronica come Gmail o Outlook.com la procedura che devi effettuare è elementare.

    Tanto per cominciare afferra il dispositivo, accedi alla home screen dello stesso e premi sull’icona di Impostazioni.
    Successivamente, scorri verso il basso la schermata che a questo punto ti viene mostrata dopodiché seleziona l’icona Mail e poi premi prima sulla voce Account e poi sul bottone Aggiungi account.

    Nella schermata che si apre, seleziona il servizio di posta elettronica con il quale vuoi sincronizzare la rubrica scegliendo tra Exchange, Google, Yahoo!, AOL oppure Outlook.com e compila il modulo che ti viene proposto fornendo le indicazioni richieste a schermo.
    Nel caso di Exchange e AOL è necessario indicare il proprio indirizzo di posta elettronica relativo al servizio scelto, la password dell’account ed una descrizione personalizzata dello stesso.
    Nel caso di Google, Outlook.com e Yahoo! bisogna invece attenersi alla procedura di autenticazione che è necessario effettuare anche da browser Web e che comunque prevede l’immissione del proprio indirizzo di posta elettronica e della password associata.

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    Se hai attivato l’autenticazione a due fattori per il servizio scelto, oltre alla password dovrai inserire un PIN che riceverai via SMS.
    In altri casi al posto della password principale viene richiesta una password specifica per l’applicazione.
    Puoi generare la password specifica per Mail su iPhone collegandoti al servizio scelto da browser Web e selezionando l’apposita voce dalle impostazioni dello stesso.

    Dopo aver compilato il modulo con le informazioni di cui sopra, premi il bottone Successivo collocato in alto a destra, accertati che l’interruttore presente in corrispondenza della voce Contatti sia impostato su ON (e in caso contrario provvedi ad abilitare la funzione) dopodiché premi su Salva per completare la configurazione del tuo account.

    A questo punto, per fare in modo che la rubrica del servizio scelto venga sincronizzata con quella dell’iPhone, recati nelle impostazioni di iOS, seleziona ancora una volta la voce Contatti dalla schermata che si apre, individua la sezione Account default e seleziona il servizio precedentemente configurato.
    Fatto!

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    SIM

    Desideri importare i contatti su iPhone estrapolandoli dalla SIM card che hai inserito nel “iPhone”?
    Se la risposta è affermativa sappi che anche in questo si tratta di una procedura rapida e indolore.

    Per effettuare questa operazione ti basta accedere alla home screen dell’iPhone, premere sull’icona di Impostazioni e selezionare la voce Contatti dal menu che si apre. A questo punto, scorri la schermata verso il basso, premi sul pulsante Importa contatti SIM e poi scegli la voce iCloud oppure uno dei servizi di sincronizzazione disponibili: GmailiCloud o altri.

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    Fatto ciò verrà avviata la procedura di importazione dei contatti direttamente nel cloud di Apple.

    Importare i contatti su iPhone agendo da browser Web

    iCloud

    Hai esportato dei contatti in formato vCard (.vcf) da Outlook o altre applicazioni per la posta elettronica?
    Se la risposta è affermativa sappi che anche in questo caso è possibile importare i contatti su iPhone semplicemente aggiungendoli al tuo account iCloud, che a meno di disattivazioni volontarie viene sincronizzato automaticamente con la rubrica del iPhone Apple.

    Per importare i contatti su iPhone collegati dunque al sito Internet iCloud.com a cui puoi accedere cliccando qui, effettua il login utilizzando le credenziali del tuo ID Apple e se per il tuo account risulta attiva l’autenticazione a due fattori provvedi a digitare il codice richiesto che ti è stato inviato sul tuo numero di cellulare o che visualizzi su uno dei dispositivi abilitati.

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    Una volta visualizzata la schermata principale del sito Internet di iCloud clicca sull’icona Contatti.
    Nella pagina che si apre, fai clic sull’icona dell’ingranaggio situata in basso a sinistra, seleziona l’opzione Importazione vCard… dal menu che compare e scegli il contatto vCard da trasferire su iCloud (e quindi su iPhone).
    Più semplice di così?

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    Importare i contatti su iPhone agendo da computer

    iTunes

    Come ti ho già accennato all’inizio di questa guida, è possibile importare i contatti su iPhone anche tramite computer, sfruttando il software iTunes su macOS o su PC Windows.

    Nel caso in cui il computer da te utilizzato sia un Mac ho una buona, anzi splendida notizia per te:
    iTunes risulta già installato “di serie” e quindi per il momento non devi fare assolutamente nulla.
    Qualora invece il computer in tuo possesso sia basato su Windows puoi verificare se iTunes risulta già installato premendo sul pulsante Start e digitando itunes nell’apposito campo di ricerca visualizzato.
    Se iTunes appare tra i programmi disponibili… beh, complimenti! Il programma è già installato e puoi saltare direttamente alla fase successiva.
    Se invece iTunes non appare tra i programmi disponibili ti invito a leggere ed a seguire le indicazioni contenute nella mia guida su come scaricare iTunes per far fronte alla cosa.

    Dopo esserti accertato della presenza di iTunes sul tuo computer provvedi a disattivare la sincronizzazione dei contatti con iCloud da iOS.
    Per fare ciò afferra il tuo iDevice, accedi alla home screen dello stesso e poi seleziona l’icona di Impostazioni.
    Nella schermata che successivamente ti viene mostrata, seleziona il tuo nome, quindi la voce iCloud e porta su OFF la levetta collocata accanto alla voce Contatti.
    Se ti viene chiesto se vuoi mantenere i contatti già sincronizzati con iCloud sul tuo smartphone, rispondi in maniera affermativa.

    Sulle versioni di iOS precedenti alla 10.3, la medesima operazione si può compiere andando nelle impostazioni dell’iPhone, selezionando l’icona di iCloud e spostando su OFF la levetta relativa ai contatti.

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    A questo punto, collega l’iPhone al computer utilizzando il cavo Lightning/Dock in dotazione e aspetta che iTunes si avvii in maniera automatica, dopodiché clicca sull’icona del telefono che compare nella barra degli strumenti del programma in alto a sinistra e recati nella sezione Info dal menu laterale collocato sulla sinistra.

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    Per finire, apponi il segno di spunta accanto alla voce Sincronizza contatti, scegli se sincronizzare tutti i contatti o solo quelli selezionati e clicca sul pulsante Applica per avviare l’importazione della rubrica sul tuo iPhone.

    Soluzioni alternative

    Le soluzioni per importare i contatti su iPhone che ti ho indicato nelle precedenti righe non ti hanno convinto perché hai acquistato un nuovo iPhone da utilizzare in sostituzione di quello precedentemente in suo e vorresti capire come fare per poter trasferire la rubrica senza difficoltà?
    Beh, in tal caso prova a dare uno sguardo alla mia guida su come trasferire contatti da iPhone a iPhone.

    Nella guida ho provveduto a spiegarti come fare per importare i contatti su iPhone ripristinando i backup da iCloud e iTunes, come fare per effettuare la sincronizzazione della rubrica sfruttando iCloud, come trasferire i contatti mediante file VCF e come ottenere il medesimo risultato sfruttando AirDrop. Mi raccomando, dagli uno sguardo se pensi che almeno una di queste soluzioni possa fare al caso tuo.

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    Se invece stai cercando un sistema non per importare i contatti su iPhone ma per copiare la rubrica salvata sul iPhone sulla tua scheda SIM puoi consultare il mio tutorial su come copiare contatti da iPhone a SIM mediante cui ho provveduto ad indicarti quelle che a mio modesto avviso rappresentano le migliori soluzioni in tal senso.

    come importare foto da iphone a pc

    come importare foto da iphone a pc

    Vorresti trasferire sul PC le foto che hai scattato con il tuo nuovo iPhone ma Windows non riconosce il telefono?
    Ti piacerebbe sincronizzare automaticamente le foto tra l’iPhone e il computer, senza dover collegare di volta in volta il telefono al PC, ma non sai come riuscirci?
    Non ti preoccupare, oggi sono qui per darti una mano.

    Per scoprire come importare foto da iPhone a PC, prenditi cinque minuti di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti. Si tratta di piccoli e semplici step che ti permetteranno di far riconoscere lo smartphone al computer e scaricare sull’hard disk tutte le immagini e i video contenuti su quest’ultimo. Ci sono due strade che puoi percorrere, una tradizionale che prevede il collegamento fisico dell’iPhone al PC e una un po’ più avanzata che prevede l’utilizzo di sistemi cloud.
    Per maggiori dettagli continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

    Per il tutorial utilizzerò un PC equipaggiato con Windows 10 e un iPhone 5s animato da iOS 9, ma le indicazioni presenti nell’articolo sono valide per tutti i modelli di “iPhone” e tutte le versioni più recenti di iOS e Windows.
    Fatta anche questa doverosa precisazione, direi di rimboccarci le maniche e passare subito all’azione. Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

    Indice

    • Copiare foto da iPhone a PC
    • Sincronizzare le foto dell’iPhone con il PC tramite iCloud
    • Altre soluzioni

    Copiare foto da iPhone a PC

    Per importare foto da iPhone a PC è fondamentale la presenza di iTunes, il software multimediale di Apple che è installato “di serie” su tutti i Mac mentre è disponibile come download separato sulle macchine equipaggiate con Windows.

    Se non l’hai ancora fatto, collegati quindi al Microsoft Store di Windows 10 e scarica iTunes da lì.
    Se non hai Windows 10, puoi collegarti al sito Web di Apple e cliccare sulla voce per scaricare iTunes da quest’ultimo.
    Nel caso appena menzionato, a download completato apri il pacchetto d’installazione del programma (es.
    iTunes6464Setup.exe) e clicca in sequenza su Avanti, Installa, , e Fine per concludere il setup.

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    Adesso collega il “iPhone” al computer, attendi che Windows lo rilevi correttamente (se è la prima volta che connetti l’iPhone al PC potrebbe volerci qualche secondo) e autorizza iTunes ad accedere alle informazioni contenute sul telefono premendo il bottone Continua sul desktop e il bottone Autorizza sull’iPhone. Con questo possiamo dire che le operazioni preliminari sono finite!

    Per cominciare a importare le foto dall’iPhone al PC, apri l’Esplora file di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona l’icona Computer o Questo PC dalla barra laterale di sinistra, fai click destro sull’icona dell’iPhone e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

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    Nella finestra che si apre, accertati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare e clicca sul pulsante Avanti/Importa per visualizzare le immagini presenti sull’iPhone suddivise in gruppi.

    A questo punto, scegli se personalizzare i nomi dei gruppi di foto che ti vengono mostrati (altrimenti avranno come nome delle date), se assegnare loro dei tag e se escludere dall’importazione determinate immagini rimuovendo il segno di spunta dalle loro anteprime, dopodiché premi il bottone Importa e attendi che il trasferimento delle foto venga portato a termine. Le foto vengono raggruppate in base alla data in cui sono state scattate.
    Per regolare l’intervallo di tempo che deve intercorrere fra un gruppo di foto e l’altro, utilizza la barra di regolazione Regola gruppi che si trova in basso a destra.

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    Se non vuoi modificare e/o personalizzare i gruppi di foto da trasferire sul PC, all’inizio della procedura di importazione puoi scegliere l’opzione Importa tutti gli elementi nuovi ora al posto di “Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare” e lasciare che Windows trasferisca automaticamente le immagini dall’iPhone.

    Ad operazione completata troverai le foto (e i video) dell’iPhone nella directory Immagini di Windows, organizzate in sotto-cartelle.
    Se vuoi cambiare il percorso di destinazione delle immagini clicca sulla voce Altre opzioni che si trova in basso a sinistra e specifica le cartelle che desideri utilizzare per foto e video negli appositi menu a tendina.

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    Se hai un computer equipaggiato con Windows 10 o Windows 8.x puoi importare le foto dall’iPhone anche tramite l’applicazione Foto, che è inclusa in tutte le versioni più recenti del sistema operativo Microsoft.

    Per importare foto e video dall’iPhone con l’applicazione Foto, clicca sul pulsante Start di Windows (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca foto nel menu che si apre e clicca sull’icona dell’applicazione che compare fra i risultati della ricerca.

    Nella finestra che si apre, clicca sull’icona della freccia che va verso il basso (collocata in alto a destra), seleziona le immagini e i video che vuoi copiare sul PC, premi sul pulsante Continua, scegli la cartella (posizione di importazione) in cui esportare tutto e clicca sul pulsante Importa per avviare il trasferimento dei dati.

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    Infine ti segnalo che aprendo l’Esplora File di Windows, recandoti in Computer (o Questo PC) e facendo doppio click sull’icona dell’iPhone puoi copiare le foto salvate sul “iPhone” e incollarle sul PC come se si trattasse di comuni file presenti su una chiavetta USB o un hard disk esterno.
    Tutto quello che devi fare è recarti nel percorso Internal Storage > DCIM > 100APPLE dell’iPhone e selezionare le immagini (e i video) di tuo interesse.

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    Sincronizzare le foto dell’iPhone con il PC tramite iCloud

    Dal momento in cui le foto scattate con i dispositivi portatili Apple vengono caricate automaticamente sul cloud tramite il servizio Streaming Foto (a meno che non si sia provveduto a disabilitarlo), potresti importare foto da iPhone a PC anche tramite il client di iCloud per Windows, il quale permette di trasferire automaticamente sul PC le immagini dello Streaming foto.

    Se utilizzi un PC equipaggiato con Windows 10, puoi scaricare il client di iCloud direttamente dal Microsoft Store.
    Su Windows 8.x e precedenti, invece, puoi scaricare il pacchetto d’installazione del client collegandoti al sito Internet di Apple e cliccando sul link Su Windows 7 e Windows 8, puoi scaricare iCloud per Windows dal sito web di Apple.

    In seguito, per configurare il client di iCloud, effettua l’accesso con i dati del tuo ID Apple.
    Dopodiché metti il segno di spunta accanto all’icona Foto.

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    Come ti ho spiegato nel mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud, lo Streaming foto di Apple è un servizio molto utile ma anche molto limitato. Innanzitutto non conserva i video (quindi non permette di sincronizzarli sul PC) e poi archivia i dati solo in maniera temporanea, per essere precisa memorizza solo le foto degli ultimi 30 giorni per un totale di 1.000 foto all’ora, 10.000 foto al giorno e 25.000 foto al mese. Se vuoi conservare le foto su iCloud in maniera permanente e vuoi sincronizzare con il PC anche i video, devi attivare la Libreria foto di iCloud, un altro servizio di Apple che è gratuito come Streaming foto ma che a differenza di quest’ultimo erode lo spazio di archiviazione disponibile su iCloud Drive.
    Questo significa che per utilizzarlo devi sottoscrivere uno dei piani a pagamento di iCloud (a partire da 0,99 euro/mese per 50GB di storage).

    Se vuoi, copiando delle foto o dei video nella cartella Immagini\iCloud Photos del tuo PC puoi copiare nuovi contenuti nella Libreria foto di iCloud e sincronizzarli con tutti i tuoi device.

    Un altro vantaggio offerto dalla Libreria foto di iCloud è quello di poter visualizzare, e quindi scaricare sul PC, le foto archiviate sul proprio account tramite il browser.
    Tutto quello che bisogna fare è collegarsi al sito iCloud.com, effettuare l’accesso al proprio ID Apple e cliccare sull’icona Foto.
    Al primo accesso al servizio è necessario attendere qualche secondo affinché venga preparata la libreria con le foto di iCloud.

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    Altre soluzioni

    Quelle che ti ho appena illustrato sono le strade più convenzionali per importare foto da iPhone a PC, ma non sono le uniche.
    Se vuoi, puoi affidarti anche ad altri servizi cloud e ad altre app che permettono di trasferire le foto dall’iPhone al computer (e ad altri dispositivi portatili) in modalità wireless.

    • Google Foto – è il servizio di cloud storage offerto da Google per foto e video.
      Funziona in maniera completamente automatica, è gratuito e offre spazio illimitato per le foto fino a 16MP e i video con una risoluzione massima di 1080p.
      Per utilizzarlo basta installare la app del servizio sull’iPhone, mentre per sincronizzare i contenuti sul PC basta installare il client di Google Drive o collegarsi alla versione Web di Google Drive.
    • Dropbox – altro famosissimo servizio di cloud storage che tramite la sua app per iPhone offre la possibilità di archiviare foto e video online. Offre solo 2GB di spazio che si possono ampliare gratis invitando altri utenti a iscriversi o a pagamento, sottoscrivendo il piano da 9,99 euro/mese (che include 1TB di storage). Per saperne di più leggi la mia guida su come funziona Dropbox.
    • Send Anywhere – si tratta di un app gratuita che permette di scambiare file tra computer, smartphone e tablet sfruttando dei semplicissimi codici numerici.
      Funziona tramite Internet.
      Non offre una sincronizzazione automatica delle foto come i servizi di cloud storage, ma può essere usato per il passaggio occasionale di foto e video da un device all’altro.

    Hai un Mac e non un PC Windows?
    Nessun problema.
    Anzi, grazie all’integrazione di iCloud con macOS puoi fare tutto in maniera ancora più semplice rispetto ai PC Windows. Scopri subito come trasferire foto da iPhone a Mac leggendo la guida che ho dedicato all’argomento, resterai sorpreso da quanto è semplice!

    come importare contatti da iphone a sim

    come importare contatti da iphone a sim

    Di recente hai acquistato un nuovo smartphone in sostituzione del tuo fido iPhone ormai vecchio e malconcio.
    Al momento puoi dirti molto soddisfatto della scelta e ben felice delle innumerevoli nuove funzioni disponibili sul nuovo dispositivo.
    Tuttavia se proprio questo abbondare di innovative features ti ha un po’ confuso e se al momento non sei ancora riuscito a capire come importare contatti da iPhone a SIM molto probabilmente sarai ben felice di sapere che sei capitato nel posto giusto, o meglio sulla guida giusta.
    Nelle seguenti righe andrò infatti ad illustrarti tutti i passaggi che risulta necessario effettuare per poter importare contatti da iPhone a SIM in modo tale da riuscire ad accedere alla tua rubrica telefonica anche dal tuo nuovo smartphone senza problemi.

    Prima di spiegarti quali passaggi risulta necessario effettuare per poter importare contatti da iPhone a SIM devi però sapere che la procedura che andrò ad illustrarti di seguito risulta estremamente importante se è tuo desiderio poter accedere alla tua rubrica da uno smartphone diverso da iPhone.
    Sul iPhone, infatti, tutta la rubrica non viene memorizzata sulla SIM ma solo ed esclusivamente sulla memoria del dispositivo.

    Fatta questa importante premessa procediamo ed andiamo quindi a scoprire che cosa bisogna fare per riuscire ad importare contatti da iPhone a SIM.
    Non temere, non dovrai fare nulla di troppo complicato, tutte le operazioni che andrò a suggerirti sono facilmente eseguibili da tutti, anche da coloro che, un po’ come te, non sono esattamente serrati in fatto di telefonia e tecnologia.

    Come ti dicevo, visto che sul iPhone l’intera rubrica viene archiviata sul telefono e non sulla scheda SIM, per poter importare contatti da iPhone a SIM devi necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite applicazioni disponibili sull’App Store.
    Di seguito trovi quindi elencate quelle che ritengo siano le migliori risorse per poter importare contatti da iPhone a SIM e le istruzioni da seguire per potersene servire.

    Importare contatti da iPhone a SIM con Easy Backup

    Se desideri scoprire come fare per poter importare contatti da iPhone a SIM ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Easy Backup.
    Si tratta di un’ottima app disponibile gratuitamente, localizzata in italiano e che ti permette di importare contatti da iPhone a SIM modo estremamente intuitivo. L’applicazione consente di effettuare il backup in formato vCard.

    Per poter importare contatti da iPhone a SIM con Easy Backup la prima cosa che bisogna fare è quella di scaricare l’applicazione.
    Per fare ciò accedi alla home screen del iPhone, premi sull’icona di App Store, fai tap sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata e poi digita easy backup nel campo di ricerca collocato in alto.
    Successivamente premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato e poi fai tap sull’anteprima della prima applicazione disponibile in elenco.
    Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal iPhone in modo tale da poterti subito collegare all’apposita sezione dell’app presente su App Store.

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    In seguito fai tap sul pulsante Ottieni, se richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple oppure utilizza il Touch ID (se supportato sul modello di iPhone in tuo possesso) e poi attendi qualche istante affinché la procedura di download e di installazione di Easy Backup venga avviata e portata a termine.

    A questo punto torna alla home screen di iPhone, cerca l’icona di Easy Backup e premici sopra.
    Una volta visualizzata la schermata principale dell’app premi sul pulsante Inizia collocato in basso e poi fai tap prima su Accedi ai contatti e poi su OK per autorizzare l’app ad accedere ai tuoi contatti.
    Pigia poi su OK oppure su Non consentire se è tua intenzione, rispettivamente, abilitar l’applicazione ad inviarti notifiche oppure no.

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    Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata fai tap sul pulsante raffigurante una freccia che risulta collocato al centro dello schermo sopra la voce Esegui subito il backup dopodiché premi sulla voce E-mail per ricevere tramite messaggio di posta elettronica l’intero elenco dei tuoi contatti in formato vCard.
    In alternativa puoi anche premere su Esporta per caricare il file vCard appena generato sul tuo account Dropbox oppure su Google Drive ma tieni presente che si tratta di una feature Pro quindi per poterla utilizzare dovrai effettuare l’acquisto della versione a pagamento dell’applicazione.

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    In seguito utilizza il file ottenuto con Easy Backup per importare contatti da iPhone a SIM sul tuo nuovo smartphone.

    Importare contatti da iPhone a SIM con Contacts Backup – IS Contacts Kit Free

    Se l’app che ti ho suggerito di utilizzare nelle precedenti righe per poter importare contatti da iPhone a SIM non ti ha entusiasmato in modo particolare ti suggerisco di non gettare ancora la spunta e di provare Contacts Backup – IS Contacts Kit Free.
    Trattasi di un’applicazione gratuita disponibile su App Store che, così come suggerisce lo stesso nome, consente di effettuare un backup dei contatti presenti su iPhone in modo tale da poterli poi importare sulla SIM.
    L’applicazione permette di effettuare il backup in formato XLS, in formato CSV oppure in un formato compatibile con Outlook.

    Per importare contatti da iPhone a SIM con Contacts Backup – IS Contacts Kit Free la prima cosa che bisogna fare è quella di scaricare l’applicazione.
    Per fare ciò accedi alla home screen del iPhone, premi sull’icona di App Store, fai tap sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata nella parte in basso della schermata che ti viene mostrata e poi digita contacts backup – is contacts kit free nel campo di ricerca collocato in alto.
    Successivamente premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato e poi fai tap sull’anteprima della prima applicazione disponibile in elenco.
    Se desideri velocizzare l’esecuzione di questi passaggi puoi anche premere qui direttamente dal tuo smartphone in modo tale da poterti subito collegare all’apposita sezione dell’app presente su App Store.

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    A questo punto fai tap sul pulsante Ottieni, se richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple oppure utilizza il Touch ID (se supportato sul tuo modello di iPhone) e poi attendi qualche istante affinché la procedura di download e di installazione di Contacts Backup – IS Contacts Kit Free venga avviata e portata a termine.

    Adesso torna alla home screen del tuo iPhone, cerca l’icona di Contacts Backup – IS Contacts Kit Free e premici sopra.
    Autorizza quindi l’applicazione ad accedere ai tuoi contatti dopodiché fai premi su OK oppure su Non consentire se è tua intenzione, rispettivamente, abilitare l’applicazione ad inviarti notifiche oppure no.

    Successivamente premi sul pulsante Export, accertati che nella schermata che si apre ci sia il segno di spunta accanto alla voce All contacts e premi il bottone Next.

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    Seleziona poi il formato in cui desideri importare contatti da iPhone a SIM tra Excel (per salvare i contatti in un file XLS), Gmail (per salvare i contatti in formato CSV) ed Outlook (per salvare i contatti sotto forma di file per Outlook) e poi premi su Start per avviare l’esportazione della rubrica.

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    Una volta completata l’operazione potrai poi scegliere se auto-inviarti l’elenco dei contatti ottenuti via Email, premendo sull’omonimo pulsante, oppure se caricarli su Dropbox premendo su Upload.

    Effettuati questi passaggi utilizza il file appena ottenuto con Contacts Backup per importare contatti da iPhone a SIM sul tuo nuovo smartphone.

    come identificare un iphone

    come identificare un iphone

    Vorresti acquistare l’ultimo modello di iPhone ma, non essendo molto pratico di dispositivi tecnologici, non sai come riconoscerlo fra tutti quelli presenti in negozio?
    Hai bisogno di scoprire il codice identificativo del tuo iPhone ma non sai dove andare a cercarlo?
    In entrambi i casi puoi rimediare facilmente al problema, tranquillo.

    Tutto quello che devi fare è dedicarmi la tua attenzione per qualche minuto e lasciare che ti spieghi come identificare un iPhone in dettaglio.
    In questo modo eviterai di acquistare un modello sbagliato di “iPhone” e sarai sicuro di poter recuperare il codice identificativo del tuo smartphone per qualsiasi evenienza.
    Cominciamo subito!

    Per venire incontro alle esigenze di chi, come te, non si intende molto di tecnologia e non sa come identificare un iPhone da acquistare o regalare, Apple ha realizzato una pagina del suo sito Internet ufficiale in cui ci sono tutte le indicazioni per distinguere i modelli di iPhone attualmente in commercio (e non solo).
    Proviamo a riassumerne insieme i concetti chiave:

    • L’iPhone 5 si distingue facilmente dai suoi predecessori per la maggiore altezza (ha un display da 4” anziché da 3,5”) e il suo aspetto esteriore, che sia nel modello bianco che nel modello nero è caratterizzato dalla presenza di due bande posteriori di colore leggermente diverso rispetto al retro del telefono.
      Il numero identificativo del modello presente sul retro della confezione deve essere A1428 oppure A1429.
    • L’iPhone 4S ha un aspetto praticamente identico al suo diretto predecessore (iPhone 4), dal quale si distingue solo per la superiorità dell’hardware interno.
      Disponibile nelle colorazioni bianco e nero, ha le superfici anteriore e posteriore piatte e in vetro, una banda in acciaio inossidabile che circonda i bordi ed un display da 3,5”.
      Il numero identificativo del modello presente sul retro della confezione deve essere A1387 oppure A1431.
    • L’iPhone 4 è, come detto, esteriormente identico al suo successore ma è meno potente e non dispone dell’assistente vocale Siri.
      Il numero identificativo del modello presente sul retro della confezione deve essere A1332 oppure A1349.

    I modelli precedenti non si trovano quasi più nei negozi, e poi sono talmente datati che non avrebbe molto senso acquistarli ora.

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    Vuoi identificare un iPhone già in tuo possesso per conoscerne il numero di serie o il codice IMEI (un codice numerico che identifica univocamente tutti i dispositivi mobili)?
    Nulla di più facile.

    Accendi il telefono, recati nelle Impostazioni di iOS e premi sul pulsante Generali.
    A questo punto, seleziona la voce Info dal menu che si apre, scorri la pagina fino e in fondo e lì troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno:
    modello del telefono, numero di serie, IMEI, ecc..

    In alternativa, puoi collegare il “iPhone” al computer, avviare iTunes (se non si è già avviato in automatico) e selezionare il nome del telefono dal menu Dispositivi che compare in alto a destra.
    Nella pagina che si apre, clicca sulla voce Numero di telefono e visualizzerai tutti i codici identificativi del terminale (IMEI, ICCID, ecc.).
    Per visualizzare il codice UDID che identifica ciascun device Apple, clicca su Numero di serie.

    come ibernare mac

    come ibernare mac

    Quando abbassi lo schermo del MacBook Pro o selezioni l’opzione Stop dal menu di OS X, il tuo Mac entra in una modalità di risparmio energetico che consente di riprendere il lavoro in pochi secondi mantenendo aperte tutte le applicazioni e le finestre in uso.
    Si tratta di una soluzione perfetta quando il computer è attaccato alla presa della corrente e/o si ha bisogno di interrompere e riprendere il lavoro celermente in un arco di tempo ristretto.
    Ma se invece si sta usando l’alimentazione della batteria e si ha bisogno di far “riposare” il computer per qualche ora, rappresenta solo uno spreco di energia.

    Ecco perché oggi voglio parlarti di DeepSleep, un’applicazione che permette di mandare il Mac in ibernazione come i PC Windows.
    L’ibernazione salva la sessione di lavoro sull’hard disk del computer, in modo da riprenderla come la si era lasciata, ma al contrario dello Stop spegne completamente il Mac evitando che questo consumi inutilmente la batteria quando “a riposo”.
    Il programma costa 3,92 € ma è disponibile in una versione di prova gratuita.
    Ecco come ibernare Mac utilizzandolo.

    Se vuoi scoprire come ibernare Mac facilmente, tutto quello che devi fare è collegarti al sito Internet di DeepSleep e cliccare sul pulsante verde Free download per scaricare il programma sul tuo computer.
    A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
    DeepSleep–2.1.dmg) e trascina l’icona di DeepSleep nella cartella Applicazioni di OS X per completare l’installazione del programma.

    A questo punto, lancia DeepSleep dal Launchpad del Mac e fai click sul pulsante Apri per confermare l’apertura dell’applicazione.
    Clicca quindi su Try o Buy, a seconda se vuoi testare il software nella sua versione di prova o vuoi acquistarlo/attivarlo subito, ed acconsenti all’installazione dell’helper per l’ibernazione del computer cliccando prima sul pulsante Install e poi su Installa helper nella finestra che si apre (devi digitare anche la password del tuo account utente su OS X).

    Adesso puoi ibernare liberamente il tuo Mac facendo click sul pulsante Hibernate ed attendendo il tempo necessario affinché la sessione di lavoro venga salvata sull’hard disk del computer.
    Dovrebbero bastare pochi secondi.
    Il computer si spegnerà completamente e per riaccenderlo dovrai premere il tasto Power, dopodiché partirà il ripristino automatico della tua sessione di lavoro.
    Anche in questo caso, i tempi di attesa sono nell’ordine di poche decine di secondi.

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    Come vedi, ibernare Mac è facilissimo con DeepSleep:
    basta avviare l’applicazione e cliccare su un pulsante.
    Tuttavia puoi rendere l’operazione ancora più semplice e veloce installando sul tuo computer il widget di DeepSleep che si posiziona nella Dashboard di OS X e può essere azionato con un click.

    Se vuoi installare il widget di DeepSleep sul tuo Mac, non devi far altro che aprire il file d’installazione del software (es.
    DeepSleep–2.1.dmg) e fare doppio click sull’icona nera DeepSleep.wdgt.

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    In caso di problemi o ripensamenti, puoi rimuovere DeepSleep facilmente dal tuo computer trascinando l’applicazione del programma nel cestino e dando questi comandi dal Terminale per eliminare l’helper dell’ibernazione:

    • sudo launchctl unload /Library/LaunchDaemons/com.axoniclabs.DeepSleepCmd.plist
    • sudo rm /var/run/com.axoniclabs.DeepSleep.socket
    • sudo rm /Library/LaunchDaemons/com.axoniclabs.DeepSleepCmd.plist
    • sudo rm /Library/PrivilegedHelperTools/com.axoniclabs.DeepSleepCmd

    Per rimuovere il widget di DeepSleep dalla Dashboard, invece, clicca sul pulsante che si trova in basso a sinistra e premi la crocetta che compare su quest’ultimo.
    Facile, no?

    come hackerare un iphone

    come hackerare un iphone

    Pur essendo generalmente più sicuri degli smartphone Android, anche gli iPhone possono essere oggetto di attacchi informatici da parte dei cosiddetti “cracker” (gli hacker “cattivi” che utilizzano le loro abilità e conoscenze informatiche a danno degli altri utenti).
    Le cronache degli ultimi anni ci hanno insegnato, purtroppo, che anche un sistema operativo sufficientemente “sicuro” può essere potenzialmente violabile, e iOS non fa eccezione.
    Se anche tu possiedi un “iPhone” e temi che possa essere oggetto di un attacco, probabilmente vorrai saperne di più in merito a come hackerare un iPhone, così da poter capire quali sono le principali tecniche utilizzate dai cybercriminali e, soprattutto, come difendersi da questi ultimi.

    Beh, se questa è la domanda a cui vuoi trovare una risposta, sono ben lieto di dirti che se capitato proprio nel posto giusto al momento giusto! Nei prossimi paragrafi, infatti, ti illustrerò brevemente quali sono alcune delle principali tecniche utilizzate dai cracker per spiare le loro “vittime” e quali sono gli strumenti di difesa che puoi adottare per evitare di farti hackerare l’iPhone.
    Come dici?
    Dal momento che non hai molta dimestichezza con la tecnologia e, ancora meno, con tutto ciò che riguarda il mondo dell’hacking, temi di non essere in grado di comprendere le informazioni contenute in questa guida?
    Puoi stare tranquillo:
    utilizzerò un linguaggio semplice e comprensibile anche per chi, come te, non si ritiene esattamente un genio dell’informatica!

    Allora, sei pronto per addentrarti nel cuore di questo articolo?
    Perfetto! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per esaminare nel dettaglio le informazioni contenute nelle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
    Così facendo, potrai evitare che qualche malintenzionato riesca ad hackerare il tuo iPhone.
    Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Tecniche per hackerare un iPhone
    • Come non farsi hackerare l’iPhone

    Tecniche per hackerare un iPhone

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    I cracker sono molto bravi nel raggirare gli utenti più “inesperti” e, non a caso, le loro tecniche di hacking fanno spesso leva sulla loro ingenuità e inesperienza.
    Per questo motivo, il primo passo che devi compiere se vuoi evitare di farti hackerare l’iPhone è quello di conoscere le “armi” utilizzate dai cybercriminali in modo tale da non compiere alcuni passi falsi che, ahimè, molti utenti fanno.

    App-spia

    Una delle tecniche utilizzate con maggior efficacia dai cybercriminali per hackerare i dispositivi delle loro “vittime” riguarda l’utilizzo delle app-spia.
    Come puoi facilmente intuire dal loro nome, le applicazioni-spia, come ad esempio iKeyMonitor, controllano tutto ciò che l’utente fa sul suo device:
    dal testo digitato sulla tastiera alle chiamate e agli SMS ricevuti, passando per le foto scattate con la fotocamera.
    Sono generalmente costose, ma possono essere usate gratis per dei periodi di prova.

    A differenza dei dispositivi Android, su iPhone è molto difficile installare app-spia, per un motivo molto semplice:
    iOS consente di scaricare app soltanto dall’App Store.
    Qualora tu non lo sapessi, prima che un’app venga pubblicata nell’App Store, viene sottoposta a un lungo processo di analisi da parte del team di Apple, che tiene conto del rispetto della privacy dell’utente e della sua sicurezza.
    Per questo motivo, puoi stare certo che tutte le app scaricate da App Store sono sicure al 100%.

    Tuttavia, se hai effettuato il jailbreak, ovvero la procedura di “sblocco” del tuo iPhone grazie alla quale puoi scaricare app anche da fonti “esterne” all’App Store e/o sfrutti delle falle di iOS per installare app non ufficiali, il rischio di effettuare il download di software-spia è sensibilmente più alto.
    In questo caso, hai un solo modo per azzerare le possibilità di scaricare applicazioni poco sicure:
    togliere il jailbreak ed evitare app non provenienti direttamente da App Store.

    Se sospetti di aver installato delle applicazioni-spia sul tuo iPhone, la lettura del tutorial in cui mostro come eliminare software-spia dal cellulare ti sarà molto utile:
    lì puoi trovare informazioni dettagliate grazie alle quali puoi capire come accorgerti della presenza di app “intruse” e come eliminarle dal tuo device.

    Ingegneria sociale

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    Un altro pericolo dal quale desidero metterti in guardia è quello della cosiddetta ingegneria sociale, una tecnica di hacking che, purtroppo, sta riscuotendo sempre più successo.
    Come viene perpetrata?
    È molto semplice:
    il cracker (o un suo complice) avvicina la sua potenziale “vittima” e, accampando una scusa qualsiasi, convince quest’ultima a prestargli l’iPhone.

    Se l’utente cade nel tranello e accetta la richiesta fatta dal cracker, rischia di mettersi in guai seri:
    il cybercriminale, infatti, approfitterà quasi sicuramente dei minuti a sua disposizione per carpire informazioni riservate presenti nel dispositivo e, nei casi degli iPhone jailbroken, potrebbe persino cogliere l’occasione per installare del software-spia sul telefono (così da monitorare l’attività dell’utente da remoto).

    Come puoi difenderti dall’ingegneria sociale?
    Semplice, non prestando il tuo iPhone a perfetti sconosciuti o, comunque, a persone di cui ti fidi poco.
    Quando è in gioco la propria sicurezza informatica, la prudenza non è mai troppa!

    Phishing

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    Il phishing è una delle tecniche più efficaci utilizzate dai cracker per hackerare i dispositivi delle loro vittime, iPhone inclusi.
    Come viene utilizzata questa tecnica?
    Il “copione” è quasi sempre lo stesso:
    l’utente riceve un’e-mail o un messaggio contenente un link e, se lo visita, viene rimandato a una pagina Web in cui gli viene chiesto di reimpostare la password del proprio account iCloud, quella di uno dei social network ai quali è iscritto o, addirittura, quella dei servizi di home banking che utilizza. Se l’utente cade nel tranello, rivelerà informazioni strettamente riservate a perfetti sconosciuti e senza nemmeno accorgersene!

    Per difenderti da questa pericolosa tecnica di hacking, ignora tutti i link sospetti che ti vengono inviati via SMS o e-mail.
    Ricordati che Apple, i social network a cui sei iscritto e gli istituti di credito non richiedono mai un reset della password tramite l’invio di e-mail (a meno che non sia stato tu a richiederlo espressamente).
    Se vuoi provare a ridurre il numero di e-mail indesiderate che potrebbero costituire una minaccia per la tua sicurezza, leggi pure il tutorial in cui mostro come bloccare e-mail indesiderate.

    Come non farsi hackerare l’iPhone

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    Adesso, dopo aver appreso quali sono le principali tattiche utilizzate dai cybercriminali per hackerare gli iPhone, ti spiegherò quali accorgimenti puoi adottare per difenderti.
    Vedrai, se leggerai con molta attenzione le informazioni contenute nei prossimi paragrafi e se attuerai le “dritte” che ti darò, limiterai di molto le possibilità di cadere vittima di un attacco informatico.

    Sbloccare l’iPhone con il Touch ID o il Face ID

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    Sbloccare il tuo iPhone con il Touch ID (o il Face ID, se possiedi iPhone X), è il primo passo per evitare che qualcuno acceda indisturbato alle informazioni contenute al suo interno.
    Non a caso, l’attivazione dello sblocco tramite l’impronta digitale (Touch ID) o il riconoscimento facciale (Face ID) è una delle prime impostazioni che ti viene suggerito di attivare nel momento in cui configuri il tuo iPhone.

    Se hai saltato il summenzionato passaggio e non hai attivato lo sblocco tramite Touch ID o Face ID, corri subito ai ripari:
    avvia l’app Impostazioni (sarebbe quella che ha l’icona grigia con l’ingranaggio, situata nella schermata Home), fai tap sulle voci Touch ID e codice (o Face ID e codice, se hai iPhone X), inserisci il codice di sblocco che hai impostato sul tuo iPhone e sposta su ON la levetta dell’interruttore situato in corrispondenza della voce Sbloccare iPhone.

    Se hai un iPhone un po’ datato (es.
    iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 4s e precedenti), purtroppo non puoi contare sullo sblocco tramite sensore biometrico, ma puoi comunque  impostare lo sblocco tramite codice.
    Mi raccomando, assicurati di aver attivato lo sblocco tramite il codice a 6 cifre (e non a 4), in modo tale da innalzare ulteriormente il livello di sicurezza del tuo dispositivo.

    Nascondere le notifiche nella schermata di blocco

    Un altro importante accorgimento che ti invito ad adottare se vuoi evitare di farti hackerare l’iPhone è quello di nascondere le notifiche che vengono mostrate nella schermata di blocco; per intenderci, quella schermata in cui vengono mostrati data, ora e, appunto, le ultime notifiche ricevute.

    Per nascondere le notifiche nella schermata di blocco, in modo tale da tenerle lontane da sguardi indiscreti, recati nelle Impostazioni di iOS, fai tap sulla voce Notifiche, seleziona l’applicazione per la quale non vuoi visualizzare le notifiche nella lock-screen (es.
    Messaggi, WhatsApp, Telegram, etc.) e togli il segno di spunta dall’opzione Mostra sul blocco schermo.

    Se possiedi iPhone X e hai attivato lo sblocco tramite Face ID, puoi anche evitare di compiere la summenzionata operazione, in quanto nella lock-screen compariranno semplicemente le notifiche con l’icona dell’app dalla quale provengono, ma il loro contenuto non sarà visualizzato finché non sblocchi il dispositivo con il tuo volto.

    Aggiornare l’iPhone all’ultima versione di iOS

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    Aggiornare l’iPhone all’ultima versione di iOS è un’altro passo fondamentale per difenderti da eventuali attacchi informatici.
    Apple, infatti, rilascia con una certa frequenza degli aggiornamenti software che, di solito, correggono anche alcuni bug “nascosti” i quali potrebbero potenzialmente essere sfruttati dai cracker per violare i dispositivi di milioni di utenti, te compreso!

    Per le succitate ragioni, ti invito a verificare periodicamente la presenza di eventuali aggiornamenti software recandoti nell’app Impostazioni e poi fai tap sulle voci Generali > Aggiornamento Software.
    Se visualizzi la dicitura “Il tuo software è aggiornato”, sul tuo iPhone è installata l’ultima versione di iOS compatibile con il tuo dispositivo; in caso contrario potrai installare la nuova release disponibile seguendo le istruzioni contenute nel tutorial in cui mostro come aggiornare iOS.

    Rimuovere il jailbreak (se eseguito)

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    Se hai eseguito lo “sblocco” del tuo iPhone effettuando la pratica del jailbreak, il tuo iPhone è decisamente più vulnerabile agli attacchi informatici rispetto a un iPhone non jailbroken visto che, come ti ho già detto qualche riga più su, puoi facilmente incorrere nel download di software-spia.

    Tuttavia, puoi subito correre ai ripari rimuovendo jailbreak dal tuo device.
    Non sai come fare ciò?
    Beh, allora leggi pure il tutorial in cui mostro nel dettaglio come togliere il jailbreak:
    lì troverai informazioni dettagliate su come portare a termine la procedura di “unjailbreak” tramite iTunes o utilizzando un tweak ad hoc.

    Evitare le reti Wi-Fi pubbliche

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    Uno degli errori più comuni che tu possa fare per facilitare il “lavoro” ai cracker, è quello di collegarti alle reti Wi-Fi pubbliche, le quali sono notoriamente più vulnerabili agli attacchi informatici.
    Spesso, infatti, vengono utilizzate utilizzate dai cybercriminali per “sniffare” i dati, come si dice del gergo informatico.
    Per questa ragione, ti suggerisco di collegarti a Internet utilizzando la connessione dati del tuo operatore o collegandoti a una rete Wi-Fi protetta.

    come giocare alla ps su iphone

    come giocare alla ps su iphone

    Un tuo amico ti ha detto che è possibile giocare ai giochi per PS4 su iPhone e questa notizia ti ha lasciato abbastanza perplesso.
    Insomma, i titoli pensati per la console di Sony hanno una grafica piuttosto “pesante”:
    com’è possibile che uno smartphone come l’iPhone, per quanto potente, sia in grado di eseguirli senza problemi?
    Hai quindi provato a cercare informazioni online e sei finito qui, su questo mio tutorial.
    Le cose stanno in questo modo, dico bene?
    Allora sarai ben felice di sapere che sei arrivato nel posto giusto, al momento giusto!

    Nella guida di oggi, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come giocare alla PS4 su iPhone sfruttando Remote Play:
    un servizio gratuito di Sony che permette di giocare in streaming con la propria PS4 adoperando computer, smartphone e tablet, avendo inoltre la possibilità di associare il controller ufficiale della PlayStation 4 al dispositivo in uso.
    Sì, hai letto bene! È possibile associare il DualShock 4 all’iPhone e giocare così ai titoli per PS4 sul telefono.
    In che modo?
    Te lo spiego subito!

    Coraggio:
    prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi e metti in pratica le rapide istruzioni che trovi qui sotto.
    Ti assicuro che è tutto molto semplice, a patto, naturalmente di avere una buona connessione Internet a casa (soprattutto in upload).
    Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come configurare la PS4
    • Come abbinare il controller PS4 a iPhone
    • Come giocare alla PS4 sull’iPhone

    Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel dettaglio della procedura su come giocare alla PS4 su iPhone, ritengo possa interessarti saperne di più su questa possibilità.

    Ebbene, Sony ha introdotto la funzionalità che consente di giocare in streaming ai titoli presenti su PlayStation 4 nel 2019, rilasciando il servizio PS4 Remote Play, disponibile come applicazione per computer, smartphone e tablet, compreso l’iPhone.

    In questo modo, un utente che dispone sia della console giapponese che di un iPhone, può utilizzare quest’ultimo per controllare la PS4 da remoto (anche fuori casa) e giocare al parco titoli in proprio possesso.
    La console, ovviamente, deve rimanere accesa, visto che è la PlayStation 4 a fornire la potenza hardware necessaria, e il telefono riceve solamente, via Internet, il flusso video proveniente da essa (inviando poi degli input alla console, per comandare i giochi).

    Di default, vengono visualizzati dei controlli touch-screen per usare Remote Play su iPhone ma, se vuoi, puoi anche utilizzare il controller DualShock 4 di PlayStation 4, associandolo all’iPhone tramite Bluetooth.

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    L’applicazione PS4 Remote Play funziona con tutti gli iPhone equipaggiati con iOS 12.1 o successivi, ma per poter utilizzare il DualShock 4 bisogna disporre almeno di iOS 13.
    Gli altri requisiti prevedono l’accesso a un account PlayStation Network e l’utilizzo di una connessione a Internet con almeno 5 Mbps in download e upload.
    Per dei risultati ottimali, Sony consiglia di utilizzare una connessione con 15 Mbps in download e upload.

    Come configurare la PS4

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    Dopo esserti accertato di disporre dei requisiti minimi che ho descritto nel capitolo precedente, direi che sei pronto per configurare la tua PlayStation 4 per rendere attivo il Remote Play.

    Per procedere, devi accendere la console, recarti nella barra degli strumenti superiore e selezionare l’icona Impostazioni.
    A questo punto, premi il tasto X del pad sopra alla voce Impostazioni della connessione di Riproduzione remota e spunta la casella Abilita riproduzione remota.

    Successivamente, ti basta tornare nella pagina iniziale delle Impostazioni della PS4 e selezionare la voce Impostazioni di risparmio energetico.
    Una volta fatto questo, premi il pulsante X del controller sulla voce Imposta le funzioni disponibili nella modalità di riposo e spunta le caselle Rimani connesso a Internet e Abilita l’accensione della PS4 dalla rete.

    Come ultimo passo, devi impostare la tua PS4 come sistema principale.
    Per fare questo, recati nel menu Impostazioni della console, vai su Gestione account > Attiva come PS4 principale e, se necessario, seleziona l’opzione Attiva nella schermata successiva.

    Ti ricordo, inoltre, che la console dev’essere connessa a Internet.
    Per fare questo, raggiungi il percorso Impostazioni > Rete > Imposta connessione Internet e imposta una connessione Wi-Fi o con cavo LAN, in base alle tue preferenze.

    Perfetto, adesso puoi utilizzare il Remote Play e giocare ai titoli per PS4 da remoto.

    Come abbinare il controller PS4 a iPhone

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    Gli iPhone equipaggiati con iOS 13 o successivi supportano l’associazione, via Bluetooth, dei controller di gioco, compreso quello di PlayStation 4.
    Visto che sicuramente ne hai uno a disposizione, ti consiglio di abbinarlo allo smartphone in modo da giocare tramite quest’ultimo ai titoli in streaming.

    La prima cosa da fare è impostare il DualShock 4 in modalità “accoppiamento”.
    Per procedere, prendi in mano il pad della PlayStation 4 e spegnilo (puoi fare questo tenendo premuto il tasto PS fino a quando il LED non si spegne).
    Successivamente, tieni premuti i tasti PS e Share fino a quando il LED centrale inizia a lampeggiare in modo alternato.

    A questo punto, non ti resta che prendere il tuo iPhone, fare tap sull’icona delle Impostazioni collocata nella schermata Home (l’ingranaggio), premere sulla voce Bluetooth e spostare su ON l’apposita levetta, per come attivare il Bluetooth su iPhone.

    Fatto ciò, attendi che il DualShock 4 venga mostrato nella lista dei dispositivi nelle vicinanze e, quando questo avviene, fai tap sul suo nome (es.
    DUALSHOCK 4 Wireless Controller), per abbinarlo allo smartphone.
    Perfetto, ora hai correttamente collegato il pad della PlayStation 4 al tuo iPhone e puoi utilizzarlo per giocare attraverso l’app PS4 Remote Play.

    Come giocare alla PS4 sull’iPhone

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    Una volta abbinato correttamente il DualShock 4 all’iPhone, direi che sei pronto per iniziare a giocare alla PlayStation 4 tramite il tuo “iPhone”.

    La prima cosa che devi fare, in questo caso, è scaricare l’applicazione PS4 Remote Play.
    Per fare questo, apri l’App Store (l’icona della “A” stilizzata su fondo azzurro presente in home screen), seleziona la scheda Cerca (in basso), cerca “ps4 remote play” e premi sull’icona dell’app (un controller bianco su sfondo blu) nei risultati della ricerca.

    In alterativa, se stai leggendo questa guida direttamente da iPhone, premi qui per visualizzare la scheda dell’app Remote Play in App Store.
    Adesso, fai tap sul pulsante Ottieni e verifica la tua identità tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

    Una volta avviata l’applicazione, premi prima sul pulsante Avvia e in seguito su quello Conferma e continua.
    Dopodiché, devi effettuare il login al tuo account PlayStation Network, inserendo indirizzo e-mail e password negli appositi campi e premendo sul tasto Esegui l’accesso.
    Per maggiori dettagli su questa procedura, ti consiglio di consultare la mia guida su come accedere a PlayStation Network.

    A questo punto, attendi che il software termini la scansione della rete e, se sei connesso alla stessa rete Wi-Fi di PS4, l’applicazione dovrebbe trovare automaticamente la console e associarla allo smartphone.

    Nel caso in cui tu non riesca a effettuare quest’operazione, premi sulla voce Registra manualmente presente in basso a destra e digitare il codice identificativo della tua PS4.

    Per reperire il codice in questione, devi tornare sulla PlayStation 4, recarti nella barra degli strumenti superiore e premere il tasto X del pad sopra all’icona delle Impostazioni.

    Dopodiché devi selezionare le voci Impostazione della connessione della Riproduzione remota e Aggiungi dispositivo e devi appuntarti il codice, da digitare nell’app Remote Play, premendo poi sul pulsante Registra.

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    Ottimo, ora hai configurato correttamente il tuo iPhone per riprodurre i giochi provenienti dalla PlayStation 4.
    Se hai scelto di utilizzare il controller, potrai sfruttare quest’ultimo per navigare e giocare come hai sempre fatto:
    i tasti sono esattamente gli stessi.

    Se, invece, hai deciso di non usare il DualShock 4, compariranno a schermo dei comandi touch-screen che ti consentiranno comunque di gestire da remoto la console.
    I comandi presenti a schermo sono esattamente quelli che hai sempre utilizzato con il controller della PlayStation 4:
    L2, L1, frecce direzionali, R1, R2, quadrato, X, cerchio, triangolo, Share, PlayStation e Options.

    Insomma, anche i controlli tramite touch-screen sono piuttosto intuitivi.
    In basso a sinistra è presente anche un’icona per attivare/disattivare il microfono.
    Infatti, puoi utilizzare il microfono integrato sul tuo iPhone per la chat vocale.

    Per far comparire a schermo gli analogici virtuali, ti basta semplicemente tenere premuto nella parte di display “vuota” al centro.
    Ovviamente, se stai utilizzando il controller, i comandi virtuali scompariranno dal display per permetterti di visualizzare meglio l’azione di gioco e rimarrà visibile solamente la barra inferiore.

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    Posizionando lo smartphone in verticale, i comandi andranno a riempire una porzione più ampia di schermo e rimarranno sempre attivi.
    Il flusso video proveniente dalla PlayStation 4 verrà rimpicciolito, ma è comunque possibile giocare anche in questo modo, soprattutto se si ha a disposizione un iPhone con uno schermo ampio.
    Insomma, le possibilità per giocare alla PlayStation 4 tramite smartphone non mancano di certo.

    Ti ricordo che puoi giocare a tutti i giochi che hai a disposizione sulla tua PlayStation 4 ma, ovviamente, ci sono dei titoli in cui i comandi touch-screen potrebbero risultare scomodi.

    come giocare a pokemon su iphone

    come giocare a pokemon su iphone

    Sei un grande appassionato di Pokémon e, dopo aver giocato ai titoli della serie “tradizionale”, hai deciso di approcciarti anche ai capitoli pensati per dispositivi mobili.
    In particolare, hai a disposizione un iPhone e vorresti sfruttarlo per vivere altre avventure ambientate nell’universo originariamente ideato nel 1996 da Game Freak.
    Tuttavia, non hai proprio idea di quali siano i titoli disponibili per questa piattaforma.
    Le cose stanno così, non è vero?
    Beh, allora direi che sei arrivato proprio nel posto giusto!

    Infatti, in questo tutorial ti spiegherò nel dettaglio come giocare a Pokémon su iPhone.
    Nel caso te lo stessi chiedendo, andrò ad analizzare più titoli, così che tu possa trovare quello che fa per te.
    Inoltre, ti spiegherò come scaricarli gratuitamente sul tuo smartphone e ti guiderò nelle prime fasi di gioco, fornendoti tutte le informazioni del caso, che ti consentiranno di iniziare come si deve la tua avventura.
    Insomma, considera questo post una sorta di “guida di base” alle possibilità offerte dal magico mondo dei Pokémon su iPhone.

    Coraggio:
    perché sei ancora lì fermo immobile davanti allo schermo?
    Tutto quello che devi fare è prenderti qualche minuto di tempo per te e seguire le rapide istruzioni che trovi qui sotto, per iniziare a giocare a Pokémon su iPhone.
    Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come installare Pokémon su iPhone
    • Come muovere i primi passi su Pokémon GO
    • Come iniziare a giocare a Pokémon Masters

    Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel dettaglio della procedura su come giocare a Pokémon su iPhone, ritengo possa interessarti saperne di più in merito a questa possibilità.

    Ebbene, i principali giochi di Pokémon disponibili su iPhone sono due:
    Pokémon GO e Pokémon Masters.
    Il primo è un titolo, ormai particolarmente famoso, in cui i giocatori devono andare alla conquista delle palestre e alla ricerca di Pokémon nel mondo reale, sfruttando le potenzialità della realtà aumentata.

    Il secondo invece, è un titolo un po’ più “classico”, che si può giocare stando comodamente spaparanzati sul divano (proprio come avviene con la serie principale di Game Freak per console portatili).
    Non aspettarti un’esperienza al pari di quella dei giochi “tradizionali”, ma si tratta di un ottimo passatempo, che offre un’elevata mole contenutistica e un gameplay che “mescola” le meccaniche tradizionali ad altre innovative, che consentono di rendere più “fruibile” il gioco tramite controlli touch.

    Insomma, le possibilità offerte ai giocatori iPhone sono molteplici e probabilmente almeno uno dei due giochi menzionati ti intrigherà, se sei un appassionato di Pokémon.
    In realtà, per completezza d’informazione, esistono anche altri due titoli disponibili per iPhone:
    Pokémon Rumble Rush e Pokémon Quest.
    Il primo è un GDR leggero e spensierato in cui si va alla cattura di Pokémon tra mari e isole.
    Insomma, la storia qui non conta e, infatti, è ritenuto un titolo un po’ “ripetitivo” da molti.
    Il secondo, invece, è un titolo con grafica a “cubetti” stile Minecraft, che richiede al giocatore di catturare tutti i Pokémon presenti nella mappa.

    In linea generale, questi ultimi due capitoli sono considerati gli spin-off meno riusciti, in quanto considerati dalla community come dei titoli per passare un po’ di tempo in allegria e poco più.
    In questo tutorial, dunque, mi concentrerò su Pokémon GO e Pokémon Masters, i titoli che ti consiglio di provare per primi.
    Tuttavia, ho voluto metterti a conoscenza dell’esistenza di Pokémon Rumble Rush e Pokémon Quest nel caso tu abbia già finito tutti i giochi a disposizione e stia cercando più esperienze possibili di questo tipo.

    Come installare Pokémon su iPhone

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    I due titoli che ti ho illustrato brevemente nel capitolo precedente, ovvero Pokémon GO e Pokémon Masters, sono entrambi scaricabili gratuitamente (ci sono acquisti in-app) dall’App Store, ovvero il negozio ufficiale da dove puoi installare tutte le app compatibili con il tuo iPhone.
    Ovviamente, le indicazioni che ti fornisco in questo post sono valide anche per imparare come giocare a Pokémon GO su iPad.

    La procedura per installare un gioco dei Pokémon sullo smartphone non cambia rispetto a quella che sei solito mettere in atto per scaricare le altre app.
    Apri, dunque, l’App Store (l’icona azzurra con la lettera “A”, che si trova nella schermata principale dell’iPhone), cerca il titolo che ti interessa tramite la barra di ricerca, accessibile attraverso l’icona della lente d’ingrandimento che si trova in basso a destra e seleziona l’icona del gioco che ti interessa dai risultati della ricerca.
    In alternativa, puoi utilizzare questo link diretto per Pokémon GO oppure collegarti alla pagina ufficiale di Pokémon Masters.

    Fai quindi tap sul pulsante Ottieni e verifica la tua identità tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
    Perfetto, adesso non ti resta che attendere che l’iPhone scarichi e installi il gioco.
    A procedura completata, devi fare tap sul pulsante Apri, oppure sull’icona dell’app presente nella schermata Home, per avviare il gioco.

    Se non riesci proprio a capire come scaricare il gioco, probabilmente potresti non aver ancora creato un ID Apple.
    In tal caso, ti consiglio di dare consultare la mia guida dedicata.

    Come muovere i primi passi su Pokémon GO

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    Pokémon GO è il titolo per dispositivi mobili che ha fatto più parlare di sé tra quelli che ho citato nel capitolo introduttivo.
    Si tratta, infatti, di un gioco che utilizza la realtà aumentata e richiede all’utente di avventurarsi nel mondo reale, dove potrebbe incontrare altre persone intente a fare lo stesso.

    Insomma, Pokémon GO è più di un gioco, dato che ti porta ad esplorare luoghi vicini a dove ti trovi a cui magari non avevi mai prestato particolare attenzione, come, ad esempio, un monumento di rilevanza storica.
    Una volta avviato il gioco e concesse tutte le autorizzazioni del caso, dalle notifiche alla fotocamera, passando per la geolocalizzazione, il titolo ti chiederà di digitare la tua data di nascita e di effettuare il login.
    Ci sono diverse possibilità:
    dall’account Google al profilo Club Allenatori di Pokémon.

    Se non hai a disposizione quest’ultimo, puoi crearlo facendo tap su Registrati e compilando il modulo che compare a schermo con i dati richiesti.
    Se riscontri qualche problema in questo frangente, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come accedere a Pokémon GO, dove ho illustrato tutte le possibilità del caso.

    Una volta entrato nel gioco e accettate le condizioni di utilizzo, Pokémon GO ti guiderà alle meccaniche di base attraverso un rapido tutorial introduttivo.
    Arriverai, dunque, a creare il tuo avatar e camminare nel mondo reale.
    In questa fase, incontrerai i primi Pokémon, vedendoli comparire a schermo.
    Ovviamente, ti verranno fornite delle Poké Ball con cui potrai catturarli.
    Tutto questo in realtà aumentata, ovvero sfruttando la fotocamera del tuo iPhone.
    Una volta conclusa la fase iniziale, dovrai scegliere il tuo nickname, che verrà visualizzato anche dagli altri utenti.

    Insomma, muovere i primi passi su Pokémon GO è molto semplice e il gioco “prende per mano” l’utente, quindi non avrai alcun tipo di problema nel riuscire a proseguire l’avventura.
    Mi fermo qui anche perché non voglio farti troppi spoiler:
    a mio modo di vedere, il titolo di Niantic va “vissuto” in prima persona per essere goduto come si deve.

    In ogni caso, se hai bisogno di ulteriori informazioni, puoi trovarle nella mia guida su come funziona Pokémon GO e nella pagina del mio sito dedicata al titolo di Niantic , in cui puoi trovare innumerevoli indicazioni che possono fare al caso tuo.

    Come iniziare a giocare a Pokémon Masters

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    Per quanto riguarda, invece, Pokémon Masters, si tratta di un titolo un po’ diverso, dato che si basa su battaglie tre contro tre.

    Una volta avviato il gioco, fornisci tutti i permessi del caso, premi sulla voce Tocca per iniziare e scegli la lingua delle voci dei personaggi (al momento in cui scrivo, purtroppo non è disponibile l’italiano).
    Dopodiché, digita la data di nascita, accetta l’EULA, acconsenti all’uso dei dati, scegli se effettuare il trasferimento dei dati (nel caso tu abbia già giocato in precedenza a Pokémon Masters) e attiva le notifiche.

