Come correggere errori hard disk

scritto da IlMagoDellaMela

Come correggere errori hard disk

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come correggere gli errori dell’hard disk.
Ti anticipo già che non sarai obbligato a rivolgerti a soluzioni di terze parti, in quanto sia Windows che macOS integrano delle utility che permettono di riparare piuttosto facilmente gli errori che affliggono il disco del proprio computer: basta solo saperli utilizzare nel modo giusto.
Non dovresti avere problemi a correggere gli errori dell’hard disk. Tutto ciò, a patto che i problemi del tuo hard disk siano di natura software (quindi errori del file system e non del disco in sé) e di natura hardware: nel secondo caso, non riuscirai a ripararli se non rivolgendoti a centri o tecnici specializzati.

Come correggere errori hard disk su Windows

Se desideri correggere gli errori dell’hard disk su Windows, puoi optare per due soluzioni differenti, entrambe incluse di serie nel sistema operativo l’utility di controllo errori, che può essere eseguita tramite interfaccia grafica, o il comando chkdsk, che invece funziona solo tramite Prompt dei comandi.

Utility di controllo errori

La prima soluzione che ti consiglio di provare per correggere gli errori dell’hard disk su Windows è l’utility di controllo errori (chiamata ScanDisk sulle versioni più datate del sistema operativo Microsoft).

Windows 10/8.x

  • Se usi un PC su cui è installato Windows 8.x o Windows 10 devi sapere che sulle versioni di Windows più recenti non è necessario avviare il controllo manuale del disco perché viene fatto in modo automatico dal sistema operativo stesso.
  • Ciò non ti impedisce, comunque, di procedere manualmente al controllo manuale del disco.
    Per farlo
  • avvia l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova nella barra delle applicazioni
  • espandi il menu Questo PC presente sulla barra laterale di sinistra
  • premendo sul simbolo (⌵)
  • premi il tasto destro sul nome dell’unità che desideri esaminare (es. Disco Locale C:)
  • e seleziona la voce Proprietà dal menu contestuale.
  • Ora seleziona la scheda Strumenti dalla finestra che si apre
  • e premi prima sul bottone Controlla
  •  e poi sulla voce Analizza unità dal riquadro che si apre e attendi il completamento dell’analisi.

Windows 7

  • Per richiamare l’utility di controllo del disco su Windows 7
  • premi sul pulsante Start (situato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo)
  • e seleziona la voce Computer dal menu che si apre. Nella finestra che compare a schermo
  • fai clic destro sull’icona dell’unità che desideri controllare (es. Disco locale (C:))
  • e scegli la voce Proprietà dal menu contestuale.
  • Dopodiché recati nella scheda Strumenti
  • premi sul bottone Esegui ScanDisk
  •  e apponi il segno di spunta accanto alle voci Correggi automaticamente gli errori del file system e Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino. Per concludere
  • premi sul pulsante Avvia e attendi che venga portato a termine il processo di analisi del disco (l’operazione potrebbe richiedere diversi minuti).

Prompt dei comandi

  • Se preferisci avere un controllo maggiore sullo strumento di controllo del disco, ti consiglio di usare l’utility chkdsk (abbreviazione di CheckDisk) dal Prompt dei comandi, che permette di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco tramite alcune variabili di cui ti parlerò a breve.
  • Per eseguire un controllo completo del disco tramite il comando in questione, avvia innanzitutto il Prompt dei comandi per farlo
  • digita cmd nel campo di ricerca di Windows
  • premi il tasto destro sull’icona del Prompt dei comandi che compare fra i risultati di ricerca
  • seleziona la voce Esegui come amministratore dal menu che si apre
  • e conferma il tutto pigiando su .
  • Una volta che avrai avviato il Prompt dei comandi potrai eseguire un controllo completo del disco nel seguente modo
  • dai i comandi CHKDSK C: /F /R o
  • in alternativa, CHKDSK C: /spotfix (disponibile soltanto su Windows 8 e versioni successive)
  • e premi il tasto Invio della tastiera.
  • Dovrai poi confermare l’esecuzione del controllo del disco al riavvio del PC digitando la lettera S 
  • e premendo ancora una volta il tasto Invio della tastiera.

Per completezza di informazione, ti lascio alcune delle variabili utilizzabili con il comando chkdsk.

  • /F — permette di riparare gli errori che sono eventualmente presenti sul disco.
  • /R — permette di localizzare i settori del disco danneggiati e recuperare le informazioni contenute in essi. Per utilizzarla è richiesto l’uso della variabile /F.
  • /V — consente di mostrare il nome e il percorso completo di tutti i file sul disco (soltanto sulle unità che hanno come file system FAT o FAT32).
  • /X — permette di forzare lo smontamento dei volumi. Per utilizzarla è richiesta l’uso della variabile /F.
  • /scan — consente di correggere gli errori che possono essere risolti senza effettuare il riavvio del sistema (disponibile su Windows 8 e versioni successive).
  • /spotfix — permette di correggere gli errori del disco al riavvio successivo del sistema (disponibile su Windows 8 e versioni successive).

Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o hai bisogno di maggiori informazioni su come eseguire CHKDSK, consulta il tutorial che ho dedicato all’argomento.

Come correggere errori hard disk su macOS

  • Se usi un Mac ti consiglio di utilizzare Utility Disco per poter correggere gli errori dell’hard disk,è un’applicazione presente di serie su macOS che è semplice da utilizzare e permette di individuare le eventuali problematiche che interessano il disco del ì computer.
  • Per utilizzare Utility Disco, per prima cosa devi avviare l’applicazione
  • recati nel Launchpad facendo clic sull’icona del razzo situata sul Dock, apri la cartella Altro 
  • e poi premi sull’icona di Utility Disco. In alternativa, effettua una ricerca Spotlight o tramite Siri (basta pronunciare la frase avvia Utility Disco).
  • Una volta che avrai avviato Utility Disco
  • seleziona il nome dell’hard disk che vuoi esaminare (sulla sinistra)
  • premi poi sul pulsante S.O.S situato in alto (l’icona dello stetoscopio)
  • e fai quindi clic sul pulsante azzurro Esegui dal menu che compare: lo strumento S.O.S. controllerà l’eventuale presenza di errori e, se necessario, li correggerà.
  • Se Utility Disco ti informa che il disco non presenta errori o che questi sono stati già riparati, hai finito.  
  • Se premi sulla voce Mostra dettagli potrai visualizzare maggiori informazioni sulle riparazioni che sono state eventualmente effettuate.

Se, invece, vengono evidenziati degli errori e Utility Disco non riesce a correggerli, prova a riparare nuovamente il disco o la partizione.
Se nemmeno così riesci a risolvere il problema, crea una copia di backup dei dati presenti sul disco, riformatta il disco, reinstalla macOS e, ripristina i dati di cui hai effettuato il backup.
Se hai difficoltà a procedere, consulta gli approfondimenti che ti ho appena linkato.
Devi sapere che è possibile eseguire il controllo del disco anche da Terminale: basta dare il comando diskutil verifyVolume /Volumes/[nome volume] e, se vengono rilevati errori, il comando diskutil repairVolume /Volumes/[nome volume].

Attenzione: per evitare la perdita di dati su un’unità Fusion Drive, non collegarla a un Mac aggiornato a macOS 10.8.5 (o versioni precedenti). Per ulteriori informazioni, leggi l’articolo in inglese presente sul sito Internet di Apple.

In caso di ulteriori problemi

Ti sei accorto che il sistema operativo non è riuscito a correggere gli errori dell’hard disk perché sono originati da un problema di tipo hardware quindi devi sapere che in questo caso non hai altra scelta che provvedere alla sostituzione del disco.
Se ti interessa saperne di più in merito a quale hard disk o SSD Per maggiori informazioni vai a vedere il mio tutorial su quale hard disk interno comprare miglior SSD acquistare, dai un’occhiata a questi tutorial che ti ho appena linkato lì troverai tutte le informazioni che ti servono per fare un acquisto oculato.

Come formattare hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come formattare hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno.
Scopriremo insieme come formattare un hard disk USB, impareremo a scegliere il file system giusto per le nostre esigenze e vedremo come bonificare un disco impedendo che qualche ficcanaso possa recuperare i file che erano presenti in esso.
Al contrario di quello che in molti credono, la formattazione di un disco non comporta la cancellazione definitiva di tutti i dati presenti su quest’ultimo.
Se formatti un hard disk e lo colleghi al computer lo vedrai vuoto, ma in realtà tutti i file resteranno recuperabili (almeno parzialmente) utilizzando dei software adatti allo scopo fino a quando i settori del disco non verranno sovrascritti con altri dati. 
La bonifica dello spazio libero (detta tecnicamente wiping) previene questo rischio sovrascrivendo l’hard disk una o più volte.
Al termine dell’operazione il disco continuerà ad apparire vuoto e anche utilizzando software per il recupero dati sarà praticamente impossibile ripristinare i file che erano presenti precedentemente su di esso.

Prima di cominciare: quale file system scegliere?

Prima di entrare nel vivo del tutorial, dobbiamo capire quale file system scegliere per i nostri hard disk. Il file system per dirla in parole semplici è quello che organizza i file presenti su un disco, e la sua scelta influenza sia il grado di compatibilità dell’hard disk con dispositivi e sistemi operativi sia il peso massimo che possono avere i file ospitati sull’unità.
Per approfondire l’argomento e saperne di più, eccoti una breve descrizione di tutti i file system disponibili in Windows e macOS con le loro caratteristiche principali.

  • FAT32 – è il file system con cui sono formattati di serie molti dischi e chiavette USB.
    Assicura una compatibilità altissima con computer, sistemi operativi e dispositivi di ogni genere, tuttavia ha diverse pecche innanzitutto non permette di archiviare file più grandi di 4GB, poi è molto soggetto alla frammentazione dei dati.
  • Sceglilo solo se hai bisogno della compatibilità con Smart TV, lettori DVD o altri dispositivi e se non hai intenzione di archiviare file più grandi di 4GB sul tuo disco.
  • NTFS – il file system predefinito di Windows. Elimina il limite dei 4GB presente nel FAT32 e diminuisce il livello di frammentazione dei dati, tuttavia non è compatibile quanto il FAT32 con altri dispositivi e sistemi.
    Su Mac, ad esempio, a meno che non si installino appositi driver di terze parti, l’utilizzo delle unità NTFS può avvenire in modalità di lettura. Utilizzalo se sei certo che i tuoi dispositivi siano compatibili con esso.
  • ExFAT – è un’evoluzione del FAT32 che cancella il limite dei 4GB e limita la frammentazione dei dati.
    È compatibile con macOS, con le versioni più recenti di Windows e con moltissimi device.
    Probabilmente è la soluzione più indicata per gli hard disk destinati all’utilizzo costante su più piattaforme.
    Su Windows XP, il file system ExFAT si può utilizzare solo dopo aver installato gli appositi driver.
  • HFS+ – è il file system predefinito di macOS.
    Non ha limiti stringenti per la grandezza dei file e ha un grado di frammentazione dei dati estremamente limitato.
    Purtroppo non è compatibile con Windows (a meno di installare appositi driver, spesso a pagamento) e con molti dispositivi.
    Utilizzalo se intendi usare il tuo disco esclusivamente con i Mac.