    In questa fase, ti verrà richiesto se vuoi scaricare i dati aggiuntivi.
    Se rifiuti, puoi seguire lo stesso il tutorial, ma ti consiglio di scaricarli, possibilmente, sin da subito, in modo da non avere “sorprese” più avanti.

    Una volta terminata la configurazione, il personaggio Blu ti darà il benvenuto in Pokémon Masters, chiedendoti di inserire il tuo nickname e di scegliere l’aspetto del personaggio.
    Dopo aver fatto la tua conoscenza, Blu ti illustrerà l’esistenza del WPM, un torneo in cui i migliori allenatori di tutto il mondo si affrontano in battaglie con squadre tre contro tre.
    Ogni allenatore può avere solo un Pokémon in campo, quindi si tratta di un titolo in cui il gioco di squadra è fondamentale.

    In seguito alla chiacchierata con Blu, verrai accolto da una receptionist, che ti fornirà un Porygofono, uno strumento necessario per “reclutare” gli altri Allenatori che faranno parte della tua squadra.
    In questa fase di Tutorial, il gioco troverà automaticamente due Allenatori “speciali” per te e avrai un Pikachu come Pokémon.

    A fianco di quest’ultimo, ti verrà richiesto di scegliere uno starter, tra Bulbasaur, Charmender e Squirtle.
    Lo starter ti verrà fornito come uovo, quindi avrai il tempo di allenarti un po’, seguendo la storia, prima che quest’ultimo si schiuda.

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    Dopo la scelta dello starter e qualche “cutscene”, sarà il momento di fare la prima battaglia.
    Le meccaniche di lotta sono molto semplici:
    in basso al centro hai le mosse del tuo Pokémon, mentre tramite i riquadri a destra e a sinistra puoi selezionare gli altri membri della tua squadra e utilizzare le mosse dei loro Pokémon.

    Per vincere, puoi passare da un membro all’altro della squadra e combinare le mosse dei Pokémon nel modo migliore possibile.
    Insomma, iniziare a giocare a Pokémon Masters è molto semplice e vedrai che i tutorial proposti dal titolo ti spiegheranno tutto quello che c’è da sapere.
    Mi sono limitato alle meccaniche di base anche per non farti troppe anticipazioni.

    Perfetto, adesso conosci tutto ciò che c’è da sapere sulle possibilità offerte dal mondo dei Pokémon su iPhone.
    Non mi resta che augurarti buon divertimento e farti un grosso in bocca al lupo per la tua carriera da Allenatore Pokémon!

    come funziona time machine

    come funziona time machine

    Hai fatto il grande passo, finalmente il Mac che tanto desideravi è tuo e ora non vedi l’ora di approfittare di tutte le funzionalità che i computer di casa Apple possono offrirti.
    La prima cosa che intendi fare è metterti al sicuro dagli imprevisti, impostando dei salvataggi automatici dei tuoi dati (in gergo backup) da poter recuperare, ad esempio, se modifichi o elimini per errore un file o una cartella.
    Ti comunico da subito che macOS dispone di un ottimo programma dedicato alla realizzazione e alla gestione dei backup, semplice da usare e del tutto automatico:
    il suo nome è Time Machine.

    Time Machine è un’utility già installata su tutti i Mac, che permette di “viaggiare nel tempo” in modo da visualizzare le vecchie versioni dei file e ripristinarle o salvarle all’occorrenza.
    Inoltre, questo utilissimo strumento permette di recuperare tutti i dati personali, le impostazioni e i programmi installati dopo aver formattato il Mac o sostituito il suo disco fisso, il tutto con una semplicità a dir poco disarmante.

    Come dici?
    Ti ho incuriosito e non vedi l’ora di capire come funziona Time Machine per iniziare subito a mettere in salvo i tuoi dati?
    Sono lieto di annunciarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore! Di seguito, infatti, ti darò tutte le informazioni necessarie riguardo questo ottimo programma installato “di serie” su macOS e al suo funzionamento.
    Non devi fare altro che metterti comodo e leggere attentamente quanto sto per dirti:
    al termine di questa guida, te l’assicuro, Time Machine non avrà più segreti per te!

    Indice

    • Come funziona il backup di Time Machine
    • Creare un backup con Time Machine
    • Ripristinare un backup di Time Machine
      • Ripristino dei file
      • Ripristino del sistema

    Come funziona il backup di Time Machine

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    Time Machine è sicuramente una delle utility più funzionali di macOS:
    bastano davvero due clic per configurarlo e avere a disposizione un backup dei dati (tutti o in parte) presenti sul Mac, inclusi i programmi installati e le impostazioni, da ripristinare ogni volta che se ne ha bisogno.
    Prima di mostrarti come si fa, vorrei però dirti due parole su come funziona Time Machine nel dettaglio e su come gestisce in modo efficiente lo spazio sul disco.

    Time Machine, innanzitutto, ha bisogno di un disco rigido esterno abbastanza capiente per memorizzare i dati, che può essere collegato tramite le porte USB, Thunderbolt o FireWire oppure tramite rete locale, ad esempio tramite un NAS.
    In alternativa è possibile utilizzare anche una AirPort Time Capsule, un router prodotto da Apple che integra anche un hard disk per i backup di Time Machine al suo interno, oppure un router AirPort Extreme collegato a un disco USB esterno.

    Dopo aver completato la prima, semplicissima configurazione (che ti illustrerò più avanti in questa guida), Time Machine crea automaticamente un backup completo (o “istantanea locale”) di tutti i dati presenti sul computer:
    questa operazione può richiedere molto tempo, a seconda della quantità di file, cartelle e programmi presenti sul disco del Mac.

    Completata questa fase, Time Machine controlla in modo completamente automatico i file creati, modificati o eliminati, le nuove impostazioni e i nuovi programmi installati, e aggiorna il backup sul disco esterno usando le “regole” che ti illustro di seguito.

    • Backup ora per ora – le modifiche ai file vengono controllate ogni ora e, terminato il controllo, Time Machine salva soltanto i file modificati, copiandoli in una nuova cartella (ad es.
      Anno-Mese-Giorno-Ora:Minuto) sul disco di backup.
      Per i file rimasti invariati, viene creato un semplice collegamento ai file già presenti nel backup completo.
      La cartella “oraria” resta salvata sul disco per le successive 24 ore.
    • Backup giorno per giorno – una volta al giorno, lo stato corrente dei file viene “confrontato” con l’ultimo backup orario creato.
      Completata questa operazione, Time Machine si occupa, come visto in precedenza, di copiare soltanto i file modificati in un’apposita cartella del disco di backup, creando dei collegamenti per quelli rimasti invariati.
      La cartella “giornaliera” viene conservata per un intero mese.
    • Backup settimanale – con un criterio simile, e sufficiente spazio sul disco, Time Machine può creare delle cartelle settimanali per “velocizzare” le eventuali operazioni di recupero.

    L’operazione di backup viene eseguita in modo del tutto automatico se il disco esterno resta collegato; se invece il disco di backup viene scollegato, Time Machine si occupa di aggiornarlo non appena viene riconnesso al Mac.
    In caso di spazio insufficiente, il programma mostra un messaggio di avviso ed elimina automaticamente i backup più vecchi.

    La semplicità d’uso di Time Machine è ottenuta proprio grazie a questo particolare meccanismo di copie e collegamenti:
    come scoprirai tra poco, si può accedere alle versioni “precedenti” dei file, e salvarle in qualsiasi momento, nel giro di un paio di clic, grazie a una “speciale” versione del Finder inclusa nel programma stesso.

    Creare un backup con Time Machine

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    Ora che hai compreso a fondo il funzionamento di Time Machine, è arrivato il momento di imparare a usare come si deve questa preziosissima utility.
    La prima cosa che devi fare è procurarti un hard disk esterno sufficientemente grande (almeno pari alla dimensione del disco principale del tuo Mac) per contenere comodamente i tuoi backup.
    Come dici?
    Non hai idea di quale scegliere?
    Non preoccuparti, nella mia guida ai migliori hard disk esterni troverai sicuramente ciò che fa per te.

    Una volta scelto il disco più adatto, la prima cosa che devi fare è collegarlo al tuo computer; se è inizializzato in modo corretto, dunque già in grado di ospitare backup creati con Time Machine, macOS mostrerà una finestra d’avviso che ti chiederà come intendi operare, proponendoti le opzioni Decidi in seguito (per rivedere la finestra di avviso quando il disco verrà disconnesso e ricollegato), Non utilizzare (per non usare il disco come dispositivo di backup) o Utilizza come disco di Backup.

    Per realizzare immediatamente un backup completo con Time Machine, clicca sull’ultima opzione menzionata:
    una volta ottenuta la conferma, il programma si occuperà di copiare tutti i file, le impostazioni e le applicazioni presenti sul Mac.
    L’operazione di salvataggio, come ti ho già spiegato, viene ripetuta una volta ogni ora se il disco resta collegato al sistema, altrimenti macOS provvede ad aggiornare i backup in modo del tutto automatico, al successivo collegamento del disco.

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    Qualora il disco non fosse compatibile “da subito” con il backup con Time Machine, devi inizializzarlo (cioè formattarlo) come segue:
    avvia l’Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad (l’icona a forma di razzo collocata nel Dock), seleziona dalla barra laterale di sinistra il disco che intendi formattare, fai clic sul pulsante Inizializza, imposta nel menu a tendina formato la voce Mac OS esteso (journaled), assegna un nome al tuo disco digitandolo nel campo Nome e, infine, fai clic sul pulsante Inizializza.
    Completata la procedura di inizializzazione, macOS ti riproporrà la finestra d’avviso vista in precedenza.

    Se per qualche motivo le opzioni di configurazione automatica non dovessero comparire, clicca sull’icona Preferenze di sistema collocata sul Dock e poi sull’icona Time Machine. Nella nuova finestra che si apre, imposta il segno di spunta su Esegui backup automaticamente, seleziona il disco di backup dal pannello che compare, clicca sul pulsante Utilizza il disco e, infine, apponi il segno di spunta sulla casella Mostra Time Machine nella barra dei menu.

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    Se vuoi escludere dai backup automatici file o cartelle che reputi inutili, fai clic sull’icona di Time Machine collocata nella barra superiore di macOS, seleziona la voce Apri le preferenze di Time Machine dal piccolo menu che viene mostrato a schermo, clicca sul pulsante Opzioni e poi sul pulsante + per escludere gli elementi desiderati.
    Sempre dalla finestra Preferenze di Time Machine, puoi aggiungere o eliminare dischi di backup premendo sul pulsante Scegli disco.

    Ricorda che, per ottimizzare lo spazio a disposizione sul disco di backup, Time Machine elimina automaticamente i backup più “vecchi”.
    Puoi visualizzare in qualsiasi momento lo stato di Time Machine (operazioni in corso, prossimo backup, ecc.) cliccando sull’icona collocata nella barra dei menu.

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    Se hai bisogno di ulteriori informazioni in merito alle procedure di backup appena illustrate, ti invito a consultare la mia guida su come effettuare un backup con Time Machine.

    Ripristinare un backup di Time Machine

    Come ti ho già spiegato in precedenza, hai due metodi per impiegare i backup creati con Time Machine:
    il primo è utile per ripristinare le versioni precedenti di un file, ad esempio per annullare delle modifiche apportate per errore, il secondo invece serve a ripristinare il disco del Mac in caso di “disastro”, ossia di danno al sistema operativo o di sostituzione del disco.

    Ripristino dei file

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    Come funziona Time Machine per ripristinare la versione precedente di un file o di una cartella?
    Nulla di più semplice:
    clicca sull’icona del programma presente nella barra dei menu di macOS, seleziona la voce Entra in Time Machine dal menu proposto e, dalla schermata (molto accattivante) che si apre, utilizza la speciale finestra del Finder per selezionare il file o la cartella che ti interessano, dopodiché scegli il backup da ripristinare usando la barra temporale situata a destra della finestra.

    Scelta la versione del file o della cartella che intendi riportare “in vita”, fai clic destro su di essa, seleziona la voce Ripristina [nome] su dal menu contestuale e scegli la cartella in cui effettuare il salvataggio:
    puoi ripetere l’operazione tutte le volte che vuoi e per qualsiasi file salvato nel tuo computer.

    Volendo, puoi eliminare i backup precedenti di un file richiamando il menu contestuale e selezionando Elimina tutti i backup di [nome].
    Per uscire da Time Machine, premi sul pulsante Annulla collocato sotto la finestra del Finder.

    Ripristino del sistema

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    Qualora la situazione fosse invece più grave e dovessi aver bisogno di ripristinare tutti i file del backup, magari dopo aver formattato il Mac, per prima cosa devi accedere al menu di ripristino del sistema operativo.
    Per farlo, collega al computer il disco contenente il backup, clicca sull’icona della mela collocata nell’angolo in alto a sinistra dello schermo, seleziona la voce Riavvia… dal menu che compare e, non appena il computer si riavvia, premi e tieni premuti i tasti cmd ed r sulla tastiera.

    Arrivato in questa fase, attendi la comparsa del logo di Apple con una barra di caricamento, rilascia i tasti, clicca sulla voce Usa l’italiano come lingua principale nella schermata che viene visualizzata e, infine, premi sulla freccia collocata in basso, al centro.

    A questo punto, tutto ciò che ti resta da fare è “istruire” il sistema su cosa e dove ripristinare:
    clicca sulla voce Ripristina da backup di Time Machine, poi due volte sul pulsante Continua, scegli il disco su cui è salvato il backup, premi ancora su Continua, seleziona la data a cui riportare i dati (ricorda che, selezionando una data “precedente” al più recente backup, tutti i file, le cartelle e i programmi salvati dopo tale data verranno eliminati), fai clic ancora una volta sul pulsante Continua, scegli il disco di sistema (quello su cui è installato macOS) e, infine, premi sul pulsante Ripristina per avviare il processo, che potrebbe impiegare più o meno tempo (a seconda della dimensione dei dati su cui bisogna intervenire).

    Se qualche passaggio non ti risulta chiaro, o se necessiti di ulteriori delucidazioni sul ripristino del Mac da un backup di Time Machine, ti consiglio di dare uno sguardo alla mia guida su come ripristinare Mac, in cui ho trattato l’argomento in modo più approfondito.

    come funziona apple watch

    come funziona apple watch

    Dopo aver letto la mia guida dedicata ai migliori smartwatch e dopo averci pensato su per qualche tempo finalmente ti sei deciso ed hai optato per l’acquisto di un Apple Watch, essendo già possessore di un iPhone.
    Non avendo però grandi competenze in fatto di informatica e nuove tecnologie, dopo aver estratto l’orgoglio smart dell’azienda di Cupertino dalla sua confezione di vendita sei stato assalito da mille dubbi in merito al suo funzionamento.
    Proprio per questo, ti sei precipitato sul Web alla ricerca di qualche info utile al riguardo e sei finito qui, su questo mio tutorial.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso effettivamente esserti d’aiuto o meno?
    Ma certo che si, era proprio ciò che intendevo fare oggi.
    Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero oltre che della tua attenzione posso infatti illustrarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come funziona Apple Watch.
    Insieme andremo a scoprire come effettuare la procedura di configurazione iniziale, come sfruttarne le principali features, come caricarlo, cosa fare per aggiornarlo, per sostituire il cinturino e come procedere in caso di eventuali problemi.
    Alla fine, vedrai, avrai un quadro piuttosto completo della situazione.

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
    Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di tutto quanto riportato qui di seguito.
    Sono sicuro che potrai poi dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.
    Sei pronto?
    Si?
    Mettiamo quindi al bando le ciance e procediamo.

    Indice

    • Configurazione iniziale
    • Usare l’Apple Watch
      • Gesti, pulsanti e principali funzioni
      • App
      • Notifiche
      • Impostazioni
    • Controllare e caricare la batteria
    • Aggiornare watchOS
    • Sostituire il cinturino
    • In caso di problemi

    Configurazione iniziale

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    Il primo fondamentale passaggio che occorre compiere per poter capire come funziona Apple Watch consiste nell’effettuare la procedura di configurazione iniziale del dispositivo.

    Per riuscirci, afferra il tuo iPhone, sbloccalo, accedi alla home screen, avvicina al “iPhone” l’Apple Watch acceso ed attendi che compaia il messaggio Per configurare questo Apple Watch, utilizza iPhone.

    A questo punto, fai tap sul pulsante Continua presente sull’iPhone ed inquadra il quadrante di Apple Watch con la fotocamera dello smartphone.
    Se l’operazione non riesce, fai tap sulla voce Abbina Apple Watch manualmente e seleziona il nome del tuo orologio dalla schermata che si apre.

    Rispondi dunque alle varie domande che ti vengono poste sullo schermo del telefono per configurare come nuovo dispositivo l’Apple Watch.
    In seguito, indica se preferisci indossare lo smartwatch a sinistra oppure a destra.

    Accetta poi i termini d’uso del dispositivo premendo sull’apposita voce e scegli se attivare il monitoraggio degli itinerari, scegli se condividere con Apple le statistiche d’uso dell’orologio e dai conferma premendo sul pulsante OK.

    Imposta ora un codice di sblocco per Apple Watch premendo sul bottone Crea un codice dopodiché digita il codice, appunto, che vuoi usare per proteggere l’orologio (per due volte consecutive, direttamente sul quadrante di Apple Watch).

    Adesso devi effettuare la configurazione di Apple Pay.
    Per maggiori info al riguardo, puoi leggere la mia guida dedicata proprio a come funziona Apple Pay.
    Per riuscirci, fai tap sul pulsante Continua, scegli le carte da utilizzare, digitane il codice di sicurezza ed accetta le condizioni d’uso.
    Premi poi su Continua.
    Se no vuoi o non puoi usufruire del servizio, premi invece su Configura dopo sull’app Apple Watch.

    Scegli infine se installare tutte le app presenti su iPhone anche su Apple Watch o se decidere in seguito cosa fare.
    Compiuto anche quest’ultimo passaggio, nel giro di pochi minuti l’Apple Watch si sincronizzerà con l’iPhone e potrai finalmente iniziare ad usarlo.

    Usare l’Apple Watch

    Una volta effettuata la procedura di configurazione iniziale di cui sopra, sei pronto per passare all’azione vera e propria ed andare dunque a scoprire, concretamente, come funziona Apple Watch.

    Trovi esplicato tutto qui di seguito.
    Posso assicurarti che la cosa è decisamente ben più semplice di quel che tu possa immaginare.

    Gesti, pulsanti e principali funzioni

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    Per poter interagire con l’Apple Watch devi innanzitutto renderti conto di quali gesti sono supportati e quali sono i pulsanti “fisici” presenti sul dispositivo.

    Per quel che concerne i gesti, tutti quelli che possono essere compiuti (e le relative operazioni che consentono di effettuare) sono i seguenti:

    • Premere – Premendo con decisione lo schermo puoi cambiare il quadrante di Apple Watch e visualizzare le opzioni in un’app o altro.
    • Toccare – Toccando lo schermo puoi selezionare un pulsante o un elemento.
    • Trascinare – Trascinando il disto sullo schermo puoi scorrere quanto visualizzato o modificare un cursore.
    • Scorrere – Scorrendo verso l’alto, il basso, a destra oppure a sinistra puoi visualizzare ulteriori schermate.

    Da notare che quando tocchi lo schermo dell’Apple Watch quest’ultimo utilizza la tecnologia Force Touch per rilevare l’intensità della pressione sul display.

    Per quanto riguarda invece i tasti fisici, ce ne sono solo due e li trovi entrambi sulla parte laterale della cassa.
    Ecco quali sono ed a cosa servono:

    • Digital Crown – È quello a forma di rotellina.
      Puoi premerlo per visualizzare il quadrante dell’orologio o la home screen, puoi premerlo due volte consecutivamente per tornare all’ultima app, puoi tenerlo premuto per utilizzare Siri, puoi ruotarlo per ingrandire, scorrere o regolare gli elementi sullo schermo e su Apple Watch Series 2 o versioni successive puoi ruotarlo anche per sbloccare lo schermo durante un allenamento di nuoto.
    • Tasto laterale – È quello dalla forma allungata.
      Puoi premerlo per visualizzare o nascondere il Dock, puoi tenerlo premuto per utilizzare la funzione SOS, puoi premerlo per due volte consecutive per utilizzare Apple Pay e puoi tenerlo premuto per qualche secondo per accendere o spegnere l’orologio.

    App

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    Come visto nel passo ad inizio guida, quando viene configurato l’Apple Watch è possibile scegliere se installare le app immediatamente o in un secondo momento.

    Tutte quelle già installate sull’orologio sono visibili ed accessibili premino sulla Digital Crown ed esplorando la schermata visualizzata con il dito.
    Premendo sull’icona di una data applicazione è invece possibile avviarne l’uso.

    Ulteriori applicazioni possono essere installate agendo da iPhone, previo download dalla sezione App Store dell’app Watch (quella con l’Apple Watch su sfondo nero).

    La stesa cosa può essere fatta anche dal “normale” App Store.
    In tal caso, però, vengono elencate tutte le applicazioni disponibili non solo per Apple Watch ma anche per iPhone per cui per capire se una data app è fruibile o meno sull’orologio occorre individuare l’apposita dicitura collocata sotto le immagini di anteprima della stessa.

    Se invece desideri rimuovere un’app installata su Apple Watch intervenendo solo ed esclusivamente sull’orologio, avvia l’app Watch su iPhone, scorri la schermata annessa alla sezione Apple Watch sino ad individuare il nome dell’applicazione di riferimento in corrispondenza della dicitura Installate su Apple Watch, premici sopra e porta su OFF l’interruttore Mostra su Apple Watch nella schermata successiva.

    Se invece vuoi rimuovere un’app sia dall’iPhone che da Apple Watch devi, come intuibile, disinstallarla direttamente dal iPhone facendo tap sulla relativa icona in home screen e continuare a tenere premuto sopra per qualche istante, sino a quando non comincia a “saltellare”.
    Successivamente premi sulla “x” che vedi apparire nell’angolo in alto a destra della stessa e premi su Elimina.

    Per maggiori dettagli in merito alle pratiche di cui sopra, ti invito a fare riferimento al mio articolo dedicato proprio alle app per Apple Watch.

    Notifiche

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    Tramite il tuo Apple Watch puoi visualizzare le notifiche delle app installate solo su iPhone e/o di quelle installate direttamente sull’orologio.

    Quando ricevi una notifica, l’Apple Watch emette un suono apposito e vedrai comparire quest’ultima sullo schermo del dispositivo.
    Sollevando il polso, ti verrà mostrato prima un rapido riepilogo e dopo alcuni secondi tutti i dettagli.

    Se non leggi subito la notifica, vedrai apparire un puntino rosso in cima al display ed effettuando uno swipe dall’alto verso il basso potrai visualizzarla.
    Pigiandoci sopra potrai poi ottenere maggiori dettagli oppure accedere all’app di riferimento (se installata sull’orologio).

    Se non vuoi ricevere notifiche da specifiche applicazioni e/o per regolare tutte le altre impostazioni relative alle notifiche, ti basta aprire l’app Watch sul tuo iPhone, selezionare la voce Notifiche nella sezione Apple Watch della schermata visualizzata ed intervenire sulle varie opzioni disponibili.

    Impostazioni

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    Sia mediante Apple Watch che tramite l’iPhone è possibile intervenire su tutte le varie ed eventuali impostazioni relative al funzionamento dell’orologio.
    In questo modo, puoi personalizzarne il funzionamento secondo le tue esigenze.

    Per accedere alle impostazioni da Apple Watch, premi sulla Digital Crown, fai tap su Impostazioni, seleziona la categoria di riferimento (Ora, Uso in aereo, Bluetooth ecc.) e regola poi i vari settaggi disponibili nella schermata successiva.

    Da iPhone, invece, devi aprire l’app Watch e premere sulle varie voci che trovi nella sezione Apple Watch a seconda di quelle che sono le tue necessità.
    In alto trovi la galleria con i quadranti in uso, più in basso le impostazioni relative alle complicazioni, al Dock, alla luminosità e al testo ecc.
    e più in basso ancora le impostazioni relative alle app (sia quelle di sistema che quelle “personali”).

    Controllare e caricare la batteria

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    Proprio come l’iPhone e qualsiasi altro iDevice (e device), anche l’Apple Watch è dotato di una batteria interna che con il passare delle ore e dell’utilizzo si scarica.

    Per tenere sotto controllo la percentuale di carica della batteria dell’orologio, ti basta dare uno squadro alla complicazione apposita annessa ad alcuni quadranti.

    In alternativa, puoi richiamare il Centro di controllo dell’orologio effettuando uno swipe dal basso verso l’alto dello schermo.
    Troverai la percentuale restante della carica della batteria indicata in alto a sinistra.
    Ti segnalo altresì che premendoci sopra puoi accedere alla schermata tramite cui abilitare la funzione Basso consumo (utile quando il livello della carica è esiguo) che, come intuibile, riduce al minimo i consumi dell’orologio mostrando soltanto l’ora.

    Quando la carica della batteria è minima o comunque sia quando ritieni sia opportuno ricaricare il tuo Apple Watch, puoi compiere l’operazione in oggetto collegando il cavo di ricarica magnetico o il Dock magnetico per la ricarica dell’orologio al relativo alimentatore e successivamente ad una presa di corrente oppure ad una delle prese USB del Mac o del PC (quando il computer è in funzione, chiaramente).

    In seguito, posiziona il retro dell’Apple Watch sul caricabatterie, in modo tale che i magneti del caricabatterie risultino allineati all’orologio.
    Attendi poi qualche istante affinché nella parte in alto al centro del quadrate dell’Apple Watch compaia il simbolo della saetta verde.

    Potrai poi interrompere la carica dell’orologio in qualsiasi momento, non deve necessariamente raggiungere il 100% (almeno non se non lo reputi opportuno oppure se non ti è possibile).

    Aggiornare watchOS

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    Analogamente a quanto avviene per tutti gli altri suoi dispositivi, Apple rilascia regolarmente degli aggiornamenti per Apple Watch utili per preservare lo stato di sicurezza dell’orologio, migliorarne le funzionalità ed introdurre nuove caratteristiche.

    Per aggiornare il tuo Apple Watch, seleziona l’app Watch su iPhone, recati nella sezione Apple Watch premendo sulla voce apposita in basso a sinistra, tappa su Generali nella schermata visualizzata e poi su Aggiornamento software.

    Attendi dunque qualche istante affinché l’iPhone verifichi l’eventuale disponibilità di una versione più aggiornata di watchOS (il sistema operativo di Apple Watch) per il tuo smarwatch.
    Se l’aggiornamento è effettivamente disponibile, la cosa ti verrà notificata e potrai procedere premendo sul bottone Scarica e installa.

    Digita dunque il codice di sblocco del tuo iPhone, accetta i termini e le condizioni d’uso del servizio ed attendi che il download dell’aggiornamento venga avviato e completato.

    A procedura ultimata, il tuo Apple Watch emetterà un suono di notifica, verrà eseguita la verifica del dispositivo e sarà avviata la fase di installazione vera e propria.

    A quel punto, l’Apple Watch sarà riavviato e sul quadrante comparirà la rotella relativa allo stato di avanzamento della procedura.
    Ad installazione ultimata, l’orologio si riavvierà automaticamente e potrai ricominciare ad usarlo.

    Per maggiori dettagli sul da farsi, puoi fare riferimento al mio tutorial dedicato proprio a come aggiornare Apple Watch tramite il quale ho provveduto a descriverti la pratica in oggetto in maniera ancora più esaustiva.

    Sostituire il cinturino

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    Se lo desideri, puoi sostituire il cinturino del tuo Apple Watch con un altro originale, venduto dalla stessa azienda di Cupertino tramite Apple Store, oppure con uno dei tantissimi “compatibili”, commercializzati nei principali negozi di elettronica, sia fisici che online (es.
    su Amazon).

    Per sostituire il cinturino attualmente in uso con un altro in tuo possesso, ti basta capovolgere la cassa dell’Apple Watch su una superficie piana (preferibilmente poggiandovi sopra un panno morbido, in modo tale da evitare che l’orologio posso graffiarsi), premerne sui due bottoni allungati che trovi in alto e in basso e far scorrere le due parti del cinturino attualmente in uso.

    Una volta fatto ciò, afferra le due parti dell’altro cinturino e falle scorrere nelle apposite scanalature sulla cassa dell’orologio sino a quando non senti “clic”.
    Et voilà!

    In caso di problemi

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    Hai letto con la massima attenzione questa mia guida su come funziona Apple Watch ma qualcosa non ti è ancora molto chiaro oppure sono sorti dei problemi?
    Allora il miglior suggerimento che posso darti è quello di metterti subito in contatto con il servizio clienti Apple.

    Puoi riuscirai in vari modi, tutti quelli che trovi indicati qui di seguito.
    Scegli pure liberamente quello che preferisci, sono tutti validi.

    • Tramite telefono – Chiama il numero verde 800 915 904 dal tuo iPhone, da altro cellulare oppure dal tuo telefono fisso e segui le istruzioni della voce guida.
      La chiamata è gratuita ed il numero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:45.
    • Tramite Web – Collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet ufficiale di Apple, clicca sull’icona relativa ad Apple Watch e segui la procedura guidata proposta per indicare il tipo di problema riscontrato e per ottenere aiuto.
    • Tramite app Supporto Apple – Scarica l’app per il supporto Apple sul tuo iPhone o su un altro dispositivo iOS da te posseduto, avviala, collegati al tuo account Apple, seleziona il tuo Apple Watch dall’elenco dei device per i quali ottenere supporto e vedrai una lista con numerose voci.
      Pigia su quella di tuo interesse e segui le istruzioni sullo schermo.
    • Tramite Twitter – Inoltra un tweet o un messaggio privato all’account @AppleSupport indicando i problemi che stai avendo.
      Riceverai ben presto una risposta da Apple.
    • Tramite Apple Store – Recati di persona in uno degli Apple Store presenti in zona e chiedi aiuto agli addetti.
      Se non sai dove si trova l’Apple Store più vicino, fa’ riferimento all’elenco che trovi sull’apposita pagina Web.

    Se pensi di aver bisogno di maggiori info sul da farsi, puoi fare riferimento alla mia guida dedicata in via specifica a come contattare Apple.

    Se invece stai riscontrando problematiche relative al blocco del dispositivo oppure se hai bisogno di resettare il tuo Apple Watch ma non sai come riuscirci, fa’ riferimento alle mie guide su, rispettivamente, come sbloccare Apple Watch e come resettare Apple Watch.

    come funziona apple tv

    come funziona apple tv

    Oggi voglio spiegarti come funziona Apple TV, un dispositivo entrato a far parte del catalogo Apple diversi anni fa ma ancora sconosciuto per moltissime persone.
    Si tratta di un media center, cioè di una “scatoletta” che si collega al televisore e consente di accedere a una vasta gamma di contenuti online:
    dai film di iTunes Store ai video di YouTube, dalle Web radio a Netflix e l’elenco potrebbe andare avanti ancora a lungo.

    Attualmente ne sono disponibili due versioni:
    una più economica con funzionalità limitate e una più costosa che include un vero e proprio App Store (come quello di iPhone e iPad), supporta i giochi e viene fornita con un telecomando touch.
    Ecco le loro differenze più in dettaglio.

    • Apple TV di 3a generazione – è il modello più economico di Apple TV.
      Include un set predefinito di applicazioni che non è possibile ampliare, in quanto non esiste uno store che consenta di farlo.
      Non supporta i giochi e viene fornito con un piccolo telecomando alimentato da una batteria al litio sostituibile.
      Include iTunes Store, YouTube, Netflix, Vevo, Vimeo e la funzionalità AirPlay che consente di trasmettere al televisore contenuti provenienti da iPhone, iPad e computer.
      Supporta una risoluzione massima di 1080p e può essere connessa a Internet tramite Wi-Fi (802.11a/b/g/n) o cavo Ethernet.
      Include anche un’uscita audio ottica.
      È acquistabile dal sito Internet di Apple al prezzo di 79 euro.
    • Apple TV di 4a generazione – è il modello più recente di Apple TV.
      La sua forma è identica a quella della generazione precedente di Apple TV, anche se molto più alta (oltre che molto più potente).
      I suoi principali punti di forza sono l’App Store integrato, che consente di eseguire una vasta gamma di applicazioni e giochi non disponibili sui modelli precedenti del dispositivo, e il telecomando con superficie touch che permette di interagire in maniera più svelta e naturale con i contenuti su schermo (il quale va ricaricato tramite cavo Lightning).
      Da sottolineare anche il supporto ai controller Bluetooth per i videogiochi e alla funzionalità AirPlay che consente di trasmettere al televisore contenuti provenienti da iPhone, iPad e computer.
      Permette di riprodurre contenuti con una risoluzione massima di 1080p e si può collegare a Internet tramite Wi-Fi (802.11a/b/g/n/ac) o cavo Ethernet.
      Manca purtroppo l’uscita audio ottica.

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    Apple TV HD (32GB)

    Vedi offerta su Amazon

    • Apple TV 4K – è una versione potenziata di Apple TV di 4ª generazione con supporto al 4K.
      È disponibile nei tagli di memoria da 32GB e 64GB.

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    Apple TV 4K (32GB)

    Vedi offerta su Amazon

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    Apple TV 4K (64GB)

    Vedi offerta su Amazon

    Come attivare Apple TV

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    Una volta estratta dalla confezione di vendita, la Apple TV va connessa all’alimentazione elettrica (tramite apposito cavo) e al televisore, usando un comune cavo HDMI.
    Fatte queste due banalissime operazioni va eseguita la configurazione iniziale del dispositivo, che è semplicissima.

    Per quanto concerne la Apple TV di quarta generazione, il primo passo da compiere è abbinare il telecomando al dispositivo premendo contemporaneamente i tasti Menu e +.
    Dopodiché bisogna indicare la lingua in cui utilizzare Apple TV, la propria nazione di residenza e bisogna scegliere se configurare Apple TV “manualmente” o utilizzando un iPhone/iPad.
    Nel primo caso bisogna impostare una connessione Wi-Fi e digitare “manualmente” le credenziali d’accesso del proprio ID Apple, nel secondo bisogna posizionare un iPhone o un iPad vicino ad Apple TV e premere sul pulsante Continua che compare sullo schermo del dispositivo.
    In questo modo tutte le informazioni relative all’ID Apple e alle connessioni Wi-Fi vengono trasferite “magicamente” dall’iPhone/iPad all’Apple TV (funziona solo con iOS 9.1 e superiori).

    Una volta effettuata l’autenticazione, bisogna scegliere se attivare i servizi di localizzazione, se attivare Siri (funzionalità attualmente non disponibile in Italia) e se attivare il download automatico degli screensaver.
    Dopodiché bisogna scegliere se inviare le statistiche d’uso ad Apple e agli sviluppatori di terze parti, bisogna accettare le condizioni d’uso di tvOS (il sistema operativo di Apple TV) e il gioco è fatto, si può cominciare a usare il dispositivo.

    La procedura da seguire sulla Apple TV di terza generazione è molto più rapida (anche perché le funzioni da configurare sono di meno).
    Dopo aver selezionato la lingua in cui utilizzare il dispositivo, bisogna connettersi a una rete Wi-Fi, bisogna accettare le condizioni d’uso del software Apple e il gioco è fatto.
    Per configurare il proprio ID Apple bisogna andare nel menu Impostazioni > iTunes Store e nel menu Impostazioni > iCloud (in modo da accedere alle foto salvate su iCloud e ai contenuti multimediali condivisi tramite la funzione “In famiglia”).

    Come spegnere, riavviare e resettare Apple TV

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    Per quanto possa sembrare strano, sono moltissime le persone che dopo aver acquistato una Apple TV incontrano delle difficoltà nello spegnere, riavviare o resettare il dispositivo.
    Se tu fai parte di queste, eccoti spiegato velocemente come fare.

    • Spegnere Apple TV – per spegnere una Apple TV di quarta generazione bisogna tener premuto il tasto Home del telecomando (quello con l’icona dello schermo) per circa tre secondi e selezionare la voce In stop dal menu che compare sullo schermo.
      Per spegnere una Apple TV di terza generazione, invece, basta recarsi nel menu iniziale del dispositivo e tenere premuto il tasto Play/Pausa del telecomando finché l’Apple TV non si spegne.
    • Riavviare Apple TV – per riavviare una Apple TV di quarta generazione bisogna recarsi nel menu Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), dopodiché bisogna andare in Sistema e bisogna selezionare l’opzione Riavvia dalla schermata che si apre.
      Su Apple TV di terza generazione, lo stesso procedimento può essere compiuto recandosi nel menu Impostazioni > Generali e selezionando la voce Riavvia da quest’ultimo.
    • Resettare Apple TV – resettare una Apple TV significa cancellare tutti i dati e le impostazioni presenti al suo interno.
      Per compiere quest’operazione su una Apple TV di quarta generazione bisogna recarsi nel menu Impostazioni > Sistema e selezionare la voce Reimposta da quest’ultimo.
      Per farlo su una Apple TV di terza generazione occorre invece recarsi nel menu Impostazioni > Generali del dispositivo e selezionare la voce Reimposta da quest’ultimo.

    Come gestire le applicazioni su Apple TV

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    Continuiamo questo nostro tutorial su come funziona Apple TV parlando delle applicazioni.
    Come abbondantemente sottolineato in precedenza, la Apple TV di quarta generazione dispone di uno store dedicato che permette di avere centinaia di applicazioni e giochi a propria disposizione, quindi la gestione delle app avviene in maniera simile a quella che abbiamo su iPhone e iPad.

    La Apple TV di terza generazione, invece, può contare su un set predefinito di applicazioni che si possono gestire semplicemente scegliendo quali mostrare in home e quali no.
    Ma analizziamo la questione più in dettaglio.

    Apple TV di 4a generazione

    Per installare un’applicazione sulla nuova Apple TV, basta aprire l’App Store (l’icona della “A” su fondo blu che si trova in home screen) e individuare i contenuti di proprio interesse.

    L’App Store è suddiviso in cinque sezioni:
    Primo piano in cui ci sono le applicazioni e i giochi più interessanti del momento; Classifiche in cui ci sono le app più scaricate/acquistate dagli utenti; Categorie in cui è possibile sfogliare le applicazioni in base alle loro categorie di appartenenza; Acquistate dove c’è la lista di tutte le app acquistate o scaricate in precedenza e Cerca in cui è possibile cercare direttamente app e giochi per nome.

    Una volta individuata la app o il gioco di tuo interesse, clicca quindi sulla sua immagine di anteprima, premi sul pulsante Ottieni presente nella schermata che si apre (o sul pulsante con il pezzo, se si tratta di una app a pagamento) e attendi che il download venga portato a termine.
    Alla fine del download, l’applicazione comparirà nel menu iniziale di Apple TV pronta per essere eseguita.

    Da sottolineare che le applicazioni multi-piattaforma, quelle che sono disponibili sia su iOS che su Apple TV, se acquistate su un device possono essere scaricate gratis sull’altro (quindi se acquisti un gioco a pagamento su iPhone o iPad, dopo puoi scaricarlo gratis su Apple TV).

    Per modificare la posizione di una app nel menu iniziale di Apple TV, evidenzia quest’ultima, tieni premuta la superficie touch del telecomando fin quando l’icona dell’applicazione non comincia a “danzare” e usa la superficie touch del telecomando per spostarla nella posizione che più preferisci.
    Per salvare i cambiamenti, premi ancora una volta la superficie touch del telecomando di Apple TV.

    Per cancellare una app devi seguire una procedura abbastanza simile:
    evidenzia l’applicazione (o il gioco) da cancellare, tieni premuta la superficie touch del telecomando fin quando la sua icona non comincia a “danzare” e premi il tasto play/pausa.
    Ti verrà chiesto se vuoi cancellare la app, premi quindi sul pulsante Elimina che compare sul televisore e il gioco è fatto.

    Se vuoi una panoramica più ampia sulle app installate sulla tua Apple TV e lo spazio occupato da queste ultime, recati nel menu Impostazioni > Generali e seleziona l’opzione Gestisci spazio dalla schermata che si apre.

    Apple TV di 3a generazione

    Sulla Apple TV di terza generazione non esiste uno store.
    Quando Apple decide di introdurre delle nuove app, queste vengono installate automaticamente sul dispositivo e sta poi all’utente scegliere se conservarle o eliminarle, o meglio, nasconderle dal menu principale di Apple TV.

    Per scegliere quali applicazioni mostrare nella schermata principale di Apple TV, recati nel menu Impostazioni > Menu principali, individua le app che desideri nascondere, selezionale e premi il tasto centrale del telecomando sul loro nome.

    In alternativa puoi anche selezionare le applicazioni da nascondere dalla schermata iniziale di Apple TV, tenere premuto il tasto centrale del telecomando (fino a quando l’icona non comincia a “danzare”) e premere play/pausa per confermarne la “cancellazione”.

    Se invece vuoi cambiare la posizione di una app nel menu iniziale di Apple TV, seleziona la sua icona, tieni premuto il tasto centrale del telecomando fino a quando quest’ultima non comincia a “danzare” e usa le frecce direzionali per muovere l’applicazione dove più preferisci.
    Ad operazione completata, premi nuovamente sul tasto centrale del telecomando e il gioco è fatto.

    Come trasmettere contenuti su Apple TV

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    Come accennato nella fase di apertura del post, oltre a consentire la riproduzione di contenuti da Internet, Apple TV può anche riprodurre i contenuti ricevuti da iPhone, iPad e dal computer.
    Questo significa che puoi avviare la riproduzione di un filmato sul tuo smartphone o sul tuo tablet e inviarlo in streaming al televisore senza alcuna perdita di qualità.
    Inoltre, significa che puoi “proiettare” in tempo reale sul televisore tutto quello che succede sullo schermo di un iPad, un iPhone un Mac.

    Affinché questa “magia” abbia luogo, basta che iPhone, iPad e computer siano connessi alla stessa rete Wi-Fi di Apple TV.
    Mi spiego meglio.

    • Se vuoi inviare un video da iPhone o iPad ad Apple TV, avviane la riproduzione sul tuo device, premi sull’icona di AirPlay che compare in basso a destra (lo schermo con il triangolo accanto) e seleziona il nome della tua Apple TV dal menu che si apre.
    • Se vuoi trasmettere lo schermo di un iPhone o un iPad sul televisore, apri il control center di iOS (il menu che compare trascinando il dito dal fondo dello schermo verso l’alto), seleziona l’icona di AirPlay e seleziona prima il nome della tua Apple TV e poi la voce Duplicazione dal menu che si apre.
      In questo modo potrai anche eseguire app e giochi direttamente sul TV di casa!
    • Se vuoi proiettare lo schermo di un Mac sul televisore, clicca sull’icona di AirPlay collocata in alto a destra (accanto all’orologio di sistema) e seleziona il nome della tua Apple TV dal menu che si apre.
    • Per trasmettere lo schermo o contenuti multimediali da un PC Windows ad Apple TV, rivolgiti ad applicazioni di terze parti come AirParrot.

    Ti segnalo che grazie alla funzione In famiglia (da attivare sul computer e su Apple TV) puoi accedere con Apple TV ai file presenti nella libreria di iTunes e che, scaricando apposite app dall’App Store (es.
    Localcast o Infuse) puoi riprodurre su Apple TV di quarta generazione anche i video presenti sui dispositivi connessi alla tua rete locale.

    Altre impostazioni utili di Apple TV

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    Per concludere, lascia che ti segnali altre funzioni e impostazioni utili che potrebbero aiutarti a capire come funziona Apple TV.

    • Per verificare la disponibilità di aggiornamenti software per Apple TV (che comunque dovrebbero essere scaricati e installati in maniera automatica), recati nel menu Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti software di Apple TV 4 o nel menu Impostazioni > Generali > Aggiornamenti software di Apple TV 3.
    • Per associare un nuovo telecomando ad una Apple TV di quarta generazione, recati nel menu Impostazioni > Telecomandi e dispositivi e seleziona la voce Bluetooth da quest’ultimo.
      Se invece vuoi comandare il dispositivo usando un’applicazione per iPhone, iPad o Apple Watch (es.
      Remote per iOS) recati nel menu Impostazioni > Telecomandi e dispositivi e seleziona la voce App remote da quest’ultimo.
      Su Apple TV di terza generazione le medesime funzioni sono accessibili dal menu Impostazioni > Generali.
    • Per modificare le proprietà della connessione Wi-Fi (es.
      cambiare i DNS, impostare un IP statico ecc.), recati nel menu Impostazioni > Rete di Apple TV 4 o nel menu Impostazioni > Generali > Rete di Apple TV 3, seleziona il nome della tua rete wireless e modifica i parametri desiderati.
    • Per modificare l’account Apple associato ad Apple TV, recati nel menu Impostazioni > Account di Apple TV 4 e nei menu Impostazioni > iTunes Store e Impostazioni > iCloud di Apple TV 3.

    Queste, ovviamente, sono solo alcune delle tantissime funzioni e delle tantissime impostazioni di Apple TV.
    Prenditi qualche giorno per acquisire una certa confidenza con il dispositivo e vedrai che poi sarai tu stesso a scoprire il resto.
    Buon divertimento!

    come funziona apple music

    come funziona apple music

    Sei un appassionato di musica e stai cercando un sistema per poter avere sempre con te i tuoi brani preferiti senza doverli ogni volta acquistare in negozio e/o scaricarli dal Web, aggiungerli obbligatoriamente alla libreria musicale del tuo player preferito ed eventualmente anche trasferirli tra tutti i device in tuo possesso.
    Parlando con un amico della cosa sei venuto a coscienza di Apple Music e così, incuriosito, ti sei precitato sul Web alla ricerca di maggiori info al riguardo.
    Sei dunque finito qui, sul mio sito, speranzoso di poterti schiarire le idee in merito a questo servizio e capire esattamente, di che cosa si tratta e soprattutto come si usa.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso spiegarti come funziona Apple Music?
    Ma certo che si, era esattamente quello che intendevo fare oggi con questo mio tutorial.
    Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo posso infatti fornirti tutte le info del caso riguardo il servizio in questione, le modalità di abbonamento, i dispositivi supportati e, ovviamente, il suo utilizzo.
    Insomma, alla fine vedrai, avrai un quadro abbastanza completo della situazione.

    Dunque dimmi, ti va di approfondire l’argomento?
    Si?
    Molto bene.
    Suggerisco allora di non temporeggiare oltre e di entrare immediatamente nel vivo della questione.
    Prenditi qualche istante tutto per te, mettiti bello comodo e concentrarti sulla lettura di questa guida.
    Spero vivamente che alla fine tu possa ritenerti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e di riuscire a dissipare ogni tuo dubbio riguardo l’oramai famoso servizio dell’azienda di Cupertino.
    Ti auguro, come al solito, buona lettura.

    Indice

    • Che cos’è Apple Music
    • Prezzi
    • Come funziona Apple Music su computer
    • Come funziona Apple Music su smartphone e tablet
    • Gestione della sottoscrizione

    Che cos’è Apple Music

    Innanzitutto cerchiamo di capire esattamente che cos’è Apple Music.
    Qualora non lo sapessi già, si tratta del servizio di streaming musicale di casa Apple tramite il quale è possibile accedere ad un catalogo composto da milioni di album, playlist e brani, sia vecchi che nuovi, da ascoltare via Internet ma all’occorrenza anche offline.
    La riproduzione avviene a 256 kbps in Advanced Audio Coding (AAC).

    Come facilmente deducibile dal nome stesso e tenendo conto del fatto che si tratta di un prodotto della “mela morsicata”, si integra in modo impeccabile con altri servizi e dispositivi della stessa azienda ma non solo.
    Apple Music è infatti fruibile su Mac, iPhone, iPad, iPod touch e persino Apple TV ma anche su computer Windows e su smartphone e tablet Android.

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    Nel caso del Mac si fa tutto via iTunes, che è preinstallato sui computer a marchio Apple, mentre per quanto riguarda i device mobile dell’azienda di Cupertino e dell’Apple TV basta utilizzare l’app Musica, che è disponibile “di serie”.
    Su Windows, invece, la gestione avviene sempre mediante iTunes ma non essendo il player predefinito del sistema operativo di Microsoft occorre prima effettuarne il download e l’installazione, come ti ho spiegato anche nel mio tutorial dedicato all’argomento. E su dispositivi Android?
    Bisogna scaricare l’apposita app denominata Apple Music dal Play Store di Google.

    Oltre che sui device già menzionati, Apple Music è poi fruibile su Apple Watch (con iPhone abbinato) in auto tramite CarPlay e mediante gli altoparlanti della gamma Sonos.

    Per usufruire del servizio occorre inoltre disporre di un ID Apple e bisogna aver effettuato l’accesso all’app Musica, ad iTunes o all’app Apple Music su Android con quest’ultimo.
    Se non possiedi già un ID Apple, puoi crearlo “al volo” seguendo le indicazioni che ti ho fornito nel mio articolo dedicato.

    Prezzi

    Chiariamoci sin da subito su una cosa:
    Apple Music non è un servizio liberamente fruibile.
    Per sfruttarlo occorre infatti sottoscrivere un apposito abbonamento mensile che, come facilmente immaginabile, è a pagamento.
    Purtroppo, a differenza di quanto offerto da alcuni competitors, primo tra tutti Spotify (per maggiori info al riguardo, puoi fare riferimento al mio tutorial dedicato alla questione), Apple non offre dunque alcuna soluzione per usare gratuitamente (con eventuali limitazioni) il suo servizio di streaming musicale.

    Le uniche cose che si possono fare accedendo all’app Musica, ad iTunes ed all’app Apple Music su Android con il solo ID Apple, senza dunque sottoscrivere alcunché, sono l’utilizzo del canale social Connect (una sorta di servizio di social networking tramite cui seguire gli aggiornamenti degli artisti musicali preferiti) e l’ascolto di Beats 1 (la radio curata direttamente da un team di specialisti di Apple).
    Stop.

    Tornando al discorso abbonamenti, attualmente le sottoscrizioni disponibili sono le seguenti:

    • Individuale – Costa 9,99 euro/mese ed è destinata all’uso da parte di un solo utente.
      In alternativa, è disponibile una variante annuale che costa 99 euro.
    • Famiglia – Costa 14,99 euro/mese ed è destinata all’uso da parte di un massimo di 6 persone appartenenti al medesimo nucleo famigliare.
    • Studenti – Costa 4,99 euro/mese, è per singoli utenti ed è destinata all’uso da parte degli studenti universitari.

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    Va comunque tenuto conto del fatto che tutti i nuovi utenti possono usufruire di un periodo di prova gratuito di Apple Music pari a 3 mesi al termine dei quali non vige alcun obbligo di rinnovo a pagamento.
    Per sfruttarlo, basta accedere al servizio ed accettare l’inizio della prova che viene proposta in maniera automatica.
    Per maggiori info al riguardo oltre che sui piani a pagamento, puoi fare riferimento alla pagina Web informativa annessa al sito Internet di Apple.

    Come funziona Apple Music su computer

    Ora che hai finalmente le idee più chiare riguardo la natura del servizio in oggetto direi dunque che sei finalmente pronto ad entrare nel vivo della questione.
    Per cui, cerchiamo innanzitutto di capire come funziona Apple Music su computer. Come anticipato qualche riga più su, per poterne usufruire dal tuo Mac oppure dal tuo PC Windows hai bisogno di iTunes.

    Una volta avviato il famoso player multimediale, seleziona la voce Musica dal menu che sta in alto sulla sinistra e ti ritroverai immediatamente al cospetto della schermata tramite cui ti viene chiesto se desideri attivare il periodo di prova gratuito del servizio e/o quale abbonamento sottoscrivere.

    Una volta fatta la tua scelta e dopo aver eseguito il login al tuo account Apple, ti verrà subito mostrata una nuova schermata mediante cui potrai indicare quelli che sono i tuoi gusti musicali in fatto di generi e di artisti così da personalizzare al meglio l’uso del servizio.
    Per esprimere quelle che sono le tue preferenze ti basta fare un clic sugli elementi che preferisci in modo medio e doppio clic su quelli a cui non puoi assolutamente rinunciare.
    A procedura ultimata premi su Fine.

    Nella schermata successiva ti verrà poi chiesto se desideri unire la tua libreria a quella iCloud così da caricare online dal computer i brani già in tuo possesso (quelli che hai aggiunto alla libreria musical di iTunes) e sincronizzarli su tutti i device connessi al medesimo ID Apple.
    Viene posto un limite massimo di 100.000 brani ma il loro ascolto avverrà sempre al massimo della qualità, indipendentemente da quella del file originariamente allocato su iTunes.
    Scegli pure liberamente, in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze.

    Successivamente potrai finalmente cominciare ad usare Apple Music come meglio credi.
    Per fare ciò, devi innanzitutto accedere alla sezione di riferimento che puoi selezionare facendo clic sulle schede che stanno nella parte in alto della finestra di iTunes e che trovi indicate ed esplicate qui di seguito.

    • Per te – È praticamente l’area personale di ciascun iscritto al servizio, contiene i consigli fonti direttamente da Apple sull’ascolto di questo o di quell’altro brano in base a quanto già riprodotto.
      Include dunque album e playlist su misura oltre che nuove uscite potenzialmente d’interesse.
    • Scopri – Accedendovi puoi scoprire tutta la nuova musica del momento, le playlist, le classifiche, i video musicali ed i documentari sempre a sfondo musicale e puoi effettuare anche delle ricerche per genere.
    • Radio – È la sezione dedicata alle stazioni radio personalizzate del servizio.
      Si trova un po’ di tutto e per tutti i gusti:
      rap, pop, jazz.
      R&B e via discorrendo.
    • Libreria – È l’area mediante cui puoi gestire la tua libreria musicale e le tue playlist, sia per quel che concerne i contenuti personali che quelli ottenuti mediante Apple Music.

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    Oltre che accedendo alle varie sezioni di Apple Music summenzionate, puoi trovare singoli, album, playlist ed artisti in maniera più diretta, utilizzando il campo di ricerca apposito che trovi nella parte in alto a destra della finestra di iTunes, digitando al suo interno le parole chiave di riferimento e selezionando poi il risultato pertinente tra quelli che ti vengono proposti.

    Per quanto concerne invece l’ascolto di questo o di quell’altro contenuto, ti basta premere sul pulsante Play che trovi in corrispondenza delle copertine o di titoli ed è fatta.
    Previo clic sulla copertina di un album o di una playlist puoi poi accedere ai controlli avanzati che ti consentono di avviare la riproduzione casuale (il pulsante con la doppia freccia), aggiungere singoli brani, interi album o playlist alla libreria (il pulsante + Aggiungi oppure quello “+”) e scaricare contenuti da ascoltare offline (il pulsante con la nuvola e la freccia).
    Facendo invece clic destro sempre sulla copertina o sul nome del contenuto di riferimento, puoi accedere al menu contestuale tramite il quale rimuovere i download, riprodurre quanto scelto come successivo, in seguito ecc.

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    L’unico caso in cui non è disponibile alcun comando per la riproduzione e per la gestione sono le radio.
    Puoi solo avviarne l’asco facendo clic sul bottone Play e puoi interromperlo premendo su Stop.
    Tutto qui.

    Per la gestione della riproduzione e del volume bisogna invece fare riferimento ai comandi apposti collocati nella parte in alto della finestra di iTunes.
    Ci sono i pulsanti per andare avanti e indietro tra i brani, quelli per inserire il loop, la barra di regolazione del volume e la timeline del brano, il pulsante per attivare la riproduzione casuale e quello per visualizzare coda, cronologia e testo.

    Come funziona Apple Music su smartphone e tablet

    Ti interessa capire come funziona Apple Music su smartphone e tablet?
    Bene o male il meccanismo è lo stesso della versione per computer, quella fruibile tramite iTunes.
    Per servirtene, quello che devi fare è innanzitutto avviare l’app Musica sul tuo iPhone, iPad o iPod Touch oppure l’app Apple Music su Android.

    Nella schermata che successivamente ti verrà mostrata potrai scegliere se attivare il periodo di prova gratuito del servizio e/o quale abbonamento sottoscrivere.
    Esegui quindi il login al tuo account Apple dopodiché potrai personalizzare il funzionamento di Apple Music andando ad indicare quelli che sono i tuoi gusti musicali.
    Per esprimere le tue preferenze ti basta fare tap sugli elementi che preferisci in modo medio e doppio tap su quelli a cui non puoi assolutamente rinunciare.
    A procedura ultimata fai tap su Fine.

    Fatta anche questa, potrai finalmente cominciare ad usare Apple Music come meglio credi.
    Similmente a quanto avviene su desktop, anche l’app per smartphone e tablet presenta una suddivisone in sezioni a cui puoi accedere previa selezione delle relative vocio basso.
    Le sezioni imponibili son le stesse della variante desktop del servizio, quindi:
    Per te, Scopri, Radio e Libreria.
    In più trovi la sezione Cerca che ti consente di effettuare ricerche tra i tantissimi contenuti disponibili e che va utilizzata al posto del campo di ricerca annesso ad iTunes.

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    Per quel che conche invece la gestione della riproduzione di album, playlist e singoli brani, si può fare tutto tramite l’apposito mini-player collocato nella parte in basso della schermata dell’app.
    È possibile mettere in pausa o riprendere la riproduzione e passare drittamente al brano successivo.
    Ingrandendo il player (basta premirci sopra) si possono anche regolare il volume, aggiungere brani alla libreria e scaricarli localmente, avviarne la riprodurne su Apple TV ed altri deve collegati alla stessa rete ed accedere al menu con ulteriori opzioni per esprimere le preferenze, rimuovere un dato elemento dalla libreria ecc.

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    Per quanto riguarda poi la gestione dei vari contenuti, tappando sulla copertina di un album o di una playlist o sul nome di un brano e poi sul bottone Riproduci puoi avviarne la riproduzione ed accedere ai comandi avanzati per la riproduzione casuale (premendo sul pulsante con le due frecce), per aggiungere il tutto alla libreria (tramite il pulsante + Aggiungi oppure quello “+”) e per aggiungere singoli brani alle playlist, condividere gli album ed aggiungere like e dislike (previo tap sul bottone (…) e successiva scelta dell’opzione).
    Per il download in locale ti basta invece tappare sul pulsante con la nuvoletta.

    Solo nel caso specifico delle radio non son disponibili comandi avanzati per la gestione della riproduzione.
    L’unica cosa che è possibile fare è avviarne l’ascolto tappando sulla relativa immagine di copertina ed interromperlo successivamente premendo su Stop.

    Gestione della sottoscrizione

    Ad inizio guida ti ho detto che i nuovi iscritti ad Apple Music possono provare il servizio gratuitamente per 3 mesi e senza obbligo di rinnovo. Per evitare che scatti il rinnovo automatico dell’abbonamento o comunque nel caso in cui tu abbia effettuato la sottoscrizione al servizio e ci avessi ripensato o volessi modificarla puoi attenerti alle seguenti indicazioni per evitare che ti vengano sottratti dei soldi.

    Per gestire la sottoscrizione tramite iTunes, avvia il player multimediale sul tuo computer, clicca sulla voce Account annessa alla barra dei menu e poi su quella Visualizza il mio account… nel menu che si apre.

    Digita quindi la password relativa al tuo ID Apple dopodiché individua la sezione Impostazioni, clicca sul collegamento Gestisci che trovi accanto alla dicitura Abbonamenti, seleziona la voce Modifica in corrispondenza di Apple Music e poi clicc sul bottone Annulla abbonamento che sta in basso.
    Per concludere premi su Fine.
    Per ulteriori dettagli puoi fare riferimento alla mia guida dedicata.

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    Per modificare il tipo di sottoscrizione effettuata devi invece tappare sull’abbonamento di tuo interesse tra quelli disponibili in corrispondenza della sezione Opzioni, digitare la password del tuo ID Apple e dare conferma della scelta fatta.

    Se invece desideri gestire la sottoscrizione ad Apple Music tramite l’app Musica su iOS o mediante quella ad hoc per Android, devi accedere all’applicazione, recarti nella sezione Per te, tappare sulla tua foto in alto a destra e poi sul pulsante Vedi account in basso.

    Successivamente premi su Visualizza ID Apple e digita la password relativa al tuo account oppure sblocca il login tramite Touch ID o Face ID (se supportati). Nella nuova schermata visualizzata, tappa su Abbonamenti, poi su Abbonamento Apple Music e premi su Annulla abbonamento.
    Sempre se ritieni di aver bisogno di maggiori info, puoi leggere la mia guida sull’argomento che ti ho segnalato poc’anzi.

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    Se invece non vuoi annullare l’abbonamento ad Apple Music ma desideri semplicemente modificare il tipo di sottoscrizione effettuata, premi su quella da attivare in alternativa e conferma la scelta fatta.
    Facilissimo, non trovi?

    come fotografare una pagina web con mac

    come fotografare una pagina web con mac

    Dopo aver letto la mia guida su come fotografare lo schermo Mac, hai provato a realizzare lo screenshot di una pagina Web ma seguendo le indicazioni presenti nel tutorial vengono “fotografate” solo le porzioni di sito visibili su schermo?
    È normale, quella è una guida dedicata alla cattura di desktop e finestre, non pagine Internet.

    Se vuoi scoprire come fotografare una pagina Web con Mac, devi utilizzare degli strumenti adatti che ti consentano di realizzare istantanee complete dei siti che vuoi “immortalare” andando oltre quello che viene visualizzato attualmente nella finestra del browser.
    Ce ne sono tanti fra cui scegliere, lascia che te ne consigli qualcuno fra i più validi.

    Se vuoi sapere come fotografare una pagina Web con Mac ed utilizzi Safari come browser primario, ti consiglio di utilizzare l’estensione gratuita Awesome Screenshot che permette di catturare i siti Web nella loro interezza (non solo la porzione di pagina visualizzata su schermo) e di aggiungere scritte/annotazioni agli screenshot realizzati prima di salvarli sul computer o condividerli in Rete.

    Per installare Awesome Screenshot sul tuo Safari, collegati al sito Internet dell’estensione e clicca sul pulsante Get Awesome Screenshot.
    Apri dunque il file safariextz appena scaricato e fai click sul pulsante Installa per completare l’operazione.

    Ad installazione completata, puoi “fotografare” qualsiasi pagina Web con Awesome Screenshot semplicemente cliccando sull’icona dell’addon che compare nella barra degli strumenti di Safari e selezionando la voce Capture entire page dal menu che compare.

    Si aprirà una pagina con l’istantanea ottenuta e una barra degli strumenti in alto, attraverso la quale potrai aggiungere scritte, forme geometriche e frecce allo screenshot.
    Al termine delle modifiche, clicca sul pulsante Done e salva l’immagine sul tuo Mac facendo click destro su di essa e selezionando la voce Salva immagine col nome dal menu che si apre.

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    Se utilizzi Google Chrome come browser principale e vuoi fotografare una pagina Web con Mac, puoi ricorrere anche in questo caso ad Awesome Screenshot oppure rivolgerti ad un’altra estensione gratuita, come Webpage Screenshot.
    Per installarla sul tuo computer, collegati al Chrome Web Store e clicca prima su GRATIS e poi su Aggiungi.

    Al termine dell’operazione, potrai realizzare i tuoi screenshot semplicemente visitando la pagina da “immortalare”, cliccando sull’icona dell’addon presente nella barra degli strumenti di Chrome e selezionando la voce Tutta la pagina dal menu che compare.
    Al primo utilizzo, dovrai autorizzare Webpage Screenshot ad accedere alle pagine che visiti con Chrome (altrimenti non funzionerà).

    Si aprirà una pagina con l’istantanea ottenuta e una barra degli strumenti attraverso la quale aggiungere scritte, forme e quant’altro allo screenshot.
    Per salvare l’immagine sul Mac, clicca sul pulsante Save collocato in alto a destra.
    Altrimenti puoi usare uno dei pulsanti di condivisione per inviare lo screenshot come allegato di Gmail, salvarlo in Dropbox o caricarlo su Google Drive.

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    Utilizzi Mozilla Firefox?
    Allora sappi che puoi realizzare facilmente degli screenshot delle pagine Web usando l’estensione gratuita Nimbus Screenshot.
    Per installarla sul tuo Mac, collegati al sito Internet Mozilla Addons e cliccando prima su Aggiungi a Firefox e poi su Installa adesso.

    Ad operazione completata, potrai “fotografare” qualsiasi pagina Web semplicemente cliccando sull’icona dell’estensione presente nella toolbar di Firefox e selezionando la voce Entire page dal menu che compare.

    Si aprirà una pagina con l’immagine catturata e una barra degli strumenti con la quale modificarla con scritte, frecce, forme geometriche ed altri elementi.
    Al termine delle modifiche, clicca sul pulsante Done e scegli se salvare l’immagine sul tuo Mac facendo click sul pulsante Save as image o se caricarla su Google Drive cliccando sull’apposito pulsante.

    come fotografare lo schermo mac

    come fotografare lo schermo mac

    Sei appena passato a Mac, ti trovi bene, ma non sei ancora riuscito a prendere confidenza con tutte le funzioni del tuo nuovo ambiente di lavoro.
    Ora, per esempio, un amico ti ha chiesto di inviargli lo screenshot di una pagina Web e tu – che su Windows eri abituato all’utilizzo del classico tasto Print Screen – ti trovi in difficoltà perché non sai come riuscirci.

    Niente panico, amico mio! Ti do subito una bella notizia:
    per realizzare screenshot del desktop, di porzioni di schermo o singole finestre su macOS non occorre installare alcun programma aggiuntivo, si può fare tutto sfruttando la funzionalità di cattura dello schermo inclusa nel sistema operativo.
    Se vuoi saperne di più e vuoi imparare come fotografare lo schermo Mac, continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

    Ti anticipo che si tratta davvero di un gioco da ragazzi, non devi far altro che memorizzare alcune combinazioni di tasti dalla tastiera e imparare alcuni comandi da terminale che, qualora ne avessi bisogno, potrebbero consentirti di cambiare il formato e l’aspetto dei tuoi screenshot.
    Tempo pochissimi minuti e poi ti verrà tutto naturale, vedrai.

    Indice

    • Fotografare lo schermo del Mac (o singole finestre)
    • Metodo alternativo
    • Salvare gli screenshot nella clipboard
    • Cambiare formato screenshot Mac
    • Disattivare ombreggiatura screenshot
    • Cambiare nome e cartella di destinazione degli screenshot
    • Cambiare la combinazione di tasti per fotografare lo schermo su Mac
    • Modificare gli screenshot su Mac

    Fotografare lo schermo del Mac (o singole finestre)

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    Sei pronto a scoprire come fotografare schermo Mac?
    Bene, allora mettiamoci subito all’opera! Per realizzare uno screenshot dell’intero schermo, non devi far altro che premere la combinazione di tasti cmd+shift+3 sulla tastiera del tuo Mac e un’immagine in formato PNG con la “foto” del desktop verrà salvata automaticamente sulla scrivania di macOS.
    La corretta esecuzione del comando viene segnalata dalla riproduzione del suono di una macchina fotografica.

    Per catturare singole porzioni di schermo, devi invece premere la combinazione di tasti cmd+shift+4 sulla tastiera del tuo Mac e marcare l’area del desktop da “fotografare” tenendo premuto il tasto sinistro del mouse (e poi rilasciandolo per effettuare lo scatto).
    La stessa combinazione di tasti va usata quando si desidera realizzare lo screenshot di una singola finestra, ma anziché selezionare con il mouse la porzione di schermo da catturare occorre premere la barra spaziatrice sulla tastiera e poi cliccare sulla finestra da “immortalare”.
    L’immagine ottenuta avrà un effetto ombra davvero molto professionale.

    Se utilizzi una versione di macOS pari o successiva alla 10.14 (Mojave), dopo aver realizzato uno screenshot, vedrai comparire una sua miniatura nell’angolo in basso a destra dello schermo.
    Cliccando sulla miniatura in questione, potrai modificare o condividere lo screenshot rapidamente.

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    Per modificare lo screenshot, non dovrai far altro che selezionare gli strumenti di editing (es.
    forme geometriche, campi di testo, frecce ecc.) elencati in alto a sinistra nella finestra che si aprirà, mentre per condividerlo online dovrai cliccare sull’icona della condivisione (il quadrato con la freccia all’interno) collocato in alto a destra.

    Metodo alternativo

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    Non ami le scorciatoie da tastiera?
    Allora recati nel Launchpad del Mac, apri la cartella Altro e avvia Istantanea schermo:
    si tratta di un’altra utility inclusa “di serie” in macOS che permette di effettuare gli screenshot su Mac utilizzando direttamente il mouse.
    Inoltre consente anche di realizzare video del desktop del computer, tutto in una manciata di clic.

    Il funzionamento di Istantanea è estremamente intuitivo.
    La sua barra degli strumenti contiene vari pulsanti:
    i primi tre permettono di creare uno screenshot della Scrivania del Mac, di una finestra singola o di una porzione di schermo.
    Seguono i pulsanti per registrare un video di quello che succede sullo schermo del Mac o di una porzione di desktop; dopodiché c’è il pulsante Opzioni, che permette di regolare varie impostazioni avanzate relative alla cattura degli screenshot:
    permette, ad esempio, di scegliere se mostrare il puntatore del mouse nelle catture dello schermo, se mostrare la miniatura fluttuante degli screenshot dopo la loro realizzazione, di impostare un timer per ritardare la cattura dello schermo e di scegliere la cartella in cui salvare gli screenshot.
    Per effettuare uno screenshot con Istantanea schermo, basta dunque scegliere la modalità di cattura più adatta alle proprie esigenze e cliccare sul pulsante Acquisisci:
    tutto qui.

    Se utilizzi una versione di macOS precedente alla 10.14 (Mojave), puoi usufruire di una versione ridotta di Istantanea schermo, che non supporta la registrazione dei video e non permette di regolare le preferenze avanzate relative alla cattura degli screenshot.
    Ecco come funziona:
    dopo aver avviato l’applicazione, clicca sulla sua icona comparsa nella barra Dock (le forbici) e seleziona una delle quattro opzioni disponibili nel menu Scatto, in alto a sinistra.

    • Selezione per realizzare lo screenshot di una porzione di schermo.
    • Finestra per realizzare lo screenshot di una singola finestra.
    • Schermo per fotografare tutto lo schermo del Mac.
    • Schermo con timer per creare uno screenshot con 10 secondi di ritardo rispetto a quando si dà il comando.

    Ad operazione completata, si aprirà un’anteprima dello screenshot appena realizzato.
    Per salvarlo, seleziona la voce Salva dal menu File di Anteprima, in alto a sinistra.

    Se vuoi, negli screenshot realizzati con Istantanea puoi includere anche il cursore del mouse .
    Per attivare questa funzione, seleziona la voce Preferenze dal menu Istantanea (in alto a sinistra) e clicca sullo stile che intendi applicare al cursore da includere negli screenshot (es.
    freccetta o mano).

    Salvare gli screenshot nella clipboard

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    È possibile anche creare degli screenshot e copiarli direttamente nella clipboard di sistema anziché salvarli sotto forma di immagini sulla Scrivania:
    operazione che può tornare utile quando si vogliono incollare al volo le schermate di un programma o le foto del desktop in un documento di testo, un’email o in altre app.

    Per copiare gli screenshot nella clipboard di macOS basta utilizzare le stesse combinazioni di tasti viste in precedenza aggiungendo a queste ultime il tasto ctrl.
    In altre parole, se vuoi copiare negli appunti l’istantanea della Scrivania devi premere cmd+ctrl+shift+3 mentre se vuoi catturare una singola finestra o una porzione di schermo devi ricorrere alla combinazione cmd+ctrl+shift+4.

    Ad operazione completata, apri l’applicazione in cui incollare lo screenshot (es.
    Mail, Pages, Note) e premi la combinazione di tasti cmd+v per incollare l’immagine nel documento di destinazione.
    Se non vuoi usare la combinazione di tasti dalla tastiera puoi richiamare il comando Incolla anche dal menu Modifica o dal menu del click destro, è la stessa cosa.

    Cambiare formato screenshot Mac

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    Come detto in precedenza, per impostazione predefinita macOS salva gli screenshot in formato PNG applicando un elegante effetto ombra a quelli che ritraggono finestre singole.
    Se vuoi, però, è possibile cambiare questi parametri utilizzando dei semplici comandi del Terminale (utility simile al Prompt dei comandi di Windows che puoi trovare nella cartella Altro del Launchpad).
    Per cambiare il formato di file in cui macOS salva le istantanee dello schermo, utilizza il seguente comando del Terminale.

    defaults write com.apple.screencapture type formato

    Al posto del termine formato devi digitare l’estensione del formato di file in cui intendi salvare gli screenshot:
    sono supportati i formati JPG, BMP, TUF, TGA, JP2, PICT, PNG e PDF.
    Le modifiche riguardano sia gli screenshot a schermo intero sia gli screenshot delle singole finestre e delle singole porzioni di desktop.

    Per rendere effettive le impostazioni devi dare il comando killall SystemUIServer, in seguito al quale verranno ricaricate tutte le icone presenti nella barra dei menu del Mac.

    Nota: gli screenshot in formato JPG o BMP non presentano trasparenze, hanno uno sfondo bianco.
    Per ripristinare la creazione di istantanee in formato PNG puoi utilizzare lo stesso comando digitando PNG al posto di formato.

    Disattivare ombreggiatura screenshot

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    Non ti piace l’effetto ombra che macOS applica alle istantanee delle singole finestre?
    Nessun problema.
    Puoi disattivare l’ombreggiatura con questo comando, che si applica a tutti i formati di file.

    defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool true

    Per rendere effettive le modifiche, dai il comando killall SystemUIServer.
    Tutte le icone presenti nella barra dei menu del Mac scompariranno per un istante.

    Questo invece è il comando da usare nel caso in cui cambiassi idea e volessi ripristinare l’ombreggiatura.

    defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool false

    Cambiare nome e cartella di destinazione degli screenshot

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    Di default, macOS salva tutte le istantanee sulla Scrivania e assegna il loro il nome “Schermata” (seguito dalla data e dall’ora di realizzazione).
    Anche questi parametri possono essere cambiati facilmente con dei comandi del Terminale.

    • Per cambiare la cartella di destinazione degli screenshot digita defaults write com.apple.screencapture location cartella dove al posto di cartella devi inserire il percorso completo della cartella in cui salvare le immagini.
      Se non vuoi perdere tempo a digitare manualmente il percorso di destinazione degli screenshot, trascina la cartella nel Terminale.
      Il suo percorso comparirà automaticamente sulla linea di comando.
    • Per impostare il nome predefinito delle istantanee, dai il comando defaults write com.apple.screencapture name “nome file” dove al posto di nome file devi digitare il nome che intendi assegnare agli screenshot (se il nome è composto da un singolo termine puoi anche evitare l’utilizzo delle virgolette).

    Per rendere effettive le modifiche devi dare il comando killall SystemUIServer che farà ricaricare tutte le icone presenti nella barra dei menu del Mac.

    Cambiare la combinazione di tasti per fotografare lo schermo su Mac

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    Vorresti cambiare le combinazioni di tasti che permettono di fotografare schermo Mac?
    Non c’è nessun problema.
    Apri Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock di macOS) e seleziona la voce Tastiera dalla finestra che si apre.

    Adesso spostati sulla scheda Abbreviazioni, seleziona la voce Istantanee schermo dalla barra laterale di sinistra e clicca sulla combinazione di tasti corrispondente al comando che vuoi modificare.

    • Salva istantanea schermo come file se vuoi cambiare la combinazione di tasti per scattare uno screenshot dello schermo del Mac.
    • Copia istantanea schermo negli appunti se vuoi cambiare la combinazione di tasti per copiare il desktop del Mac nella clipboard.
    • Salva istantanea area selezionata come file se vuoi cambiare la combinazione di tasti per “fotografare” una singola finestra o una porzione di schermo.
    • Copia istantanea area selezionata negli appunti se vuoi cambiare la combinazione di tasti per salvare nella clipboard una singola finestra o una porzione di schermo del Mac.

    Dopo aver fatto click sulla combinazione di tasti da cambiare, premi la combinazione di tasti nuova che vuoi utilizzare e il gioco è fatto.
    Vedrai comparire la nuova scorciatoia da tastiera accanto al nome del comando, al posto di quella vecchia.

    In caso di ripensamenti puoi ripristinare le combinazioni di tasti predefinite (quelle che ti ho illustrato all’inizio del tutorial) facendo click sul pulsante Ripristina default che si trova in basso a destra.

    Modificare gli screenshot su Mac

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    Una volta finito di fotografare lo schermo Mac, puoi modificare rapidamente gli screenshot ottenuti con Anteprima, il software predefinito per l’apertura di foto e file PDF che è disponibile anche nelle versioni di macOS che non permettono di modificare gli screenshot “al volo”, cliccando sulle miniature che compaiono nell’angolo dello schermo.

    Il funzionamento del software è estremamente intuitivo:
    trovi tutti i principali strumenti di editing nella barra degli strumenti del programma e nella barra dei menu.
    Ad esempio, puoi regolare le dimensioni delle immagini selezionando la voce Regola dimensione dal menu Strumenti oppure inserire linee, quadrati e scritte negli screenshot cliccando prima sull’icona della valigetta (in alto a destra) e poi sullo strumento desiderato nella toolbar che compare nella finestra del software.

    Quando sei soddisfatto del risultato ottenuto, puoi esportare il tuo screenshot modificato sotto forma di file PNG, JPG o addirittura PDF selezionando la voce Esporta dal menu File.
    Se utilizzi una versione di Mac macOS pari o successiva a Lion, puoi inoltre contare sulla funzione di salvataggio automatico che registra tutte le modifiche effettuate su un’immagine direttamente sul file originale.

    Per ripristinare la vecchia versione di uno screenshot dopo averlo modificato, recati nel menu File > Ripristina a… di Anteprima e scegli se ripristinare la versione precedente del file o se sfogliare tutte le versioni dello screenshot disponibili per il ripristino.

    Qualora Anteprima non dovesse soddisfarti appieno, puoi provare a modificare i tuoi screenshot con Skitch di Evernote, un’applicazione gratuita che permette di fotografare lo schermo del Mac e modificare gli screenshot con frecce, scritte e quant’altro.
    Il software è disponibile sul Mac App Store ed è estremamente intuitivo, non incontrerai alcuna difficoltà nell’utilizzarlo.

    Come fotografare lo schermo iPhone

    Come fotografare lo schermo iPhone

    scritto da IlMagoDellaMela

    Qualche tempo fa, abbiamo visto insieme come fotografare lo schermo del PC in modo da realizzare screenshot da condividere sul Web, mostrare agli amici o sottoporre all’attenzione dei colleghi di lavoro.
    Questa pratica, però, non è riservata solo al mondo dei computer:
    è disponibile anche sui cellulari, dove può essere utilizzata per mostrare il funzionamento di una app, condividere la propria home screen in pubblico o per segnalare errori/malfunzionamenti ai servizi di assistenza tecnica.
    Eccomi dunque qui, pronto a offrirti un nuovo tutorial ed a spiegarti come fotografare lo schermo iPhone, che è uno degli smartphone più diffusi al mondo e – così come tutti i cellulari di ultima generazione – include una pratica funzione per “immortalare” tutto quello che succede sullo schermo.

    Se hai bisogno di effettuare uno screenshot sul tuo “iPhone”, prenditi dunque cinque minuti di tempo libero e leggi le indicazioni che trovi qui sotto:
    in men che non si dica imparerai come scattare delle “fotografie” alla home screen di iOS, alle app che hai installato sul tuo iPhone e a qualsiasi altro contenuto “passi” per lo schermo del tuo telefono.
    La procedura è estremamente intuitiva ed è comune a tutti i modelli di iPhone ed tutte le versioni di iOS, rimarrai stupito dalla sua disarmante semplicità!

    Fare screenshot su iPhone

    Come ti dicevo, contrariamente a quel che tu possa pensare, la procedura da seguire per poter fotografare lo schermo dell’iPhone è semplicissima, forse anche troppo.

    Tutto quello che bisogna fare è infatti premere due tasti.

    • basta premere in contemporanea il tasto Home (quello che si trova al centro, sotto lo schermo dello smartphone)
    • e il tasto di accensione (che è collocato in alto a destra nei modelli di iPhone pari o inferiori al 5s e sul lato destro del terminale nei modelli di iPhone pari o superiori al 6)

    La corretta esecuzione del comando viene sottolineata dalla riproduzione di un suono che simula lo scatto fotografico e dal fatto che lo schermo diventa tutto bianco per un istante.

    Gli screenshot possono essere catturati non solo nella schermata principale del iPhone, ma anche in tutte le applicazioni e i giochi eseguiti su di esso.
    Il comando funziona sempre.

    Tutti gli screenshot catturati vengono salvati nella app Foto così come accade per tutte le foto “normali” scattate con la fotocamera del telefonino.

    Se vuoi visualizzare solo gli screenshot e non il resto delle foto che hai scattato con l’iPhone

    • seleziona la scheda Album della app foto
    • premi sull’album Istantanee schermo.

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    Da notare che a partire da iOS 11, una volta scattate, le foto fatte allo schermo dell’iPhone vengono mostrate in miniatura nell’angolo in basso a sinistra del display del dispositivo e premendoci sopra è possibile visualizzarle in maniera ingrandita ed accedere subito allo strumento di modifica degli screenshot.

    Tramite lo strumento di modifica puoi editare come meglio credi i tuoi screenshot sfruttando gli appositi tool a schermo.

    Più precisamente, hai a tua disposizione lo strumento penna e quello matita, un evidenziatore, una gomma ed uno strumento di selezione oltre che un selettore per i colori da utilizzare per i tratti.

    Tutte le modifiche apportate possono essere eventualmente annullate o aggiunge nuovamente utilizzando i tasti con le frecce in alto a destra.

    Pigiando invece su + (simbolo più) in basso a destra puoi aggiungere un testo, una firma oppure ingrandire una determinata porzione della schermata catturata andando ad inserire una lente.

    Puoi anche aggiungere ulteriori elementi quali quadrati, cerchi, fumetti e frecce.

    Ti faccio inoltre notare che se hai bisogno puoi zoomare la schermata catturata utilizzando il classico pinch to zoom.

    Se hai realizzato più di uno screenshot, puoi anche effettuare più modifiche in simultanea scorrendo tra le varie schermate annesse all’editor e selezionando di volta in volta quella su cui ti interessa andare ad agire.

    Quando sei soddisfatto delle modifiche apportate, tappa sulla voce Fine in alto a sinistra e poi su Salva su Foto per salvare il tutto nel rullino oppure premi sul simbolo della condivisione in basso, sempre sulla sinistra, per condividere tutti gli screenshot scattati in altre app, per stamparli, per salvarli nell’app File e per effettuare svariate altre operazioni di “importazione”.

    Se non vuoi intervenire su tutti gli screenshot scatti ma solo su alcuni, ricordati di deselezionarli in fase di condivisione.
    Se invece ci hai ripensato e vuoi eliminare gli screenshot catturati, tappa sempre su Fine ma, in questo caso, scegli Elimina istantanea schermo.

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    Se invece non ti interessa apportare modifiche all’immagine, ignora semplicemente l’anteprima, sparirà da sola dopo qualche istante.

    Se proprio ti infastidisce e non sei disposto ad attendere oltre, puoi anche rimuoverla “manualmente” premendoci sopra e, continuando a tenere premuto, trascinandola rapidamente verso sinistra.

    Fare screenshot su un iPhone senza usare tasti fisici

    Non riesci più a fare gli screenshot sul tuo iPhone perché uno dei tasti del telefono si è danneggiato?
    Non disperare! Recandoti nelle impostazioni di iOS e attivando la funzione AssistiveTouch puoi realizzare delle istantanee dello schermo dell’iPhone utilizzando un comodo pulsante virtuale.

    Per essere ancora più precisi, quello che devi fare è recarti nella sezione Impostazioni di iOS (premendo sull’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), spostarti su Generali > Accessibilità > AssistiveTouch e attivare la levetta relativa alla funzione AssistiveTouch.

    • Ad operazione completata
    • premi sul pulsante virtuale che compare sullo schermo dell’iPhone
    • seleziona le voci Dispositivo
    • Altro dal menu che si apre
    • fai tap sul bottone Istantanea schermo per catturare lo screenshot.

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    Per quel che concerne invece le operazioni di salvataggio, modifica e condivisione degli screenshot catturati, valgono le medesime indicazioni che ti ho fornito qualche riga già su, quando ti ho spiegato come effettuare la cattura degli screenshot sul iPhone sfruttando la classica combinazione di tasti fisici.

    Fotografare le pagine Web su iPhone

    Qualche riga più su ti ho detto che è possibile fotografare lo schermo dell’iPhone in qualsiasi circostanza, indipendentemente dalle app o dai giochi aperti, ma mettiamo il caso che tu volessi catturare lo screenshot di una pagina Web.
    Provando a premere Home+Power in Safari, verrebbe fotografata solo la porzione della stessa visualizzata sullo schermo di iPhone compresa di barra degli strumenti del browser e non la pagina Web nella sua interezza.

    E allora come fare a realizzare uno screenshot della pagina intera, senza toolbar o altri elementi di disturbo?
    La risposta è semplice e si chiama Awesome Screenshot.
    Di che cosa si tratta esattamente?

    Awesome Screenshot è una app gratuita per iPhone che permette di catturare intere pagine Web (per tutta la lunghezza, non solo la parte visualizzata a schermo) sotto forma di immagine.
    Può essere usata in modalità standard o sotto forma di estensione per Safari, ma quest’ultima modalità te la sconsiglio in quanto è soggetta a frequenti crash.

    Per usare Awesome Screenshot in modalità standard, avvia l’applicazione, incolla l’indirizzo della pagina Web che intendi “catturare” nella barra che si trova in alto e premi sul pulsante Vai per avviare la creazione dello screenshot.

    • fai tap sull’icona Full page che si trova in alto a destra nella schermata che si apre
    • aggiungi (se vuoi) delle annotazioni o delle frecce alla tua istantanea
    • premi prima sul segno di spunta verde
    • poi su Save per salvare l’immagine nel rullino di iOS.

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    Quando Awesome Screenshot ti chiede il permesso per accedere alle foto, rispondi in maniera affermativa, altrimenti non sarà in grado di salvare gli screenshot nell’applicazione Foto (e più precisamente nell’album intitolato Awesome Screenshot).

    • Se invece vuoi usare Awesome Screenshot per modificare gli screenshot realizzati in precedenza con il tuo iPhone (non necessariamente quelli riguardanti le pagine Web)
    • avvia la app
    • premi sull’icona che si trova al centro dello schermo
    • seleziona l’immagine da ritoccare.

    In alternativa puoi rivolgerti ad Annotable, un’applicazione che permette di personalizzare gli screenshot realizzati su iPhone con scritte, frecce, effetti di sfocatura (per oscurare le informazioni sensibili) e altri strumenti molto utili.
    Si può scaricare gratis, ma alcune funzioni si possono sbloccare solo tramite l’effettuazione di acquisti in-app:
    lo sblocco dei singoli strumenti costa 2,29 euro, mentre l’intero set degli strumenti disponibili nella app costa 10,99 euro.

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    Unire gli screenshot iPhone

    Hai catturato due o più screenshot relativi a una discussione su WhatsApp o Facebook Messenger?

    Vorresti unirli in un’unica immagine?

    Allora affidati a Tailor.

    Si tratta di un’applicazione che riconosce automaticamente gli screenshot presenti nel rullino di iOS e unisce quelli che combaciano tra loro.

    È gratis, ma imprime un watermark (cioè un logo) alle immagini che unisce.

    Per rimuovere questa limitazione occorre acquistare la versione completa della app, che costa 3,49 euro.

    Utilizzare Tailor è davvero un gioco da ragazzi, non devi far altro che avviare la app, darle il permesso di accedere alle foto di iOS e selezionare gli screenshot da unire (che verranno riconosciuti in automatico).
    Ad operazione completata, premi sul pulsante Share e scegli se salvare l’immagine nel rullino di iOS (premendo sul pulsante Save image) o se condividerla in un’altra applicazione selezionando la sua icona nel menu che si apre.

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    Un’altra ottima app che permette di unire gli screenshot su iPhone (sia in verticale che in orizzontale) è LongScreen, la quale costa 3,49 euro ma giustifica il suo prezzo con una serie di funzionalità davvero interessanti:

    innanzitutto permette di unire qualsivoglia tipo di screenshot, non solo quelli che combaciano tra loro; poi offre la possibilità di “pulire” la barra di stato dell’iPhone rimuovendo il nome dell’operatore telefonico, la percentuale di carica della batteria e l’orario (sostituendoli con delle informazioni predefinite) e consente di incorniciare gli screenshot in rappresentazioni grafiche dell’iPhone.

    L’utilizzo di LongScreen è estremamente intuitivo.
    Dopo aver avviato l’applicazione e averle consentito di accedere al rullino di iOS, seleziona gli screenshot da unire, imposta l’allineamento orizzontale o verticale delle immagini usando le apposite icone collocate in alto e premi sul bottone Merge.

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    Nella schermata che si apre

    • fai tap sull’icona della bacchetta magica
    • imposta la spaziatura che deve intercorrere fra uno screenshot e l’altro (padding)
    • scegli se attivare la “pulizia” della barra di stato (clean up status bar)
    • imposta il tipo di affiancamento che deve essere usato per le immagini
    • scegli se adottare una cornice a forma di iPhone (space grey o silver).
    • Una volta impostate tutte le tue preferenze
    • premi sull’icona della freccia collocata in basso a sinistra
    • scegli se salvare l’immagine finale nel rullino di iOS (Save image) o se condividerla in altre app selezionando le loro icone dal menu che si apre.

    come formattare usb mac

    come formattare usb mac

    Chi sceglie di passare da Windows a macOS, specie nei primi tempi, riscontra sempre qualche piccola difficoltà nel cercare di adattarsi al sistema operativo della “mela morsicata” (che comunque, alla lunga, risulta estremamente intuitivo).
    Come dici?
    Anche tu hai appena effettuato lo “switch” da PC a Mac e vorresti una mano a risolvere i tuoi primi dubbi legati al mondo Apple?
    Nessun problema.
    Dimmi pure:
    che tipo di problema hai?
    Devi formattare una chiavetta o un hard disk portatile e non sai come formattare una USB con Mac?
    Tranquillo:
    si tratta di un gioco da ragazzi e, se vuoi, posso spiegarti io come procedere.

    Nelle righe successive, andrò dunque a spiegarti come formattare le chiavette e gli hard disk USB su macOS adoperando uno strumento apposito già incluso nel sistema, utile gestire tutti i dispositivi di archiviazione collegati o integrati nel computer.
    Il tutto, ovviamente, spiegandoti come scegliere le impostazione giuste da utilizzare in base alle tue esigenze.

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo, prenditi un po’ di tempo libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di questa guida.
    Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che sarai anche pronto a darmi ragione riguardo il fatto che si trattava di un vero e proprio gioco da ragazzi.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come formattare chiavetta USB Mac
      • Come formattare USB da Mac per Windows
      • Come formattare USB Mac in NTFS
      • Come formattare USB su Mac da Terminale

    Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come formattare una chiavetta USB con Mac, ci sono alcune informazioni preliminari che mi sembra doveroso fornirti.

    In primo luogo, ci tengo a precisare in cosa consiste, esattamente, la procedura di formattazione.
    Con il termine in questione, viene fatto riferimento a quell’operazione che consente di predisporre un determinato supporto di memoria di massa al fine di poterlo poi usare per archiviarci i propri dati.
    Detta in altri termini, la formattazione consente di stabilire come hard disk, chiavetta USB ecc.
    devono gestire i file che successivamente andranno a contenere, eliminando i dati contenuti attualmente dall’unità.

    Nel mettere in atto la procedura di formattazione è poi fondamentale scegliere un file system adeguato, vale a dire il sistema che determina la compatibilità del supporto di memoria con i vari sistemi operativi e i vari dispositivi, la grandezza massima dei singoli file che si possono archiviare su quest’ultimo e il modo in cui essi vengono gestiti sul drive. Di seguito trovi indicati i file system principali (di macOS e non) e le loro caratteristiche.

    • HFS/HFS+ e APFS – sono i file system dei Mac.
      APFS è più recente e offre prestazioni migliori, specie per quel che concerne gli SSD.
      È consigliabile usarli solo se il supporto di memoria da formattare verrà impiegato in via esclusiva su dei Mac.
    • FAT32 – è il file system più datato e più diffuso su tutti i dispositivi (computer, dispositivi mobili, Smart TV, decoder, console per videogiochi ecc.).
      Ha tuttavia diversi difetti, tra cui l’impossibilità di gestire singoli file più grandi di 4GB e la tendenza a frammentare parecchio i dati (rallentandone l’apertura).
      A suo favore ha il vantaggio di essere supportato praticamente da qualsiasi dispositivo e OS.
      È l’ideale se bisogna usare un supporto di memoria con tanti device e/o sistemi operativi diversi, oltre che, chiaramente se si hanno esigenze specifiche relative all’uso del disco su un dispositivo che supporta solo il file system FAT32.
    • NTFS – è il file system predefinito di Windows.
      Non gode del medesimo supporto del FAT32 (sui Mac è supportato solo in lettura, per usarlo in scrittura occorre ricorrere a delle soluzioni apposite di terze parti), ma offre prestazioni migliori, è meno soggetto alla frammentazione e non ha il limite dei 4GB per file.
      Chiaramente, è la soluzione ideale per chi deve usare un supporto di memoria prevalentemente su Windows.
    • ExFAT – è una versione evoluta del FAT32.
      Supporta una vasta gamma di dispositivi e sistemi operativi e non ha il limite dei 4GB per file.
      Ottimo per chi deve usare un supporto di memoria su più OS e dispositivi e ha necessità di archiviarci sopra file più grandi di 4GB.
    • EXT3/EXT4 – sono i file system del mondo Linux, per cui vanno presi in considerazione solo se si sta formattando un disco da usare con il sistema operativo in questione.

    Visto che, come già detto, la formattazione di un’unità comporta la cancellazione di tutti i dati eventualmente presenti su di essa, è necessario eseguire un backup degli stessi.

    Infine, ti segnalo che se hai un Mac di recente produzione, con sole porte Thunderbolt in formato USB-C, per poter collegare unità standard con connettore USB classico (USB-A) al computer, devi procurarti un apposito hub o adattatore.

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    Come formattare chiavetta USB Mac

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    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire come formattare una chiavetta USB su Mac.
    Per compiere l’operazione in oggetto, puoi affidarti a Utility Disco:
    lo strumento predefinito di macOS per la gestione dei supporti di memorizzazione esterna e interna.
    Grazie a esso, infatti, è possibile formattare chiavette USB, dischi fissi e schede di memoria, suddividere i dischi in partizioni, creare file DMG e altro ancora.

    Per servirtene, provvedi in primo luogo a collegare a una delle porte USB del Mac la chiavetta relativamente alla quale desideri andare ad agire, dopodiché richiama Utility Disco selezionando la relativa icona (quella con il disco fisso e lo stetoscopio) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

    Ora che visualizzi la finestra di Utility Disco sulla scrivania, fai clic prima sul nome della chiavetta presente nel menu laterale di sinistra (se visualizzi solo le partizioni, per rimediare clicca sul menu Vista, in alto, e scegli la voce Mostra tutti i dispositivi) e poi sul pulsante Inizializza, posto in alto. Seleziona poi il file system che intendi utilizzare per formattare l’unità dal menu a tendina Formato, scegliendo tra APFS, MacOS esteso journaled (che sarebbe HFS+), MS-DOS FAT (che sarebbe FAT32) oppure ExFAT.

    Successivamente, digita il nome che vuoi alla chiavetta USB disco nel campo Nome, seleziona lo schema della mappatura tra Mappa partizione GUID (che è quello predefinito di macOS) e Master Boot record (MBR) (per le unità da usare su Windows) dal menu a tendina Schema e fai clic sul pulsante Inizializza, per avviare l’operazione.

    Entro qualche secondo, la procedura di formattazione verrà portata a termine.
    Quando completata, ti verrà mostrato un apposito messaggio su schermo, accompagnato da un segno di spunta verde.
    Premi, dunque, sul pulsante Fine, per chiudere l’avviso.

    Se vuoi, prima di avviare il processo di formattazione puoi anche regolare il grado di sicurezza con cui l’operazione viene eseguita, vale a dire il numero di volte che i dati presenti sulla chiavetta USB formattata devono essere sovrascritti, in modo tale da non risultare eventualmente recueprabili ricorrendo all’uso di strumenti appositi, come quelli di cui ti ho parlato nella mia guida su come recuperare i file cancellati,

    Per riuscirci, prima di cliccare sul bottone Inizializza nella finestra di Utility Disco, fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza e imposta il grado di sicurezza che preferisci, spostando il cursore sulla barra di regolazione apposita.
    Puoi decidere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura (ossia che consente abbastanza facilmente il recupero dei dati cancellati) oppure molto sicura ma più lenta.
    In tutto, ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti che si possono selezionare:
    una volta fatta la tua scelta, premi sul bottone OK.

    Come formattare USB da Mac per Windows

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    Se hai bisogno di formattare un drive USB da Mac per Windows, ti basta mettere in pratica il medesimo procedimento che ti ho descritto nel capitolo precedente, andando però ad adottare alcune accortezze per fare in modo che la chiavetta USB possa poi essere impiegata senza problemi sui sistemi operativi di casa Microsoft.

    Tutto quello che devi fare, dopo aver collegato la chiavetta o l’hard disk USB al Mac, avviato Utility Disco, selezionato il nome del dispositivo dalla barra laterale di sinistra e cliccato sul pulsante Inizializza che si trova in alto, è scegliere un file system tra MS-DOS (FAT) ed ExFAT dal menu a tendina Formato e impostare lo schema della mappatura su Master Boot Record (MBR) (che è quello usato attualmente da Windows) dal menu a tendina Schema.
    Regola, infine, le opzioni relative alla sicurezza (se vuoi) e clicca sul bottone Inizializza, per procedere.

    Come formattare USB Mac in NTFS

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    Vuoi formattare una USB su Mac in NTFS, il file system predefinito di Windows?
    Sebbene questo, per impostazione predefinita, sia supportato da macOS solo in lettura e quindi non possa essere usato sui computer a marchio Apple per operazioni diverse (scrittura, modifica e formattazione di hard disk, chiavette), ti comunico che, ricorrendo all’uso di alcuni appositi software, è possibile scavalcare questa limitazione.

    Tra i programmi utili allo scopo, maggiormente diffusi e apprezzati, c’è Paragon NTFS for Mac che è a pagamento (costa 19,95 euro) ma lo si può provare gratis e senza limitazioni per 10 giorni.

    Per effettuarne il download, recati sul sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download posto a destra.
    A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e avvia il file Installa Paragon NTFS for Mac OS X che si trova al suo interno, facendo doppio clic su di esso.

    Nella finestra che si apre, spunta la casella accanto alla voce I accept the Software License Agreement, clicca sul pulsante Avanti, digita la password di amministrazione del Mac e premi sul bottone Installa assistente.
    In seguito, fai prima clic sul pulsante Avanti, per avviare il periodo di prova del programma, e poi su quello Riavvia, per concludere il setup e riavviare il Mac.

    Se nel fare ciò vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema visualizzata sullo schermo.

    Una volta effettuato nuovamente l’accesso al tuo account utente su Mac, potrai formattare la tua chiavetta o unità impostando il file system NTFS:
    per riuscirci, collega l’unità USB a una delle porte USB del Mac, avvia Utility Disco, seleziona il nome della chiavetta USB dalla barra laterale di sinistra, premi sul bottone Inizializza che si trova in alto, seleziona la voce NTFS dal menu a tendina Formato e l’opzione Master Boot Record (MBR) dal men a tendina Schema, dopodiché procedi in maniera analoga a quanto ti ho indicato nel capitolo a inizio guida relativo alla formattazione “generica” delle chiavetta USB sui computer Apple.

    Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche descritte in questo capitolo e per scoprire quali altri programmi puoi sfruttare per usare il file system NTFS su macOS, fa’ riferimento al mio tutorial incentrato specificamente su come formattare in NTFS con Mac.

    Come formattare USB su Mac da Terminale

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    In conclusione, voglio spiegarti come formattare una chiavetta USB da Terminale, richiamando quindi i comandi di Utility Disco da riga di comando.
    La procedura può sembrare un po’ più da “smanettoni”, ma è comunque abbastanza semplice da attuare.

    Per riuscire nell’impresa, provvedi in primo luogo a collegare la chiavetta (o un’altra) USB di tuo interesse a una delle porte USB dal Mac, dopodiché richiama il Terminale selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

    A questo punto, digita il comando diskutil list, seguìto dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera, in modo tale da visualizzare l’elenco delle periferiche d’archiviazione collegate al Mac.

    Individua, dunque, la chiavetta USB su cui vuoi andare ad agire dall’elenco che ti viene mostrato e impartisci il comando diskutil erasedisk fileSystem nuovoNome /dev/percorsoMemoria (al posto di fileSystem devi inserire il file system che hai scelto, al posto di nuovoNome devi digitare il nome che vuoi assegnare alla periferica, mentre al posto di percorsoMemoria devi immettere il percorso dove si trova la chiavetta USB), premi ancora il tasto Invio sulla tastiera del Mac e attendi che la procedura venga avviata e porta a termine.

    come formattare una chiavetta usb con mac

    come formattare una chiavetta usb con mac

    Passare da Windows a macOS non è così traumatico come qualcuno vorrebbe far credere ma, com’è logico che sia in queste circostanze, bisogna prendersi qualche settimana di tempo per ambientarsi al meglio nel nuovo sistema operativo e acquisire la necessaria confidenza con i suoi menu, le sue funzioni e tutti gli strumenti che sono integrati in esso.

    Quando si affronta un cambiamento così radicale, insomma, anche le procedure più comuni, come la formattazione di una pendrive, richiedono maggiore attenzione.
    Ecco perché oggi ho deciso di darti una mano e di proporti un’apposita guida passo-passo su come formattare una chiavetta USB con Mac.

    Come ti dicevo, anche se in apparenza potrà sembrarti complicato, l’operazione in questione è in realtà estremamente semplice e richiede soltanto pochi minuti per essere portata a termine.
    Prenditi, dunque, un po’ di tempo libero solo per te e metti in pratica i suggerimenti che sto fornirti.
    Il risultato è garantito!.

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come formattare una chiavetta USB sul Mac
      • Da Utility Disco
      • Da Terminale
    • Come formattare una chiavetta USB per Mac e Windows
      • Come formattare una chiavetta USB NTFS con Mac
    • Informazioni preliminari

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      Prima di entrare nel vivo del tutorial, quindi prima di andarti a spiegare come formattare una chiavetta USB con Mac, ci sono alcune informazioni preliminari che è mio dovere fornirti per fare in modo che tutto fili per il verso giusto.

      Tanto per cominciare, è bene specificare cosa si intende, esattamente, quando si parla di formattazione.
      Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, si tratta di quella procedura che permette di “resettare” e predisporre una memoria di massa per archiviare i dati.

      Grazie a essa, dunque, è possibile determinare come chiavette, hard disk ecc.
      debbano gestire i file che andranno a contenere.
      Ciò comporta l’eliminazione dei dati presenti attualmente sull’unità.

      Un’altra cosa importante da sapere è che la formattazione può essere eseguita usando vari file system.
      Il file system è quello che gestisce il modo in cui vengono archiviati i dati sul dispositivo e, di conseguenza, determina la sua compatibilità con sistemi operativi e dispositivi, oltre che la grandezza massima dei singoli file che si possono archiviare sul supporto.

      Qui sotto trovi indicati i file system principali che è possibile usare per formattare i drive su macOS.

    • HFS/HFS+ e APFS – si tratta dei file system dei Mac.
      APFS è più recente e garantisce prestazioni migliori, in particolare per quanto riguarda gli SSD.
      È consigliabile usarli solo se il supporto di memoria da formattare verrà utilizzato esclusivamente su dei dispositivi Apple.
    • FAT32 – è il file system più datato nonché quello maggiormente diffuso (viene usato su computer, dispositivi mobili, Smart TV, decoder, console per videogiochi ecc.).
      Presenta però vari difetti, come l’impossibilità di gestire singoli file più grandi di 4GB e la tendenza a frammentare maggiormente i dati, con la conseguenza di rallentarne l’apertura.
      È però supportato praticamente da qualsiasi dispositivo e sistema operativo.
      È insomma la soluzione migliore se è necessario interfacciarsi con tanti device e/o OS diversi, oltre che, ovviamente, qualora si avessero esigenze specifiche relative all’uso del disco su un dispositivo compatibile solo con il file system in oggetto.
    • ExFAT – si tratta di una versione più evoluta del FAT32.
      Supporta numerose tipologie di dispositivi e sistemi operativi, non ha il limite dei 4GB per file ed è meno soggetto alla frammentazione.
      È l’ideale per chi deve interfacciarsi con più OS e device e ha necessità di archiviarci sopra file con dimensioni maggiori di 4GB.
    • NTFS – è il file system predefinito di Windows.
      Non è supportato alla stessa maniera del FAT32 (sui Mac è supportato solo in lettura, per usarlo in scrittura bisogna sfruttare soluzioni di terze parti), ma offre prestazioni migliori, è meno soggetto alla frammentazione e non ha il limite dei 4GB per file.
      Ovviamente, rappresenta la migliore soluzione per coloro che devono usare un dispositivo d’archiviazione perlopiù su Windows.
    • EXT3/EXT4 – sono i file system del mondo Linux.
      Vanno quindi presi in considerazione solo se si sta formattando un dispositivo da usare con una delle tante distro di questo sistema operativo.

    Considerando che la procedura di formattazione comporta inevitabilmente la perdita dei dati presenti sulla chiavetta USB oggetto della procedura, prima di mettere in pratica le istruzioni che trovi in questa mia guida, ti consiglio di effettuare un backup dei file eventualmente presenti sul supporto, in modo tale da potervi accedere senza problemi anche in un secondo momento.
    Per maggiori informazioni in tal senso, ti suggerisco la lettura del mio tutorial specifico sull’argomento.

    Sappi, inoltre, che se possiedi un MacBook di recente produzione, dotato di sole porte Thunderbolt in formato USB-C, per collegare al computer unità standard con connettore USB classico (USB-A) dovrai sfruttare un hub o adattatore da USB-A a USB-C, come quelli che trovi segnalati qui sotto.

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    Come formattare una chiavetta USB sul Mac

    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo della questione e andiamo a scoprire, insieme, quali sono i passaggi da compiere per formattare una chiavetta USB con Mac.

    Da Utility Disco

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    Se vuoi imparare a formattare una chiavetta USB con Mac, il primo passo che devi compiere è quello di collegare la pendrive di tuo interesse a una delle porte USB del computer e avviare Utility Disco, l’applicazione disponibile “di serie” su macOS grazie alla quale è possibile gestire dischi e partizioni.
    Per procedere, fai clic sulla relativa icona (quella con il disco fisso e lo stetoscopio) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

    Una volta visualizzata la finestra di Utility Disco sulla scrivania, seleziona il nome della chiavetta USB che intendi formattare dalla barra laterale di sinistra (se visualizzi solo le partizioni, per rimediare, clicca sul menu Vista che si trova in alto e scegli la voce Mostra tutti i dispositivi da quest’ultimo), dopodiché premi sul bottone Inizializza collocato in cima.

    A questo punto, indica il file system che vuoi usare per formattare il drive dal menu a tendina Formato, scegliendo tra APFS, MacOS esteso journaled (che sarebbe HFS+), MS-DOS FAT (che sarebbe FAT32) oppure ExFAT.

    In seguito, immetti il nome che vuoi alla pendrive nel campo Nome e seleziona lo schema della mappatura tra Mappa partizione GUID (che è quello predefinito di macOS) e Master Boot record (MBR) (per le unità da usare su Windows) dal menu a tendina Schema.

    Se lo ritieni necessario, puoi anche determinare il grado di sicurezza con il quale vuoi che la formattazione venga eseguita, ovvero puoi definire il numero di volte che i dati presenti sul dispositivo d’archiviazione debbano essere sovrascritti.
    Più volte un file viene sovrascritto e minori diventano le possibilità che questo possa essere recuperato attraverso software per il recupero dei dati cancellati, come quelli che ti ho segnalato nella mia guida su come recuperare file cancellati.

    Per fare ciò, premi sul pulsante Opzioni di sicurezza e definisci il grado di sicurezza che preferisci, spostando il cursore sulla barra di regolazione apposita:
    puoi decidere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
    In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza.
    Una volta fatta la tua scelta, clicca sul pulsante OK per confermare le tue intenzioni.

    Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, per dare il via alla procedura di formattazione, fai clic sul pulsante Inizializza.
    Nel giro di qualche secondo, ti verrà mostrata una barra di avanzamento di colore blu collocata al centro della finestra e indicante il grado di completamento dell’operazione.
    Al termine, vedrai comparire un apposito messaggio sullo schermo.
    Provvedi, dunque, a chiudere l’avviso, facendo clic sul pulsante Fine.

    Da Terminale

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    In alternativa all’uso di Utility Disco, puoi valutare di formattare una chiavetta USB con Mac agendo da riga di comando, ovvero sfruttando il Terminale.
    Sebbene questo possa sembrare un procedimento meno pratico di quello visto in precedenza, in realtà non sono richieste competenze tecniche particolari per potersene avvalere:
    solo un po’ di attenzione.

    Per cui, provvedi a collegare il dispositivo di tuo interesse a una delle porte USB del Mac, dopodiché richiama il Terminale selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad e digita il comando diskutil list, seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera, per visualizzare l’elenco delle periferiche d’archiviazione collegate al Mac.

    In seguito, individua la pendrive da formattare nell’elenco che ti viene mostrato e impartisci il comando diskutil erasedisk fileSystem nuovoNome /dev/percorsoMemoria (al posto di fileSystem inserisci il file system che hai scelto, al posto di nuovoNome digita il nome che vuoi assegnare alla periferica, mentre al posto di percorsoMemoria immetti il percorso dove si trova la chiavetta USB); premi nuovamente il tasto Invio sulla tastiera del Mac e aspetta che la procedura venga avviata e completata.

    Come formattare una chiavetta USB per Mac e Windows

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    Se hai la necessità di formattare una chiavetta USB con Mac e hai bisogno di usare la chiavetta in questione anche su Windows, devi mettere in pratica la procedura che ti ho descritto nel passo a inizio guida, avendo l’accortezza, di scegliere come file system MS-DOS (FAT) oppure ExFAT dal menu a tendina Formato e di impostare lo schema della mappatura su Master Boot Record (MBR) (ovvero quello usato attualmente da Windows) dal menu a tendina Schema.

    In questo modo, otterrai una chiavetta accessibile sia in lettura che in scrittura sia da macOS che da Windows.

    Come formattare una chiavetta USB NTFS con Mac

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    Considerando che il file system NTFS è stato progettato da Microsoft per i sistemi Windows e su macOS è supportato solo in lettura, non è possibile formattare una chiavetta USB con Mac impostando quest’ultimo.
    Almeno non usando gli strumenti presenti “di serie” nel sistema operativo.

    Esiste infatti un sistema per aggirare questa limitazione e consiste nel ricorrere ad appositi strumenti di terze parti che portano il supporto completo al file system NTFS, anche in scrittura, sui Mac.

    Per tutti gli approfondimenti del caso, ti rimando alla lettura della mia guida incentrata in maniera specifica su come formattare NTFS con Mac.

    come formattare ntfs con mac

    come formattare ntfs con mac

    Stai provando a formattare un hard disk esterno con il tuo Mac ma non riesci a trovare l’opzione per impostarla in NTFS?
    Non disperarti.
    Il problema non sta nella tua poca dimestichezza con i computer di casa Apple:
    è macOS che non offre “di serie” questa funzione.

    NTFS è un file system sviluppato da Microsoft per i sistemi Windows e i Mac non lo “digeriscono” proprio bene.
    Se provi a collegare una chiavetta USB o un hard disk NTFS al tuo computer, infatti, noterai che quest’ultimo viene riconosciuto come unità di sola lettura.
    Viene cioè offerta la possibilità di leggere quello che contiene ma non si possono né modificare i file presenti in esso né aggiungerne di nuovi.

    Attenzione però, perché non si tratta di limitazioni invalicabili:
    ricorrendo ai software giusti, si può attivare il supporto completo ai drive NTFS anche sui computer della “mela morsicata”.
    E con supporto completo intendo dire che è possibile scrivere dati, modificare i file esistenti e perfino formattare in NTFS con Mac.
    Per saperne di più, prosegui pure nella lettura:
    trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.

    Indice

    • Informazioni utili
    • Formattare NTFS con Mac (Mojave e versioni successive)
      • Paragon NTFS for Mac
      • Tuxera NTFS
      • Formattazione
    • Formattare NTFS con Mac (High Sierra e versioni precedenti)
      • Operazioni preliminari
      • Formattazione

    Informazioni utili

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    Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando dunque a scoprire quali sono i passaggi esatti che vanno compiuti per formattare in NTFS con Mac, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni al riguardo.
    Innanzitutto, cerchiamo di capire in maniera esatta che cos’è questo NTFS.

    Come ti accennavo a inizio guida, l’NTFS è il file system predefinito dei sistemi operativi di casa Microsoft.
    Non è compatibile con i dispositivi diversi dai PC Windows, almeno non per quel che concerne la scrittura, ma offre un grado di frammentazione dei dati contenuto (quantomeno inferiore a quello del FAT) e permette di archiviare file con dimensioni maggiori di 4 GB.

    Il fatto che sia compatibile solo con Windows non implica tuttavia che un hard disk o una chiavetta con il suddetto file system non possano essere letti anche da un Mac.
    Letti, appunto.
    I dispositivi formattati in NTFS, quando collegati ai Mac, risultano essere di sola lettura.

    Per quel che concerne la scrittura, la modifica dei file esistenti e la formattazione, occorre ricorrere all’uso di appositi strumenti di terze parti tramite cui poter scavalcare tali limitazioni:
    te ne parlerò a breve.

    Per completezza d’informazione, ti segnalo poi che i file system compatibili nativamente con macOS sono i seguenti.

    • FAT32 – si tratta del file system più datato ed è quello che assicura il maggior grado di compatibilità con computer e device vari (es.
      smartphone, tablet, Smart TV, console ecc.).
      Ha tuttavia molte limitazioni, tra cui una significativa tendenza alla frammentazione e l’impossibilità di archiviare file con dimensioni maggiori di 4 GB.
    • ExFAT – si tratta di un tipo di file system ampiamente compatibile, quasi al pari del FAT32.
      In questo caso, però, è possibile aggirare il limite dei 4 GB.
    • HFS+ – si tratta del file system predefinito macOS.
      Non presenta limiti particolari per quanto riguarda la dimensione massima dei file e non ha grandi problemi di frammentazione.
      Purtroppo, però, viene supportato da pochissimi dispositivi al di fuori del mondo Apple.
    • APFS – si tratta di un file system sviluppato da Apple per i dispositivi più recenti, quelli dotati di unità SSD, ma può essere usato anche con unità HD tradizionali e su altre unità.
      Permette la codifica sicura, la condivisione dello spazio e il ridimensionamento rapido delle directory.

    Formattare NTFS con Mac (High Sierra e versioni precedenti)

    Usi una versione di macOS precedente a Mojave?
    Nessun problema, anche su macOS High Sierra e versioni precedenti ci sono dei software adatti a raggiungere lo scopo oggetto di questo tutorial, come NTFS–3G, che è completamente gratis.

    Purtroppo la sua installazione non è rapida e intuitiva come quella delle soluzioni commerciali più blasonate, non permette di sfruttare appieno le velocità di trasferimento offerte dalla tecnologia USB 3.0, ma svolge in maniera onesta il suo lavoro.

    Se ti va di provarla, sappi che ha bisogno di un paio di software di supporto, anch’essi gratuiti:
    uno si chiama Fuse for macOS e uno FUSE Wait.
    Installa tutto cercando di seguire attentamente le indicazioni che sto per darti.

    Formattare NTFS con Mac (Mojave e versioni successive)

    Fatte le dovute premesse di cui sopra, andiamo a scoprire, in concreto, quali strumenti usare e cosa occorre fare per riuscire a formattare in NTFS con Mac.

    Come di dicevo nelle righe precedenti, per riuscire in quest’intento bisogna in primo luogo usare dei software appositi.
    Se stai utilizzando un Mac equipaggiato almeno con macOS Mojave, gli strumenti a cui puoi fare riferimento per riuscire formattare i tuoi drive in NTFS sono tutti a pagamento, in quanto quelli gratuiti (di cui ti parlerò nel passo dedicato alle versioni precedenti di macOS) non risultano compatibili al 100% con le versioni più aggiornate del sistema operativo della “mela morsicata”.
    Ecco tutto in dettaglio.

    Paragon NTFS for Mac

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    Il primo software che ti suggerisco di provare è Paragon NTFS for Mac, il quale costa 19,95 euro ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di sfruttarne tutte le funzionalità per 10 giorni.

    Per scaricarlo sul tuo Mac, non devi far altro che collegarti al sito Web del programma e cliccare sul pulsante Download.

    Successivamente, apri il pacchetto .dmg ottenuto e lancia il file Installa Paragon NTFS for Mac OS X che si trova al suo interno. Nella finestra che si apre, spunta la casella accanto alla voce I accept the Software License Agreement, clicca sul bottone Avanti, digita la password del tuo account utente su macOS e clicca sul pulsante Installa assistente.
    In seguito, premi sul bottone Avanti per avviare il periodo di prova del programma e fai clic sul pulsante Riavvia, per concludere il setup e riavviare il Mac.

    Se nel fare ciò vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema visualizzata sullo schermo.

    Al nuovo accesso al sistema, potrai aggiungere nuovi file ai drive NTFS, modificare quelli esistenti e formattare le unità da Utility Disco, richiamando l’applicazione dal Launchpad, tramite Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni di macOS e procedendo come ti spiegherò tra poco.

    Tuxera NTFS

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    In alternativa a Paragon NTFS for Mac, un altro strumento al quale puoi appellarti per riuscire a formattare in NTFS con Mac è Tuxera NTFS:
    si tratta di una soluzione commerciale che costa 25 euro ma che può essere scaricata e provata gratis per 15 giorni.

    Per servirtene, recati sul sito Internet del programma, clicca sul bottone Download, digita il tuo indirizzo di posta elettronica nel campo apposito, al centro della pagina, e premi sul pulsante Download and subscribe.
    Dopo un countdown di 5 secondi, verrà avviato il download del software.

    A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di Install Tuxera NTFS.
    Premi poi sul pulsante Continua per tre volte di fila, quindi sul bottone Accetta e su Installa.
    Digita, poi, la password del tuo account utente su macOS e clicca sui pulsanti Installa software e Continua, per attivare la trial di 15 giorni del programma.
    Infine, digita ancora la password del tuo account utente su Mac, clicca sui pulsanti OK e Riavvia e il gioco è fatto.

    Se vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul pulsante Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema che visualizzi sullo schermo.

    Ora dovresti poter modificare i file presenti sulle unità NTFS, aggiungerne di nuovi e formattare queste ultime usando Utility Disco, come trovi spiegato qui sotto.

    Formattazione

    Se vuoi formattare un drive in NTFS su Mac, richiama l’applicazione Utility Disco (lo strumento incluso in tutti i Mac per la gestione del disco interno e dei supporti esterni), facendo clic sulla relativa icona presente nel Launchpad oppure richiamandola da Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni.

    Ora che visualizzi la finestra di Utility Disco sullo schermo, tutto quello che devi fare è selezionare l’unità da formattare dalla barra laterale di sinistra e cliccare sul pulsante Inizializza, che si trova in alto.
    Successivamente, seleziona la voce relativa al formato NTFS dal menu a tendina Formato, digita il nome che vuoi assegnare al drive nel campo Nome e premi il bottone Inizializza per avviare la formattazione della chiavetta o del disco che hai scelto.

    Se vuoi, prima di avviare la procedura per formattare in NTFS con Mac, puoi anche regolare il livello di sicurezza della cancellazione dei dati presenti sul dispositivo su cui hai scelto di intervenire.
    Per riuscirci, clicca sul pulsante Opzioni di sicurezza annesso al pannello visibile dopo aver premuto sul bottone Inizializza in Utility Disco e trascina il cursore sulla barra visualizzata per scegliere l’opzione che preferisci.

    Generalmente, sovrascrivere i dati una sola volta è più che sufficiente ma, se la cosa può farti stare più tranquillo, posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
    Tieni però presente che, in questo modo, andranno ad allungarsi di parecchio i tempi necessari per il completamento della procedura di formattazione.
    Una volta scelta l’opzione di sicurezza desiderata, clicca sul pulsante OK, per dare conferma.

    Per ulteriori dettagli riguardo la procedura di formattazione in generale con macOS, ti rimando alla lettura delle mie guide specifiche su come formattare una chiavetta USB con Mac e come formattare hard disk esterno con Mac.

    Operazioni preliminari

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    Se utilizzi una versione di macOS precedente a Mojave, oltre ai software commerciali menzionati in precedenza, puoi avvalerti anche di alcune risorse gratuite che, combinate tra loro, permettono di gestire i drive NTFS a 360 gradi (anche se con prestazioni inferiori rispetto a quelle garantite dalle soluzioni di Paragon o Tuxera).
    Per saperne di più, continua a leggere.

    Il primo passo che devi compiere è quello di scaricare Fuse for macOS sul tuo Mac e installarlo.
    Per cui, collegati al sito Internet del software e fai clic sulla prima icona della scatola aperta nella colonna di destra, sotto la voce Stable Releases.
    Successivamente, apri il pacchetto .dmg ottenuto e fai doppio clic sull’icona di Fuse for macOS presente nella finestra che ora ti viene mostrata sullo schermo.

    Nell’ulteriore finestra che vedi comparire, premi sul bottone Continua per tre volte consecutive, poi sul pulsante Accetta, metti il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer e concludi il setup facendo clic sui bottoni Continua e Installa, digitando la password del tuo account utente su macOS e premendo sui pulsanti Installa software e Chiudi.

    Se, nel compiere i passaggi di cui sopra, vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, clicca sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e poi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema che ti viene mostrata.

    Ora è il turno di  NTFS–3G.
    Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al suo sito Internet e clicca sul collegamento NTFS–3G for Mac OS X xxxx.xx.x situato sotto la voce Download, dopodiché apri il pacchetto .dmg ottenuto e avvia il file Install NTFS–3G che si trova al suo interno.

    Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata sulla scrivania, clicca sul pulsante Continua per due volte di seguito e sui bottoni Agree e Installa.
    Digita, infine, la password del tuo account utente su macOS, clicca sul pulsante Installa software, metti la spunta sulla voce No caching e fai clic sul pulsante Continua.