Come formattare un hard disk esterno su Windows

  • Cominciamo dalla procedura di formattazione standard (senza bonifica dello spazio libero) disponibile sui sistemi Windows.
    Per formattare un disco esterno usando il sistema operativo di casa Microsoft
  • apri l’Esplora File (la cartella gialla presente nella barra delle applicazioni)
  •  e seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra. Dopodiché 
  • premi con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk che intendi formattare
  • e seleziona la voce Formatta dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre
  • seleziona quindi il File System che intendi utilizzare per formattare il disco dall’apposito menu a tendina (es. NTFS o exFAT)
  • digita il nome che intendi assegnare all’unità nel campo Etichetta di volume
  •  e premi sul pulsante Avvia per avviare l’operazione.
    Se mantieni il segno di spunta accanto alla voce Formattazione veloce, il processo verrà portato a termine in pochissimi secondi ma l’hard disk non verrà controllato alla sua fine questo significa che non verrà verificata l’integrità del disco e non verranno individuati eventuali settori danneggiati.
    Se vuoi attivare il controllo dell’unità
  • devi togliere la spunta dalla voce Formattazione veloce.
  • Se vuoi formattare un hard disk che contiene più partizioni e vuoi riunirlo in un’unica partizione più grande
  •  recati nel menu Start di Windows e cerca l’utility di Gestione disco. Ti ho spiegato tutto per sapere come usarla nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • Vuoi formattare hard disk esterno  devi compiere un passaggio aggiuntivo: devi bonificare il disco in modo che i dati cancellati vengano sovrascritti più volti e diventi impossibile recuperare i dati che erano presenti sull’unità.
    Per eseguire il wiping su Windows, puoi affidarti alla famosissima applicazione gratuita CCleaner che, oltre a liberare spazio su disco cancellando i file inutili, permette anche di bonificare lo spazio libero sugli hard disk.
    Per scaricare CCleaner sul tuo PC
  • collegati al sito Internet del programma
  • e premi sulla voce CCleaner.com che si trova in fondo alla prima colonna della tabella. A download completato
  • apri il pacchetto d’installazione di CCleaner (ccsetupxx.exe) e nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante .
    Seleziona quindi l’italiano dal menu a tendina per la scelta della lingua
  • rimuovi la spunta dalla voce relativa all’installazione di Google Chrome o qualsiasi altro software aggiuntivo
  • e concludi il setup premendo prima su Installa e poi su Run CCleaner.
    Dopo averla installato CCleaner
  • avvia l’applicazione 
  • e seleziona le voci Strumenti > Bonifica drive dalla barra laterale di sinistra.
  •  Apponi il segno di spunta accanto all’icona del drive da bonificare
  • seleziona la voce Intero drive dal menu a tendina Bonifica
  •  imposta il numero di scritture da imprimere sul disco tramite il menu a tendina Sicurezza (1 dovrebbe andar già bene, più di 3 sarebbe solo uno spreco di tempo)
  • e premi sul pulsante Bonifica.
  •  CCleaner include una funzione di monitoraggio del sistema, che personalmente ritengo superflua. 
    Per disattivarla recati nel menu Opzioni Monitoraggio del programma
  • e togli la spunta dalle opzioni Attiva monitoraggio sistema
  •  e Attiva monitoraggio. Rispondi in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

Come formattare un hard disk esterno su Mac

  • Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
  • e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra
  • premi sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.
  • I file system disponibili sono OS X esteso (solo per Mac), ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi) ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi). 
    Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows.
  • Per finire, digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • premi sul bottone Inizializza
  •  e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine.
    Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni
  • seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • premi sul bottone Partiziona 
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare
  • (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).
    Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.
    Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi premere sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco (io ti consiglio di usare la seconda o la terza opzione)
  • e premi su OK per andare avanti.
  • A questo punto
  • scegli un nome da assegnare all’hard disk
  • seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato 
  • e premi sul pulsante Inizializza per avviarne la formattazione con conseguente bonifica.
  • Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare parecchio.
    La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.

Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare un hard disk interno al PC tramite USB

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare un hard disk interno al pc tramite USB utilizzando una serie di strumenti facilmente reperibili. 
Per realizzare un disco esterno è sufficiente acquistare un apposito case o un adattatore, inserire il disco al suo interno e collegare il tutto al computer tramite il cavo USB.

Prima di procedere con l’acquisto di case esterni o altri dispositivi simili, è necessario fare chiarezza riguardo la differenza tra i dischi fissi presenti all’interno dei computer desktop e quelli progettati per i portatili, poiché essi sono strutturalmente diversi.
Sui computer fissi, i dischi possono presentarsi con il fattore di forma da 3,5 pollici in questo caso, l’hard disk ha le fattezze di un’unità massiccia di dimensioni ragguardevoli. I pollici indicano, in questo caso, il diametro del piatto contenuto all’interno del disco e non le dimensioni della scocca.
Sui notebook, invece, i dischi fissi adottano il fattore di forma da 2,5 pollici: all’atto pratico, si tratta di dischi decisamente più piccoli e sottili rispetto a quelli che, in genere, vengono installati sui computer fissi.
Ciò non toglie che un disco da 2.5 pollici non possa essere impiegato anche su un computer desktop per esempio, i moderni dispositivi a stato solido (SSD) si presentano sempre con questo fattore di forma e possono essere utilizzati anche sui PC fissi (all’occorrenza, utilizzando un adeguato adattatore, essi possono essere anche fissati negli alloggiamenti per i dischi da 3,5 pollici).

Nelle battute successive di questo tutorial ti mostrerò i case, le docking station e gli adattatori disponibili sia per i dischi da 3,5 pollici che per quelli da 2,5 pollici tieni presente che, alle volte, un adattatore per hard disk da 3.5 pollici può contenere agevolmente anche dischi più piccoli di dimensioni; chiaramente, però, non vale il discorso inverso.
Altra caratteristica che devi prendere in considerazione è lo standard USB supportato dal dispositivo, che influisce sulla velocità di trasferimento dati massima che si può raggiungere con lo stesso.
Gli standard USB più diffusi sono quelli USB 2.0 (480 Mbps teorici), USB 3.0/USB 3.1 Gen 1/USB 3.2 Gen 1 (5 Gbps teorici), USB 3.1/USB 3.1 Gen 2/USB 3.2 Gen 2 (10 Gbps teorici) e USB 3.2/USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps teorici). I connettori, poi, possono essere di tipo USB-A (quindi in formato USB standard) oppure USB-C (più piccolo e che può essere inserito in entrambi i versi).

Case esterno per hard disk

Sicuramente, la tecnica più semplice per collegare un hard disk interno al PC tramite USB prevede l’uso di particolari case specifici, chiamati anche HDD enclosure.
All’atto pratico, si tratta di piccoli contenitori in cui inserire il disco fisso, dotati di speciali connettori per consentire il trasferimento dati (e, a volte, l’alimentazione elettrica) attraverso il cavo USB per i dischi più piccoli, in genere, l’elettricità fornita dalla porta USB (meglio se in versione 3.0, cioè dotata di un connettore dall’interno blu) è più che sufficiente per fornire alimentazione elettrica per i dischi più grandi, invece, potrebbe essere presente un alimentatore separato, da collegare necessariamente a una fonte di elettricità esterna (ad es. una presa di corrente a muro).
Questi case possono essere acquistati nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online di seguito te ne suggerisco alcuni adatti ai dischi da 3.5 pollici.
Se, invece, disponi di un disco da 2.5 pollici, potresti utilizzare uno degli enclosure.
Oltre che al fattore di forma del disco che ti appresti a riciclare, presta bene attenzione alle porte USB disponibili sul computer in genere, sui computer desktop sono presenti le porte USB standard, cioè quelle di tipo A che sei abituato a vedere su alcuni modelli di portatili, come i MacBook per esempio, sono disponibili le sole porte USB di tipo C, più piccole e che supportano l’inserimento del cavo in entrambi i versi.
In quest’ultimo caso, dovrai fare attenzione a scegliere un enclosure dotato di questo tipo di connessione: di seguito te ne elenco alcuni disponibili online.
Una volta installato il disco all’interno dell’enclosure, è sufficiente collegare l’apparecchio al computer tramite il cavo USB proveniente dal case, fornire alimentazione elettrica, se previsto, dopodiché bisogna accendere il disco intervenendo sull’apposito interruttore, se necessario, e gestirlo esattamente come se fosse una comune chiavetta USB se vuoi maggiori informazioni segui il mio tutorial su come  come aprire chiavetta USB o un disco esterno.

Docking station

Se hai la necessità di collegare al computer molteplici dischi e l’enclosure ti risulta piuttosto scomodo, puoi, invece, utilizzare una docking station: questi apparecchi si connettono al computer tramite il cavo USB e necessitano di alimentazione elettrica dedicata, poiché, al bisogno, possono essere utilizzate anche con più dischi contemporaneamente. Su alcuni modelli, alla connessione tramite USB si aggiunge la possibilità di sfruttare la tecnologia eSATA questo tipo di collegamento, sui computer compatibili, fornisce una maggiore velocità di trasferimento dei dati.
Spesso, le docking station dispongono di pulsanti per effettuare la clonazione immediata tra i dischi collegati e di porte e slot aggiuntivi, utilizzabili per collegare altri dispositivi USB o, ancora, vari tipi di schede di memoria.
Le docking station possono essere acquistate nei migliori negozi di articoli informatici, oppure online.
Anche in questo caso, presta bene attenzione al tipo di porta USB presente sul computer! Le docking station che ti ho segnalato poc’anzi sono tutte dotate di cavi standard USB di tipo A se, però, possiedi un computer (ad es. un MacBook) dotato di sole porte USB di tipo C, dovresti, invece, orientarti su apparecchi dotati di tale categoria di connessione.
Una volta ottenuta la docking station, è sufficiente inserire al suo interno l’hard disk, collegare l’apparecchio all’alimentazione e poi al computer, tramite cavo USB: anche in questo caso, puoi gestire il disco collegato (o i dischi collegati) esattamente come una chiavetta USB o un disco esterno.
Alcune docking station di fascia alta prevedono, inoltre, la presenza di un software dedicato, al fine di compiere operazioni differenti dalla semplice lettura/scrittura da PC ai dischi (ad es. la clonazione al volo dei dischi o la creazione di volumi RAID).

Adattatore

in alternativa alle docking station e ai case esterni, puoi servirti anche di semplici adattatori SATA-USB, che permetto di collegare subito il disco al computer senza la necessità di trafficare con gli sportellini degli enclosure, né l’esigenza di avere una docking station.
Questi semplici adattatori si collegano ai contatti SATA posti sul retro dei dischi fissi o degli SSD e dispongono, nell’altra estremità, di un semplice connettore USB.
Come succede per i case e le docking station, anche gli adattatori possono richiedere una fonte di alimentazione elettrica aggiuntiva, in particolare se usati con dischi di taglio maggiore, quindi più esosi dal punto di vista elettrico.
Gli adattatori SATA-USB possono essere acquistati nei più forniti negozi di articoli informatici, oppure online; anche in questo caso, ricorda di controllare il tipo di porta USB disponibile sul tuo computer (USB-A USB-C) e regola l’acquisto di conseguenza.
L’utilizzo di un adattatore non si discosta molto da quanto visto finora: una volta collegato il disco, connetti l’intero apparecchio all’alimentazione elettrica, se necessario, e poi a una porta USB libera del computer.
A partire da questo momento, puoi gestire il disco come se fosse una semplice chiavetta USB o un hard disk esterno di serie.

Come accedere all’hard disk collegato al router

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come accedere all’hard disk collegato al router.

In questa guida ti mostrerò come collegare correttamente il disco fisso al tuo router e come accedere ai file in esso contenuti con i diversi sistemi operativi disponibili in ambito desktop e con i dispositivi portatili più comuni.

Infine, ti spiegherò come risolvere le problematiche in cui è possibile incappare durante o dopo la fase di collegamento tra i dispositivi.

Come accedere all’hard disk collegato al router

Prima di entrare nel concreto e spiegarti come accedere all’hard disk collegato al router, è bene che tu abbia ben presenti alcuni aspetti strettamente connessi alle procedure che mi appresto a illustrarti. Innanzitutto, devi accertarti che il router in tuo possesso sia compatibile con la condivisione dei file in rete i moderni router forniti in abbinata agli abbonamenti dei vari operatori di telefonia (come TIM, Fastweb e Vodafone, per esempio) includono questa funzionalità, che però nella maggior parte dei casi dev’essere attivata manualmente.

Inoltre, anche i router di fascia medio/alta disponibili in commercio (come i Fritz!Box o alcuni router ASUS, tanto per citarne un paio) sono dotati di porta USB e dispongono di funzionalità di condivisione dei file in rete.

Come attivare la condivisione file nel router

  • La prima operazione da compiere per attivare la funzionalità di condivisione dei file nel router è collegarsi al pannello gestionale quest’ultimo per farlo
  • avvia qualsiasi  browser per maggiori informazioni vai a leggere il mio tutorial su che cos è il browser  per computer e digita l’indirizzo 192.168.1.1 o, in alternativa, gli indirizzi 192.168.0.1 o 192.168.1.254 nell’apposita barra superiore. Se non conosci l’indirizzo preciso per entrare nel router in tuo possesso, puoi far riferimento al mio tutorial  specifico sull’argomento su come trovare indirizzo ip router  o al manuale d’uso dell’apparecchio di cui disponi.

Una volta immesso il giusto indirizzo e premuto il tasto Invio, dovresti veder comparire la schermata d’accesso al pannello di gestione indica nelle apposite caselle, il nome utente e la password per entrare nel router. Se non hai mai modificato la password vai a leggere come si fa sul mio tutorial su come cambiare password al modem  prima d’ora, dovresti essere in grado di effettuare l’accesso utilizzando le combinazioni admin/admin admin/password .