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    Una volta fatto ciò, ti verrà chiesta nuovamente la password del tuo account utente e sarai invitato a riavviare il Mac:
    tu chiudi semplicemente la finestra di NTFS–3G cliccando sul pulsante rosso che si trova in alto a sinistra e vai avanti con il terzo componente da installare.

    Il terzo e ultimo software da installare è FUSE Wait. Per cui, collegati al suo sito Web e clicca sul collegamento fuse_wait–x.x.pkg che trovi sotto la dicitura Download Packages, in modo tale da scaricarlo sul tuo Mac.

    Successivamente, lancia il file .pkg appena ottenuto e fai clic sul pulsante Continua per due volte consecutive nella finestra che si apre. Per finire, fai clic sui pulsanti Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS, premi sul pulsante Installa software, su quello Chiudi e il gioco è fatto.

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    In conclusione, riavvia il computer, facendo clic sul simbolo della mela nella parte in alto a sinistra dello schermo, sulla voce Riavvia e conferma quelle che sono le tue intenzioni, facendo clic sul bottone Riavvia.

    Al successivo accesso al sistema, puoi finalmente procedere andando a effettuare la formattazione di hard disk, chiavette ecc.
    in NTFS direttamente dal tuo Mac, come spiegato di seguito.

    Formattazione

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    Una volta effettuato nuovamente l’accesso a macOS, potrai formattare i supporti esterni collegati al Mac in NTFS usando Utility Disco.
    Per riuscirci, richiama l’applicazione dal Launchpad oppure mediante Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni di macOS e procedi in egual maniera a come ti ho spiegato nel passo dedicato alla cosa presente nelle righe precedenti.

    come formattare macbook

    come formattare macbook

    Sei una di quelle persone che amano effettuare un’installazione “pulita” di macOS ogni volta che Apple rilascia una nuova versione del suo sistema operativo?
    Il tuo MacBook ha dei problemi che nemmeno un ripristino di Time Machine è riuscito a risolvere e, quindi, ti stai preparando a un bel “formattone”?
    Allora sappi che, se ti serve una mano, oggi sono qui per questo.

    Inizio subito dicendoti che ci sono due modi per formattare un MacBook:
    uno che prevede il download diretto di macOS da Internet e l’altro che, invece, consiste nella creazione di una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo.
    Qual è meglio?
    Nessuno dei due:
    dipende tutto dalle tue specifiche esigenze.Se, ad esempio, devi formattare solo il tuo Mac e non prevedi di ripetere l’operazione a breve, ti conviene effettuare la procedura di formattazione “standard” di macOS con il download diretto del sistema operativo da Internet; se, invece, hai bisogno di formattare più Mac e/o vuoi conservare una copia di macOS in locale da destinare ad eventuali utilizzi futuri, crea una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo e risparmierai sia tempo che banda.

    Ripeto, dipende tutto dalle tue esigenze.
    Ora però non perdiamoci più in chiacchiere e vediamo come portare a termine entrambe le operazioni.
    Ti assicuro che riuscirai a fare tutto in maniera molto più semplice e veloce di quello che immagini.
    Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Come formattare MacBook come nuovo
    • Come formattare MacBook da chiavetta USB
    • Come formattare MacBook tramite partizione di ripristino

    Operazioni preliminari

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    Prima di formattare il tuo MacBook, assicurati di aver eseguito un backup di tutti i tuoi dati più importanti:
    documenti, foto, musica, email ecc.

    Se hai Time Machine attivo, non devi far altro che collegare il tuo disco di backup al computer, cliccare sull’icona dell’orologio analogico che si trova nella barra dei menu (accanto al “vero” orologio) e selezionare la voce Esegui backup adesso dal menu che si apre.
    Nel caso in cui fosse la prima volta che utilizzi questa funzione, da’ un’occhiata al mio tutorial su come effettuare un backup con Time Machine, in cui te ne ho parlato in maniera più approfondita.

    Se per ottenere un’installazione di macOS realmente “pulita” non vuoi utilizzare Time Machine, puoi copiare “manualmente” i file e le cartelle di tuo interesse su un hard disk esterno (e poi ricopiarle sul computer dopo la formattazione).
    In tal caso, ricordati di salvare tutto:
    la libreria di Foto, quella di iTunes/Musica, la cartella dei download, quella dei video ecc.

    In ogni caso, ti consiglio poi di andare in Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock), selezionare la voce ID Apple o quella iCloud (a seconda della versione di macOS che utilizzi) e di assicurarti che siano attive le spunte relative alla sincronizzazione di iCloud Drive, Foto, Mail, Contatti, Calendari, Promemoria ecc.
    In questo modo, avrai i tuoi dati sincronizzati con il cloud e, quindi, effettuando il login con il medesimo ID Apple potrai scaricarli automaticamente su macOS dopo il ripristino del sistema.
    Per maggiori informazioni su come funziona iCloud, consulta il tutorial che ho dedicato all’argomento.

    In alternativa ad iCloud, puoi usare anche altri servizi di cloud storage per archiviare i tuoi file, come ad esempio Dropbox o Google Drive:
    te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial sui migliori servizi cloud.

    Come formattare MacBook come nuovo

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    Una volta eseguito il backup dei dati, sei pronto per passare all’azione e formattare il tuo Mac.
    Come già detto, puoi scegliere se creare una chiavetta USB con macOS e usarla per eseguire un’installazione pulita del sistema operativo (anche su più computer, senza dover riscaricare ogni volta tutti i file da Internet) oppure se affidarti alla partizione di ripristino del Mac e scaricare macOS direttamente dai server di Apple.
    Trovi spiegato tutto qui sotto.

    Io per il tutorial ho utilizzato un MacBook Pro 13″ e macOS 10.15 Catalina, ma le indicazioni riportate di seguito valgono anche per formattare MacBook Pro da 15″ o 16″, formattare MacBook Air di qualsiasi generazione e formattare MacBook 12″, indipendentemente dalla versione di macOS usata.
    Buona fortuna!

    Come formattare MacBook da chiavetta USB

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    Se vuoi creare una chiavetta USB per l’installazione di macOS (da conservare per utilizzi futuri o usare su più computer senza dover scaricare più volte lo stesso sistema operativo), puoi affidarti a Install Disk Creator:
    una pratica utility gratuita compatibile con tutte le versioni più recenti di macOS.

    Affinché Install Disk Creator possa svolgere correttamente il suo lavoro, devi avere una chiavetta USB molto capiente (l’installer di macOS 10.15 Catalina supera gli 8GB, ad esempio) e devi scaricare sul tuo Mac il pacchetto d’installazione di macOS.

    Se non hai ancora una chiavetta USB adatta allo scopo, acquistane una seguendo i consigli che ti ho dato nella mia guida dedicata all’argomento.
    Se hai un MacBook recente con solo porte USB-C, ricordati poi di procurarti una chiavetta con tale connettore o, in alternativa, un adattatore/hub da USB-A a USB-C.

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    Per scaricare il pacchetto d’installazione di macOS, invece, puoi procedere in vari modi.

    Per ottenere la versione più recente di macOS, puoi aprire direttamente il Terminale (che puoi trovare nella cartella Altro del Launchpad) e dare il comando softwareupdate –fetch-full-installer.
    Il pacchetto d’installazione di macOS comparirà poi nella cartella Applicazioni del computer.

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    In alternativa, se usi una versione di macOS precedente alla 10.15 Catalina, puoi procedere anche dal Mac App Store:
    apri dunque quest’ultimo, digita il nome del sistema operativo in uso sul tuo computer (es.
    El Capitan) nel campo di ricerca collocato in alto a destra e premi il tasto Invio sulla tastiera.

    Quando compaiono i risultati della ricerca, fai clic sul pulsante Scarica collocato sotto l’icona di macOS, rispondi Continua all’avviso che compare sullo schermo e attendi pazientemente che il download del sistema operativo venga portato a termine.

    Al termine dello scaricamento, se necessario, chiudi il processo d’installazione di macOS (facendo clic destro sulla sua icona presente nella barra Dock e selezionando la voce Esci dal menu che compare) e provvedi al download di Install Disk Creator.

    Collegati, dunque, al sito Internet di Install Disk Creator e clicca sul pulsante Download the macOS app.
    A download completato, copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

    Ora, inserisci nel tuo Mac la chiavetta USB su cui vuoi copiare i file di installazione di macOS, avvia Install Disk Creator e, se non viene già rilevato in automatico, seleziona il pacchetto d’installazione del sistema operativo che vuoi trasferire sull’unità (es.
    macOS Catalina), tramite il pulsante Choose a macOS Installer situato in alto.

    A questo punto, seleziona dal menu a tendina Select the volume to become the installer l’unità relativa alla chiavetta su cui copiare i file di macOS e clicca prima sul pulsante Create installer (in basso) e poi su Erase Disk, per avviare la creazione della tua chiavetta USB con i file d’installazione di macOS.
    Dovrebbero volerci solo pochi minuti.

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    Ora sei davvero pronto per entrare in azione.
    Inserisci, dunque, la chiavetta su cui hai copiato macOS in una delle porte USB del Mac da formattare, riavvia quest’ultimo e, durante la fase di riaccensione, tieni premuto il tasto alt sulla tastiera:
    in questo modo, comparirà un menu per la selezione del dispositivo di avvio.
    Fai doppio clic sull’icona relativa all’Installer di macOS.

    A questo punto, attendi qualche secondo e dovresti trovarti di fronte alla schermata con le Utility di macOS.
    Se necessario, seleziona la lingua da utilizzare e poi avvia Utility Disco.

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    Scegli, dunque, il disco da formattare (es.
    Macintosh HD) dalla barra laterale di sinistra e avviane la formattazione, cliccando sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
    Nella finestra che si apre, assegna un Nome all’unità (puoi scegliere un nome qualsiasi), assicurati che nel menu a tendina Formato ci sia impostato APFS e clicca prima su Inizializza e poi su Fine, per formattare il disco selezionato.
    Dovrebbero volerci solo pochi secondi.

    Se utilizzi una versione datata di macOS che non supporta il file sistema APFS (quindi una versione precedente a macOS 10.13 High Sierra), devi selezionare nei menu a tendina Formato e Scherma le opzioni macOS esteso (journaled) e Mappa partizione GUID.

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    A disco formattato, torna nella schermata principale con le Utility di macOS, seleziona l’icona Reinstallazione macOS (o Installazione macOS) e clicca sul pulsante Continua.
    Accetta, quindi, le condizioni d’uso del sistema operativo, premendo sul pulsante Accetta, per due volte consecutive, e seleziona il disco su cui installare macOS (quello che hai formattato in precedenza).

    Per finire, clicca sul pulsante Installa e attendi che la procedura d’installazione venga portata a termine.
    La procedura dovrebbe essere suddivisa in due parti:
    una che si svolge immediatamente e una dopo il riavvio automatico del computer.

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    Al termine dell’installazione di macOS, partirà automaticamente la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.
    Se stai provvedendo a formattare il MacBook per venderlo, ti consiglio di non andare avanti e di lasciare che sia il nuovo proprietario del computer a eseguirla; altrimenti prosegui.

    Dopo aver selezionato il tuo paese di residenza (presumibilmente Italia), regola quindi le impostazioni per la lingua da usare come layout della tastiera e dettatura; dopodiché, se necessario, potresti dover selezionare una rete wireless alla quale collegarti.

    Accetta poi le condizioni relative a Dati e privacy, cliccando sul pulsante Continua, e decidi se trasferire dati da un Mac, un backup di Time Machine o un disco di avvio, da un PC Windows o se cominciare a usare il Mac senza trasferire informazioni su di esso.

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    Adesso devi scegliere se effettuare l’accesso con il tuo ID Apple, se [creare un nuovo ID Apple](https://www..it/come-creare-un-id-apple-28505.html)** o se configurare più tardi iCloud ed eseguire l’accesso con un account locale.
    In seguito, dopo aver accettato le condizioni d’uso di macOS (cliccando sul pulsante Accetto, per due volte consecutive), provvedi a impostare i dati d’accesso per il tuo account utente.

    Fatta anche questa, vai avanti e scegli se inviare statistiche d’uso ad Apple e agli sviluppatori di terze parti, configura Tempo di utilizzo (per avere dei report sull’uso del Mac e impostare dei limiti) e scegli se attivare o meno la funzione Chiedi a Siri (l’assistente vocale di Apple), spuntando o deselezionando l’apposita casella.

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    Per concludere, scegli il tema da usare per l’interfaccia di macOS (chiaro, scuro o automatico), premi sul pulsante Continua ed, entro qualche secondo, dovresti trovarti al cospetto della Scrivania del tuo MacBook, che dunque sarà pronto all’uso.
    Contento?

    Come formattare MacBook tramite partizione di ripristino

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    Se preferisci formattare il tuo MacBook seguendo la procedura standard (quella che prevede il download diretto di macOS da Internet), riavvia il computer e accedi alla partizione di ripristino (Recovery).

    Se non sai come accedere alla modalità Recovery del Mac, tieni premuti i tasti cmd+r sulla tastiera in fase di accensione del computer, fino a quando sullo schermo non compare l’icona della mela con la barra di caricamento.
    Entro qualche secondo, dovresti trovarti di fronte al menu con le Utility di macOS.

    Da qui in poi, le procedure da seguire sono identiche a quanto visto poc’anzi per l’installazione da chiavetta:
    l’unica differenza sta nel fatto che, dopo aver selezionato il disco di destinazione del sistema operativo, dovrai aspettare un bel po’ di tempo affinché il tuo computer scarichi da Internet tutti i file di macOS.

    come formattare iphone s

    come formattare iphone s

    Hai intenzione di acquistare un nuovo modello di iPhone e desideri vendere il tuo attuale iPhone 4s o regalarlo ad un amico?
    In caso di risposta affermativa prima di fare ciò sappi che è estremamente importante formattare il dispositivo.
    Formattare iPhone 4s costituisce infatti un’operazione essenziale da eseguire nel caso in cui si desideri cedere il proprio iDevice a terzi ma, è bene saperlo, si tratta di una procedura che può essere utile anche per cercare di far fronte ad eventuali malfunzionamenti del dispositivo che possono verificarsi con il passare del tempo e con l’usura.
    Come dici?
    ti è tutto chiaro e sei perfettamente d’accordo con me ma non sai proprio dove mettere le mani per poter formattare iPone 4s?
    Beh, in tal caso non hai nulla di cui preoccuparti:
    posso spiegarti io come fare per riuscire nell’impresa.

    Lo so, molto probabilmente in questo preciso istante starai pensando che formattare iPhone 4s è complicato ma devi credermi, le cose non stanno affatto così.
    Contrariamente a quel che possa sembrare formattare iPhone 4s è infatti un’operazione davvero semplice da effettuare.
    Ti basta solo avere un po’ di tempo a disposizione, un minimo di pazienza ed una buona dose di attenzione e il gioco è fatto.

    Se è dunque tua intenzione capire che cosa bisogna fare per poter formattare iPhone 4s ti invito a metterti comodo ed a dedicare qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questa guida.
    Vedrai che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e sono anche certo del fatto che sarai in grado di spiegare a tutti i tuoi amici bisognosi di aiuto come fare.
    Pronto?
    Benissimo, allora cominciamo.

    Operazioni preliminari:
    backup

    Prima di formattare iPhone 4s è bene che tu provveda ad eseguire un backup dei dati presenti sul tuo dispositivo.
    Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e quant’altro qualora ci ripensassi sul cedere il tuo dispositivo a terzi e potrai fare altrettanto anche nel caso in cui decidessi di comprare un nuovo iPhone.

    Per eseguire il backup di iPhone 4s devi agire su più livelli:
    uno in locale e uno in remoto, sul cloud.
    Per salvare i tuoi dati in locale puoi usare iTunes e alcuni strumenti inclusi “di serie” in Windows e macOS, mentre per il backup dei dati online ti puoi affidare all’apposita funziona di iCloud.

    Backup offline

    Per effettuare un backup locale del tuo iPhone, devi usare iTunes, il noto software multimediale di Apple. iTunes è incluso “di serie” su tutti i Mac mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

    Se utilizzi un computer equipaggiato con Windows e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
    Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su Avanti, su Installa e su Si per due volte consecutive.
    Per concludere premi su Fine.

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    Adesso collega il tuo iPhone al computer tramite cavo Dock e attendi che venga riconosciuto da iTunes.
    Se è la prima volta che colleghi l’iPhone 4s al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

    A questo punto, seleziona l’icona di iPhone che è comparsa in alto a sinistra nella finestra di iTunes e seleziona la voce File > Dispositivi > Trasferisci acquisti da “iPhone di [nome]” dal menu del programma per trasferire tutti i contenuti acquistati su iPhone sul computer.

    Ad operazione completata (potrebbero volerci diversi secondi), seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup (in modo da includere nel backup anche i dati relativi a salute e domotica) e digita una password per proteggere il backup.
    Superato anche questo step, premi sul pulsante Effettua backup adesso ed attendi pazientemente che venga salvato un backup del tuo iPhone sul PC.

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    Dopo aver effettuato il backup tramite iTunes, procedi all’importazione di foto e video presenti su iPhone seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial su come scaricare foto da iPhone.

    Backup su iCloud

    Dopo aver effettuato il classico backup in locale dei dati presenti su iPhone, ripeti la stessa operazione anche su iCloud, per avere i tuoi dati salvati anche su Internet.
    Recati quindi nelle impostazioni di iPhone (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), seleziona la voce iCloud e vai su Backup.

    A questo punto, se non è ancora verde, attiva la levetta collocata accanto alla voce Backup iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso per avviare il backup dei dati su iCloud.

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    L’operazione potrebbe richiedere un bel po’ di minuti.
    Per portarla a termine, accertati che il tuo “iPhone” sia connesso a una rete Wi-Fi e collegato a una fonte di alimentazione.

    Per il backup di foto e video, utilizza un servizio come la Libreria foto di iCloud o Google Foto.
    Te ne ho parlato nel mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

    Inizializzare iPhone 4s

    Una volta eseguito il backup dei dati presenti sul tuo dispositivo per formattare iPhone 4s puoi scegliere tra due differenti opzioni:
    agire tramite computer utilizzando iTunes oppure agire direttamente da iOS.

    Il risultato finale delle due procedure è praticamente identico, l’unica differenza è che formattando l’Phone tramite computer sarai costretto ad installare la versione più recente di iOS sul dispositivo, mentre agendo direttamente dallo smartphone potrai mantenere quella attuale.
    La scelta della procedura da seguire spetta soltanto a te.

    Formattare iPhone 4s da iOS

    Se non puoi o non vuoi utilizzare iTunes per formattare il tuo iPhone 4s, puoi portare a termine la procedura agendo direttamente dalle impostazioni del dispositivo.
    Infatti, così come ti ho già accennato, su tutti gli iPhone sono disponibili delle apposite funzioni grazie alle quali è possibile formattare il dispositivo senza doversi per forza avvalere di un computer.

    Per formattare iPhone 4s dalle impostazioni del telefono premi sull’icona dell’app Impostazioni annessa alla home screen del dispositivo, seleziona poi la voce Generali dalla schermata che ti viene mostrata, scorri fino in fondo e poi fai tap sulla voce Ripristina.

    Seleziona ora la voce Inizializza contenuto e impostazioni per formattare iPhone 4s e riportare il dispositivo allo stato di fabbrica andando a cancellare impostazioni e dati.
    Successivamente immetti il codice di sblocco del tuo iPhone 4s e conferma l’esecuzione dell’operazione premendo sul pulsante che comprare nella parte bassa dello schermo.

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    Oltre alla funzione mediante cui cancellare contenuto e impostazioni del dispositivo è possibile scegliere tra altre opzioni.
    Facendo tap su Ripristina impostazioni puoi ripristinare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati, facendo tap su Ripristina impostazioni di rete puoi ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati, facendo tap su Ripristina dizionario tastiera puoi riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica mentre selezionando la voce Ripristina layout Home hai la possibilità di reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico).
    Pigiando sulla voce Ripristina posizione e privacy puoi invece resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

    Formattare iPhone 4s da computer

    Se desideri formattare iPhone 4s dal tuo computer devi utilizzare, così come ti ho già accennato, iTunes, il player multiemdiale di casa Apple. Procedi quindi andando ad accendere il tuo computer dopodiché avvia iTunes cliccando sulla sua icona.

    Adesso disabilita la funzione antifurto Trova il mio iPhone (te ne ho parlato nella mia guida su come rintracciare un cellulare rubato) attiva sul tuo iPhone 4s che quando è attiva impedisce di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.
    Per fare ciò premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente sul tuo dispositivo, seleziona la voce iCloud e poi fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
    Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password relativa al tuo ID Apple.

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    Adesso per poter formattare iPhone 4s procedi collegando il telefono al computer tramite il cavo in dotazione dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes sul computer.
    A software avviato premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della finestra.

    Adesso premi sul pulsante Ripristina iPhone che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina/Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

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    Dopo qualche minuto (la durata del processo varia in base alla velocità della tua connessione ADSL visto che viene scaricata automaticamente da Internet la versione più recente di iOS) comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone 4s è stato formattato e che è stato quindi riportato allo stato di fabbrica.

    Completata la procedura mediante cui formattare iPhone 54s iTunes ti chiederà se vuoi configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se vuoi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
    Se hai intenzione di vendere il dispositivo non compiere ulteriori operazioni e lascia che sia il suo nuovo proprietario a configurarlo di man propria.

    Se invece vuoi configurare tu l’iPhone 4s così come se fosse un nuovo terminale metti il segno di spunta accanto alla voce Configura come nuovo iPhone e segui tutti i passaggi della procedura proposta a schermo.
    La procedura è molto semplice ma se desideri ottenere istruzioni dettagliate a riguardo puoi consultare la mia guida su come configurare iPhone.

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    Nello sfortunato caso in cui non fosse possibile formattare iPhone 4s, magari a causa di un qualche errore, puoi provare a risolvere mettendo il telefono in DFU.
    Facendo in questo modo dovresti riuscire ugualmente a riportare l’iPhone 4s allo stato di fabbrica.
    Qualora non lo sapessi la DFU mode altro non è che una modalità che cancella completamente il contenuto della memoria del telefono e bypassa alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.

    Per mettere il tuo iPhone 4s in DFU non devi far altro che collegare quest’ultimo al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo. Successivamente devi tenere premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per circa 10 secondi, lasciare il tasto Power e continuare a tenere premuto Home finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.

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    Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone 4s in modalità DFU clicca sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare il telefono cliccando sul pulsante Ripristina iPhone di iTunes.

    Se vuoi saperne di più a riguardo alla procedura di ripristino tramite DFU (molto utile anche quando si vuole levare il jailbreak di iPhone) ti suggerisco di leggere la mia guida come mettere iPhone in DFU.

    come formattare iphone

    come formattare iphone

    Il tuo iPhone 5 non è più scattante come un tempo e vorresti ripristinarlo per vedere se la situazione migliora?
    Devi vendere il tuo “iPhone” e non sai come formattarlo per impedire al nuovo proprietario di risalire ai tuoi dati?
    Nessun problema, sono qui per darti una mano.

    Cominciamo subito col dire che puoi seguire due strade per formattare iPhone 5:
    la prima – quella più rapida – prevede l’inizializzazione del dispositivo direttamente da iOS.
    La seconda, invece, prevede il collegamento del telefono al computer e l’utilizzo di iTunes.
    Che differenza c’è fra le due procedure?
    Te lo spiego subito.
    Formattando il telefono direttamente da iOS si ha un notevole risparmio di tempo, però iOS rimane alla versione attuale, non viene aggiornato automaticamente.

    Se invece si ripristina lo smartphone da PC, iTunes provvede a scaricare automaticamente e installare la versione più aggiornata di iOS sul dispositivo.
    Altra differenza importante è che da PC si ha la possibilità di ripristinare l’iPhone in DFU mode, una modalità che cancella completamente la memoria dello smartphone e permette di risolvere eventuali errori riscontrati durante la fase di formattazione standard del dispositivo.
    Se per caso hai sottoposto il tuo iPhone alla procedura di jailbreak, devi obbligatoriamente formattarlo in modalità DFU, altrimenti una parte della memoria del telefono rimarrà occupata da Cydia e i suoi tweak (facendoti perdere un mucchio di spazio prezioso).
    Tutto chiaro?
    Bene, allora entriamo nel vivo del tutorial.

    Indice

    • Operazioni preliminari (backup)
      • Backup in locale
      • Backup sul cloud
    • Ripristinare iPhone 5
      • Ripristino da iOS
      • Ripristino da computer
    • Formattare iPhone 5 da remoto

    Operazioni preliminari (backup)

    Prima di formattare il tuo iPhone credo che tu voglia mettere in salvo applicazioni, foto, messaggi e tutti gli altri dati che ci sono sul telefono, giusto?
    Allora prenditi qualche minuto di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti.
    Personalmente ti consiglio di adottare una doppia strategia di backup:
    una online e una offline
    , quindi preparati ad archiviare i tuoi dati sia in locale, sul disco del tuo computer, sia online, sui servizi cloud offerti da Apple (o Google, volendo).

    Backup in locale

    Per eseguire il backup offline del tuo iPhone, collega quest’ultimo al PC usando il cavo Lightning fornito in dotazione e attendi qualche istante affinché venga avviato iTunes.
    Nel remoto caso in cui tu non abbia ancora installato iTunes sul tuo computer, scopri come fare leggendo la mia guida su come scaricare iTunes.

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    Se ti viene chiesto di installare una nuova versione di iOS sull’iPhone, rifiuta (la installerai successivamente quando andrai a formattare il telefono).
    Se invece è la prima volta che colleghi lo smartphone al tuo computer, rispondi Autorizza all’avviso che compare sullo schermo di quest’ultimo e clicca sul pulsante Continua che compare sul desktop di Windows o macOS.

    A questo punto, clicca sull’icona dei dispositivi collocata in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes e seleziona la voce relativa al tuo iPhone 5 dal menu che compare.

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    Ora dovresti trovarti nella schermata di riepilogo con tutte le informazioni relative al tuo iPhone.
    Per cominciare ad archiviare sul computer i dati presenti sulla memoria del telefono, vai nel menu File > Dispositivi di iTunes e seleziona la voce Trasferisci acquisti da iPhone da quest’ultimo.
    In questo modo trasferirai sul computer tutte le app e i contenuti acquistati sull’iPhone.
    L’operazione dovrebbe durare pochi secondi.

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    A trasferimento dei dati ultimato, devi passare al backup vero e proprio dei dati presenti sull’iPhone.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup, imposta una password di protezione per il backup (in questo modo potrai includere in esso anche i dati relativi alla salute e alla domotica) e fai clic sul pulsante Effettua backup adesso per avviare il backup completo di iPhone.
    La procedura ha una durata variabile, a seconda della mole di dati da trasferire e dal periodo trascorso dall’ultimo backup (se hai salvato i dati dall’iPhone al computer di recente ci vorranno appena pochi secondi).

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    Al termine del backup di iTunes, prenditi qualche altro minuto di tempo ed effettua un backup completo delle foto e dei video presenti sulla memoria del “iPhone”.
    Se utilizzi un PC Windows, apri dunque l’Esplora File (l’icona della cartella gialla collocata in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona l’icona Computer o Questo PC dalla barra laterale di sinistra, seleziona l’icona relativa al tuoiPhone con il tasto destro del mouse e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

    Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare, clicca sul pulsante Importa e procedi con l’importazione di foto e video dall’iPhone al computer.
    Se ti servono istruzioni più dettagliate su questa procedura, leggi il mio tutorial su come spostare foto da iPhone a PC.

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    Se utilizzi un Mac, per importare foto e video dall’iPhone al computer, apri l’applicazione Foto (l’icona con il fiore colorato), seleziona la scheda Importa dalla finestra che si apre e premi sul pulsante Importa nuove foto per avviare il trasferimento di immagini e filmati sul computer.
    Se hai bisogno di istruzioni più dettagliate, consulta il mio tutorial su come trasferire foto da iPhone a Mac.

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    Backup sul cloud

    Adesso passiamo alla seconda fase del backup, quella che prevede l’utilizzo dei servizi cloud.
    Grazie ai servizi legati al mondo iCloud, puoi archiviare e ripristinare i dati presenti sul tuo iPhone tramite un sistema che funziona completamente online, l’importante è che tu abbia sufficiente spazio disponibile sul tuo account iCloud Drive e un account iCloud associato al telefono.

    Per effettuare un backup completo dell’iPhone su iCloud, collega lo smartphone a una fonte di alimentazione e assicurati che sia connesso a una rete Wi-Fi (e non a quella 3G/LTE).
    Dopodiché recati nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud di iOS (oppure Impostazioni > iCloud se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3), seleziona l’icona Backup di iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso.
    L’operazione potrebbe durare diversi minuti.

    Assicurati anche che nel menu di iCloud le levette relative alla sincronizzazione di contatti, posta, calendari e altri dati siano tutte attivate.

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    Se ti viene detto che non hai abbastanza spazio a disposizione su iCloud Drive, scopri come svuotare iCloud leggendo la mia guida dedicata all’argomento e/o provvedi ad acquistare spazio di archiviazione aggiuntivo recandoti nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud e premendo prima sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud Drive e poi sulla voce Modifica piano di archiviazione (oppure nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio > Acquista più spazio se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).

    Per quanto riguarda foto e video, puoi salvare questi ultimi online attivando un piano a pagamento di iCloud Drive e sfruttando il servizio Libreria Foto di iCloud accessibile dal menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Foto (o Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).
    Te ne ho parlato in maniera più approfondita nella mia guida su come archiviare foto su iCloud.

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    Se non vuoi sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud Drive, puoi salvare foto e video anche su Google Drive usando Google Foto:
    una app gratuita che permette di archiviare foto con una risoluzione massima di 16MP e video con una risoluzione massima di 1080p su Google Drive senza limiti di spazio.

    Allo stesso modo, se vuoi sincronizzare contatti e calendari con i servizi online di Google, puoi farlo gratuitamente e facilmente configurando un account Gmail su iPhone.

    Ripristinare iPhone 5

    Ora sei pronto per passare all’azione, ossia sei pronto a formattare iPhone 5 cancellando tutti i dati presenti sul device e riportando iOS allo stato di fabbrica.
    Puoi seguire due procedure diverse per ottenere questo risultato:
    il ripristino da iOS che consente di mantenere la versione del sistema operativo installata attualmente sul telefono o il ripristino da iTunes che invece obbliga al download e all’installazione della versione più recente di iOS.

    Ripristino da iOS

    Per formattare iPhone 5 direttamente di iOS, recati nelle impostazioni del dispositivo selezionando l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen, dopodiché vai su Generali > Ripristina e scegli di inizializzare contenuto e impostazioni del telefono.

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    Digita quindi il tuo PIN (quello che hai scelto per proteggere la lock-screen del telefono), premi sul bottone Inizializza iPhone e attendi che il telefono venga riportato alle impostazioni di fabbrica.

    In seguito al ripristino, seguendo la procedura di configurazione iniziale di iOS, potrai scegliere se impostare il telefono com un nuovo iPhone o se ripristinare l’ultimo backup effettuato su iCloud (ottenendo indietro app, dati e impostazioni).
    Per maggiori informazioni su questa procedura, leggi il mio tutorial sul backup di iPhone.

    Ripristino da computer

    Se preferisci formattare l’iPhone 5 in maniera “tradizionale”, collega il telefono al computer e attendi qualche istante affinché venga avviato iTunes (rifiuta, anche in questo frangente, la proposta di aggiornamento del software).

    A questo punto, accedi alle impostazioni di iOS e disattiva la funzione antifurto Trova il mio iPhone recandoti nel menu iCloud > [tuo nome] > Trova il mio iPhone (o nel menu iCloud > Trova il mio iPhone se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).

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    Seleziona dunque l’icona del “iPhone” dalla schermata principale di iTunes (in alto a sinistra), clicca sulla voce Riepilogo collocata nella barra laterale di sinistra e avvia la formattazione del telefono cliccando prima su Ripristina iPhone e poi su Ripristina (o Ripristina e aggiorna), OK, Avanti e Accetto (per accettare le condizioni d’uso di iOS).

    La procedura, a causa del download della versione più recente di iOS (dal peso di oltre 1,8GB) potrebbe andare avanti a lungo.
    Al suo termine potrai decidere se configurare il tuo iPhone come nuovo o se ripristinare uno dei backup effettuati su iTunes.

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    Se stai formattando un iPhone precedentemente sottoposto alla procedura di jailbreak, ricordati di collegare lo smartphone al computer in modalità DFU.
    Per compiere quest’operazione, spegni il telefono e riaccendilo tenendo premuto il tasto Power e il tasto Home contemporaneamente per una decina di secondi.
    Dopodiché lascia la pressione del tasto Power e continua a tenere il dito sul tasto Home fino a quando iTunes non rileva un iPhone in modalità di recupero.
    Sappi che la procedura di ripristino del device porterà alla perdita di Cydia e di tutti i tweak installati tramite quest’ultimo.

    Ti segnalo, inoltre, che esiste un modo per togliere il jailbreak senza aggiornare iOS e senza formattare il telefono tramite i menu tradizionali di iOS.
    Te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio tutorial su come levare il jailbreak.

    Formattare iPhone 5 da remoto

    Se sul tuo iPhone 5 è attivo il servizio Trova il mio iPhone, puoi localizzare e formattare il dispositivo da remoto collegandoti al sito Internet di iCloud, effettuando l’accesso con il tuo ID Apple e selezionando l’iocna Trova il mio iPhone dalla schermata che si apre.

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    Successivamente, digita una seconda volta la password del tuo ID Apple,  clicca sulla voce Tutti i dispositivi che si trova in alto, seleziona il nome tuo iPhone 5, premi sul pulsante Inizializza l’iPhone che compare sulla destra e dai conferma per avviare la formattazione dell’iPhone da remoto.

    “Trova il mio iPhone” funziona solo se l’iPhone da comandare da remoto è acceso e connesso a Internet.
    Una volta avviata la formattazione del device da remoto, non è più possibile localizzarlo a distanza (quindi si tratta di una misura da mettere in pratica solo in casi disperati, ad esempio in caso di furto del telefono quando non si hanno più speranze di recuperare quest’ultimo).
    Per approfondimenti, da’ un’occhiata al mio tutorial su come trovare iPhone da remoto.

    come formattare imac

    come formattare imac

    La teoria secondo la quale i Mac non hanno bisogno di formattazioni, possiamo dirlo, è una mera leggenda metropolitana. È vero, i PC Windows vengono formattati con maggior frequenza, perché con maggior frequenza vengono colpiti da virus e malware:
    minaccia che sui computer Apple è ancora relativamente marginale, sebbene in crescita.

    Ci sono però delle situazioni in cui anche i computer di casa Apple necessitano di un “formattone”.
    Un esempio su tutti è quando si effettuano numerosi aggiornamenti di macOS, cioè si installano più versioni del sistema operativo una sopra l’altra, e il computer diventa poco reattivo.
    Non è una cosa che succede sempre, sia chiaro, ma può capitare e in quelle circostanze non esiste soluzione migliore al reinstallare il sistema da zero.

    Fatto questo doveroso preambolo, entriamo nel vivo del tutorial e vediamo come formattare un iMac (oltre che qualsiasi altro computer della “mela morsicata”, la procedura è praticamente identica).
    Ti anticipo subito che tale operazione può essere effettuata sia utilizzando la funzione di recovery prevista da macOS, la quale consiste nel download del sistema operativo da Internet in “tempo reale” e nella sua installazione sul computer, che creando una chiavetta USB contenente i file d’installazione dell’OS (da utilizzare, e riutilizzare, ogni quando lo si desidera, senza dover scaricare di volta in volta l’intero sistema operativo).
    Buona lettura!

    Indice

    • Occorrente
    • Operazioni preliminari
    • Formattare l’iMac
      • Recovery mode
      • Chiavetta USB
    • Configurare macOS

    Occorrente

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    Prima di spiegarti quali sono i passaggi che occorre compiere per riuscire a formattare il iMac, vediamo qual’è la “strumentazione” di cui devi munirti per poter eseguire l’operazione in questione.
    Trovi elencato tutto qui di seguito.

    • Una copia di backup di tutti i tuoi dati (nel passo successivo della guida scopriremo insieme come crearla).
    • Una connessione a Internet mediamente veloce (è necessaria per scaricare i file d’installazione di macOS dai server Apple).
    • Una chiavetta USB sufficientemente capiente (direi almeno 12GB, serve per poter installare macOS tramite pendrive).
    • L’installer di macOS (ti occorre solo se decidi di formattare il computer tramite chiavetta).
    • Del tempo libero (all’incirca un paio d’ore).

    Operazioni preliminari

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    Come anticipato nel passo precedente, prima di formattare il tuo iMac, ti suggerisco vivamente di creare un backup di tutti i tuoi dati più importanti presenti sullo stesso.
    Vediamo subito in che modo riuscirci.

    Se utilizzi Time Machine, il sistema di backup “di serie” di macOS, puoi semplicemente collegare il tuo disco esterno al computer, cliccare sull’icona di Time Machine (quella con l’orologio) presente nell’area di notifica e selezionare la voce Esegui backup adesso dal menu che si apre.

    Se invece non hai mai impiegato Time Machine e desideri servirtene per la prima volta, collega il tuo hard disk (o il tuo SSD) esterno al Mac, recati in Preferenze di sistema facendo clic sulla relativa icona (quella con l’ingranaggio) sulla barra Dock, clicca sulla voce Time Machine nella finestra che si apre e poi sul bottone Seleziona disco.
    Seleziona, dunque, il disco rigido da usare per il backup e attendi che la procedura di copia dei dati venga portata a termine su quest’ultimo (essendo il primo backup potrebbe volerci un bel po’ di tempo, cerca di portare pazienza).

    In seguito alla reinstallazione del sistema, potrai ripristinare automaticamente i tuoi dati, sempre sfruttando Time Machine.
    In tal caso, tieni però conto che potresti ricopiare sul Mac anche dei file di configurazione corrotti e/o dei dati che non ti servono realmente.
    Per ulteriori info al riguardo e in merito alle pratiche sopra descritte, ti suggerisco di leggere la mia guida dedicata in via specifica a come effettuare un backup con Time Machine.

    Se invece preferisci generare dei backup indipendenti da Time Machine (operazione consigliata, se vuoi creare una vera installazione “pulita” di macOS), collega sempre un disco esterno al Mac e copia “manualmente” in quest’ultimo tutti i file di tuo interesse:
    la libreria musicale di iTunes, il file con la libreria di Foto, la cartella dei documenti e così via.

    Se poi il tuo iMac dispone di un’unità ottica oppure se possiedi un masterizzatore esterno e l’hai collegato al computer, puoi anche prendere in considerazione l’ipotesi di masterizzare i tuoi file su DVD, ma te lo sconsiglio:
    spenderesti molto più tempo nel trasferimento dei dati, consumeresti tantissimi dischetti e potresti andare incontro a degli errori di masterizzazione che renderebbero irrecuperabili alcuni file.
    Ad ogni modo, se vuoi comunque adottare questo sistema, puoi leggere la mia guida su come masterizzare con Mac per scoprire come compiere l’operazione in questione.

    Formattare l’iMac

    Ora che hai un backup dei dati presenti sul tuo iMac, sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria e andare a scoprire quali passaggi bisogna effettuare per poter formattare il computer.
    Come anticipato in apertura, l’operazione è fattibile sia usando la funzione di recovery prevista da macOS che creando una chiavetta USB con i file d’installazione.
    Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

    Recovery mode

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    Innanzitutto cerchiamo di capire come eseguire la formattazione dell’iMac sfruttando la Recovery mode, ossia la modalità di ripristino prevista normalmente da macOS.

    Il primo passo che devi compiere è spegnere il computer selezionando la voce Spegni dal menu mela in alto a sinistra.
    Dopodiché devi riaccendere il tuo iMac e tenere premuti i tasti cmd+r sulla tastiera fino a quando non vedi comparire il logo di Apple e una barra di caricamento al centro dello schermo.

    Entro qualche secondo dovrebbe aprirsi il menu con le Utility di macOS.
    Entra, dunque, in Utility Disco, seleziona il disco da formattare (ossia l’hard disk o il drive SSD del tuo iMac) dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Inizializza che si trova in alto.

    Nella finestra che si apre, digita un nome da assegnare all’unità (puoi sceglierne uno qualsiasi) nel campo apposito, verifica che nel menu a tendina Formato risulti impostata la voce APFS (e in caso contrario provvedi tu) oppure, se l’opzione non è selezionabile, scegli Mac OS esteso (journaled).
    Dopodiché clicca prima sul pulsante Inizializza e poi su quello Fine per completare la formattazione del disco.

    Ora chiudi Utility Disco, torna nel menu con le Utility di macOS e seleziona l’icona Reinstallazione macOS.
    Clicca quindi sul pulsante Continua per due volte consecutive, attendi qualche istante affinché venga verificata l’idoneità del tuo computer con i server di Apple (se non l’hai ancora fatto, collegati a Internet selezionando una rete wireless o usando un cavo Ethernet) e accetta i termini di utilizzo di macOS premendo sul bottone Accetto due volte di seguito.

    A questo punto, seleziona il disco su cui installare macOS (quello che hai formattato poc’anzi), clicca sul pulsante Installa e attendi che l’installazione del sistema operativo venga portata a termine. I tempi di attesa potrebbero essere notevoli, considera infatti che dev’essere scaricato da Internet l’intero OS e che questo pesa svariati GB.
    L’installazione vera e propria di macOS, invece, dura 20-30 minuti e prevede un riavvio del computer (la seconda parte della procedura viene completata dopo il riavvio, infatti).

    Chiavetta USB

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    Se devi formattare più iMac e non vuoi scaricare inutilmente più copie di macOS, puoi creare una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo.

    A tal scopo, ti consiglio di installare DiskMaker X, una piccola applicazione gratuita in grado di creare delle chiavette USB per l’installazione di tutte le versioni più recenti di macOS.
    Tutto quello di cui hai bisogno per utilizzarla sono l’installer di macOS (devi “prelevarlo” dal Mac App Store) e una pendrive da 12GB.

    Per cui, provvedi in primo luogo ad aprire il Mac App Store, facendo clic sulla relativa icona (quella con la “A”) che trovi sulla barra Dock, digita il nome della versione di macOS che intendi installare sul tuo computer (es.
    Mojave) nella barra di ricerca collocata in alto e premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac.

    Se procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a trovare la versione di macOS che ti occorre, puoi collegarti direttamente alle relative sezioni presenti sul Mac App Store servendoti dei seguenti collegamenti, tenendo presente che, ultima versione del sistema operativo a parte (Mojave), le altre disponibili per il download sono solo quelle che ricevono ancora gli aggiornamenti di sicurezza.

    • OS X El Capitan
    • macOS Sierra
    • macOS High Sierra
    • macOS Mojave

    Dopo esserti collegato al Mac App Store, clicca sul pulsante Scarica collocato sotto l’icona del sistema operativo o, se utilizzi Mojave o versioni successive di macOS, sul pulsante Ottieni collocato in alto a destra.
    Dopodiché rispondi Continua all’avviso che compare sullo schermo e attendi che il download venga portato a termine (come detto in precedenza, si tratta di svariati GB di dati, per cui ci vorrà un po’ di tempo).

    Al termine del download, collegati al sito Internet di DiskMaker X e scarica il software sul tuo Mac cliccando sul link Download DiskMaker X x.x.x (x.x MB) che si trova al centro della pagina.

    A questo punto, apri il pacchetto .dmg che contiene l’applicazione e copia l’icona che si trova al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS, facci quindi clic destro sopra e seleziona Apri per due volte consecutive, per aprire DiskMaker X andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

    Ora viene la parte più divertente! inserisci nel computer la chiavetta USB su cui copiare i file d’installazione di macOS (verrà formattata, per cui assicurati che non ci siano file importanti al suo interno) e premi sul bottone Use this Copy nella finestra del programma che nel frattempo si è aperta sulla scrivania, in modo tale da trasferire sulla chiavetta la versione di macOS rilevata in automatico da DiskMaker X.
    Se invece vuoi usare una versione di macOS diversa, premi sul pulsante Use another copy e seleziona quella corretta, dovresti trovarla nella cartella Applicazioni.

    Successivamente, fai clic sul pulsante An 8GB USB Thumb Drive, seleziona l’unità relativa alla chiavetta USB su cui desideri copiare il sistema operativo e premi sul bottone Choose this disk.
    Conferma la cancellazione di tutti i dati presenti sulla chiavetta cliccando sui pulsanti Erase then create the disk e Continue e digita la password del tuo account utente sul Mac (quella che utilizzi per accedere al sistema).
    Entro pochi minuti otterrai la pendrive per l’installazione di macOS.

    A questo punto, se l’iMac che vuoi formattare è quello che stai usando, lascia pure la chiavetta USB con il sistema operativo collegata al computer e riavvia il sistema, facendo clic sul menu mela (in alto a sinistra) e poi sulla voce Riavvia.
    Se invece intendi usare la chiavetta su un altro Mac, scollegala, trascinando la relativa icona presente sulla scrivania su quella del Cestino posta sulla barra Dock, collegala all’altro computer Apple e riavvialo.

    Mentre il Mac si riaccende, tieni premuto il tasto alt della tastiera e attendi che compaia il menu per la selezione del dispositivo di avvio.
    Dopodiché fai doppio clic sull’icona Install macOS [nome versione], attendi che venga visualizzata la schermata con le Utility di macOS e, come visto anche nel passo precedente, effettua la procedura da Recovery:
    devi accedere a Utility Disco, eseguire la formattazione l’hard disk del Mac e avviare l’installazione del sistema operativo (che a differenza di quanto a accade nella Recovery mode non viene scaricato da Internet, si trova già sulla chiavetta USB, di conseguenza viene installato direttamente).

    Se l’installazione di macOS sembra bloccarsi su “un secondo rimanente”, recanti nel menu mela > Disco di avvio (in alto a sinistra), chiudi la finestra che si apre (scegliendo la voce Esci da Disco di avvio dal menu in alto) e aspetta qualche secondo.
    Il Mac dovrebbe riavviarsi e riprendere normalmente la procedura d’installazione di macOS.

    Inoltre, se sul tuo iMac hai installato macOS Mojave e l’uso di DiskMaker X ti da dei problemi, ti suggerisco di rivolgerti all’applicazione Install Disk Creator, gratuita, di facile impiego  e adibita praticamente al medesimo scopo.
    Ti ho spigato come usarla nel mio tutorial su come installare macOS Mojave, appunto.

    Configurare macOS

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    Al termine dell’installazione di macOS, a prescindere dal sistema adottato per formattare il Mac, devi affrontare la di configurazione iniziale del sistema operativo.
    Devi, dunque, selezionare il tuo Paese di residenza, il layout da usare per la tastiera e una rete wireless alla quale collegarti per ottenere l’accesso a Internet.

    Successivamente, devi decidere se trasferire dati da un backup di Time Machine, da un altro computer o se cominciare a usare il Mac senza trasferire informazioni su di esso (scelta consigliata se vuoi ottenere un sistema “pulito” al 100% e se in precedenza hai salvato i tuoi dati su un disco esterno).

    Superato anche questo step, devi scegliere se abilitare i servizi di localizzazione, devi effettuare l’accesso al tuo account iCloud, configurare il tuo account utente e scegliere quali servizi e funzioni abilitare, a seconda della versione di macOS in uso, ad esempio: Trova il mio Mac (per la localizzazione del computer in caso di smarrimento), il portachiavi di iCloud (per la memorizzazione delle password online), Chiedi a Siri (per usare l’assistente vocale di Apple sul tuo computer) ecc.

    Infine, devi scegliere se inviare statistiche d’uso ad Apple e/o agli sviluppatori di terze parti, eseguire il login al tuo account appena creato e il gioco è fatto.
    Puoi cominciare a usare il tuo iMac!

    come formattare hard disk mac

    come formattare hard disk mac

    Da qualche giorno a questa parte l’hard disk collegato al tuo Mac che solitamente utilizzi per eseguire il backup dei tuoi dati e/o per archiviare vari file sembra aver cominciato a fare qualche problema.
    Presa coscienza della cosa hai quindi deciso di formattare hard disk Mac.
    Tuttavia se in questo momento ti ritrovi qui, a leggere queste righe, evidentemente è perché nonostante la buona volontà non hai la minima idea di come fare.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di qualche dritta sappi che puoi contare in tutto e per tutto su di me.

    Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che risulta necessario far per poter formattare hard disk Mac.
    Qualora te lo stessi chiedendo sappi che al contrario di quel che può sembrare non si tratta affatto di un’operazione complicata.
    Formattare hard disk Mac è infatti abbastanza semplice e tutti, anche i meno serrati in informatica, possono riuscirsi senza problemi, davvero.

    Se sei quindi interessato a scoprire quali passaggi bisogna eseguire per poter formattare hard disk Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di sistemati ben comodo dinanzi al tuo fido computer e ti concentrarti attentamente sulla lettura delle indicazioni che sto per darti.
    Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che formattare hard disk Mac era davvero facile?

    Prima di indicarti come procedere per poter formattare hard disk Mac c’è una cosa molto importante che devi sapere.
    Per eseguire questa operazione non è necessario utilizzare alcuna applicazione di terze parti.
    Tutto ciò di cui hai bisogno è infatti Utility Disco.
    Si tratta dell’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni di OS X che consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera estremamente semplice.

    Chiarito ciò, la prima operazione che devi compiere per poter dare il via alla procedura mediante cui formattare hard disk Mac è quella di avviare la sopracitata Utility Disco.
    Puoi avviare Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad, accedendo alla cartella Utility di Applicazioni previo clic sulla voce Vai presente sulla barra dei menu oppure cercando l’applicazione mediante Spotlight.

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    Attendi dunque qualche istante affinché Utility Disco risulti visibile sulla scrivania dopodiché fai prima clic sul nome dell’hard disk che desideri formattare dalla sezione sinistra della finestra dell’applicazione e poi premi sul bottone Inizializza collocato in alto.
    Seleziona ora il file system che intendi utilizzare per formattare l’hard disk indicandolo dal menu a tendina Formato.
    Successivamente digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome e poi fai clic sul pulsante Inizializza per avviare l’operazione.

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    Se è tua intenzione formattare una singola partizione del disco collegato al Mac lasciando intatte tutte le altre devi assicurati di selezionare il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco.

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    Se invece desideri formattare hard disk Mac in maniera completa creando al tempo stesso più di una partizione procedi andando a selezionare l’icona del disco rigido dalla barra laterale di Utility Disco.
    Pigia poi sul pulsante Partiziona che risulta collocato in alto e scegli il numero di partizioni da creare sull’unità attraverso i pulsanti + e  collocati sulla sinistra.
    Successivamente utilizza il grafico laterale per regolare le dimensioni come meglio credi premendoci sopra e trascinando quella su cui è tua intenzione agire.
    Ricordati inoltre di specificare il file system da utilizzare per ciascuna partizione mediante il menu collocato accanto alla voce Formato: e di compilare il campo collocato accanto alla voce Partizione: di ciascuna partizione digitando il nome che intendi utilizzare.
    Per salvare i cambiamenti premi sul pulsante Applica.

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    Se non sai quale file system scegliere di seguito trovi un breve elenco di tutti quelli disponibili e delle loro principali caratteristiche.

    • MS-DOS (FAT) – Questo file system è abbastanza datato ma proprio per tale ragion è in grado di garantire un elevato livello di compatibilità.
      Detta in soldoni, i dischi esterni formattati con questo file system possono essere utilizzati, sia in lettura sia in scrittura, su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su svariati altri dispositivi tra cui tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
      Pregi a parte, questo file system porta però con sè alcuni difetti tutt’altro che di poco conto, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
      Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se devi usare il tuo disco rigido con un elevato numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file di grandi dimensioni.
    • ExFAT – Questo file system altro non è che un’evoluzione di MS-DOS (FAT) che va a ridurre il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
      Questo file system non è compatibile tanto quanto il precedente ma è comunque supportato senza particolari problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi dispositivi di altro genere tra cui Smart TV, decoder, tablet e player da salotto. Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system se devi utilizzare il tuo disco rigido non solo in accoppiata a OS X.
    • Mac OS esteso – Questo file system è quello predefinito di OS X.
      Non presenta limiti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione ma il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è estremamente scarso.
      Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se il disco rigido deve essere utilizzato unicamente in accoppiata a OS X.

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    Dopo aver selezionato il file system e dopo aver eseguito i passaggi precedentemente indicati ti verrà mostrata a schermo una barra di colore blu indicante il grado di avanzamento nonché il corretto completamento dell’operazione. Tieni conto che più è capiente il disco da formattare e più lunga risulterà la procedura di inizializzazione.

    Un altro fattore che influisce sulla durata del processo per formattare hard disk Mac è il grado di sicurezza con il quale viene eseguita l’operazione ovvero il numero di volte che i dati presenti sul disco rigido formattato vengono soprascritta (te ne ho già parlato in maniera dettagliata nella mia guida su come recuperare file cancellati). Utility Disco di OS X consente di regolare questa impostazione.
    Per fare ciò prima di avviare la procedura per formattare hard disk Mac fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza….
    dopodiché utilizza la barra di regolazione che ti viene mostrata per scegliere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
    In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti fra cui scegliere.
    Nella stragrande maggioranza dei casi sovrascrivere i dati una sola volta è sufficiente ma se può farti stare più tranquillo posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
    Dopo aver scelto la modalità desiderata premi sul pulsante OK.

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    Nel caso in cui avessi l’esigenza di formattare hard disk Mac in formato NTFS tieni presente che per fare ciò dovrai ricorrere all’impiego di alcuni appositi strumenti extra.
    Per saperne di più a riguardo ti invito a leggere la mia guida su come formattare NTFS con Mac in cui ti ho indicato quali programmi usare e quali operazioni effettuare per riuscire nell’impresa.

    Se invece è tua intenzione formattare hard disk Mac andando ad agire sul disco rigido su cui risulta installato il sistema operativo del computer la procedura che dovrai effettuare sarà diversa da quella che ti ho già indicato. Se possiedi un iMac e se ti interessa capire come fare puoi leggere la mia guida su come formattare iMac mentre se possiedi un MacBook puoi consultare il mio tutorial su come formattare MacBook.

    come formattare hard disk esterno mac

    scritto da IlMagoDellaMela

    come formattare hard disk esterno mac

    Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno Mac.

    Tutto quello di cui hai bisogno è Utility Disco, un’applicazione inclusa di serie in tutte le versioni di macOS che (come suggerisce il nome) consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera davvero molto semplice.
    La si può usare per formattare gli hard disk interni ed esterni, creare, ridimensionare o cancellare partizioni e addirittura creare o masterizzare file immagine di CD/DVD, ma questo è un argomento di cui ci occuperemo in altre circostanze…

    Adesso cerchiamo di concentrarci sul tuo problema e scopriamo insieme come formattare hard disk esterno Mac.
    La procedura è comune per tutte le edizioni più recenti di macOS (da El Capitan in su) e vale anche per il trattamento degli hard disk interni.

    Formattare un hard disk su Mac

    • Il primo passo che devi compiere è avviare l’Utility Disco presente di serie in macOS.
      Recati quindi nel Launchpad
    • (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app installate sul computer)
    • apri la cartella Altro
    • e apri l’utility facendo click sulla sua icona.
      In alternativa, se vuoi fare prima, richiama Spotlight premendo i tasti cmd+spazio sulla tastiera del tuo Mac e cerca l’Utility Disco tramite quest’ultimo.
    • A questo punto
    • seleziona l’icona dell’hard disk che vuoi formattare dalla barra laterale di Utility Disco (accertati di selezionare proprio l’icona dell’unità e non quella di una delle sue partizioni, che in genere vengono elencate immediatamente sotto) e premi sul pulsante Inizializza.
    • Nella finestra che si apre
    • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
    • selezionare il file system con il quale formattarlo dal menu a tendina Formato, lo schema delle partizioni da utilizzare dal menu a tendina Schema e devi avviare la procedura di formattazione dell’unità cliccando sul pulsante Inizializza per due volte consecutive.

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    Nota: se vuoi creare un hard disk compatibile al 100% con i PC Windows, seleziona il file system ExFAT o FAT32 e imposta lo schema delle partizioni su Master Boot Record (MBR).

    Quale file system scegliere?

    Se non sai quale file system scegliere, eccoti di tutti quelli disponibili e le loro principali caratteristiche.

    • MS-DOS FAT (FAT32) – si tratta di un file system abbastanza datato, ma proprio per questo capace di garantire un altissimo livello di compatibilità.
      In parole povere, gli hard disk formattati con questo file system possono essere utilizzati (in lettura e in scrittura) su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su dispositivi quali tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
      Dall’altro lato della medaglia abbiamo dei difetti non affatto trascurabili, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
      Ti consiglio di scegliere questa operazione solo se devi usare il tuo hard disk con un gran numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file molto grandi (quindi niente film in HD, niente archivi compressi o file ISO grandi più di 4GB).
    • ExFAT – come suggerisce abbastanza facilmente il nome, si tratta di un’evoluzione del FAT32 che riduce il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
      Non è compatibile quanto il FAT32 ma è supportato senza problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi Smart TV, decoder, tablet e player da salotto.
      È sicuramente la scelta migliore se devi utilizzare il tuo hard disk non solo su Mac.
    • Mac OS esteso journaled (HFS+) – si tratta del file system predefinito di macOS.
      Tecnicamente non presenta limiti particolarmente stringenti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione, tuttavia il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è scarso (su Windows, ad esempio, occorrono dei driver di terze parti per utilizzarlo).
      Da preferire solo se il disco viene usato unicamente sui Mac.

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    Come vedi, manca all’appello il file system NTFS di Windows.
    Per impostazione predefinita, macOS è in grado solo di leggere i drive formattati con questo file system.
    Può formattarli, ma solo usando altri file system, e non può scriverli (cioè non può aggiungere o modificare file su di essi).

    Per rendere il tuo Mac completamente compatibile con NTFS, e quindi scrivere e formattare liberamente le unità formattate con questo file system, devi installare sul tuo computer dei driver di terze parti (a pagamento).
    Per maggiori informazioni a riguardo, consulta il mio tutorial su come leggere e formattare in NTFS su Mac.https://www.melafacile.it/come-leggere-ntfs-su-mac/

    Formattare le partizioni di un disco su Mac

    • Se hai collegato al tuo Mac un hard disk esterno che include più di una partizione e vuoi formattare una singola partizione lasciando intatte le altre, seleziona il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco (anziché il nome del drive) e segui il resto della procedura come abbiamo visto prima insieme.
    • Se invece vuoi formattare completamente il disco creando al contempo più di una partizione, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
    • premi sul pulsante Partiziona
    •  e utilizza il grafico a torta per eliminare tutte le partizioni di cui vuoi sbarazzarti:
      basta fare click sulle porzioni del grafico relative a queste ultime e premere sul pulsante [-] che si trova in basso.

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    • Ad operazione completata
    • premi sul pulsante Applica e attendi che vengano applicati tutti i cambiamenti alla struttura del disco.

     

    Cancellare un disco in maniera sicura su Mac

    Adesso sai come formattare hard disk esterno Mac, però c’è un altro aspetto fondamentale della questione che non abbiamo ancora trattato.
    Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la formattazione di un hard disk non cancella in maniera completa i dati presenti su quest’ultimo.

    Fin quando i settori del disco non vengono sovrascritti con altri dati, i file che erano presenti sul drive prima della formattazione risulteranno recuperabili da tutti i software per il recupero dati.

    Per evitare che ciò accada e tutelare maggiormente la propria privacy bisogna associare la formattazione dell’unità con la sua bonifica, operazione chiamata tecnicamente wiping che sovrascrive l’hard disk una o più volte in modo da cancellare ogni traccia delle informazioni presenti precedentemente sul drive.

    • Per bonificare un hard disk con Utility Disco, bisogna seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme per la formattazione dell’unità, però, dopo
    •  premi su Inizializza
    • e poi premi sul pulsante Opzioni sicurezza e impostare il numero di scritture da eseguire sul disco.

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    Puoi scegliere di scrivere i dati sul disco 2 volte (secondo indicatore), 3 volte (terzo indicatore) o 7 volte (quarto indicatore), a seconda delle tue esigenze e dal grado di sicurezza che vuoi garantire ai vecchi dati presenti sul disco.Di solito, 1 volta è già abbastanza ma per dormire sonni ancora più tranquilli è consigliabile scegliere l’opzione che contempla 3 scritture.
    7 scritture è per agenti segreti o giù di lì! Occhio che più scritture si impostano e più si allungano i tempi di formattazione del disco!

    come formattare disco esterno mac

    come formattare disco esterno mac

    Sono giorni che il disco esterno collegato al tuo Mac sembra avere qualche problema e sono giorni che ti riprometti di fare una salto sul mio sito per trovare una qualche soluzione mediante cui poter far fronte alla cosa.
    Finalmente, convinto delle tue azioni, oggi hai dunque fatto una rapida ricerca in rete, hai scoperto che formattare disco esterno Mac potrebbe essere una buona idea ed adesso ti ritrovi qui, a leggere questo tutorial.
    Che dire, complimenti, ce l’hai fatta! Tuttavia se stai leggendo queste righe è evidente che necessiti di qualche dritta per scoprire come procedere.

    Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai dunque bisogno di una mano per scoprire come formattare disco esterno Mac sappi che non hai nulla di cui preoccuparti, come al solito puoi contare su di me.
    Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che è possibile fare per formattare disco esterno Mac in quattro e quattr’otto.