In caso di problemi nel portare a compimento la procedura di login al router, ti invito a consultare il mio tutorial su come accedere al router, in cui ti ho mostrato i metodi più semplici per ottenere lo username e la password necessari per accedere al pannello di configurazione.

  • Una volta ottenuto l’accesso al router, collega il disco USB a una delle omonime porte disponibili sul retro dell’apparecchio
  • accendilo e, una volta tornato sul computer
  • cerca nel pannello gestionale le voci Condivisione fileCondivisione di reteServer Samba o Condivisione disco, in base al tipo di router in tuo possesso (solitamente queste sono collocate nella sezione relativa alle impostazioni avanzate).
  • Sul modem Fastgate, per esempio, è sufficiente
  • accedere alla sezione Avanzate
  • per poi premere sulla voce Configurazioni USB 
  • e abilitare la voce Condivisione file intervenendo sull’apposita levetta.
  • Se tutto è andato per il verso giusto, dopo qualche istante, il disco USB dovrebbe comparire tra i dispositivi abilitati alla condivisione dei file: per confermare l’attivazione della funzionalità
  • scorri la pagina e premi sulla voce Salva modifiche.

In genere, non dovresti compiere ulteriori operazioni nel pannello gestionale del modem la condivisione dovrebbe funzionare egregiamente senza interventi aggiuntivi. Tuttavia, se ti interessa puoi modificare il nome da assegnare alla condivisione, il relativo gruppo di lavoro e attivare il sistema di accesso con password (in tal caso, ti verrà chiesto di indicare un nome utente e una password per la visualizzazione dei file condivisi).

Come accedere all’hard disk collegato al router da PC

Ora che il tuo disco fisso è condiviso tramite router, è il momento di passare all’atto pratico e vedere come accedere ai file contenuti in esso. In questa sezione, mi occuperò nello specifico delle procedure previste dai sistemi operativi per computer: Windows e macOS.

Windows

  • Su Windows, accedere all’hard disk collegato al router è estremamente semplice tutto ciò che devi fare è
  • aprire Esplora File/Esplora Risorse (utilizzando l’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra inferiore, oppure facendo doppio clic sull’icona Questo PC/Computer collocata sul desktop)
  • e premi sulla voce Rete, collocata invece nella barra laterale sinistra.
  • Dopo qualche secondo, dovresti veder comparire il nome del tuo router tra i dispositivi collegati in Rete
  • fai doppio clic su quest’ultimo per accedere allo spazio condiviso e, senza esitare
  • entra nella cartella che viene mostrata a schermo (identificata, per esempio, dal nome del disco connesso o dalla dicitura sda1) per ottenere l’accesso alle cartelle e ai file custoditi nel disco.
  • Se per qualche motivo, il disco USB non dovesse comparire nella sezione Rete, puoi aggiungerlo manualmente nel seguente modo
  • fai doppio clic sull’icona Questo PC/Computer collocata sul desktop
  • premi sulla scheda Computer collocata in alto
  • e poi sul pulsante Connetti unità di rete.
  • Nella nuova finestra che compare
  • indica una lettera di unità da assegnare al disco (ad es. Z:)
  • specifica se collegare o meno il disco a ogni accesso a Windows intervenendo sull’apposita casella
  • e nel campo Cartella
  • inserisci l’indirizzo IP del router preceduto da un doppio backslash, per esempio \\192.168.1.254
  •  e premi sul pulsante Sfoglia.
  • Dopo qualche istante, dovrebbe comparire la lista dei dispositivi di rete attualmente connessi
  • espandi la voce relativa all’indirizzo IP del router
  • fai clic sulla cartella recante il nome del disco fisso (ad es. sda1) e, per concludere
  • premi sui pulsanti OK Fine.
  • Dopo pochi secondi, il disco verrà aggiunto alla sezione Dispositivi e unità di Esplora File e potrai accedervi esattamente come fosse un disco esterno, collegato direttamente al computer.

Nota: se hai impostato la condivisione protetta da password, devi apporre il segno di spunta accanto alla casella Connetti con credenziali diverse nella finestra relativa all’aggiunta di una nuova unità di rete, per poi specificare, quando richiesto, il nome utente e la password definiti in fase di configurazione del router.

macOS

  • Per accedere al disco condiviso nel router sul Mac, devi aggiungerlo come server di rete. Per farlo
  • apri innanzitutto il Finder (l’icona a forma di volto sorridente annessa alla barra Dock)
  • premi sul menu Vai collocato in alto
  • e premi sulla voce Connessione al server.
  • Nella finestra successiva
  • indica l’indirizzo IP del router preceduto dalla stringa smb:// (ad es. smb://192.168.1.254)
  • e premi sul pulsante Connetti collocato in basso per avviare la fase di collegamento.
  • A questo punto, se non hai configurato l’accesso al disco protetto da password, imposta la voce Ospite nel campo username della finestra successiva; in alternativa
  • indica negli appositi campi il nome utente e la password da usare per entrare nella sezione di condivisione del router.
  • Quando hai finito
  • premi nuovamente sulla voce Connetti per aggiungere l’accesso rapido al router d’ora in avanti, potrai accedere al disco USB collegato al router facendo clic sull’indirizzo IP dello stesso, presente nella sezione Posizioni della barra laterale del Finder, oppure facendo clic sulla sezione Rete e poi sulla risorsa condivisa. Da lì, è sufficiente entrare nella cartella che porta il nome del disco (ad es. sda1) per accedere ai file in esso memorizzati.

Come accedere all’hard disk collegato al router da smartphone e tablet

Non hai trovato utili le istruzioni fornite in precedenza, poiché è tua precisa intenzione accedere all’hard disk collegato al router tramite smartphone e tablet? di seguito troverai alcune app utili per lo scopo, sia per il sistema operativo Android che per iOS.

Android

  • Se possiedi un dispositivo con sistema operativo Android, ti consiglio di affidarti all’app File Manager+, un ottimo gestore file disponibile gratuitamente sia per smartphone sia per tablet che, tra le tante funzionalità offerte, include anche l’accesso alle risorse di rete condivise. In caso di problemi a scaricare una app ti consiglio di leggere il mio tutorial su come scaricare applicazioni Android, in cui ti ho fornito tutte le istruzioni del caso.
  • Una volta ottenuta l’app in questione
  • avviala dal drawer di Android e, quando richiesto
  • accordale i permessi necessari per accedere alla memoria e ad altre parti del sistema operativo. A questo punto, assicurati di essere collegato alla rete Wi-Fi generata del router a cui è collegato il disco di tuo interesse
  • ritorna all’app File Manager+ e premi sulla voce A distanza per avviare l’aggiunta di una risorsa di rete.
  • Fatto ciò sfiora la voce Aggiungi una posizione remota (in alternativa puoi fare tap sul simbolo [+] collocato in alto a destra)
  • seleziona l’opzione Rete locale, quindi attendi qualche secondo affinché il router venga identificato e segnalato nella lista dei dispositivi di rete. Quando ciò avviene
  • tocca il nome del router e, successivamente
  • apponi il segno di spunta sulla voce Anonimo (oppure indica nome utente e password, se avevi preventivamente configurato l’accesso protetto al disco) e premi sul pulsante OK per aggiungere il router alle risorse di rete dell’app.
  • D’ora in avanti, potrai accedere comodamente al router (e quindi al disco sda) avviando File Manager+, premi sull’icona A distanza e selezionando il router aggiunto poc’anzi.
  • Nota: se il disco o il router non dovessero comparire tra le risorse che possono essere aggiunte nell’app, puoi tentare di procedere con l’inserimento manuale. Per farlo
  • portati nuovamente nel percorso A distanza 
  • Aggiungi una posizione remota 
  •  Rete locale
  •  e sfiora sulla voce Inserimento manuale.
  • Fatto ciò, immetti l’indirizzo IP del router nel campo Host collocato nel pannello successivo
  • apponi il segno di spunta alla casella Anonimo
  •  e premi su OK per aggiungere il disco fisso all’app.

iOS

Qualora avessi, invece a disposizione un iPhone o un iPad, puoi affidarti all’app FE File Explorer, un gestore file completo e funzionale, scaricabile direttamente dall’App Store. Se non sai come installare nuove app sul tuo dispositivo iOS, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come scaricare app su iPhone, nella quale ti ho mostrato tutti i passaggi necessari per scaricare applicazioni tramite lo store integrato.

  • Prima ancora di avviare l’app, controlla che il tuo dispositivo Apple sia connesso alla rete Wi-Fi del router in cui è connesso il disco e, in caso negativo, provvedi a farlo tu.
  • Fatto ciò
  • avvia FE File Explorer richiamandolo dalla schermata Home del dispositivo
  • concedi le autorizzazioni necessarie al suo funzionamento e, giunto alla schermata principale
  • sfiora il pulsante (+) collocato in alto a destra.
  • Successivamente
  • premi sulla voce Windows
  • scorri il pannello successivo fino a trovare le risorse disponibili
  • tocca sul nome del router o sul suo indirizzo IP.
  • A questo punto
  • premi sul pulsante Ospite
  •  e attendi che il collegamento tra il dispositivo e il router venga stabilito dopo qualche istante, dovresti poter accedere ai file presenti sul disco
  • accedendo all’apposita cartella (ad es. sda).
  • Se il router o il disco non dovessero comparire tra i dispositivi di rete, portati nuovamente nella schermata di aggiunta dispositivo
  • premi ancora sulla voce Windows
  •  e nel campo Indirizzo/IP
  • indica l’indirizzo IP del router (ad es. 192.168.1.254)
  • e specifica un nome a piacere per identificare il dispositivo. Quando hai finito premi sul pulsante Salva per aggiungere il router alle risorse di rete dell’app.

In caso di problem

Dopo che hai seguito tutti i passaggi descritti in questo tutorial, non sei riuscito ad accedere al disco collegato al router. Le cause di questo problema potrebbero essere molteplici di seguito ti indico quelle più comunemente riscontrate. Tanto per cominciare, controlla il file system con cui è formattato il disco USB: alcuni router sono perfettamente in grado di leggere i dischi formattati in NTFS, tuttavia i modem più datati potrebbero essere compatibili soltanto con i file system FAT32 exFAT

Prima di tutto controlla su un PC Windows come è formattato il disco fisso che intendi utilizzare sul router quest’ultimo se è abbastanza recente, dovrebbe supportare senza problemi il file system NTFS, ma alcuni leggono solo i dischi formattati in FAT32 o exFAT. In caso di dubbi, dopo aver collegato il disco al computer e salvato (ed eventualmente spostato altrove) i file contenuti al suo interno, puoi riformattare il disco in FAT32 seguendo i passaggi che ti ho indicato in questo mio tutorial su come formattare hard disk esterno.

  • Un altro problema da non trascurare è il mancato supporto allo standard SMBv1 da parte di Windows 10 (rimosso in passato per problemi relativi alla sicurezza) questa mancanza potrebbe provocare la mancata lettura del disco e delle condivisioni di rete che sfruttano questo protocollo (utilizzato, per esempio, su numerosi router TIM). Poiché le falle di questo protocollo sono state riparate, puoi attivarlo manualmente
  • Puoi ovviare a questo problema integrando manualmente SMBv1 in Windows 10: per farlo
  • premi sul menu Start (l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra)
  • digita le parole Pannello di controllo nell’apposito campo di ricerca
  • e seleziona il primo risultato restituito.
  • A questo punto
  • premi sulla voce Programmi (se non la trovi, assicurati che sia attiva la visualizzazione per Categoria dando un’occhiata al menu collocato in alto a destra) e, successivamente
  • seleziona l’opzione Attiva o disattiva funzionalità di Windows.
  • scorri l’elenco mostrato a schermo fino a trovare le voci SMB 1.0/CIFS File Sharing Support e SMB Direct
  • apponi il segno di spunta accanto a entrambe (assicurandoti che anche le sotto-categorie siano contrassegnate dal medesimo segno) e, quando hai finito
  • premi sul pulsante OK per installare entrambi i protocolli.
  • Al termine della procedura
  •  riavvia il computer e ripeti la procedura di aggiunta della risorsa di rete, così come ti ho indicato nella sezione precedente per maggiori informazioni vai a leggere il mio tutorial su  come accedere all’hard disk collegato al router.

Infine, se il router fornito dal tuo operatore non presenta porte USB oppure esse non funzionano, puoi sempre acquistare un nuovo router per saperne di più vai a vedere il mio tutorial sul Miglior router WIFI guida all’acquisto  dotato di tali porte e collegare a quest’ultimo il disco USB, per poi creare una cascata con l’apparato ricevuto in comodato d’uso con il tuo contratto di telefonia fissa. tutorial su come collegare due router WiFi alla stessa linea, in cui ti ho spiegato tutti i passaggi da eseguire per collegare un nuovo router senza rinunciare a quello vecchio.

Miglior hard disk esterno: guida all’acquisto

scritto da IlMagoDellaMela

Miglior hard disk esterno: guida all’acquisto

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti farò vedere come valutare attentamente tutte le caratteristiche degli hard disk presenti in commercio e restringere il cerchio a quelli che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo: operazione che stiamo per svolgere insieme. I dischi portatili dispongono di molte peculiarità, e vanno prese tutte altamente in considerazione: la capienza (cioè lo spazio a disposizione per i dati), le dimensioni, la velocità di rotazione, la rapidità nel trasferimento dei dati, il tipo di alimentazione e perfino la resistenza alle intemperie.

Come scegliere un hard disk esterno

Ecco le principali caratteristiche che devi prendere in considerazione prima di acquistare un hard disk esterno. La maggior parte di esse sono di semplicissima comprensione e non richiedono alcuna competenza particolare. Insomma, non bisogna essere esperti di tecnologia per fare un buon acquisto, ma è importante conoscere il significato di alcuni termini e le differenze che ci sono tra alcuni tipi di dischi e altri. Ecco spiegato tutto in dettaglio.

Dimensioni, alimentazione e velocità di scrittura

Se hai bisogno di unità compatte e leggere, da portare sempre con te, opta per gli hard disk da 2,5 autoalimentati che funzionano semplicemente collegandoli al computer (o a qualsiasi altro dispositivo) tramite un cavo USB.

Se invece non hai grosse esigenze di mobilità potresti optare per i dischi da 3,5 che sono più grandi di quelli da 2,5 , più pesanti e spesso hanno un alimentatore separato (cioè vanno messi in corrente). In compenso hanno una velocità di rotazione generalmente più alta (7.200 rpm contro le 5.400 rpm dei dischi da 2,5) e sono mediamente più economici. Una maggiore velocità di rotazione, come facilmente intuibile, significa una maggiore velocità nell’accesso ai dati presenti sul disco.

Per avere informazioni precise sulla velocità di lettura e scrittura di un disco, controlla le recensioni dei siti specializzati e le opinioni delle persone che l’hanno già acquistato su Amazon o altri store online.

Connettività e velocità di trasferimento dati

La maggior parte degli hard disk portatili presenti sul mercato è basato sullo standard USB 3.0, il quale assicura una velocità di trasferimento dei dati fino a 5 Gbps teorici (625MB al secondo reali). Lo standard USB 3.0 è un’evoluzione di quello USB 2.0 ed è retro-compatibile con quest’ultimo. Ciò significa che un hard disk basato sulla tecnologia USB 3.0 può funzionare senza problemi su un computer dotato solo di porte USB 2.0, ma la velocità di trasferimento dei dati si ferma a quelli che sono i limiti imposti dalla tecnologia USB 2.0 (480 Mbps teorici) e non arriva alle prestazioni massime consentite dalla tecnologia USB 3.0. Un discorso a parte, poi, lo merita lo standard USB 3.1 che si sta facendo sempre più strada grazie all’impegno di molti produttori hardware che lo stanno implementando in notebook, hard disk, unità SSD e altri device. La tecnologia USB 3.1 è un’ulteriore evoluzione dell’USB 3.0 e dell’USB 2.0 ed è declinata in due versioni: quella di prima generazione che assicura una velocità di trasferimento dati fino a 5Gbps teorici (quindi come USB 3.0) e quella di seconda generazione che invece assicura una velocità di trasferimento dati fino a 10 Gbps teorici (1250 MB al secondo reali). È retro-compatibile con gli standard precedenti ma, attenzione, perché spesso viene associata all’utilizzo di connettori USB Type-C.

I connettori USB Type-C sono più compatti rispetto ai connettori USB standard, si possono infilare in entrambi i versi e quindi non sono compatibili con le porte USB tradizionali (Type-A). Per utilizzarli bisogna avere un computer dotato di porte USB Type-C oppure bisogna comprare degli adattatori in grado di convertire le porte USB standard in porte USB Type-C (operazione che, però, castra le prestazioni delle unità riducendo la velocità massima di trasferimento dei dati).

Ciò detto, è bene chiarire che USB 3.1 e USB Type-C non sono necessariamente collegati tra loro. USB 3.1 è la classe di velocità che indica le prestazioni dell’hard disk portatile, USB Type-C è il tipo di connettore che quest’ultimo utilizza per essere collegato al computer o agli altri dispositivi. Esistono anche dispositivi USB 3.1 che utilizzano il classico connettore USB Type-A (quello che conosciamo come connettore USB standard).

Un altro standard da tenere in considerazione è quello Thunderbolt, che però allo stato attuale non è molto diffuso e si trova quasi esclusivamente sui computer di casa Apple. La tecnologia Thunderbolt si è evoluta fino alla terza generazione e ogni generazione supporta una velocità di trasferimento dei dati differente: la Thunderbolt 1 arriva fino a 10 Gbps, la Thunderbolt 2 fino a 20 Gbps e la Thunderbolt 3 fino a 40 Gbps. Altra cosa importante da sottolineare è che per utilizzare i dispositivi Thunderbolt bisogna utilizzare un computer dotato di porte Thunderbolt, le quali possono essere in formato Mini DisplayPort per Thunderbolt 1 e 2 e in formato USB Type-C per Thunderbolt 3.

 Allo stato attuale la scelta migliore rimane quella legata ai dischi USB 3.0, i quali assicurano il massimo livello di compatibilità con computer e dispositivi, sono molto veloci e non costano molto. Se poi si ha bisogno di un’altissima velocità nel trasferimento dei dati, si è sicuri che il proprio computer supporta la tecnologia USB 3.1 di seconda generazione e/o quella Thunderbolt e si è disposti a spendere qualche euro in più, si può optare anche per queste tecnologie più recenti. È invece inutile acquistare i dischi USB 2.0 che ormai sono obsoleti: ci sono i dischi USB 3.0 che sono perfettamente compatibili con le porte USB 2.0, non costano molto e possono garantire prestazioni nettamente migliori.

Altre caratteristiche da tenere in considerazione

Altre caratteristiche che potrebbero aiutarti a scegliere l’hard disk più adatto alle tue esigenze sono quelle relative alla cache, cioè alla memoria in cui il disco archivia temporaneamente i dati scritti o letti di recente in modo da velocizzarne il caricamento (il cui valore viene espresso in MB), ai tempi di accesso ai file (che vengono espressi in millisecondi e sono correlati alla velocità di rotazione del disco) e alla temperatura raggiunta dall’hard disk quando è operativo o non operativo.

Non dimenticare di verificare il grado di resistenza alle intemperie (e agli urti) del disco che stai per acquistare, la garanzia presente su quest’ultimo e i software forniti dal produttore. Molti hard disk portatili vengono forniti con dei software per automatizzare il backup dei dati o cifrare le informazioni contenute in essi. Non si tratta di una caratteristica essenziale, ormai è possibile gestire i backup con le funzioni di Windows, macOS o con qualsiasi software adatto allo scopo (ce ne sono tantissimi, anche gratuiti) ma a parità di prezzo meglio prendere un disco che comprende anche un buona dotazione di software.

Alcuni dischi, inoltre, supportano una cifratura di tipo hardware che permette di crittografare i dati senza l’ausilio di software esterni. Si tratta di un’altra caratteristica non di fondamentale importanza ma che può essere decisiva per chi ha esigenze specifiche in tal senso. Valuta bene tutte queste caratteristiche, anche quelle apparentemente minori.

Hard disk vs unità SSD portatili

La maggior parte degli hard disk esterni è di tipo meccanico, ma esistono anche delle unità SSD portatili. Qualora non ne avessi mai sentito parlare, le unità SSD sono dei dischi a stato solido che permettono di scrivere e leggere dati a velocità estremamente più elevate rispetto agli hard disk meccanici.

Attualmente, le unità SSD costano molto se paragonate ai dischi meccanici. Inoltre hanno dei limiti di scrittura che non li rendono particolarmente adatti per l’archiviazione di dati a lungo termine, ma per chi ha esigenze particolari e necessita di una velocità di trasferimento dei dati molto alta, possono essere presi seriamente in considerazione. Te ne ho parlato anche nel mio post su quale miglior SSD comprare.

Hard disk esterni: quali acquistare

Adesso vediamo alcuni modelli di hard disk esterno fra quelli più interessanti che ci propone attualmente il mercato. Personalmente ti consiglio di andare su drive da 1TB in su, ma ovviamente se hai un budget limitato puoi prendere in considerazione anche unità meno capienti.

Migliori hard disk esterni da 2,5″

Cominciamo dagli hard disk meccanici da 2.5″, che come già detto sono quasi sempre auto-alimentati e rappresentano la soluzione ideale per chi ha bisogno di passare spesso dati da un computer all’altro e/o cerca una soluzione maneggevole per archiviare i propri dati.

Maxtor M3 – 1TB

Il Maxtor M3 è un disco da 2,5″ autoalimentato con supporto USB 3.0 che si può acquistare a prezzi estremamente convenienti. Ha una velocità di 5400 rpm e include dei software per il backup e la cifratura dei dati. È disponibile nei tagli da 500GB, 1TB, 2TB, 3TB e 4TB. Attualmente, le varianti che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo sono quelle da 1TB e 2TB.

Toshiba HDTB310EK3AA – 1TB

Uno dei dischi esterni più venduti su Amazon, in quanto offre un ottimo compromesso tra prestazioni, affidabilità e prezzo. Offre 1TB di spazio per l’archiviazione dei dati, supporta lo standard USB 3.0 e ha una velocità di 5.400 rpm. È formattato con il file system NTFS di Windows ma, all’occorrenza, si può formattare e trasformare in un disco FAT o HFS+ per Mac. Trattandosi di un drive da 2.5″ è autoalimentato.

WD Elements – 1TB

Tra i dischi da 2.5″, vale sicuramente la pena di prendere in considerazione il WD Elements da 1TB che offre un rapporto qualità prezzo estremamente interessante. Ha una velocità di 5.400 rpm e supporta lo standard USB 3.0. Viene fornito con il software WD Smartware Pro in prova gratuita. Naturalmente è autoalimentato. È disponibile anche nella variante da 2TB.

Verbatim Store ‘N’ GO 53023 – 1 TB

Lo Store ‘N’ Go di Verbatim è un altro disco economico da 2,5″, autoalimentato, con una capacità di archiviazione pari a 1TB (o 500GB). È compatibile con lo standard USB 3.0 e include i software Nero BackItUp e Burn Essentials per il backup dei dati e la loro masterizzazione su DVD. È disponibile anche nei tagli da 500GB e 2TB.

Seagate Backup Plus Slim – 1TB

Altro disco esterno da 2.5″ che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ha una capacità di 1TB, una velocità di 5.400 rpm e supporta la connettività USB 3.0. È disponibile in varie colorazioni e vari tagli di memoria, tra cui 2TB, 4TB e 5TB.

Toshiba Canvio Basic – 2 TB

Chi cerca un hard disk USB con una capacità di archiviazione superiore al Tera, può prendere in considerazione anche il Toshiba Canvio Basics. Si tratta di un disco da 2,5″ autoalimentato in grado di garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo. Dispone del supporto USB 3.0, ma è ovviamente retrocompatibile anche con le porte USB 2.0. È disponibile nei tagli da 1TB, 2TB e 3TB, oltre che nella versione entry-level da 500GB, tutte con una finitura opaca antiscivolo.

Transcend TS1TSJ25M3 – 1TB

Transcend, che in molti conoscono per le sue ottime chiavette USB, produce anche degli hard disk portatili molto affidabili. Uno di questi è il Transcend TS1TSJ25M3 da 1TB che misura 2,5″ ed è autoalimentato. Da sottolineare la presenza di un case esterno in gomma che lo rende molto resistente agli urti e di un pulsante per avviare il backup automatico dei dati. È compatibile con lo standard USB 3.0 ed è disponibile anche nelle varianti da 500GB e 2TB.

WD My Passport – 2TB

My Passport di Western Digital. Questo disco da 2,5″ (autoalimentato) offre fino a 4TB di storage, il supporto USB 3.0 e un software che permette di creare i backup in maniera automatica. Supporta anche la cifratura hardware AES a 256 bit. È disponibile in varie colorazioni e vari formati: 1TB, 2TB, 3TB e 4TB. Probabilmente, il formato che offre il miglior rapporto qualità-prezzo è quello da 2TB.