    Qualora te lo stessi chiedendo sappi che per riuscire “nell’impresa” non dovrai ricorrere all’utilizzo di programmi di terze parti e non dovrai mettere in atto nessun escamotage complicato e degno di David Copperfield.
    Per riuscire a formattare disco esterno Mac ti basta infatti sfruttare Utility Disco, l’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni di OS X che permette di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera estremamente semplice. Chiarito ciò se sei realmente interessato a scoprire come fare per formattare disco esterno Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di “piazzarti” ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura delle informazioni che andrò a fornirti di seguito.
    Sei pronto?
    Si?
    Molto bene, allora procediamo.

    La prima operazione che devi effettuare per dare il via alla procedura mediante cui formattare disco esterno Mac è quella di avviare la sopracitata Utility Disco.Puoi accedere a Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad, premendo sulla voce Vai della barra dei menu e poi su Applicazioni oppure cercando l’applicazione mediante Spotlight.

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    Attendi quindi qualche istante affinché Utility Disco risulti visibile sulla scrivania dopodiché fai prima clic sul nome dell’hard disk che desideri formattare dalla sezione sinistra della finestra dell’applicazione e poi premi sul bottone Inizializza collocato in alto.
    Seleziona ora il file system che intendi utilizzare per formattare l’hard disk indicandolo dal menu a tendina Formato.
    Successivamente digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome e poi fai clic sul pulsante Inizializza per avviare l’operazione.

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    Tieni presente che se è tua intenzione formattare una singola partizione del disco esterno collegato al Mac lasciando intatte le altre devi assicurati di selezionare il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco.

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    Se invece vuoi formattare disco esterno Mac completamente creando al contempo più di una partizione procedi andando a selezionare l’icona dell’hard disk dalla barra laterale di Utility Disco, premi sul pulsante Partiziona che risulta collocato in alto e scegli il numero di partizioni da creare sull’unità attraverso i pulsanti + e collocati sulla sinistra.
    Successivamente utilizza il grafico laterale per regolare le dimensioni come meglio credi premendoci sopra e trascinando quella su cui è tua intenzione agire.
    Ricordati inoltre di specificare il file system da utilizzare per ciascuna partizione mediante il menu collocato accanto alla voce Formato: e di compilare il campo collocato accanto alla voce Partizione: di ciascuna partizione digitando il nome che intendi utilizzare.
    Per salvare i cambiamenti premi sul pulsante Applica.

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    Se non sai quale file system selezionare tra quelli selezionabili di seguito trovi l’elenco di tutti quelli disponibili e le loro principali caratteristiche.

    • MS-DOS (FAT) – Si tratta di un file system abbastanza datato ma proprio per questo in grado di garantire un elevato livello di compatibilità.
      Detta in altri termini, i dischi esterni formattati con questo file system possono essere utilizzati, sia in lettura sia in scrittura, su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su svariati altri dispositivi tra cui tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
      Pregi a parte, questo file system porta però con sè alcuni difetti tutt’altro che di poco conto, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
      Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system solo se devi usare il tuo hard disk con un gran numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file di grandi dimensioni.
    • ExFAT – Si tratta di un file system che, così come suggerisce lo stesso nome, altro non è che un’evoluzione di MS-DOS (FAT) che riduce il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
      Questo file system non è compatibile tanto quanto il precedente ma è comunque supportato senza particolari problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi dispositivi di altro genere tra cui Smart TV, decoder, tablet e player da salotto. Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system se devi utilizzare il tuo hard disk non solo in accoppiata a OS X.
    • Mac OS esteso – Si tratta del file system predefinito di OS X.
      Non presenta limiti particlari per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione ma il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è scarso, molto scarso.
      Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system solo se l’hard disk deve essere utilizzato unicamente in accoppiata a OS X.

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    Una volta selezionato il file system più adatto ed una volta eseguiti i passaggi precedentemente indicati entro qualche secondo ti verrà mostrata a schermo una barra di colore blu indicante il grado di avanzamento nonché il corretto completamento dell’operazione.
    Chiaramente considera che più è capiente il disco esterno da formattare e più lunga risulterà la procedura di inizializzazione.

    Un altro fattore che influisce significativamente sulla durata del processo per formattare disco esterno Mac è il grado di sicurezza con il quale viene eseguita l’operazione, vale a dire il numero di volte che i dati presenti sul disco rigido formattato vengono sovrascritti.
    Infatti, come forse già saprai, più volte un file viene sovrascritto e minori diventano le possibilità che quest’ultimo possa essere recuperato attraverso software ad hoc per il recupero di dati cancellati (te ne ho parlato nella mia guida su come recuperare file cancellati).

    Utility Disco di OS X permette di regolare facilmente questa impostazione.
    Se ti stai chiedendo come fare procedi nel seguente modo.
    Prima di avviare la procedura per formattare disco esterno Mac fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza….
    Fatto ciò ti verrà mostrata una barra di regolazione che ti permetterà di scegliere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
    In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti fra cui scegliere.
    Generalmente sovrascrivere i dati una sola volta è più che sufficiente ma se può farti stare più tranquillo posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
    Tieni presente che in tal modo andranno ad allungarsi di parecchio i tempi necessari per il completamento della procedura per formattare disco esterno Mac! Dopo aver scelto la modalità desiderata premi sul pulsante OK per confermare l’applicazione delle modifiche apportate.

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    Nota: Qualora avessi l’esigenza di formattare disco esterno Mac in formato NTFS sappi che fare ciò dovrai necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite risorse extra.
    Se questo è il tuo caso e se desideri saperne di più a riguardo ti suggerisco di leggere la mia guida su come formattare NTFS con Mac per scoprire quali programmi usare e quali operazioni effettuare per riuscire nell’impresa.

    come formattare chiavetta mac

    come formattare chiavetta mac

    Sei passato da poco dal mondo Windows a quello Mac, tutto contenuto hai subito iniziato a destreggiarti con le varie funzionalità di OS X ma c’è una cosa che, ormai da diversi giorni a questa parte, continui a chiederti ed alla quale non riesci a trovare risposta:
    come formattare chiavetta Mac?
    Beh, se le cose stanno effettivamente in questo modo non hai però motivo di allarmarti.
    Posso infatti spiegarti io come fare.

    Lo so, apparentemente può sembrare un’operazione difficile da effettuare ma devi credermi, formattare chiavetta Mac è in realtà molto semplice.
    Inoltre, per poter effettuare questa operazione non occorre utilizzare risorse extra.
    Tutto ciò di cui hai bisogno per riuscire in questa “impresa” è già presente sul tuo computer.

    Se sei quindi intenzionato a formattare chiavetta Mac ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
    Sono certo del fatto che in pochi istanti riuscirai a formattare la tua pendrive e che alla fine sarai pronto a gridare ai quattro venti che formattare chiavetta Mac era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi.
    Scommettiamo?

    La prima cosa che devi fare per poter formattare chiavetta Mac è quella di inserire nel tuo computer la chiavetta USB sulla quale desideri agire ed avviare Utility Disco, l’applicazione disponibile di serie su OS X grazie alla quale è possibile gestire facilmente hard disk, pendrive e supporti esterni di vario genere.
    Inserisci quindi la pendrive in una delle porte USB del tuo Mac dopodiché clicca sulla voce Vai annessa alla barra dei menu, premi poi su Utility e fai doppio clic sull’icona dell’applicazione.
    In alternativa puoi accedere a Utility Disco premendo sulla lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della Scrivania del Mac, digitando utility disco nella barra di ricerca di Spotlight e facendo doppio clic sul primo risultato visualizzato, quello indicato come Il migliore.

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    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi seleziona il nome della chiavetta USB dalla barra laterale di sinistra e poi fai clic sul pulsante Inizializza che risulta collocato in alto.
    Adesso scegli il file system che vuoi usare per formattare il drive dal menu a tendina Formato.
    Ti suggerisco di scegliere MS-DOS (FAT) per mantenere la massima compatibilità con Windows, TV, lettori multimediali ed altri dispositivi mentre se è tua intenzione utilizzare la chiavetta solo ed esclusivamente con computer Mac allora puoi selezionare senza problemi una delle opzioni OS X esteso.

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    Procedi andando ad assegnare un nome qualsiasi alla chiavetta USB digitandolo nel campo Nome, lascia inalterata l’opzione selezionata in corrispondenza della voce Schema ed avvia la procedura di formattazione cliccando sul pulsante Inizializza.

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    Una volta avviata la procedura di formattazione nel giro di qualche secondo ti verrà mostrata una barra di avanzamento di colore blu collocata al centro della finestra ed indicante il grado di completamento dell’operazione.
    Ad operazione ultimata premi sul pulsante Fine.

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    Tieni presente che qualora avessi la necessità di formattare chiavetta Mac in formato NTFS per fare ciò dovrai necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite risorse extra.
    Infatti, come avrai senz’altro notato tra le opzioni per formattare chiavetta Mac manca quella relativa al file system NTFS.
    La ragione alla base di ciò è da ricercare nel fatto che il file system NTFS è stato progettato da Microsoft solo ed esclusivamente per Windows e sui Mac è supportato soltanto in lettura e non anche in scrittura, a patto di non ricorrere all’impiego di tool di terze parti.

    Se hai quindi l’esigenza di attivare il supporto NTFS completo su Mac puoi utilizzare alcuni software gratuiti, i quali non garantiscono le stesse prestazioni di quelli a pagamento (in termini di velocità di scrittura e formattazione) ma funzionano abbastanza bene e sono supportati anche dalle versioni più recenti di OS X.

    Il primo software che devi procurarti è OSXFUSE.
    Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sulla prima icona situata nella colonna di destra, sotto la voce Stable Releases.
    A download ultimato apri il pacchetto d’installazione di OSXFUSE e avvia il file contenuto al suo interno.
    Ora segui la procedura guidata avendo cura di mettere il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer.

    Il secondo programma che devi installare è NTFS–3G.
    Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sul link collocato sotto la voce Download (es. NTFS–3G for Mac OS X 2010.10.2).
    A scaricamento completato apri il pacchetto d’installazione del programma e avvia il file che si trova al suo interno. Ora segui la procedura guidata avendo cura di mettere il segno di spunta accanto alla voce No caching.

    L’ultimo software di cui hai bisogno è FUSE Wait.
    Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sul collegamento fuse_wait–1.1.pkg per scaricare anche questo software sul tuo Mac.
    Avvia quindi il pacchetto d’installazione della app e segui la procedura guidata per l’installazione.

    A questo punto riavvia il Mac e apri Utility Disco.
    Fatto ciò nella scheda Inizializza relativa alla tua chiavetta USB dovresti trovare anche la voce Filesystem Windows NT (NTFS–3G) nel menu Formato per la scelta del file system da adoperare durante la formattazione del drive.

    come filtrare le chiamate su iphone

    come filtrare le chiamate su iphone

    Sei passato ad iPhone da un vecchio cellulare dismesso dopo anni di onorato servizio e sei rimasto sorpreso quando hai scoperto che il super-smartphone di casa Apple non include una funzione per filtrare le chiamate, come quella disponibile sul tuo telefonino precedente?
    Purtroppo questo è uno dei compromessi che bisogna accettare quando si passa ad una piattaforma stabile e curata come iOS, ma non è detta l’ultima parola.

    Impostando a dovere la funzione Non disturbare di iPhone, infatti, puoi fare in modo che il tuo “iPhone” risulti occupato per tutte le persone che tentano di chiamare eccetto i contatti aggiunti ad una lista di preferiti.
    Non è proprio il massimo della vita ma è difficile ottenere di meglio senza sbloccare il dispositivo, quindi non perdiamo altro tempo e vediamo subito come filtrare le chiamate su iPhone.

    Se vuoi imparare come filtrare le chiamate su iPhone, il primo passo che devi compiere è attivare la modalità Non disturbare sul tuo “iPhone” ed impostarla in modo che respinga tutte le telefonate eccetto quelle provenienti dai contatti che aggiungerai ad una lista di preferiti.

    Recati quindi nelle Impostazioni di iOS, sposta lo switch dell’opzione Non disturbare su ON (in modo che la levetta diventi azzurra) e premi sul pulsante Notifiche.
    Nella schermata che si apre, seleziona la voce Non disturbare ed imposta la preferenza Consenti chiamate da su Preferiti (mettendo il segno di spunta accanto all’apposita voce).
    Adesso, torna nel menu precedente e sposta su OFF lo switch Chiamate ripetute in maniera tale che l’iPhone non lasci passare le chiamate di quelle persone che, seppur non incluse nei preferiti, hanno chiamato per più di una volta in tre minuti e quindi secondo il “iPhone” sono degne di attenzione.

    Ora non ti rimane che creare la tua lista di contatti preferiti, in cui inserire i nominativi di tutte quelle persone delle quali vuoi ricevere le chiamate anche quando su iPhone è attiva la modalità silenziosa.
    Per fare ciò, non devi far altro che cercare le schede delle persone che vuoi aggiungere ai preferiti nella app Contatti, selezionare i loro nomi e premere sul pulsante Aggiungi ai preferiti che si trova in basso a destra.
    Facile, vero?
    Ma ricorda, la funzione Non disturbare di iPhone filtra le chiamate solo se il dispositivo è bloccato (cioè con lo schermo spento), mentre lo stai usando riceverai tutte le telefonate in maniera indiscriminata.

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    Se hai eseguito il jailbreak puoi filtrare le chiamate su iPhone utilizzando iBlacklist, una app a pagamento (12$) disponibile su Cydia con una versione di prova gratuita della durata di 10 giorni.
    L’applicazione consente di creare una blacklist di contatti dai quali rifiutare chiamate/SMS oppure una whitelist di persone a cui consentire chiamate ed SMS quando il telefono risulta occupato per tutti gli altri.

    Utilizzare iBlacklist è facilissimo.
    Basta selezionare la voce Blacklists o Whitelists nella schermata iniziale della app (a seconda se si è deciso di creare una lista nera di contatti o una lista bianca di persone autorizzate a chiamare in qualsiasi situazione) e premere prima su General BL/WL e poi sul pulsante + in alto a destra per selezionare i contatti da aggiungere alla blacklist o alla whitelist selezionata.

    come filmare lo schermo mac

    come filmare lo schermo mac

    Hai appena acquistato un Mac nuovo fiammante, hai bisogno di creare un video di quello che accade sulla scrivania di macOS ma non ti va di sborsare altri soldi per acquistare un’applicazione ad hoc?
    Tranquillo, se vuoi creare uno screencast sul tuo Mac non devi necessariamente acquistare dei costosi software professionali.
    Ci sono delle soluzioni free che permettono di registrare lo schermo del Mac, l’audio del microfono e in alcuni casi perfino le riprese della webcam in maniera totalmente gratuita.
    Alcune di esse sono perfino incluse “di serie” in macOS!

    Sì, hai letto bene! Evidentemente non ne eri ancora al corrente, ma QuickTime Player, il famosissimo media player incluso di default in tutte le versioni di macOS, permette di registrare lo schermo del Mac e di salvarlo sotto forma di video in maniera semplicissima.
    Permette anche di catturare l’audio del microfono (o della webcam) e, quindi, di creare un commento in tempo reale a quello che succede sulla scrivania del computer!

    Coraggio, non perdere altro tempo! Rimboccati subito le maniche e scopri come filmare lo schermo Mac grazie a tutti i programmi di cui sto per parlarti.
    Oltre a QuickTime Player ci sono tante soluzioni che puoi prendere in considerazione, sia gratuite che a pagamento:
    devi solo scegliere quella che ti sembra più adatta alle tue necessità e cominciare a usarla.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • QuickTime Player (gratis)
    • Istantanea schermo (gratis)
    • OBS (gratis)
    • Screencast-o-Matic (freemium)
    • ScreenFlow (a pagamento)

    QuickTime Player (gratis)

    Se vuoi imparare come filmare lo schermo Mac con QuickTime Player, avvia l’applicazione mediante la sua icona presente nel Launchpad (oppure cercala con Spotlight) e seleziona la voce File > Nuova registrazione schermo dalla barra dei menu collocata nella parte alta dello schermo.

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    Nella finestra che si apre, clicca sulla freccetta bianca per scegliere se catturare l’audio dalla webcam del Mac e se sottolineare i clic del mouse durante la realizzazione dello screencast.
    Fatto ciò, clicca sul pulsante Rec (il pallino rosso) di QuickTime Player e scegli se registrare l’intero schermo del computer facendo clic al centro della Scrivania oppure se catturare solo una porzione di desktop selezionandola con il mouse.

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    Adesso non ti rimane che procedere con la realizzazione del tuo screencast e, quando hai finito di filmare lo schermo del Mac, interrompi la registrazione cliccando sul pulsante stop presente nella barra dei menu (in alto a destra, accanto all’orologio di macOS).
    Verrà visualizzata automaticamente un’anteprima del video che hai registrato.

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    A questo punto, se sei soddisfatto del risultato ottenuto, salva il tuo screencast selezionando recandoti nel menu File > Esporta (in alto a sinistra) e selezionando una delle risoluzioni di output disponibili in quest’ultimo:
    480p, 720p o 1080p.
    Indica quindi la cartella in cui archiviare il file e clicca sul pulsante Salva per avviare il processo di salvataggio del video.

    Puoi anche esportare i filmati realizzati con QuickTime Player direttamente nella libreria di iTunes, in un formato solo audio o in una risoluzione adatta ad iPad, iPhone, iPod Touch e Apple TV.
    Basta selezionare le apposite voci dal menu File > Esporta .
    Più facile di così?

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    Non sei completamente soddisfatto del risultato ottenuto?
    Vuoi modificare la registrazione prima di salvarla?
    Nessun problema.
    Recandoti nel menu Modificadi QuickTime Player puoi richiamare varie funzioni molto utili:
    Ritaglia per ritagliare il filmato impostando dei nuovi punti di inizio e/o fine in quest’ultimo; Ruota a sinistra e Ruota a destra per ruotare l’immagine verso sinistra o verso destra; Capovolto o Speculare per riflettere l’immagine verticalmente oppure orizzontalmente; Dividi clip per separare il video nel punto corrente (quindi creare due o più clip separati o cancellare le porzioni di video separate) oppure Aggiungi clip alla fine per aggiungere un video già esistente alla registrazione effettuata.

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    Nota: QuickTime Player non consente di includere la ripresa della webcam nelle registrazioni.
    Tuttavia, se prima di avviare la tua registrazione richiami la voce Nuova registrazione filmato dal menu File e attivi l’opzione Sempre in primo piano dal menu Vista, puoi ottenere un riquadro con la ripresa della webcam da ridimensionare e posizionare in un punto qualsiasi del desktop (e quindi da riprendere insieme al resto dello schermo).
    Purtroppo il riquadro scompare se si passa a un altro desktop o se si avvia un software a schermo intero.

    Istantanea schermo (gratis)

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    Se cerchi una soluzione ancora più essenziale rispetto a QuickTime Player, inclusa anch’essa in macOS, puoi optare per l’utility Istantanea schermo, che a partire da macOS 10.14 Mojave offre anche la possibilità di registrare video dello schermo del Mac.

    Per richiamare l’utility in questione, premi la combinazione di tasti cmd+shift+5sulla tastiera del tuo computer e utilizza i pulsanti che compaiono sullo schermo per scegliere se registrare tutto il desktop di macOS o solo una porzione dello stesso; dopodiché premi sul bottone Registra e realizza la tua registrazione.

    A registrazione ultimata, clicca sul pulsante stop presente nella barra dei menu (in alto a destra) e il filmato verrà salvato automaticamente nella cartella predefinita in cui vengono salvati gli screenshot.
    Contestualmente, verrà mostrata anche una miniatura del filmato, nell’angolo in basso a destra dello schermo:
    cliccando sulla miniatura in questione, potrai tagliare il video, condividerlo o cancellarlo “al volo”, usando gli strumenti messi a disposizione da Quick Look.

    OBS (gratis)

    Se per un motivo o l’altro QuickTime Player non dovesse soddisfarti, prova OBS:
    si tratta di un software gratuito e open source che permette di catturare flussi audio/video da varie fonti.
    È molto più di un software per filmare lo schermo del Mac:
    può anche acquisire video e audio da fonti esterne (es.
    le vecchi VHS, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come convertire VHS in digitale), trasmettere video in tempo reale e molto altro ancora.
    Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante macOS 10.11+.

    A download completato, apri il file obs-mac-xx-installer.pkg che hai appena scaricato sul tuo computer e, nella finestra che si apre, fai clic prima su Continuaper due volte consecutive e poi su Installa.
    Digita quindi la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) e completa il setup cliccando prima su Chiudi e poi su Sposta (per spostare il pacchetto d’installazione del programma nel Cestino).

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    A questo punto, avvia OBS selezionando la sua icona dal Launchpad e clicca sul pulsante Impostazioni per accedere al pannello di configurazione del programma.
    Nella finestra che si apre, seleziona la voce Output dalla barra laterale di sinistra, imposta la cartella e il formato di output delle tue registrazioni nei campi Percorso della registrazione e Formato di registrazione (io ti consiglio il mov), imposta il Bitrate del video da ottenere digitandolo nell’apposito campo di testo (se non sai bene dove mettere le mani, lascia attiva il valore di default) e clicca sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.

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    Adesso devi impostare OBS in modo che possa registrare lo schermo del Mac.
    Clicca quindi sul pulsante [+] che si trova sotto il campo Fonti, seleziona la voce Cattura schermo dal menu che si apre e clicca sul pulsante OK per due volte consecutive.

    Se non vuoi catturare l’intero desktop ma solo una finestra, dopo aver cliccato per la prima volta sul pulsante OK, espandi il menu a tendina Ritaglia, seleziona la voce Alla finestra da quest’ultimo e scegli l’applicazione da registrare dal menu sottostante.

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    Una volta tornato nella schermata principale di OBS, usa gli indicatori rossi che si trovano intorno all’immagine di anteprima del contenuto da registrare in modo che comprendano tutto il desktop (o tutta la finestra dell’applicazione che vuoi registrare).

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    Superato anche questo step, se alla tua registrazione vuoi aggiungere anche una ripresa della webcam, clicca quindi sul pulsante [+] che si trova sotto il campo Fonti, seleziona la voce Dispositivo di cattura video dal menu che si apre e clicca sul pulsante OK.

    Nella finestra che si apre, seleziona il nome della webcam del tuo Mac dal menu a tendina Dispositivo, scegli la risoluzione di cattura dal menu a tendina Preimpostato e clicca sul pulsante OK per salvare le impostazioni.

    Una volta tornato nella schermata principale di OBS, usa gli indicatori rossi che si trovano intorno all’immagine di anteprima della ripresa della webcam per spostare/ridimensionare il riquadro in base alle tue preferenze (ad esempio inserendolo nell’angolo in basso a destra del desktop).

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    Per finire, se vuoi creare una narrazione audio per il tuo video, devi impostare la cattura dell’audio proveniente dal microfono (o dalla webcam).
    Clicca quindi sul pulsante [+] che si trova sotto il campo Fonti, seleziona la voce Cattura l’audio in ingresso dal menu che si apre e clicca sul pulsante OK.

    Nella finestra che si apre, seleziona la voce Built-in-Microphone dal menu a tendina Dispositivo, clicca sul pulsante OK e il gioco è fatto.

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    Adesso puoi avviare la registrazione dello schermo! Clicca dunque sul pulsante Avvia registrazione di OBS (in basso a destra) e crea il tuo screencast.

    Al termine della registrazione, richiama nuovamente la finestra di OBS, clicca sul pulsante Ferma registrazione (in basso a destra) ed entro qualche secondo troverai la tua registrazione nella cartella di output che hai specificato prima.

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    Screencast-o-Matic (freemium)

    Non ti trovi con QuickTime Player e OBS ti sembra un po’ troppo difficile da usare?
    In questo caso, se vuoi rimanere nell’ambito delle soluzioni free, potresti optare per Screencast-o-Matic.

    Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Screencast-o-Matic è un servizio online che, tramite l’installazione di un piccolo client gratuito in macOS, permette di effettuare registrazioni video lunghe al massimo 15 minuti complete di audio dal microfono e ripresa dalla webcam.
    Gli unici limiti davvero degni di nota sono la presenza del logo del sito in basso a sinistra nelle registrazioni e l’impossibilità di catturare l’audio del computer (i suoni riprodotti dalle applicazioni).
    Per rimuovere tali limitazioni si deve sottoscrivere un abbonamento pay pari a $15 all’anno.

    Ciò detto, se sei interessato a provare Screencast-o-Matic, collegati a questa paginae clicca prima sul pulsante Start recording for free, poi su quello Launch free recorder e, infine, sulla voce Download launcher per scaricare il launcher necessario a usare la funzione di registrazione schermo del sito.
    A download completato, apri il pacchetto pkg appena ottenuto, fai doppio clic sull’eseguibile Screen Recorder Launcher Setup contenuto al suo interno e premi in sequenza su Apri e OK per concludere il setup.

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    Da questo momento in poi, per filmare lo schermo del Mac utilizzando Screencast-o-Matic non dovrai far altro che collegarti alla pagina iniziale del servizio e cliccare prima sul pulsante Consenti e poi su Apri.

    Quando si apre il client di Screencast-o-Matic, seleziona la porzione di schermo da riprendere usando l’apposito indicatore.
    Se vuoi includere anche la ripresa della webcam, clicca sul pulsante Entrambi e scegli il nome della webcam del tuo Mac dal menu che compare sulla destra.

    Scegli dunque la risoluzione in cui effettuare la registrazione cliccando sul pulsante Dimensione, decidi se includere o meno l’audio del microfono (o della webcam) usando il pulsante Narrazione e premi su Rec per avviare la registrazione.

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    Quando hai finito di filmare lo schermo del Mac, richiama la schermata iniziale di Screencast-o-Matic premendo prima sul pulsante Pausa e poi su Fatto (in basso a sinistra) e scegli se salvare il video in locale cliccando sul pulsante Save come file video o se pubblicarlo su YouTube premendo sull’apposito pulsante.

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    ScreenFlow (a pagamento)

    Se hai bisogno di una soluzione più avanzata per filmare lo schermo del Mac, non pensarci su due volte e prova ScreenFlow:
    uno dei migliori software per la cattura dello schermo su macOS.
    È semplicissimo da usare, supporta la webcam, l’audio in entrata e in uscita e include un potentissimo editor che permette di perfezionare le proprie registrazioni in maniera estremamente intuitiva.
    Costa 129$, ma si può provare gratis senza limiti di tempo al costo di avere un watermark sui filmati di output.

    Per scaricare la versione di prova di ScreenFlow, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Download Free Trial.
    Compila quindi il modulo che ti viene proposto con tutti i tuoi dati personali (nome, cognome, email, impiego e paese di provenienza) e clicca sul pulsante Send My Download Linkper avviare il download di ScreenFlow.

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    A scaricamento completato, apri il file ScreenFlow-xx.dmg che hai appena ottenuto, clicca sul pulsante I agree, trascina l’icona di ScreenFlow nella cartella Applicazioni di macOS e avvia il programma facendo doppio clic sulla sua icona.

    Nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante Apri e avvia una nuova registrazione dello schermo del Mac selezionando la voce New recording dalla barra laterale di sinistra e mettendo il segno di spunta accanto alle opzioni di tuo interesse:
    Record Desktop from per registrare lo schermo del computer; Record Screen from per catturare lo schermo di iPhone, iPad o altri device connessi al Mac; Record Video from per attivare la cattura della webcam; Record Audio from per catturare l’audio dal microfono o la webcam o Record Computer Audio per registrare l’audio in uscita dal computer.

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    Pigia dunque sul pulsante Rec ed effettua la tua registrazione.
    Al termine della registrazione, clicca sull’icona della videocamera presente nella barra dei menu (in alto a destra, accanto all’orologio di macOS) e seleziona la voce Stop recorddal menu che si apre.
    Si aprirà l’editor di ScreenFlow attraverso il quale potrai modificare il tuo video come più preferisci.

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    Ad editing concluso, recati nel menu File > Export di ScreenFlow e, nella finestra che si apre, scegli il formato e la risoluzione in cui desideri salvare il tuo video.

    I tempi di esportazione variano a seconda della potenza del Mac in uso, della risoluzione e della durata del video.
    Ma questo credo che non ci sia bisogno di sottolinearlo!

    come fare screenshot macbook

    come fare screenshot macbook

    Possiedi un MacBook e vorresti “fotografare” lo schermo del tuo computer portatile Apple ma, non essendo ancora molto pratico in fatto di informatica e nuove tecnologie, non hai la benché minima idea di come riuscirci?
    Direi allora che, per tua grande fortuna, sei capitato sul tutorial giusto, al momento giusto.

    Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso illustrarti io come fare uno screenshot su MacBook.
    Ti anticipo subito che non si tratta di un’operazione complicata e, soprattutto, che non devi necessariamente ricorrere a strumenti di terze parti, in quanto macOS include già delle funzioni appositamente adibite allo scopo.

    Allora?
    Posso sapere che ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo, prenditi un po’ di tempo libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di questa mia guida incentrata sull’argomento.
    Sono certo che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Indice

    • Come fare screenshot su MacBook
      • Istantanea schermo
      • Scorciatoie da tastiera
    • Come fare screenshot su MacBook online
      • Web Capture
      • Snapito
    • Programmi per fare screenshot su MacBook

    Come fare screenshot su MacBook

    Come anticipato in apertura, per fare uno screenshot su MacBook ti basta sfruttare gli appositi strumenti offerti direttamente dal sistema operativo:
    macOS, infatti, include un tool apposito per la cattura delle schermate e consente di fare altrettanto anche tramite delle scorciatoie da tastiera ad hoc.
    Per saperne di più, prosegui nella lettura.

    Istantanea schermo

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    Per fare degli screenshot su MacBook, puoi avvalerti di Istantanea schermo, lo strumento predefinito di macOS per acquisire schermate e per quel che accade sulla scrivania dei Mac.
    È molto facile da usare e include tante opzioni interessanti.

    Per potertene servire, accedi al Launchpad, selezionando la relativa icona (quella con il razzo spaziale) che trovi sulla barra Dock, apri la cartella Altro ad esso annessa e fai clic sull’icona di Istantanea schermo (quella con la finestra di macOS e la macchina fotografica).
    In alternativa, puoi richiamare l’applicazione semplicemente premendo cmd+shift+5 sulla tastiera.

    A questo punto, nella parte in basso della scrivania, dovresti visualizzare la barra degli strumenti dell’utility.
    Nella parte sinistra della stessa trovi i pulsanti Acquisisci l’intero schermo, Acquisisci la finestra selezionata e Acquisisci la selezione che permettono, rispettivamente, di effettuare uno screenshot dell’intero schermo, di una finestra selezionata oppure di una porzione della scrivania a scelta.

    Sebbene la cosa al momento non ti interessi, ti informo anche, sempre sulla barra degli strumenti, nella parte più a destra, ci sono anche i pulsanti Registra l’intero schermo e Registra la selezione, i quali consentono di registrare un video dell’intero schermo o soltanto di una porzione di esso.

    Sempre nella parte destra della barra degli strumenti di Istantanea schermo trovi anche il pulsante Opzioni, il quale ti consente di scegliere, tramite l’apposito menu che si apre, se mostrare il puntatore del mouse nell’immagine ricavata e se rendere visibile la miniatura fluttuante dopo la cattura, di impostare un timer per ritardare la cattura dello schermo e di selezionare la posizione in cui salvare lo screenshot.

    Ciò detto, per procedere con la cattura della schermata, scegli la modalità che preferisci tra quelle disponibili, seleziona, se necessario, l’area dello schermo di tuo interesse oppure la finestra, e clicca sul pulsante Acquisisci.
    A cattura avvenuta, a conferma della buona riuscita dell’operazione, sentirai il suono dell’otturatore di una fotocamera.

    Successivamente, facendo clic sull’anteprima dello screenshot eventualmente visibile nell’angolo in basso a destra della scrivania, potrai accedere all’editor di Istantanea schermo mediante cui modificare l’immagine prima del salvataggio.

    Più precisamente, cliccando sui pulsanti situati in alto a sinistra puoi aggiungere disegni, testi, linee e firme, puoi definire il colore e lo spessore degli elementi inseriti e puoi scegliere di ritagliare e ruotare l’immagine, mentre in alto a destra trovi il pulsante Fine per salvare le modifiche, quello Ripristina per annullare i cambiamenti, quello con la pattumiera per cancellare l’immagine e l’icona della condivisione (quella con il rettangolo con la freccia verso l’alto) per condividere rapidamente l’immagine.

    Se, invece, non hai aperto lo screenshot catturato mediante la relativa immagine d’anteprima e desideri comunque apportarvi delle modifiche, puoi farlo facendo doppio clic sulla relativa icona del file presente nella posizione da te scelta per l’output e servendoti poi degli strumenti e delle funzioni offerte da Anteprima, il visualizzatore d’immagini e di file PDF predefinito di macOS, il quale consente anch’esso di inserire testi e disegni, ruotare le immagini ecc.

    Tieni presente che le indicazioni che ti ho appena fornito risultano valide per le versioni di macOS pari o superiori alla 10.14 (Mojave).
    Sulle versioni precedenti, invece, è disponibile una variante meno versatile di Istantanea schermo, la quale non permette di regolare le preferenze relative alla cattura delle schermate e non offre neppure la possibilità di registrare lo schermo.

    Scorciatoie da tastiera

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    Se prediligi l’uso delle scorciatoie da tastiera, puoi fare gli screenshot su MacBook anche sfruttando delle apposite combinazioni di tasti, senza dover per forza di cose richiamare il tool Istantanea schermo.
    Se la cosa ti interessa, qui sotto trovi elencate quelle di cui puoi avvalerti per riuscire nell’impresa.

    • Per fare uno screenshot dell’intero schermo, usa la combinazione di tasti command+shift+3.
    • Per fare uno screenshot di una porzione dello schermo, usa la combinazione di tasti command+shift+4.
    • Per fare uno screenshot di una singola finestra, usa la combinazione di tasti command+shift+4, premi la barra spaziatrice e clicca sulla finestra da “immortalare”.
    • Per fare uno screenshot e salvarlo nella clipboard di macOS, usa le scorciatoie da tastiera che ti ho già segnalato in accoppiata all’uso del tasto control, dopodiché incolla l’immagine ricavata usando la combinazione di tasti control+v.

    Tieni presente che, per impostazione predefinita, tutti gli screenshot vengono salvati sulla scrivania di macOS nel formato PNG.

    Se vuoi modificare il comportamento di cui sopra, ti basta agire tramite il Terminale, impartendo degli appositi comandi.
    Se la cosa ti interessa, dunque, richiama il Terminale, accedendo al Launchpad, facendo clic sulla relativa icona (quella con il razzo spaziale) che trovi sulla barra Dock, e poi sull’icona con la finestra nera e la riga di codice situata nella cartella Altro.

    Una volta visualizzata la finestra del Terminale sulla scrivania, immetti le seguenti stringhe, a seconda delle modifiche che intendi apportare nella cattura delle schermate sul tuo MacBook, seguite dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del computer.

    • Per cambiare il formato di file in cui vengono salvati gli screenshot, digita il comando defaults write com.apple.screencapture type formato (al posto di formato devi digitare l’estensione del di file in cui intendi salvare gli screenshot, sono supportati i formati JPG, BMP, TUF, TGA, JP2, PICT e PDF).
    • Per disabilitare l’ombreggiatura degli screenshot, digita il comando defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool true.
      Qualora dovessi ripensarci, potrai ripristinare l’ombreggiatura impartendo il comando defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool false.
    • Per cambiare la posizione di output degli screenshot, digita il comando default write com.apple.screencapture location cartella (al posto di cartella devi inserire il percorso completo della cartella in cui salvare le immagini).
    • Per scegliere il nome predefinito delle istantanee, digita il comando default write com.apple.screencapture name “nome file” (al posto di “nome file” devi digitare il nome che intendi assegnare agli screenshot, se il nome è composto da un solo termine puoi anche non usare le virgolette)

    In tutti i casi, per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate, riavvia il processo SystemUIServer su macOS, digitando il comando killall SystemUIServer nella finestra del Terminale e schiacciando poi il tasto Invio sulla tastiera.
    In alternativa, effettua il logout dal tuo account utente, facendo clic sul simbolo della mela nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e selezionando la voce Esegui il logout da nome account (al posto di nome account trovi indicato il nome usato per l’account), dopodiché effettua nuovamente l’accesso.

    Ti comunico inoltre che, una volta catturato uno screenshot, se vuoi editarlo prima che venga salvato, andando ad aggiungervi scritte, disegni ecc., puoi riuscirci facendo clic sulla relativa anteprima che vedi comparire nella parte in fondo a destra dello schermo e, successivamente, sfruttando l’editor apposito che si apre, procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato nel passo precedente.

    Se, invece, lo screenshot che vuoi editare è già stato salvato e desideri modificarlo, puoi riuscirci facendo doppio clic sull’icona del file e servendoti poi di Anteprima, sempre come ti ho spiegato nelle righe precedenti.

    Come fare screenshot su MacBook online

    Hai necessità di fare uno screenshot su MacBook di una pagina Web nella sua interezza?
    In tal caso, gli strumenti “di serie” che ti ho segnalato nelle righe precedenti non sono idonei, in quanto non supportano questa funzionalità.
    Puoi tuttavia riuscirci sfruttando i servizi online appositamente adibiti alla cosa che ho provveduto a segnalarti nei passi qui sotto.

    Web Capture

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    Web Capture è un servizio online, gratuito, fruibile senza registrazione e funzionante da qualsiasi browser, che, appunto, consente di catturare screenshot di intere pagine Web, permettendo altresì di scegliere il formato di output desiderato tra JPG, PNG, PDF e altri.

    Per potertene servire, visita la relativa home page e digita l’URL della pagina Web di cui vuoi realizzare uno screenshot per intero nel campo di testo collocato sotto la voce Enter the URL to capture.

    In seguito, scegli il formato di output tramite il menu a tendina Choose the file format e clicca sul pulsante Capture web page che si trova in basso.
    Una volta ottenuto lo screenshot, premi sul bottone Download per scaricare sul tuo MacBook l’immagine ricavata sul tuo computer.
    Et voilà!

    Snapito

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    In alternativa al servizio online per catturare screenshot di intere pagine Web che ti ho già suggerito, puoi valutare di rivolgerti a Snapito, anch’esso gratuito, funzionante senza registrazione e compatibile con qualsiasi browser.
    Tieni però presente che le schermate catturate possono essere salvate solo in formato JPG.

    Per potertene servire, recati sulla relativa home page, clicca sul campo di testo situato al centro e digita l’indirizzo della pagina Web di cui intendi catturare lo screenshot al suo interno.
    Se prima di procedere desideri regolare le impostazioni relative alle dimensioni e al ritardo nella cattura, premi preventivamente sul pulsante con la ruota d’ingranaggio e intervieni tramite i menu disponibili.

    Successivamente, fai clic sull’anteprima dello screenshot che ti viene mostrata nella parte in basso della pagina.
    Nella nuova scheda che si apre, fai clic destro sull’immagine restituita e scegli, dal menu contestuale che ti viene mostrato, l’opzione per procedere con il download. In alternativa, puoi copiare nella clipboard di macOS il link allo screenshot, in modo tale da poterlo condividere, facendo clic sul pulsante Copy nella pagina di Snapito.

    Programmi per fare screenshot su MacBook

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    Nel caso in cui gli strumenti predefiniti resi disponibili da macOS non ti avessero convinto, puoi valutare di fare degli screenshot su MacBook usando uno degli appositi programmi di terze parti che ho provveduto a includere nell’elenco sottostante.
    Individua quello che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e procedi subito con il download.

    • Monosnap – applicazione grazie alla quale è possibile catturare screenshot dell’intera scrivania o di singole porzioni, in maniera immediata oppure impostando un timer.
      Consente anche di scegliere se includere nella schermata il puntatore del mouse.
      Di base è gratis, ma propone acquisti in-app (con costi a partire da 4,99 euro) per sbloccare funzioni extra, come la possibilità di usufruire dello spazio di storage offerto dal servizio per il salvataggio delle schermate.
    • Greenshot – si tratta di un’applicazione commerciale che consente di catturare lo schermo del Mac e che include anche un comodo editor per personalizzare le immagini ricavate con frecce, scritte, evidenziazioni ecc.
      Costa 2,29 euro.
    • Screenshot FX – programma che consente di catturare screenshot di aree dello schermo a piacere, tracciando varie forme.
      Si può usare anche tramite scorciatoia da tastiera.
      Costa 2,29 euro.

    come fare screenshot iphone xr

    come fare screenshot iphone xr

    Hai appena acquistato iPhone XR, hai personalizzato a dovere la sua home screen e ora vorresti creare uno screenshot per condividere la tua creazione online.
    L’unico problema è che, essendo nuovo del mondo Apple, non hai la benché minima idea di come procedere.
    Non ti preoccupare:
    se vuoi, ti do una mano io a raggiungere il tuo obiettivo.

    Se mi dedichi cinque minuti del tuo tempo libero, posso spiegarti come fare screenshot su iPhone XR illustrandoti in dettaglio come effettuare quest’operazione sia tramite tasti fisici che attraverso un’apposita funzionalità software implementata da Apple in iOS.
    Inoltre, ti spiegherò anche come modificare gli screenshot per ottenere il corretto risultato finale in base alle tue esigenze.

    Coraggio:
    che aspetti lì impalato davanti allo schermo?
    Vuoi imparare a fare gli screenshot con il tuo iPhone XR o no?
    Direi proprio di sì, visto che sei arrivato fin qui e stai leggendo con interesse questo tutorial.
    Non ti resta, allora, che prenderti un po’ di tempo libero e mettere in pratica le rapide istruzioni che trovi qui sotto.
    A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Procedura base
    • Procedura alternativa
    • Modificare gli screenshot
    • Fare gli screenshot delle pagine Web
    • Unire gli screenshot

    Procedura base

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    Gli acquirenti di iPhone XR abituati a modelli di iPhone precedenti all’X, potrebbero trovare qualche difficoltà nell’effettuare uno screenshot, visto che Apple ha cambiato la combinazione di tasti legata quest’operazione.
    Vediamo, dunque, come fare screenshot su iPhone XR usando la combinazione corretta.

    Per realizzare un’istantanea dello schermo del tuo “iPhone”, devi premere contemporaneamente il pulsante d’accensione (presente sul lato destro dello smartphone) e il tasto Volume + (che si trova sul lato sinistro).
    A questo punto, se tutto è stato eseguito correttamente, sentirai un suono che simula uno scatto fotografico (se hai il volume attivo) e noterai la presenza di un riquadro in basso a sinistra dello schermo.

    Nel caso non lo sapessi, puoi utilizzare la procedura base per effettuare screenshot in tutte le schermate che lo consentono, sia per quanto riguarda quelle legate al sistema operativo che per quelle delle applicazioni.
    Tutti gli screenshot catturati vengono salvati nel rullino fotografico dell’app Foto di iOS, a cui puoi accedere dalla schermata home di iPhone XR.

    In particolare, una volta aperta l’app Foto, ti basta selezionare l’icona Album presente in basso e poi fare tap Istantanee per visualizzare tutti gli screenshot catturati.
    Insomma, niente di più facile!

    Procedura alternativa

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    In alcuni casi, i pulsanti fisici potrebbero non funzionare correttamente e quindi potresti aver bisogno di una soluzione alternativa per realizzare istantanee dello schermo.
    Ebbene, Apple ha pensato anche a questo, implementando una funzionalità nativa che consente di effettuare velocemente gli screenshot passando per AssistiveTouch, una funzione di accessibilità in grado di simulare la pressione di alcuni tasti fisici.

    Per procedere, fai quindi tap sull’icona Impostazioni (quella con l’ingranaggio presente nella schermata principale di iPhone XR) e seleziona la voce Generali dal menu che ti viene proposto.
    Successivamente, premi sulla voce Accessibilità, quindi su quella AssistiveTouch e sposta su ON la levetta della funzione AssistiveTouch.
    Se tutto è stato eseguito correttamente, sullo schermo comparirà un’icona con un cerchio bianco:
    si tratta del pulsante virtuale di AssistiveTouch.

    Non ti resta, ora, che fare tap sull’icona con un cerchio bianco e selezionare in successione le voci Dispositivo, Altro e Istantanea schermo.
    Perfetto, ora hai eseguito correttamente uno screenshot.

    Per disattivare AssistiveTouch, in caso di ripensamenti, non devi far altro che tornare nel menu Impostazioni > Generali > Accessibilità > AssistiveTouch e spostare su OFF la levetta relativa alla funzione.

    Modificare gli screenshot

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    Hai effettuato diversi screenshot con il tuo iPhone XR e hai notato che in basso a sinistra dello schermo compare un riquadro ma non sai a cosa serve?
    Ebbene, quest’ultimo consente di accedere velocemente all’editor delle foto di iOS, il quale permette di modificare in pochissimo tempo gli screenshot.

    Lo strumento di modifica permette, ad esempio, di aggiungere testi, disegni a mano libera e altri elementi alle schermate catturate, salvando il risultato finale nel rullino del dispositivo.
    In particolare, sono presenti lo strumento penna e quello matita, un evidenziatore, una gomma, uno strumento di selezione e un selettore per i colori.

    Tutte le modifiche apportate agli screenshot possono essere annullate e ripristinate usando i tasti con le frecce presenti in alto a destra.
    Se, invece, vuoi aggiungere un testo, una firma oppure utilizzare una lente di ingrandimento, devi premere sul tasto + presente in basso a destra e selezionare le relative opzioni.
    Non manca, poi, la possibilità di aggiungere altri elementi, come quadrati, cerchi, fumetti e frecce.

    Come dici?
    Vorresti modificare più screenshot?
    Nessun problema, iPhone XR permette di fare anche questo.
    Per effettuare quest’operazione, scorri tra le varie schermate che ti vengono mostrate nell’editor, facendo tap di volta in volta sulla relativa anteprima che vedi all’estremità destra e/o a quella sinistra.

    Una volta finite le modifiche, ricordati di salvare il risultato finale, premendo sulla voce Fine presente in alto a sinistra e, successivamente, su Salva su Foto.
    In questo modo, lo screenshot modificato andrà a sostituire l’originale nel rullino delle foto.
    Ti ricordo che puoi anche condividere gli screenshot premendo sull’icona del quadrato con la freccia presente in basso a sinistra e selezionando una delle opzioni disponibili.

    Se, invece, vuoi condividere i screenshot modificati in un’altra app, premi sull’icona della condivisione (il quadrato con la freccia) presente in basso a sinistra nell’editor e seleziona la destinazione desiderata tra quelle disponibili nel menu che vedi comparire a schermo.

    Fare gli screenshot delle pagine Web

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    Un problema che spesso si pongono gli utenti è quello di effettuare uno screenshot delle pagine Web nella loro interezza.
    Allo stato attuale, iOS non offre una funzionalità nativa che consente di fare questo (la integrerà in iOS 13) e, quindi, bisogna affidarsi a delle applicazioni di terze parti, come ad esempio Awesome Screenshot for Safari.

    Per scaricare e installare Awesome Screenshot for Safari gratuitamente sul tuo iPhone, ti basta aprire l’App Store, cercare “awesome screenshot for safari”, fare tap sull’icona dell’app (un obiettivo fotografico su sfondo arcobaleno) e premere sulla voce Ottieni, verificando poi la tua identità tramite Face ID o password dell’ID Apple.

    Una volta avviata l’applicazione, fai tap sull’icona X presenta in alto a destra, per saltare il tutorial iniziale, e premi sul pulsante Open Safari.
    Dopodiché, fai tap sull’icona Condivisione presente in basso, premi sull’icona Altro e porta su ON la levetta presente vicino alla scritta Screenshot.

    Adesso devi collegarti alla pagina Web di cui desideri effettuare uno screenshot, premere sull’icona Condivisione presente in basso e fare tap prima sulla voce Screenshot e in seguito su quella Full page.

    Puoi anche selezionare le dimensioni dello screenshot, aggiungere delle annotazioni oppure ritagliare o aggiungere effetti, sfruttando la barra degli strumenti presente in basso.
    Una volta terminate le modifiche, fai tap sull’icona del segno di spunta verde e poi sulla voce Save.
    Troverai l’immagine nel rullino di iOS.
    Potrebbe anche esserti richiesto di fornire all’app il permesso per accedere le foto.
    In tal caso, rispondi in maniera affermativa.

    Unire gli screenshot

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    Come dici?
    Hai catturato due o più screenshot e vorresti unirli in un’unica immagine?
    Puoi fare anche questo, utilizzando delle applicazioni di terze parti, come ad esempio Tailor:
    si tratta di un’app in grado di riconoscere in automatico gli screenshot simili tra loro e di unirli.
    Sì può utilizzare in modo gratuito, ma applica un watermark alle immagini.
    Per rimuovere questa limitazione, occorre acquistare la versione completa dell’applicazione a 3,49 euro.

    Per installare Tailor, devi aprire l’App Store, cercare “tailor screenshot stitching”, selezionare l’icona dell’app (uno screenshot di un’app di messaggistica) e fare tap sulla voce Ottieni, verificando poi la tua identità tramite Face ID o password dell’ID Apple.

    Una volta aperta l’applicazione, premi sulla voce Allow Access presente in basso e poi su quella OK e attendi che l’app ricerchi tutti gli screenshot disponibili.
    A questo punto, puoi selezionare quali sono gli screenshot da unire.

    Dopodiché, dovrai scegliere se condividere l’immagine (premendo sul tasto Share) o se salvarla nel rullino di iOS (attraverso la voce Save image).
    Perfetto, ora hai unito correttamente gli screenshot!

    come fare screenshot iphone x

    come fare screenshot iphone x

    Nelle scorse settimane hai comprato un iPhone X ed hai subito provveduto ad organizzare ed ordinare al meglio l’home screen del nuovo dispositivo in modo tale da riuscire a trovare il prima possibile le app che usi maggiormente.
    Ben felice e soddisfatto del risultato finale, hai dunque provato ad effettuare uno screenshot di quanto visualizzato sul display ma non essendo presente il tasto Home che su tutti gli altri modelli di “iPhone” va premuto in combinazione al pulsante Power per compiere quest’operazione non sei riuscito nel tuo intento.

    Essendo però un tipo che non demorde facilmente, ti sei subito precipitato sul Web alla ricerca di qualche bel tutorial che ti spiegasse in che modo procedere e sei dunque finto qui, su questo mio articolo.
    Come dici?
    Le cose sono andate esattamente in questo modo e vorresti dunque capire se posso esserti effettivamente d’aiuto oppure no?
    Ma certo che si, era ovvio! Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti illustrarti, per filo e per segno, come fare screenshot iPhone X.

    Allora?
    Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di entrare nel vivo dal questione?
    Si?
    Grandioso.
    Mettiti bello comodo, afferra il tuo iPhone X e leggi con attenzione tutta le istruzioni al riguardo che trovi qui di seguito.
    Ti anticipo subito che, al contrario delle apparenze ed al di la di quel che tu possa pensare, in realtà è un vero e proprio gioco da ragazzi.
    Buona lettura!

    Indice

    • Procedura base
    • Procedura alternativa
    • Modificare gli screenshot
    • Fare gli screenshot delle pagine Web
    • Unire gli screenshot

    Procedura base

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    Come anticipato in apertura, fare uno screenshot su iPhone X è, al contrario di quel che può sembrare, un’operazione abbastanza semplice e veloce.
    La combinazione di tasti da usare è però diversa rispetto a quella che va impiegata su tutti gli altri modelli di iPhone (Tasto Home + Tasto Power).
    La rimozione del tasto Home su iPhone X ha infatti implicato, per Apple, il dover rivedere diversi dei comandi associati al funzionamento del iPhone borderless tra cui rientra anche quello per “fotografare” lo schermo.

    E allora?
    Come si fa?
    Te lo indico subito:
    ti basta schiacciare il tasto laterale (quello che sta a destra) contemporaneamente al tasto per aumentare il volume (il primo partendo dall’alto sul lato sinistro).
    Tutto qui!

    La corretta esecuzione del comando ti sarà segnalata dalla riproduzione di un suono che simula lo scatto fotografico oltre che dal fatto che lo schermo verrà illuminato rapidamente da un flash.

    Puoi catturare screenshot sul tuo iPhone X non solo nella schermata principale del dispositivo ma anche in tutte le applicazioni, nei giochi e nella schermata di blocco.
    Insomma, qualsiasi cosa tu stia visualizzando sul display il comando funzionerà sempre e comunque.

    Tutti gli screenshot catturati vengono salvati nel rullino fotografico dell’app Foto di iOS, la stesa che viene impiegata per le “comuni” fotografie.
    Se vuoi visualizzare solo gli screenshot catturati escludendo il resto delle immagini presenti sul dispositivo, una volta effettuato l’acceso all’app Foto, seleziona la scheda Album che sta in basso e poi tappa sull’album Istantanee, saranno raccolti tutti li.

    Procedura alternativa

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    Il tasto laterale o quello per aumentare il volume del tuo iPhone X si sono rotti o comunque non funzionano come dovrebbero?
    Cerchi un metodo alternativo a quello di cui sopra per realizzare degli screenshot sul più recente smartphone della “mela morsicata”?
    Allora sfrutta la funzione AssistiveTouch, che consente di accedere a specifici comandi e funzioni di iPhone in maniera assistita, appunto, direttamente ed esclusivamente a portata di schermo e che può tornare utile nel caso in cui non sia possibile sfruttare in altro modo i classici comandi del dispositivo.
    Nel caso specifico degli screenshot, puoi servirtene per realizzarli mediante un pratico pulsante virtuale.

    Innanzitutto provvedi dunque ad abilitare l’uso di AssistiveTouch sul tuo dispositivo.
    Per fare ciò, afferra l’iPhone X, sbloccalo, accedi alla home screen e tappa sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio).
    Nella schermata che successivamente ti verrà mostrata premi su Generali, poi su Accessibilità e successivamente su AssistiveTouch.
    Porta quindi su ON l’interruttore che trovi accanto alla dicitura AssistveTouch e sul fondo dello schermo vedrai subito apparire un cerchio scuro bianco al centro.
    È il pulsante virtuale di AssistiveTouch!

    Pigia ora sul summenzionato pulsante, tappa sulla voce Dispositivo nel menu che vedi comparir, seleziona Altro e fai tap sul bottone Istantanea schermo per catturare lo screenshot.
    Ecco fatto!

    Modificare gli screenshot

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    Hai notato che ogni volta che realizzi uno screenshot con il tuo iPhone X seguendo una delle due procedure di cui sopra nell’angolo in fondo a sinistra dello schermo vengono mostrate in miniatura le schermate catturate?
    Si?
    Beh, sappi che premendoci sopra puoi visualizzarle subito in maniera ingrandita ed accedere allo strumento di modifica apposito.

    Mediante lo strumento di modifica puoi ad esempio aggiungere testi, disegni a mano libera ed altri elementi alle tue schermate e salvare le immagini con le modifiche al seguito nel rullino del dispositivo.
    Più precisamente, puoi utilizzare lo strumento penna e quello matita, un evidenziatore, una gomma ed uno strumento di selezione oltre che un selettore per i colori.
    Tutte le modifiche apportate agli screenshot possono essere annullate e ripristinate usando i tasti con le frecce che stanno in alto a destra.

    Se invece desideri aggiunger un testo, una firma oppure una lente di ingrandimento per ingrandire, appunto, una determinata parte degli screenshot tappa sul bottone [+] in basso a destra e seleziona l’opzione desiderata. Se invece vuoi zoomare tutta la schermata catturata puoi usare il “solito” pinch to zoom.
    Puoi anche aggiungere ulteriori elementi quali quadrati, cerchi, fumetti e frecce.

    Hai catturato più di uno screenshot e vorresti poterli modificare tutti insieme?
    Si può fare anche questo! Per riuscirci, scorri tra le varie schermate che ti vengono mostrate nell’editor tappando di volta in volta sulla relativa anteprima che vedi all’estremità destra e/o a quella sinistra.

    A modifiche completate, salva il tutto premendo sulla dicitura Fine in alto a sinistra dopodiché premi su Salva su Foto.
    Così facendo lo screenshot modificato verrà salvato nel rullino fotografico di iOS andando a sostituire quello originale.
    Qualora poi ci avessi ripensato e volessi eliminare gli screenshot catturati, potrai fare tutto direttamente dall’editor premendo prima su Fine e poi su Elimina istantanea schermo.

    Se invece vuoi condividere i screenshot modificati in un’altra app, premi sul simbolo della condivisione (il rettangolo con la freccia) che sta in basso a sinistra nell’editor e seleziona la destinazione desiderata tra quelle disponibili nel menu che vedi comparire.

    Sia nel caso del salvataggio (o dell’eliminazione) che della condivisione, se non vuoi intervenire su tutte le schermate ma solo su alcune di esse, ricordati sempre di deselezionare quelle che non ti interessano premendo sul relativo segno di spunta nell’angolo in alto a destra.

    Fare gli screenshot delle pagine Web

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    Utilizzando le funzioni “di serie” di cui ti h parlato nei paragrafi precedenti puoi fare screenshot su Phone X di qualsiasi cosa visualizzi sullo schermo ma purtroppo per quel che concerne le pagine Web devi affidarti per forza di cose a strumenti di terze parti.
    O meglio, devi farlo se vuoi realizzare uno screenshot di una data pagina Web nella sua interezza (che nella stragrande maggioranza dei casi non corrisponde solo alla porzione visualizzata al momento sulla schermo).

    Se hai dunque questo tipo di necessità, ti suggerisco di affidarti all’uso di Awesome Screenshot for Safari.
    Trattasi di una risorsa gratuita che, appunto, può permetterti di catturare le pagine Internet per tutta la loro lunghezza sotto forma di immagini.
    Include anche un editor con degli strumenti che permettono di modificare le schermate delle pagine Web catturate aggiungendo ulteriori elementi com ad esempio frecce ed annotazioni.
    Ah, quasi dimenticavo, l’applicazione è inoltre facilissima da usare!

    Per provare Awesome Screenshot for Safari, la prima cosa che devi fare è quella di scaricare l’applicazione da App Store.
    Afferra dunque il tuo iPhone X, sbloccalo, accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di App Storeazzurra con la lettera “A” al centro), tappa sulla scheda Cerca in basso a destra, digita awesome screenshot for safari nell’apposito campo collocato in alto e premi sul bottone Cerca che sta sulla tastiera virtuale presente sul display.

    Seleziona quindi l’icona dell’app (quella con l’obiettivo della macchina fotografica su sfondo multicolore) dai risultati di ricerca che ti vengono mostrati, tappa sul bottone Ottieni e successivamente su quello Installa dopodiché digita la password del tuo ID Apple (oppure usa il Face ID) per poter avviare la procedura di download.
    Eventualmente, puoi velocizzare l’esecuzione dei passaggi in oggetto collegandoti direttamente alla sezione di App Store dedicata a Awesome Screenshot for Safari facendo tap qui dal tuo iPhone.

    Successivamente avvia l’applicazione premendo sul bottone Apri presente nella schermata di App Store oppure tappando sull’icona dell’applicazione che è stata aggiunta alla home screen, chiudi il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto premendo sulla “x” in alto a destra, premi sul pulsane Open Safari nella schermata di Safari che andrà ad aprirsi, tappa sul simbolo della condivisione che sta in basso, poi sull’icona Altro nel primo rigo e porta su ON l’interruttore che trovi accanto alla dicitura Screenshot.

    Successivamente recati sulla pagina Web che desideri immortalare, premi nuovamente sul simbolo della condivisione nella parte in basso della schermata di Safari e premi sulla dicitura Screenshot sempre presente nel primo rigo di icone.
    Adesso, tappa sull’icona Full page che si trova in alto a destra, seleziona la dimensione dal menu che compare, aggiungi (se vuoi) delle annotazioni, delle frecce ed altri elementi alla tua istantanea oppure ritagliala o aggiungi un effetto sfocatura servendoti della barra degli strumenti che sta in basso e premi prima sul segno di spunta verde e poi su Save per salvare l’immagine nel rullino di iOS.

    Quando l’app ti chiederà il permesso per accedere alle foto, ricordati di rispondere in maniera affermativa, altrimenti le schermate delle pagine Web catturare con il tuo iPhone X non potranno essere salvate nell’applicazione Foto, per essere precisi nell’album intitolato Awesome Screenshot)

    Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi aprire le pagine Web di cui desideri realizzare uno screenshot direttamente dall’app.
    Per riuscirci, digita l’url di riferimento alla barra apposita presente al centro della schermata principale di Awesome Screenshot for Safari e tappa il pulsane Vai sulla tastiera su schermo.

    Volendo, puoi poi servirti dell’app anche per modificare degli screenshot “normali” già salvati nel rullino di iOS.
    Per riuscirci, tappa sul pulsante multicolor che trovi al centro della schermata principale l’applicazione e seleziona gli elementi di riferimento dalla galleria fotografica.

    Unire gli screenshot

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    Hai catturato due o più screenshot relativi a una discussione sull’app di messaggistica che di solito utilizzi o hai salvato delle schermate che comunque ritieni andrebbero concatenate tra loro e ti piacerebbe perle visualizzare tutte in una sola immagine?
    Allora puoi usare l’app Tailor – Screenshot Stitching.
    Trattasi infatti di un’applicazione in grado di riconoscere in automatico gli screenshot presenti nel rullino fotografico di iOS unendo quelli che combaciano tra loro.
    Si scarica gratis ma applica un watermark alle immagini che può essere rimosso solo comperando mediante acquisti in-app la versione completa dell’applicazione.

    Per servirtene, il primo passo che devi compiere è quello di scaricare l’applicazione da App Store.
    Per riuscirci, afferra il tuo iPhone X, sbloccalo, accedi alla home screen del dispositivo, premi sull’icona di App Store, tappa sulla scheda Cerca in basso a destra, digita tailor nell’apposito campo collocato in alto e tappa sul pulsante Cerca che sta sulla tastiera virtuale visibile su schermo.

    Seleziona poi l’icona dell’app (quella con lo sfondo nero e l due pagine unite) dai risultati di ricerca che ti vengono mostrati, tappa sul bottone Ottieni e successivamente su quello Installa dopodiché digita la password del tuo ID Apple (oppure usa il Face ID) per poter avviare la procedura di download.
    Eventualmente, puoi velocizzare l’esecuzione dei passaggi in oggetto collegandoti direttamente alla sezione di App Store dedicata a Tailor – Screenshot Stitching facendo tap qui dal tuo iPhone.

    A download ultimato, api l’app tappando sul bottone Apri in App Store oppure sulla sua icona in home screen, concedigli il permesso di accedere alle foto di iOS premendo prima sul pulsante Allow Access che sta in basso e poi su OK, attendi che l’app ricerchi tutti gli screenshot disponibili e seleziona quelli da unire.

    Per concludere, tappa sul pulsante Share e scegli se salvare l’immagine nel rullino di iOS premendo sul pulsante Save image o se condividerla in un’altra applicazione selezionando la relativa opzione dal menu che vedi comparire.

    come fare screen mac

    come fare screen mac

    Poco tempo fa hai acquistato il tuo primo Mac e, non avendo molta dimestichezza con i computer realizzati da Apple, hai difficoltà ad accedere ad alcune funzioni, come quella che permette di catturare lo schermo.
    Per questa ragione hai deciso di cercare su Internet come fare screen Mac e, così facendo, sei finito su questo mio articolo.
    Beh, se questa è proprio la situazione in cui ti ritrovi, ho una buona notizia da darti:
    sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto! Nelle prossime righe, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come “fotografare” lo schermo del Mac utilizzando i tool inclusi “di serie” in macOS.

    Hai capito bene! Per fare uno screen (o meglio, uno screenshot, come sarebbe più corretto dire) sul Mac non devi installare nessun programma di terze parti:
    ti basterà avviare lo strumento di cattura presente su tutti i Mac o utilizzare una semplice combinazione di tasti e selezionare la porzione di schermo da “immortalare”.
    Vedrai, è più semplice a farsi che a dirsi!

    Oltre a spiegarti come fare gli screenshot, ti indicherò anche come puoi personalizzarli cambiandone il formato, la cartella di destinazione e l’aspetto.
    Adesso però basta chiacchiere:
    dato che ti sento già “scalpitare”, non perdiamo ulteriore tempo prezioso e addentriamoci subito nel vivo di questo tutorial.
    Mettiti bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero e metti in pratica i consigli che sto per darti.

    Indice

    • Fare screen Mac a schermo intero
    • Fare screen Mac di porzioni di schermo e singole finestre
    • App Istantanea
    • Fare screen di intere pagine Web
    • Personalizzare gli screen su Mac
      • Cambiare il formato degli screen
      • Cambiare la cartella di destinazione
      • Disattivare l’ombreggiatura
      • Aggiungere simboli grafici

    Fare screen Mac a schermo intero

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    Se è tua intenzione catturare il contenuto dell’intero schermo del tuo Mac, tutto ciò che devi fare è utilizzare la combinazione di tasti cmd+shift+3 e, in modo del tutto automatico, verrà scattato uno screenshot che sarà salvato sotto forma di immagine PNG (più avanti ti spiegherò come cambiare il formato degli screen) sulla Scrivania del tuo Mac.

    Se non è tua intenzione salvare lo screenshot sulla Scrivania, ma vuoi semplicemente copiarlo nella clipboard e incollarlo in un documento di testo o in un qualsiasi altro file, utilizza la combinazione di tasti cmd+shift+ctrl+3 e il gioco è fatto.
    Il tuo screen sarà salvato nella clipboard di macOS e potrai incollarlo in un documento qualsiasi utilizzando la combinazione di tasti cmd+v o facendo clic destro con il mouse nel documento e selezionando l’opzione Incolla nel menu che compare a schermo.

    Se utilizzi una versione di macOS pari o superiore alla 10.14 Mojave, dopo aver catturato uno screenshot, noterai la comparsa della sua miniatura nell’angolo in basso a destra dello schermo.
    Si tratta di una feature importata da iOS, grazie alla quale è possibile modificare, condividere o cancellare rapidamente lo screenshot creato.
    Cliccando sulla miniatura, compare infatti una finestra di Quick Look mediante la quale modificare lo screenshot con scritte, frecce, forme geometriche ecc., condividerlo online o eliminarlo.

    Fare screen Mac di porzioni di schermo e singole finestre

    IMMAGINE QUI 2

    Ti stai chiedendo come fare screen Mac perché vuoi catturare soltanto una porzione dello schermo o singole finestre?
    In questo caso usa la combinazione cmd+shift+4 sulla tastiera del Mac e dovrebbe apparire un mirino che prende il posto della “classica” freccia nera del mouse.

    Utilizza quindi il mirino per catturare una porzione dello schermo, tenendo premuto il tasto destro del mouse, selezionando l’area da catturare e rilasciando il tasto.
    Lo screenshot verrà salvato in modo automatico sulla Scrivania del computer sotto forma di immagine in formato PNG.

    Per fare lo screen di una singola finestra in modo accurato e veloce, invece, puoi utilizzare la combinazione di tasti cmd+shift+4, premere la barra spaziatrice, selezionare con il cursore (che nel frattempo dovrebbe aver assunto la forma di una fotocamera) la finestra da “fotografare” e cliccarci sopra.

    Ti ricordo che, se non desideri salvare direttamente lo screen che hai effettuato ma intendi incollarlo in un documento, puoi copiarlo nella clipboard di macOS tenendo premuto il tasto ctrl mentre effettui lo screenshot.

    Anche in questo caso, se utilizzi macOS Mojave o successivi, potrai visualizzare una miniatura dello screenshot catturato nell’angolo in basso a destra dello schermo e modificare (o condividere) rapidamente l’immagine cliccando su quest’ultima.

    App Istantanea schermo

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    Se vuoi fare screen sul Mac senza utilizzare alcuna combinazione di tasti – sia che si tratti di catturare l’intero schermo, singole finestre o porzioni di desktop -, puoi utilizzare l’applicazione Instantanea schermo, che è inclusa su tutti i computer della mela morsicata e permette non solo di realizzare screenshot, ma anche di registrare video del desktop e regolare impostazioni avanzate relative alla cattura dello schermo.

    Per avviare l’applicazione in questione, clicca sul Launchpad (l’icona a forma di razzo presente sul Dock), apri la cartella Altro e fai clic sull’icona Istantanea schermo. In alternativa, premi la combinazione di tasti cmd+shift+5.

    Non appena sarai riuscito ad avviare Instantanea schermo, utilizza la toolbar del programma per scegliere l’operazione da compiere:
    le prime tre icone permettono di effettuare uno screenshot dell’intero schermo del Mac, effettuare lo screenshot della finestra selezionata ed effettuare lo screenshot della porzione di schermo selezionata; i due pulsanti che seguono consentono di registrare un video dello schermo del Mac o di una porzione di esso; infine c’è il pulsante Opzioni che, quando cliccato, dà accesso a un menu che permette di regolare alcune proprietà avanzate della cattura schermo, come l’inclusione del puntatore del mouse negli screenshot, la comparsa delle miniature fluttuanti dopo la cattura degli screenshot, l’impostazione di un timer per ritardare la cattura dello schermo e così via.
    Per catturare uno screenshot, regola dunque le voci del menu Opzioni come preferisci di più, seleziona la modalità di cattura dello schermo che preferisci tra quelle disponibili e clicca sul pulsante Acquisisci.
    Facile, no?

    Se utilizzi una versione di macOS precedente alla 10.14, troverai sul tuo computer solo una versione limitata di Istantanea schermo, che permette solo di effettuare screenshot.
    Per usarla, avviala tramite la sua icona presente nel Launchpad, fai clic sulla sua icona che visualizzi nel Dock, clicca sulla voce Scatto situata nella barra dei menu e seleziona una delle opzioni disponibili nel menu a tendina che è comparso a schermo:
    Selezione, per realizzare lo screenshot di una porzione di schermo; Finestra, per fare lo screen preciso di una finestra singola; Schermo, per catturare tutto lo schermo o Schermo con timer, per effettuare uno screenshot con un ritardo di circa 10 secondi dal momento in cui hai dato il via.

    Una volta che avrai effettuato lo screenshot con lo strumento Istantanea, salva l’immagine facendo clic sul menu File (nella barra dei menu in alto) e, nel menu che si apre, seleziona l’opzione Salva….
    Dopodiché, nel riquadro che compare sullo schermo, scegli il nome da assegnare al file appena creato, seleziona la posizione in cui vuoi salvarlo e il formato e, infine, clicca sul bottone Salva per portare a termine l’operazione.

    Fare screen di intere pagine Web

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    Se hai bisogno di catturare un’intera pagina Web e non soltanto una porzione di essa, i metodi che ti ho indicato finora potrebbero non soddisfare appieno le tue necessità.
    Niente paura! Anche in questo caso ho la soluzione giusta per te:
    Snapito, un servizio online gratuito che permette di catturare facilmente intere pagine Web.

    Per utilizzare il servizio Snapito non devi né registrarti, né installare plugin aggiuntivi sul tuo computer.
    Tutto ciò che devi fare è collegarti alla pagina principale del servizio, incollare l’URL della pagina Web di cui vuoi realizzare uno screenshot nel campo di testo che vedi al centro dello schermo e dare Invio.

    Fatto ciò, dovresti visualizzare nel giro di pochi secondi l’anteprima dello screenshot effettuato.
    Per salvare l’immagine, clicca sul pulsante Download Original Screenshot.
    Per modificarne la risoluzione, invece, clicca sull’icona dell’ingranaggio.

    Se non vuoi rivolgerti a servizi Web based e utilizzi il browser Chrome, puoi scaricare l’estensione gratuita Full Page Screen Capture che permette di catturare intere pagine Web con un semplice clic.

    Personalizzare gli screen su Mac

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    Ti piacerebbe personalizzare gli screen su Mac arricchendoli con l’aggiunta di simboli grafici, frecce, forme geometriche e quant’altro?
    Ti piacerebbe cambiare il formato di salvataggio degli screen e la loro cartella di destinazione?
    In tal caso, concentrati sulla lettura dei prossimi paragrafi.

    Per applicare ai tuoi screenshot alcune delle modifiche in questione – modificare il formato di salvataggio automatico degli screen, modificare la loro cartella di destinazione e disattivare l’effetto ombreggiatura – avrai bisogno di utilizzare l’app Terminale che puoi avviare aprendo il Launchpad e selezionandola dall’app Altro.
    Dopodiché ti basterà impartire al terminale i comandi che trovi indicati nei prossimi paragrafi per applicare le modifiche e personalizzare i tuoi screenshot.

    Ricordati, però, che per applicare le modifiche in questione dovrai effettuare il logout dal tuo account utente o usare il comando comando killall SystemUIServer per riavviare il processo SystemUIServer.

    Cambiare il formato degli screen

    Come avrai notato, macOS salva gli screenshot nel formato PNG in modo automatico.
    Se vuoi cambiare il formato degli screen e salvarli in JPG, BMP, PICT, etc.
    in modo automatico, avvia il Terminale e digita il comando che trovi scritto di seguito.

    defaults write com.apple.screencapture type formato

    Sostituisci alla parola formato il tipo di estensione che preferisci: JPG, BMP, TUF, TGA, JP2, PICT, PNG o PDF (ti suggerisco di scrivere il formato dei file in minuscolo).

    Per tornare indietro e ripristinare il salvataggio automatico nel formato PNG basta seguire la procedura indicata sopra e sostituire a formato la parola png.
    Niente di più semplice!

    Cambiare la cartella di destinazione

    Se desideri cambiare la cartella di destinazione degli screenshot, incolla il seguente comando nel Terminale.

    defaults write com.apple.screencapture location cartella

    Alla parola cartella sostituisci il percorso di destinazione degli screenshot.

    Per modificare il nome predefinito delle istantanee, invece, utilizza il seguente comando.

    defaults write com.apple.screencapture name “nome file”

    Dopodiché, sostituisci a “nome file” il nome che vuoi assegnare ai tuoi screenshot (es.
    Screen Mac).

    Disattivare l’ombreggiatura

    Se l’effetto ombreggiatura che viene applicato in modo automatico agli screenshot non è di tuo gradimento, incolla il seguente comando nel Terminale per disattivarlo.

    defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool true

    Per tornare indietro e ripristinare l’effetto ombrato che caratterizza gli screenshot delle singole finestre, digita il seguente comando nel Terminale.

    defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool false

    Aggiungere simboli grafici

    IMMAGINE QUI 6

    Se hai la necessità di modificare il tuo screenshot arricchendolo di simboli grafici o modificandone il formato, utilizza Anteprima, un’altra utile risorsa inclusa “di serie” su ogni Mac, compresi quelli equipaggiati con le versioni di macOS precedenti alla 10.14.

    Per utilizzare questa risorsa, fai clic destro sullo screen che hai intenzione di modificare e, nel menu a tendina che si apre, fai clic sulle opzioni Apri con > Anteprima.
    Nella finestra che si apre, fai clic sul simbolo della matita situato in alto a destra (accanto al campo di ricerca) e, nel menu che compare, seleziona gli strumenti di cui hai bisogno per aggiungere una freccia o una forma geometrica, inserire la tua firma, modificare il colore dello screenshot, etc.

    A lavoro ultimato, puoi esportare il tuo screenshot anche in altri formati, facendo clic su File > Esporta… e selezionando uno dei formati disponibili.
    Se non hai necessità di cambiare il formato del file, basta chiudere Anteprima e, come per “magia”, le modifiche apportate all’immagine verranno salvate in modo del tutto automatico.

    come fare jailbreak iphone

    come fare jailbreak iphone

    Il jailbreak è una procedura di “sblocco” che permette di installare software non ufficiali su iPhone, iPad e iPod Touch.
    Eseguendola diventa possibile scaricare applicazioni da fonti alternative rispetto all’App Store di Apple e, inoltre, si acquisisce l’opportunità di modificare le funzioni e l’aspetto del sistema operativo tramite alcune personalizzazioni denominate “tweak”. Con la guida di oggi voglio spiegarti come fare il jailbreak iPhone.
    Ti assicuro che si tratta di un’operazione molto più semplice di quello che puoi immaginare, prima di cominciare però devi sapere alcune cose importanti.

    • Il jailbreak non è illegale ma non è supportato ufficialmente da Apple, questo significa che invalida la garanzia dell’iPhone.
      L’unico modo per ripristinarla è resettare il telefono tramite DFU mode (operazione abbastanza complessa da portare a termine se il dispositivo si rompe).
    • Alcune applicazioni, come ad esempio Sky Go e Infinity, rilevano la presenza del jailbreak sui dispositivi iOS e impediscono la fruizione dei loro contenuti.
    • L’installazione di software non ufficiali su iOS può rendere il sistema operativo instabile e causare crash/freeze.
    • Aggiornare un iPhone jailbroken (cioè sottoposto a jailbreak) annulla lo “sblocco” e rimuove tutti i tweak installati tramite questa procedura.
      Prima di eseguire un update di iOS, dunque, è necessario assicurarsi che siano disponibili dei software per eseguire il jailbreak compatibili con la nuova versione del sistema operativo.

    Se alla luce di quanto appena detto sei ancora convinto di voler sbloccare l’iPhone, prenditi qualche minuto di tempo libero e cerca di seguire attentamente il mio tutorial.
    Attenzione però:
    io non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali danni subiti dal tuo iPhone nel tentativo di mettere in pratica le indicazioni che seguono.

    Indice

    • Operazioni preliminari:
      backup dei dati
    • Come sbloccare iPhone con iOS 11
    • Come sbloccare iPhone con iOS 10
    • Come sbloccare iPhone con iOS 9
    • Come sbloccare iPhone con iOS 8
    • Primi passi con un iPhone jailbroken
    • Cambiare la password di root su iPhone

    Operazioni preliminari:
    backup dei dati

    Prima di vedere come fare jailbreak iPhone devi effettuare un backup completo del contenuto dello smartphone sul tuo computer e su iCloud, in modo da avere una copia di sicurezza di app e dati in caso di problemi.

    • Per effettuare il backup del contenuto dell’iPhone sul PC devi collegare il dispositivo al computer (via cavo), selezionare la sua icona dal menu di iTunes (in alto a sinistra) e cliccare sul pulsante Effettua backup adesso.
      Se nel backup vuoi includere anche i dati relativi a salute e domotica (HomeKit), metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup iPhone e imposta una password per proteggere il backup.
      Per trasferire sul computer gli acquisti effettuati sull’iPhone, seleziona invece la voce Trasferisci acquisti da iPhone dal menu File > Dispositivi che si trova in alto.

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    • Per effettuare il backup dell’iPhone su iCloud, recati nel menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Tuo nome > iCloud > Backup iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso.
      Per completare l’operazione ti consiglio di collegare l’iPhone a una fonte di alimentazione e a una rete Wi-Fi.
      Qualora l’opzione Backup iCloud non fosse attiva, attivala tu spostano su ON la levetta che la riguarda.

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    Molte persone consigliano di azzerare completamente l’iPhone prima di eseguire il jailbreak, in quanto pur non trattandosi di un’operazione obbligatoria riduce sensibilmente la possibilità di incorrere in problemi dopo lo “sblocco” di iOS.

    Se vuoi percorrere questa strada fai un backup delle app e dei dati come appena illustrato (così potrai ripristinarli dopo il jailbreak), provvedi a ripristinare il device recandoti nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina di iOS e seleziona la voce Inizializza contenuto e impostazioni dalla schermata che si apre.

    Come sbloccare iPhone con iOS 11

    Se utilizzi un iPhone equipaggiato con iOS 11 (che al momento in cui scrivo è la versione più recente del sistema operativo Apple), puoi eseguire il jailbreak del tuo dispositivo in maniera abbastanza semplice.
    Attenzione però:
    il jailbreak in questione è compatibile solo con i device animati dalle versioni di iOS comprese tra la 11.0 e la 11.1.2 (quindi non con quelli animati da iOS 11.3, per esempio) ed è di tipo semi-untethered, quindi va riattivato ogni volta che si spegne o si riaccende il telefono.
    Sono compatibili tutti i modelli di iPhone che supportano iOS 11.
    Fin qui tutto chiaro?
    Bene, allora procediamo.

    Il primo passo che devi compiere è scaricare il pacchetto IPA che contiene l’applicazione del jailbreak (Electra):
    collegati, dunque, a questa pagina Web e clicca sul pulsante Download che trovi al centro dello schermo.
    Qualora il download non dovesse partire, clicca sul collegamento Mirror:
    Mega
    e scarica il file dal sito MEGA (usando un browser supportato, come ad esempio ChromeSafari).

    IMMAGINE QUI 3

    Adesso devi procurarti il programma necessario a installare il file IPA di Electra sul tuo iPhone.
    Il software in questione si chiama Cydia Impactor, è completamente gratuito ed è compatibile sia con Windows che con macOS e Linux.
    Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sulla voce relativa al sistema operativo che utilizzi:
    Mac OS X, Windows, Linux (32-bit) o Linux (64-bit).

    A download completato, collega il tuo iPhone al computer usando il cavo Lightning in dotazione e chiudi iTunes.
    Dopodiché apri l’archivio zip che contiene Cydia Impactor, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia il programma procedendo come segue:
    se utilizzi Windows, fai doppio clic sull’eseguibile Impactor.exe; se utilizzi un Mac, invece, fai clic destro sull’eseguibile di Impactor e clicca prima sulla voce Apri presente nel menu che si apre e poi sul bottone Apri che viene visualizzato al centro dello schermo (per autorizzare l’esecuzione del software nonostante provenga da sviluppatori non certificati da Apple).

    Adesso i passaggi da compiere sono semplicissimi e sono uguali sia su Windows che su macOS (e Linux):
    seleziona il nome del tuo iPhone dal primo menu a tendina di Cydia Impactor, trascina il file Electra xx.ipa nella finestra del programma e inserisci l’indirizzo email del tuo ID Apple (o comunque di un ID Apple valido) nel campo di testo che compare sul desktop.

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    Successivamente, clicca su OK, digita la password dell’ID Apple di cui hai immesso precedentemente l’indirizzo email, premi nuovamente sul pulsante OK e attendi qualche secondo affinché l’app di Electra venga trasferita sul tuo iPhone.

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    Ad operazione completata, prendi il tuo “iPhone”, recati nel menu Impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e vai su Generali > Gestione dispositivo.
    Si aprirà una schermata con l’indirizzo email dell’ID Apple che hai inserito in Cydia Impactor:
    premi su quest’ultimo e poi sui bottoni Autorizza “tuo indirizzo email” e Autorizza per autorizzare l’esecuzione di Electra sul dispositivo.

    Fatto ciò, torna in home screen, seleziona l’icona di Electra e attiva il jailbreak del tuo iPhone premendo sul bottone Jailbreak (assicurati che la levetta relativa alla voce Tweaks sia attiva).
    L’operazione potrebbe durare qualche secondo, al suo termine verrà visualizzata la lock screen di iOS.

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    Dopo aver attivato il jailbreak tramite Electra, potrai aprire Cydia (l’App Store alternativo disponibile sui terminali iOS jailbroken) tramite la sua icona presente in home screen e usarlo per scaricare tutti i tweak per sfruttare appieno le “nuove” potenzialità del tuo iPhone.
    Al primo avvio di Cydia, potresti dover attendere per il download di alcuni componenti:
    se compare un avviso in tal senso sullo schermo, rispondi Aggiorna indispensabili.

    Come già accennato in precedenza, quello di Electra è un jailbreak di tipo semi-untethered:
    questo significa che, ogni volta che spegnerai completamente il tuo iPhone, dovrai riattivare l’accesso a Cydia e il funzionamento di tutti i tweak avviando l’app Electra e premendo sul pulsante Jailbreak.

    Come sbloccare iPhone con iOS 10

    iOS 10 è la penultima versione del sistema operativo per iPhone.
    Ci è voluto qualche mese affinché venisse rilasciato un jailbreak funzionante, ma alla fine è successo.
    Grazie al lavoro di uno sviluppatore italiano, Luca Todesco, possiamo sbloccare i nostri iPhone equipaggiati con iOS 10; ma ci sono alcune limitazioni di cui bisogna tenere ben conto.

    • Il jailbreak è compatibile solo con gli iPhone 7/7 Plus equipaggiati con iOS 10.1/10.1.1 e con gli iPhone 6s/6s Plus equipaggiati con iOS 10.0.1-10.1.1 (oltre che con gli iPad Pro equipaggiati con iOS 10.0.1-10.1.1).
      Considerando che Apple ha disattivato le firme di iOS 10.1.1 e precedenti, purtroppo non è più possibile effettuare il downgrade da iOS 10.2 o successivi.
    • Allo stato attuale, il jailbreak di iOS 10 è compatibile solo con gli iPhone 6s/6s Plus equipaggiati con chip Samsung, non funziona sugli iPhone 6s/6s Plus equipaggiati con chip TSMC.
      Per scoprire con quale chip è equipaggiato il tuo “iPhone”, scarica la app gratuita Battery Memory System Status Monitor e avviala.
      Nella schermata che si apre, seleziona quindi la scheda System e consulta la voce Model:
      se accanto a quest’ultima c’è la sigla N71AP significa che il tuo telefono ha un chip Samsung e quindi puoi effettuare il jailbreak.
      Se invece c’è la sigla N71mAP, il tuo iPhone ha un chip TSMC e quindi non puoi effettuare il jailbreak (non ancora almeno).
      Su iPhone 7/7 Plus i chip TMSC dovrebbero essere supportati.
    • Il jailbreak è di tipo semi-untethered.
      Questo significa che va riattivato ogni volta che si spegne o si riaccende il device.
    • Se effettuato tramite un ID Apple gratuito (non da sviluppatore), il jailbreak va riapplicato una volta ogni 7 giorni.
      Tweak e impostazioni non si perdono.

    Fatte queste doverose precisazioni, se sei ancora intenzionato a sbloccare il tuo iPhone equipaggiato con iOS 10, prenditi qualche minuto di tempo libero, accertati di aver compiuto tutte le operazioni preliminari di cui mi sono occupato nel capitolo precedente del tutorial e mettiti all’opera!

    Il primo passo che devi compiere è disattivare temporaneamente il codice di sblocco e la funzione “Trova il mio iPhone” sull’iPhone da sbloccare.
    Recati dunque nelle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e seleziona la voce Touch ID e codice dalla schermata che si apre.

    A questo punto, digita il codice di sblocco del telefono, fai “tap” sulla voce Disabilita codice e conferma la disattivazione del codice di sblocco dell’iPhone premendo sul pulsante Disattiva che compare al centro dello schermo e immettendo nuovamente il codice di sblocco del device.

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    Dopo aver rimosso il codice di sblocco dell’iPhone, devi tornare nuovamente nelle impostazioni del dispositivo e disattivare la funzione antifurto “Trova il mio iPhone”.
    Se non sai come si fa, recati nel menu Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone, sposta su OFF la levetta relativa alla funzione Trova il mio iPhone e digita il tuo ID Apple per confermare l’operazione.

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    Ora viene la parte più interessante:
    devi scaricare il file IPA che permette di effettuare il jailbreak sull’iPhone e il programma necessario ad installare il file IPA sul tuo “iPhone”, che si chiama Cydia Impactor.

    • Per scaricare il file IPA, collegati a questa pagina Web e clicca sul primo link mirror (my own) – beta (evita i link che hanno la dicitura BROKEN accanto, in quanto potrebbe trattarsi di jailbreak malfunzionanti).
    • Per scaricare Cydia Impactor, collegati al sito Internet del programma e clicca sulla voce relativa al sistema operativo installato sul tuo computer: Windows se utilizzi Windows, Mac OS X se utilizzi un Mac e così via.

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    Cydia Impactor non ha bisogno di installazioni per poter funzionare:
    basta estrarlo e avviarlo.
    Se utilizzi un PC Windows, apri quindi l’archivio zip che hai scaricato dal sito Internet di Cydia Impactor, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia l’eseguibile Impactor.exe.

    Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che hai scaricato dal sito di Cydia Impactor e copia l’icona che contiene nella cartella Applicazioni di macOS.
    Per avviare il software la prima volta, fai click destro sulla sua icona e seleziona la voce Apri dal menu che compare.

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    Ora, collega l’iPhone al computer utilizzando il cavo Lightning/Dock in dotazione, se si apre iTunes chiudilo e trascina il file IPA del jailbreak nella finestra di Impactor (dove dovrebbe esserci indicato il nome del tuo iPhone).

    A questo punto, digita l’indirizzo email associato al tuo ID Apple, clicca su OK, digita la password dell’ID Apple e premi nuovamente su OK per avviare l’installazione del file IPA sul tuo iPhone.
    Rispondi OK anche alla richiesta che compare sullo schermo del computer qualche secondo dopo aver avviato l’installazione del file IPA.
    Se non vuoi usare il tuo ID Apple per l’effettuazione del jailbreak, crea un account iCloud ad hoc e usa quello.

    Se nella finestra di Impactor non vedi il nome del tuo iPhone, assicurati di aver installato la versione più recente di iTunes (nella mia guida su come aggiornare iTunes trovi spiegato bene come fare) e di aver autorizzato la comunicazione fra i due dispositivi premendo sugli appositi pulsanti che compaiono sui loro schermi (Continua e Autorizza).

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    Quando Cydia Impactor porta a termine il suo lavoro (dovrebbero volerci solo pochi secondi), accedi al menu Impostazioni > Generali > Gestione dispositivo del tuo iPhone, seleziona l’indirizzo email del tuo ID Apple e fai “tap” prima sulla voce Autorizza [indirizzo email] e puoi sul pulsante Autorizza per attivare il profilo necessario ad attivare il jailbreak.
    L’operazione va fatta quando c’è una connessione a Internet attiva.

    Per finire, avvia l’applicazione mach_portal che nel frattempo dovrebbe essere comparsa nella home screen dell’iPhone, attendi qualche secondo (lo schermo diventerà bianco) e dovresti finalmente riuscire ad entrare in Cydia.

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    Se l’icona di Cydia non compare sulla home screen di iOS, prova a spegnere l’iPhone, riaccendilo e avvia nuovamente la app mach_portal.
    Altrimenti ripeti l’intera procedura di jailbreak (andando prima ad eliminare il profilo aggiunto in precedenza nel menu Impostazioni > Generali > Gestione dispositivo dell’iPhone) e/o effettua un reset completo di iOS e riprova.

    Per riattivare Cydia dopo aver spento completamente l’iPhone, avvia la app mach_portal e attendi il refresh della home screen.
    I tweak che avevi installato prima di spegnere il telefono, ovviamente, rimarranno al loro posto.

    Come sbloccare iPhone con iOS 9

    La versione più recente di iOS sulla quale si può effettuare il jailbreak è la 9.3.3, insieme alla 9.2.
    Il merito va a Cydia Impactor:
    un software gratuito per Windows, macOS e Linux che consente di installare un certificato speciale sull’iPhone grazie al quale si può sbloccare il telefono.

    Lo sblocco dell’iPhone tramite Cydia Impactor è molto semplice da portare a termine, tuttavia bisogna fare un paio di precisazioni importanti.
    Innanzitutto bisogna dire che quella proposta da Cydia Impactor è una soluzione a tempo:
    il certificato scade ad aprile 2017 (entro quella data dovrebbe esserne rilasciato un altro, o comunque dovrebbero essere disponibili altri modi per sbloccare iOS 9), poi ogni volta che si riavvia l’iPhone bisogna riapplicare parte del jailbreak avviando una app sull’iPhone e premendo su un pulsante (nulla di drammatico, ma è bene saperlo).
    Infine va precisato che questo jailbreak è compatibile solo con gli iPhone con processore a 64-bit:  iPhone 5S e successivi, iPhone 6 Plus e successivi e iPhone SE.

    Tutto chiaro?
    Bene, allora direi che puoi passare all’azione. I primi passi che devi compiere sono scaricare Cydia Impactor e il file .ipa grazie al quale installare il certificato speciale sull’iPhone.
    Collegati dunque al sito Internet di Cydia Impactor e clicca sulla voce relativa al sistema operativo installato sul tuo computer: Windows se utilizzi Windows, Mac OS X se hai un Mac e via discorrendo.

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    Successivamente, collegati al sito Internet di Pangu (altro componente di questo jailbreak) e clicca sulla voce Download per scaricare il file NvwaStone_1.1.ipa sul tuo PC.
    Se il link disponibile sul sito di Pangu non funziona, utilizza quest’altro collegamento.

    A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri l’archivio zip che contiene Cydia Impactor, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile Impactor.exe.
    Se invece utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che contiene Cydia Impactor, copia l’icona di quest’ultimo nella cartella Applicazioni di macOS e avvia il software facendo click destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare.

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    Ora i passaggi da compiere sono i medesimi su entrambi i sistemi operativi:
    collega l’iPhone al computer, verifica che il nome del dispositivo compaia nel menu a tendina di Cydia Impactor e trascina il file NvwaStone_1.1.ipa nella finestra del programma.

    A questo punto, digita l’indirizzo email associato al tuo ID Apple, clicca su OK, digita la password del tuo ID Apple, clicca nuovamente su OK e attendi qualche secondo affinché Impactor provveda a installare il certificato sul tuo iPhone.
    Se per questioni di sicurezza non vuoi usare il tuo ID Apple per l’effettuazione del jailbreak, scopri come creare account iCloud ad hoc nel mio tutorial dedicato all’argomento.

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    Dopo aver installato il certificato, accedi al menu Impostazioni dell’iPhone (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), vai su Generali > Gestione dispositivo e fai “tap” prima sull’indirizzo email del tuo ID Apple, poi sulla voce Autorizza [indirizzo email] e infine sul pulsante Autorizza.
    In questo modo attiverai il profilo che hai appena installato sul tuo “iPhone”.
    Affinché l’operazione venga portata correttamente a termine, deve esserci una connessione a Internet attiva sul dispositivo.

    Dopo aver attivato il certificato, avvia la app Pangu che nel frattempo dovrebbe essere comparsa in home screen, fai “tap” sui pulsanti OK e Start e spegni lo schermo dell’iPhone.
    Entro pochi secondi, una notifica di Pangu dovrebbe avvisarti dell’avvenuto jailbreak e tu dovresti poter cominciare a usare Cydia (e tutti i tweak che si possono installare tramite quest’ultimo) .

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    Come già accennato in precedenza, ogni volta che spegnerai e riaccenderai l’iPhone, dovrai riattivare il jailbreak?
    In che comodo? Avviando la app di Pangu, premendo sul pulsante Start e spegnendo lo schermo dell’iPhone.
    Entro qualche secondo Cydia e tutti i tweak torneranno perfettamente utilizzabili.

    Come sbloccare iPhone con iOS 8

    Se vuoi effettuare il jailbreak di un iPhone equipaggiato con iOS 8, devi usare Pangu8:
    si tratta di un software gratuito compatibile con iOS 8.0.x/8.1.x e con i modelli di iPhone 4S, 5, 5C, 5S, 6 e 6 Plus.
    È compatibile sia con Windows che con macOS, ma io in questo tutorial mi concentrerò sulla versione per il sistema operativo di casa Microsoft.

    Per scaricare Pangu per Windows, collegati a questa pagina Web e clicca su uno dei due link collocati accanto di fronte alla voce 1.2.1 nella tabella che si trova al centro dello schermo.
    Successivamente, collega l’iPhone al computer, chiudi iTunes e avvia l’applicazione pangu_win.exe con privilegi da amministratore (devi fare click destro sulla sua icona e selezionare la voce Esegui come amministratore dal menu che compare).

    A questo punto, attendi che nella schermata iniziale di Pangu compaia il nome del tuo iPhone e fai click sul pulsante Start Jailbreak.
    Dopodiché metti il telefono in Airplane mode (aprendo il control center di iOS con uno swipe dal basso verso l’alto e premendo sull’icona dell’aereo) e avvia la procedura di jailbreak del terminale cliccando sul pulsante Already did.

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    Entro qualche secondo ti viene chiesto di sbloccare l’iPhone (Please unlock your device), ossia di accenderlo e di svelare la sua home screen inserendo il codice di sblocco o usando il Touch ID.
    Dopo aver compiuto anche quest’operazione, Pangu termina la copia dei file necessari al jailbreak e riavvia il “iPhone”.

    Quando va tutto per il verso giusto, sullo schermo del PC compare la scritta Jailbreak succeeded! mentre sulla home screen dell’iPhone compare l’icona di Cydia, lo store alternativo dal quale si possono scaricare i tweak e i software non ufficiali.

    Se invece lo smartphone si riavvia prima del termine della procedura bisogna cliccare su Start Jailbreak e aspettare nuovamente che Pangu faccia il suo lavoro.

    Primi passi con un iPhone jailbroken

    Dopo aver sottoposto l’iPhone al jailbreak devi avviare Cydia e attendere che vengano compiute alcune operazioni di routine per il caricamento dello store.
    Fatto ciò puoi goderti il tuo “iPhone” sbloccato.

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    Per scoprire i migliori tweak disponibili su Cydia, sfoglia le varie categorie elencate nella pagina iniziale dello store oppure, se preferisci, effettua una ricerca premendo sul pulsante Cerca che si trova in basso a destra.

    Una volta trovato un tweak di tuo interesse, per installarlo sull’iPhone, selezionalo dai risultati della ricerca e premi prima sul pulsante Modifica e poi su quello Conferma (in alto a destra).
    Occhio perché in alcuni casi i tweak sono a pagamento e per acquistarli devi associare un account PayPal al tuo account in Cydia.

    Non cancellare mai le app Cydia, mach_portal o Pangu dal tuo iPhone, altrimenti comprometterai il funzionamento del sistema jailbroken! In caso di ripensamenti, puoi levare il jailbreak seguendo delle procedure specifiche di cui ti ho parlato nel mio tutorial dedicato all’argomento.

    Cambiare la password di root su iPhone

    Dopo aver effettuato il jailbreak di un iPhone (o anche di un iPad), è opportuno modificare le password di root e mobile di iOS, cioè le password che consentono di accedere al sistema come amministratore e come utente standard.

    Le password di root e mobile sono uguali (“alpine”) e sono le stesse su tutti i dispositivi:
    una cosa che facilita non poco la vita ai malintenzionati, i quali potrebbero sfruttare questa parola chiave “universale” per accedere senza permesso ai dispositivi iOS non protetti in maniera adeguata.

    Se tu vuoi dormire sonni ragionevolmente tranquilli, dopo aver effettuato il jailbreak del tuo “iPhone” installa un tweak per avere accesso al Terminale di iOS e imposta una password personalizzata sia per l’utente root che per quello mobile.

    Come tweak per accedere al Terminale, ti consiglio di utilizzare MTerminal che è completamente gratuito e lo puoi scaricare direttamente da Cydia.
    Al termine della sua installazione, avvia dunque il tweak e dai i seguenti comandi per cambiare la password di root.

    • Digita su root e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita la password di root attuale (alpine) e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita passwd e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita la nuova password che vuoi usare per l’utente root e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita una seconda volta nuova password che vuoi usare per l’utente root e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone.

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    Le password digitate non compariranno sullo schermo per motivi di sicurezza.
    Bene:
    ora hai modificato la password di root, ma non ancora quella di mobile.
    Per modificare anche la password di mobile, avvia nuovamente MTerminal e procedi come segue.

    • Digita passwd e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita la password attuale per l’utente mobile (alpine) e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita la nuova password che vuoi usare per l’utente mobile e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone;
    • Digita una seconda volta nuova password che vuoi usare per l’utente mobile e premi Invio sul tastierino virtuale dell’iPhone.

    Missione compiuta! Ora hai un iPhone più sicuro e puoi dormire sonni un po’ più tranquilli circa eventuali attacchi remoti o locali da parte dei malintenzionati (anche se, ovviamente, ci sono tante altre potenziali minacce e vulnerabilità di cui bisogna tener conto e che non si annullano con il semplice cambiamento della password di root).

    Nota: in caso di ripensamenti, puoi eliminare il jailbreak dal tuo iPhone seguendo le indicazioni che ti ho dato nel mio tutorial sull’argomento.

    come fare il backup iphone

    come fare il backup iphone

    Nelle scorse settimane hai comperato il tuo primo iPhone, un iPhone 5, ed adesso vorresti creare una copia di sicurezza di tutti i dati contenuti nel dispositivo ma non sai come fare?
    Se la risposta è affermativa non devi preoccuparti! Anche se apparentemente potrà sembrarti il contrario fare il backup iPhone 5 è in realtà un’operazione davvero molto semplice da effettuare e che tutti possono portare a termine in una manciata di clic anche se non si ha molta dimestichezza con il mondo della tecnologia.

    Prima di illustrati nel dettaglio come fare il backup iPhone 5 c’è però una cosa molto importante che devi sapere.  A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze sappi che è possibile fare il backup iPhone 5 agendo mediante iCloud, il servizio di cloud storage di casa Apple, direttamente dal dispositivo in tuo possesso oppure agendo dal computer tramite iTunes, il software adibito alla riproduzione dei contenuti multimediali che risulta preinstallato su tutti i Mac e che può essere scaricato gratuitamente su PC.
    Il risultato delle due procedure è praticamente identico ma la scelta della soluzione che pensi possa essere più consona per fare il backup iPhone 5 spetta chiaramente soltanto a te.

    Fatta questa doverosa premessa ti invito quindi a concederti qualche minuto di tempo libero, ad afferrare il tuo iPhone 5 ed a dedicarti alla lettura di questa guida.
    Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che fare il backup iPhone 5 era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi?

    Fare il backup iPhone 5 con iCloud

    Se è tua intenzione fare il backup iPhone 5 mediante iCloud devi innanzitutto recarti nella sezione Impostazioni di iOS premendo sull’apposita icona presente in home screen.
    Scorri ora la schermata visualizzata sino ad individuare la voce iCloud e poi premici sopra.
    Adesso vai sull’opzione Backup, attiva la levetta relativa alla voce Backup iCloud e premi sul bottone Esegui backup adesso.

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    Effettuando questi passaggi darai il via al salvataggio di tutti i dati del telefono sul tuo spazio iCloud e attiverai la funzione di backup automatico che provvederà ad archiviare tutti i dati su Internet non appena l’iPhone sarà connesso a una fonte energetica, in altri termini quando il dispositivo è in carica, e collegato a una rete Wi-Fi, per non consumare dati mobili.

    È bene però che tu tenga presente il fatto che iCloud è gratuito solo fino a 5 GB.
    Se quindi i tuoi backup occupando uno spazio maggiore e di conseguenza hai bisogno di ulteriore spazio per lo storage dovrai sottoscrivere uno dei piani pay del servizio.
    Per fare ciò ti basta accedere nuovamente alla sezione Impostazioni di iOS, premere sulla voce iCloud, seleziona la voce Archivio e poi fare tao su Acquista più spazio.
    Successivamente scegli il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze e poi premi sulla voce Acquista collocata nella parte in alto a destra della schermata visualizzata.
    I prezzi sono di 0,99 euro/mese per 50 GB di spazio, 2,99 euro/mese per 200 GB e di 9,99 euro/mese per 1 TB.

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    Non dimenticare, infine, di verificare che all’interno del menu iCloud della sezione Impostazioni di iOS siano impostate su ON tutte le levate facenti riferimento alle opzioni di backup e sincronizzazione online di contatti, note, promemoria, posta elettronica e via di seguito.

    Fare il backup iPhone 5 con iTunes

    Se preferisci fare il backup iPhone 5 servendoti di iTunes la prima cosa che devi fare è accendere il tuo computer e avviare il famoso player multimediale di Apple. Come ti ho già accennato nelle precedenti righe iTunes è disponibile “di serie” su tutti i Mac mentre per potersene servire su Windows deve essere prima scaricato e poi installato.

    Se quindi utilizzi un computer equipaggiato con il sistema operativo di Microsoft e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
    Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su AvantiInstalla e Si per due volte consecutive.
    Per concludere premi su Fine.

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    A questo punto procedi collegando il tuo iPhone 5 al computer tramite il cavo in dotazione dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes.
    A software avviato premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della finestra.

    Attenzione: se è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

    A questo punto direi che sei ufficialmente pronto a fare il backup iPhone 5.
    Clicca quindi sull’icona del telefono che è comparsa in alto a sinistra nella barra degli strumenti di iTunes, premi poi sul menu File, seleziona la voce Dispositivi e poi fai clic su Trasferisci acquisti da “iPhone nome” dove al posto di “iPhone nome” trovi indicato il nome che hai deciso di assegnare al tuo iPhone 5.
    Facendo in questo modo verranno copiate sul computer tutte le app e i contenuti multimediali che hai scaricato finora sul device.

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    Al termine dell’operazione, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Effettua backup adesso di iTunes per creare un backup di tutti i dati contenuti nel telefono.
    Tieni presente che l’operazione potrebbe andare avanti diverse decine di minuti.
    Occhio, nel frattempo, a non staccare il tuo iPhone 5 dal computer e a non chiudere iTunes.

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    Se lo desideri prima di dare il via alla procedura puoi anche scegliere di proteggere con una parola chiave il backup e di salvare al suo interno le password del tuo account e dei dati relativi alla app Salute.
    per fare ciò ti basta mettere il segno di spunta sulla voce Codifica backup iPhone nella schermata di riepilogo del tuo dispositivo su iTunes.

    Una volta ultimata la procedura mediante cui fare il backup iPhone 5 ti verrà mostrato un apposito avvisto nella parte alta della finestra d iTunes.

    Ripristinare il backup iPhone 5

    Dopo aver provveduto a fare il backup iPhone 5 tramite iTunes è possibile utilizzare quest’ultimo per ripristinare dati, app e impostazioni sul medesimo dispositivo (in caso di reset) oppure su un altro iPhone facente capo allo stesso ID Apple.

    Da computer il ripristino avviene semplicemente collegando l’iPhone a quest’ultimo mediante l’apposito cavo, selezionando l’icona del dispositivo in iTunes e cliccando sul pulsante Ripristina backup collocato in basso a destra nella finestra del programma.

    Se invece decidi di azzerare iPhone 5 riportandolo alle impostazioni di fabbrica o se è tua intenzione ripristinare il backup su un altro iPhone puoi agire in fase di attivazione del dispositivo scegliendo l’apposita opzione quando ti viene chiesto se vuoi impostare il telefono come nuovo iPhone o ripristinare un backup precedente.

    Anche i backup di iCloud si possono ripristinare facilmente.
    Per ripristinare un backup di iPhone 5 effettuato tramite iCloud è infatti sufficiente premere sull’icona di Impostazioni presente in home screen, premere sulla voce Generali e scegliere poi Ripristina.
    Successivamente sarà necessario selezionare l’opzione Cancella contenuto e impostazioni e premere sul pulsante Inizializza iPhone.
    Facendo in tal modo l’iPhone si resetterà e durante la procedura di configurazione iniziale potrai scegliere di ripristinare l’ultimo backup fatto mediante iCloud.

     

     

    come fare foto schermo mac

    come fare foto schermo mac

    Da qualche giorno a questa parte, hai un fastidioso problema sul tuo Mac che proprio non riesci a risolvere.
    Per cercare di far fronte alla cosa, hai chiesto a un amico esperto di informatica di darti una mano e questo, per comprendere meglio il tuo problema, ti ha suggerito di fare foto allo schermo del Mac.

    Se in questo momento stai leggendo questa guida, però, molto probabilmente è perché non sai come far fronte alla richiesta del tuo amico.
    Ho indovinato?
    Bene.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo, sappi che non hai motivo di preoccuparti, posso darti una mano io. Nelle seguenti righe andrò, infatti, a indicarti alcune utili soluzioni che puoi usare direttamente e comodamente sul tuo computer per fare foto allo schermo del Mac.

    A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze, potrai scegliere di fare foto a tutto lo schermo oppure a porzioni di quest’ultimo o, ancora, a singole finestre.
    Per completezza d’informazione, poi, nell’ultima parte della guida ti spiegherò anche come personalizzare gli screenshot realizzati. Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Fare foto dell’intero schermo su Mac
    • Fare foto di porzioni di schermo e singole finestre su Mac
    • Utility Istantanea schermo
    • Controlli avanzati per fare foto schermo su Mac
    • Fare foto a intere pagine Web su Mac
    • Personalizzare gli screenshot su Mac

    Fare foto dell’intero schermo su Mac

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    Se hai intenzione di capire come fare foto dell’intero schermo del Mac, sappi che puoi riuscirci tramite l’utilizzo di alcune combinazioni di tasti predefinite.
    Per procedere, infatti, non devi far altro che premere contemporaneamente i tasti cmd+shift+3 sulla tastiera del tuo computer:
    un’immagine in formato PNG con la “foto” del desktop verrà salvata automaticamente sulla Scrivania di macOS.

    È poi possibile creare degli screenshot e copiarli direttamente nella clipboard di sistema anziché salvarli sotto forma di immagini sulla Scrivania:
    si tratta di un’operazione che può tornare particolarmente utile quando si vogliono incollare rapidamente le schermate di un programma o le foto del desktop in un documento di testo, un’email o in altre app.

    Per copiare gli screenshot nella clipboard di macOS, basta utilizzare le stesse combinazioni di tasti viste in precedenza aggiungendo a queste ultime il tasto ctrl.
    Quindi, se vuoi copiare negli appunti l’istantanea della Scrivania, devi premere cmd+ctrl+shift+3 e potrai poi incollarla in un documento premendo semplicemente i tasti cmd+v.

    Se il tuo Mac è aggiornato a macOS 10.14 Mojave (o successivi), dopo aver effettuato lo screenshot, comparirà una miniatura di quest’ultimo nell’angolo in basso a destra dello schermo.
    Pigiando sulla miniatura, potrai modificare la cattura schermo aggiungendovi testi, frecce, scritte e quant’altro utilizzando i comandi situati in alto a sinistra.

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    Sempre da questa schermata, potrai premere sul pulsante Condividi (l’icona del quadrato con la freccia) per condividere la schermata con altri utenti oppure premere sul bottone Elimina (l’icona della pattumiera) per cestinarlo.
    Per salvare lo screenshot in locale, invece, devi premere sul bottone Fine.

    Nel caso tu non voglia far comparire la miniatura in questione ogni volta che effettui una cattura schermo, premi contemporaneamente i tasti cmd+shift+5 per richiamare lo strumento Istantanea schermo (di cui ti parlerò tra poco in un capitolo dedicato), premi sul pulsante Opzioni e poi togli il segno di spunta dalla voce Mostra miniatura fluttuante e il gioco è fatto.

    Fare foto di porzioni di schermo e singole finestre su Mac

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    Se anziché fotografare l’intero schermo del Mac desideri fare foto a porzioni di schermo, devi premere la combinazione di tasti cmd+shift+4 sulla tastiera e marcare l’area che intendi catturare tenendo premuto il tasto sinistro del mouse (e poi rilasciandolo per effettuare lo scatto).

    La combinazione ti tasti che ti ho appena indicato può essere usata anche quando si desidera realizzare lo screenshot di singole finestre, ma in questo caso anziché selezionare con il mouse la porzione di schermo da catturare occorre premere la barra spaziatrice sulla tastiera e poi cliccare sulla finestra che si intende catturare.
    L’immagine ottenuta avrà un effetto ombreggiato.

    Che tu abbia deciso di fotografare porzioni di schermo o singole finestre, sappi che in ambedue i casi puoi decidere di salvare lo screenshot direttamente sulla Scrivania oppure copiarlo nella clipboard tenendo premuto ctrl mentre effettui la cattura dello schermo.

    Ti ricordo anche che, se il tuo Mac è aggiornato a macOS 10.14 Mojave (o versioni successive), dopo aver eseguito uno screenshot, comparirà una miniatura di quest’ultimo nell’angolo in basso a destra e cliccandoci sopra potrai modificarlo e condividerlo, come ti ho già illustrato nel capitolo precedente.

    Utility Istantanea schermo

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    Se hai difficoltà a utilizzare le scorciatoie da tastiera di cui ti ho parlato nei capitoli precedenti e vuoi realizzare degli screenshot avvalendoti esclusivamente del mouse, puoi ricorrere all’utility Istantanea schermo, inclusa in macOS.
    Grazie ad essa, è possibile non solo eseguire delle catture schermo, ma anche regolare alcuni parametri avanzati di questi ultimi e persino registrare dei video di ciò che viene fatto sul Mac.

    Per utilizzare Istantanea schermo, apri il Launchpad (l’icona del razzo presente sulla barra Dock), apri la cartella Altro e fai clic sull’icona della applicazione.
    In alternativa, puoi richiamarla semplicemente premendo cmd+shift+5 sulla tastiera.

    Una volta avviata l’utility Istantanea schermo, dovresti visualizzare la sua barra degli strumenti, la quale è suddivisa in due dal divisore | posto al centro della stessa.
    A sinistra del divisore ci sono i pulsanti Acquisisci l’intero schermo, Acquisisci la finestra selezionata e Acquisisci la selezione che, rispettivamente, permettono di effettuare uno screenshot dell’intero schermo, di una finestra selezionata oppure di una porzione di schermo scelta. Per tua informazione, sulla destra del divisore sono presenti i pulsanti Registra l’intero schermo e Registra la selezione che permettono, rispettivamente, di registrare un video dell’intero schermo o soltanto di una porzione di esso.

    Prima di eseguire lo screenshot, puoi modificare alcune opzioni di cattura/registrazione premendo sull’apposito pulsante che trovi sulla destra, così da scegliere se mostrare il puntatore del mouse, mostrare la miniatura fluttuante dopo la cattura, impostare un timer per ritardare la cattura dello schermo e selezionare la posizione in cui salvare lo screenshot (es.
    Scrivania, Documenti, etc.).
    Dopo aver impostato tutte queste preferenze e aver scelto la modalità di cattura che più gradisci, premi sul bottone Acquisisci per fotografare lo schermo e il gioco è fatto.

    Le informazioni che ti ho appena fornito sono valide per le versioni di macOS pari o superiori alla 10.14 (Mojave).
    In caso contrario, puoi adoperare una versione meno “potente” di Istantanea schermo, che non permette di registrare di regolare le preferenze inerenti la realizzazione degli screenshot di cui ti parlavo prima.

    Dopo aver avviato l’applicazione, premi sulla sua icona presente sul Dock e seleziona una delle quattro opzioni che ti vengono proposte dopo aver cliccato sulla voce Scatto nella barra dei menu (in alto a sinistra): Selezione per realizzare lo screenshot di una porzione di schermo; Finestra per fotografare una singola finestra; Schermo per realizzare lo screenshot di tutto lo schermo o Schermo con timer per creare uno screenshot con 10 secondi di ritardo.

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    Una volta che avrai eseguito la cattura schermo, dovrebbe aprirsi in automatico l’applicazione Anteprima e potrai salvare l’immagine selezionando la voce Salva dal menu File.

    Controlli avanzati per fare foto schermo su Mac

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    Oltre che così come ti ho già indicato nei capitoli precedenti, sappi che puoi personalizzare e modificare ulteriormente gli screenshot ottenuti tramite l’immissione di appositi comandi nel Terminale.

    A seconda di quelle che sono le tue esigenze, mediante il Terminale, puoi infatti modificare il formato di salvataggio predefinito degli screenshot, disattivare l’ombreggiatura degli stessi e/o cambiare nome e cartella di destinazione delle immagini dello schermo del tuo Mac.

    Se sei interessato ad apportare questo genere di modifiche ai tuoi screenshot, apri l’applicazione Terminale (puoi riuscirci cercandolo in Spotlight oppure cliccando sulla sua icona presente nella cartella Altro del Launchpad) e impartisci i comandi che trovi illustrati di seguito.

    • Per cambiare il formato di file in cui macOS salva gli screenshot, dai il comando defaults write com.apple.screencapture type formato, dove al posto di formato devi digitare l’estensione del formato di file in cui intendi salvare gli screenshot.
      Sono supportati i formati JPG, BMP, TUF, TGA, JP2, PICT e PDF.
    • Per disattivare l’ombreggiatura degli screenshot, utilizza il comando defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool true.
      In caso di ripensamenti, potrai ripristinare l’ombreggiatura utilizzando il comando defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool false.
    • Per cambiare la cartella di destinazione degli screenshot, invece, dai il comando default write com.apple.screencapture location cartella.
      Al posto di cartella devi inserire il percorso completo della cartella in cui salvare le immagini.
    • Per impostare il nome predefinito delle istantanee, utilizza il comando default write com.apple.screencapture name “nome file”.
      Al posto di nome file, devi digitare il nome che intendi assegnare agli screenshot (se il nome è composto da un singolo termine puoi anche evitare l’utilizzo delle virgolette).

    In tutti i casi, per rendere effettive le modifiche, effettua un logout dal tuo account utente oppure riavvia il processo SystemUIServer dando il comando killall SystemUIServer nel Terminale.
    Più semplice di così?!

    Fare foto a intere pagine Web su Mac

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    Hai bisogno di catturare intere pagine Web su Mac?
    Purtroppo gli strumenti integrati “di serie” su macOS non offrono una funzione in grado di fare una cosa del genere, ma puoi comunque ricorrere a soluzioni di terze parti.
    Tra queste è impossibile non citare il famosissimo Snapito, un servizio Web gratuito che funziona senza installare nulla e senza dover effettuare alcuna registrazione.

    Per servirtene, collegati alla sua home page, digita l’URL della pagina Web che vuoi fotografare interamente nell’apposito campo di testo e premi sul bottone verde Snap.
    Nel giro di qualche istante, vedrai comparire sullo schermo l’anteprima dell’immagine che hai ottenuto e potrai effettuarne il download in locale premendo sulla voce Download Original Screenshot.
    Semplice, vero?

    Personalizzare gli screenshot su Mac

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    In conclusione, vediamo come personalizzare gli screenshot su Mac.
    Se il computer in tuo possesso è aggiornato a macOS 10.14 Mojave, puoi riuscirci premendo sulla miniatura della cattura schermo e poi utilizzando i pulsanti e le opzioni che ti vengono mostrate nella finestra che si apre (come ti ho già spiegato nel capitolo iniziale).

    Se hai tardato a cliccare sulla miniatura in questione dopo aver realizzato lo screenshot o stai utilizzando una versione di macOS precedente alla 10.14 (Mojave), puoi procedere con Anteprima, l’applicazione disponibile “di serie” su tutti i Mac e che permette di visualizzare/modificare sia immagini che documenti PDF.

    Per modificare uno screenshot con Anteprima, fai doppio clic su di esso e attendi che la finestra del programma si apra. Per modificare lo screenshot puoi utilizzare tutti i principali strumenti di editing presenti barra degli strumenti del programma e nella barra dei menu.

    Ad esempio, puoi regolare le dimensioni delle immagini selezionando la voce Regola dimensione… dal menu Strumenti oppure inserire linee, quadrati e scritte negli screenshot cliccando prima sull’icona della matita (in alto a destra) e poi sullo strumento desiderato nella toolbar che compare nella finestra del programma.

    Quando sei soddisfatto del risultato ottenuto, puoi esportare il tuo screenshot modificato sotto forma di file PNG, JPG o PDF, selezionando la voce Esporta… dal menu File.
    Tieni presente che se utilizzi una versione di macOS pari o successiva a Lion, puoi contare sulla funzione di salvataggio automatico che registra tutte le modifiche effettuate su un’immagine direttamente sul file originale.

    Se Anteprima non dovesse soddisfarti, puoi personalizzare gli screenshot realizzati su Mac rivolgendoti a qualche soluzione di terze parti, come Skitch di Evernote, un’applicazione gratuita che può essere scaricata direttamente dal Mac App Store.

    come fare copia e incolla su mac

    come fare copia e incolla su mac

    Da pochi giorni hai acquistato il tuo primo Mac e, dato che questa è la tua prima esperienza con i computer realizzati dal colosso di Cupertino, hai ancora difficoltà a utilizzare alcune funzioni basilari, come quella del copia e incolla.
    Sono diversi giorni che ti stai chiedendo come fare copia e incolla su Mac e, finalmente, ti sei deciso a cercare su Internet una soluzione al tuo problema giungendo così sul mio articolo.
    Beh, in tal caso sono contento di darti una buona notizia:
    sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto!

    Nei prossimi paragrafi, infatti, ti indicherò step by step come accedere alla funzione del copia e incolla su Mac e persino come gestire e sincronizzare la clipboard. Fare copia e incolla su Mac è davvero semplicissimo e, anche se non sei un “mago” del computer, grazie ai miei consigli riuscirai a capire come utilizzare questa utile funzionalità sia tramite il mouse che tramite alcune comode scorciatoie da tastiera.
    Oltre a ciò, ti illustrerò nel dettaglio il funzionamento di un paio di software che ti aiuteranno a gestire la clipboard e a sincronizzarla su tutti i tuoi dispositivi.

    Dato che ti sento già scalpitare, direi di non perdere altro tempo in chiacchiere e di addentrarci subito nel cuore di questo tutorial.
    Ti suggerisco di metterti bello comodo e di prenderti tutto il tempo che ti serve per leggere e mettere in pratica le informazioni che trovi riportate qui sotto.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Fare copia e incolla su macOS
      • Mouse
      • Scorciatoie da tastiera
    • Gestire e sincronizzare la clipboard su Mac

    Fare copia e incolla su macOS

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    Fare copia e incolla su Mac è una delle operazioni più semplici da portare a termine e, come ti ho detto poc’anzi, è possibile far ciò sia attraverso l’utilizzo del mouse che ricorrendo ad alcune scorciatoie da tastiera che, con molta probabilità, troverai molto utili.

    Mouse

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    Ti stai chiedendo come utilizzare il mouse per fare copia e incolla su macOS?
    Innanzitutto, apri il file o la pagina Web che contiene il testo che vuoi copiare; dopodiché seleziona la porzione di testo che ti interessa tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e trascinando il cursore sul testo stesso.
    Dopo aver evidenziato la porzione di testo che ti interessa, fai clic con il tasto destro del mouse sull’area selezionata e, nel menu a tendina che compare a schermo, fai clic sull’opzione Copia.
    Se utilizzi un computer portatile o, comunque, un trackpad al posto del mouse, puoi fare clic destro facendo un clic con due dita sulla superficie del trackpad.

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    Adesso è giunto il momento di incollare la porzione di testo che hai copiato.
    Per far ciò, apri il file in cui vuoi incollare il testo, fai clic con il tasto destro nel punto in cui vuoi incollarlo e, nel menu che si apre, seleziona la voce Incolla.

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    Come puoi notare, la porzione di testo che hai copiato è stata incollata correttamente proprio nel punto in cui desideravi! Hai visto com’è stato semplice fare copia e incolla utilizzando il mouse del Mac?
    Posso garantirti che è altrettanto semplice compiere la stessa operazione tramite alcune scorciatoie da tastiera.

    Alcune applicazioni, come quelle per l’elaborazione dei testi (es.
    PagesWord), includono una funzione, denominata Incolla e associa stile o Incolla e applica formattazione (solitamente accessibile tramite il menu Modifica o il menu Composizione che si trova in alto a sinistra) che permette di incollare del testo facendogli perdere la sua formattazione originale (es.
    grassetti, corsivi ecc.) e adattandolo alla formattazione del documento corrente.