LaCie Rugged Mini 301558 – 1TB

Se invece cerchi uno più resistente ti consiglio di acquistare un’unità come il LaCie Rugged Mini 301558 da 1TB, il quale è resistente a pioggia, cadute accidentali (da un’altezza massima di 1,2 metri) e pressioni (supporta fino a 1 tonnellata). Ha una velocità di 5400rpm e supporta lo standard USB 3.0. È disponibile anche in varianti da 7200rpm, 500MB e 2TB.

Maxtor M3 – 4TB

Se invece ti serve quanto più spazio possibile nell’ingombro ridotto tipico di un’unità da 2,5″ ti suggerisco il Maxtor M3 nel taglio da ben 4 TB. Compatibile sia con Windows, sia con macOS, questo modello offre una porta USB 3.0 per la connessione con il computer o il sistema principale ed ha una velocità di rotazione di 5.400 rpm. È un modello autoalimentato, quindi non richiede l’uso dell’alimentazione esterna oltre a quella offerta dalla porta USB.

Seagate Hard Disk Esterno per PS4 e Xbox One

Questi due modelli di Seagate sono progettati nello specifico per funzionare in maniera ottimale rispettivamente con la PlayStation 4 e con la Xbox One. C’è da dire però che le due console non richiedono modelli specifici per l’espansione dello spazio di archiviazione e funzionano con tutti gli hard disk esterni con porta USB. In questo caso, il produttore offre un prodotto pronto per l’uso capace di garantire elevate prestazioni con il caricamento dei videogiochi, grazie alla velocità di rotazione del disco di 7.200 rpm. Sono entrambi disponibili nei tagli da 2TB, 4TB e 8TB.

WD Elements Portable – 4TB

Il modello WD Elements Portable da 4TB offre la stessa capacità e un’affidabilità leggermente superiore, ad un costo solo leggermente più alto. Anche in questo caso troviamo connettività USB 3.0 e una capacità enorme, fattore che lo rende un’ottima scelta anche nel lungo periodo. Nella dotazione originale viene offerto anche una versione di prova gratuita di WD SmartWave Pro per il backup automatico in cloud, oltre al cavetto per la connessione al PC.

LaCie Porsche Design – 2TB

Se non hai particolari problemi di budget, ti consiglio di prendere in considerazione anche il LaCie Porsche Design che ha un bellissimo design in alluminio ed è disponibile nelle varianti da 1TB, 2TB e 4TB (che è quella che ti consiglio maggiormente). Supporta lo standard USB 3.1 di prima generazione (5 Gbps) e ha una porta USB Type-C. Include software per il backup e la crittografia AES a 256-bit.

Migliori hard disk esterni da 3,5″

Adesso passiamo agli hard disk meccanici da 3.5″, i quali sono più ingombranti rispetto a quelli da 2,5″, hanno bisogno di alimentazione esterna, ma spesso offrono un rapporto molto conveniente tra spazio di archiviazione e prezzo.

Toshiba Canvio – 2TB

Se 4TB ti sembrano troppi e te ne bastano 2 ti consiglio questo modello di Toshiba, il Canvio 2B. Il peso si aggira intorno al chilogrammo anche in questo caso, e in dotazione troviamo il software NTI Backup Now per eseguire un backup dei dati in maniera rapida, veloce, e anche senza avere troppe competenze informatiche sulle spalle. Questo modello si può trovare anche in altri tagli di memoria, fino ad un massimo di 6 TB di capacità. Anche in questo caso l’alimentazione è esterna, e non fornita dalla porta USB.

Verbatim Store ‘n’ Save – 3TB

Verbatim Store ‘n’ Save è un disco da tavolo con alimentazione esterna che supporta lo standard USB 3.0 e include diversi software per il backup e la sicurezza, come ad esempio Nero BackItUp e Burn Essentials. È disponibile nelle varianti da 1TB, 2TB, 3TB, 4TB e 8TB.

WD My Book – 4 TB

Si tratta di un disco da 3,5″ con alimentazione esterna caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo. Il modello che ti propongo oggi è da 4TB ma è disponibile anche nei tagli da 2, 3, 6 e 8 TB. Ha un design molto elegante e naturalmente supporta lo standard USB 3.0. La sua velocità di rotazione è di 5.400rpm ed è dotato di numerose funzioni avanzate, come ad esempio il backup automatico dei dati tramite WD Backup (Windows) o Time Machine (Mac) e la crittografia hardware AES a 256 bit.

Seagate Expansion Hard Disk – 4TB

Hard disk da 3.5″ pensato per l’utilizzo in ambito desktop. Garantisce un buon rapporto qualità-prezzo (soprattutto nei tagli più grandi), supporta lo standard USB 3.0 e viaggia a 5.400 rpm. È ottimizzato per i sistemi Windows ma, se formattato in maniera adeguata, può essere usato anche su macOS e Linux. Necessita di alimentazione esterna.

Maxtor D3 – 5TB

Maxtor D3 è un disco da 3,5″ con alimentazione esterna caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo. In questa versione che ti consiglio offre ben 5TB di spazio per l’archiviazione dei file e supporta lo standard USB 3.0. Non è molto grande, ha un design molto elegante e include anche una funzione di SafetyKey per la sicurezza dei dati e Auto Backup per non perdere mai quanto contenuto all’interno. È disponibile anche nei tagli da 4 e 5 TB.

WD Elements – 4TB

Tornando agli hard disk tradizionali ti suggerisco WD Elements nel taglio da 4TB, che è quello che attualmente risulta più conveniente per quanto riguarda il rapporto capacità-prezzo. Abbina un’ottima affidabilità al fattore di forma da 3,5″, e offre connettività USB 3.0 con una rotazione dei dischi da 5.400rpm. Viene riconosciuto dal PC istantaneamente, senza che sia necessario alcun tipo di configurazione e supporta tutti i sistemi operativi Microsoft delle ultime generazioni. Con un peso di circa 950 grammi può essere trasportato in giro con facilità, ma non è comodo come un’unità da 2,5″ e l’alimentazione è esterna.

WD My Cloud – 4TB

Forse non tutti lo sanno, ma esistono degli hard disk di rete che si collegano direttamente al router (tramite cavo Ethernet) e consentono di condividere file di ogni tipo con tutti i device connessi alla rete locale. Questo significa che possono essere usati anche a mo’ di NAS e trasmettere contenuti multimediali in streaming a tutti i dispositivi connessi alla rete di casa. Uno dei migliori hard disk di rete per gli utenti home è il WD My Cloud che monta un processore Dual-core, dispone di una porta di espansione USB 3.0, supporto DLNA 1.5 e certificazione UPnP. È disponibile anche nelle versioni da 2TB, 3TB, 6TB e 8TB. Può essere utilizzato per condividere file con tutti i dispositivi connessi alla rete locale ms non è potente o flessibile come un vero NAS. Non consente, ad esempio, l’installazione di applicazioni per l’elaborazione dei contenuti multimediali o il download automatico dei file.

LaCie d2 Professional – 4TB

Il LaCie d2 è un disco da 3.5″ e 7.200 rpm che dispone di e 1 porta USB 3.1 Gen 1 di Tipo C, con connettore reversibile compatibile con la tecnologia Thunderbolt 3. Supporta la cifratura software AES a 256 bit ed è disponibile in vari tagli: 4TB, 6TB, 8TB e 10TB. Può essere utilizzato con PC di ultima generazione, anche portatili, e su sistemi Mac. Il disco interno sono prodotti da Seagate, e fanno parte della famiglia Barracuda Pro.

Migliori unità SSD esterne

Per concludere, veniamo alle unità SSD esterne che, come già accennato in precedenza, sono molto più rapide dei dischi meccanici, ma anche più costose e meno adatte al trasferimento troppo prolungato di dati in quanto prevedono un numero di scritture limitato (numero che comunque è molto molto alto e quindi garantisce un utilizzo di anni).

Kingdian Portable SSD – 240GB / 512GB

Parlando di dimensioni non posso non parlarti di questa KingDian Portable SSD, che in realtà è una via di mezzo fra una chiavetta USB e un SSD. Non è affidabilissimo come un modello di Samsung o SanDisk, quindi serve più che altro per trasferimenti di file da effettuare in velocità. Non ti consiglio di conservare per lungo tempo dati importanti, ma se vuoi un SSD veloce e praticamente tascabile, questo è il modello che fa per te. Non costa molto e consente di ottenere velocità più che dignitose: secondo il produttore arriviamo a massimo 340 MB/s in lettura e 330 MB/s in scrittura. Si collega al computer via cavo USB di Tipo-C ed è disponibile in vari tagli, come quelli da 240 e 512 GB.

Samsung T5 – 250GB / 500 GB

Le unità SSD hanno un costo nettamente superiore rispetto ai dischi meccanici e non sempre sono preferibili per l’archiviazione di grosse moli di dati. Ma se preferisci la velocità di trasferimento alla quantità dei dati che puoi immagazzinare il Samsung Portable SSD T5 è la soluzione migliore. È disponibile nei tagli da 250GB fino a 2TB, e la scelta della versione sta alle tue esigenze (o alle tue tasche). Il modello da 500 GB offre fino a 540 MB/s di velocità in scrittura, quasi cinque volte superiore rispetto ad un hard-disk tradizionale. Le memorie sono basate sulla più recente tecnologia V-NAND di Samsung, mentre l’interfaccia è una USB 3.1 di seconda generazione.

SanDisk Extreme SSD – 250GB / 500GB / 1TB

Un altro modello di SSD esterno di SanDisk è l’Extreme SSD Portatile, che propone un ottimo prezzo anche per il taglio da 500GB. Questo prodotto riesce a raggiungere fino a 550 MB/s in lettura, e dispone della certificazione IP-55 che indica la resistenza agli schizzi d’acqua e all’intrusione di polvere. Il formato è piatto e tascabile, con il peso che è ridotto a poche decine di grammi. Si rivolge ad ogni tipo di utente, come anche al professionista che ha la necessità di trasferire velocemente foto e video ad alta risoluzione.

SanDisk SSD Extreme 500 – 250GB

Un modello molto celebre di SSD esterno è SanDisk SSD Extreme 500, disponibile in vari tagli (250GB, 500GB e 1TB). Si caratterizza per un fattore di forma piatto e di piccole dimensioni, oltre che per le ottime doti prestazionali: questo modello trasferisce file ad un massimo di 370 MB/s in scrittura, mentre in lettura può arrivare a 420 MB/s. Ha un design solido e durevole nel tempo, e dispone del software SanDisk SecureAccess per proteggere con crittografia i dati più importanti.

WD My Passport Go SSD – 500GB / 1TB

L’SSD esterno WD My Passport Go SSD si caratterizza per la scocca esteriore resistente alle cadute da un massimo di 2 metri di altezza. Dispone infatti di un paracolpi protettivo in gomma per sopportare impatti e urti, il tutto in un formato di piccole dimensioni e tascabili. Le dimensioni sono di 9,4 x 6,6 x 1 cm, mentre il peso è di 54 grammi. Questa unità può raggiungere prestazioni di 400 MB/s, dispone di cavo integrato e funziona sia con PC e Mac. Può essere acquistata nei tagli da 500GB e 1TB, e in diverse varianti di colore.

WD My Passport SSD – 512GB

Questo modello è disponibile in vari tagli, a partire da 256GB fino ad arrivare a 1TB. Quello intermedio da 512 GB è a mio avviso il più conveniente: la velocità di trasferimento dei file è ottima, pari a 515 MB/s secondo le specifiche rilasciate dal produttore, mentre l’interfaccia utilizzata è la USB 3.1 di seconda generazione con connettore di Tipo C. Si può ovviamente collegare a tutti i PC con una porta USB in formato A, ed è compatibile anche con gli standard USB 3.0 e USB 3.1. Anche in questo caso troviamo la possibilità di effettuare un backup automatico e protezione con password e crittografia via hardware.

Samsung T5 – 1TB / 2TB

Il Samsung T5 viene proposto anche in una più seria livrea nera, esclusiva dei modelli da 1 e 2 TB, ma offre le stesse prestazioni delle varianti entry-level. Utilizza memorie dotate della stessa tecnologia V-NAND, abbinate ad un’interfaccia USB 3.1 di seconda generazione. Come sul modello base c’è la possibilità di implementare una protezione crittografica via password di tutti i dati salvati sulla memoria, con crittografia hardware AES a 256 bit. Naturalmente il modello da 2 TB costa parecchio, ma se vuoi il migliore in ambito dischi esterni, questo modello ti offre velocità e capacità in un unico prodotto dalle dimensioni estremamente compatte.