    Scorciatoie da tastiera

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    Fare copia e incolla sul Mac tramite alcune scorciatoie da tastiera è davvero semplice, e anche molto comodo! Anche in questa circostanza dovrai prima selezionare il testo che ti interessa, copiarlo e, infine, incollarlo dove pare e piace a te. Per selezionare la porzione di testo che vuoi copia-incollare, puoi utilizzare il mouse servendoti delle indicazioni che ti ho fornito nel paragrafo precedente, oppure puoi utilizzare alcune scorciatoie da tastiera.

    Per selezionare tutto il testo utilizzando la tastiera, premi contemporaneamente i tasti cmd+a.
    Per selezionare il carattere precedente o successivo, invece, utilizza la combinazione di tasti shift+freccia destra o freccia sinistra; mentre se vuoi selezionare intere parole, premi contemporaneamente i tasti shift+option+freccia destra o freccia sinistra.

    Ci sono molte altre scorciatoie che puoi utilizzare per selezionare il testo su Mac, alcune delle quali permettono di selezionare la riga precedente e successiva o, addirittura, il paragrafo precedente e successivo.
    Trovi un elenco di tutte le scorciatoie “possibili e immaginabili” nel tutorial in cui spiego in modo approfondito come selezionare un testo con la tastiera.
    Dai un’occhiata a questo approfondimento, lo troverai molto utile.

    Una volta che avrai selezionato il testo che ti interessa utilizzando le combinazioni di tasti sopraccitate, premi contemporaneamente i tasti cmd+c per copiarlo e, dopo aver aperto il documento in cui desideri incollarlo, premi contemporaneamente i tasti cmd+v per portare a termine l’operazione.

    Se vuoi incollare un testo facendogli perdere la sua formattazione originale e facendogli acquisire la formattazione del documento in cui vuoi inserirlo, usa la combinazione shift+alt+cmd+v.

    Gestire e sincronizzare la clipboard su Mac

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    Ora che sai come fare come e incolla su Mac, è giunto il momento di spiegarti come puoi gestire e sincronizzare la clipboard.
    Le informazioni che sono riportate nelle prossime righe ti saranno molto utili soprattutto se hai la necessità di tenere traccia degli ultimi copia-incolla effettuati o di fare copia e incolla dal tuo Mac al tuo iPhone, al tuo iPad o persino al tuo dispositivo Android (e viceversa).

    Handoff

    Se possiedi un Mac piuttosto recente (realizzato nel 2012 o negli anni successivi) e un iPhone, un iPad o un iPod touch aggiornato ad iOS 8 (o versioni successive), puoi sfruttare Handoff:
    una funzionalità presente “di serie” sui dispositivi della mela morsicata, grazie alla quale è possibile copiare un testo o un contenuto multimediale sul proprio dispositivo iOS e incollarlo sul Mac (e viceversa).
    Per poter far ciò, è necessario abilitare questa funzione sia sul proprio dispositivo iOS che sul proprio Mac e poi bisogna attivare il Wi-Fi e il Bluetooth.
    Ora ti spiego nel dettaglio come devi “muoverti” in entrambi i casi.

    Per abilitare Handoff sul tuo dispositivo iOS, avvia la app Impostazioni (quella con l’icona grigia a forma di ingranaggio che è collocata nella home screen del tuo dispositivo) e recati in Generali > Handoff.
    Nel menu che si apre, sposta su ON la levetta dell’interruttore situato accanto alla voce Handoff e, nel centro di controllo di iOS (richiamabile effettuando uno swipe dal fondo dello schermo verso l’alto), attiva il Wi-Fi e il Bluetooth premendo sugli appositi toogle.
    Se hai aggiornato il tuo dispositivo ad iOS 11, il Wi-Fi e il Bluetooth vengono mantenuti costantemente attivi (a meno che non li disattivi direttamente dalle impostazioni) proprio per non inibire questa utile funzione.

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    Sul Mac, invece, recati nelle Preferenze di sistema (l’icona grigia a forma di ingranaggio che è collocata sulla barra Dock), clicca sulla voce Generali e, nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, apponi il segno di spunta accanto alla voce Consenti Handoff tra questo Mac e i tuoi dispositivi iCloud.
    Dopodiché attiva il Wi-Fi e il Bluetooth dalla barra dei menu e il gioco è fatto.

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    Adesso copia una porzione di testo sul tuo dispositivo iOS e prova a incollarlo su un documento che hai aperto sul Mac (o viceversa) e, come per “magia”, il testo verrà incollato da un dispositivo all’altro.

    Per maggiori info e dettagli riguardanti la funzionaità Handoff, clicca qui per accedere alla sezione del sito Apple interamente dedicata a questa utilissima feature.

    Alt-C

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    Se sei in possesso di un device Android e non hai a disposizione un iPhone o un iPad, non potrai utilizzare Handoff per far “comunicare” il tuo dispositivo con il tuo Mac.
    Ciò non significa che non esiste un modo per sincronizzare la clipboard del tuo Mac con il tuo smartphone o con il tuo tablet Android.
    Basta installare uno dei tanti programmi che permettono di scavalcare il “muro” eretto da Apple e il gioco è fatto!

    In questo caso, il programma che potrebbe fare al caso tuo si chiama Alt-C, un software gratuito che permette di sincronizzare facilmente la clipboard fra il proprio computer e il proprio dispositivo mobile (purché entrambi siano collegati a Internet) pienamente compatibile con Android.
    Per installare Alt-C sul tuo Mac, collegati innanzitutto alla sua pagina di download del programma e clicca sul pulsante Download situato a destra (cliccando su quello di sinistra è possibile installare il programma su un PC Windows).

    A download completato, apri il pacchetto pkg che hai appena scaricato sul tuo computer e segui la procedura guidata per portare a termine l’installazione del programma (basta cliccare sempre su Continua Accetta e digitare la password d’accesso a macOS quando richiesto).
    Sul tuo smartphone Android, invece, scarica l’app Alt-C servendoti del link che ti ho appena fornito o cercando la app su Play Stre.

    Ora è giunto il momento di configurare Alt-C per far sì che sincronizzi correttamente la clipboard fra il tuo computer e il tuo dispositivo mobile.
    Per far ciò, digita il nome del dispositivo che vuoi sincronizzare con il tuo computer nel campo Give your device name, mentre nell’app Alt-C installata sul tuo dispositivo Android premi sul pulsante Get my code! per ottenere il codice di verifica di 8 cifre che permetterà di sincronizzare i tuoi dispositivi, digitalo sul computer.
    Infine, clicca sul pulsante Sync per portare a termine la procedura di sincronizzazione e il gioco sarà fatto.

    Adesso copia un testo sul tuo dispositivo Android e prova a incollarlo sul tuo Mac utilizzando la combinazione di tasti alt+V.
    Hai visto?
    Il testo è stato copiato da un dispositivo all’altro!

    Flycut

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    Se vuoi gestire al meglio la clipboard del tuo Mac, ti suggerisco di installare Flycut, un’applicazione scaricabile gratuitamente dal Mac App Store che permette accedere facilmente alla cronologia degli elementi copiati nella clipboard.

    Per prima cosa, installa il programma sul tuo Mac servendoti del link che ti ho fornito e clicca sui bottoni Ottieni/Installa l’app.
    A download ultimato, avvia il programma cliccando sul pulsante Apri e, da questo preciso istante, Flycut salverà la cronologia della clipboard alla quale potrai accedere cliccando semplicemente sull’icona di Flycut situata nella barra dei menu di macOS.

    Se vuoi incollare una porzione di testo che hai copiato e che si trova nella cronologia della clipboard, clicca sull’icona di Flycut e fai clic sull’anteprima che visualizzi nel menu a tendina che compare a schermo.
    Il testo verrà incollato in modo automatico nel file a cui stai lavorando.

    Se desideri cancellare la cronologia della tua clipboard, clicca sui comandi Clear All > Clear; mentre se vuoi mettere in standby Flycut clicca su Quit e il programma non registrerà più i copia e incolla che effettuerai fino a quando non deciderai di ripristinare nuovamente l’impostazione.

    Altri programmi per gestire e sincronizzare la clipboard su Mac

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    Oltre ai programmi che ti ho illustrato nel paragrafo precedente, ci sono tante altre soluzioni che possono aiutarti a gestire e a sincronizzare la clipboard sul tuo Mac.
    Le trovi elencate proprio qui sotto.

    • Paste (Mac) — se vuoi gestire la cronologia dei tuoi vari copia e in colla in modo avanzato, questa app che costa 10,99 euro potrebbe fare al caso tuo.
      La sua interfaccia a schede facilita il suo utilizzo e permette di individuare con maggior rapidità gli elementi precedentemente salvati in base alle loro applicazioni di provenienza.
    • Copied (Mac/iOS) — questa app, disponibile sia su Mac (8,99 euro) che su iOS (gratis) permette di salvare e sincronizzare gli elementi della clipboard fra il proprio computer e il proprio iPhone, iPad o iPod touch.
    • Alfred (Mac) — questo programma è uno dei più completi che tu possa installare sul tuo Mac.
      Oltre a permettere di visualizzare la cronologia della clipboard, Alfred permette di lanciare applicazioni e file velocemente, effettuare ricerche online, espandere abbreviazioni di testo… insomma, di tutto e di più! Alfred può essere scaricato in modo gratuito, ma per accedere ad alcune funzionalità come la gestione della clipboard è necessario acquistare la licenza disponibile in tre differenti versioni:
      19, 29 e 39 dollari.
    • Pastebot (Mac) — se cerchi un programma che permetta di applicare dei filtri agli elementi contenuti nella clipboard, questa app potrebbe fare al caso tuo.
      Pastebot costa 10,99 euro e permette anche di sincronizzare la clipboard fra più computer tramite iCloud.
    • Keyboard Maestro (Mac) — questo programma è una utility che non può mancare nel Mac di chi vuole gestire in modo ottimale il proprio lavoro.
      Keyboard Maestro permette di creare facilmente clipboard multiple, offre la possibilità di registrare operazioni ripetitive ed eseguirle tramite la semplice pressione di un tasto o al verificarsi di una determinata condizione.
      Costa 38,58 euro.

    come fare belle foto con iphone

    come fare belle foto con iphone

    Sei da poco passato al mondo Apple acquistando il tuo primo iPhone e una delle attività che più ti piace fare con il tuo nuovo smartphone è scattare foto.
    Non essendo però, tuo malgrado, un fotografo professionista, non hai le competenze giuste per realizzare degli scatti di qualità e così vorresti qualche “dritta” sull’argomento.
    Tranquillo:
    se vuoi, sono qui a darti una mano.

    Nella guida che stai per leggere, troverai degli utilissimi consigli su come fare belle foto con iPhone.
    Per ovvie ragioni, la qualità degli scatti che riuscirai a ottenere non sarà paragonabile a quella garantita dalle macchine fotografiche professionali, ma mettendo in pratica i miei consigli riuscirai sicuramente a tirare fuori delle foto apprezzabili, da poter condividere tranquillamente online e/o mandare ad amici e parenti.

    Allora, ti va di saperne di più?
    Sì?
    Benissimo:
    mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di seguire passo-passo le indicazioni che ti darò.
    A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Consigli per fare belle foto con iPhone
    • Come fare belle foto di notte con iPhone
    • Come fare belle foto alla Luna con iPhone

    Consigli per fare belle foto con iPhone

    Iniziamo con alcuni consigli per fare belle foto con l’iPhone, che senz’altro ti saranno utili per realizzare scatti di qualità con il tuo smartphone a raschio Apple:
    seguili e non te ne pentirai!

    Pulire la lente della fotocamera

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    Pulire la lente della fotocamera è uno dei primi accorgimenti che ti invito ad adottare per fare belle foto con l’iPhone.
    Se la lente del tuo “iPhone” non è pulita, presenta aloni, macchie e altre tracce di sporco, questo si ripercuoterà negativamente sullo scatto che andrai a realizzare.

    Per pulire la lente del tuo iPhone, puoi avvalerti di un semplice panno in microfibra antistatico (come quello che viene usato per la pulizia delle lenti da vista).
    In alternativa, puoi usare a tale scopo anche un panno in pelle di daino oppure uno in pelle di camoscio. L’importante è che eviti salviette di carta, panni abrasivi, prodotti ad aria compressa, etc.
    perché potrebbero rovinare la lente.

    Quando avrai reperito tutto l’occorrente necessario per pulire la fotocamera del tuo smartphone, prendi il panno e strofinalo delicatamente sulla lente della fotocamera anteriore e posteriore, dopodiché guardala in controluce per assicurarti che non vi siano tracce di sporco residue (in caso affermativo, ripeti la procedura finché non ottieni il risultato desiderato).
    Per maggiori informazioni su come pulire l’iPhone, consulta l’approfondimento che ho dedicato all’argomento.

    Usare l’illuminazione giusta

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    Quando ci si accinge a scattare una foto, usare l’illuminazione giusta è determinante per ottenere un risultato finale apprezzabile.
    Senza una buona illuminazione, infatti, potrebbe essere difficile (per non dire impossibile) riuscire a portare a casa uno scatto di qualità.

    Pertanto, ogni volta che ti è possibile farlo, scegli una location abbastanza luminosa per realizzare le tue foto (es.
    all’aperto, sfruttando la luce di una lampada o di una finestra, etc.).
    Quando ciò non è possibile, prova a illuminare la foto alzando un po’ il valore ISO, ovvero la sensibilità del sensore alla luce, e aumenta lievemente i tempi di esposizione.
    Per modificare questi valori, però, sappi che dovrai ricorrere a delle app di terze parti (più avanti te ne consiglierò un paio che possono fare al caso tuo), perché l’app Fotocamera di iOS non permette di agire su di essi.

    Ovviamente, oltre a evitare gli ambienti poco illuminati, evita anche quelli dove la luce è troppo intensa:
    in questo caso, infatti, si può rischiare di ottenere scatti “bruciati” o, comunque, sovraesposti che difficilmente possono essere recuperati in post produzione.

    Scegliere la giusta composizione

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    In fotografia la composizione è uno degli elementi più importanti per ottenere uno scatto interessante e di qualità.
    Per scattare belle foto con l’iPhone, quindi, devi scegliere la giusta composizione.
    Come puoi farlo praticamente?
    Te lo spiego subito.

    Un primo fattore di cui devi tener conto è la scelta dello sfondo:
    evita di posizione il soggetto davanti a un fondale troppo “disordinato”, a meno che tu non voglia “nasconderlo” sfocando lo sfondo con l’effetto bokeh.
    A proposito di quest’ultimo, se possiedi un iPhone in grado di scattare foto con sfondo sfocato (es. iPhone 7 Plus, iPhone 8 Plus, iPhone X, iPhone Xr, iPhone Xs e iPhone Xs Max), apri l’app Fotocamera, scorri il dito verso destra o verso sinistra e seleziona la modalità di scatto Ritratto.
    Così facendo, potrai scattare una foto mettendo a fuoco solo il soggetto in primo piano lasciando il resto sfocato (se possiedi un iPhone Xs o un iPhone Xs Max, puoi persino modificare in post-produzione l’intensità dell’effetto bokeh grazie ad alcune funzioni disponibili in iOS 12 e successivi).

    Se possiedi un iPhone che non integra la funzione che permette di sfocare lo sfondo, puoi provare a nasconderlo scattando la foto da un’angolazione diversa (quando ciò è possibile).
    Esercitati seguendo questi accorgimenti e vedrai che i tuoi scatti assumeranno un’aria più ricercata e interessante.

    Quando si parla di composizione, non si può non menzionare la regola dei terzi.
    Non ne hai mai sentito parlare?
    Non ti preoccupare, si tratta di una regola molto semplice da applicare e alquanto efficace:
    bisogna tenere d’occhio la composizione dell’immagine suddividendola in una griglia immaginaria composta da 9 rettangoli.

    Anziché scattare una foto posizionando il soggetto nel rettangolo posto al centro, è meglio posizionarlo in uno dei punti d’intersezione della griglia (i pallini bianchi che trovi nella figura posta all’inizio del capitolo), così da farlo risaltare maggiormente.

    Non utilizzare lo zoom digitale

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    Un altro accorgimento che ti invito a seguire per scattare buone foto con l’iPhone è quello di non utilizzare lo zoom digitale.
    Lo zoom digitale, infatti, a differenza di quello ottico (che è stato implementato soltanto negli ultimi anni su alcuni modelli di iPhone che permettono di ottenerlo sfruttando un “gioco” di lenti delle fotocamere posteriori), è un semplice ingrandimento digitale della foto, il che significa che l’immagine viene ingrandita ma con delle sgranature piuttosto evidenti (a decisamente fastidiose!).

    Dal momento che lo zoom ottico avvicina effettivamente il soggetto dell’immagine da riprendere ricorrendo a degli elementi ottici e meccanici che accorciano o allungano la lunghezza focale, quello digitale semplicemente ingrandisce l’immagine senza ricorrere ad alcuna ottica:
    ecco spiegato il motivo per cui comporta perdita di qualità.

    Usare impostazioni di scatto manuali

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    Usare impostazioni di scatto manuali può aiutarti a ottenere foto più belle.
    Agendo manualmente su impostazioni quali la sensibilità ISO, la velocità dell’otturatore o l’apertura del diaframma, infatti, è possibile realizzare scatti più interessanti e originali.
    Dal momento che l’applicazione Fotocamera presente “di serie” in iOS non offre la possibilità di agire manualmente sui parametri di scatto, bisogna ricorrere a soluzioni di terze parti, come le famosissime ProCam (6,99 euro) o Halide (6,99 euro).

    Per quanto riguarda i parametri di scatto, di seguito ti elenco quelli più importanti, così che tu possa tenerne conto quando andrai a modificarli tramite le app sopraccitate.

    • Sensibilità ISO — questo valore indica il grado di amplificazione del segnale elettrico che viene inviato alle celle del sensore.
      Aumentando questo valore è possibile ottenere foto più luminose anche in condizioni di scarsa luminosità.
      Comunque c’è un risvolto della medaglia di cui tener conto:
      “sforzando” il sensore per ottenere uno scatto più luminoso, la foto diventa più rumorosa.
    • Velocità dell’otturatore — aumentando questo valore, è possibile ridurre al minimo la possibilità di incappare in foto che presentano del mosso o del micro-mosso dovuto al tremolio della mano del fotografo e/o al movimento del soggetto immortalato.
    • Apertura massima del diaframma — questo valore indica la quantità di luce che passa nell’obiettivo e viene misurato in F-stop (es.
      f/1.8 o f/2.7, etc.).
      Più questo valore è basso, più quantità di luce entra nell’obiettivo e, quindi, più luminose saranno le foto.
    • Bilanciamento del bianco — correggere le dominanti di colore di una foto è importantissimo per ottenere un risultato finale che sia caratterizzato da una riproduzione fedele dei colori, specialmente se si decide di non scattare la foto nel formato RAW (che permette di conservare molte informazioni di scatto, permettendo di apportare modifiche più incisive in post produzione).

    Scattare più foto

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    Dato che anche i migliori fotografi sbagliano, è sempre meglio scattare più foto per evitare di “sprecare” il proprio tempo e il proprio lavoro.
    Se scatti più foto, infatti, aumenterai le probabilità di riuscire a ottenere almeno qualche immagine interessante e di qualità.

    Magari potresti usare a tale scopo la funzione che permette di scattare foto “a raffica” (per servirtene, basta premere e continuare a premere con il dito sul pulsante di scatto). Comunque sia ben chiaro:
    la funzione appena citata non è la stessa che ritroviamo nelle macchine fotografiche mirrorless e Reflex, per cui non pensarti di utilizzarla per cimentarti nella fotografia sportiva:
    ne rimarresti deluso.

    Come fare belle foto di notte con iPhone

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    Ti piacerebbe sapere come riuscire a scattare delle bello foto di notte con l’iPhone?
    Ti anticipo già che non c’è un “segreto” per riuscirci, in quanto la qualità delle foto scattate in condizioni di scarsa luminosità dipende da molteplici fattori.
    In primis la luminosità della lente dell’iPhone in tuo possesso.
    Gli iPhone di ultima generazione (come iPhone Xs/Xs Max) hanno lenti decisamente più luminose rispetto a modelli di iPhone più vecchi (es.
    iPhone 7, iPhone 6s, etc.) e, quindi, restituiscono scatti meno rumorosi e più luminosi.

    Per provare a rendere gli scatti realizzati di notte più luminosi, puoi provare ad aumentare il valore ISO (ma senza esagerare, altrimenti potresti rendere la foto molto rumorosa) oppure ad aumentare il tempo di scatto, così da far entrare più luce nell’obiettivo (se decidi di farlo, avvaliti di un treppiede per evitare di scattare foto che presentano del mosso o del micro-mosso).
    Come ti ho già indicato nelle righe precedenti, per riuscire a regolare questo parametri è necessario ricorrere all’uso di app di terze parti, come ProCam o Halide (che costano 6,99 euro ciascuna).

    Come fare belle foto alla Luna con iPhone

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    Fotografare la Luna con l’iPhone non è semplicissimo, in quanto le caratteristiche tecniche della fotocamera integrata in quest’ultimo (e in generale su tutti gli smartphone in commercio) non offrono la possibilità di immortalare nel dettaglio il nostro satellite naturale.

    Come ti ho suggerito nel capitolo precedente, puoi provare a migliorare la qualità della foto “giocando” un po’ con i parametri di scatto (ISO, apertura del diaframma e tempo di scatto), ma nemmeno in questo modo è possibile fare più di tanto.
    Se da una parte è vero che non puoi fotografare la Luna nel dettaglio, dall’altra è anche vero che puoi regolare la composizione della foto, ad esempio usando la regola dei terzi, in modo tale da farla risaltare all’interno dell’immagine.

    Per ottenere un buon risultato, ti suggerisco di disattivare il flash, in quanto la sua luce potrebbe “contrastare” la luce naturale profusa dalla Luna, rovinando la foto. Per disattivare il flash, dopo aver avviato l’app Fotocamera, fai tap sull’icona del fulmine posta in alto a sinistra e seleziona la voce No dal menu che si apre.
    Dopodiché scatta la foto premendo sul pulsante di scatto e verifica di aver scattato una foto di qualità.

    come fare backup whatsapp iphone

    come fare backup whatsapp iphone

    Ormai è un dato di fatto:
    non puoi più fare a meno di WhatsApp.
    Per te, infatti, la celebre app per la messaggistica acquisita da Facebook rappresenta un vero e proprio punto di rifermento per quel che concerne le conversazioni telematiche.
    Proprio per questo, conservi sempre tutte le sessioni di chat intavolate con i tuoi contatti e la sola idea che per una ragione o per un’altra possano andare perdute ti sconvolge.

    Proprio per questo, hai deciso di prendere per buono il consiglio del tuo amico più fidato e di provvedere dunque a creare una copia di backup di tutte le conversazioni.
    Peccato solo che il tuo amico abbia uno smartphone Android e tu un iPhone e che quindi non sia stato in grado di indicarti la procedura corretta da seguire per riuscirci.
    Se vuoi, però, posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.
    Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che un minimo della tua attenzione posso infatti illustrarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come fare backup WhatsApp iPhone.

    Ti va?
    Si?
    Grandioso! Allora non dilunghiamoci oltre e mettiamoci immediatamente all’opera.
    Ti anticipo subito che il procedimento da seguire, sebbene possa apparire non esattamente intuitivo, è in realtà semplicissimo.
    Per dirla in parole povere:
    non occorre essere dei maghi in fatto di nuove tecnologie.
    Ti ho tranquillizzato?
    Ottimo.
    Procediamo, dunque.
    Buona lettura!

    Indice

    • Cenni e operazioni preliminari
    • Fare il backup di WhatsApp su iPhone
    • Ripristinare il backup di WhatsApp su iPhone
    • Trasferire il backup di WhatsApp dall’iPhone ad un altro dispositivo
    • In caso di problemi

    Cenni e operazioni preliminari

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    Prima di spiegarti come fare il backup di WhatsApp sul tuo iPhone mi sembra doveroso fare alcune fondamentali precisazioni.
    Nel caso specifico di iOS, il backup di WhatsApp viene effettuato sui server di iCloud di Apple.
    Di conseguenza, è indispensabile che sul dispositivo impiegato iCloud risulti impostato e configurato in maniera corretta.

    Per fare ciò o comunque sia per verificare di aver impostato a dovere iCloud sul tuo iPhone, afferra il “iPhone”, sbloccalo, accedi alla home screen e premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) dopodiché controlla se in cima, nella nuova schermata visualizzata, è presente il tuo nome.

    Se il nome è presente, il servizio è abilitato e configurato.
    Teoricamente non dovresti fare più nulla ma per sincerarti del fatto che WhatsApp riesca a lavorare senza problemi in accoppiata ad iCloud, premi sul tuo nome e poi sulla voce iCloud.
    Scori dunque la schermata che ti viene mostrata sino ad individuare la voce WahsApp e verifica che l’interruttore posto sulla destra risulti impostato su ON (in caso contrario provvedi al momento premendoci sopra).

    Se invece il tuo nome non è presente nella parte in alto delle impostazioni di iOS, premi sulla voce relativa ad iCloud ed effettua l’accesso digitando i dati del tuo account.
    Se non possiedi ancora un account iCloud o comunque sia se desideri ricevere maggiori informazioni sul da farsi, ti consiglio vivamente di leggere il mio tutorial su come attivare iCloud su iPhone in modo tale da poterti schiarire subito le idee al riguardo.

    Se poi sull’iPhone è già impostato un account iCloud ma non è quello che desideri utilizzare tu, premi sul nome che sta in cima alla schermata delle impostazioni di iOS, scorri fino in fondo il menu che si apre e tappa sulla dicitura Esci per disconnettere l’account attuale.
    Dopodiché effettua l’accesso con l’account che è tua intenzione impiegare.

    Tieni poi presente il fato che il backup di WhatsApp non include i contatti, quelli vengono gestiti dalla rubrica dell’iPhone.
    Questo comunque non toglie il fatto che tu non possa avere un backup su iCloud dei contatti presenti nella tua rubrica così da poterli eventualmente ripristinare su un altro dispositivi iOS o sul tuo iPhone, qualora dovessi resettare il dispositivo.

    Per fare ciò, recati nuovamente nella sezione Impostazioni di iOS, tappa sul tuo nome posto nella parte in alto della schermata visualizzata e premi sulla dicitura iCloud.
    Scorri quindi la nuova schermata che si è aperta e verifica che in corrispondenza della dicitura Contatti l’interruttore risulti impostato su ON (ed in caso contrario provvedi tu premendoci sopra).

    Se poi sul tuo iPhone sono configurati altri servizi di sincronizzazione della rubrica oltre ad iCloud (es.
    Gmail), devi recarti prima nella schermata principale di Impostazioni, devi poi tappare su Contatti, selezionare Account di default e scegliere la voce iCloud dal menu che si apre in modo tale da rendere iCloud il servizio predefinito effettuare la sincronizzazione della rubrica.

    Fare il backup di WhatsApp su iPhone

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    Ora che hai le idee più chiare sul come funziona il backup di WhatsApp su iPhone, passiamo all’azione vera e propria ed andiamo a scoprire concretamente quali sono le operazioni che bisogna compiere per riuscire nell’impresa (che, come anticipato ad inizio guida, in realtà tale non è).

    Il primo fondamentale passo che devi effettuare per riuscire nel tuo intento è quello di recarti nella home screen del tuo iPhone e premere sull’icona di WhatsApp (quella verde con il fumetto e la cornetta del telefono al centro).
    Una volta visualizzata la schermata dell’applicazione, premi sulla voce Impostazioni in basso a destra, seleziona la voce Chat e poi premi sulla dicitura Backup della chat.

    Adesso, porta su ON l’interruttore presente accanto alla voce Includi video se desideri includere sia i video che le foto nel backup delle conversazioni di WhatsApp (altrimenti lascia pure il relativo interruttore su OFF) dopodiché premi sulla voce Esegui backup adesso per avviare immediatamente il salvataggio dei tuoi dati.
    Normalmente l’operazione va avanti per diversi minuti.

    Backup “manuale” a parte, considera comunque che WhatsApp effettua in maniera automatica un backup delle conversazioni e dei tuoi dati su base mensile.
    Se però vuoi, puoi disabilitare tale funzione oppure puoi modificarne la frequenza.
    Per fare ciò, premi sulla voce Backup automatico che sta sempre nella schermata di WhatsApp relativa all’effettuazione del backup e seleziona l’opzione che preferisci dalla schermata successiva:
    Quotidiano, Settimanale o Disattivata (Mensile, come già detto, è la scelta predefinita).

    Nota: L’inclusione dei video nel backup di WhatsApp potrebbe comportare l’erodersi di una cospicua quantità di spazio libero sul tuo account iCloud oltre che il protrarsi più del dovuto dei tempi di backup.
    In tutti i casi, tieni comunque presente che di norma il primo backup richiede più tempo, quelli successivi, essendo incrementali, saranno più rapidi.

    Ripristinare il backup di WhatsApp su iPhone

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    Una volta effettuato il backup di WhatsApp sul tuo iPhone puoi, al momento opportuno, ripristinare le tue chat su un altro iPhone o sul iPhone in uso in seguito ad un reset o, ancora, dopo aver disinstallato l’app di WhatsApp in maniera abbastanza semplice e veloce.

    Tutto quello che devi fare altro non è che scaricare nuovamente WhatsApp da App Store, aprire l’applicazione sul dispositivo di riferimento, premere sul pulsante Accetta e continua ed acconsentire all’eventuale richiesta da parte dell’applicazione di accedere ai tuoi contatti e di inviarti notifiche.
    Digita quindi tuo numero di cellulare nell’apposito campo e premi su Fine. 

    Fatto ciò, vedrai comparire la schermata relativa al ripristino del backup da iCloud.
    Tu tappa sul bottone Ripristina in alto a destra per confermare quelle che sono le tue volontà ed attendi che il procedimento venga avviato e finalizzato.
    A procedura ultimata, dovrai poi scegliere il nome e la foto del profilo da usare e potrai ricominciare ad usare WhatsApp così come di consueto.

    L’unica cosa di cui devi tenere necessariamente conto è che affinché la procedura di ripristino del backup di WhatsApp vada a buon fine, l’iPhone su cui viene effettuata deve essere associato al medesimo numero di telefono e allo stesso ID Apple di quello da cui provengono i file di backup.

    Se poi desideri trasferire le tue chat su un nuovo numero, prima di procedere al ripristino del backup devi recarti nella sezione Impostazioni di WhatsApp, selezionare la voce Account, tappare su Cambia numero nella schermata che si apre e seguire le istruzioni che vedi apparire su schermo, come ti ho indicato in maniera più dettagliata nel mio articolo incentrato, appunto su come cambiare numero su WhatsApp.

    Trasferire il backup di WhatsApp dall’iPhone ad un altro dispositivo

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    Il backup di WhatsApp effettuato su iPhone può essere trasferito solo su un altro iPhone e non anche su un dispositivo diverso (es.
    uno smartphone Android).
    Utilizzando però delle applicazioni di terze parti è possibile bypassare questa restrizione e trasferire dunque i backup di WhatsApp effettuati su iPhone su un device Android e viceversa.

    Tra le varie applicazioni disponibili sulla piazza adibite allo scopo io ti consiglio di provare WazzapMigrator.
    È molto semplice da usare ma non è gratis (costa 4,99 euro).

    Per servirtene per il tuo scopo, devi però provvedere prima ad ottenere i file di backup di WhatsApp dall’iPhone collegando il dispositivo al computer ed effettuando poi un backup con iTunes, come ti ho spiegato nella mia guida su come effettuare backup iPhone.
    Successivamente devi servirti di un programma come iMazing (anche in tal caso si tratta di una risorsa a pagamento ma comunque scaricabile in versione di prova gratuita) per accedere ai file presenti nel backup.

    Usando il programma in questione, bisogna poi selezionare la voce relativa all’ultimo backup di iPhone dalla barra laterale di sinistra dopodiché occorre recarsi in App Groups e selezionare la cartella AppDomainGroup-group.net.whatsapp.WhatsApp.shared dalla quale prelevare il file ChatStorage.sqlite che contiene il backup di WhatsApp.

    Successivamente occorre aprire il file ottenuto sullo smartphone Android di riferimento, installare WazzapMigrator, premere sul bottone Seleziona archivio iPhone e selezionarlo.
    L’applicazione provvedrà dunque ad elaborare il file ed al termine della procedura vedrai comparire un avviso su schermo indicante la corretta importazione dei dati nonché la possibilità di ripristinare le chat di WhatsApp dell’iPhone.

    Per concludere, occorre poi installare (o reinstallare) WhatsApp sullo smartphone e accettare il ripristino dei dati dal backup dopo la verifica del numero.

    In caso di problemi

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    Pur avendo seguito pedissequamente le mie indicazioni ha riscontrato qualche intoppo nel mettere in pratica la procedura per fare il backup di WhatsApp su iPhone oppure per effettuarne il ripristino?
    Allora fa’ così:
    dai uno sguardo alla sezione dedicata alle FAQ specifica per iPhone annessa al sito Internet di WhatsApp.

    Espandi poi la sezione che pensi possa avvicinarsi maggiormente alla tua problematica, clicca sull’argomento di riferimento e consulta dunque la soluzione disponibile nella nuova pagina Web che ti viene mostrata.
    In alternativa, effettua una ricerca per parola chiave digitandola all’interno della barra apposita che sta in alto e selezionando poi il suggerimento pertinente dall’elenco che ti viene mostrato.

    Se poi neppure così facendo riesci a venirne a capo, mettiti in contatto diretto con il supporto di WhatsApp per iPhone scrivendo una mail all’indirizzo iphone_web@support.whatsapp.com.
    Nel corpo del messaggio, cerca di spiegare in maniera dettaglia ed usando toni gentili, quelle che sono le tue problematiche.
    Vedrai che nel giro di breve tempo riceverai una risposta e riuscirai (spero) a risolvere i tuoi problemi.

    come fare backup iphone su mac

    come fare backup iphone su mac

    Sei fiero possessore di un Mac e, dopo tante riflessioni, hai deciso di allargare la famiglia dei dispositivi Apple in tuo possesso e acquistare un iPhone nuovo di zecca.
    Dopo aver esplorato un po’ le funzionalità di base del tuo nuovo telefono, sei passato al sodo e hai deciso di creare un backup dello stesso sul Mac, così da salvare i primi dati e le prime personalizzazioni applicate al dispositivo.

    Il problema è che, non essendo molto esperto, proprio non sai come fare backup iPhone su Mac, pertanto stai cercando una guida che ti insegni a portare a termine questo compito.
    Ebbene, sono felice di dirti che, finalmente, l’hai trovata:
    di seguito, infatti, ho tutta l’intenzione di spiegarti per filo e per segno come creare sul Mac dei salvataggi della memoria del “iPhone”, pronti per essere ripristinati all’occorrenza.

    Nel dettaglio, avrò cura di mostrarti come portare a termine il compito sia utilizzando iTunes, il software ufficiale di casa Apple, sia avvalendoti di altri due programmi progettati per lo scopo, quali iMazing e Wondershare Dr.Fone.
    Non preoccuparti se non sei molto esperto in tecnologia, non ne hai motivo:
    i passaggi sono di semplicissima applicazione, davvero alla portata di tutti! Dunque, ritaglia qualche minuto del tuo tempo libero, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
    sono sicuro che il risultato non ti deluderà.
    Buona lettura e… buon backup!

    Indice

    • Come fare backup iPhone su Mac con iTunes
    • Altri programmi per fare backup iPhone su Mac
      • iMazing
      • Dr.Fone

    Come fare backup iPhone su Mac con iTunes

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    Come ti ho già accennato all’inizio di questa guida, il metodo più semplice (nonché gratuito) per effettuare un backup dell’iPhone sul Mac è quello di utilizzare iTunes, il programma progettato da Apple per la gestione completa dei dispositivi dotati di iOS (dunque iPhoneiPad).

    Per impostazione predefinita, iTunes è già presente su tutte le versioni di macOS attualmente supportate:
    per servirtene, dopo aver collegato l’iPhone al computer tramite il cavo Lightning, clicca sull’icona a forma di nota musicale annessa alla barra Dock e, se è la prima volta che connetti il “iPhone” al Mac, spostati sullo schermo del telefono, tocca il pulsante Consenti per autorizzare la connessione tra i due dispositivi e finalizza l’operazione indicando il codice di sblocco dell’iPhone.

    Completata quest’operazione, ritorna al computer e clicca sull’icona a forma di iPhone collocata nella barra superiore di iTunes.
    Dopodiché, per creare immediatamente un backup del dispositivo, clicca sulla voce Riepilogo collocata nella parte sinistra del programma e, successivamente, premi il pulsante Effettua backup adesso.
    Dopo qualche istante, verrà avviata la procedura di salvataggio dati, che potrebbe durare anche diversi minuti (variabili in base alla quantità di informazioni da salvare):
    il gioco è fatto!

    Se lo desideri, puoi fare in modo che il backup venga aggiornato e sincronizzato ogni volta che colleghi l’iPhone al computer tramite cavo Lightning e/o Wi-Fi, apponendo il segno di spunta accanto alle voci Sincronizza automaticamente quando iPhone è collegato Sincronizza con iPhone via Wi-Fi; inoltre, puoi scegliere di codificare i backup creati, proteggendoli con una password, apponendo il segno di spunta accanto all’apposita voce.

    Proteggere i backup con una password permette anche di salvare informazioni “delicate”, come quelle relative alla salute (passi fatti, peso, battito ecc.) e alla domotica (Home).
    Fai però bene attenzione:
    esattamente come ti ho spiegato nella mia guida specifica sul tema, dimenticare la password scelta significa perdere irrimediabilmente tutti i backup protetti dalla stessa.

    Per ulteriori dettagli riguardo la procedura di backup tramite iTunes e per informazioni sulle varie procedure di ripristino possibili, ti invito a leggere con attenzione i miei tutorial su come effettuare backup iPhone e come ripristinare backup iPhone, nei quali ti ho fornito tutti i dettagli del caso.

    Altri programmi per fare backup iPhone su Mac

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    Sebbene l’utilizzo di iTunes sia il modo più semplice di effettuare un backup dell’iPhone sul Mac, non è detto che non vi siano strade alternative da percorrere per giungere allo stesso risultato, anzi! In Rete, sono disponibili numerosi programmi che permettono di ottenere un risultato piuttosto buono, anche senza affidarsi al software ufficiale di Apple.

    Tra queste soluzioni, vale la pena citare iMazing Dr.Fone, due software utilizzabili previa acquisto di licenza e dotati di un sistema di backup che non ha nulla da invidiare a quello offerto da iTunes:
    a differenza di quest’ultimo, iMazing e Dr.Fone permettono di specificare selettivamente quali dati salvare e, al bisogno, di accedere alle informazioni senza necessariamente ripristinarle sul telefono (cosa che con iTunes, invece, non è permessa, quantomeno non in via ufficiale).
    Di seguito ti illustro il funzionamento di entrambe le soluzioni.

    iMazing

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    Il primo dei programmi alternativi a iTunes utili per fare backup iPhone su Mac è iMazing:
    si tratta di un software compatibile sia con Windows che con macOS, in grado di accedere ai file salvati sul “iPhone” e di trasferirli in assoluta tranquillità, grazie a delle pratiche procedure guidate.

    È possibile usufruire gratuitamente di iMazing per effettuare i backup dell’iPhone.
    Per ripristinarli (e sbloccare tante altre funzionalità del programma), è invece necessario acquistare una licenza al prezzo di 39,99€ una tantum.

    Se sei interessato a provare il programma su Mac, collegati al sito Internet ufficiale dello stesso e clicca sul pulsante Scarica per Mac per avviare immediatamente il download del file d’installazione (ad es. iMazing2forMac.dmg).
    Una volta ottenuto il pacchetto dmg, aprilo, clicca sul pulsante Agree che compare a schermo e, tramite la finestra successiva, trascina l’icona di iMazing nella cartella Applicazioni del Mac per finalizzare l’installazione del programma.

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    Successivamente, dopo aver collegato l’iPhone al Mac, avvia iMazing richiamandolo dal Launchpad (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock) e premi sul pulsante Apri (devi farlo soltanto la prima volta che apri il programma, così che GateKeeper possa riconoscerlo e aggiungerlo alla lista dei programmi conosciuti).

    Nota:
    per funzionare correttamente, iMazing ha bisogno di un’installazione preventiva di iTunes (per via dei driver e di altre parti “tecniche” per instaurare la connessione con il telefono).
    Questo passaggio, tuttavia, non è necessario su macOS, in quanto iTunes è già presente sul sistema per impostazione predefinita.

    Se è la prima volta che colleghi l’iPhone al Mac, sul “iPhone” dovrebbe comparire un messaggio di notifica relativo all’abbinamento al computer:
    premi senza esitare su Consenti e attendi che iMazing riconosca correttamente l’iPhone.

    Ad ogni modo, ritorna al Mac, clicca sul pulsante Più tardi per servirti della versione di prova del software (o su Acquista licenza per procedere con l’acquisto di una licenza) e, nella finestra successiva, premi sul pulsante Fai backup ora collocato in basso a destra.
    Qualora il summenzionato pulsante non dovesse essere immediatamente visibile, premi sull’icona Fai backup situata nella barra dei pulsanti di iMazing per accedere all’apposita finestra.

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    A questo punto, il gioco è praticamente fatto:
    nella finestra riepilogativa, puoi scegliere se effettuare o meno backup automatici non appena l’iPhone viene collegato al Mac, se applicare o meno crittografia (dunque proteggere i backup con password), impostare il percorso di destinazione backup, cioè la cartella del computer in cui vengono effettuati i salvataggi, o, ancora, definire il periodo di archiviazione del backup, se effettuare o meno i salvataggi automatici tramite connessione Wi-Fi e gestire altre opzioni relative al collegamento (ad es.
    l’avvio di iMazing non appena si collega l’iPhone al Mac).

    Quando hai finito, non ti resta che cliccare sul pulsante Fai backup, collocato in basso a destra, per avviare il salvataggio dei dati memorizzati sull’iPhone:
    puoi controllare l’andamento del processo tramite la barra d’avanzamento visualizzata a schermo.
    Completato il processo, dovresti visualizzare il messaggio Backup riuscito:
    a questo punto, puoi tranquillamente scollegare l’iPhone dal Mac e uscire da iMazing.

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    Per ripristinare un backup così creato, collega nuovamente il telefono al computer, avvia iMazing e clicca sul pulsante Ripristina un backup collocato nella schermata iniziale:
    seleziona il backup che desideri ripristinare dalla finestra successiva, premi il pulsante Scegli, definisci le impostazioni di ripristino dalla finestra successiva (se non sai cosa fare, lascia pure i settaggi predefiniti), clicca sul pulsante Avanti e conferma la volontà di procedere con il ripristino confermando l’avviso successivo.

    Dr.Fone

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    Se iMazing non è riuscito a soddisfare le tue aspettative, puoi dare un’opportunità a Wondershare Dr.Fone, altro ottimo programma di gestione completo per l’iPhone, che annovera tra le sue funzioni la possibilità di creare e ripristinare backup.

    Anche in questo caso, non si tratta di un programma gratuito:
    il prezzo di una licenza commerciale parte da 99,99€ una tantum, tuttavia è possibile usufruire di una versione di prova del programma per testarne, almeno in parte, il funzionamento. Per servirtene, collegati alla sua pagina principale, clicca sul pulsante Download Gratuito con annessa l’icona di macOS (il “viso” sorridente quadrato) e attendi che il file d’installazione del software (ad es.
    drfone_fullxxx.dmg) venga completamente scaricato sul computer.

    Fatto ciò, apri il summenzionato pacchetto, premi sul pulsante Accetto e, per completare l’installazione, trascina l’icona di Dr.Fone nella cartella Applicazioni del Mac avvalendoti della finestra mostrata successivamente a schermo.

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    Fatto ciò, collega l’iPhone al computer e avvia il programma richiamandolo dal Launchpad, premi sul pulsante Apri per aggiungerlo alla lista dei programmi fidati (devi farlo solo la prima volta), clicca sul pulsante Backup & Ripristino collocato nella schermata principale dell’applicazione e, per scaricare l’apposito modulo, premi sul piccolo pulsante Download che compare successivamente.

    Una volta completato il download del componente aggiuntivo, fai nuovamente clic nuovamente sull’icona Backup & Ripristino, premi, se necessario, il pulsante Chiudi iTunes e clicca successivamente sul bottone Backup.

    Qualora fosse la prima volta che colleghi l’iPhone al computer, dovresti visualizzare sullo schermo del telefono la richiesta di autorizzazione per l’abbinamento al Mac:
    rispondi affermativamente al messaggio, inserisci il codice di sblocco del telefono, quando richiesto, per poi attendere il riconoscimento del dispositivo da parte del computer.

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    Giunto alla schermata successiva di Dr.Fone, seleziona tutti gli elementi che intendi aggiungere al backup apponendo un segno di spunta alla relativa casella, imposta, se lo desideri, il percorso in cui salvare il tutto, cliccando sull’icona a forma di cartella e, quando hai finito, premi il pulsante Backup per avviare il processo.
    Tutto qui!

    Per ripristinare un backup, apri nuovamente Dr.Fone, fai clic sulla sezione Backup & Ripristino, premi sul pulsante Ripristino, seleziona il backup che intendi ripristinare dalla schermata seguente, premi sul pulsante Successivo e segui le istruzioni visualizzate a schermo per completare la procedura.

    come fare backup iphone s

    come fare backup iphone s

    Pur utilizzando già da diverso tempo a questa parte il tuo fido iPhone 4S sino ad ora non hai mai provveduto ad effettuare un backup dei dati in esso archiviati.
    Che dire, non è esattamente la più consigliabile delle scelte.
    Fare backup iPhone 4S è infatti molto importante al fine di evitare che i dati archiviati sul tuo iPhone vadano inesorabilmente persi in seguito all’insorgenza di eventuali problematiche.
    Come dici?
    Eri già a conoscenza della cosa ma non hai la più pallida idea di come fare backup iPhone 4S?
    Beh, in tal caso non temere… puoi contare su di me!

    Prima di illustrati in maniera dettagliata quali operazioni eseguire per fare backup iPhone 4S c’è però una cosa importate che è bene che tu sappia.
    In base a quelle che sono le tue esigenze ed in base a quelle che sono le tue preferenze è possibile fare backup iPhone 4S agendo direttamente dal iPhone mediante iCloud, il servizio di cloud storage di casa Apple, oppure dal computer agendo mediante iTunes, il software adibito alla riproduzione dei contenuti multimediali che risulta preinstallato su tutti i Mac e che può essere scaricato gratis su PC.
    Il risultato delle due procedure è praticamente identico ma la scelta della soluzione che pensi possa essere più consona per fare backup iPhone 4S spetta chiaramente soltanto a te.

    Fatta questa premessa ti invito quindi a prenderti qualche minuto di tempo libero, ad afferrare il tuo iPhone 4S ed a dedicarti alla lettura di questa guida.
    Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che fare backup iPhone 4S era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi?

    Come fare backup iPhone 4S mediante iCloud

    Se è tua intenzione fare backup iPhone 4S mediante iCloud devi innanzitutto recarti nella sezione Impostazioni di iOS premendo sull’apposita icona presente in home screen.
    Scorri ora la schermata visualizzata sino ad individuare la voce iCloud e poi premici sopra.
    Adesso vai sull’opzione Backup, attiva la levetta relativa alla voce Backup iCloud e premi sul bottone Esegui backup adesso.

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    Una volta eseguiti questi passaggi darai il via al salvataggio di tutti i dati del telefono sul tuo spazio iCloud e attiverai la funzione di backup automatico che provvederà ad archiviare tutti i dati su Internet non appena l’iPhone sarà connesso a una fonte energetica, in altri termini quando il dispositivo è in carica, e collegato a una rete Wi-Fi, per non consumare dati mobili.

    È bene che tu tenga presente il fatto che iCloud è gratuito solo fino a 5 GB.
    Se quindi i tuoi backup occupando uno spazio maggiore e di conseguenza hai bisogno di ulteriore spazio per lo storage dovrai sottoscrivere uno dei piani a pagamento del servizio.
    Per fare ciò ti basta accedere nuovamente alla sezione Impostazioni di iOS, premere sulla voce iCloud, seleziona la voce Archivio e poi fare tao su Acquista più spazio.
    Successivamente scegli il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze e poi premi sulla voce Acquista collocata nella parte in alto a destra della schermata visualizzata.
    I prezzi sono di 0,99 euro/mese per 50 GB di spazio, 2,99 euro/mese per 200 GB e di 9,99 euro/mese per 1 TB.

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    Non dimenticare inoltre di verificare che all’interno del menu iCloud della sezione Impostazioni di iOS siano impostate su ON tutte le levate facenti riferimento alle opzioni di backup e sincronizzazione online di contatti, note, promemoria, posta elettronica e via di seguito.

    Come fare backup iPhone 4S mediante iTunes

    Se preferisci fare backup iPhone 4S servendoti di iTunes le prime operazioni che devi eseguire sono quelle di accendere il tuo computer e di avviare il famoso player multimediale di Apple. Come ti ho già accennato nelle precedenti righe iTunes è disponibile “di serie” su tutti i Mac mentre per potersene servire su Windows deve essere prima scaricato e poi installato.

    Se quindi utilizzi un computer equipaggiato con il sistema operativo di Microsoft e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
    Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su AvantiInstalla e Si per due volte consecutive.
    Per concludere premi su Fine.

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    Procedi ora collegando il tuo iPhone 4S al computer tramite il cavo in dotazione dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes. Tieni presente che se questa è la prima volta che colleghi l’iPhone 4S al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

    A software avviato procedi andando a cliccare sull’icona del telefono che è comparsa in alto a sinistra nella barra degli strumenti di iTunes, premi poi sul menu File, seleziona la voce Dispositivi e poi fai clic su Trasferisci acquisti da “iPhone nome” dove al posto di “iPhone nome” trovi indicato il nome che hai deciso di assegnare al tuo iPhone 4S.
    Facendo in questo modo verranno copiate sul computer tutte le app e i contenuti multimediali che hai scaricato finora sul device.

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    Al termine dell’operazione, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Effettua backup adesso di iTunes per creare un backup di tutti i dati contenuti nel telefono.
    È bene che tu sappia che la procedura di backup potrebbe andare avanti diverse decine di minuti, tutto dipende dalla quantità di dati presenti sul tuo iPhone.
    Nell’attesa, occhio a non staccare il tuo iPhone 4S dal computer e a non chiudere iTunes.

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    Se lo ritieni opportuno prima di avviare la procedura puoi anche scegliere di proteggere con una parola chiave il backup e di salvare al suo interno le password del tuo account e dei dati relativi alla app Salute.
    Per fare ciò ti basta mettere il segno di spunta sulla voce Codifica backup iPhone nella schermata di riepilogo del tuo dispositivo su iTunes.

    Una volta completata la procedura mediante cui fare backup iPhone 4S ti verrà mostrato un apposito avviso nella parte alta della finestra d iTunes.

    Come ripristinare backup iPhone 4S

    Dopo aver provveduto a fare backup iPhone 4S è possibile procedere andando a ripristinare dati, app e impostazioni sul medesimo dispositivo (in caso di reset) oppure su un altro iPhone facente capo allo stesso ID Apple.

    • Se hai utilizzato iCloud per fare backup iPhone 4S puoi ripristinare quest’ultimo premendo sull’icona di Impostazioni presente in home screen, facendo tap sulla voce Generali e scegliendo poi Ripristina.
      Successivamente sarà necessario selezionare l’opzione Cancella contenuto e impostazioni e premere sul pulsante Inizializza iPhone.
      Facendo in tal modo l’iPhone si resetterà e durante la procedura di configurazione iniziale potrai scegliere di ripristinare l’ultimo backup fatto mediante iCloud.
    • Se hai utilizzato iTunes per fare backup iPhone 4S collega il iPhone al computer mediante l’apposito cavo, seleziona poi l’icona del dispositivo in iTunes e clicca sul pulsante Ripristina backup collocato in basso a destra nella finestra del programma. Se invece decidi di azzerare iPhone 4S riportandolo alle impostazioni di fabbrica o se è tua intenzione ripristinare il backup su un altro iPhone puoi agire in fase di attivazione del dispositivo scegliendo l’apposita opzione quando ti viene chiesto se vuoi impostare il telefono come nuovo iPhone o ripristinare un backup precedente.

    come fare backup iphone

    come fare backup iphone

    Hai acquistato da poco un iPhone 6, hai passato diverso tempo a studiarne le funzioni ma non hai ancora capito come effettuare il backup?
    Beh, se le cose stanno in questo modo non devi preoccuparti… puoi contare su di me per scoprire quali passaggi eseguire per fare backup iPhone 6.
    Come dici?
    Temi che sia troppo complicato?
    Ma no, non hai motivo di preoccuparti, fare backup iPhone 6 è facilissimo ed io te lo dimostrerò.

    In base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze puoi scegliere di fare backup iPhone 6 direttamente dal tuo iPhone mediante iCloud, il servizio di cloud storage di casa Apple, oppure dal computer in tuo possesso utilizzando iTunes, il software adibito alla riproduzione dei contenuti multimediali che risulta preinstallato su tutti i Mac e che può essere scaricato gratis su PC Windows.
    Considerando il fatto che il risultato delle due procedure è praticamente identico la scelta della soluzione che pensi possa essere più adatta per fare backup iPhone 6 spetta soltanto a te.

    Chiarito ciò se vuoi scoprire come fare backup iPhone 6 ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti con attenzione sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
    Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto a spiegare ai tuoi amici bisognosi di un piccolo aiuto come fare.

    Fare backup iPhone 6 – iCloud

    Se preferisci fare backup iPhone 6 mediante iCloud, accedi alle impostazioni di iOS premendo sull’icona dell’ingranaggio situata in home screen, dopodiché seleziona il tuo nome, vai su iCloud, poi su Backup iCloud e assicurati che ci sia la levetta attiva accanto all’opzione Backup iCloud (altrimenti attivala tu).
    Pigia dunque sulla voce Esegui backup adesso e attendi pazientemente che la procedura di backup venga portata a termine.

    Utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3?
    Allora devi seguire una procedura leggermente diversa.
    Tanto per cominciare, devi recarti nella sezione Impostazioni di iOS premendo sull’apposita icona presente in home screen.
    Scorri ora la schermata visualizzata sino ad individuare la voce iCloud e poi premici sopra.
    Adesso vai sull’opzione Backup, attiva la levetta relativa alla voce Backup iCloud e premi sul bottone Esegui backup adesso.

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    Eseguendo tali passaggi darai il via al salvataggio di tutti i dati del telefono sul tuo spazio iCloud e attiverai la funzione di backup automatico che provvederà ad archiviare tutti i dati su Internet non appena l’iPhone sarà connesso a una fonte energetica, in altri termini quando il dispositivo è in carica, e collegato a una rete Wi-Fi, per non consumare dati mobili.

    È tuttavia opportuno tu tenga presente il fatto che iCloud è gratuito solo fino a 5 GB.
    Se quindi i tuoi backup occupando uno spazio maggiore e di conseguenza hai bisogno di ulteriore spazio per lo storage dovrai sottoscrivere uno dei piani pay del servizio.
    Per fare ciò ti basta accedere nuovamente alla sezione Impostazioni di iOS, premere sul tuo nome, poi su iCloud, quindi sul grafico relativo allo spazio disponibile sul tuo account e infine sulla voce Modifica piano di archiviazione.

    Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, per sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud devi andare nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio e selezionare l’opzione Modifica piano di archiviazione.
    Successivamente scegli il piano che pensi possa risultare più consono alle tue esigenze e poi premi sulla voce Acquista collocata nella parte in alto a destra della schermata visualizzata.
    Le soluzioni e i prezzi disponibili sono i seguenti.

    •  50 GB di spazio a 0,99 euro/mese
    • 200 GB di spazio a 2,99 euro/mese
    • 1 TB di spazio a 9,99 euro/mese
    • 2TB di spazio a 19,99 euro/mese

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    Assicurati inoltre che all’interno del menu di iCloud siano impostate su ON tutte le levette facenti riferimento alle opzioni di backup e sincronizzazione online di contatti, note, promemoria, posta elettronica e via di seguito.

    Fare backup iPhone 6 – iTunes

    Se desideri fare backup iPhone 6 mediante iTunes la prima cosa che devi fare è accendere il tuo computer e avviare il famoso player multimediale di Apple. Come ti ho già accennato nelle precedenti righe iTunes è disponibile “di serie” su tutti i Mac mentre per potersene servire su Windows deve essere prima scaricato e poi installato. Se quindi stai utilizzando un PC Windows e non hai ancora provveduto ad effettuare il download di iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
    Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunes64Setup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su AvantiInstalla e Si per due volte consecutive.
    Per concludere premi su Fine.

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    Adesso collega il tuo iPhone 6 al computer tramite il cavo in dotazione dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes.
    A software avviato premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della finestra.
    Se è la prima volta che colleghi l’iPhone 6 al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

    Procedi ora cliccando sull’icona del telefono che è comparsa in alto a sinistra nella barra degli strumenti di iTunes, premi poi sul menu File, seleziona la voce Dispositivi e poi fai clic su Trasferisci acquisti da “iPhone nome” dove al posto di “iPhone nome” trovi indicato il nome che hai deciso di assegnare al tuo iPhone 6.
    Facendo in questo modo verranno copiate sul computer tutte le app e i contenuti multimediali che hai scaricato finora sul device.

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    Terminata l’operazione seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Effettua backup adesso di iTunes per creare un backup di tutti i dati contenuti nel telefono.
    Tieni presente che l’operazione potrebbe andare avanti diverse decine di minuti.
    Mi raccomando, nel frattempo presta particolare attenzione a non staccare il tuo iPhone 6 dal computer e a non chiudere iTunes.

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    Se lo ritieni opportuno prima di dare il via alla procedura mediante cui fare backup iPhone 6 con iTunes puoi anche scegliere di proteggere con una parola chiave i tuoi dati e di salvare all’interno del backup le password del tuo account e dei dati relativi alla app Salute.
    Per fare ciò ti basta mettere il segno di spunta sulla voce Codifica backup iPhone nella schermata di riepilogo del tuo dispositivo su iTunes.

    Una volta completata la procedura mediante cui fare backup iPhone 6 ti verrà mostrato un apposito avvisto nella parte alta della finestra d iTunes.

    Ripristinare backup iPhone 6

    Qualora dopo aver provvedo a fare backup iPhone 6 avessi la necessità di ripristinare i dati archiviati sappi che puoi eseguire un’apposita procedura sia agendo direttamente dal iPhone sia tramite iTunes.

    Per ripristinare il backup del tuo iPhone 6 agendo direttamente dal dispositivo ti basta premere sull’icona di Impostazioni presente in home screen, premere sulla voce Generali e scegliere poi Ripristina.
    Successivamente sarà necessario selezionare l’opzione Cancella contenuto e impostazioni e premere sul pulsante Inizializza iPhone.
    Facendo in tal modo l’iPhone 6 si resetterà e durante la procedura di configurazione iniziale potrai scegliere di ripristinare l’ultimo backup fatto mediante iCloud.

    Per ripristinare il backup di iPhone 6 agendo tramite iTunes collega il tuo iPhone al computer mediante l’apposito cavo, seleziona poi l’icona del dispositivo annessa alla finestra di iTunes che è andata ad aprirsi e clicca sul pulsante Ripristina backup collocato in basso a destra nella finestra del programma.

    come estrarre video da dvd con mac

    come estrarre video da dvd con mac

    Vorresti copiare sul tuo Mac dei film che hai su DVD, in modo da preservarli e poterli rivedere comodamente quando vuoi, ma non sai a quali programmi affidarti?
    Allora non ci pensare su due volte e leggi questo mio tutorial, che è incentrato interamente sull’argomento.
    Posso assicurarti che, alla fine, potrai ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.

    Nelle righe successive, infatti, andrò a spiegarti in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata come estrarre video da DVD con Mac indicandoti quali programmi usare per compiere l’operazione in oggetto e in che modo impiegarli.
    Ti anticipo che, contrariamente alle apparenze e al di là di quel che tu possa pensare, si tratta di un’operazione piuttosto semplice da effettuare e per compiere la quale non è assolutamente necessario essere di grandi esperti in fatto di informatica e nuove tecnologie.
    Ti basta solo avere qualche minuto di tempo libero, un minimo di pazienza e di attenzione.

    Allora?
    Si può sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido Mac e comincia subito a concentrarti sulla lettura di questa guida.
    Sei pronto?
    Sì?
    Grandioso! Mettiamo, dunque, al bando le ciance e procediamo.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • HandBrake
    • MakeMKV
    • DVDFab HD Decrypter
    • Riplt
    • Movavi Video Converter

    HandBrake

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    La prima soluzione che voglio invitarti a prendere in considerazione è HandBrake:
    si tratta di un’eccellente applicazione gratuita e open source che permette di “rippare” interi DVD (non protetti) o singoli titoli/capitoli presenti all’interno di questi ultimi in maniera estremamente semplice e di salvarli sotto forma di file video compressi in formato MP4 o MKV.