Come collegare hard disk esterno al PC

scritto da IlMagoDellaMela

Come collegare hard disk esterno al PC

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come collegare hard disk esterno al PC. Qui troverai come connettere un hard disk ai PC con sistema operativo Windows e macOS, fornendoti informazioni anche su come risolvere i problemi più comuni che si possono riscontrare durante quest’operazione. Dopodiché ti spiegherò come convertire un hard disk interno in uno esterno e ti darò alcuni consigli su come collegare una periferica d’archiviazione esterna ai PC portatili che non sono muniti delle classiche porte USB (USB-A). Infine, ti darò alcuni suggerimenti su come effettuare il collegamento di un hard disk esterno su due o più PC contemporaneamente.

Come collegare hard disk esterno al PC

Cominciamo dalla procedura standard per collegare un hard disk esterno al PC. Puoi collegare un hard disk esterno al tuo computer molto comodamente, utilizzando il cavo USB che ti è stato fornito di serie o con un qualsiasi altro cavo dello stesso tipo. La maggior parte degli hard disk (o SSD) esterni moderni sono muniti di un cavo USB 3.0 o superiore che garantisce una velocità di trasmissione dei dati elevata, se il PC è munito anch’esso di una porta USB 3.0 o superiore.

Per gli hard disk esterni più vecchi, la tipologia di cavo impiegata non è superiore all’USB 2.0, con un connettore USB mini B da collegare direttamente alla periferica. In alcuni modelli, addirittura, è presente un cavo USB doppio, per fornire una sufficiente alimentazione all’hard disk esterno.

Ti avviso che, generalmente, i cavi USB per hard disk esterni di nuova generazione hanno un connettore particolare di tipo USB 3.0 micro B. Nel caso in cui fossi già in possesso di un cavo USB e volessi adattarlo per l’utilizzo sul tuo hard disk esterno, allora puoi pensare di acquistare un adattatore da applicare al connettore.Inoltre, se l’hard disk esterno di cui sei in possesso non risulta abbastanza capiente, ti suggerisco di leggere il mio tutorial sui migliori hard disk esterni da acquistare, nella quale ti ho elencato alcuni prodotti che possono essere utili.

Se sei in possesso di tutto l’occorrente, non devi far altro che collegare l’hard disk esterno al tuo PC, tramite l’apposita porta USB. Nel caso dei PC fissi, ti consiglio di usare quelle posteriori, che risultano meglio alimentate rispetto a quelle frontali. La motivazione risiede nel fatto che le porte USB posteriori sono direttamente collegate alla scheda madre, mentre quelle frontali sono connesse tramite cavo e potrebbero sorgere dei cali di voltaggio, se il cavo non è di ottima fattura.

Dopo aver collegato l’hard disk al PC, nel giro di qualche istante visualizzerai una notifica sullo schermo a dimostrazione del corretto collegamento: su Windows, ti verrà mostrato un riquadro nell’angolo in basso a destra, con il messaggio che è stato effettuato il collegamento di una periferica d’archiviazione al PC; su macOS, invece, potrai vedere l’icona di un disco rigido sulla Scrivania.

  • A questo punto, puoi accedere alle cartelle dell’hard disk esterno
  • facendo clic sul suo nome che trovi nella barra laterale di Esplora File di Windows o del Finder di macOS.

Se hai riscontrato dei problemi e Il tuo PC non riesce a leggere l’hard disk. Probabilmente il file system di questa periferica d’archiviazione non è compatibile con il sistema operativo. Quindi ti consiglio di leggere il mio tutorial su come formattare l’hard disk esterno. Se dovessi riscontrare altri problemi, puoi fare riferimento a questo tutorial su come correggere gli errori dell’hard disk.

Come collegare un hard disk SATA esterno al PC

Se hai cambiato gli hard disk presenti nel tuo PC con altri più capienti e/o più performanti, potresti chiederti come continuare a utilizzare quelli appena sostituiti, nonostante non ci sia più spazio all’interno del case del computer.La soluzione più semplice e immediata è quella di collegare l’hard disk interno al PC tramite cavo USB. La prima considerazione da fare, però, è come dovrai fisicamente connettere l’hard disk al PC via USB: puoi utilizzare un semplice adattatore oppure un box per il suo alloggiamento.

In entrambi i casi, per la scelta che devi prendere, verifica la tipologia di porte USB di cui è munito il tuo computer. Devi sapere che nel caso in cui siano presenti nel PC delle USB 3.x, queste potrebbero essere più che sufficienti per garantire l’alimentazione dell’hard disk in modo autonomo, senza utilizzare alimentatori esterni. L’utilizzo di un alimentatore esterno è invece necessario nel caso delle porte USB 2.0 o inferiori, che richiederanno un doppio cavo USB oppure un alimentatore esterno da presa a parete.Nel caso fosse necessaria un’alimentazione supplementare o se fossi in possesso di un vecchio hard disk con interfaccia IDE, oltre agli adattatori, di cui ti ho parlato nei paragrafi precedenti, una delle soluzioni più comode, che tengono anche al sicuro gli hard disk/SSD nel caso di urti accidentali, è l’utilizzo di box: questi permettono di contenere la periferica d’archiviazione in un involucro protettivo, spesso in plastica, che permette di trasportarla comodamente in borsa.

Nel caso in cui volessi approfondire maggiormente quest’argomento, ti consiglio di leggere il mio tutorial su come collegare un hard disk interno al PC tramite USB, nella quale ti ho illustrato nel dettaglio gli adattatori, i box e anche le dock station, che concettualmente sono una via di mezzo tra i due prodotti di cui ti ho parlato nei precedenti paragrafi. Successivamente, puoi fare riferimento a quanto ti ho già illustrato in questo capitolo su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare un hard disk al PC tramite USB.

Come collegare hard disk esterno a PC portatile

Su alcuni PC portatili, ad esempio i MacBook di Apple, non sono presenti le classiche porte USB, tecnicamente dette porte USB tipo A al loro posto ci sono delle porte USB Tipo C che permettono di gestire praticamente qualsiasi tipologia di periferica esterna (compreso l’output video e audio, via HDMI ad esempio), garantendo alte prestazioni in termini di velocità e voltaggio.

Per i produttori, risulta una scelta ottimale, in quanto questo tipo di porta permette di ridurre lo spessore dei PC portatili e di evitare di munirlo di tante porte differenti, come ad esempio quella HDMIUSBVGA o, addirittura, quella Ethernet.

In questo caso, per collegare un hard disk esterno al computer, è necessario munirsi di un adattatore che possa permettere il collegamento di qualsiasi periferica al PC portatile, come ad esempio gli hard disk esterni. A tal proposito, il mio consiglio è quello di valutare uno dei prodotti che ti ho elencato qui di seguito. In alternativa, puoi decidere di sostituire il cavo dell’hard disk esterno, in modo che sia munito con un connettore USB Tipo C da collegare al PC portatile. Se hai trovato la soluzione che si addice di più alle tue esigenze, fai riferimento a quanto ti ho indicato nel mio tutorial su come collegare hard disk esterno al pc , per sapere come collegare l’hard disk esterno al PC via USB.

Come collegare un hard disk esterno a due PC

Un hard disk esterno può essere anche collegato a due PC contemporaneamente, utilizzando alcune soluzioni che richiedono l’abilitazione di alcune funzionalità nel router o nel sistema operativo in uso sul computer, oppure l’acquisto di dispositivi specifici. Andiamo, però con ordine, in modo da rendere chiaro quest’argomento.

Un hard disk esterno, così come qualsiasi altra periferica USB, può essere collegato a due PC per mezzo di uno switch: questo apparecchio è una sorta di scatola, tramite la quale è possibile connettere almeno due computer tramite USB. Tutte le periferiche collegate allo switch possono funzionare su un PC o sull’altro, premendo semplicemente un tasto, presente su un lato di questo dispositivo.

Ovviamente, un hard disk esterno collegato a uno switch non può essere usato simultaneamente su entrambi i computer, ma potrebbe essere la soluzione che stai cercando, in modo così da sfruttare un unico collegamento per gestire l’utilizzo delle periferiche esterne su più PC.

In alternativa alla soluzione che ti ho proposto nei precedenti paragrafi, puoi sfruttare alcune funzionalità software dei modem o dei sistemi operativi, per mettere un hard disk in rete così facendo tutti i PC collegati alla stessa rete possono accedere alle cartelle dell’hard disk per leggere e scrivere i dati.

Ti avviso, che se fai così la velocità di trasferimento dei dati dell’hard disk potrebbe ridursi molto, nel caso in cui vengano eseguite operazioni contemporaneamente su più PC. Ad esempio, se con un computer metti in riproduzione un file video dell’hard disk e con l’altro computer effettui dei trasferimenti di file sulla periferica, la velocità di trasferimento potrebbe ridursi al punto da poterti impedire una delle due operazioni.

Nel caso in cui volessi utilizzare la funzionalità di condivisione dei dati da modem, collegando l’hard disk alla porta USB di quest’ultimo, lo renderai accessibile in qualsiasi momento, a patto che il modem sia acceso. Utilizzando, invece, la funzionalità di condivisione delle cartelle del sistema operativo, l’hard disk è accessibile solo e soltanto se il computer a cui è collegato è acceso.

A tal proposito, quello che ti consiglio è di verificare quale dei due metodi puoi utilizzare sulla tua configurazione di rete e di computer, in modo da trovare quella più adatta alle tue esigenze: puoi approfondire maggiormente questi argomenti, consultando questi tutorial su come accedere l’hard disk collegato al router e come condividere una cartella in rete.

Come trasferire file su hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come trasferire file su hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come trasferire file su hard disk esterno in modo da conservare i dati per te importanti, come ad esempio documenti, foto o video, e liberare così dello spazio utile per installare nuovi software e app sui tuoi dispositivi. Nel caso in cui non fossi in possesso di un hard disk esterno, ti darò poi alcune dritte per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Tipologie di hard disk esterni

Prima di affrontare l’argomento su come trasferire i file su un hard disk esterno, in questo capitolo ti parlerò delle tipologie di periferiche di archiviazione di massa che puoi utilizzare per conservare i dati presenti sui tuoi dispositivi.

Gli hard disk esterni sono ovviamente differenti l’uno dall’altro per la capacità di archiviazione, cioè la quantità di spazio disponibile per conservare i dati al suo interno. Ne esistono di tante dimensioni, ma sicuramente ai giorni d’oggi non si può fare a meno di almeno 1 TB di spazio.

Oltre alla capacità di archiviazione, bisogna prendere in considerazione anche le sue dimensioni, soprattutto se viene portato spesso in giro in borsa o in un taschino. Gli hard disk esterni più grandi sono quelli con dischi da 3,5 pollici, ma è preferibile orientarsi su quelli da 2,5 pollici, in quanto hanno delle dimensioni più contenute e sono autoalimentati (quindi si possono usare senza metterli in corrente, ma collegandoli semplicemente al PC o al proprio dispositivo mobile). Queste due tipologie di hard disk sono costituite da un disco magnetico, ma in commercio sono disponibili degli SSD esterni con dimensioni ancora più ridotte e più reattivi. In ogni caso, per l’archiviazione dei dati sul lungo periodo, è consigliato l’uso dei dischi meccanici.

A proposito della reattività dei dischi meccanici, questa può essere di 7200 rpm (rotazioni per minuto) oppure di 5400 rpm. Come facilmente intuibile, a un maggior numero di rpm equivale una maggiore velocità dei dischi. Gli SSD sono infinitamente più rapidi ma, supportando un numero di scritture limitato, come già detto in precedenza, per l’archiviazione dei dati vanno preferiti i dischi meccanici.

Un altro importante parametro è la velocità di trasferimento dei dati: la maggior parte degli hard disk esterni in circolazione possiede ormai almeno lo standard USB 3.0, che permette trasferimenti teorici oltre i 5 Gbps. Il vantaggio di questa tipologia di connessione, oltre alla velocità di trasferimento, è che permette di auto alimentarsi direttamente tramite la porta USB, senza bisogno di alimentazione esterna. Gli hard disk esterni più vecchi, in possesso delle USB 2.0, trasferiscono i file con velocità più ridotte e richiedono, nella maggior parte delle volte, un’alimentazione esterna a muro o la connessione a una seconda porta USB.

Inoltre, sono disponibili gli hard disk esterni con connettività di tipo USB tipo-C/USB 3.1 e/o Thunderbolt (compatibili con alcuni portatili recenti, in primis i MacBook di Apple), che possiedono dei connettori più compatti rispetto all’USB 3.0 e sono più prestanti.

A seguire, ti indicherò alcuni hard disk che potrebbero fare al caso tuo per il trasferimento di dati e, nel caso in cui volessi approfondire l’argomento, ti metto qui il mio tutorial sui miglior hard disk esterni.

Possiedi già un hard disk interno, che magari hai rimosso da un vecchio PC? In questo caso, puoi acquistare un box, inserirlo in quest’ultimo e trasformarlo così in un disco esterno. Qui di seguito ti indico alcuni di questi box, sia da 2,5 pollici che da 3,5, che possono sicuramente fare al caso tuo.

Trasferire file su hard disk esterno da Windows

  • Per trasferire i file sull’hard disk esterno, tramite un computer Windows
  • come prima cosa devi collegare il cavo USB di questa periferica alla porta USB, frontale o posteriore, del computer.
  • Se l’hard disk esterno supporta l’USB 3.0 così come il computer, ti consiglio di utilizzare questa tipologia di collegamento per sfruttare la massima velocità di trasferimento disponibile.
  • Non appena avrai collegato l’hard disk al computer,
  • Windows emetterà un suono e ti verrà mostrato un riquadro, in basso a destra, a indicare che la periferica è in fase di inizializzazione e riconoscimento da parte del sistema operativo. Quest’operazione, in genere, dura qualche secondo e, alla fine, ti verrà mostrata una finestra di Esplora File che fa riferimento alla cartella principale dell’hard disk esterno.
  • Prima di eseguire il trasferimento
  • devi raggiungere la posizione sul computer dove risiedono i file
  • e le cartella da trasferire.
  • Dopo averli individuati
  • evidenziali tutti utilizzando la combinazione di tasti Ctrl + A.
  • In alternativa,
  • puoi tenere premuto il tasto sinistro del mouse per disegnare un rettangolo di selezione sui dati da trasferire
  • oppure tenere premuto il tasto Ctrl 
  • e fare clic col tasto sinistro su ogni file e cartella.
  • Fatto ciò,
  • puoi iniziare il trasferimento tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sui file evidenziati ed effettuare il loro trascinamento nella finestra di Esplora File dell’hard disk esterno.
  • In alternativa
  • fai clic con il tasto destro sui file
  • e seleziona nel menu contestuale le voci Copia, nel caso in cui volessi mantenere una copia dei dati sul computer, oppure Taglia, se vuoi eseguire il loro spostamento.
  • Adesso
  • raggiungi la finestra di Esplora File dell’hard disk esterno
  • e facendo clic o con il tasto destro in un qualsiasi punto vuoto della schermata, scegli la voce Incolla per avviare il trasferimento dei dati.

Durante il trasferimento, visualizzerai una schermata che ti mostra lo stato di avanzamento dell’operazione in atto. A fianco al grafico, trovi due icone: quella con il simbolo X serve per annullare il processo di trasferimento, mentre quella con il simbolo ❚❚ permette di metterlo in pausa.

  • Al termine dell’operazione, troverai i dati all’interno dell’hard disk esterno. Prima di scollegarlo dalla porta USB del computer
  • fai clic sull’icona con il simbolo ^ che trovi a fianco dell’orologio di Windows, nella barra delle applicazioni. Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una chiavetta USB 
  • e seleziona nel menu contestuale la voce Espelli [nome hard disk].

Trasferire file su hard disk esterno da Mac

Se possiedi un Mac, il primo passo da effettuare è quello di collegare l’hard disk alla sua porta USB. Nel caso in cui fossi in possesso di un Mac di nuova generazione munito soltanto di porta Thunderbolt (con connettore USB-C), devi acquistare un apposito adattatore, se l’hard disk esterno possiede un connettore USB standard.

Un’altra nota da sottolineare è il tipo di file system utilizzato dall’hard disk. Solitamente gli hard disk esterni compatibili con Windows sono in NTFS e, se collegati a un Mac, ti viene permesso di accedere ai file ma senza la possibilità di trasferirvi altri dati al suo interno. Nel caso in cui volessi trasferire file su un hard disk esterno tramite il Mac, devi cambiare il suo file system in Mac OS esteso o exFAT. Il primo formato garantisce la compatibilità con i Mac, mentre il secondo con qualsiasi sistema operativo o dispositivo. Nelle prossime righe, ti spiegherò come modificare il file system dell’hard disk esterno, che comporterà però la cancellazione dei dati in esso presenti. In alternativa, puoi usare i dischi NTFS su Mac installando dei software di terze parti, come ti ho spiegato nel mio tutorial dedicato all’argomento.

  • Nel caso in cui l’hard disk contenga già dei dati
  • collegalo al Mac
  • e fai doppio clic sulla sua icona sulla Scrivania. Dopo aver aperto la finestra del Finder relativa al root dell’hard disk esterno
  • premi la combinazione di tasti cmd+a per selezionare tutti i file e le cartelle in esso contenuti.
  • Trascina poi le cartelle sulla Scrivania o in un’altra cartella del Mac, per creare una copia di backup dei dati.
  • Adesso
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento, che trovi nella barra dei menu in alto a destra
  • e digita i termini utility disco nella casella di testo.
  • Fai quindi clic sul corrispondente risultato di ricerca per avviare lo strumento Utility Disco per la gestione delle periferiche di archiviazione.
  • Nella barra laterale di sinistra
  • seleziona l’hard disk esterno che hai prima collegato
  • e premi sul pulsante in alto Inizializza.
  • Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sul menu a tendina in corrispondenza della voce Formato e scegli Mac OS esteso o exFAT (scelta consigliata).
  • Premi poi su Inizializza per eseguire la formattazione dell’hard disk esterno nel nuovo file system da te scelto.
  • Adesso, raggiungi la cartella del computer dove risiedono i file e le cartelle che vuoi trasferire sull’hard disk esterno
  • e selezionali tutti tramite la combinazione di tasti cmd+a 
  • oppure tenendo premuto il tasto cmd 
  • e facendo clic col tasto sinistro sui dati da evidenziare.
  • In alternativa, disegna un rettangolo di selezione tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
  • Arrivato a questo punto
  • tieni premuto il tasto sinistro sui file evidenziati
  • e trascinali nella finestra del root principale dell’hard disk esterno, per iniziare il trasferimento.
  • Oltre a questo metodo
  • puoi fare clic con il tasto destro sui file selezionati e, nel menu contestuale, scegliere la voce Copia xx elementi.
  • Nel root dell’hard disk esterno
  • fai clic con il tasto sinistro su un punto vuoto della schermata e scegli la voce Incolla xx elementi, per avviare il trasferimento dei file.
  • Se vuoi cancellare i dati dal computer dopo averli copiati sul disco esterno
  • tieni premuto il tasto alt sulla tastiera
  • mentre fai clic destro e seleziona la voce Sposta xx elementi anziché incolla xx elementi dal menu contestuale.
  • Al termine dell’operazione
  • fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk esterno che trovi sulla Scrivania di macOS e, nel menu contestuale
  • seleziona la voce Espelli [nome hard disk] per scollegarlo in piena sicurezza dal Mac.

Trasferire file su hard disk esterno da smartphone e tablet

Un hard disk esterno può essere collegato, direttamente o indirettamente, a un dispositivo mobile come uno smartphone o un tablet. Ad esempio, puoi utilizzare degli HUB portatili per connettere hard disk esterni o chiavette USB e condividere i file su qualsiasi dispositivo, inclusi quelli mobili con sistema operativo Android e iOS.

Collegando l’hard disk esterno a questi HUB e usando l’apposita app ad esso correlata, disponibile sia sul Play Store di Android che sull’App Store di iOS, è possibile navigare nelle cartelle della periferica d’archiviazione e trasferirne anche i file in entrambe le direzioni.

Se poi possiedi uno smartphone o tablet Android con supporto OTG, è possibile collegare un hard disk esterno tramite HUB. Usando un’app di gestione dei file, come ad esempio Files Go by Google, è possibile accedere alle cartelle sull’hard disk esterno e trasferirvi dei file al suo interno.

Ad esempio, su uno smartphone come Huawei Mate 10 Pro, utilizzando un HUB USB-C come quello riportato qui di seguito, si può collegare un hard disk esterno in USB 3.0. Ovviamente la batteria del dispositivo verrà parecchio drenata, in quanto l’hard disk ha un considerevole assorbimento di energia.

Similmente a quanto indicato nelle righe precedenti, si possono utilizzare le chiavette USB con connettore Lightining (per iPhone e iPad) o USB-C o microUSB per dispositivi Android. Queste possono permette di leggere i file all’interno di queste periferiche di archiviazione e di trasferirne anche i dati, sempre utilizzando l’apposita app con cui sono corredati. Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere il mio tutorial su come trasferire file da tablet a chiavetta USB.

come formattare hard disk esterno mac

scritto da IlMagoDellaMela

come formattare hard disk esterno mac

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno Mac.

Tutto quello di cui hai bisogno è Utility Disco, un’applicazione inclusa di serie in tutte le versioni di macOS che (come suggerisce il nome) consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera davvero molto semplice.
La si può usare per formattare gli hard disk interni ed esterni, creare, ridimensionare o cancellare partizioni e addirittura creare o masterizzare file immagine di CD/DVD, ma questo è un argomento di cui ci occuperemo in altre circostanze…

Adesso cerchiamo di concentrarci sul tuo problema e scopriamo insieme come formattare hard disk esterno Mac.
La procedura è comune per tutte le edizioni più recenti di macOS (da El Capitan in su) e vale anche per il trattamento degli hard disk interni.

Formattare un hard disk su Mac

  • Il primo passo che devi compiere è avviare l’Utility Disco presente di serie in macOS.
    Recati quindi nel Launchpad
  • (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app installate sul computer)
  • apri la cartella Altro
  • e apri l’utility facendo click sulla sua icona.
    In alternativa, se vuoi fare prima, richiama Spotlight premendo i tasti cmd+spazio sulla tastiera del tuo Mac e cerca l’Utility Disco tramite quest’ultimo.
  • A questo punto
  • seleziona l’icona dell’hard disk che vuoi formattare dalla barra laterale di Utility Disco (accertati di selezionare proprio l’icona dell’unità e non quella di una delle sue partizioni, che in genere vengono elencate immediatamente sotto) e premi sul pulsante Inizializza.
  • Nella finestra che si apre
  • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • selezionare il file system con il quale formattarlo dal menu a tendina Formato, lo schema delle partizioni da utilizzare dal menu a tendina Schema e devi avviare la procedura di formattazione dell’unità cliccando sul pulsante Inizializza per due volte consecutive.

IMMAGINE QUI 1

Nota: se vuoi creare un hard disk compatibile al 100% con i PC Windows, seleziona il file system ExFAT o FAT32 e imposta lo schema delle partizioni su Master Boot Record (MBR).

Quale file system scegliere?

Se non sai quale file system scegliere, eccoti di tutti quelli disponibili e le loro principali caratteristiche.

  • MS-DOS FAT (FAT32) – si tratta di un file system abbastanza datato, ma proprio per questo capace di garantire un altissimo livello di compatibilità.
    In parole povere, gli hard disk formattati con questo file system possono essere utilizzati (in lettura e in scrittura) su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su dispositivi quali tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
    Dall’altro lato della medaglia abbiamo dei difetti non affatto trascurabili, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
    Ti consiglio di scegliere questa operazione solo se devi usare il tuo hard disk con un gran numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file molto grandi (quindi niente film in HD, niente archivi compressi o file ISO grandi più di 4GB).
  • ExFAT – come suggerisce abbastanza facilmente il nome, si tratta di un’evoluzione del FAT32 che riduce il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
    Non è compatibile quanto il FAT32 ma è supportato senza problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi Smart TV, decoder, tablet e player da salotto.
    È sicuramente la scelta migliore se devi utilizzare il tuo hard disk non solo su Mac.
  • Mac OS esteso journaled (HFS+) – si tratta del file system predefinito di macOS.
    Tecnicamente non presenta limiti particolarmente stringenti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione, tuttavia il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è scarso (su Windows, ad esempio, occorrono dei driver di terze parti per utilizzarlo).
    Da preferire solo se il disco viene usato unicamente sui Mac.