    Per servirtene, collegati innanzitutto al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Download HandBrake x.x.x, in modo da scaricare il programma sul tuo Mac. A download completato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto e trascina l’icona di HandBrake nella cartella Applicazioni di macOS, dopodiché fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri per due volte di fila, in modo tale da aprire il programma andando però ad aggirare le limitazioni che Apple impone verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

    Ora che visualizzi la finestra di HandBrake sulla scrivania, inserisci nel lettore CD/DVD del tuo Mac il dischetto relativamente al quale desideri andare ad agire, seleziona l’icona del DVD da cui estrarre i video dalla barra laterale di sinistra e fai clic sul pulsante Open. A questo punto, attendi qualche istante affinché il software analizzi il contenuto del dischetto e scegli quale video estrapolare dal DVD utilizzando i menu a tendina Title (per la selezione dei titoli) e Chapters (per la selezione dei capitoli) collocati in alto.

    Seleziona, poi, il formato in cui rippare i video (MP4 o MKV) dal menu a tendina Format che si trova sempre nella parte in alto della finestra del programma, premi sul pulsante Browser per scegliere la cartella in cui salvare il risultato della conversione e fai clic su Start posto in cima per avviare la copia dei filmati sul Mac.

    Se, invece, vuoi creare dei video da vedere su iPad, iPhone o altri dispositivi, seleziona uno dei profili di conversione disponibili nel menu che puoi richiamare facendo clic sul pulsante Presets (nella parte in alto della finestra di HandBrake).
    Inoltre, recandoti nelle schede Audio e Subtitles, puoi scegliere le tracce audio e dei sottotitoli da includere nel video copiato.
    Facile, non trovi?

    MakeMV

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    Il programma menzionato in precedenza non ti ha convinto in maniera particolare?
    In tal caso, ti suggerisco di prendere in considerazione l’uso di MakeMKV:
    si tratta infatti di un programma grazie al quale è possibile estrapolare i filmati presenti sui DVD, oltre che su Blu-Ray, aggirando le più recenti protezioni anticopia.
    Il file finale viene restituito in formato MKV, in grado di preservare tutte le tracce di audio e sottotitoli del supporto originale.
    È gratis (in quanto ancora in versione beta), ma lo si può usare per un arco di tempo massimo pari a 60 giorni, superati i quali bisogna comprare la versione finale del prodotto (o scaricare nuovamente la beta)

    Per servirtene sul tuo Mac, provvedi in primo luogo a collegarti alla sua pagina di download ufficiale e a fare clic sul collegamento MakeMKV x.x.x for Mac OS X che si trova al centro, in modo tale da dare il via alla procedura di scaricamento del software. A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto, clicca sul bottone Agree nella finestra che ti viene mostrata sulla scrivania e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.
    Successivamente, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri per due volte consecutive, in modo tale da aprire il programma andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio)

    Ora che visualizzi la finestra di MakeMKV sullo schermo, inserisci il dischetto da cui vuoi estrarre il video nel lettore collegato al computer e aspetta qualche istante affinché il programma esegua la scansione automatica del supporto.
    Nel caso in cui non riuscisse a rilevare nulla, premi sul pulsante Alt posto a destra e seleziona tu, dal menu a tendina Source, il DVD.

    Clicca poi sul pulsante con il dischetto che risulta collocato sulla sinistra per avviare la copia dei file dal supporto ottico al computer.
    A operazione ultimata, seleziona, apponendoci sopra un segno di spunta, i titoli, le tracce audio e i sottotitoli che desideri includere nel file di output, dopodiché premi sul bottone con la cartella in corrispondenza della voce Output folder per selezionare il percorso di output del file.

    Per concludere, fai clic prima sul pulsante sottostante la voce Make MKV e poi sul bottone Yes, in modo tale da avviare il processo di ripping.
    Ecco fatto!

    DVDFab HD Decrypter

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    Un’altra risorsa che ti invito a prendere in considerazione per effettuare l’operazione oggetto di questa guida è DVDFab HD Decrypter:
    si tratta di un rinomato software per il DVD ripping grazie al qual è possibile estrarre video da DVD standard e da Blu-Ray Disc (sia con che senza protezione) salvando il risultato finale sul disco fisso del computer.
    Da notare che supporta la tecnologia Nvidia CUDA, grazie alla quale è in grado di garantire una velocità di conversione molto elevata.
    È a pagamento, ma eventualmente lo si può usare a costo zero e senza limitazioni per un periodo di prova di 30 giorni.

    Per effettuarne il download sul tuo Mac, collegati innanzitutto al suo sito Internet ufficiale, clicca sul bottone Try It Free che si trova al centro e attendi che il download del software venga portato a termine A scaricamento ultimato, apri il file .pgk ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, fai clic sul bottone Continua per tre volte consecutive, poi su quello Accetta e sul pulsante Installa.
    Digita, quindi, la password relativa al tuo account utente su macOS e premi sui bottoni Installa software e Chiudi per concludere il setup.

    Successivamente, avvia il programma facendo clic sulla relativa icona che è stata aggiunta al Launchpad e inserisci il dischetto da cui vuoi estrarre i video nel lettore CD/DVD collegato al computer.
    Nella finestra di DVDFab HD Decrypter che nel frattempo si è aperta sulla scrivania, seleziona la voce Ripper in cima, porta su ON l’interruttore che trovi accanto al nome del DVD al centro dello schermo, fai clic sul pulsante Choose Other Titls e seleziona i capitoli del DVD di tuo interesse.

    Adesso, indica il formato in cui vuoi salvare il video del DVD sul computer facendo clic sul bottone MP4 in alto a sinistra ed effettuando la tua scelta dal menu che si apre, dopodiché specifica il percorso in cui vuoi salvare il file finale facendo clic sul bottone con la cartella aperta che trovi accanto alla voce Save to posta in basso e fai clic sul pulsante Start

    Volendo, prima di avviare la procedura di estrazione del filmato puoi intervenire su parametri quali i sottotitoli, la lingua dell’audio ecc.
    usando le opzioni apposite che trovi nei menu sottostanti il titolo del DVD al centro dello schermo.

    Riplt

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    Riplt è un programma gratuito specifico per macOS dal funzionamento estremamente semplice, grazie al quale è possibile copiare i file video presenti su DVD (senza protezione) in un manciata di clic.
    Identifica in automatico il disco utilizzando un database online di DVD continuamente aggiornamento e integra anche una comoda funzione di compressione che permette di estrarre solo i video principali in un unico passaggio.
    È a pagamento (costa 24,95 $), ma lo si può usare in versione di prova che consente di rippare sino a un massimo di 10 DVD.

    Per usarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e fai clic sul pulsante Free Download for Mac posto a sinistra, in modo tale da avviare lo scaricamento del software. A download ultimato, estrai l’archivio ZIP appena ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.
    Successivamente, fai clic destro su di essa e scegli la voce Apri per due volte consecutive, in modo tale da avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso gli sviluppatori che non sono stati certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).

    Ora che visualizzi la finestra di Riplt sullo schermo, inserisci nel computer il DVD relativamente al quale ti interessa andare ad agire e attendi qualche istante affinché questo venga rilevato.
    In seguito, premi sul bottone Rip per avviare la procedura di copia dell’intero DVD sul Mac.
    A processo ultimato, troverai i file di output nella cartella Filmati del Mac (se vuoi modificare quest’impostazione, recati nel menu Riplt > Preferences in alto a sinistra e seleziona la cartella che preferisci dal menu a tendina Movies will be placed in).

    Se, invece, vuoi rippare solo alcuni capitoli del DVD, fai clic sul pulsante Compress presente nella finestra principale di Riplt, premi sul bottone Let Me Choose nell’ulteriore finestra che si apre, attendi che venga effettuata l’analisi del disco e seleziona i capitoli di tuo interesse dall’elenco proposto.
    Dopodiché premi sul bottone Select e aspetta che la procedura di estrazione venga avviata e completata.

    Movavi Video Converter

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    Un altro strumento che puoi impiegare per poter estrarre video da DVD con il Mac è Movavi Video Converter.
    Come intuibile dal nome stesso, permette di convertire tra loro tutti i principali formati di file video (AVI, MP4, MKV ecc.), di estrapolare i filmati dai DVD (non protetti) e di masterizzare nuovi dischi in maniera incredibilmente semplice, il tutto mediante un’interfaccia utente intuitiva e ben curata.
    Purtroppo è a pagamento (la versione base costa 29,95 euro, mentre quella Premium, con funzioni aggiuntive, 39,95 euro), ma si può provare gratuitamente, senza limitazioni, per 7 giorni.

    Per servirtene sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Scarica gratis, in modo tale da avviare il download del programma. A scaricamento completato, apri il pacchetto .dmg ricavato e, nella finestra che si apre, fai doppio clic sull’icona del software, così da dare il via alla procedura d’installazione di Movavi Video Converter.
    Nell’ulteriore finestra che ti viene mostrata, premi sul bottone Continua per due volte consecutive, poi su Accetta e Installa.
    Digita, dunque, la password relativa al tuo account utente su macOS nel campo apposito che compare su schermo, premi sul pulsante Installa software e, per concludere il setup, clicca sul bottone Chiudi.

    A questo punto, avvia Movavi Video Converter facendo clic sulla relativa icona che è stata aggiunta al Launchpad, inserisci nel lettore CD/DVD collegato al tuo Mac il dischetto da cui intendi estrapolare i filmati e, nella finestra del software che nel frattempo si è aperta sullo schermo, fai clic sul pulsante Aggiungi file posto in alto a sinistra.
    In seguito, seleziona l’opzione Aggiungi DVD dal menu che si apre e poi fai clic sul percorso relativo al dischetto appena inserito nel lettore.

    A questo punto, seleziona, uno alla volta, i capitoli del DVD che vuoi estrapolare dal dischetto, facendo clic sui relativi titoli al centro della finestra. Se necessario, puoi anche regolare le impostazioni relative al filmato (es.
    la lingua dell’audio) usando le voci e i menu che trovi in corrispondenza di ciascun capitolo, sempre nella parte centrale della finestra.

    Successivamente, clicca sulla scheda Video posta in basso, scegli il formato che preferisci in cui è tua intenzione estrapolare il capitolo selezionato e indica la qualità dal menu che si apre. Se, invece, vuoi salvare i filmati in un formato compatibile con specifici dispositivi (es.
    iPhone, iPad, smartphone Android ecc.) seleziona la scheda Dispositivi (collocata sempre in basso) e scegli il device di riferimento da li

    Per concludere, clicca sul pulsante con la cartella che trovi accanto alla voce Salva in situata in basso a destra e indica la posizione sul tuo Mac in cui desideri salvare il file video di output, dopodiché dai il via alla procedura di estrazione del video facendo clic sul bottone Converti collocato sempre in basso a destra.

    come estrarre immagini da pdf mac

    come estrarre immagini da pdf mac

    Hai scaricato da Internet un file PDF ricco di belle immagini, così vorresti estrapolarle dal documento per salvarle sul tuo Mac ma non sai a quali applicazioni affidarti?
    Nessun problema, ce ne sono diverse che possono farti comodo in questa situazione.

    Adesso te ne consiglio un paio fra quelle più efficaci e semplici da usare, non devi far altro che scegliere la tua preferita e scoprire come estrarre immagini da PDF Mac utilizzandola grazie alla guida che sto per proporti.

    Se vuoi sapere come estrarre immagini da PDF Mac in maniera facile e gratuita, il mio consiglio è quello di rivolgerti a PDF-Images.
    Si tratta di una piccola applicazione che consente di estrapolare le foto contenute all’interno dei documenti PDF semplicemente trascinando questi ultimi in essa.

    Per scaricare PDF-Images sul tuo computer, collegati al sito Internet della app e clicca sul pulsante verde Download.
    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
    PDF-Images–1.0.dmg) e trascina l’icona di PDF-Images nella cartella Applicazioni di OS X per installare il software sul Mac.

    A questo punto, avvia PDF-Images facendo click destro su di esso e selezionando la voce Apri dal menu che compare.
    Dopodiché trascina il PDF da cui estrarre le immagini nella finestra che si apre e il gioco è fatto.
    Le foto estrapolate dal documento verranno salvate sotto forma di file JPG nella stessa cartella del PDF di origine.

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    Se pur di estrarre immagini da PDF Mac sei disposto a sborsare qualche soldo, allora non pensarci su due volte:
    apri il Mac App Store e corri a scaricare PDF Toolkit+ (1,79 euro).
    Si tratta di una formidabile applicazione all-in-one che consente di modificare i file PDF unendoli, estrapolando pagine da essi, riducendone il peso, aggiungendo loro delle scritte personalizzate ed estraendo le foto presenti all’interno dei documenti.

    Per utilizzarla, non devi far altro che recarti nella scheda Testo/Immagini della app e trascinare il documento da cui estrapolare le immagini nel riquadro presente sulla sinistra.
    Successivamente, clicca sul pulsante Estrai collocato sotto la dicitura Estrai immagini, seleziona la cartella in cui estrarre le foto e fai click su Salva per completare l’operazione.

    Come estrarre file rar Mac

    Come estrarre file rar Mac

    IlMagoDellaMela
    www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

    Ciao!!! Sono IlMagodellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come estrarre file rar su Mac, in modo da aprire file rar sul Mac e leggere i files in essi contenuti.

    Ci sono diverse applicazioni che aprono file rar su Mac, ne ho diverse da consigliarti, alcune gratuite e altre a pagamento, tutte però semplicissime da usare e compatibili con tutti i tipi di archivi compressi:
    RAR, ZIP, 7Z, archivi standard, archivi protetti con password, archivi suddivisi in più parti ecc. 

    Per scoprire i loro nomi e imparare come estrarre file RAR Mac utilizzandole, non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero (forse anche meno) e seguire le indicazioni che sto per darti.

    The Unarchiver

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    Per scoprire come estrarre file RAR Mac, ti consiglio di installare l’applicazione gratuita The Unarchiver, la quale consente di estrapolare qualsiasi file dagli archivi compressi in formato RAR con un semplice doppio click su di essi (come fa l’Utility Compressione integrata in OS X con i file ZIP).
    Supporta Zip, RAR, 7-zip, Tar, Gzip, Bzip2 ed altri tipi di archivi compressi, compresi quelli protetti da password e quelli suddivisi in più parti.

    Per installare The Unarchiver sul tuo computer, collegati a questa pagina Web e clicca sul pulsante Visualizza nel Mac App Store.
    Nella finestra che si apre, fai click su Ottieni/Installa l’app, digita la password del tuo ID Apple e clicca sul pulsante Accedi per completare l’operazione.

    Una volta installata sul Mac, The Unarchiver dovrebbe impostarsi automaticamente come applicazione predefinita per l’apertura dei file RAR, pertanto dovrebbe bastarti fare doppio click su qualsiasi archivio per far sì che ne venga estratto il contenuto nella cartella corrente.
    Qualora così non fosse, puoi selezionare le tipologie di file da aprire con The Unarchiver seguendo questa semplice procedura.

    • Seleziona un file del tipo che vuoi aprire in maniera predefinita con The Unarchiver (es. un file RAR);
    • Premi la combinazione di tasti cmd+i sulla tastiera del tuo Mac per far comparire la finestra con le proprietà del file;
    • Espandi la sezione Apri con della finestra che si è aperta, seleziona The Unarchiver dal menu a tendina sottostante e premi prima su Modifica tutto e poi su Continua per salvare i cambiamenti.

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    Avviando The Unarchiver dal LaunchPad del tuo Mac (o da Spotlight) e recandoti nella scheda Estrazione del software puoi scegliere anche in quale cartella estrarre il contenuto degli archivi:
    Same folder as the archive per estrarre i file nella cartella di origine dell’archivio, Ask for a destination folder per scegliere di volta in volta una cartella diversa oppure Other per selezionare una cartella personalizzata.

    StuffIt Expander

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    StuffIt Expander è un’eccellente alternativa a The Unarchiver, sempre gratis, che supporta tutti i principali formati di archivi compressi:
    RAR, ZIP, 7Z, TAR e molti altri ancora.
    Ha un’interfaccia utente estremamente semplice da usare ed è molto rapido nel processo di decompressione dei dati.

    Per scaricare StuffIt Expander sul tuo computer, collegati alla pagina del Mac App Store ad esso dedicata e clicca sul pulsante Visualizza nel Mac App Store che si trova sulla sinistra. Dopodiché attendi che venga aperto il Mac App Store, premi sul pulsante Ottieni/Installa l’app e, se necessario, digita la password del tuo ID Apple per avviare l’installazione del software.

    Ora, per estrarre gli archivi compressi con StuffIt Expander, avvia la app e trascina gli archivi da estrarre sull’icona della scatola che compare sullo schermo.
    Se vuoi associare gli archivi RAR a StuffIt Expander in modo che vengano estratti automaticamente dall’applicazione facendo doppio click su di essi, segui la stessa procedura che ti ho illustrato poc’anzi per The Unarchiver:
    seleziona un file RAR, premi cmd+i e scegli StuffIt Expander dal menu a tendina Apri con presente nella finestra che si apre.

    Keka

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    Un altro software che ti consiglio vivamente di provare è Keka, il quale permette di estrarre i file in formato RAR, 7z, Lzma, xz, Zip, Tar, Gzip, Bzip2, ISO, EXE, CAB, PAX ed ACE e di creare archivi o file immagine nei formati 7z, Zip, Tar, Gzip, Bzip2, DMG ed ISO.
    È open source, si può usare a costo zero, ma se ne apprezzi il funzionamento sei invitato a supportarne lo sviluppo con una donazione o acquistando la versione dell’applicazione che si trova sul MAS (1,99 euro).

    Per scaricare la versione gratuita di Keka sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sul pulsante Scarica Keka. Dopodiché apri il pacchetto dmg che contiene il software, prendi l’icona di quest’ultimo e trascinala nella cartella Applicazioni di macOS per completarne l’installazione sul computer.

    A questo punto, associa i file RAR a Keka come spiegato in precedenza per The Unarchiver e fai doppio click su di essi per estrarne il contenuto.
    In alternativa puoi anche fare click destro sulle icone dei file RAR da estrarre e selezionare le voci Apri con > Keka dal menu che compare.
    In questo modo potrai usare Keka per estrarre i file RAR senza associarli a questi ultimi.

    Per regolare le impostazioni di compressione e decompressione degli archivi, api Keka usando la sua icona presente nel LaunchPad di macOS.

    RAR Archiver

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    Se cerchi un’applicazione che oltre ad estrarre file RAR Mac consenta anche di creare nuovi archivi in questo formato, puoi rivolgerti a RAR Archiver che si trova sul Mac App Store ad 1,99 euro.

    Anche in questo caso, il programma si imposterà automaticamente come applicazione predefinita per aprire i file RAR.
    Per creare nuovi archivi, invece, dovrai avviare RAR Archiver e trascinare nella finestra che si apre tutti i file che vuoi includere nel pacchetto RAR.

    Per impostazione predefinita, RAR Archiver estrae il contenuto di tutti gli archivi in una stessa cartella.
    Per cambiare la destinazione dei file, avvia la app, recati nelle sue impostazioni – selezionando la voce Preferences dal menu RAR Archiver – ed imposta nel menu a tendina Save folder l’opzione che più preferisci.

    Plugin BetterZip per Quick Look

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    Ti piacerebbe scoprire il contenuto di un archivio RAR senza doverlo prima estrarre? Nessun problema.
    Installando sul tuo Mac il plugin gratuito BetterZip per Quick Look potrai visualizzare il contenuto dei file ZIP e dei file RAR sfruttando il sistema di anteprima incluso in macOS (quindi facendo tap con tre dita sulle icone degli archivi o selezionando questi ultimi e premendo la barra spaziatrice sulla tastiera del Mac).
    La procedura per installare il plugin è estremamente semplice.

    • Scarica il plugin BetterZip per Quick Look collegandoti a questa pagina Web e cliccando sulla voce Legacy version 1.5 che si trova sotto la dicitura BetterZip Quick Look Generator;
    • A download completato, copia il file BetterZipQL.qlgenerator che hai appena scaricato sul tuo Mac nella cartella /Library/QuickLook/.
      Se non sai come raggiungere questa cartella, fai click destro sull’icona del Finder, seleziona la voce Vai alla cartella dal menu che compare e incolla il percorso nella finestra che si apre;
    • Apri il Terminale e dai il comando qlmanage -r per riavviare il servizio di Quick Look e rendere effettive le modifiche.

    Missione compiuta! Ora puoi selezionare un file ZIP o RAR e visualizzare il suo contenuto senza estrarlo. Attenzione però, questo non significa che puoi aprire i file presenti negli archivi o estrarli singolarmente.
    Per compiere queste operazioni hai bisogno di soluzioni professionali, come ad esempio BetterZip da cui è nato il plugin che ti ho appena segnalato.

    BetterZip è una delle soluzioni più complete per la creazione e l’estrazione degli archivi compressi disponibili su Mac, permette di visualizzare il contenuto degli archivi senza doverlo prima estrarre, aggiorna gli archivi già esistenti e molto altro ancora. Si può scaricare in una versione di prova gratuita ma è a pagamento (la sua versione completa costa 23,56 euro).
    Consulta il suo sito Internet ufficiale per saperne di più, magari potrebbe fare proprio al caso tuo.

    come estendere garanzia iphone

    come estendere garanzia iphone

    Apple offre un anno di garanzia su tutti i suoi prodotti dando però al consumatore la possibilità di estendere questo periodo a due anni sottoscrivendo un piano di assistenza a pagamento.
    Adesso però le cose sono cambiate, Apple è stata costretta ad adeguarsi alla garanzia legale europea che assicura per tutti i prodotti un’assistenza base di due anni, ma questo non ha reso vano il suo piano di estensione della garanzia.

    Per cercare di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, oggi voglio proporti una guida su come estendere garanzia iPhone in cui faremo il punto sulla garanzia base del noto telefonino Apple, la sua durata e i metodi per estenderla.
    La situazione è stata contorta per diversi mesi, ma ora sembra tutto molto più lineare ed io cercherò di spiegartelo nella maniera più semplice possibile.
    Sei pronto?

    Prima di andare a vedere in dettaglio come estendere garanzia iPhone, è il caso che tu verifichi qual è attualmente il tipo di garanzia con cui è tutelato il tuo iPhone e quando scade.
    Per fare ciò, collegati a questa pagina del sito Internet Apple, digita il numero di serie del tuo iPhone nel campo di testo collocato sotto la voce Immetti il numero di serie del tuo hardware e clicca sul pulsante Continua per avere un resoconto completo sullo stato della garanzia del tuo telefono.

    Se non sai qual è il numero di serie del tu iPhone, accendi lo smartphone, premi sull’icona delle Impostazioni collocata in basso a destra nella home screen e recati in Generali > Info.
    Come norma, il tuo “iPhone” dovrebbe risultare coperto con la garanzia base di un anno per riparazione e assistenza e tre mesi di assistenza telefonica, ma in realtà c’è un anno di garanzia aggiuntivo che però è a carico del venditore.

    Questo significa che per il primo anno di garanzia puoi rivolgerti sempre e comunque ad Apple, mentre per il secondo se hai acquistato il dispositivo presso uno store di elettronica non devi più rivolgerti all’azienda della mela ma al negozio dove hai comprato il telefono.
    Se invece hai preso l’iPhone in un Apple Store, anche il secondo anno di garanzia è a carico di Apple.

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    Puoi estendere garanzia iPhone usufruendo del piano AppleCare Protection Plan che al prezzo di 69 euro offre l’estensione della garanzia Apple per due anni.
    Si tratta dello stesso periodo dell’assistenza legale ma offre maggiore copertura (es.
    per i difetti che si manifestano dopo la consegna del dispositivo) ed assistenza telefonica per tutto il periodo.

    Se vuoi ampliare la garanzia del tuo telefono con AppleCare Protection Plan, collegati al sito Internet di Apple e clicca sul pulsante blu Acquista ora collocato in fondo alla pagina sulla sinistra.
    Finalizza quindi l’acquisto dell’estensione della garanzia per il tuo telefono cliccando sul pulsante verde Aggiungi e il gioco è fatto.

    Entro un paio di giorni lavorativi riceverai direttamente a casa una scatola con all’interno tutta la documentazione relativa all’ampliamento della garanzia per il tuo iPhone.
    L’estensione della garanzia va effettuata prima della scadenza del primo anno di assistenza assicurato da Apple.

    Come estendere garanzia Apple

    IlMagoDellaMela
    www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

    Dopo una lunga diatriba legale, alcuni anni fa anche Apple ha deciso di adeguarsi alle normative europee e di garantire la garanzia standard di due anni su tutti i suoi prodotti (la cosiddetta garanzia del venditore).
    Tuttavia, resta disponibile l’acquisto di pacchetti per estendere e/o ampliare i termini della garanzia.

    Come estendere garanzia Apple

    Con la guida di oggi, vedremo proprio come estendere la garanzia Apple grazie ai pacchetti AppleCare+ che, rispetto alla garanzia standard garantita per il primo anno da Apple e per il secondo anno dal rivenditore, garantisce l’assistenza telefonica per le configurazioni online, la riparazione dei danni accidentali (con supplementi a pagamento), la richiesta telefonica per la sostituzione dei prodotti e la riparazione/sostituzione dei device per un periodo di due o tre anni.

    Informazioni preliminari

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    Prima di vedere come estendere la garanzia Apple, permettimi di fornirti alcune informazioni preliminari circa i costi da sostenere per fare ciò e i vantaggi a cui possono accedere gli utenti che decidono di sottoscrivere un piano AppleCare+.

    Partiamo innanzitutto dai vantaggi offerti dalla sottoscrizione di un piano AppleCare+:
    supporto tecnico unificato (per risolvere più problemi con un’unica telefonata); copertura hardware aggiuntiva con due riparazioni in caso di danni accidentali al display (al costo di 29 euro) e riparazioni per danni di altro genere al costo di 99 euro per iPhone, di 49 euro per iPad, di 29 euro per Apple Pencil, di 259 euro per Mac, di 65 euro per Apple Watch e Apple Watch Nike+ e di 75 euro per Apple Watch Hermès.
    Inoltre comprende la sostituzione delle batterie che conservano meno dell’80% della capacità originale e assistenza telefonica per il software.

    Per quanto riguarda i prezzi di AppleCare+, questi variano in base al dispositivo per il quale si richiede l’estensione della garanzia.
    Per iPhone XS o XS Max, ad esempio, si ha un costo di 229 euro; per iPhone 8 o iPhone 7 si ha un costo di 149 euro, mentre per MacBook Pro 13 o MacBook Air di 299 e 249 euro.

    Solitamente, è possibile attivare un piano AppleCare+ entro 60 giorni dalla data d’acquisto del dispositivo.
    Nel caso di Apple TV, però, può essere fatto entro 12 mesi dalla data d’acquisto).

    Come estendere garanzia Apple iPhone e iPad

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    Se vuoi estendere la garanzia Apple per un iPhone o un iPad, il primo passo che devi compiere è collegarti a questa pagina del sito Internet di Apple e cliccare sulla tipologia di prodotto per il quale vuoi richiedere l’estensione della garanzia, quindi iPhone o iPad.

    • Una volta selezionato il prodotto di tuo interesse, inserisci i dati associati al tuo ID Apple nei campi ID Apple e Password
    • clicca sull’icona della freccia rivolta verso destra per effettuare l’accesso. 
    • Nella schermata Scegli il prodotto iPhone per la copertura (o Scegli il prodotto iPad per la copertura)
    • seleziona il dispositivo per il quale vuoi estendere la garanzia
    • facendo clic su di esso, dopodiché premi sulla voce AppleCare+.

    Assicurati, dunque, che nel campo Paese o area geografica di residenza sia impostata l’opzione Italia (o il tuo paese di residenza) e premi sul pulsante Seleziona prodotto.

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    Adesso, nella sezione Testa il dispositivo, inserisci il tuo indirizzo di posta elettronica nel campo Indirizzo email e clicca sul pulsante Invia per ricevere un’email contenente un link per effettuare una diagnostica del tuo iPhone/iPa e proseguire con l’acquisto di AppleCare+.

    • Prendi, quindi, il tuo dispositivo Apple
    • accedi alla tua casella di posta elettronica
    • individua l’email inviata da Apple
    • fai tap sul pulsante iOS Diagnostics
    • segui le indicazioni mostrate a schermo per effettuare il test necessario per acquistare AppleCare+.
    • Completato il test, torna nella schermata Testa il dispositivo del sito di Apple e
    • clicca sul pulsante Invia risultati per accedere alla sezione Vai alla cassa
    • completa l’acquisto di AppleCare+.

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    Nel caso in cui dovessi visualizzare la dicitura Non abbiamo trovato un prodotto iPhone/iPa idoneo, significa che il dispositivo in tuo possesso è stato acquistato da più di 60 giorni e, di conseguenza, non è possibile sottoscrivere un piano di estensione della garanzia.

    Tuttavia, se sei convinto di aver acquistato il dispositivo da meno di 60 giorni, puoi verificarlo scegliendo l’opzione Inserisci un numero di serie, digitando il numero di serie del tuo dispositivo nel campo Inserisci numero di serie e premendo sul pulsante Continua.

    Per visualizzare il numero di serie del tuo iPhone/iPad

    • fai tap sull’icona della rotella d’ingranaggio presente in home screen, per accedere alle Impostazioni di iOS
    • premi poi sulla voce Generali
    • accedi alla sezione Info
    • individua l’opzione N° di serie.

    Ti sarà utile sapere che puoi estendere la garanzia del tuo iPhone/iPad anche dalle impostazioni del dispositivo in uso.

    Per farlo,

    • accedi alle Impostazioni di iOS facendo tap sull’icona della rotella d’ingranaggio
    • individua l’opzione Copertura AppleCare+ disponibile
    • (visibile solo se il tuo dispositivo e idoneo all’estensione della garanzia).

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    • In alternativa, scegli l’opzione Generali
    • accedi alla sezione Info
    • premi sulla voce Copertura AppleCare+ disponibile
    • dopodiché fai tap sul pulsante Continua
    • segui le indicazioni mostrate a schermo per completare l’acquisto di AppleCare+.

    Come estendere garanzia Apple Mac

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    Per estendere la garanzia Apple su un Mac, devi ripetere i passaggi che ti ho indicato nelle righe precedenti.
    Collegati, quindi, a questa pagina del sito Internet di Apple e fai clic sul pulsante Mac.

    Dopo aver selezionato il prodotto di tuo interesse, clicca sul pulsante azzurro Accedi, situato in basso a sinistra, fornisci negli appositi campi di testo il tuo ID Apple e la password dell’account e, a login effettuato, procedi all’acquisto del piano AppleCare di tuo interesse specificando le informazioni relative alla fatturazione.

    Una volta che ti verrà recapitato a casa, non dovrai fare altro che procedere all’attivazione del pacchetto AppleCare seguendo le indicazioni contenute nel pacchetto, come ti ho già spiegato nel capitolo precedente.

    Nel caso in cui dovessi visualizzare la dicitura Non abbiamo trovato un prodotto Mac idoneo, evidentemente il computer in tuo possesso è stato acquistato da più di 60 giorni e, di conseguenza, non è più possibile sottoscrivere un piano di estensione della garanzia.

    Come estendere garanzia Apple Watch

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    Per quanto riguarda l’estensione della garanzia di Apple Watch, bisogna seguire praticamente le medesime istruzioni contenute nei capitoli precedenti. Bisogna quindi collegarsi a questa pagina del sito Internet di Apple e fare clic sul pulsante Apple Watch collocato sulla destra.

    • Dopodiché clicca sul pulsante azzurro Accedi
    • fornisci negli appositi campi di testo il tuo ID Apple
    • e la password dell’account e, a login effettuato
    • procedi all’acquisto del piano AppleCare di tuo interesse specificando le informazioni relative alla fatturazione.

    Una volta che ti verrà recapitato a casa, non dovrai fare altro che procedere all’attivazione di AppleCare seguendo le indicazioni contenute nel pacchetto.

    Se invece non sei riuscito a portare a termine la procedura, in quanto è comparsa la scritta Non abbiamo trovato un prodotto Apple Watch idoneo, significa che il dispositivo in tuo possesso è stato acquistato da più di 60 giorni e, di conseguenza, non è possibile sottoscrivere un piano di estensione della garanzia.

    Cosa fare in caso di problemi o dubbi

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    Pur avendo seguito passo-passo le mie indicazioni, continui ad avere problemi o dubbi sul da farsi?
    Beh, forse faresti meglio a contattare direttamente il servizio clienti di Apple, in modo tale da ricevere assistenza specifica.
    Puoi contattare il customer care del colosso di Cupertino in molteplici modi, come indicato di seguito.

    • Tramite telefono – chiama il numero verde 800 915 904 e segui le istruzioni della voce registrata.
      La chiamata è gratuita e il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:45.

    • Tramite Web – collegati alla pagina apposita per il supporto online che si trova sul sito Internet di Apple, clicca sull’icona relativa al tipo di problema riscontrato e segui la procedura guidata che ti viene proposta per indicare la problematica da risolvere, al fine di ottenere l’aiuto di cui hai bisogno.

    • Tramite app Supporto Apple – scarica l’app ufficiale per il supporto Apple su uno dei tuoi device iOS e cerca un articolo relativo alla risoluzione dei problemi o dubbi riscontrati.

    • Tramite Twitter – scrivi un tweet o un messaggio privato all’account @AppleSupport specificando i problemi riscontrati (il messaggio va scritto in inglese).

    • Tramite Apple Store – recati personalmente presso l’Apple Store più vicino e rivolgiti a uno dei dipendenti Apple che sono lì presenti per ricevere assistenza.

    Se hai bisogno di maggiori informazioni su come contattare Apple o su come funziona l’assistenza Apple, consulta gli approfondimenti che ti ho appena linkato.

    come esportare i contatti da iphone a pc

    come esportare i contatti da iphone a pc

    Hai bisogno di esportare i contatti presenti nella rubrica del tuo iPhone sul computer ma non vuoi perdere tempo con configurazioni o procedure complicate da fare?
    Allora lasciatelo dire, sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto.

    Con la guida di oggi, vedremo infatti come esportare i contatti da iPhone a PC per utilizzarli in programmi come Microsoft Outlook e Mozilla Thunderbird su Windows e Mail su macOS.
    Puoi seguire due strade differenti per raggiungere il tuo scopo:
    la prima consiste nell’esportare “manualmente” i contatti dall’iPhone e trasferirli sul computer, il secondo permette di sincronizzare automaticamente i contatti fra smartphone e computer usando iCloud.

    Qual è il percorso migliore da seguire?
    In realtà non ce n’è uno migliore dell’altro, sta a te scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e metterla in pratica seguendo le indicazioni che trovi di seguito.
    Allora, sei pronto a passare all’azione? Ti assicuro che in entrambi i casi non ci metterai molto tempo e non dovrai “impazzire” fra configurazioni complicare.
    Provaci e poi fammi sapere cosa ne pensi!

    Esportazione dei contatti da iPhone (VCF)

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    Se vuoi sapere come esportare i contatti da iPhone a PC senza troppi fronzoli o perdite di tempo, ti consiglio di aprire immediatamente l’App Store e cercare Easy Backup.
    Si tratta di un’applicazione che salva tutti i contatti presenti nella rubrica di iPhone e li raccoglie in un file in formato vcard (VCF) da auto-inviarsi e importare in tutte le applicazioni e i dispositivi desiderati.
    È disponibile in due versioni:
    una gratuita che permette solo di auto-inviarsi il file VCF con i contatti e una a pagamento (2,99 euro) che supporta l’esportazione dei contatti su Dropbox, Google Drive o altre applicazioni presenti sull’iPhone.

    Vuoi scoprire come si usa?
    Guarda, è talmente semplice che non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegarlo.
    Tutto quello che devi fare è avviare Easy Backup, premere sul pulsante Inizia per accedere alla schermata principale della app e negare l’accesso alle notifiche da parte di quest’ultima (secondo me non c’è motivo per cui un’applicazione del genere debba “disturbarti” con delle notifiche, poi valuta tu in base alle tue preferenze).

    Successivamente, premi sulla freccia collocata al centro dello schermo, autorizza Easy Backup ad accedere alla rubrica di iOS e attendi che venga portato a termine il backup dei contatti (dovrebbero volerci pochi secondi), Nella schermata che si apre, scegli se inviare il backup tramite email al tuo indirizzo di posta elettronica (premendo sull’icona della busta da lettere), se esportare il file in un’altra applicazione presente sul telefono (es.
    Dropbox o Google Drive) premendo sull’icona Esporta oppure se salvare il file sotto forma di foglio Excel (xlsx) facendo “tap” sull’apposita icona in basso a destra.

    Indipendentemente dall’opzione scelta ti verrà chiesto di autenticarti usando il tuo account Facebook, il tuo account Google oppure il tuo indirizzo di posta elettronica:
    tu scegli l’opzione che preferisci e vai avanti per completare l’esportazione dei tuoi contatti.
    Nel caso dell’invio via email, non devi far altro che digitare il tuo indirizzo di posta elettronica nel campo del destinatario (A:) e spedirti il messaggio contenente la rubrica.

    Ti ricordo nuovamente che l’esportazione diretta su Dropbox, Google Drive e altre applicazioni è disponibile solo nella versione completa di Easy Backup, che costa 2,99 euro e tra l’altro permette anche di unire i contatti duplicati, spostare i nominativi da una rubrica all’altra e molto altro ancora.

    Nota: se hai effettuato l’accesso in Easy Backup con Google o Facebook, dopo aver esportato i contatti dal tuo iPhone puoi rimuovere l’associazione tra il tuo account e l’applicazione collegandoti a questa pagina di Facebook o questa pagina di Google.
    Non è un’operazione obbligatoria, ma in ottica privacy è sempre meglio ridurre all’osso il numero delle app che possono accedere ai nostri profili online (questa è una regola generale, non ci sono rischi particolari legati all’uso di Easy Backup).

    Esportazione dei contatti da iPhone (CSV)

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    Per alcune applicazioni, come ad esempio Microsoft Outlook, può essere più comodo esportare i contatti in formato CSV (comma separated value).
    A tal scopo ti consiglio di installare My Contacts Backup, un’applicazione gratuita che permette di esportare i contatti dell’iPhone nei formati CSV e VCF e di auto-spedirseli via e-mail.
    È disponibile in due versioni:
    una gratuita che limita il numero dei contatti che si possono esportare a 500 e una a pagamento (1,99 euro) che non presenta questo limite e non include banner pubblicitari.

    Per esportare i contatti in formato CSV con My Contacts Backup, apri l’applicazione, consentile di accedere ai contatti di iOS e premi sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a destra. Nella schermata che si apre, premi sulla voce Type, scegli l’opzione CSV (Excel) e salva le modifiche facendo “tap” sul pulsante Fine (in alto a sinistra) per due volte consecutive.

    Adesso puoi esportare la rubrica del tuo iPhone semplicemente premendo sul pulsante Backup, rispondendo OK all’avviso che compare su schermo e premendo sul pulsante blu Email.
    Si aprirà una schermata di Mail attraverso la quale potrai auto-inviarti il file CSV con i contatti dell’iPhone:
    digita il tuo indirizzo di posta elettronica nel campo A:, premi sul bottone Invia in alto a destra e il gioco è fatto!

    Importazione dei contatti da iPhone a PC

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    Dopo aver esportato la rubrica dell’iPhone, non ti resta che accendere il PC, aprire l’email che ti sei auto-inviato poc’anzi e scaricare il file VCFCSV con tutti i contatti del “iPhone”.
    Se non hai usato l’email per esportare i contatti, ma Dropbox o Google Drive, accedi al servizio che hai scelto e scarica il file con i contatti da lì.

    A download completato, apri il tuo client di posta elettronica preferito e importa il file VCF/CSV esportato precedentemente dall’iPhone seguendo le indicazioni che trovi di seguito.

    • Microsoft Outlook – se utilizzi Microsoft Outlook come programma di posta elettronica devi utilizzare un file CSV per importare i contatti dall’iPhone. Clicca quindi sul pulsante File collocato in alto a sinistra, vai nel menu Apri ed esporta e fai click sul pulsante Importa/Esporta.
      Ora segui le istruzioni riportate di seguito.
      • Scegli la voce Importa dati da altri programmi o file e vai Avanti;
      • Scegli la voce Valori separati da virgola e vai Avanti;
      • Clicca sul pulsante Sfoglia, seleziona il file CSV dal quale importare i contatti e clicca su Avanti;
      • Seleziona la cartella Contatti (solo questo computer) e vai Avanti;
      • Metti il segno di spunta accanto al nome del file CSV e utilizza la tabella che compare sullo schermo per specificare a quali valori del file CSV corrispondono i dati da importare in Outlook (es. First NameLast Name corrispondono a Nome Cognome sotto Dettagli nome);
      • Clicca sui pulsanti OKFine e attendi che l’importazione giunga a termine.
    • Mozilla Thunderbird – se utilizzi Mozilla Thunderbird, puoi importare i contatti dall’iPhone usando un file VCF.
      Per compiere quest’operazione, clicca sul pulsante della Rubrica collocato in alto a sinistra, recati nel menu Strumenti > Importa della finestra che si apre e metti il segno di spunta accanto alla voce Rubriche.
      Dopodiché clicca sul pulsante Avanti, scegli la voce file vCard (.vcf), vai ancora Avanti e seleziona il file VCF dal quale importare i contatti.
    • Mail (Mac) – per importare i contatti dell’iPhone in Mail per Mac puoi usare un file VCF.
      Tutto quello che devi fare è aprire la app Contatti di macOS, recarti nel menu File > Importa (in alto a sinistra) e selezionare il file con i contatti dell’iPhone.   

    Non è poi così difficile, visto?
    Per approfondimenti sulla questione ti invito a leggere il mio tutorial su come aprire file VCF in cui ti ho illustrato come importare i file VCF in vari client di posta elettronica e servizi di Web Mail, come Gmail e Outlook.com.

    Come sincronizzare i contatti tra iPhone a PC

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    Se vuoi esportare i contatti da iPhone a PC e tenerli costantemente sincronizzati con programmi come Outlook (Windows) e Contatti/Mail (Mac) devi sincronizzare la rubrica dell’iPhone con iCloud ed abilitare la sincronizzazione dei dati sul tuo computer.
    Anche in questo caso, si tratta di un vero e proprio gioco da ragazzi.

    In primis, devi accertarti che la sincronizzazione dei contatti di iPhone con iCloud sia attiva.
    Recati quindi nella Impostazioni di iOS, premi sul tuo nome, poi su iCloud e verifica che la levetta corrispondente alla voce Contatti sia impostata su ON (cioè colorata di verde).
    Su iOS 10.2.x e precedenti, non c’è bisogno di selezionare il proprio nome, basta andare su Impostazioni > iCloud.

    Ora devi accertarti che la sincronizzazione con iCloud sia attiva anche sul computer.
    Se hai un Mac, non devi far altro che entrare nelle Preferenze di sistema, selezionare l’icona di iCloud e verificare che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Contatti.
    Se utilizzi un PC Windows, devi installare il pannello di controllo di iCloud sul computer, eseguire il login in quest’ultimo con i dati del tuo ID Apple ed attivare la sincronizzazione di Posta, contatti, calendari e attività con Microsoft Outlook.

    Collegati quindi al sito Internet di Apple e fai click sul pulsante Scarica per scaricare il client di iCloud per Windows sul tuo PC, dopodiché apri il file iCloudSetup.exe, metti il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini dell’accordo di licenza e clicca prima su Installa e poi su  due volte consecutive e Fine per completare l’installazione del software.
    Sarà necessario un riavvio del computer al termine dell’operazione.

    Per maggiori informazioni su questa procedura, ti invito vivamente a leggere la mia guida su come usare iCloud nella quale ti ho illustrato passo dopo passo come configurare iCloud su iPhone, Windows e macOS.

    come esportare contatti iphone

    come esportare contatti iphone

    Hai bisogno di trasferire la lista dei contatti del tuo iPhone sul computer ma non riesci a trovare l’opzione giusta per compiere quest’operazione?
    Ti piacerebbe avere un elenco di tutti i contatti salvati su iPhone da poter consultare in qualsiasi momento anche sul PC?
    No problem.
    Decisamente, no problem.

    Oggi voglio farti fare la conoscenza di Contatti<->Excel Lite, un’applicazione gratuita che permette di esportare i contatti presenti sullo smartphone di Apple e trasformarli in un file di Excel utilizzabile su qualsiasi PC/Mac.
    Se vuoi scoprire come esportare contatti iPhone utilizzandolo, ecco tutto quello che c’è da sapere.

    Se vuoi scoprire come esportare contatti iPhone, il primo passo che devi compiere è collegarti sull’App Store di Apple e scaricare sul tuo telefono l’applicazione gratuita Contatti<->Excel Lite che permette di esportare indirizzi e foto dalla rubrica di iPhone per un massimo di 150 contatti.
    Per esportare una rubrica con un numero maggiore di elementi, occorre acquistare la versione completa della app che costa 2,39 euro.

    A download completato apri, sfiorando la sua icona comparsa nella home screen di iPhone, l’applicazione appena scaricata e premi sul pulsante Start per avviare l’esportazione dei primi 150 contatti presenti in rubrica.
    Al termine dell’operazione (ci vogliono pochissimi secondi), ti verrà chiesto in che modo esportare i contatti di iPhone sul PC.

    Pigiando sul pulsante USB puoi salvare l’archivio con i contatti di iPhone nella memoria del telefono, in modo da trasferirli sul computer utilizzando la funzione di condivisione file di iTunes, premendo su Wi-Fi puoi trasferire il file dei contatti di iPhone sul PC tramite rete Wi-Fi locale, mentre scegliendo l’opzione More puoi inviare i contatti via e-mail o salvarli sul tuo Dropbox.

    IMMAGINE QUI 1

    Se hai scelto di esportare contatti iPhone via USB, devi collegare l’iPhone al computer usando il cavo in dotazione ed avviare iTunes.
    A questo punto, seleziona la voce relativa al telefono (es.
    iPhone di ) dalla barra laterale del programma e clicca sulla scheda App che si trova in alto.

    Scorri in basso la schermata che si apre, clicca sull’icona di Contatti<->Excel Lite che si trova sotto la voce Condivisione documenti, seleziona l’archivio zip che compare nel box collocato nella parte destra dello schermo e fai click sul pulsante Salva in per salvare il file sul computer.

    L’archivio zip con i contatti di iPhone include un file di Excel (.xls) con l’elenco di tutti gli indirizzi e i numeri salvati nella rubrica del telefono ed una cartella con le foto associate ai contatti esportati.
    Ricorda che puoi approfondire in qualsiasi momento l’argomento leggendo la mia guida su come sincronizzare contatti iPhone con vari servizi online e programmi.

    come espellere usb da mac

    scritto da IlMagoDellaMela

    come espellere usb da mac

    Ciao!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come espellere USB da Mac in modo da espellere in sicurezza una chiavetta / pennetta USB dal Mac, senza rovinarla.

    Infatti, se rimuovi una pennetta USB dal tuo computer Mac o Windows senza prima disattivarla, potresti incorrere nel rischio di danneggiarla e quindi di perdere i dati in essa salvati.

    Per evitare di rovinare la pennetta USB, sia il sistema operativo Apple (MAC OS) sia il sistema operativo Windows hanno una funzione chiamata rimozione sicura dell’USB.

    Come espellere una pennetta USB dal Mac senza danneggiarla

    Per evitare che i dati custoditi sulle chiavette USB e sugli hard disk esterni si danneggino dopo una esplulsione non corretta della chiavetta, prima di scollegare fisicamente questo tipo di dispositivi dal computer bisogna espellerli a livello software dal sistema.
    Questo vale per Windows tanto quanto per Mac.

    Se sei passato da poco ai computer Apple e non sai ancora come espellere USB da Mac, non ti preoccupare.
    È un’operazione semplicissima, ancora più semplice che su Windows, e che può essere portata a termine in vari modi, in uno, al massimo due clic.
    La procedura, è vero, è leggermente diversa rispetto a quanto occorre fare su PC ma posso assicurarti che è un vero e proprio gioco da ragazzi.

    Espellere una pennetta USB correttamente

    Così come accade nel mondo Windows, anche su Mac espellere correttamente chiavette USB ed hard disk collegati al computer costituisce un’operazione fondamentale.
    Al contrario di quel che in molti possano pensare, “sfilare” semplicemente il dispositivo di riferimento dalla presa USB del Mac non è il modo giusto per disconnettere il drive.

    Per scollegare a regola d’arte un dispositivo USB collegato al computer bisogna infatti mettere in pratica uno dei sistemi ad hoc elencati di seguito.
    In caso contrario, il contenuto del drive potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente risultando, di conseguenza, illeggibile.

    Questo accade perché non viene dato il tempo al sistema di ultimare la copia dei dati sul dispositivo ritrovandosi, di conseguenza, con una serie di file corrotti che risultano completamente inservibili. Per cui, non si tratta semplicemente di un abitudine seguita dai più scrupolosi bensì della prassi!

    Ad ogni modo, ogni volta che un drive USB viene scollegato in maniera scorretta dal Mac, nella parte in alto a destra della scrivania compare l’apposito avviso Espulsione disco non corretta indicante, appunto, quanto verificatosi.

    Metodi standard per espellere USB da Mac

    Come ti dicevo ad inizio guida, di sistemi per poter espellere i drive USB collegati al Mac ce ne sono diversi.
    Qui di seguito trovi indicati tutti quelli, per così dire, classici, ovvero che sono previsti direttamente da macOS, che consentono di espellere regolarmente i dispositivi USB e soprattutto che non mettono l’utente in condizione di ricorrere all’uso di strumenti “di terze parti”.
    Per sapere di più continua pure a leggere.

    Espellere una pennetta USB dal Finder

    Il primo sistema per espellere USB da Mac di cui voglio parlarti prevede l’utilizzo del Finder

    • Per cui, provvedi in primo luogo ad accedere al Finder, appunto
    • cliccando sulla sua icona (quella con la faccina bicolore che sorride) presente sulla barra Dock.
    • Una volta visualizzata la finestra del Finder sulla scrivania
    • individua la sezione Dispositivi nella barra laterale sinistra
    • fai clic sul simbolo eject collocato accanto al nome del dispositivo da rimuovere.
    • Adesso non ti resta altro da fare se non scollegare il dive USB dal Mac.

    In alternativa, puoi espellere i tuoi dispositivi USB collegati al Mac selezionando la voce iMac di [tuo nome] che trovi sempre nella sezione Dispositivi della barra sinistra della finestra del Finder

    • facendo clic destro sull’icona del drive da espellere
    • selezionando poi la voce Espelli [Nome del dispositivo] dal menu che compare.
    • Puoi altresì espellere i drive USB collegati al Mac tramite un’apposita scorciatoia da tastiera.

    • Ti basta selezionare il dispositivo su cui intendi agire dalla barra laterale del Finder ed utilizzare la seguente shortcut:
      cmd + e

    Se poi non riesci a vedere la sezione Dispositivi nella barra laterale di sinistra del Finder, evidentemente è perché ne hai disattivato la visualizzazione.
    Per risolvere

    clicca sulla dicitura Finder nella barra dei menu

    • seleziona Preferenze….
    • Dalla finestra che compare su schermo
    • seleziona la scheda Barra laterale
    • metti un segno di spunta in corrispondenza della dicitura Dischi esterni che trovi sotto la voce Dispositivi.

    Dalla scrivania

    IMMAGINE QUI 3

    Un altro metodo che hai dalla tua per espellere i dispositivi USB collegati al Mac consiste nell’andare ad agire dalla scrivania, richiamando l’apposita voce annessa al menu contestuale. 

    • individua l’icona del drive che vuoi espellere presente sul desktop
    • facci clic destro sopra e
    • scegli, dal menu che appare, la voce Espelli NOME DELLA TUA PENNETTA.

    Una volta fatto ciò, potrai espellere regolarmente il dispositivo USB di riferimento collegato al tuo Mac semplicemente estraendo quest’ultimo dal relativo alloggiamento.

    Ti faccio notare che anche in tal caso puoi scollegare il dispositivo USB connesso al tuo Mac tramite scorciatoia da tastiera, come visto insieme nel passo precedente.


    Ti basta selezionare la relativa icona sulla scrivania ed usare la seguente shortcut:
    cmd + e

    Se poi non riesci a vedere l’icona del drive sulla scrivania, molto probabilmente è perché ne hai disattivato la visualizzazione.
    Per risolvere

    • clicca sulla voce Finder annessa alla barra dei menu
    • scegli Preferenze….
    • Nella finestra apparsa sulla scrivania
    • verifica che risulti selezionata la scheda Generali (in caso contrario provvedi tu)
    • spunta la casella accanto alla voce Dischi esterni in corrispondenza della sezione Mostra questi elementi sulla scrivania:.

    Dalla barra Dock

    In alternativa al sistema di cui sopra, puoi espellere i drive USB da Mac trascinando la relativa icona sulla barra Dock

    Per essere più precisi, quello che devi fare altro non è che fare clic sinistro sull’icona del drive che vuoi disconnettere dal Mac presente sulla scrivania e, continuando a tenere cliccato

    trascinare quest’ultima sull’icona eject apparsa sulla barra Dock al posto dell’icona del Cestino.

    Successivamente potrai scollegare il dispositivo USB di riferimento attualmente connesso al Mac senza alcun tipo di problema.
    Insomma, come puoi notare tu stesso è stato semplicissimo.

    Anche in tal caso, se non riesci a vedere l’icona dell’USB sulla scrivania evidentemente è perché ne hai disabilitato la visualizzazione nelle impostazioni del Finder.
    Per rimediare, puoi seguire le istruzioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nel passo precedente.

    Da Utility Disco

    Puoi altresì espellere USB da Mac ricorrendo ad Utility Disco, l’applicazione inclusa “di serie” in macOS grazie alla quale è possibile gestire in maniera completa i supporti esterni collegati al Mac. 

    Per servirtene per il tuo scopo, provvedi in primo luogo ad avviare l’app facendo clic sulla sua icona (quella con l’hard disk e lo stetofonendoscopio) annessa alla cartella Altro del Launchpad.

    Una volta visualizzata la finestra di Utility Disco sulla scrivania

    individua il nome del dispositivo USB che vuoi espellere dalla barra laterale sulla sinistra, in corrispondenza della sezione Esterni

    e fai clic sul simbolo eject che ci trovi accanto.

    Anche per quel che concerne Utility Disco, ci si può avvalere della già menzionata scorciata da tastiera per espellere i drive USB da Mac.

    Per riuscirci, ti basta selezionare il nome del drive dalla barra laterale sinistra di Utility disco ed usare la seguente shortcut:
    cmd + e.

    Dal Terminale

    IMMAGINE QUI 6

    Puoi espellere USB da Mac anche agendo da riga di comando, servendoti del Terminale.
    In apparenza la cosa può sembrare un tantino più complessa rispetto alle altre metodiche sopra descritte ma in realtà non è così. 

    Per procedere in tal modo

    provvedi in primo luogo ad aprire il Terminale facendo clic sulla relativa icona (la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

    Una volta visualizzata la finestra del Terminale sulla scrivania, provvedi a richiamare l’elenco delle unità connesse, in modo tale da riuscire a capire con esattezza su quale dispositivo andare ad agire.
    Per riuscirci, immetti il seguente comando e poi schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del Mac: diskutil list.

    • Dopo aver individuato il nome dell’unità da espellere
    • inserisci il seguente comando nel Terminale:
    • diskutil unmount /dev/diskxsx.
    • Nel digitare il comando sostituisci a diskxsx il valore che trovi in corrispondenza dell’unità di riferimento nella colonna IDENTIFIER, sempre annessa alla finestra del terminale.
    • poi schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.

    Dopo aver fatto ciò, l’unità USB verrà scollegata dal Mac

    e potrai dunque estrarla dalla relativa porta.


    A conferma della cosa, visualizzerai anche il messaggio Volume [nome dispositivo USB] on diskxsx unmounted nella finestra del Terminale.
    In sostituzione di diskxsx troverai riportato l’identificativo esatto del dispositivo espulso.

    Espulsione bloccata e forzata

    IMMAGINE QUI 7

    Se i file presenti sul drive USB da espellere sono attualmente in uso, macOS ti impedirà di completare l’operazione indicandoti quali sono le applicazioni che occupano i file in questione.

    In tal modo, potrai correre ai ripari chiudendo le app che tengono “in ostaggio” i dati e ripetendo la procedura di espulsione, che a quel punto dovrebbe andare a buon fine.

    In altri casi, i drive risultano bloccati e si possono scollegare dal Mac solo in maniera forzata.
    Per fare ciò, prova ed espellerli normalmente come abbiamo appena visto insieme nelle righe precedenti e poi clicca sul pulsante relativo all’espulsione forzata che comparirà dopo qualche secondo (il tempo che macOS si renda conto del fatto che il dispositivo è bloccato).

    Soluzioni “di terze parti” per espellere USB da Mac

    IMMAGINE QUI 8

    Un altro modo, forse ancora più comodo, per espellere i drive USB da Mac consiste nell’utilizzare unDock Lite.
    Si tratta di una piccola applicazione gratuita (ma eventualmente disponibile anche in variante a pagamento, con funzionalità aggiuntive) che si posiziona nell’area di notifica di macOS e permette di espellere tutti i drive USB collegati al computer al volo, senza dover compiere nessuno dei passaggi di cui sopra.

    Non è fondamentale, ma rende decisamente più semplice la vita a tutti coloro che hanno spesso a che fare con chiavette USB e hard disk esterni da collegare e scollegare dal proprio Mac.

    Se ti interessa

    • collegati alla pagina dedicata presente sul Mac App Store Online
    • clicca prima sul pulsante Vedi in Mac App Store
    • e su Ottieni 
    • e Installa l’app, in modo tale da installare l’applicazione sul tuo computer.
    • Se lo hai impostato nelle Preferenze di sistema, ti verrà poi chiesto di digitare la password del tuo ID Apple per avviare il download.

    Ad installazione completata,

    avvia unDock Lite facendo clic sulla relativa icona (quella con il simbolo eject) che è stata aggiunta al Launchpad

    rispondi Yes o No,a seconda se desideri che l’applicazione si avvii automaticamente ad ogni accesso al sistema.

    Per servirtene, clicca poi sulla sua icona nell’area di notifica di macOS e seleziona, dal menu che compre, la voce unDock Now! per effettuare l’espulsone del primo drive USB collegato al computer.

    La stessa operazione può essere compiuta anche tramite scorciatoia da tastiera, senza dover passare per l’area di notifica di macOS.
    Basta utilizzare la seguente combinazione: Control + Option + Command + Space.

    come espellere iphone da itunes

    come espellere iphone da itunes

    Vuoi disconnettere il tuo iPhone da iTunes senza scollegare fisicamente il telefono dal computer, in modo che la sua batteria continui a caricarsi?
    Vuoi sapere come scollegare il “iPhone” dal PC in maniera sicura senza rischiare di compromettere i dati salvati su di esso?
    Beh, in realtà con iPhone non è necessario eseguire una disconnessione sicura come si fa per le chiavette USB, ma questo non significa che puoi scollegare il telefono dal PC nel bel mezzo di una sincronizzazione con iTunes.

    Insomma, dipende dai casi.
    Allora che ne dici se adesso ti propongo una piccola guida in cui c’è scritto dettagliatamente come espellere iPhone da iTunes in base alle situazioni?
    In questo modo, potrai gestire al meglio il tuo “iPhone” ed eviterai di disconnetterlo da Windows o Mac OS X in maniera inappropriata causando eventuali problemi legati al trasferimento dei dati.
    Cominciamo subito.

    Se vuoi scoprire come espellere iPhone da iTunes senza scollegare fisicamente il telefono dal computer, tutto quello che devi fare è selezionare la voce iPhone collocata in alto a destra e cliccare sul pulsante Eject (la freccia nera che va verso l’alto) collocato accanto al nome del dispositivo, in alto a sinistra nella schermata che si apre.
    In questo modo, potrai rendere “invisibile” lo smartphone per iTunes pur continuando a tenere il telefono in carica nella porta USB del computer.

    Se hai collegato più dispositivi Apple al computer contemporaneamente, la voce iPhone da cliccare inizialmente in iTunes si trasformerà in Dispositivi, quindi dovrai cliccare prima su Dispositivi e poi su iPhone e non direttamente su iPhone per accedere alla pagina di gestione del dispositivo.

    IMMAGINE QUI 1

    Quando hai collegato il tuo “iPhone” al computer, si è aperto iTunes ed è partita in automatico la sincronizzazione del telefono?
    Se vuoi stoppare questa procedura, sappi che non c’è bisogno di espellere iPhone da iTunes.
    Anzi, scollegare lo smartphone dal PC mentre in corso la sincronizzazione dei dati potrebbe portare a qualche piccolo problema (es.
    il mancato trasferimento di qualche informazione, nulla di grave) evitabile fermando la sincronizzazione in maniera corretta.

    Per fermare correttamente la sincronizzazione di iPhone con iTunes, non devi far altro che aprire il programma, selezionare la voce iPhone/Dispositivi che si trova in alto a destra e premere la crocetta (x) che si trova al lato del display virtuale dell’applicazione.

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    Se vuoi dissociare completamente il tuo iPhone da iTunes perché devi venderlo, devi accedere all’iTunes Store, recarti nella sezione relativa alla gestione dei dispositivi e cliccare sulla voce Rimuovi collocata accanto al nome del tuo “iPhone”.
    Trovi dettagli approfonditi su questa procedura nella mia guida su come dissociare un dispositivo da iTunes.

    Successivamente, se devi vendere il dispositivo, provvedi ad azzerarne il contenuto e a riportarlo allo stato di fabbrica seguendo la guida su come azzerare iPhone che ho pubblicato qualche tempo fa sul blog.
    Sono tutte operazioni semplicissime, te lo posso assicurare.