IMMAGINE QUI 2

Come vedi, manca all’appello il file system NTFS di Windows.
Per impostazione predefinita, macOS è in grado solo di leggere i drive formattati con questo file system.
Può formattarli, ma solo usando altri file system, e non può scriverli (cioè non può aggiungere o modificare file su di essi).

Per rendere il tuo Mac completamente compatibile con NTFS, e quindi scrivere e formattare liberamente le unità formattate con questo file system, devi installare sul tuo computer dei driver di terze parti (a pagamento).
Per maggiori informazioni a riguardo, consulta il mio tutorial su come leggere e formattare in NTFS su Mac.https://www.melafacile.it/come-leggere-ntfs-su-mac/

Formattare le partizioni di un disco su Mac

  • Se hai collegato al tuo Mac un hard disk esterno che include più di una partizione e vuoi formattare una singola partizione lasciando intatte le altre, seleziona il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco (anziché il nome del drive) e segui il resto della procedura come abbiamo visto prima insieme.
  • Se invece vuoi formattare completamente il disco creando al contempo più di una partizione, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • premi sul pulsante Partiziona
  •  e utilizza il grafico a torta per eliminare tutte le partizioni di cui vuoi sbarazzarti:
    basta fare click sulle porzioni del grafico relative a queste ultime e premere sul pulsante [-] che si trova in basso.

IMMAGINE QUI 3

  • Ad operazione completata
  • premi sul pulsante Applica e attendi che vengano applicati tutti i cambiamenti alla struttura del disco.

 

Cancellare un disco in maniera sicura su Mac

Adesso sai come formattare hard disk esterno Mac, però c’è un altro aspetto fondamentale della questione che non abbiamo ancora trattato.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la formattazione di un hard disk non cancella in maniera completa i dati presenti su quest’ultimo.

Fin quando i settori del disco non vengono sovrascritti con altri dati, i file che erano presenti sul drive prima della formattazione risulteranno recuperabili da tutti i software per il recupero dati.

Per evitare che ciò accada e tutelare maggiormente la propria privacy bisogna associare la formattazione dell’unità con la sua bonifica, operazione chiamata tecnicamente wiping che sovrascrive l’hard disk una o più volte in modo da cancellare ogni traccia delle informazioni presenti precedentemente sul drive.

  • Per bonificare un hard disk con Utility Disco, bisogna seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme per la formattazione dell’unità, però, dopo
  •  premi su Inizializza
  • e poi premi sul pulsante Opzioni sicurezza e impostare il numero di scritture da eseguire sul disco.

IMMAGINE QUI 4

Puoi scegliere di scrivere i dati sul disco 2 volte (secondo indicatore), 3 volte (terzo indicatore) o 7 volte (quarto indicatore), a seconda delle tue esigenze e dal grado di sicurezza che vuoi garantire ai vecchi dati presenti sul disco.Di solito, 1 volta è già abbastanza ma per dormire sonni ancora più tranquilli è consigliabile scegliere l’opzione che contempla 3 scritture.
7 scritture è per agenti segreti o giù di lì! Occhio che più scritture si impostano e più si allungano i tempi di formattazione del disco!

come formattare hard disk mac

come formattare hard disk mac

Da qualche giorno a questa parte l’hard disk collegato al tuo Mac che solitamente utilizzi per eseguire il backup dei tuoi dati e/o per archiviare vari file sembra aver cominciato a fare qualche problema.
Presa coscienza della cosa hai quindi deciso di formattare hard disk Mac.
Tuttavia se in questo momento ti ritrovi qui, a leggere queste righe, evidentemente è perché nonostante la buona volontà non hai la minima idea di come fare.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di qualche dritta sappi che puoi contare in tutto e per tutto su di me.

Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che risulta necessario far per poter formattare hard disk Mac.
Qualora te lo stessi chiedendo sappi che al contrario di quel che può sembrare non si tratta affatto di un’operazione complicata.
Formattare hard disk Mac è infatti abbastanza semplice e tutti, anche i meno serrati in informatica, possono riuscirsi senza problemi, davvero.

Se sei quindi interessato a scoprire quali passaggi bisogna eseguire per poter formattare hard disk Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di sistemati ben comodo dinanzi al tuo fido computer e ti concentrarti attentamente sulla lettura delle indicazioni che sto per darti.
Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che formattare hard disk Mac era davvero facile?

Prima di indicarti come procedere per poter formattare hard disk Mac c’è una cosa molto importante che devi sapere.
Per eseguire questa operazione non è necessario utilizzare alcuna applicazione di terze parti.
Tutto ciò di cui hai bisogno è infatti Utility Disco.
Si tratta dell’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni di OS X che consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera estremamente semplice.

Chiarito ciò, la prima operazione che devi compiere per poter dare il via alla procedura mediante cui formattare hard disk Mac è quella di avviare la sopracitata Utility Disco.
Puoi avviare Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad, accedendo alla cartella Utility di Applicazioni previo clic sulla voce Vai presente sulla barra dei menu oppure cercando l’applicazione mediante Spotlight.

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Attendi dunque qualche istante affinché Utility Disco risulti visibile sulla scrivania dopodiché fai prima clic sul nome dell’hard disk che desideri formattare dalla sezione sinistra della finestra dell’applicazione e poi premi sul bottone Inizializza collocato in alto.
Seleziona ora il file system che intendi utilizzare per formattare l’hard disk indicandolo dal menu a tendina Formato.
Successivamente digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome e poi fai clic sul pulsante Inizializza per avviare l’operazione.

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Se è tua intenzione formattare una singola partizione del disco collegato al Mac lasciando intatte tutte le altre devi assicurati di selezionare il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco.

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Se invece desideri formattare hard disk Mac in maniera completa creando al tempo stesso più di una partizione procedi andando a selezionare l’icona del disco rigido dalla barra laterale di Utility Disco.
Pigia poi sul pulsante Partiziona che risulta collocato in alto e scegli il numero di partizioni da creare sull’unità attraverso i pulsanti + e  collocati sulla sinistra.
Successivamente utilizza il grafico laterale per regolare le dimensioni come meglio credi premendoci sopra e trascinando quella su cui è tua intenzione agire.
Ricordati inoltre di specificare il file system da utilizzare per ciascuna partizione mediante il menu collocato accanto alla voce Formato: e di compilare il campo collocato accanto alla voce Partizione: di ciascuna partizione digitando il nome che intendi utilizzare.
Per salvare i cambiamenti premi sul pulsante Applica.

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Se non sai quale file system scegliere di seguito trovi un breve elenco di tutti quelli disponibili e delle loro principali caratteristiche.

  • MS-DOS (FAT) – Questo file system è abbastanza datato ma proprio per tale ragion è in grado di garantire un elevato livello di compatibilità.
    Detta in soldoni, i dischi esterni formattati con questo file system possono essere utilizzati, sia in lettura sia in scrittura, su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su svariati altri dispositivi tra cui tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
    Pregi a parte, questo file system porta però con sè alcuni difetti tutt’altro che di poco conto, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
    Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se devi usare il tuo disco rigido con un elevato numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file di grandi dimensioni.
  • ExFAT – Questo file system altro non è che un’evoluzione di MS-DOS (FAT) che va a ridurre il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
    Questo file system non è compatibile tanto quanto il precedente ma è comunque supportato senza particolari problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi dispositivi di altro genere tra cui Smart TV, decoder, tablet e player da salotto. Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system se devi utilizzare il tuo disco rigido non solo in accoppiata a OS X.
  • Mac OS esteso – Questo file system è quello predefinito di OS X.
    Non presenta limiti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione ma il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è estremamente scarso.
    Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se il disco rigido deve essere utilizzato unicamente in accoppiata a OS X.

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Dopo aver selezionato il file system e dopo aver eseguito i passaggi precedentemente indicati ti verrà mostrata a schermo una barra di colore blu indicante il grado di avanzamento nonché il corretto completamento dell’operazione. Tieni conto che più è capiente il disco da formattare e più lunga risulterà la procedura di inizializzazione.

Un altro fattore che influisce sulla durata del processo per formattare hard disk Mac è il grado di sicurezza con il quale viene eseguita l’operazione ovvero il numero di volte che i dati presenti sul disco rigido formattato vengono soprascritta (te ne ho già parlato in maniera dettagliata nella mia guida su come recuperare file cancellati). Utility Disco di OS X consente di regolare questa impostazione.
Per fare ciò prima di avviare la procedura per formattare hard disk Mac fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza….
dopodiché utilizza la barra di regolazione che ti viene mostrata per scegliere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti fra cui scegliere.
Nella stragrande maggioranza dei casi sovrascrivere i dati una sola volta è sufficiente ma se può farti stare più tranquillo posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
Dopo aver scelto la modalità desiderata premi sul pulsante OK.

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Nel caso in cui avessi l’esigenza di formattare hard disk Mac in formato NTFS tieni presente che per fare ciò dovrai ricorrere all’impiego di alcuni appositi strumenti extra.
Per saperne di più a riguardo ti invito a leggere la mia guida su come formattare NTFS con Mac in cui ti ho indicato quali programmi usare e quali operazioni effettuare per riuscire nell’impresa.

Se invece è tua intenzione formattare hard disk Mac andando ad agire sul disco rigido su cui risulta installato il sistema operativo del computer la procedura che dovrai effettuare sarà diversa da quella che ti ho già indicato. Se possiedi un iMac e se ti interessa capire come fare puoi leggere la mia guida su come formattare iMac mentre se possiedi un MacBook puoi consultare il mio tutorial su come formattare MacBook.

Formattare le partizioni di un disco su Mac

Formattare le partizioni di un disco su Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come formattare le partizioni di un disco su Mac con l’applicazione di Mac Os chiamata Utility disco, che trovi pre-installata su tutti i Mac.

Utility Disco è l’applicazione fornita da Apple che permette di formattare un disco fisso (hard disk) interno o esterno del tuo Mac, creare partizioni all’interno del disco, correggere ed eventualmente riparare errori logici rilevati sul disco.

In questa guida vedremo come formattare le partizioni di un hard disk su Mac, dopo averle create, sempre mediante l’applicazione Utility Disco.

Il primo passo sarà svuotare completamente il disco che vuoi dividere in partizioni, il secondo passo sarà creare le partizioni, ed il terzo passo sarà formattare queste partizioni create.

Procedura per formattare le partizioni di un disco su Mac

Se hai collegato al tuo Mac un hard disk esterno che include più di una partizione e vuoi formattare una singola partizione lasciando intatte le altre:

  • seleziona il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco (anziché il nome del drive)
  • Se invece vuoi formattare completamente il disco creando al contempo più di una partizione,
  • seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • clicca sul pulsante Partiziona
  • utilizza il grafico a torta per eliminare tutte le partizioni di cui vuoi sbarazzarti: basta fare click sulle porzioni del grafico relative a queste ultime e premere sul pulsante [-] che si trova in basso.
  • ad operazione completata
  • clicca sul pulsante Applica
  • e attendi che vengano applicati tutti i cambiamenti alla struttura del disco.

Come formattare un disco esterno con Utility Disco su Mac

Come usare Utility Disco
Tutorials e guide su Utility Disco

Come formattare un disco su Windows 

TUTORIALS E GUIDE SU COME FORMATTARE UN HARD DISK SU WINDOWS su WinFacile.it

 

Come formattare un hard disk esterno sul Mac

Come formattare un hard disk esterno su Mac

In questo tutorial ti spiegherò come formattare un hard disk esterno sul Mac, in modo da cancellare i dati che si trovano su un hard disk esterno che collegherai al tuo Mac con presa USB.

 

Come formattare un hard disk esterno con la funzione di Mac OS chiamata UTILITY DISCO

Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra.

Come aprire Utility Disco su Mac

  • clicca sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.

Come scegliere un FILE SYSTEM per formattare un hard disk esterno su Mac

I file system disponibili sono:

  • OS X esteso (solo per Mac)
  • ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi)
  • ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi).

Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows

Come dare un nome al disco da formattare

  • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • pigia sul bottone Inizializza
  • e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine

 

Come partizionare un hard disk esterno su Mac con Utility Disco

Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco

  • pigia sul bottone Partiziona
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).

TUTORIALS SU HARD DISK E PARTIZIONI E UTILITY DISCO

Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Come formattare un hard disk esterno in modo sicuro (wiping) per cancellare completamente i dati

L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.

  • Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi cliccare sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • fai click sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco
  • e pigia su OK per andare avanti.

A questo punto

scegli un nome da assegnare all’hard disk

seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato

e clicca sul pulsante Inizializzaper avviarne la formattazione con conseguente bonifica.

Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare un bel po’.

La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.